V.Bruni | M. Italiano | M. Santacroce | L. Silvi
IN PUNTA DI PENNA
Saperi essenziali di grammatica, lessico, testualità
Mappe, sintesi ed esercizi per la didattica inclusiva
Scuola secondaria di secondo grado
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V. Bruni | M. Italiano | M. Santacroce | L. Silvi
IN PUNTA DI PENNA
Saperi essenziali di grammatica, lessico, testualità
Coordinamento editoriale: Alessandro Vigiani
Redazione e impaginazione: Studio redazionale Maddali e Bruni, Firenze (impaginazione: Emanuela Magrini, redazione: Daniela Caramelli)
Progetto grafico e copertina: Simona Albonetti
Coordinamento libro digitale: Paolo Giuliani
Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
In questo libro è utilizzata la font ad alta leggibilità TestMe, ideata da Luciano Perondi e Leonardo Romei.
TestMe è una font libera, basata sui principi del Design for All.
Il Gruppo Editoriale Raffaello mette a disposizione i propri libri di testo in formato digitale per gli studenti ipovedenti, non vedenti o con disturbi specifici di apprendimento.
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Che cos'è il testo
Il testo è un insieme di parole con un significato compiuto. Il testo serve per comunicare un messaggio. La frase “Il gatto dorme sul divano” è un testo perché è composto da più parole messe insieme non a caso, ma con un significato compiuto, organizzate per comunicare qualcosa, un’idea, un’informazione, un’emozione. Un testo, in alcuni casi, può essere anche costituito da una sola parola.
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1 La formazione delle parole
LE PAROLE
possono essere
variabili: cambiano forma
sono costituite da
invariabili: non cambiano forma
si distinguono in
radice: parte fissa
desinenza: parte variabile
eventuali prefissi/suffissi

TESTO LIQUIDO AUDIO-LETTURA DIZIONARIO
popolo
popolo, popoli impopolare
bene, che, tra...
primitive casa
derivate: parola primitiva + prefisso/suffisso
tra cui le parole
alterate: parola primitiva + suffisso alterativo
diminutivi
vezzeggiativi
dispregiativi
composte
parola + parola
parola + prefissoide/suffissoide accrescitivi
casale
casina
casetta
casona
casaccia
cassapanca
automobile
se hanno la stessa radice costituiscono una gamba, gambaletto, gambale
famiglia di parole
LA STRUTTURA DELLE PAROLE 1
Le parole italiane possono essere:
VARIABILI
Cambiano forma: bambino/bambina/bambini/bambine.
INVARIABILI
Non cambiano forma: domani, perché.
La maggior parte delle parole variabili è formata da:
RADICE
• Esprime il significato di base.
• È fissa.
bambin(ogni essere umano nell’età compresa tra la nascita e l’inizio della fanciullezza)
DESINENZA
• Esprime le informazioni grammaticali.
• Cambia.
-a (femminile, singolare)
-o (maschile, singolare)
-e (femminile, plurale)
-i (maschile, plurale)
1 Sottolinea le parole variabili.
mai • figlio • sedia • subito • torta • sempre • arancia • troppo • camicia • gioco
2 Completa la tabella distinguendo la radice e la desinenza, come nell’esempio. Parola
amore amor e casa veloce attenta compagni
3 Scrivi alcune parole che hanno le seguenti radici.
1. cant-
2. port-
3. salt-
4. guid-
PAROLE PRIMITIVE, DERIVATE, ALTERATE E COMPOSTE 2
Le parole, a seconda degli elementi da cui sono formate, possono essere:
PRIMITIVE
DERIVATE
ALTERATE
• Sono formate unicamente da radice e desinenza.
• Non derivano da nessun’altra parola.
• Si formano aggiungendo alla parola primitiva un prefisso (si mette prima della parola) e/o un suffisso (si mette dopo la parola).
• Derivano da un’altra parola.
COMPOSTE
• Si formano aggiungendo alla parola primitiva dei particolari suffissi.
• Derivano da un’altra parola.
• Esprimono una particolare sfumatura di significato della parola primitiva.
• Alcune si formano unendo due o più parole.
• Altre si formano unendo una parola con un elemento di origine greca o latina che in queste lingue aveva un significato proprio e che si chiama:
- prefissoide (si mette prima della parola);
- suffissoide (si mette dopo la parola).
libr-o radice + desinenza
bis-nonn-o prefisso + radice + desinenza
libr-eri-a radice + suffisso + desinenza
Parola primitiva: stanza
• diminutivo: stanz-ina
• vezzeggiativo: stanz-etta
• accrescitivo: stanz-ona
• dispregiativo: stanz-accia
porta + penne parola + parola
bio (vita) + edilizia prefissoide + parola
astro + nauta (navigatore) parola + suffissoide
Le parole nate per derivazione, alterazione o composizione da una stessa parola base hanno in comune la radice della parola di partenza. Insieme formano una famiglia di parole. Per esempio, fior-ista, fior-iera, fior-aio, fior-itura appartengono alla famiglia di parole di fior-e.
4
Indica se le seguenti parole sono primitive (P) o derivate (D).
1. mela ( )
2. mareggiata ( )
3. bosco ( )
4. cartoleria ( )
vento ( )
pane ( )
salato ( )
ghiaccio ( )
5 Indica con una crocetta le parole composte.
1. bicicletta
2. benessere
3. automobile
calamita
madreperla
lavagna
pianista ( )
10. latticino ( )
11. scuola ( )
12. montano ( )
salvagente
passaporto
asciugacapelli
6 Indica se le seguenti parole sono derivate (D) o alterate (A).
1. fornaio ( )
2. casetta ( )
3. marino ( )
4. ragazzino ( )
5. salato ( )
6. librone ( )
7. venticello ( )
8. boschetto ( )
9. ghiacciaio ( )
7 Inserisci le seguenti parole alterate nella colonna giusta. venticello • cartaccia • scherzetto • cavallino • notiziona • tempaccio • gattone • agendina
Diminutivi
Vezzeggiativi Accrescitivi Dispregiativi
8 Le seguenti parole sono tutte derivate da una parola base aggiungendo un suffisso.
Sottolinea il suffisso e scrivi tra parentesi la parola base.
1. armonioso ( )
2. panettiere ( )
3. ferroviario ( )
4. alberghiero ( )
5. fratellanza ( )
6. collana ( )
7. latteria ( )
8. occhiali ( )
9 Le seguenti parole sono tutte derivate da una parola base aggiungendo un prefisso. Sottolinea il prefisso e scrivi tra parentesi la parola base.
1. inutile ( )
2. illecito ( )
3. impaziente ( )
4. rifare ( )
5. arciduca ( )
6. bilingue ( )
7. insufficienza ( )
8. scarico ( )
10 In ognuna delle seguenti frasi c’è una parola incompleta. Completala con il prefissoide o suffissoide corretto, scegliendolo tra quelli elencati. patia • neo • logia • penta • voro • biblio
1. Il nato dormiva nella culla.
2. La teca del mio quartiere è chiusa il lunedì.
3. L’omeo cura con rimedi naturali.
4. Lo studio della bio ci permette di comprendere meglio gli esseri viventi.
5. Il .......................gramma è usato per scrivere le note musicali.
6. La mucca è un animale erbi........................
11 Per ciascuna parola base elencata scrivi una famiglia di parole.
1. tempo:
2. aria:
3. terra:
2

Il significato delle parole

TESTO LIQUIDO AUDIO-LETTURA DIZIONARIO
LE PAROLE
possono avere significato
in base ai rapporti di significato si possono distinguere
se appartengono alla stessa area di significato costituiscono un
È un uomo di cuore. denotativo
Il cuore pulsa nel petto.
connotativo
sinonimi
contrari
iponimi/iperonimi
paura/timore
paura/coraggio
barboncino/cane
gamba, caviglia, coscia (campo semantico del corpo umano) campo semantico
SIGNIFICATO DENOTATIVO E CONNOTATIVO 1
Una parola può avere due tipi di significato:
DENOTATIVO letterale, oggettivo Ho fatto un’ecografia al fegato. (fegato = organo del corpo)
CONNOTATIVO figurato, soggettivo Per affrontare quella situazione ci vuole davvero fegato (fegato = coraggio, audacia)
1 Scrivi tra parentesi D se le parole sottolineate sono usate in senso letterale, C se sono usate in senso figurato.
1. Domani faremo una gita in montagna. ( )
2. La professoressa ci ha assegnato una montagna di esercizi. ( )
3. Attento, le olive hanno il nòcciolo. ( )
4. Non ti dilungare e vai al nòcciolo della questione! ( )
5. La scala del mio palazzo è molto ripida. ( )
6. I ricercatori stanno facendo un esperimento su vasta scala. ( )
7. Devo cucire l’orlo dei pantaloni con un filo resistente. ( )
8. Tra questi argomenti manca un filo conduttore. ( )
2 Collega ciascuna espressione figurata alla sua spiegazione.
1. avere cuore
2. essere un’aquila
3. essere una roccia
4. essere nell’occhio del ciclone
a. essere nel mezzo di uno sconvolgimento
b. procedere cautamente in una situazione
c. essere intuitivo
d. essere dotato di forza e coraggio
5. andare con i piedi di piombo e. nutrire buoni sentimenti
3 Scrivi due frasi per ciascuna parola elencata, utilizzandola una volta con significato denotativo (letterale) e una volta con significato connotativo (figurato). pozzo
1.
2. ferita
1.
2. radici
1.
2.
I RAPPORTI DI SIGNIFICATO TRA LE PAROLE 2
In base al significato le parole possono essere:
SINONIMI Parole di forma diversa ma con lo stesso significato o quasi.
veloce – rapido vedere – guardare, osservare, scorgere
CONTRARI Parole con significato opposto. alto – basso
IPERONIMI Parole con significato più ampio e generale che include il significato di altre parole.
IPONIMI Parole con significato più ristretto che è incluso nel significato di altre parole.
frutta è iperonimo di arancia, mandarino, mela, pesca
mela, pera, arancia, mandarino sono iponimi di frutta
Le parole appartenenti a uno stesso ambito di significato, cioè che si riferiscono a uno stesso “argomento”, costituiscono un campo semantico. Per esempio, chitarra, tromba, pianoforte, violino, batteria, contrabbasso sono parole che appartengono al campo semantico degli strumenti musicali.
4 Per ciascuna parola elencata sottolinea il sinonimo corretto tra le parole proposte.
1. debole fragile / stabile / rotto
2. lieve agile / leggero / veloce
3. bugiardo timoroso / prudente / menzognero
4. riassunto relazione / sintesi / commento
5. solido saldo / forte / instabile
6. forza robustezza / ampiezza / grandezza
5 Per ciascuna parola elencata sottolinea il contrario corretto tra le parole proposte.
1. alto basso / lungo / esteso
2. luminoso brillante / oscuro / fulgido
3. ricco abbondante / povero / benestante
4. lungo corto / ampio / stretto
5. difficile duro / pesante / facile
6. veloce rapido / lento / immediato
7. pieno vuoto / colmo / abbondante
8. nuovo recente / moderno / vecchio
9. aperto chiuso / spazioso / largo
10. bagnato asciutto / umido / liquido
6 In ogni gruppo di parole sottolinea l’iperonimo che include tutte le altre parole della serie.
1. farfalla • insetto • vespa • zanzara • mosca
2. pittori • scultori • musicisti • poeti • artisti
3. calcio • pallavolo • sport • nuoto • equitazione
4. morbillo • rosolia • influenza • malattia • varicella
5. fagiolo • cece • legumi • piselli • lenticchia
6. tigre • delfino • mucca • mammifero • cavallo
7. amore • gelosia • gratitudine • sentimento • rabbia
7 Per ognuno dei seguenti iperonimi scrivi almeno quattro iponimi.
1. mezzi di trasporto:
2. indumenti:
3. colori:
4. ortaggi:
8 In ogni frase scegli, tra i due proposti, il sinonimo corretto del termine in corsivo.
1. Oggi sono molto contento (felice/soddisfatto) perché finalmente c’è il sole.
2. Il nuovo treno è davvero veloce (frettoloso/rapido), ci ha portato a destinazione in un attimo.
3. La grande (imponente/grossa) montagna era visibile da lontano.
4. Quel ragazzo è molto sveglio (previdente/intelligente), capisce subito qualsiasi cosa.
5. Non riusciva a smettere di dispiacersi (protestare/rammaricarsi) per il brutto voto ricevuto.
6. Quel ragazzo è davvero una persona altruista (generosa/comprensiva).
7. Ho avuto timore (paura/perplessità) che tu non venissi.
9 In ogni frase c’è una coppia di contrari: sottolineali.
1. Il gatto dormiva beatamente vicino al termosifone, ma si è svegliato sentendo un rumore lontano.
2. Lavoro giorno e notte per finire questo progetto in tempo.
3. Il silenzio della notte fu interrotto dal rumore della pioggia.
4. Un caffè bollente al mattino mi dà la carica, ma nel pomeriggio preferisco una bibita gelata.
5. La casa nuova era stata costruita vicino al bosco, mentre il vecchio fienile si trovava verso la collina.
6. Non lo odio, ma non lo amo neanche: provo solo indifferenza.
7. Prima ero indifferente ai problemi dell’ambiente, ora sono interessato.
8. Mi avevi detto che saresti partito, invece ora scopro che sei rimasto.
3

I requisiti del testo

TESTO LIQUIDO AUDIO-LETTURA DIZIONARIO
sono
I TESTI
devono avere
un insieme di parole di senso compiuto con funzione comunicativa
informatività completezza correttezza
adeguatezza
logico-tematica stilistica semantica coerenza
coesione
grammaticale
intenzionalità concordanza morfologica
lessicale
ripetizione di parole pronomi connettivi
sostituzione di parole
CHE COS’È IL TESTO 1
Il testo è un insieme di parole di significato compiuto che serve per comunicare un messaggio. La frase “Il gatto dorme sul divano” è un testo perché è composta da più parole messe in ordine per avere un significato compiuto e comunicare un’informazione.
Un testo, in alcuni casi, può essere costituito da una sola parola. Questo accade quando quella singola parola, nel contesto in cui viene scritta o pronunciata, è sufficiente a comunicare un messaggio completo e comprensibile. Per esempio, la parola STOP, su un cartello stradale, è un testo perché comunica chiaramente l’obbligo di fermarsi.
1 Indica con una crocetta quali dei seguenti insiemi di parole possono essere considerati dei testi.
1. Il cane abbaiava al postino. Il postino indossava un cappotto blu. Il cielo era nuvoloso. Ieri ho mangiato la pasta.
2. Tavolo sedia finestra libro.
3. Cara nonna, ti scrivo per ringraziarti del bellissimo regalo di compleanno. Mi è piaciuto moltissimo. Spero di venire a trovarti presto. Un abbraccio, Giulia.
4. Le api sono insetti impollinatori fondamentali per l’ecosistema. Senza di loro, molte piante non potrebbero riprodursi e la biodiversità sarebbe gravemente compromessa.
5. La montagna era coperta di neve fresca e l’aria era gelida. I bambini giocavano a tirarsi palle di neve, mentre gli adulti si riscaldavano accanto al fuoco. Era un pomeriggio d’inverno perfetto.
2 Collega ciascuna “parola-testo” al suo significato.
1. Silenzio!
2. Uscita
3. Saldi
4. WC
5. Uffa!
6. Infiammabile
7. Pericolo
8. Buongiorno!
a. L’uscita dell’edificio si trova qui.
b. Qui trovate i servizi igienici.
c. Vi ordino di non fare rumore.
d. In questo negozio i prodotti si vendono a prezzi ridotti.
e. Questo oggetto può prendere fuoco.
f. Questa cosa mi è venuta a noia.
g. Vi auguro una buona giornata.
h. Fate attenzione, perché questo dispositivo è pericoloso.
LE CARATTERISTICHE DEL TESTO 2
Il testo, per essere tale, deve possedere le seguenti caratteristiche:
CARATTERISTICA SPIEGAZIONE
Intenzionalità Chi produce il testo (emittente) deve avere uno scopo.
Informatività Il testo deve fornire delle informazioni a chi lo legge o ascolta (ricevente).
Completezza Il testo deve avere un senso compiuto.
Correttezza Il testo deve essere corretto dal punto di vista grammaticale e lessicale.
Adeguatezza Il testo deve essere adeguato al destinatario, allo scopo che si propone e al contesto in cui viene prodotto e ricevuto.
Coerenza Il testo deve essere organizzato logicamente, ci deve essere un filo conduttore che lega le sue diverse parti, non devono esserci contraddizioni tra le informazioni e le idee che esprime.
Coesione Le parole e le frasi che compongono il testo devono essere collegate tra loro attraverso opportune “parole-legame” (congiunzioni, preposizioni, pronomi...).
Ci sono tre tipi di coerenza:
LOGICOTEMATICA Il testo “ruota” attorno a un argomento principale e tutte le informazioni si riferiscono a quell’argomento, senza contraddizioni.
SEMANTICA Le parole usate hanno significati collegati all’argomento del testo e sono usate nel modo giusto.
STILISTICA In tutto il testo si mantiene lo stesso stile e lo stesso registro (formale, informale ecc.).
La coesione del testo si ottiene attraverso legami di tipo grammaticale o lessicale.
LEGAMI DI TIPO GRAMMATICALE
Usano regole grammaticali ed elementi linguistici per creare collegamenti.
Concordanza morfologica: le parole “si accordano” tra loro in base a genere, numero, persona, tempo e modo.
Pronomi: sostituiscono nomi o frasi già dette, evitando ripetizioni e creando un legame tra frasi diverse.
Connettivi: preposizioni, congiunzioni, avverbi che mettono in relazione parole, frasi o periodi, chiarendo il legame logico tra di essi.
Mi ha chiesto di accompagnare Lucia dal medico perché è malata
Era impaziente di incontrare lʼallenatore e lo aspettava davanti alla palestra.
Sono venuti Marco e Luca. Mangio perché ho fame.
LEGAMI DI TIPO LESSICALE
Usano il significato delle parole per creare collegamenti.
Ripetizione: si ripete una parola (identica o con piccole variazioni) per mettere in evidenza un concetto o per creare un legame tra parti del testo.
Sostituzione: si usa una parola diversa (ad esempio un sinonimo o un iperonimo p. 12) per richiamare un concetto già espresso.
La mia famiglia ha due case: una casa in città e una casa al mare.
Ho comprato un armadio nuovo: è un mobile in legno scuro.
3 Perché i seguenti insiemi di parole non sono dei testi? Sottolinea la caratteristica mancante tra le due proposte.
1. Attenzzione! Lavori in corso. Deviazione ha 200 metri. (informatività/correttezza)
2. Gli orari della biblioteca sono i seguenti. (completezza/correttezza)
3. Il cielo è azzurro oggi. Mi piace molto il colore azzurro. Anche il mare è azzurro. L’azzurro è un bel colore. Poi ho mangiato una mela. (informatività/coerenza)
4. Gentile Cliente, la informiamo che la sua spedizione numero XY12345 è stata presa in carico dal corriere. Quindi le cose vanno avanti. Potrà monitorare lo stato della consegna tramite il seguente link: https://as777.brt.it. (coerenza/completezza)
4 Uno di questi due testi è poco coerente: indicalo con una crocetta.
1. Il cielo era di un azzurro intenso, quasi irreale. Gli uccelli cantavano tra gli alberi del mio giardino, mentre io mi apprestavo a preparare una cena leggera: un sostanzioso piatto di polenta con gorgonzola e funghi trifolati.
2. Oggi è stata una giornata orribile. Ho litigato con il mio migliore amico, il professore di matematica mi ha interrogato a sorpresa e poi ho scoperto di avere una gomma bucata alla bici. Per fortuna, il mio gatto ha fatto le fusa quando sono tornato a casa.
5 Nel seguente brano sono stati inseriti degli errori di concordanza grammaticale: individuali e correggili.
Le montagne delle Dolomiti è famose per la loro bellezza. Il sentiero che porta al rifugio è stretto e tortuoso, ma la vista che si gode una volta arrivati ripaga di ogni fatica. Molti escursionisti preferisce affrontare il percorso all’alba, quando il sole inizia a illuminare le vette e l’aria è fresca e pulita. Le esperienze che si vive in questi luoghi sono indimenticabile.
6 Completa questo brano inserendo i connettivi necessari, scegliendoli tra quelli elencati.
e • pertanto • anche se • tuttavia
Ogni volta che devo andare in centro, mi trovo di fronte a un bivio: prendere l’autobus o andare a piedi. preferirei camminare, il tempo è sempre poco. , se prendo l’autobus, rischio di rimanere bloccato nel traffico. , oggi ho deciso di provare a prendere la metropolitana, ma un guasto alla linea ha bloccato la circolazione per più di un’ora sono arrivato in ritardo al mio appuntamento.

I tipi di testo

TESTO LIQUIDO AUDIO-LETTURA DIZIONARIO
I TESTI
secondo la funzione si distinguono in
testi d’uso
secondo la struttura si distinguono in
testi letterari
narrativi descrittivi
informativo-espositivi espressivi
regolativi argomentativi
interpretativo-valutativi
narrativi descrittivi
argomentativi espressivi
testi continui
testi non continui
testi misti
I TIPI DI TESTO SECONDO LA FUNZIONE 1
I testi si dividono in due grandi categorie:
TESTI D’USO Hanno uno scopo pratico: servono a informare, spiegare, convincere...
TESTI LETTERARI Hanno uno scopo estetico (suscitare emozioni, riflessioni, sensazioni...).
I testi, sia d’uso che letterari, possono essere classificati secondo la loro funzione principale.
TIPO DI TESTO FUNZIONE PRINCIPALE ESEMPI
Descrittivo
Narrativo
Descrivere persone, luoghi, oggetti o situazioni in modo dettagliato.
Raccontare eventi o storie, reali o immaginari.
Espressivo Esprimere emozioni, sentimenti o stati d’animo.
Informativoespositivo
Argomentativo
Comunicare informazioni o dati in modo oggettivo.
Sostenere una tesi attraverso ragionamenti e prove.
Regolativo Dare istruzioni, obblighi o divieti.
Interpretativovalutativo
Analizzare e valutare criticamente testi, opere o eventi.
Testi d’uso: descrizioni in una guida turistica, in un’enciclopedia, in un catalogo.
Testi letterari: parti descrittive in un romanzo.
Testi d’uso: articoli di cronaca.
Testi letterari: racconti, favole.
Testi d’uso: lettere personali, diari.
Testi letterari: poesie.
Testi d’uso: enciclopedia, manuale scolastico, articoli scientifici.
Testi d’uso: articoli scientifici, editoriali giornalistici, discorsi politici.
Testi letterari: saggi.
Testi d’uso: leggi e regolamenti, manuali di istruzioni, ricettari di cucina.
Testi d’uso: recensioni di libri, film o spettacoli, commenti di opere letterarie o artistiche (in ambito scolastico).
1 Indica se i seguenti testi sono letterari (L) o d’uso (U).
1. Luca corse lungo il sentiero, il fiato corto e il cuore che batteva all’impazzata. Il sole stava tramontando, e l’ombra scura della torre si stagliava all’orizzonte. Aveva promesso che sarebbe arrivato in tempo, ma ora il dubbio lo divorava. ( )
2. Gentile Signor Bianchi,
La informiamo che la Sua richiesta di rimborso è stata accolta. L’importo le sarà accreditato entro 5 giorni lavorativi. Per ulteriori informazioni, non esiti a contattarci.
Cordiali saluti, Servizio Clienti. ( )
2 Indica di che tipo sono i seguenti testi (descrittivo, narrativo, espressivo...).
1. Marco salì sull’autobus appena in tempo. Si sedette accanto al finestrino, stringendo tra le mani il biglietto vincente della lotteria. Era incredibile: la sua vita stava per cambiare.
2. La tecnologia dovrebbe essere utilizzata nelle scuole in modo equilibrato. Da un lato, infatti, essa favorisce l’apprendimento e l’accesso alle informazioni; dall’altro, rischia di ridurre l’interazione sociale e la capacità di concentrazione.
3. La mostra “L’arte del Rinascimento” sarà aperta al pubblico dal 15 gennaio al 30 marzo presso il Museo Nazionale. Gli orari di apertura sono dalle 9:00 alle 18:00, con ingresso gratuito il primo lunedì di ogni mese.
4. Il romanzo La casa sulla laguna di Rita Ferri è un’avvincente storia di amicizia e rinascita. La trama scorre fluida, alternando momenti di introspezione profonda a colpi di scena imprevedibili.
5. 21 dicembre 2024
Caro diario, oggi non riesco a smettere di pensare a Marta. Quando ha parlato di quel viaggio in montagna, i suoi occhi brillavano di entusiasmo. Riuscirò mai a dirle quello che provo davvero per lei?
6. Il ghepardo è un felino elegante e slanciato, con un corpo ricoperto da un manto color oro, punteggiato da macchie nere. I suoi occhi, profondi e intensi, sono sormontati da due linee scure che scendono fino al muso, donandogli un’aria fiera. Quando corre, i suoi muscoli si tendono in perfetta armonia, e la sua coda lunga lo aiuta a mantenere l’equilibrio nelle curve più strette.
7. Per accedere ai servizi della biblioteca è necessario presentare la tessera al momento dell’ingresso.
- È vietato consumare cibi e bevande all’interno delle sale.
- Mantenere il silenzio per rispettare gli altri utenti.
- I libri presi in prestito devono essere restituiti entro 30 giorni.
I TIPI DI TESTO SECONDO LA STRUTTURA 2
I testi possono essere classificati in base alla loro struttura.
TIPO DI TESTO
DEFINIZIONE
Continuo Testi composti solo da parole, organizzate in frasi.
Non continuo Testi organizzati in elenchi, grafici o tabelle.
Misto Testi che combinano elementi dei due tipi precedenti.
ESEMPI
Romanzi, articoli di giornale.
Mappe concettuali, infografiche.
Articoli scientifici con figure, manuali tecnici con schemi.
3 Indica se i seguenti testi sono continui, non continui, misti.
1. Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è un’area protetta situata sulla costa ligure. Comprende cinque pittoreschi borghi: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore.
2.
3. Due libri scolastici su tre (66,2%) hanno una corrispettiva versione e-book, mentre più di uno su quattro (27,2%) è pubblicato anche in formato audio-libro. Anche le opere di varia per adulti e quelle per bambini e ragazzi sono ormai diffuse in formato digitale: quasi un titolo di varia su due (46,3) e uno su cinque di quelli per bambini e ragazzi (20,5%) sono disponibili anche in formato e-book, mentre la quota di titoli con un corrispettivo audio-libro è più contenuta (3,2% per i libri di varia adulti e 3,7% per quelli per bambini e ragazzi).

I suoni dell’italiano: la fonetica

TESTO LIQUIDO AUDIO-LETTURA DIZIONARIO
OGNI PAROLA
dittonghi
suoni
resi nello scritto mediante
lettere
è caratterizzata da
vocali
consonanti possono formare possono formare
digrammi trittonghi
trigrammi iati
sillabe: gruppo di suoni pronunciati con una sola emissione di voce
è costituita da accento
possibili fenomeni fonetici
parola monosillaba
bisillaba trisillaba
quadrisillaba polisillaba
parola tronca
ta-na sa cu-ci-na ca-len-da-rio ab-bi-glia-men-to
falò
apostrofo piana
bisdrucciola
troncamento sdrucciola
è-si-le
cà-pi-ta-no
la amaca l’amaca sé-ta
amore proprio amor proprio
VOCALI E CONSONANTI 1
Ogni parola è costituita da un insieme di suoni, a cui nello scritto corrispondono le lettere.
L’alfabeto è l’insieme delle lettere di una lingua.
L’alfabeto italiano ha 21 lettere: 5 vocali e 16 consonanti. A queste si aggiungono altre 5 lettere che servono per scrivere le parole straniere: j, k, w, x, y.
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z
Quando due o più vocali si trovano vicine, possono dare origine a:
DITTONGO Due vocali che si pronunciano con una sola emissione di voce e formano una sola sillaba.
TRITTONGO Tre vocali che si pronunciano con una sola emissione di voce e formano una sola sillaba.
IATO Due vocali che si pronunciano separatamente e formano due sillabe diverse.
i/u non accentate + vocale accentata
piàno, piède, piòve, guèrra, guìda, buòno
vocale + i/u non accentate mai, sei, causa, neutro
i/u + vocale accentata + i mièi, buòi
i + u (o u + i) + vocale accentata aiuòla quiète
Si verifica:
• quando le vocali a, e, o si incontrano tra loro
• quando le vocali a, e, o si incontrano con i, u accentate
• nelle parole composte con i prefissi ri-, bi-, tri-
po-e-ta, te-a-tro
vì-a, pa-ù-ra
ri-u-ni-re, bi-en-na-le, tri-an-go-lo
I gruppi di due o tre lettere che corrispondono a un solo suono si chiamano rispettivamente digrammi e trigrammi.
DIGRAMMI sc + e, i
ci + a, o, u
gi + a, o, u
gl + i
gn + vocale
ch + e, i
gh + e, i
TRIGRAMMI gli + vocale
sci + vocale
scena, scivolo cialda, bacio, ciuffo
giacca, maggio, giudice gigli
campagna
stanche, chimica
streghe, laghi
moglie scienza
1 Riscrivi in ordine alfabetico le seguenti serie di parole. Fai attenzione: per le parole che iniziano con la stessa lettera dovrai considerare la seconda lettera della parola.
1. rasoio • spiaggia • gnocchi • dolore • gemello • sale • palazzo • lana • bisturi • dinosauro • fiore • rosa • paletto • gufo
2. armadio • bellezza • fiore • cena • amore • barista • ombra • filo • quaderno • occhiali • ala • cestino • coniglio
2 Inserisci le parole nella colonna giusta. paese • guai • fieno • creare • ruota • aiuola • mangiai • zio • uova • giacca • liuto • area • suoi
Dittongo
Trittongo Iato
3 Inserisci le parole nella colonna giusta. veglia • chiavi • ripostiglio • maghi • scialle • montagna • sciopero • ciao • maschera • bagliore
Digrammi Trigrammi
4 Sottolinea le parole che contengono digrammi o trigrammi. ragno • globo • scivolo • egli • cascata • ghiacciolo • oche • aglio • giudice • sbagliare • scadenza • giara • scena
LA DIVISIONE IN SILLABE 2
La sillaba è un suono o gruppo di suoni che si pronuncia con un’unica emissione di voce.
La sillaba può essere formata da:
• una o più vocali: o-ca, au-to;
• vocale + consonante: al-to;
• una o più consonanti + vocale: sa-le, la-cri-ma.
A seconda del numero delle sillabe che la compongono, una parola può essere:
• monosillaba, se ha una sola sillaba: tu, re, ma;
• bisillaba, se ha due sillabe: cuo-re, ar-te;
• trisillaba, se ha tre sillabe: do-lo-re, di-va-no;
• quadrisillaba, se ha quattro sillabe: ca-va-lie-re, te-le-fo-no;
• polisillaba, se ha più di quattro sillabe: au-to-mo-bi-le, per-fe-zio-na-re.
Quando si scrive, per andare a capo le parole si possono dividere seguendo le regole della sillabazione:
NON SI POSSONO DIVIDERE ESEMPI
vocale o dittongo iniziali seguiti da consonante semplice a-more, au-tista consonante semplice + vocale o dittongo
gruppi di 2-3 consonanti che possono trovarsi all’inizio di una parola
ca-sa, ci-liegio
re-spiro (a inizio parola: spiritoso), orche-stra (a inizio parola: strada)
digrammi e trigrammi + vocale i-gnorante, la-sciare dittonghi e trittonghi pie-de, a-iuole
SI POSSONO DIVIDERE ESEMPI
consonanti doppie (incluso cq) gat-to, val-le, ac-quisto
gruppi di 2-3 consonanti che non possono trovarsi all’inizio di una parola ar-tista, cal-do
vocali che formano uno iato pa-ura, farmaci-a
5 Dividi in sillabe le seguenti parole. compagno • fierezza • risposta • fogliame • trasportare • disabile • uomo • piede • foglio • aiuola • chiunque • alto • sereno • cometa • amore • acqua • secchio • estraneo • esposizione • autista • confusione • questore
L’ACCENTO, L’APOSTROFO, IL TRONCAMENTO 3
L’accento è un segno (´ o `) che indica quale sillaba di una parola deve essere pronunciata con maggiore intensità. In base alla posizione dell’accento le parole possono essere:
TIPO DI PAROLE
Tronche
Piane
Sdrucciole
Bisdrucciole
POSIZIONE
DELL’ACCENTO ESEMPI
Ultima sillaba vir-tù, giù
Penultima sillaba a-mó-re, cà-sa
Terzultima sillaba tà-vo-lo
Quartultima sillaba par-té-ci-pa-no
L’ACCENTO SI DEVE METTERE ESEMPI
sulle parole tronche perché, carità, virtù sui monosillabi con due vocali, di cui la seconda accentata ciò, giù, più, già, può sui composti di tre, re, blu, su trentatré, viceré, rossoblù, lassù per distinguere monosillabi omografi, cioè con la stessa forma ma significato diverso è (essere) / e (congiunzione), sì (avverbio) / si (pronome)
L’ACCENTO NON SI DEVE METTERE
ESEMPI
sui monosillabi che finiscono con una sola vocale re, fra, su, tre sugli avverbi qui e qua qui, qua
L’apostrofo è un segno (’) che indica la caduta di una vocale alla fine di una parola, quando la parola successiva inizia per vocale.
L’APOSTROFO SI DEVE METTERE
ESEMPI
con gli articoli determinativi lo, la e le preposizioni articolate dello, della l’uomo, dell’amica con l’articolo indeterminativo una e i suoi composti un’anatra, nessun’altra con l’aggettivo dimostrativo maschile quello quell’uomo, quell’amico con gli aggettivi bello/bella, santo/santa bell’uomo, sant’Agata in alcune espressioni con di e da d’accordo, d’estate
L’APOSTROFO SI DEVE METTERE ESEMPI
con ci davanti al verbo essere
c’è, c’era, c’erano in alcune espressioni fisse tutt’altro, mezz’ora
L’APOSTROFO
NON SI DEVE METTERE ESEMPI
con ci davanti a parole che iniziano per a, o, u ci aveva, ci organizzò con i pronomi personali le e li le accadde, li ospitarono quando la parola successiva inizia con i, y, j seguita da vocale lo iato, lo yogurt
Il troncamento è la caduta senza apostrofo di una vocale o consonante alla fine di una parola.
IL TRONCAMENTO SI HA ESEMPI
con l’articolo indeterminativo uno e i suoi composti un amico, ciascun anno con l’aggettivo buono se prima del nome buon uomo, buon piatto con gli aggettivi bello e santo davanti a parole che iniziano con una consonante bel paese, san Giovanni con nomi come signore, dottore, frate, suora + nome proprio signor Bianchi, dottor Rossi, fra Cristoforo, suor Anna
6 Metti l’accento dove è necessario.
1. Togli la giacca da li e mettila qua.
2. Non voglio ne la pasta ne la carne.
3. Il mio cane mi da tanto affetto.
4. E questa la penna che cerchi?
5. Il libro che cercavi e la sulla scrivania.
6. Di queste magliette ne ho gia tre, non darmene piu.
7. Oggi Marco e fuori di se perche non puo piu andare in piscina.
8. Se vuoi la mia bicicletta, e qua.
9. Andrea e con suo fratello? Si, te l’ho gia detto.
10. Di cio non mi preoccupo piu.
7 Riscrivi le seguenti espressioni mettendo l’apostrofo o usando il troncamento.
1. una arma
2. lo inverno
3. nessuno gioco
4. santo Antonio
5. bello ragazzo
6. bene fatto
7. un buono gelato
8. quello professore
9. quale è
10. ci è

L’ortografia

TESTO LIQUIDO AUDIO-LETTURA DIZIONARIO
NELLO SCRITTO
occorre seguire
raddoppiamento delle consonanti regole ortografiche uso della lettera h
ho, stanche, hai!
uso di particolari gruppi di grafemi
li, gli, cu, qu, cqu, ccu, qqu, sce, scie, ni, gn, gni, ce, cie, ge, gie, mb, mp
cassa, palla, villa
LE REGOLE ORTOGRAFICHE
L’ortografia è l’insieme delle regole per scrivere correttamente le parole. Le principali regole sono:
La lettera H Si usa:
• per distinguere alcune voci del verbo avere da parole che hanno lo stesso suono;
• per indicare il suono duro di c e g quando si trovano davanti alle vocali e, i;
• in alcune esclamazioni.
Parole con LI e GLI
Si usa li:
• all’inizio di parola, tranne per l’articolo gli e i pronomi glielo, gliene, gliela, glieli;
• quando si ha un suono doppio.
In tutti gli altri casi si usa gli.
I miei amici hanno acquistato il diario.
Siamo stanchi e andiamo a letto.
Ahi! Che male!
Lieto di conoscerla!
Glielo avevo detto! allievo, cancelliere
vaglia, miglio, coniglio, gigli, abbagliare, famiglia
IN PUNTA DI PENNA
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