Il piccolo Raffaello Nuova Edizione

Page 1

nuova edizione

Pi c

G c r IS upp Nuo olo BN o E va R 97 dit ed af 8- or iz fae 88 ial io l -4 e R ne lo 72 a -2 ffa 93 el 2- lo 7

Raffaello e ms R Q g a

nuova edizione

Vocabolario di italiano

Il piccolo

Il piccolo

Raffaello

Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o ­altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE, ­GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).

no strumento semplice, concreto e indispensabile U per gli alunni della scuola primaria:

Nel CD-Rom la versione digitale sfogliabile

www.raffaellodigitale.it

€ 12,50

www.raffaelloscuola.it www.grupporaffaello.it

vocabolario + CD-Rom

Vocabolario di italiano

• 18 000 voci; • oltre 40 000 accezioni; • espressioni, modi di dire e curiosità; • sinonimi e contrari; • etimologie; • divisioni in sillabe; • tavole finali dei verbi; • regole ortografiche e grammaticali.

Il piccolo

nuova edizione

Raffaello Vocabolario di italiano versione digitale sfogliabile

m e s R Q g a



Il piccolo

nuova edizione

Raffaello Vocabolario di italiano


REDAZIONE Francesca Bolognini, Corrado Cartuccia

TEAM GRAFICO Mauda Cantarini, Mauro Aquilanti

UFFICIO MULTIMEDIALE Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani, Paolo Giuliani

STAMPA Gruppo Editoriale Raffaello

Tutti i diritti sono riservati © 2012 by Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it Nuova Edizione 2018 Ristampa 8 7 6 5 4 3 2 1 0 2024 2023 2022 2021 2020 2019 2018

È assolutamente vietato riprodurre l’opera anche parzialmente e utilizzarne l’impostazione, i concetti, gli spunti didattici o le illustrazioni. I termini che crediamo costituiscano marchi registrati sono stati indicati come tali. Tuttavia, né la presenza, né l’assenza di suddetta indicazione, implica una valutazione del loro reale stato giuridico. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.


3

PRESENTAZIONE

“Il PICCOLO RAFFAELLO Nuova Edizione” è concepito e strutturato per essere utilizzato autonomamente da chi sa leggere e scrivere con una certa dimestichezza, ma non ha ancora grande familiarità con le opere di consultazione. Il linguaggio semplice, chiaro e il più possibile vicino al parlato, e la veste grafica chiara e accessibile, permettono un agevole e proficuo approccio al dizionario anche a bambini con difficoltà o stranieri. Tra le circa 18000 parole selezionate all’interno della lingua italiana corrente, “Il PICCOLO RAFFAELLO Nuova Edizione” contiene anche voci attuali, legate al linguaggio informatico, tecnico e scientifico. Numerose sono, inoltre, le parole provenienti da altre lingue europee ed extraeuropee. Per ogni lemma “Il PICCOLO RAFFAELLO Nuova Edizione” fornisce le informazioni utili a sviluppare e consolidare le competenze linguistiche e comunicative degli alunni della Scuola Primaria: sillabazione, categoria grammaticale di appartenenza, definizione, esempi e coniugazione di alcuni verbi. Delle parole che si prestano più facilmente a errori sono indicate le forme femminili e plurali, spesso seguite da sinonimi e contrari. Frequenti finestre di approfondimento, elenchi di parole composte, curiosità, proverbi, modi di dire e tavole dei verbi, arricchiscono ulteriormente questo prezioso strumento linguistico.

l’Editore


parola

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

parola

4 qui in alto sono scritte la prima e l’ultima parola di ogni pagina

GUIDA ALLA CONSULTAZIONE indica quale lettera del dizionario stai consultando

lemma

l’accento che vedi scritto ti aiuta a pronunciare correttamente la parola sillabazione

l’alfabeto verticale ti aiuta nella ricerca delle parole

abitudinàrio [a-bi-tu-di-na-rio] agg.

Che agisce e si comporta seguendo le proprie abitudini: È un signore abitudinario: ogni giorno esce di ca­sa alla stessa ora. m.pl. abitudinari, f.pl. abitudinarie, sin. metodico

definizione

esempio (è sempre scritto in corsivo)

categoria grammaticale

apparato grammaticale

desèrto [de-ser-to] agg. Detto di luogo,

abbandonato, disabitato, vuoto: Siamo arrivati in una città deserta. / n.m. 1 Ampia distesa di terreno arido privo di vegetazione e per lo più disabitato: Il deserto è popolato di rettili. 2 Luogo desolato e abbandonato: Dopo il terremoto la città divenne un deserto.

la barra divide una categoria grammaticale dall’altra

replay n.m.inv. Ripetizione di alcune apparato etimologico indicato per le parole straniere

immagini in una trasmissione televisiva: Mi piace vedere il replay dei goal segnati. e parola inglese

spèndere [spen-de-re] v.tr. 1 Dare dena-

questo numero indica a quale coniugazione appartiene il verbo

ro in cambio di merci o servizi: Quanto hai speso al supermercato? 2 Impiegare, consumare energie, tempo...: Per terminare i compiti spesi tutto il pomeriggio. II - ind.pass.rem. io spesi, tu spendesti, egli spese, noi spendemmo, voi spendeste, essi spesero; part.pass. speso.

sin. 1 pagare, 2 esaurire P Chi più spende, meno spende. (Chi spende di più per avere cose di qualità migliore, spende di meno perché le cose acquistate durano di più nel tempo.)

i numeri distinguono i vari significati che la parola possiede

è la coniugazione di alcuni tempi e modi del verbo

i box contengono proverbi o modi di dire in cui compare la parola appena spiegata o anche informazioni grammaticali, curiosità...


5

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI agg. art. ass. avv. card. comp.magg.

= aggettivo = articolo = assoluto = avverbio =cardinale = comparativo di maggioranza compl. = complemento cond. = condizionale cong. = congiunzione / congiuntivo contr. = contrario det. = determinativo dimostr. = dimostrativo es. = esempio escl. = esclamativo f. = femminile fut. = futuro ger. = gerundio imper. = imperativo imperf. = imperfetto impers. = impersonale ind. = indicativo indef. = indefinito indet. = indeterminativo inf. = infinito inter. = interiezione interr. = interrogativo inv. = invariabile loc. = locuzione loc.agg. = locuzione aggettivale loc.avv. = locuzione avverbiale loc.cong. = locuzione congiuntiva loc.prep. = locuzione prepositiva

loc.sost.

= locuzione sostantivale m. = maschile n. = nome num. = numerale onom. = onomatopea ord. = ordinale part. = participio pass. = passato pers. = personale pl. = plurale poss. = possessivo pref. = prefisso prep. = preposizione pres. = presente pron. = pronome rem. = remoto sempl. = semplice sin. = sinonimo sing. = singolare suff. = suffisso sup. = superlativo v.intr. = verbo intransitivo v.intr.impers. = verbo intransitivo impersonale v.intr.pron. = verbo intransitivo pronominale v.rifl. = verbo riflessivo v.rifl.recipr. = verbo riflessivo reciproco v.tr. = verbo transitivo



a

abbaiare

7

A

a

¿A ¿a

a n.f. o m. Prima lettera dell’alfabeto, via). e Indica avvicinamento: affluire (cioè vocale che precede la b.

M Di serie A. (Di prima qualità.)

/ prep. Introduce vari complementi: 1 Compl. di causa: A quelle parole tutti sorrisero. b Compl. di fine: A guardia della casa c’è un grosso cane lupo. c Compl. di stato in luogo: Il nonno abita a Torino. d Compl. di moto a luogo: Sei arrivato a scuola troppo tardi. e Compl. di termine: Ho chiesto a un mio amico di venire. f Compl. di modo: L’auto sfrecciava a folle velocità. g Compl. di mezzo: Mi piace scrivere a macchina. h Compl. di età: A trent’anni non ha ancora la patente! i Compl. di qualità: Ho comprato una camicia a righe. j Compl. di prezzo: Ho comprato questo zaino a prezzo scontato. k Compl. di pena: Il ladro è stato condannato a cinque anni di prigione. l Compl. di tempo determinato: A giugno termina l’anno scolastico.

correre verso).

àbaco [a-ba-co] n.m.

a Tavoletta usata nell’antichità per fare i conti, simile al pallottoliere. b Strumento per rappresentare il valore posizionale delle cifre. c Parte superiore del capitello di una colonna, sulla quale poggia l’architrave o l’arco. abàte [a-ba-te] o abbàte n.m. Religioso a capo di un monastero o di un’abazia. abat-jour n.f.inv. Lampada da tavolo munita di paralume: Prima di addormentarsi, la zia legge alla luce dell’abat-jour.

e parola francese abazìa [a-ba-zi-a] o abbazìa n.f.

a

Comunità religiosa di monaci con a capo un abate. b Insieme degli edifici dove ha sede la comunità stessa. abbacchiàto [ab-bac-chia-to] agg. Avvilito, abbattuto: Il ragazzo era abbacchiato per la sconfitta della sua squadra. La preposizione a unita agli articoli deter- abbagliànte [ab-ba-glian-te] agg. Così splendente da offuscare la vista: Mi colpì minativi forma le preposizioni articolate: a + il = al a + lo = allo a + la = alla la luce abbagliante del sole. / n.m. In un a + i = ai a + gli = agli a + le = alle veicolo, ciascuna delle due luci anteriori Davanti a parole che iniziano per vocale molto intense, che arrivano ad illuminare si può usare la forma ad (es. Andrò ad la strada più lontano degli altri fari. Alessandria. - Ho accettato ad occhi chiusi.) abbagliàre [ab-ba-glia-re] v.tr. 1 OffuLa preposizione a può introdurre vari tipi scare la vista per un momento con una luce troppo intensa: Uscito dalla galleria, di proposizioni con il verbo all’infinito: - Vieni a contemplare il tramonto! (propo- la luce del sole mi ha abbagliato. 2 Affascinare, far perdere la testa: Il mucchio di sizione finale) - In quanto a disegnare non sono molto abi- monete d’oro abbagliava zio Paperone. I - ind.pres. io abbaglio, tu abbagli... le. (proposizione limitativa) a- pref. È usato nella formazione di molte abbàglio [ab-ba-glio] n.m. Errore, sviparole ed ha varie funzioni: a Nega: È un sta: Il giornalista ha preso un abbaglio. comportamento amorale (cioè non morale). pl. abbagli, sin. sbaglio b Forma verbi che hanno in sé l’idea di abbaiàre [ab-ba-ia-re] v.intr. 1 Detto diventare, rendere: arrossire, appuntire del cane, emettere il suo verso caratteri(cioè diventare rosso, rendere appuntito). stico. 2 Gridare, urlare: Un omone abbaiac Forma verbi che indicano lo strumen- va con voce minacciosa. I - ind.pres. io abbaio, tu abbai... to usato per compiere una certa azione: accoltellare, abbottonare (cioè colpire con sin. 2 sbraitare un coltello, chiudere con bottoni). d Indica M Abbaiare alla luna / al vento. (Gridare, allontanamento: asportare (cioè portare protestare inutilmente.)

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


abbaino

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

abbigliare

8

abbaìno [ab-ba-i-no] n.m. 1 Piccola co- giù: Le ruspe hanno abbattuto un vecchio struzione che sporge dal tetto, dotata di una finestra. 2 Piccola soffitta sotto il tetto. abbandonàre [ab-ban-do-na-re] v.tr. 1 Lasciare per sempre qualcuno o qualcosa: È una crudeltà abbandonare in strada un animale domestico. 2 Smettere di fare qualcosa: Ha abbandonato le lezioni di musica. / v.rifl. (abbandonarsi) Lasciarsi andare: Quando mi tuffo in mare mi piace abbandonarmi alle onde. v.tr: sin. 2 rinunciare abbandonàto [ab-ban-do-na-to] agg. 1

Deserto: Quel vecchio edificio abbandonato ha un aspetto lugubre. 2 Lasciato solo: Nel parco ho trovato un gattino abbandonato. sin. 1 disabitato, contr. 1 abitato abbandóno [ab-ban-do-no] n.m. 1 Atto

di lasciare per sempre qualcosa o qualcuno. 2 Condizione di chi o di ciò che è stato lasciato per sempre: Quella vecchia villa è in stato di abbandono.

edificio abbandonato. 2 Indebolire: La lunga malattia lo ha abbattuto. 3 Uccidere: I cacciatori hanno abbattuto un cervo. / v.intr.pron. (abbattersi) Deprimersi, essere molto tristi: Ti abbatti per così poco?

v.tr.: sin. 1 demolire, 2 prostrare, contr. 1 innalzare, v.intr.pron.: sin. avvilirsi abbattiménto [ab-bat-ti-men-to] n.m.

Azione di buttar giù qualcosa: Il boscaiolo provvede all’abbattimento degli alberi. 2 Scoraggiamento, avvilimento, depressione: È in uno stato di abbattimento. abbattùto [ab-bat-tu-to] agg. 1 Gettato a terra, demolito. 2 Avvilito, scoraggiato. abbazìa [ab-ba-zi-a] n.f. vedi ABAZIA abbecedàrio [ab-be-ce-da-rio] n.m. Libretto con lettere, sillabe e parole, usato un tempo per imparare a leggere. 1

pl. abbecedari, sin. sillabario abbelliménto [ab-bel-li-men-to] n.m. 1

Azione di rendere più bello qualcosa. 2

abbassaménto [ab-bas-sa-men-to] Ornamento, addobbo. n.m. 1 Atto di portare qualcosa più in basso. 2 Diminuzione, affievolimento: Il cantante ha avuto un abbassamento di voce. abbassàre [ab-bas-sa-re] v.tr. 1 Portare più in basso: La mamma vuole abbassare quel quadro. 2 Chinare, volgere in basso: Abbassò il capo al cospetto del re. 3 Diminuire l’intensità di qualcosa: L’insegnante ci chiese di abbassare la voce. / v.rifl. (abbassarsi) 1 Chinarsi: Abbassati un po’, altrimenti non vedo niente. 2 Umiliarsi: Non ti sei mai abbassato a chiedergli scusa. / v.intr.pron. (abbassarsi) Diminuire: Durante la notte la temperatura si abbassa. v.tr.: contr. 1 2 3 alzare, v.intr.pron.: sin. attenuarsi, contr. aumentare abbàsso [ab-bas-so] inter. Espressione

di ostilità verso qualcuno o qualcosa: Abbasso la guerra! Nei testi scritti si può indicare con la W rovesciata ( ). abbastànza [ab-ba-stan-za] avv. 1 A

sufficienza: Posso acquistare un nuovo computer perché ho abbastanza denaro. 2 Piuttosto, alquanto: In Italia il clima è abbastanza mite. sin. 1 sufficientemente, 2 discretamente MA verne abbastanza di qualcuno o di qualcosa. (Non poterne più, essere stanco.) abbàte [ab-ba-te] n.m. vedi ABATE abbàttere [ab-bat-te-re] v.tr. 1 Buttare

contr. 1 deturpazione

abbellìre [ab-bel-li-re] v.tr. Rendere più

bello: La mamma ha abbellito la mia stanza con nuove tende colorate. III - ind.pres. io abbellisco, tu abbellisci... contr. imbruttire, deturpare abbeveràre [ab-be-ve-ra-re] v.tr. Dare

da bere, di solito riferito agli animali: Prima di sera il contadino abbevera il bestiame. / v.rifl. (abbeverarsi) Dissetarsi, bere: Un agnello si abbeverava ad un ruscello.

v.tr.: sin. dissetare abbeveratóio [ab-be-ve-ra-to-io] n.m.

Recipiente o vasca in cui gli animali bevono: Le mucche si dissetano all’abbeveratoio. pl. abbeveratoi abbiccì [ab-bic-cì] n.m.inv. 1 Alfabeto. 2

Primi elementi, prime nozioni: Tu non conosci nemmeno l’abbiccì dell’informatica. Si scrive anche abc.

abbiènte [ab-bien-te] agg. Ricco, benestante: Mio nonno è una persona abbiente.

sin. agiato, facoltoso abbiètto [ab-biet-to] agg. vedi ABIETTO abbigliaménto [ ab-bi-glia-men-to ]

n.m. 1 Insieme di abiti e di accessori per vestirsi: Mio zio ha aperto un negozio di abbigliamento. 2 Modo di vestirsi: Il tuo abbigliamento è sempre molto stravagante. abbigliàre [ab-bi-glia-re] v.tr. Vestire con cura, con ricercatezza: La mamma lo


abbinamento ha abbigliato per la festa. I - ind.pres. io abbiglio, tu abbigli... / v.rifl. (abbigliarsi) Vestirsi con cura: La sposa si è abbigliata insieme alle sue sorelle. abbinaménto [ab-bi-na-men-to] n.m. Accostamento di due cose o persone. abbinàre [ab-bi-na-re] v.tr. 1 Mettere insieme a due a due elementi analoghi (colori, sapori, capi di vestiario...). 2 Collegare una cosa ad un’altra: Questa lotteria è abbinata ad una gara automobilistica. abbindolàre [ab-bin-do-la-re] v.tr. Imbrogliare, ingannare. sin. raggirare, truffare

abboccaménto

[ab-boc-ca-men-to]

n.m. Incontro, colloquio importante o riservato fra due persone: Ho avuto un abboccamento con il dirigente della fabbrica. abboccàre [ab-boc-ca-re] v.tr. Afferrare con la bocca: La trota ha abboccato l’esca. / v.intr. 1 Afferrare con la bocca: Il pesce ha abboccato all’amo. 2 Lasciarsi ingannare: Ha abboccato alle sue parole. I - ind.pres. io abbocco, tu abbocchi... abbonaménto [ab-bo-na-men-to] n.m. Pagamento anticipato che consente di usufruire di un determinato servizio per un certo periodo: Devo rinnovare l’abbonamento al teatro. abbonàre [ab-bo-na-re] v.tr. Contrarre un abbonamento per qualcuno: Ti ho abbonato a quel giornale. / v.rifl. (abbonarsi) Contrarre un abbonamento per se stessi: Mio fratello si è abbonato per un anno alla biblioteca. abbonàto [ab-bo-na-to] n.m. Persona che usufruisce di un abbonamento. abbondànte [ab-bon-dan-te] agg. 1 Presente in grande quantità o che supera la giusta misura: Mi hai servito un piatto di pasta abbondante. 2 Detto di indumento, largo: Questa gonna per me è abbondante. abbondànza [ab-bon-dan-za] n.f. 1 Grande quantità: L’anno scorso c’è stata abbondanza di olio. 2 Ricchezza: Molti vivono nell’abbondanza. contr.

1

abbreviare

9

scarsezza, 2 povertà

abbondàre [ab-bon-da-re] v.intr.

Esserci in grande quantità: Quest’anno l’uva abbonderà. 2 Avere in grande quantità: Questo lago abbonda di pesci. 1

contr. 1 2 scarseggiare abbordàbile [ab-bor-da-bi-le] agg.

1

Detto di persona, che si può avvicinare

con facilità: Rivolgiti al direttore, è una persona abbordabile. 2 Accessibile: Quella camicia ha un prezzo abbordabile. contr. 1 intrattabile abbordàggio [ab-bor-dag-gio] n.m.

1

Manovra con cui ci si accosta ad una nave nemica. 2 Tentativo spavaldo fatto per avvicinare una persona.

pl. abbordaggi, sin. 1 arrembaggio abbordàre [ab-bor-da-re] v.tr. 1 Acco-

starsi al bordo di una nave nemica per assalirla: I pirati abbordarono le navi inglesi. 2 Avvicinarsi ad una persona sconosciuta per conoscerla: Mio fratello ha abbordato una ragazza alla tua festa. abbottonàre [ab-bot-to-na-re] v.tr. Chiudere con bottoni: È freddo: abbottona il cappotto. contr. sbottonare abbozzàre [ab-boz-za-re] v.tr. 1 Realiz-

zare una cosa in modo provvisorio, non ancora completo: Lo scultore ha abbozzato la statua di Ercole. 2 Accennare: Ha abbozzato un sorriso. / v.intr. Sopportare frenando la rabbia: Sono stanco di abbozzare in silenzio. v.tr.: sin. 1 delineare, contr. 1 completare abbòzzo [ab-boz-zo] n.m. Prima forma,

stesura incompleta di un lavoro, specialmente artistico. sin. schizzo, bozzetto abbracciàre [ab-brac-cia-re] v.tr. 1 Circondare e stringere qualcuno o qualcosa con le braccia, in segno di affetto: Lo abbracciai non appena lo vidi. 2 Comprendere, contenere più cose insieme: Dal balcone posso abbracciare con lo sguardo tutta la valle. 3 Dedicarsi a qualcosa con slancio: Ha abbracciato la sua professione con impegno. I - ind.pres. io abbraccio, tu abbracci... / v.rifl.recipr. (abbracciarsi) Stringersi l’un l’altro con le braccia: Appena si incontrarono, si abbracciarono con affetto. v.tr.: sin.

3 intraprendere

abbràccio [ab-brac-cio] n.m. Dimostra-

zione di affetto che si manifesta nell’accogliere un’altra persona tra le proprie braccia: L’abbraccio tra il nonno e il nipote ha commosso i presenti. pl. abbracci

abbreviàre [ab-bre-via-re] v.tr. Accorciare, rendere più breve. I - ind.pres. io abbrevio, tu abbrevi...

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


abbreviazione

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

10

contr. estendere, prolungare

abitacolo

mi ha abbuonato l’ennesimo dispetto.

abbreviazióne [ab-bre-via-zio-ne] n.f. 1 abdicàre [ab-di-ca-re] v.intr. Rinunciare Atto dell’accorciare. 2 Forma ridotta di una al trono: La regina ha deciso di abdicare. I - ind.pres. io abdico, tu abdichi... parola, composta solo dalle prime lettere di essa e seguita da un punto: In questo di- abdicazióne [ab-di-ca-zio-ne] n.f. Rizionario l’abbreviazione di “sinonimo” è sin. nuncia volontaria al trono, al regno. Attenzione a non confondere le abbrevia- aberrànte [a-ber-ran-te] agg. Che si alzioni con le sigle. Le abbreviazioni sono lontana da ciò che è considerato normale: parole accorciate (es. = esempio, dott. = Il tuo comportamento è stato aberrante. dottore). Le sigle sono, invece, le iniziali di abetàia [a-be-ta-ia] n.f. Bosco di abeti. più parole che formano il nome di un partito, di un’associazione... (WWF = World Wildlife Found = Fondo mondiale per la natura). Sono sigle anche le targhe automobilistiche (es. MI = Milano). abbronzànte [ab-bron-zan-te] agg. e

n.m. Detto di prodotto cosmetico che favorisce l’abbronzatura della pelle. abbronzàre [ab-bron-za-re] v.tr. Rendere la pelle più scura, di un colore simile al bronzo: Il sole estivo abbronza la pelle molto rapidamente. / v.intr.pron. (abbronzarsi) Diventare scuro, del colore del bronzo: Si è abbronzato in pochissimo tempo.

v.tr.: contr. schiarire, v.intr.pron.: contr. schiarirsi abbronzàto [ab-bron-za-to] agg. Detto

di persona, che ha la pelle scura come il bronzo per l’esposizione al sole. abbronzatùra [ab-bron-za-tu-ra] n.f. Coloritura bruna dovuta ai raggi solari: Hai un’abbronzatura invidiabile. abbrustolìre [ab-bru-sto-li-re] v.tr. Tostare leggermente, rendere croccante: La mamma abbrustolisce il pane. III - ind.pres. io abbrustolisco, tu abbrustolisci...

collettivo abéte [a-be-te] n.m. Albero d’alto fusto

a chioma conica, con foglie aghiformi sempreverdi. abiètto [a-biet-to] o abbiètto agg. Ignobile, spregevole, vile: Hai commesso un’azione veramente abietta!

contr. rispettabile, degno àbile [a-bi-le] agg. 1 Bravo, capace: Tutti

lo considerano un abile calciatore. 2 Che ha le qualità per compiere qualcosa, idoneo: È abile alla professione di pilota di aerei. sin. 1 esperto, contr. 1 inesperto, incapace abilità [a-bi-li-tà] n.f.inv. Capacità, bra-

vura nel compiere qualcosa: Questa sera a teatro suonerà un pianista di grande abilità.

contr. inabilità, incapacità abilitànte [a-bi-li-tan-te] agg. Che rende

idonei a svolgere un’attività: Frequenta un corso abilitante all’insegnamento. abilitàre [a-bi-li-ta-re] v.tr. Riconoscere qualcuno abile a svolgere una professione o un’attività. abilitàto [a-bi-li-ta-to] agg. e n.m. Detto di chi è stato riconosciuto abile a svolgere una professione o un’attività. abilitazióne [a-bi-li-ta-zio-ne] n.f. Riconoscimento ufficiale della capacità di sin. arrostire abbrutiménto [ab-bru-ti-men-to] n.m. svolgere una professione: Ha superato l’esame di abilitazione all’insegnamento. Perdita di ogni caratteristica umana. abbrutìre [ab-bru-ti-re] v.tr. Privare una abissàle [a-bis-sa-le] agg. 1 Proprio degli persona di ogni caratteristica umana: La abissi marini: Suo zio è uno specialista delguerra abbrutisce l’uomo. / v.intr. Perdere la fauna abissale. 2 Senza limite, sconfinato: La sua ignoranza è davvero abissale! ogni caratteristica umana. III - ind.pres. io abbrutisco, tu abbru- abìsso [a-bis-so] n.m. 1 Luogo molto profondo: Quel libro di fantascienza detisci... abbuffàrsi [ab-buf-far-si] v.rifl. Mangia- scrive gli abissi della Terra. 2 Profondità re molto e con voracità: Al pranzo nuziale marina: Con un sommergibile lo scienziato ha esplorato gli abissi. 3 Enorme differenil nonno si è abbuffato di dolci. abbuffàta [ab-buf-fa-ta] n.f. Pasto ab- za: Tra queste due opere c’è un abisso. sin. 1 voragine, baratro bondante consumato con ingordigia. abbuonare [ab-buo-na-re] v.tr. 1 Con- abitàbile [a-bi-ta-bi-le] agg. Che può donare, ridurre un debito: Ti ho abbuonato essere abitato. parte del debito. 2 Perdonare: Mia sorella abitàcolo [a-bi-ta-co-lo] n.m. Spazio


abitante

abrasivo

11

interno di veicoli, riservato al guidatore e alle persone trasportate: Questa vettura ha l’abitacolo confortevole. abitànte [a-bi-tan-te] n.m. e f. Chi risiede in un luogo: Vivo in una piccola città con poco più di diecimila abitanti. abitàre [a-bi-ta-re] v.tr. Avere come propria dimora: Abito questo appartamento da appena un mese. / v.intr. Risiedere: Abitiamo nel centro storico.

nuncia al desiderio o all’interesse personale per motivi ideali o religiosi: Quell’uomo aiuta gli altri con abnegazione. abnòrme [ab-nor-me] agg. Al di fuori della normalità: Quell’albero è cresciuto in maniera abnorme.

paese è scarsamente abitato. / n.m. Gruppo di case: L’ospedale è lontano dall’abitato. abitazióne [a-bi-ta-zio-ne] n.f. Luogo, costruzione dove l’uomo abita.

sin.

v.tr.: sin. occupare, v.intr.: sin. dimorare abitàto [a-bi-ta-to] agg. Popolato: Quel

sin. casa, dimora àbito [a-bi-to] n.m.

Vestito: L’abito da sposa è pronto. 2 Abitudine a comportarsi in un certo modo: Non è suo abito mentire. 1

sin. anormale abolìre [a-bo-li-re] v.tr.

1 Eliminare: Dovrei abolire gli zuccheri dalla mia dieta. 2 Togliere validità a qualcosa: Con il referendum è possibile abolire una legge. III - ind.pres. io abolisco, tu abolisci... 1 sopprimere, 2 revocare,

abrogare

abolizióne [a-bo-li-zio-ne] n.f. Eliminazione completa, soppressione: È stata approvata l’abolizione di quella legge.

sin. annullamento, contr. instaurazione abominévole [a-bo-mi-ne-vo-le] agg.

Che merita disprezzo e disapprovazione: Maltrattare gli animali è un atto abomiP L ’abito non fa il monaco. (L’aspetto este- nevole. riore non dà sufficienti indicazioni sul aborìgeno [a-bo-ri-ge-no] agg. e n.m. carattere di una persona.) Detto di persona originaria del paese in abituàle [a-bi-tu-a-le] agg. Che si fa per cui vive. abitudine, consueto: Riposare dopo pran- sin. indigeno, autoctono, contr. forestiero zo è diventata per me una cosa abituale. La parola aborigeno deriva dal nome degli sin. solito

abituàre [a-bi-tu-a-re] v.tr. Dare un’abi-

tudine: I miei genitori mi hanno abituato ad essere sincero. / v.rifl. (abituarsi) Prendere un’abitudine: Il babbo deve ancora abituarsi alla nuova casa.

antichi abitanti dell’Italia centrale (gli Aborigeni) giunti lì forse dalla Grecia. aborrìre [a-bor-ri-re] v.tr. Detestare,

provare ripugnanza: Aborrisco la disonestà. / v.intr. Rifuggire da qualcosa che ripugna: Aborrisco dalla violenza. v.tr.: sin. avvezzare, contr. disabituare, III - ind.pres. io aborro o aborrisco, tu v.rifl.: sin. assuefarsi aborri o aborrisci... abituàto [a-bi-tu-a-to] agg. Che ha l’abi- abortìre [a-bor-ti-re] v.intr. 1 Interromtudine a qualcosa: è un bambino abituato pere una gravidanza volontariamente o a fare i capricci quando vuole una cosa. per cause naturali. 2 Non giungere a tersin. avvezzo mine, detto di un progetto, di un’idea...: Il abitudinàrio [a-bi-tu-di-na-rio] agg. progetto della nuova casa è abortito. Che agisce e si comporta seguendo le III - ind.pres. io abortisco, tu abortisci... proprie abitudini: È un signore abitudina- abòrto [a-bor-to] n.m. Interruzione delrio: ogni giorno esce di casa alla stessa ora. la gravidanza, spontanea o voluta. m.pl. abitudinari, f.pl. abitudinarie, sin. abrasióne [a-bra-sio-ne] n.f. 1 Erosiometodico ne delle rocce ad opera delle acque. 2 abitùdine [a-bi-tu-di-ne] n.f. 1 Tenden- Levigazione, lisciatura di un materiale za a ripetere un determinato comporta- raschiando in superficie. 3 Escoriazione mento: Ho l’abitudine di arrivare sempre superficiale della pelle: Ho un’abrasione in anticipo. 2 Usanza: Le abitudini di quel al ginocchio a causa di una brutta caduta. popolo mi incuriosiscono. sin. 2 raschiatura, 3 scorticatura sin. 1 consuetudine, 2 costume abrasìvo [a-bra-si-vo] agg. Che raschia abiuràre [a-biu-ra-re] v.tr. Rinnegare la via materiale in superficie: Il falegname ha propria fede religiosa o un’ideologia: Ha usato carta abrasiva per levigare il tavolo. abiurato i propri princìpi. / n.m. Materiale ruvido usato per levigare abnegazióne [ab-ne-ga-zio-ne] n.f. Ri- una superficie raschiandola: Lo scultore ha

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


abrogare

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

accampare

12

bisogno di un abrasivo per rifinire la statua. abrogàre [a-bro-ga-re] v.tr. Annullare, sopprimere: L’autorità pubblica ha abrogato una legge. I - ind.pres. io abrogo, tu abroghi...

inizia l’anno accademico. 2 Teorico, inconcludente, di nessuna utilità pratica: Ho assistito ad una discussione accademica.

pressione di un ordine, di una legge. àbside [ab-si-de] n.f. Zona semicircolare delle chiese cristiane, situata in fondo alla navata centrale e contenente il coro e l’altare. abulìa [a-bu-li-a] n.f. Mancanza di volontà, inerzia.

sin. avvenire

contr. promulgare abrogazióne [a-bro-ga-zio-ne] n.f. Sop-

m.pl. accademici, f.pl. accademiche accadére [ac-ca-de-re] v.intr. Succedere,

capitare: Oggi è accaduto un evento strano. II - si coniuga come cadere.

accadùto [ac-ca-du-to] n.m. Avvenimento, fatto che si è verificato: Raccontami l’accaduto con precisione.

accalappiacàni

[ac-ca-lap-pia-ca-ni]

n.m.inv. Persona incaricata di catturare i cani randagi. sin. indolenza accalappiàre [ac-ca-lap-pia-re] v.tr. abùlico [a-bu-li-co] agg. Che manca di 1 Prendere un animale con il laccio: volontà, di energia: È un uomo abulico: se Quell’uomo ha accalappiato un cane ranne sta tutto il giorno in poltrona. dagio. 2 Circuire, attirare astutamente: Il m.pl. abulici, f.pl. abuliche, sin. indolente commesso ha accalappiato un compratore. abusàre [a-bu-sa-re] v.intr. 1 Servirsi di I - ind.pres. io accalappio, tu accalappi... qualcosa in maniera eccessiva o arbitra- sin. 1 acchiappare, catturare ria: È illegale abusare del proprio potere. accalcàre [ac-cal-ca-re] v.tr. Affollare un 2 Approfittare della disponibilità di una luogo: La folla accalcava lo stadio. persona: Gli studenti hanno abusato della I - ind.pres. io accalco, tu accalchi... pazienza dell’insegnante. 3 Costringere / v.intr.pron. (accalcarsi) Affollarsi, raducon la forza qualcuno ad atti sessuali. narsi in gran numero: I tifosi si accalcarosin. 1 approfittare, 2 sfruttare, 3 violentare no all’ingresso del campo sportivo. abusìvo [a-bu-si-vo] agg. Che è o che si v.tr.: sin. stipare, v.intr.pron.: sin. stiparsi compie contro la legge: In quel quartiere accaldàrsi [ac-cal-dar-si] v.intr.pron. ci sono molte costruzioni abusive. / n.m. Riscaldarsi per una fatica o per una forte Chi esercita un’attività senza possedere i emozione sudando e diventando rosso in requisiti di legge adatti: Molti abusivi ven- volto: Durante la corsa mi sono accaldato. dono la merce lungo le spiagge. accaldàto [ac-cal-da-to] agg. Sudato. abùso [a-bu-so] n.m. 1 Uso esagerato di accaloràrsi [ac-ca-lo-rar-si] v.intr.pron. qualcosa: L’abuso di alcol è dannoso alla Lasciarsi prendere da entusiasmo e fervosalute. 2 Uso di un diritto o di un potere re, soprattutto durante una discussione: al di là dei limiti stabiliti dalla legge: Quel Durante la riunione mi sono accalorato. politico è accusato di abuso di potere. sin. infervorarsi, contr. calmarsi 1 eccesso accampaménto [ac-cam-pa-men-to] acàcia [a-ca-cia] n.f. Albero spinoso d’al- n.m. 1 Insieme di tende o baracche siste-

sin.

to fusto, con fiori gialli e bianchi molto profumati. pl. acacie àcaro [a-ca-ro] n.m. Parassita degli ani-

mali, delle piante e degli uomini. àcca [ac-ca] n.f. o m. Nome della lettera h.

MN on valere un’acca. (Non valere niente.)

accadèmia [ac-ca-de-mia] n.f. 1 Istituto

d’insegnamento superiore: Mi piacerebbe frequentare l’Accademia di Belle Arti. 2 Associazione di persone che si occupano di studi scientifici, letterari ed artistici. accadèmico [ac-ca-de-mi-co] agg. 1 Che riguarda l’università: Fra qualche giorno

mate da soldati, esploratori, escursionisti in uno spazio aperto: All’alba i militari levarono l’accampamento. 2 Sistemazione d’emergenza di persone in un luogo aperto: È stato allestito un accampamento per i profughi. 3 Luogo in cui regna il disordine o in cui c’è un eccessivo affollamento di persone: Gli ospiti hanno trasformato la ca­sa in un accampamento! sin.

12

campo

accampàre [ac-cam-pa-re] v.tr. Ospi-

tare in un alloggio di fortuna: Il sindaco ha fatto accampare gli alluvionati in una tendopoli. / v.rifl. (accamparsi) Sistemarsi


accanimento

13

accavallare

provvisoriamente in tende o baracche: Gli esploratori si accamparono nel deserto. accaniménto [ac-ca-ni-men-to] n.m. 1 Sentimento di odio che non si placa: L’avvocato lo ha attaccato con grande accanimento. 2 Tenacia, ostinata applicazione: Lavora con molto accanimento.

freddo o per una forte emozione: Mi si è accapponata la pelle per la paura. accarezzàre [ac-ca-rez-za-re] v.tr. 1 Fare carezze, toccare con mano in segno di affetto: Quando rientro a casa, accarezzo sempre il mio cane. 2 Sfiorare: Il vento le accarezzava i capelli. 3 Meditare qualcosa sin. 1 ostilità, 2 ostinazione, perseveranza col desiderio che si verifichi: Accarezzava accanìrsi [ac-ca-nir-si] v.intr.pron. 1 In- quel progetto da molto tempo. / v.rifl. fierire con rabbia contro qualcuno: I miei recipr. (accarezzarsi) Scambiarsi carezze: amici si accanirono senza motivo contro I due fratellini a volte litigano, a volte si di me. 2 Perseverare in un’attività: Quel accarezzano dolcemente. ragazzo si accanisce nello studio. v.tr.: sin. 2 lambire, 3 vagheggiare III - ind.pres. io mi accanisco, tu ti ac- accartocciàre [ac-car-toc-cia-re] v.tr. canisci... Piegare a forma di cartoccio: Ho accartocsin. 1 inferocirsi, contr. 2 rassegnarsi ciato il foglio e l’ho gettato via. accanìto [ac-ca-ni-to] agg. 1 Acceso, I - ind.pres. io accartoccio, tu accarmolto violento: Ieri si è disputato un accatocci... nito incontro di boxe. 2 Ostinato, incallito: / v.intr.pron. (accartocciarsi) Piegarsi coMio zio è un lavoratore accanito. me un cartoccio, raggrinzirsi: In autunno accànto [ac-can-to] avv. A fianco, a lato: le foglie si accartocciano. Mio nonno abita qui accanto. / agg.inv. accasciàre [ac-ca-scia-re] v.tr. Abbattere Attiguo: Nella casa accanto abita un mio fisicamente o moralmente: Questo caldo amico. / loc.prep. (accanto a) Vicino a: La mi accascia. piscina si trova accanto allo stadio. I - ind.pres. io accascio, tu accasci... accantonàre [ac-can-to-na-re] v.tr. 1 / v.intr.pron. (accasciarsi) 1 Cadere a Lasciare temporaneamente da parte qual- terra: A causa della debolezza si accasciò. cosa: Voglio accantonare i miei problemi, 2 Demoralizzarsi, perdersi d’animo: Cerca almeno questa sera. 2 Mettere da parte di non accasciarti per così poco. qualche cosa per utilizzarla in seguito: v.tr.: sin. prostrare, contr. rinvigorire, Accantona un po’ di pane per cena. v.intr.pron.: sin. 2 deprimersi, contr. 1 sin.

1

tralasciare, 2 conservare

sollevarsi, 2 rianimarsi

accaparràre [ac-ca-par-ra-re] v.tr. Ac- accatastàre [ac-ca-ta-sta-re] v.tr. Amquistare merce oltre il necessario per rivenderla o per farne scorta: Ha accaparrato molta legna per l’inverno. / v.rifl. (accaparrarsi) Assicurarsi: Con quel discorso si è accaparrato le simpatie della gente. v.tr.: sin. accumulare, v.rifl.: sin. ottenere, contr. alienarsi accapigliàrsi [ac-ca-pi-gliar-si] v.rifl.re­

cipr. Azzuffarsi prendendosi per i capelli: Allo stadio alcuni tifosi si sono accapigliati. I - ind.pres. io mi accapiglio, tu ti accapigli... accàpo [ac-ca-po] o a capo avv. Su una nuova riga, all’inizio di una riga. accappatóio [ac-cap-pa-to-io] n.m. Indumento di spugna che si indossa dopo il bagno o la doccia per asciugarsi. pl. accappatoi

mucchiare fino a formare una catasta: Il contadino ha accatastato la legna. sin. ammassare, contr. sparpagliare accattivànte [ac-cat-ti-van-te] agg. Che

conquista, che sa catturare la simpatia e l’ammirazione degli altri: Quella persona ha un sorriso accattivante. sin. attraente, intrigante, contr. repellente accattivàrsi [ac-cat-ti-var-si] v.tr.pron.

Conquistare, attirare su di sé: La tua amica si è accattivata la simpatia del gruppo.

sin. ottenere, contr. alienarsi accattonàggio [ac-cat-to-nag-gio] n.m.

Azione del mendicare per le strade.

pl. accattonaggi, sin. questua accattóne [ac-cat-to-ne] n.m. Mendi-

cante, persona che chiede l’elemosina. sin. barbone

accapponàrsi [ac-cap-po-nar-si] v.intr. accavallàre [ac-ca-val-la-re] v.tr. Sopron. Detto della pelle, contrarsi e incresparsi come quella di un pollo, per il

vrapporre una cosa all’altra: Mia zia quando si siede accavalla le gambe. / v.intr.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


accecante

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

pron. (accavallarsi) Ammassarsi disordinatamente: Le onde si accavallavano e si infrangevano contro gli scogli.

v.tr.: sin. incrociare, v.intr.pron.: sin. sovrapporsi accecànte [ac-ce-can-te] agg. Che priva

della vista, che abbaglia.

accecàre [ac-ce-ca-re] v.tr.

accentuare

14

1 Privare qualcuno della vista: Ulisse accecò il ciclope Polifemo. 2 Abbagliare: La tua bellezza mi acceca. 3 Togliere la capacità di ragionare: La rabbia lo acceca. I - ind.pres. io acceco, tu accechi... / v.intr.pron. (accecarsi) Perdere la vista: A causa di quel brutto incidente si è accecato. / v.rifl. (accecarsi) Togliersi volontariamente la vista. accèdere [ac-ce-de-re] v.intr. 1 Entrare: Si accede al palazzo anche dal retro. 2 Entrare a far parte di un organo pubblico: È riuscito ad accedere alla magistratura. II - si coniuga come cedere.

serve per accendere sigarette o sigari. accennàre [ac-cen-na-re] v.tr. 1 Fare un cenno per indicare qualcosa o qualcuno a una persona: La zia mi ha accennato la gelateria. 2 Abbozzare, eseguire in modo incompleto: Accennò un passo di danza. / v.intr. 1 Dare segno di lievi cambiamenti: Il cielo accennava a schiarirsi. 2 Far riferimento a qualcosa in modo vago: Accenna spesso ai suoi progetti. v.intr.: sin.

2

alludere

accénno [ac-cen-no] n.m. 1 Riferimento vago: L’insegnante ha fatto un accenno all’argomento che spiegherà domani. 2 Segnale, indizio: Al primo accenno di bel tempo andrò al mare. sin.

1

allusione

accensióne [ac-cen-sio-ne] n.f. 1 Atto di

accendere o di accendersi: L’accensione delle luci illuminò il palcoscenico. 2 Insieme dei meccanismi che danno l’avvio ad un motore: L’auto ha problemi all’accensione. accentàre [ac-cen-ta-re] v.tr. Segnare sin. 1 introdursi, contr. 1 uscire acceleràre [ac-ce-le-ra-re] v.tr. Rendere l’accento sulla sillaba di una parola. più veloce: Siamo in ritardo, accelera il accentàto [ac-cen-ta-to] agg. Che ha passo! / v.intr. Aumentare la velocità: Ho l’accento: La parola “città” ha l’ultima sillaba accentata. accelerato appena fuori città. v.tr.: sin. affrettare, v.intr.: contr. rallen- accènto [ac-cen-to] n.m. 1 Segno posto sopra una sillaba per indicare che questa tare, decelerare acceleràto [ac-ce-le-ra-to] agg. Affretta- deve essere pronunciata con più intensità to, più veloce del solito: Dopo una corsa il rispetto alle altre. 2 Modo di pronunciare le parole: Si sente dall’accento che quel battitto del cuore è accelerato. acceleratóre [ac-ce-le-ra-to-re] n.m. signore non è italiano. Meccanismo che fa aumentare la velocità sin. 2 cadenza di un veicolo: Negli autoveicoli il pedale M Porre l’accento su una questione. (Mettere in evidenza, richiamare l’attenzione su dell’acceleratore è a destra. un argomento.) accelerazióne [ac-ce-le-ra-zio-ne] n.f. accentraménto [ac-cen-tra-men-to] Aumento di velocità. accèndere [ac-cen-de-re] v.tr. 1 Provo- n.m. Tendenza a riunire in un solo luogo care una fiamma: Ho acceso una candela. o in un solo organismo centrale: La ditta 2 Mettere in funzione: Ho acceso la tele- mira all’accentramento degli uffici. visione per vedere un film. 3 Suscitare, accentràre [ac-cen-tra-re] v.tr. 1 Radunare in un solo luogo: Il generale accentrò stimolare: La lettura accende la fantasia. II - ind.pass.rem. io accesi, tu accendesti, le truppe al confine. 2 Attirare: L’insegnante egli accese, noi accendemmo, voi accen- accentrò su di sé l’attenzione degli scolari. sin. 1 concentrare, 2 calamitare, contr. 1 deste, essi accesero; part.pass. acceso. / v.intr.pron. (accendersi) 1 Prendere decentrare fuoco: La legna secca si accende subito. 2 accentuàre [ac-cen-tu-a-re] v.tr. 1 RenNascere, sorgere: Al bar si è accesa una dere più evidente: Il blu accentua il colore dei tuoi occhi. 2 Evidenziare parole o frasi vivace discussione. v.tr.: sin. 2 azionare, contr. 1 estinguere, pronunciandole con accento marcato. / v.intr.pron. (accentuarsi) Accrescersi, div.intr.pron.: sin. 1 2 divampare accendìno [ac-cen-di-no] n.m. Macchi- ventare più evidente e più grave: La crisi netta che produce una fiammella e che si accentuava sempre più.


accerchiamento

15

v.tr.: contr. 1 attenuare accerchiaménto [ac-cer-chia-men-to]

n.m. Operazione tattica diretta a circondare il nemico: Il tentativo di accerchiamento del nemico è riuscito. accerchiàre [ac-cer-chia-re] v.tr. Circondare: Le truppe accerchiarono i nemici. I - ind.pres. io accerchio, tu accerchi... accertaménto [ac-cer-ta-men-to] n.m. Verifica, controllo. accertàre [ac-cer-ta-re] v.tr. Verificare: Un bravo giornalista deve sempre accertare l’autenticità di una notizia. / v.rifl. (accertarsi) Assicurarsi: Prima di uscire accertati di aver spento la luce.

v.tr.: sin. controllare, v.rifl.: sin. sincerarsi accéso [ac-ce-so] agg. 1 Che brucia, che

illumina: Lasciai il fuoco acceso. 2 In funzione: Ho lasciato il motore dell’auto acceso. 3 Vivace: È stata una discussione accesa.

accidente

accettàbile [ac-cet-ta-bi-le] agg. Che si può accettare, ammissibile: È una proposta di lavoro accettabile. accettàre [ac-cet-ta-re] v.tr. 1 Accogliere, gradire: Accetto volentieri il tuo invito. 2 Ammettere, sopportare: Il mio amico accetta malvolentieri gli scherzi. contr. 1 2 rifiutare accettazióne [ac-cet-ta-zio-ne] n.f.

1

Accoglimento, ammissione: L’accettazione delle domande per il concorso scade il mese prossimo. 2 Locale di un ospedale, di un edificio pubblico, di un aeroporto... in cui si accolgono i clienti che attendono un certo servizio. Nel significato 2 è più probabile trovare le locuzioni sala di accettazione o ufficio di accettazione. accezióne [ac-ce-zio-ne] n.f. Ciascuno

dei significati particolari con cui un vocabolo viene usato: Nel dizionario sono elencate tutte le accezioni di ogni parola. acchiappàre [ac-chiap-pa-re] v.tr. 1 Afpuò raggiungere o compiere con facilità: ferrare con sveltezza: Il gatto acchiappò il Questi luoghi sono accessibili a tutti. 2 topo. 2 Nel linguaggio popolare, cogliere Che si comprende con facilità: È un libro sul fatto: L’ho acchiappato mentre prendeaccessibile anche ai bambini. 3 Modesto: Il va un altro gelato dal frigorifero. vestito in vetrina ha un prezzo accessibile. sin. 1 acciuffare, 2 sorprendere 4 Cordiale, alla mano: È una persona ac- acciaccàre [ac-ciac-ca-re] v.tr. Schiacciacessibile. re: Prima di buttare le lattine le acciacco. sin. 1 raggiungibile, 2 comprensibile, conI - ind.pres. io acciacco, tu acciacchi... sin. 2 azionato, 3 infiammato, contr. 1 2 spento, 3 tranquillo accessìbile [ac-ces-si-bi-le] agg. 1 Che si

tr. 1 2 3 4 inaccessibile accèsso [ac-ces-so] n.m.

Entrata: L’ac­ cesso alla banca è sorvegliato dalla polizia. 2 Sintomo che si manifesta in forma acuta e improvvisa: Questa notte ho avuto un accesso di tosse. 3 Impulso improvviso e violento: In un accesso d’ira l’ho insultato. 1

sin. 1 ingresso, 2 attacco, crisi, contr. 1 uscita accessòrio [ac-ces-so-rio] agg. Che ha

importanza secondaria: È un aspetto accessorio della questione. / n.m. Oggetto non indispensabile, che completa e migliora un ambiente, un’auto, l’abbiglia­ mento: La mia auto ha molti accessori. m.pl. accessori, f.pl. accessorie, agg.: sin. secondario, contr. essenziale accétta [ac-cet-ta] n.f. Utensile per ta-

gliare la legna costituito da una lama a forma di trapezio fissata ad un manico.

sin. scure, mannaia M Essere fatto con l’accetta. (Detto di lavoro eseguito male o di persona dai modi rudi.)

sin. pestare acciàcco [ac-ciac-co] n.m. Malessere non

grave ma persistente: La nonna ha qualche acciacco. pl. acciacchi acciaierìa [ac-cia-ie-ri-a] n.f. Stabilimento

in cui viene prodotto e lavorato l’acciaio. acciàio [ac-cia-io] n.m. Lega di ferro e carbonio: Le pentole in acciaio sono molto resistenti.

pl. acciai MA vere una volontà d’acciaio. (Avere una volontà molto forte, essere determinato.) Avere uno sguardo d’acciaio. (Avere uno sguardo molto freddo, impenetrabile.) accidentàle [ac-ci-den-ta-le] agg. Dovu-

to al caso: È stato un incontro accidentale.

sin. casuale, fortuito accidentàto [ac-ci-den-ta-to] agg. Detto

di terreno, irregolare, tale da rendere difficile la marcia. accidènte [ac-ci-den-te] n.m. 1 Evento casuale e inaspettato. 2 Disgrazia: Dopo

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


accidenti

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

16

tanti accidenti, finalmente ha trovato la felicità. 3 Nel linguaggio familiare, colpo apoplettico: Gli è venuto un accidente! 4 Nulla (con valore rafforzativo nelle frasi negative): Durante la conferenza non ho capito un accidente. accidènti [ac-ci-den-ti] inter. Esclamazione che esprime rabbia, dispiacere o meraviglia: Accidenti! Mi sono sporcato la camicia. sin. acciderba, accipicchia accìdia [ac-ci-dia] n.f. 1 Stato d’animo

svogliato e triste: A causa dell’accidia non combini nulla. 2 Nella morale cattolica, uno dei sette peccati capitali, che consiste nella svogliatezza a compiere il bene. sin. 1 pigrizia, inerzia accigliàrsi [ac-ci-gliar-si] v.intr.pron.

Increspare le sopracciglia per manifestare risentimento, tristezza o perplessità: Saputa la notizia, il nonno si è accigliato. I - ind.pres. io mi acciglio, tu ti accigli... accigliàto [ac-ci-glia-to] agg. Che manifesta risentimento, tristezza o perplessità increspando le sopracciglia: Aveva un’espressione accigliata. accìngersi [ac-cin-ger-si] v.rifl. Essere sul punto di, prepararsi a: Gli zii si accingono a partire. II - si coniuga come cingere. acciottolàto [ac-ciot-to-la-to] n.m. Pavimentazione di una strada o di una piazza costituita di ciottoli: Per i ciclisti è faticoso pedalare sull’acciottolato.

accomiatarsi

all’ennesimo gol.

v.tr.: sin. 2 applaudire acclamazióne [ac-cla-ma-zio-ne] n.f.

1

Elezione fatta senza il bisogno di una votazione. 2 Manifestazione di ammirazione: L’acclamazione dei tifosi commosse l’allenatore della squadra. acclimatàre [ac-cli-ma-ta-re] v.tr. Fare abituare gradatamente a un clima: Sarà difficile acclimatare un husky alle nostre temperature. / v.rifl. (acclimatarsi) 1 Adattarsi ad un certo clima. 2 Adattarsi ad una certa situazione. acclùdere [ac-clu-de-re] v.tr. Chiudere dentro, unire in uno stesso plico: Alla domanda bisogna accludere una fototessera. II - ind.pass.rem. io acclusi, tu accludesti, egli accluse, noi accludemmo, voi accludeste, essi acclusero; part.pass. accluso. acclùso [ac-clu-so] agg. Allegato, inserito: Nella lettera c’è un documento accluso. accoccolàrsi [ac-coc-co-lar-si] v.rifl. Piegarsi sulle ginocchia sedendosi sulle calcagna: Mi piace accoccolarmi vicino al camino. sin. rannicchiarsi accodàrsi [ac-co-dar-si] v.rifl. 1 Mettersi

in fila. 2 Seguire qualcuno: Mi sono accodato ai miei amici che andavano al cinema. accogliènte [ac-co-glien-te] agg. Ospitale, in cui si sta bene: Il mio appartamento è piccolo ma accogliente.

contr. inospitale accogliènza [ac-co-glien-za] n.f. Atto

di accogliere: La tua accoglienza è stata calorosa. accipìcchia [ac-ci-pic-chia] inter. vedi accògliere [ac-co-glie-re] v.tr. 1 RiceACCIDENTI vere qualcuno, ospitare presso di sé: La acciuffàre [ac-ciuf-fa-re] v.tr. Acchiap- mamma ha accolto con piacere i miei amici. pare, catturare: La polizia ha acciuffato il 2 Accettare, approvare: La direzione ha ladro che scappava. accolto la tua domanda. 3 Contenere: Lo acciùga [ac-ciu-ga] n.f. Piccolo pesce di stadio può accogliere centomila tifosi. mare: Mi piacciono le acciughe sotto sale. II - si coniuga come cogliere. sin. selciato

pl. acciughe, sin. sardina, alice M Essere magro come un’acciuga. (Essere molto magro.) Star pigiati come le acciughe. (Essere stipati come le acciughe nelle scatole.) acclamàre [ac-cla-ma-re] v.tr. 1 Elegge-

re senza votazione con consenso unanime: I soci lo hanno acclamato presidente. 2 Approvare con applausi e clamore: Il pubblico acclamò l’orchestra con entusiasmo. / v.intr. Manifestare con applausi e grida la propria approvazione: I tifosi acclamarono

contr. 1 2 respingere, rifiutare

accollàre [ac-col-la-re] v.tr. Affidare un

incarico: Mi hanno accollato una nuova responsabilità. / v.intr. Aderire al collo, detto di indumento.

v.tr.: sin. addossare accollàto [ac-col-la-to] agg. Chiuso fino al

collo: Questo maglione è troppo accollato. contr. scollato

accoltellàre [ac-col-tel-la-re] v.tr. Ferire con un coltello.

accomiatàrsi [ac-co-mia-tar-si] v.rifl.


accomodamento

17

Congedarsi, andar via: Gli amici si accomiatarono dopo cena.

accomodaménto [ac-co-mo-da-men-

to] n.m. Accordo a cui arrivano due o più

parti in lite.

accordatura

acconciatùra [ac-con-cia-tu-ra] n.f. Pet-

tinatura: Hai una bella acconciatura. acconsentìre [ac-con-sen-ti-re] v.intr. Dare la propria approvazione: Mio padre ha acconsentito a mandarmi alla festa.

accomodànte [ac-co-mo-dan-te] agg. contr. dissentire, opporsi Disposto al compromesso, conciliante. accontentàre [ac-con-ten-ta-re] v.tr. sin. disponibile

accomodàre [ac-co-mo-da-re] v.tr.

1

Riparare qualcosa di rotto. 2 Sistemare: La mamma mi ha accomodato i capelli. / v.rifl. (accomodarsi) 1 Mettersi comodo: Prego, accomodati! 2 Adattarsi, sistemarsi: Mi sono accomodato in una nuova casa.

v.tr.: sin. 1 aggiustare, contr. 1 rompere accompagnaménto [ac-com-pa-gnamen-to] n.m. 1 Séguito, insieme delle

persone che accompagnano qualcuno: La regina arrivò con il suo accompagnamento. 2 Serie di suoni che si uniscono alla melodia principale. accompagnàre [ac-com-pa-gna-re] v.tr. 1 Andare insieme a qualcuno da qualche parte: Il papà ogni mattina mi accompagna a scuola. 2 Abbinare: Ho accompagnato il regalo con un biglietto di auguri. 3 Detto di strumento o voce, seguire il suono di altri strumenti o voci. / v.intr.pron. (accompagnarsi) 1 Essere compagno abituale di qualcuno: Ti accompagni sempre a persone simpatiche. 2 Usare uno strumento per sostenersi nel canto: Il cantante si accompagna con il piano.

Rendere contento, esaudire i desideri di qualcuno: La mamma mi accontenta in tutto. / v.intr.pron. (accontentarsi) Essere contento: Mi accontento di un gelato. v.tr.: sin. compiacere, contr. scontentare, v.intr.pron.: sin. contentarsi accónto [ac-con-to] n.m. Prima parte

di una somma da pagare: Ho versato un acconto per l’acquisto dell’auto. sin. anticipo

accoppiaménto [ac-cop-pia-men-to] n.m. 1 Unione attraverso la quale gli esseri viventi si riproducono. 2 Accostamento di due persone o cose omogenee: Ha scelto un felice accoppiamento di colori. accoppiàre [ac-cop-pia-re] v.tr. 1 Abbinare, unire formando delle coppie. 2 Unire un maschio e una femmina di animali per la riproduzione. I - ind.pres. io accoppio, tu accoppi... / v.rifl.recipr. (accoppiarsi) 1 Unirsi formando una coppia: I ballerini si accoppiarono per la danza. 2 Unirsi sessualmente.

v.tr.: contr. 1 spaiare, scompagnare, v.rifl. recipr.: contr. 1 dividersi accoràto [ac-co-ra-to] agg. Addolorato,

accompagnatóre [ac-com-pa-gna-to- afflitto: Il bambino, dopo il rimprovero, re] n.m. Persona che accompagna: Quel

signore è l’accompagnatore della squadra.

f. accompagnatrice, m.pl. accompagnatori, f.pl. accompagnatrici accomunàre [ac-co-mu-na-re] v.tr. 1

Avvicinare, unire: Vi accomuna la passione per la pittura. 2 Mettere in comune. contr. 1 diversificare acconciàre [ac-con-cia-re] v.tr. Miglio-

rare l’aspetto di una persona, curandone l’abbigliamento e la pettinatura: La parrucchiera acconciò la mamma per la festa. I - ind.pres. io acconcio, tu acconci... / v.rifl. (acconciarsi) Vestirsi, pettinarsi con cura: Si è acconciata per il ballo. v.tr.: sin. agghindare, v.rifl.: sin. ornarsi

acconciatóre [ac-con-cia-to-re] n.m. Parrucchiere.

f. acconciatrice, m.pl. acconciatori, f.pl. acconciatrici

scoppiò in un pianto accorato. accorciàre [ac-cor-cia-re] v.tr. 1 Ridurre, far diventare più corto: Bisogna accorciare le maniche di questa camicia. 2 Abbreviare: Questa via accorcia il cammino. I - ind.pres. io accorcio, tu accorci... / v.intr.pron. (accorciarsi) Diventare più breve: D’inverno le giornate si accorciano. v.tr.: contr. 1 2 allungare accordàre [ac-cor-da-re] v.tr.

1 Mettere d’accordo chi litiga: Riesci sempre ad accordare tutti. 2 Concedere qualcosa a qualcuno: Il dirigente scolastico ha accordato agli studenti la gita a Roma. 3 Rendere armonioso il suono di uno strumento musicale. / v.rifl.recipr. (accordarsi) Mettersi d’accordo, concordare: Finalmente ci siamo accordati sul prezzo dell’auto. accordatùra [ac-cor-da-tu-ra] n.f. Operazione che consiste nel dare la giusta

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


accordo

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

accumulo

18

intonazione ad uno strumento musicale. accòrdo [ac-cor-do] n.m. 1 Intesa, patto: I litiganti hanno raggiunto un accordo. 2 Affinità di opinioni: Tra i due insegnanti c’è pieno accordo. 3 Emissione contemporanea di più suoni in armonia tra loro. sin. 2 armonia, contr. 2 disaccordo M Andare d’amore e d’accordo. (Avere un rapporto di reciproco affiatamento.) accòrgersi [ac-cor-ger-si] v.intr.pron.

rendersi conto di qualcosa: Eri distratto e non ti sei accorto del mio arrivo. II - ind.pass.rem. io mi accorsi, tu ti accorgesti, egli si accorse, noi ci accorgemmo, voi vi accorgeste, essi si accorsero; part.pass. accorto. sin. avvedersi, notare accorgiménto [ac-cor-gi-men-to] n.m.

Intuito, prontezza: Quel ragazzo è dotato di accorgimento. 2 Espediente, astuzia: Per vincere ho adottato un abile accorgimento. accorpàre [ac-cor-pa-re] v.tr. Riunire strutture o parti prima separate: Il presidente ha accorpato le due aziende. accórrere [ac-cor-re-re] v.intr. Correre verso un luogo: I pompieri accorsero sul luogo dell’incendio. II - si coniuga come correre. 1

sin. sopraggiungere, contr. allontanarsi accortézza [ac-cor-tez-za] n.f. Prontez-

za d’ingegno, accorgimento: Ho avuto l’accortezza di prendere l’ombrello.

sin. avvedutezza, sagacia accòrto [ac-cor-to] agg. Astuto, pruden-

te, che dimostra furbizia ed attenzione.

sin. avveduto, scaltro, sagace accostaménto [ac-co-sta-men-to] n.m.

Avvicinamento. 2 Adesione non ancora totale, ma sempre più convinta: È evidente il suo accostamento alla politica. accostàre [ac-co-sta-re] v.tr. Avvicinare: Accosta la moto a quel muretto. / v.rifl. (accostarsi) 1 Andare vicino: Se ti accosti alla finestra puoi vedere il tramonto. 2 Cominciare a conoscere: Mi sono accostato alla musica classica. 1

v.rifl.: contr. 1 2 scostarsi, allontanarsi

Accucciarsi, rannicchiarsi: Per nascondermi mi sono accovacciato sotto il tavolo. I - ind.pres. io mi accovaccio, tu ti accovacci... accozzàglia [ac-coz-za-glia] n.f. 1 Raccolta disordinata di cose diverse: In quel negozio c’è un’accozzaglia di oggetti vecchi. 2 Miscuglio di persone d’ogni tipo: Al bar c’è sempre un’accozzaglia di gente. collettivo, pl. accozzaglie, sin. 1 mucchio accreditàre [ac-cre-di-ta-re] v.tr. 1 Dare

valore a qualcosa: Ciò che dici accredita la mia opinione. 2 Mettere a disposizione di qualcuno una somma di denaro: Ho accreditato il denaro sul tuo conto corrente. contr.

2

addebitare

accréscere [ac-cre-sce-re] v.tr. Aumen-

tare, rendere maggiore: In questa fabbrica bisogna accrescere il numero degli operai. II - si coniuga come crescere. / v.intr.pron. (accrescersi) Ingrandirsi: La famiglia si è accresciuta con il nuovo nato.

v.tr.: sin. incrementare, contr. ridurre, v.intr.pron.: contr. ridursi accresciménto [ac-cre-sci-men-to] n.m.

Aumento, incremento.

accrescitìvo [ac-cre-sci-ti-vo] agg. In

grammatica, detto di suffisso che aumenta in qualità o quantità il significato di un nome o di un aggettivo. / n.m. In grammatica, nome o ag­gettivo alterato da un suffisso che ne au­menta il significato in qualità o quantità: “Ragazzone” è l’accrescitivo di “ragazzo”. accucciàrsi [ac-cuc-ciar-si] v.rifl. Accovacciarsi: Il cane si è accucciato. I - ind.pres. io mi accuccio, tu ti accucci... accudìre [ac-cu-di-re] v.tr. Prendersi cura di qualcuno: La mamma mi ha chiesto di accudire il mio fratellino. III - ind.pres. io accudisco, tu accudisci... sin. badare, occuparsi accumulàre [ac-cu-mu-la-re] v.tr. Am-

massare cose: A zio Paperone piace accumulare i dollari.

sin. ammucchiare, contr. dissipare accumulatóre [ac-cu-mu-la-to-re] n.m.

account n.m.inv. In informatica, codice Apparecchio che accumula energia (eletpersonale per accedere a Internet, composto da username (nome vero o di fantasia) e password (codice segreto): Conosco a memoria il mio account.

trica, termica, meccanica) da distribuire poi al momento opportuno e nella misura richiesta: Grazie ad un accumulatore elettrico la macchina funziona bene. e parola inglese accùmulo [ac-cu-mu-lo] n.m. Quantità accovacciàrsi [ac-co-vac-ciar-si] v.rifl. di cose messe insieme, ammasso: I net-


accuratezza

acquario

19

turbini smaltiscono l’accumulo dei rifiuti. sin. mucchio

sempre acida con tutti. / n.m. Sostanza chimica: Gli acidi possono essere corrosivi.

accuratézza [ac-cu-ra-tez-za] n.f. Cura, agg.: sin. acre, pungente, intrattabile precisione nello svolgere una qualsiasi at- acìdulo [a-ci-du-lo] agg. Leggermente 1

tività: Hai svolto il lavoro con accuratezza.

sin. diligenza, contr. trascuratezza accuràto [ac-cu-ra-to] agg. 1 Che agisce

con attenzione e diligenza: È una persona molto accurata: non tralascia niente. 2 Eseguito con scrupolosità: Quell’albergo garantisce un servizio accurato. sin.

1

diligente, preciso, 2 scrupoloso

accùsa [ac-cu-sa] n.f.

Attribuzione di una colpa: Lo hanno arrestato con l’accusa di furto. 2 Rimprovero: Non è giusta l’accusa che mi fai di essere egoista. 1

sin. 1 imputazione, 2 critica accusàre [ac-cu-sa-re] v.tr.

1 Incolpare: Non accusarmi ingiustamente. 2 Sentire, avvertire: Accuso un po’ di stanchezza. accusàto [ac-cu-sa-to] n.m. Chi è incolpato di qualcosa: Durante il processo l’accusato si difese con grande fermezza. accusatóre [ac-cu-sa-to-re] n.m. Chi attribuisce una colpa a qualcuno: L’accusatore ha dato una diversa versione dei fatti.

f. accusatrice, m.pl. accusatori, f.pl. accusatrici acèfalo [a-ce-fa-lo] agg. Senza testa: Nel

museo è esposta una statua acefala. acèrbo [a-cer-bo] agg. Non maturo: Quel frutto è ancora acerbo.

ME tà acerba. (Adolescenza.)

2

acido: Questa bibita è acidula. àcino [a-ci-no] n.m. Chicco d’uva. àcme [ac-me] n.f. Punto di maggiore intensità di un fenomeno: Quel cantante ha raggiunto l’acme del successo. sin. culmine, apice àcne [ac-ne] n.f. Infiammazione della

pelle che provoca la formazione di foruncoli: Gli adolescenti soffrono di acne. àcqua [ac-qua] n.f. 1 Elemento naturale, liquido incolore e inodore, fondamentale per la vita di tutti gli organismi. 2 Pioggia: Ieri ho preso tanta acqua.

M Sentirsi un pesce fuor d’acqua. (Essere a

disagio.) Acqua in bocca! (Taci!) Assomigliarsi come due gocce d’acqua. (Essere molto simili.) Scoprire l’acqua calda. (Scoprire una cosa già nota a tutti.) Essere acqua e sapone. (Essere naturale e spontaneo.) P A cqua passata non macina più. (Non bisogna pensare alle cose ormai accadute.) acquafòrte [ac-qua-for-te] n.f. 1 Tecni-

ca di incisione su lastre di rame e zinco. 2 Stampa ottenuta con tale tecnica: L’acqua­ forte esposta alla mostra è molto famosa.

àcero [a-ce-ro] n.m. Albero d’alto fusto pl. acqueforti acquàio [ac-qua-io] n.m. Piccola vasca il cui legno è usato per costruire mobili. acetàto [a-ce-ta-to] n.m. Filato artificia- della cucina dotata di acqua corrente e le simile alla seta. acéto [a-ce-to] n.m. Liquido dall’odore e dal sapore aspri, ricavato dal vino ed usato per condire i cibi. acetóne [a-ce-to-ne] n.m. 1 Solvente chimico usato per togliere lo smalto dalle unghie. 2 Sostanza prodotta dall’organismo ed eliminata con le urine o con l’aria espirata. acidità [a-ci-di-tà] n.f.inv. 1 Caratteristica di ciò che ha sapore aspro e acidulo: Non sopporto l’acidità del limone. 2 Asprezza, durezza di carattere: La tua acidità ti ha fatto perdere molti amici. sin.

1

acredine, 2 intrattabilità

àcido [a-ci-do] agg.

destinata al lavaggio delle stoviglie. pl. acquai

acquamarìna [ac-qua-ma-ri-na] n.f. Pie-

tra preziosa di colore azzurro. acquapark [ac-qua-park] n.m.inv. Parco con attrezzature di giochi acquatici: Abbiamo trascorso il pomeriggio all’acquapark. acquaràgia [ac-qua-ra-gia] n.f. Liquido dall’odore molto intenso, in grado di sciogliere vernici e simili. pl. acquaragie o acquarage acquàrio [ac-qua-rio] n.m.

1 Vasca per pesci: I miei amici hanno sistemato in sala un piccolo acquario. 2 In astronomia, costellazione zodiacale. 3 In astrologia, segno zodiacale dominante nel periodo tra il 21 gennaio e il 18 febbraio.

1 Che ha sapore aspro: Il latte è diventato acido. 2 Sgarbato, scortese, brusco: Quella collega è pl. acquari

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


acquasanta

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

acuire

20

acquasànta [ac-qua-san-ta] n.f. Acqua comprare: L’acquisto di quel giocatore benedetta.

risolleverà la squadra.

2

Ciò che è stato

Motorino che va sull’acqua: Un acquascooter sfreccia sul mare lontano dalla spiaggia. acquàtico [ac-qua-ti-co] agg. 1 Che vive nell’acqua: Le alghe sono piante acquatiche. 2 Che ha per ambiente l’acqua: Mi piacerebbe praticare uno sport acquatico.

sin.

1

vendita

acquascooter [ac-qua-scooter] n.m.inv. comprato: Mostrami gli acquisti di oggi!

m.pl. acquatici, f.pl. acquatiche acquattàrsi [ac-quat-tar-si] v.rifl. Ran-

nicchiarsi per non essere visti: Si è acquattato dietro i cespugli per nascondersi. acquavìte [ac-qua-vi-te] n.f. Bevanda alcolica molto forte. pl. acquaviti o acqueviti acquazzóne [ac-quaz-zo-ne] n.m. Tem-

porale, pioggia molto violenta: La partita fu sospesa per l’acquazzone. acquedótto [ac-que-dot-to] n.m. Insieme delle strutture che servono a raccogliere e a distribuire l’acqua. àcqueo [ac-que-o] agg. Costituito da acqua, che contiene acqua: Il vapore acqueo ha appannato i vetri delle finestre. m.pl. acquei, f.pl. acquee acquerèllo [ac-que-rel-lo] n.m.

1 Tecnica di pittura che utilizza colori sciolti con acqua: È un disegno ad acquerello. 2 Colore usato per tale tecnica. 3 Dipinto eseguito con tale tecnica: Gli acquerelli migliori di quel pittore sono già stati venduti. acquìfero [ac-qui-fe-ro] agg. Che porta acqua.

La locuzione falda acquifera indica l’insieme delle acque sotterranee trattenute da strati di roccia porosa all’interno di terreni impermeabili. acquirènte [ac-qui-ren-te] n.m. e f. Chi

compra: L’acquirente è uscito soddisfatto. sin. cliente

2

compera, contr.

acquitrìno [ac-qui-tri-no] n.m. Luogo in

cui le acque ristagnano: Quel lago è diventato un acquitrino. sin. palude

acquitrinóso [ac-qui-tri-no-so] agg. Co-

perto di acquitrini, paludoso. acquolìna [ac-quo-li-na] n.f. Salivazione abbondante dovuta al desiderio di un cibo appetitoso: La vista di quel dolce mi fa venire l’acquolina in bocca. acquóso [ac-quo-so] agg. Che contiene acqua: Questa salsa è troppo acquosa. àcre [a-cre] agg. Detto di sapore o di odore aspro, pungente: L’odore acre del fumo mi fa lacrimare gli occhi. Comp.magg. più acre. Sup.ass. acerrimo. acrèdine [a-cre-di-ne] n.f.

1 Sapore aspro. 2 Rancore, ostilità: Le tue parole piene di acredine mi hanno offeso. acrìlico [a-cri-li-co] n.m. Tessuto sintetico: La sua camicia è di acrilico. acrìtico [a-cri-ti-co] agg. Privo di senso critico, incapace di avere una propria opinione su situazioni o argomenti.

m.pl. acritici, f.pl. acritiche acròbata [a-cro-ba-ta] n.m. e f. Chi com-

pie esercizi di equilibrio ed agilità eccezionali: In piazza si esibiscono gli acrobati.

m.pl. acrobati, f.pl. acrobate acrobàtico [a-cro-ba-ti-co] agg. Proprio

di un acrobata, che richiede grande agilità: Ha eseguito un salto acrobatico.

m.pl. acrobatici, f.pl. acrobatiche acrobazìa [a-cro-ba-zi-a] n.f. Esercizio

spettacolare di equilibrio ed agilità, spesso pericoloso.

acquisìre [ac-qui-si-re] v.tr. Far proprio, sin. evoluzione, volteggio acquistare: Ha acquisito tanta esperienza. acròpoli [a-cro-po-li] n.f.inv. Parte delle III - ind.pres. io acquisisco, tu acquisisci... acquisizióne [ac-qui-si-zio-ne] n.f. Atto di far proprio, di acquistare: Ho difficoltà nell’acquisizione delle lingue straniere. sin. assimilazione acquistàre [ac-qui-sta-re] v.tr.

1 Comprare. 2 Guadagnare, ottenere: Grazie alla sua bravura ha acquistato fama.

contr. 1 vendere, 2 perdere acquìsto [ac-qui-sto] n.m.

1

Atto di

antiche città greche situata su un’altura, di solito fortificata e sede dei templi. acròstico [a-cro-sti-co] n.m. Gioco enigmistico che consiste nel formare una frase con parole le cui lettere iniziali danno origine ad un’altra parola di senso compiuto. pl. acrostici acuìre [a-cu-i-re] v.tr. Rendere più inten-

so, più acuto: Lo sforzo che ha compiuto gli ha acuito il dolore alla schiena. III - ind.pres. io acuisco, tu acuisci...


aculeo

21

acùleo [a-cu-le-o] n.m.

1 Punta aguzza: Il riccio è coperto di aculei. 2 Spina del fusto di alcune piante: Il cactus ha gli aculei. acùme [a-cu-me] n.m. Capacità di comprensione, perspicacia: Dobbiamo al tuo acume la risoluzione del problema.

sin. intelligenza acuminàre [a-cu-mi-na-re] v.tr. Vedi AP-

PUNTIRE

addestrare

di adattarsi ad ogni situazione.

adattabilità [a-dat-ta-bi-li-tà] n.f.inv. Capacità di adattarsi ad ogni situazione. adattaménto [a-dat-ta-men-to] n.m. 1 Capacità di adeguarsi a situazioni nuove: Hai uno spirito di adattamento davvero incredibile. 2 Versione modificata di un’opera letteraria o musicale: L’adattamento teatrale di quel romanzo mi è piaciuto.

acuminàto [a-cu-mi-na-to] agg. Che ha sin. 1 adeguamento, 2 rielaborazione la punta aguzza, acuta. adattàre [a-dat-ta-re] v.tr. Modificare sin. appuntito, contr. smussato acùstica [a-cu-sti-ca] n.f. 1 Branca della

fisica che studia il suono. 2 Capacità di un ambiente di propagare i suoni senza alterarli: L’acustica di questo teatro è ottima. pl. acustiche acùstico [a-cu-sti-co] agg. Che riguarda

in base a determinate esigenze: Abbiamo adattato lo studio a camera per gli ospiti. adàtto [a-dat-to] agg. Appropriato, adeguato alla circostanza: Questo vestito è adatto alla cerimonia. contr. inadeguato addebitàre [ad-de-bi-ta-re] v.tr.

1 Seil suono o l’udito: Quella discoteca ha un gnare a debito: Abbiamo addebitato le speperfetto impianto acustico. se sul vostro conto corrente. 2 Attribuire, m.pl. acustici, f.pl. acustiche addossare: Gli hanno addebitato la colpa. acutàngolo [a-cu-tan-go-lo] agg. In ge- sin. 2 ascrivere, contr. 1 accreditare ometria, detto di triangolo che ha tutti gli addébito [ad-de-bi-to] n.m. 1 Registraangoli acuti. zione di una somma a debito. 2 Accusa, acutézza [a-cu-tez-za] n.f. 1 Proprietà attribuzione di una colpa. di ciò che è acuto. 2 Intelligenza, acume. sin. 2 imputazione, contr. 1 accredito acùto [a-cu-to] agg. 1 Appuntito: Il cam- addèndo [ad-den-do] n.m. In matematipanile termina con una guglia acuta. 2 ca, ogni termine di una somma. In geometria, detto di angolo minore di addensaménto [ad-den-sa-men-to] novanta gradi. 3 In grammatica, detto n.m. Accumulo, ammasso: All’orizzonte di accento tonico che indica la pronun- si nota un addensamento di nubi. cia chiusa della vocale: La congiunzione sin. ammassamento “perché” ha l’accento acuto. 4 Intelligente, addensàre [ad-den-sa-re] v.tr. Rendere sottile: Quel bambino fa domande acute. denso: La cuoca ha addensato la polenta 5 Intenso: Ho un acuto mal di testa. 6 a fuoco lento. / v.intr.pron. (addensarsi) Più grave, più accentuato: Il mio amico è Riunirsi in cumuli, diventare più fitto: Le uscito dalla fase acuta della sua malattia. / nuvole si addensano: presto pioverà. n.m. Nota alta di un canto. v.intr.pron.: sin. infittirsi, contr. rarefarsi agg.: sin. 1 aguzzo, acuminato, 4 perspica- addentàre [ad-den-ta-re] v.tr. Stringere ce, contr. 2 4 ottuso con i denti: Ha addentato il panino. / v.rifl. adagiàre [a-da-gia-re] v.tr. Distendere, recipr. (addentarsi) Mordersi. appoggiare con delicatezza: La mamma ha addentràrsi [ad-den-trar-si] v.rifl. Inoladagiato il bimbo addormentato nella culla. trarsi, penetrare in un luogo: Gli esploraI - ind.pres. io adagio, tu adagi... tori si addentrarono nella foresta. / v.rifl. (adagiarsi) Accomodarsi, mettersi sin. introdursi comodo. addestraménto [ad-de-stra-men-to] adàgio [a-da-gio] avv. Lentamente: n.m. Insegnamento di particolari attività, Camminate adagio. / n.m. 1 Proverbio svolto attraverso una serie di esercizi: I miche contiene una sentenza: Dice un vec- litari hanno svolto un duro addestramento. chio adagio: “Chi la fa l’aspetti”. 2 Brano addestràre [ad-de-stra-re] v.tr. Rendemusicale caratterizzato da un movimento re abile in qualcosa attraverso continui lento: L’orchestra suona un famoso adagio. esercizi: Ha addestrato il suo cane a fare n.m.: pl. adagi, sin. 1 massima, motto la guardia. adattàbile [a-dat-ta-bi-le] agg. Capace sin. ammaestrare, allenare

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


addestratore

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

addosso

22

addestratóre [ad-de-stra-to-re] n.m. v.rifl.: sin. ammorbidirsi, contr. inasprirsi Chi addestra: È un addestratore di cavalli. addoloràre [ad-do-lo-ra-re] v.tr. Ratf. addestratrice, m.pl. addestratori, f.pl. addestratrici addétto [ad-det-to] agg. Assegnato ad

un particolare compito: Per ulteriori informazioni rivolgetevi al personale addetto. sin. incaricato addiètro [ad-die-tro] avv. Prima, ante-

tristare, causare dolore: La scomparsa del suo cane lo ha addolorato. / v.intr.pron. (addolorarsi) Provare dolore, affliggersi: Il nonno si è addolorato per la tua partenza. v.tr.: sin. affliggere, contr. allietare, v.intr. pron.: contr. allietarsi addoloràto [ad-do-lo-ra-to] agg. Che

cedentemente.

prova dolore, afflitto.

finitivo da persone o cose: Quell’addio fu molto doloroso. / inter. Modo di salutare quando si lascia qualcuno per sempre o per lungo tempo: Me ne vado: addio!

po umano situata tra il torace e il bacino.

addìo [ad-di-o] n.m. Saluto, distacco de- addòme [ad-do-me] n.m. Parte del cor-

MD ire addio al mondo. (Entrare in una co-

munità religiosa.) Dare l’addio alle scene. (Ritirarsi dalla carriera teatrale o cinematografica.) addirittùra [ad-di-rit-tu-ra] avv. Perfi-

no, sicuramente: È addirittura più caldo di quanto credessi. addìrsi [ad-dir-si] v.intr.pron. Essere intonato, conveniente, consono: Il colore rosso ti si addice. III - si coniuga come dire. additàre [ad-di-ta-re] v.tr. 1 Indicare con il dito, mostrare: Gli ho additato l’Orsa Maggiore. 2 Esprimere, esporre: Ci ha additato i motivi della lite. sin. 2 spiegare additìvo [ad-di-ti-vo] n.m. Sostanza che

sin. ventre, pancia

addomesticàre

[ad-do-me-sti-ca-re]

v.tr. Rendere domestico e mite un animale: Il domatore ha addomesticato i leoni. I - ind.pres. io addomestico, tu addomestichi... sin. domare

addomesticàto

[ad-do-me-sti-ca-to]

agg. Docile, reso domestico.

sin. domato, contr. selvaggio addominàle [ad-do-mi-na-le] agg. Pro-

prio dell’addome: Ho dolori addominali. addormentàre [ad-dor-men-ta-re] v.tr. Far dormire: La mamma addormenta il suo bimbo. / v.intr.pron. (addormentarsi) 1 Prendere sonno. 2 Detto di parte del corpo, diventare insensibile: Mi si è addormentato un piede. v.intr.pron.: sin. 2 intorpidirsi addormentàto [ad-dor-men-ta-to] agg.

Che dorme, immerso nel sonno. addossàre [ad-dos-sa-re] v.tr. 1 Mettere sul dorso: Il contadino addossò il carico al mulo. 2 Accostare: Addossa il tavolo al­la parete. 3 Attribuire, accollare: Gli hanno addossato tutta la colpa. / v.rifl. (addossarsi) Appoggiarsi con il dorso: Mentre aspettava si è addossato alla parete. / v.rifl.recipr. Ammassarsi, accalcarsi: I tifosi si addossarono all’entrata dello stasin. ornare, decorare addòbbo [ad-dob-bo] n.m. Ornamento dio. / v.tr.pron. (addossarsi) Attribuirsi, con cui si abbellisce un ambiente in occa- prendere su di sè una colpa, una spesa: Lo sione di una festa: Questi addobbi natalizi zio si è addossato tutte le spese del viaggio. addòsso [ad-dos-so] avv. 1 Sopra, sul mi piacciono molto. corpo: Infilati addosso un maglione. 2 A sin. decorazione, paramento, festone addolcìre [ad-dol-ci-re] v.tr. Rendere stretto contatto: Non starmi addosso con dolce, dolcificare: Addolcisco il caffè con questo caldo. 3 Nell’animo: La nebbia mi mette addosso tanta malinconia. un cucchiaino di zucchero. are addosso ad una persona. (Scagliarsi III - ind.pres. io addolcisco, tu addol- M D contro qualcuno.) cisci... Mettere le mani addosso ad uno. (Malme/ v.rifl. (addolcirsi) Diventare più dolce, più mite: Il suo carattere si è addolcito. narlo o catturarlo.) si aggiunge a prodotti industriali o alimentari per migliorarne le caratteristiche. addizionàre [ad-di-zio-na-re] v.tr. In matematica, sommare due o più numeri. addizióne [ad-di-zio-ne] n.f. Somma di due o più numeri. addobbàre [ad-dob-ba-re] v.tr. Adornare a festa: A dicembre addobbiamo l’albero di Natale.


adducibile

23

adombrare

adducìbile [ad-du-ci-bi-le] agg. Che si provvista di particolare colla per mezzo può portare a sostegno, a giustificazione di qualcosa: Non ha più scuse adducibili per i suoi ritardi. adeguaménto [a-de-gua-men-to] n.m. Azione di adattare qualcosa a determinate esigenze. adeguàre [a-de-gua-re] v.tr. Adattare, modificare in base alle esigenze: Adegua il tuo comportamento alla situazione. / v.rifl. (adeguarsi) Adattarsi, conformarsi: Il nuovo arrivato si è adeguato ai nostri ritmi. adeguàto [a-de-gua-to] agg. Adatto, proporzionato: Ad ogni lavoro deve corrispondere un adeguato compenso. sin. equo, giusto, contr. inadatto, inadeguato adémpiere [a-dem-pie-re] v.tr. Portare

della quale si può attaccare a qualsiasi superficie: Ha coperto la sua bici di adesivi. adèsso [a-des-so] avv. Ora, in questo momento: Adesso mi riposo un po’. ad hoc loc.agg. Detto di persona o cosa adatta al caso: Ho trovato la persona ad hoc per risolvere il problema! e espressione latina

ad honorem loc.avv. A titolo onorifico,

per meriti riconosciuti: Alcune personalità di rilievo ricevono la laurea ad honorem. e espressione latina

ad interim loc.agg.inv. Detto di chi

ricopre temporaneamente una carica vacante: Nel governo italiano non ci sono ministri ad interim. / loc.avv. Provvisioriamente: Il sindaco ha assunto ad interim la carica di assessore della cultura.

a termine: Ha adempiuto il proprio dovere. adempiménto [a-dem-pi-men-to] n.m. Attuazione di quanto è richiesto o dovuto: e espressione latina A scuola è importante l’adempimento del adiacènte [a-dia-cen-te] agg. Che si trova vicino: Il mio banco è adiacente al tuo. proprio dovere. sin. compimento, esecuzione adenòidi [a-de-noi-di] n.f.pl. Rigonfia-

menti della faringe che rendono difficile la respirazione. adèpto [a-dep-to] n.m. Seguace di una religione, di un partito, di un’associazione. aderènte [a-de-ren-te] agg. Attillato: Oggi indosso un abito molto aderente. / n.m. Chi sceglie di essere seguace di una religione o di far parte di un’associazione. n.m.: sin. adepto aderènza [a-de-ren-za] n.f. Contatto che

sin. contiguo adibìre [a-di-bi-re] v.tr. Destinare ad un

determinato uso: La mamma vuole adibire la mansarda a stanza dei giochi. III - ind.pres. io adibisco, tu adibisci... àdipe [a-di-pe] n.m. Vedi PINGUEDINE adiràrsi [a-di-rar-si] v.intr.pron. Irritarsi, inquietarsi, arrabbiarsi. contr. calmarsi adiràto [a-di-ra-to] agg. Irritato, arrab-

biato: Sembri adirato, cosa ti è capitato? àdito [a-di-to] n.m. 1 Entrata: Questa porta dà adito alla sala. 2 Permesso di entrare: I bambini non hanno adito alla sala.

ostacola lo slittamento: Le nuove gomme hanno una buona aderenza all’asfalto. are adito a critiche. (Provocare delle aderìre [a-de-ri-re] v.intr. 1 Stare attac- M D critiche.) cato: Quella carta aderisce bene alla parete. 2 Sostenere, appoggiare: Ha aderito al mio adocchiàre [a-doc-chia-re] v.tr. Fissare con lo sguardo, guardare con interesse. progetto con entusiasmo. I - ind.pres. io adocchio, tu adocchi... III - ind.pres. io aderisco, tu aderisci... adolescènte [a-do-le-scen-te] n.m. e f. contr. 2 opporsi adescaménto [a-de-sca-men-to] n.m. Persona nell’età compresa tra la fanciullezza e la giovinezza. Lusinga, allettamento. adescàre [a-de-sca-re] v.tr. Attirare adolescènza [a-do-le-scen-za] n.f. Età compresa tra i dodici e i diciotto anni, qualcuno con promesse e lusinghe. durante la quale avviene la maturazione I - ind.pres. io adesco, tu adeschi... adesióne [a-de-sio-ne] n.f. Partecipa- sessuale. zione, appoggio: Ho dato la mia adesione adombràre [a-dom-bra-re] v.tr. 1 Coprire d’ombra: La quercia adombra il cortial progetto. le della casa. 2 Accennare, abbozzare: È risin. approvazione adesìvo [a-de-si-vo] agg. Che aderisce servato: adombra appena i suoi sentimenti. o fa aderire: Compra la carta adesiva per / v.intr.pron. (adombrarsi) 1 Offendersi, rivestire i libri. / n.m. Etichetta colorata risentirsi: Si adombra per delle sciocchezze.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


adone

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

aerazione

24

adóne [a-do-ne] n.m. Giovane bellissi- ne e sulla pressione del sangue. ADSL n.f.inv. In informatica, linea che mo: Quel calciatore è un adone. La parola adone deriva dal nome di Adone, giovane della mitologia greca amato da Venere per la sua straordinaria bellezza. adoperàre [a-do-pe-ra-re] v.tr. Usare,

permette di collegarsi a internet ad alta velocità: Da quando ho l’ADSL il mio computer invia e riceve i documenti più rapidamente. ADSL è la sigla dell’inglese Asymmetric

Digital Subscriber Line (= linea di utente servirsi di: Per colorare il disegno adopera digitale asimmetrica). i pennarelli. / v.rifl. (adoperarsi) Darsi da fare, impegnarsi: Si è adoperato per aiuta- adulàre [a-du-la-re] v.tr. Lodare qualcuno in modo eccessivo e falso per ottenere re il suo compagno in difficoltà. qualcosa. v.tr.: sin. utilizzare adoràbile [a-do-ra-bi-le] agg. Grazioso, adulatóre [a-du-la-to-re] n.m. Chi lusinga qualcuno in modo esagerato. amabile: È un bambino adorabile. contr. detestabile adoràre [a-do-ra-re] v.tr.

f. adulatrice, m.pl. adulatori, f.pl. adulatrici

Venerare: I Greci adoravano molti dei. 2 Amare intensamente: La mamma adora i suoi due figli. 3 Avere una grande passione per qualcuno o qualcosa: Adoro la danza. adoratóre [a-do-ra-to-re] n.m. 1 Chi adora una divinità. 2 Grande ammiratore: È un adoratore di quel cantante famoso.

adulazióne [a-du-la-zio-ne] n.f. Atteg-

mirazione grande e carica di affetto: Ha una vera adorazione per suo padre. 2 Manifestazione della venerazione verso la divinità con atti di culto. 3 Pittura o scultura che rappresenta Gesù Bambino contemplato dai Magi o dalla Madonna. adornàre [a-dor-na-re] v.tr. Abbellire: Ha adornato l’ingresso con alcune piante. adottàre [a-dot-ta-re] v.tr. 1 Prendere legalmente come proprio il figlio di altri: I nostri zii adotteranno presto un bambino. 2 Fare proprio: La lingua italiana ha adottato molte parole straniere.

pl. adulteri

1

f. adoratrice, m.pl. adoratori, f.pl. adoratrici adorazióne [a-do-ra-zio-ne] n.f. 1 Am-

sin. 1 affiliare, contr. 2 respingere, rifiutare adottìvo [a-dot-ti-vo] agg. Detto di figlio

divenuto tale grazie all’adozione legale: Quella coppia ha due figli adottivi. adozióne [a-do-zio-ne] n.f. 1 Atto di riconoscere legalmente come proprio figlio qualcuno che non lo è. 2 Scelta: Oggi gli insegnanti si riuniranno per l’adozione dei nuovi libri di testo. ad personam loc.agg.inv. Detto di ciò che riguarda soltano una determinata persona: Il Parlamento ha approvato una legge ad personam. e espressione latina adrenalìna [a-dre-na-li-na] n.f. Ormone

giamento di chi rivolge a qualcuno lodi esagerate per ottenere in cambio qualcosa. adulteràre [a-dul-te-ra-re] v.tr. Alterare le qualità di un prodotto aggiungendovi altre sostanze: Quel cibo è adulterato. sin. sofisticare adultèrio [a-dul-te-rio] n.m. Tradimen-

to commesso da una persona sposata nei confronti del coniuge (marito o moglie).

adùltero [a-dul-te-ro] agg. Che ha com-

messo adulterio. / n.m. Chi ha una relazione amorosa con una persona diversa dal proprio coniuge. adùlto [a-dul-to] agg. Completamente sviluppato: Il mio cane è diventato adulto. / n.m. Chi ha raggiunto il completo sviluppo: Gli adulti devono aiutare i bambini. adunànza [a-du-nan-za] n.f. Riunione di più persone, assemblea. adunàre [a-du-na-re] v.tr. Radunare, raccogliere insieme: L’allenatore ha adunato gli atleti prima della gara. sin. riunire adunàta [a-du-na-ta] n.f. Riunione ordi-

nata di militari.

adùnco [a-dun-co] agg. Ricurvo, a forma di uncino: L’aquila ha il becco adunco.

m.pl. adunchi, f.pl. adunche aèdo [a-e-do] n.m. 1 Nell’antichità, chi

cantava le gesta di eroi suonando uno strumento detto “lira”. 2 Poeta. aeràre [a-e-ra-re] v.tr. Far circolare l’aria: Aerate l’aula: c’è aria consumata! sin. ventilare aeràto [a-e-ra-to] agg. Arieggiato, ven-

tilato. prodotto dalle ghiandole surrenali, che aerazióne [a-e-ra-zio-ne] n.f. Ventilaagisce sul metabolismo, sulla respirazio- zione, ricambio d’aria.


aereo

affare

25

aèreo [a-e-re-o] agg.

1 Che sta o vive in aria: Alcune piante hanno radici aeree. 2 Che avviene in aria: Il servizio di posta aerea è molto veloce. 3 In anatomia, che riguarda le vie respiratorie. / n.m. Aeroplano: L’aereo decollò con un’ora di ritardo.

m.pl. aerei, f.pl. aeree Aereo n.m. è la forma abbreviata di aeroplano.

passeggeri che viaggiano in aereo. àfa [a-fa] n.f. Aria calda e umida che soffoca: Oggi c’è un’afa insopportabile. affàbile [af-fa-bi-le] agg. Che si comporta in modo cordiale e amichevole: Un uomo affabile mi ha indicato la strada. affabilità [af-fa-bi-li-tà] n.f.inv. Caratteristica di chi è gentile e amichevole. sin. cordialità, amabilità

aero- pref. È usato nella formazione di affaccendàrsi [af-fac-cen-dar-si] v.rifl. alcune parole con il significato di ‘aria’. aeròbica [a-e-ro-bi-ca] n.f. Ginnastica in cui i movimenti sono eseguiti a tempo di musica, mantenendo costante il ritmo della respirazione. pl. aerobiche

Darsi da fare, essere molto impegnati in qualcosa: La mamma si affaccenda a preparare il pranzo. sin. affannarsi

affaccendàto [af-fac-cen-da-to] agg. Molto occupato in un’attività.

aerodinàmica [a-e-ro-di-na-mi-ca] n.f. affacciàrsi [af-fac-ciar-si] v.rifl. Parte della meccanica che si occupa delle forze che agiscono su un corpo in movimento nell’atmosfera.

pl. aerodinamiche aerodinàmico [a-e-ro-di-na-mi-co] agg. 1 Che

riguarda l’aerodinamica. 2 Che per la sua forma oppone poca resistenza all’aria: Le auto da corsa sono aerodinamiche. m.pl. aerodinamici, f.pl. aerodinamiche aeromodellìsta [a-e-ro-mo-del-li-sta]

n.m. e f. Chi costruisce aerei in miniatura per hobby. aeromodèllo [a-e-ro-mo-del-lo] n.m. Aeroplano in miniatura. aeronàutica [a-e-ro-nau-ti-ca] n.f. 1 Scienza e tecnica che riguardano la costruzione degli aerei e il loro impiego. 2 Navigazione aerea civile e militare. pl. aeronautiche aeroplàno [a-e-ro-pla-no] n.m. Mezzo

di trasporto dotato di ali e di motore e in grado di volare. aeropòrto [a-e-ro-por-to] n.m. Area attrezzata per far decollare e atterrare gli aerei. aerosòl [a-e-ro-sol] n.m.inv. Sistema di dispersione di particelle liquide o solide in un gas, usato soprattutto per inalare farmaci: L’aerosol serve a calmare la sinusite. aerospaziàle [a-e-ro-spa-zia-le] agg. Che riguarda la navigazione nello spazio. aeròstato [a-e-ro-sta-to] n.m. Aeromobile costituito da un pallone gonfiato con un gas più leggero dell’aria, e per questo in grado di volare. aerostazióne [a-e-ro-sta-zio-ne] n.f. Edificio attrezzato per ricevere merci o

1 Mostrarsi alla finestra o al balcone per guardare fuori o per farsi vedere. 2 Essere rivolti verso qualcosa: La mia camera si affaccia sul mare. 3 Presentarsi: Un’idea mi si affacciò alla mente. I - ind.pres. io mi affaccio, tu ti affacci...

sin.

1

sporgersi

affamàre [af-fa-ma-re] v.tr. Ridurre alla fame.

affamàto [af-fa-ma-to] agg. Che ha fa-

me: Dopo la palestra sono affamato. 1 Togliere il fiato, affaticare: Quella corsa mi ha affannato. 2 Preoccupare: L’interrogazione di domani mi affanna. / v.intr.pron. (affannarsi) 1 Fare sforzi per raggiungere uno scopo: Mi sono affannato per raggiungerti ma eri già partito. 2 Preoccuparsi.

affannàre [af-fan-na-re] v.tr.

v.tr.: sin. 1 fiaccare, 2 angustiare affànno [af-fan-no] n.m. 1 Respiro ir-

regolare e difficoltoso a causa di sforzo fisico o di forti emozioni: Mi è venuto l’affanno per la corsa. 2 Stato d’ansia: È in affanno per alcuni problemi di lavoro. sin.

2

angoscia, contr.

2

calma, serenità

affannóso [af-fan-no-so] agg. Che rive-

la o provoca affanno. affàre [af-fa-re] n.m. 1 Attività, impegno: Oggi la mamma ha molti affari da sbrigare. 2 Operazione commerciale vantaggiosa: L’acquisto di questa auto è stato un vero affare! 3 Questione, faccenda: Perché ti immischi nei miei affari? 4 Nel linguaggio familiare, oggetto di cui non si ricorda o non si vuole dire il nome: Prendi quell’affare sulla mia scrivania. sin. 1 incombenza, incarico

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


affarista

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

affibbiare

26

affarìsta [af-fa-ri-sta] n.m. e f. Persona me che si vende tagliato a fette. che non perde occasione per guadagnare: Non ti fidare di quell’affarista. affascinànte [af-fa-sci-nan-te] agg. Che ha fascino, attraente. sin. seducente affascinàre [af-fa-sci-na-re] v.tr. 1 Eser-

agg.: contr.

2 naturale,

spontaneo

affettatrìce [af-fet-ta-tri-ce] n.f. Macchina per affettare i salumi.

affettazióne [af-fet-ta-zio-ne] n.f. Modo di parlare o di agire non spontaneo. contr. naturalezza, spontaneità

citare fascino su qualcuno: Tua cugina ha affettività [af-fet-ti-vi-tà] n.f.inv. 1 Inaffascinato tutti. 2 Provocare un grande sieme dei sentimenti e delle emozioni. 2 Inclinazione agli affetti: Manifesta una interesse: I documentari mi affascinano. grande affettività. sin. 1 2 attrarre, contr. 1 2 disgustare affaticaménto [af-fa-ti-ca-men-to] n.m. affettìvo [af-fet-ti-vo] agg. Che riguarda la sfera dei sentimenti: Mio figlio è molto Stanchezza causata da un grande sforzo. geloso della sua vita affettiva. sin. spossatezza affaticàre [af-fa-ti-ca-re] v.tr. Causare affètto [af-fet-to] agg. Colpito da una stanchezza: La lunga passeggiata ha affa- malattia o da un disturbo: Il mio collega è affetto da balbuzie. / n.m. Sentimento ticato gli esploratori. d’amore che spinge a voler bene ad una I - ind.pres. io affatico, tu affatichi... / v.intr.pron. (affaticarsi) Darsi molto da persona: Nutro un grande affetto per te! fare fino a stancarsi: Non affaticarti troppo! affettuosità [af-fet-tuo-si-tà] n.f.inv. 1 v.tr.: sin. indebolire, stancare, contr. rinvi- Capacità di provare ed esprimere affetto. 2 Dimostrazione di affetto. gorire, v.intr.pron.: contr. riposarsi affàtto [af-fat-to] avv. Assolutamente, affettuóso [af-fet-tu-o-so] agg. Capace di esprimere affetto: Quel ragazzo è molto del tutto. Quando si trova in frasi negative, affatto affettuoso con tutti. rafforza la negazione. (es. Non sono affatto convinto = Non sono per nulla convinto.) affermàre [af-fer-ma-re] v.tr. Dire con

certezza, dichiarare, sostenere: Ha affermato di non essere colpevole. / v.rifl. (affermarsi) Avere successo, emergere: Tuo fratello si è affermato nel commercio. v.tr.: sin. asserire, v.rifl.: sin. imporsi, contr. fallire affermatìvo [af-fer-ma-ti-vo] agg. Che

afferma, che approva: Con cenno affermativo mi invitò a parlare. affermazióne [af-fer-ma-zio-ne] n.f. 1 Dichiarazione: Ho creduto alle sue affermazioni. 2 Successo: La squadra ha ottenuto una nuova affermazione. contr. 2 insuccesso afferràre [af-fer-ra-re] v.tr.

1 Prendere e tenere stretto. 2 Comprendere: Hai afferrato il concetto? / v.rifl. (afferrarsi) Aggrapparsi con forza: La scimmia si afferra ai rami degli alberi.

v.tr.: sin.

capire, contr. 1 lasciare affettàre [af-fet-ta-re] v.tr. Tagliare a 2

fette: Il macellaio affetta la carne. affettàto [af-fet-ta-to] agg. 1 Tagliato a fette: Adoro il prosciutto appena affettato. 2 Ricercato, artificioso: Quel giovane ha un comportamento affettato. / n.m. Salu-

sin. espansivo, contr. indifferente affezionàrsi [af-fe-zio-nar-si] v.intr.

pron. Legarsi con un sentimento d’affetto: Il cane mi si è affezionato molto. affezionàto [af-fe-zio-na-to] agg. 1 Legato da affetto, unito da grande amicizia. 2 Assiduo, abituale: Quella signora è una cliente affezionata del negozio. affezióne [af-fe-zio-ne] n.f. 1 Affetto non intenso. 2 Alterazione di un organo: Soffre di un’affezione polmonare. sin. 1 benevolenza, 2 malattia affiancàre [af-fian-ca-re] v.tr.

1 Porre più oggetti l’uno di fianco all’altro. 2 Mettersi a fianco dopo aver raggiunto: Il ciclista affiancò il suo avversario. I - ind.pres. io affianco, tu affianchi... / v.rifl. (affiancarsi) mettersi a fianco.

v.tr.: sin. starsi

12

accostare, v.rifl.: sin. acco-

affiataménto [af-fia-ta-men-to] n.m. Accordo, intesa tra più persone.

contr. disaccordo affiatàre [af-fia-ta-re] v.tr. Creare accor-

do e intesa tra più persone: Il regista riuscì ad affiatare gli attori. / v.rifl. (affiatarsi) Entrare in accordo, in amicizia con qualcuno. v.tr.: sin. unire, v.rifl.: sin. familiarizzare affibbiàre [af-fib-bia-re] v.tr. Attribuire a


affidabile

27

qualcuno una cosa da lui poco gradita: Gli hanno affibbiato un curioso soprannome. I - ind.pres. io affibbio, tu affibbi... sin. appioppare affidàbile [af-fi-da-bi-le] agg. Detto di

persona o cosa che dà garanzie di sicurezza: Quell’impiegato è affidabile. contr. inaffidabile affidabilità [af-fi-da-bi-li-tà] n.f.inv.

Caratteristica di chi o di ciò che dà garanzie di sicurezza: È un’auto di grande affidabilità.

affittuario

bino dell’orfanotrofio. 2 Iscrivere qualcuno ad una setta o ad un’associazione. I - ind.pres. io affilio, tu affili... affiliàto [af-fi-lia-to] agg. Associato, iscritto. / n.m. Membro di un’associazione o di una setta: Gli affiliati della Carboneria comunicavano con un codice segreto. n.m.: sin. adepto, seguace affinàre [af-fi-na-re] v.tr. 1 Rendere sot-

tile: L’arciere affina la punta della freccia. 2 Perfezionare: L’allenamento affina la tecnica del calciatore. / v.intr.pron. (afficontr. inaffidabilità narsi) Perfezionarsi, migliorarsi. affidaménto [af-fi-da-men-to] n.m. 1 affinché [af-fin-ché] cong. In modo che, Fiducia: Il mio compagno di banco mi dà con lo scopo di (valore finale): Ti do quegrande affidamento. 2 Consegna di un sto consiglio affinché tu migliori. minore ad una famiglia o ad un ente di sin. perché assistenza affinché se ne occupino per un affìne [af-fi-ne] agg. Simile: I due fratelli periodo di tempo determinato. hanno un carattere affine. / n.m. e f. 1 sin. 1 garanzia, 2 custodia Ogni parente del proprio coniuge (marito M Fare affidamento su una persona. (Conta- o moglie). / n.m.pl. Materiali che hanno re su di lei.) caratteristiche simili: Lavora in una fabaffidàre [af-fi-da-re] v.tr. Dare in con- brica di gomme ed affini. segna ad una persona di fiducia: Ti affido agg.: sin. analogo per qualche giorno il mio cane. Affine n.m. e f. si usa soprattutto al plurale. affido [af-fi-do] n.m. Atto di affidare un affinità [af-fi-ni-tà] n.f.inv. Somiglianza, bambino o una bambina a una coppia uniformità: Tra di voi c’è affinità di idee. di genitori di fiducia per un periodo di affioràre [af-fio-ra-re] v.intr. Emergere, tempo limitato: I miei vicini di casa hanno apparire: Gli scogli affiorano dal mare. ricevuto in affido un bambino. sin. spuntare affievolìre [af-fie-vo-li-re] v.tr. Rendere affissióne [af-fis-sio-ne] n.f. Atto di atdebole: Il digiuno affievolisce il fisico. taccare al muro un manifesto: Sui palazzi III - ind.pres. io affievolisco, tu affievo- storici c’è divieto di affissione. lisci... affìsso [af-fis-so] agg. Attaccato al muro, / v.rifl. (affievolirsi) Diventare debole: Con appeso: C’è un nuovo manifesto affisso. il mal di gola mi si è affievolita la voce. affittacàmere [af-fit-ta-ca-me-re] n.m. v.tr.: sin. indebolire, contr. rinvigorire, e f.inv. Chi affitta camere ammobiliate. v.rifl.: sin. indebolirsi, contr. rafforzarsi affittàre [af-fit-ta-re] v.tr. 1 Concedere affìggere [af-fig-ge-re] v.tr. Attaccare, a qualcuno l’uso di un bene per un perioappendere: Hanno affisso un avviso all’in- do di tempo determinato in cambio di degresso della scuola. naro. 2 Pagare una somma di denaro per II - ind.pass.rem. io affissi, tu affiggesti, poter usufruire di un bene per un periodo egli affisse, noi affiggemmo, voi affig- prestabilito: Al mare a volte affittiamo il geste, essi affissero; part.pass. affisso. pedalò per un’ora. affilàre [af-fi-la-re] v.tr. 1 Rendere sotti- affìtto [af-fit-to] n.m. 1 Contratto con le e tagliente una lama: L’arrotino affila il cui si concede ad altri l’uso di un bene coltello. 2 Assottigliare, detto del volto: La per un periodo determinato e dietro pagamalattia gli ha affilato il volto. mento di una somma di denaro. 2 Somma affilàto [af-fi-la-to] agg. 1 Tagliente. 2 di denaro che si paga per usufruire di Detto del viso o delle parti del viso, sottile, qualcosa che appartiene ad altri: Questo magro: Ha il profilo affilato. mese hai pagato l’affitto della casa? sin. 2 scarno affittuàrio [af-fit-tu-a-rio] n.m. Chi affiliàre [af-fi-lia-re] v.tr. 1 Prendere co- prende in affitto qualcosa. me figlio: I miei zii hanno affiliato un bam- m.pl. affittuari, f.pl. affittuarie

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


affliggere

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

28

affrettato

afflìggere [af-flig-ge-re] v.tr. Rattrista- affollàto [af-fol-la-to] agg. Pieno di genre, tormentare: Quel problema lo affligge. II - ind.pass.rem. io afflissi, tu affliggesti, egli afflisse, noi affliggemmo, voi affliggeste, essi afflissero; part.pass. afflitto. / v.intr.pron. (affliggersi) Rattristarsi, tormentarsi: Non ti affliggere, è solo un esame! v.tr.: contr. rallegrare, v.intr.pron.: sin. dolersi, contr. gioire, rallegrarsi afflìtto [af-flit-to] agg. Addolorato, ab-

battuto, triste.

afflosciàre [af-flo-scia-re] v.tr. Rendere molle, togliere vigore: Il gran caldo ha afflosciato i fiori. I - ind.pres. io affloscio, tu afflosci... / v.intr.pron. (afflosciarsi) Diventare floscio: Il pallone si è afflosciato. affluènte [af-flu-en-te] n.m. Corso d’acqua che sfocia in un fiume più grande: Il Ticino è un affluente del Po. sin. immissario, contr. emissario affluènza [af-flu-en-za] n.f. 1 Scorri-

mento di un liquido in un luogo: L’improvvisa affluenza di acqua alzò il livello del fiume. 2 Grande quantità di persone che giungono in un luogo: L’affluenza allo stadio è stata massiccia. sin. 1 2 afflusso affluìre [af-flu-i-re] v.tr.

1 Scorrere verso un luogo, detto specialmente di corsi d’acqua: Alcuni fiumi affluiscono nel Po. 2 Dirigersi insieme, accorrere in gran numero: Una gran folla affluiva in piazza. III - ind.pres. io affluisco, tu affluisci...

sin.

1 2 riversarsi,

contr. 1 defluire

afflùsso [af-flus-so] n.m. Spostamento di persone o cose verso uno stesso punto.

sin. affluenza affogàre [af-fo-ga-re] v.tr. Uccidere

qualcuno immergendolo nell’acqua fino ad impedirne la respirazione. / v.intr. Morire per annegamento: Oggi in mare un giovane turista ha rischiato di affogare. I - ind.pres. io affogo, tu affoghi... v.intr.: sin. annegare affollaménto [af-fol-la-men-to] n.m.

Ressa, grande quantità di persone. sin. folla

te: Questo locale è troppo affollato! sin. gremito, contr. vuoto affondàre [af-fon-da-re] v.tr.

1 Mandare a fondo nell’acqua, inabissare: La burrasca ha affondato due pescherecci. 2 Spingere in profondità: Gli alberi affondano le radici nel terreno. / v.intr. Andare a fondo, inabissarsi: La nave è affondata. affóndo [af-fon-do] n.m. Nella scherma, azione di attacco che consiste nello spostamento in avanti del braccio armato e della gamba corrispondente.

sin. allungo

affossaménto [af-fos-sa-men-to] n.m. Avvallamento, fosso.

affossàre [af-fos-sa-re] v.tr.

1 Produrre un avvallamento: Il continuo passaggio di carri ha affossato il terreno. 2 Accantonare definitivamente, detto di legge: Il Senato ha affossato il progetto di una nuova legge. affrancàre [af-fran-ca-re] v.tr. 1 Rendere libero: A volte i Romani affrancavano i loro schiavi. 2 Mettere il francobollo: Ricordati di affrancare la lettera. I - ind.pres. io affranco, tu affranchi... affrancàto [af-fran-ca-to] agg. 1 Liberato. 2 Munito di francobollo. affrancatùra [af-fran-ca-tu-ra] n.f. Azione di mettere i francobolli sulla corrispondenza. affrànto [af-fran-to] agg. Logorato, afflitto: È affranto per la fuga del cagnolino. affrescàre [af-fre-sca-re] v.tr. Dipingere con la particolare tecnica dell’affresco: Michelangelo Buonarroti ha affrescato la Cappella Sistina a Roma. I - ind.pres. io affresco, tu affreschi... affrésco [af-fre-sco] n.m. Dipinto eseguito con colori diluiti in acqua su un muro appena intonacato.

pl. affreschi

affrettàre [af-fret-ta-re] v.tr. Accelerare:

Sono arrivato in tempo perché ho affrettato il passo. / v.intr.pron. (affrettarsi) Fare in fretta, muoversi rapidamente: Affrettiamoci a terminare i compiti, così poi giochiamo. v.tr.: contr. rallentare, v.intr.pron.: sin.

affollàre [af-fol-la-re] v.tr. Riempire un sbrigarsi, contr. indugiare luogo con la propria presenza: Migliaia affrettàto [af-fret-ta-to] agg. 1 Rapido, di fan affollano la piazza. / v.intr.pron. (affollarsi) Ammassarsi, accalcarsi. v.intr.pron.: sin. radunarsi, contr. disperdersi

svelto: Con passo affrettato l’ho raggiunto in tempo. 2 Compiuto in modo superficiale: Questo lavoro affrettato non è ben riuscito.


affrontare

aggettivo

29

affrontàre [af-fron-ta-re] v.tr. 1 Andare ca. 2 Ufficio distaccato di una società o di incontro a qualcosa o a qualcuno con decisione: Ha affrontato l’avversario senza paura. 2 Prendere in esame, discutere: Affronterò il problema domani. / v.rifl. recipr. (affrontarsi) Azzuffarsi, scontrarsi.

una banca: La banca ha tre agenzie in città.

traggio: Ho ricevuto un grave affronto. affumicàre [af-fu-mi-ca-re] v.tr. 1 Riempire di fumo: La legna umida bruciando nel caminetto ha affumicato la stanza. 2 Esporre un alimento al fumo per conservarlo o per dargli un gusto particolare. I - ind.pres. io affumico, tu affumichi... affumicàto [af-fu-mi-ca-to] agg. 1 Divenuto nero per il fumo. 2 Sottoposto all’azione del fumo: Sono ghiotto di salame affumicato. affusolàto [af-fu-so-la-to] agg. Sottile e allungato, a forma di fuso: Il pianista ha le dita affusolate. àfono [a-fo-no] agg. Senza voce: Il mal di gola mi ha lasciato completamente afono. aforìsma [a-fo-ri-sma] n.m. Breve sentenza che riassume un pensiero o una regola pratica di vita.

Facilitazione: Ha ottenuto un’agevolazione.

v.tr.: sin. 2 trattare, 1 2 evitare affrónto [af-fron-to] n.m. Offesa, ol-

pl. aforismi afóso [a-fo-so] agg. Caldo e umido, sof-

focante: Che giornata afosa! africàno [a-fri-ca-no] agg. Dell’Africa. / n.m. Chi è nativo o abitante dell’Africa. afrodisìaco [a-fro-di-si-a-co] agg. Capace di stimolare l’attività sessuale.

m.pl. afrodisiaci, f.pl. afrodisiache àfta [af-ta] n.f. Piccola ferita della bocca. àgata [a-ga-ta] n.f. Pietra preziosa, quasi

trasparente, dalle colorazioni varie. agènda [a-gen-da] n.f. Libro su cui sono segnati i giorni dell’anno, usato per registrare le cose da ricordare: Ho scritto l’appuntamento di domani sull’agenda. sin. diario agènte [a-gen-te] n.m. e f.

1 Persona o cosa che compie un’azione. 2 Chi è incaricato di svolgere un’attività per conto di altri.

La locuzione agenti atmosferici indica fenomeni dell’atmosfera come il vento e la pioggia, l’azione dei quali modifica la struttura e la forma delle rocce. agenzìa [a-gen-zi-a] n.f. 1 Ufficio che

fornisce servizi ad altri: Per il viaggio mi sono rivolto a quella nuova agenzia turisti-

sin.

2 filiale

agevolàre [a-ge-vo-la-re] v.tr. Rendere più facile: La spiegazione dell’insegnante ci ha agevolato il compito in classe.

sin. semplificare, contr. complicare agevolazióne [a-ge-vo-la-zio-ne] n.f. sin. aiuto, contr. ostacolo agévole [a-ge-vo-le] agg. Facile, como-

do: È una strada molto agevole. agganciàre [ag-gan-cia-re] v.tr. Attaccare con un gancio: I macchinisti hanno agganciato altri vagoni alla locomotiva. I - ind.pres. io aggancio, tu agganci... contr. sganciare aggàncio [ag-gan-cio] n.m.

1 Dispositivo meccanico che collega fra loro due veicoli o parti di esso: Si è verificato un guasto all’aggancio di alcuni vagoni. 2 Rapporto, collegamento: L’insegnante ha fatto un aggancio con la storia.

pl. agganci, sin. 1 attacco aggéggio [ag-geg-gio] n.m. Oggetto di

cui non si conosce il nome: Cos’è quell’aggeggio con cui stai giocando?

pl. aggeggi, sin. arnese aggettìvo [ag-get-ti-vo] n.m. Parola che

si unisce ad un nome per indicarne le caratteristiche: Nella frase “Il cucciolo vivace abbaia”, “vivace” è un aggettivo.

Gli aggettivi possono essere: -q ualificativi: aggiungono una qualità (es. bravo, buono, elegante, gentile...) - possessivi: indicano possesso (es. mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio, altrui) - dimostrativi: indicano la posizione nello spazio e nel tempo (es. questo, codesto, quello, stesso, medesimo, tale) -n umerali: indicano il numero e possono essere - cardinali (es. uno, due, tre...) - ordinali (es. primo, secondo, terzo...) - i ndefiniti: indicano quantità indefinita (es. qualche, poco, nessuno, molto, pa­ recchio, tanto, alcuno...) - i nterrogativi o esclamativi: indicano interrogazione o esclamazione (es. che, quale, quanto) L’aggettivo qualificativo può essere di tre gradi diversi: - positivo (es. leggero)

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


agghiacciante

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

30

- c omparativo di maggioranza (es. più leggero) di minoranza (es. meno leggero) di uguaglianza (es. leggero come) - s uperlativo assoluto (es. leggerissimo, molto leggero, arcileggero, leggero leggero) relativo (es. il più leggero) agghiacciànte [ag-ghiac-cian-te] agg.

Che provoca grande spavento: Alcune scene del film sono agghiaccianti! sin. raccapricciante agghindàre [ag-ghin-da-re] v.tr. Ador-

nare in modo ricercato: La fata agghindò Cenerentola per il ballo. / v.rifl. (agghindarsi) Abbigliarsi con particolare cura: Mia sorella si è agghindata per la festa. v.tr.: sin. ornare, abbellire aggiornaménto [ag-gior-na-men-to]

n.m. Atto di informarsi sulle novità di un settore pro­fessionale: Ha frequentato un corso di aggiornamento in informatica. aggiornàre [ag-gior-na-re] v.tr. 1 Cambiare in base alle ultime novità: Hanno aggiornato la biblioteca della scuola. 2 Rinviare: Ha aggiornato la riunione dei soci. / v.rifl. (aggiornarsi) Tenersi informato sulle novità di un settore professionale.

v.tr.: sin. 2 prorogare, differire aggiornàto [ag-gior-na-to] agg. Che si

tiene informato sulle novità. aggiràre [ag-gi-ra-re] v.tr. 1 Girare intorno: I soldati aggirarono il nemico. 2 Evitare: Ha aggirato furbescamente l’ostacolo. / v.intr.pron. (aggirarsi) 1 Muoversi qua e là: Il leone si aggira per la savana. 2 Essere all’incirca di: Il prezzo di quel libro si aggira sui cinque euro. v.tr.: sin. 2 schivare, contr. 2 affrontare, v.intr.pron.: sin. 1 vagare, 2 avvicinarsi aggiudicàre [ag-giu-di-ca-re] v.tr. Asse-

gnare per mezzo di un concorso, di un’asta o per decisione di un tribunale: Ieri hanno aggiudicato i premi della lotteria. I - ind.pres. io aggiudico, tu aggiudichi... aggiùngere [ag-giun-ge-re] v.tr. Unire nuovi elementi ad altri già presenti: Aggiungi un posto a tavola. II - si coniuga come giungere. / v.intr.pron. (aggiungersi) Unirsi: Un ragazzo si è aggiunto alla comitiva.

v.tr.: contr. togliere, v.intr.pron.: contr. sottrarsi aggiùnta [ag-giun-ta] n.f. 1 Atto di uni-

aggregato

re qualcosa a una quantità già presente. 2 Ciò che si mette in più: Occorre un’aggiunta di sale. aggiuntìvo [ag-giun-ti-vo] agg. 1 In grammatica, che ha funzione di collegare uno o più elementi nuovi ad altri preesistenti: “Anche” è una congiunzione aggiuntiva. 2 Che viene unito a qualcosa. aggiustàre [ag-giu-sta-re] v.tr. Riparare una cosa rotta o rovinata. / v.rifl. (aggiustarsi) Sistemarsi alla meglio: Per la notte ci aggiusteremo sul divano. v.tr.: sin. accomodare, contr. rompere, v.rifl.: sin. adattarsi agglomeràto [ag-glo-me-ra-to] n.m.

Insieme di elementi omogenei: L’agglomerato urbano è pieno di smog. collettivo

aggrappàre [ag-grap-pa-re] v.tr. Affer-

rare, stringere con forza. / v.intr.pron. (ag­grapparsi) Attaccarsi saldamente con le mani: Il bimbo si aggrappò alla mamma. v.tr.: contr. lasciare

aggravaménto

[ag-gra-va-men-to]

n.m. Peggioramento: Si prevede un aggravamento della situazione economica. aggravànte [ag-gra-van-te] n.f. Ciò che rende più grave un reato: L’indizio trovato durante le indagini è un’aggravante. contr. attenuante aggravàre [ag-gra-va-re] v.tr. Peggio-

rare, rendere più grave: La falsa testimonianza ha aggravato la posizione del sospettato. / v.intr.pron. (aggravarsi) Peggiorare: Il malato si è aggravato. v.tr. e intr.pron.: contr. migliorare aggredìre [ag-gre-di-re] v.tr. Assalire

qualcuno con gesti o parole violente: I ladri hanno aggredito l’orefice. III - ind.pres. io aggredisco, tu aggredisci... aggregàre [ag-gre-ga-re] v.tr. Unire qualcosa o qualcuno ad una serie, ad un gruppo: L’insegnante ha aggregato il nuovo bambino al mio gruppo di ricerca. I - ind.pres. io aggrego, tu aggreghi... / v.intr.pron. (aggregarsi) Unirsi ad un gruppo, associarsi: Per le vacanze ci siamo aggregati ai nostri amici. v.tr.: sin. associare aggregàto [ag-gre-ga-to] n.m. Insieme

di cose o persone: In periferia c’è un nuovo ag­gregato di case popolari. collettivo


aggregazione

agognare

31

A tezza di movimento: Quel ginnasta esegue B gli esercizi con grande agilità. contr. goffaggine àgio [a-gio] n.m. Comodità. Al plu- C rale, ricchezze, benessere. D pl. agi, contr. disagio M Essere, stare, trovarsi a proprio agio. (StaE re comodo, trovarsi bene.) agìre [a-gi-re] v.intr. Fare qualcosa, operare: Rifletti prima di agire. Compor- F tarsi: Bel modo di agire! Avere effetto: G Quel farmaco agisce subito. III - ind.pres. io agisco, tu agisci... agitàre [a-gi-ta-re] v.tr. Muovere con H forza, scuotere: Prima di bere il succo di frutta, agita la bottiglietta. Turbare I l’animo di qualcuno: Quel fatto lo agita. / v.intr. pron. (agitarsi) Muoversi con ir- J requietezza: Si agitava sul letto per il caldo. Entrare in uno stato d’ansia: Si è agitata K non appena ha saputo la data dell’esame. v.intr.pron.: contr. placarsi, calmarsi L agitàto [a-gi-ta-to] agg. Mosso violentemente: Non tuffarti con il mare così agitato! Inquieto: Ora sei troppo agitato. M sin. scosso, turbato, contr. calmo agitazióne [a-gi-ta-zio-ne] n.f. In- N quietudine, ansia: Il compito in classe mi ha messo in agitazione. Manifestazione O di protesta: Gli operai continueranno l’agiP tazione per una settimana. àglio [a-glio] n.m. Pianta il cui bulbo, diviso in spicchi, è usato in cucina e nella Q medicina popolare. pl. agli R agnèllo [a-gnel-lo] n.m. Piccolo della pecora. Persona docile, mansueta: Im- S provvisamente è diventato un agnello. a gogò loc.avv. In abbondanza, a vo- T lontà: Dopo una lunga pedalata in salita, il ciclista ha bevuto acqua a gogò. U e espressione francese àgo [a-go] n.m. Minuscolo strumento d’acciaio usato per cucire, con un’estre- V mità appuntita e l’altra provvista di un W foro (cruna) nel quale passa il filo. pl. aghi M Essere l’ago della bilancia. (Essere l’ele-X mento equilibratore.) agognàre [a-go-gna-re] v.tr. Desiderare Y intensamente: Ho sempre agognato una Z casa al mare.

aggregaziòne [ag-gre-ga-zio-ne] n.f. sin. scattante, contr. goffo 1 Raggruppamento di elementi o perso- agilità [a-gi-li-tà] n.f.inv. Facilità e sciolne differenti: Il Comune ha inaugurato il nuovo centro di aggregazione giovanile. 2 In scienze e in fisica, unione di molecole che determina lo stato liquido, gassoso o solido delle sostanze: L’aggregazione di due atomi di idrogeno con un atomo di ossigeno forma una molecola d’acqua. aggressióne [ag-gres-sio-ne] n.f. Attacco improvviso e violento contro una persona: Quel negoziante ha subìto un’aggressione da uno sconosciuto. sin. assalto

aggressività [ag-gres-si-vi-tà] n.f.inv. Tendenza ad un comportamento violento.

sin. impetuosità, irruenza aggressìvo [ag-gres-si-vo] agg. Irruento,

violento: Mi parlò con tono aggressivo. aggressóre [ag-gres-so-re] agg. e n.m. Detto di chi commette un’aggressione.

f. aggreditrice, m.pl. aggressori, f.pl. aggreditrici aggrottàre [ag-grot-ta-re] v.tr. Contrar-

re la fronte avvicinando le sopracciglia: Quando è arrabbiato aggrotta la fronte.

sin. corrugare, contr. distendere aggrovigliàre [ag-gro-vi-glia-re] v.tr.

Formare un insieme di fili arruffati: Il gatto ha aggrovigliato il gomitolo di lana. I - ind.pres. io aggroviglio, tu aggrovigli... sin. arruffare, ingarbugliare agguantàre [ag-guan-ta-re] v.tr. Affer-

rare con forza e rapidità: Il bimbo, felice, ha agguantato la nuova scatola di colori. agguàto [ag-gua-to] n.m. Operazione astuta compiuta a danno di qualcuno: Il Gatto e la Volpe tesero un agguato a Pinocchio. sin. imboscata aghifórme [a-ghi-for-me] agg. Detto di

foglia a forma di ago: Le foglie del pino sono aghiformi. agiatézza [a-gia-tez-za] n.f. Benessere economico: Lo zio vive nell’agiatezza.

sin. ricchezza, prosperità agiàto [a-gia-to] agg. Che possiede una

discreta ricchezza.

contr. misero, povero agìbile [a-gi-bi-le] agg. Detto di luogo,

praticabile, abitabile, funzionale: È un appartamento vecchio ma agibile. àgile [a-gi-le] agg. Che si muove con scioltezza e agilità: È un atleta molto agile.

1

2

1

1

2

3

1

2

1

2

2

1

2

2

12

1

2

1

2


agonia

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

32

air terminal

sin. bramare agonìa [a-go-ni-a] n.f. Periodo di soffe-

pungente: Queste arance sono ancora agre. / n.m. Succo degli agrumi: L’agro del limone è usato per insaporire alcune pietanze. renza che a volte precede la morte. agonìsmo [a-go-ni-smo] n.m. Impegno, agrodólce [a-gro-dol-ce] agg. Che ha desiderio di vincere una gara: Tra gli atleti sapore tra l’agro e il dolce: Assaggia questa salsa agrodolce. / n.m. Condimento di c’è grande agonismo. agonìstico [a-go-ni-sti-co] agg. Compe- sapore tra l’acidulo, il piccante e il dolce. titivo: I giocatori si allenano con grande agrùme [a-gru-me] n.m. 1 Pianta sempreverde con frutti succosi dal sapore spirito agonistico. aspro. 2 Frutto della pianta che ha lo stesm.pl. agonistici, f.pl. agonistiche agonizzàre [a-go-niz-za-re] v.intr. Es- so nome: Il limone è un agrume. agruméto [a-gru-me-to] n.m. Piantagiosere vicino alla morte. agopuntùra [a-go-pun-tu-ra] n.f. Tera- ne di agrumi: La Sicilia è ricca di agrumeti. pia di origine cinese che consiste nell’ap- collettivo plicazione di aghi in punti determinati del aguzzàre [a-guz-za-re] v.tr. 1 Rendere corpo: Mi hanno consigliato l’agopuntura più appuntito, acuminare: Voglio aguzzare questo paletto per piantarlo nel suolo. per curare il mal di schiena. agósto [a-go-sto] n.m. Ottavo mese 2 Rendere più attento: Aguzza l’ingegno! dell’anno, compreso tra luglio e settembre. aguzzìno [a-guz-zi-no] n.m. 1 Sorveagrària [a-gra-ria] n.f. Scienza e tecnica gliante dei carcerati. 2 Persona eccessidella coltivazione e lavorazione della ter- vamente severa: Il capoufficio è un vero aguzzino. ra: La mia amica si è laureata in agraria. agràrio [a-gra-rio] agg. Che riguarda agùzzo [a-guz-zo] agg. Appuntito ad un’estremità: La mia matita è aguzza. l’agricoltura. m.pl. agrari, f.pl. agrarie agrèste [a-gre-ste] agg. Proprio della

contr. spuntato, smussato

ah inter. A seconda dell’intonazione del-

la voce esprime sorpresa, gioia, dolore, sdegno: Ah! Finalmente sei tornato. ahi inter. Si usa per esprimere dolore: Ahi, mi fai male! ahimè [ahi-mè] inter. Si usa per esprimere dispiacere, rimpianto, rammarico, f. agricoltrice, m.pl. agricoltori, f.pl. agri- pentimento: Ahimè, è arrivato l’inverno! àia [a-ia] n.f. Cortile antistante la casa coltrici, sin. contadino agricoltùra [a-gri-col-tu-ra] n.f. Arte e rurale: Le galline corrono qua e là per l’aia. pratica di coltivare la terra per ottenere AIDS n.m. Malattia che provoca la perdiprodotti per l’alimentazione dell’uomo e ta delle difese del corpo umano. AIDS è la sigla dell’inglese Acquired Imdegli animali. agrifòglio [a-gri-fo-glio] n.m. Arbusto muno-Deficiency Syndrome (= Sindrome da Immunodeficienza Acquisita) sempreverde con foglie pungenti e piccoli aikìdo n.m.inv. Arte marziale giapponefrutti rossi. se che insegna una tecnica di difesa: Sto pl. agrifogli agriturìsmo [a-gri-tu-ri-smo] n.m. 1 Ti- frequentando un corso di aikìdo. po di vacanza trascorsa in un’azienda e parola giapponese agricola: In Italia l’agriturismo è molto aiòla [a-io-la] n.f. vedi AIUOLA diffuso. 2 Azienda agricola che offre, oltre airbag n.m.inv. Sacco che, all’interno alla vendita dei propri prodotti, anche la dell’automobile, in caso di incidente si possibilità di mangiare, dormire e parteci- gonfia d’aria evitando l’urto del pilota con il volante o con altre parti dell’abitacolo. pare alla vita dei campi. campagna: La pace agreste mi rilassa. agrìcolo [a-gri-co-lo] agg. Che riguarda l’agricoltura e la campagna: Lo zio si dedica a lavori agricoli. agricoltóre [a-gri-col-to-re] n.m. Persona che si occupa del lavoro nei campi.

agroalimentàre [a-gro-a-li-men-ta-re] e parola inglese agg. Che riguarda prodotti alimentari de- airóne [ai-ro-ne] n.m. Grosso uccello acrivati da prodotti agricoli: Vino e olio sono prodotti agroalimentari. àgro [a-gro] agg. Che ha sapore aspro e

quatico con collo e zampe molto lunghi. air terminal loc.sost.m.inv. 1 Stazione con treni e autobus che collegano una


aiuola

33

albergo

mente occupata da sogni irreali.) città e un aeroporto: Dall’air terminal della In un batter d’ali. (In un attimo, rapidastazione Termini partono i treni per l’aeromente.) porto di Fiumicino. 2 Fabbricati e impiani di un aeroporto utilizzati per il traffico di alabàstro [a-la-ba-stro] n.m. Roccia dalpasseggeri e merci: L’aereo per Londra par- la superficie lucida e trasparente, usata tirà dall’air terminal numero 1 di Malpensa. per costruire oggetti vari. àlacre [a-la-cre] agg. Pronto, svelto: È e espressione inglese sempre stato un alacre lavoratore. Si può usare anche la forma abbreviata terminal.

sin. attivo, sollecito, contr. pigro

aiuòla [a-iuo-la] o aiòla n.f. Piccola area alambìcco [a-lam-bic-co] n.m. Appadi terreno in giardini o piazze, coltivata a fiori e piante ornamentali: È vietato calpestare le aiuole! aiutànte [a-iu-tan-te] n.m. e f. Chi assiste qualcuno in un lavoro, collaboratore. aiutàre [a-iu-ta-re] v.tr. Offrire la propria assistenza a chi si trova in difficoltà, facilitare, favorire: Ho aiutato il mio fratellino nei compiti. / v.rifl. (aiutarsi) Darsi da fare per superare una difficoltà: Per camminare si aiuta con un bastone. / v.rifl. recipr. (aiutarsi) Prestarsi aiuto a vicenda: Tutti ci aiutiamo nei lavori di casa.

v.tr.: sin. soccorrere, contr. ostacolare, v.rifl.: sin. ingegnarsi P Aiutati che Dio t’aiuta. (Dio aiuta chi si dà da fare.) aiùto [a-iu-to] n.m. 1 Assistenza, soccor-

recchio di vetro o di metallo usato per distillare i liquidi. pl. alambicchi alàno [a-la-no] n.m. Cane da caccia e da

guardia, di corporatura possente. alàre [a-la-re] agg. Che riguarda le ali: L’apertura alare di un’aquila può essere anche di due metri. / n.m. Arnese usato per tenere sollevata la legna nel caminetto. alàto [a-la-to] agg. Fornito di ali. àlba [al-ba] n.f. Momento in cui compare la prima luce del giorno dopo il buio della notte: Mi sono svegliato all’alba. contr. tramonto

albanése [al-ba-ne-se] agg. Dell’Alba-

nia. / n.m. e f. Chi è nativo o abitante dell’Albania. / n.m. Lingua albanese. àlbatros [al-ba-tros] n.m.inv. Uccelso: Il bimbo ha chiesto aiuto al babbo per lo marino dalle zampe palmate, ottimo arrampicarsi sull’albero. 2 Persona che nuotatore. assiste qualcuno in un lavoro: Mi piace- albeggiàre [al-beg-gia-re] v.intr.im­ rebbe essere l’aiuto di un famoso regista. / pers. Farsi giorno: Quando mi sono sveinter. Si usa per esprimere una richiesta gliato albeggiava. / v.intr. Essere agli di soccorso: Aiuto! Non riesco a scendere! inizi: Quando la civiltà di Roma albeggiava, quella greca era già al massimo splendore. sin. 2 assistente I - ind.pres. io albeggio, tu albeggi... aizzàre [aiz-za-re] v.tr. Istigare, incitare alla violenza: Quel politico aizza la gente alberàto [al-be-ra-to] agg. Ricoperto di alberi: Passeggiamo lungo il viale alberato. contro lo Stato. albergàre [al-ber-ga-re] v.tr. Ospitare: contr. calmare, placare àla [a-la] n.f. 1 Organo degli uccelli e Il Comune alberga i senzatetto in strutture di alcuni insetti che permette di volare: d’emergenza. I - ind.pres. io albergo, tu alberghi... Questa rondine ha un’ala spezzata. 2 Una delle due superfici di sostegno dell’aereo: albergatóre [al-ber-ga-to-re] n.m. ProSu un’ala dell’aereo si è formato uno strato prietario, gestore di un albergo. di ghiaccio. 3 Prolungamento laterale di f. albergatrice, m.pl. albergatori, f.pl. alun edificio: È stata inaugurata la nuova bergatrici ala della scuola. 4 Nel calcio, attaccante in alberghièro [al-ber-ghie-ro] agg. Che posizione laterale: Gioca come ala destra. riguarda il settore degli alberghi. / n.m. Al plurale, personale che lavora negli pl. ali alberghi. M Avere le ali ai piedi. (Correre a tutta vealbèrgo [al-ber-go] n.m. Edificio dove, locità.) Rifugiarsi sotto le ali di qualcuno. (Cercare dietro pagamento, è possibile mangiare e dormire: Ha trascorso la notte in albergo. protezione.) Correre sulle ali della fantasia. (Avere la

pl. alberghi

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


albero

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

alettone

34

àlbero [al-be-ro] n.m. 1 Pianta dal fusto alchimìsta [al-chi-mi-sta] n.m. e f. alto e legnoso, dotata di rami e di foglie: Ho raccolto le noci dall’albero. 2 Alto palo che sostiene le vele nelle imbarcazioni: Il marinaio ha abbassato le vele dell’albero maestro. 3 In meccanica, organo allungato che ruota e trasmette il movimento. La locuzione albero genealogico indica il disegno a forma di albero stilizzato che rappresenta i rapporti di discendenza tra i membri di una famiglia. albicòcca [al-bi-coc-ca] n.f. Frutto dell’al-

bicocco, dolce e saporito.

pl. albicocche albicòcco [al-bi-coc-co] n.m. Albero dai

fiori bianchi e rosati, con frutti polposi e commestibili.

pl. albicocchi albìno [al-bi-no] agg. Che presenta pelle,

capelli e iride privi di pigmento, quindi molto chiari. / n.m. Chi è albino. àlbo [al-bo] n.m. 1 Tabellone esposto al pubblico su cui vengono affisse comunicazioni ufficiali: In municipio le delibere sono affisse all’albo. 2 Elenco ufficiale di coloro che sono abilitati ad esercitare una determinata professione: È iscritto all’albo degli ingegneri. 3 Libro che serve per raccogliere fotografie, francobolli...: Ho sistemato le figurine in un nuovo albo. sin.

registro, 3 album albóre [al-bo-re] n.m. 2

1 Prima luce dell’alba: Siamo partiti ai primi albori. 2 Prima manifestazione di un fenomeno culturale o storico: È stata trovata una coppa risalente agli albori della civiltà micenea.

Scienziato del passato che esercitava l’alchimia: Il protagonista di quel romanzo fantasy è un alchimista. àlcol [al-col] o àlcool n.m.inv. Composto organico facilmente infiammabile, contenuto nel vino, nei liquori, nella birra ed usato per la fabbricazione di alcune medicine. alcòlico [al-co-li-co] agg. Che contiene alcol: Le bevande alcoliche mi ubriacano. m.pl. alcolici, f.pl. alcoliche alcolìsmo [al-co-li-smo] n.m. Intossica-

zione dovuta all’uso esagerato di bevande alcoliche. alcolìsta [al-co-li-sta] n.m. e f. Persona che fa uso smodato di alcolici: Quell’alcolista vuole disintossicarsi. sin. alcolizzato, m.pl. alcolisti, f.pl. alcoliste alcolizzàto [al-co-liz-za-to] n.m. vedi

ALCOLISTA

àlcool [al-co-ol] n.m.inv vedi ALCOL alcoltest n.m.inv. Esame effettuato al

conducente di un autoveicolo per misurare la quantità di alcol presente nel suo organismo e verificare così se guida in stato di ubriachezza: Il sabato notte la polizia stradale effettua numerosi alcoltest ai giovani usciti dalle discoteche. Si scrive anche alcooltest.

alcòva [al-co-va] n.f. Parte più nascosta

di una stanza da letto, spesso separata da un arco o chiusa da tendaggi. alcùno [al-cu-no] agg.indef. 1 Al plurale, più di uno, per indicare quantità indeterminata ma limitata di persone o cose: TraSi usa soprattutto al plurale. scorrerò al mare alcuni giorni di vacanza. 2 àlbum [al-bum] n.m.inv. 1 Blocco con In frasi negative, nessuno: Non ho alcuna fogli destinato a vari usi. 2 Raccolta di intenzione di venire. / pron.indef. 1 Al canzoni di uno stesso cantante o gruppo plurale, certe persone: Alcuni di voi devono musicale. ancora decidere per la gita. 2 In frasi negasin. 2 disco tive, nessuno: Non ho visto alcuno. albùme [al-bu-me] n.m. Liquido traspa- Alcuno agg.indef. 2 e pron.indef. 2 è solo rente e gelatinoso contenuto nell’uovo: singolare. L’uovo è composto dal tuorlo e dall’albume. aldilà [al-di-là] n.m.inv. Vita ultraterresin. chiara na, oltretomba: Omero ha descritto nell’Oàlce [al-ce] n.m. Grosso animale con dissea l’aldilà pagano. corna palmate e muso allungato, tipi- aleggiàre [a-leg-gia-re] v.intr. 1 Muoco delle regioni del Nord dell’America e vere leggermente le ali. 2 Alitare, difdell’Euroasia. fondersi nell’aria: In primavera nell’aria alchimìa [al-chi-mi-a] n.f. Scienza del aleggia un gradito profumo di fiori. passato per mezzo della quale gli uomini I - ind.pres. io aleggio, tu aleggi... ritenevano di poter trasformare i metalli sin. 2 spandersi in oro e di poter prolungare la vita. alettóne [a-let-to-ne] n.m. 1 Nell’aero-


alfa

plano, parte mobile dell’ala che ha lo scopo di mantenere l’equilibrio. 2 Elemento orizzontale applicato alle imbarcazioni e alle automobili da corsa per renderle più stabili. àlfa [al-fa] n.m. e f.inv. Prima lettera dell’alfabeto greco, che corrisponde alla nostra A, e segno grafico che la rappresenta. alfabètico [al-fa-be-ti-co] agg. 1 Che riguarda l’alfabeto. 2 Che segue l’ordine dell’alfabeto: Consulta l’indice alfabetico degli autori. m.pl. alfabetici, f.pl. alfabetiche alfabèto [al-fa-be-to] n.m. 1 Insieme di

segni grafici che rappresentano i suoni di una determinata lingua: Il mio fratellino a quattro anni già conosce l’alfabeto. 2 Primi elementi di una disciplina: Conosco appena l’alfabeto dell’informatica. sin.

2

allacciamento

35

basi, fondamenti

alfière [al-fie-re] n.m.

1 Cavaliere che nel Medioevo e in età moderna portava lo stendardo dell’esercito. 2 Chi diffonde per primo idee e dottrine nuove. 3 Uno dei pezzi del gioco degli scacchi. alfìne [al-fi-ne] avv. vedi FINALMENTE àlga [al-ga] n.f. Pianta che vive nell’acqua: Questo lago è pieno di alghe.

alienazióne [a-lie-na-zio-ne] n.f. 1 Atto di trasferire ad altri beni o diritti. 2 Malattia mentale, follia. 3 Sentimento di disagio e di estraneità che prova chi si sente trattato come un oggetto. sin.

1 cessione, 2 pazzia

alièno [a-lie-no] agg. Estraneo, lonta-

no da: È alieno da ogni invidia. / n.m. Extraterrestre: Quel libro di fantascienza racconta la storia di un alieno. alimentàre [a-li-men-ta-re] v.tr. 1 Cibare: Alimento il cane con pasta e carne. 2 Mantenere vivo: Alimenta il fuoco con altra legna. 3 Far crescere passioni, affetti, sentimenti: Le sue parole alimentano le mie speranze. / v.rifl. (alimentarsi) Nutrirsi: Bisogna alimentarsi bene. / agg. Che serve all’alimentazione: Quell’azienda commercia prodotti alimentari. / n.m. Al plurale, insieme dei cibi, dei prodotti che si mangiano: Il negozio di alimentari è chiuso.

v.tr.: sin. 1 nutrire, 3 suscitare, v.rifl.: sin. cibarsi, contr. digiunare alimentatòre [a-li-men-ta-to-re] n.m. 1

In meccanica, apparecchio che rifornisce una macchina: L’alimentatore della carta della stampante è vuoto: aggiungi i fogli, prima di stampare. 2 In elettrotecnica, dispositivo che fornisce energia elettrica: pl. alghe Inserisci l’alimentatore nella presa di coràlgebra [al-ge-bra] n.f. Parte della mate- rente per ricaricare il cellulare. matica che studia le equazioni nelle quali alimentazióne [a-li-men-ta-zio-ne] n.f. 1 Assunzione di alimenti o insieme dei cicompaiono numeri, lettere ed incognite. Non si usa al plurale. bi assunti da una persona: Presso i popoli algorìtmo [al-go-rit-mo] n.m. Qualun- del terzo mondo l’alimentazione è scarsa. 2 Rifornimento di energia o combustibile que serie ordinata di calcoli. aliànte [a-lian-te] n.m. Velivolo senza per far funzionare una macchina. motore che si regge nell’aria sfruttando le aliménto [a-li-men-to] n.m. Cibo, nutricorrenti atmosferiche. mento: Il pane è un alimento importante. alias avv. Altrimenti detto, ovvero: Ga- aliscàfo [a-li-sca-fo] n.m. Veloce battello ribaldi, alias l’eroe dei due mondi, compì che si muove sul pelo dell’acqua. l’impresa dei Mille. sin. idroplano e parola latina alisèo [a-li-se-o] n.m. Vento costante che àlibi [a-li-bi] n.m.inv. Prova che discolpa soffia da Nord-Est a Sud-Ovest nell’emiuna persona sospetta: L’imputato ha un sfero settentrionale, da Sud-Est a Nordalibi di ferro. Ovest nell’emisfero meridionale. alìce [a-li-ce] n.f. Piccolo pesce di mare. alitàre [a-li-ta-re] v.intr. Soffiare leggersin. acciuga mente: Alita una leggera brezza. alienàre [a-lie-na-re] v.tr. 1 Trasferire, sin. spirare cedere ad altri: Ha alienato le sue proprietà àlito [a-li-to] n.m. 1 Fiato, respiro. 2 a favore del nipote. 2 Allontanare: La sua Soffio leggero: Oggi non soffia neppure un superbia gli ha alienato la simpatia di tutti. alito di vento. / v.intr.pron. (alienarsi) Estraniarsi: Vor- allacciaménto [al-lac-cia-men-to] n.m. rei alienarmi dalle preoccupazioni. Collegamento, unione di un elemento ad

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


allacciare

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

alleluia

36

una rete generale: Finalmente è stato fatto l’allacciamento del telefono. allacciàre [al-lac-cia-re] v.tr. 1 Legare con i lacci, annodare: Allaccia le scarpe! 2 Agganciare: In macchina bisogna allacciare le cinture. 3 Stringere rapporti con qualcuno: Quest’estate in vacanza ho allacciato una bella amicizia. 4 Collegare: Fra un mese il tecnico mi allaccerà il telefono. I - ind.pres. io allaccio, tu allacci... sin. 3 stabilire, 4 connettere, contr. 1 slacciare, 3 rompere allacciatùra [al-lac-cia-tu-ra] n.f. Chiusu-

ra di un indumento con lacci o fermagli. allagaménto [al-la-ga-men-to] n.m. Grande afflusso di acqua in un luogo generalmente asciutto, alluvione: Il nubifragio ha causato l’allagamento della cantina. sin. inondazione allagàre [al-la-ga-re] v.tr. Coprire, ri-

empire d’acqua: Il fiume ha allagato le campagne. I - ind.pres. io allago, tu allaghi... / v.intr.pron. (allagarsi) Coprirsi d’acqua: La strada si sta allagando.

allattaménto [al-lat-ta-men-to] n.m.

1

Azione di nutrire i neonati o i cuccioli con il latte. 2 Periodo durante il quale il neonato o il cucciolo è allattato. allattàre [al-lat-ta-re] v.tr. Nutrire con il latte neonati o cuccioli: La gatta allatta i suoi micini. alleànza [al-le-an-za] n.f. 1 Patto, accordo tra due Stati che si impegnano a difendersi reciprocamente o a combattere uniti per un obiettivo comune. 2 Accordo tra più persone o gruppi. sin.

1 2 intesa

alleàrsi [al-le-ar-si] v.rifl. Stringere un’alleanza, unirsi per un obiettivo comune. alleàto [al-le-a-to] agg. e n.m. Detto di chi e di ciò che ha stretto un’alleanza.

agg. e n.m.: contr. nemico, avversario allegàre [al-le-ga-re] v.tr. Unire, aggiun-

gere, detto soprattutto di documenti: Allega il curriculum alla domanda di lavoro. I - ind.pres. io allego, tu alleghi... sin. accludere allegàto [al-le-ga-to] agg. Unito, acclu-

so: Troverete ulteriori spiegazioni nella lettera allegata. / n.m. Documento unito ad un altro: Ho smarrito il documento con tutti i suoi allegati. più largo: Il sarto ha allargato il vestito. 2 alleggerìre [al-leg-ge-ri-re] v.tr. 1 RenAprire: Mio padre allargò le braccia e mi dere più leggero: Alleggerisci il tuo zaino. abbracciò. 3 Estendere: Il commissario ha 2 Rendere più sopportabile: Hai alleggeriallargato le indagini a tutta la città. to il mio dispiacere. I - ind.pres. io allargo, tu allarghi... III - ind.pres. io alleggerisco, tu alleg/ v.intr.pron. (allargarsi) 1 Ampliarsi: gerisci... Quest’azienda negli ultimi anni si è molto / v.rifl. (alleggerirsi) 1 Liberarsi di un allargata. 2 Diventare più largo: Dopo peso, fisico o morale: Mi sono alleggerito quella svolta la strada si allargherà. di una grande preoccupazione. 2 Indossare v.tr.: contr. 1 3 restringere, v.intr.pron.: abiti più leggeri: È arrivato il caldo e bisosin. 1 ingrandirsi, contr. 2 restringersi gna alleggerirsi. allarmànte [al-lar-man-te] agg. Che su- v.tr.: contr. 1 appesantire, caricare scita grave preoccupazione: Sono giunte allegorìa [al-le-go-ri-a] n.f. Figura retonotizie allarmanti dall’Asia. rica con la quale si attribuisce a parole e allarmàre [al-lar-ma-re] v.intr. Mettere immagini un significato simbolico diverso in apprensione, far preoccupare: La no- da quello più evidente. tizia ci ha allarmato. / v.intr.pron. (allar- allegrìa [al-le-gri-a] n.f. Contentezza, marsi) Agitarsi, essere molto preoccupati: buon umore: Il mare mi mette allegria. I miei genitori si allarmano facilmente. sin. gioia, contr. tristezza, malinconia allàrme [al-lar-me] n.m. 1 Segnale acu- allégro [al-le-gro] agg. 1 Lieto, contenstico che avverte di un pericolo: L’impie- to: Sei una persona molto allegra. 2 Che gato, visti i ladri, suonò l’allarme. 2 Ansia, suscita allegria, vivace: Quel vestito ha coapprensione: Siamo stati in allarme per lori allegri. 3 Leggermente ubriaco, brillo. non aver ricevuto tue notizie. sin. 1 gaio, contr. 1 triste, 2 spento, 3 v.tr.: sin. inondare, contr. prosciugare, v.intr.pron.: contr. prosciugarsi, asciugarsi allargàre [al-lar-ga-re] v.tr. 1 Rendere

sin. 2 trepidazione, tensione, contr. tranquillità

2

sobrio

allelùia [al-le-lu-ia] n.m.inv. Canto di


allenamento

37

lode a Dio: La corale ha cantato l’alleluia. allenaménto [al-le-na-men-to] n.m. Insieme di esercizi di preparazione allo scopo di sviluppare le capacità fisiche o intellettuali: Ho l’allenamento di calcio. allenàre [al-le-na-re] v.tr. Preparare con l’esercizio: Il fantino ogni giorno allena il suo cavallo. / v.rifl. (allenarsi) Esercitarsi fisicamente: Vado ad allenarmi in palestra. v.tr.: sin. addestrare allenatóre [al-le-na-to-re] n.m. Colui

che guida l’attività sportiva di una squadra o un atleta.

f. allenatrice, m.pl. allenatori, f.pl. allenatrici allentàre [al-len-ta-re] v.tr. 1 Rendere

meno stretto, meno teso: Allenta quel nodo, altrimenti non si scioglie. 2 Attenuare, diminuire: Il professore allentò la tensione con una battuta. 3 Nel linguaggio familiare, dare, appioppare: Durante il battibecco gli allentò uno schiaffo. / v.intr.pron. (allentarsi) Divenire più lento, meno stretto: Il nodo ai lacci delle scarpe si è allentato.

v.tr.: contr. 1 stringere, 2 aumentare allergìa [al-ler-gi-a] n.f. Reazione

dell’organismo a certe sostanze che non è in grado di sopportare. allèrgico [al-ler-gi-co] agg. 1 Che rigaurda le allergie. 2 Che non sopporta certe sostanze: È allergico alle fragole. 3 Che non tollera qualcosa o qualcuno: Sono allergico ai libri. m.pl. allergici, f.pl. allergiche, sin. 2 intollerante, insofferente allestiménto [al-le-sti-men-to] n.m.

Preparazione, messa a punto di qualcosa: L’allestimento della commedia ci ha impegnati per molto tempo. allestìre [al-le-sti-re] v.tr. Preparare, organizzare: Lo scultore ha allestito una mostra delle sue opere. III - ind.pres. io allestisco, tu allestisci... contr. disfare allettànte [al-let-tan-te] agg. Attraente,

allocco

azioni rivolte alla crescita di un bambino. 3 Insieme di animali e piante allevati e luogo ad essi destinato. allevàre [al-le-va-re] v.tr. 1 Curare la crescita e la riproduzione di animali e piante. 2 Nutrire e far crescere un bambino: I genitori allevano con amore i figli. sin. 2 educare MA llevare una serpe in seno. (Far del bene a chi poi si dimostrerà ingrato.)

allevatóre [al-le-va-to-re] n.m. Chi alleva animali: È un allevatore di polli.

f. allevatrice, m.pl. allevatori, f.pl. allevatrici alleviàre [al-le-via-re] v.tr. Rendere più

leggero un dolore o una sofferenza. I - ind.pres. io allevio, tu allevi...

sin. mitigare allibìre [al-li-bi-re] v.intr. Impallidire

per timore o sorpresa, rimanere sbigottito: Di fronte al disordine la mamma allibì. III - ind.pres. io allibisco, tu allibisci... allibratóre [al-li-bra-to-re] n.m. Chi nelle gare sportive, soprattutto nelle corse di cavalli o di cani, registra le scommesse.

f. allibratrice, m.pl. allibratori, f.pl. allibratrici allietàre [al-lie-ta-re] v.tr. Rendere lieto:

La bella notizia allietò la giornata. / v.intr. pron. (allietarsi) Diventare lieto: Si allietò nel vedere il bambino sorridere.

v.tr.: contr. rattristare, v.intr.pron.: sin. rallegrarsi allièvo [al-lie-vo] n.m. Chi frequenta un

corso di studi o di addestramento: È un allievo del conservatorio musicale.

sin. scolaro, alunno alligatóre [al-li-ga-to-re] n.m. Rettile

anfibio simile al coccodrillo, che vive nei fiumi nordamericani ed asiatici. all inclusive loc.agg.inv. Tutto compreso: Abbiamo scelto una vacanza all inclusive ai Caraibi. e espressione inglese allineaménto [al-li-ne-a-men-to] n.m.

Disposizione di elementi sulla stessa linea. invitante, gradito: La proposta è allettante. allineàre [al-li-ne-a-re] v.tr. Disporre allettàre [al-let-ta-re] v.tr. Attirare con sulla stessa linea: La mamma ha allineato i qualcosa di piacevole: Il direttore lo allettò vasi di fiori sul muretto. / v.rifl. (allinearsi) 1 Disporsi sulla stessa linea. 2 Adeguarsi con la promessa di un lauto stipendio. sin. attrarre al pensiero o alle decisioni di altri, conforallevaménto [al-le-va-men-to] n.m. 1 marsi: Ci siamo allineati alle decisioni della Insieme delle tecniche, delle attività e maggioranza. degli impianti utili a far crescere e ripro- allòcco [al-loc-co] n.m. 1 Uccello rapace durre animali e piante. 2 Insieme delle notturno. 2 Persona stupida, sciocca.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


allodola

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

allusione

38

pl. allocchi allòdola [al-lo-do-la] n.f. Uccello di pic-

Visione di immagini o percezione di suoni che non sono nella realtà ma vengono cole dimensioni, dalle ali lunghe e di co- prodotti da una mente fortemente scossa. lor rossiccio, capace di intonare un canto 2 Abbaglio, il­lusione. particolarmente melodioso. allucinògeno [al-lu-ci-no-ge-no] agg. e alloggiàre [al-log-gia-re] v.tr. Offrire al- n.m. Detto di sostanza che sconvolge la loggio a qualcuno: Ho alloggiato un amico mente. nella camera degli ospiti. / v.intr. Abitare, allùdere [al-lu-de-re] v.intr. Accennare avere alloggio: I miei nonni alloggiano in in modo indiretto a qualcosa o qualcuno: un’altra città. L’allenatore alludeva proprio a te. I - ind.pres. io alloggio, tu alloggi... II - ind.pass.rem. io allusi, tu alludesti, v.tr.: sin. ospitare, accogliere, v.intr.: sin. egli alluse, noi alludemmo, voi alludedimorare, risiedere ste, essi allusero; part.pass. alluso. allòggio [al-log-gio] n.m. Luogo dove allumìnio [al-lu-mi-nio] n.m. Metallo si abita stabilmente o provvisoriamente: I leggero di colore argenteo, molto duttile due turisti cercano un alloggio per la notte. e malleabile. pl. alloggi, sin. dimora allontanaménto [al-lon-ta-na-men-to]

n.m. Atto di distaccarsi da qualcosa o da qualcuno, separazione. allontanàre [al-lon-ta-na-re] v.tr. 1 Mandare lontano, spingere via: Durante la manifestazione i poliziotti allontanarono la folla dalla piazza. 2 Cacciare via da un luogo: La maestra ha allontanato dall’aula l’alunno indisciplinato. 3 Licenziare: Alcuni operai sono stati allontanati dalla fabbrica. / v.intr.pron. (allontanarsi) 1 Andare lontano: Non allontanarti da casa! 2 Distaccarsi: Si sta allontanando dagli amici.

Non si usa al plurale.

allunàggio [al-lu-nag-gio] n.m. Sbarco sulla Luna: In televisione seguimmo la manovra di allunaggio. pl. allunaggi

allungàbile [al-lun-ga-bi-le] agg. Che

può diventare più lunga: L’imbianchino usa una scala allungabile. allungaménto [al-lun-ga-men-to] n.m. Aumento della lunghezza, della durata o dell’estensione di qualcosa. contr. accorciamento allungàre [al-lun-ga-re] v.tr.

1 Far diventare più lungo: Dovrei allungare un po’ v.tr.: sin. 2 espellere, contr. 1 avvicinare, il mio tema. 2 Distendere le membra del v.intr.pron.: contr. 1 2 avvicinarsi corpo: Ho bisogno di allungare le gambe. allóra [al-lo-ra] avv. A quei tempi, in 3 Diluire un liquido: Allunga il vino con quel momento: Allora non esistevano le l’acqua. 4 Nel linguaggio familiare, porcomodità di oggi. / cong. 1 In questo ca- gere qualcosa a qualcuno: Allungami lo so (valore conclusivo): Se ti piace, allora zucchero, per cortesia. ti regalerò quel libro. 2 In quel preciso I - ind.pres. io allungo, tu allunghi... momento (valore temporale): Quando l’ho / v.intr.pron. (allungarsi) Diventare più incontrato, tornava allora dalla vacanza. lungo: L’elastico si allunga se lo tiri. / allorché [al-lor-ché] cong. Nel momento v.rifl. (allungarsi) Distendersi: Mi sono in cui, quando (valore temporale): Allor- allungato sul divano per riposare. ché lo vidi, gli corsi incontro. v.tr.: contr. 1 accorciare, v.intr.pron.: allòro [al-lo-ro] n.m. 1 Albero sempre- contr. accorciarsi verde con foglie aromatiche, considerato M A llungare il passo. (Affrettarsi.) sacro nell’antichità. 2 Trionfo, vittoria: Allungare le mani. (Rubare / picchiare.) L’atleta ha conquistato l’alloro olimpico. allùngo [al-lun-go] n.m. 1 Nel pugilato, sin. 1 lauro colpo vibrato distendendo il braccio. 2 MD ormire sugli allori. (Rimanere inattivo Nel calcio, passaggio lungo della palla. 3 dopo aver conseguito un successo.) Nel ciclismo e podismo, aumento di veloàlluce [al-lu-ce] n.m. Primo dito del pie- cità per distaccare gli avversari. de, quello più grosso. pl. allunghi allucinànte [al-lu-ci-nan-te] agg. Che allusióne [al-lu-sio-ne] n.f. Velato accencolpisce impressionando o che abbaglia. no, riferimento non diretto a qualcosa o allucinazióne [al-lu-ci-na-zio-ne] n.f. 1 qualcuno: Il tuo racconto è pieno di allu-


allusivo

39

sioni agli episodi del passato. allusìvo [al-lu-si-vo] agg. Che contiene riferimenti indiretti a qualcosa. alluvionàto [al-lu-vio-na-to] agg. Colpito da un’alluvione: Molti paesi alluvionati hanno chiesto aiuti concreti allo Stato. alluvióne [al-lu-vio-ne] n.f. Inondazione causata da piogge eccessive e da straripamento di fiumi.

alternativa

interrompere una certa azione: Alt! Non potete passare. / n.m.inv. Ordine di fermarsi: La polizia intimò l’alt ad una moto. altaléna [al-ta-le-na] n.f. 1 Gioco per bambini che consiste nel dondolarsi seduti su un seggiolino appeso ad un supporto con funi o catene. 2 Alternanza di vicende o di stati d’animo diversi: La squadra quest’anno ha avuto un’altalena di sin. allagamento successi e sconfitte. almanàcco [al-ma-nac-co] n.m. Calen- altàre [al-ta-re] n.m. Mensa o tavola dario che indica le feste, i movimenti dei sulla quale i sacerdoti di rito cattolico corpi celesti e varie curiosità. celebrano la messa. pl. almanacchi, sin. lunario alteràre [al-te-ra-re] v.tr. 1 Modificare, alméno [al-me-no] avv. 1 Se non altro: deformare: La luce elettrica altera i colori. Se proprio devi uscire con questo tempo, 2 Rendere nervoso: Basta poco per alteprendi almeno l’ombrello! 2 Come mini- rarlo. 3 Falsificare: Lo hanno multato permo: Quella quercia avrà almeno cento anni. ché aveva alterato il documento. / v.intr. alóne [a-lo-ne] n.m. 1 Zona sfumata di pron. (alterarsi) 1 Modificarsi, cambiare: chiarore più o meno intenso, che si crea Il sapore di questo latte si è alterato. 2 Adiattorno ad una sorgente luminosa: Nella rarsi: Tuo padre si altera spesso. nebbia si scorgeva l’alone dei lampioni. 2 v.tr.: sin. 1 cambiare, 2 irritare, innervosiOmbreggiatura che resta sul tessuto attor- re, v.intr.pron.: contr. 2 acquietarsi no ad una zona smacchiata: La macchia è alteràto [al-te-ra-to] agg. 1 Che ha scomparsa, ma è rimasto l’alone. subìto un cambiamento: Il suo battito àlpaca [al-pa-ca] n.m.inv. 1 Animale si- cardiaco è alterato. 2 Falsificato, guastato: mile al lama, ma senza gobba, che vive in Ha presentato un documento alterato. 3 Perù e in Bolivia. 2 Tessuto ottenuto dalla Arrabbiato: Ci parlò con tono alterato. 4 lana dell’animale che ha lo stesso nome. In grammatica, detto di nome o aggettivo àlpe [al-pe] n.f. 1 Montagna, catena modificato con l’aggiunta di suffissi. montuosa. 2 Al plurale, catena montuosa sin. 2 contraffatto, contr. 3 calmo al confine settentrionale dell’Italia. alterazióne [al-te-ra-zio-ne] n.f. 1 Modialpéggio [al-peg-gio] n.m. Pascolo esti- ficazione, cambiamento. 2 Falsificazione. vo in alta montagna. altèrco [al-ter-co] n.m. Discussione anipl. alpeggi mata: Fra i due è scoppiato un alterco. alpèstre [al-pe-stre] agg. 1 Caratteristi- pl. alterchi, sin. litigio, diverbio co delle Alpi. 2 Montuoso, proprio delle alter ego loc.sost.m.inv. Persona che regioni d’alta montagna: Dalla finestra si rappresenta e sostituisce pienamente ammira uno stupendo paesaggio alpestre. un’altra: È l’alter ego del datore di lavoro. alpinìsmo [al-pi-ni-smo] n.m. Sport che e espressione latina consiste nello scalare montagne. sin. sostituto alpinìsta [al-pi-ni-sta] n.m. e f. Persona alterìgia [al-te-ri-gia] n.f. Eccessiva stiche pratica l’alpinismo. ma di sé: È una persona piena di alterigia. alpìno [al-pi-no] agg. Che riguarda le Al- pl. alterigie o alterige, sin. boria pi. / n.m. Chi appartiene al corpo militare alternànza [al-ter-nan-za] n.f. Avvicenaddestrato al combattimento di montagna. damento di due o più elementi: La maestra agg.: sin. alpestre ci ha spiegato l’alternanza delle stagioni. alquànto [al-quan-to] agg.indef. Non alternàre [al-ter-na-re] v.tr. Far seguire poco, abbastanza: Ho mangiato alquanti una cosa ad un’altra secondo un ordine dolci ed ora non ho fame! / pron.indef. Un regolare: Sa alternare lo studio e il divercerto numero: C’erano molte margherite timento. / v.rifl.recipr. (alternarsi) Avviin giardino e ne ho raccolte alquante. / avv. cendarsi, succedersi: In primavera le giorParecchio: L’ospite si trattenne alquanto. nate di sole si alternano a quelle di pioggia. alt inter. Si usa per esprimere l’ordine di alternatìva [al-ter-na-ti-va] n.f. Possi-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


alternativo

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

40

bilità di scegliere tra due o più soluzioni. alternatìvo [al-ter-na-ti-vo] agg. 1 Che in una scelta si presenta opposto o diverso da un’altra cosa: Come piatto alternativo alla pasta abbiamo il riso. 2 Che si oppone alla cultura dominante: La medicina alternativa si diffonde sempre più. altèrno [al-ter-no] agg. Che si ripete ad intervalli regolari: Durante le vacanze ti telefonerò a giorni alterni. altèro [al-te-ro] agg. Superbo, fiero.

sin. altezzoso, contr. umile altézza [al-tez-za] n.f. 1 Dimensione

di un corpo dalla sua sommità alla base: L’altezza di quel trampolino è di cinque metri. 2 Detto di acque, profondità: L’altezza del mare qui è di sei metri. 3 Luogo elevato: Da questa altezza si ammira un magnifico panorama. 4 Grandezza: La sua altezza d’ingegno non ha simili! 5 In geografia, distanza di un punto dal livello del mare. 6 Titolo attribuito ai membri di famiglia reale. sin. 3 cima, 5 altitudine, 6 eccellenza ME ssere all’altezza di un incarico. (Avere ca­ pacità sufficienti per svolgere un’attività.) altezzóso [al-tez-zo-so] agg. Presuntuo-

altroché

/ n.m. Parte elevata: Guardai verso l’alto e vidi il cielo coperto di nubi. / avv. In su, verso il cielo: Vola alto con la fantasia.

agg.: sin. 1 elevato, 3 profondo, 4 eccellente, contr. 1 2 3 basso, 5 meridionale MA vere alti e bassi. (Alternare momenti piacevoli a momenti sfavorevoli.) Far cadere le cose dall’alto. (Far apparire importante ciò che invece è normale.) altolà [al-to-là] inter. Si usa per esprime-

re l’ordine di fermarsi: La guardia gridò: altolà! / n.m.inv. Ordine di fermarsi: La sentinella intimò l’altolà al fuggitivo. altoparlànte [al-to-par-lan-te] n.m. Apparecchio che amplifica i suoni. pl. altoparlanti altopiàno [al-to-pia-no] n.m. Zona pia-

neggiante situata ad un’altezza superiore ai trecento metri sul livello del mare. pl. altopiani o altipiani altorilièvo [al-to-ri-lie-vo] n.m. Scultura

in cui le figure emergono in modo molto pronunciato dal piano di fondo. pl. altorilievi altresì [al-tre-sì] avv. Anche, inoltre: Mi

raccontò altresì del suo viaggio. altrettànto [al-tret-tan-to] agg.indef. In uguale numero o misura: La squadra regiso, superbo, borioso. altìccio [al-tic-cio] agg. Che ha ecceduto strò cinque vittorie e altrettante sconfitte. / pron.indef. Stessa quantità: Ho bevuto nel bere, brillo. tre bicchieri di aranciata e tu altrettanti. / m.pl. alticci, f.pl. alticce, sin. allegro altìmetro [al-ti-me-tro] n.m. Strumento avv. Nella stessa misura: Non ho più letto usato per determinare l’altezza di un pun- un libro altrettanto bello. to geografico rispetto al livello del mare. avv.: sin. parimenti, contr. diversamente altisonànte [al-ti-so-nan-te] agg. Par- altri [al-tri] pron.indef. un’altra persona, ticolarmente solenne e retorico: Nei suoi qualcuno: Non vorrei che altri mi vedesse in questo stato. discorsi usa spesso frasi altisonanti. altitùdine [al-ti-tu-di-ne] n.f. Altezza di È solo singolare. un luogo rispetto al livello del mare: La altriménti [al-tri-men-ti] avv. 1 Diversamente, in un altro modo: Non potevo agire città si trova a cento metri di altitudine. àlto [al-to] agg. 1 Sviluppato vertical- altrimenti. 2 In caso contrario: Accetta mente: Vicino alla mia casa hanno costrui- questo regalo, altrimenti mi arrabbio. to un palazzo molto alto. 2 Che si trova in àltro [al-tro] agg.indef. 1 Diverso, difposizione elevata: La parte alta del paese è ferente: La volta scorsa abbiamo percorso disabitata da tanto tempo. 3 Che si esten- un’altra strada. 2 Ulteriore, nuovo: Vuoi de in profondità: Nuotare nell’acqua alta è un’altra spremuta? 3 Restante: Gli altri divertente. 4 Nobile, sublime: È una donna libri sono stati regalati. 4 Trascorso, pasdi alto ingegno. 5 Settentrionale, proprio sato: L’altro mese mi sono iscritto a gindel Nord: L’alta Italia è molto industrializ- nastica. 5 Prossimo, che verrà: Prometto zata. 6 Acuto, intenso: Non riesco ad into- che un altr’anno verrò a trovarti. / pron. nare le note alte. 7 Superiore al normale: indef. Cosa o persona diversa: Un altro avrebbe riso a questa barzelletta. Questa sciarpa ha un prezzo troppo alto! Comp.magg. più alto o superiore. Sup.ass. altissimo o supremo o sommo.

agg.indef.: sin. 3 rimanente altroché [al-tro-ché] inter. Si usa come


altrove

41

risposta enfaticamente affermativa: Se verrò? Altroché! altróve [al-tro-ve] avv. In un altro luogo: Cercatelo altrove. altrùi [al-tru-i] agg.poss. Di un altro, di altri: Non scarabocchiate i libri altrui. contr. proprio altruìsmo [al-tru-i-smo] n.m. Amore per

amatore

amare: È una persona amabile. 2 Detto del vino, che tende al dolce. amàca [a-ma-ca] n.f. Lettino di rete o di tela appeso tra due sostegni fissi. pl. amache

amalgamàre [a-mal-ga-ma-re] v.tr. Me-

scolare elementi diversi in un insieme omogeneo: Amalgama bene latte, uova e il prossimo, disponibilità a considerare farina. / v.rifl.recipr. (amalgamarsi) Troprima di tutto i bisogni degli altri. vare un’ottima intesa: Gli alunni si sono contr. egoismo amalgamati molto bene tra loro. altruìsta [al-tru-i-sta] agg. Che ha come v.tr.: contr. separare, v.rifl.recipr.: sin. scopo il bene degli altri. / n.m. e f. Perso- unirsi na che si preoccupa degli altri più che di amànte [a-man-te] agg. Che ama, che se stessa. predilige: Mia sorella è molto amante dello m.pl. altruisti, f.pl. altruiste, agg. e n.m. e sport. / n.m. e f. Chi ha una relazione amof.: contr. egoista rosa, soprattutto fuori del matrimonio. altùra [al-tu-ra] n.f. 1 Luogo abbastanza agg.: sin. appassionato elevato: La chiesetta si trova su quell’al- amanuènse [a-ma-nu-en-se] n.m. Chi, tura. 2 Alto mare: Quella imbarcazione è prima dell’invenzione della stampa, coattrezzata per la pesca d’altura. piava a mano i testi: Tanti libri si sono conalùnno [a-lun-no] n.m. Scolaro, allievo. servati fino ad oggi grazie agli amanuensi. alveàre [al-ve-a-re] n.m. Dimora delle amàre [a-ma-re] v.tr. 1 Provare amore api, arnia. e affetto per qualcuno. 2 Provare una àlveo [al-ve-o] n.m. Incavo del terreno forte predilezione per qualcosa: Di sera in cui scorre un corso d’acqua: Dopo l’al- amo passeggiare. / v.rifl.recipr. (amarsi) luvione il fiume è tornato nell’alveo. Volersi bene: Quei due giovani si amano sin. letto da tanto tempo. alvèolo [al-ve-o-lo] n.m. Piccola cavità v.tr.: contr. 1 2 odiare, detestare di certi organi: Gli scambi tra sangue e aria amareggiàre [a-ma-reg-gia-re] v.tr. Riavvengono negli alveoli polmonari. empire di amarezza: Le tue brutte parole alzàre [al-za-re] v.tr. 1 Muovere verso mi hanno amareggiato. l’alto: Se volete intervenire, alzate la mano. I - ind.pres. io amareggio, tu amareggi... 2 Aumentare: I commercianti hanno alzato sin. affliggere, contr. allietare, rasserenare i prezzi. 3 Costruire: Hanno alzato un muro amarèna [a-ma-re-na] n.f. Tipo di cilietra le due proprietà. / v.intr.pron. (alzarsi) gia dal sapore leggermente acidulo. 1 Crescere in altezza, in intensità...: Il amarétto [a-ma-ret-to] n.m. 1 Pasticfiume si alzò oltre il livello di guardia. 2 Sa- cino di pasta di mandorle, dal sapore lire, muoversi verso l’alto: L’elicottero si è amarognolo. 2 Liquore dal caratteristico alzato dalla piattaforma. 3 Detto dei corpi sapore di mandorla amara. celesti, sorgere. / v.rifl. (alzarsi) 1 Muover- amarézza [a-ma-rez-za] n.f. Tristezza, si da seduti o sdraiati, mettersi in piedi. 2 doloroso rammarico. Svegliarsi o levarsi dal letto: Di domenica contr. gioia, soddisfazione generalmente mi alzo tardi. amàro [a-ma-ro] agg. 1 Non dolce: Lo v.tr.: sin. 1 sollevare, 3 elevare, contr. 1 sciroppo aveva un sapore amaro. 2 Triste, abbassare, 2 diminuire, 3 abbattere doloroso: Le sue parole amare mi hanno M Alzare la voce. (Gridare.) impressionato. / n.m. 1 Liquore dal sapoAlzare le mani su qualcuno. (Picchiare.) re non dolce preparato con erbe aromatiAlzare i tacchi. (Fuggire, scappare.) che e usato come digestivo o aperitivo. 2 alzheimer n.m.inv. Malattia che di- Amarezza, rancore: C’è ancora dell’amaro strugge le cellule del cervello, soprattutto tra loro. in tarda età. amatóre [a-ma-to-re] n.m. 1 Nello sport, e parola tedesca atleta non professionista. 2 Persona che amàbile [a-ma-bi-le] agg. 1 Che si fa ha una passione per qualcosa.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


amatoriale

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

ambulante

42

f. amatrice, m.pl. amatori, f.pl. amatrici, sin. 1 dilettante, 2 appassionato amatoriàle [a-ma-to-ria-le] agg. Svolto

per piacere e non per professione: La mia mamma recita in una compagnia teatrale amatoriale. amàzzone [a-maz-zo-ne] n.f. 1 Donna che va a cavallo, cavallerizza: Mia sorella è un’esperta amazzone. 2 Leggendaria donna guerriera e cacciatrice dell’antichità, che rifiutava gli uomini. ambasciàta [am-ba-scia-ta] n.f. 1 Ufficio di rappresentanza che ogni Stato ha nelle capitali degli altri Stati: Per quel visto ti devi recare all’ambasciata. 2 Messaggio inviato a una persona tramite un portavoce: Ho ricevuto la tua ambasciata. ambasciatóre [am-ba-scia-to-re] n.m. Rappresentante di uno Stato presso un altro Stato. f. ambasciatrice, m.pl. ambasciatori, f.pl. ambasciatrici PA mbasciatore non porta pena. (Colui che consegna un messaggio non può essere ritenuto responsabile delle notizie spiacevoli che porta.) ambedùe [am-be-du-e] agg.inv. En-

v.intr.pron.: sin. integrarsi ambientazióne [am-bien-ta-zio-ne] n.f.

Ricostruzione delle caratteristiche di un ambiente: L’ambientazione di quel film ha richiesto un grande lavoro. ambiènte [am-bien-te] n.m. 1 Spazio naturale in cui si sviluppa la vita degli organismi. 2 Spazio in cui l’uomo vive, fatto di rapporti sociali e culturali. 3 Locale o stanza: La palestra è un grande ambiente pieno di attrezzi. ambiguità [am-bi-gui-tà] n.f.inv. Caratteristica di ciò che può essere interpretato in più modi: L’ambiguità della tua frase ha causato malumore. ambìguo [am-bi-guo] agg. Che può essere interpretato in diversi modi: Le sue frasi sono spesso ambigue. sin. dubbio, oscuro ambìre [am-bi-re] v.tr. Bramare, deside-

rare fortemente: Ambisco il primo premio del concorso. / v.intr. Aspirare: Quel giovane cantante ambisce al successo. III - ind.pres. io ambisco, tu ambisci... àmbito [am-bi-to] n.m. Area circoscritta in cui ci si muove o si agisce: Ciò non rientra nell’ambito delle mie mansioni. trambi: Ho acquistato ambedue i romanzi. ambivalènte [am-bi-va-len-te] agg. Va/ pron.inv. Tutti e due: Ambedue ci aiuta- lido per due usi diversi, che ha doppio rono a scaricare le valigie. valore. ambi- pref. È usato nella formazione di ambivalènza [am-bi-va-len-za] n.f. Prealcune parole con il significato di ‘due, senza di due aspetti diversi: L’ambivalenza di due’. del tuo discorso ci ha fatto riflettere. ambidèstro [am-bi-de-stro] agg. Che ambizióne [am-bi-zio-ne] n.f. 1 Desiusa tutte e due le mani con pari abilità: Ho derio di raggiungere l’obiettivo che ci si giocato con un tennista ambidestro. è prefissati: Ha l’ambizione di diventare ambientàle [am-bien-ta-le] agg. Che medico. 2 Brama di successo, di potere. riguarda l’ambiente: L’inquinamento am- ambizióso [am-bi-zio-so] agg. 1 Domibientale è un problema attuale. nato dall’ambizione: Il tuo progetto è amambientalìsta [am-bien-ta-li-sta] n.m. e bizioso. 2 Che dimostra de­terminazione: f. Chi si batte per la salvaguardia dell’am- La tennista ambiziosa si allena con fermezbiente: Sono un convinto ambientalista. za per vincere. m.pl. ambientalisti, f.pl. ambientaliste ambientaménto [am-bien-ta-men-to]

n.m. Adattamento ad un certo ambiente: L’ambientamento di una persona in un Paese straniero è sempre difficile. ambientàre [am-bien-ta-re] v.tr. 1 Adattare ad un nuovo ambiente. 2 Collocare in una precisa dimensione spaziale e temporale: Il regista ha ambientato il film nel medioevo. / v.intr.pron. (ambientarsi) Adattarsi ad un ambiente: Mi sono subito ambientato nella mia nuova classe.

contr.

1 umile,

modesto

àmbo [am-bo] agg.inv. Entrambi: È proi-

bito transitare su ambo i lati della carreggiata. / n.m. 1 Nella tombola, due numeri estratti sulla stessa fila della cartella. 2 Nel gioco del lotto, due numeri estratti nella stessa ruota. n.m.: pl. ambi àmbra [am-bra] n.f. Resina fossile di

colore giallo intenso, usata per fabbricare gioielli e oggetti ornamentali. ambulànte [am-bu-lan-te] agg. Che non


ambulanza

ammansire

43

ha una sede fissa. / n.m. Chi esercita il commercio senza sede fissa: Nei giorni di mercato in piazza ci sono molti ambulanti. ambulànza [am-bu-lan-za] n.f. Autoveicolo attrezzato per il soccorso e il trasporto di feriti. sin. autolettiga, autoambulanza ambulatòrio [am-bu-la-to-rio] n.m. Lo-

cale adibito a visite mediche e a piccoli interventi.

pl. ambulatori amèba [a-me-ba] n.f. Essere vivente

costituito da una sola cellula, che vive nelle acque e nei terreni umidi e cambia continuamente forma. àmen [a-men] inter. Formula che conclude le preghiere con il significato di ‘così sia’. amenità [a-me-ni-tà] n.f.inv. Piacevolezza, serenità: L’amenità di questo meraviglioso paesaggio mi distende. amèno [a-me-no] agg. 1 Che reca piacere, ridente: Quel paese si trova in una valle amena. 2 Divertente, simpatico: Il tuo amico è un tipo ameno. sin. 2 faceto, spassoso, contr. 2 cupo americàno [a-me-ri-ca-no] agg. Dell’A-

merica. / n.m. 1 Chi è nativo o abitante dell’America. 2 Lingua inglese parlata negli Stati Uniti d’America. ametìsta [a-me-ti-sta] n.f. Varietà di quarzo violetto, pietra preziosa usata nella realizzazione di gioielli. amiànto [a-mian-to] n.m. Materiale speciale che non prende fuoco, oggi vietato perché tossico. amichévole [a-mi-che-vo-le] agg. Che dimostra amicizia: Gli hanno riservato un’accoglienza amichevole. / n.f. Gara sportiva senza interessi di graduatoria. agg.: sin. cordiale, contr. ostile amicìzia [a-mi-ci-zia] n.f. Sentimento di

affetto e confidenza fra due persone.

contr. ostilità, inimicizia amìco [a-mi-co] agg. Benevolo: Da te

ho ricevuto sempre parole amiche. / n.m. Persona legata ad un’altra da un rapporto di amicizia: Ho rivisto un vecchio amico.

m.pl. amici, f.pl. amiche, n.m.: contr. nemico MA mico del cuore. (Amico prediletto.) P C hi trova un amico trova un tesoro. (Avere un vero amico è una grande fortuna.)

àmido [a-mi-do] n.m. Sostanza conte-

nuta in molti vegetali e nei loro derivati. ammaccàre [am-mac-ca-re] v.tr. Schiacciare la superficie di un oggetto con un colpo o con un urto: In fase di retromarcia ha ammaccato il paraurti dell’auto. I - ind.pres. io ammacco, tu ammacchi... / v.intr.pron. (ammaccarsi) Subire una deformazione sulla superficie: Nel trasporto la frutta si è tutta ammaccata. v.tr.: sin. deformare, v.intr.pron.: sin. deformarsi, schiacciarsi ammaccatùra [am-mac-ca-tu-ra] n.f.

Deformazione della superficie dovuta ad un urto: La tua auto ha un’ammaccatura sulla portiera. ammaestràre [am-ma-e-stra-re] v.tr. 1 Insegnare, rendere istruito: La storia ci ammaestra. 2 Addestrare con esercizi: Il domatore ammaestra i leoni. sin.

1

istruire, 2 addomesticare

ammaestraménto [am-ma-e-stra-mento] n.m.

1 Insegnamento. 2 Addestramento di animali: Vorrei iniziare l’ammaestramento del mio cane. ammainàre [am-mai-na-re] v.tr. Abbassare vele o bandiere.

sin. calare, contr. alzare, issare ammalàrsi [am-ma-lar-si] v.intr.pron.

Contrarre una malattia, cadere malato: Si ammalarono tutti e due di morbillo. contr. guarire ammalàto [am-ma-la-to] agg. Colpito da

malattia. / n.m. Chi è sofferente, infermo, degente: Fare visita agli ammalati è un’azione di solidarietà. ammaliàre [am-ma-lia-re] v.tr. Esercitare fascino su qualcuno, incantare: Le sirene ammaliavano i naviganti con il canto. I - ind.pres. io ammalio, tu ammali... sin. affascinare

ammaliatóre [am-ma-lia-to-re] agg. Capace di incantare, seducente.

f. ammaliatrice, m.pl. ammaliatori, f.pl. ammaliatrici, sin. affascinante ammànco [am-man-co] n.m. Somma di

denaro mancante: Alla fine della giornata in banca si verificò un grosso ammanco. pl. ammanchi

ammanettàre [am-ma-net-ta-re] v.tr.

Stringere i polsi con le manette, arrestare. ammansìre [am-man-si-re] v.tr. Rendere mansueto, rabbonire: Il domatore riesce ad ammansire gli animali feroci.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


ammassare

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

III - ind.pres. io ammansisco, tu ammansisci... ammassàre [am-mas-sa-re] v.tr. Ammucchiare: Ho ammassato i libri in soffitta. / v.intr.pron. (ammassarsi) Radunarsi, affollarsi: I tifosi si sono ammassati fuori degli spogliatoi. v.tr.: contr. disperdere, sparpagliare, v.intr. pron.: sin. accalcarsi, contr. disperdersi ammàsso [am-mas-so] n.m. Mucchio,

cumulo di cose riunite insieme: Togli dal giardino quell’ammasso di foglie secche.

ammattiménto

[am-mat-ti-men-to]

n.m. Cosa o problema che fa diventare pazzi: Quel progetto è un ammattimento. ammattìre [am-mat-ti-re] v.intr. Diventare matto, impazzire: Ammattisco di fronte a questo caos. III - ind.pres. io ammattisco, tu ammattisci... ammazzàre [am-maz-za-re] v.tr. 1 Uccidere qualcuno in maniera particolarmente cruenta. 2 Affaticare gravemente: Quel lavoro lo ammazza. / v.rifl. (ammazzarsi) Suicidarsi. v.tr.: sin. 1 assassinare, 2 sfiancare MA mmazzare il tempo. (Far passare il tempo tenendosi occupati.) ammènda [am-men-da] n.f. 1 Multa: Ho

ricevuto un’ammenda salata. 2 Riparazione di una colpa commessa: Bisogna fare ammenda dei propri errori. ammésso [am-mes-so] agg. Accolto, consentito: Le squadre ammesse al torneo si dovranno presentare domani. / n.m. Chi può accedere ad una prova d’esame: Ho l’elenco degli ammessi alla prova orale. amméttere [am-met-te-re] v.tr. 1 Tollerare, permettere: Non ammetto ritardi. 2 Riconoscere apertamente: Ha ammesso la sua colpa. 3 Accogliere: Mi hanno ammesso al club. II - si coniuga come mettere. sin.

ammodernare

44

accettare, 3 introdurre ammiccàre [am-mic-ca-re] v.intr. Striz1

zare l’occhio, fare un cenno d’intesa: Il mio amico ammiccò ad una bella ragazza. I - ind.pres. io ammicco, tu ammicchi... amministràre [am-mi-ni-stra-re] v.tr. 1 Curare gli affari di un ente pubblico o privato: Il babbo amministra un’azienda. 2 Somministrare, impartire: Il sacerdote amministra i sacramenti. / v.rifl. (amministrarsi) Darsi regole, gestirsi: Ha tante idee,

ma non si sa amministrare.

amministratìvo [am-mi-ni-stra-ti-vo]

agg. Che riguarda l’amministrazione, sia pubblica che privata.

amministratóre [am-mi-ni-stra-to-re]

n.m. Chi cura la gestione dei beni altrui: L’amministratore del palazzo ha convocato un’assemblea dei condomini.

f. amministratrice, m.pl. amministratori, f.pl. amministratrici amministrazióne [am-mi-ni-stra-zione] n.f. 1 Cura, gestione dei beni o degli

interessi di un ente pubblico o privato: Ai giudici spetta l’amministrazione della giustizia. 2 Sede, luogo dove si svolge l’attività dell’amministrazione stessa e insieme delle persone che vi lavorano: Mi sono recato presso l’amministrazione comunale. sin. 1 direzione ammiràglio [am-mi-ra-glio] n.m. Comandante di una flotta militare. pl. ammiragli ammiràre [am-mi-ra-re] v.tr.

1 Osservare con meraviglia ed entusiasmo: Dalla torre ammirerai un paesaggio stupendo. 2 Provare apprezzamento per qualcuno, stimare: Lo ammiro per il suo coraggio.

sin.

1 contemplare,

contr. 2 disprezzare

ammiratóre [am-mi-ra-to-re] n.m. Chi prova profonda considerazione e attrazione per qualcuno: I suoi ammiratori le telefonano spesso.

f. ammiratrice, m.pl. ammiratori, f.pl. Ammiratrici, sin. corteggiatore ammirazióne [am-mi-ra-zio-ne] n.f. 1

Contemplazione estatica: L’ammirazione del tramonto mi ha rilassato. 2 Sentimento di stima e rispetto: Provo ammirazione per le persone altruiste. contr. 2 disprezzo Non si usa al plurale. ammirévole [am-mi-re-vo-le] agg. Che

suscita ammirazione: In quell’occasione hai dato prova di un ammirevole coraggio. ammissìbile [am-mis-si-bi-le] agg. Accettabile, comprensibile: Non è ammissibile questo tuo comportamento. contr. inammissibile ammissióne [am-mis-sio-ne] n.f.

1 Accettazione: Ha studiato molto per l’ammissione all’Istituto d’Arte. 2 Riconoscimento: È lodevole l’ammissione dei suoi errori.

contr. 2 negazione ammodernàre [am-mo-der-na-re] v.tr.


ammodo

amo

45

Rinnovare, rendere moderno: I locali della palestra sono stati ammodernati. ammòdo [am-mo-do] avv. Nel modo giusto: Cerca di comportarti ammodo. / agg.inv. Educato: È un giovane ammodo. avv.: sin. accuratamente, agg.inv.: sin. compìto, equilibrato ammogliàre [am-mo-glia-re] v.tr. Dar

moglie a qualcuno: Il re ammogliò suo figlio con una principessa straniera. I - ind.pres. io ammoglio, tu ammogli... / v.intr.pron. (ammogliarsi) Prendere moglie: Si è ammogliato qualche settimana fa. ammogliàto [am-mo-glia-to] agg. Sposato: Desidero vedere mio figlio ammogliato. / n.m. Chi ha moglie: L’incontro di calcio si svolgerà tra scapoli ed ammogliati. ammonìaca [am-mo-ni-a-ca] n.f. Gas incolore di odore pungente.

essi ammontìcchino.

ammorbidènte

[am-mor-bi-den-te]

n.m. Liquido per il bucato che rende i vestiti morbidi. ammorbidìre [am-mor-bi-di-re] v.tr. Rendere morbido, soffice: Quel nuovo shampoo mi ha ammorbidito i capelli. III - ind.pres. io ammorbidisco, tu ammorbidisci... / v.intr.pron. (ammorbidirsi) 1 Diventare mor­bido. 2 Mitigarsi: Il tuo carattere con il passar degli anni si è ammorbidito. v.tr.: contr. indurire ammortizzàre [am-mor-tiz-za-re] v.tr.

Estinguere gradualmente un debito: In venti anni ammortizzerò il mutuo. 2 In meccanica, attutire urti o vibrazioni. 1

ammortizzatóre [am-mor-tiz-za-to-re]

n.m. Dispositivo in grado di ridurre l’intensità di urti o vibrazioni: La moto ha un ammoniménto [am-mo-ni-men-to] ammortizzatore rotto. n.m. Rimprovero: Il dirigente scolastico ammucchiàre [am-muc-chia-re] v.tr. Mettere in mucchio, ammassare alla rindiede alla mia classe un ammonimento. ammonìre [am-mo-ni-re] v.tr. 1 Esorta- fusa: Ha ammucchiato i libri sul tavolo. I - ind.pres. io ammucchio, tu ammucre, consigliare: L’ho ammonito di evitare chi... cattive compagnie. 2 Rimproverare, sgridare: L’insegnante ammonì gli studenti. 3 / v.intr.pron. (ammucchiarsi) Accalcarsi, Nello sport, richiamare un calciatore che ammassarsi: I curiosi si ammucchiarono vicino al famoso attore. commette infrazione. III - ind.pres. io ammonisco, tu ammo- v.tr.: sin. accatastare, v.intr.pron.: sin. affollarsi nisci... ammuffìre [am-muf-fi-re] v.intr. Cocontr. 2 lodare, elogiare ammonizióne [am-mo-ni-zio-ne] n.f. 1 prirsi di muffa: La frutta è ammuffita. III - ind.pres. io ammuffisco, tu ammufMonito, esortazione: Ascolta le ammonifisci... zioni dei tuoi genitori. 2 Autorevole rimprovero: Gli insegnanti mi danno continue ammutinaménto [am-mu-ti-na-menammonizioni. 3 Nello sport, avvertimento o to] n.m. Rifiuto di eseguire gli ordini del provvedimento rivolto dall’arbitro a un gio- superiore da parte di militari, membri di catore che ha commesso una scorrettezza. un equipaggio o detenuti. Non si usa al plurale.

sin. 2 richiamo, contr. 1 2 elogio ammontàre [am-mon-ta-re] v.intr. Ar-

sin. ribellione

ammutinàrsi [am-mu-ti-nar-si] v.intr. rivare a una certa somma: I danni del pron. Fare atto di ribellione contro il coterremoto ammontano a svariati miliardi. / mandante: L’equipaggio si ammutinò. sin. insorgere, contr. obbedire n.m. Somma, importo complessivo. ammonticchiàre [am-mon-tic-chia-re] ammutolìre [am-mu-to-li-re] v.intr. Div.tr. Fare un mucchio disordinato: Il bosca- venire muto: Ammutolì per la vergogna. III - ind.pres. io ammutolisco, tu amiolo ha ammonticchiato la legna da ardere. mutolisci... I - ind. pres. io ammontìcchio, tu ammontìcchi, egli ammontìcchia, noi am- amnesìa [am-ne-si-a] n.f. Perdita della monticchiàmo, voi ammonticchiàte, memoria. essi ammontìcchiano; cong. pres. che io amnistìa [am-ni-sti-a] n.f. Sospensione ammontìcchi, che tu ammontìcchi, che della pena ad un condannato. egli ammontìcchi, che noi ammontic- sin. grazia chiàmo, che voi ammonticchiàte, che àmo [a-mo] n.m. Gancio di metallo che

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


amorale

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

analcolico

46

serve per pescare.

dezza: L’altoparlante amplifica il suono

pola.) Prendere all’amo. (Ingannare, truffare.) amoràle [a-mo-ra-le] agg. Che manca di

esagerato: Ha amplificato i suoi pregi. I - ind.pres. io amplifico, tu amplifichi...

MA bboccare all’amo. (Cadere in una trap- della voce. 2 Descrivere qualcosa in modo

senso morale.

contr. morale amoralità [a-mo-ra-li-tà] n.f.inv. Indif-

sin.

2

esagerare

amplificatóre [am-pli-fi-ca-to-re] n.m.

Apparecchio che aumenta l’intensità di un suono. amplificazióne [am-pli-fi-ca-zio-ne] n.f. ferenza verso i valori morali. Aumento dell’intensità di qualcosa: Il micontr. moralità amóre [a-mo-re] n.m. 1 Sentimento di crofono permette l’amplificazione della voce. profondo affetto per qualcuno: L’amore ampólla [am-pol-la] n.f. Vasetto di vetro materno verso i figli è fortissimo. 2 Affetto o di ceramica con il collo stretto a beccuce attrazione verso una persona dell’altro cio: Passami l’ampolla dell’olio. sesso: Fra i due nacque un amore appas- amputàre [am-pu-ta-re] v.tr. Tagliare, sionato. 3 Persona amata: Il primo amore asportare un arto o un organo con un’onon si dimentica mai. 4 Oggetto delizioso: perazione chirurgica. amputazióne [am-pu-ta-zio-ne] n.f. Quel braccialetto in vetrina è un amore. Operazione chirurgica di asportazione di contr. 1 2 odio, ostilità MP er amore o per forza. (Volentieri o con- un arto o di un organo. amuléto [a-mu-le-to] n.m. Oggetto scatrovoglia.) amoreggiàre [a-mo-reg-gia-re] v.intr. ramantico, portafortuna, talismano. [a-nab-ba-glian-te] Intrattenere una relazione d’amore super- anabbagliànte n.m. In un veicolo, ciascuna delle due ficiale, non importante. I - ind.pres. io amoreggio, tu amoreggi... luci anteriori che non abbagliano. amorévole [a-mo-re-vo-le] agg. Premu- contr. abbagliante anacronìsmo [a-na-cro-ni-smo] n.m. 1 roso, affettuoso: È un padre amorevole. amòrfo [a-mor-fo] agg. 1 Che non ha Errore di cronologia per cui si attribuiscoforme ben definite: È una scultura amor- no abitudini e costumi di un periodo ad fa. 2 Scialbo, privo di personalità: Quella un altro: In quel film sui Romani ho notato un anacronismo: alcuni attori portavano ragazza ha un carattere amorfo. amorìno [a-mo-ri-no] n.m. Bambino l’orologio! 2 Atteggiamento che contrasta con il tempo in cui si vive. alato simbolo dell’amore. anacronìstico [a-na-cro-ni-sti-co] agg. sin. putto amoróso [a-mo-ro-so] agg. 1 Che riguar- Che non si addice al proprio tempo: Le da l’amore. 2 Che dimostra affetto: È stato sue idee politiche sono anacronistiche. m.pl. anacronistici, f.pl. anacronistiche sempre un figlio amoroso. anàgrafe [a-na-gra-fe] n.f. 1 Registro sin. 2 tenero, affettuoso ampiézza [am-piez-za] n.f. Caratteri- che contiene tutti i dati degli abitanti di stica di ciò che è grande in larghezza e un Comune. 2 Ufficio del Comune che lunghezza: Il locale è di notevole ampiezza! conserva e aggiorna tale registro. anagràfico [a-na-gra-fi-co] agg. Che riàmpio [am-pio] agg. Esteso, spazioso. guarda l’anagrafe: I miei dati anagrafici m.pl. ampi, f.pl. ampie ampliaménto [am-plia-men-to] n.m. sono registrati sulla carta d’identità. Ingrandimento: I lavori di ampliamento m.pl. anagrafici, f.pl. anagrafiche anagràmma [a-na-gram-ma] n.m. Spodella palestra sono iniziati. ampliàre [am-plia-re] v.tr. 1 Aumentare stamento delle lettere di una parola per nell’estensione o nelle dimensioni: Ab- comporne un’altra: “Mora” è l’anagramma biamo ampliato la casa. 2 Accrescere: La di “ramo”. lettura ha ampliato i suoi confini culturali. pl. anagrammi analcòlico [a-nal-co-li-co] agg. Che non I - ind.pres. io amplio, tu ampli... contiene alcol: Vorrei una bevanda analcocontr. 1 restringere, rimpicciolire amplificàre [am-pli-fi-ca-re] v.tr. 1 In lica. / n.m. Bevanda priva di alcol. fisica, aumentare il valore di una gran- m.pl. analcolici, f.pl. analcoliche


anale

47

ancora

anàle [a-na-le] agg. Che riguarda l’ano. di ogni istituzione, basandosi solo sulla analfabèta [a-nal-fa-be-ta] agg. e n.m. libertà personale. e f. Detto di chi non sa né leggere né anàrchico [a-nar-chi-co] agg. Che riguarscrivere.

analfabetìsmo

[a-nal-fa-be-ti-smo]

n.m. Incapacità di leggere e scrivere. analgèsico [a-nal-ge-si-co] n.m. Farmaco che elimina o mitiga il dolore: Per il mal di testa prendi un analgesico. pl. analgesici anàlisi [a-na-li-si] n.f.inv.

Indagine, esame accurato: Facciamo un’analisi della situazione. 2 Metodo di ricerca basato sulla scomposizione di qualcosa nei suoi elementi, per poi studiarli dal punto di vista chimico e biologico: Dovrò sottopormi all’analisi del sangue. 1

da l’anarchia. / n.m. Chi non riconosce l’autorità dello Stato e crede solo alla libertà personale: Oggi gli anarchici hanno manifestato in piazza. m.pl. anarchici, f.pl. anarchiche anatèma [a-na-te-ma] n.m. 1 Scomuni-

ca, condanna: Nel passato, la Chiesa lanciò anatemi conto gli eretici. 2 Maledizione: Lo stregone urlò un anatema contro gli elfi del bosco.

contr. benedizione anatomìa [a-na-to-mi-a] n.f. Scienza

che studia la conformazione e la struttura degli esseri viventi. anatòmico [a-na-to-mi-co] agg. 1 Che L’analisi del testo può essere: - g rammaticale: esame delle singole parole ri­guarda l’anatomia. 2 Modellato secondo la forma del corpo umano o di una sua di una frase - l ogica: esame della funzione delle parole parte: La mamma ama riposarsi sulla poltrona anatomica. di una frase

-d el periodo: esame delle frasi che lo compongono analìsta [a-na-li-sta] n.m. e f. 1 Chi ef-

m.pl. anatomici, f.pl. anatomiche ànatra [a-na-tra] o ànitra n.f. Uccello

m.pl. analoghi, f.pl. analoghe ànanas [a-na-nas] n.m.inv. 1 Pianta tro-

sin. intorpidito

acquatico: Nello stagno nuotano le anatre. fettua analisi chimiche, cliniche, fisiche o anatròccolo [a-na-troc-co-lo] n.m. Puldi informatica. 2 Studioso di matematica. cino dell’anatra. ànca [an-ca] n.f. Parte superiore della m.pl. analisti, f.pl. analiste analìtico [a-na-li-ti-co] agg. Accurato, coscia: Ha una lussazione all’anca. minuzioso: Ho svolto un esame analitico pl. anche ancèlla [an-cel-la] n.f. Presso gli antichi della situazione. Romani, schiava, serva della padrona. m.pl. analitici, f.pl. analitiche La locuzione indice analitico indica l’e- ancestràle [an-ce-stra-le] agg. Che rilenco in ordine alfabetico dei principali guarda gli antenati, che ha origini lontanissime: L’uomo moderno conserva ancora argomenti contenuti in un testo. analizzàre [a-na-liz-za-re] v.tr. 1 Sot- delle paure ancestrali. toporre ad analisi: Fai analizzare l’acqua ànche [an-che] cong. 1 Pure (valore codel tuo pozzo. 2 Esaminare attentamente: pulativo): Insieme ai tifosi c’eri anche tu. 2 Allo stesso modo (valore rafforzativo): Analizzeremo la situazione con calma. Siete bravi e anche simpatici. 3 Ammesso sin. 2 vagliare analogìa [a-na-lo-gi-a] n.f. Affinità, so- che (valore concessivo): Anche telefonanmiglianza: Tra i due disegni ci sono molte do non lo troverei in casa. / avv. Perfino: Ho bevuto anche troppo. analogie. anchilosàto [an-chi-lo-sa-to] agg. Detto sin. corrispondenza, contr. differenza anàlogo [a-na-lo-go] agg. Che presenta di parte del corpo, irrigidito: Sono così stanco che sento i muscoli anchilosati. somiglianza con qualcosa, simile. picale con frutti commestibili. 2 Frutto della pianta che ha lo stesso nome, simile ad una grossa pigna e con polpa gialla. anarchìa [a-nar-chi-a] n.f. 1 Assenza di governo, di autorità e di ordine. 2 Movimento politico che nega la legittimità

anchorman n.m. Conduttore di una tra-

smissione giornalistica televisiva in grado di influenzare l’opinione pubblica. e parola inglese àncora [an-co-ra] n.f. Arnese di ferro

molto pesante che, calato in acqua con una corda o con una catena, tiene ferma

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


ancora

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

anestetizzare

48

andatùra [an-da-tu-ra] n.f.

un’imbarcazione.

1

Modo di

MA ncora di salvezza. (Aiuto in caso di estre- camminare: Quando cammini hai sempre ma necessità.)

ancóra [an-co-ra] avv.

Anche ora, tutt’ora: Il bambino è ancora malato. 2 Fino a questo momento, per adesso: Ancora non ho ricevuto alcuna notizia. 3 Di nuovo: Provaci ancora. 4 Perfino, addirittura: Dopo la ginnastica sarai ancora più scattante. ancoràre [an-co-ra-re] v.tr. Fermare un’imbarcazione gettando l’ancora: Il marinaio ha ancorato la barca. / v.intr.pron. (ancorarsi) Gettare l’ancora dell’imbarcazione in cui si sta navigando. 1

v.intr.pron.: contr. salpare ancorché [an-cor-ché] cong. vedi SEB-

BENE, QUANTUNQUE

andaménto [an-da-men-to] n.m. Fun-

zionamento, sviluppo di qualcosa: L’andamento dell’azienda è buono. andànte [an-dan-te] agg. Che ha qualità scadente, ordinario: Il mio cappotto è andante. / n.m. In musica, movimento ritmico tra l’allegretto e l’adagio. andàre [an-da-re] v.intr. 1 Muoversi da un luogo all’altro: Andiamo a casa. 2 Seguito da un aggettivo, essere: Andiamo orgogliosi dei tuoi risultati scolastici. 3 Procedere: Come va lo studio? 4 Funzionare: Questa radio va solo a pile. 5 Essere adatto: Queste scarpe non mi vanno. 6 Essere di moda: Quest’anno va molto il giubbotto di pelle. I - ind.pres. io vado, tu vai, egli va, noi andiamo, voi andate, essi vanno; imperf. io andavo, tu andavi...; pass. rem. io andai, tu andasti...; fut.sempl. io andrò, tu andrai...; cong.pres. che io vada, che tu vada, che egli vada, che noi andiamo, che voi andiate, che essi vadano; cond.pres. io andrei, tu andresti...; imper. va’, andate; part.pres. andante; part.pass. andato; ger.pres. andando.

sin. 1 recarsi, dirigersi M L asciarsi andare. (Abbandonarsi, scoraggiarsi, trascurarsi.) A lungo andare. (Col passare del tempo.) Andare matto per qualcosa. (Avere una grande passione per qualcosa.) andàta [an-da-ta] n.f. 1 Viaggio verso

un luogo: Alla stazione ho fatto il biglietto di andata e ritorno per Roma. 2 Prima fase di un campionato a squadre: Nel girone di andata la mia squadra ha sempre vinto. contr.

1 2 ritorno

un’andatura veloce. 2 Velocità di marcia: L’auto procedeva ad una forte andatura. sin.

1

passo

andàzzo [an-daz-zo] n.m. Andamento,

sviluppo: L’affare ha assunto un andazzo incerto. andirivièni [an-di-ri-vie-ni] n.m.inv. Viavai continuo di persone: L’andirivieni alla mostra durò parecchi giorni. àndito [an-di-to] n.m. Corridoio: Attraverso uno stretto andito si accede al salone. andróne [an-dro-ne] n.m. Corridoio fra il portone d’ingresso e il cortile o la scala interna di un edificio. anèddoto [a-ned-do-to] n.m. Fatto curioso e significativo: La nonna mi racconta tanti aneddoti della sua vita. sin. episodio anelàre [a-ne-la-re] v.intr. Bramare,

aspirare a qualcosa: I tifosi della squadra anelano alla vittoria del campionato. anèllo [a-nel-lo] n.m. 1 Cerchietto che si infila al dito per ornamento o come simbolo della propria condizione: Le persone sposate portano l’anello all’anulare sinistro. 2 Qualsiasi oggetto di forma circolare: Nell’anello del portachiavi ho inserito anche un portafortuna. anemìa [a-ne-mi-a] n.f. Malattia che consiste nella diminuzione di emoglobina o di globuli rossi nel sangue. anemòmetro [a-ne-mo-me-tro] n.m. Strumento che misura la velocità e la direzione del vento. anèmone [a-ne-mo-ne] n.m. Pianta erbacea con fiori di colore blu, bianco, rosso, rosa o viola. anestesìa [a-ne-ste-si-a] n.f. Perdita di sensibilità di una parte o di tutto l’organismo, ottenuta attraverso l’assunzione di particolari farmaci: Il dentista mi ha praticato l’anestesia locale. anestesìsta [a-ne-ste-si-sta] n.m. e f. Medico specializzato nel praticare l’anestesia prima degli interventi chirurgici. anestètico [a-ne-ste-ti-co] n.m. Sostanza capace di rendere insensibile tutto l’organismo o parte di esso. pl. anestetici, sin. narcotico anestetizzàre [a-ne-ste-tiz-za-re] v.tr.

Togliere la sensibilità all’organismo o a una parte di esso per non sentire dolore:


anfibio

49

Prima dell’intervento il dottore ha anestetizzato il paziente. anfìbio [an-fi-bio] agg. Che vive o si muove sia in ambiente terrestre che acquatico. / n.m. 1 Animale che può vivere sia sulla terra che in acqua: La rana è un anfibio. 2 Veicolo che può spostarsi sia in terra che in acqua. 3 Scarpone resistente ed impermeabile. pl. anfibi

anfiteàtro [an-fi-te-a-tro] n.m. Costru-

zione di forma ellittica dove anticamente i Romani si radunavano per assistere ai giochi dei gladiatori e ad altri spettacoli: Il Colosseo è un famoso anfiteatro. ànfora [an-fo-ra] n.f. Vaso di forma ovale con due manici, usato fin dall’antichità per la conservazione e il trasporto dei liquidi: Gli archeologi hanno ritrovato molte anfore greche e romane. anfràtto [an-frat-to] n.m. Cavità, affossamento del terreno. angèlico [an-ge-li-co] agg. Buono e puro come un angelo: Ha uno sguardo angelico. m.pl. angelici, f.pl. angeliche àngelo [an-ge-lo] n.m. 1 Nella dottri-

anidride

parte di piano racchiusa da due semirette aventi la stessa origine. 2 Punto d’incon­ tro di due pareti, di due strade: La sedia è nell’angolo. 3 Luogo appartato e tranquillo: Mi godo il panorama da quest’angolo. àngora [an-go-ra] n.f. Tipo di lana ottenuta da una varietà di capre e conigli dal pelo lungo e morbido: Ha acquistato un maglione d’angora. angòscia [an-go-scia] n.f. Stato di ansia dovuto a paura o preoccupazione: Prima dell’esame ho trascorso ore d’angoscia. pl. angosce

angosciàre [an-go-scia-re] v.tr. Causare

ansia e preoccupazione: L’idea di prendere l’aereo mi angosciava. I - ind.pres. io angoscio, tu angosci... / v.intr.pron. (angosciarsi) Farsi prendere da ansia e paura: Per ogni piccolo rumore si angoscia. v.intr.pron.: sin. tormentarsi, preoccuparsi angoscióso [an-go-scio-so] agg. Tor-

mentoso, che suscita angoscia.

contr. piacevole, rasserenante anguìlla [an-guil-la] n.f. Pesce comme-

stibile dal corpo lungo e sottile, che vive nei fiumi e nei mari. angùria [an-gu-ria] n.f. vedi COCOMERO angùstia [an-gu-stia] n.f. 1 Ristrettezza: L’angustia della stanzetta mi toglieva il respiro. 2 Angoscia, affanno: Per tutta la sera la mamma restò in angustia. angustiàre [an-gu-stia-re] v.tr. Provocare ansia: Il tuo ritardo angustiò la mamma. sin. sopruso I - ind.pres. io angustio, tu angusti... anglicàno [an-gli-ca-no] agg. e n.m. Ap- / v.intr.pron. (angustiarsi) Tormentarsi: partenente alla Chiesa d’Inghilterra. Non ti angustiare per delle sciocchezze. anglosàssone [an-glo-sas-so-ne] agg. e angùsto [an-gu-sto] agg. Ristretto, scon.m. e f. 1 Appartenente ai popoli germa- modo, di dimensioni limitate: Gli esploranici che dominarono la Gran Bretagna dal tori attraversarono un angusto passaggio. V all’XI secolo. 2 Appartenente ai popoli contr. comodo, largo di lingua e cultura inglese. ànice [a-ni-ce] n.m. Pianta erbacea dai angolàre [an-go-la-re] agg. 1 Che ri- fiori bianchi e con frutti i cui semi sono guarda o presenta un angolo. 2 Detto di usati nella produzione di pasticcini e pietra che sostiene due muri perpendico- liquori. lari tra loro: Ogni edificio ha la sua pietra anidrìde [a-ni-dri-de] n.f. Composto chiangolare. / v.tr. Nel calcio, tirare la palla mico formato da ossigeno e da un non verso un angolo della porta: Il giocatore metallo. angolò bene il tiro. pl. anidridi angolazióne [an-go-la-zio-ne] n.f. 1 Nel La locuzione anidride carbonica indica il cinema e in fotografia, angolo da cui si rigas dell’atmosfera, inodore e incolore, proprende una scena. 2 Nel calcio, traiettoria dotto dalla respirazione degli esseri viventi del pallone verso un angolo della porta. e dalla combustione di sostanze organiche, àngolo [an-go-lo] n.m. 1 In geometria, e utilizzato dalle piante nel processo di na cristiana ed ebraica, essere spirituale creato da Dio come messaggero della Sua volontà presso gli uomini, di solito raffigurato come un adolescente alato e molto bello. 2 Persona di grande bontà: La nostra insegnante è un angelo. angherìa [an-ghe-ri-a] n.f. Atto di prepotenza: Quante angherie hai subito!

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


anima

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

50

respirazione e di fotosintesi.

ànima [a-ni-ma] n.f.

Essenza vitale di tutti gli esseri viventi. 2 Nella dottrina cristiana, parte spirituale dell’uomo creata da Dio e immortale: Il teologo ha parlato dell’immortalità dell’anima. 3 Parte interna di qualcosa: nei bottoni della tua giacca c’è un’anima di ferro. 4 Parte essenziale: Ieri sei stato l’anima della festa. 5 Persona: Abita in un paese di poche anime. 1

sin. 2 spirito, 5 individuo M Non c’e anima viva. (Non c’è nessuno.) Darsi anima e corpo. (Dedicarsi a qualcosa con grande passione.) Volersi un bene dell’anima. (Amarsi intensamente.) Rompere l’anima. (Infastidire, seccare.) animàle [a-ni-ma-le] agg. Proprio degli

animali: Sto guardando un documentario sul mondo animale. / n.m. 1 Ogni essere vivente dotato di moto e di sensi: L’uomo è l’unico animale dotato di intelligenza. 2 Individuo rozzo, privo di educazione. animalìsta [a-ni-ma-li-sta] agg. Che difende i diritti degli animali: Il WWF è un’associazione animalista. / n.m. e f. Persona che difende i diritti degli animali: L’animalista è contrario agli esperimenti sugli animali. animàre [a-ni-ma-re] v.tr. 1 Dar vita: La fata turchina animò il burattino di legno costruito da Geppetto. 2 Ravvivare, rallegrare: Hai animato la serata. 3 Incitare: Il comandante animò i soldati all’attacco. / v.intr.pron. (animarsi) 1 Accalorarsi: La discussione si è animata. 2 Acquistare vivacità: La città comincia ad animarsi. v.tr.: sin. giare

3

incoraggiare, contr.

3

scorag-

animàto [a-ni-ma-to] agg.

1 Dotato di movimento: L’uomo è un essere animato. 2 Infervorato: Si aprì un’animata discussione.

contr. 1 inanimato, 2 calmo, posato La locuzione cartone animato indica un film realizzato con disegni che, proiettati in rapida sequenza, danno l’idea di movimento. animatóre [a-ni-ma-to-re] n.m. Chi pro-

muove e gestisce un’iniziativa: Fu lui l’animatore dello sciopero. f. animatrice, m.pl. animatori, f.pl. animatrici animazióne [a-ni-ma-zio-ne] n.f. 1 Vi-

vacità: Oggi a scuola c’è grande animazio-

annegamento

ne. 2 Insieme delle attività organizzate da un animatore: In quel camping l’animazio­ ne è divertente. 3 Nel cinema, tecnica che crea movimento apparente alle immagini disegnate, dando origine ai cartoni animati: Ho visto un bel film d’animazione. ànimo [a-ni-mo] n.m. 1 Anima umana, come punto di partenza dei sentimenti, dei desideri e dell’intelligenza: Quel giovane ha un animo buono. 2 Coraggio: Non ho l’animo di dirti la verità. / inter. Esclamazione che esprime incoraggiamento, esortazione: Animo, ragazzi! n.m.: sin. 1 indole, personalità M Fare qualcosa di buon animo. (Fare qualcosa volentieri.) animosità [a-ni-mo-si-tà] n.f.inv. Ran-

core, ostilità.

ànitra [a-ni-tra] n.f. vedi ANATRA annacquàre [an-nac-qua-re] o innacquàre v.tr. Diluire un liquido con acqua:

Talvolta quell’oste annacqua il vino. annaffiàre [an-naf-fia-re] o innaffiàre v.tr. Bagnare con acqua in modo simile a quello della pioggia: D’estate il giardiniere annaffia ogni giorno le piante. I - ind.pres. io annaffio, tu annaffi... annaffiatóio [an-naf-fia-to-io] o innaffiatóio n.m. Recipiente con manico e beccuccio usato per dare acqua alle piante. pl. annaffiatoi annaspàre [an-na-spa-re] v.intr.

1 Agitare braccia e gambe nel tentativo di aggrapparsi a qualcosa o a qualcuno: Ho salvato un bagnante che annaspava. 2 Trovare difficoltà nell’esprimere un concetto: Annaspava alla ricerca delle parole giuste. annàta [an-na-ta] n.f. 1 Periodo lungo un anno: È stata un’annata molto calda. 2 Insieme dei numeri di un periodico pubblicati in un anno: Conservo ancora l’intera annata di quella rivista. annebbiàre [an-neb-bia-re] v.tr. Offuscare: L’umidità annebbia il cielo. I - ind.pres. io annebbio, tu annebbi... / v.intr.pron. (annebbiarsi) 1 Diventare nebbioso. 2 Offuscarsi: Dopo aver bevuto gli si è annebbiata la vista.

v.tr.: sin. velare, oscurare annebbiàto [an-neb-bia-to] agg.

1 Coperto di nebbia: Il cielo annebbiato mi intristisce. 2 Offuscato, confuso: A causa della stanchezza avevo gli occhi annebbiati. annegaménto [an-ne-ga-men-to] n.m.


annegare

51

Soffocamento causato dall’acqua.

sin. affogamento annegàre [an-ne-ga-re] v.tr. Uccidere

qualcuno affogandolo in acqua. / v.intr. Morire soffocato dall’acqua: Ho rischiato di annegare. I - ind.pres. io annego, tu anneghi... / v.rifl. (annegarsi) Uccidersi lasciandosi affogare in acqua. v.rifl.: sin. affogarsi M Annegare i dispiaceri nell’alcol. (Ubriacarsi, bere per dimenticare i propri problemi.) annerìre [an-ne-ri-re] v.tr. Colorare di

nero: Il fumo del camino ha annerito la stanza. III - ind.pres. io annerisco, tu annerisci... / v.intr.pron. (annerirsi) Diventare nero, scuro: Il rame si è annerito.

annullamento

dalla Terra per compiere un giro attorno al Sole. 2 Periodo di dodici mesi in base al quale è regolato il calendario civile. 3 Periodo di tempo inferiore a dodici mesi e corrispondente alla durata di una certa attività: L’anno scolastico terminerà fra una settimana.

P Anno nuovo, vita nuova. (Proposito di

cambiare modo di vivere con l’inizio dell’anno.) annodàre [an-no-da-re] v.tr. 1 Legare

con nodi due o più cose: Ti annodo i lacci delle scarpe. 2 Stringere rapporti con qualcuno: Ultimamente ho annodato una nuova amicizia. / v.intr.pron. (annodarsi) Ingarbugliarsi formando nodi: I fili del cavo elettrico si sono annodati. v.intr.pron.: sin. avvilupparsi annoiàre [an-no-ia-re] v.tr. Provocare

noia: Quel film mi ha annoiato. I - ind.pres. io annoio, tu annoi... / v.intr.pron. (annoiarsi) Provare noia: A cui uno Stato si impossessa di un altro quella festa mi sono annoiato. v.tr.: contr. interessare, v.intr.pron.: sin. Stato o di una sua parte. annèsso [an-nes-so] agg. 1 Adiacente, tediarsi, contr. divertirsi congiunto: Sarà costruita una palestra annoiàto [an-no-ia-to] agg. Che esprime annessa alla scuola. 2 Divenuto di domi- noia, fastidio. nio di un altro Stato: L’imperatore visitò i annotàre [an-no-ta-re] v.tr. Scrivere qualcosa per ricordarsene: Ho annotato il territori annessi all’impero. suo indirizzo nella mia agenda. sin. 1 collegato, contr. 1 separato, diviso annèttere [an-net-te-re] v.tr. 1 Estende- sin. appuntare re la propria sovranità su altri Stati o parti annotazióne [an-no-ta-zio-ne] n.f. Apdi essi: Durante la seconda guerra mondiale punto, nota: L’agenda della mamma è la Germania annesse la Polonia. 2 Aggiun- piena di annotazioni. gere, unire una cosa ad un’altra: Hanno annuàle [an-nu-a-le] agg. 1 Che dura un anno: L’abbonamento a quella rivista è anannesso al ristorante una sala da ballo. II - ind.pass.rem. io annettei o annessi, nuale. 2 Che si ripete ogni anno: Il concortu annettesti, egli annetté o annesse, noi so annuale di bellezza si svolgerà a Rimini. annettemmo, voi annetteste, essi annet- sin. 1 2 annuo terono o annessero; part.pass. annesso. annualità [an-nua-li-tà] n.f.inv. Quota sin. 1 inglobare, contr. 2 separare, dividere da pagare anno per anno: Ho pagato l’anannidàrsi [an-ni-dar-si] v.intr.pron. 1 nualità dell’assicurazione dell’auto. Fare il nido: In cantina si erano annidati annuàrio [an-nu-a-rio] n.m. Pubblicadegli scorpioni. 2 Nascondersi: Si annida- zione annuale dei dati che riguardano una determinata attività: Ho ricevuto l’annuarono tra gli alberi del giardino. rio della Pubblica Istruzione. sin. 2 acquattarsi annientàre [an-nien-ta-re] v.tr. Soppri- pl. annuari mere, distruggere: Il dittatore annientò annuìre [an-nu-i-re] v.intr. Acconsentire, far cenno di sì: Mi guardò ed annuì. ogni resistenza. III - ind.pres. io annuisco, tu annuisci... anniversàrio [an-ni-ver-sa-rio] n.m. Ricorrenza annuale di un episodio: Oggi è annullaménto [an-nul-la-men-to] n.m. Abolizione, invalidità: L’arbitro ha richiel’anniversario di matrimonio dei nonni. sto l’annullamento di quella gara. pl. anniversari ànno [an-no] n.m. 1 Tempo impiegato sin. soppressione, contr. convalida v.tr.: contr. imbiancare, v. intr.pron.: sin. scurirsi, contr. schiarirsi annessióne [an-nes-sio-ne] n.f. Atto con

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


annullare

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

52

anta

annullàre [an-nul-la-re] v.tr. Rendere o tuo ritardo è un comportamento anomalo.

dichiarare qualcosa totalmente inefficace: contr. regolare anonimàto [a-no-ni-ma-to] n.m. ConIl giudice ha annullato il contratto. dizione di chi mantiene ignoto il proprio sin. invalidare annunciàre [an-nun-cia-re] o annun- nome: In questa faccenda voglio conservaziàre v.tr. Far sapere qualcosa in modo re l’anonimato. ufficiale: La televisione ha annunciato il no- anònimo [a-no-ni-mo] agg. 1 Senza nome dell’artefice: La polizia riceve proteste me del nuovo presidente della Repubblica. anonime. 2 Che non ha caratteristiche di I - ind.pres. io annuncio, tu annunci... annunciatóre [an-nun-cia-to-re] o an- particolare interesse: Ha un viso anonimo. nunziatóre n.m. Persona addetta ad / n.m. Autore di cui non si conosce il annunciare i programmi o a leggere co- nome: Il quadro esposto è di un anonimo. agg.: contr. 1 firmato, noto municati in radio o televisione. f. annunciatrice, m.pl. annunciatori, f.pl. anoressìa [a-no-res-si-a] n.f. Perdita o mancanza di appetito, che porta la persoannunciatrici annunciazióne [an-nun-cia-zio-ne] o na a dimagrire eccessivamente causando annunziazióne n.f. Annuncio dell’in- gravi danni all’organismo. carnazione di Gesù fatto a Maria dall’ar- anorèssico [a-no-res-si-co] agg. Che riguarda l’anoressia / n.m. Persona che cangelo Gabriele. annùncio [an-nun-cio] o annùnzio soffre di anoressia. n.m. Comunicazione di una notizia: Ho m.pl. anoressici, f.pl. anoressiche inviato al giornale un annuncio economico. anormàle [a-nor-ma-le] agg. 1 Diverso da ciò che è considerato normale, inconpl. annunci, sin. notizia, comunicato annunziàre [an-nun-zia-re] v.tr. vedi sueto: Tutti notarono il suo comportamento anormale. 2 Che presenta carenza ANNUNCIARE annunziatóre [an-nun-zia-to-re] n.m. mentale: È un bambino anormale. / n.m. e f. Individuo con ridotte capacità mentali o vedi ANNUNCIATORE annunziazióne [an-nun-zia-zio-ne] n.f. disturbi psichici. agg.: contr. 1 normale, comune vedi ANNUNCIAZIONE annùnzio [an-nun-zio] n.m. vedi AN- anormalità [a-nor-ma-li-tà] n.f.inv. Deviazione da ciò che è normale. NUNCIO ànnuo [an-nuo] agg. Che dura o si ripete ànsa [an-sa] n.f. 1 Manico di anfore, vaogni anno: È aumentata la quota annua di si, bicchieri. 2 Curva di un corso d’acqua. sin. 2 meandro iscrizione alla palestra. ànsia [an-sia] n.f. Preoccupazione, tursin. annuale annusàre [an-nu-sa-re] v.tr. 1 Aspirare bamento interiore causato da paure o aria con il naso per sentire l’odore di qual- incertezze: Sono in ansia per il suo ritardo. cosa: Al nonno piace annusare il tabacco. 2 ansimànte [an-si-man-te] agg. Che reIntuire, avvertire: Ho annusato la frode e spira affannosamente, ansante: Il ciclista arrivò al traguardo ansimante. non ho firmato il contratto. ansimàre [an-si-ma-re] v.intr. Respirare sin. 1 odorare annuvolaménto [an-nu-vo-la-men-to] con difficoltà: Arrivato all’ultimo piano del n.m. Oscuramento del cielo a causa delle palazzo ansimavo per la fatica. sin. ansare nuvole o della nebbia. annuvolàrsi [an-nu-vo-lar-si] v.intr. ansióso [an-sio-so] agg. 1 Trepidante, pron. Coprirsi di nuvole: Il cielo si annu- desideroso: Era ansioso di conoscere l’esito degli esami. 2 Continuamente in preda volò improvvisamente. a paure e incertezze: Quella ragazza ansiov.intr.pron.: contr. rasserenarsi àno [a-no] n.m. Apertura terminale sa si preoccupa per ogni minima cosa. dell’intestino, da cui vengono espulse le sin. 2 apprensivo, contr. 2 sereno ànta [an-ta] n.f. 1 Sportello: Si è rotta feci. anomalìa [a-no-ma-li-a] n.f. Irregolarità. un’anta dell’armadio. 2 Pannello mobile anòmalo [a-no-ma-lo] agg. Che presen- della finestra o della porta, che ha la funta irregolarità, che non segue la norma: Il zione di coprire o scoprire l’apertura.


antagonismo

53

anticipazione

antagonìsmo [an-ta-go-ni-smo] n.m. davanti nello spazio o nel tempo: La ruota Rivalità: C’è forte antagonismo tra i tifosi delle diverse squadre di calcio. antagonìsta [an-ta-go-ni-sta] agg. 1 Che si trova in competizione con altri, avversario. 2 Nelle narrazioni, detto del personaggio in contrasto con quello principale. / n.m. e f. 1 Persona rivale, in competizione: Chi vuole essere mio antagonista nel gioco degli scacchi? 2 Nelle narrazioni, avversario del protagonista.

anteriore della bicicletta è sgonfia. contr. posteriore

anti- pref. È usato nella formazione di al-

cune parole ed ha vari significati: 1 Contro (antinfiammatorio). 2 Prima (antipasto). antiaèreo [an-ti-a-e-re-o] agg. Predisposto contro gli attacchi aerei: Durante la guerra molti locali sotterranei furono utilizzati come rifugi antiaerei. antiatòmico [an-ti-a-to-mi-co] agg. 1 m.pl. antagonisti, f.pl. antagoniste Che protegge dalle conseguenze delle antàrtico [an-tar-ti-co] agg. Riferito al esplosioni atomiche: Il rifugio antiatomico Polo Sud e all’Antartide. protegge dalle radiazioni nucleari. 2 Che m.pl. antartici, f.pl. antartiche non accetta l’uso e la diffusione dell’enerante- pref. È usato nella formazione di gia e delle armi atomiche: Il governo ha alcune parole con il significato di ‘prima’. approvato una politica antiatomica. antecedènte [an-te-ce-den-te] agg. Che antibattèrico [an-ti-bat-te-ri-co] agg. e sta davanti nel tempo o nello spazio. / n.m. Detto di farmaco che previene o n.m. Fatto che ne precede un altro: Spie- combatte i batteri. gatemi gli antecedenti di quell’episodio. m.pl. antibatterici, f.pl. antibatteriche agg.: sin. precedente antibiòtico [an-ti-bi-o-ti-co] agg. e n.m. antefàtto [an-te-fat-to] n.m. Fatto av- Detto di farmaco che combatte la crescita venuto prima: Se vuoi che esprima un mio dei batteri nocivi all’organismo. parere devi spiegarmi l’antefatto. m.pl. antibiotici, f.pl. antibiotiche antenàto [an-te-na-to] n.m. Progeni- anticalcàre [an-ti-cal-ca-re] agg. e n.m. tore, avo: I miei antenati emigrarono in Detto di prodotto chimico che impedisce Argentina in cerca di fortuna. la formazione delle incrostazioni di calcaanténna [an-ten-na] n.f. 1 Dispositivo re causate dallo scorrere dell’acqua: Per la che serve ad emettere o ricevere onde lavastoviglie utilizzo un prodotto anticalcaelettromagnetiche: L’antenna del televi- re in pastiglie. sore si è rotta. 2 Ognuna delle appendici anticàmera [an-ti-ca-me-ra] n.f. Stanza che alcuni insetti hanno nella parte an- d’ingresso di un appartamento, sala d’ateriore del capo e che rendono possibile spetto di un ufficio. il tatto e l’olfatto: Quando le ho toccato le antichità [an-ti-chi-tà] n.f.inv. Tempo antenne, la chiocciola le ha ritirate. antico: Sono attratta da tutto ciò che riantennìsta [an-ten-ni-sta] n.m. e f. Tec- guarda l’antichità. nico che ripara o installa antenne televi- sin. passato, contr. modernità sive: L’antennista ha installato un’antenna anticiclóne [an-ti-ci-clo-ne] n.m. In mea parabola che permette di ricevere i canali teorologia, area di alta pressione nell’attelevisivi satellitari. mosfera: L’Anticiclone delle Azzorre deterantepórre [an-te-por-re] v.tr. 1 Por- minerà bel tempo per tutta la settimana. re davanti: In alcuni casi devi anteporre anticipàre [an-ti-ci-pa-re] v.tr. 1 Fare l’aggettivo al nome. 2 Giudicare qualcosa qualcosa prima del previsto o prima di migliore o più importante di altro: Devi altri: A causa del freddo pungente ho antianteporre lo studio ai tuoi hobby. cipato l’accensione dei termosifoni. 2 Dare II - si coniuga come porre. una notizia prima che venga diffusa uffisin. 2 preferire, contr. 1 2 posporre cialmente: Ti anticipo che domani i nostri anteprìma [an-te-pri-ma] n.f. Spettaco- amici organizzeranno una festa. lo riservato a un gruppo ristretto di invita- anticipàto [an-ti-ci-pa-to] agg. Compiuti, prima che avvenga la presentazione al to prima del dovuto: Il suo ritorno anticipubblico: Ho assistito all’anteprima di un pato ha meravigliato tutti. nuovo film di animazione. anticipazióne [an-ti-ci-pa-zio-ne] n.f. 1 anterióre [an-te-rio-re] agg. Che si trova Attuazione di qualcosa prima del previsto:

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


anticipo

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

54

antiparassitario

L’anticipazione della sua partenza è stata improvvisa. 2 Notizia data prima di quella ufficiale: Il giornalista ha ottenuto delle anticipazioni riguardo alle elezioni.

sin. analgesico, calmante antidòping [an-ti-do-ping] agg. e n.m.

m.pl. antichi, f.pl. antiche, contr. moderno anticoncezionàle [an-ti-con-ce-zio-nale] agg. e n.m. Detto di metodo o mezzo

agg. e n.m.inv.: sin. anticongelante antigiènico [an-ti-gie-ni-co] agg. Che

agg. e n.m.: sin. contraccettivo anticonformìsmo [an-ti-con-for-mismo] n.m. Atteggiamento di opposizione

antiglobalizzaziòne [an-ti-glo-ba-liz-

agg. e n.m. e f. Detto di chi o di ciò che rifiuta o si oppone alle idee e alle abitudini più comuni della propria società.

e vivaci e lunghe corna.

inv. Detto dell’esame che verifica la presenza nell’organismo di un atleta di sticontr. 1 posticipazione molanti o di sostanze vietate dalla legge. antìcipo [an-ti-ci-po] n.m. 1 Lasso di antìdoto [an-ti-do-to] n.m. 1 Sostanza tempo risparmiato quando un’azione si che annulla l’effetto di un veleno: Porta compie prima del previsto: È giunto in con te l’antidoto per i morsi di vipera. 2 Ristazione con un anticipo di mezz’ora. 2 medio: Un bel gioco all’aperto è un ottimo Denaro pagato prima di ottenere un ser- antidoto alla noia. vizio: Il mio amico ha ottenuto un anticipo antiestètico [an-ti-e-ste-ti-co] agg. Che sullo stipendio. 3 Partita del campionato non rispetta le norme di grazia e bellezza, di calcio che si gioca prima delle altre. / brutto: Quel palazzo è antiestetico. loc.avv. (in anticipo) Prima del previsto: m.pl. antiestetici, f.pl. antiestetiche Sbaglio o sei arrivato in anticipo? antìfona [an-ti-fo-na] n.f. Nella liturgia n.m.: sin. 2 acconto cristiana, versetto ripetuto all’inizio e alla anticlericàle [an-ti-cle-ri-ca-le] agg. e fine di un salmo. n.m. Detto di ciò o di chi è contrario che M C apire l’antifona. (Comprendere da una il clero si intrometta nelle questioni polisemplice allusione.) tiche e sociali di uno Stato: Nel secolo XIX antifùrto [an-ti-fur-to] n.m.inv. Dispogli anticlericali erano numerosi. sitivo che serve ad impedire un furto: contr. clericale Sulla mia nuova automobile c’è l’antifurto. antìco [an-ti-co] agg. Che appartiene antigèlo [an-ti-ge-lo] agg. e n.m.inv. ad un passato molto lontano: In questo Detto di sostanza che impedisce ad un museo sono esposte molte monete antiche. liquido di congelarsi. non rispetta l’igiene, nocivo alla salute: che impedisce al seme di fecondare l’ovulo Quel bagno pubblico è antigienico. e rende impossibile quindi la gravidanza. m.pl. antigienici, f.pl. antigieniche

za-zio-ne] n.f. Opposizione politica alla

globalizzazione.

antìlope [an-ti-lo-pe] n.f. Mammifero anticonformìsta [an-ti-con-for-mi-sta] agile e veloce con pelo liscio, occhi grandi verso le idee e le abitudini predominanti.

antincèndio [an-tin-cen-dio] agg. e

n.m.inv. Detto di dispositivo che previene o spegne gli incendi. antinébbia [an-ti-neb-bia] agg. e presente nel sangue che rende l’organi- n.m.inv. Detto di fari che migliorano la smo immune da virus e batteri. visibilità in caso di nebbia: La mia vettura anticostituzionàle [an-ti-co-sti-tu-zio- è fornita di fari antinebbia. na-le] agg. Che va contro la Costituzione antinéve [an-ti-ne-ve] agg.inv. Che predi uno Stato. viene i pericoli della neve: Abbiamo monantidiluviàno [an-ti-di-lu-via-no] agg. tato le gomme antineve. 1 Che appartiene all’epoca precedente antioràrio [an-ti-o-ra-rio] agg. Che seil diluvio universale. 2 Antiquato, sor- gue la direzione opposta a quella in cui passato: La zia indossava un cappellino ruotano le lancette dell’orologio: Per apriantidiluviano. re il coperchio, giralo in senso antiorario. antidolorìfico [an-ti-do-lo-ri-fi-co] agg. m.pl. antiorari, f.pl. antiorarie e n.m. Detto di sostanza o farmaco che antiparassitàrio [an-ti-pa-ras-si-ta-rio] riduce o elimina il dolore fisico: Un anti- agg. e n.m. Detto di prodotto chimico che dolorifoco molto usato è l’aspirina. combatte i parassiti delle piante. m.pl. anticonformisti, f.pl. anticonformiste anticòrpo [an-ti-cor-po] n.m. Sostanza


antipasto

55

m.pl. antiparassitari, f.pl. antiparassitarie antipàsto [an-ti-pa-sto] n.m. Insieme di

cibi che si servono all’inizio del pasto per stuzzicare l’appetito. antipatìa [an-ti-pa-ti-a] n.f. Avversione, ostilità verso qualcuno: Ho una grande antipatia per quell’attore. antipàtico [an-ti-pa-ti-co] agg. Che suscita avversione, astio: Il vicino di casa è una persona antipatica. / n.m. Persona sgradevole: Quell’antipatico non rivolge mai la parola ad alcuno. m.pl. antipatici, f.pl. antipatiche, agg. e n.m.: contr. simpatico antìpode [an-ti-po-de] o antìpodo n.m.

Punto della superficie terrestre diametralmente opposto a quello considerato: Il Polo Nord e il Polo Sud sono agli antipodi. Si usa soprattutto al plurale.

M Essere agli antipodi rispetto a qualcuno.

(Essere di parere completamente opposto ad un altro.) antìpodo [an-ti-po-de] n.m. vedi AN-

TIPODE

antropico

dilagò l’antisemitismo.

antisèttico [an-ti-set-ti-co] agg. e n.m. Detto di sostanza che distrugge i germi.

m.pl. antisettici, f.pl. antisettiche antisìsmico [an-ti-si-smi-co] agg. Costru-

ito in modo da resistere alle scosse del terremoto: In Giappone gli edifici sono antisismici. m.pl. antisismici, f.pl. antisismiche

antismòg agg.inv. Che previene o dimi-

nuisce il formarsi dello smog, o contribuisce a proteggere dai suoi effetti dannosi: Il sindaco ha deciso alcuni provvedimenti antismog. antistànte [an-ti-stan-te] agg. Che si trova davanti: Il negozio che cerchi si trova nella piazza antistante alla cattedrale. antìtesi [an-ti-te-si] n.f.inv. Opposizione, contrasto: La mia idea è in antitesi con la tua. antitrust agg. e n.m.inv. Detto di legge che cerca di impedire la concentrazione di una merce o di un servizio nelle mani di un unico venditore. e parola inglese

antiproièttile [an-ti-pro-iet-ti-le] agg. antiuòmo agg.inv. Detto di un ordigno inv. Che impedisce il passaggio dei proiettili: Il poliziotto indossa un giubbotto antiproiettile. antiquariàto [an-ti-qua-ria-to] n.m. Settore commerciale che si occupa della raccolta e compravendita di opere d’arte e oggetti antichi: Oggi inaugureranno un negozio di antiquariato. antiquàrio [an-ti-qua-rio] agg. Che riguarda lo studio o il commercio di oggetti antichi. / n.m. Commerciante o collezionista di oggetti antichi.

militare che esplode se viene calpestato: Finita la guerra, il territorio rimase disseminato di mine antiuomo. antivigìlia [an-ti-vi-gi-lia] n.f. Giorno che precede la vigilia di un evento importante. antivìrus agg. e n.m.inv. In informatica, detto di programma per il computer che previene e ripara i danni causati da virus informatici: Ho installato il programma antivirus più recente e più efficace. antologìa [an-to-lo-gi-a] n.f. Raccolta di brani letterari, o musicali, o di film di un m.pl. antiquari, f.pl. antiquarie unico o di diversi autori. antiquàto [an-ti-qua-to] agg. Passato antonomàsia [an-to-no-ma-sia] n.f. Fidi moda: Spesso veste in modo antiquato. gura retorica che consiste nel definire un antiràcket agg.inv. Detto di persone e personaggio con un termine generico che di istituzioni che combattono il racket: sintetizzi le sue qualità caratteristiche, La squadra antiracket ha arrestato cinque o viceversa nell’attribuire il nome di un persone. personaggio celebre a persone che abbiaantirùggine [an-ti-rug-gi-ne] agg. e no caratteristiche simili: Garibaldi è per n.m.inv. Detto di sostanza che impedisce antonomasia l’eroe dei due mondi. il formarsi della ruggine. àntro [an-tro] n.m. Caverna, grotta. antirùghe [an-ti-ru-ghe] agg. e n.m.inv. antròpico [an-tro-pi-co] agg. 1 Che riDetto di cosmetico che previene le rughe guarda l’uomo: Si occupa di studi antropidella pelle o le rende meno profonde. ci. 2 Detto di elementi del paesaggio che antisemitìsmo [an-ti-se-mi-ti-smo] n.m. segnalano l’intervento dell’uomo nella Odio immotivato verso gli Ebrei: Durante natura (dighe, cave, campi coltivati...). la seconda guerra mondiale in Germania m.pl. antropici, f.pl. antropiche

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


antropo-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

antropo- pref. È usato ne di alcune parole con ‘uomo’. -antropo suff. È usato ne di alcune parole con ‘uomo’.

56

apocalisse

nella formazio- te ad una delle tribù dei pellerossa. il significato di e parola spagnola apatìa [a-pa-ti-a] n.f. Indifferenza di nella formazio- fronte a ciò che accade: Quel suo amico il significato di spesso si lascia prendere dall’apatia. apàtico [a-pa-ti-co] agg. Che mostra diantropòfago [an-tro-po-fa-go] agg. e sinteresse verso tutto. n.m. Detto di chi mangia carne umana, m.pl. apatici, f.pl. apatiche, contr. coinvolto, entusiasta cannibale. m.pl. antropofagi, f.pl. antropofaghe àpe [a-pe] n.f. Insetto con il corpo riveantropologìa [an-tro-po-lo-gi-a] n.f. stito di peluria giallo-bruna e terminante Scienza che studia l’uomo, le sue caratte- con un pungiglione velenoso, allevato in ristiche e il suo comportamento. quanto produce miele e cera. antropòlogo [an-tro-po-lo-go] n.m. aperitìvo [a-pe-ri-ti-vo] n.m. Bevanda Studioso dell’uomo. presa prima dei pasti perché capace di stif. antropologa, m.pl. antropologi, f.pl. an- molare l’appetito: Beviamoci un aperitivo! apèrto [a-per-to] agg. 1 Che rende postropologhe anulàre [a-nu-la-re] agg. Che ha forma sibile il passaggio: Ho trovato la finestra di anello: Nelle grandi città i raccordi aperta. 2 Attivo, in funzione: Il supermeranulari facilitano la circolazione. / n.m. cato è aperto. 3 Esteso, libero da ostacoli: Quarto dito della mano, al quale di solito Mi piace andare in mare aperto. 4 Schietto, esplicito: Hai un carattere aperto. si porta l’anello. ànzi [an-zi] cong. 1 Invece (valore av- sin. 3 ampio, contr. 1 2 4 chiuso versativo): Ci vediamo là, anzi, andiamoci apertùra [a-per-tu-ra] n.f. 1 Atto di insieme. 2 Piuttosto, meglio (valore accre- schiudere qualcosa per creare un passagscitivo): Sei molto bella, anzi bellissima! / gio: L’apertura della finestra permette il avv. Usato solo nella loc.avv. poc’anzi passaggio dell’aria. 2 Inizio di un’attività con il significato di ‘poco fa’: Poc’anzi in o di una manifestazione di interesse pubpiazza ho incontrato un mio amico. blico: L’apertura di quel negozio ha attirato anzianità [an-zia-ni-tà] n.f.inv. 1 Età molta gente. 3 Passaggio, varco: La volpe è avanzata: L’anzianità va sempre rispettata. entrata nel pollaio da un’apertura della rete. 2 Periodo di tempo trascorso nell’eserci- sin. 2 avvio, 3 fenditura, contr. 1 2 chiuzio di determinate attività: Per anzianità sura àpice [a-pi-ce] n.m. 1 Cima, parte più sarai tu il nuovo direttore. sin. 1 vecchiaia alta: Dopo una lunga passeggiata siamo anziàno [an-zia-no] agg. Che ha un’e- arrivati all’apice del monte. 2 Massimo tà avanzata: Al supermercato ho aiutato grado: Quell’attore è all’apice del successo. un’anziana signora a portare le buste della apicoltóre [a-pi-col-to-re] o apicultóre spesa. / n.m. Chi ha un’età avanzata: Gli n.m. Chi alleva le api per la produzione anziani del centro sociale organizzano se- di cera e miele. f. apicoltrice, m.pl. apicoltori, f.pl. apicolrate danzanti. anziché [an-zi-ché] cong. Invece di (va- trici lore avversativo): Anziché scriverti, verrò a apicoltùra [a-pi-col-tu-ra] o apicultùra n.f. Allevamento delle api per la produtrovarti di persona. anzitèmpo [an-zi-tem-po] avv. Prima zione di cera e miele. del tempo previsto, prematuramente: Sei apicultóre [a-pi-cul-to-re] n.m. vedi APICOLTORE tornato anzitempo. anzitùtto [an-zi-tut-to] avv. Prima di apicultùra [a-pi-cul-tu-ra] n.f. vedi APItutto: An­zitutto devi fare i compiti. COLTURA aòrta [a-or-ta] n.f. Arteria primaria che apnèa [a-pne-a] n.f. Temporanea soporta il sangue dal cuore a tutti gli organi spensione della respirazione, volontaria periferici: L’aorta ha origine nel ventricolo o dovuta a malattia: Il sommozzatore si è sinistro del cuore. immerso in apnea per alcuni minuti. apache agg. e n.m. e f.inv. Appartenen- apocalìsse [a-po-ca-lis-se] n.f. 1 Fine del


apocalittico

mondo, come la descrive l’apostolo Giovanni nell’ultimo libro della Bibbia che ha lo stesso nome. 2 Catastrofe, tragedia. apocalìttico [a-po-ca-lit-ti-co] agg. Catastrofico, tremendo: Quel cartomante ha fatto una previsione apocalittica.

m.pl. apocalittici, f.pl. apocalittiche, sin. terribile, funesto apogèo [a-po-ge-o] n.m. 1 Punto in cui

il Sole o la Luna si trovano alla massima distanza dalla Terra. 2 Apice, punto più alto: Quel cantante è all’apogeo del successo. sin.

2

apparato

57

culmine

monia con cui gli antichi Greci divinizzavano un eroe mortale e gli antichi Romani celebravano imperatori defunti, facendoli diventare dèi: I senatori del foro romano hanno decretato l’apoteosi dell’imperatore. 2 Celebrazione ed esaltazione di una persona o di un avvenimento: La vittoria ai mondiali di calcio è stata l’apoteosi della nazionale italiana. 3 Spettacolo grandioso: La festa finì in un’apoteosi di fuochi artificiali. sin. 1 divinazione, deificazione, 2 acclamazione, successo, 2 3 trionfo appagàre [ap-pa-ga-re] v.tr. Soddisfare:

apolìtico [a-po-li-ti-co] agg. Che non ha Con questo viaggio ho appagato un mio

desiderio. I - ind.pres. io appago, tu appaghi... / v.rifl. (appagarsi) Sentirsi pienamente con cui si difende qualcuno o qualcosa: soddisfatti: Chi si appaga dello stretto neNell’antica Grecia gli accusati pronunciava- cessario è felice. appaiàre [ap-pa-ia-re] v.tr. Mettere inno apologie nei processi. sieme due cose, abbinare in coppia: Ho sin. panegirico, contr. denigrazione apostòlico [a-po-sto-li-co] agg. 1 Che appaiato i guanti dello stesso colore. I - ind.pres. io appaio, tu appai... riguarda gli apostoli. 2 Che riguarda il papa, successore dell’apostolo Pietro come sin. accoppiare, contr. spaiare appallottolàre [ap-pal-lot-to-la-re] v.tr. capo della Chiesa. Ridurre a forma di pallottola: Ho appallotm.pl. apostolici, f.pl. apostoliche apòstolo [a-po-sto-lo] n.m. Ognuno dei tolato il foglio e l’ho gettato via. dodici discepoli scelti da Gesù per diffon- contr. spiegare, distendere appaltàre [ap-pal-ta-re] v.tr. Assegnare dere il Vangelo. apostrofàre [a-po-stro-fa-re] v.tr. 1 Se- un lavoro a qualcuno sulla base di uno gnare con l’apostrofo: Ti sei dimenticato speciale contratto. di apostrofare quell’articolo. 2 Rivolgersi a appàlto [ap-pal-to] n.m. Contratto con qualcuno con irruenza: Lo ha apostrofato cui un’impresa si impegna con un ente pubblico o privato a portare a termine un in malo modo. apòstrofo [a-po-stro-fo] n.m. Virgoletta lavoro dietro pagamento: Vince l’appalto posta in alto a destra di una lettera per chi presenta la migliore offerta. indicare la caduta di una vocale o il tron- appannàre [ap-pan-na-re] v.tr. 1 Rendere opaco: L’acqua gelata appanna la botcamento di una parola. La soppressione della vocale, che viene tiglia. 2 Offuscare: La stanchezza appanna indicata dall’apostrofo, è detta “elisione”, i riflessi. / v.intr.pron. (appannarsi) 1 parola derivata dal verbo “elidere” che Diventare opaco: Mi si sono appannati gli occhiali. 2 Affievolirsi, offuscarsi: A volte significa ‘sopprimere, togliere’. L’elisione è obbligatoria nei seguenti casi: mi si appanna la vista. rapporti con la politica.

m.pl. apolitici, f.pl. apolitiche apologìa [a-po-lo-gi-a] n.f. Discorso

- con gli articoli lo, la, una davanti a parole che iniziano per vocale: (es. l’amico, l’amica, un’espressione...) - con le preposizioni articolate, soprattuto quando si incontrano due vocali identiche: (es. nell’orto, dell’orologio, sull’acqua...) apotèma [a-po-te-ma] n.m. In geome-

v.tr.: sin. 2 velarsi

2

annebbiare, v.intr.pron.: sin.

apparàto [ap-pa-ra-to] n.m.

1 Complesso degli strumenti e dei materiali che svolgono una certa funzione: L’apparato scenico era di grande effetto. 2 Insieme di organi che negli esseri viventi svolgono tria, segmento che parte dal centro di un una determinata funzione. Nel corpo umano ci sono: poligono e cade perpendicolarmente su - l ’apparato circolatorio, formato dal cuore uno dei lati. apoteòsi [a-po-te-o-si] n.f.inv. 1 Cerie dai vasi (arterie, vene, capillari) nei qua-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


apparecchiare

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

appeal

58

li circola il sangue che porta l’ossigeno e le sostanze nutritive a tutto l’organismo; - l ’apparato respiratorio, costituito dai polmoni e dalle vie respiratorie, che assicura gli scambi gassosi tra l’organismo e l’ambiente; - l ’apparato digerente, costituito dalla bocca, dallo stomaco e dall’intestino, che permette l’assunzione e l’assimilazione degli alimenti; - l ’apparato osseo, che è l’insieme delle ossa; - l ’apparato nervoso, che è l’insieme delle fibre nervose attraverso le quali vengono trasmessi gli impulsi dal cervello agli organi periferici; - l ’apparato muscolare, che è l’insieme dei muscoli. apparecchiàre [ap-pa-rec-chia-re] v.tr.

Preparare, allestire: Apparecchia la tavola! I - ind.pres. io apparecchio, tu apparecchi... sin. predisporre

io apparirò, tu apparirai...; cong.pres. che io appaia, che tu appaia, che egli appaia, che noi appariamo, che voi appariate, che essi appaiano; cond.pres. io apparirei, tu appariresti...; imper. appari, apparite; part.pres. apparente; part. pass. apparso; ger.pres. apparendo.

sin.

2 comparire

appariscènte [ap-pa-ri-scen-te] agg.

Che colpisce lo sguardo, che spicca: È una ragazza molto appariscente. sin. vistoso

apparizióne [ap-pa-ri-zio-ne] n.f. Comparsa improvvisa di qualcuno o qualcosa: La sua apparizione mi spaventò. contr. scomparsa

appartaménto

[ap-par-ta-men-to]

n.m. Insieme delle stanze che formano un’abitazione: Il suo appartamento è molto ampio e luminoso.

sin. alloggio, casa appartàrsi [ap-par-tar-si] v.rifl. Isolarsi,

ritirarsi in un luogo un po’ isolato: Mi

apparecchiatùra [ap-pa-rec-chia-tu-ra] sono appartato in giardino per dedicarmi n.f. Insieme di strumenti necessari per un particolare uso: In quella valigetta c’è tutta l’apparecchiatura dell’elettricista. apparécchio [ap-pa-rec-chio] n.m. 1 Qualsiasi strumento con una specifica funzione: Con questo apparecchio le immagini appariranno più nitide. 2 Aereo: L’apparecchio è atterrato con difficoltà. pl. apparecchi, sin. 1 congegno, 2 velivolo apparènte [ap-pa-ren-te] agg. 1 Illuso-

rio, che pare, ma non è: Il moto del Sole intorno alla Terra è apparente. 2 Visibile, chiaro, manifesto: Il dirigente non ha elementi apparenti per espellere lo studente. apparènza [ap-pa-ren-za] n.f. Aspetto esteriore che generalmente non corrisponde alla realtà: A giudicare dall’apparenza non sembra arrabbiato.

alla lettura.

appartàto [ap-par-ta-to] agg. Isolato, solitario: Conduce una vita appartata. appartenére [ap-par-te-ne-re] v.intr. 1 Essere di proprietà di qualcuno: La collana appartiene alla nonna. 2 Far parte di un insieme: Appartiene ad una nobile famiglia. II - si coniuga come tenere. appassionànte [ap-pas-sio-nan-te] agg. Entusiasmante, avvincente: Ho letto un romanzo appassionante. appassionàre [ap-pas-sio-na-re] v.tr. Suscitare grande interesse o intense emozioni: Le tue avventure mi hanno appassionato. / v.intr.pron. (appassionarsi) Provare forte interesse per qualcosa o per qualcuno: Mi sono appassionato al teatro.

v.tr.: sin. avvincere, contr. annoiare,

P L ’apparenza inganna. (Ciò che appare ai v.intr. pron.: sin. interessarsi, contr. di-

nostri occhi spesso non corrisponde alla realtà delle cose.) apparìre [ap-pa-ri-re] v.intr. 1 Sembra-

re: La situazione appare complicata. 2 Fare la propria comparsa, farsi vedere: Dopo il temporale apparve l’arcobaleno. III - ind.pres. io appaio, tu appari, egli appare, noi appariamo, voi apparite, essi appaiono; pass.rem. io apparvi, tu apparisti, egli apparve, noi apparimmo, voi appariste, essi apparvero; fut.sempl.

sinteressarsi

appassionàto [ap-pas-sio-na-to] agg.

Pieno di passione: Le rivolse uno sguardo appassionato. appassìre [ap-pas-si-re] v.intr. Avvizzire, diventare secco: Le rose sono appassite. III - ind.pres. io appassisco, tu appassisci... sin. sfiorire, contr. fiorire

appeal n.m.inv. Capacità di affascinare

e suscitare attrazione, soprattutto in pub-


appellarsi

appiccicoso

59

blicità: Quella pubblicità ha molto appeal SIDERABILE sul pubblico. appetìto [ap-pe-ti-to] n.m. Desiderio, e parola inglese bisogno di mangiare. sin. attrazione, richiamo appellàrsi [ap-pel-lar-si] v.intr.pron.

Fare affidamento su qualcosa o qualcuno per risolvere un problema: Appellati alla tua memoria per ricordare quella data. appellatìvo [ap-pel-la-ti-vo] n.m. Soprannome, epiteto: Quel ragazzo è conosciuto con l’appellativo di “rubacuori”. appèllo [ap-pel-lo] n.m. 1 Chiamata per nome: Ogni mattina l’insegnante fa l’appello. 2 Richiesta d’aiuto, sollecitazione: Il suo appello è stato accolto favorevolmente. appéna [ap-pe-na] avv. 1 Da poco tempo: Sono appena arrivati. 2 A stento: La vediamo appena. 3 Soltanto: Versami appena un goccio di vino. / cong. Subito dopo che (valore temporale): Appena hai terminato i compiti, puoi andare a giocare. appèndere [ap-pen-de-re] v.tr. Fissare a un sostegno qualcosa in modo che rimanga sospeso: Appendi la giacca nell’armadio. II - ind.pass.rem. io appesi, tu appendesti, egli appese, noi appendemmo, voi appendeste, essi appesero; part.pass. appeso. appendìce [ap-pen-di-ce] n.f. 1 Parte aggiunta in fondo ad un testo: Nell’appendice di questo libro è narrata la vita dell’autore. 2 Piccola parte dell’intestino. appendicìte [ap-pen-di-ci-te] n.f. Infiammazione dell’appendice: Lo hanno operato per una brutta appendicite. appennìnico [ap-pen-ni-ni-co] agg. Che riguarda la catena montuosa degli Appennini.

P L’appetito vien mangiando. (Più si ha e più si vuole.)

appetitóso [ap-pe-ti-to-so] agg. Che stuzzica l’appetito, gustoso: La mamma ha preparato un pranzo molto appetitoso. contr. disgustoso

appezzaménto

[ap-pez-za-men-to]

n.m. Porzione di terreno: Il babbo ha acquistato un appezzamento di terreno. appianàre [ap-pia-na-re] v.tr. 1 Rendere liscio: L’agricoltore appianò il terreno. 2 Rimuovere una difficoltà: Con la buona volontà i due appianarono le loro ostilità. / v.intr.pron. (appianarsi) Risolversi: Tutto si appianò in breve tempo.

v.intr.pron.: sin. sistemarsi appiattiménto [ap-piat-ti-men-to] n.m.

Azione di rendere o di diventare piatto. appiattìre [ap-piat-ti-re] v.tr. 1 Schiacciare, rendere piatto: Ho appiattito le camicie nella valigia. 2 Rendere uniforme: Il datore di lavoro appiattirà i salari. III - ind.pres. io appiattisco, tu appiattisci... / v.intr.pron. (appiattirsi) Pareggiarsi: Con gli anni le differenze sociali si sono appiattite. / v.rifl. (appiattirsi) Nascondersi schiacciandosi a terra: Il cacciatore si appiattì dietro un cespuglio. v.tr.: sin. 2 uniformare, v.rifl.: sin. acquattarsi, accovacciarsi appiccicàre [ap-pic-ci-ca-re] v.tr. 1 In-

collare: Ho appiccicato un adesivo sul mio zaino. 2 Attribuire qualcosa di non gradito: I suoi compagni gli hanno appiccicato m.pl. appenninici, f.pl. appenniniche un soprannome. / v.intr. Avere la proprieappesantìre [ap-pe-san-ti-re] v.tr. Ren- tà di aderire: Il miele appiccica. dere più pesante: Non appesantire troppo I - ind.pres. io appiccico, tu appiccichi... la cartella. / v.intr.pron. (appiccicarsi) Aderire: Il naIII - ind.pres. io appesantisco, tu appe- stro adesivo si appiccica alle dita. / v.rifl. santisci... (appiccicarsi) Stare insieme a qualcuno in / v.intr.pron. (appesantirsi) Ingrassare: modo importuno, insistente: Il tuo amico Nel giro di quattro mesi mi sono appesan- mi si è appicciccato per tutta la sera. tito molto. v.tr.: sin. 2 affibbiare, contr. 1 staccare v.tr.: contr. alleggerire appiccicatìccio [ap-pic-ci-ca-tic-cio] agg. appestàre [ap-pe-sta-re] v.tr. Riempire Appiccicoso, colloso: Ho le mani appiccidi odori sgradevoli: Il pesce rimasto fuori caticce. / n.m. Ciò che è appiccicoso: Per dal frigorifero ha appestato l’aria. terra c’è uno strano appiccicaticcio. appestàto [ap-pe-sta-to] agg. e n.m. m.pl. appiccicaticci, f.pl. appiccicaticce Detto di persona malata di peste. appiccicóso [ap-pic-ci-co-so] agg. 1 Che appetìbile [ap-pe-ti-bi-le] agg. vedi DE- si incolla: Il miele è appiccicoso. 2 Fasti-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


appiedato

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

apposito

60

dioso, petulante: Lo evito perché è troppo appiccicoso.

sin. 1 vischioso, colloso, 2 insistente appiedàto [ap-pie-da-to] agg. Costretto

ad andare a piedi: Era appiedato, per questo l’ho accompagnato al lavoro. appièno [ap-pie-no] avv. Interamente: Non ho potuto gustare appieno il film. sin. completamente appigliàrsi [ap-pi-gliar-si] v.intr.pron.

Aggrapparsi ad un sostegno: Per non cadere mi sono appigliato ad un ramo. 2 Ricorrere a un pretesto: Non puoi appigliarti a questa scusa. I - ind.pres. io mi appiglio, tu ti appigli... appìglio [ap-pi-glio] n.m. 1 Punto di appoggio: Lo scalatore cerca un appiglio tra le rocce. 2 Scusa, pretesto: Non portare appigli per giustificare il tuo ritardo. pl. appigli, sin. 1 presa appioppàre [ap-piop-pa-re] v.tr. 1 Dare una cosa non gradita: Il capo mi appioppò un lavoro noioso. 2 Dare un colpo a qualcuno: Gli ha appioppato uno schiaffo. appisolàrsi [ap-pi-so-lar-si] v.intr.pron. Addormentarsi di un sonno leggero: Dopo pranzo mi appisolo facilmente. 1

sinteressarsi

applicazióne [ap-pli-ca-zio-ne] n.f.

1

Azione di porre una cosa a contatto con un’altra: Sul tuo braccio è necessaria l’applicazione di una pomata. 2 Attuazione: L’applicazione della nuova legge favorirà gli imprenditori. 3 Impegno: L’insegnante ha raccomandato agli alunni maggior applicazione nello studio.

appoggiapièdi

[ap-pog-gia-pie-di]

n.m. inv. Panchetto che serve per appoggiare i piedi quando si è seduti. appoggiàre [ap-pog-gia-re] v.tr. 1 Porre qualcosa sopra o a ridosso di qualcos’altro: Ho appoggiato i libri sul tavolo. 2 Sostenere, favorire: L’allenatore ha appoggiato la mia richiesta. I - ind.pres. io appoggio, tu appoggi... / v.rifl. (appoggiarsi) 1 Servirsi di qualcuno o di qualcosa come sostegno: Il nonno si appoggiò al bastone. 2 Farsi aiutare: Per la sua campagna elettorale quell’uomo si è appoggiato agli industriali della città. v.rifl.: sin.

2

affidarsi

appoggiatèsta

[ap-pog-gia-te-sta]

n.m. inv. Specie di cuscino attaccato alla parte superiore delle poltrone per appoggiare il capo. sin. dormicchiare applaudìre [ap-plau-di-re] v.tr. Espri- appòggio [ap-pog-gio] n.m. 1 Sostemere approvazione ed entusiasmo bat- gno: Quando avevo la gamba ingessata tendo le mani: Gli spettatori applaudirono usavo le stampelle come appoggio. 2 Aiuto a lungo il cantante. / v.intr. Esprimere il morale o materiale, protezione: Potrai proprio consenso, mostrarsi favorevole: contare sull’appoggio dei tuoi amici. Molti hanno applaudito alla tua iniziativa. pl. appoggi III - ind.pres. io applaudo o applaudisco, appollaiàrsi [ap-pol-la-iar-si] v.rifl. 1 tu applaudi o applaudisci, egli applaude Detto di volatili, collocarsi su un sostegno: o applaudisce, noi applaudiamo, voi Un usignolo si è appollaiato sull’albero del applaudite, essi applaudono o applau- mio giardino. 2 Rannicchiarsi: Andò ad appollaiarsi in cima alla scalinata. discono. I - ind.pres. io mi appollaio, tu ti apapplàuso [ap-plau-so] n.m. Battito delle pollai... mani che manifesta caloroso consenso. sin. battimano

sin.

può essere messo in atto: In questa situazione quella regola non è applicabile. applicàre [ap-pli-ca-re] v.tr. 1 Mettere in pratica: In quell’esperimento applicherò le regole studiate. 2 Apporre, attaccare: Ha applicato un distintivo sulla giacca. I - ind.pres. io applico, tu applichi... / v.rifl. (applicarsi) Dedicarsi attivamente, impegnarsi: È necessario applicarsi di più nel lavoro.

Devi apporre la firma al documento. II - si coniuga come porre. apportàre [ap-por-ta-re] v.tr. Procurare, arrecare: La grandine ha apportato gravi danni all’agricoltura. appòrto [ap-por-to] n.m. Aiuto, contributo: Ho bisogno del vostro apporto. appòsito [ap-po-si-to] agg. Creato apposta per una determinata funzione: Getta il vetro nell’apposito contenitore.

1

posarsi, 2 accovacciarsi

applicàbile [ap-pli-ca-bi-le] agg. Che appórre [ap-por-re] v.tr. Mettere sopra:

v.tr.: contr.

2

staccare, v.rifl.: contr. di-

sin. adatto, contr. inadeguato


apposizione

appropriato

61

apposizióne [ap-po-si-zio-ne] n.f. In appresso all’altro. / agg.inv. Seguente: Il grammatica, nome che si aggiunge a un altro per precisarlo meglio: Nella frase “Il fiume Po sfocia nel mare Adriatico” le parole “fiume” e “mare” sono apposizioni. appòsta [ap-po-sta] avv. Di proposito, volontariamente: Ha fatto apposta a farmi lo sgambetto. contr. involontariamente appostaménto [ap-po-sta-men-to]

n.m. 1 Attesa in un luogo nascosto per catturare o aggredire: I soldati si misero in appostamento. 2 Luogo nascosto da cui il cacciatore spara.

giorno appresso lo incontrai di nuovo. apprestàre [ap-pre-sta-re] v.tr. Preparare: Ho apprestato la sala per la festa. / v.rifl. (apprestarsi) Accingersi, prepararsi a compiere qualcosa: I passeggeri si apprestavano a scendere dal treno. v.tr.: sin. allestire, v.rifl.: sin. disporsi apprezzàbile [ap-prez-za-bi-le] agg.

Degno di nota e considerazione. sin. rilevante, pregevole

apprezzaménto [ap-prez-za-men-to]

n.m. Giudizio, valutazione: Non accetto i tuoi apprezzamenti volgari. apprezzàre [ap-prez-za-re] v.tr. Esprisin. 1 imboscata appostàre [ap-po-sta-re] v.tr. Spiare mere la propria approvazione, elogiare: qualcuno rimanendo nascosti: Il cacciato- Abbiamo apprezzato il suo lavoro. re appostava la lepre. / v.rifl. (appostarsi) sin. stimare, contr. disprezzare Nascondersi per spiare o per aggredire: I appròccio [ap-proc-cio] n.m. Primo contatto con una persona: Ho tentato con nemici si erano appostati dietro un colle. apprèndere [ap-pren-de-re] v.tr. 1 Im- lui un inutile approccio. parare, comprendere: Ho appreso la ma- pl. approcci, sin. avance tematica con estrema rapidità. 2 Venire a approdàre [ap-pro-da-re] v.intr. 1 Acconoscenza, essere informato: Ho appreso costarsi alla riva, al porto: La nave approdò a tarda sera. 2 Giungere a un risultato: la notizia dalla televisione. Finalmente sono approdato alla verità. II - si coniuga come prendere. sin.

1

assimilare, contr. 1 disimparare

sin.

1 attraccare,

contr.

1 salpare

apprendiménto [ap-pren-di-men-to] appròdo [ap-pro-do] n.m. Operazione n.m. Azione di imparare qualcosa: Quell’alunno è un po’ lento nell’apprendimento. apprendìsta [ap-pren-di-sta] n.m. e f. Persona che impara un mestiere lavorando in un laboratorio artigianale o in una fabbrica: Lavora come apprendista da un orefice. m.pl. apprendisti, m.pl. apprendiste apprendistàto [ap-pren-di-sta-to] n.m.

di toccare la riva o entrare in porto: L’approdo della nave ha richiesto molto tempo. approfittàre [ap-pro-fit-ta-re] v.intr. Sfruttare qualcosa o qualcuno per ottenere dei vantaggi: Approfitto della tua auto per ritornare a casa. / v.intr.pron. (approfittarsi) Trarre vantaggio con un po’ di prepotenza: Ti approfitti della sua bontà. v.intr.: sin. abusare

Periodo di tempo che una persona tra- approfondiménto [ap-pro-fon-di-menscorre presso un datore di lavoro per to] n.m. 1 Atto di rendere qualcosa profondo o più profondo. 2 Atto di studiare imparare il mestiere. a fondo, di esaminare con attenzione sin. tirocinio apprensióne [ap-pren-sio-ne] n.f. In- qualcosa. quietudine, ansia causata dalla paura: Il approfondìre [ap-pro-fon-di-re] v.tr. 1 Rendere più profondo: Hanno approfondituo ritardo mi ha tenuto in apprensione. apprensìvo [ap-pren-si-vo] agg. Ansio- to il pozzo. 2 Esaminare a fondo: Domani a scuola approfondiremo l’argomento. so, che si preoccupa facilmente. III - ind.pres. io approfondisco, tu apcontr. imperturbabile profondisci... apprèsso [ap-pres-so] avv. 1 Accanto, vicino: Quel signore porta sempre ap- appropriàrsi [ap-pro-priar-si] v.intr. presso l’ombrello. 2 Subito dietro: Se non pron. Impadronirsi di qualcosa: Mio fraconoscete la strada venitemi appresso. 3 In tello si è appropriato del mio stereo. I - ind.pres. io mi approprio, tu ti apseguito, più tardi: Ora fate silenzio, apprespropri... so esporrete la vostra opinione. / prep. Di seguito a, più tardi: Camminavamo l’uno appropriàto [ap-pro-pria-to] agg. Adat-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


appropriazione

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

aprire

62

to, adeguato, preciso: Cerca di usare un linguaggio appropriato all’argomento.

ho appuntato alcuni numeri telefonici. sin.

1 appuntire

contr. improprio

appuntàto [ap-pun-ta-to] n.m. Primo

n.f. Atto di far proprio qualcosa soprattutto con prepotenza o inganno. approssimàre [ap-pros-si-ma-re] v.tr. Disporre qualcosa vicino ad altro, accostare. / v.intr.pron. (approssimarsi) Avvicinarsi: Si sta approssimando l’estate.

carcerarie.

contr. respingere, disapprovare approvazióne [ap-pro-va-zio-ne] n.f.

D’aprile ogni goccia un barile. (In questo mese la pioggia è molto utile per le viti.) aprìre [a-pri-re] v.tr. 1 Schiudere crean-

appropriazióne [ap-pro-pria-zio-ne] grado di carabinieri, finanzieri e guardie appuntìre [ap-pun-ti-re] v.tr. Assotti-

gliare un oggetto all’estremità: Appuntisci la tua matita. III - ind.pres. io appuntisco, tu appuntisci... appuntìto [ap-pun-ti-to] agg. Che terv.intr.pron.: contr. allontanarsi approssimatìvo [ap-pros-si-ma-ti-vo] mina a punta. agg. 1 Non preciso, che si avvicina al sin. aguzzo, contr. spuntato vero: Secondo un calcolo approssimativo appùnto [ap-pun-to] n.m. 1 Annotaziospenderemo venti euro. 2 Vago, generico: ne: Quando l’insegnante spiega, prendo gli appunti. 2 Critica, rimprovero: Il babbo mi Dai sempre un giudizio approssimativo. ha fatto un appunto per il mio comportacontr. 1 2 esatto, preciso approssimàto [ap-pros-si-ma-to] agg. mento. / avv. Esattamente, precisamente: In matematica e fisica, non del tutto esat- È appunto ciò che volevo dire. appuràre [ap-pu-ra-re] v.tr. Verificare to, che si avvicina alla misura corretta. approssimazióne [ap-pros-si-ma-zio- l’esattezza di qualcosa: In alcune situazione] n.f. 1 In matematica, avvicinamento ni è difficile appurare la verità. ad un valore che non si può determinare sin. chiarire, accertare con esattezza: Ho calcolato per approssi- apribottìglie [a-pri-bot-ti-glie] n.m. mazione il totale della spesa. 2 Mancanza inv. Arnese usato per l’apertura delle di precisione: Svolgi il tuo lavoro con trop- bottiglie con tappo a corona. aprìle [a-pri-le] n.m. Quarto mese pa approssimazione. approvàre [ap-pro-va-re] v.tr. Giudicare dell’anno, compreso fra marzo e maggio. positivamente, condividere: I tuoi genitori P Aprile, dolce dormire. (In questo mese si dorme volentieri.) hanno approvato la tua scelta. Consenso: Il babbo ha dato la sua approvazione alla mia scelta.

do un passaggio: Apri la porta. 2 Iniziare, dare avvio: Il titolare aprì il convegno con un saluto ai presenti. 3 Inaugurare: Ieri hanno aperto una nuova pizzeria. 4 Allargare, stendere: Appena arrivati in spiaggia di generi di prima necessità. approvvigionàre [ap-prov-vi-gio-na- abbiamo aperto l’ombrellone. 5 Azionare il re] v.tr. Rifornire di viveri: Il comandante funzionamento di un congegno: Ho aperapprovvigionò le truppe affamate. / v.rifl. to il rubinetto dell’acqua calda. / v.intr. (approvvigionarsi) Rifornirsi, fare provvi- Iniziare un lavoro, entrare in funzione: I ste: La mamma si è approvvigionata di una negozi aprono alle ore nove. III - ind.pass.rem. io aprii o apersi, tu grande quantità di patate. apristi, egli aprì o aperse, noi aprimmo, appuntaménto [ap-pun-ta-men-to] voi apriste, essi aprirono o apersero; n.m. Incontro fissato fra due o più perpart.pass. aperto. sone: Ho un appuntamento con l’oculista. appuntàre [ap-pun-ta-re] v.tr. 1 Rende- / v.intr.pron. (aprirsi) 1 Dischiudersi: re aguzzo qualcosa: Per disegnare in modo Con un po’ d’olio la finestra si aprirà bene. preciso devi appuntare bene la matita. 2 2 Avere inizio: L’opera musicale si è aperta Fermare, fissare con un oggetto appun- con un preludio. 3 Rasserenarsi: Dopo il tito: Il generale ha appuntato la medaglia temporale il cielo si è aperto. 4 Sbocciare, al petto dei soldati valorosi. 3 Annotare detto dei fiori: Nel mio giardino si sono qualcosa per ricordarlo: Sulla mia agenda aperte le rose. / v.rifl. (aprirsi) Confidarsi: sin. benestare, contr. disapprovazione approvvigionaménto [ap-prov-vi-giona-men-to] n.m. Rifornimento di viveri e


apriscatole Spesso la bimba si apre con la nonna.

63

arca

colore dell’arancia. / n.m. 1 Pianta che produce frutti commestibili tondeggianti, di colore arancione e molto succosi. 2 Colore che nell’iride è compreso tra il rosso e il giallo. arancióne [a-ran-cio-ne] agg. e n.m. Arnese usato per aprire barattoli di latta: Detto di colore tra il giallo e il rosso, tipico Ho aperto il contenitore con l’apriscatole. dell’arancia matura. àquila [a-qui-la] n.f. Grande uccello ra- pl. arancioni o arancione pace di colore bruno, con becco ricurvo e aràre [a-ra-re] v.tr. Rivoltare la terra con vista acutissima. l’aratro per prepararla alla semina: L’agriaquilìno [a-qui-li-no] agg. Adunco, simi- coltore ara il campo. le al becco di un’aquila: Quell’uomo ha il aràtro [a-ra-tro] n.m. Attrezzo tirato da naso aquilino. animali o da un motore, usato per tagliare aquilóne [a-qui-lo-ne] n.m. Giocattolo e rivoltare il terreno prima della semina: costituito da un’intelaiatura leggerissima Un tempo l’aratro era tirato dai buoi. rivestita di carta o stoffa, che si fa volare aràzzo [a-raz-zo] n.m. Tessuto decorato tirandolo contro vento con un filo. con scene e figure, lavorato a mano ed àra [a-ra] n.f. 1 Altare: Sull’ara gli anti- appeso alle pareti come ornamento. chi Romani offrivano sacrifici agli dei. 2 arbitràggio [ar-bi-trag-gio] n.m. DireMisura agraria equivalente a cento metri zione di una gara sportiva: L’arbitraggio quadrati: Quel campo misura dieci are. 3 dell’incontro è stato giusto. Pappagallo sudamericano con piume dai pl. arbitraggi colori vivaci, zampe e becco robusti. arbitràre [ar-bi-tra-re] v.tr. Dirigere una arabésco [a-ra-be-sco] n.m. Ornamento gara: Ha arbitrato un incontro di basket. con motivi geometrici o floreali importato arbitràrio [ar-bi-tra-rio] agg. Che non si dagli Arabi: In Spagna tanti palazzi sono rifà ad una regola condivisa da tutti, che decorati con fregi ed arabeschi. dipende dalla volontà di uno solo: La sua pl. arabeschi è stata una decisione arbitraria. àrabo [a-ra-bo] agg. Dell’Arabia. / n.m. m.pl. arbitrari, f.pl. arbitrarie 1 Chi è nativo o abitante di uno dei Paesi arbìtrio [ar-bi-trio] n.m. 1 Libertà di di lingua araba. 2 Lingua araba. agire, di giudicare secondo la propria voaràchide [a-ra-chi-de] n.f. 1 Pianta tropi- lontà: Ogni individuo deve sempre decidere cale con fiori gialli e frutti dalla forma al- secondo il proprio arbitrio. 2 Sopruso: Solungata che maturano sotto terra. 2 Seme no stanco dei tuoi continui arbitri. commestibile della pianta che ha lo stesso pl. arbìtri nome: Sono ghiotto di arachidi. àrbitro [ar-bi-tro] n.m. 1 Chi dirige una sin. 2 nocciolina gara sportiva: L’arbitro ha fischiato un aragósta [a-ra-go-sta] agg.inv. Che ha fallo. 2 Persona chiamata da due contencolore rosso-arancio. / n.f. Grande crosta- denti per risolvere una controversia: Tra i ceo marino, con lunghe antenne e corazza. due ho svolto la funzione di arbitro. aràldo [a-ral-do] n.m. Nel Medioevo, uf- sin. 2 giudice ficiale che presiedeva ai tornei, dichiarava arbòreo [ar-bo-re-o] agg. Che riguarda guerra o conduceva le trattative di pace. la vegetazione: Il patrimonio arboreo della arancéto [a-ran-ce-to] n.m. Terreno nostra regione è in pericolo. piantato ad aranci. m.pl. arborei, f.pl. arboree collettivo arbùsto [ar-bu-sto] n.m. Pianta legnosa arància [a-ran-cia] n.f. Frutto comme- bassa, con rami fin dalla base. stibile dell’arancio: Le arance sono ricche àrca [ar-ca] n.f. 1 Cassa di legno, spesso di vitamine. artisticamente lavorata. 2 Antico sarcopl. arance fago decorato. 3 Grande imbarcazione di aranciàta [a-ran-cia-ta] n.f. Bevanda legno su cui Noè, secondo la Bibbia, fece preparata con il succo dell’arancia. salire una coppia di tutte le specie animali aràncio [a-ran-cio] agg.inv. Che ha il per salvarle dal diluvio universale. v.tr.: sin. 2 iniziare, 5 accendere, contr. 1 3 4 5 chiudere, 2 cessare, v.intr.pron.: sin. 2 cominciare, 3 schiarirsi, contr. 1 chiudersi, 2 terminare, 3 rannuvolarsi, 4 sfiorire apriscàtole [a-pri-sca-to-le] n.m.inv.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


arcaico

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

64

arco

pl. arche

edificio: La nostra casa è stata disegnata

è scritta in latino arcaico.

Che riguarda l’architettura.

celeste di grado più elevato di un angelo: L’arcangelo Gabriele annunciò a Maria la nascita di Gesù. arcàno [ar-ca-no] agg. Nascosto, misterioso: Quale arcano progetto stai meditando? / n.m. Mistero, segreto. arcàta [ar-ca-ta] n.f. 1 Apertura a forma di arco: La suora passeggiava sotto le arcate del monastero. 2 Ciascuna parte del corpo di forma curva: Ha una cicatrice sull’arcata sopraccigliare. archeologìa [ar-che-o-lo-gi-a] n.f. Scienza che studia le civiltà antiche attraverso l’esame dei monumenti e dei reperti recuperati nel corso degli scavi. archeòlogo [ar-che-o-lo-go] n.m. Chi studia le civiltà passate attraverso i monumenti e i reperti recuperati negli scavi.

e tecnica di progettare e costruire edifici: Mia sorella studia architettura a Firenze. 2 Insieme degli elementi che formano una costruzione: L’architettura del palasport è molto moderna. architràve [ar-chi-tra-ve] n.f. Trave orizzontale sorretta da due colonne o pilastri, che sostiene ciò che gli è costruito sopra.

arcàico [ar-cai-co] agg. Molto antico, che da un giovane architetto. appartiene al periodo iniziale: Quell’opera architettònico [ar-chi-tet-to-ni-co] agg. m.pl. arcaici, f.pl. arcaiche arcàngelo [ar-can-ge-lo] n.m. Spirito

m.pl. archeologi, f.pl. archeologhe archeozòico [ar-che-o-zoi-co] agg. e

n.m. Detto della più antica era geologica, nella quale comparvero i primi fossili.

m.pl. archeozoici, f.pl. archeozoiche archètipo [ar-che-ti-po] n.m. Esemplare

fondamentale, che ha funzione di modello. sin. prototipo archétto [ar-chet-to] n.m.

m.pl. architettonici, f.pl. architettoniche architettùra [ar-chi-tet-tu-ra] n.f. 1 Arte

pl. architravi archiviàre [ar-chi-via-re] v.tr. 1 Registra-

re un documento e inserirlo in archivio: La segretaria archivia tutta la corrispondenza. 2 Accantonare in modo definitivo: I magistrati hanno archiviato il caso. I - ind.pres. io archivio, tu archivi... archiviazióne [ar-chi-via-zio-ne] n.f. Registrazione e deposito di documenti in luoghi adibiti alla loro conservazione. archìvio [ar-chi-vio] n.m. 1 Insieme di documenti pubblici o privati che devono essere conservati. 2 Luogo in cui vengono conservati documenti ritenuti importanti: Mio padre lavora all’archivio comunale. pl. archivi

archivìsta [ar-chi-vi-sta] n.m. e f. Chi è addetto ad un archivio: L’archivista della biblioteca mi ha aiutato nella ricerca libraria. arci- pref. È usato nella formazione di alcune parole ed ha vari significati: 1 Molto (arcistufo). 2 Capo (arcivescovo).

1 Ogni struttura a forma di piccolo arco: I rami della rosa rampicante formano un archetto elegante all’ingresso del giardino. 2 In architettura, piccola struttura edilizia curva, sostenuta da colonne: Una fila di archetti - arciconosciuto agg. = molto conosciuto sostenuti da colonnini decorano i lati del - arcicontento agg. = più che contento chiostro del convento. 3 In musica, bac- - arcidetto agg. = detto tante volte chetta di legno, con crini di cavallo ben - arcinoto agg. = notissimo tesi: L’archetto è indispensabile per suo- - arcistufo agg. = molto stanco nare strumenti musicali ad arco come il - a rcivescovo n.m. = vescovo di una diocesi metropolitana violino, il violoncello, il contrabbasso. archibùgio [ar-chi-bu-gio] n.m. Antica arcière [ar-cie-re] n.m. Chi tira con l’ararma da fuoco portatile con canna lunga. co: Robin Hood era un bravo arciere.

pl. archibugi

architettàre [ar-chi-tet-ta-re] v.tr.

1

f. arciera, m.pl. arcieri, f.pl. arciere arcìgno [ar-ci-gno] agg. Accigliato, seve-

ro: Mi guardò con volto arcigno. arcipèlago [ar-ci-pe-la-go] n.m. Raggruppamento di isole: Quest’estate ho visitato l’arcipelago delle Cicladi. sin. 2 ordire, escogitare architétto [ar-chi-tet-to] n.m. Chi pro- collettivo, pl. arcipelaghi getta la costruzione o il restauro di un àrco [ar-co] n.m. 1 Struttura architettoProgettare un edificio: Il Comune architetta un moderno stadio. 2 Tramare, organizzare: I ladri architettavano un nuovo furto.


arcobaleno

argenteo

65

nica di forma curva, sorretta da colonne o pilastri: Si entra in chiesa passando sotto un arco. 2 Arma formata da un elemento flessibile ricurvo che ha le estremità collegate da una corda e serve per lanciare le frecce: I pellerossa erano molto abili nel tiro con l’arco. 3 Periodo di tempo: Nell’arco di un anno ci siamo incontrati molte volte. pl. archi, sin. 1 arcata, volta, 3 durata arcobaléno [ar-co-ba-le-no] n.m. Arco

di sette colori (rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto) che appare in cielo dopo la pioggia o vicino alle cascate, quando la luce del sole si riflette sulle goccioline d’acqua sospese in aria. sin. iride

tusiasmo, impegno totale: Mi dedico con ardore al nuovo lavoro. sin.

1 calura, 2

passione

àrduo [ar-duo] agg. Difficile, complicato:

L’alpinista ha affrontato una scalata ardua. contr. facile, agevole àrea [a-re-a] n.f. 1 Parte limitata di terre-

no, destinata ad un certo uso: Giocheremo in quell’area dietro casa. 2 Zona geografica caratterizzata da certi fenomeni: Questa è un’area molto umida. 3 In geometria, estensione di una figura piana: Misurate l’area del trapezio. 4 Insieme di persone accomunate dalle stesse idee politiche o culturali: Quel giornalista è di area cattolica. sin. 1 3 superficie, 4 schieramento

arcuàto [ar-cu-a-to] agg. Che ha forma aréna [a-re-na] n.f. 1 Spazio interno agli di arco, ricurvo: Alcuni cavallerizzi hanno le gambe arcuate.

antichi anfiteatri, dove si svolgevano gli spettacoli. 2 Spazio recintato destinato sin. inarcato a spettacoli di vario tipo, tra i quali la ardènte [ar-den-te] agg. 1 Infuocato, corrida. che scotta: Ti ho aspettato per un’ora sotto arenàrsi [a-re-nar-si] v.intr.pron. 1 Inun sole ardente. 2 Intenso, pieno di pas- cagliarsi, detto di imbarcazione: La barca sione: Ho un ardente desiderio di rivederti. si è arenata in un banco di sabbia. 2 Arresin. 1 cocente, bruciante, contr. 1 2 fred- starsi, rimanere bloccato: La discussione si do, gelido è subito arenata. àrdere [ar-de-re] v.tr. Incendiare, brucia- contr. 1 disincagliarsi, 2 procedere, prore: Le fiamme arsero anche il palazzo vici- seguire no. / v.intr. 1 Essere in fiamme, emettere arengàrio [a-ren-ga-rio] n.m. Nel Meun forte calore: Mucchi di stoppie ardono dioevo e in epoca fascista, palazzo del nei campi. 2 Abbandonarsi ad un forte Comune, sede del governo della città: sentimento: Ardo dal desiderio di rivedervi. Oggi l’arengario della mia città è una II - ind.pass.rem. io arsi, tu ardesti, egli pinacoteca e viene aperto in occasione di arse, noi ardemmo, voi ardeste, essi mostre d’arte. arsero; part.pass. arso. arenìle [a-re-ni-le] n.m. Spiaggia sabbioardiménto [ar-di-men-to] n.m. Corag- sa sulla riva del mare o di fiumi e laghi. gio, audacia: I soldati mostrarono un note- areogràmma [a-re-o-gram-ma] n.m. vole ardimento. Rappresentazione grafica di un’indagine ardìre [ar-di-re] v.tr. Osare: L’eroe ardì statistica mediante una figura geometrica, affrontare il nemico in campo aperto. di solito un cerchio o un quadrato: L’areIII - ind.pass.rem. io ardisco, tu ardisci... ogramma a torta è un cerchio suddiviso in / n.m. Audacia: A scuola il mio amico ha tanti spicchi. avuto l’ardire di contrastare l’insegnante. àrgano [ar-ga-no] n.m. Strumento per il n.m.: sin. coraggio sollevamento di carichi pesanti: Il contaiardìto [ar-di-to] agg. 1 Coraggioso: Il ner fu spostato con un argano. soldato in quell’impresa si è dimostrato un argentatùra [ar-gen-ta-tu-ra] n.f. Riveuomo ardito. 2 Nuovo, originale: L’archi- stimento di oggetti con uno strato d’artetto ha illustrato un progetto molto ardito. gento. sin. 1 impavido, 2 innovativo, contr. 1 argènteo [ar-gen-te-o] agg. 1 Realizzato pauroso, 2 banale, comune con l’argento: I pirati avevano accumulato ardóre [ar-do-re] n.m. 1 Calore intenso migliaia di monete argentee. 2 Che ha l’asprigionato dal sole: L’ardore del solleone spetto, la lucentezza dell’argento: La luna mi infastidisce. 2 Intensità di sentimenti: argentea si rispecchiava nel mare. Desidero con ardore una vacanza. 3 En- m.pl. argentei, f.pl. argentee

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


argenteria

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

arioso

66

argenterìa [ar-gen-te-ri-a] n.f. Insieme

III - ind.pres. io arguisco, tu arguisci...

di oggetti d’argento: I ladri hanno rubato tutta l’argenteria della casa.

sin. dedurre argùto [ar-gu-to] agg. Intelligente e spi-

argentìno [ar-gen-ti-no] agg.

sin. acuto, brillante argùzia [ar-gu-zia] n.f. Prontezza d’in-

collettivo

Che riguarda l’Argentina. 2 Squillante, limpido: La mamma ha una voce argentina. / n.m. Chi è nativo o abitante dell’Argentina. agg: sin.

1

2 chiaro

argènto [ar-gen-to] n.m. Metallo prezioso chiaro e lucente, buon conduttore di calore ed elettricità. Non si usa al plurale.

M Avere l’argento vivo addosso. (Essere molto vivace, irrequieto.)

argìlla [ar-gil-la] n.f. Roccia sedimentaria malleabile, usata per ceramiche, mattoni: In Africa molte capanne sono d’argilla. sin. creta

argillóso [ar-gil-lo-so] agg. Che contiene

argilla: Lì il terreno è molto argilloso. arginaménto [ar-gi-na-men-to] n.m. 1 Delimitazione di un corso d’acqua con argini. 2 Azione di porre freno o rimedio a qualcosa. arginàre [ar-gi-na-re] v.tr. 1 Delimitare un corso d’acqua con dei rialzi naturali o artificiali lungo le rive: Quel fiume deve essere arginato. 2 Frenare, contenere: Lo Stato cerca di arginare la criminalità. sin.

limitare, contr. 2 favorire àrgine [ar-gi-ne] n.m. Terrapieno dispo2

sto lungo le rive di un corso d’acqua per impedire lo straripamento: L’acqua tumultuosa ha rotto gli argini del fiume. argomentàre [ar-go-men-ta-re] v.tr. Discutere di qualcosa portando a sostegno principi logici: Devi argomentare la tua opinione per convincerci. / v.intr. Dimostrare una tesi con logica: Non è facile argomentare con chiarezza.

ritoso: Il nonno è un uomo arguto.

gegno, vivacità d’animo: Ho ammirato l’oratore per la sua arguzia. ària [a-ria] n.f. 1 Miscela di gas (prevalentemente azoto e ossigeno) che avvolge la Terra per trecento chilometri di altezza ed è indispensabile alla vita degli organismi: In città l’aria è piena di smog. 2 Clima: Adoro l’aria di montagna. 3 In musica, melodia cantabile per voci o strumenti.

M Darsi delle arie. (Fare il superbo.)

Avere un’aria dolce, antipatica... (Avere un aspetto dolce, antipatico...) Cambiare aria. (Cambiare località.) Discorsi in aria. (Senza logica.) ariàno [a-ria-no] agg. 1 Relativo all’a-

rianesimo, eresia che nel III-IV sec. d.C. contestava l’esistenza della Trinità. 2 Che appartiene alla razza indoeuropea. aridità [a-ri-di-tà] n.f.inv. 1 Mancanza di umidità: Quel terreno rimane incolto per la sua aridità. 2 Povertà di sentimenti, di idee, di immaginazione: L’artista sta attraversando un periodo di aridità creativa. sin.

1

secchezza

àrido [a-ri-do] agg.

1 Privo di umidità, asciutto: In questa stagione il terreno è arido. 2 Privo di emozioni, di fantasia: È un uomo dal cuore arido.

sin. 2 insensibile, contr. 1 umido, 2 sensibile arieggiàre [a-rieg-gia-re] v.tr. Dare aria

ad un luogo chiuso: C’è troppo fumo: arieggia la stanza. I - ind.pres. io arieggio, tu arieggi... ariète [a-rie-te] n.m. 1 Maschio della pecora: In mezzo al gregge c’è un ariete. 2 argomentazióne [ar-go-men-ta-zio-ne] In astronomia, costellazione zodiacale. 3 n.f. Insieme di ragionamenti che mirano In astrologia, segno zodiacale dominante a sostenere una tesi: La tua argomentazio- nel periodo tra il 21 marzo e il 20 aprile. ne è molto convincente. 4 Antica macchina da guerra, usata per argoménto [ar-go-men-to] n.m. 1 Ma- sfondare le porte o le mura di una città. teria di un discorso: Sto studiando un sin. 1 montone argomento scientifico molto interessante. arìnga [a-rin-ga] n.f. Pesce commestibile 2 Ciò che si porta a sostegno di una tesi. dal corpo affusolato, che vive nei mari sin. 1 soggetto freddi: Adoro le aringhe affumicate. arguìre [ar-gu-i-re] v.tr. Trarre una con- pl. aringhe clusione da certi indizi: Ho arguito dalla arióso [a-rio-so] agg. Spazioso, ampio, tua espressione che avete perso. pieno d’aria: Quella stanza è molto ariosa.


arista

67

armonia

sin. arieggiato àrista [a-ri-sta] n.f. Pezzo di carne che

fornimento di armi, equipaggiamento: Alcuni Stati spendono molto denaro per gli corrisponde alla schiena del maiale, par- armamenti. 2 Insieme dei mezzi e delle ticolarmente tenero. operazioni necessari al funzionamento di aristocràtico [a-ri-sto-cra-ti-co] agg. 1 una macchina, di una nave. Appartenente alla nobiltà: Suo nonno di- armàre [ar-ma-re] v.tr. 1 Fornire di arscende da una famiglia aristocratica. 2 mi: Il re armò le truppe. 2 Detto di imbarSignorile, raffinato: Quella signora ha un cazioni, preparare tutto ciò che è necescomportamento molto aristocratico. / n.m. sario per partire: Al porto i marinai stanno Membro della nobiltà. armando la nave. 3 In architettura, rinform.pl. aristocratici, f.pl. aristocratiche zare con travi, puntelli e altri elementi di aristocrazìa [a-ri-sto-cra-zi-a] n.f. 1 sostegno un edificio. / v.rifl. (armarsi) 1 Classe sociale nobile e ricca. 2 Forma Fornirsi di armi: La città si armò per afpolitica di uno Stato in cui il potere è in frontare il nemico. 2 Procurarsi qualcosa: mano ai nobili. Armatevi di quaderno e seguitemi in classe. sin. 1 nobiltà aritmètica [a-rit-me-ti-ca] n.f. Parte del-

la matematica riguardante lo studio dei numeri e le regole di calcolo. Non si usa al plurale.

aritmètico [a-rit-me-ti-co] agg. Che ri-

guarda la parte della matematica che studia le proprietà dei numeri e le operazioni. m.pl. aritmetici, f.pl. aritmetiche aritmìa [a-rit-mi-a] n.f. Irregolarità del

ritmo del cuore: Il medico gli ha diagnosticato un’aritmia cardiaca. arlecchìno [ar-lec-chi-no] n.m. 1 Maschera originaria della città di Bergamo, che ha un abito cucito con pezzi di stoffa multicolore: A Carnevale mi maschererò da Arlecchino. 2 Buffone, pagliaccio: Si comporta spesso da arlecchino. àrma [ar-ma] n.f. 1 Oggetto usato per ferire o uccidere: Il ladro aveva un’arma in mano. 2 Mezzo utilizzato per ottenere qualcosa: A volte il silenzio è l’arma migliore per non litigare. 3 Corpo militare. pl. armi, sin. 2 strumento ME ssere alle prime armi. (Essere inesperto.) armadìllo [ar-ma-dil-lo] n.m. Mammife-

ro americano ricoperto da una corazza di grosse squame cornee articolate: L’armadillo si avvolge a palla in caso di pericolo. armàdio [ar-ma-dio] n.m. Mobile chiuso da uno o più sportelli, con cassetti e ripiani interni: La giacca è nell’armadio. pl. armadi

armamentàrio [ar-ma-men-ta-rio] n.m. Insieme degli attrezzi necessari per compiere un lavoro: È arrivato l’idraulico con tutto il suo armamentario. pl. armamentari armaménto [ar-ma-men-to] n.m.

1

Ri-

v.tr.: contr. 1 disarmare armàta [ar-ma-ta] n.f. Insieme di più

corpi militari guidati da un solo comandante: L’armata francese di Napoleone invase la Russia. armàto [ar-ma-to] agg. 1 Munito di un’arma: Il ladro era armato di pistola. 2 Provvisto di qualcosa: Un uomo armato di coraggio riesce ad affrontare tutto. contr. 1 2 disarmato armatóre [ar-ma-to-re] n.m. Proprieta-

rio di una nave, imprenditore navale.

f. armatrice, m.pl. armatori, f.pl. armatrici armatùra [ar-ma-tu-ra] n.f. 1 Copertura

metallica indossata dagli antichi guerrieri per proteggere il corpo. 2 Struttura in metallo o in legno usata come sostegno di costruzioni architettoniche. armeggiàre [ar-meg-gia-re] v.intr. Affaccendarsi, spesso vanamente: È tutta la mattinata che sta armeggiando con la bici. I - ind.pres. io armeggio, tu armeggi... sin. arrabattarsi, trafficare

arménto [ar-men-to] n.m. Branco di grossi animali domestici. collettivo

armerìa [ar-me-ri-a] n.f. 1 Magazzino dove vengono custodite le armi: L’armeria della caserma si trova in fondo al cortile. 2 Negozio che vende armi. armistìzio [ar-mi-sti-zio] n.m. Interruzione provvisoria o definitiva dei combattimenti tra due parti in conflitto in seguito ad un accordo: Dopo anni di guerra le due nazioni firmarono un armistizio. pl. armistizi armonìa [ar-mo-ni-a] n.f.

1 Accordo, concordia tra elementi diversi: Nella nostra famiglia c’è tanta armonia. 2 Insieme

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


armonica

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

68

arrangiare

gradevole di voci e suoni: Le voci di quel coro raggiungono una piacevole armonia.

sicale costituito da un telaio triangolare, con corde verticali che vengono fatte contr. 1 discordia, 2 dissonanza vibrare pizzicandole con le dita. armònica [ar-mo-ni-ca] n.f. Strumento arpéggio [ar-peg-gio] n.m. In musica, musicale a fiato, costituito da una scato- esecuzione delle note di un accordo una letta rettangolare con fessure lungo i lati dopo l’altra anziché tutte insieme. più lunghi, nelle quali si soffia facendovi pl. arpeggi scorrere le labbra. arpìa [ar-pi-a] n.f. 1 Nella mitologia pl. armoniche greca, mostro dal volto di donna e corpo armònico [ar-mo-ni-co] agg. Che produ- d’uccello. 2 Donna scostante e cattiva: Ti ce o ha armonia: Questo strumento ha un sei comportata come un’arpia! suono armonico. arpióne [ar-pio-ne] n.m. 1 Chiodo a form.pl. armonici, f.pl. armoniche ma di uncino fissato alla parete, sul quale armonióso [ar-mo-nio-so] agg. 1 Melo- si appendono oggetti. 2 Ferro uncinato dioso: Il canto degli uccelli è armonioso. 2 utilizzato per la pesca di grossi pesci. Proporzionato: Quell’automobile ha una arrabattàrsi [ar-ra-bat-tar-si] v.intr. linea armoniosa. pron. Darsi da fare, ingegnarsi con pochi contr. 1 disarmonico ed insufficienti mezzi a disposizione: Si è armonizzàre [ar-mo-niz-za-re] v.tr. 1 arrabattato a riparare il televisore. Accordare una melodia con altri suoni. 2 arrabbiàrsi [ar-rab-biar-si] v.intr.pron. Combinare insieme cose diverse grade- Lasciarsi sopraffare dalla collera: L’allenavolmente: Cerca di armonizzare i colori dei tore questa sera si è arrabbiato più volte. tuoi indumenti. / v.intr. Essere in accordo I - ind.pres. io mi arrabbio, tu ti arrabbi... con qualcosa: Il verde ed il marrone armo- sin. adirarsi, infuriarsi, contr. calmarsi nizzano fra loro. / v.intr.pron. (armoniz- arrabbiàto [ar-rab-bia-to] agg. Infuriazarsi) Accordarsi: Il colore dei tuoi capelli si to, in preda alla collera. armonizza con quello dei tuoi occhi. sin. irato v.intr.: contr. stonare arraffàre [ar-raf-fa-re] v.tr. Prendere, arnése [ar-ne-se] n.m. 1 Attrezzo da portarsi via qualcosa con inganno e avilavoro. 2 Qualsiasi oggetto di cui non si dità: Il ladro arraffò gli oggetti di valore. conosce o non si ricorda il nome: Cos’è arrampicàrsi [ar-ram-pi-car-si] v.intr. quell’arnese sul tavolo? pron. 1 Salire su qualcosa aiutandosi sin. 1 utensile con le mani e con i piedi: Il giovane si àrnia [ar-nia] n.f. Rifugio per le api a arrampicò sull’albero. 2 Procedere lungo forma di cassetta, costruito dall’uomo per una ripida salita: Il sentiero si arrampicava l’allevamento. tortuoso verso la cima del monte. sin. alveare I - ind.pres. io mi arrampico, tu ti araròma [a-ro-ma] n.m. 1 Sostanza odororampichi... sa adatta per insaporire i cibi: In cucina la M Arrampicarsi sugli specchi. (Tentare di nonna usa molti aromi. 2 Profumo emadire o fare cose impossibili, ricorrendo nato da alcune sostanze alimentari: Adoro ad espedienti o trucchi.) l’aroma del caffè. arrampicàta [ar-ram-pi-ca-ta] n.f. Nel pl. aromi, sin. 2 fragranza ciclismo e nell’alpinismo, superamento Aroma 1 si usa soprattutto al plurale. di una salita. aromàtico [a-ro-ma-ti-co] agg. 1 Che arrancàre [ar-ran-ca-re] v.intr. Proceemana odore gradevole: Quella pianta ha dere con difficoltà: Lungo la salita l’auto dei frutti aromatici. 2 Fragrante, trattato arrancava. con aromi: Usa un tipo di aceto aromatico. I - ind.pres. io arranco, tu arranchi... m.pl. aromatici, f.pl. aromatiche aromatizzàre [a-ro-ma-tiz-za-re] v.tr.

Insaporire con sostanze odorose, per lo più di origine vegetale: La cuoca aromatizza il pollo con la salvia e il rosmarino. àrpa [ar-pa] n.f. Grande strumento mu-

arrangiaménto

[ar-ran-gia-men-to]

n.m. Adattamento di un brano musicale a strumenti o ritmi diversi da quelli previsti dal compositore. arrangiàre [ar-ran-gia-re] v.tr. 1 Adattare un brano musicale a strumenti o


arrecare

69

ritmi diversi da quelli originari: L’orchestra ha arrangiato una famosa canzone. 2 Accomodare alla meglio: Il falegname ha arrangiato una seggiola rotta. I - ind.pres. io arrangio, tu arrangi... / v.rifl. (arrangiarsi) Darsi da fare con vari espedienti per raggiungere uno scopo: Sarà meglio che ti arrangi da solo.

v.tr.: sin. 2 sistemare, rimediare, v.rifl.: sin. destreggiarsi arrecàre [ar-re-ca-re] v.tr. Provocare,

causare: La grandine ha arrecato gravissimi danni al raccolto. I - ind.pres. io arreco, tu arrechi...

arricchire

sin. docilità

arrestàre [ar-re-sta-re] v.tr. 1 Catturare

e portare in carcere: I poliziotti arrestarono il ladro. 2 Far cessare, interrompere un movimento: L’idraulico arrestò la perdita d’acqua. / v.intr.pron. (arrestarsi) Fermarsi improvvisamente: Al semaforo l’auto si arrestò di colpo.

v.tr.: sin. 2 bloccare, v.intr.pron.: sin. bloccarsi, contr. procedere arrèsto [ar-re-sto] n.m. 1 Temporanea

sin. procurare

privazione della libertà personale: I carabinieri eseguirono l’arresto del mafioso. 2 Interruzione, sospensione: Il maltempo causò l’arresto della gara.

in base a determinate scelte. 2 Insieme dei mobili di un locale: Ho rinnovato l’arredamento della mia camera.

indietro: Il generale arretrò le sue truppe. / v.intr. Muoversi indietro, retrocedere: I soldati arretrarono fino al campo base.

arredaménto [ar-re-da-men-to] n.m. 1 sin. 1 cattura, 2 blocco, contr. 1 rilascio Modo di esporre i mobili in un ambiente arretràre [ar-re-tra-re] v.tr. Riportare

sin. 2 mobilia arredàre [ar-re-da-re] v.tr.

1 Organizza-

re, progettare la disposizione dei mobili di un ambiente. 2 Fornire un locale di mobili e di tutto il necessario per renderlo funzionale: Prima delle nozze i due giovani vogliono arredare la casa. arredatóre [ar-re-da-to-re] n.m. Chi progetta e realizza la disposizione dei mobili e degli oggetti in un ambiente.

v.intr: sin. indietreggiare, contr. avanzare arretratézza [ar-re-tra-tez-za] n.f. In-

sufficiente sviluppo culturale, sociale ed economico: L’arretratezza economica di alcuni Stati è un grave problema. arretràto [ar-re-tra-to] agg. 1 Che si trova in ritardo, indietro rispetto a qualcosa: Devo sbrigare molto lavoro arretrato. 2 Poco sviluppato dal punto di vista politico ed economico: In Africa molte popolazioni f. arredatrice, m.pl. arredatori, f.pl. arre- sono arretrate. 3 Antiquato, primitivo: datrici A volte hai delle idee proprio arretrate. arrèdo [ar-re-do] n.m. Ogni mobile o / n.m.pl. Somma di denaro pagata a suppellettile di un ambiente: Alla fine qualcuno dopo la data di scadenza: Devo dell’anno cambieremo gli arredi del salone. riscuotere gli arretrati dello stipendio. arrembàggio [ar-rem-bag-gio] n.m. In agg.: contr. 2 sviluppato, 3 moderno una guerra navale, assalto di una nave con arricchiménto [ar-ric-chi-men-to] n.m. irruzione e combattimento corpo a corpo: Accumulo di beni materiali o di valori I pirati si gettarono all’arrembaggio. morali e culturali. pl. arrembaggi, sin. abbordaggio arrèndersi [ar-ren-der-si] v.rifl.

Consegnarsi al nemico: Gli assediati si arresero al primo attacco. 2 Cedere: Finalmente ti sei arreso all’evidenza dei fatti. II - si coniuga come rendere.

contr. impoverimento arricchìre [ar-ric-chi-re] v.tr.

1 Rendere ricco: La vincita alla lotteria ha arricchito il nonno. 2 Aumentare: La lettura arricchisce il livello culturale di tutti. 3 Ornare, impreziosire qualcosa: Ho arricchito la sin. 1 capitolare, 2 piegarsi, desistere, con- torta con alcune decorazioni. / v.intr. Ragtr. 1 resistere giungere la ricchezza: Negli ultimi anni arrendévole [ar-ren-de-vo-le] agg. Con- l’azienda è arricchita rapidamente. ciliante, remissivo: È un tipo arrendevole. III - ind.pres. io arricchisco, tu arriccontr. ostinato, tenace chisci... arrendevolézza [ar-ren-de-vo-lez-za] / v.rifl. (arricchirsi) Incrementare le pron.f. Caratteristica di chi cede facilmente prie ricchezze: Nel West molti pionieri per compiacere gli altri: La tua arrendevo- si arricchirono con l’oro. / v.intr.pron. lezza con i prepotenti è esagerata. (arricchirsi) Diventare più ricco: Il parco 1

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


arricchito

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

70

pubblico si è arricchito di nuove piante. v.tr.: sin. 2 incrementare, v.rifl. e intr. pron.: contr. impoverirsi arricchìto [ar-ric-chi-to] agg. e n.m. Det-

to di chi, in breve tempo e dal nulla, è diventato ricco. arricciàre [ar-ric-cia-re] v.tr. Piegare qualcosa a forma di ricciolo: Mia sorella mi ha arricciato i capelli. I - ind.pres. io arriccio, tu arricci... / v.intr.pron. (arricciarsi) Assumere la forma di una spirale: Con l’umidità i miei capelli si arricciano. v.intr.pron.: contr. stirarsi, lisciarsi M Arricciare il naso. (Corrugarlo in segno di stizza, fastidio, disgusto o disprezzo.) arricciàto [ar-ric-cia-to] agg. Piegato a

forma di riccio, di spirale. arrìnga [ar-rin-ga] n.f. 1 Discorso pronunciato in tribunale dall’avvocato difensore a favore dell’imputato. 2 Discorso importante rivolto ad un’assemblea. pl. arringhe

arrischiàre [ar-ri-schia-re] v.tr.

1 Mettere in pericolo. 2 Tentare qualcosa nonostante la paura e l’insicurezza: Infine ho arrischiato una domanda. I - ind.pres. io arrischio, tu arrischi... arrischiàto [ar-ri-schia-to] agg. 1 Pericoloso, pieno di rischi. 2 Compiuto senza attenta considerazione: Durante l’interroga­ zione non dare risposte arrischiate.

arrosto

sizione sociale, economica, politica, in breve tempo e a tutti i costi: Tutti si sono accorti dell’arrivismo del nuovo impiegato. sin. ambizione arrivìsta [ar-ri-vi-sta] n.m. e f. Chi cerca

con ogni mezzo di procurarsi una posizione sociale di rilievo.

m.pl. arrivisti, f.pl. arriviste arrìvo [ar-ri-vo] n.m. 1 Luogo o tempo

in cui si giunge a destinazione: L’arrivo dell’aereo è previsto per mezzanotte. 2 Al plurale, insieme delle merci giunte da poco ad un negoziante: In quella vetrina sono esposti gli ultimi arrivi. arroccàre [ar-roc-ca-re] v.tr. Portare le truppe al sicuro. / v.intr. Nel gioco degli scacchi, muovere simultaneamente il re e la torre. I - ind.pres. io arrocco, tu arrocchi... / v.rifl. (arroccarsi) Mettersi al riparo: I soldati si erano arroccati sui colli. arrogànte [ar-ro-gan-te] agg. Prepotente, insolente: Non mi piace il suo comportamento arrogante. arrogànza [ar-ro-gan-za] n.f. Comportamento superbo e prepotente dovuto alla presunzione di essere superiore agli altri. sin. presunzione, contr. modestia, umiltà arrogàrsi [ar-ro-gar-si] v.rifl. Pretendere

qualcosa senza merito o diritto: Si è arrogato il diritto di fare il capoclasse. I - ind.pres. io mi arrogo, tu ti arroghi... sin. 2 azzardato, contr. 1 sicuro, 2 cauto arrossàre [ar-ros-sa-re] v.tr. Far divenarrivàre [ar-ri-va-re] v.intr. 1 Giungere tare rosso, tingere di rosso: Il vento mi in un luogo: Siamo arrivati in piazza. 2 arrossa gli occhi. / v.intr. Diventare rosso. Giungere a un’età, ad un momento parti- / v.intr.pron. (arrossarsi) Colorirsi di roscolare: Il babbo arriva alla fine della gior- so: La nostra pelle si arrossa al sole. nata molto stanco. 3 Raggiungere una de- arrossàto [ar-ros-sa-to] agg. Tinto di terminata estensione: Il suo campo arriva rosso: Hai gli occhi arrossati. fino ai piedi del colle. 4 Osare: È arrivato a arrossìre [ar-ros-si-re] v.intr. Assumere negare l’evidenza! 5 Riuscire in qualcosa, un colorito rosso in faccia per un’emoziogiungere ad un certo sviluppo: Dopo una ne: Chi è timido spesso arrossisce. lunga riflessione è arrivato ad una scelta. III - ind.pres. io arrossisco, tu arrossisci... sin.

3 estendersi,

contr. 1 partire

arrivàto [ar-ri-va-to] agg.

Giunto a destinazione: Nella corsa sei stato l’ultimo arrivato. 2 Che ha realizzato le proprie aspirazioni: Ormai è un uomo arrivato. arrivedérci [ar-ri-ve-der-ci] inter. Saluto usato per congedarsi da persone: Arrivederci a domani. / n.m.inv. Saluto: Vi invio un cordiale arrivederci. arrivìsmo [ar-ri-vi-smo] n.m. Desiderio di raggiungere il successo o un’alta po1

contr. impallidire arrostìre [ar-ro-sti-re] v.tr. Cuocere

qualcosa direttamente a fuoco vivo o sulla brace o al forno: La cuoca arrostisce le bistecche per la cena. III - ind.pres. io arrostisco, tu arrostisci... / v.intr.pron. (arrostirsi) Esporsi a lungo ai raggi solari: In spiaggia mi sono arrostito! arròsto [ar-ro-sto] agg.inv. Cotto a fuoco vivo o sulla brace o al forno: Mi piace il pollo arrosto. / n.m. Carne cotta a fuoco


arrotare

71

vivo o sulla brace o al forno: Il cameriere porta a tavola l’arrosto. arrotàre [ar-ro-ta-re] v.tr. Rendere tagliente una lama, affilare: È necessario arrotare questo coltello. arrotìno [ar-ro-ti-no] n.m. Chi per mestiere affila le lame: Passo dall’arrotino a ritirare il coltello. arrotolàre [ar-ro-to-la-re] v.tr. Avvolgere qualcosa formando un rotolo: Arrotoliamo il tappeto.

artefatto

dere elasticità fisica o mentale, diventare debole e lento: La memoria, se non viene esercitata, si arrugginisce. v.intr.pron.: sin. 2 intorpidirsi arrugginìto [ar-rug-gi-ni-to] agg. Co-

perto dalla ruggine.

arruolaménto [ar-ruo-la-men-to] n.m.

Chiamata a far parte delle forze armate. arruolàre [ar-ruo-la-re] v.tr. Chiamare alle armi, reclutare: La marina l’anno scorso ha arruolato migliaia di giovani. / v.rifl. arrotondaménto [ar-ro-ton-da-men- (arruolarsi) Entrare nelle forze armate voto] n.m. 1 Forma tondeggiante. 2 Sostitu- lontariamente: Si è arruolato nell’esercito. zione di un numero con un altro numero v.rifl.: contr. congedarsi ad esso vicino, ma più semplice. arsenàle [ar-se-na-le] n.m. 1 Luogo doarrotondàre [ar-ro-ton-da-re] v.tr. 1 ve si costruiscono o riparano le navi miDare a qualcosa forma circolare: Il mura- litari: Il sottomarino è stato portato all’artore ha arrotondato un foro. 2 Sostituire senale. 2 Deposito di armi e munizioni. un numero complicato con un altro ad arsènico [ar-se-ni-co] n.m. Elemento chiesso vicino, per semplificare il conto: Il mico velenoso presente in vari minerali. negoziante ha arrotondato alcuni prezzi. Non si usa al plurale. sin. 2 approssimare àrso [ar-so] agg. Secco, arido: Ho la bocca M Arrotondare lo stipendio. (Guadagnare arsa per la sete. qualcos’altro oltre lo stipendio.) arsùra [ar-su-ra] n.f. 1 Sensazione di secarrovellàre [ar-ro-vel-la-re] v.tr. Tor- chezza alla gola: Sento una terribile arsura. mentare: Quel dubbio mi arrovella giorno 2 Aridità, calore insopportabile: L’arsura e notte. / v.rifl. (arrovellarsi) 1 Darsi da estiva ha danneggiato le coltivazioni. fare con accanimento, sforzarsi per otte- contr. 2 frescura, umidità nere qualcosa. 2 Agitarsi, tormentarsi per art director loc.sost.m.inv. Responsaqualcosa. bile della parte tecnico-grafica in una casa arroventàre [ar-ro-ven-ta-re] v.tr. Ren- editrice o in un’agenzia di pubblicità. dere infuocato: Il sole arroventa le spiag- e espressione inglese ge. / v.intr.pron. (arroventarsi) Diventare àrte [ar-te] n.f. 1 Qualsiasi attività infuocato: L’asfalto d’estate si arroventa. dell’uomo che esprime la sua creativiarruffàre [ar-ruf-fa-re] v.tr. Scompiglia- tà attraverso opere pittoriche, scultoree, re: L’amico gli arruffò i capelli per scherzo. letterarie, musicali...: Il babbo è esperto / v.intr.pron. (arruffarsi) Scompigliarsi: I d’arte. 2 Insieme delle opere artistiche di miei capelli si arruffano al vento. un Paese o di una data epoca: Adoro l’arte v.tr.: sin. scarmigliare 3 Qualsiasi attività per la arruffianàrsi [ar-ruf-fia-nar-si] v.intr. rinascimentale. quale siano necessarie preparazione teoripron. Cercare di conquistare la simpatia ca, conoscenze tecniche e abilità particoe la stima di qualcuno per ricavarne dei vantaggi: Il tuo amico si è arruffianato con lari: Nel Medioevo era molto praticata l’arte della ceramica. 4 Abilità, capacità: La tua il professore di matematica. arrugginìre [ar-rug-gi-ni-re] v.tr. 1 Far arte di ottenere ciò che vuoi è incredibile.

venire la ruggine: L’umidità arrugginisce sin. 3 mestiere, lavoro le auto. 2 Indebolire il fisico o la mente: M Essere senz’arte né parte. (Non possedere alcuna preparazione, non conoscere alL’ozio arrugginisce la volontà. / v.intr. Oscun mestiere.) sidarsi: Alcuni metalli a causa dell’umidità P Impara l’arte e mettila da parte. (È bene arrugginiscono. imparare a fare quante più cose possibili III - ind.pres. io arrugginisco, tu arrugperché un giorno potranno essere utili.) ginisci... / v.intr.pron. (arrugginirsi) 1 Prendere la artefàtto [ar-te-fat-to] agg. 1 Non naruggine: La chiave si è arrugginita. 2 Per- turale, alterato, cambiato con opportune

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


artefice

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

modifiche: Ha presentato alle autorità un documento artefatto. 2 Non spontaneo, ricercato: Si muove in modo artefatto.

sin. 1 falsificato, contraffatto, 2 artificioso artéfice [ar-te-fi-ce] n.m. Autore, creato-

re: Chi è l’artefice di quel brutto scherzo? artèria [ar-te-ria] n.f. 1 Vaso sanguigno attraverso il quale il sangue dal cuore passa in tutte le varie parti del corpo: L’arteria principale del corpo umano si chiama aorta. 2 Principale via di traffico o di comunicazione: L’arteria più importante della città è interrotta per lavori in corso. arteriosclèrosi [ar-te-rio-scle-ro-si] n.f. inv. Indurimento delle arterie con conseguenti disturbi circolatori e perdita della memoria: L’arteriosclerosi è una malattia tipica della vecchiaia. artesiàno [ar-te-sia-no] agg. Detto di pozzo scavato nel terreno fino a incontrare una falda acquifera dalla quale l’acqua zampilla spontaneamente in superficie. àrtico [ar-ti-co] agg. Proprio del Polo Nord. m.pl. artici, f.pl. artiche articolàre [ar-ti-co-la-re] v.tr. 1 Muovere le membra del corpo: Non riesco ad articolare bene il piede. 2 Suddividere: L’insegnante articola la lezione in tre parti. sin.

2 organizzare

articolàto [ar-ti-co-la-to] agg.

artigliere

72

1 Composto da più parti legate tra loro da articolazione: Lo scheletro è una struttura articolata. 2 Organizzato con ordine e chiarezza: Ha presentato un progetto ben articolato. 3 In grammatica, detto di preposizione unita all’articolo determinativo: “Della” è una preposizione articolata. articolazióne [ar-ti-co-la-zio-ne] n.f. 1 Punto di unione fra due o più ossa: Quel calciatore ha problemi all’articolazione del ginocchio. 2 Punto di unione fra due o più elementi meccanici.

Gli articoli possono essere: -d eterminativi: si usano per indicare persone o cose conosciute o menzionate da poco (il, lo, la, i, gli, le) - i ndeterminativi: si usano per indicare genericamente persone o cose non conosciute in senso indeterminato (un, uno, una) -p artitivi: si usano per indicare una parte indefinita di un tutto (del, dello, della, dei, degli, delle) artificiàle [ar-ti-fi-cia-le] agg. 1 Non na-

turale, realizzato dall’uomo su imitazione della natura: Nel presepio cadeva la neve artificiale. 2 Non spontaneo: Il suo sorriso artificiale non mi piace affatto. contr.

1 2 naturale

artificière [ar-ti-fi-cie-re] n.m. Chi è ad-

detto a maneggiare cariche esplosive: Un artificiere disinnescò la bomba. artifìcio [ar-ti-fi-cio] n.m. 1 Astuzia: Con un artificio smascherò il colpevole. 2 Mezzo usato per ottenere un effetto: Quel regista utilizza molti artifici scenici. 3 Ciò che non è naturale: La bellezza di quella donna sempre truccata è un artificio.

pl. artifici, sin. 1 stratagemma, 2 espediente La locuzione fuochi d’artificio indica particolari ordigni composti con polvere da sparo, che bruciando producono svariati effetti luminosi (razzi, girandole...). artificiosità [ar-ti-fi-cio-si-tà] n.f. Ricer-

catezza eccessiva.

artificióso [ar-ti-fi-cio-so] agg. Ricercato: Il suo stile è troppo artificioso.

contr. naturale artigianàle [ar-ti-gia-na-le] agg.

1 Realizzato da un artigiano: Colleziona prodotti artigianali in legno. 2 Eseguito alla buona: Quel film artigianale è molto interessante. artigianàto [ar-ti-gia-na-to] n.m. 1 Attività produttiva svolta da un singolo o da un ristretto numero di operai, seguendo tecniche tradizionali e non utilizzando sin. 1 2 giuntura artìcolo [ar-ti-co-lo] n.m. 1 In gramma- macchinari di produzione in serie. 2 Intica, una delle parti variabili del discorso sieme dei prodotti realizzati in tale modo. che si unisce ai nomi per indicarne il artigiàno [ar-ti-gia-no] agg. Proprio genere e il numero. 2 Testo scritto pub- dell’artigiano. / n.m. Chi produce oggetti blicato su giornali e riviste: Ho letto con o alimenti in modo tradizionale usando interesse il suo articolo. 3 Ognuna delle semplici strumenti e lavorando da solo o parti in cui è suddiviso un testo di legge: con pochi dipendenti: Il gelato di quell’arA scuola abbiamo letto i primi articoli della tigiano è il migliore della città. Costituzione. 4 Oggetto, prodotto: Gli arti- artiglière [ar-ti-glie-re] n.m. Soldato che coli sportivi sono esposti in vetrina. presta servizio nell’arma dell’artiglieria.


artiglieria

73

artiglierìa [ar-ti-glie-ri-a] n.f.

1 Complesso delle armi pesanti (cannoni, mortai...): L’artiglieria è nata con l’uso della polvere da sparo. 2 Sezione dell’esercito addestrata all’impiego di armi pesanti.

collettivo artìglio [ar-ti-glio] n.m. Unghia ricurva e

appuntita di molti animali da preda.

pl. artigli artìsta [ar-ti-sta] n.m. e f. Persona che

opera nel campo dell’arte.

m.pl. artisti, f.pl. artiste artìstico [ar-ti-sti-co] agg. Che riguarda

l’arte: L’Italia possiede un ricchissimo patrimonio artistico. m.pl. artistici, f.pl. artistiche àrto [ar-to] n.m. Ciascuna delle appendi-

ci del corpo, mobile e collegata al tronco: Gli hanno ingessato l’arto superiore destro. artrìte [ar-tri-te] n.f. Infiammazione delle articolazioni: La zia soffre di artrite. artròsi [ar-tro-si] n.f. Malattia che colpisce le articolazioni. arzigogolàto [ar-zi-go-go-la-to] agg. Complicato, lambiccato: Il suo ragionamento arzigogolato non è comprensibile. arzìllo [ar-zil-lo] agg. Allegro, vivace. ascèlla [a-scel-la] n.f. Incavo che si trova sotto il braccio nel punto in cui questo si articola con la spalla. ascendènte [a-scen-den-te] agg. Diretto verso l’alto. / n.m. Autorità, influenza: Il capo ha un forte ascendente su tutti noi.

ascoltatore

in una parte del corpo a causa di un’infezione: Ho avuto un ascesso al dente. ascèta [a-sce-ta] n.m. e f. Chi vive in un distacco spirituale dal mondo materiale: L’asceta ha trascorso un intero anno chiuso in una cella. m.pl. asceti, f.pl. ascete

ascetìsmo [a-sce-ti-smo] n.m. Insieme

delle pratiche e delle dottrine che tendono alla conquista della perfezione spirituale attraverso il distacco dal mondo materiale. àscia [a-scia] n.f. Utensile da taglio per lavorare il legno: Il boscaiolo ha tagliato piccoli tronchi con l’ascia.

pl. asce M S otterrare/dissotterrare l’ascia di guerra. (Porre fine o riaccendere un conflitto.) ascìssa [a-scis-sa] n.f. In matematica,

numero che rappresenta una delle coordinate cartesiane e indica la distanza di un punto dall’asse delle ordinate. asciugacapélli [a-sciu-ga-ca-pel-li] n.m. inv. Apparecchio elettrico che asciuga i capelli con un getto d’aria calda. sin. fon

asciugamàno [a-sciu-ga-ma-no] n.m.

Panno di tela o di spugna che serve per asciugarsi dopo essersi lavati. asciugàre [a-sciu-ga-re] v.tr. 1 Rendere asciutta una superficie: Oggi ho aiutato la mamma ad asciugare i piatti. 2 Seccare: Il caldo asciuga la campagna. I - ind.pres. io asciugo, tu asciughi... n.m.: sin. influsso / v.rifl. (asciugarsi) Togliersi l’acqua di ascendènza [a-scen-den-za] n.f. Insie- dosso. / v.intr.pron. (asciugarsi) Diventare me degli antenati: L’ascendenza di quella asciutto: I panni bagnati si asciugano al sole. nobildonna comprende principi e marchesi. v.tr.: contr. 1 2 bagnare, v.rifl.: contr. ascèndere [a-scen-de-re] v.intr. 1 Di- bagnarsi rigersi dal basso verso l’alto: L’alpinista è asciùtto [a-sciut-to] agg. 1 Non bagnato, asceso alla vetta del monte. 2 Raggiungere privo d’acqua e di umidità: Conserva le una posizione importante: Quel militare è medicine in un luogo asciutto! 2 Magro, asceso di grado in pochi anni. privo di grasso: Tuo fratello ha un fisico II - si coniuga come scendere. asciutto. / n.m. 1 Terreno non bagnato: sin. 1 2 elevarsi, contr. 1 discendere Camminiamo sull’asciutto. 2 Clima secco: ascensióne [a-scen-sio-ne] n.f. 1 Salita. Queste piante vogliono l’asciutto. 2 Nella religione cristiana, salita al cielo n.m.: sin. 2 siccità, contr. 2 piovosità di Cristo risorto. ascoltàre [a-scol-ta-re] v.tr. 1 Prestare contr. 1 discesa attenzione, stare a sentire: Ho ascoltato la ascensóre [a-scen-so-re] n.m. Cabina radio tutto il pomeriggio. 2 Obbedire: Mia che trasporta persone e cose da un piano sorella non ascolta mai la mamma. 3 Esauall’altro di un edificio. dire: Il re ascoltò le richieste del popolo. ascésa [a-sce-sa] n.f. Ascensione, salita. ascoltatóre [a-scol-ta-to-re] n.m. Chi contr. discesa ascolta trasmissioni radiofoniche. ascèsso [a-sces-so] n.m. Raccolta di pus f. ascoltatrice, m.pl. ascoltatori, f.pl. ascol-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


ascolto

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

tatrici

ascólto [a-scol-to] n.m.

Percezione di un suono: L’ascolto delle trasmissioni radio è molto disturbato. 2 Audience, indice di gradimento di una trasmissione radiofonica o televisiva: Le trasmissioni sportive hanno un buon ascolto. asèttico [a-set-ti-co] agg. Sterilizzato: La sala operatoria deve essere asettica. 1

m.pl. asettici, f.pl. asettiche asfaltàre [a-sfal-ta-re] v.tr. Ricoprire

con asfalto: Hanno asfaltato la strada. asfàlto [a-sfal-to] n.m. Miscuglio di bitume e ghiaia. asfissìa [a-sfis-si-a] n.f. Arresto delle normali funzioni respiratorie, soffocamento. asfissiànte [a-sfis-sian-te] agg. 1 Che causa soffocamento: Durante la prima guerra mondiale furono usati gas asfissianti. 2 Che rende difficile la respirazione: Oggi fa un caldo asfissiante. 3 Noioso, fastidioso: I suoi interventi sono asfissianti. asfissiàre [a-sfis-sia-re] v.tr. 1 Impedire la respirazione: Il gas lo asfissiò. 2 Opprimere, dare fastidio: Le tue richieste insistenti mi asfissiano. / v.intr. Sentirsi mancare il respiro: In questa stanza asfissio. I - ind.pres. io asfissio, tu asfissi... / v.rifl. (asfissiarsi) Uccidersi per soffocamento. v.tr.: sin.

aspirante

74

1

soffocare

MQ ui casca l’asino. (Qui è la difficoltà.) P I ragli d’asino non arrivano al cielo. (Le male parole non arrivano a nulla.)

àsma [a-sma] n.f. Malattia caratterizzata da difficoltà respiratoria: I pollini primaverili possono accentuare l’asma. asmàtico [a-sma-ti-co] agg. Che soffre d’asma: Quel giovane è asmatico.

m.pl. asmatici, f.pl. asmatiche asociàle [a-so-cia-le] agg. Inadatto alla

convivenza, che non sta bene con gli altri: Quel tuo amico è un tipo asociale. contr. socievole àsola [a-so-la] n.f. Piccola apertura orla-

ta di un indumento dove si infila il bottone: Si è strappata l’asola della camicia. aspàrago [a-spa-ra-go] n.m. 1 Pianta dai germogli verdi commestibili. 2 Germoglio commestibile della pianta che ha lo stesso nome. pl. asparagi asperità [a-spe-ri-tà] n.f.inv.

1 Caratteristica di superfici non uniformi, scabrosità: La montagna presentava notevoli asperità. 2 Difficoltà: I miei genitori da giovani hanno affrontato tante asperità.

sin. 1 asprezza, 2 impedimento aspettàre [a-spet-ta-re] v.tr. Stare in at-

tesa di una persona o del verificarsi di un evento: Aspettai il tuo arrivo per un’ora.

asiàtico [a-sia-ti-co] agg. Dell’Asia. /

M Aspetta e spera. (Non ti illudere.)

f. asiatica, m.pl. asiatici, f.pl. asiatiche asìlo [a-si-lo] n.m. 1 Scuola frequentata

P Chi la fa l’aspetti. (Chi compie un’azio-

n.m. Chi è nativo o abitante dell’Asia.

da bambini dai tre ai sei anni. 2 Rifugio: Trovammo asilo in una casa di campagna. 3 Ricovero per persone bisognose: Quel barbone vive in un asilo per poveri. sin. 2 riparo

asimmètrico [a-sim-me-tri-co] agg. Che non ha simmetria, corrispondenza armonica tra le parti: Quel disegno, benché asimmetrico, era bello. m.pl. asimmetrici, f.pl. asimmetriche asìndeto [a-sin-de-to] n.m. Figura reto-

rica che coordina gli elementi di una frase senza l’ausilio di congiunzioni: “Detto fatto” contiene un asindeto. àsino [a-si-no] n.m. 1 Mammifero domestico simile al cavallo, caratterizzato da testa grossa e orecchie lunghe. 2 Persona rozza e ignorante: Si comporta da asino. sin. 1 2 ciuco, somaro

Aspettare un bambino. (Essere incinta.)

ne malvagia presto o tardi ne riceverà un’altra.) aspettatìva [a-spet-ta-ti-va] n.f. 1 Atte-

sa: La bellezza del film è stata superiore alle aspettative. 2 Sospensione temporanea di un lavoro: Il mio collega d’ufficio ha preso un periodo di aspettativa. sin.

1

speranza

aspètto [a-spet-to] n.m.

1 Modo in cui qualcosa o qualcuno appare a chi lo guarda: È una persona di bell’aspetto. 2 Punto di vista: Abbiamo studiato il problema sotto diversi aspetti.

sin. 1 forma, figura, 2 prospettiva àspide [a-spi-de] n.m. Serpente veleno-

so con dorso bruno e ventre bianco. aspirànte [a-spi-ran-te] agg. Che mira al raggiungimento di una meta: I giovani aspiranti a quel lavoro parteciperanno al concorso. / n.m. e f. Chi desidera raggiun-


aspirapolvere

asse

75

gere uno scopo: Gli aspiranti al titolo si affrontarono sul ring. aspirapólvere [a-spi-ra-pol-ve-re] n.m. inv. Elettrodomestico che serve a togliere la polvere. aspiràre [a-spi-ra-re] v.tr. Immettere aria nei polmoni, inspirare. / v.intr. Desiderare ardentemente: Ho sempre aspirato a parlare un’altra lingua.

dei vini erano presenti molti assaggiatori.

na che elimina esalazioni nocive da un ambiente. aspirazióne [a-spi-ra-zio-ne] n.f. 1 Introduzione nelle vie respiratorie di aria, odore, fumo... 2 Desiderio: La sua aspirazione è quella di viaggiare.

in copertina è assai famoso.

v.tr.: contr. espirare aspiratóre [a-spi-ra-to-re] n.m. Macchi-

sin. 2 scopo, fine aspirìna [a-spi-ri-na] n.f. Medicinale

contro influenze e raffreddori: Ho preso un’aspirina prima di andare a letto. e nome commerciale asportàre [a-spor-ta-re] v.tr.

f. assaggiatrice, m.pl. assaggiatori, f.pl. assaggiatrici assàggio [as-sag-gio] n.m. 1 Degustazio-

ne di una piccola quantità di un cibo o di una bevanda. 2 Bevanda o cibo degustati in piccole quantità: Ho gradito gli assaggi di pesce. 3 Dimostrazione, prova: Questo è solo un assaggio della sua bravura.

pl. assaggi assài [as-sai] avv. molto: L’attore che vedi contr. poco assalìre [as-sa-li-re] v.tr.

1 Attaccare: L’esercito assalì il nemico. 2 Rivolgersi violentemente contro qualcuno: Appena lo vide, lo assalì con rimproveri. III - ind.pres. io assalgo, tu assali, egli assale, noi assaliamo, voi assalite, essi assalgono.

sin.

1 2 aggredire

assaltàre [as-sal-ta-re] v.tr. Assalire con

1 Portare via: Dalla pinacoteca è stato asportato un quadro del Seicento. 2 Togliere, estirpare mediante intervento chirurgico: Il dentista mi ha asportato un molare. asportazióne [a-spor-ta-zio-ne] n.f. Atto di portare via qualcosa, di eliminare anche chirurgicamente. asprézza [a-sprez-za] n.f. 1 Caratteristica di ciò che è aspro. 2 Ruvidezza di una superficie. 3 Intrattabilità, severità eccessiva: La tua asprezza di modi non è sempre giustificabile. 4 Durezza, crudezza: L’asprezza dell’inverno è stata eccezionale.

violenza a mano armata. assàlto [as-sal-to] n.m. Irruzione violenta: L’assalto alla banca fu repentino.

re agro e pungente. àspro [a-spro] agg. 1 Che ha sapore agro: Questo vino è un po’ aspro. 2 Ruvido al tatto: Quella superficie è aspra. 3 Scontroso, intrattabile: Il nonno ha un carattere aspro. 4 Rigido: L’inverno sarà aspro.

pl. assassinii, sin. omicidio assassìno [as-sas-si-no] n.m. Chi uccide

sin. 4 rigore asprìgno [a-spri-gno] agg. Che ha sapo-

sin.

3

brusco

assaggiàre [as-sag-gia-re] v.tr. Gustare un cibo o una bevanda in piccole quantità per sentirne il sapore: La cuoca assaggia il brodo. I - ind.pres. io assaggio, tu assaggi... sin. assaporare

assaggiatóre [as-sag-gia-to-re] n.m.

Chi per professione assaggia cibi o bevande per giudicarne la qualità: Alla mostra

sin. attacco

assaporàre [as-sa-po-ra-re] v.tr.

1 Bere o mangiare lentamente per sentire il gusto di cibi e bevande: È gradevole assaporare il caffè dopo pranzo. 2 Godere pienamente di una sensazione o di un’esperienza: Ho assaporato la gioia di stare in famiglia.

sin. 1 gustare

assassinàre [as-sas-si-na-re] v.tr. Ucci-

dere con ferocia, ammazzare. assassìnio [as-sas-si-nio] n.m. Uccisione di una persona: È stato condannato perché ha commesso un assassinio. una persona, omicida. àsse [as-se] n.f. Tavola di legno lunga e poco spessa, che si ricava dal tronco segandolo per lungo: Il falegname ha aggiustato le assi del pavimento. / n.m. 1 Linea retta immaginaria che passa per il centro di una figura o di un corpo. 2 In meccanica, elemento che collega parti girevoli: Si è spezzato l’asse del carro. 3 Linea di collegamento e di raccordo: È stato progettato un nuovo asse viario. La locuzione asse terrestre indica la linea immaginaria che, passando per il centro della Terra, unisce i due Poli e intorno alla

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


assecondare

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

76

assestamento

quale la Terra compie la sua rotazione. assènso [as-sen-so] n.m. Permesso, apassecondàre [as-se-con-da-re] v.tr. Ap- provazione: L’ingegnere ha dato il proprio

poggiare, favorire: I tuoi genitori ti assecondano in tutto. assediàre [as-se-dia-re] v.tr. 1 Circondare un luogo con le forze armate: I nemici assediarono la fortezza. 2 Attorniare: L’attore era assediato dai fotografi. 3 Assillare qualcuno: Non mi assediare con tutte queste domande. I - ind.pres. io assedio, tu assedi... assediàto [as-se-dia-to] agg. 1 Circondato da truppe armate. 2 Attorniato. 3 Assillato, infastidito. assèdio [as-se-dio] n.m. Insieme delle operazioni militari svolte intorno ad una fortezza o città nemica per costringerla ad arrendersi: La città sostenne per una settimana un duro assedio.

pl. assedi, sin. accerchiamento assegnaménto [as-se-gna-men-to]

n.m. Attribuzione: Il prossimo mese avverrà l’assegnamento delle case popolari. sin. assegnazione assegnàre [as-se-gna-re] v.tr. 1 Dare, af-

fidare: L’insegnante ci ha assegnato i compiti per le vacanze. 2 Destinare: È necessario assegnare un’altra persona all’ufficio. sin.

attribuire assegnàto [as-se-gna-to] agg. Attribuito: 1

I bambini si sedettero ai posti assegnati. asségno [as-se-gno] n.m. 1 Somma di denaro attribuita a qualcuno per fini particolari: Le famiglie povere ricevono un assegno mensile dallo Stato. 2 Titolo di credito con il quale si ordina alla propria banca di pagare la somma indicata a chi sia in possesso di esso: Andrò in banca a riscuotere l’assegno. assemblàggio [as-sem-blag-gio] n.m. Operazione con cui si uniscono le parti di un meccanismo o di una struttura.

assenso al progetto.

assentàrsi [as-sen-tar-si] v.intr.pron.

Allontanarsi per un certo periodo: Un operaio si è assentato dal lavoro. assènte [as-sen-te] agg. 1 Che non è nel luogo dove dovrebbe essere: Oggi a scuola gli alunni assenti sono numerosi. 2 Indifferente, distratto: Quando mi distraggo ho uno sguardo assente. contr. 1 presente, 2 attento

assentìre [as-sen-ti-re] v.intr. Dire di sì, approvare: Assentii alla sua proposta.

sin. acconsentire assènza [as-sen-za] n.f. Mancanza di

qualcuno o qualcosa: In alcune regioni del mondo c’è assenza di acqua.

contr. presenza asserìre [as-se-ri-re] v.tr. Affermare con

sicurezza, sostenere: Il sospettato asserisce la propria innocenza. III - ind.pres. io asserisco, tu asserisci... asserragliàrsi [as-ser-ra-gliar-si] v.rifl. Rinchiudersi, rifugiarsi in un luogo. I - ind.pres. io mi asserraglio, tu ti asserragli... sin. barricarsi assertóre [as-ser-to-re] n.m. Chi sostie-

ne un’idea: Il mio insegnante è un convinto assertore dell’importanza dello sport. f. assertrice, m.pl. assertori, f.pl. assertrici

asserviménto [as-ser-vi-men-to] n.m.

Atto di assoggettare qualcuno o di diventare servo: I Romani ridussero molti popoli in condizione di asservimento. asservìre [as-ser-vi-re] v.tr. Rendere servo, assoggettare: Gli assalitori hanno asservito le popolazioni indigene. III - ind.pres. io asservisco, tu asservisci... asserzióne [as-ser-zio-ne] n.f. Ciò che qualcuno dichiara, affermazione: Il bidello pl. assemblaggi, sin. montaggio contestò l’asserzione dello studente. assemblàre [as-sem-bla-re] v.tr. Unire le assessoràto [as-ses-so-ra-to] n.m. 1 Caparti di un meccanismo o di una struttura. rica politica di cui è investito un assessoassemblèa [as-sem-ble-a] n.f. Riunione re. 2 Sede dove lavora l’assessore. di più persone per decidere qualcosa: Og- assessóre [as-ses-so-re] n.m. Membro gi si riunirà l’assemblea aziendale. della giunta di governo regionale, provinassembraménto [as-sem-bra-men-to] ciale o comunale: L’assessore alla cultura n.m. Raggruppamento di persone. ha organizzato un interessante convegno. assennàto [as-sen-na-to] agg. Che di- assestaménto [as-se-sta-men-to] n.m. mostra buon senso, saggio: È uno studente Movimento che riporta all’equilibrio iniassennato. ziale: Dopo alcune forti scosse di terremosin. sensato, giudizioso to, ne sono seguite altre di assestamento.


assestare

77

assestàre [as-se-sta-re] v.tr.

1 Riordinare, sistemare con esattezza: Il marinaio assestò il carico nella stiva. 2 Colpire con precisione: Gli ho assestato un ceffone. / v.intr.pron. (assestarsi) Detto di edifici e terreni, trovare un equilibrio stabile: Ogni costruzione si assesta con il tempo. assetàto [as-se-ta-to] agg. 1 Che ha sete: D’estate sono sempre assetato. 2 Avido, che desidera ardentemente qualcosa: Quell’attore è assetato di successo. / n.m. Chi ha sete. assètto [as-set-to] n.m. 1 Buon ordine, sistemazione: Bisogna dare un nuovo assetto all’azienda. 2 Stato di preparazione: Le forze armate erano in assetto di guerra. 3 Modo di governare: Dopo le elezioni l’assetto politico di quel Paese è mutato. assicuràre [as-si-cu-ra-re] v.tr. 1 Garantire, dare per certo: Ti assicuro che verrò. 2 Fissare bene un oggetto: Assicura la scala al muro prima di salirci! 3 Salvaguardare qualcosa attraverso un’assicurazione: Abbiamo assicurato la casa contro i furti. / v.intr.pron. (assicurarsi) Tutelarsi con un’assicurazione: Mi sono assicurato contro gli incidenti. / v.rifl. (assicurarsi) Accertarsi: Ti sei assicurato di aver preso le chiavi?

assistente

a temperature molto basse: L’alpinista, durante la scalata, ha rischiato l’assideramento. sin. congelamento assideràre [as-si-de-ra-re] v.tr. Gelare: Il

freddo assidera le piantine. / v.intr.pron. (assiderarsi) Intirizzire per il freddo: Sotto la neve mi sono quasi assiderato. v.intr.pron.: sin. congelarsi, intorpidire assideràto [as-si-de-ra-to] agg. Colpito

da congelamento.

sin. congelato, gelato assiduità [as-si-dui-tà] n.f.inv. Perseve-

ranza, diligenza: Tua sorella mostra tanta assiduità nella lettura. assìduo [as-si-duo] agg. Perseverante, costante: È un lettore assiduo di gialli.

contr. incostante assième [as-sie-me] avv. vedi INSIEME assiepàrsi [as-sie-par-si] v.intr.pron. Af-

follarsi, accalcarsi: I tifosi, dopo la corsa, si assieparono attorno al vincitore. assillànte [as-sil-lan-te] agg. Insistente, tormentoso: Quel dubbio assillante non mi lascia dormire. assillàre [as-sil-la-re] v.tr. Molestare con insistenza, tormentare: Il mio compagno di banco mi ha assillato con le sue domande. assìllo [as-sil-lo] n.m. Preoccupazione, tormento continuo. v.tr.: sin. 1 asserire assicuràta [as-si-cu-ra-ta] n.f. Lettera assimilàre [as-si-mi-la-re] v.tr. 1 Renche contiene denaro o carte di valore, dere o considerare simile: Ti prego, non assimilarmi a quel tipo! 2 Assorbire le assicurata contro lo smarrimento. assicuràto [as-si-cu-ra-to] agg. 1 Sicu- sostanze nutritive dai cibi ingeriti: Il mio ro: Il successo di quel film è assicurato. 2 organismo assimila facilmente le verdure. Coperto da un’assicurazione. / n.m. Chi 3 Apprendere, far proprio: Studio molto ha stipulato un contratto con un’assi- ma non sempre assimilo quello che leggo. curazione: L’assicurato è in regola con il assimilazióne [as-si-mi-la-zio-ne] n.f. 1 Assorbimento delle sostanze nutritive da pagamento della polizza. assicuratóre [as-si-cu-ra-to-re] n.m. parte di un organismo. 2 Processo di apprendimento in cui ciò che si studia viene Agente di assicurazione. f. assicuratrice, m.pl. assicuratori, f.pl. as- capito a fondo e memorizzato: L’assimilazione della storia richiede grande impegno. sicuratrici assicurazióne [as-si-cu-ra-zio-ne] n.f. assiòma [as-sio-ma] n.m. Verità eviden1 Atto o parola di conferma: Hai l’assicu- te, che non ha bisogno di dimostrazione. razione che verrà? 2 Contratto con il quale assìro [as-si-ro] agg. e n.m. Appartenente l’assicuratore, dietro pagamento di una al popolo e all’antica regione dell’Assiria, somma, si impegna a risarcire una perso- situata nei pressi dei fiumi Tigri ed Eufrate. na in caso di danni: Il babbo ha stipulato assìse [as-si-se] n.f.pl. Assemblea di grande importanza. un’assicurazione contro i furti. sin. 1 certezza, garanzia assideraménto [as-si-de-ra-men-to]

n.m. Grave stato patologico in cui si trova chi è rimasto esposto per troppo tempo

La locuzione corte d’assise indica il tribunale penale, formato da giudici popolari e magistrati, che giudica i reati più gravi. assistènte [as-si-sten-te] n.m. e f. Chi

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


assistenza

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

78

collabora con il responsabile principale di un’attività: L’assistente del regista ha grande talento. assistènza [as-si-sten-za] n.f. Aiuto, soccorso: Il malato ha bisogno di assistenza.

sin. cura, sostegno assìstere [as-si-ste-re] v.intr. Partecipare

come spettatore, essere presente a qualcosa: Ho assistito ad un concerto. / v.tr. Rimanere accanto per aiutare o curare: La mamma mi ha assistito per tutta la notte. II - ind.pass.rem. io assistei o assistetti, tu assistesti, egli assisté o assistette, noi assistemmo, voi assisteste, essi assisterono o assistettero; part.pass. assistito. v.tr.: contr. trascurare, abbandonare assistìto [as-si-sti-to] agg. Che usufrui-

sce di aiuti, di soccorso... / n.m. Chi gode dell’assistenza pubblica: Tutti gli assistiti della ASL hanno diritto alle visite gratuite. àsso [as-so] n.m. 1 Figura delle carte da gioco che corrisponde al numero uno. 2 Persona insuperabile in una determinata disciplina: Nello sport è stato sempre un asso.

assolvere

Organizzazione di più persone con fini comuni, società: L’associazione sportiva ha cambiato sede. 2 Atto di abbonarsi a un circolo, ad un’organizzazione: Oggi ho pagato la quota di associazione. 3 Collegamento logico, relazione: Debbo mettere in associazione i due concetti. sin. 1 sodalizio, lega assodàre [as-so-da-re] v.tr.

1 Rendere sodo: La mamma ha assodato le uova. 2 Accertare: Cerca di assodare la verità. / v.intr.pron. (assodarsi) Divenire più duro e compatto: Terminate le lunghe piogge, il terreno si è assodato.

v.tr.: sin. 1 condensare, indurire, 2 verificare, v.intr.pron.: sin. consolidarsi assoggettàre [as-sog-get-ta-re] v.tr.

Sottomettere, piegare al proprio volere: Giulio Cesare assoggettò i Galli sconfitti. / v.rifl. (assoggettarsi) Adattarsi, piegarsi: Si è assoggettata alle mansioni più umili.

v.tr.: sin. asservire, v.rifl.: sin. sottomettersi, contr. ribellarsi assolàto [as-so-la-to] agg. Soleggiato,

pieno di sole: Ho una bella terrazza asso-

M Piantare in asso. (Abbandonare qualcuno lata con vista sul mare.

improvvisamente.) Avere un asso nella manica. (Avere risorse ed argomenti nascosti da utilizzare al momento opportuno.) associàre [as-so-cia-re] v.tr. Unire, met-

assoldàre [as-sol-da-re] v.tr. Pagare

qualcuno per avere un servizio: Hanno assoldato i migliori investigatori. assólo [as-so-lo] n.m. Brano di musica eseguito da un solo strumento o da una tere insieme: In questo esercizio dobbiamo sola voce: L’assolo della pianista ha entuassociare le parole ai disegni. siasmato la platea. I - ind.pres. io associo, tu associ... assolutìsmo [as-so-lu-ti-smo] n.m. Si/ v.rifl.recipr. (associarsi) Unirsi in so- stema politico in cui il potere del sovrano cietà: I due imprenditori si sono associati. è senza limiti. / v.rifl. (associarsi) 1 Unirsi, prendere assolùto [as-so-lu-to] agg. 1 Privo di parte a qualcosa con altri: I professori si limiti, incondizionato: Il direttore ha poassociano allo sciopero degli studenti. 2 tere assoluto. 2 Completo, generale: Ho Iscriversi ad un ente, ad un’associazione: bisogno assoluto di dormire un po’. Si è associata all’Archeoclub della città. sin. 1 illimitato, 2 totale v.rifl.: sin. 1 2 aderire assoluzióne [as-so-lu-zio-ne] n.f. 1 Senassociatìvo [as-so-cia-ti-vo] agg. 1 Che tenza con cui si riconosce la non colpeunisce, associa: Nell’addizione e nella mol- volezza: Dopo l’assoluzione l’imputato ha tiplicazione si usa la proprietà associativa. abbracciato i suoi parenti. 2 Nella dottrina 2 Che riguarda un’associazione: Ho rinno- cristiana, perdono dei peccati: Il confessovato la tessera associativa del mio gruppo re dà l’assoluzione. sportivo. sin. 1 proscioglimento, contr. 1 condanna contr. 1 dissociativo assòlvere [as-sol-ve-re] v.tr. 1 Dichiaraassociàto [as-so-cia-to] n.m. Chi fa parte re innocente: Il giudice assolse l’imputato. di un gruppo con obiettivi comuni, chi è 2 Nella dottrina cristiana, perdonare i membro ad un’associazione. peccati. 3 Portare a termine qualcosa: sin. socio Alla fine ha assolto il suo dovere. associazióne [as-so-cia-zio-ne] n.f. 1 II - ind.pass.rem. io assolsi, tu assolvesti,


assomigliare

79

egli assolse, noi assolvemmo, voi assolveste, essi assolsero; part.pass. assolto.

assurdità

assortìre [as-sor-ti-re] v.tr. Mettere in-

sieme cose o persone con caratteristiche sin. prosciogliere, diverse: Cerca di assortire bene i gruppi. assomigliàre [as-so-mi-glia-re] v.intr. III - ind.pres. io assortisco, tu assortisci... Essere simile, avere le stesse caratteristi- assortìto [as-sor-ti-to] agg. 1 Scelto beche: Tu assomigli a tua madre. ne: I colori del tuo vestito sono ben assorI - ind.pres. io assomiglio, tu assomigli... titi. 2 Che presenta caratteristiche diverse: contr. differenziarsi Il vassoio era colmo di caramelle assortite. assommàre [as-som-ma-re] v.tr. Riuni- assòrto [as-sor-to] agg. Concentrato, imre, raccogliere: In ognuno di voi sono as- merso nei pensieri o in un’attività: Mio sommati pregi e difetti. / v.intr. Ammon- fratello è assorto nella lettura. tare: La spesa totale assomma a dieci euro. assottigliàre [as-sot-ti-glia-re] v.tr. Renassonànza [as-so-nan-za] n.f. Rima im- dere più sottile, affilare: Ho assottigliato la perfetta consistente nell’uguaglianza delle punta della matita con il temperino. vocali finali, restando differenti le consoI - ind.pres. io assottiglio, tu assottigli... nanti: Fra “cane” e “mare” c’è assonanza. / v.intr.pron. (assottigliarsi) 1 Dimagrire. assonnàto [as-son-na-to] agg. Che sta 2 Diminuire, ridursi: I tuoi impegni si sono per cedere al sonno: Alle otto di sera il assottigliati. piccolo è già assonnato. v.intr.pron.: contr. 1 ingrassare, 2 au1

3 compiere

sin. insonnolito, contr. sveglio assopìre [as-so-pi-re] v.tr. Indurre ad un

sonno leggero: Il caldo lo ha assopito. III - ind.pres. io assopisco, tu assopisci... / v.intr.pron. (assopirsi) 1 Appisolarsi: Sono riuscito ad assopirmi soltanto a tarda notte. 2 Calmarsi: Si è assopita la tua ira? assorbènte [as-sor-ben-te] agg. Che si imbeve di un liquido e lo trattiene: Dov’è la carta assorbente? / n.m. Tampone per l’igiene intima femminile, usato nel periodo mestruale. assorbiménto [as-sor-bi-men-to] n.m. Atto di trattenere un liquido tramite contatto. assorbìre [as-sor-bi-re] v.tr. 1 Trattenere, incorporare liquidi mediante contatto: Il prato ha assorbito tutta la pioggia. 2 Fare proprio: Il popolo romano assorbì molti elementi della civiltà greca. 3 Impegnare: Lo studio mi assorbe completamente. III - ind.pres. io assorbo o assorbisco, tu assorbi o assorbisci... sin.

2 incorporare,

contr. 2 respingere

mentare

assuefàrsi [as-sue-far-si] v.rifl. Abituar-

si, adattarsi: Mi resta difficile assuefarmi al gran caldo. I - si coniuga come fare. assuefàtto [as-sue-fat-to] agg. Abituato, avvezzo. assuefazióne [as-sue-fa-zio-ne] n.f. 1 Abitudine a condizioni particolari. 2 Adattamento dell’organismo alla somministrazione continua di un farmaco, il quale diventa necessario in dosi sempre maggiori per avere l’effetto desiderato. assùmere [as-su-me-re] v.tr. 1 Prendere alle proprie dipendenze: Il direttore d’a­ zienda ha assunto un ragazzo appena laureato. 2 Prendere su di sé, addossarsi: Il preside ha assunto l’incarico di organizzare il convegno. 3 Innalzare a una dignità, elevare: è stato assunto alle massime cariche. II - ind.pass.rem. io assunsi, tu assumesti, egli assunse, noi assumemmo, voi assumeste, essi assunsero; part.pass. assunto.

assordànte [as-sor-dan-te] agg. Detto sin. 2 accettare, contr. 1 licenziare di suono, così forte da stordire: Il traffico assùnto [as-sun-to] agg. Fatto proprio, intenso causa un rumore assordante. assordàre [as-sor-da-re] v.tr. Stordire con forti rumori: La musica della discoteca mi ha assordato. assortiménto [as-sor-ti-men-to] n.m. Varietà di forme e colori tra elementi dello stesso genere: Quel negozio ha un grande assortimento di abiti. sin. gamma, scelta

preso su di sé: Egli soddisfa scrupolosamente gli impegni assunti. assunzióne [as-sun-zio-ne] n.f. 1 Atto di prendere su di sé, di fare proprio. 2 Atto di prendere qualcuno alle proprie dipendenze: L’azienda farà nuove assunzioni. assurdità [as-sur-di-tà] n.f.inv. Pensiero, parola o azione inaccettabile o incomprensibile: Non ascolterò le tue assurdità.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


assurdo

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

80

sin. paradosso assùrdo [as-sur-do] agg. Senza senso,

illogico: La tua è una proposta assurda. assùrgere [as-sur-ge-re] v.intr. Innalzarsi, elevarsi: Quell’uomo è assurto alla carica di presidente. II - ind.pass.rem. io assursi, tu assurgesti, egli assurse, noi assurgemmo, voi assurgeste, essi assursero; part.pass. assurto. àsta [a-sta] n.f. 1 Bastone lungo e sottile: La bandiera è affissa a un’asta. 2 Attrezzo sportivo flessibile che permette all’atleta di compiere un certo tipo di salto: Mi sto allenando nel salto con l’asta. 3 Sistema di vendita che assegna un oggetto al miglior offerente: Hanno messo all’asta un quadro.

astruso

astióso [a-stio-so] agg. Pieno di odio: Mi ha lanciato uno sguardo astioso.

contr. benevolo astràle [a-stra-le] agg. Proprio dei corpi

celesti: Molti credono negli influssi astrali sulle vicende umane. astràrre [a-strar-re] v.tr. Isolare un’idea o un concetto con un’operazione della mente. / v.intr. Non considerare, prescindere: Quando giudichi qualcuno devi astrarre dalle apparenze. II - si coniuga come trarre. / v.rifl. (astrarsi) Estraniarsi, isolarsi con la mente: Quando ascolta la musica si astrae. astrattézza [a-strat-tez-za] n.f. Inconsistenza, mancanza di concretezza: Il tuo sin. 1 palo, 3 licitazione ragionamento pecca di astrattezza. astànte [a-stan-te] n.m. Chi è presente in astrattìsmo [a-strat-ti-smo] n.m. Moun luogo: Gli astanti scoppiarono a ridere. vimento artistico moderno che rifiuta la Si usa soprattutto al plurale. rappresentazione diretta della realtà. astanterìa [a-stan-te-ri-a] n.f. Locale astràtto [a-strat-to] agg. 1 Che non si dell’ospedale dove si prestano le prime può percepire con i sensi: La lealtà è un cure mediche. concetto astratto. 2 In grammatica, detto astèmio [a-ste-mio] agg. Che non beve di nome che indica un’idea o una qualità alcolici. e non un oggetto: “Amore” è un nome m.pl. astemi, f.pl. astemie astratto. astenérsi [a-ste-ner-si] Evitare, tenersi contr. 1 concreto, materiale lontano da qualcosa: Nei locali pubblici astro- pref. È usato nella formazione bisogna astenersi dal fumare. di alcune parole con il significato di ‘del II - si coniuga come tenere. cielo, delle stelle’. astensióne [a-sten-sio-ne] n.f. Atto di - a strofisica n.f. = parte dell’astronomia non partecipare a qualcosa, soprattutto a che studia la struttura e le caratteristiche votazioni, elezioni e simili. fisiche dei corpi celesti asterìsco [a-ste-ri-sco] n.m. Segno grafi- - a strologia n.f. = studio degli astri e del co a forma di stelletta: La nota è segnalata loro influsso sul comportamento umano da un asterisco. -a strologo n.m. = chi fa oroscopi, chi prapl. asterischi asteròide [a-ste-roi-de] n.f. Piccolo pia-

neta del sistema solare, che ha apparenza simile a quella di una stella. astigmàtico [a-stig-ma-ti-co] agg. Che è affetto da astigmatismo. m.pl. astigmatici, f.pl. astigmatiche astigmatìsmo [a-stig-ma-ti-smo] n.m.

Difetto della vista causato dall’irregolare curvatura della cornea, per cui l’immagi­ ne viene percepita come allungata. astinènza [a-sti-nen-za] n.f. Rinuncia ai piaceri materiali per motivi di salute o per scelta: I musulmani praticano l’astinenza dalla carne di maiale. àstio [a-stio] n.m. Rancore, avversione: Ci ha risposto con astio. pl. asti, contr. benevolenza

tica l’astrologia -a stronauta n.m. e f. = chi viaggia a bordo di un veicolo spaziale -a stronave n.f. = veicolo destinato a trasportare gli uomini nello spazio -a stronautica n.f. = scienza che studia i viaggi nello spazio -a stronomia n.f. = studio dei corpi celesti -a stronomo n.m. = chi studia i corpi celesti àstro [a-stro] n.m. 1 Qualsiasi corpo

luminoso della sfera celeste: Sirio è un astro. 2 Personaggio famoso che eccelle in un’attività, specialmente nel mondo dello spettacolo e dello sport: Quell’attore è diventato un astro del cinema. sin. 2 star, stella astrùso [a-stru-so] agg. Difficile da com-


astuccio

81

prendere, oscuro: Nel tuo tema ci sono molti concetti astrusi. sin. complicato astùccio [a-stuc-cio] n.m. Contenitore,

scatola, custodia di oggetti.

pl. astucci astùto [a-stu-to] agg. Scaltro, furbo: Sei

astuto come una volpe. astùzia [a-stu-zia] n.f. Furbizia: La volpe è il simbolo dell’astuzia. sin. destrezza, contr. ingenuità ateìsmo [a-te-i-smo] n.m. Dottrina che

attaccamento

atmosfèra [at-mo-sfe-ra] n.f.

1 Involucro gassoso che circonda la Terra e altri corpi celesti. 2 Condizione psicologica: In casa si respira un’atmosfera rilassante. 3 In fisica, unità di misura della pressione.

sin. 2 aria, clima atmosfèrico [at-mo-sfe-ri-co] agg. Che

riguarda l’atmosfera.

m.pl. atmosferici, f.pl. atmosferiche atòllo [a-tol-lo] n.m. Scogliera ad anello

formata da coralli: Nell’Oceano Pacifico ci sono molti atolli. nega l’esistenza di Dio. atòmico [a-to-mi-co] agg. 1 Proprio atelier n.m.inv. 1 Laboratorio artistico dell’atomo: Nel nucleo atomico sono predi pittori, scultori, fotografi: L’atelier di Pi- senti protoni e neutroni. 2 Che riguarda casso era frequentato da molti altri celebri l’energia nucleare: Alcuni Paesi vorrebbepittori. 2 Laboratorio di abiti di alta moda: ro mettere al bando le armi atomiche. Quello stilista ha un atelier a Milano. m.pl. atomici, f.pl. atomiche e parola francese àtomo [a-to-mo] n.m. Parte più piccola atenèo [a-te-ne-o] n.m. Università, ac- di ogni sostanza, formata da un nucleo cademia: Frequenta un prestigioso ateneo. di carica positiva circondato da cariche ateniése [a-te-nie-se] agg. e n.m. e f. negative. Che appartiene alla città di Atene. àtono [a-to-no] agg. 1 Che non presenta àteo [a-te-o] agg. Che nega l’esistenza accento tonico: Nella parola “casa”, “sa” è di Dio. una sillaba atona. 2 Incerto, inespressivo: atìpico [a-ti-pi-co] agg. Che fa eccezione, Mi preoccupa il suo sguardo atono. anomalo: La tua malattia è un caso atipico. atòssico [a-tos-si-co] agg. Detto di som.pl. atipici, f.pl. atipiche stanza o materiale che non è tossico, atlànte [a-tlan-te] n.m. Libro in cui sono cioè che non provoca danni alla salute: raccolte carte geografiche: Ho acquistato I giocattoli devono essere costruiti con maun nuovo atlante per studiare la geografia. teriali atossici. La parola atlante deriva dal nome del gigan- sin. innocuo, contr. tossico, velenoso te Atlante, condannato da Zeus, secondo la àtrio [a-trio] n.m. Ingresso di un edificio: mitologia greca, a sorreggere il mondo sulle La folla si accalcò nell’atrio del teatro. sue spalle e così raffigurato sulla copertina delle raccolte geografiche del 1500. atlàntico [a-tlan-ti-co] agg. Che riguarda

pl. atri o atrii atróce [a-tro-ce] agg. Tremendo, orribi-

m.pl. atlantici, f.pl. atlantiche atlèta [a-tle-ta] n.m. e f. Chi si dedica ad

sin. ferocia

l’Oceano Atlantico: Organizzeremo un viaggio lungo la costa atlantica degli Stati Uniti.

uno sport: Al palasport sono stati premiati i migliori atleti della città. atlètica [a-tle-ti-ca] n.f. Serie di attività sportive che si ispirano agli esercizi praticati nell’antichità, oggi comprese nelle discipline olimpioniche: Tra le gare di atletica preferisco il salto in alto. Non si usa al plurale. atlètico [a-tle-ti-co] agg.

1 Proprio di un atleta: Mio fratello ha un fisico atletico. 2 Che riguarda l’atletica: Quest’anno non posso partecipare alle gare atletiche.

m.pl. atletici, f.pl. atletiche, sin. 1 sportivo

le: In quel film ci sono scene atroci. atrocità [a-tro-ci-tà] n.f.inv. Crudeltà disumana: In guerra si commettono atrocità.

atrofizzàre [a-tro-fiz-za-re] v.tr. Provo-

care una riduzione della funzionalità di un organo o tessuto: La permanenza a letto gli ha atrofizzato i muscoli delle gambe. / v.intr.pron. (atrofizzarsi) Perdere vigore, esaurirsi: Se non leggi mai ti si atrofizza la fantasia. v.intr.pron.: sin. indebolirsi attaccabrìghe [at-tac-ca-bri-ghe] n.m.

e f.inv. Persona litigiosa: Non frequentare quell’attaccabrighe. attaccaménto [at-tac-ca-men-to] n.m. Inclinazione affettiva, dedizione: Ho un grande attaccamento alla famiglia.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


attaccante

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

82

attentato

attaccànte [at-tac-can-te] agg. e n.m. e e parola inglese f. Detto di chi conduce azioni di attacco. attaccapànni [at-tac-ca-pan-ni] n.m. inv. Arnese a cui si appendono cappotti, cappelli e simili. attaccàre [at-tac-ca-re] v.tr. 1 Unire una cosa con un’altra mediante cucitura, colla o altro: La sarta attacca un bottone alla giacca. 2 Appendere: Ho attaccato un quadro in sala. 3 Iniziare, cominciare: I miei vicini hanno attaccato una lite. 4 Trasmettere per contagio: Mio fratello mi ha attaccato la varicella! 5 Assalire: I banditi attaccarono il treno. 6 Nello sport, condurre un’azione offensiva. / v.intr. Avere potere adesivo: Questa colla non attacca. I - ind.pres. io attacco, tu attacchi... / v.intr.pron. (attaccarsi) 1 Aggrapparsi: Le piante rampicanti si attaccano ai muri. 2 Aderire a qualcosa: Il riso si è attaccato sul fondo della pentola. 3 Trasmettersi, detto di malattie infettive: Il morbillo si attacca facilmente. 4 Affezionarsi a qualcuno: Mio figlio si è molto attaccato ai nonni. v.tr.: sin. 1 congiungere, contr. 1 staccare, v.intr.: sin. appiccicare, v.intr.pron.: sin. 3 diffondersi, propagarsi M Attaccare briga. (Litigare.) Attacca! (Comincia!) Non attacca. (Non serve a niente.) attaccàto [at-tac-ca-to] agg. Affezionato,

dedito: Sono molto attaccato al mio cane. attaccatùra [at-tac-ca-tu-ra] n.f. Punto nel quale una cosa è unita a un’altra: Mi si è scucita l’attaccatura della manica. attàcco [at-tac-co] n.m. 1 Punto di congiunzione di due oggetti: Ho un buchino nell’attacco della manica. 2 Azione offensiva: Vinse la gara di fioretto grazie all’ultimo attacco. 3 Negli sport di squadra, l’insieme dei giocatori preposti a segnare i punti: La squadra nazionale di calcio ha un ottimo attacco. 4 Dispositivo che permette di fissare gli sci agli scarponi: Ho acquistato nuovi attacchi per gli sci. 5 Comparsa improvvisa di una malattia: È stato ricoverato in ospedale per un attacco d’asma. pl. attacchi, sin. tr. 3 difesa

2

assalto,

5

accesso, con-

sin. allegato

attanagliàre [at-ta-na-glia-re] v.tr. Tormentare: Il rimorso lo attanaglia. I - ind.pres. io attanaglio, tu attanagli...

sin. assillare, travagliare attardàrsi [at-tar-dar-si] v.intr.pron.

Trattenersi, indugiare: Mi attardai a casa sua fino all’ora di cena. attecchìre [at-tec-chi-re] v.intr. Mettere radici e prosperare: Le piantine del mio giardino hanno attecchito molto bene. III - ind.pres. io attecchisco, tu attecchisci...

atteggiaménto

[at-teg-gia-men-to]

n.m. Comportamento, condotta: Il tuo atteggiamento minaccioso mi ha spaventato. atteggiàre [at-teg-gia-re] v.tr. Muovere, disporre in un determinato modo una parte del corpo: Atteggiò le labbra ad un sorriso. I - ind.pres. io atteggio, tu atteggi... / v.rifl. (atteggiarsi) Mostrare una condizione in maniera ostentata: Spesso si atteggia a grande lavoratore. v.rifl.: sin. fingere attempàto [at-tem-pa-to] agg. Che è

avanti negli anni: È un uomo attempato. attendàrsi [at-ten-dar-si] v.intr.pron. Piantare le tende per accamparsi: Ci siamo attendati vicino al ruscello. attèndere [at-ten-de-re] v.tr. Aspettare: Lo abbiamo atteso fino a mezzanotte. / v.intr. Dedicarsi a qualcosa: Mia cugina attende agli studi di archeologia. II - si coniuga come tendere. attendìbile [at-ten-di-bi-le] agg. Degno di fede, credibile: È una notizia attendibile. contr. inattendibile attendibilità [at-ten-di-bi-li-tà] n.f.inv.

Credibilità sostenuta da sufficienti motivi: L’attendibilità del testimone è scarsa.

contr. inattendibilità attenérsi [at-te-ner-si] v.rifl. Seguire,

rispettare ciò che è già stabilito: Attenetevi alle regole! II - si coniuga come tenere. sin. conformarsi attentàre [at-ten-ta-re] v.intr. Minac-

attachment n.m.inv. Documento (o ciare l’incolumità di qualcuno o di qualfile) allegato a un messaggio di posta elettronica, inviato con una e-mail via internet: Ho ricevuto la tua e-mail ma non riesco ad aprire l’attachment.

cosa: Hanno attentato alla vita del re. attentàto [at-ten-ta-to] n.m. Atto violento contro qualcuno o qualcosa: Un terrorista ha organizzato un attentato.


attentatore

attitudinale

83

attentatóre [at-ten-ta-to-re] n.m. Chi lunga. 2 Speranza: Contro ogni attesa ho superato il concorso.

commette un attentato.

f. attentatrice, m.pl. attentatori, f.pl. attentatrici attènti [at-ten-ti] inter. Comando di

sin.

2

aspettativa

attéso [at-te-so] agg. Aspettato, deside-

assumere una posizione eretta del corpo, rivolto a militari, ginnasti, alunni. / n.m.inv. Posizione eretta del corpo: Odio stare sull’attenti.

rato: Sono arrivati gli amici tanto attesi. attestàre [at-te-sta-re] v.tr. Rendere testimonianza di qualcosa, affermare con sicurezza: Un passante attestò la verità del fatto.

attènto [at-ten-to] agg.

attestàrsi [at-te-star-si] v.rifl. 1 Prende-

MM ettere sull’attenti. (Far rigare dritto.)

Che ha la mente concentrata su qualcosa: Stai attento a quello che sto per dirti! 2 Preciso, scrupoloso: Lo studente ha condotto un’attenta ricerca storica. 3 Che sta in guardia, prudente: Quando attraversate la strada state attenti alle automobili. sin.

1 impegnato,

1

contr. 1 2 3 disattento

attenuànte [at-te-nu-an-te] n.f. Scusa, giustificazione: Il tuo gesto non ha attenuanti.

contr. aggravante attenuàre [at-te-nu-a-re] v.tr. Rendere

meno forte, ridurre: Ho chiuso le finestre per attenuare la luce del sole. / v.intr. pron. (attenuarsi) Indebolirsi, affievolirsi: I suoni si attenuano con la lontananza. v.intr.pron.: contr. intensificarsi attenzióne [at-ten-zio-ne] n.f.

Concentrazione della mente: Ho letto il giornale con attenzione. 2 Al plurale, premure, atti gentili: Il medico ha sempre molte attenzioni verso la nonna malata. 1

sin. asserire, testimoniare

re posizione, schierarsi: L’esercito si è attestato sulla riva destra del fiume. 2 Rimanere saldi su un’opinione: Si è attestato sulla sua convinzione e non vuole discuterne. attestàto [at-te-sta-to] n.m. Certificato, dichiarazione scritta: Domani distribuiranno gli attestati di partecipazione al corso. àttico [at-ti-co] agg. Relativo alla terra e alla civiltà dell’Attica, antica regione della Grecia. / n.m. 1 Abitante dell’Attica. 2 Piano abitabile costruito al di sopra del cornicione di un edificio: Abita in un lussuoso attico. m.pl. attici, f.pl. attiche attìguo [at-ti-guo] agg. Vicino, adiacen-

te: La mia scuola è attigua alla cattedrale. sin. contiguo attillàto [at-til-la-to] agg. Aderente: I

tuoi pantaloni sono troppo attillati. àttimo [at-ti-mo] n.m. Istante, momento: Arrivo tra un attimo. attinènte [at-ti-nen-te] agg. Che riguarda, che si riferisce direttamente a qualcosin. 2 cortesie, contr. 1 distrazione atterràggio [at-ter-rag-gio] n.m. Mano- sa: L’avvocato ha preparato i documenti vra con cui un velivolo tocca il terreno: attinenti alla causa dell’incidente. sin. pertinente L’atterraggio dell’aereo è stato perfetto. attinènza [at-ti-nen-za] n.f. Relazione, pl. atterraggi, contr. decollo atterràre [at-ter-ra-re] v.tr. 1 Demolire, connessione logica: Quello che dici non ha abbattere: È stata atterrata una vecchia attinenza con l’argomento trattato. quercia. 2 Nello sport, gettare a terra: Il sin. riferimento pugile ha atterrato l’avversario. 3 Demo- attìngere [at-tin-ge-re] v.tr. 1 Raccoralizzare: Quella notizia mi ha atterrato. / gliere acqua da un pozzo o da una sorgenv.intr. Toccare il suolo, detto dei velivoli: te con un secchio o con altri recipienti. 2 Trarre, ricavare: Il giornalista ha attinto le L’aereo è atterrato alle otto in punto. v.tr.: sin. 2 stendere, 3 avvilire, v.intr.: notizie dalle forze dell’ordine. II - si coniuga come tingere. contr. decollare atterrìre [at-ter-ri-re] v.tr. Impaurire, attiràre [at-ti-ra-re] v.tr. 1 Trarre, tirare verso di sé: La luce attira gli insetti. 2 Riterrorizzare: Il boato ha atterrito tutti. III - ind.pres. io atterrisco, tu atterrisci... chiamare su di sé, procurare: Gridando ha atterrìto [at-ter-ri-to] agg. Pieno di pau- attirato gli sguardi dei presenti. sin. 1 attrarre, 2 suscitare, contr. 1 2 rera: Il bimbo guardava atterrito il cane. attésa [at-te-sa] n.f. 1 Tempo trascorso spingere, allontanare ad aspettare: L’attesa in stazione è stata attitudinàle [at-ti-tu-di-na-le] agg. Che

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


attitudine

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

attrazione

84

riguarda o valuta la predisposizione naturale di una persona verso una certa attività: Ha superato i test attitudinali. attitùdine [at-ti-tu-di-ne] n.f. Disposizione naturale per un’attività, abilità in qualcosa: Ha attitudine per lo sport. sin. inclinazione attivàre [at-ti-va-re] v.tr. Mettere in fun-

zione o in azione: È stata attivata una nuova linea ferroviaria. sin. avviare, contr. disattivare attivazióne [at-ti-va-zio-ne] n.f. Atto di

mettere in azione.

attivìsta [at-ti-vi-sta] n.m. e f. Chi fa

f. attrice, m.pl. attori, f.pl. attrici attorniàre [at-tor-nia-re] v.tr. Circon-

dare: I fan attorniavano il giovane attore. I - ind.pres. io attornio, tu attorni... / v.rifl. (attorniarsi) Avere intorno a sé, circondarsi: Quella ragazza ama attorniarsi di ammiratori. v.tr.: sin. accerchiare attórno [at-tor-no] avv. In giro, nello

spazio circostante: Attorno alla villa c’è un bellissimo parco. attraccàggio [at-trac-cag-gio] n.m. Manovra compiuta da un’imbarcazione per avvicinarsi alla banchina o al molo.

propaganda attiva per la propria associazione o per il proprio partito.

pl. attraccaggi attraccàre [at-trac-ca-re] v.intr. Detto

Operosità: Il babbo è un uomo di grande attività. 2 Lavoro, occupazione: La sua attività professionale è redditizia. attìvo [at-ti-vo] agg. 1 Operoso, dinamico: Quel commesso è molto attivo. 2 In grammatica, detto della forma del verbo in cui è il soggetto a compiere l’azione.

sin. approdare, contr. salpare attràcco [at-trac-co] n.m. Affiancamen-

m.pl. attivisti, f.pl. attiviste attività [at-ti-vi-tà] n.f.inv.

1

contr. 1 inoperoso, 2 passivo attizzàre [at-tiz-za-re] v.tr. 1 Ravvivare

la fiamma: Attizza il fuoco! 2 Intensificare un sentimento: Il discorso del presidente ha attizzato l’ira dei soci. contr. 1 2 spegnere, smorzare attizzatóio [at-tiz-za-to-io] n.m. Arnese

con cui si ravviva il fuoco.

pl. attizzatoi àtto [at-to] agg. Adatto, idoneo: Il ra-

gazzo non è stato giudicato atto a questo lavoro. / n.m. 1 Azione: Hai compiuto un atto generoso. 2 Certificato: Devo allegare alla richiesta l’atto di nascita. 3 Parte di un’opera teatrale: Il secondo atto della tragedia è stato coinvolgente. attònito [at-to-ni-to] agg. Stupito, sbigottito: Di fronte alle accuse rimasi attonito.

di imbarcazioni, avvicinarsi alla banchina o al molo: La nave ha attraccato senza difficoltà. I - ind.pres. io attracco, tu attracchi... to di un’imbarcazione al molo: Il capitano guidò le manovre di attracco. pl. attracchi

attraènte [at-tra-en-te] agg. Piacevole e seducente: La zia è una donna attraente. contr. repellente attràrre [at-trar-re] v.tr.

1 Attirare, muovere qualcosa verso di sé: La calamita attrae il ferro. 2 Allettare, conquistare: La sua simpatia attrae i compagni di classe. II - si coniuga come trarre.

contr. 1 2 respingere attrattìva [at-trat-ti-va] n.f.

1 Capacità di suscitare attenzione: Quello spettacolo è di grande attrattiva. 2 Al plurale, ciò che alletta: Al parco ci sono molte attrattive.

sin.

1 fascino, 2

richiamo

attraversaménto [at-tra-ver-sa-mento] n.m.

1 Passaggio da un lato all’altro. Zona in cui si compie il passaggio. attraversàre [at-tra-ver-sa-re] v.tr. Percorrere un luogo da una parte all’altra: Per sin. meravigliato attorcigliàre [at-tor-ci-glia-re] v.tr. Av- tornare a casa debbo attraversare la città. volgere una cosa su se stessa o più cose attravèrso [at-tra-ver-so] avv. Di traverso: Quella macchina parcheggiata attraassieme: Ha attorcigliato la fune. I - ind.pres. io attorciglio, tu attorcigli... verso ha bloccato il traffico. / prep. 1 In / v.rifl. (attorcigliarsi) Avvolgersi attorno a mezzo a: Passammo attraverso il bosco. 2 qualcosa: Il serpente si attorcigliò intorno Per mezzo di: Attraverso accurate indagini gli investigatori hanno risolto il caso. al braccio dell’incantatore. attóre [at-to-re] n.m. Chi recita in uno attrazióne [at-tra-zio-ne] n.f. 1 Capacità spettacolo teatrale, cinematografico o te- di richiamare l’attenzione su di sé o di levisivo. suscitare interesse: Egli prova troppa attra2


attrezzare

zione verso il denaro. 2 Spettacolo, divertimento: Questa città è piena di attrazioni.

sin. fascino, seduzione, attrattiva, contr. 1 repulsione attrezzàre [at-trez-za-re] v.tr. Fornire 1

2

del necessario: Il marinaio attrezza la sua barca. / v.rifl. (attrezzarsi) Fornirsi di tutto ciò che occorre: Si sono attrezzati per andare a pesca. v.tr.: sin. equipaggiare, v.rifl.: sin. equipaggiarsi attrezzatùra [at-trez-za-tu-ra] n.f. In-

sieme degli strumenti necessari per una certa attività: Il giardiniere ha ordinato tutta l’attrezzatura per il suo lavoro. collettivo, sin. corredo, dotazione attrezzìsta [at-trez-zi-sta] n.m. e f. 1 Atleta che esegue esercizi ginnici agli attrezzi (anelli, cavallo, trave...). 2 In teatro, chi provvede a tutto il necessario per arredare il palcoscenico. m.pl. attrezzisti, f.pl. attrezziste attrézzo [at-trez-zo] n.m. 1 Ogni stru-

mento necessario a svolgere determinate attività: Per riparare il rubinetto ho bisogno degli attrezzi da idraulico. 2 Strumento per eseguire esercizi di ginnastica o atletica (anelli, cavallo, trave, asta, peso...). sin.

1 arnese,

audiolibro

85

utensile

attribuìre [at-tri-bu-i-re] v.tr.

1 Assegnare: La giuria ha attribuito il primo premio al quadro più originale. 2 Considerare come opera o proprietà di qualcuno: I critici d’arte hanno attribuito questo quadro ad un famoso pittore del 1600. III - ind.pres. io attribuisco, tu attribuisci... attribùto [at-tri-bu-to] n.m. 1 Caratteristica, peculiarità: La lentezza è l’attributo della lumaca. 2 In grammatica, aggettivo che, riferito ad un nome, ne determina la qualità: Nell’espressione “Una bella giornata”, “bella” è attributo.

sin. 1 qualità

attuàbile [at-tu-a-bi-le] agg. Che si può

realizzare: Il tuo progetto è attuabile. attuàle [at-tu-a-le] agg. Che si riferisce o appartiene al presente: L’attuale situazione politica è preoccupante. attualità [at-tua-li-tà] n.f.inv. 1 Avvenimento accaduto di recente: Il babbo compra riviste che parlano di attualità. 2 Qualità di ciò che è sentito come vicino al mondo contemporaneo: I romanzi classici conservano una loro attualità. attuàre [at-tu-a-re] v.tr. Realizzare: Presto attueremo il nostro progetto. attuazióne [at-tua-zio-ne] n.f. Realizzazione: L’attuazione del tuo progetto richiede sacrificio ed impegno. attutìre [at-tu-ti-re] v.tr. Rendere meno forte, meno intenso: Chiudo le finestre per attutire i rumori del traffico. III - ind.pres. io attutisco, tu attutisci... / v.intr.pron. (attutirsi) Diventare meno forte, meno intenso: Quando nevica i rumori della città si attutiscono. v.tr.: sin. smorzare, v.intr.pron.: sin. attenuarsi, contr. intensificarsi audàce [au-da-ce] agg. 1 Coraggioso: Il

più audace della classe è andato a parlare con il dirigente scolastico. 2 Che richiede coraggio: È un progetto audace ma lo porterò a termine. 3 Provocante: Si presentò all’appuntamento con un vestito audace. contr. 1 pavido, 3 castigato

audàcia [au-da-cia] n.f.

1 Coraggio: Nel momento del pericolo ha mostrato una grande audacia. 2 Sfacciataggine: Ha avuto ancora l’audacia di chiedermi dei soldi!

pl. audacie, contr.

1 viltà,

codardia

audience n.f.inv. Totale dei telespetta-

tori che seguono un programma televiso o radiofonico: L’audience di quella trasmissione culturale è in continua crescita.

e parola inglese audio- pref. È usato nella formazione di

alcune parole con il significato di ‘udito,

attribuzióne [at-tri-bu-zio-ne] n.f. As- suono’. segnazione, conferimento: Il direttore del- àudio [au-dio] n.m. 1 Nella tecnica telela gara provvederà all’attribuzione delle medaglie. attrìto [at-tri-to] n.m. 1 Resistenza che un corpo incontra quando si muove a stretto contatto con un altro: I pneumatici consumati fanno poco attrito sull’asfalto. 2 Contrasto: Quei due sono in attrito. sin. 2 rancore, discordanza

visiva, parte che riguarda la ricezione, la trasmissione e la registrazione del suono. 2 Volume: Per cortesia, alza l’audio. audioléso [au-dio-le-so] agg. e n.m. Detto di chi ha difetti all’udito: L’alunno audioleso sarà seguito da un’insegnante specializzata. audiolìbro [au-dio-li-bro] n.m. Libro in-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


audiovisivo

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

austerità

86

tegrato o inciso su file audio, destinato soprattutto ai ragazzi o ai non vedenti. audiovisìvo [au-dio-vi-si-vo] agg. Detto di mezzo che è in grado di associare l’ascolto dei suoni alla visione dell’immagine. / n.m.pl. Strumenti che fanno uso di suoni ed immagini: L’insegnante di tecnica usa spesso gli audiovisivi. àuditel [au-di-tel] n.m.inv. Sistema che rileva statisticamente il numero di spettatori che guardano un determinato programma televisivo: I pubblicitari seguono con attenzione i dati auditel. Audiotel è la forma contratta di Audience Televisiva. auditòrio [au-di-to-rio] n.m. Sala per

audizioni o per concerti: In città è stato inaugurato un grande auditorio. pl. auditori

famiglie grosse difficoltà. contr.

1 2 diminuzione,

riduzione, ribasso

àureo [au-re-o] agg. 1 Realizzato in oro: Il

re portava in testa una corona aurea. 2 Che ha il colore dell’oro: Ha dei bei capelli aurei. aurèola [au-re-o-la] n.f. Cerchio luminoso che i pittori dipingevano attorno al capo dei santi. auricolàre [au-ri-co-la-re] agg. Che riguarda l’orecchio: Ho un neo sul padiglione auricolare. / n.m. Strumento collegato ad un trasmettitore di suoni che, inserito nell’orecchio, permette di ascoltare il suono individualmente: Non ho sentito la tua voce perché sto ascoltando la musica con gli auricolari. auròra [au-ro-ra] n.f. Chiarore che precede il sorgere del sole. contr. tramonto

audizióne [au-di-zio-ne] n.f. Prova per ausiliàre [au-si-lia-re] agg. 1 Che ha funattori o cantanti, necessaria per ottenere una parte o un contratto. sin. provino àuge [au-ge] n.f. Culmine, apice della notorietà: Quell’attrice è ancora in auge. Non si usa al plurale. auguràle [au-gu-ra-le] agg. Che contie-

ne auguri: Per le festività manderò alcuni biglietti augurali ai miei insegnanti. auguràre [au-gu-ra-re] v.tr. Esprimere un augurio: Vi auguro buone feste. augùrio [au-gu-rio] n.m. 1 Desiderio che avvenga qualcosa di buono e espressione di questo desiderio: Il mio augurio è che tu sia felice. 2 Previsione buona o cattiva per il futuro: Mangiare le lenticchie alla fine dell’anno è di buon augurio.

zione di aiuto nello svolgimento di un’attività: In centrale è arrivato il comandante ausiliare. 2 In grammatica, detto di verbo che serve a formare i tempi composti e il passivo degli altri verbi. / n.m. Verbo che serve a formare i tempi composti e i passivi degli altri verbi: “Essere” e “avere” sono gli ausiliari. ausiliàrio [au-si-lia-rio] agg. 1 Che aiuta o che può aiutare. 2 Detto di parte dell’esercito che si occupa di servizi amministrativi ed assistenziali: Lavora nelle forze ausiliarie dell’esercito. m.pl. ausiliari, f.pl. ausiliarie ausìlio [au-si-lio] n.m. vedi AIUTO auspicàbile [au-spi-ca-bi-le] agg. Desi-

derabile, augurabile: È auspicabile che tu presenti il progetto entro i tempi stabiliti. auspicàre [au-spi-ca-re] v.tr. Desiderare, cui gli alunni fanno lezione. 2 Stanza do- augurarsi: Auspichiamo l’intervento del ve si tengono importanti riunioni: Il pub- sindaco per poter usufruire della palestra. I - ind.pres. io auspico, tu auspichi... blico era assiepato nell’aula del tribunale. àulico [au-li-co] agg. Elevato, colto: A àuspice [au-spi-ce] n.m. Nell’antichità, sacerdote che traeva presagi dall’osservavolte usi un linguaggio aulico. zione degli uccelli. m.pl. aulici, f.pl. auliche aumentàre [au-men-ta-re] v.tr. Accre- auspìcio [au-spi-cio] n.m. 1 Augurio, scere: Il datore di lavoro mi aumenterà lo presagio: Un tramonto roseo è di buon austipendio. / v.intr. Diventare più grande, spicio. 2 Patrocinio, protezione: La mostra è organizzata sotto l’auspicio del Comune. crescere: Il prezzo del pane è aumentato. pl. auguri àula [au-la] n.f. 1 In una scuola, locale in

v.intr.: contr. ridursi, diminuire auménto [au-men-to] n.m. 1 Crescita,

pl. auspici

austerità [au-ste-ri-tà] n.f.inv. 1 Stile di incremento: Negli ultimi anni la mia città vita severo e rigido: Quel frate è noto per ha registrato un aumento dei residenti. la sua austerità. 2 Limitazione delle spese 2 Rincaro: L’aumento dei prezzi crea alle e dei consumi: Dopo l’acquisto della nuova


austerity casa è necessario un periodo di austerità. sin.

2 ristrettezza,

auto-

87 contr. 2 agiatezza

austerity n.f.inv. Riduzione di consumi

e spese durante un periodo di crisi economica.

e parola inglese austèro [au-ste-ro] agg. Severo, rigido. austràle [au-stra-le] agg. Appartenente

al Sud o che proviene dal Sud, detto degli emisferi terrestri o dei venti. austrìaco [au-stri-a-co] agg. Dell’Austria. / n.m. Chi è nativo o abitante dell’Austria. m.pl. austriaci, f.pl. austriache autarchìa [au-tar-chi-a] n.f. Politica eco-

nomica tesa a rendere un Paese autosufficiente con l’utilizzazione delle proprie risorse e la limitazione delle importazioni. aut aut loc.sost.m.inv. Alternativa, scelta cui non si sfugge: Mi ha imposto un aut aut. e espressione latina autenticàre [au-ten-ti-ca-re] o auten-

tificàre v.tr. Dichiarare o attestare che

qualcosa è vero e non falsificato: Il notaio ha autenticato la firma sul documento. I - ind.pres. io autentico, tu autentichi...

sin. legalizzare, convalidare autenticàto [au-ten-ti-ca-to] agg. Di-

chiarato legalmente valido: La firma su quel documento non è autenticata. autenticità [au-ten-ti-ci-tà] n.f.inv. Originalità, veridicità: L’autenticità dell’opera è stata assicurata dagli esperti.

sin. validità, contr. falsità autentificàre [au-ten-ti-fi-ca-re] v.tr.

vedi AUTENTICARE

autèntico [au-ten-ti-co] agg.

1 Valido, regolare, che corrisponde a verità: La firma del documento è autentica. 2 Detto di un’opera d’arte, che appartiene davvero a chi ne è considerato l’autore: Quello è un autentico affresco di Giotto.

m.pl. autentici, f.pl. autentiche

authority n.f.inv. Istituzione ufficiale

che controlla un determinato settore pubblico: L’authority delle telecomunicazioni vigila sul sistema televisivo. e parola inglese autìsta [au-ti-sta] n.m. e f. Conducente

di autoveicoli.

m.pl. autisti, f.pl. autiste

auto- pref. È usato nella formazione di

alcune parole ed ha vari significati: 1 Da solo, da sé (autodifesa). 2 Che riguarda

l’automobile (autoraduno).

Da auto- 1 (da solo, da sé) derivano: -a utoadesivo agg. = che si attacca per contatto, senza bisogno di colla -a utobiografia n.f. = narrazione della propria vita -a utocertificazione n.f. = dichiarazione che una persona fa sotto la propria responsabilità e che sostituisce i certificati rilasciati dagli uffici pubblici -a utocontrollo n.m. = controllo di sé e delle proprie azioni -a utoctono agg. e n.m. = nato nel luogo in cui vive -a utodidatta n.m. e f. = chi ha studiato da solo senza l’aiuto di un insegnante -a utogol n.m.inv. = punto a vantaggio della squadra avversaria, segnato da un calciatore che manda erroneamente il pallone nella propria porta -a utografo agg. = scritto di propria mano dall’autore / n.m. = firma -a utoritratto n.m. = ritratto di se stessi in un’opera pittorica o letteraria -a utoscatto n.m. = dispositivo automatico della macchina fotografica che fa scattare una fotografia dopo alcuni secondi -a utosufficiente agg. = che soddisfa le proprie esigenze da solo senza l’aiuto di nessuno Da auto- 2 (che riguarda l’automobile) derivano: - autoambulanza n.f. = veicolo attrezzato per il trasporto dei feriti - autobotte n.f. = veicolo attrezzato per il trasporto dei liquidi - autocarro n.m. = veicolo attrezzato per il trasporto di carichi pesanti - autocisterna n.f. = veicolo attrezzato per il trasporto dei liquidi - autodromo n.m. = pista per corse di automobili - autogrill n.m.inv. = ristorante-bar situato lungo le autostrade - autonoleggio n.m. = noleggio di veicoli; azienda che noleggia veicoli - autolavaggio n.m. = luogo attrezzato per il lavaggio di automobili - autoradio n.f.inv. = radio per automobili - autoscuola n.f. = scuola che insegna a guidare autoveicoli - autostop n.m.inv. = richiesta che un pedone fa a un automobilista per ottenere un passaggio gratuito

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


auto

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

88

-a utostrada n.f. = strada speciale per autoveicoli e motoveicoli - autoveicolo n.m. = veicolo a motore con quattro o più ruote - autovelox n.m.inv. = congegno che registra la velocità di un autoveicolo fotografandolo àuto [au-to] n.f.inv. Automobile. Auto è la forma abbreviata di automobile. àutobus [au-to-bus] n.m.inv. Autovei-

autorizzare

con le automobili.

automobilìsta [au-to-mo-bi-li-sta] n.m. e f. Chi guida un’automobile.

m.pl. automobilisti, f.pl. automobiliste automobilìstico [au-to-mo-bi-li-sti-co]

agg. Che riguarda le automobili.

m.pl. automobilistici, f.pl. automobilistiche autonomìa [au-to-no-mi-a] n.f. 1 Possi-

bilità di amministrarsi con leggi proprie: Alcune Regioni italiane godono di una certa colo pubblico per il trasporto di più per- autonomia. 2 Possibilità di pensare ed sone: Se non mi sbrigo perderò l’autobus. agire in modo indipendente: Mio fratello autòma [au-to-ma] n.m. 1 Macchina ha molta più autonomia di me. 3 Capacità che imita i movimenti dell’uomo. 2 Perso- di uno strumento di funzionare senza na che si muove o agisce macchinalmen- rifornimento di energia: L’autonomia del te: Quando sei stanco sembri un automa. mio cellulare è di circa due giorni. pl. automi autònomo [au-to-no-mo] agg. Capace automàtico [au-to-ma-ti-co] agg. 1 Ca- di pensare o agire in modo indipendente, pace di compiere certe operazioni sen- libero da condizionamenti: Ha deciso di za l’intervento diretto dell’uomo: Ho un intraprendere un lavoro autonomo. orologio automatico. 2 Che si compie in autopsìa [au-to-psi-a] n.f. Serie di esami modo meccanico, senza volontà: Il tuo è effettuati su un cadavere per verificare le stato un gesto automatico causato dalla cause della sua morte. rabbia. / n.m. Nell’abbigliamento, bottone autóre [au-to-re] n.m. 1 Ideatore ed diviso in due parti che si uniscono a scatto esecutore di una certa azione: L’autore del per semplice pressione: Questa giacca si furto è stato acciuffato. 2 Chi crea un’opechiude con gli automatici. ra letteraria o artistica: L’autore ha lasciato m.pl. automatici, f.pl. automatiche incompiuto il suo ultimo romanzo. automatismo [au-to-ma-ti-smo] n.m. 1 f. autrice, m.pl. autori, f.pl. autrici Caratteristica di un meccanismo che, rego- autorévole [au-to-re-vo-le] agg. 1 Che lato, compie da solo determinate funzioni, ha autorità per la stima di cui gode: È una senza essere azionato dall’uomo: Il tecnico donna molto autorevole. 2 Che proviene ha revisionato l’automatismo di accensione da una persona che gode di stima per i della caldaia. 2 Gesto, movimento o azione suoi meriti: Quel romanzo ha ricevuto cricompiuti meccanicamente da una per- tiche autorevoli. sona: Dopo i primi passi, per un bambino autorevolézza [au-to-re-vo-lez-za] n.f. camminare diventa un automatismo. Qualità di chi è autorevole. automatizzàre [au-to-ma-tiz-za-re] autorità [au-to-ri-tà] n.f.inv. 1 Influenv.tr. Regolare qualcosa, soprattutto un za esercitata su altre persone: I nipoti impianto meccanico, in modo che sia in riconoscono l’autorità dei nonni. 2 Potere grado di funzionare da solo senza l’inter- riconosciuto dalla legge: Il dirigente scolavento dell’uomo. stico ha l’autorità di controllare i registri di automazióne [au-to-ma-zio-ne] n.f. classe. 3 Persona importante che riveste Uso di macchine comandate da congegni una carica pubblica: Alla riunione erano elettronici: L’automazione è ormai diffusa presenti le massime autorità cittadine. in tutte le aziende. sin. 1 ascendente sin. meccanizzazione autoritàrio [au-to-ri-ta-rio] agg. Che imautomòbile [au-to-mo-bi-le] n.f. Veico- pone con fermezza la propria volontà: Il lo a quattro ruote, mosso da un motore e babbo è un uomo autoritario. adibito al trasporto di un limitato numero m.pl. autoritari, f.pl. autoritarie, sin. severo di persone. autorizzàre [au-to-riz-za-re] v.tr. 1 Persin. auto mettere: Ho autorizzato mio figlio a prenautomobilìsmo [au-to-mo-bi-li-smo] dere l’auto. 2 Giustificare: Nessun fatto n.m. Sport consistente in gare effettuate autorizza il ricorso alla violenza.


autorizzato

avatar

89

contr. 1 vietare autorizzàto [au-to-riz-za-to] agg. Che è

permesso, concesso.

autorizzazióne [au-to-riz-za-zio-ne] n.f. Permesso, consenso: Per partecipare alla gita è necessaria l’autorizzazione dei genitori.

poi.) La preposizione avanti assume valore temporale nella locuzione avanti Cristo (a.C.) con il significato di ‘prima della nascita di Cristo’. avanzaménto [a-van-za-men-to] n.m.

Spostamento in avanti: L’avanzamento delle truppe impaurì il nemico. 2 Progresso: L’avanzamento dell’informatica è molto dell’autunno: La castagna è un frutto au- veloce. 3 Promozione: Ha avuto un avantunnale. zamento di carriera. autùnno [au-tun-no] n.m. Stagione avanzàre [a-van-za-re] v.tr. 1 Inoltrare, dell’anno compresa fra l’estate e l’inverno. presentare: Avanzai la mia richiesta alle avallàre [a-val-la-re] v.tr. 1 Dare garan- autorità. 2 Promuovere: Lo hanno avanzazia di pagamento: Un amico gli ha avallato to di grado. / v.intr. 1 Procedere: Il grupil prestito. 2 Confermare: Puoi avallare po avanzava lungo il sentiero. 2 Essere in quello che dice? Oggi il pane avanza. 3 Progredire: La avambràccio [a-vam-brac-cio] n.m. Par- più: scienza avanza in modo sorprendente. te del braccio fra il polso e il gomito. contr. proibizione, divieto autunnàle [au-tun-na-le] agg. Proprio

pl. avambracci

1

v.tr.: sin.

2

elevare

avampósto [a-vam-po-sto] n.m. Posta- avanzàta [a-van-za-ta] n.f. Azione di

guerra offensiva: L’avanzata dell’esercito alleato fu inarrestabile. avanzàto [a-van-za-to] agg. 1 Avanti nel tempo, trascorso: Ormai siamo in estate avanzata. 2 Rimasto: Metti in frigo la carne avanzata. 3 Che si trova più avanti: Il generale visitò i reparti avanzati dell’esercito. 4 Progredito: I lavori di restauro sono in fase avanzata. e parola francese avanguàrdia [a-van-guar-dia] n.f. 1 avànzo [a-van-zo] n.m. Residuo, resto: Gruppo di soldati che precede il grosso Stasera mangiamo gli avanzi del pranzo. dell’esercito: Il generale fece avanzare l’a­ avarìa [a-va-ri-a] n.f. Guasto: La mia auto vanguardia. 2 Movimento letterario o ha un’avaria al motore. artistico che professa idee nuove, in con- avariàre [a-va-ria-re] v.tr. Guastare, detrasto con la tradizione: Il futurismo fu teriorare: Il caldo ha avariato la frutta. I - ind.pres. io avario, tu avari... un movimento di avanguardia del primo / v.intr.pron. (avariarsi) Deteriorarsi, anNovecento. avanscopèrta [a-van-sco-per-ta] n.f. Ri- dare a male: La carne rimasta fuori dal cognizione militare destinata a scoprire le frigo si è avariata. posizioni nemiche: Un soldato fu mandato avariàto [a-va-ria-to] agg. Alterato, deteriorato, guasto: A causa del cibo avariato in avanscoperta. avànti [a-van-ti] avv. 1 Nella posizione ho avuto mal di stomaco. o nella direzione che si ha di fronte: Vai avarìzia [a-va-ri-zia] n.f. Attaccamento sempre avanti e troverai lo stadio. 2 Prima, al denaro che porta ad una scarsa dispoin un tempo precedente: L’anno avanti nibilità a spendere. siamo stati in montagna. / prep. Dinanzi, sin. spilorceria, contr. prodigalità di fronte: L’auto si fermò avanti casa mia. / avàro [a-va-ro] agg. e n.m. Detto di chi inter. Si usa per esortare ad avanzare o ad ha forte attaccamento al denaro, di chi concede difficilmente qualcosa. entrare: Avanti! Accomodatevi. zione militare avanzata con compiti di osservazione e di difesa. avàna [a-va-na] agg.inv. Che ha color bruno-nocciola. / n.m.inv. 1 Tipo di tabacco originario di Cuba. 2 Sigaro confezionato con il tabacco che ha lo stesso nome. avance n.f. Approccio.

avv.: sin. 1 2 innanzi, contr. 1 indietro, prep.: contr. dietro M Farsi avanti. (Mettersi in evidenza.) D’ora in avanti. (Da questo momento in

agg. e n.m.: sin. tirchio, contr. prodigo

avatàr n.m.inv.

1 In informatica, immagine digitale che rappresenta chi entra in un ambiente virtuale, per esempio per

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


avena

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

avvelenamento

90

partecipare a un gioco.

e parola inglese avéna [a-ve-na] n.f. Pianta erbacea desti-

avocàdo [a-vo-ca-do] n.m. 1 Albero ori-

ginario del Messico. 2 Frutto dell’albero che ha lo stesso nome, dalla buccia verde nata all’alimentazione animale ed umana. e dura e dalla polpa gialla. avére [a-ve-re] v.tr. 1 Possedere: Avete avòrio [a-vo-rio] agg.inv. Che ha colore una bella casa. 2 Ricevere, ottenere: Per bianco-giallino. / n.m. Materiale di cui soil mio compleanno ho avuto molti regali. no costituite le zanne di elefanti, trichechi 3 Indossare: Aveva una veste trasparente. e ippopotami: I tasti del pianoforte sono 4 Provare una sensazione: Ho paura del in avorio. buio. 5 Raggiungere, detto dell’età: Mia n.m.: pl. avori sorella ha dodici anni. 6 Essere colto da avùlso [a-vul-so] agg. Staccato, separato: malattia o infermità: Ha avuto l’influenza. Alcune frasi sono avulse dal contesto. 7 Svolge funzione di ausiliare e serve a avvalérsi [av-va-ler-si] v.intr.pron. Serformare i tempi composti di tutti i verbi virsi, valersi: Si è avvalso dei miei consigli. transitivi e di alcuni intransitivi. II - si coniuga come valere. ind.pres. io ho, tu hai, egli ha, noi abbia- avvallaménto [av-val-la-men-to] n.m. mo, voi avete, essi hanno; pass.rem. io Abbassamento del terreno, depressione: ebbi, tu avesti, egli ebbe, noi avemmo, In fondo alla strada c’è un avvallamento. voi aveste, essi ebbero; fut. io avrò, tu avvaloràre [av-va-lo-ra-re] v.tr. Rendeavrai...; cong.pres. che io abbia, che tu re convincente: Queste argomentazioni abbia...; imp. abbi, abbiate...; cond. io avvalorano la sua tesi. avrei, tu avresti...; part.pass. avuto; ger. sin. convalidare pres. avendo. avvampàre [av-vam-pa-re] v.intr. 1 Ac/ n.m. Patrimonio, ricchezza: Gli averi del cendersi con un’unica vistosa fiamma: La conte sono cospicui. legna avvampò all’improvviso. 2 Diventare M Avercela con qualcuno. (Portare rancore.) rosso come fiamma: La ragazza avvampò Aversene a male. (Sentirsi offeso.) per la vergogna. Avere luogo. (Svolgersi, avvenire.)

sin.

1 divampare

aviària [a-via-ria] n.f. Influenza che fa avvantaggiàre [av-van-tag-gia-re] v.tr. ammalare gli uccelli: L’aviaria si trasmette fra gli uccelli per contagio. aviatóre [a-via-to-re] n.m. Pilota di aeroplani: Da grande vorrei fare l’aviatore. f. aviatrice, m.pl. aviatori, f.pl. aviatrici aviazióne [a-via-zio-ne] n.f. 1 Comples-

so dei piloti e degli aerei civili e militari di una nazione. 2 Insieme delle attività relative al volo di apparecchi aerei.

sin. 1 2 aeronautica avìcolo [a-vi-co-lo] agg. Che riguarda

l’allevamento degli uccelli.

avicoltùra [a-vi-col-tu-ra] o avicultùra n.f. Allevamento di uccelli.

Favorire, mettere in condizione di vantaggio: Questa legge avvantaggia solo alcune categorie di persone. I - ind.pres. io avvantaggio, tu avvantaggi... / v.rifl. (avvantaggiarsi) 1 Guadagnare tempo o spazio per essere in vantaggio: Mi sono avvantaggiato nei compiti per domani. 2 Trarre profitto: La medicina si è avvantaggiata dei progressi della ricerca. v.tr.: contr. danneggiare, v.rifl.: sin. 2 giovarsi avvantaggiàto [av-van-tag-gia-to] agg.

Favorito, in condizione di vantaggio.

avicultùra [a-vi-cul-tu-ra] n.f. vedi AVI- avvedérsi [av-ve-der-si] v.intr.pron. COLTURA

Rendersi conto, accorgersi: Ti sei avvedu-

avidità [a-vi-di-tà] n.f.inv. Desiderio to in tempo dell’errore. esagerato di qualcosa, cupidigia: L’avidità di denaro rende l’uomo insoddisfatto. àvido [a-vi-do] agg. Molto desideroso, bramoso: È sempre stato avido di successo. avio- pref. È usato nella formazione di alcune parole con il significato di ‘aereo, dell’aereo’. àvo [a-vo] n.m. Antenato.

II - si coniuga come vedere.

avvedùto [av-ve-du-to] agg. Accorto e prudente: Quel giovane non commette errori perché è avveduto.

sin. assennato, giudizioso avvelenaménto [av-ve-le-na-men-to]

n.m. 1 Tentativo di uccidere qualcuno con il veleno. 2 Effetto nocivo di un vele-


avvelenare

91

no: Alcuni funghi causano avvelenamento.

sin. 2 intossicazione avvelenàre [av-ve-le-na-re] v.tr. 1 Ucci-

avversativo

avventuróso [av-ven-tu-ro-so] agg.

1

Che ama l’avventura: Quel ragazzo ha uno spirito avventuroso. 2 Pieno di vicende dere per mezzo di un veleno. 2 Inquinare: straordinarie: Vorrei leggere un libro avCerte industrie avvelenano l’atmosfera. 3 venturoso. Amareggiare: La lite con i compagni gli ha avveràrsi [av-ve-rar-si] v.intr.pron. Diavvelenato la giornata. ventare vero, realizzarsi: Il mio sogno si sin. 2 ammorbare, 3 turbare è avverato. avvelenàto [av-ve-le-na-to] agg. 1 Vele- sin. verificarsi noso. 2 Che ha assunto veleno. avverbiàle [av-ver-bia-le] agg. Che riavvenènte [av-ve-nen-te] agg. Che pia- guarda l’avverbio o che ne ha la funzione: ce per la sua bellezza, attraente. “A crepapelle” è una locuzione avverbiale. avveniménto [av-ve-ni-men-to] n.m. avvèrbio [av-ver-bio] n.m. In grammaEvento: La Rivoluzione francese fu un im- tica, parte invariabile del discorso che portante avvenimento. aggiunge a un verbo, a un aggettivo, a un avvenìre [av-ve-ni-re] v.intr. Accadere: nome o a un altro avverbio una precisazioLa rapina in banca è avvenuta stamane. ne o ne modifica il significato: Nella frase III - si coniuga come venire. “Stare bene”, “bene” è un avverbio di modo. / n.m. Futuro: Nessuno sa granché sul pl. avverbi proprio avvenire. Gli avverbi possono essere: n.m.: contr. passato avvenirìstico [av-ve-ni-ri-sti-co] agg.

Che anticipa il futuro: È un racconto avveniristico. m.pl. avveniristici, f.pl. avveniristiche avventàrsi [av-ven-tar-si] v.rifl. Sca-

gliarsi contro qualcuno o qualcosa: Il gatto si è avventato contro il topo. avventàto [av-ven-ta-to] agg. Che agisce senza pensare: Spesso sei troppo avventato nel rispondere alle domande. sin. imprudente, sconsiderato, contr. riflessivo, giudizioso avvènto [av-ven-to] n.m. 1 Venuta, ar-

rivo: L’avvento del computer ha cambiato il mondo del lavoro. 2 Assunzione di una carica impotante: L’avvento al trono del principe ereditario è stato accolto favorevolmente. 3 Nella liturgia cattolica, periodo che prepara al Natale. avventóre [av-ven-to-re] n.m. Cliente abituale: È un avventore del bar. f. avventrice, m.pl. avventori, f.pl. avventrici avventùra [av-ven-tu-ra] n.f. 1 Impresa

ricca di rischi e imprevisti. 2 Vicenda singolare e straordinaria: Ho letto le avventure di Robinson Crusoe. 3 Esperienza amorosa: Ha avuto un’avventura estiva. avventuràrsi [av-ven-tu-rar-si] v.rifl. Esporsi ad un pericolo: Ci avventurammo nel fitto bosco. avventurièro [av-ven-tu-rie-ro] n.m. Chi cerca di fare fortuna con ogni mezzo: Il protagonista del film è un avventuriero.

-d i modo (es. bene, meglio, peggio, adagio, invano... e tutti gli altri che si ottengono aggiungendo il suffisso -mente agli aggettivi qualificativi: veloce velocemente) -d i tempo (es. ora, allora, oggi, domani, ieri, prima, appena, presto, tardi, adesso, mai, sempre, ancora, spesso...) -d i luogo (es. qui, qua, lì, là, sopra, sotto, vicino, lontano, dentro, fuori, davanti, dietro, su, giù...) -d i quantità (es. tanto, poco, assai, molto, più, meno, abbastanza, circa, affatto, almeno...) -d i affermazione (es. sì, certamente, davvero, appunto, già...) -d i negazione (es. no, neanche, né, nemmeno, neppure...) -d i dubbio (es. forse, probabilmente, quasi, chissà...) Sono poi locuzioni avverbiali i seguenti modi di dire: in un baleno, in fretta e furia, a poco a poco, alla rinfusa, or ora... L’avverbio può essere di tre gradi diversi: - positivo (es. bene) - comparativo (es. meglio) - superlativo assoluto (es. benissimo) avversàre [av-ver-sa-re] v.tr. Ostacola-

re, contrariare: Non bisogna avversare i progetti delle persone a cui si vuole bene. avversàrio [av-ver-sa-rio] n.m. Chi sta dalla parte opposta in una gara, lotta, discussione o gioco. pl. avversari

avversatìvo [av-ver-sa-ti-vo] agg. In

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


avversione

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

avvisaglia

92

grammatica, detto di congiunzione che introduce una frase opposta ad un’altra: “Ma” è una congiunzione avversativa. avversióne [av-ver-sio-ne] n.f. Antipatia, ostilità: La mamma ha una grande avversione per i computer. Non si usa al plurale.

e il divertimento. / v.rifl.recipr. (avvicendarsi) Detto di cose o persone, succedersi l’una dopo l’altra con regolarità: Gli atleti si avvicendarono sul podio.

avvicinaménto

[av-vi-ci-na-men-to]

n.m. Movimento diretto a raggiungere un determinato punto, accostamento.

avversità [av-ver-si-tà] n.f.inv. Sventu- contr. allontanamento ra, disgrazia: Quell’uomo ha dovuto supe- avvicinàre [av-vi-ci-na-re] v.tr. rare tante avversità.

sin. contrarietà avvèrso [av-ver-so] agg. Contrario, sfa-

vorevole: Il tuo parere è avverso al mio. contr. favorevole avvertènza [av-ver-ten-za] n.f.

1 Attenzione: Mi raccomando: agisci con molta avvertenza. 2 Ammonimento: È bene ascoltare le avvertenze dei genitori.

sin. 1 cautela, 2 consiglio avvertiménto [av-ver-ti-men-to] n.m.

Ammonimento, consiglio: È l’ultimo avvertimento che ricevi da me. avvertìre [av-ver-ti-re] v.tr. 1 Avvisare, far sapere: Mi ha avvertito per telefono. 2 Sentire, percepire: Avverto uno strano odore. 3 Ammonire allo scopo di aiutare: L’ho avvertita dei rischi che corre. sin.

2

provare

1 Mettere più vicino: Avvicina il tavolo alla finestra. 2 Portare vicino a sé: Se non avvicino il libro non riesco a leggere! / v.rifl. (avvicinarsi) 1 Muoversi verso qualcuno o qualcosa: Mi avvicino alla porta. 2 Essere imminente: Il Natale si avvicina.

v.tr.: sin. 1 2 accostare, contr. 1 2 allontanare, v.rifl.: sin. 1 accostarsi avvilènte [av-vi-len-te] agg. Umiliante,

mortificante: Mi ha rivolto parole avvilenti. avviliménto [av-vi-li-men-to] n.m. Umiliazione, sconforto. sin. scoraggiamento avvilìre [av-vi-li-re] v.tr. Umiliare: Le

parole della mia amica mi hanno avvilito. III - ind.pres. io avvilisco, tu avvilisci... / v.intr.pron. (avvilirsi) Perdersi d’animo, rattristarsi: Mi sono avvilito perché non ho superato l’esame di guida.

avvezzàre [av-vez-za-re] v.tr. vedi ABI- v.tr.: sin. mortificare, v.intr.pron.: contr. TUARE

rinfrancarsi, animarsi

to: Sono avvezzo a studiare dopo pranzo. avviaménto [av-via-men-to] n.m. 1 Inizio, preparazione a un’attività, a una carriera, a un’istruzione: Frequenta una scuola di avviamento alla chimica. 2 Accensione di una macchina: L’avviamento del motore non funziona bene.

abbattuto, depresso: L’alunno dopo il rimprovero tornò al suo banco con sguardo avvilito.

avvézzo [av-vez-zo] agg. Abituato, soli- avvilìto [av-vi-li-to] agg. Scoraggiato,

sin.

1 2 avvio

avviàre [av-vi-a-re] v.tr.

Dare inizio, cominciare: La magistratura ha avviato un’indagine sul delitto. 2 Mettere in moto, accendere: Il meccanico avvia l’auto. / v.intr. pron. (avviarsi) Iniziare il cammino, dirigersi: Si avviarono verso il parco. 1

v.tr.: sin. 1 iniziare, contr. 2 spegnere, v.intr.pron.: sin. incamminarsi avviàto [av-vi-a-to] agg. 1 Iniziato. 2

Che ha una buona clientela, che può affermarsi: Egli ha un’attività bene avviata.

sin. sfiduciato

avviluppàre [av-vi-lup-pa-re] v.tr. vedi AVVOLGERE

avvincènte [av-vin-cen-te] agg. Che af-

fascina, che interessa molto: Sto leggendo un libro avvincente. avvinghiàre [av-vin-ghia-re] v.tr. Afferrare e stringere con forza: I serpenti avvinghiano le loro prede. I - ind.pres. io avvinghio, tu avvinghi... / v.rifl.recipr. (avvinghiarsi) Stringersi con forza: I due lottatori si avvinghiarono in una lotta furiosa. v.tr.: sin. abbracciare avvìo [av-vi-o] n.m. Avviamento, inizio:

L’avvio dei lavori è previsto per domani.

avvicendaménto [av-vi-cen-da-men-to] pl. avvii, contr. conclusione, termine n.m. Alternanza, successione, rotazione. avvisàglia [av-vi-sa-glia] n.f. Primo cenavvicendàre [av-vi-cen-da-re] v.tr. Al- no, sintomo: Nel pomeriggio ci sono state ternare: È necessario avvicendare lo studio

avvisaglie di temporale.


avvisare

azzannare

93

pl. avvisaglie, sin. indizio avvisàre [av-vi-sa-re] v.tr. Avvertire, in-

formare: Ti avviserò circa l’esito degli esami. avvìso [av-vi-so] n.m. 1 Comunicazione: Ho ricevuto un avviso dalla mia assicurazione. 2 Consiglio: Segui il mio avviso, non te ne pentirai. 3 Opinione, parere: Anche noi siamo dello stesso avviso. sin. 1 annuncio, 2 ammonimento M Mettere sull’avviso. (Mettere in guardia.) avvistaménto [av-vi-sta-men-to] n.m.

Atto di scorgere, di vedere da lontano. avvistàre [av-vi-sta-re] v.tr. Riuscire a scorgere, riconoscere da lontano: I marinai avvistarono un naufrago. avvitàre [av-vi-ta-re] v.tr. 1 Fissare una vite girandola all’interno di un foro predisposto. 2 Fissare qualcosa con una vite: Avvita bene la cassa dell’orologio a pendolo. / v.intr.pron. (avvitarsi) Detto di velivoli, scendere in picchiata con un movimento a spirale. v.tr.: contr. 1 2 svitare avvizzìre [av-viz-zi-re] v.tr. Far appas-

scialle. 2 Attorcigliarsi intorno a qualcosa: L’edera si è avvolta intorno all’edificio. v.tr.: sin.

12

avviluppare

avvolgiménto [av-vol-gi-men-to] n.m.

Atto di piegarsi su se stessi o di arrotolare qualcosa attorno ad altro.

sin. arrotolamento, contr. svolgimento avvoltóio [av-vol-to-io] n.m. 1 Uccello

rapace. 2 Persona avida e crudele, che ricava guadagno dalle disgrazie altrui: Quell’avvoltoio si approfitta dei più deboli. pl. avvoltoi

ayatollàh [a-ya-tol-lah] n.m.inv. Alta autorità religiosa islamica.

e parola persiana azalèa [a-za-le-a] n.f. Pianta con fiori di

svariati colori.

aziènda [a-zien-da] n.f. Ditta, società commerciale: Lavora in un’azienda ­agricola. sin. impresa

aziendàle [a-zien-da-le] agg. Proprio dell’azienda.

àzimut [a-zi-mut] n.m.inv. In astrono-

mia, angolo che il piano verticale passante per un astro forma col piano meridiano del luogo d’osservazione. azionàre [a-zio-na-re] v.tr. Mettere in moto, far funzionare: Aziona il freno d’emergenza. v.intr.: sin. appassire, sfiorire avvizzìto [av-viz-zi-to] agg. Appassito, azióne [a-zio-ne] n.f. 1 Atto, gesto comsfiorito: Getta quel mazzo di fiori avvizziti. piuto: Durante la giornata compio innumeavvocàto [av-vo-ca-to] n.m. Professio- revoli azioni. 2 Manifestazione di enernista abilitato ad assistere gli imputati du- gia, capacità di produrre effetti: Le rocce rante i processi: L’imputato si è presentato vengono modificate dall’azione del vento e dell’acqua. 3 Trama, intreccio di un’oin aula con il suo avvocato. f. avvocatessa, m.pl. avvocati, f.pl. avvo- pera letteraria: L’azione della commedia si svolge a Venezia. 4 Movimento, manovra: catesse M Mettersi in mano ad un avvocato. (Affidar- Il calciatore ha compiuto un’ottima azione. sire, rendere grinzoso: Il caldo eccessivo ha avvizzito le mele. / v.intr. Perdere la freschezza: I fiori senz’acqua avvizziscono. III - ind.pres. io avvizzisco, tu avvizzisci...

gli la propria difesa.) Avvocato delle cause perse. (Chi sostiene le cause che è impossibile vincere.) avvolgènte [av-vol-gen-te] agg. 1 Che

stringe, che circonda: L’esercito avanzò con una manovra avvolgente. 2 Affascinante: La sua bellezza è avvolgente. avvòlgere [av-vol-ge-re] v.tr. 1 Fasciare tutt’intorno, arrotolare una cosa intorno ad un’altra: La commessa ha avvolto il regalo in carta argentata. 2 Circondare completamente: La nebbia avvolgeva ogni cosa. II - si coniuga come volgere. / v.rifl. (avvolgersi) 1 Avvilupparsi, coprirsi con qualcosa: La donna si avvolse nello

sin. 1 opera, attività, 2 influsso

azòico [a-zo-i-co] agg. Che si riferisce all’era geologica in cui la vita organica non era ancora comparsa sulla terra.

m.pl. azoici, f.pl. azoiche azòto [a-zo-to] n.m. Elemento chimi-

co gassoso, inodore e incolore, presente nell’aria. Non si usa al plurale.

aztèco [az-te-co] agg. e n.m. Appar-

tenente all’antico popolo degli Aztechi, fondatori di un grande impero in Messico, prima della conquista spagnola.

m.pl. aztechi, f.pl. azteche azzannàre [az-zan-na-re] v.tr. Afferrare

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


azzardare

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

94

con le zanne: Il leone azzannò la preda. sin. addentare azzardàre [az-zar-da-re] v.tr.

1 Mettere qualcosa in pericolo: Ha azzardato il suo patrimonio giocando a carte. 2 Fare o dire qualcosa timidamente: Azzardo un’ipotesi. / v.intr.pron. (azzardarsi) Osare: Non azzardarti più a rispondere in quel modo!

v.intr.pron.: sin. permettersi azzardàto [az-zar-da-to] agg. Rischioso,

avventato: L’autista, con una manovra azzardata, ha evitato l’ostacolo in mezzo alla carreggiata. sin. imprudente azzàrdo [az-zar-do] n.m. Rischio, peri-

colo: È un azzardo correre in quel modo.

La locuzione gioco d’azzardo indica il gioco in cui la vincita è premiata con il denaro e dovuta perlopiù alla fortuna. azzeccàre [az-zec-ca-re] v.tr. 1 Centrare,

colpire nel punto giusto: Durante la partita ho azzeccato molti canestri. 2 Indovinare: Ha azzeccato tutte le risposte del test. I - ind.pres. io azzecco, tu azzecchi...

contr. 1 2 sbagliare azzeràre [az-ze-ra-re] v.tr. Portare a

zero l’indice della scala graduata di uno strumento: Per misurare la lunghezza del percorso, azzera il contachilometri. àzzimo [az-zi-mo] agg. Detto del pane, non lievitato. azzoppàre [az-zop-pa-re] v.tr. Far diventare zoppo: Una contrazione muscolare lo ha quasi azzoppato. / v.intr.pron. (azzopparsi) Diventare zoppo: Il puledro si è azzoppato per una brutta caduta. azzuffàrsi [az-zuf-far-si] v.intr.pron. Venire alle mani, picchiarsi: Dopo la partita alcuni tifosi si azzuffarono. sin. accapigliarsi azzùrro [az-zur-ro] agg. Che ha un co-

lore tra il celeste e il turchino. / n.m. Colore che nell’iride è compreso tra il verde e l’indaco: Oggi l’azzurro del cielo è bellissimo. azzùrrognolo [az-zur-ro-gno-lo] agg. Che ha colore azzurro sbiadito.

azzurrognolo


b

bacinella

95

B

b

b n.f. o m. Seconda lettera dell’alfabeto, consonante compresa tra la a e la c.

B ¿b pl. bacche baccalà [bac-ca-là] n.m.inv.

1

Merluzzo

M Di serie B. (Di qualità inferiore, di impor- essiccato e conservato sotto sale: La vigitanza secondaria.)

babà [ba-bà] n.m.inv. Dolce di pasta

lia di Natale abbiamo mangiato il baccalà. 2 Persona poco intelligente: A volte ti comporti proprio come un baccalà.

soffice e lievitata, imbevuta di rum. babbèo [bab-be-o] n.m. Persona scioc- sin. 1 stoccafisso, contr. 2 volpe baccàno [bac-ca-no] n.m. Chiasso, fraca: A volte ti comporti come un babbeo. stuono: Non fate baccano! bàbbo [bab-bo] n.m. Padre, papà. babbùccia [bab-buc-cia] n.f. 1 Calzatura sin. schiamazzo, confusione, contr. silenzio orientale di pelle o stoffa. 2 Pantofola. 3 baccèllo [bac-cel-lo] n.m. Frutto di forma allungata contenente grossi semi: AiuScarpina di lana per neonati. to la nonna a togliere i piselli dai baccelli. pl. babbucce, sin. 2 pianella babbuìno [bab-bu-i-no] n.m. Scimmia bacchétta [bac-chet-ta] n.f. Bastoncino diritto di legno o altro materiale: Il direttoafricana di notevoli dimensioni. babèle [ba-be-le] n.f. Luogo di grande re dirige l’orchestra con la bacchetta. confusione e disordine: Questa stanza è sin. verga, asticciola M Comandare a bacchetta. (Con autorità.) una babele. bachèca [ba-che-ca] n.f. 1 Vetrinetta: In Il significato di ‘disordine, caos’ deriva alcuni musei i reperti sono chiusi nelle badal racconto della Bibbia secondo cui Dio cheche. 2 Riquadro per affissioni appeso avrebbe punito i Babilonesi provocando la al muro, nel quale si espongono avvisi di confusione delle lingue parlate mentre essi interesse pubblico: L’orario della palestra costruivano la Torre di Babele. è affisso in bacheca. babilonése [ba-bi-lo-ne-se] agg. e n.m. pl. bacheche e f. Appartenente al popolo e all’antica bachicoltùra [ba-chi-col-tu-ra] n.f. Alleregione di Babilonia, situata nei pressi dei vamento del baco da seta: Nel mio paese fiumi Tigri ed Eufrate. era molto fiorente la bachicoltura. babórdo [ba-bor-do] n.m. Lato sinistro baciamàno [ba-cia-ma-no] n.m. Gesto di una nave: Dopo la collisione la nave si di galanteria o rispetto che consiste nel inclinò a babordo. prendere la mano delle signore e baciarne baby agg.inv. Adatto ai bambini: Quel ne- il dorso: Oggi non si usa più il baciamano. gozio è molto fornito di moda baby. / n.m. pl. baciamani o baciamano e f.inv. Bambino, bambina molto piccoli. baciàre [ba-cia-re] v.tr. Accostare le proe parola inglese prie labbra a qualcuno o a qualcosa in baby-sitter loc.sost.m. e f.inv. Chi si segno di affetto: Quando esco di casa bacio occupa dei bambini in assenza dei loro sempre la mamma. genitori: Sto cercando una baby-sitter per I - ind.pres. io bacio, tu baci... il periodo estivo. / v.rifl.recipr. (baciarsi) Scambiarsi un e espressione inglese bacio reciprocamente: Dopo la cerimonia bacàto [ba-ca-to] agg. Rovinato dai ver- gli sposi si baciarono. mi: Queste noci sono bacate. bacìllo [ba-cil-lo] n.m. Microrganismo sin. guasto a forma di bastoncino dritto o curvo che bàcca [bac-ca] n.f. Frutto carnoso di trasmette molte malattie. piante selvatiche: Ho raccolto le bacche sin. batterio lungo il sentiero. bacinèlla [ba-ci-nel-la] n.f. Recipiente

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


bacino

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

per liquidi poco profondo, di uso domestico: Ho riempito d’acqua la bacinella. bacìno [ba-ci-no] n.m. 1 Parte della struttura ossea corrispondente all’addome: Il nonno si è rotto le ossa del bacino. 2 Recipiente tondo, largo e basso, più o meno profondo, usato per contenere acqua o altri liquidi. 3 Avvallamento del terreno, naturale o artificiale, in cui si raccoglie l’acqua: In quel bacino si raccolgono le acque piovane. 4 Area ricca di elementi omogenei: Lavora in un bacino carbonifero. La parola bacino può formare varie locuzioni: -b acino idrografico = zona in cui scorrono le acque che confluiscono in un fiume, in un lago o in un mare -b acino collettore = parte superiore di un ghiacciaio -b acino idroelettrico = conca in cui ha luogo una raccolta di acqua destinata ad alimentare una centrale elettrica -b acino di carenaggio = vasca in muratura o in metallo, nella quale vengono messe a secco le navi, per poterle riparare al di sotto della linea di galleggiamento bàcio [ba-cio] n.m. Gesto che si compie

accostando le labbra a qualcuno o a qualcosa in segno di affetto. pl. baci M Al bacio. (Si dice di una cosa eseguita alla perfezione.)

background n.m.inv.

baggianata

96

Insieme degli elementi che contribuiscono allo sviluppo di un fenomeno politico o culturale, o all’educazione e crescita della personalità di un individuo: Il mio background musicale mi ha aiutato nello studio del pianoforte. 2 In informatica, colore di sfondo del desktop. 3 In informatica, programma che continua a operare, mentre l’utente ne utilizza un altro: Mentre navigo in internet, stampo il documento in background. 1

e parola inglese sin. 1 retroterra, 1 2 sfondo

backup n.m.inv. In informatica, pro-

cedimento che serve a memorizzare dati e programmi per averne una copia di riserva in caso di guasto del computer: Per sicurezza ho effettuato il backup della mia ricerca di storia su un CD.

Verme che si trova nella frutta o in certi prodotti alimentari: C’è un baco nella mela. 2

pl. bachi

bacon n.m.inv. Pancetta di maiale affumicato: Ho mangiato due uova al bacon.

e parola inglese bàda [ba-da] n.f. Usato solo nella loc.avv.

tenere a bada con il significato di ‘sorvegliare qualcuno’: Il papà tiene a bada il figlio. badànte [ba-dan-te] n.m. e f. Persona che si prende cura di qualcuno, soprattutto di un anziano o ammalato: La mia famiglia ha assunto una badante per il nonno. badàre [ba-da-re] v.intr. 1 Sorvegliare, avere cura di qualcuno o qualcosa: Bada ai tuoi fratellini! 2 Dare importanza: Non badare alle chiacchiere! 3 Fare attenzione: Sulle piste da sci badate a non cadere! contr.

12

trascurare

badéssa [ba-des-sa] n.f. Monaca posta

a capo di un monastero: La badessa ci ha guidati nella visita del monastero. badìa [ba-di-a] n.f. Chiesa appartenente ad una comunità monastica, abazia. badìle [ba-di-le] n.m. Pala di ferro con manico di legno, utilizzata per spostare la terra: Scavai una buca con il badile. bàffo [baf-fo] n.m. Ciascuno dei peli che crescono sopra il labbro superiore dell’uomo: Mio padre si è tagliato i b ­ affi.

M Farsene un baffo. (Non curarsi di qualcuno o qualcosa.)

baffùto [baf-fu-to] agg. Fornito di baffi. bagagliàio [ba-ga-glia-io] n.m. Spazio di un veicolo destinato al deposito dei bagagli: Il bagagliaio dell’auto è molto ampio. pl. bagagliai bagàglio [ba-ga-glio] n.m.

1 Valigia o pacco che si porta in viaggio: Partiamo con pochi bagagli. 2 Insieme di conoscenze o di esperienze possedute da una persona: Il professore di scienze ha un bagaglio culturale davvero ampio. pl. bagagli, sin. 2 formazione, preparazione

M Abbandonare armi e bagagli. (Andarsene e abbandonare tutto e tutti.)

bagarìno [ba-ga-ri-no] n.m. Persona

che acquista tanti biglietti per spettacoli o gare sportive, per rivenderli poi ad un prezzo più elevato. baggianàta [bag-gia-na-ta] n.f. Scioce parola inglese chezza, cosa non vera: Hai detto una bàco [ba-co] n.m. 1 Prima fase di sviluppo baggianata. degli insetti soggetti a metamorfosi, larva. sin. stupidaggine


bagliore

97

baglióre [ba-glio-re] n.m.

1 Luce intensa e improvvisa che abbaglia la vista: All’orizzonte si vedeva il bagliore dei lampi. 2 Barlume, albore: Risalgono all’VIII secolo a.C. i bagliori della civiltà romana.

sin.

1

baleno, fulgore, chiarore

bagnànte [ba-gnan-te] n.m. e f. Perso-

na che fa il bagno al mare, al lago o in un fiume: Un bagnante stava per annegare. bagnàre [ba-gna-re] v.tr. 1 Cospargere d’acqua o d’altro liquido: Bagna le mani prima di insaponarle. 2 Attraversare, lambire un territorio, detto di fiumi o mari: Il Tevere bagna Roma. / v.rifl. (bagnarsi) 1 Infradiciarsi: Non avevo l’ombrello e mi sono bagnata. 2 Entrare in acqua per fare il bagno: Al bimbo piace bagnarsi al mare.

baldanza

m.pl. bai, f.pl. baie baionétta [ba-io-net-ta] n.f. Arma da

punta e taglio che si innesta in cima alla canna del fucile: I soldati combattevano con la baionetta. bàita [bai-ta] n.f. Piccola costruzione d’alta montagna in legno e in pietra: Al tramonto ci siamo fermati in una baita. sin. rifugio

balalàica [ba-la-lai-ca] n.f. Strumento musicale russo simile alla chitarra.

pl. balalaiche balaùstra [ba-la-u-stra] n.f. Parapetto

per terrazze e scalinate, formato da una serie regolare di piccole colonne: Il fabbro ha costruito un’artistica balaustra. balbettàre [bal-bet-ta-re] v.tr. Pronunv.tr.: contr. 1 asciugare, v.rifl.: sin. 2 im- ciare parole in modo stentato o confuso: Di fronte alla polizia ha balbettato poche mergersi, contr. 1 asciugarsi bagnasciùga [ba-gna-sciu-ga] n.m.inv. parole. / v.intr. Parlare con difficoltà, faZona della spiaggia dove si frangono le cendo frequenti pause e ripetendo sillabe o intere parole: Se mi emoziono balbetto. onde. bagnàto [ba-gna-to] agg. Intriso, pieno v.intr.: sin. tartagliare d’acqua o d’altro liquido: Il pavimento è balbettìo [bal-bet-ti-o] n.m. Balbettabagnato. / n.m. Terreno cosparso d’acqua: mento continuato e fastidioso. pl. balbettii Sono scivolato sul bagnato. balbùzie [bal-bu-zie] n.f.inv. Disturbo agg.: contr. asciutto bagnìno [ba-gni-no] n.m. Persona inca- del linguaggio che consiste nel pronunricata di assistere chi si trova in spiaggia o ciare le parole con difficoltà, interromin mare: Il bagnino si è tuffato per salvare pendosi e ripetendo più volte le stesse sillabe: È affetto da balbuzie. un bambino che stava annegando. bàgno [ba-gno] n.m. 1 Immersione in balbuziènte [bal-bu-zien-te] agg. e n.m. acqua: Vado a fare un bagno. 2 Stanza in e f. Detto di chi nel parlare ripete sillabe o parole: La grande emozione lo ha reso cui si trovano i servizi igienici. balbuziente. sin. 2 gabinetto balcànico [bal-ca-ni-co] agg. Che riguarM Essere in un bagno di sudore. (Grondare da i Balcani, sistema montuoso dell’Eusudore.) Fare un bagno di folla. (Restare in mezzo ropa orientale: È caduta la neve sui monti alla folla durante una manifestazione balcanici. pubblica.)

m.pl. balcanici, f.pl. balcaniche

bagnoschiùma [ba-gno-schiu-ma] n.m. balconàta [bal-co-na-ta] n.f. Balcone inv. Sapone liquido che, sciolto nell’acqua, sviluppa schiuma profumata. bagórdo [ba-gor-do] n.m. Gozzoviglia, baldoria: Oggi si è dato ai bagordi.

e parola francese bàia [ba-ia] n.f. Insenatura della costa:

La barca è entrata nella baia. bailàmme [bai-lam-me] n.m.inv. Grande confusione, baccano. sin. pandemonio, baraonda bàio [ba-io] agg. e n.m. Detto di cavallo

dal mantello rossastro, con criniera e coda nere.

molto lungo sul quale si aprono varie finestre: Dalla balconata si ammirava uno splendido panorama.

sin. terrazza balcóne [bal-co-ne] n.m. Struttura che

sporge dalla parete esterna di una casa, fornita di una balaustra o ringhiera. baldacchìno [bal-dac-chi-no] n.m. Drappo sostenuto da quattro o più aste verticali: Alcuni letti sono muniti di baldacchino. baldànza [bal-dan-za] n.f. Grande fiducia in se stessi: Alle domande risponde sempre con una certa baldanza.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


baldanzoso

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

balneare

98

baldanzóso [bal-dan-zo-so] agg. Pieno ballàbile [bal-la-bi-le] agg. Adatto al baldi spavalderia, talvolta di presunzione: Rispose all’insegnante con tono baldanzoso. contr. timoroso, insicuro bàldo [bal-do] agg. Sicuro di sé, disin-

volto: La nazionale di calcio è formata da baldi atleti.

sin. pronto, animoso, coraggioso baldòria [bal-do-ria] n.f. Allegria rumo-

lo: Era una canzone ballabile. ballàre [bal-la-re] v.tr. Eseguire passi e movimenti secondo determinati ritmi musicali: I miei genitori ballano bene. / v.intr. 1 Muoversi seguendo un ritmo: Stasera andremo a ballare. 2 Oscillare: La barca ballava sulle onde del mare.

v.tr.: sin. danzare, v.intr.: sin. 2 dondolare

rosa: Durante la ricreazione a scuola c’è ballàta [bal-la-ta] n.f. Componimento tanta baldoria. poetico di origine popolare: Ho letto una sin. bisboccia, contr. calma, quiete ballata di un antico poeta. baléna [ba-le-na] n.f. Enorme mammi- ballatóio [bal-la-to-io] n.m. 1 Terrazzifero cetaceo che vive nei mari freddi. no interno o esterno che gira attorno ad balenàre [ba-le-na-re] v.intr. 1 Lam- un edificio: Lungo il ballatoio la mamma peggiare in lontananza: Durante il tempo- ha sistemato una fila di piante fiorite. 2 rale in cielo balenavano i lampi. 2 Affac- Nelle antiche fortificazioni, corridoio che ciarsi improvvisamente nel pensiero: Gli corre all’interno delle mura e delle torri. balenò in mente un’idea. pl. ballatoi sin. 1 brillare, 2 affiorare ballerìna [bal-le-ri-na] n.f. 1 Donna che balenièra [ba-le-nie-ra] n.f. Nave specia- danza: La mia amica è una ballerina molle destinata alla caccia delle balene. to brava. 2 Scarpetta flessibile da ballo, balenìo [ba-le-ni-o] n.m. Successione a senza tacco e dalla punta imbottita: La brevi intervalli di bagliori in lontananza: danzatrice calza un paio di ballerine gialle. Durante la notte c’è stato un balenio di sin. 1 danzatrice lampi. ballerìno [bal-le-ri-no] n.m. Chi balla pl. balenii, sin. sfolgorio per professione o diletto, danzatore. baléno [ba-le-no] n.m. Breve appari- ballétto [bal-let-to] n.m. 1 Danza indizione di luce intensa che accompagna il viduale o di gruppo, eseguita con un acfulmine: Ho visto all’orizzonte un baleno. compagnamento musicale secondo passi sin. lampo, bagliore e figure stabiliti in precedenza. 2 Corpo di M Arrivare in un baleno. (In brevissimo tem- ballo, compagnia di ballerini. po, in un attimo.) bàllo [bal-lo] n.m. 1 Arte di muovere i balenòttera [ba-le-not-te-ra] n.f. Gros- passi e il corpo seguendo un ritmo musiso mammifero cetaceo simile alla balena cale: Ho una gran passione per il ballo. 2 ma dalle forme più snelle. Festa danzante: A Carnevale è stato orgabalèstra [ba-le-stra] n.f. Arma usata an- nizzato un ballo in maschera. ticamente per lanciare frecce: Scagliò un sin. 1 danza dardo con la sua balestra. M Avere il ballo di S. Vito. (Non stare mai bàlia [ba-lia] n.f. Donna che allatta e fermo.) alleva un bambino non suo: Il bambino fu Quando si è in ballo bisogna ballare. affidato ad una balia. (Quando si è coinvolti in un’impresa, non sin. nutrice M Tenere a balia un progetto. (Mandarlo per le lunghe.) balìa [ba-li-a] n.f. Potere, forza a cui non

ci si può tirare indietro.)

balloon n.m.inv. Nei fumetti, nuvoletta che contiene parole o pensieri dei personaggi: Scrivi tu le parole nei balloon.

si può sfuggire: Il naufrago rimase per un e parola inglese giorno in balìa delle onde del mare. ballottàggio [bal-lot-tag-gio] n.m. Sesin. mercé conda votazione fra i due candidati che nel bàlla [bal-la] n.f. 1 Quantità di merce primo scrutinio hanno riportato più voti: avvolta in tela o carta per essere traspor- Servirà il ballottaggio per eleggere il sindaco. tata: Il camion trasportava balle di fieno. pl. ballottaggi 2 Fandonia, frottola: Non raccontar balle! balneàre [bal-ne-a-re] agg. Che riguarda sin. 1 involucro, fagotto i bagni di mare: Lavora in uno stabilimen-


balneazione

banalità

99

bàlzo [bal-zo] n.m. Salto, scatto, slancio: balneazióne [bal-ne-a-zio-ne] n.f. Atto Superiamo l’ostacolo con un balzo. to balneare.

di bagnarsi nelle acque di mare, di fiume M Prendere la palla al balzo. (Approfittare o di lago: In questo punto della spiaggia è del momento favorevole.) vietata la balneazione. bambàgia [bam-ba-gia] n.f. Cotone balòcco [ba-loc-co] n.m. Giocattolo: I scartato nel processo di filatura. nonni hanno donato un balocco al nipotino. pl. bambagie pl. balocchi

M Vivere nella bambagia. (In mezzo alle co-

Stoltezza, stupidità: In quell’occasione hai agito con balordaggine. balórdo [ba-lor-do] agg. Sciocco, tardo di mente: Il tuo amico sembra un po’ balordo. / n.m. Malvivente: La polizia ha arrestato un balordo.

bambinàia [bam-bi-na-ia] n.f. Donna che

balordàggine [ba-lor-dag-gi-ne] n.f.

agg.: contr. intelligente balsàmico [bal-sa-mi-co] agg.

Che ha le proprietà del balsamo: Prendi questa pomata balsamica. 2 Odoroso, aromatico: In montagna si respira aria balsamica. 1

m.pl. balsamici, f.pl. balsamiche bàlsamo [bal-sa-mo] n.m. 1 Liquido

resinoso e profumato che si ricava da alcune piante e che ha proprietà medicinali: Grazie al balsamo che mi hai dato il raffreddore sta passando. 2 Lozione che si applica sui capelli dopo lo shampoo per ammorbidirli: Se non uso il balsamo non riesco a pettinare i capelli. sin. 1 linimento bàltico [bal-ti-co] agg. Che riguarda i

territori che si affacciano sul Mar Baltico: Non ho mai visitato i Paesi baltici. m.pl. baltici, f.pl. baltiche baluàrdo [ba-lu-ar-do] n.m.

Fortificazione militare. 2 Protezione, difesa: Le Alpi sono il baluardo dell’Italia. bàlza [bal-za] n.f. 1 Parete quasi verticale di un monte: Si sono arrampicati su quella balza. 2 Fascia di tessuto che si applica per ornare il fondo di un vestito o di una tenda: Indossò un abito a balze. 1

modità e lontano dalle insidie.)

accudisce i bambini degli altri per professione: La nostra bambinaia è molto giovane.

sin. baby-sitter bambinàta [bam-bi-na-ta] n.f. Azione

puerile: Hanno commesso una bambinata. sin. ragazzata

bambinésco [bam-bi-ne-sco] agg. In-

fantile, puerile: Tuo fratello ha ancora un comportamento bambinesco. m.pl. bambineschi, f.pl. bambinesche bambìno [bam-bi-no] n.m. 1 Individuo

umano nel periodo della fanciullezza (fino a dieci anni circa): Ieri ho conosciuto un bambino tedesco. 2 Persona che nonostante l’età si comporta come se avesse pochi anni: Tuo marito è un gran bambino! 3 Figlio: Mia zia ha due bambini. sin. 1 3 bimbo, marmocchio, piccino M Essere un bambino prodigio. (Avere intelligenza e capacità molto sviluppate rispetto ad altri della stessa età.) Gioco da bambini. (Operazione semplice.) bambòccio [bam-boc-cio] n.m. 1 Bam-

bino paffuto. 2 Persona ingenua e immatura: Spesso si comporta da bamboccio.

m.pl. bambocci, f.pl. bambocce bàmbola [bam-bo-la] n.f. 1 Giocattolo,

pupazzo con le fattezze femminili: Ho ritrovato la mia bambola preferita in soffitta. 2 Ragazza vistosamente bella: Tua cugina è proprio una bambola! sin. 1 2 pupa

bambolòtto [bam-bo-lot-to] n.m. Giobalzàno [bal-za-no] agg. Stravagante, cattolo che ha le fattezze di un bambino. bizzarro: È un’idea balzana ma mi piace. bambù [bam-bù] n.m.inv. Pianta trobalzàre [bal-za-re] v.intr. 1 Saltare im- picale il cui fusto molto alto è utilizzato sin.

1 dirupo

provvisamente da un luogo all’altro: L’esplosione ha fatto balzare in aria l’auto. 2 Sussultare: Alla lieta notizia il cuore le balzò in gola. 3 Apparire con evidenza, risaltare, spiccare: Balza agli occhi che sei felice. balzèllo [bal-zel-lo] n.m. 1 Saltello: Mentre giocava, il bambino procedeva a balzelli. 2 Tassa gravosa.

per fabbricare svariati oggetti: Il bambù è elastico e leggerissimo. banàle [ba-na-le] agg. 1 Molto comune, non originale: È una scusa banale, inventane un’altra! 2 Che ha poca importanza: I due hanno litigato per motivi banali. sin. 1 usuale, 2 futile, contr. 1 originale banalità [ba-na-li-tà] n.f.inv. Ordinarie-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


banana

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

100

banderuola

tà, ovvietà: L’ultimo romanzo che ho letto lavoro: Il banco del falegname era coperto di segatura. 4 Mobile per negozi e per è di una banalità impressionante. bar sul quale si espongono le merci o che contr. originalità banàna [ba-na-na] n.f. Frutto del bana- divide chi vende da chi compra: Il fruttivendolo serviva i clienti da dietro il banco. no: Per merenda mangio una banana. banàno [ba-na-no] n.m. Pianta tropicale 5 Aggregazione di elementi naturali omogenei che occupano un’ampia superficie che produce banane. bànca [ban-ca] n.f. 1 Istituto che racco- (banco di nebbia, banco di sabbia, banco di glie e custodisce il denaro dei risparmia- ghiaccio, banco corallino...). 6 Istituto bantori e dei produttori e concede prestiti: È cario: Ho un conto al Banco di Roma. andata in banca a depositare una somma pl. banchi di denaro. 2 Qualsiasi istituto che curi la La parola banco può formare alcune loraccolta e la conservazione di qualcosa: cuzioni: La banca del sangue è molto utile. -b anco di prova = esame che dimostra le pl. banche bancàle [ban-ca-le] n.m.

qualità di qualcuno o di qualcosa

Sedile lungo -b anco degli imputati = posto dove si e stretto. 2 Piattaforma di legno su cui siede chi è accusato in un processo vengono sistemate le merci imballate. -p rodotti da banco = medicine che in bancarèlla [ban-ca-rel-la] n.f. Banco dei farmacia si possono acquistare senza venditori ambulanti: Al mercato ci sono ricetta medica molte bancarelle. M Tenere banco. (Essere l’animatore, specie bancàrio [ban-ca-rio] agg. Relativo alla in una conversazione.) banca: Ho pagato con un assegno bancario. bàncomat [ban-co-mat] n.m.inv. 1 Si/ n.m. Impiegato di banca. stema di cassa automatica di una banca m.pl. bancari, f.pl. bancarie bancarótta [ban-ca-rot-ta] n.f. Falli- che consente, attraverso una tessera mamento: Non potendo più pagare i suoi gnetica, di prelevare il denaro a qualsi2 debiti, l’azienda ha chiuso per bancarotta. asi ora: Vado a prelevare al bancomat. banchettàre [ban-chet-ta-re] v.intr. Tessera magnetica usata per prelevare Trattenersi ad una mensa: Gli invitati han- denaro: Ho perso il bancomat! bancóne [ban-co-ne] n.m. Mobile per no banchettato fino al pomeriggio. banchétto [ban-chet-to] n.m. Pranzo locali pubblici a forma di tavolo lungo, sontuoso a cui partecipano molte perso- alto e chiuso da un solo lato fino a terra: ne: Il banchetto di nozze si terrà all’aperto. Il barista ha rinnovato il bancone. banconòta [ban-co-no-ta] n.f. Biglietto sin. convito, simposio banchière [ban-chie-re] n.m. Persona di banca corrispondente ad una somma di denaro: Ho trovato una banconota per terra. che possiede o che controlla una banca. banchìna [ban-chi-na] n.f. 1 Marcia- band n.f.inv. Piccolo gruppo di musicipiede rialzato della stazione ferroviaria o sti che esegue soprattutto musica modermetropolitana: I passeggeri attendevano il na: Oggi suono con la mia band. treno sulla banchina. 2 Zona del porto in e parola inglese cui arrivano le navi: La nave si accostò alla bànda [ban-da] n.f. 1 Gruppo di persone banchina. 3 Margine stradale, adibito a unite per compiere azioni illegali: La Banda Bassotti ha colpito ancora. 2 Gruppo di pista ciclabile o pedonale. amici. 3 Complesso di suonatori di strusin. 2 approdo, molo banchìsa [ban-chi-sa] n.f. Massa gal- menti a fiato e a percussione: Oggi si esibileggiante di ghiaccio che si forma nelle rà la banda cittadina. 4 Striscia di tessuto: regioni polari: Al Polo Nord si formano in La banda rossa della bandiera è scolorita. 1 2 3 collettivo, sin. 4 fascia mare numerose banchise. bànco [ban-co] n.m. 1 Mobile allungato bandàna [ban-da-na] n.f. e m.inv. Piccon la funzione di sedile: Un tempo in chie- colo foulard di vari colori che si porta sa i primi banchi erano riservati alle fami- legato intorno alla testa o al collo. glie nobili. 2 Piccolo tavolo che gli alunni banderuòla [ban-de-ruo-la] n.f. 1 Picusano per scrivere in classe. 3 Tavolo da cola bandiera metallica posta in cima ai 1


bandiera

101

tetti o campanili, che indica la direzione del vento. 2 Persona che cambia frequentemente idea: Quel politico è una banderuola, ha cambiato spesso partito. bandièra [ban-die-ra] n.f. Drappo di stoffa di vari colori, simbolo di uno Stato, di una regione, di una città, di un partito, di un’associazione: La bandiera italiana sventola sul balcone del Municipio. sin. stendardo, vessillo M Alzare bandiera bianca. (Arrendersi.) bandìre [ban-di-re] v.tr. 1 Pubblicare,

ufficializzare attraverso un avviso pubblico: La direzione delle Poste ha bandito un concorso. 2 Esiliare, cacciare da una città o da uno Stato: Il colpevole fu bandito dalla sua città. 3 Negare, abolire: Ho bandito il fumo dalla mia vita. 4 Allontanare dall’animo o dalla mente: Ho bandito la tristezza con un bel libro. III - ind.pres. io bandisco, tu bandisci... sin. 1 indire, annunciare, 2 espellere, 4 rimuovere bandìto [ban-di-to] agg. Cacciato

barattolo

immagine pubblicitaria, talvolta animata, cliccando sulla quale si entra nel sito dell’inserzionista. e parola inglese baobàb [bao-bab] n.m.inv. Alto albero

tropicale con il fusto molto grosso che produce un frutto commestibile. bar n.m.inv. 1 Locale pubblico ove si possono consumare caffè, liquori, bibite, dolci, gelati. 2 In fisica, unità di misura della pressione atmosferica. bàra [ba-ra] n.f. Cassa di legno in cui si depone il morto prima di seppellirlo. sin. feretro

baràcca [ba-rac-ca] n.f. Costruzione

provvisoria generalmente in legno: I profughi vennero ospitati in baracche. pl. baracche M Piantare baracca e burattini. (Abbandonare tutti.) Mandare avanti la baracca. (Dirigere un’attività, mantenere la propria famiglia.) baracchìno [ba-rac-chi-no] n.m. 1 Pic-

colo ricovero provvisorio per militari e alpinisti. 2 Chiosco per la vendita di giornali o bevande. n.m.: sin. malfattore, brigante, fuorilegge baraccóne [ba-rac-co-ne] n.m. Costrubanditóre [ban-di-to-re] n.m. 1 Persona zione provvisoria per spettacoli, fiere: È che anticamente proclamava ad alta voce arrivato in città il baraccone del circo. le notizie più importanti: Il banditore an- baraccòpoli [ba-rac-co-po-li] n.f.inv. nunciò il nome del nuovo re. 2 Chi dirige la Quartiere povero formato da baracche, vendita nelle aste pubbliche: Il banditore situato alla periferia di una grande città. propose un prezzo modesto. collettivo f. banditrice, m.pl. banditori, f.pl. banditrici baraónda [ba-ra-on-da] n.f. Caos, chiasbàndo [ban-do] n.m. 1 Avviso pubblico: so: L’insegnante si è assentato e in aula è Hai letto il bando del concorso? 2 Ordine scoppiata la baraonda! di un’autorità. sin. confusione M Mettere al bando. (Allontanare da una baràre [ba-ra-re] v.intr. 1 Non rispettacomunità.) re le regole del gioco: Nel gioco delle carte Bando alle chiacchiere! (Invito a passare da bara spesso. 2 Agire slealmente. dall’autorità, esiliato. / n.m. Criminale, malvivente: I banditi furono arrestati.

cose futili a occupazioni più importanti.)

sin. 1 2 imbrogliare

bàndolo [ban-do-lo] n.m. Punto di ini- bàratro [ba-ra-tro] n.m. Abisso, voragizio di un gomitolo.

M Trovare il bandolo della matassa. (Risolvere una situazione complicata.)

ne: Quel sentiero corre lungo un baratro.

sin. precipizio barattàre [ba-rat-ta-re] v.tr. Dare una

bang onom. Parola che riproduce il cosa in cambio di un’altra: Ho barattato rumore di uno sparo, di un colpo secco, specialmente nei fumetti. banjo n.m.inv. Strumento musicale a corde di origine americana, usato soprattutto nella musica country, blues e jazz: Claudio suona un banjo a sei corde. e parola inglese

un libro con un CD.

sin. scambiare baràtto [ba-rat-to] n.m. Cessione di una

cosa in cambio di un’altra: Ho fatto un baratto di francobolli con mio cugino. sin. scambio baràttolo [ba-rat-to-lo] n.m. Vaso, con-

banner n.m.inv. In internet, piccola tenitore: Prendi il barattolo di plastica.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


barba

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

102

bardato

bàrba [bar-ba] n.f. 1 Insieme dei peli che coprono il mento e le guance degli uomini: Il mio papà ha la barba lunga. 2 Cosa noiosa: Il romanzo che sto leggendo è una barba.

per mestiere taglia la barba e i capelli agli uomini: Il mio barbiere ha molti clienti.

marlo come merita, conciarlo per le feste.) Farla in barba a qualcuno. (Fare qualcosa a dispetto di qualcuno sotto i suoi occhi.) barbabiètola [bar-ba-bie-to-la] n.f.

barbóne [bar-bo-ne] n.m. 1 Vagabondo:

M Servire qualcuno di barba e capelli. (Siste-

Pianta dalla cui radice si ricava lo zucchero: Nella mia regione molti contadini coltivano la barbabietola. barbagiànni [bar-ba-gian-ni] n.m.inv. 1 Uccello rapace notturno. 2 Persona brontolona non molto intelligente: Mio fratello è proprio un barbagianni. barbàrico [bar-ba-ri-co] agg. 1 Che riguarda i barbari: In passato l’Italia subì numerose invasioni barbariche. 2 Selvaggio, incivile: Quel maleducato a tavola si è comportato in modo barbarico. m.pl. barbarici, f.pl. barbariche barbàrie [bar-ba-rie] n.f.inv. 1 Inciviltà:

sin. parrucchiere barboncìno [bar-bon-ci-no] n.m. Picco-

lo cane con pelo arricciato.

I barboni spesso trascorrono la notte all’aperto. 2 Razza di cane dal pelo arricciato e orecchie pendenti. sin. 1 senzatetto barbóso [bar-bo-so] agg. Monotono, no-

ioso: Ho ascoltato un discorso barboso. barbùto [bar-bu-to] agg. Provvisto di barba: Un anziano barbuto mi chiese l’ora. bàrca [bar-ca] n.f. Piccola imbarcazione galleggiante: Ho fatto una gita in barca. pl. barche, sin. imbarcazione M Essere sulla stessa barca. (Trovarsi nella stessa condizione.) Tirare i remi in barca. (Ritirarsi dagli affari, da un’impresa.) La barca fa acqua da tutte le parti. (La famiglia, l’impresa si trova in difficoltà.) barcaiòlo [bar-ca-io-lo] n.m. Conducen-

È vissuto sempre nella barbarie. 2 Azione crudele: Abbandonare gli animali è una te o noleggiatore di barche per il trasporto barbarie. di merci o persone: Il barcaiolo traghettò il sin. 2 crudeltà, contr. 1 civiltà carico sull’altra sponda del fiume. bàrbaro [bar-ba-ro] agg. 1 Secondo gli sin. traghettatore, nocchiero antichi Greci e Romani, che appartiene a barcamenàrsi [bar-ca-me-nar-si] v.intr. una civiltà diversa, quindi straniero. 2 Che pron. Cavarsela in qualche modo in siappartiene a uno dei popoli originari dei tuazioni difficili: Durante l’interrogazione territori al di fuori dell’impero romano: riuscì a barcamenarsi molto bene. Molti popoli barbari invasero l’impero ro- sin. destreggiarsi mano. 3 Incivile, rozzo, scorretto: È un ge- barcollànte [bar-col-lan-te] agg. Vacilsto barbaro maltrattare gli animali. / n.m. lante, indeciso: Quell’anziano signore ha 1 Secondo gli antichi Greci e Romani, un’andatura barcollante. chiunque fosse straniero. 2 Al plurale, po- sin. ondeggiante, traballante polazioni di diversa stirpe, che dal V sec. barcollàre [bar-col-la-re] v.intr. Vacild.C. invasero l’impero romano: I barbari lare, essere malfermo: Il ponte di legno furono una delle cause della fine di Roma. barcollava. 3 Persona incivile, maleducata: Solo un sin. traballare, ondeggiare barcóne [bar-co-ne] n.m. Grossa barca barbaro poteva sfregiare quella statua. agg.: contr. civile, colto fluviale o portuale destinata al trasporto barbecue n.m.inv. Fornello da giardino di merci: Lungo il fiume passava un barcocon griglia, adatto a cuocere i cibi sul fuo- ne pieno di legname. co: Hanno cotto le bistecche sul barbecue. bardàre [bar-da-re] v.tr. Mettere redini, e parola inglese sella e staffe a un cavallo: Il cavaliere ha barbie n.f.inv. Marchio registrato di bardato il cavallo. / v.rifl. (bardarsi) Vebambola che raffigura una ragazza alta e stirsi in modo vistoso: Per la festa mi sono snella, con diverse acconciature e corre- bardata di tutto punto. data da numerosi accessori: La mia amica v.rifl.: sin. acconciarsi, agghindarsi bardàto [bar-da-to] agg. 1 Munito di fiha dieci barbie. e nome commerciale nimenti: Ho montato un cavallo bardato. 2 barbière [bar-bie-re] n.m. Persona che Agghindato, adorno: Dove vai così bardata?


barella

basare

103

barèlla [ba-rel-la] n.f. Lettino usato per sce feroce e aggressivo con corpo alluntrasportare malati, feriti o morti: Gli infermieri caricarono il ferito sulla barella. sin. lettiga

gato e denti robusti.

barràre [bar-ra-re] v.tr. Segnare con una barra: Barrate la risposta sbagliata.

barellière [ba-rel-lie-re] n.m. Addetto al sin. contrassegnare trasporto di malati o feriti con la barella. barràto [bar-ra-to] agg. Segnato con una baricèntro [ba-ri-cen-tro] n.m. Punto barra: Elimina i numeri barrati. in cui idealmente si concentra la forza di barricàre [bar-ri-ca-re] v.tr. Chiudere un gravità di un corpo o di un oggetto. barìle [ba-ri-le] n.m. 1 Recipiente cilindrico utilizzato per contenere liquidi, alimenti, polveri: Dalla nave sono stati scaricati molti barili di olio. 2 Quantità di liquido o di sostanze solide contenuta nel recipiente che ha lo stesso nome. 3 Persona grassa e tozza. barìsta [ba-ri-sta] n.m. e f. Persona addetta al banco di un bar: Il barista si è licenziato.

passaggio per difendersi e combattere: I rivoltosi hanno barricato le strade. I - ind.pres. io barrico, tu barrichi... / v.rifl. (barricarsi) Chiudersi in un luogo sbarrando l’accesso: Si è barricato in casa.

e parola inglese sin. barista bàro [ba-ro] n.m. Truffatore al gioco: È

marciapiedi, passaggi stretti...) che renda difficile lo spostamento, soprattutto ai portatori di handicap. barrìre [bar-ri-re] v.intr. Detto dell’ele-

v.tr.: sin. sbarrare, contr. liberare, v.rifl.: sin. asserragliarsi barricàta [bar-ri-ca-ta] n.f. Ostacolo po-

sto per impedire il passaggio: I rivoltosi eressero delle barricate. barrièra [bar-rie-ra] n.f. 1 Ostacolo di m.pl. baristi, f.pl. bariste, sin. barman varia natura che indica un limite, un conbarìtono [ba-ri-to-no] n.m. Voce ma- fine: Sul confine italo-francese non ci sono schile di tipo robusto, intermedia tra il più barriere doganali. 2 Difficoltà, impeditenore e il basso: Nel coro mio padre canta mento: Con la forza di volontà superò ogni come baritono. barriera. 3 Grande sbarramento naturale barlùme [bar-lu-me] n.m. 1 Luce debo- (barriera corallina). 4 Nel calcio, disposile, fioca: Dalla finestra entravano i barlumi zione dei calciatori in fila orizzontale a dell’alba. 2 Segno vago, accenno: Ci è ri- protezione della propria rete. masto solo un barlume di speranza. La locuzione barriera architettonica indibarman n.m.inv. vedi BARISTA ca qualsiasi struttura architettonica (scale,

un famoso baro al gioco delle carte. baròcco [ba-roc-co] agg. 1 Proprio della cultura e del gusto del 1600: È un esperto di arte barocca. 2 Sfarzoso, stravagante. / n.m. Stile artistico-letterario, diffuso nel XVII secolo in Italia e in Europa, caratterizzato dalla tendenza a stupire con immagini e forme insolite, ricche e stravaganti. m.pl. barocchi, f.pl. barocche, agg.: sin. 2 fastoso, appariscente baròmetro [ba-ro-me-tro] n.m. Apparec-

chio che misura la pressione atmosferica. baróne [ba-ro-ne] n.m. Titolo nobiliare inferiore a quello di visconte: In questa villa è vissuto un famoso barone. f. baronessa, m.pl. baroni, f.pl. baronesse bàrra [bar-ra] n.f. 1 Asta metallica:

All’ingresso del parcheggio c’è una barra metallica. 2 Segno grafico, linea: Separate con una barra tutte le parole della frase. sin. 1 sbarra

barracùda [bar-ra-cu-da] n.m.inv. Pe-

fante, emettere il suo verso caratteristico. III - ind.pres. io barrisco, tu barrisci... barrìto [bar-ri-to] n.m. 1 Verso caratteristico dell’elefante: Si sentì un sonoro barrito. 2 Urlo potente, anche di uomo. barùffa [ba-ruf-fa] n.f. Litigio rumoroso e violento fra due o più persone: Tra loro scoppiò una baruffa. sin. mischia, zuffa barzellétta [bar-zel-let-ta] n.f.

1 Storiella spiritosa raccontata per suscitare il riso: Il mio amico conosce le barzellette più divertenti. 2 Cosa di poco conto, facile da realizzare: Per lui sarà una barzelletta prendere un bel voto in storia.

sin.

1

arguzia, freddura

basaménto [ba-sa-men-to] n.m. Parte

inferiore di una struttura: Gli operai stanno rafforzando il basamento del palazzo. basàre [ba-sa-re] v.tr. 1 Collocare qualcosa su una base. 2 Fondare su prove,

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


basco

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

bastimento

104

ipotesi: Ho basato il mio ragionamento su prove evidenti. / v.rifl. (basarsi) Attenersi a determinati elementi: Per esprimere un giudizio è solito basarsi su fatti concreti. v.rifl.: sin. fondarsi bàsco [ba-sco] agg. Appartenente ai Pae-

si Baschi, regione dei Pirenei occidentali, parte in Spagna, parte in Francia. / n.m. 1 Abitante dei Paesi Baschi. 2 Berretto rotondo e piatto. m.pl. baschi, f.pl. basche bàse [ba-se] n.f. 1 Parte inferiore su cui

poggia una struttura o un oggetto: La base dell’armadio è sconnessa. 2 Elemento fondamentale, principale: È importante acquisire bene le basi di aritmetica. 3 Zona dove si preparano azioni militari: I soldati sono ritornati alla base. 4 Premessa, primo passo: I due statisti posero le basi per un nuovo accordo. 5 Insieme di persone che seguono un partito, un’organizzazione: La base del partito dissentiva dalla direzione. 6 In geometria, lato su cui poggia una figura o superficie su cui poggia un solido. baseball n.m.inv. Gioco a squadre in cui una palla viene colpita con una mazza: Ho assistito ad una partita di baseball. e parola inglese basétta [ba-set-ta] n.f. Striscia di capelli

che scende sulla guancia davanti alle orecchie: Il barbiere mi accorciò le basette. basic n.m.inv. In informatica, facile linguaggio di programmazione.

Basic è la sigla dell’inglese Beginners Allpurpose Symbolic Instruction Code (= codice simbolico universale per insegnare ai principianti) basilàre [ba-si-la-re] agg. Fondamentale,

essenziale: Ascoltare le spiegazioni della maestra è di importanza basilare.

contr. accessorio basìlica [ba-si-li-ca] n.f. Chiesa di par-

ticolare importanza: Le antiche basiliche erano decorate da splendidi mosaici. pl. basiliche basìlico [ba-si-li-co] n.m. Pianta aroma-

bàsso [bas-so] agg.

1 Al di sotto dell’altezza media: Quel giocatore anche se basso, segna molti canestri. 2 Sommesso: Il dottore è solito parlare a voce bassa. 3 Scarso, insufficiente: In cucina c’è una luce troppo bassa. 4 Vile, meschino: Non ti credevo capace di un gesto così basso.

Comp.magg. più basso o inferiore. Sup.ass. bassissimo o infimo. Con l’aggettivo basso si possono formare alcuni nomi composti: - bassofondo n.m. = 1 fondo marino poco al di sotto della superficie delle acque; 2 ambiente sociale in cui domina la miseria (pl. bassifondi o bassofondi) - bassopiano n.m. = zona pianeggiante poco elevata sul livello del mare, circondata da montagne (pl. bassipiani o bassopiani) - bassorilievo n.m. = rappresentazione scultorea che sporge poco dal fondo (pl. bassirilievi o bassorilievi)

/ n.m. 1 Cantante lirico dalla voce profonda: Il basso del coro ha una voce potente. 2 Strumento musicale a corde dai suoni gravi: Suono il basso in una band.

agg.: sin. 3 fioco, debole, contr. 1 2 alto, 4 nobile M Cadere in basso. (Perdere la reputazione.) Far man bassa. (Arraffare.) Tenersi basso. (Mantenersi ad un livello modesto nel fare richieste e offerte.) bassòtto [bas-sot-to] n.m. Cane da cac-

cia con arti corti, abile nello snidare animali che si scavano tane. bàsta [ba-sta] inter. Espressione usata per interrompere chi sta facendo qualcosa. bastàrdo [ba-star-do] agg. 1 Nato da razze diverse, detto di animali o piante: Mio figlio si è affezionato a un cane bastardo. 2 Nato da un’unione illegittima: Il figlio bastardo del re è partito per la guerra. sin. 2 illegittimo bastàre [ba-sta-re] v.intr. 1 Essere suffi-

ciente: Mi basta un piccolo aiuto. 2 Duratica: La mamma prepara un sugo con il re: Il denaro mi basterà per una settimana. La locuzione basta che significa purché basilico. basket n.m.inv. Pallacanestro: Il basket (es. Puoi ascoltare, basta che non riferisci niente a nessuno.) è uno sport spettacolare. e parola inglese bassézza [bas-sez-za] n.f. Mancanza di

onore e dignità, viltà: La sua bassezza d’animo è ormai nota.

bastiancontràrio [ba-stian-con-tra-rio] o bastiàn contràrio n.m. Chi contraddice sistematicamente gli altri. bastiménto [ba-sti-men-to] n.m. Grossa


bastione

105

nave per il trasporto di merci: È giunto in porto un bastimento carico di ferro. bastióne [ba-stio-ne] n.m. Muraglione di fortificazione costruito per rinforzare gli angoli di una cinta muraria. sin. baluardo, spalto bastonàre [ba-sto-na-re] v.tr. Colpire

con un bastone: Il contadino bastonava il mulo che non voleva muoversi. sin. battere, legnare bastonàta [ba-sto-na-ta] n.f.

1 Colpo di bastone: Il mulo ricevette tante bastonate. 2 Duro colpo: L’insuccesso del prodotto è stato una tremenda bastonata per l’azienda.

sin. 1 legnata, 2 batosta bastóne [ba-sto-ne] n.m.

batterico

vecchi palazzi c’è un battaglio di ferro.

pl. battagli, sin. 1 batacchio, 2 battiporta battaglióne [bat-ta-glio-ne] n.m. Unità

tattica fondamentale della fanteria: Il battaglione partì dalla caserma. battèllo [bat-tel-lo] n.m. Nave di piccole dimensioni destinata al trasporto di persone o merci. battènte [bat-ten-te] agg. Detto di qualcosa che batte ripetutamente: Il ticchettio della pioggia battente mi rilassa. / n.m. Imposta, parte mobile di finestre e porte: Fissa i battenti, sta per piovere. n.m.: sin. anta bàttere [bat-te-re] v.tr.

1 Percuotere: La cameriera batteva il tappeto. 2 Urtare: Ho battuto il ginocchio contro uno spigolo. 3 Vincere un avversario: Nella coppa del mondo di calcio l’Italia ha battuto l’Inghilterra. 4 Percorrere palmo a palmo un luogo: Ho battuto tutto il quartiere per ritroM Mettere i bastoni tra le ruote. (Creare pro- vare la tua bicicletta. / v.intr. 1 Picchiare blemi, difficoltà.) con forza: La grandine batte sul tetto. 2 Usare il bastone e la carota. (Ricorrere alle Pulsare: Quando corro mi batte forte il buone o alle cattive maniere, a seconda cuore. / v.rifl.recipr. (battersi) Combattedelle situazioni, per piegare qualcuno re: I pugili si sono battuti con correttezza.

Pezzo di legno di forma cilindrica e allungata, usato come sostegno o come arma: Il vecchietto si sente più sicuro quando cammina con il bastone. 2 Al plurale, uno dei quattro semi delle carte da gioco napoletane. 1

alla propria volontà.)

v.tr.: sin. 1 colpire, 3 sconfiggere, 4 setac2 palpitare, v.rifl.recipr.: sin. scontrarsi M Battere in ritirata. (Fuggire.) Battersela. (Scappare.) In un batter d’occhio. (In un attimo.) Battere il tempo. (Scandire il ritmo di una musica.) P Batti il ferro finché è caldo. (Come il fabbro lavora il ferro quando è arroventato e malleabile, così bisogna agire quando la situazione è favorevole e sfruttarla fino in fondo.) batterìa [bat-te-ri-a] n.f. 1 Apparecchia-

batàcchio [ba-tac-chio] n.m. Ferro ap- ciare, perlustrare, v.intr.: sin. peso all’interno della campana per produrre il suono quando la campana oscilla. pl. batacchi, sin. battaglio batiscàfo [ba-ti-sca-fo] n.m. Sommer-

gibile utilizzato per ispezionare le grandi profondità marine. batòsta [ba-to-sta] n.f. 1 Percossa, botta. 2 Sconfitta, danno morale: La partenza della fidanzata è stata una batosta per mio fratello. battàglia [bat-ta-glia] n.f. 1 Scontro armato fra due eserciti nemici: La battaglia si è svolta in alta montagna. 2 Lotta senza risparmio di forze, in competizioni sportive tura che fornisce energia elettrica. 2 Ino di altro genere: La battaglia tra i due can- sieme di strumenti a percussione: Suo fratello suona la batteria. 3 Insieme di didati si è protratta anche dopo le elezioni. sin. 1 combattimento, conflitto, 2 compe- elementi simili che hanno una stessa funzione: Mi è stata regalata una batteria di tizione battaglièro [bat-ta-glie-ro] agg. Com- pentole. 4 Gruppo di fuoco dell’artiglieria. battivo, pronto allo scontro: Quell’uomo battericìda [bat-te-ri-ci-da] agg. e n.m. Detto di sostanza capace di distruggere i ha un carattere battagliero. batteri: Ricordati di acquistare un battesin. bellicoso battàglio [bat-ta-glio] n.m. 1 Ferro che ricida. percuote internamente la campana facen- m.pl. battericidi, f.pl. battericide dola suonare. 2 Anello fissato alla porta battèrico [bat-te-ri-co] agg. Che riguarda di alcune case per bussare: Sui portoni dei i batteri: Ha contratto un’infezione batterica.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


batterio

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

106

m.pl. batterici, f.pl. batteriche battèrio [bat-te-rio] n.m. Minuscolo or-

ganismo formato da un’unica cellula. pl. batteri

batteriològico [bat-te-rio-lo-gi-co] agg. Che riguarda lo studio e l’utilizzo dei batteri: In guerra le armi batteriologiche sono proibite dalle convenzioni internazionali. batterìsta [bat-te-ri-sta] n.m. e f. Suonatore di batteria.

m.pl. batteristi, f.pl. batteriste battesimàle [bat-te-si-ma-le] agg. Che

riguarda il battesimo: In chiesa il parroco ha inaugurato il nuovo fonte battesimale. battésimo [bat-te-si-mo] n.m. 1 Nella religione cristiana, primo sacramento con il quale si entra a far parte della Chiesa, che consiste nel ricevere l’acqua benedetta, venendo così purificati dal peccato originale. 2 Rito di iniziazione o di assegnazione di un nome a qualcosa: Al porto si terrà il battesimo della nuova nave. battezzàre [bat-tez-za-re] v.tr. Amministrare il battesimo: Oggi il parroco ha battezzato cinque neonati. battezzàto [bat-tez-za-to] agg. e n.m. Chi ha ricevuto il sacramento del battesimo. battibaléno [bat-ti-ba-le-no] n.m. Usato solo nella loc.avv. in un battibaleno, con il significato di ‘in un attimo’: Ho riordinato la camera in un battibaleno. battibécco [bat-ti-bec-co] n.m. Breve litigio, disputa: Fra il direttore e il bidello è sorto un battibecco. pl. battibecchi batticuòre [bat-ti-cuo-re] n.m.inv. Pal-

pitazione: Se corro, mi prende il batticuore. battìgia [bat-ti-gia] n.f. Striscia di spiaggia bagnata dalle onde: Amo passeggiare sulla battigia. pl. battigie, sin. bagnasciuga battimàno [bat-ti-ma-no] n.m. Applau-

so: Il pubblico accolse gli attori con un caloroso battimano. battipànni [bat-ti-pan-ni] n.m.inv. Arnese di vimini intrecciati o di altro materiale, che serve per battere i vestiti, i materassi e i tappeti e liberarli dalla polvere. battiscópa [bat-ti-sco-pa] n.m.inv. Zoccolo di vario materiale posto a protezione della base delle pareti di una stanza: Il babbo ha cambiato i battiscopa della sala. battìsta [bat-ti-sta] agg. e n.m. e f. Ap-

baule

partenente a una delle confessioni cristiane sorte dopo la Riforma protestante (1517). battistèro [bat-ti-ste-ro] n.m. Edificio sacro situato all’interno o all’esterno di una cattedrale, dove si trova il fonte battesimale: Ho visitato il battistero di Pisa. battistràda [bat-ti-stra-da] n.m.inv. 1 Parte esterna di un pneumatico: I battistrada della mia auto sono consumati. 2 Chi apre un corteo o simili: La polizia faceva da battistrada alla manifestazione. bàttito [bat-ti-to] n.m. 1 Pulsazione: Il medico mi ha controllato il battito del cuore. 2 Serie di colpi frequenti e regolari: Si udiva solo il battito del tuo orologio. battitóre [bat-ti-to-re] n.m. 1 Chi batte un terreno per stanare la selvaggina: I battitori hanno individuato la tana della volpe. 2 Nelle aste, chi raccoglie le offerte dei clienti e aggiudica l’oggetto a chi ha offerto maggior denaro: Il battitore d’asta ha aperto le trattative. 3 In alcuni sport con la palla, chi esegue la battuta d’inizio. f. battitrice, m.pl. battitori, f.pl. battitrici battitùra [bat-ti-tu-ra] n.f. 1 Azione di

battere. 2 Trebbiatura: In estate si svolge la battitura del grano. battùta [bat-tu-ta] n.f. 1 Azione di colpire. 2 Caccia in gruppo: Ritorno da una battuta di caccia al cinghiale. 3 In dattilografia, colpo dato sui tasti: La segretaria riesce a fare più di cento battute al minuto. 4 Frase pronunciata da un attore sulla scena: Durante la recitazione ha dimenticato una battuta. 5 Frase spiritosa. 6 In alcuni sport con la palla, azione di mettere la palla in gioco.

M Soffiare la battuta. (Dire prima di un altro

la stessa frase che voleva dire lui.) Non perdere mai la battuta. (Porgere la massima attenzione.) battùto [bat-tu-to] agg. 1 Spianato,

schiacciato: Quella strada è in terra battuta. 2 Lavorato a colpi di martello: In casa ho oggetti in ferro battuto. 3 Frequentato: Quel sentiero è molto battuto. / n.m. Condimento per cibi costituito da lardo e varie erbe aromatiche tritate. batùffolo [ba-tuf-fo-lo] n.m. Piccola quantità di materiale soffice e leggero: Ho bisogno di un batuffolo di cotone. sin. fiocco baùle [ba-u-le] n.m. Cassa da viaggio

usata un tempo per trasportare oggetti


bava

becco

107

personali: In soffitta ho un baule pieno di vecchi libri. bàva [ba-va] n.f. Saliva che esce dalla bocca dei bambini o di certi animali. bavaglìno [ba-va-gli-no] n.m. Tovagliolo di tessuto assorbente che si lega al collo dei bambini quando mangiano: Ho acquistato un bavaglino per il neonato. bavàglio [ba-va-glio] n.m. Pezzo di stoffa o tampone applicato sulla bocca di una persona per non farla parlare: I malviventi misero un bavaglio all’ostaggio.

I - ind.pres. io beatifico, tu beatifichi...

beatificazióne [be-a-ti-fi-ca-zio-ne] n.f.

Atto con cui il papa proclama beato un fedele defunto. beatitùdine [be-a-ti-tu-di-ne] n.f. 1 Nella religione cattolica, stato di perfetta felicità che consiste nella contemplazione di Dio. 2 Felicità e tranquillità complete: Ho trascorso una settimana in montagna in assoluta beatitudine. beàto [be-a-to] agg. 1 Felice e sereno: Se ne stava tranquillo e beato in piscina. 2 Fortunato: Beato lei che ha trovato un pl. bavagli bàvero [ba-ve-ro] n.m. Risvolto di un lavoro così interessante! 3 Riconosciuto abito intorno al collo: Per proteggermi dal dalla Chiesa degno di godere della visione vento ho alzato il bavero del cappotto. di Dio. / n.m. Chi, per santità di vita, è sin. colletto stato beatificato dalla Chiesa.

MP rendere uno per il bavero. (Afferrare agg.: sin. 1 lieto, contr. 1 triste, infelice

qualcuno per picchiarlo.) beauty case loc.sost.m.inv. Piccola bavóso [ba-vo-so] agg. Sporco di saliva: borsa da viaggio contenente oggetti per

Allontana da me quel cane bavoso! bazàr [ba-zar] n.m.inv. Negozio in cui si vende di tutto, simile ai mercati caratteristici dei Paesi musulmani. e parola persiana sin. emporio

la toeletta: Ho dimenticato il beauty case in albergo. e espressione inglese

beauty center loc.sost.m.inv. Salone di bellezza: Hanno aperto un nuovo beauty center in città.

bazooka n.m.inv. Arma che lancia raz- e espressione inglese zi: Hanno attaccato il nemico con i bazooka. beauty farm loc.sost.f.inv. Centro bee parola inglese bazzècola [baz-ze-co-la] n.f. Cosa di

poco conto: La nostra amicizia si è rotta per una bazzecola.

sin. bagatella, inezia bazzicàre [baz-zi-ca-re] v.tr. Frequenta-

re, praticare: Bazzico spesso la sala giochi. I - ind.pres. io bazzico, tu bazzichi... beach volley loc.sost.m.inv. Sport simile alla pallavolo, praticato sulla spiaggia; in due squadre composte da due giocatori ciascuna: Ha partecipato a un torneo di beach volley. e espressione inglese beàrsi [be-ar-si] v.intr.pron. Compiacer-

si, trarre gioia da qualcosa: La mamma si beava ad ascoltare la vocina del suo bimbo. beat agg.inv. Ispirato alla generazione ribelle dei giovani degli anni Cinquanta in USA. e parola inglese beatificàre [be-a-ti-fi-ca-re] v.tr. Nella

religione cattolica, dichiarare con atto pontificio un defunto, per le sue virtù, degno di godere della visione di Dio in paradiso: Il papa ha beatificato un missionario.

nessere che si frequenta per ritrovare salute e forma fisica, solitamente situato in una località salubre. e espressione inglese bebè [be-bè] n.m.inv. Bambino molto

piccolo: La mamma allatta il suo bebè. beccàre [bec-ca-re] v.tr. 1 Afferrare il cibo con il becco: Gli uccellini beccano le briciole. 2 Colpire con il becco. 3 Sorprendere: Il commerciante beccò un ladro. I - ind.pres. io becco, tu becchi... / v.rifl.recipr. (beccarsi) Litigare, bisticciare: Ogni giorno le due sorelle si beccano per motivi futili. v.tr.: sin.

3

cogliere

beccàta [bec-ca-ta] n.f. Colpo di becco:

Ha preso una beccata dall’oca. becchìme [bec-chi-me] n.m. Cibo per volatili, mangime. becchìno [bec-chi-no] n.m. Persona addetta al trasporto e alla sepoltura dei morti: Il becchino ha provveduto alla tumulazione del defunto. bécco [bec-co] n.m. 1 Rivestimento duro e sporgente della bocca degli uccelli: Il pappagallo mi ha ferito un dito con il becco.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


beccuccio

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

108

bello

Sporgenza appuntita di vari oggetti: La mamma ha rotto il becco della lattiera.

begònia [be-go-nia] n.f. Pianta con fiori

ricurvo di ampolle, bricchi e simili.

e parola francese belàre [be-la-re] v.intr.

2

pl. becchi MM ettere il becco in una questione. (Fare interventi non richiesti.) Tenere il becco chiuso. (Tacere.) beccùccio [bec-cuc-cio] n.m. Canaletto pl. beccucci bécero [be-ce-ro] agg. Che offende per

cafoneria: Quell’uomo ha dei modi beceri. / n.m. Persona ignorante, chiassosa, volgare: Il tuo amico è un vero becero. agg. e n.m.: sin. cafone, incivile bed and breakfast loc.sost.m.inv. 1 Pernottamento e prima colazione in un albergo o in una casa privata, solitamente a prezzi accessibili: In vacanza scelgo spesso la formula bed and breakfast. 2 Casa privata che offre pernottamento e prima colazione: In questa zona ci sono molti bed and breakfast. e espressione inglese beduìno [be-du-i-no] n.m. Nomade ara-

bo che vive nel deserto. befàna [be-fa-na] n.f. 1 Vecchia brutta ma generosa, appartenente al mondo fantastico, che il giorno dell’Epifania (6 gennaio) porta doni ai bambini: I piccini attendevano con ansia l’arrivo della befana. 2 Donna brutta e trasandata. bèffa [bef-fa] n.f. Burla, scherzo di cattivo gusto, architettato per mettere in ridicolo qualcuno: Hanno ordito una beffa ai suoi danni. sin. derisione, dileggio MR estare con il danno e con le beffe. (Rimanere danneggiato e deriso.) Farsi beffe di qualcuno. (Prenderlo in giro.) beffàrdo [bef-far-do] agg. Che mani-

festa sarcasmo, derisione: Mi rispose con riso beffardo.

sin. canzonatorio, contr. serio, austero beffàre [bef-fa-re] v.tr. 1 Prendere in

variamente colorati. beh o be’ inter. Ebbene: Beh, cosa hai deciso di fare? beige agg.inv. Che ha colore grigio chiarissimo tendente al nocciola. / n.m.inv. Colore grigio chiaro tendente al nocciola. 1 Detto di pecore e capre, emettere il loro verso tipico: La pecora belava. 2 Piangere, piagnucolare: Tuo figlio bela tutto il giorno.

sin. 2 frignare belàto [be-la-to] n.m. Verso tipico delle

pecore e delle capre. bèlga [bel-ga] agg. Del Belgio. / n.m. e f. Chi è nativo o abitante del Belgio.

m.pl. belgi, f.pl. belghe bèlla [bel-la] n.f. 1 Fidanzata, innamorata:

Esce sempre con la sua bella. 2 Copia ordinata di uno scritto: Ricopiate in bella il tema. 3 Partita decisiva tra giocatori in condizione di parità: Stasera disputeranno la bella. contr. 2 brutta, 3 spareggio bellétto [bel-let-to] n.m. Cosmetico per

il trucco: Oggi non ha messo il belletto. bellézza [bel-lez-za] n.f. 1 Qualità di ciò che è piacevole a vedersi per l’armonia e la perfezione delle forme: È un dipinto di rara bellezza. 2 Persona o cosa che ha un aspetto piacevole a vedersi. contr. 1 bruttezza MC hiudere in bellezza. (In modo positivo.) Che bellezza! (Esclamazione che esprime gioia e soddisfazione.) bèllico [bel-li-co] agg. Che riguarda la

guerra: Gli artificieri hanno disinnescato un ordigno bellico.

m.pl. bellici, f.pl. belliche bellicóso [bel-li-co-so] agg. Incline a

combattere, aggressivo.

sin. combattivo, battagliero, contr. pacifico belligerànza [bel-li-ge-ran-za] n.f. Con-

dizione di guerra di uno Stato: Le due nazioni dichiararono lo stato di belligeranza. bellimbùsto [bel-lim-bu-sto] n.m. Uomo vanitoso e ricercato nel vestire: Non dò molta fiducia a quel bellimbusto. v.tr.: sin. 1 canzonare, beffeggiare bèllo [bel-lo] agg. 1 Piacevole, che atbèga [be-ga] n.f. 1 Lite dovuta a futili trae: Hai un bel profilo. 2 Positivo dal punmotivi: La bega è terminata con una stretta to di vista morale: Hai compiuto un bel gedi mano. 2 Questione difficile a risolversi: sto. 3 Conveniente: Ho fatto un bell’affare Si è cacciato in una brutta bega. ad acquistare quella casa. 4 Abbondante: Mi sono svegliato dopo una bella dormita. pl. beghe giro: Si divertono a beffarmi. 2 Ingannare: Lo hanno beffato sotto i suoi occhi. / v.intr.pron. (beffarsi) Prendersi gioco di qualcuno: Si è beffato di tutta la classe.


belloccio

109

Detto del tempo, sereno: Domani sarà una bella giornata. 5

Bello (pl. begli) si usa davanti alle parole che iniziano per vocale, s impura, z, gn, ps, pn, x. Diventa bel (pl. bei) davanti alle altre consonanti.

/ n.m. 1 Tempo sereno: Le previsioni mostrano una tendenza al bello. 2 Persona che piace: Si crede il bello del quartiere.

agg.: sin. 1 affascinante, 2 virtuoso, contr. 1 2 5 brutto, n.m.: contr. 1 2 brutto M F arsi bello di qualcosa. (Vantarsi.) Bello e buono. (Vero e proprio.) Alla bell’e meglio. (Arrangiandosi.) bellòccio [bel-loc-cio] agg. Abbastanza

bello ma grossolano.

m.pl. bellocci, f.pl. bellocce beltà [bel-tà] n.f.inv. Bellezza. bélva [bel-va] n.f. 1 Animale feroce: Una

belva scappò dal circo. 2 Persona aggressiva: Quelle belve hanno rapito un bambino.

benedetto

corretto, educato: Ti sei comportato bene. 3 Nel modo giusto: All’esame ho risposto bene alle domande. 4 Addirittura: È andato in America ben tre volte.

MG li sta bene. (Se lo merita.)

Andare bene. (Procedere con successo, senza difficoltà.) PT utto è bene ciò che finisce bene. (È meglio dimenticare i guai trascorsi quando non hanno causato danni irreparabili.) Fa’ il bene e scordati, fa’ il male e pensaci. (Il bene va fatto per sola generosità, senza attendersi alcuna riconoscenza. Per il male, invece, si devono temere le conseguenze e provare rimorso.)

/ n.m. 1 Affetto, amore: Ti ho sempre voluto un gran bene. 2 Ciò che è meglio, ciò che giova ed è vantaggioso: L’insegnante agisce per il nostro bene. 3 Al plurale, proprietà, ricchezze, sostanze: Ha ereditato tutti i beni della sua famiglia.

sin. 1 fiera

avv.: sin. 3 esattamente, contr. 1 2 3 male,

osservazione elevato da cui si gode una bella vista del panorama: Dal belvedere si ammirava tutta la valle fino al mare.

Con l’avverbio bene si possono formare alcune parole composte: -b eneducato agg. = che ha ricevuto una buona educazione -b enestante agg. = che ha sufficienti mezzi di sussistenza, agiato -b enestare n.m.inv. = autorizzazione -b enevolenza n.f. = buona disposizione d’animo verso qualcuno -b envenuto n.m. = persona gradita, bene accetta -b envoluto agg. = che riscuote simpatia beneamàto [be-ne-a-ma-to] agg. vedi

belvedére [bel-ve-de-re] n.m. Punto di n.m.: sin. 2 vantaggio, giovamento, 3 averi

pl. belvederi o belvedere bemòlle [be-mol-le] n.m.inv. Segno

musicale che indica l’abbassamento di un semitono della nota davanti a cui è scritto. benamàto [be-na-ma-to] o beneamàto agg. Molto amato, caro. benché [ben-ché] cong. Sebbene, quantunque (valore congiuntivo): Vado a studiare, benché sia stanco. sin. nonostante bènda [ben-da] n.f. Striscia di tela: L’in-

fermiere le coprì gli occhi con una benda.

BENAMATO

benedettìno [be-ne-det-ti-no] agg. Che

riguarda San Benedetto da Norcia o l’ordine monastico da lui fondato: Abbiamo tura: Mi hanno tolto il bendaggio al piede. visitato un monastero benedettino. benedétto [be-ne-det-to] agg. 1 Che ha pl. bendaggi bendàre [ben-da-re] v.tr. 1 Coprire gli ricevuto la benedizione secondo il rito della occhi con una striscia di tela per impedire Chiesa: Entrando in una chiesa fai il segno di vedere: Il malvivente bendò l’ostaggio. della croce con l’acqua benedetta. 2 Che do2 Proteggere con una garza una parte del na consolazione, fortuna, che eccelle come se godesse del favore del cielo: Le tue mani corpo: Il dottore mi ha bendato la ferita. benedette hanno sistemato la lavastoviglie! sin. 2 fasciare, contr. 2 sfasciare bendispósto [ben-di-spo-sto] agg. Fa- 3 In espressioni di benevolo rimprovero: vorevole, fornito di buone intenzioni: Tuo Benedetto ragazzo, che hai combinato? 4 Per indicare impazienza: Quando arriva questo padre è bendisposto nei tuoi confronti. bène [be-ne] avv. 1 In modo soddisfa- benedetto autobus? 5 In esclamazioni di cente: Mi sento proprio bene. 2 In modo compiacimento: Benedetto quel giorno! sin. fascia, garza bendàggio [ben-dag-gio] n.m. Fascia-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


benedire

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

benvisto

110

sin. 2 fausto, propizio, contr. 1 2 4 5 maledetto benedìre [be-ne-di-re] v.tr. 1 Dare la

benedizione: Il parroco ha benedetto le palme. 2 Detto di Dio, assistere, proteggere: Dio benedica la tua opera verso i poveri. III - si coniuga come dire.

contr. 1 2 maledire MA ndare a farsi benedire. (Andare in malora.) benedizióne [be-ne-di-zio-ne] n.f. 1

Rito con cui il sacerdote invoca la protezione di Dio: Ho ricevuto la benedizione dal Vescovo. 2 Beneplacito, consenso: È partito con la benedizione dei genitori. 3 Bene, grazia concessa da Dio: La pioggia è stata una benedizione per i campi. contr. 3 maledizione benefattóre [be-ne-fat-to-re] n.m. Per-

sona che aiuta il prossimo, filantropo.

f. benefattrice, m.pl. benefattori, f.pl. benefattrici beneficènza [be-ne-fi-cen-za] n.f. Aiuto

dato a chi ha bisogno: Egli ha dato in beneficenza tutti i suoi averi. beneficiàre [be-ne-fi-cia-re] v.intr. Trarre vantaggio da qualcosa: Il nonno ha beneficiato di cure speciali.

contr. 1 malessere Non si usa al plurale. benèvolo [be-ne-vo-lo] agg. Bendispo-

sto, indulgente: Nei confronti degli altri ha sempre un atteggiamento benevolo.

contr. malevolo benfàtto [ben-fat-to] agg. Eseguito a

puntino: Questo disegno è benfatto.

contr. malfatto bengàla [ben-ga-la] n.m.inv. Fuoco

d’artificio di vari colori.

beniamìno [be-nia-mi-no] n.m. 1 Figlio preferito: Mio fratello è il beniamino di tutta la famiglia. 2 Persona particolarmente privilegiata: Il mio compagno di banco è il beniamino della classe. sin. 1 2 favorito, prediletto, cocco La parola beniamino deriva dal nome di Beniamino, ultimo figlio del patriarca Giacobbe e suo prediletto. benìgno [be-ni-gno] agg. 1 Mite, favo-

revole: Il tempo in questi giorni è stato benigno. 2 Indulgente, non severo: Il professore è stato benigno con gli studenti. 3 In medicina, che non porta alla morte: Gli hanno asportato un tumore benigno. contr. 3 maligno

benintenzionàto [be-nin-ten-zio-nabeneficiàrio [be-ne-fi-cia-rio] n.m. Per- to] agg. Che ha buone intenzioni: Quel sin. godere

sona che gode di un beneficio.

giovane mi sembra benintenzionato.

to, vantaggio: Traggo beneficio dalla cura.

mente: Stasera verrai da me, beninteso con i tuoi genitori. benpensànte [ben-pen-san-te] n.m. e f. Chi si adegua al pensiero della maggioranza: Non sopporto i benpensanti.

m.pl. beneficiari, f.pl. beneficiarie benefìcio [be-ne-fi-cio] n.m. Giovamenpl. benefici, sin. utilità, contr. danno MC redere con il beneficio del dubbio. (Con cautela, con riserva.) benèfico [be-ne-fi-co] agg. 1 Che fa del

bene, che giova: Queste iniziative hanno una finalità benefica. 2 Utile alla salute. m.pl. benefici, f.pl. benefiche, contr. 2 dannoso Sup.ass. molto benefico o beneficentissimo. benemèrito [be-ne-me-ri-to] agg. Che

ha acquisito merito con opere buone o di pubblica utilità. beneplàcito [be-ne-pla-ci-to] n.m. Approvazione, consenso: Ho ottenuto il beneplacito dei miei genitori. benèssere [be-nes-se-re] n.m. 1 Buona salute fisica e mentale: Dopo i massaggi provo una sensazione di benessere. 2 Agiatezza, ricchezza: La mia famiglia ha raggiunto il benessere economico.

contr. malintenzionato benintéso [be-nin-te-so] avv. Natural-

sin. conformista benservìto [ben-ser-vi-to] n.m. Attesta-

to che si rilascia ad un dipendente per il lodevole servizio, quando cessa il lavoro: Mostrò il benservito al nuovo direttore.

MD are il benservito a qualcuno. (Mettere alla porta, licenziare.)

bensì [ben-sì] cong. Ma, piuttosto, invece

(valore avversativo): Non è successo a gennaio, bensì a dicembre. bentornàto [ben-tor-na-to] agg. Ben accolto al ritorno, usato soprattutto con valore esclamativo: Bentornato tra noi! / n.m. 1 Persona di cui si gradisce il ritorno: Siete i bentornati! 2 Saluto rivolto a chi torna: Siamo corsi a dargli il bentornato. benvìsto [ben-vi-sto] agg. Che gode di


benvolere

bestemmiare

111

stima e rispetto.

contr. malvisto benvolére [ben-vo-le-re] v.tr. Stimare,

amare.

II - Si usa solo all’infinito e al part.pass.

benzène [ben-ze-ne] n.m. vedi BENZOLO benzìna [ben-zi-na] n.f. Carburante, li-

quido infiammabile derivato dal petrolio, usato per far funzionare i motori: Nel serbatoio dell’auto non c’è più benzina. benzinàio [ben-zi-na-io] n.m. Gestore di un distributore di benzina. f. benzinaia, m.pl. benzinai, f.pl. benzinaie benzòlo [ben-zo-lo] n.m. Composto li-

quido, incolore, infiammabile e tossico, usato come solvente e come carburante. sin. benzene beóne [be-o-ne] n.m. Persona che ha

il vizio di bere vino e alcolici, ubriacone. beòta [be-o-ta] agg. 1 Relativo alla Beozia, regione della Grecia. 2 Imbambolato. / n.m. e f. 1 Nativo della Beozia. 2 Persona stupida, tarda di mente. m.pl. beoti, f.pl. beote, agg e n.m. e f.: sin. 2 idiota bére [be-re] v.tr. 1 Ingerire un liquido:

Bere molta acqua fa bene alla salute. 2 Credere ingenuamente: Non bevo il tuo racconto. 3 Consumare: Questa macchina beve molta benzina. II - ind.pres. io bevo, tu bevi, egli beve, noi beviamo, voi bevete, essi bevono; imperf. io bevevo, tu bevevi...; pass. rem. io bevvi o bevei o bevetti, tu bevesti, egli bevve o bevé o bevette, noi bevemmo, voi beveste, essi bevvero o beverono o bevettero; fut.sempl. io berrò, tu berrai...; cong.pres. che io beva, che tu beva...; imperf. che io bevessi, che tu bevessi...; cond.pres. io berrei, tu berresti...; imp. bevi, bevete; part.pass. bevuto; ger.pres. bevendo.

MD arla a bere. (Far credere ciò che non è

vero.) P C hi ama bere parla sempre di vino. (Si parla sempre di ciò che interessa.) Non si può bere e fischiare. (È impossibile compiere bene due azioni contemporaneamente.) O bere o affogare. (O si accetta questo o verrà il peggio.) bergamòtto [ber-ga-mot-to] n.m. 1 Al-

bero con fiori bianchissimi molto odorosi

e frutti simili a piccole arance. 2 Frutto dell’albero che ha lo stesso nome, da cui si estrae un’essenza usata in profumeria e nella produzione di liquori. berlìna [ber-li-na] n.f. 1 Nel Medioevo, pena che consisteva nell’esporre il condannato in pubblico, incatenato e con una scritta indicante la colpa commessa. 2 Scherno, derisione: Il comico ha messo alla berlina i suoi difetti. 3 Auto elegante a quattro porte. bermùda [ber-mu-da] n.m.pl. Pantaloni che arrivano al ginocchio: D’estate spesso indosso i bermuda. bernòccolo [ber-noc-co-lo] n.m. Rigonfiamento sulla testa o sulla fronte, dovuto a malformazione o provocato da un urto: Dopo la caduta mi si è formato un bernoccolo in fronte. sin. protuberanza, bitorzolo berrétto [ber-ret-to] n.m. Copricapo:

L’ho riconosciuto dal suo berretto rosso. bersagliàre [ber-sa-glia-re] v.tr. 1 Colpire ripetutamente: L’artiglieria bersagliava le trincee nemiche. 2 Perseguitare: Sono bersagliato dalla sfortuna. I - ind.pres. io bersaglio, tu bersagli...

M B ersagliare di domande. (Sottoporre a un fitto interrogatorio.)

bersaglière [ber-sa-glie-re] n.m. Solda-

to appartenente a speciali reparti della fanteria italiana. bersàglio [ber-sa-glio] n.m. Ciò che è preso di mira per essere colpito: Non è facile colpire un bersaglio in movimento. pl. bersagli

bertùccia [ber-tuc-cia] n.f.

1 Piccola scimmia priva di coda, dalla folta pelliccia. 2 Donna brutta e dispettosa: Tua cugina è una vera bertuccia.

pl. bertucce

besciamèlla [be-scia-mel-la] n.f. Salsa preparata con farina, burro e latte.

La parola besciamella deriva dal nome del gastronomo L. de Béchamel, maggiordomo alla corte del re di Francia Luigi XIV. bestémmia [be-stem-mia] n.f. 1 Impre-

cazione contro Dio, i santi e le cose sacre: La bestemmia è un peccato. 2 Affermazione senza fondamento, grosso sproposito. sin. 2 assurdità

bestemmiàre [be-stem-mia-re] v.tr.

1

Offendere con espressioni ingiuriose tutto ciò che è sacro. 2 Parlare male una

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


bestia

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

112

lingua: Bestemmia un po’ di inglese. I - ind.pres. io bestemmio, tu bestemmi... sin. 1 imprecare, 2 storpiare béstia [be-stia] n.f. 1 Animale generico:

Le bestie agiscono per istinto. 2 Persona violenta, brutale, irascibile: Quando beve, diventa una bestia.

MA ndare in bestia. (Infuriarsi.)

Bestia nera. (Cosa che spaventa, incubo.)

bestiàle [be-stia-le] agg.

1 Degno di una bestia: Lo ha aggredito con una furia bestiale. 2 Disumano, fuori dal comune: Oggi fa un caldo bestiale.

sin.

1

animalesco, 2 eccezionale

bestialità [be-stia-li-tà] n.f.inv.

1 Violenza, brutalità. 2 Grave errore, grosso sproposito: Il tema era pieno di bestialità. bestiàme [be-stia-me] n.m. Insieme degli animali domestici utili all’agricoltura e allevati a scopi alimentari: Mio padre è un allevatore di bestiame.

collettivo

bianco

-b ifocale agg. = detto di una lente divisa in due sezioni per vedere sia da vicino che da lontano -b igamia n.f. = condizione di chi ha due mariti o due mogli -b ilingue agg.inv. = che è scritto o che parla due lingue -b ilocale n.m. = appartamento di due stanze abitabili -b imensile agg. = che capita due volte al mese -b imestrale agg. = che dura due mesi o che ricorre ogni due mesi -b imestre n.m. = periodo di due mesi -b imotore agg. = che ha due motori -b iposto agg.inv. = che ha due posti biàda [bia-da] n.f. Qualsiasi cereale usa-

to per l’alimentazione degli animali: I cavalli mangiano la biada. sin. foraggio

biancàstro [bian-ca-stro] agg. Che ha colore bianco alterato o sporco.

best seller loc.sost.m.inv. Libro di suc- biancherìa [bian-che-ri-a] n.f. Insieme cesso che si vende molto: Ho appena letto l’ultimo best seller di quello scrittore. e espressione inglese betonièra [be-to-nie-ra] n.f. Macchina

usata per impastare il calcestruzzo. béttola [bet-to-la] n.f. Osteria di basso livello: Abbiamo pranzato in una bettola. betùlla [be-tul-la] n.f. Albero dalla corteccia biancastra e dalle foglie caduche. bevànda [be-van-da] n.f. Liquido da bere: Prendo una bevanda calda. bevìbile [be-vi-bi-le] agg. Che si può bere, tollerabile al gusto. bevitóre [be-vi-to-re] n.m. Persona che abitualmente beve alcolici. f. bevitrice, m.pl. bevitori, f.pl. bevitrici bevùta [be-vu-ta] n.f. 1 Atto del bere:

Dopo la corsa ho fatto una bella bevuta. 2 Consumazione di bevande in lieta compagnia: Incontriamoci per una bella bevuta. bi- pref. È usato nella formazione di molte parole con il significato di ‘due volte, doppio’. -b iadesivo agg. = che aderisce dai due lati -b icamerale agg. = che ha due Camere legislative -b icentenario n.m. = secondo centenario di un fatto (pl. bicentenari) -b icolore agg. = che ha due colori -b iennale agg. = che dura due anni o che ricorre ogni due anni

di indumenti personali e di panni usati per la casa: La mamma ha lavato la biancheria con un nuovo detersivo profumato. collettivo

bianchétto [bian-chet-to] n.m. 1 Polve-

re bianca a base di calce, sciolta nell’acqua e usata nella prima verniciatura delle pareti grezze. 2 Liquido bianco usato per coprire gli errori nei testi scritti. biànco [bian-co] agg. 1 Che ha il colore del latte o della neve. 2 Che ha colore chiaro (contrapposto a qualcosa di scuro): A volte bevo vino bianco. / n.m. 1 Colore della neve: Fra tutti i colori preferisco il bianco. 2 Parte chiara di qualcosa: Con i bianchi delle uova preparerò delle meringhe. m.pl. bianchi, f.pl. bianche MM angiare in bianco. (Mangiare cibi conditi solo con olio e burro crudi.) Far venire i capelli bianchi a qualcuno. (Dare preoccupazioni e dispiaceri.) Essere una mosca bianca. (Cosa rarissima.) Consegnare un compito in bianco. (Senza averlo svolto.) Firmare in bianco. (Porre la propria firma su un foglio prima che sia stato scritto il testo.) Votare scheda bianca. (Riconsegnare la scheda elettorale senza aver espresso il voto.) Settimana bianca. (Vacanza in località


biancospino

biennio

113

innevate.) Dare carta bianca. (Permettere a qualcuno di agire come meglio crede.) Notte bianca. (Grande evento in una città con spettacoli e intrattenimenti vari che durano per tutta una notte.) Di punto in bianco. (All’improvviso.) biancospìno [bian-co-spi-no] n.m. Ar-

busto dai rami spinosi e dai fiori bianchi e profumati: È fiorito il biancospino. biascicàre [bia-sci-ca-re] v.tr. 1 Mangiare lentamente producendo un rumore fastidioso: Non è educato biascicare. 2 Pronunciare le parole a voce bassa e in modo confuso: La suora biascicava il rosario. I - ind.pres. io biascico, tu biascichi...

ricavato dall’acido carbonico.

La locuzione bicarbonato di sodio indica un tipo di sale poco solubile usato per disinfettare frutta e verdura e come medicinale contro l’acidità di stomaco. bicchière [bic-chie-re] n.m. Piccolo reci-

piente usato per bere.

MA ffogarsi in un bicchiere d’acqua. (Spaventarsi davanti a piccole difficoltà.)

bichìni [bi-chi-ni] n.m.inv. vedi BIKINI bìci [bi-ci] n.f.inv. Bicicletta. Bici è la forma abbreviata di bicicletta.

biciclétta [bi-ci-clet-ta] n.f. Veicolo per

sin. disapprovare, contr. elogiare biàsimo [bia-si-mo] n.m. Critica, giudi-

una sola persona, a pedali e a due ruote: Vieni al mare in bicicletta? bicìpite [bi-ci-pi-te] agg. Che ha due teste: L’aquila bicipite era l’emblema dell’impero austriaco. / n.m. Grosso muscolo del braccio e della coscia. bicòcca [bi-coc-ca] n.f. 1 Casa diroccata, catapecchia. 2 Piccola rocca posta in cima ad un’altura.

dinario

M F are o tirare un bidone a qualcuno. (Man-

alcune parole con il significato di ‘libro’.

bidonvìa [bi-don-vi-a] n.f. Funivia mu-

sin.

2 borbottare,

farfugliare

biasimàre [bia-si-ma-re] v.tr. Criticare, esprimere un giudizio negativo: Il dirigente biasimò il comportamento degli studenti.

zio morale negativo: Con quella risposta pl. bicocche hai suscitato il biasimo di tutti. bidè [bi-dè] n.m.inv. Servizio igienico sin. disapprovazione, contr. elogio, lode di forma allungata, poco elevato da terra, Bìbbia [Bib-bia] n.f. Raccolta dei libri usato per lavare le parti intime del corpo. sacri dell’Ebraismo e del Cristianesimo. bidèllo [bi-del-lo] n.m. Persona addetta biberon n.m.inv. Poppatoio: Il bimbo a alla custodia dei locali scolastici: Il bidello un anno beve il latte con il biberon. più simpatico è andato in pensione. e parola francese bidonàre [bi-do-na-re] v.tr. Imbrogliare: bìbita [bi-bi-ta] n.f. Bevanda dissetante: Lo ha bidonato e poi è partito. Ho bevuto una bibita troppo fredda. sin. truffare, raggirare bìblico [bi-bli-co] agg. 1 Che riguarda la bidóne [bi-do-ne] n.m. 1 Recipiente ciBibbia: Il professore ha spiegato un testo lindrico per liquidi: Il commerciante ha biblico. 2 Grandioso, solenne: Ha compiu- venduto due bidoni di aceto. 2 Apparecto un’impresa biblica. chio o macchina in cattive condizioni: m.pl. biblici, f.pl. bibliche, sin. 2 straor- L’auto di papà è un bidone!

biblio- pref. È usato nella formazione di -b ibliofilia n.f. = amore per i libri -b ibliofilo n.m. = appassionato di libri -b ibliografia n.f. = elenco di libri relativi ad un determinato argomento bibliotèca [bi-blio-te-ca] n.f. 1 Locale do-

ve sono raccolti e conservati i libri: Spesso vado a studiare in biblioteca. 2 Raccolta di libri: Ho una biblioteca ben fornita. 3 Mobile con scaffali dove vengono riposti i libri. pl. biblioteche, 2 collettivo, sin. 3 libreria bibliotecàrio [bi-blio-te-ca-rio] n.m.

Persona che lavora in una biblioteca.

m.pl. bibliotecari, f.pl. bibliotecarie bicarbonàto [bi-car-bo-na-to] n.m. Sale

care di parola, truffare.)

nita di piccole cabine: Sono arrivato al rifugio con la bidonvia. bidonville n.f.inv. Quartiere di baracche, alla periferia di alcune grandi città. e parola francese bièco [bie-co] agg. Minaccioso: Mi fissi

con sguardo bieco: cosa ti ho fatto?

m.pl. biechi, f.pl. bieche, sin. torvo, sinistro bièlla [biel-la] n.f. Elemento meccanico

che ha la funzione di trasformare e trasmettere movimento: Nel motore a scoppio i pistoni muovono la biella. biènnio [bi-en-nio] n.m. 1 Periodo di due anni. 2 Corso di studi che dura per

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


bietola

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

bilanciare

114

due anni scolastici o accademici: Il biennio di ingegneria è durissimo.

bìglia [bi-glia] n.f. vedi BILIA bigliardìno [bi-gliar-di-no] n.m. vedi

pl. bienni

BILIARDINO

babietola da orto di cui si mangiano le foglie. bifólco [bi-fol-co] n.m. 1 Guardiano del bestiame. 2 Persona villana, maleducata.

DO

biètola [bie-to-la] n.f. Varietà di bar- bigliàrdo [bi-gliar-do] n.m. vedi BILIAR-

pl. bifolchi bìfora [bi-fo-ra] n.f. Finestra divisa in

due parti uguali da una colonnina: Nei palazzi antichi troviamo le bifore. biforcàre [bi-for-ca-re] v.tr. Dividere in due parti a forma di forca. I - ind.pres. io biforco, tu biforchi... / v.intr.pron. (biforcarsi) Dividersi in due: In quel punto il sentiero si biforca. biforcazióne [bi-for-ca-zio-ne] n.f. Punto in cui un elemento si divide in due parti divergenti: La biforcazione della linea ferroviaria era ben visibile.

bigliettàio [bi-gliet-ta-io] n.m. Persona

che vende i biglietti per spettacoli, per l’accesso a locali pubblici o per l’uso di mezzi di trasporto pubblico. m.pl. bigliettai, f.pl. bigliettaie biglietterìa [bi-gliet-te-ri-a] n.f. Luogo

dove si vendono i biglietti: La biglietteria del teatro apre nel primo pomeriggio. sin. botteghino bigliétto [bi-gliet-to] n.m.

1 Foglietto per brevi messaggi: Gli ho lasciato un biglietto sulla scrivania. 2 Documento che attesta un pagamento e dà diritto a usufruire di un servizio o ad entrare in un locale pubblico: All’ingresso del teatro ho mostrato il biglietto. 3 Banconota: In tasca sin. diramazione ho solo un biglietto da dieci euro. biforcùto [bi-for-cu-to] agg. 1 Diviso bignè [bi-gnè] n.m.inv. Dolce piccolo, a un certo punto in due parti divergenti: di forma tondeggiante, ripieno di creme. Con un ramo biforcuto ho costruito una bigodìno [bi-go-di-no] n.m. Piccolo cilinfionda. 2 Malvagio, bugiardo, pettegolo: dro intorno al quale si avvolgono le ciocche Quella donna ha una lingua biforcuta. di capelli, usato per la messa in piega. sin. 1 bifido bigòtto [bi-got-to] agg. Che segue scrubifrónte [bi-fron-te] agg. Che ha due fac- polosamente la religione e pratica con ce: Gli antichi veneravano Giano bifronte. pignoleria le forme esteriori del culto. big n.m.inv. Personaggio molto impor- sin. bacchettone tante: È un big della politica. bijou n.m.inv. 1 Gioiello: Mi diverto a e parola inglese creare bijou da regalare alle mie amiche. bìga [bi-ga] n.f. Carro dell’antichità a 2 Persona o cosa bella e raffinata: Sei un due ruote, trainato da cavalli: Il tribuno bijou con quel cappellino! romano salì sulla biga. e parola francese

pl. bighe

sin.

che, secondo la scienza, avrebbe dato origine all’universo.

stume femminile da spiaggia in due pezzi. bilància [bi-lan-cia] n.f. 1 Strumento che serve per pesare: Questa bilancia non funziona bene. 2 In astronomia, costellazione zodiacale. 3 In astrologia, segno zodiacale dominante nel periodo tra il 24 settembre e il 23 ottobre.

1

bigiotteria

big bang loc.sost.m.inv. Esplosione bikìni [bi-ki-ni] o bichìni n.m.inv. Coe espressione inglese bighellonàre [bi-ghel-lo-na-re] v.intr.

Vagare senza una meta: Abbiamo bighellonato per tutta la giornata. sin. vagabondare bighellóne [bi-ghel-lo-ne] n.m. Persona

oziosa e perditempo. bìgio [bi-gio] agg. Che ha colore grigio opaco: Oggi il cielo è bigio.

m.pl. bigi, f.pl. bigie o bige, sin. grigiastro bigiotterìa [bi-giot-te-ri-a] n.f. Insieme

di gioielli di materiale non pregiato: Non è una perla autentica, è roba di bigiotteria! collettivo

pl. bilance MP esare con la bilancia dell’orefice. (Valutare con molta prudenza.) bilanciàre [bi-lan-cia-re] v.tr. 1 Pesare

con la bilancia: Il commerciante bilancia la frutta. 2 Disporre qualcosa in equilibrio: Bilancia bene il peso dei bagagli! I - ind.pres. io bilancio, tu bilanci... / v.rifl. (bilanciarsi) Tenersi in equilibrio:


bilanciato

115

biologia

Non riesce ancora a bilanciarsi sulla bici. bilanciàto [bi-lan-cia-to] agg. Equilibrato: Mia sorella segue una dieta bilanciata. bilancière [bi-lan-cie-re] n.m. 1 Elemento che oscilla e regola il movimento delle lancette di un orologio. 2 Asta alle cui estremità vengono collocati dei pesi, usata dal culturista per i suoi esercizi o dal funambolo per tenersi in equilibrio. bilàncio [bi-lan-cio] n.m. 1 Confronto fra ciò che si è speso e ciò che si è guadagnato: Il bilancio dell’azienda è positivo. 2 Riflessione, confronto tra gli aspetti positivi e negativi di un’attività: Ogni tanto è necessario fare il bilancio della propria vita.

persone o di valori: Quei due giocatori di pallacanestro formano un binomio molto temuto. 2 In matematica, espressione algebrica formata dalla somma di due unità.

guarda due lati o due persone. bìle [bi-le] n.f. 1 Liquido giallo-verde prodotto dal fegato e utile alla digestione. 2 Collera, rabbia: Va soggetto a frequenti attacchi di bile.

biodegradàbile [bio-de-gra-da-bi-le]

pl. bilanci, sin. 2 valutazione bilateràle [bi-la-te-ra-le] agg. Che ri-

pl. binomi

bio- pref. È usato nella formazione di

molte parole con il significato di ‘vita’. bioagricoltùra [bio-a-gri-col-tu-ra] n.f. Metodo di coltivazione agricola che si basa sulla naturale fertilità del terreno, evitando di usare i prodotti chimici o quelli geneticamente modificati. sin. agricoltura biologica, organica, ecologica biochìmica [bio-chi-mi-ca] n.f. Studio della composizione chimica degli organismi viventi e dei processi biologici.

agg. Facilmente decomponibile grazie all’azione di microrganismi: La carta è biodegradabile. biodiversità [bio-di-ver-si-tà] n.f.inv. sin. 2 stizza, ira Varietà delle forme di vita, animali e vebìlia [bi-lia] o bìglia n.f. 1 Pallina di ve- getali sulla Terra: È importante conservare tro, metallo o plastica. 2 Buca o palla nel la biodiversità degli ecosistemi e degli hagioco del biliardo. bitat naturali per la sopravvivenza di ogni biliardìno [bi-liar-di-no] o bigliardino specie vivente. n.m. Specie di biliardo di dimensioni ri- bioètica [bio-e-ti-ca] n.f. Studio recente dotte: Al bar si gioca a biliardino. dei problemi morali legati al progresso biliàrdo [bi-liar-do] o bigliardo n.m. 1 della genetica e agli interventi dell’uomo Gioco che consiste nel colpire con apposite sui processi vitali (clonazione, fecondastecche biglie d’avorio sul piano di un tavo- zione artificiale, eutanasia...). lo rettangolare, provvisto di sponde e di sei biogenètica [bio-ge-ne-ti-ca] n.f. Teobuche: Alla televisione hanno trasmesso una ria sull’origine della vita secondo la quale partita di biliardo. 2 Tavolo su cui si pratica l’embrione di un essere vivente si svilupil gioco che ha lo stesso nome. pa attraverso gli stadi che riassumono bìlico [bi-li-co] n.m. Equilibrio poco sta- l’evoluzione della sua specie. bile: Quel masso sta in bilico. biografìa [bio-gra-fi-a] n.f. Ricostruziopl. bilichi ne della vita di un personaggio: Devo stuME ssere in bilico. (Trovarsi nell’incertezza.) diare la biografia di un poeta. bìmbo [bim-bo] n.m. vedi BAMBINO biogràfico [bio-gra-fi-co] agg. Che ribinàrio [bi-na-rio] agg. Composto di due guarda la vita di un personaggio: Cercate elementi. / n.m. Coppia di rotaie su cui si le notizie biografiche dell’autore studiato. muovono treni o tram. m.pl. biografici, f.pl. biografiche m.pl. binari, f.pl. binarie biògrafo [bio-gra-fo] n.m. Chi scrive la ME ssere su un binario morto. (Trovarsi vita di un personaggio. in una situazione senza prospettive di bioingegnerìa [bio-in-ge-gne-ri-a] n.f. riuscita.) Utilizzazione delle conoscenze di ingebìngo [bin-go] n.m.inv. Gioco simile gneria in campo medico, destinata ad alla tombola: Giochiamo a bingo? elaborare tecniche e a produrre strumenti binòcolo [bi-no-co-lo] n.m. Strumento (arti artificiali, stimolatori del cuore...) munito di lenti per ingrandire immagini adatti per essere applicati agli uomini milontane: È un binocolo potente. gliorandone le condizioni di vita. binòmio [bi-no-mio] n.m. 1 Coppia di biologìa [bio-lo-gi-a] n.f. Scienza che

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


biologico

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

116

bisbiglio

studia gli esseri viventi.

no ho commesso tante birbonate.

m.pl. biologici, f.pl. biologiche biòlogo [bi-o-lo-go] n.m. Studioso degli

e disonesta: È un gran birbone. birichinàta [bi-ri-chi-na-ta] n.f. Azione impertinente, monelleria, birbonata. birichìno [bi-ri-chi-no] agg. Vivace, dispettoso: Mio fratello è birichino.

biològico [bio-lo-gi-co] agg. Che si rife- sin. 1 malefatta, 2 monelleria birbóne [bir-bo-ne] n.m. Persona furba risce alla biologia. organismi viventi: Da grande farò il biologo. m.pl. biologi, f.pl. biologhe bióndo [bion-do] agg. Che ha colore tra

il giallo e il castano chiaro: La mia amica ha i capelli biondi. / n.m. 1 Colore tra il giallo e il castano chiaro. 2 Persona con capelli giallo-castani: Nella mia classe c’è solo un biondo. biopsìa [bio-psi-a] n.f. Prelievo di un frammento di tessuto vivente perché possa essere esaminato al microscopio. biorìtmo [bio-rit-mo] n.m. Andamento dei processi biochimici e fisiologici che si verificano in un essere vivente. biosfèra [bio-sfe-ra] n.f. Involucro esterno della superficie terrestre in cui sussistono le condizioni necessarie alla vita. biotecnologìa [bio-tec-no-lo-gia] n.f. Insieme di tecniche che, utilizzando le conoscenze del DNA di piante e animali, ne modificano le cellule per cambiarne le caratteristiche. bioterrorìsmo [bio-ter-ro-ri-smo] n.m. Forma di terrorismo che colpisce con elementi biologici (virus, batteri o sostanze velenose) per diffondere malattie mortali. bipàrtisan [bi-par-ti-san] agg.inv. Nel linguaggio politico, approvato sia dalla maggioranza di governo che dall’opposizione: In Parlamento è stata votata all’unanimità una legge bipartisan. sin. bilaterale bìpede [bi-pe-de] agg. Provvisto di due

piedi: L’uomo è un essere bipede. bipolàre [bi-po-la-re] agg. 1 In elettricità, che ha due conduttori: Compra una spina bipolare. 2 Formato da due elementi. bipolarìsmo [bi-po-la-ri-smo] n.m. Sistema politico basato sulla contrapposizione di due schieramenti o di due partiti. bìrba [bir-ba] n.f. 1 Persona furba, birbante. 2 Bambino furbo e vivace. birbànte [bir-ban-te] n.m. Persona astuta e poco raccomandabile: Evita quel giovane: è un birbante! sin. birba, furfante, mascalzone birbonàta [bir-bo-na-ta] n.f.

1 Azione compiuta con malvagità. 2 Azione propria di un ragazzetto furbo e vivace: Da bambi-

sin. discolo, sbarazzino birìllo [bi-ril-lo] n.m. Cilindro che si deve

far cadere con una palla lanciata da una certa distanza: Al bowling ho abbattuto tutti i birilli. bìro [bi-ro] n.f.inv. Penna a sfera: La maestra sottolinea gli errori con la biro rossa. La parola biro deriva dal nome dell’ungherese L. G. Biró, suo inventore. bìrra [bir-ra] n.f. Bevanda alcolica ot-

tenuta dalla fermentazione del malto, dell’orzo e di altri cereali.

MC orrere a tutta birra. (A tutta velocità.)

birrerìa [bir-re-ri-a] n.f. Locale pubblico

dove si servono birra e altre bevande. bis- pref. È usato nella formazione di alcune parole con il significato di ‘due, due volte, doppio’. bis n.m.inv. Ripetizione di qualcosa: Il pubblico ha chiesto il bis al cantante. sin. replica bisàccia [bi-sac-cia] n.f.

1 Grossa sacca formata da due tasche che i viandanti portavano a spalla o si poneva sulla groppa di animali da soma. 2 Grossa sacca che si porta a tracolla.

pl. bisacce

bisàvolo [bi-sa-vo-lo] n.m. vedi BISNONNO

bisbètico [bi-sbe-ti-co] agg. e n.m. Detto

di chi ha un carattere litigioso, lunatico: Il mio vicino di casa è una persona bisbetica. m.pl. bisbetici, f.pl. bisbetiche, agg.: sin. scontroso bisbigliàre [bi-sbi-glia-re] v.tr. Pronun-

ciare sottovoce qualcosa: Il bidello bisbigliò qualcosa all’orecchio del professore. / v.intr. Parlare sottovoce, mormorare: Durante lo spettacolo, alcuni tra il pubblico bisbigliavano. I - ind.pres. io bisbiglio, tu bisbigli... v.tr.: sin. sussurrare, contr. gridare

bisbìglio [bi-sbi-glio] n.m. Mormorio

prodotto parlando sottovoce: Il bisbiglio cessò quando entrò in scena l’attore.

pl. bisbiglii, sin. vocio


bisboccia

bivaccare

117

bisbòccia [bi-sboc-cia] n.f. Allegra riu- sognose il Comune ha allestito una mensa. nione durante la quale si mangia e si beve: È andato a fare bisboccia con gli amici.

pl. bisbocce, sin. baldoria bìsca [bi-sca] n.f. Luogo in cui si gioca

d’azzardo: Non frequentare quella bisca.

pl. bische bìscia [bi-scia] n.f. Serpe non velenosa:

Una biscia ha attraversato la strada.

/ n.m. Povero: Soccorrere i bisognosi è un dovere di tutti. agg.: sin.

2

indigente, contr.

2 ricco

bisónte [bi-son-te] n.m. Bovino selvati-

co di grandi dimensioni, con corna corte e manto peloso. bistécca [bi-stec-ca] n.f. Fetta di carne ­bovina: A pranzo mangerò una bistecca.

pl. bisce

pl. bistecche

croccante e friabile: A colazione mangio una fetta biscottata con la marmellata. biscottièra [bi-scot-tie-ra] n.f. Recipiente in cui si conservano i biscotti. biscòtto [bi-scot-to] n.m. Dolce secco di piccole dimensioni preparato con farina, zucchero, uova e burro: La mamma ha acquistato due pacchi di biscotti. bisdrùcciolo [bi-sdruc-cio-lo] agg. Detto di parola che ha l’accento tonico sulla quartultima sillaba: “Portaglielo” è una parola bisdrucciola. bisessuàle [bi-ses-su-a-le] agg. 1 Che ha i caratteri di entrambi i sessi. 2 Detto di persona che prova attrazione per entrambi i sessi. bisestìle [bi-se-sti-le] agg. Detto dell’anno che ha 366 giorni (con il febbraio di 29 giorni) e ricorre ogni quattro anni. bisettimanàle [bi-set-ti-ma-na-le] agg. Che ricorre due volte per settimana: Prendo lezioni bisettimanali da un professore. bisettrìce [bi-set-tri-ce] n.f. In geometria, retta che parte dal vertice di un angolo e lo divide in due parti uguali. bisìllabo [bi-sil-la-bo] agg. Detto di parola, composto da due sillabe: “Casa” è una parola bisillaba. bisnònno [bi-snon-no] n.m. Padre del nonno o della nonna.

cola usata per cuocere le bistecche. bisticciàre [bi-stic-cia-re] v.intr. Litigare: Spesso bisticcio con mio fratello. I - ind.pres. io bisticcio, tu bisticci... bistìccio [bi-stic-cio] n.m. Piccola lite, questione: Tra i due è sorto un bisticcio.

biscottàto [bi-scot-ta-to] agg. Reso bistecchièra [bi-stec-chie-ra] n.f. Grati-

sin. bisavolo

bisognàre [bi-so-gna-re] v.intr.impers.

Essere necessario, occorrere: Bisogna ascoltare con attenzione la maestra. bisógno [bi-so-gno] n.m. 1 Mancanza di qualcosa che sia indispensabile o di cui si senta il desiderio: Ho urgente bisogno di cure. 2 Povertà: Quella famiglia si trova nel bisogno. sin.

1 necessità,

contr. 2 ricchezza

bisognóso [bi-so-gno-so] agg.

1 Che necessita di qualcosa: Quel malato è bisognoso di cure. 2 Povero: Per le persone bi-

pl. bisticci

bistrattàre [bi-strat-ta-re] v.tr.

1 Maltrattare, offendere: Non bistrattare tuo cugino. 2 Usare senza riguardo: Non bistrattare il cappotto nuovo. bìstrot n.m.inv. Caffè, bar, specialmente a Parigi.

e parola francese bìsturi [bi-stu-ri] n.m.inv. Coltello a la-

ma corta, usato negli interventi chirurgici: Il chirurgo in sala operatoria usa il bisturi. bisùnto [bi-sun-to] agg. Molto unto, sudicio: Dopo il pasto la tovaglia era bisunta. sin. sporco, lurido, contr. pulito, lindo

bit n.m.inv. In informatica, più piccola

unità di misura delle informazioni contenute ed elaborate da un computer: Questo computer contiene un milione di bit. e parola inglese bitórzolo [bi-tor-zo-lo] n.m. vedi BER-

NOCCOLO

bitorzolùto [bi-tor-zo-lu-to] agg. Pieno

di piccole protuberanze. bitùme [bi-tu-me] n.m. Miscela nera di idrocarburi, usata nelle pavimentazioni stradali: Il bitume è stato appena steso. sin. catrame Non si usa al plurale. biunivocità [bi-u-ni-vo-ci-tà] n.f.inv. In

matematica, proprietà per cui un elemento di un insieme corrisponde a un solo elemento di un altro insieme: Fra i due insiemi c’è biunivocità. bivaccàre [bi-vac-ca-re] v.intr. Dormire all’aperto: Gli scalatori hanno bivaccato ai piedi della montagna. I - ind.pres. io bivacco, tu bivacchi...

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


bivacco

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

118

sin. accamparsi bivàcco [bi-vac-co] n.m. Sistemazio-

ne notturna e provvisoria all’aperto: Gli escursionisti preparano un bivacco in riva al fiume. pl. bivacchi

bivalènte [bi-va-len-te] agg. 1 In chimi-

ca, detto di atomo o radicale che abbia due valenze. 2 Che ha due possibilità di soluzione o di interpretazione. bìvio [bi-vio] n.m. 1 Biforcazione di una strada: Dopo il bivio gira a destra. 2 Momento di una scelta decisiva: Terminati gli studi superiori è arrivato ad un bivio. pl. bivi

bizantìno [bi-zan-ti-no] agg. e n.m.

1

Appartenente all’antica città di Bisanzio, odierna Istanbul. 2 Appartenente alla cultura e alla civiltà dell’Impero Romano d’Oriente (395-1453). bìzza [biz-za] n.f. Capriccio: È un bambino che fa tante bizze. bizzàrro [biz-zar-ro] agg. Stravagante, fuori della norma: Indossa abiti bizzarri.

blog

sin. ciarlare blindàre [blin-da-re] v.tr. Rivestire di

corazza protettiva: Prima di partire per l’estero ha blindato il portone. blindàto [blin-da-to] agg. Corazzato: Sono intervenuti con i carri blindati. blister n.m.inv. 1 Confezione costituita da un fondo rigido di plastica o cartone sul quale è incollato un involucro trasparente, che racchiude un medicinale (pillole, fiale...) o prodotti comuni (giocattoli, spazzolini da denti, cosmetici, componenti elettronici...). e parola inglese

blitz n.m.inv. Operazione militare con-

dotta di sorpresa e con rapidità: Le forze dell’ordine hanno organizzato un blitz. e parola tedesca bloccàre [bloc-ca-re] v.tr.

1 Fermare un oggetto in movimento: Il portiere ha bloccato il pallone. 2 Rendere immobile qualcuno: Il mal di schiena lo ha bloccato a letto. 3 Chiudere una via di accesso: La polizia ha bloccato tutte le uscite dell’edificio. 4 Impesin. singolare, curioso dire con leggi e regolamenti che accada o bizzèffe [biz-zef-fe] Usato solo nella cambi qualcosa: Sono stati bloccati gli auloc.avv. a bizzeffe con il significato di ‘in menti dei prezzi. 5 Interrompere, impedire: grande quantità’: Mangio frutta a bizzeffe. La neve ha bloccato la circolazione. bla bla loc.sost.m.inv. Discorso inutile I - ind.pres. io blocco, tu blocchi... e inconcludente, chiacchiera futile: Sono / v.intr.pron. (bloccarsi) Fermarsi o cesarcistufo del vostro bla bla. sare all’improvviso di fare qualcosa: Perblackout n.m.inv. Temporanea interru- ché durante l’interrogazione ti sei bloccato? zione dell’erogazione di energia elettrica: v.tr.: sin. 1 5 arrestare, 2 immobilizzare, 3 sbarrare, contr. 3 4 5 sbloccare, v.intr. C’è un blackout, accendiamo le candele!

e parola inglese blandìre [blan-di-re] v.tr.

Lenire, alleviare: Questo farmaco blandisce il dolore. 2 Trattare con delicatezza, assecondare qualcuno. III - ind.pres. io blandisco, tu blandisci... sin.

1

2 lusingare

blàndo [blan-do] agg. Leggero, mite: La sua punizione è stata troppo blanda.

contr. energico blasfèmo [bla-sfe-mo] agg. Irriverente

nei confronti di Dio o della religione, sacrilego: Ho letto un testo blasfemo. sin. empio, contr. pio, religioso blasóne [bla-so-ne] n.m. Stemma di

una famiglia nobile: Sulla facciata di quel palazzo c’è un pregevole blasone. blateràre [bla-te-ra-re] v.intr. Chiacchierare a vanvera o a sproposito: Cos’hai da blaterare contro tua madre?

pron.: sin. arrestarsi bloccastèrzo [bloc-ca-ster-zo] n.m.inv.

Dispositivo antifurto installato sui veicoli per bloccare lo sterzo: La mia auto è fornita di bloccasterzo. blòcco [bloc-co] n.m. 1 Arresto improvviso: Il blocco dell’auto ha intasato il viale. 2 Insieme compatto e consistente di materiale di grandi dimensioni: Hanno spostato un blocco di cemento. 3 Quaderno di fogli che si staccano con facilità. 4 Attrezzo per prendere lo slancio nelle gare di corsa: Gli atleti sono ai blocchi di partenza. pl. blocchi

block notes loc.sost.m.inv. Taccuino per appunti.

e espressione inglese

blog n.m.inv. In internet, sito creato da

chi vuole pubblicare documenti, scrivere un diario o attivare un gruppo di discus-


blogger

boccio

119

sione su un determinato argomento, e aggiornato in tempo reale dall’autore stesso: Il mio scrittore preferito ha un blog molto interessante. blogger n.m. e f.inv. In internet, persona che crea e cura un blog: Ormai i blogger sono tantissimi. blu agg.inv. Che ha colore turchino scuro. / n.m.inv. Colore turchino scuro. bluàstro [blu-a-stro] agg. Tendente al blu: Ha le labbra bluastre per il freddo. blue jeans loc.sost.m.inv. Pantaloni di resistente tela azzurra con cuciture visibili: Le piace indossare i blue jeans.

chiacchierato.)

boccàccia [boc-cac-cia] n.f. Smorfia fatta con la bocca, verso: Mi fa le boccacce.

pl. boccacce boccàle [boc-ca-le] n.m. Bicchiere alto

e largo, munito di manico e di beccuccio: Abbiamo bevuto due boccali di birra. boccapòrto [boc-ca-por-to] n.m. Sulle navi, apertura che collega il ponte ai locali interni. boccàta [boc-ca-ta] n.f. Quantità di cibo o d’altro che si può tenere o prendere in bocca: Esco a prendere una boccata d’aria. boccétta [boc-cet-ta] n.f. 1 Piccola bottiglia per inchiostro, profumi o medicie espressione inglese blues n.m.inv. Canto popolare lento dei nali: Ho rotto una boccetta di profumo. 2 Piccola palla per il biliardo. neri americani. boccheggiàre [boc-cheg-gia-re] v.intr. e parola angloamericana bluff n.m.inv. 1 Nel gioco delle carte, Respirare a fatica aprendo e chiudendo truffa, inganno. 2 Finzione: Il suo penti- la bocca come un pesce fuori dall’acqua: A causa del caldo la nonna boccheggiava. mento è tutto un bluff! I - ind.pres. io boccheggio, tu boccheggi... e parola inglese blùsa [blu-sa] n.f. Camicetta elegante da sin. ansimare, ansare donna: La blusa che indosso è di seta pura. bocchétta [boc-chet-ta] n.f. Imboccatubòa [bo-a] n.m.inv. Serpente di grandi ra di uno strumento a fiato, di recipienti dimensioni: Allo zoo abbiamo visto un o di condotte. grosso boa. / n.f. Galleggiante ancorato bocchettóne [boc-chet-to-ne] n.m. Imal fondo del mare o di un lago: Le reti dei boccatura di serbatoi e tubazioni munita pescatori erano segnalate da boe luminose. di chiusura ermetica. boàto [bo-a-to] n.m. Fragore cupo e bocchìno [boc-chi-no] n.m. Cannello rimbombante: Il terremoto fu preceduto sottile in cui si introduce il sigaro o la sigaretta da fumare: Lo zio fuma le sigarette da forti boati. bob n.m.inv. Tipo di slitta a due o a con il bocchino. quattro posti: Ho disputato una gara di bob. bòccia [boc-cia] n.f. 1 Palla di materiale vario usata in diversi giochi. 2 Vaso tone parola inglese bobìna [bo-bi-na] n.f. Cilindro attorno deggiante per acqua, vino o liquori. al quale vengono arrotolati filo, nastro o pl. bocce pellicole: Intorno alla bobina sono avvolti bocciàre [boc-cia-re] v.tr. 1 Non promuovere alla classe successiva: I profescento metri di filo. bócca [boc-ca] n.f. 1 Cavità situata nella sori hanno bocciato due alunni. 2 Respinparte inferiore della faccia: Tuo fratello ha gere: Il direttore ha bocciato la nostra prola bocca larga. 2 Apertura: Quella bottiglia posta. 3 Nel gioco delle bocce, colpire con la propria boccia quella dell’avversario. ha una bocca troppo stretta. I - ind.pres. io boccio, tu bocci... pl. bocche

MN on aprir bocca. (Non parlare.)

Chiudere la bocca ad uno. (Farlo tacere.) Togliersi il pane di bocca. (Fare sacrifici per gli altri.) Restare a bocca aperta. (Meravigliarsi.) Avere l’acquolina in bocca. (Desiderare fortemente un cibo.) Mettere bocca. (Intervenire su argomenti che non ci riguardano.) Essere sulla bocca di tutti. (Essere molto

contr. 2 accettare, accogliere bocciatùra [boc-cia-tu-ra] n.f.

1 Insuccesso a un esame o a fine anno scolastico: Si aspettava la bocciatura in matematica. 2 Atto del respingere una proposta o un provvedimento.

contr. 1 promozione boccìno [boc-ci-no] n.m. Pallino del gio-

co delle bocce.

bòccio [boc-cio] n.m. vedi BOCCIOLO

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


bocciodromo

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

bollettino

120

bocciòdromo [boc-cio-dro-mo] n.m.

Complesso di campi per il gioco delle bocce: In città c’è un nuovo bocciodromo. bocciòfilo [boc-cio-fi-lo] n.m. Appassionato del gioco delle bocce. bocciòlo [boc-cio-lo] n.m. Fiore non ancora schiuso. bóccolo [boc-co-lo] n.m. Lungo riccio di capelli: Mi piacciono i capelli a boccoli. bocconcìno [boc-con-ci-no] n.m. 1 Piccolo boccone. 2 Cibo squisito. boccóne [boc-co-ne] n.m. 1 Quantità di cibo che si mette in bocca in una sola volta: Assaggia un boccone di questo dolce. 2 Cibo squisito, prelibato: Il coniglio in porchetta è un buon boccone.

se con il quale nel 1880 i coloni troncarono ogni rapporto. boicottatóre [boi-cot-ta-to-re] n.m. Chi

compie un’azione di boicottaggio.

f. boicottatrice, m.pl. boicottatori, f.pl. boicottatrici

boiler n.m.inv. tore elettrico.

1

Scaldabagno.

2

Bolli-

e parola inglese bolèro [bo-le-ro] n.m.

1 Musica e danza popolare spagnola. 2 Giacchino aperto e corto, con o senza maniche. bòlgia [bol-gia] n.f. Luogo pieno di confusione, caos, tumulto: Dopo il gol lo stadio si è trasformato in una bolgia.

pl. bolge

MB occone amaro. (Umiliazione, profondo bòlide [bo-li-de] n.m.

1 Corpo celeste che diventa incandescente quando attraversa l’atmosfera. 2 Oggetto dotato di grande velocità: Quell’auto è un bolide. bólla [bol-la] n.f. 1 Cavità sferica conteprono: Inciampò e cadde bocconi a terra. body n.m.inv. Indumento intimo fem- nente gas o vapori, che si forma nei liquiminile costituito da maglietta e mutandi- di in ebollizione: Sulla superficie dell’acqua si formarono delle bolle. 2 Rigonfiamento ne tessute insieme. della pelle, vescica. 3 Documento di ace parola inglese body-building loc.sost.m.inv. Ginna- compagnamento della merce trasportata: Il commerciante ha firmato la bolla. 4 Nel stica che stimola e sviluppa i muscoli. Medioevo, sigillo applicato ai documene espressione inglese bofonchiàre [bo-fon-chia-re] v.intr. ti ufficiali. 5 Nel Medioevo, documento emesso dal papa o dall’imperatore. Borbottare, brontolare a bassa voce. inire in una bolla di sapone. (Finire nel I - ind.pres. io bofonchio, tu bofonchi... M F nulla.) boh inter. Si usa per esprimere incertezza, perplessità: “È arrivato il babbo?” “Boh, bollàre [bol-la-re] v.tr. Contrassegnare con un timbro: L’impiegato delle poste non lo so.” bòia [bo-ia] agg.inv. Cattivo, terribile: bolla le lettere. Oggi è un caldo boia. / n.m.inv. Carnefice, sin. autenticare, timbrare persona addetta ad uccidere i condannati bollàto [bol-la-to] agg. Contrassegnato da un marchio o timbro: Scrivi la domana morte: Il boia eseguì la condanna. da di assunzione su carta bollata. n.m.inv.: sin. giustiziere boiàta [bo-ia-ta] n.f. 1 Azione, cosa mal- bollènte [bol-len-te] agg. Caldissimo, che ha raggiunto lo stato di ebollizione: La riuscita. 2 Stupidaggine. minestra è bollente. sin. 2 cretinata boicottàggio [boi-cot-tag-gio] n.m. sin. rovente, contr. ghiacciato Azione che mira a ostacolare la riuscita bollétta [bol-let-ta] n.f. Documento emesso da un ente per richiedere al coneconomica di qualcosa. sumatore il pagamento dei servizi forniti: pl. boicottaggi boicottàre [boi-cot-ta-re] v.tr. Danneg- Paga la bolletta della luce! ssere in bolletta. (Essere senza soldi.) giare economicamente un’azienda o uno M E Stato, ostacolando la produzione o bloc- bollettìno [bol-let-ti-no] n.m. 1 Comucando i rapporti economici: Alcuni Stati nicazione ufficiale relativa ad argomenti specifici: Ogni sera seguo il bollettino boicottano merci straniere. meteorologico. 2 Pubblicazione periodica sin. sabotare, contr. favorire La parola boicottare deriva dal nome di J. che informa sulle attività di un’associazioBoycott, spietato amministratore irlande- ne o di un ente: Ogni mese mi arriva a casa

dispiacere.) Mangiare in un boccone. (In un attimo.) boccóni [boc-co-ni] avv. A pancia in giù,


bollino

121

il bollettino del club nautico. bollìno [bol-li-no] n.m. Piccolo bollo da applicare su tessere o moduli con funzione varia. bollìre [bol-li-re] v.tr. Far cuocere qualcosa in acqua bollente. / v.intr. 1 Essere in ebollizione, detto di liquido che, raggiunta una certa temperatura, passa allo stato gassoso formando bolle di vapore. 2 Soffrire un gran caldo. v.tr.: sin. lessare MQ ualcosa bolle in pentola. (Si sta preparando qualcosa di nascosto.) bollìta [bol-li-ta] n.f. Breve cottura in

acqua bollente: La carne ha bisogno di un’altra bollita. bollìto [bol-li-to] agg. Cotto nell’acqua bollente: Oggi ho mangiato le patate bollite. / n.m. Pezzo di carne cotto in acqua: La cuoca prepara il bollito. agg.: sin. lessato bollitóre [bol-li-to-re] n.m.

1 Persona addetta ad operazioni di bollitura in alcune industrie (della carta, del sapone...). 2 Contenitore adatto a portare ad ebollizione l’acqua o altri liquidi.

f. bollitrice, m.pl. bollitori, f.pl. bollitrici bollitùra [bol-li-tu-ra] n.f. Cottura in

acqua bollente. bóllo [bol-lo] n.m. Contrassegno che attesta il pagamento di una tassa o la validità di un documento: Ho pagato il bollo dell’auto. bollóre [bol-lo-re] n.m. 1 Caldo intenso: Non riesce a sopportare i bollori dell’estate. 2 Stato di ebollizione di un liquido. bòlo [bo-lo] n.m. Cibo masticato e imbevuto di saliva, pronto per essere deglutito. bólso [bol-so] agg. 1 Detto di essere vivente, che respira a fatica, che ansima. bómba [bom-ba] n.f. 1 Ordigno esplosivo: Gli artificieri hanno disinnescato una bomba. 2 Cosa inattesa e sensazionale: La notizia sul giornale di oggi è una bomba.

bonifica

sin. 2 assalire

bombardière [bom-bar-die-re] n.m.

Aereo militare attrezzato per il lancio di bombe. bombàto [bom-ba-to] agg. Convesso, tondeggiante. bomber n.m.inv. 1 Calciatore che segna molti goal: Vorrei diventare il bomber della squadra di calcio della scuola. 2 Giubbotto imbottito simile a quello usato dagli aviatori americani: Quando fa freddo indosso il mio bomber. e parola inglese sin. 1 cannoniere bombétta [bom-bet-ta] n.f. Cappello

rigido da uomo, a cupola tondeggiante e con falde rialzate: Un tempo lo sposo indossava la bombetta. bómbola [bom-bo-la] n.f. Recipiente cilindrico di metallo contenente gas compressi: Bisogna cambiare la bombola del gas. bombolóne [bom-bo-lo-ne] n.m. Dolce tondeggiante di pasta fritta, ripieno di creme o marmellata. bombonièra [bom-bo-nie-ra] n.f. 1 Scatola elegante per offrire i dolci. 2 Piccolo oggetto che si dona insieme ai confetti in particolari occasioni: Gli sposi hanno distribuito le bomboniere dopo il pranzo. bonàccia [bo-nac-cia] n.f. Mancanza di vento e di onde: Nei giorni di bonaccia la vela non è sufficiente a spingere le barche. pl. bonacce

bonaccióne [bo-nac-cio-ne] agg. e n.m. Detto di persona che ha un’indole semplice e mite. bonarietà [bo-na-rie-tà] n.f.inv. Affabilità, mitezza di carattere: Tutti lo conoscono per la sua bonarietà. bonàrio [bo-na-rio] agg. Che dimostra un animo buono, disposto al perdono: Il professore ha un atteggiamento bonario verso i suoi studenti.

bombardaménto [bom-bar-da-men- m.pl. bonari, f.pl. bonarie to] n.m. 1 Lancio di bombe contro qual- bonbon n.m.inv. Confetto, dolcetto. cosa: La città fu rasa al suolo da un bombardamento. 2 Azione intensa e ripetuta cui viene sottoposta una persona: Il politico subì un bombardamento di domande. sin. 2 martellamento bombardàre [bom-bar-da-re] v.tr.

1

Colpire con bombe o proiettili. 2 Sottoporre ad un’azione incalzante: La pubblicità ci bombarda di immagini e messaggi.

e parola francese

bond n.m.inv. In economia, titolo di

investimento a reddito fisso: Ho investito una parte dei miei risparmi in bond. e parola inglese sin. obbligazione bonìfica [bo-ni-fi-ca] n.f. Operazione

tesa a rendere coltivabile un terreno paludoso: È stata attivata la bonifica delle

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


bonificare

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

borgata

122

zone paludose.

sulla spiaggia.

coltivabile un terreno paludoso. I - ind.pres. io bonifico, tu bonifichi...

soffia violentissimo sull’Adriatico settentrionale. borbottàre [bor-bot-ta-re] v.tr. Dire confusamente: Al mio richiamo ha borbottato qualche giustificazione. / v.intr. 1 Brontolare a bassa voce: Non borbottare! 2 Detto dello stomaco, emettere un rumore confuso: Il mio stomaco borbotta per la fame.

pl. bonifiche, sin. risanamento bonificàre [bo-ni-fi-ca-re] v.tr. Rendere sin. prosciugare bonìfico [bo-ni-fi-co] n.m. Operazione

bancaria con la quale si mette a disposizione di una persona una somma di denaro per conto di un altro cliente. pl. bonifici bonsài [bon-sai] n.m.inv. Pianta che,

attraverso una particolare tecnica di potatura, rimane di piccole dimensioni: Mi hanno regalato un bellissimo bonsai. e parola giapponese bontà [bon-tà] n.f.inv.

Disposizione naturale a compiere il bene: La sua bontà è illimitata. 2 Mitezza: La bontà del clima ci spinge ad andare in vacanza in Sicilia. 3 Gentilezza: Abbiate almeno la bontà di telefonarmi. 4 Cibo squisito: Ho acquistato queste mele per la loro bontà. 1

sin. 1 benignità, altruismo, 3 cortesia, 4 squisitezza, contr. 1 3 cattiveria, scortesia

bonus n.m.inv.

1 Somma di denaro che un’azienda concede in aggiunta allo stipendio ai suoi dirigenti: In seguito alle buone vendite, il caporedattore ha ottenuto un bonus. 2 Tagliando di sconto o di acquisti: A ottobre i pensionati riceveranno un bonus di 300 euro.

e parola latina sin. 1 incentivo, gratifica

e parola inglese bòra [bo-ra] n.f. Vento di Nord-Est che

v.intr.: sin.

1

bofonchiare, 2 gorgogliare

borbottìo [bor-bot-ti-o] n.m. Rumore che produce una persona che borbotta.

pl. borbottii bòrchia [bor-chia] n.f. Piccola piastra

applicata come elemento ornamentale o di rinforzo: Ho comprato un giubbotto con le borchie. bordàre [bor-da-re] v.tr. Munire di orlo o bordo vestiti, tende, scatole... bordatrìce [bor-da-tri-ce] n.f. Macchina che esegue bordature sulle lamiere. bordatùra [bor-da-tu-ra] n.f. 1 Orlatura di un tessuto. 2 Operazione che consiste nel sagomare le estremità delle lamiere. bordeaux o bordò agg.inv. Che ha colore rosso intenso tendente al bruno. / n.m.inv. Colore rosso intenso tendente al bruno. e parola francese bordèllo [bor-del-lo] n.m. 1 Luogo dove

regnano confusione e disordine.

2

Gran

bònus màlus loc.sost.m.inv. Patto per confusione: Quando l’insegnante è uscita cui il premio annuale dell’assicurazione diminuisce per chi non ha avuto incidenti, mentre aumenta per chi ne ha avuti.

dall’aula è scoppiato il bordello. 3 Luogo corrotto e malfamato. bórdo [bor-do] n.m. 1 Punto estremo, e espressione latina margine: Non ti affacciare sul bordo del bónzo [bon-zo] n.m. Sacerdote buddista. precipizio. 2 Spazio interno di un’imbarbookmaker n.m.inv. Persona che ac- cazione o di altri mezzi di trasporto: Salite cetta e registra scommesse, allibratore. a bordo, si parte! 3 Orlo, rifinitura: Mi si è e parola inglese strappato il bordo dei pantaloni. boom n.m.inv. Rapido aumento del be- sin. 3 bordatura nessere causato dall’espansione di attività bordò [bor-dò] agg.inv. vedi BORDEeconomiche: In quel Paese si sta verifican- AUX do un boom economico. boreàle [bo-re-a-le] agg. Detto degli e parola inglese emisferi terrestri o dei venti, appartenencontr. recessione te al Nord o che proviene da Nord. boomerang o bùmerang n.m.inv. Ar- contr. australe ma da lancio tipica degli indigeni dell’Au- borgàta [bor-ga-ta] n.f. 1 Centro abitastralia, che ritorna da chi l’ha lanciata, se to di piccole dimensioni: Sono nato in una non incontra ostacoli sulla sua traiettoria: borgata. 2 Agglomerato di case alla periMi diverte molto giocare con il boomerang feria di una città: Sono giovani di borgata.


borghese

123

sin. 1 paesino, villaggio, 2 rione borghése [bor-ghe-se] agg. 1 Che ri-

guarda la borghesia: Proviene da un ambiente borghese. 2 Civile, in opposizione a ciò che è militare o ecclesiastico: Quel militare tornerà presto ad indossare abiti borghesi. / n.m. e f. Persona che fa parte della classe sociale medio alta: La Rivoluzione francese portò al potere i borghesi. agg.: contr. 2 militare borghesìa [bor-ghe-si-a] n.f. Classe so-

ciale intermedia tra l’aristocrazia e il proletariato, esistente già alla fine del Medioevo, che acquistò sempre più importanza con le rivoluzioni industriali e politiche. bórgo [bor-go] n.m. 1 Piccolo centro abitato, villaggio. 2 Rione adiacente alla città. pl. borghi bòria [bo-ria] n.f. Superbia, alterigia: Tuo

fratello risponde sempre con molta boria.

sin. vanagloria borióso [bo-rio-so] agg. Superbo, vanito-

so: Ha un comportamento borioso.

contr. modesto, umile borotàlco [bo-ro-tal-co] n.m.inv. Polve-

re bianca a base di talco per l’igiene della pelle: Il papà mise il borotalco al figlio. borràccia [bor-rac-cia] n.f. Piccolo recipiente portatile per liquidi: In montagna porto con me una borraccia di acqua. pl. borracce, sin. fiaschetta bórsa [bor-sa] n.f. 1 Contenitore di va-

rio materiale e di varia forma, usato per trasportare piccoli oggetti: Ho acquistato una borsa in pelle. 2 Rigonfiamento: Hai le borse sotto gli occhi. 3 Compravendita pubblica controllata dallo Stato, in cui si vendono titoli finanziari e merci come oro e pietre preziose.

La locuzione borsa di studio indica una somma di denaro che si assegna agli studenti meritevoli. borsaiòlo [bor-sa-io-lo] n.m. Ladro che

sottrae con abilità denaro e oggetti di valore da borse o tasche: La polizia ha arrestato un borsaiolo.

sin. borseggiatore borseggiàre [bor-seg-gia-re] v.tr. Ru-

bare con destrezza denaro o altri valori: Hanno borseggiato un’anziana signora. I - ind.pres. io borseggio, tu borseggi... sin. derubare

BOT

luoghi affollati: In metropolitana bisogna stare attenti ai borseggi. pl. borseggi

borsellìno [bor-sel-li-no] n.m. Portamo-

nete: La mamma ha smarrito il borsellino. borsèllo [bor-sel-lo] n.m. Piccola borsa da passeggio per uomo, con tracolla. borsétta [bor-set-ta] n.f. Piccola borsa da donna, di forma elegante. borsìsta [bor-si-sta] n.m. e f. Chi riceve una borsa di studio: Trascorrerò un anno a Londra come borsista. m.pl. borsisti, f.pl. borsiste boscàglia [bo-sca-glia] n.f. Bosco fitto

ed esteso: La boscaglia di quel monte è stata distrutta da un incendio. pl. boscaglie, sin. macchia boscaiòlo [bo-sca-io-lo] n.m.

1 Persona addetta al taglio degli alberi nei boschi. 2 Persona addetta alla coltivazione e custodia dei boschi.

sin. 1 taglialegna boschìvo [bo-schi-vo] agg. 1 Che riguar-

da il bosco: Non è permesso raccogliere la flora boschiva. 2 Ricco di boschi: È una regione boschiva. bòsco [bo-sco] n.m. Porzione di terreno coperta da alberi ad alto fusto e cespugli.

collettivo, pl. boschi MP ortare legna al bosco. (Fare una cosa inutile.) boscóso [bo-sco-so] agg. Coperto di al-

beri: La Svezia è una nazione boscosa.

sin. selvoso, boschivo bosnìaco [bo-sni-a-co] agg. Della Bo-

snia-Erzegovina. / n.m. Chi è nativo o abitante della Bosnia-Erzegovina. m.pl. bosniaci, f.pl. bosniache

boss n.m.inv. Capo autorevole: Ho conosciuto il boss dell’azienda.

e parola inglese bòssolo [bos-so-lo] n.m.

1 Piccolo contenitore usato per ricevere elemosine o per lanciare dadi in vari giochi. 2 Parte del proiettile contenente la polvere da sparo: Quel bosco è pieno di bossoli dei cacciatori. botànica [bo-ta-ni-ca] n.f. Scienza che studia e classifica i vegetali. botànico [bo-ta-ni-co] agg. Che riguarda la botanica. / n.m. Studioso degli organismi vegetali: È un famoso botanico.

m.pl. botanici, f.pl. botaniche

borséggio [bor-seg-gio] n.m. Furto di BOT n.m.inv. In economia, titoli di invedenaro o di oggetti preziosi compiuto in

stimento emessi dallo Stato.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


botola

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

124

BOT è la sigla di Buono Ordinario del Tesoro. bòtola [bo-to-la] n.f. Passaggio con

chiusura ribaltabile, che mette in comunicazione due ambienti disposti uno sopra l’altro: Quella botola conduce alla soffitta. bòtta [bot-ta] n.f. 1 Percossa improvvisa e dolorosa: Ha preso una botta in testa. 2 Grave danno, guaio inatteso: Il furto dell’auto è stato per lei una botta terribile. sin. 1 colpo, 2 batosta, disgrazia MA ndare a botta sicura. (Compiere un’azione con la sicurezza di riuscire.) bótte [bot-te] n.f. Grande recipiente di

legno, usato per contenere liquidi: La cantina del nonno è occupata da grosse botti.

boyfriend

staccato un bottone dalla giacca. 2 Interruttore che fa funzionare un congegno: Ho premuto il bottone dell’ascensore. sin. 2 pulsante, tasto MA ttaccare bottone ad una persona. (Intrattenerla con chiacchiere interminabili.) Stanza dei bottoni. (Posto di comando.)

bouquet n.m.inv. Mazzo di fiori: Donò uno splendido bouquet alla sua fidanzata. e parola francese

boutade n.f.inv. Battuta spiritosa: Anche quando è in difficoltà, ha sempre pronta una boutade per sdrammatizzare. e parola francese sin. spiritosaggine

boutique n.f.inv. Elegante negozio di

M T rovarsi in una botte di ferro. (Non avere abbigliamento: Ho comprato questo vesti-

nulla da temere.) P B otte buona fa buon vino. (Da buoni produttori si hanno buoni prodotti e da cause buone buoni effetti.) Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. (Non si possono avere insieme cose contrastanti.) bottéga [bot-te-ga] n.f. 1 Negozio. 2

to in una boutique al centro.

e parola francese bòve [bo-ve] n.m. vedi BUE bovìno [bo-vi-no] agg. Proprio del bue:

In quella macelleria si vende carne bovina. / n.m. Animale appartenente alla famiglia dei bovini: Il bisonte è un bovino. bowling n.m.inv. 1 Gioco che consiste nel lanciare grosse palle di legno contro Locale a piano terra, aperto sulla strada, nove o dieci birilli. 2 Locale per il gioco dove si lavorano o vendono merci. che ha lo stesso nome: Vicino a casa tua pl. botteghe c’è un nuovo bowling. bottegàio [bot-te-ga-io] n.m. Proprieta- e parola inglese rio di un negozio. box n.m.inv. 1 Piccolo recinto pieghef. bottegaia, m.pl. bottegai, f.pl. bottegaie, vole dove si tengono i bambini che non sin. negoziante, rivenditore sanno ancora camminare: I nonni hanno botteghìno [bot-te-ghi-no] n.m. Bi- comprato un box per il nipotino. 2 Locale glietteria in cui si acquistano biglietti per riparato, destinato a contenere un’autogli spettacoli. vettura: La mia auto si trova ancora nel sin. cassa, biglietteria box. 3 Nei circuiti automobilistici, posto bottìglia [bot-ti-glia] n.f. 1 Recipiente di assistenza meccanica o di rifornimendi vetro o di plastica per liquidi: Prendi to: Durante la gara le auto si fermano ai una bottiglia di vino. 2 Contenuto del box. 4 Recinto dove vengono tenuti gli recipiente che ha lo stesso nome: Hanno animali: In giardino c’è un box per il cane. bevuto molte bottiglie di spumante. e parola inglese bottìno [bot-ti-no] n.m. Ricavato di un sin. 2 garage furto o di una guerra: I ladri si divisero il boxàre [bo-xa-re] v.intr. Praticare il bottino della rapina. pugilato: Quel pugile ha boxato contro il sin. malloppo detentore del titolo mondiale. bòtto [bot-to] n.m. 1 Colpo fragoroso: boxe n.f. vedi PUGILATO Durante la notte si sentì un violento botto. boxeur n.m.inv. vedi PUGILE 2 Razzo, fuoco d’artificio: Al termine della box office loc.sost.m.inv. Botteghino festa abbiamo fatto esplodere i botti. o cassa dove si vendono i biglietti degli sin. 1 scoppio spettacoli: Il box office del teatro comunale bottóne [bot-to-ne] n.m. 1 Dischetto è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18. di vario materiale che, cucito sul tessuto, e espressione inglese serve per chiudere gli indumenti: Si è boyfriend n.m.inv. Fidanzato: Il


boy scout

125

brama

boyfriend di mia sorella è molto simpatico. menti regolari compiuti con le braccia: e parola inglese Nuota con bracciate regolari! sin. ragazzo, innamorato bràccio [brac-cio] n.m. 1 Arto superiore boy scout loc.sost.m.inv. Giovane di un uomo, che va dalla spalla alla mano. esploratore iscritto al movimento dello 2 In un meccanismo o in una struttura, scoutismo: Mio fratello è un boy scout. elemento che si allunga dal corpo centrae espressione inglese le: Il braccio della gru solleva i blocchi di bòzza [boz-za] n.f. 1 Traccia, schema, pietra. 3 Al plurale, operai: Per lavorare prima stesura di un lavoro: La bozza del quel campo sono necessarie molte braccia. discorso è quasi pronta. 2 Bernoccolo: Ho pl. 1 3 braccia (f.), 2 bracci (m.), sin. 3 una bozza in testa. manodopera sin.

1

abbozzo, 2 protuberanza, gonfiore

bozzettìsta [boz-zet-ti-sta] n.m. e f.

1

Ideatore e compositore di pannelli pubblicitari: Ho visitato una mostra dei più famosi bozzettisti. 2 Scrittore di brevi racconti a carattere descrittivo. m.pl. bozzettisti, f.pl. bozzettiste bozzétto [boz-zet-to] n.m. 1 Schizzo,

modello in scala di un’opera d’arte: L’architetto ha terminato il bozzetto del teatro. 2 Breve racconto in cui si descrivono con vivacità e realismo persone e luoghi: Quel film è tratto da un bozzetto siciliano. bòzzolo [boz-zo-lo] n.m. Involucro nel quale le larve restano chiuse per poi trasformarsi in farfalle: Il bozzolo del baco da seta è costituito dalla bava delle larve. braccàre [brac-ca-re] v.tr. 1 Inseguire la selvaggina, stanare: I cacciatori braccavano la lepre. 2 Inseguire per la cattura: La polizia braccò i ladri. I - ind.pres. io bracco, tu bracchi... sin.

2

tallonare

braccétto [brac-cet-to] n.m. Usato so-

prattutto nella loc.avv. a braccetto, con il significato di ‘sottobraccio’: La mia amica ed io camminiamo sempre a braccetto. bracciàle [brac-cia-le] n.m. 1 Ornamento che si porta al polso: Ho comperato un bracciale d’oro. 2 Fascia di riconoscimento da portare al braccio: Il capitano della squadra di calcio porta un bracciale. sin. 1 braccialetto braccialétto [brac-cia-let-to] n.m. Or-

namento che si porta al polso, bracciale. bracciànte [brac-cian-te] n.m. Lavoratore agricolo assunto per lavori stagionali: Durante l’estate mio cugino lavora come bracciante in un’azienda agricola. bracciàta [brac-cia-ta] n.f. 1 Quantità di roba che si può afferrare e portare tra le braccia: Il contadino portava una bracciata di paglia. 2 Nel nuoto, ognuno dei movi-

MG ettare le braccia al collo. (Abbracciare.)

A braccio. (Senza alcuna preparazione.) La locuzione braccio della morte indica l’ala di un carcere in cui sono alloggiati i condannati a morte. bracciòlo [brac-cio-lo] n.m. Sostegno

ai lati di una poltrona o di una sedia per appoggiare i gomiti. bràcco [brac-co] n.m. Cane da caccia e da tartufi con il senso dell’odorato molto sviluppato: Il bracco stana una lepre. pl. bracchi

bracconière [brac-co-nie-re] n.m. Chi

caccia di nascosto in periodi o zone vietati: La guardia forestale multò un bracconiere. bràce [bra-ce] n.f. Carbone o legna che arde senza sprigionare fiamme: Ho cotto delle bistecche alla brace. sin. carbonella M F arsi di brace. (Arrossire.) Essere sulle braci. (In trepidante attesa.) bracière [bra-cie-re] n.m. Recipiente in

cui si tiene la brace accesa: Al mercato ha acquistato un braciere di rame. braciòla [bra-cio-la] n.f. Fetta di carne magra da cuocere alla brace: A pranzo ho mangiato una braciola ai ferri. bradisìsmo [bra-di-si-smo] n.m. Lento movimento regolare della crosta terrestre dall’alto verso il basso o dal basso verso l’alto: Il geologo studia il bradisismo. bràdo [bra-do] agg. Che vive all’aperto, allo stato libero e quasi selvatico: È un cavallo brado. sin. selvaggio, contr. addomesticato

braille agg. e n.m.inv. Detto di sistema di scrittura per non vedenti, basato sulla successione di punti in rilievo: Vorrei imparare a leggere l’alfabeto braille. e parola francese bràma [bra-ma] n.f. Desiderio inconteni-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


bramare

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

126

bile: Ha una grande brama di onori.

sin. smania, avidità, bramosia bramàre [bra-ma-re] v.tr. Desiderare

molto, agognare: Bramava ardentemente un viaggio in Egitto. bramìre [bra-mi-re] v.intr. Detto del cervo, emettere il suo verso caratteristico: Il cervo bramiva nel bosco. III - ind.pres. io bramisco, tu bramisci... bramìto [bra-mi-to] n.m. Verso dei cervi e di altri animali selvatici. bramosìa [bra-mo-si-a] n.f. Intenso desiderio, brama, smania. bramóso [bra-mo-so] agg. Che prova un desiderio intenso: Tuo nipote è stato sempre bramoso di ricchezze. sin. avido, desideroso, smanioso brànca [bran-ca] n.f. 1 Zampa con artigli:

L’avvoltoio strinse la preda tra le branche. 2 Ciascuna delle due parti di un attrezzo che serve per stringere o afferrare: Le branche della tenaglia sono arrugginite. 3 Ramo o settore di un’attività: Devo decidere in quale branca della medicina specializzarmi. pl. branche

brevettare

bràno [bra-no] n.m.

1 Pezzo strappato violentemente: La pantera fece a brani la sua preda. 2 Parte di un testo o di una composizione musicale: L’attore declamò un brano della “Divina Commedia”.

sin. 1 brandello, 2 passo bravàta [bra-va-ta] n.f. Spavalderia, ra-

gazzata: Si è trattato di una bravata.

sin. prodezza, spacconata bràvo [bra-vo] agg. 1 Che dimostra abili-

tà e ca­pacità in qualcosa: Mio figlio ha un bravo in­segnante. 2 Onesto: Tuo padre è un brav’uomo.

sin. 1 valido, 2 affidabile, contr. 1 incapace, inetto MN otte brava. (Trascorsa in divertimenti chiassosi.) bravùra [bra-vu-ra] n.f. Abilità, destrez-

za, capacità: Ha dimostrato molta bravura. break n.m.inv. Intervallo, breve pausa: A metà mattinata faccio sempre un break. e parola inglese

breakfast n.m.inv. Colazione: Il breakfast è una colazione abbondante, tipica dei Paesi anglosassoni.

brànchia [bran-chia] n.f. Organo della e parola inglese respirazione, tipico degli animali acquati- bréccia [brec-cia] n.f. 1 Apertura praticaci: I pesci hanno le branchie. brànco [bran-co] n.m. 1 Gruppo di animali della stessa specie: Un branco di lupi ululava alla luna. 2 Gruppo di persone fastidiose o poco raccomandabili: Un branco di ragazzi schiamazzava per la strada. collettivo, pl. branchi brancolàre [bran-co-la-re] v.intr. Pro-

cedere a tastoni alla ricerca della direzione giusta: Brancolava nel buio. sin. annaspare brànda [bran-da] n.f. Lettuccio che si

può smontare o ripiegare: I militari trasportarono le brande sotto le tende. brandèllo [bran-del-lo] n.m. 1 Pezzo di stoffa o di altra cosa strappata: Ha ridotto il lenzuolo in brandelli! 2 Piccola quantità: Non hai un brandello di rispetto per me!

ta per mezzo di strumenti bellici: I soldati riuscirono ad aprire una breccia nelle mura. 2 Ghiaia, pietrisco: Gli operai sparsero la breccia lungo la strada. pl. brecce, sin. 1 varco ME ssere sulla breccia. (Continuare ad esercitare la propria attività con successo.) Fare breccia nell’animo di qualcuno. (Entrare nelle simpatie di qualcuno.) brefotròfio [bre-fo-tro-fio] n.m. Istituto

dove si accolgono i bambini abbandonati. pl. brefotrofi bresàola [bre-sa-o-la] n.f. Carne di man-

zo salata e seccata: Mi piace la bresaola. bretèlla [bre-tel-la] n.f. 1 Ciascuna delle due strisce di tessuto che sorreggono i pantaloni passando per le spalle: Mi allacci le bretelle? 2 Raccordo stradale: Lungo sin. 1 frammento, 2 briciolo la bretella il traffico è bloccato. M S entirsi a brandelli. (Essere molto stanco.) brève [bre-ve] agg. 1 Che ha lunghezza brandìre [bran-di-re] v.tr. Agitare con o durata ridotta: Abbiamo trascorso una forza un’arma o un altro oggetto: Il con- breve vacanza in Sardegna. 2 Formato da tadino brandiva il bastone contro i ladri. poche parole, conciso: Ho scritto un breve III - ind.pres. io brandisco, tu brandisci... racconto. brandy n.m.inv. Acquavite di vino otte- sin. 2 sintetico, contr. 1 lungo, 2 prolisso nuta per distillazione di frutta. brevettàre [bre-vet-ta-re] v.tr. Munire e parola inglese qualcosa di un brevetto: L’inventore bre-


brevettato

brillare

127

brìga [bri-ga] n.f. 1 Faccenda intricata: brevettàto [bre-vet-ta-to] agg. Munito Tuo padre si prende sempre tante brighe. vettò il suo macchinario.

di brevetto: Quello strumento è brevettato. brevétto [bre-vet-to] n.m. 1 Documento che riconosce ad una persona o ad un’impresa il diritto di realizzare e sfruttare economicamente un’invenzione. 2 Attestato che dichiara l’idoneità di una persona a svolgere determinate attività: Mio fratello ha preso il brevetto di elicotterista. brevi- pref. È usato nella formazione di alcune parole con il significato di ‘breve’. breviàrio [bre-via-rio] n.m. Libro contenente preghiere e letture religiose. pl. breviari brevità [bre-vi-tà] n.f.inv. Caratteristica

di ciò che dura poco: La brevità di questo film mi ha deluso.

contr. lunghezza brézza [brez-za] n.f. Vento leggero: Al

mare spirava una gradevole brezza. brìcco [bric-co] n.m. Recipiente metallico con beccuccio per preparare il caffè, il tè o il latte: Ho rotto il bricco del latte. pl. bricchi

2 Lite,

questione: Cerchi briga?

pl. brighe

brigadière [bri-ga-die-re] n.m. Sottuf-

ficiale dei carabinieri o della guardia di finanza: Mi sono rivolto al brigadiere. brigànte [bri-gan-te] n.m. Malvivente che attenta alla vita e alla proprietà altrui: I briganti hanno assalito una corriera. f. brigantessa, m.pl. briganti, f.pl. brigantesse, sin. bandito brigàre [bri-ga-re] v.intr. Darsi da fare

per raggiungere uno scopo, sfruttando aiuti o ricorrendo a intrighi: L’impiegato ha brigato per un suo trasferimento. I - ind.pres. io brigo, tu brighi... sin. intrigare, ingegnarsi, trafficare brigàta [bri-ga-ta] n.f. 1 Gruppo di per-

sone che si ritrovano insieme per trascorrere il tempo in allegria: Una brigata d’amici ha fatto baldoria fino a tarda notte. 2 Nell’esercito, unità di grandi dimensioni. 3 Compagnia di combattenti clandestini. collettivo, sin.

1

comitiva, combriccola

bricconàta [bric-co-na-ta] n.f. Birbona- brigatìsta [bri-ga-ti-sta] n.m. e f. Chi ta, furfanteria: È una delle sue bricconate.

appartiene ad un’organizzazione armata.

sonesta: Un briccone ha truffato il giornalaio. 2 In tono scherzoso, persona furba ma spiritosa: È un divertente briccone.

strisce di cuoio che si attaccano al morso del cavallo per guidarlo: Per correre al galoppo devi allentare le briglie.

sin. malefatta briccóne [bric-co-ne] n.m. 1 Persona di-

sin.

1 furfante,

mascalzone

brìciola [bri-cio-la] n.f.

Frammento di pane: Il bimbo sparge le briciole di pane in terra. 2 Quantità minima: Quella persona non ha una briciola di gentilezza. 1

sin. 1 mollica, 2 briciolo MR idurre in briciole qualcosa. (Frantumare, annientare.) brìciolo [bri-cio-lo] n.m. Quantità picco-

m.pl. brigatisti, f.pl. brigatiste brìglia [bri-glia] n.f. Ciascuna delle due

pl. briglie, sin. finimento, redine MA gire a briglia sciolta. (Comportarsi con sfrenatezza.) Tenere uno alla briglia. (Tenere a freno qualcuno con severità.) brillànte [bril-lan-te] agg. 1 Che riflette

una luce particolarmente vivida, lucente: La tua camicia ha dei colori brillanti. 2 Che suscita ammirazione: Ha una carriera brillissima: Non ha un briciolo di buona volontà. lante. 3 Vivace, pieno di brio, disinvolto: sin. pizzico, briciola Mi piace il suo carattere brillante. / n.m. bricolage n.m.inv. Attività di chi si de- Diamante tagliato e sfaccettato: Le ha redica a piccoli lavori artigianali eseguiti in galato un anello con brillanti. casa per hobby o divertimento: Il bricola- agg.: sin. 1 splendente, luccicante, contr. 1 opaco, spento ge è la passione del nonno. e parola francese brillantìna [bril-lan-ti-na] n.f. Cosmetibridge n.m.inv. Gioco di carte a coppie. co oleoso che serve a dare lucentezza ai e parola inglese capelli e a mantenere la forma di un’acbriefing n.m.inv. Breve riunione, so- conciatura. prattutto in un’azienda, dove vengono brillàre [bril-la-re] v.tr. Far esplodere: date informazioni o istruzioni. Hanno fatto brillare due mine. / v.intr. 1 e parola inglese Emettere o riflettere una luce vivida: Le

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


brillo

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

128

stelle brillano in cielo. 2 Imporsi all’attenzione per particolari doti: La mia amica brilla per il suo ingegno.

v.intr.: sin. 1 risplendere, luccicare, 2 spiccare, emergere, distinguersi brìllo [bril-lo] agg. Leggermente ubriaco:

Al termine della cena era brillo.

contr. sobrio brìna [bri-na] n.f. Rugiada gelata che si

forma durante la notte quando la temperatura scende sotto zero: All’alba i campi erano coperti di brina. brinàre [bri-na-re] v.tr. Coprire di brina: Il freddo di questa notte ha brinato il parco. / v.intr.impers. Formarsi e depositarsi, detto della brina: Questa notte è brinato. brinàta [bri-na-ta] n.f. Formazione e deposito di brina sul terreno e sulle piante: La brinata di stanotte ha rovinato i fiori. brindàre [brin-da-re] v.intr. Bere alla salute di qualcuno: Brindiamo agli sposi! brìndisi [brin-di-si] n.m.inv. Augurio che si fa a qualcuno o a qualcosa, sollevando il bicchiere e bevendo in suo onore: Gli invitati fecero un brindisi agli sposi. brìo [bri-o] n.m. Allegria, vivacità: È un ragazzo pieno di brio.

broncio

un brivido di paura.

sin. 1 fremito brizzolàto [briz-zo-la-to] agg.

1 Detto di capelli, barba e baffi che cominciano a diventare bianchi: Mio padre ha i capelli brizzolati. 2 Cosparso di piccole macchie fitte che contrastano con il colore di fondo: È un cavallo dal mantello grigio brizzolato. bròcca [broc-ca] n.f. Caraffa per bevande: Ho ordinato due brocche di vino.

pl. brocche

broccàto [broc-ca-to] n.m. Tessuto di

seta decorato con disegni ricamati: Le poltrone sono ricoperte con broccato rosso. bròcco [broc-co] n.m. 1 Cavallo mal ridotto. 2 Persona di capacità limitate, non brava: Quel calciatore è proprio un brocco. pl. brocchi

bròccolo [broc-co-lo] n.m. Varietà di ca-

volfiore: La mamma ha cucinato i broccoli.

ME ssere un broccolo. (Essere stupido.)

brochure n.f.inv. Opuscolo di poche

pagine o foglio ripiegato, con informazioni di vario genere: Puoi leggere la storia di questo museo nella brochure che hai preso all’ingresso.

brioche n.f.inv. Piccolo dolce, morbido

e parola francese sin. dépliant brodàglia [bro-da-glia] n.f. Brodo insi-

e parola francese briosità [brio-si-tà] n.f.inv. Vivacità: È

pl. brodaglie bròdo [bro-do] n.m. Alimento liquido

Non si usa al plurale.

e leggero: Oggi ho mangiato una brioche. piacevole ascoltarlo per la sua briosità.

sin. gaiezza, estrosità brióso [bri-o-so] agg. Vivace e spensiera-

to: È un compagno brioso. brìscola [bri-sco-la] n.f. Gioco popolare italiano che si fa con le carte.

MC ontare quanto il due di briscola. (Non

contare nulla poiché il due, nel gioco della briscola, è la carta che vale meno.) Essere l’asso di briscola. (Avere molta importanza e autorità.) britànnico [bri-tan-ni-co] agg. e n.m. 1

Relativo al popolo dei Britanni. tenente alla Gran Bretagna.

2

Appar-

pido, troppo acquoso.

ottenuto facendo bollire nell’acqua carne o ortaggi o legumi: La nonna ha preparato il brodo per cena.

M L asciar cuocere qualcuno nel suo brodo.

(Lasciare che faccia da sé, non curarsi di quello che fa.) Tutto fa brodo. (Tutto fa comodo.) brodóso [bro-do-so] agg. Molto liquido:

Questo sugo è troppo brodoso. bròglio [bro-glio] n.m. Intrigo: Durante le votazioni si sono verificati dei brogli. pl. brogli

bromùro [bro-mu-ro] n.m. Sale dell’aci-

do bromidrico usato in medicina e in fotografia: Quel farmaco contiene bromuro. bronchiàle [bron-chia-le] agg. Che ripartenente all’antico popolo celtico dei guarda i bronchi: È stato ricoverato in Britanni, stanziato nella Gran Bretagna e ospedale per un’asma bronchiale. in Irlanda. bronchìte [bron-chi-te] n.f. Infiammabrìvido [bri-vi-do] n.m. 1 Sensazione zione dell’apparato respiratorio. improvvisa di freddo: La febbre alta dà i bróncio [bron-cio] n.m. Atteggiamento brividi. 2 Emozione intensa: Ho provato del volto che rivela risentimento: Quando m.pl. britannici, f.pl. britanniche britànno [bri-tan-no] agg. e n.m. Ap-


bronco

129

brulicare

pl. bronci brónco [bron-co] n.m. In anatomia, cia-

Bruciato superficialmente. bruciànte [bru-cian-te] agg. Che scotta: Ha la fronte bruciante per la febbre.

pl. bronchi

nella loc.avv. a bruciapelo con il significa-

viene sgridato, mio fratello tiene il broncio. scuna delle ramificazioni della trachea che portano aria ai polmoni.

sin. rovente, caldissimo bruciapélo [bru-cia-pe-lo] n.m. Usato

broncopolmonìte [bron-co-pol-mo-ni- to di ‘da molto vicino’ o ‘all’improvviso’. te] n.f. Infiammazione che interessa i bruciàre [bru-cia-re] v.tr. 1 Distruggebronchi e gli alveoli polmonari. brontolàre [bron-to-la-re] v.tr. Borbottare: Si allontanò brontolando frasi non chiare. / v.intr. 1 Lamentarsi a bassa voce: I miei compagni brontolano continuamente. 2 Rumoreggiare cupamente: I tuoni brontolavano in lontananza.

re, rovinare con il fuoco: Il contadino ha bruciato gli sterpi. 2 Seccare, inaridire: Il caldo di agosto ha bruciato la campagna. 3 Consumare, dissolvere: Ha bruciato tutti i suoi risparmi. 4 Nello sport, anticipare l’avversario e dargli un grosso distacco: L’atleta bruciò l’avversario con uno scatto. v.tr.: sin. bofonchiare, v.intr.: sin. 1 la- / v.intr. 1 Scottare: Il volante dell’auto gnarsi bruciava. 2 Provare una forte sensazione: brontolìo [bron-to-li-o] n.m. Vocìo pro- Brucia dal desiderio di viaggiare. 3 Essere dotto da più persone che brontolano: Il acceso, in fiamme: Il legno di pino brucia discorso suscitò un brontolio di dissensi. bene nel caminetto. pl. brontolii, sin. borbottio I - ind.pres. io brucio, tu bruci... brontolóne [bron-to-lo-ne] agg. Che / v.rifl. (bruciarsi) 1 Scottarsi, ustionarsi: La borbotta continuamente: Tuo zio è una mamma si è bruciata con l’acqua bollente. 2 persona brontolona. / n.m. Persona che Compromettere la propria carriera con deha il vizio di protestare anche per cose da cisioni inopportune: Quell’uomo si è brucianulla: Quel brontolone non è mai contento. to. / v.intr.pron. (bruciarsi) Essere rovinato m.pl. brontoloni, f.pl. brontolone dal calore eccessivo: Il pollo si è bruciato. brontosàuro [bron-to-sau-ro] n.m. Ret- v.tr.: sin. 1 2 ardere, v.intr.: sin. 1 avvamtile terrestre dell’ordine dei dinosauri, pare, 2 struggersi, smaniare, v.intr.pron.: vissuto nel periodo giurassico, con testa sin. carbonizzarsi piccola e collo e coda lunghissimi. MB ruciare le tappe. (Procedere a ritmo brónzeo [bron-ze-o] agg. Fatto di bronzo. sostenuto.) brónzo [bron-zo] n.m. 1 Lega metallica bruciàto [bru-cia-to] agg. Arso dal fuodi rame e stagno: Quella statuina è di bron- co: Sento odore di arrosto bruciato. zo. 2 Manufatto in bronzo: In Calabria ho bruciatùra [bru-cia-tu-ra] n.f. Segno laammirato i bronzi di Riace. sciato dal fuoco o da un intenso calore: Ho brossùra [bros-su-ra] n.f. Tipo di rilega- medicato la bruciatura al braccio. tura di un libro con semplice cucitura dei sin. scottatura, ustione fogli e con copertina di cartoncino non brucióre [bru-cio-re] n.m. Sensazione rigido: Ho acquistato un libro in brossura. dolorosa prodotta da scottature, da eccesbrowser n.m.inv. In informatica, pro- sivo calore o da infiammazioni: Dopo il gramma che permette di navigare in in- bagno in piscina sentivo bruciore agli occhi. ternet. brùco [bru-co] n.m. Larva di insetto. e parola inglese brucàre [bru-ca-re] v.tr. Strappare con i

denti erba e germogli: Le pecore brucano l’erba del prato. I - ind.pres. io bruco, tu bruchi... bruciacchiàre [bru-ciac-chia-re] v.tr. Bruciare superficialmente: La cuoca ha bruciacchiato il pollo. I - ind.pres. io bruciacchio, tu bruciacchi... bruciacchiàto [bru-ciac-chia-to] agg.

pl. bruchi

brùfolo [bru-fo-lo] n.m. Piccolo foruncolo.

brughièra [bru-ghie-ra] n.f. Terreno pia-

neggiante dove attecchiscono solo cespugli e arbusti. brulicànte [bru-li-can-te] agg. Che si muove in modo confuso e irrequieto: Una folla brulicante ha invaso il mercato. brulicàre [bru-li-ca-re] v.intr. 1 Muoversi in modo confuso, detto soprattutto di

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


brulichio

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

130

bucare

insetti: Nel prato brulicano le formiche. 2 Detto di pensieri, sorgere e moltiplicarsi: Nella sua mente brulicavano tante ipotesi. I - ind.pres. io brulico, tu brulichi...

sin. ferocia, contr. mitezza brùto [bru-to] agg. Privo di ragione, che

pl. brulichii brùllo [brul-lo] agg. Senza piante, nudo,

contr. bella

sin. arido, contr. rigoglioso brùma [bru-ma] n.f. Nebbia, foschia:

contr. 1 bellezza brùtto [brut-to] agg.

si comporta come una bestia: Il suo è un comportamento bruto. / n.m. Bestia, essesin. 1 formicolare, 2 agitarsi re irragionevole: Quando beve troppo, si brulichìo [bru-li-chi-o] n.m. Movimento comporta come un bruto. continuo e confuso: In piazza c’era un brùtta [brut-ta] n.f. Prima stesura di uno brulichio di persone. scritto, disordinata e poco leggibile. spoglio: Il paesaggio di quella regione è brullo.

D’inverno la pianura è avvolta dalla bruma. brunìre [bru-ni-re] v.tr. Lucidare i metalli con particolari sostanze di colore scuro per proteggerli da ruggine e ossidazione: Ha brunito eccessivamente quel vassoio. III - ind.pres. io brunisco, tu brunisci... brunìto [bru-ni-to] agg. 1 Detto di un metallo, che presenta una superficie di colore bruno lucente in seguito al trattamento con particolari sostanze: Ho comprato un vassoio di rame brunito. 2 Detto del corpo, che presenta un colore bruno lucente: Il suo corpo è brunito. brùno [bru-no] agg. Tendente al nero, scuro: Ho la carnagione bruna. / n.m. Persona con la pelle e i capelli scuri.

bruttézza [brut-tez-za] n.f.

1 Caratteristica di ciò che è privo di bellezza. 2 Cosa non piacevole: Non badare alle bruttezze. 1 Sgradevole a vedersi o ad ascoltarsi: In città ci sono brutti palazzi. 2 Negativo dal punto di vista morale, cattivo: Hai compiuto una brutta azione. 3 Riprovevole: Studierò di più per migliorare il brutto voto. 4 Detto del tempo, piovoso o nuvoloso: Le previsioni dicono che sarà brutto tempo. 5 Negativo, spiacevole: Sto attraversando un brutto momento. / n.m. 1 Persona o cosa dall’aspetto non gradevole. 2 Tempo piovoso: Il tempo domani volgerà al brutto.

agg.: contr. chiaro, n.m.: contr. biondo bruschétta [bru-schet-ta] n.f. Pane a fet-

agg.: contr. 1 2 3 4 5 bello, n.m.: contr. 1 2 brutto MA vere una brutta cera. (Avere l’aspetto di una persona che non sta bene.) Vedersela brutta. (Trovarsi in una situazione di grave difficoltà o pericolo.) bruttùra [brut-tu-ra] n.f. Cosa sgradevo-

m.pl. bruschi, f.pl. brusche, sin. 1 acre, agro, 2 sgarbato, 3 repentino, contr. 2 cortese, gentile, garbato brusìo [bru-si-o] n.m. Rumore confuso,

pl. buche

te abbrustolito e condito con aglio, olio, sale e pepe: Ho mangiato le bruschette. brùsco [bru-sco] agg. 1 Che ha sapore tendente all’aspro: Quel vino è gradevole, ma un po’ brusco. 2 Violento, burbero: Le ho risposto in modo brusco. 3 Improvviso, spiacevole: Ho avuto un brusco risveglio.

le sia dal punto di vista estetico che morale: Quella statua è una bruttura. bubbóne [bub-bo-ne] n.m. Rigonfiamento delle ghiandole linfatiche: I malati di peste avevano bubboni su tutto il corpo. bùca [bu-ca] n.f. 1 Cavità del terreno o di altra superficie: Si è slogato un piede cadendo in una buca. 2 Apertura praticata in strutture o superfici varie: Lascia il volantino nella buca delle lettere.

bucanéve [bu-ca-ne-ve] n.m.inv. Pianta erbacea che fiorisce d’inverno anche brut agg.inv. Detto di vini e spumanti sotto la neve. molto secchi: Vorrei un po’ di spumante bucanière [bu-ca-nie-re] n.m. Pirata, brut. corsaro. e parola francese bucàre [bu-ca-re] v.tr. Praticare un foro: brutàle [bru-ta-le] agg. Violento, bestia- A forza di cancellare ho bucato il foglio! le: Egli ha reagito con brutale malvagità. I - ind.pres. io buco, tu buchi... sin. spietato, contr. mite / v.intr.pron. (bucarsi) Forarsi: Si è bucabrutalità [bru-ta-li-tà] n.f.inv. Violenza ta la gomma della bicicletta. disumana: La sua brutalità ci sconvolge. v.tr.: sin. forare, perforare bisbiglio: In classe c’è un gran brusio. pl. brusii


bucato

bugigattolo

131

bucàto [bu-ca-to] agg. Forato: Il calzino

pati. (Rimediare quando ormai è troppo

tardi.) è bucato. / n.m. Lavaggio della biancheria: Lavorare come un bue. (Lavorare sodo e La mamma sta facendo il bucato. senza riposo.) bùccia [buc-cia] n.f. Parte esterna del frutbùfalo [bu-fa-lo] n.m. Mammifero rumito: Mi piace mangiare l’uva con la buccia. nante, con corna robuste e arti corti. pl. bucce, sin. scorza MC adere su una buccia di banana. (Cadere bufèra [bu-fe-ra] n.f. Vento molto forte, accompagnato da neve, pioggia o grandiin un errore facilmente evitabile.) Avere la buccia dura. (Essere resistente ne: Si è scatenata una bufera. alle fatiche e alle sventure.)

sin. tempesta, burrasca

bucherellàre [bu-che-rel-la-re] v.tr. Fa- buffet n.m.inv. re una quantità di piccoli fori: La grandine aveva bucherellato il telone di plastica. sin. foracchiare, trivellare bucherellàto [bu-che-rel-la-to] agg. Pie-

no di piccoli fori. bùco [bu-co] agg. Forato, bucato. / n.m. 1 Piccola apertura tondeggiante: Hai un buco sulla camicia. 2 Luogo piccolo, squallido: Vivono da anni in un buco. 3 Intervallo libero in un arco di tempo fitto di impegni: Hai un buco in mattinata? 4 Ammanco: Si è verificato un buco nel bilancio. m.pl. buchi, f.pl. buche, n.m.: sin. 1 foro

1 Mobile per riporre ciò che serve per la tavola: Ho sistemato i bicchieri nel buffet. 2 Tavolo sul quale viene servito un rinfresco. 3 Rinfresco: Ci servirono un ricco buffet.

e parola francese buffétto [buf-fet-to] n.m. Tocco leggero

sulla guancia, dato con le dita in segno di affetto o in modo scherzoso: Lo zio mi ha salutato con un buffetto. bùffo [buf-fo] agg. Che fa ridere: Stasera ti racconterò una storia buffa.

sin. divertente, comico, contr. serio buffonàta [buf-fo-na-ta] n.f. Azione o

M F are un buco nell’acqua. (Non riuscire a frase ridicola: Noi non abbiamo parteciparaggiungere uno scopo.)

to a quella buffonata.

bucòlico [bu-co-li-co] agg. Pastorale, di sin. pagliacciata, buffoneria buffóne [buf-fo-ne] n.m. tono o ambiente campestre. m.pl. bucolici, f.pl. bucoliche buddìsmo [bud-di-smo] n.m. Religione

fondata sugli insegnamenti di Budda (VI-V sec. a.C.): Il buddismo è diffuso in gran parte dell’Asia centrale e dell’Estremo Oriente. buddìsta [bud-di-sta] agg. Che segue la dottrina di Budda: Il monaco buddista vive nella povertà e nella meditazione. / n.m. e f. Seguace del buddismo. m.pl. buddisti, f.pl. buddiste budèllo [bu-del-lo] n.m. 1 Tratto del tu-

1 Chi parla o si comporta in modo da far ridere. 2 Persona che rallegrava le giornate dei signori nel Medioevo e nel Rinascimento: Le damigelle ridevano ai lazzi del buffone.

sin. 1 pagliaccio, 2 giullare buffonerìa [buf-fo-ne-ri-a] n.f. vedi

BUFFONATA bug n.m.inv. In informatica, errore nella progettazione o realizzazione di un programma: Ho scoperto un bug nel nuovo software.

bo intestinale. 2 Vicolo, passaggio lungo e e parola inglese stretto: Percorremmo un angusto budello. buggeràre [bug-ge-ra-re] v.tr. Ingannare, raggirare, frodare: Quei due ti hanno pl. 1 budella (f.), 2 budelli (m.) budget n.m.inv. Bilancio preventivo, buggerato. disponibilità di denaro: Il nostro budget è bugìa [bu-gi-a] n.f. Falsa affermazione, menzogna: Da piccolo dicevi tante bugie. sufficiente per un investimento. e parola inglese budìno [bu-di-no] n.m. Dolce morbido:

Ho preparato un budino al cioccolato. bùe [bu-e] n.m. Maschio castrato dei bovini domestici.

pl. buoi, sin. bove M I l somaro dà del bue all’asino. (La persona ignorante disprezza un altro ignorante.) Chiudere la stalla quando i buoi sono scap-

sin. falsità, balla M L e bugie hanno le gambe corte. (Prima o poi si scoprono.) bugiàrdo [bu-giar-do] agg. Che non

dice la verità: Si è rivelata una persona bugiarda. / n.m. Persona che mente: Sei un bugiardo! agg.: sin. falso, mentitore, contr. sincero bugigàttolo [bu-gi-gat-to-lo] n.m.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


buio

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

buono

132

Stanzino piccolo e buio. bùio [bu-io] agg. 1 Scarsamente illuminato: La mia abitazione è molto buia. 2 Accigliato, preoccupato: Quando il babbo rincasò, era buio in volto. / n.m. Oscurità, tenebre: I bambini hanno paura del buio.

vacanze in un bungalow al mare. e parola inglese

bunker n.m.inv.

1 Fortino militare in cemento: I militari si sistemarono in un bunker. 2 Rifugio protetto: Negli U.S.A. ci sono bunker antiatomici.

m.pl. bui, f.pl. buie, agg.: sin. 1 oscuro, 2 corrucciato, serio, contr. 1 luminoso, 2 disteso, sereno Buio n.m. si usa solo al singolare. M S alto nel buio. (Iniziativa di cui non si possono prevedere le conseguenze.) bùlbo [bul-bo] n.m. Germoglio sotterra-

e parola inglese buonaféde [buo-na-fe-de] n.f. Convin-

e parola inglese

Con l’aggettivo buono si possono formare alcune parole composte: -b uonanotte inter. e n.f.inv. = formula di saluto usata prima di andare a dormire -b uonasera inter. e n.f.inv. = formula di saluto usata di pomeriggio o di sera -b uongiorno inter. e n.m.inv. = formula di saluto usata al mattino -b uongustaio n.m. = chi ama mangiar bene -b uongusto n.m. = raffinatezza -b uonora n.f. = mattino presto -b uonsenso n.m. = capacità di giudicare rettamente -b uontempone n.m. = persona amante dello scherzo -b uonumore n.m. = allegria -b uonuomo n.m. = persona d’indole pacifica ME ssere una buona forchetta. (Mangiare molto.) Di buona lena. (Con impegno.) Buono a nulla. (Incapace.) Alla buona. (In modo semplice e naturale.)

zione che una persona ha di pensare o agire onestamente: Ho agito in buonafede. Non si usa al plurale.

buonìsmo [buo-ni-smo] n.m.

1 Atteggiamento troppo tollerante e disponibile nei confronti di un avversario, soprattutto neo di forma tondeggiante: Il giardiniere in politica. 2 Esagerazione di buoni senha piantato molti bulbi di tulipano. in un film o in un romanzo: Il bulimìa [bu-li-mi-a] n.f. Malattia che timenti buonismo di questo film è quasi irritante. porta a mangiare smodatamente. [buo-no] agg. 1 Onesto, leale: Tuo bulìmico [bu-li-mi-co] agg. e n.m. e f. buòno padre è un uomo davvero buono. 2 Docile: Detto di chi soffre di bulimia: Conosco Il mio cane è buono, non devi aver paura. 3 un ragazzo bulimico che mangia in contiIndulgente, comprensivo: La zia in quell’ocnuazione. casione è stata buona con i figli. 4 Che precontr. anoressico senta particolari qualità positive: Ieri hanno bulìno [bu-li-no] n.m. Attrezzo simile ad dato in tv un buon film. 5 Vantaggioso: Hai un piccolo scalpello, usato per incidere i fatto un buon affare. 6 Detto del tempo, metalli e il cuoio. sereno: Domani il tempo sarà buono. bulldog n.m.inv. Cane da guardia basso, Comp.magg. più buono o migliore. muscoloso, con pelo corto e muso schiacSup.ass. buonissimo o ottimo. ciato: Ho un bulldog dal pelo rossastro.

bulldozer n.m.inv. Grosso trattore fornito di lama sul davanti, adatto a lavori di scavo e livellamento del terreno.

e parola inglese bullétta [bul-let-ta] n.f. Chiodo piccolo

a capocchia larga.

bullìsmo [bul-li-smo] n.m. Comporta-

mento o atteggiamento prepotente e persecutorio nei confronti di qualcuno più debole: Purtroppo il bullismo si sta diffondendo anche tra i giovanissimi. bùllo [bul-lo] agg. Prepotente e arrogante: A volte un comportamento bullo nasconde insicurezza. / n.m. Persona che con prepotenza vuole imporsi sugli altri: Nella mia scuola c’è un bullo. agg.: sin. spavaldo, n.m.: sin. spaccone bullóne [bul-lo-ne] n.m. Vite tenuta ferma da un dado: Stringi i bulloni della bici. bùmerang [bu-me-rang] n.m.inv. vedi BOOMERANG bungalow n.m.inv. Casetta prefabbricata ad un piano, frequente nei villaggi turistici e nei campeggi: Ho trascorso le / n.m.

1

Aspetto positivo: In quella per-


buonuscita

133

bussare

sona c’è del buono. 2 Documento che dà m.pl. burocratici, f.pl. burocratiche diritto di ricevere denaro, merci o servizi: burocrazìa [bu-ro-cra-zi-a] n.f. 1 Insieme delle norme che regolano la pubblica Ho trovato un buono per uno sconto. agg.: sin. 1 probo, retto, 2 mansueto, pa- amministrazione. 2 Insieme degli uffici cifico, mite, 4 pregevole, valido, bello, 5 statali che si occupano della pubblica propizio, 6 bello, contr. 1 sleale, disonesto, amministrazione: I municipi fanno parte 3 rigido, severo, 4 5 6 cattivo, brutto della burocrazia. 3 Pignoleria nell’osserbuonuscìta [buo-nu-sci-ta] n.f. Somma vare norme e regole: Spesso la burocrazia di denaro versata al dipendente dal datore causa perdite di tempo. sin. 3 fiscalismo di lavoro alla fine del rapporto. burattinàio [bu-rat-ti-na-io] n.m. Arti- burqa n.m. Indumento tradizionale femsta che manovra i burattini dando pubbli- minile usato nei Paesi islamici integralisti, che copre il corpo dalla testa ai piedi, ecci spettacoli. f. burattinaia, m.pl. burattinai, f.pl. burat- cetto un piccolo inserto di velo o di pizzo per gli occhi, per permettere di vedere. tinaie burattìno [bu-rat-ti-no] n.m. 1 Fantoc- e parola araba Si scrive anche burka. cio con testa di legno alla quale è unita una veste aperta in basso, in cui il burat- burràsca [bur-ra-sca] n.f. 1 Tempesta tinaio infila la mano per animarlo: I bam- marina con forte vento: Il pescatore ha bini amano i burattini. 2 Persona priva di affrontato una burrasca. 2 Agitazione, carattere e di personalità: Quell’impiegato litigio violento: Oggi c’è aria di burrasca! pl. burrasche, sin. 1 bufera è un burattino del capo. burrascóso [bur-ra-sco-so] agg. 1 Che sin. 1 marionetta bùrbero [bur-be-ro] agg. Severo, privo minaccia bufera: Si prevede tempo burradi cordialità, scorbutico: Il tuo insegnante scoso. 2 Agitato, aspramente polemico: La ha un’aria burbera. / n.m. Persona scor- riunione è stata burrascosa. sin. 1 tempestoso, perturbato, contr. 1 2 butica: Mio fratello è un burbero. agg.: sin. scontroso, brusco burìno [bu-ri-no] n.m. Persona rozza,

tranquillo, calmo, sereno bùrro [bur-ro] n.m. 1 Prodotto alimen-

v.intr.pron.: sin. beffarsi burlésco [bur-le-sco] agg. Canzonatorio,

sin. precipizio, dirupo

goffa e ignorante. bùrla [bur-la] n.f. Scherzo fatto senza cattive intenzioni: Quella burla è riuscita così bene che ne ha riso anche la vittima. burlàre [bur-la-re] v.tr. Beffare, canzonare: Hai burlato il tuo amico. / v.intr. pron. (burlarsi) Deridere, prendere in giro per divertimento: Spesso i fratelli maggiori si burlano del più piccolo.

tare ottenuto lavorando la panna del latte di vacca: Per merenda mangio pane, burro e marmellata. 2 Qualsiasi sostanza grassa di consistenza simile al burro: Il burro di cacao protegge le labbra. burróne [bur-ro-ne] n.m. Profonda cavità del terreno, causata da fenomeni naturali come una frana o l’erosione di un fiume: L’auto è finita in un burrone.

bus n.m.inv. Mezzo di trasporto pubbliche ha scopo di beffa: Hai un tono di voce co per più persone: Il bus è in ritardo. e parola inglese burlesco. buscàre [bu-sca-re] v.tr. Prendere, ottem.pl. burleschi, f.pl. burlesche burlóne [bur-lo-ne] n.m. Persona alle- nere: Ha buscato quel premio ambìto. I - ind.pres. io busco, tu buschi… gra che si diletta a far burle, che è solita / v.rifl. (buscarsi) Prendersi: Si è buscato scherzare: Il bidello è un vero burlone. buròcrate [bu-ro-cra-te] n.m. e f. 1 Im- un grosso raffreddore. piegato della pubblica amministrazione. v.tr.: sin. guadagnare, prendere, v.rifl.: 2 Impiegato che svolge il suo lavoro con sin. pigliarsi, beccarsi eccessiva pignoleria: Il segretario si com- business n.m.inv. Attività economica molto redditizia, affare. porta da burocrate. burocràtico [bu-ro-cra-ti-co] agg. Che e parola inglese riguarda la burocrazia: Sarebbe meglio bussàre [bus-sa-re] v.intr. Battere alla abolire molte formalità burocratiche. porta per farsi aprire: Ho sentito bussare.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


bussata

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

134

byte

bussàta [bus-sa-ta] n.f. Atto di battere allo stato brado: Il buttero cavalcava dietro alla porta per farsi aprire. bùssola [bus-so-la] n.f. Strumento che indica sempre il Nord e serve per non perdere l’orientamento: Se andate in montagna, portate con voi la bussola.

la sua mandria.

buzzùrro [buz-zur-ro] n.m. Persona rozza e ignorante, burino. bye bye inter. Addio, arrivederci. e espressione inglese

M P erdere la bussola. (Arrabbiarsi, perdere bypass n.m.inv. In chirurgia, innesto

su una vena o arteria chiusa di un tratto

la calma.)

bussolòtto [bus-so-lot-to] n.m. Reci- di vena o arteria sano, che permette la piente cilindrico di legno o di latta: I giocatori tenevano i dadi nel bussolotto.

normale circolazione sanguigna. e parola inglese

byte n.m.inv. In informatica, gruppo di Involucro, custodia otto bit che il computer elabora per scridi carta in cui si chiudono le lettere per vere una lettera o un numero. spedirle: Scrivi l’indirizzo sulla busta. 2 e parola inglese Astuccio, custodia flessibile di pelle, tessuto, plastica o altro materiale: Ho comperato una busta di pelle per gli occhiali. bustarèlla [bu-sta-rel-la] n.f. Somma di denaro data illegalmente a qualcuno per spingerlo ad agire in proprio favore. bùsto [bu-sto] n.m. 1 Parte superiore del corpo umano: Tieni il busto eretto. 2 Scultura di un personaggio dalla testa al petto, senza le braccia: Hanno posto all’entrata il busto del fondatore. 3 Corpetto fornito di stecche con cui le donne si stringevano l’addome e i fianchi per modellare la figura: Mia nonna portava il busto. 4 Struttura ortopedica che serve a correggere malformazioni della parte superiore del corpo. buttafuòri [but-ta-fuo-ri] n.m.inv. Persona addetta ad allontanare da un locale chi disturba: All’entrata della discoteca c’è sempre il buttafuori. buttàre [but-ta-re] v.tr. 1 Lanciare, gettare: È vietato buttare oggetti dal finestrino del treno. 2 Disfarsi di qualcosa: Ho buttato via un vecchio vestito. / v.rifl. (buttarsi) 1 Lanciarsi, gettarsi: Dopo la partita si è buttato sul letto, sfinito. 2 Dedicarsi a qualcosa con entusiasmo: Il papà si è buttato anima e corpo nell’impresa. sin. barattolo bùsta [bu-sta] n.f.

1

v.tr.: sin. 1 scagliare, tirare, 2 liberarsi, contr. 2 conservare, v.rifl.: sin. 1 tuffarsi M B uttare all’aria. (Mettere sottosopra.) Buttarsi giù. (Avvilirsi.) butteràto [but-te-ra-to] agg. Pieno di

piccole cicatrici: Il volto di quel signore è tutto butterato. bùttero [but-te-ro] n.m. 1 Cicatrice lasciata sulla pelle dalle pustole del vaiolo. 2 Guardiano di mandrie di buoi o cavalli


c

cacio

135

C

c

¿C ¿c

c n.f. o m. Terza lettera dell’alfabeto, pl. cacche càccia [cac-cia] n.f. 1 Uccisione o cattura consonante compresa tra la b e la d. cabaret n.m.inv. 1 Locale notturno in di animali: Sono contrario alla caccia. 2 cui hanno luogo spettacoli di varietà: Alla fine dell’Ottocento molti artisti si ritrovavano nei cabaret di Parigi. 2 Lo spettacolo stesso: Questo cabaret è stato divertente. e parola francese cabarettìsta [ca-ba-ret-ti-sta] s.m. e f.

Artista che si esibisce recitando scenette comiche e satiriche: Questa sera in TV c’è lo spettacolo di un giovane cabarettista. cabìna [ca-bi-na] n.f. 1 In una nave, piccolo ambiente destinato al riposo dell’equipaggio e dei passeggeri. 2 Struttura chiusa che ha all’interno un telefono pubblico: Ti telefonerò da una cabina. 3 Costruzione in legno che si trova lungo le spiagge e consente ai bagnanti di cambiarsi gli abiti. 4 Parte mobile di un impianto di sollevamento di persone o cose: La cabina dell’ascensore era affollata. 5 Piccolo vano in automezzi o impianti, dove si trova chi li manovra: L’operaio è entrato nella cabina della gru. cablàggio [ca-blag-gio] n.m. 1 Insieme dei cavi che collegano parti di apparecchi o impianti elettrici o elettronici. 2 Installazione di collegamenti tra le parti di impianti elettrici o elettronici. cablàre [ca-bla-re] v.t. 1 Collegare i componenti di un’apparecchiatura o impianto elettrico o elettronico: Il sindaco propone di cablare la città per modernizzarla. 2 Trasmettere una notizia via cavo. cabriolet n.m.inv. Tipo di auto con tetto completamente apribile.

Azione di inseguire qualcuno per catturarlo: I poliziotti si misero alla caccia del malvivente. 3 Ricerca avida e affannosa: Va sempre a caccia di guadagni. / n.m.inv. Aereo militare. n.f.: pl. cacce, sin. 2 inseguimento, ricerca cacciagióne [cac-cia-gio-ne] n.f. Selvag-

gina: Questa zona è ricca di cacciagione. cacciàre [cac-cia-re] v.tr. 1 Inseguire animali selvatici per catturarli o per ucciderli. 2 Mandar via, allontanare: Non so come cacciare le zanzare dalla mia stanza. I - ind.pres. io caccio, tu cacci... / v.rifl. (cacciarsi) 1 Mettersi: Ti sei cacciato in un bel pasticcio. 2 Andare a finire, nascondersi: Dove si sarà cacciato? v.tr.: sin. 2 scacciare, v.rifl.: sin. 1 2 ficcarsi, contr. 1 togliersi, levarsi cacciatóre [cac-cia-to-re] n.m. Chi prati-

ca la caccia: Mio zio è un cacciatore.

f. cacciatrice, m.pl. cacciatori, f.pl. cacciatrici cacciavìte [cac-cia-vi-te] n.f. Arnese che

serve per serrare o allentare le viti.

sin. giravite

cachemire n.m.inv. Lana a pelo lungo e molto pregiata, ricavata dal vello di una razza di capre del Kashmir (regione dell’India del Nord): La mamma mi ha comprato un maglione di cachemire. e parola francese càchi [ca-chi] agg.inv. Che ha color giallo

sabbia, caratteristico degli abiti coloniali e di molte divise militari. / n.m.inv. 1 Albero da frutto originario della Cina e e parola francese del Giappone. 2 Frutto dell’albero che ha cacào [ca-ca-o] n.m. Polvere scura otte- lo stesso nome. nuta dai semi della pianta che ha lo stesso càcio [ca-cio] n.m. Formaggio. nome e utilizzata nella produzione del M C ome il cacio sui maccheroni. (Detto di cioccolato. cosa appropriata alla circostanza.) Non si usa al plurale.

càcca [cac-ca] n.f. Feci, escrementi: Il bimbo fa la cacca nel vasino.

Essere alti come un soldo di cacio. (Essere molto piccoli di statura.) Essere pane e cacio con qualcuno. (Essere

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


cactus

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

calamita

136

in grande amicizia.)

Prendiamo un aperitivo al caffè?

càctus [cac-tus] n.m.inv. Pianta grassa sin. 4 bar, caffetteria dalla superficie spinosa, che cresce nei caffeìna [caf-fe-i-na] n.f. Sostanza ecciPaesi caldi.

cadàvere [ca-da-ve-re] n.m. umano dopo la morte. magra e pallida. sin.

1

salma

2

Corpo Persona molto 1

cadavèrico [ca-da-ve-ri-co] agg.

1 Che riguarda il corpo umano dopo la morte. 2 Molto pallido: Si vede che hai paura: hai una faccia cadaverica!

tante contenuta in varie bevande. caffellàtte [caf-fel-lat-te] n.m.inv. Miscela di latte e caffè. Si dice anche caffelatte.

caffetterìa [caf-fet-te-ri-a] n.f. Locale

dove si servono bevande e cibi. caffettièra [caf-fet-tie-ra] n.f. Recipiente in cui si prepara il caffè. cafóne [ca-fo-ne] agg. Villano, zotico: m.pl. cadaverici, f.pl. cadaveriche, contr. Non sopporto la gente cafona. / n.m. Per2 colorito sona maleducata: È proprio un cafone! cadènte [ca-den-te] agg. Sul punto di cagionévole [ca-gio-ne-vo-le] agg. Che crollare, malandato: La casa dove è nato il è debole e si ammala facilmente. bisnonno è ormai cadente. sin. gracile, malaticcio cadènza [ca-den-za] n.f. 1 Modulazione cagliàre [ca-glia-re] v.intr. Coagularsi, della voce di chi parla: La zia quando parla detto del latte. ha una cadenza monotona. 2 Andamento I - ind.pres. io caglio, tu cagli... ritmico di un ballo o di una musica: Que- sin. rapprendersi, raggrumarsi sto ballo ha una cadenza veloce. càglio [ca-glio] n.m. Sostanza acida che sin. 1 inflessione si ricava dallo stomaco dei ruminanti cadére [ca-de-re] v.intr. 1 Precipitare lattanti: Il caglio viene utilizzato per provodall’alto in basso: Una mela è caduta dall’al- care la coagulazione del latte. bero. 2 Crollare: Durante la tempesta è pl. cagli caduta una tegola. 3 Perdere il potere, cagnàra [ca-gna-ra] n.f. Chiasso o rudetto di organismo politico: Ieri è caduto il more di gente che si diverte o litiga: La governo. 4 Cedere: La città assediata cadde discussione sfociò in una cagnara. dopo una settimana. 5 Ricorrere, giunge- cagnésco [ca-gne-sco] agg. Usato solo re: Il tuo compleanno cade di dicembre. 6 nella loc.avv. in cagnesco con il significaRimanere ucciso in guerra: In ogni guerra to di ‘con sguardo torvo’: Mi ha guardato cadono molti civili. in cagnesco. II - ind.pass.rem. io caddi, tu cadesti, caimàno [cai-ma-no] n.m. Rettile simile egli cadde, noi cademmo, voi cadeste, al coccodrillo che vive nei fiumi dell’Ameessi caddero; fut.sempl. io cadrò, tu ca- rica centro-meridionale. drai...; cond.pres. io cadrei, tu cadresti... càla [ca-la] n.f. Insenatura marina molto sin. 1 2 cascare, 4 arrendersi, 6 morire aperta e con acque poco profonde. cadùco [ca-du-co] agg. Destinato a ces- calabróne [ca-la-bro-ne] n.m. Insetto sare o a cadere: Il tiglio ha foglie caduche. simile alla vespa, di colore bruno scuro m.pl. caduchi, f.pl. caduche o nero e con addome variegato di giallo. cadùta [ca-du-ta] n.f. 1 Moto casuale calamàio [ca-la-ma-io] n.m. Piccolo redall’alto verso il basso: Per la caduta da cipiente in cui una volta si teneva l’inchiocavallo è stato trasportato in ospedale. 2 stro e si intingeva la penna. Fine, perdita di potere, d’importanza: La calamàro [ca-la-ma-ro] n.m. 1 Mollusco caduta dell’Impero Romano d’Occidente è che in caso di pericolo emette un liquido avvenuta nel 476 d.C. nero. 2 Cerchio livido attorno agli occhi, sin. 2 rovina provocato da stanchezza o malattia: Hai caffè [caf-fè] n.m.inv. 1 Arbusto carat- dormito poco stanotte e hai certi calamari! teristico delle regioni tropicali. 2 Semi calamìta [ca-la-mi-ta] n.f. Qualsiasi cordella pianta che ha lo stesso nome. 3 Be- po capace di attrarre il ferro o altre sovanda ottenuta da tali semi, tostati o ma- stanze ferromagnetiche: Mi è caduto l’ago, cinati: Appena alzato bevo un buon caffè. lo ritroverò con la calamita. 4 Locale in cui si servono bevande e cibi: sin. magnete


calamità

137

calcolatore

calamità [ca-la-mi-tà] n.f.inv. Disgrazia pasto di sabbia, pietrisco, cemento e acche colpisce molte persone o cose, catastrofe: L’alluvione è una grave calamità.

qua: In edilizia si usa il calcestruzzo. calcétto [cal-cet-to] n.m. Gioco simile al sin. sciagura, disastro calcio, giocato su un campo di piccole dicalamitàre [ca-la-mi-ta-re] v.tr. 1 Tra- mensioni con cinque giocatori per squadra. smettere a un corpo le proprietà di una calciàre [cal-cia-re] v.tr. Colpire con il calamita: Con questo esperimento ho cala- piede: Il centravanti ha calciato il pallone mitato un chiodo. 2 Attrarre a sé: L’attore segnando. / v.intr. Tirare calci: Il bambino è riuscito a calamitare l’attenzione generale. incominciò a calciare. sin. 1 magnetizzare, 2 attirare I - ind.pres. io calcio, tu calci... calànte [ca-lan-te] agg. Che diminuisce: calciatóre [cal-cia-to-re] n.m. Atleta che La luna è in fase calante. fa parte di una squadra di calcio. calàre [ca-la-re] v.tr. Far discendere: I f. calciatrice, m.pl. calciatori, f.pl. calciatrici pescatori hanno calato le reti in mare. / calcinàccio [cal-ci-nac-cio] n.m. Pezzo di v.intr. 1 Diminuire: Il prezzo delle auto intonaco caduto. quest’anno è calato. 2 Tramontare: Il sole pl. calcinacci oggi cala alle diciotto. / v.rifl. (calarsi) càlcio [cal-cio] n.m. 1 Elemento chimico Discendere tenendosi a un sostegno: Lo presente negli organismi animali e vegescalatore si è calato in un crepaccio. tali: Le nostre ossa sono composte essenv.tr.: sin. abbassare, contr. sollevare, zialmente da calcio. 2 Colpo dato col piede v.intr.: contr. 1 aumentare, 2 sorgere o con le zampe. 3 Gioco tra due squadre calàta [ca-la-ta] n.f. Discesa: In agosto c’è che consiste nel mandare il pallone in rela calata dei turisti in Italia. te colpendolo con i piedi. 4 Impugnatura càlca [cal-ca] n.f. Affollamento di perso- di un’arma da fuoco portatile: Il ladro lo ne: Al mercato c’era una calca incredibile. tramortì con il calcio della pistola. collettivo, pl. calche, sin. ressa, folla calcàgno [cal-ca-gno] n.m. Tallone. Calcagno in senso figurato nei modi di dire al plurale, diventa femminile: le calcagne. MA vere uno alle calcagna. (Essere inseguito da vicino da qualcuno.) Levare le calcagna. (Fuggire di gran corsa.) calcàre [cal-ca-re] v.tr. 1 Premere con i

piedi, calpestare. 2 Pigiare, comprimere: Calca i vestiti nel baule. 3 Copiare un disegno ripassandone i contorni, per imprimerli su un foglio posto sotto. I - ind.pres. io calco, tu calchi...

MC alcare la mano. (Esagerare.)

Calcare le orme di qualcuno. (Prenderlo come esempio da seguire.)

/ n.m. Roccia sedimentaria ricca di carbonato di calcio. calcàreo [cal-ca-re-o] agg. Che presenta calcare. m.pl. calcarei, f.pl. calcaree càlce [cal-ce] n.f. Composto bianco ot-

tenuto dalla cottura del calcare ad alte temperature: I muratori usano la calce. / loc.avv. (in calce) A fondo pagina: La domanda deve essere firmata in calce. Calce n.f. non si usa al plurale.

sin. 2 pedata, 3 football Calcio 1 3 non si usa al plurale. MD are un calcio alla fortuna. (Non approfittare di un’occasione molto favorevole.) calcìstico [cal-ci-sti-co] agg. Che riguarda

il gioco del calcio.

f. calcistica, m.pl. calcistici, f.pl. calcistiche càlco [cal-co] n.m. Impronta di un oggetto

ottenuta in cera, argilla o gesso: Ho riprodotto con l’argilla il calco di varie monete. pl. calchi

calcolàre [cal-co-la-re] v.tr.

1 Determinare una quantità: Ha imparato facilmente a calcolare la somma di due numeri. 2 Valutare, esaminare attentamente: Il medico ha calcolato bene tutti i rischi dell’operazione. 3 Tenere conto di qualcosa: Calcola che arriva sempre in ritardo!

sin. 1 contare, 2 considerare, soppesare calcolatóre [cal-co-la-to-re] agg. 1 Che

esegue calcoli. 2 Che pensa solo ai propri vantaggi, egoista: È un uomo calcolatore. / n.m. 1 Macchina che esegue calcoli ed elabora dati. 2 Persona che valuta attentamente vantaggi e svantaggi prima di compiere qualcosa. f. calcolatrice, m.pl. calcolatori, f.pl. cal-

calcestrùzzo [cal-ce-struz-zo] n.m. Im- colatrici

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


calcolatrice

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

138

calmante

calcolatrìce [cal-co-la-tri-ce] n.f. Stru- tà (calendario scolastico, calcistico...). mento elettronico di piccole dimensioni con cui si eseguono i calcoli.

pl. calendari calènde [ca-len-de] n.f.pl. Primo giorno

Operazione matematica. 2 Previsione: Secondo i miei calcoli arriveranno tra pochi minuti. 3 Sassolino che si forma in alcune cavità dell’organismo, provocando disturbi alla salute: Sono stato operato di calcoli ai reni.

MR inviare alle calende greche. (Rinviare a

sin. calcolatore càlcolo [cal-co-lo] n.m.

1

del mese presso gli antichi Romani.

tempo indeterminato, in quanto nel calendario greco non esistono le calende.) calèsse [ca-les-se] n.m. Piccolo carro

trainato da un cavallo. càlibro [ca-li-bro] n.m. 1 Strumento per misurare con precisione le dimensioni di sin. 1 conto caldàia [cal-da-ia] n.f. Apparecchio che pezzi lavorati: Il babbo ha misurato con il scalda l’acqua trasformandola in vapore e calibro il diametro del tubo da sostituire. 2 Diametro della canna di un’arma da fuoproducendo così energia. caldarròsta [cal-dar-ro-sta] n.f. Casta- co. 3 Qualità, carattere, portata: Quel ministro è un personaggio di grosso calibro. gna arrostita. caldeggiàre [cal-deg-gia-re] v.tr. Soste- sin. 3 importanza nere, appoggiare con partecipazione: Il càlice [ca-li-ce] n.m. 1 Bicchiere simile a direttore ha caldeggiato la tua assunzione. un cono rovesciato, fornito di un piede allungato e poggiante su una base circolare. I - ind.pres. io caldeggio, tu caldeggi... calderóne [cal-de-ro-ne] n.m. Grosso 2 Vaso liturgico per la consacrazione del vino durante la messa. 3 Parte del fiore recipiente usato per cucinare. MM ettere tutto nello stesso calderone. (Met- costituita dai sepali: Un insetto si è posato tere insieme più elementi o più idee che sul calice di un fiore. meriterebbero di essere divisi.)

càldo [cal-do] agg.

Che ha la temperatura superiore a quella normale: Detesto bere il latte caldo. 2 Che produce una senzazione di calore: Questo maglione di lana è molto caldo. 3 Molto intenso, affettuoso: Mi ha accolto con un caldo abbraccio. 4 Caratterizzato da continui conflitti: L’Africa è un continente caldo. / n.m. 1 Temperatura elevata: Mia madre soffre molto il caldo. 2 Momento cruciale: Nel caldo della discussione scoppiò a piangere. 1

agg.: contr. 1 freddo, 2 fresco, 4 tranquillo, n.m.: sin. 1 calore, contr. 1 freddo MN on fa né caldo né freddo. (Non interessa.) Testa calda. (Persona esaltata.) Notizia calda. (Recentissima.) caleidoscòpio [ca-lei-do-sco-pio] n.m.

Tubo cilindrico dentro il quale sono contenuti pezzetti di vetro colorato e specchi; accostandolo all’occhio e ruotandolo esso produce coloratissimi disegni simmetrici. pl. caleidoscopi calendàrio [ca-len-da-rio] n.m.

1 Sistema di suddivisione del tempo in giorni, mesi e anni, stabilito in base a determinati cicli astronomici. 2 Pubblicazione dove vengono riportati i giorni e i mesi dell’anno: Appesi il calendario in sala. 3 Elenco delle varie fasi di svolgimento di un’attivi-

sin. 1 coppa calìffo [ca-lif-fo] n.m. In passato, capo

supremo islamico.

calìgine [ca-li-gi-ne] n.f. 1 Fumo denso,

foschia, pulviscolo scuro: Dopo l’eruzione la valle era invasa dalla caligine. 2 Nebbia. càlla [cal-la] n.f. Pianta con infiorescenza profumata. call center loc.sost.m.inv. Servizio, anche automatizzato, che risponde a chiamate telefoniche: Mia sorella lavora temporaneamente in un call center. e espressione inglese calligrafìa [cal-li-gra-fi-a] n.f.

1 Arte di scrivere in forma elegante e regolare: Un tempo a scuola si insegnava anche la calligrafia. 2 Modo di scrivere, scrittura: Hai una bella calligrafia. càllo [cal-lo] n.m. Indurimento della pelle.

M F are il callo a una cosa. (Abituarvisi.)

Pestare i calli a una persona. (Molestarla, indispettirla.) càlma [cal-ma] n.f. 1 Stato del mare in

assenza di vento: Faccio un giro in barca perché è ritornata la calma. 2 Silenzio, tranquillità: Qui non c’è un momento di calma. sin. 1 bonaccia, 2 pace, contr. 1 tempesta calmànte [cal-man-te] n.m. Sostanza

che attenua il dolore e tranquillizza. contr. eccitante


calmare

139

calmàre [cal-ma-re] v.tr.

1 Ridurre alla calma, quietare: La maestra cercò di calmare gli alunni scalmanati. 2 Placare il dolore fisico: L’infermiere mi calmò il dolore con un analgesico. / v.intr.pron. (calmarsi) 1 Diventare tranquillo: Dopo la sfuriata si calmò. 2 Detto di dolore fisico, attenuarsi: Il mal di denti si è calmato.

v.tr.: sin. 1 placare, chetare, 2 alleviare, contr. 1 agitare, 2 acuire, v.intr.pron.: sin. 1 placarsi, chetarsi, contr. 1 infuriarsi càlmo [cal-mo] agg. 1 Detto del mare

calzino

atteggiamento calpesti i sentimenti altrui.

sin. 2 disprezzare calpestìo [cal-pe-sti-o] n.m. Rumore

confuso di passi: Un improvviso calpestio in giardino lo fece sobbalzare. pl. calpestii

calumet n.m.inv. Pipa sacra dei Pellirosse, fumata dai capi delle tribù come simbolo di pace e fratellanza.

e parola francese calùnnia [ca-lun-nia] n.f. Diceria falsa,

maldicenza: Lo denunciò per calunnie. senza onde o del tempo sereno in assenza calunniàre [ca-lun-nia-re] v.tr. Accusare di vento: Oggi il mare è calmo. 2 Quieto, falsamente, screditare con false chiactranquillo: La giornata di lavoro è stata chiere: Ha calunniato il suo miglior amico. I - ind.pres. io calunnio, tu calunni... calma. 3 Pacifico: Ha un carattere calmo. contr. 1 2 3 agitato càlo [ca-lo] n.m. 1 Diminuzione: Si è ve-

sin. denigrare, diffamare, contr. lodare calùra [ca-lu-ra] n.f. Caldo soffocante

sin. 1 cordiale, contr. 2 freddoloso calòtta [ca-lot-ta] n.f. 1 Oggetto o strut-

v.tr.: sin. portare, indossare, contr. sfilare calzascàrpe [cal-za-scar-pe] n.m.inv.

dell’estate: Non sopporto la calura. calvàrio [cal-va-rio] n.m. 1 Luogo in cui Gesù fu crocifisso. 2 Continua sofferenza, tribolazione: La sua vita è un calvario. sin. 1 2 riduzione, contr. 1 aumento calóre [ca-lo-re] n.m. 1 Sensazione de- calvìzie [cal-vi-zie] n.f. Caduta dei capelterminata dalla vicinanza di un corpo li: Ha iniziato una cura contro la calvizie. Non si usa al plurale. caldo: In cucina il forno acceso emana un gradevole calore. 2 Energia in grado di càlvo [cal-vo] agg. Privo di capelli. riscaldare, prodotta da fonti naturali o sin. pelato artificiali: Il sole è una fonte di calore. 3 càlza [cal-za] n.f. Indumento di lana, Affetto, intensità di sentimento: Il babbo cotone, nylon o seta che riveste i piedi e mi parlò con tanto calore. 4 Periodo di le gambe. fertilità delle femmine degli animali: La calzamàglia [cal-za-ma-glia] n.f. Indumento di tessuto leggero aderente alle mia gatta è in calore. gambe: I ballerini indossano la calzamaglia. sin. 3 partecipazione calorìa [ca-lo-ri-a] n.f. Unità di misura pl. calzemaglie o calzamaglie dell’energia quotidianamente necessaria calzànte [cal-zan-te] agg. Appropriato, all’organismo per vivere: Devi mangiare adeguato: Hai fatto un esempio calzante. / n.m. Arnese di materiale vario che aiuta alimenti ricchi di calorie. calorìfero [ca-lo-ri-fe-ro] n.m. Apparec- a infilarsi le scarpe. chio che riscalda gli ambienti facendo n.m.: sin. calzascarpe circolare acqua o aria calda, termosifone. calzàre [cal-za-re] v.tr. Mettere ai piedi: caloróso [ca-lo-ro-so] agg. 1 Fervido, L’infermiere calza scarpe bianche. / v.intr. pieno di calore: Accolsero il presidente con Andare bene, essere della forma e della un caloroso applauso. 2 Detto di persona, misura adeguate: Questo cappotto ti calza in modo impeccabile. che non soffre il freddo. rificato un calo nella vendita delle automobili. 2 Decadimento, perdita di qualcosa: Ho un calo dell’udito.

tura di forma convessa, rotondeggiante. 2 In geografia, ciascuna delle due zone terrestri limitate dal circolo polare artico e dal circolo polare antartico: La calotta polare è coperta dai ghiacci. calpestàre [cal-pe-sta-re] v.tr. 1 Schiacciare con i piedi: Non calpestare le aiuole. 2 Non tenere in considerazione: Con il tuo

vedi CALZANTE

calzatùra [cal-za-tu-ra] n.f. Qualsiasi tipo o forma di scarpa.

calzaturìficio [cal-za-tu-ri-fi-cio] n.m. Fabbrica in cui si producono le scarpe.

pl. calzaturifici calzìno [cal-zi-no] n.m. Calza corta da

uomo o da bambino.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


calzolaio

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

calzolàio [cal-zo-la-io] n.m. Chi ripara o fabbrica artigianalmente le scarpe.

f. calzolaia, m.pl. calzolai, f.pl. calzolaie calzóne [cal-zo-ne] n.m. 1 Indumento

che copre la persona dalla cintola in giù seguendo la biforcazione delle gambe: Hai i calzoni sporchi. 2 Disco sottile di pasta lievitata, ripiegato in due e farcito. sin. 1 brache, pantaloni Calzone 1 si usa solo al plurale. camaleónte [ca-ma-le-on-te] n.m.

camion

140

1

Il nome camera, seguito da un altro nome o aggettivo, indica un locale destinato a usi specifici o un organismo di vario tipo: - c amera blindata = locale sotterraneo con porta blindata, nel quale le banche custodiscono valori e metalli preziosi - c amera dei deputati = una delle due assemblee del Parlamento (l’altra è il Senato), con potere legislativo - c amera di commercio = assemblea degli operatori economici - c amera di consiglio = locale nel quale i giudici si riuniscono per deliberare le cause - c amera oscura = locale in cui si sviluppano le fotografie

Rettile con corpo tozzo e occhi sporgenti, che può mutare il colore della pelle con il variare delle condizioni ambientali. 2 Persona che cambia facilmente opinione: Quella persona è un camaleonte. cambiàle [cam-bia-le] n.f. Titolo di cre- cameraman n.m.inv. Operatore che dito con il quale una persona si impegna usa la cinepresa. a pagare una somma entro una certa data. e parola inglese cameràta [ca-me-ra-ta] n.m. e f. Comsin. pagherò cambiaménto [cam-bia-men-to] n.m. pagno di studi, d’armi e simili. / n.f. Locale che serve da dormitorio, specie nelle Trasformazione, mutamento. cambiàre [cam-bia-re] v.tr. 1 Sostitui- caserme e nei collegi. re una cosa con un’altra: La mamma ha m.pl. camerati, f.pl. camerate cambiato le lenzuola del letto. 2 Mutare, camerière [ca-me-rie-re] n.m. Persona trasformare: Internet ha cambiato le no- addetta ai servizi di tavola o domestici in stre abitudini. 3 Far indossare a qualcuno case private, alberghi o ristoranti: Per le indumenti puliti o diversi: Il babbo cambia ordinazioni rivolgetevi al cameriere. il bambino. 4 Dare l’equivalente di una f. cameriera, m.pl. camerieri, f.pl. cameriere somma di denaro in monete di diverso camerìno [ca-me-ri-no] n.m. Piccola taglio o in moneta estera: Devo cambiare stanza riservata ad attori, cantanti e ballequesti euro in dollari. / v.intr. Mutare rini per vestirsi e truccarsi. càmice [ca-mi-ce] n.m. Veste usata dal aspetto, carattere: I tempi sono cambiati. personale sanitario o da altre categorie di I - ind.pres. io cambio, tu cambi... / v.rifl. (cambiarsi) Indossare un altro ve- lavoratori, per motivi igienici. camicerìa [ca-mi-ce-ri-a] n.f. Laboratorio stito: Mi cambio subito e scendo. dove si confezionano e si vendono camiv.tr.: sin. 2 modificare càmbio [cam-bio] n.m. 1 Sostituzione: cie: Quella camiceria è molto fornita. Con la nuova stagione si fa il cambio dei camìcia [ca-mi-cia] n.f. Indumento con vestiti. 2 Prezzo al quale la moneta di maniche lunghe o corte e con apertura sul uno Stato può essere sostituita con quella davanti, che copre il tronco di una persona. di un altro Stato. 3 Strumento che serve a pl. camicie iocarsi la camicia. (Rischiare e perdere modificare le marce di velocità di un vei- M G tutto al gioco.) colo: Il cambio dell’auto mi crea problemi. pl. cambi, sin. 1 permuta cambùsa [cam-bu-sa] n.f. Dispensa dei

viveri a bordo di un’imbarcazione. camèlia [ca-me-lia] n.f. Arbusto ornamentale con fiori bianchi e rossi e foglie ovali lucide. càmera [ca-me-ra] n.f. 1 Stanza di un appartamento: Ha un appartamento di tre camere. 2 Stanza destinata al riposo: La camera matrimoniale è molto ampia.

Sudare sette camicie. (Faticare molto.)

camìno [ca-mi-no] n.m.

1 Piano attrezzato per accendere il fuoco all’interno di un ambiente chiuso, sormontato da una cappa: Durante l’inverno accendiamo il camino. 2 Tubo stretto che dal focolare arriva al tetto, canna fumaria: Un tempo i camini erano puliti dagli spazzacamini. càmion [ca-mion] n.m.inv. Veicolo per trasportare carichi pesanti.


camionista

141

campeggio

camionìsta [ca-mio-ni-sta] n.m. e f. Per- centri abitati: Da piccolo abitavo in camsona addetta alla guida del camion.

m.pl. camionisti, f.pl. camioniste cammèllo [cam-mel-lo] agg.inv. Che ha

colore marrone chiaro. / n.m. 1 Grosso animale del deserto, con due gobbe sul dorso. 2 Tessuto soffice e leggero ottenuto con la lana ricavata dal pelo dell’animale che ha lo stesso nome: Quella signora ha un cappotto di cammello. 3 Colore marrone chiaro. cammèo [cam-me-o] n.m. Gemma lavorata a tutto tondo o a rilievo.

pagna. 2 Ciclo di operazioni militari: Il bisnonno partecipò alla campagna d’Africa. 3 Insieme di operazioni tese al raggiungimento di un fine ben preciso: Ieri è iniziata la campagna elettorale. sin. 2 guerra

campagnòlo [cam-pa-gno-lo] agg. Pro-

prio della campagna. / n.m. Abitante della campagna.

agg.: sin. agreste, rustico, n.m.: sin. villano, contr. cittadino campàna [cam-pa-na] n.f. Strumento

camminaménto [cam-mi-na-men-to] di bronzo a forma di tazza rovesciata che n.m. Passaggio scavato nel terreno che immette nelle trincee al riparo dalle offese nemiche. camminàre [cam-mi-na-re] v.intr. 1 Spostarsi a piedi, procedere: Il nonno cammina molto. 2 Essere in moto, funzionare, detto di meccanismi: Questo orologio non cammina più. 3 Andare avanti, progredire: La tecnologia in questi ultimi anni sta camminando molto velocemente. camminàta [cam-mi-na-ta] n.f. 1 Lungo percorso a piedi: Per arrivare fin qui ho fatto una bella camminata! 2 Modo di camminare: Hai una camminata molleggiante.

suona quando viene colpito da una barra di metallo interna (battaglio), o da un martello esterno: Ogni mattina suonano le campane della cattedrale.

M S entire tutte e due le campane. (Ascoltare

le ragioni di entrambi i contendenti.) Tenere sotto una campana di vetro. (Custodire con molta cura.) campanàccio [cam-pa-nac-cio] n.m.

Campana appesa al collo degli animali da pascolo.

pl. campanacci campanèllo [cam-pa-nel-lo] n.m. 1 Pic-

colo strumento a forma di campana che si suona agitandolo o tirando una cordicella: camminatóre [cam-mi-na-to-re] n.m. Il giudice ha suonato il campanello in aula. 2 Dispositivo sonoro elettrico: Hanno suoChi ha buona resistenza a camminare. f. camminatrice, m.pl. camminatori, f.pl. nato il campanello, vai ad aprire. campanìle [cam-pa-ni-le] n.m. Costrucamminatrici cammìno [cam-mi-no] n.m. 1 Viaggio, zione, spesso a forma di torre, in cui sono passeggiata: Dopo una sosta, riprese il cam- installate una o più campane: Dal campamino. 2 Progresso, sviluppo: Il cammino nile del duomo si vede tutta la pianura. campàre [cam-pa-re] v.intr. Mantenersi della scienza è sbalorditivo. in vita, sopravvivere: Quella persona camsin. 1 2 percorso camomìlla [ca-mo-mil-la] n.f. 1 Pianta pa di elemosina. irare a campare. (Vivere alla giornata.) erbacea con fiori bianchi simili a piccole M T margherite. 2 Infuso di fiori della pianta campeggiàre [cam-peg-gia-re] v.intr. che ha lo stesso nome con proprietà seda- 1 Soggiornare in un luogo con una tenda, tive: Prima di andare a letto ho bevuto una roulotte o simili: Stanotte campeggeremo vicino al lago. 2 Spiccare, essere in evitazza di camomilla. camòrra [ca-mor-ra] n.f. Organizzazione denza: Nella piazza campeggia un obelisco. I - ind.pres. io campeggio, tu campeggi... criminale sviluppatasi in Campania. camòscio [ca-mo-scio] n.m. 1 Mammife- sin. 2 risaltare, troneggiare ro con corna quasi diritte che vive in alta campeggiatóre [cam-peg-gia-to-re] montagna. 2 Pelle dell’animale che ha n.m. Chi soggiorna in campeggio. lo stesso nome: La zia ha acquistato una f. campeggiatrice, m.pl. campeggiatori, f.pl. campeggiatrici giacca di camoscio. campéggio [cam-peg-gio] o camping pl. camosci campàgna [cam-pa-gna] n.f. 1 Estesa n.m. 1 Soggiorno in tenda, camper o rousuperficie di terreno aperto, lontana dai lotte. 2 Luogo attrezzato per il soggiorno sin. 2 andatura

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


camper

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

cancelliere

142

in tenda, camper o roulotte.

Scendere in campo. (Entrare in lotta.)

pl. campeggi

camposànto [cam-po-san-to] n.m. Ci-

e parola inglese campèstre [cam-pe-stre] agg. Che ri-

dere: Non camuffare la verità. / v.rifl. (camuffarsi) Mascherarsi: Per la festa quei ragazzi si sono camuffati da donne.

camper n.m.inv. Autofurgone attrezzato mitero. camuffàre [ca-muf-fa-re] v.tr. Nasconcome abitazione per viaggi turistici. guarda la campagna.

sin. rurale, agreste, contr. cittadino

v.tr.: sin. mascherare, contr. rivelare, sco-

prire, v.rifl.: sin. travestirsi camping n.m.inv. vedi CAMPEGGIO campionamènto [cam-pio-na-men-to] canàglia [ca-na-glia] n.f. Persona poco

n.m. 1 Raccolta di elementi rappresentativi di una merce o di un materiale, o di un aspetto della realtà, da osservare o studiare allo scopo di ricavarne informazioni valide per la totalità dell’oggetto in esame: L’Ente del parco ha attivato il campionamento dei terreni e delle acque del territorio. campionàrio [cam-pio-na-rio] agg. Che presenta esemplari di prodotti o merci: Abbiamo visitato la fiera campionaria. / n.m. Raccolta ordinata di pezzi rappresentativi di merci, a scopo di propaganda commerciale: L’orefice ci presentò il suo campionario. m.pl. campionari, f.pl. campionarie campionàto [cam-pio-na-to] n.m. Ciclo

di competizioni sportive: Domenica prossima inizierà il campionato di basket. sin. torneo

campióne [cam-pio-ne] agg.inv.

1 Detto di atleta o squadra, che ha vinto una competizione o un campionato: La squadra campione è stata premiata. 2 Relativo a una parte rappresentativa di un tutto: L’indagine campione diede questi risultati. / n.m. 1 Nello sport, atleta o squadra che si classifica al primo posto in una competizione. 2 Persona che si distingue in una certa attività: In matematica sono un campione. 3 Piccolo pezzo di un prodotto che serve da esempio: La sarta le mostrò un campione di stoffa.

n.m.: f. campionessa, m.pl. campioni, f.pl. campionesse, sin. 3 modello, contr. 2 schiappa, agg.inv.: sin. 1 vincente càmpo [cam-po] n.m. 1 Terreno desti-

nato alla coltivazione o al pascolo. 2 Area delimitata destinata a un uso specifico: Ci vediamo al campo sportivo. 3 Settore, ambito: Egli è un esperto nel campo dei computer. 4 Nel linguaggio militare, luogo di combattimento o di esercitazioni. sin. 3 ramo, branca MP rendere campo. (Estendersi.)

raccomandabile, mascalzone.

pl. canaglie, contr. galantuomo canàle [ca-na-le] n.m. 1 Corso d’acqua

creato artificialmente per l’irrigazione, la navigazione, la bonifica: Il canale di Suez è molto trafficato. 2 Braccio di mare tra due terre, più ampio di uno stretto: Il canale della Manica separa la Gran Bretagna dalla Francia. 3 Conduttura per lo scolo delle acque: I canali del tetto sono rovinati. 4 Mezzo, via: Le vendite sono aumentate grazie al canale della pubblicità. 5 Emittente che trasmette programmi televisivi o radiofonici: Che c’è di bello sul primo canale? sin. 4 tramite

canalizzàre [ca-na-liz-za-re] v.tr. Dotare

di una rete di corsi d’acqua artificiali: Occorre canalizzare quelle zone aride. canalóne [ca-na-lo-ne] n.m. Solco naturale tra due pareti rocciose. cànapa [ca-na-pa] n.f. 1 Pianta erbacea dalla quale si ricava una fibra tessile. 2 Fibra tessile ottenuta dagli steli della pianta che ha lo stesso nome. canarìno [ca-na-ri-no] n.m. Uccello dal canto armonioso con piume gialle e verdi. cancellàre [can-cel-la-re] v.tr. 1 Togliere o coprire una scritta in modo da renderla illeggibile: Non cancellate le operazioni scritte alla lavagna. 2 Estinguere, annullare: In pochi mesi ha cancellato il suo debito.

sin. 2 eliminare cancellàta [can-cel-la-ta] n.f. Recinto

costituito da barre verticali di ferro o di legno, inferriata. cancellatùra [can-cel-la-tu-ra] n.f. Segno fatto per cancellare. cancellerìa [can-cel-le-ri-a] n.f. 1 Tutto ciò che serve per scrivere (penne, matite, gomme...). 2 In Germania e in Austria, sede del primo ministro. 3 In alcuni Stati, amministrazione centrale della politica estera e relativi uffici. cancellière [can-cel-lie-re] n.m. 1 In al-


cancellino

cane

143

cuni Stati, titolo di primo ministro: Il cancelliere della Germania è venuto in Italia. 2 Funzionario addetto alla registrazione degli atti presso il giudice o il pretore. cancellìno [can-cel-li-no] n.m. Cuscinetto di stoffa usato per cancellare le scritte sulla lavagna. cancèllo [can-cel-lo] n.m. Chiusura di un ingresso costituita da elementi di ferro o di legno: Questo cancello è arrugginito. cancerògeno [can-ce-ro-ge-no] agg. Che favorisce lo sviluppo del cancro: Inavvertitamente respiriamo gas cancerogeni. / n.m. Sostanza che può provocare l’insorgere del cancro: Il tabacco è un cancerogeno. cancrèna [can-cre-na] n.f. Grave infezione che distrugge i tessuti intorno a una ferita. càncro [can-cro] n.m. 1 In astronomia, costellazione zodiacale. 2 In astrologia, segno zodiacale dominante nel periodo tra il 22 giugno e il 22 luglio. 3 Tumore maligno. candeggiàre [can-deg-gia-re] v.tr. Rendere bianchi i tessuti con l’uso di speciali prodotti: Ricorda di candeggiare il bucato. I - ind.pres. io candeggio, tu candeggi... sin. sbiancare

candeggìna [can-deg-gi-na] n.f. Sostanza usata per rendere bianco il bucato. candéggio [can-deg-gio] n.m. Operazione per rendere bianchi i tessuti. pl. candeggi candéla [can-de-la] n.f.

1 Cilindretto di cera munito di stoppino, usato per illuminare. 2 Elemento del motore a scoppio che fa scattare la scintilla per accendere la miscela nella camera di combustione.

v.tr.: contr. dimettere, v.rifl.: contr. ritirarsi, dimettersi candidàto [can-di-da-to] n.m. Chi si

sottopone al giudizio di elettori o di esaminatori per ottenere una carica o una promozione: I candidati alla maturità si stanno preparando. candidatùra [can-di-da-tu-ra] n.f. Disponibilità di una persona a rivestire una carica elettiva. candid camera loc.sost.f.inv. 1 Macchina fotografica o cinematografica usata per riprendere un soggetto senza farsi vedere. 2 Ripresa, generalmente in video, realizzata di nascosto dal soggetto: Senza saperlo, mentre ero in stazione, mi sono ritrovato in una candid camera. e espressione inglese càndido [can-di-do] agg.

1 Bianco, puro e lucente: Ho sciato su una neve candida. 2 Schietto, innocente: Il tuo amico ha un animo candido.

contr. 1 nero, scuro, 2 malizioso candìre [can-di-re] v.tr. Far bollire la

frutta in uno sciroppo di zucchero per confettarla: La nonna candisce le arance. III - ind.pres. io candisco, tu candisci... candìto [can-di-to] agg. e n.m. Detto di pezzo di frutta bollita in uno sciroppo di zucchero: Quel panettone è senza i canditi. candóre [can-do-re] n.m. Bianchezza intensa e splendente: La tua camicia è di un candore eccezionale. Non si usa al plurale.

càne [ca-ne] agg.inv. Caratterizzato da particolare intensità: Oggi fa un freddo

MR eggere la candela. (Essere insieme a due cane. / n.m. 1 Mammifero domestico allefidanzati.)

vato dall’uomo per la fedeltà e l’istinto che

candelàbro [can-de-la-bro] n.m. Soste- lo caratterizzano, variamente classificato

gno a più bracci alle cui estremità sono fissate le candele. candelière [can-de-lie-re] n.m. Sostegno per una sola candela. candelòtto [can-de-lot-to] n.m. Cilindro che sprigiona sostanze nebbiogene o lacrimogene: La polizia lanciò candelotti lacrimogeni sui manifestanti. candidàre [can-di-da-re] v.tr. Presentare qualcuno a un’elezione per ottenere una carica: Il partito ha candidato alle elezioni il proprio segretario. / v.rifl. (candidarsi) Presentarsi a un esame o a un’elezione per ottenere una carica: Tuo zio si è candidato alla carica di presidente della società.

secondo le razze e le attitudini. 2 Persona che svolge male la sua attività: Quel musicista è un cane! 3 Nelle armi da fuoco, martelletto a molla che percuote la capsula della cartuccia: Il cane del fucile è lento.

n.m.: f. cagna, m.pl. cani, f.pl. cagne MC ane bastonato. (Persona avvilita, delusa.) Solo come un cane. (Abbandonato.) Essere come cane e gatto. (Non riuscire ad andare d’accordo.) P C hi dorme con i cani si leva con le pulci. (Chi pratica il male finisce male.) Cane non mangia cane. (I mascalzoni non si tradiscono tra di loro.)

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


canestro

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

144

Non stuzzicare il can che dorme. (Non fare arrabbiare chi è quieto.) Can che abbaia non morde. (Chi fa la voce grossa non è pericoloso.) canèstro [ca-ne-stro] n.m. 1 Recipiente

canottiera

penna si è rotto.

cannéto [can-ne-to] n.m. Terreno in cui

crescono canne in abbondanza. cannìbale [can-ni-ba-le] n.m. 1 Mangiatore di carne umana. 2 Persona crudele, inumana: Quando si comporta in quel modo è un vero cannibale.

di vimini con un manico arcuato. 2 Nel basket, cerchio metallico che sostiene una reticella forata in basso, attraverso sin. 1 antropofago cui bisogna far passare la palla. cannibalìsmo [can-ni-ba-li-smo] n.m. sin. 1 paniere Pratica che consiste nel cibarsi di carne cànfora [can-fo-ra] n.f. Sostanza odoro- umana. sa che tiene lontane le tarme: La nonna ha sin. antropofagia messo della canfora nell’armadio. cannocchiàle [can-noc-chia-le] n.m. cangiànte [can-gian-te] agg. Che cam- Strumento ottico per l’osservazione di ogbia colore a seconda della luce più o getti più o meno lontani: Ho osservato l’emeno intensa: È un bel tessuto cangiante. clissi di luna con un potente cannocchiale. cangùro [can-gu-ro] n.m. Mammifero cannonàta [can-no-na-ta] n.m. 1 Colpo australiano con zampe posteriori grandi e di cannone. 2 Cosa o persona eccezionaadatte al salto, fornito di una tasca (mar- le: Come nuotatore è una vera cannonata! supio) dove i cuccioli completano il loro cannóne [can-no-ne] n.m. 1 Arma da sviluppo. fuoco in grado di scagliare lontano i procanìcola [ca-ni-co-la] n.f. Caldo torrido iettili. 2 Persona molto brava in un settodell’estate: Non sopporto la canicola. re: Sono un cannone in matematica. sin. afa, calura, vampa cannonière [can-no-nie-re] n.m. Nel canìle [ca-ni-le] n.m. 1 Luogo per l’alle- calcio, attaccante che segna molti goal. vamento o per la custodia temporanea dei cannùccia [can-nuc-cia] n.f. Asticciola cani. 2 Casotto per il cane, cuccia. cava di plastica, vetro o paglia usata per canìno [ca-ni-no] agg. Che riguarda il bere bibite: Non bere direttamente dalla cane: Ho visitato una mostra canina. / lattina: usa la cannuccia! n.m. Dente aguzzo: Al bimbo è spuntato canòa [ca-no-a] n.f. Imbarcazione dalla un canino. forma allungata e assottigliata, ad uno, cànna [can-na] n.f. 1 Pianta con fusto due o quattro posti, spinta da particolari vuoto ed elastico: Lo stagno è circondato remi a pale larghe. da canne. 2 Attrezzo lungo e leggero, cànone [ca-no-ne] n.m. 1 Somma da costituito dal fusto della pianta che ha lo versare per poter utilizzare un bene di stesso nome o simile a esso: Ho una nuova altri o un servizio: Il canone televisivo è aucanna da pesca. 3 Tubo di varia grandezza mentato. 2 Modello, norma: Mia sorella ci e materia: L’organo della chiesa è munito tiene a seguire i canoni della moda. 3 Elendi canne. 4 Parte di un’arma da fuoco da co di opere e autori presi come modello: cui esce il proiettile. Conosco bene il canone dei poeti elegiaci. 4 ME ssere come una canna al vento. (Avere un Elenco dei santi riconosciuti dalla Chiesa. carattere debole, facilmente influenzabi- canòro [ca-no-ro] agg. 1 Musicale: D’ele dagli altri.) state si organizzano numerose manifestacannèlla [can-nel-la] agg.inv. Che ha zioni canore. 2 Che canta spesso e in mocolore giallo-bruno. / n.f. 1 Piccola pian- do melodioso: Ogni mattina un uccellino ta tipica delle regioni tropicali asiatiche. canoro si posa sul mio davanzale. 2 Corteccia aromatica di colore giallo- sin. 2 canterino bruno della pianta che ha lo stesso nome, canottàggio [ca-not-tag-gio] n.m. usata come spezia in cucina: La nonna ha Sport praticato con leggere imbarcazioni preparato un dolce alla cannella. 3 Piccolo a remi, a uno o più vogatori. tubo nella parte terminale di una condutNon si usa al plurale. tura, da cui sgorga l’acqua. canottièra [ca-not-tie-ra] n.f. Maglietta cannèllo [can-nel-lo] n.m. Cilindretto al- leggera di lana o di cotone, senza maniche lungato di materiale vario: Il cannello della e scollata.


canottiere

145

sin. canotta

canottière [ca-not-tie-re] n.m. Chi pratica il canottaggio.

canòtto [ca-not-to] n.m. Piccola imbarcazione a remi o a motore.

canovàccio [ca-no-vac-cio] n.m.

1 Trama schematica di un lavoro teatrale, in base alla quale gli attori improvvisano le battute. 2 Panno di tela grossolana per usi di cucina.

caotico

terrato o ricavato sotto il livello del suolo. 2 Nell’industria vinicola, insieme di locali adibiti alla fabbricazione e alla conservazione del vino: Nel mio paese c’è una grande cantina sociale. 3 Osteria. 4 Locale per la vendita del vino al minuto, enoteca. sin. 1 scantinato cànto [can-to] n.m.

1 Esecuzione vocale di una melodia: Ha intonato un canto allegro. 2 Verso melodioso di uccelli canori e pl. canovacci, sin. 2 strofinaccio di altri animali: D’estate, in campagna, ricantànte [can-tan-te] n.m. e f. Persona suona il canto delle cicale. 3 Suono di uno che si dedica al canto per professione. strumento: Adoro il canto del violoncello. cantàre [can-ta-re] v.tr. 1 Eseguire un 4 Componimento poetico: Oggi abbiamo pezzo melodico vocale: Canta sempre mo- parlato dei canti di Leopardi. 5 Angolo: Se tivi allegri. 2 Narrare, esaltare: Il poeta ne stava lì in un canto a guardarci. Virgilio cantò le gesta di Enea. / v.intr. 1 cantonàta [can-to-na-ta] n.f. Angolo Modulare la voce seguendo una melodia. esterno di un edificio all’incrocio di due 2 Svolgere la professione di cantante. 3 strade: Svolta alla seconda cantonata. Detto di uccelli, emettere suoni armoniosi: M P rendere una cantonata. (Commettere un Il tuo canarino canta soavemente. 4 Conerrore grossolano.) fessare: Un componente della banda cantò. cantùccio [can-tuc-cio] n.m. Angolo inv.tr.: sin. 2 celebrare, v.intr.: sin. 4 spiffe- terno di una stanza, di un mobile, di un rare, contr. 4 tacere cassetto. cantastòrie [can-ta-sto-rie] n.m. e f.inv. pl. cantucci Persona girovaga che racconta storie in canùto [ca-nu-to] agg. 1 Detto di capelli, versi: Alla fiera mi sono fermata ad ascol- barba e baffi, che ha colore bianco. 2 Dettare un cantastorie. to di persona, che ha capelli, barba e baffi cantautóre [can-tau-to-re] n.m. Chi bianchi: Mio nonno è canuto. canta canzoni che egli stesso ha compo- canyon n.m.inv. Gola stretta e profonda, sto: Quel cantautore avrà successo. scavata dall’acqua tra le rocce: Il canyon è f. cantautrice, m.pl. cantautori, f.pl. can- tipico di alcune regioni degli USA.

tautrici

e parola inglese

tare a mezza voce un motivo musicale: Mi piace canticchiare sotto la doccia. I - ind.pres. io canticchio, tu canticchi...

prendere in giro, schernire: Quando sbaglio i miei amici mi canzonano.

canticchiàre [can-tic-chia-re] v.tr. Can- canzonàre [can-zo-na-re] v.tr. Deridere,

sin. canterellare càntico [can-ti-co] n.m. Componimento

sin. beffare canzóne [can-zo-ne] n.f.

1 Composizione da musicare e cantare: Mi piace ascolpoetico di contenuto religioso: S. France- tare quella canzone. 2 Componimento posco scrisse “Il cantico delle creature”. etico formato da più strofe: Le canzoni del pl. cantici Petrarca piacciono molto all’insegnante. cantière [can-tie-re] n.m. 1 Stabilimen- canzonière [can-zo-nie-re] n.m. 1 Racto dove si costruiscono e si varano navi. colta di componimenti lirici: Questa po2 Area che ospita le attrezzature e i mate- esia è tratta dal canzoniere di Saba. 2 riali necessari alla realizzazione di opere Raccolta di canzonette: Mi puoi prestare il edilizie, stradali... canzoniere del festival di Sanremo?

MA vere in cantiere. (Avere in preparazione.) collettivo

cantilèna [can-ti-le-na] n.f.

1 Canzonci- càos [ca-os] n.m. Disordine, confusione: na ripetitiva, nenia, filastrocca. 2 Tono di Nella tua camera regna il caos. voce monotono: Cerca di non leggere con sin. pandemonio, baraonda, contr. ordine quella cantilena. Non si usa al plurale. sin. 2 lagna caòtico [ca-o-ti-co] agg. Estremamente cantìna [can-ti-na] n.f. 1 Locale semin- disordinato, confuso: Lungo il viale c’è un

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


capace

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

traffico caotico.

f. caotica, m.pl. caotici, f.pl. caotiche capàce [ca-pa-ce] agg. 1 In grado di com-

piere qualcosa: È stato capace di risolvere il problema. 2 Esperto: È un operaio capace. 3 Adatto a contenere molte cose o persone: Il salone è capace di cento persone. contr. 1 2 incapace, inesperto capacità [ca-pa-ci-tà] n.f.inv.

1 Abilità, idoneità a fare qualcosa: L’allenatore ha una grande capacità di farsi capire. 2 Possibilità di contenere qualcosa: La damigiana ha una capacità di cinquanta litri.

sin. 2 capienza capacitàrsi [ca-pa-ci-tar-si] v.rifl. Con-

vincersi, rendersi conto: Non posso capacitarmi dell’accaduto. capànna [ca-pan-na] n.f. 1 Piccola costruzione in legno, paglia o frasche: Tengo tutti i miei attrezzi in quella capanna. 2 Casa povera, baracca.

sin. 1 capanno, 2 tugurio capannèllo [ca-pan-nel-lo] n.m. Gruppo

di persone che discutono o chiacchierano in strada o in piazza. collettivo, sin. crocchio capànno [ca-pan-no] n.m.

Costruzione di frasche o paglia in cui si nasconde il cacciatore: I cacciatori attendono la preda nascosti nel capanno. 2 Piccola costruzione usata come deposito: La zappa si trova nel capanno. 1

sin. 1 2 casotto, capanna capannóne [ca-pan-no-ne] n.m. Costru-

zione a uso industriale o impiegata per custodire merci e macchinari. caparbietà [ca-par-bie-tà] n.f.inv. Ostinazione: La sua caparbietà è stata premiata. sin. cocciutaggine, contr. arrendevolezza capàrbio [ca-par-bio] agg. Ostinato, coc-

ciuto: Tuo nipote è caparbio.

m.pl. caparbi, f.pl. caparbie capàrra [ca-par-ra] n.f. Somma di dena-

ro che si versa in anticipo quando si firma un contratto.

sin. anticipo, acconto capatìna [ca-pa-ti-na] n.f. Visita veloce:

Ho fatto una capatina al bar.

capitale

146

peli del capo umano: Hai i capelli troppo lunghi. 2 Filamento: Con i capelli del granoturco ho intrecciato una collana.

M S paccare un capello in quattro. (Fare di-

stinzioni troppo sottili, cavillare.) Averne fin sopra i capelli. (Essere stufo di qualcuno o di qualcosa.) Non torcere un capello a una persona. (Non arrecarle il minimo danno.) capèstro [ca-pe-stro] n.m. 1 Corda per

legare gli animali per la testa: Il bue veniva tirato per il capestro. 2 Corda usata per impiccare i condannati alla forca. sin. 1 cavezza, 2 cappio capezzàle [ca-pez-za-le] n.m.

1 Guanciale che va da un lato all’altro del letto. 2 Letto di chi è malato o sta per morire: È stato al suo capezzale fino alla guarigione. capézzolo [ca-pez-zo-lo] n.m. Piccola sporgenza al centro della mammella, da cui esce il latte: Il neonato si è attaccato al capezzolo della madre. capiènte [ca-pien-te] agg. In grado di contenere molte persone o cose, ampio: Il teatro della mia città è molto capiente.

contr. angusto capiènza [ca-pien-za] n.f. Possibilità di

contenere, capacità.

capigliatùra [ca-pi-glia-tu-ra] n.f. Insieme dei capelli di una persona.

collettivo, sin. chioma capillàre [ca-pil-la-re] agg. Detto di atti-

vità o azione curata nei minimi particolari: La polizia svolse un’indagine capillare. / n.m. Piccolissimo canale in cui scorre il sangue: Si ruppe alcuni capillari del naso. capinéra [ca-pi-ne-ra] n.f. Uccello che ha una calotta nera sulla fronte, dal canto dolcissimo. capìre [ca-pi-re] v.tr. 1 Comprendere: Ho capito subito ciò che mi volevi dire. 2 Riuscire a sentire ciò che un altro dice: Non ti capisco, c’è troppo rumore! 3 Penetrare profondamente con l’intelletto: Faccio fatica a capire quella poesia. III - ind.pres. io capisco, tu capisci... / v.rifl.recipr. (capirsi) Intendersi: Quei due si capiscono con un solo sguardo.

capeggiàre [ca-peg-gia-re] v.tr. Con- v.tr.: sin.

1 2 3

intendere, v.rifl.recipr.:

durre, guidare: Spartaco capeggiò la rivolta sin. comprendersi degli schiavi. capitàle [ca-pi-ta-le] agg. 1 Che riguarda I - ind.pres. io capeggio, tu capeggi... la testa, il capo e quindi la vita stessa: Fu sin. comandare condannato alla pena capitale. 2 Fondacapéllo [ca-pel-lo] n.m. 1 Ciascuno dei mentale, essenziale: Ciò che ti dico è di


capitalismo

147

capitale importanza. / n.f. Città principale di uno Stato, dal punto di vista politico e amministrativo: La capitale d’Italia è Roma. / n.m. 1 Patrimonio, ricchezza in denaro, complesso di beni mobili e immobili: Mio zio possiede un vastissimo capitale. 2 Mezzi economici a disposizione di una società: Ha investito tutto il capitale dell’azienda in quell’affare. agg.: contr. 2 secondario capitalìsmo [ca-pi-ta-li-smo] n.m. Siste-

ma economico-sociale fondato sull’investimento di capitale privato. capitalìsta [ca-pi-ta-li-sta] agg. Che riguarda il capitalismo: In Occidente prevale un’economia capitalista. / n.m. e f. Persona che possiede e utilizza il suo patrimonio in attività economiche produttive. m.pl. capitalisti, f.pl. capitaliste capitàno [ca-pi-ta-no] n.m. 1 Nell’eser-

cito, comandante di un gruppo di soldati. 2 Nella marina, comandante di una nave. 3 Nello sport, atleta cui è affidato il comando di una squadra. capitàre [ca-pi-ta-re] v.intr. 1 Giungere per caso: Siamo capitati a Roma durante lo sciopero dei mezzi pubblici. 2 Presentarsi: Mi è capitata un’occasione incredibile. 3 Accadere, succedere: Purtroppo nella vita capitano anche questi fatti. sin. 2 offrirsi, 3 verificarsi, avvenire capitèllo [ca-pi-tel-lo] n.m. Elemento ter-

minale di una colonna: I capitelli di quelle colonne erano diversi l’uno dall’altro. capitolàre [ca-pi-to-la-re] v.intr. Cedere, arrendersi: Dopo l’assedio la città capitolò. capìtolo [ca-pi-to-lo] n.m. 1 Ciascuna delle parti in cui è suddiviso un libro: Ho letto i primi tre capitoli del romanzo. 2 Periodo di tempo: Si è concluso un capitolo importante della mia vita. capitómbolo [ca-pi-tom-bo-lo] n.m. Caduta accidentale e violenta a testa all’ingiù: Ha fatto un capitombolo per le scale. sin. ruzzolone càpo [ca-po] n.m.

1 Testa: Il bimbo ha battuto il capo. 2 Persona al vertice di un’organizzazione o di una gerarchia: Il capo dello Stato ha visitato la mia regione. 3 Unità in un insieme di animali o di cose (capo di bestiame, capo di abbigliamento...). 4 Indumento: Ha acquistato un capo elegante. 5 In geografia, sporgenza di terraferma sul mare: Vasco de Gama giunse al

capolinea

Capo di Buona Speranza.

sin. 2 dirigente, 5 promontorio M F ra capo e collo. (All’improvviso.) In capo al mondo. (Molto lontano.) Senza capo né coda. (Sconclusionato.) capobànda [ca-po-ban-da] n.m. e f. Chi

si pone a capo di una banda di malandrini: Quel ragazzo è il capobanda della nostra via. m.pl. capibanda, f.pl. capobanda capòcchia [ca-poc-chia] n.f. Estremità

tondeggiante di spilli e fiammiferi. capoclàsse [ca-po-clas-se] n.m. e f. Alunno cui sono affidate piccole mansioni nell’ambito della classe: L’insegnante ha nominato il nuovo capoclasse.

m.pl. capiclasse, f.pl. capoclasse capodànno [ca-po-dan-no] n.m. Primo

giorno dell’anno. pl. capodanni

capodòglio [ca-po-do-glio] n.m. Grosso mammifero cetaceo che vive in acque temperate o tropicali. pl. capodogli

capofamìglia [ca-po-fa-mi-glia] n.m. e f. Chi sta a capo del nucleo familiare.

m.pl. capifamiglia, f.pl. capofamiglia capofìla [ca-po-fi-la] n.m. e f. Chi è pri-

mo di una fila ordinata di persone, animali o cose: Non perdere di vista il capofila.

m.pl. capifila, f.pl. capofila capofìtto [ca-po-fit-to] agg. Con la testa

in giù, usato soprattutto nella loc.avv. a capofìtto con il significato di ‘con molto impegno’: Si è buttato a capofitto nello studio del russo. capogìro [ca-po-gi-ro] n.m. Giramento di testa, vertigine: Ho avuto un capogiro. capogrùppo [ca-po-grup-po] agg.inv. Che è a capo di un gruppo di imprese: La società capogruppo rischia di fallire. / n.m. e f. Chi dirige e coordina un gruppo di persone: Questa sera il capogruppo riunirà i membri della commissione. n.m. e f.: m.pl. capigruppo, f.pl. capogruppo capolavóro [ca-po-la-vo-ro] n.m. 1

Opera di grande valore, la migliore di un artista o di un periodo: Questo dipinto è un capolavoro. 2 Ciò che presenta una caratteristica positiva o negativa al massimo grado: La tua ricerca è stata un capolavoro di ingegnosità. capolìnea [ca-po-li-ne-a] n.m. Punto terminale di un servizio di trasporto pub-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


capolino

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

148

blico: L’autobus era arrivato al capolinea.

pl. capilinea o capolinea capolìno [ca-po-li-no] n.m. Piccolo ca-

cappotto

capovòlgere [ca-po-vol-ge-re] v.tr.

1

Ribaltare: Il mare mosso ha capovolto un peschereccio. 2 Trasformare, cambiare po, usato soprattutto nella loc. far ca- radicalmente: La tua testimonianza ha polino con il significato di ‘affacciarsi, capovolto la situazione. mostrarsi appena’: Il sole fa capolino tra II - si coniuga come volgere. le nuvole. / v.intr.pron. (capovolgersi) 1 Rovesciarcapolìsta [ca-po-li-sta] n.m. e f. Chi oc- si: Durante la tempesta si sono capovolte cupa il primo posto in una lista o in una alcune barche. 2 Diventare diverso, camclassifica: La mia squadra è la capolista del biare radicalmente: Dopo i due goal subiti campionato di calcio. la situazione si è capovolta. m.pl. capilista, f.pl. capolista capoluògo [ca-po-luo-go] n.m. Città

principale di una regione, sede degli organi amministrativi. pl. capoluoghi

capomàstro [ca-po-ma-stro] n.m. Persona che dirige i lavori in un cantiere.

pl. capomastri o capimastri caporàle [ca-po-ra-le] n.m. Militare che

riveste il più basso grado nella gerarchia dell’esercito. caporepàrto [ca-po-re-par-to] n.m. e f. Chi dirige un reparto in un complesso industriale, in un’azienda o in un ospedale. m.pl. capireparto, f.pl. caporeparto caposàldo [ca-po-sal-do] n.m. 1 Fonda-

mento, parte essenziale: Devo memorizzare i capisaldi di questa teoria scientifica. 2 Fortificazione difensiva: Il caposaldo dei nemici era stato conquistato. pl. capisaldi, sin. 2 roccaforte caposquàdra [ca-po-squa-dra] n.m. e f.

v.tr.: sin. 1 rivoltare, rovesciare capovòlta [ca-po-vol-ta] n.f. Salto con

capovolgimento del corpo e ritorno nella posizione iniziale. càppa [cap-pa] n.f. 1 Mantello munito di cappuccio: Si è presentata alla festa con una cappa di velluto. 2 Parte del camino che sta sopra il focolare e serve per convogliare il fumo nella canna fumaria: La cappa del camino è otturata. cappèlla [cap-pel-la] n.f. 1 Piccolo edificio sacro isolato o compreso nella struttura di altri edifici: Quel castello ha anche una cappella. 2 Testa del fungo. cappèllo [cap-pel-lo] n.m. 1 Copricapo di varia forma e materiale: Indossava un cappello di paglia. 2 Parte introduttiva, preambolo di un discorso, di uno scritto: Ho apprezzato il cappello del tuo discorso. sin. 2 introduzione, premessa M F ar tanto di cappello. (Riconoscere i meriti di qualcuno o l’importanza di qualcosa.) càpperi [cap-pe-ri] inter. Esprime me-

Chi è a capo di un gruppo di lavoratori, di scolari, di atleti. raviglia, sorpresa: Capperi, che belle foto! m.pl. capisquadra, f.pl. caposquadra càppero [cap-pe-ro] n.m. 1 Arbusto mecapostazióne [ca-po-sta-zio-ne] n.m. diterraneo dai fiori bianchi o rosati e dai e f. Dirigente di una stazione ferroviaria. frutti a bacca allungata. 2 Bacca commem.pl. capistazione, f.pl. capostazione stibile della pianta che ha lo stesso nome, capostìpite [ca-po-sti-pi-te] n.m. Chi ha conservata sotto aceto o sotto sale. dato origine a una dinastia o a un’illustre càppio [cap-pio] n.m. 1 Annodatura che famiglia: L’uomo del ritratto è il capostipi- si può sciogliere tirandone uno dei capi: te della famiglia. Ho imparato a fare il cappio con i lacci delle capotàvola [ca-po-ta-vo-la] n.m. e f. scarpe. 2 Nodo scorsoio, laccio. 1 Chi siede al posto d’onore a tavola. 2 pl. cappi, sin. 2 capestro Posto d’onore a tavola. cappottàre [cap-pot-ta-re] v.intr. Rom.pl. capitavola, f.pl. capotavola vesciarsi, capovolgersi per un incidente o capouffìcio [ca-po-uf-fi-cio] o capuf- una frenata, detto di autoveicoli o aerei. fìcio n.m. e f. Chi dirige un ufficio. cappòtto [cap-pot-to] n.m. Indumento m.pl. capiufficio, f.pl. capoufficio di tessuto pesante che si indossa sopra i capovèrso [ca-po-ver-so] n.m. In uno vestiti: Ho un nuovo cappotto per l’inverno. scritto, inizio del periodo dopo che si è sin. paltò, pastrano andati a capo: Il capoverso è riconoscibile M F are cappotto. (Battere l’avversario in un gioco senza fargli fare nemmeno un da una piccola rientranza.


cappuccino

caratteristica

149

punto.)

non proprie, ma di altre persone.)

cappuccìno [cap-puc-ci-no] agg.inv. càpsula [ca-psu-la] n.f. 1 In farmacia, in-

Che ha colore marrone scuro, come quel- volucro solubile contenente polvere melo del saio dei frati francescani. / n.m. dicinale. 2 In odontoiatria, rivestimento 1 Frate francescano. 2 Bevanda di caffè protettivo di un dente: Il dentista mi ha messo una capsula. 3 Veicolo progettato con latte. cappùccio [cap-puc-cio] n.m. 1 Copri- per effettuare voli spaziali: Gli astronauti capo attaccato al mantello, al giaccone, al hanno vissuto due mesi in una capsula. cappotto: Mi copro la testa con il cappuccio sin. 3 navicella del giaccone. 2 Tappo di forma allungata captàre [cap-ta-re] v.tr. 1 Cercare di che protegge penne e pennarelli: Non tro- ottenere qualcosa: Ho captato la benevolenza degli insegnanti. 2 Capire subito, vo il cappuccio della penna. avere un’intuizione su qualcosa: Abbiamo pl. cappucci càpra [ca-pra] n.f. Ruminante con un captato ciò che volevi. 3 Intercettare le ciuffo di peli sotto il mento, con corna onde elettromagnetiche emesse da una stazione trasmittente: Captarono un SOS. arcuate all’indietro e pelo lungo e liscio.

M S alvare capra e cavoli. (Riuscire a sod- sin. 1 riscuotere, conquistarsi, 2 intuire

disfare allo stesso tempo due opposte esigenze.) caprìccio [ca-pric-cio] n.m. 1 Bizza: Quel

bimbo fa i capricci. 2 Desiderio bizzarro ed improvviso perseguito per breve tempo, ma con testardaggine: Mi sono tolta il capriccio di pranzare con un gelato. 3 Fatto o fenomeno non usuale, stranezza: Il freddo di quest’estate è un capriccio del tempo. pl. capricci, sin. 2 sfizio, 3 stravaganza capriccióso [ca-pric-cio-so] agg. Che fa

le bizze: È un bambino troppo capriccioso. capricòrno [ca-pri-cor-no] n.m. 1 In astronomia, costellazione zodiacale. 2 In astrologia, segno zodiacale dominante nel periodo fra il 22 dicembre e il 20 gennaio. 3 Ruminante simile alla capra. caprifòglio [ca-pri-fo-glio] n.m. Arbusto rampicante con fiori bianchi e rosei, che cresce nei boschi e lungo le siepi. pl. caprifogli caprìno [ca-pri-no] agg. Che riguarda

la capra: Mi piace il latte caprino. / n.m. Formaggio piccante e morbido ottenuto dal latte della capra: Ho acquistato due etti di caprino. capriòla [ca-pri-o-la] n.f. Salto effettuato puntando le mani e il capo a terra e lanciando le gambe in aria: I bambini facevano le capriole sul prato. sin. capovolta capriòlo [ca-pri-o-lo] n.m. Mammifero

simile al cervo, con corna corte e poco ramificate, abituato a vivere in branco. càpro [ca-pro] n.m. Maschio della capra.

ME ssere il capro espiatorio. (Essere la persona su cui vengono fatte ricadere colpe

capuffìcio [ca-puf-fi-cio] n.m. e f. vedi CAPOUFFICIO

carabìna [ca-ra-bi-na] n.f. Fucile da caccia e per il tiro al bersaglio.

carabinière [ca-ra-bi-nie-re] n.m. Mili-

tare appartenente a un’arma dell’Esercito Italiano che ha funzioni di polizia e di tutela dell’ordine pubblico. caràffa [ca-raf-fa] n.f. Recipiente per liquidi, con manico e beccuccio: Metti a tavola la caraffa del vino. caramèlla [ca-ra-mel-la] n.f. Pastiglia di zucchero cotto, colorato e aromatizzato. caramellàre [ca-ra-mel-la-re] v.tr. Cuocere lo zucchero con acqua fino a farlo fondere e cristallizzare: Per fare il croccante devi prima caramellare lo zucchero. caramèllo [ca-ra-mel-lo] agg.inv. Che ha colore tra il giallo e il bruno. / n.m. Zucchero cotto: Ho mangiato crema al caramello. carapàce [ca-ra-pa-ce] n.m. Parte superiore del guscio protettivo delle tartarughe e dei crostacei. caràto [ca-ra-to] n.m. 1 Unità di misura del contenuto di oro in una lega: È un braccialetto d’oro a 24 carati. 2 Unità di peso di perle e pietre preziose. caràttere [ca-rat-te-re] n.m. 1 Modo di comportarsi, indole, temperamento: Hai un pessimo carattere. 2 Ognuna delle lettere dell’alfabeto. 3 In tipografia, insieme delle lettere dello stesso tipo: Per il volantino, ho scelto il carattere maiuscolo. caratterìstica [ca-rat-te-ri-sti-ca] n.f. Qualità che distingue una persona, un animale o un oggetto dagli altri: Ho scelto

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


caratteristico

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

150

cardiologo

un bue. 3 Oggetto vecchio, malridotto: La sua auto è una carcassa. 4 Resti di uno scafo naufragato: In fondo al mare giace la Tipico, proprio di qualcosa o di qualcuno, carcassa di una nave romana. particolare: Adoro il caratteristico odore carceràto [car-ce-ra-to] n.m. Persona del pane fresco. rinchiusa in una prigione. questa bici per le sue caratteristiche.

pl. caratteristiche, sin. peculiarità caratterìstico [ca-rat-te-ri-sti-co] agg.

m.pl. caratteristici, f.pl. caratteristiche caratterizzàre [ca-rat-te-riz-za-re] v.tr.

Essere la caratteristica essenziale, contraddistinguere: Le continue piogge caratterizzano l’inverno irlandese. 2 Evidenziare gli elementi tipici di qualcuno o di qualcosa, definire: Sei riuscito a caratterizzare bene l’emozione del volo. 1

sin. 2 rappresentare

caravan n.m.inv. vedi ROULOTTE

e parola inglese caravèlla [ca-ra-vel-la] n.f. Antica nave

a un solo ponte, di solito con tre alberi e vele quadre: Cristoforo Colombo nel 1492 giunse in America con tre caravelle. carboidràto [car-boi-dra-to] n.m. Composto organico che contiene carbonio, idrogeno e ossigeno: Il pane è ricco di carboidrati. carbóne [car-bo-ne] n.m. Sostanza solida fossile, di colore nero, derivata da decomposizione di sostanze vegetali o prodotta artificialmente, utilizzata per lo più come combustibile: In passato il carbone alimentava stufe e locomotive.

sin. detenuto, recluso, prigioniero càrcere [car-ce-re] n.m. 1 Luogo in cui

vengono rinchiusi coloro che hanno violato la legge: Ha trascorso due anni in carcere. 2 Reclusione, detenzione: Lo hanno condannato a sei mesi di carcere.

sin. 1 2 penitenziario, galera, prigione carcerière [car-ce-rie-re] n.m. Custode,

guardiano di una prigione.

f. carceriera, m.pl. carcerieri, f.pl. carceriere carciòfo [car-cio-fo] n.m. 1 Pianta erba-

cea con foglie spinate ai margini e fiori rivestiti da squame carnose. 2 Parte commestibile dell’ortaggio che ha lo stesso nome: Ho mangiato dei carciofi fritti. 3 Persona poco intelligente o buona a nulla: Ha dimostrato di essere un carciofo! cardellìno [car-del-li-no] n.m. Uccello variamente colorato dal canto melodioso. cardìaco [car-di-a-co] agg. Che riguarda il cuore: Ho un lieve difetto cardiaco. m.pl. cardiaci, f.pl. cardiache

cardigan n.m.inv. Giacca a maglia di lana che si abbottona sul davanti.

ME ssere nero come il carbone. (Mostrare in e parola inglese

cardinàle [car-di-na-le] agg.

1 Detto dei punti dell’orizzonte che indicano il Nord, il Sud, l’Est e l’Ovest: I punti cardinali sono quattro. 2 Detto di numero (uno, due, chimico fondamentale di tutti i composti tre...) che indica la quantità di elementi di organici. un insieme. 3 Fondamentale: Il rispetto Non si usa al plurale. degli altri è un principio cardinale. / n.m. carbonizzàre [car-bo-niz-za-re] v.tr. 1 1 Ciascuno dei prelati nominati dal papa Trasformare in carbone. 2 Bruciare com- che formano il Sacro Collegio: I cardinali pletamente: La cuoca si è distratta e ha eleggono il nuovo papa. 2 Numero che incarbonizzato le patate. dica la quantità di elementi in un insieme. carburànte [car-bu-ran-te] n.m. Qual- càrdine [car-di-ne] n.m. 1 Perno su cui siasi combustibile liquido che, mescolato girano porte e finestre: Il cardine del fia un gas o all’aria, costituisce miscela nestrone è arrugginito. 2 Fondamento: Il esplosiva capace di fornire energia ai mo- cardine della religione cattolica è l’amore. tori: Il prezzo del carburante è diminuito. cardio- pref. È usato nella formazione di carburatóre [car-bu-ra-to-re] n.m. Ap- alcune parole con il significato di ‘cuore’. parecchio dei motori a scoppio dove si cardiologìa [car-dio-lo-gi-a] n.f. 1 Parte sviluppa la combustione. della medicina che studia il cuore umacarcàssa [car-cas-sa] n.f. 1 Insieme delle no. 2 Reparto ospedaliero per i malati ossa del torace di un animale. 2 Sche- di cuore. letro di un animale morto, spolpato dai cardiòlogo [car-dio-lo-go] n.m. Medico predatori: Nel campo c’era la carcassa di specialista delle malattie del cuore.

volto una forte contrarietà o irritazione.) Stare sui carboni ardenti. (Sentirsi a disagio, essere impaziente.) carbònio [car-bo-nio] n.m. Elemento


cardo

151

m.pl. cardiologi, f.pl. cardiologhe càrdo [car-do] n.m. Pianta con foglie spi-

nose derivata dal carciofo selvatico. carèna [ca-re-na] n.f. Parte dello scafo di un’imbarcazione che rimane immersa. sin. chiglia carènte [ca-ren-te] agg. Mancante di

uno o più elementi essenziali: La sua alimentazione è carente di zuccheri. carènza [ca-ren-za] n.f. Mancanza, penuria: Nei tuoi temi c’è carenza di idee.

sin. scarsità, contr. abbondanza carestìa [ca-re-sti-a] n.f. Notevole scarsità

di generi alimentari, provocata da eventi naturali, guerre, crisi economiche...: La siccità ha causato una grave carestia. carézza [ca-rez-za] n.f. Dimostrazione di affetto fatta sfiorando col palmo della mano il viso o il corpo di qualcuno: La mamma mi ha fatto una carezza. càrgo [car-go] n.m. Nave da carico: Dal porto sta salpando un cargo.

carnefice

ci di una persona fino a deformarli. càrico [ca-ri-co] agg. 1 Che porta in grande quantità: Ho visto un autocarro carico di maiali. 2 Denso, forte: Vorrei un caffè carico. / n.m. 1 Atto di disporre merci sul mezzo che le trasporterà: Provvedo subito al carico dei bagagli. 2 Ciò che si dispone su un mezzo, su un animale o su una persona: L’asino trasportava un carico di legna. 3 Responsabilità, peso: Il carico della famiglia è caduto sul figlio maggiore. m.pl. carichi, f.pl. cariche, agg.: sin. 1 pieno, 2 concentrato, n.m.: sin. 3 onere càrie [ca-rie] n.f.inv. Malattia che corro-

de un osso o un dente. carillon n.m.inv. 1 Meccanismo che suona una o più melodie. 2 Scatola che contiene il meccanismo che ha lo stesso nome. e parola francese carìno [ca-ri-no] agg. Grazioso, piacevo-

le, che ha un bell’aspetto. carìsma [ca-ri-sma] n.m. Capacità di affascinare gli altri, ascendente: La mia pl. carghi o cargo cariàto [ca-ria-to] agg. Intaccato dalla insegnante ha un grande carisma. carismàtico [ca-ri-sma-ti-co] agg. Capacarie: Ho un dente cariato. caribù [ca-ri-bù] n.m.inv. Mammifero ce di coinvolgere e affascinare gli altri. ruminante delle regioni artiche, simile m.pl. carismatici, f.pl. carismatiche carità [ca-ri-tà] n.f.inv. 1 Nella religioalla renna, ma più robusto. càrica [ca-ri-ca] n.f. 1 Incarico, mansio- ne cristiana, amore verso Dio e verso il ne: Da oggi riveste una carica importante. prossimo. 2 Disponibilità ad aiutare gli 2 Energia che permette a un meccani- altri. 3 Elemosina: Una povera donna mi smo di funzionare: Non ho dato la carica ha chiesto la carità. all’orologio. 3 Energia di cui è dotata una caritatévole [ca-ri-ta-te-vo-le] agg. Gepersona: Possiede una grande carica di neroso, che pratica la carità: Quel missimpatia. 4 Assalto delle truppe a piedi o a sionario è una persona molto caritatevole. cavallo per sopraffare il nemico: Il coman- sin. altruista, contr. egoista dante ha ordinato la carica alla cavalleria. carnagióne [car-na-gio-ne] n.f. Aspetto e colorito della pelle: Tua sorella ha una pl. cariche, sin. 1 ruolo, 4 attacco caricàre [ca-ri-ca-re] v.tr. 1 Dare a un carnagione molto chiara. oggetto energia per farlo funzionare: Hai sin. incarnato caricato l’orologio? 2 Sollevare le merci e carnàle [car-na-le] agg. 1 Relativo al cordisporle sul mezzo che le trasporterà: Gli po e ai sensi. 2 Nato dagli stessi genitori: operai hanno caricato le casse sul treno. 3 Quei ragazzi sono fratelli carnali. Nel linguaggio militare, portare un attac- càrne [car-ne] n.f. 1 Parte non ossea del co: La cavalleria caricò la fanteria nemica. corpo umano e degli animali vertebrati. 2 Parte commestibile degli animali da I - ind.pres. io carico, tu carichi... / v.rifl. (caricarsi) 1 Riempirsi di qualco- macello: Mangerò un po’ di carne. 3 Corpo sa: Si è caricato di debiti. 2 Concentrarsi dell’uomo, in opposizione allo spirito. psicologicamente per affrontare un impe- M I n carne e ossa. (Di persona.) Mettere troppa carne al fuoco. (Voler fare gno: L’atleta si è caricato per la gara. v.tr.: contr. 2 scaricare, v.rifl.: sin. 1 gravarsi caricatùra [ca-ri-ca-tu-ra] n.f. Ritratto in

cui vengono accentuati i tratti caratteristi-

troppe cose in una volta.) Non essere né carne né pesce. (Non avere un carattere ben definito.) carnéfice [car-ne-fi-ce] n.m. Chi esegue

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


carneficina

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

152

una condanna a morte: Il carnefice è pronto per l’esecuzione della pena.

sin. boia, giustiziere carneficìna [car-ne-fi-ci-na] n.f. Strage,

massacro: I soldati fecero una carneficina.

carnevàle [car-ne-va-le] n.m. Periodo

di festa che precede la Quaresima, caratterizzato da divertimenti e dall’usanza di mascherarsi.

La parola Carnevale (da carne-levare = togliere la carne) deriva dal fatto che dopo la cena del martedì grasso e per tutta la Quaresima, secondo i precetti della Chiesa, non era permesso mangiare la carne. P A Carnevale ogni scherzo vale. (In questo periodo divengono lecite azioni che solitamente non lo sono.) carnière [car-nie-re] n.m. Borsa con tra-

colla usata dai cacciatori per trasportare la selvaggina uccisa: Il carniere del cacciatore è colmo di selvaggina. carnìvoro [car-ni-vo-ro] agg. Che si alimenta esclusivamente o prevalentemente di carne: Il leone è un animale carnivoro. càro [ca-ro] agg. 1 Amato, diletto: È il mio più caro amico. 2 Prezioso: Il tuo aiuto mi è caro. 3 Costoso: Ha acquistato un regalo molto caro. / n.m. Genitore, familiare: Ho telefonato ai miei cari.

carrettiere

persone o mercanti che si uniscono per attraversare con animali e carri regioni desertiche e pericolose: La carovana sostò per la notte in un’oasi. 2 Lunga fila di persone o di veicoli che procedono incolonnati: A causa del tamponamento si era formata una carovana di automobili. carovìta [ca-ro-vi-ta] n.m. Rialzo dei prezzi dei generi di prima necessità. càrpa [car-pa] n.f. Pesce d’acqua dolce. carpìre [car-pi-re] v.tr. Estorcere, ottenere qualcosa con l’astuzia o con la forza: È riuscito a carpirgli il segreto. III - ind.pres. io carpisco, tu carpisci... carpóni [car-po-ni] avv. Appoggiando le mani e le ginocchia a terra: Il bimbo camminava carponi. sin. gattoni carràbile [car-ra-bi-le] agg. Detto di stra-

da che può essere percorsa dai veicoli.

sin. carreggiabile La locuzione passo carrabile indica il passaggio che permette ai veicoli di entrare in un luogo e davanti al quale non si può sostare.

carré agg.inv. Detto del pane quadrato usato per i toast. / n.m.inv. Lombata di maiale: Vado matto per il carré al forno. e parola francese carreggiàta [car-reg-gia-ta] n.f. Parte

Caro n.m. si usa solo al plurale. della strada che si può percorrere con un / avv. Ad alto prezzo: L’appartamento che veicolo: La carreggiata è piena di buche. abbiamo visto costa caro. MR imettersi in carreggiata. (Tornare a comagg.: contr. 1 odiato, 2 inutile, 3 economico, n.m.: sin. parente M S erbare cara una cosa. (Conservarla con cura.) Farsi caro qualcuno. (Cercare di accattivarsi le sue simpatie.) carógna [ca-ro-gna] n.f. 1 Corpo di ani-

male morto. 2 Persona subdola, maligna: Si è comportato da vera carogna! carosèllo [ca-ro-sel-lo] n.m. 1 Antico torneo di cavalieri. 2 Movimento rapido e circolare, specialmente di automezzi: Un carosello di auto festeggiò la vittoria. 3 Nome di una nota trasmissione pubblicitaria trasmesso in TV dal 1957 al 1971.

portarsi in modo responsabile.) Uscire di carreggiata. (Deviare dal giusto cammino.) carrellàta [car-rel-la-ta] n.f. 1 Ripresa

cinematografica o televisiva a campo lungo, realizzata spostando la macchina da presa con un carrello: Il film inizia con una carrellata sui protagonisti. 2 Trattazione di uno o più argomenti nelle linee essenziali: Fece una carrellata introduttiva. sin. 2 panoramica carrèllo [car-rel-lo] n.m.

1 Vagoncino di metallo montato su rotelle, destinato al trasporto di materiali: Il babbo spinge il carrello al supermercato. 2 Dispositivo sin. 1 2 giostra a ruote per il decollo e l’atterraggio di un caròta [ca-ro-ta] n.f. 1 Pianta erbacea aereo: Il pilota prima di atterrare aziona il coltivata per la sua radice commestibile carrello. 3 Tavolino montato su rotelle per giallo-arancione. 2 Radice della pianta servire cibi e bevande. 4 Supporto mobile che ha lo stesso nome. per cineprese. carovàna [ca-ro-va-na] n.f. 1 Gruppo di carrettière [car-ret-tie-re] n.m. Chi gui-


carriera

153

cartaceo

da un carro.

struttura applicata al telaio di un autoveicolo per coprirne le parti meccaniche: Sulla carrozzeria della tua auto ci sono alcune fessionale o di studio scelto da una perso- ammaccature. 2 Officina in cui vengono na: Ha intrapreso la carriera di avvocato. aggiustate le parti esterne di un autoveico2 Avanzamento compiuto da un punto di lo: Ho portato l’auto in carrozzeria. vista gerarchico, economico e sociale: La carrùcola [car-ru-co-la] n.f. Semplice dicarriera di quel medico è in ascesa. spositivo per sollevare pesi, costituito da M F are carriera. (Avanzare di grado nella una ruota scanalata sorretta da una staffa, professione.) attorno alla quale scorre una fune: Con Di gran carriera. (In gran fretta.) una carrucola si attinge acqua dal pozzo. carriòla [car-rio-la] n.f. 1 Piccolo veico- càrta [car-ta] n.f. 1 Prodotto ottenuto lo a una ruota, che si spinge a mano: Il dalla cellulosa o da altre sostanze fibrose muratore trasporta la calce con la carriola. macerate, ridotte in pasta umida e quindi 2 Quantità di materiale contenuto in tale in fogli più o meno sottili destinati a vari veicolo: Abbiamo trasportato numerose usi: Ho bisogno di carta per scrivere. 2 carriole di calcinacci. Rappresentazione grafica in scala della càrro [car-ro] n.m. 1 Veicolo a due o superficie terrestre: Cerca sulla carta gea quattro ruote, trainato da animali e ografica il Monte Bianco. 3 Documento: destinato al trasporto di materiali vari. Mi chiese la carta d’identità. 4 Cartoncino 2 Quantità di materiale che può essere rettangolare con figure e segni che si usa trasportata con tale veicolo. 3 Vagone per vari giochi: Giocai a carte con la nonna. ferroviario. Il nome carta seguito da un altro nome o f. carrettiera, m.pl. carrettieri, f.pl. carrettiere carrièra [car-rie-ra] n.f. 1 Indirizzo pro-

Il nome carro seguito da un altro nome o aggettivo indica vari tipi di veicoli: - c arro agricolo = veicolo per trasportare i prodotti della campagna - c arro armato = veicolo attrezzato per i combattimenti - c arro attrezzi = veicolo attrezzato per riparazioni o trasporto di auto - c arro funebre = veicolo attrezzato per il trasporto delle salme - c arro merci = vagone che serve a trasportare merci M Essere l’ultima ruota del carro. (Non avere alcuna autorità.) Mettere il carro davanti ai buoi. (Dire o fare qualcosa prima del dovuto.) carròzza [car-roz-za] n.f. 1 Veicolo a

quattro ruote tirato da uno o più cavalli, usato per il trasporto di persone: La regina arrivò in carrozza. 2 Vettura ferroviaria: Ho pranzato nella carrozza ristorante. sin.

2 vagone

carrozzèlla [car-roz-zel-la] n.f.

1 Culla montata su ruote per il trasporto dei bambini molto piccoli, carrozzina: Il bimbo dormiva nella carrozzella. 2 Veicolo a ruote per persone che non possono camminare, spinto a mano o a motore: Un mio amico disabile si muove in carrozzella. carrozzerìa [car-roz-ze-ri-a] n.f. 1 Sovra-

aggettivo ne indica i vari tipi: - c arta carbone = dotata di una faccia copiativa, che si pone tra due fogli di carta bianca per ottenere più copie di uno scritto o di un disegno - c arta commerciale = quadrettata per calcoli - c arta da bollo = provvista di marca da bollo per usi burocratici - c arta di credito = rilasciata da una banca, per l’acquisto di beni e servizi senza usare denaro contante - c arta igienica = confezionata in rotoli, per l’igiene intima - c arta stampata = giornali - c arta vetrata = dura e cosparsa di polvere di vetro, per levigare le superfici M Diventare bianco come la carta. (Sbiancare per paura o per forti emozioni.) Avere le carte in regola. (Possedere tutti i requisiti richiesti per svolgere un lavoro.) Mettere le carte in tavola. (Parlare chiaramente.) Cambiare le carte in tavola. (Dare un significato diverso a ciò che si era detto o stabilito.) Giocare l’ultima carta. (Tentare l’ultima risorsa.) cartàceo [car-ta-ce-o] agg. Costituito di

carta: È importante riciclare i rifiuti cartacei.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


cartamoneta

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

154

casamento

m.pl. cartacei, f.pl. cartacee cartamonéta [car-ta-mo-ne-ta] n.f. Mo-

cartonàre [car-to-na-re] v.tr. Incolla-

sin.

ME ssere una mezza cartuccia. (Valere poco.)

re su cartone, rinforzare o rilegare con cartone. pl. cartamonete cartonàto [car-to-na-to] n.m. Rinforzacartapésta [car-ta-pe-sta] n.f. Impasto to con il cartone: Il mio diario scolastico di carta, acqua e colla usato per fabbricare ha la copertina cartonata. pupazzi o altri oggetti: A scuola abbiamo cartóne [car-to-ne] n.m. 1 Carta dura e realizzato le maschere di cartapesta. resistente: Il regalo era contenuto in una pl. cartepeste o cartapeste scatola di cartone. 2 Serie di disegni che, cartèlla [car-tel-la] n.f. 1 Foglio di carta proiettati in sequenza, sembrano animati: o cartoncino che fa parte di una serie: Ho Alla televisione è trasmesso un bel cartone. preso due cartelle per giocare a tombola. cartoon n.m.inv. Disegno o cartone ani2 Custodia per incartamenti e disegni: mato, film d’animazione: Dopo i compiti, Ho riposto i fogli nella cartella. 3 Borsa di posso guardare i cartoon in televisione? vario materiale e di forma rettangolare, e parola inglese usata per riporvi documenti: L’avvocato cartùccia [car-tuc-cia] n.f. 1 Carica di intirò fuori dalla sua cartella il fascicolo per chiostro per penne o stampanti. 2 Carica il processo. 4 In informatica, contenitore di un’arma da fuoco portatile. di file di dati o di programmi. pl. cartucce, sin. 2 proiettile, colpo neta di carta, banconota.

2

raccoglitore

cartèllo [car-tel-lo] n.m. Avviso o co- càsa [ca-sa] n.f. municazione pubblica scritti a grandi caratteri, su cartone, metallo o legno: Quel cartello stradale segnala un pericolo. cartellóne [car-tel-lo-ne] n.m. 1 Manifesto pubblicitario. 2 Manifesto su cui sono scritte le opere in programma di una stagione teatrale o musicale. sin. 2 locandina cartièra [car-tie-ra] n.f. Stabilimento in-

dustriale dove si produce carta. cartilàgine [car-ti-la-gi-ne] n.f. Tessuto flessibile e consistente che riveste le articolazioni o è parte principale di alcuni organi come la laringe e la trachea. cartìna [car-ti-na] n.f. 1 Piccola carta geografica: Ho consultato la cartina della nostra regione. 2 Strisciolina di carta per confezionare a mano le sigarette. cartografìa [car-to-gra-fi-a] n.f. Scienza che si occupa dello studio e della realizzazione delle carte geografiche e topografiche: Quel docente è esperto in cartografia. cartolàio [car-to-la-io] n.m. Chi vende al minuto articoli di cancelleria: Vado dal cartolaio ad acquistare i pennarelli.

1 Costruzione eretta a scopo abitativo: Hanno costruito una nuova casa. 2 Abitazione di una persona o di un nucleo familiare: Tornerò a casa alle sei. 3 Edificio che ospita determinate categorie di persone per un periodo di tempo limitato e per motivi particolari (casa di cura; casa di riposo; casa dello studente). 4 Ditta, società: Lavora in una casa editrice.

sin. 1 dimora, abitazione, 4 impresa MA bitare a casa del diavolo. (Abitare molto lontano.) Essere di casa. (Essere amico intimo.) P I n casa dei ladri non si ruba. (I furbi non si possono imbrogliare.) casàcca [ca-sac-ca] n.f. Tipo di giacca. pl. casacche casàle [ca-sa-le] n.m. Cascina, agglome-

rato di edifici di campagna. casalìnga [ca-sa-lin-ga] n.f. Donna che si dedica alla casa e alla famiglia. pl. casalinghe casalìngo [ca-sa-lin-go] agg.

1 Confezionato in casa: È un pane casalingo. 2 Che sta volentieri a casa, dedito alla casa: Mio marito è un uomo casalingo. / n.m.pl. f. cartolaia, m.pl. cartolai, f.pl. cartolaie cartolerìa [car-to-le-ri-a] n.f. Negozio di Oggetti per la casa. m.pl. casalinghi, f.pl. casalinghe articoli di cancelleria. cartolìna [car-to-li-na] n.f. Cartoncino casaménto [ca-sa-men-to] n.m. 1 Edifiillustrato con cui si inviano saluti o brevi cio con molti appartamenti, generalmente per abitazioni popolari, non di lusso. 2 comunicazioni. cartomànte [car-to-man-te] n.m. e f. Insieme delle persone che abitano in un grande edificio: Il boato fece sobbalzare Chi predice il futuro leggendo le carte.


casata

155

tutto il casamento. casàta [ca-sa-ta] n.f. Insieme di famiglie che discendono dallo stesso capostipite. casàto [ca-sa-to] n.m. Stirpe, famiglia: Egli appartiene a un nobile casato. sin. lignaggio càsba [ca-sba] o kasba n.f.

1 Parte interna o fortificata di una città araba. 2 Quartiere arabo delle città del nord Africa: Ad Algeri ci addentrammo nella casba. cascàre [ca-sca-re] v.intr. Cadere: Mia zia è cascata per le scale. I - ind.pres. io casco, tu caschi...

cassaforte

per custodire documenti: Metti in ordine i documenti nel casellario. 2 Ufficio per la raccolta dei documenti o dei dati statistici. pl. casellari casèllo [ca-sel-lo] n.m.

1 Stazione di entrata o di uscita di un’autostrada: Pagheremo il pedaggio al casello. 2 Casa cantoniera posta lungo un tratto di ferrovia. caseréccio [ca-se-rec-cio] agg. Preparato in casa: A me piace il pane casereccio.

m.pl. caserecci, f.pl. caserecce, sin. casalingo casèrma [ca-ser-ma] n.f. Edificio desti-

MC ascare dal sonno. (Essere molto asson- nato ad alloggiare reparti militari: I soldati

nato.) Cascasse il mondo. (A ogni costo.) cascàta [ca-sca-ta] n.f. 1 Caduta d’acqua

corrente causata da un dislivello del suolo: Siamo andati a vedere le cascate delle Marmore. 2 Caduta: Feci una brutta cascata. cascìna [ca-sci-na] n.f. Gruppo di case agricole raccolte attorno a un cortile: Lo zio possiede una cascina in campagna. sin. casale càsco [ca-sco] n.m.

1 Copricapo rigido usato per proteggere la testa in caso di urti e cadute: È obbligatorio indossare il casco quando si va in moto. 2 Apparecchio elettrico a getto d’aria calda, usato dai parrucchieri per asciugare i capelli. 3 Insieme di frutti di un albero raggruppati in modo da sembrare un frutto unico: Ho acquistato un casco di banane.

sono rientrati in caserma. casìno [ca-si-no] n.m. 1 Casa signorile di campagna, usata per la caccia e per il riposo. 2 Caos, confusione. sin. 2 chiasso

casinò [ca-si-nò] n.m.inv. Casa da gioco:

Ha perso molto denaro giocando al casinò. càso [ca-so] n.m. 1 Avvenimento non programmato, imprevisto: Ci incontrammo per caso. 2 Destino: Il caso vi ha fatto conoscere! 3 Vicenda, evento: Il giudice si occupò di quel caso. 4 Ipotesi, eventualità: Nel caso di un tuo ripensamento, scrivimi. sin. 1 fatalità MN on è il caso. (Non conviene, non è opportuno.) In caso contrario. (Diversamente.) casolàre [ca-so-la-re] n.m. Casa rustica

di campagna.

casomài [ca-so-mai] cong. Qualora, se caseggiàto [ca-seg-gia-to] n.m. Gruppo mai (valore condizionale): Casomai non pl. caschi

di case: Ho passeggiato intorno al caseggiato. caseifìcio [ca-sei-fi-cio] n.m. Stabilimento in cui si trasforma il latte in burro e formaggio: Lo zio lavora in un caseificio.

te ne ricordassi, stasera usciremo insieme. càssa [cas-sa] n.f. 1 Contenitore usato per sistemare oggetti vari: Sistemerò i vestiti nella cassa. 2 Quantità contenuta nel contenitore stesso: L’operaio trasporta una pl. caseifici cassa di birra. 3 Sportello di una banca o di casèlla [ca-sel-la] n.f. 1 Ciascuno degli un pubblico esercizio, destinato alla riscosspazi in cui è divisa una scacchiera o una sione e ai pagamenti: Vado a pagare alla pagina di quaderno, di registro o di un cassa. 4 Macchina che contiene denaro e cruciverba: Mi mancano cinque caselle per ne registra i movimenti: A fine giornata la terminare il cruciverba. 2 Piccolo scom- cassa era piena di denaro. 5 Custodia di un partimento di mobili, scaffali e simili: Ho meccanismo: La cassa del pendolo è tarlata. 6 Cavità di uno strumento musicale: La riempito di libri le caselle dello scaffale. casellànte [ca-sel-lan-te] n.m. e f. 1 Per- cassa amplifica il suono della chitarra. 7 In sona addetta alla riscossione dei pedaggi anatomia, struttura ossea che contiene gli nei caselli dell’autostrada. 2 Addetto alla organi, proteggendoli: Ha una cassa toracisorveglianza di un tratto di ferrovia e, so- ca molto sviluppata. prattutto, di un passaggio a livello. MB atter cassa. (Chiedere soldi.) casellàrio [ca-sel-la-rio] n.m. 1 Mobile cassafòrte [cas-sa-for-te] n.f. Robusto

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


cassapanca

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

casuale

156

mobile blindato, usato per custodire denaro, documenti, oggetti preziosi: L’impiegato ha ritirato il denaro dalla cassaforte. pl. casseforti

in errore.)

castagnéto [ca-sta-gne-to] n.m. Bosco di castagni. collettivo

cassapànca [cas-sa-pan-ca] n.f. Mobile a castàgno [ca-sta-gno] n.m. Albero di

alto fusto con foglie grandi che produce le castagne. castagnòla [ca-sta-gno-la] n.f. 1 Piccola pl. cassapanche o cassepanche casseruòla [cas-se-ruo-la] n.f. Pentola pasta dolce e fritta: A Carnevale si mangiano le castagnole. 2 Petardo di carta. fonda, generalmente in metallo. cassétta [cas-set-ta] n.f. 1 Piccolo con- castàno [ca-sta-no] agg. Che ha colore tenitore, con o senza coperchio, destinato marrone-rossiccio: Ha i capelli castani. a vari usi: Metti la frutta nella cassetta. castèllo [ca-stel-lo] n.m. 1 Grande co2 Contenuto di una piccola cassa: Ho struzione fortificata con torri e alte mura, comprato una cassetta di pomodori. 3 tipica dell’età medievale. 2 Struttura a più Involucro di plastica che contiene nastro piani destinata a vari usi: Mio fratello e io dormiamo su due letti a castello. magnetico per incisioni sonore o visive. cassettièra [cas-set-tie-ra] n.f. Mobile sin. 1 maniero M F are castelli in aria. (Progettare cose imdotato di cassetti sovrapposti. possibili.) cassétto [cas-set-to] n.m. Contenitore quadrato o rettangolare che è possibile castigàre [ca-sti-ga-re] v.tr. Punire: I estrarre dal mobile in cui è inserito, fa- genitori lo hanno castigato. I - ind.pres. io castigo, tu castighi... cendolo scorrere su delle guide: Ho un contr. premiare cassetto pieno di foto. cassettóne [cas-set-to-ne] n.m. Mobile castìgo [ca-sti-go] n.m. Punizione: È in con cassetti, usato per riporvi la bianche- castigo per aver disubbidito al padre. pl. castighi, contr. premio, ricompensa ria: La nonna ha un cassettone di ebano. cassière [cas-sie-re] n.m. Persona che castità [ca-sti-tà] n.f.inv. Rinuncia a lavora alla cassa in banche, aziende, pub- ogni attività sessuale, purezza: I religiosi fanno il voto di castità. blici esercizi. forma di cassa, vuoto all’interno, utilizzato come contenitore o come sedile.

f. cassiera, m.pl. cassieri, f.pl. cassiere cassóne [cas-so-ne] n.m. 1 Mobile atto

a contenere biancheria o vestiti. 2 Parte della carrozzeria di un autocarro destinata a contenere la merce: La ghiaia è stata accumulata nel cassone. cassonétto [cas-so-net-to] n.m. Contenitore di vario tipo e materiale, usato per la raccolta dei rifiuti. cast n.m.inv. Complesso degli attori di un film o di uno spettacolo teatrale. e parola inglese càsta [ca-sta] n.f.

1 Gruppo sociale chiuso, tipico dei Paesi in cui è molto forte la gerarchia: In India la casta più potente è quella dei sacerdoti. 2 Gruppo ristretto di persone che godono di particolari privilegi: Quegli industriali hanno creato una vera e propria casta.

sin. 1 ceto, classe castàgna [ca-sta-gna] n.f. Frutto del ca-

stagno, dalla polpa bianca, dura e farinosa e dalla buccia marrone.

contr. lussuria càsto [ca-sto] agg. Puro, che non pratica

attività sessuali: È una persona casta. castòro [ca-sto-ro] n.m. 1 Roditore con coda piatta che vive in zone ricche d’acqua e di vegetazione. 2 Pelliccia ottenuta dall’animale che ha lo stesso nome. castràre [ca-stra-re] v.tr. Asportare a un animale gli organi della riproduzione: Ieri il veterinario ha castrato il mio cane. castràto [ca-stra-to] agg. Privato degli organi della riproduzione e quindi della capacità di fecondare. / n.m. Carne macellata dell’agnello castrato. casual agg. e n.m.inv. Detto di abbigliamento, pratico e sportivo: Gonne e pantaloni casual sono comodi e pratici. e parola inglese agg.: sin. informale, sportivo, contr. elegante casuàle [ca-su-a-le] agg. Avvenuto per

caso, fortuito: Da un incontro casuale è nata una grande amicizia.

MC ogliere o prendere in castagna. (Cogliere sin. accidentale, contr. intenzionale


cataclisma

157

catenina

cataclìsma [ca-ta-cli-sma] n.m. Catastro- sastro, calamità. fe dovuta a cause naturali: In quella regio- catastròfico [ca-ta-stro-fi-co] agg. 1 Dine si è abbattuto un cataclisma.

sin. disastro, rovina catacómba [ca-ta-com-ba] n.f. Sistema

di gallerie sotterranee dove i primi cristiani seppellivano i loro morti e dove, durante le persecuzioni, celebravano i loro riti. catalizzato agg. Detto di un autoveicolo, dotato di marmitta catalitica, che disinquina i gas di scarico: Le auto catalizzate inquinano meno delle altre. catalogàre [ca-ta-lo-ga-re] v.tr. Mettere in ordine seguendo un certo criterio: Abbiamo catalogato i libri della biblioteca. I - ind.pres. io catalogo, tu cataloghi... sin. classificare catàlogo [ca-ta-lo-go] n.m. Elenco or-

dinato e sistematico di oggetti o prodotti. pl. cataloghi

catamaràno [ca-ta-ma-ra-no] n.m. Imbarcazione a vela composta da due scafi paralleli, uniti da un ponte. catapécchia [ca-ta-pec-chia] n.f. Abitazione squallida, priva di ogni comodità. sin. baracca

sastroso, rovinoso: Si è verificata una catastrofica inondazione. 2 Pessimista al massimo grado: Sei sempre catastrofico! m.pl. catastrofici, f.pl. catastrofiche, contr. 2 ottimista catechèsi [ca-te-che-si] n.f.inv. Insegna-

mento dei princìpi della dottrina cristiana. catechìsmo [ca-te-chi-smo] n.m. 1 Insegnamento e apprendimento dei fondamenti della dottrina cristiana: Ogni sabato vado al catechismo. 2 Complesso dei fondamenti di qualsiasi dottrina. catechìsta [ca-te-chi-sta] n.m. e f. Persona che insegna i fondamenti di una dottrina. m.pl. catechisti, f.pl. catechiste categorìa [ca-te-go-ri-a] n.f.

1 Gruppo che comprende elementi con caratteristiche comuni: Appartiene alla categoria dei medici. 2 Nello sport, gruppo di atleti con le stesse caratteristiche: Sono pugili della categoria dei pesi medi.

sin. 1 2 classe categòrico [ca-te-go-ri-co] agg. Deciso,

catapùlta [ca-ta-pul-ta] n.f. Antica arma perentorio, senza incertezze: Mi ha dato da guerra capace di lanciare a grandi distanze oggetti pesanti: Gli assalitori abbatterono le mura con le catapulte. catapultàre [ca-ta-pul-ta-re] v.tr. Lanciare con la catapulta o con la forza di una catapulta: Lo catapultò lontano con uno spintone. / v.rifl. (catapultarsi) Lanciarsi con forza: Si è catapultato fuori della porta. v.tr.: sin. scagliare, v.rifl: sin. scaraventarsi catarifrangènte [ca-ta-ri-fran-gen-te]

agg. Che riflette la luce quando viene illuminato: Ho applicato alla bicicletta un dispositivo catarifrangente. / n.m. Placchetta che riflette la luce che la colpisce. catàrro [ca-tar-ro] n.m. Liquido denso e vischioso che si forma quando le vie respiratorie o i polmoni sono infiammati. sin. muco catàsta [ca-ta-sta] n.f. Cumulo, grande

quantità di roba ammucchiata: Nella capanna c’è una catasta di legna. catàsto [ca-ta-sto] n.m. 1 Inventario di beni immobili (terreni, case...) dove sono registrati il proprietario e il valore di ogni bene. 2 Ufficio dove sono conservati i registri di tutti i beni immobili. catàstrofe [ca-ta-stro-fe] n.f. Grave di-

una risposta categorica.

m.pl. categorici, f.pl. categoriche, sin. assoluto, incondizionato caténa [ca-te-na] n.f. 1 Serie di anelli

metallici infilati uno nell’altro, usata per legare, per sollevare pesi, come organo di trasmissione, come ornamento...: Il cane era legato con una catena. 2 In geografia, successione continua di monti: Dal terrazzo vedo la catena degli Appennini. 3 Serie continua: Si è verificata una catena di incidenti stradali. 4 Legame, vincolo, oppressione: Spartaco guidò la rivolta contro le catene della schiavitù romana. catenàccio [ca-te-nac-cio] n.m. 1 Spranga di ferro che scorre entro anelli fissati ai battenti di una porta o di una finestra, per assicurarne la chiusura: Ho chiuso la porta della cantina con il catenaccio. 2 Nei giornali quotidiani, presentazione di un articolo che segue il titolo e il sommario. 3 Nel calcio, tattica difensiva: Quella squadra pratica il catenaccio. pl. catenacci, sin. 1 chiavistello, paletto catenìna [ca-te-ni-na] n.f. Sottile catena

d’oro o d’argento, da portare al collo come ornamento.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


cateratta

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

158

cateràtta [ca-te-rat-ta] n.f.

1 Serie di cascate lungo il corso di un fiume: Famose sono le cateratte del Nilo. 2 Opacità del cristallino dell’occhio che provoca la diminuzione o la perdita della vista: Il nonno è stato operato di cateratta. catering n.m.inv. Servizio che fornisce cibo pronto per essere consumato, a mense, alberghi, navi, aerei, ma anche in occasione di ricevimenti privati: Il catering di questo convegno è veramente ottimo.

e parola inglese

caterpillar n.m.inv. Veicolo cingolato

usato nei cantieri edili e stradali: Sono arrivati due caterpillar per iniziare la ristrutturazione della strada. e nome commerciale catèto [ca-te-to] n.m. Ciascuno dei due

lati di un triangolo rettangolo che formano l’angolo retto. catinèlla [ca-ti-nel-la] n.f. Piccolo recipiente rotondo, catino. sin. bacinella catìno [ca-ti-no] n.m.

1 Recipiente di forma circolare di vario materiale, usato per lavare le stoviglie o anche per lavarsi. 2 Contenuto del recipiente che ha lo stesso nome.

sin. 1 catinella, bacinella catòrcio [ca-tor-cio] n.m.

1 Chiavistello: Ha messo il catorcio alla porta. 2 Veicolo o altro strumento in cattive condizioni: La tua auto è davvero un catorcio!

pl. catorci

catràme [ca-tra-me] n.m. Sostanza nera,

oleosa, usata per rendere impermeabili le superfici, ottenuta dalla distillazione dei carboni fossili: Per asfaltare la strada hanno usato il catrame. sin. bitume Non si usa al plurale. càttedra [cat-te-dra] n.f.

Tavolo dietro il quale siede chi insegna: L’insegnante mi ha chiamato dalla cattedra. 2 Incarico affidato a un professore di ruolo: Mio padre ha avuto la cattedra di fisica. 3 Seggio riccamente ornato, riservato al pontefice o ai vescovi, che assistono a funzioni solenni. 1

causa

zione a compiere il male: Ha manifestato tanta cattiveria. 2 Atto malvagio: Da te non mi aspettavo una simile cattiveria. sin. 1 malvagità, contr. 1 bontà cattività [cat-ti-vi-tà] n.f.inv.

1 Prigionia, servitù. 2 Condizione in cui si trova a vivere un animale tenuto in gabbie o recinti, lontano dal suo ambiente naturale: Gli animali dello zoo vivono in cattività.

contr. 1 2 libertà cattìvo [cat-ti-vo] agg.

1 Malvagio, che si compiace di compiere il male: Ha un animo cattivo. 2 Inadatto a svolgere un compito, incapace: Ho chiamato un cattivo elettricista. 3 Disonesto, riprovevole: Il furto è un’azione cattiva. 4 Detto del tempo, caratterizzato da condizioni atmosferiche avverse: Oggi fa cattivo tempo. 5 Sgradevole al gusto o all’olfatto: Fuori si sente un cattivo odore. 6 Doloroso, indesiderato: Gli comunicai una cattiva notizia.

sin. 1 empio, contr. 1 2 3 4 5 buono, 2 esperto, capace Comp.magg. più cattivo o peggiore. Sup.ass. cattivissimo o pessimo. MT rovarsi in cattive acque. (Trovarsi in una situazione difficile.) cattolicésimo [cat-to-li-ce-si-mo] n.m.

Dottrina del cristianesimo che fa capo alla Chiesa di Roma. cattòlico [cat-to-li-co] agg. 1 Proprio della religione della Chiesa di Roma. 2 Che professa la religione cristiana che fa capo alla Chiesa di Roma: È una famiglia cattolica. / n.m. Chi professa la religione della Chiesa di Roma: I cattolici sono numerosi in Italia. m.pl. cattolici, f.pl. cattoliche cattùra [cat-tu-ra] n.f. Imprigionamento

di una persona o di un animale dopo la caccia o una ricerca lunga e pericolosa: Tentarono invano di sfuggire alla cattura. contr. liberazione catturàre [cat-tu-ra-re] v.tr.

1 Far prigioniero dopo una caccia o un inseguimento: I poliziotti catturarono i due malviventi. 2 Attrarre, attirare: Con quelle parole M S alire in cattedra. (Parlare con presun- ha catturato l’attenzione del pubblico. caucciù [cauc-ciù] n.m.inv. Gomma elazione.) cattedràle [cat-te-dra-le] n.f. Chiesa stica naturale che si ricava dal lattice di principale di una diocesi, sede del vesco- alcune piante. càusa [cau-sa] n.f. 1 Motivo, ragione: vo: Quella cattedrale è di stile romanico. cattivèria [cat-ti-ve-ria] n.f. 1 Disposi- Non conosco la causa della tua assenza. 2


causale

159

Processo, azione giuridica: Abbiamo vinto la causa. 3 Scopo, obiettivo, insieme degli ideali di un gruppo o di una persona: Ha abbracciato la causa ambientalista.

sin. 1 origine, 2 controversia PC hi è causa del suo mal pianga se stesso. (Chi ha prodotto da sé le situazioni che lo danneggiano, deve rimproverare se stesso e non il prossimo o il destino.) causàle [cau-sa-le] agg. 1 Che deter-

cavallo

una strada o di una linea ferroviaria: Lungo il viale ci sono due cavalcavia. cavalcióni [ca-val-cio-ni] avv. Usato solo nella loc.avv. a cavalcioni con il significato di ‘con una gamba di qua e una di là’, nella posizione di chi va a cavallo: Spesso chiacchieriamo a cavalcioni sul muretto. cavalière [ca-va-lie-re] n.m. 1 Chi va a cavallo: Sono diventato un bravo cavaliere. 2 Nel Medioevo, guerriero a cavallo, eroe di gesta o racconti cavallereschi: Un cavaliere soccorse la regina. 3 Uomo dai modi gentili, cortesi: Si comporta da cavaliere. 4 Nei balli o in società, chi fa coppia con una dama: Verrà al ballo con il suo cavaliere. 5 Titolo che si conferisce a chi si è distinto in qualche attività: È stato nominato cavaliere del lavoro.

mina qualcosa. 2 In grammatica, detto di proposizione che indica il motivo di ciò che viene detto nella proposizione reggente o di congiunzione che introduce una proposizione causale. / n.f. Motivo per cui si fa un versamento: Scrivi la causale del versamento. causàre [cau-sa-re] v.tr. Fare accadere, provocare: La velocità eccessiva causa in- sin. 1 cavallerizzo, 3 gentiluomo numerevoli incidenti stradali. cavallerésco [ca-val-le-re-sco] agg. 1 sin. arrecare, cagionare, procurare Che riguarda la cavalleria medievale: Adocautèla [cau-te-la] n.f. Prudenza: En- ro i poemi cavallereschi. 2 Proprio di chi trammo nella grotta con cautela. si comporta in modo leale e galante: Ha sin. circospezione, avvedutezza, contr. im- compiuto un gesto cavalleresco. prudenza, sventatezza cautelàre [cau-te-la-re] agg. Che serve

m.pl. cavallereschi, f.pl. cavalleresche cavallerìa [ca-val-le-ri-a] n.f. 1 Insieme

agg.: sin. preventivo, v.tr.: sin. tutelare càuto [cau-to] agg. Prudente, accorto,

1

a proteggere: Ho adottato misure cautelari per evitare infezioni. / v.tr. Difendere: Bisogna cautelare i propri interessi. / v.rifl. (cautelarsi) Difendersi, premunirsi: Prima di uscire, si è cautelato dal freddo. circospetto: Tuo fratello è più cauto di te.

sin. guardingo, contr. temerario cauzióne [cau-zio-ne] n.f. Somma di

dei combattenti a cavallo: Il comandante passò in rassegna la cavalleria. 2 Nel Medioevo, istituzione che doveva difendere i deboli e la Chiesa. 3 Cortesia, gentilezza: Comportati con cavalleria verso le signore. collettivo, contr. 3 scortesia, maleducazione cavallerìzzo [ca-val-le-riz-zo] n.m. 1 Chi

monta a cavallo con abilità. 2 Ammaestratore di cavalli o maestro di equitazione. denaro depositata a garanzia di un certo cavallétta [ca-val-let-ta] n.f. Insetto che comportamento: Dopo il versamento di reca danni alle coltivazioni. una cauzione poté lasciare il carcere. sin. locusta càva [ca-va] n.f. Luogo da cui si estraggo- cavallétto [ca-val-let-to] n.m. Sostegno no materiali per le costruzioni e per altri a tre o quattro piedi, di legno o di metallo, impieghi: Lavora in una cava di marmo. dove si appoggiano apparecchi o attrezzi cavalcàre [ca-val-ca-re] v.tr. Montare da lavoro: Il pittore appoggia la tela sul una bestia da sella: Ieri ho cavalcato un cavalletto. puledro. / v.intr. Viaggiare a cavallo: Ho sin. treppiede cavalcato per un’intera giornata. cavàllo [ca-val-lo] n.m. 1 Mammifero I - ind.pres. io cavalco, tu cavalchi... con quattro zampe, testa allungata, oreccavalcàta [ca-val-ca-ta] n.f. Corsa, pas- chie corte e dritte, collo eretto, criniera, seggiata a cavallo. piede con un solo dito protetto da zoccocavalcatùra [ca-val-ca-tu-ra] n.f. Anima- lo. 2 Unità di misura della potenza di un le da sella: Il fantino era soddisfatto della motore: Il motore dell’auto ha venti cavalli. 3 Punto dei pantaloni in corrispondenza sua cavalcatura. cavalcavìa [ca-val-ca-vi-a] n.m.inv. Pon- del quale le due gambe si dividono: Il cate che permette di passare al di sopra di vallo di questi pantaloni è troppo basso. 4

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


cavallone

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

cedimento

160

Attrezzo da ginnastica costituito da un cilindro retto da quattro gambe: In palestra ci siamo esercitati sul cavallo. 5 Una delle tre figure delle carte da gioco italiane.

MA vere una febbre da cavallo. (Avere un

febbrone.) Essere a cavallo. (Fuori di ogni difficoltà.) Cavallo di battaglia. (Pezzo forte.) P A caval donato non si guarda in bocca. (Non bisogna cercare i difetti in ciò che ci è stato regalato.) Campa cavallo che l’erba cresce. (Le promesse a lunga scadenza non contano.) cavallóne [ca-val-lo-ne] n.m. Grande

onda marina.

zio vuoto all’interno: Nel tronco cavo di quel faggio vive uno scoiattolo. / n.m. 1 Concavità, incavatura: Presi l’acqua nel cavo della mano. 2 Grossa fune di materiale vario: L’impalcatura è sostenuta da cavi metallici.

agg.: contr. pieno cavolfióre [ca-vol-fio-re] n.m. Varietà

di cavolo con grossa infiorescenza bianca commestibile. càvolo [ca-vo-lo] n.m. Pianta erbacea con foglie larghe e commestibili, verza, broccolo.

ME ntrarci come il cavolo a merenda. (Non

avere niente a che fare con quello che si

dice o si fa.) cavàre [ca-va-re] v.tr. Togliere, estrarre: cazzòtto [caz-zot-to] n.m. Colpo violenIl dentista mi ha cavato un dente. / v.rifl.

(cavarsi) Togliersi: Si è cavato dai guai.

v.tr.: sin. levare, contr. mettere, v.rifl.: sin. levarsi MN on cavare un ragno dal buco. (Non riuscire in niente, non ottenere nulla.) Cavarsela per miracolo. (Uscire indenne da una situazione difficile.) cavatàppi [ca-va-tap-pi] n.m.inv. Stru-

to, dato a pugno chiuso. sin. pugno

cazzuòla [caz-zuo-la] n.f. Strumento

formato da una lama d’acciaio di forma triangolare con un’impugnatura, usato per mescolare e stendere la malta. CD n.m.inv. vedi COMPACT DISC CD-ROM n.m.inv. Dischetto per computer, in grado di contenere enormi quantità mento a vite o a leva per togliere il tappo di dati in forma di testo, immagini o suoni. a una bottiglia. CD-ROM è la sigla dell’inglese Compact càvia [ca-via] n.f. 1 Piccolo animale Disc Read Only Memory (= disco compatroditore, spesso usato in laboratorio per to con memoria di sola lettura). esperimenti. 2 Ogni animale, persona o ce pron.pers. vedi CI cosa usata per esperimenti: Vorresti fare céce [ce-ce] n.m. 1 Pianta leguminosa da cavia e assaggiare il dolce? con semi commestibili racchiusi in baccaviàle [ca-via-le] n.m. Specialità ali- celli. 2 Legume della pianta che ha lo stesmentare molto pregiata, costituita da uo- so nome: Per pranzo c’è la zuppa di ceci. va di storione. cecità [ce-ci-tà] n.f.inv. Mancanza o perNon si usa al plurale. dita della vista. cavìglia [ca-vi-glia] n.f. Articolazione cèdere [ce-de-re] v.tr. Lasciare qualcosa compresa tra gamba e piede: Il calciatore di proprio ad altri: Ho ceduto il posto a una ha ricevuto un calcio alla caviglia. persona anziana. / v.intr. 1 Rompersi, pl. caviglie sprofondare: Gli argini del fiume hanno caviglièra [ca-vi-glie-ra] n.f. 1 Fascia ceduto. 2 Arrendersi, desistere: Ha ceduto elastica che protegge la caviglia: La ca- solo di fronte all’evidenza. vigliera mi ha evitato una distorsione. 2 II - ind.pass.rem. io cedetti o cedei, tu Catenina d’oro o d’argento da portare alla cedesti, egli cedette o cedé, noi cedemcaviglia: Ha una cavigliera d’oro. mo, voi cedeste, essi cedettero o cedecavìllo [ca-vil-lo] n.m. Ragionamento rono; part.pass. ceduto. sottile: La tua ipotesi si basa su un cavillo. v.tr.: sin. offrire, contr. pretendere, v.intr.: sin. sottigliezza cavità [ca-vi-tà] n.f.inv. Spazio vuoto

ricavato naturalmente o artificialmente all’interno di una massa solida: Alla base del monte si apriva una cavità. càvo [ca-vo] agg. Che presenta uno spa-

sin. 2 capitolare, contr. 1 2 resistere

cediménto [ce-di-men-to] n.m. 1 Crollo

di una struttura a causa di un peso eccessivo o di altri tipi di sollecitazione: Il terremoto causò il cedimento della struttura. 2 Crollo psicologico o fisico: Dopo tante ore


cedola

cementificio

161

di lavoro ho avuto un cedimento. cèdola [ce-do-la] n.f. Tagliando di tessere o titoli di credito da staccarsi al momento della consegna o del pagamento. cedràta [ce-dra-ta] n.f. Sciroppo di cedro allungato con acqua. cédro [ce-dro] n.m. 1 Pianta sempreverde dai fiori bianchi e dal frutto verde-giallo simile al limone. 2 Frutto dell’albero che ha lo stesso nome. cefalèa [ce-fa-le-a] n.f. Emicrania, dolore alla testa: Ho una terribile cefalea. cèfalo [ce-fa-lo] n.m. Pesce marino con testa molto grossa, dorso scuro e squame argentee. ceffóne [cef-fo-ne] n.m. Violenta percossa data sul volto a mano aperta, schiaffo: Gli diede un ceffone per il ritardo. sin. sberla celàre [ce-la-re]

v.tr. Nascondere: Quell’uomo ha celato le proprie intenzioni. celebèrrimo [ce-le-ber-ri-mo] agg. Molto famoso, illustre.

Celeberrimo è il superlativo assoluto di celebre. celebràre [ce-le-bra-re] v.tr. 1 Festeg-

giare solennemente: Il 2 giugno gli Italiani celebrano la festa della Repubblica. 2 Compiere una funzione religiosa: Il prete celebra la messa. 3 Lodare con parole o scritti: Omero celebrò le imprese di Achille. cèlebre [ce-le-bre] agg. Famoso, illustre, molto conosciuto: È un celebre chirurgo. contr. anonimo, sconosciuto celebrità [ce-le-bri-tà] n.f.inv.

1 Condizione di ciò o di chi è famoso, fama: In pochi anni quel cantante è arrivato alla celebrità. 2 Persona conosciuta, famosa: Quel ristorante è frequentato da molte celebrità.

sin. 1 popolarità, 2 personalità cèlere [ce-le-re] agg. 1 Veloce, rapido:

celestiàle [ce-le-stia-le] agg. Paradisiaco,

angelico: Mi rivolse uno sguardo celestiale. celibàto [ce-li-ba-to] n.m. Condizione di un uomo non sposato: Quel ragazzo sta per abbandonare il celibato. cèlibe [ce-li-be] agg. Scapolo, non sposato: Mio zio è celibe. contr. ammogliato, sposato cèlla [cel-la] n.f. 1 Piccola stanza con l’in-

dispensabile per dormire e lavarsi, destinata ai monaci o ai detenuti: Il monaco vive in una piccola cella. 2 Vano, locale, recipiente destinato a particolari usi o funzioni: Nel retro della macelleria c’è la cella frigorifera. 3 Ciascuna delle camerette esagonali che formano l’alveare: Le api depositano il polline nelle celle. cèllofan [cel-lo-fan] n.m.inv. Materiale di plastica leggero, trasparente, impermeabile, usato per avvolgere e proteggere: Surgelo i cibi in sacchetti di cellofan. cèllula [cel-lu-la] n.f. Unità fondamentale degli organismi viventi: L’organismo umano è formato da tantissime cellule. cellulàre [cel-lu-la-re] agg. Che riguarda la cellula. / n.m. 1 Telefono portatile: Non esce se non ha il cellulare con sé. 2 Furgone per il trasporto dei carcerati: Il malvivente fu caricato sul cellulare della polizia. cellulìte [cel-lu-li-te] n.f. Accumulo di grasso sotto la pelle: Fa lunghe passeggiate per combattere la cellulite. Non si usa al plurale.

cellulòide [cel-lu-loi-de] n.f. Materiale

plastico trasparente e pieghevole, usato per la fabbricazione di pellicole fotografiche e altro: La celluloide è infiammabile. cellulósa [cel-lu-lo-sa] n.f. Sostanza contenuta nelle cellule vegetali, usata nella fabbricazione della carta, di fibre tessili e di materie plastiche. cèltico [cel-ti-co] agg. e n.m. e f. Appartenente all’antico popolo guerriero dei Celti.

Sono salito su un treno celere. 2 Che ha breve durata: Frequento un corso celere di spagnolo. / n.f. Corpo speciale di polizia m.pl. celtici, f.pl. celtiche per il mantenimento dell’ordine pubblico. cémbalo [cem-ba-lo] n.m. Specie di agg.: sin. 1 svelto, contr. 1 lento tamburello, circondato da piccoli sonagli. celèste [ce-le-ste] agg. 1 Che appartiene cementàre [ce-men-ta-re] v.tr. 1 Unire al cielo: Le stelle sono corpi celesti. 2 Che saldamente mediante malta e cemento: I proviene dal cielo come sede del divino: muratori hanno cementato le pietre. 2 RafAverti incontrato è stato un dono celeste. 3 forzare, rinsaldare: Il viaggio ha cementato Che ha colore azzurro chiaro: Mia sorella l’unione tra i due ragazzi. ha gli occhi celesti. / n.m. Colore simile a sin. 2 consolidare, contr. 2 distruggere quello del cielo sereno: Il celeste ti dona. cementifìcio [ce-men-ti-fi-cio] n.m. agg.: sin. 2 divino, contr. 2 infernale Fabbrica dove si prepara il cemento.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


cemento

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

centi-

162

pl. cementifici ceménto [ce-men-to] n.m. 1 Polvere gri-

III - ind.pres. io censisco, tu censisci...

censùra [cen-su-ra] n.f. 1 Controllo dello

Stato o della Chiesa sulle opere da diffondere o da rappresentare in pubblico: La censura ha proibito la visione di quel film. 2 Biasimo, severa critica: Sono stato oggetto di censura da parte sua. censuràre [cen-su-ra-re] v.tr. 1 Impedisin. 2 vincolo, legame re o eliminare qualcosa perché ritenuto céna [ce-na] n.f. Pasto della sera. cenàcolo [ce-na-co-lo] n.m. 1 Gruppo non conforme alla morale o alla sicurezdi intellettuali: Faccio parte di un cenacolo za, in seguito al controllo dell’autorità letterario. 2 Nell’antichità, locale in cui pubblica: Hanno censurato l’ultimo film di ci si riuniva per consumare il pasto: Gesù quel regista. 2 Biasimare, giudicare con severità: La maestra ha censurato il comriunì i suoi discepoli nel cenacolo. portamento della classe. sin. 1 circolo cenàre [ce-na-re] v.intr. Consumare il sin. 2 criticare, riprendere, contr. 2 lodare pasto della sera: Abbiamo cenato in un centàuro [cen-tau-ro] n.m. 1 Mostro della mitologia, metà uomo e metà cavalristorante caratteristico. céncio [cen-cio] n.m. 1 Pezzo di stoffa lo. 2 Motociclista: Mio zio è un centauro. logoro e consumato: La mamma spolvera centellinàre [cen-tel-li-na-re] v.tr. 1 Becon un cencio. 2 Indumento vecchio e con- re a piccoli sorsi: Mi piace centellinare il caffè. 2 Usare poco a poco: È bene centelsumato: Perché indossi quel cencio? linare le energie. pl. cenci, sin. 1 straccio gia che, mescolata con acqua e altri materiali, si rapprende saldando l’impasto: Per l’edilizia il cemento è indispensabile. 2 Cosa che unisce: La sincerità è il cemento della loro amicizia.

ME ssere ridotti in cencio. (Sentirsi molto sin. 1 sorseggiare, contr. 1 trangugiare

deboli.) iventare bianco come un cencio. (DivenD tare pallidissimi per malattia o paura.) cénere [ce-ne-re] n.f. 1 Ciò che resta do-

po la combustione di materiali organici, in particolare del legno e del carbone: La cenere del camino ha sporcato il pavimento. 2 Al plurale, nella religione cattolica, primo giorno di Quaresima. cénno [cen-no] n.m. 1 Gesto della mano o del capo per indicare o far capire qualcosa: Mi fece cenno di avvicinarmi. 2 Indizio, annuncio: Il cielo dava cenni di pioggia. 3 Esposizione sommaria, breve notizia: Studierò cenni biografici del Leopardi. sin.

1

segno

cenóne [ce-no-ne] n.m. Abbondante ce-

na per un’occasione particolare: Mi hanno invitato al cenone di capodanno. cenozòico [ce-no-zoi-co] n.m. Era geologica caratterizzata da un grande sviluppo dei mammiferi e dal declino dei rettili. Si usa solo al singolare.

censiménto [cen-si-men-to] n.m. Rac-

colta di dati effettuata per avere informazioni sulla popolazione: Ogni dieci anni lo Stato indice il censimento della popolazione. sin. rilevamento censìre [cen-si-re] v.tr. Svolgere un cen-

simento: Lo Stato censirà tutti gli abitanti.

centenàrio [cen-te-na-rio] agg.

1 Che ha più di cento anni: Nel mio giardino c’è una quercia centenaria. 2 Che ricorre ogni cento anni. / n.m. Commemorazione di un fatto importante accaduto cento anni prima.

agg.: f. centenaria, m.pl. centenari, f.pl. centenarie, sin. 1 secolare, n.m.: sin. centennale centèsimo [cen-te-si-mo] agg.num.ord.

Che in una serie occupa la posizione numero cento: Mi classificai al centesimo posto. 2 Che riguarda ciascuna delle cento parti in cui è suddiviso un intero: La moneta da 1 cent è la centesima parte di 1 euro. / n.m. 1 Ciascuna delle cento parti in cui è diviso un intero: Il ciclista è arrivato terzo per un centesimo di secondo. 2 Moneta che equivale alla centesima parte dell’unità monetaria: Ho speso ottanta centesimi per un quaderno. 3 Piccola somma di denaro: Non ho nemmeno un centesimo. centi- pref. È usato nella formazione di alcune parole con il significato di ‘centesima parte’. 1

- centìgrado agg. = diviso in cento gradi - c entigrammo (cg) n.m. = centesima parte del grammo - c entilitro (cl) n.m. = centesima parte del litro - c entimetro (cm) n.m. = centesima parte


centinaio

cera

163

del metro

al centro della fila. 4 Parte più importante

centinàio [cen-ti-na-io] n.m. Insieme di di un insieme o di una cosa: Hai colto il cento unità, spesso usato per approssimare una quantità: Alla gita partecipò un centinaio di studenti.

pl. centinaia cènto [cen-to] agg.num.card. e n.m.inv.

Numero equivalente a dieci decine. 2 Molto, in grande quantità: Te l’ho ripetuto cento volte! centràle [cen-tra-le] agg. 1 Situato al centro: Ancona si trova nell’Italia centrale. 2 Principale, più importante: Cerca di ripetere i punti centrali della lezione. / n.f. 1 Sede di una direzione: Hanno costruito una nuova centrale di polizia. 2 Insieme degli impianti di raccolta, produzione e distribuzione di un prodotto: Alla centrale del latte hanno assunto nuovi operai. 1

agg.: contr. 2 irrilevante, secondario centralinìsta [cen-tra-li-ni-sta] n.m. e

f. Chi lavora in un centralino telefonico.

m.pl. centralinisti, f.pl. centraliniste centralìno [cen-tra-li-no] n.m. Impianto

telefonico che serve per smistare le chiamate su più linee. centralizzàre [cen-tra-liz-za-re] v.tr. 1 Accentrare, far dipendere tutto da un’autorità centrale. 2 Unificare le varie parti di un impianto: Abbiamo centralizzato l’antenna televisiva del condominio.

centro della questione. Sede importante di una qualsiasi attività: Roma è il centro della religione cattolica. 6 Luogo dotato di attrezzature, dove si svolge una certa attività: Domani andrò al centro sportivo. 5

centrocampìsta [cen-tro-cam-pi-sta] n.m. e f. Nel calcio, atleta che gioca a centrocampo.

m.pl. centrocampisti, f.pl. centrocampiste centrodèstra [cen-tro-de-stra] n.m.inv.

In politica, unione tra i partiti di centro e quelli di destra: Il babbo appartiene a un partito di centrodestra. centrosinìstra [cen-tro-si-ni-stra] n.m. inv. In politica, unione tra i partiti di centro e quelli di sinistra: Lo zio appartiene a un partito di centrosinistra. centuplicàre [cen-tu-pli-ca-re] v.tr. 1 Moltiplicare per cento. 2 Aumentare di molto: Devo centuplicare il mio impegno nello studio. I - ind.pres. io centuplico, tu centuplichi... sin. accrescere centùria [cen-tu-ria] n.f.

1 Nell’antica Roma, ciascuna delle unità in cui era suddiviso il popolo in base al censo. 2 Nell’antica Roma, ciascun appezzamento di terreno risultante dalla suddivisione dell’agro pubblico. 3 Unità tattica formata contr. 1 2 decentrare da cento soldati: Nell’esercito romano ogni centràre [cen-tra-re] v.tr. 1 Colpire nel legione era formata da centurie. centro: Il cacciatore ha centrato il bersa- centurióne [cen-tu-rio-ne] n.m. Nell’anglio. 2 Capire con precisione: Hai centrato tica Roma, ufficiale comandante di una il problema. centuria. sin. 1 cogliere, contr. 2 travisare céppo [cep-po] n.m. 1 Parte inferiore centravànti [cen-tra-van-ti] n.m. e dell’albero da cui si diramano le radici: f.inv. Negli sport di squadra, atleta schie- Il boscaiolo ha tagliato un grosso ceppo. 2 rato al centro della linea di attacco. Pezzo di legno da ardere. 3 Nucleo origicentrìfuga [cen-tri-fu-ga] n.f. Dispositi- nario di una famiglia, di un popolo, di una vo che separa sostanze di diversa densità lingua...: Appartiene al ceppo asiatico. 4 attraverso un movimento circolare molto Al plurale, pezzi di legno usati per tenere veloce: La centrifuga della lavatrice non fermi i piedi dei prigionieri: Gli schiavi si funziona bene. liberarono dei ceppi e fuggirono. pl. centrifughe céra [ce-ra] n.f. 1 Sostanza prodotta dalle centrifugàre [cen-tri-fu-ga-re] v.tr. Sot- api e usata per la produzione di candele, toporre all’azione di una centrifuga. cosmetici...: Con il calore la cera si scioglie. I - ind.pres. io centrifugo, tu centrifughi... 2 Prodotto sintetico usato per lucidare: La cèntro [cen-tro] n.m. 1 In una figura mamma dà la cera al pavimento. 3 Modelgeometrica, punto rispetto al quale tutti lo o statua del materiale che ha lo stesso gli altri risultano simmetrici. 2 Zona cen- nome: Abbiamo visitato il museo delle trale di una città: Vado in centro a fare cere. 4 Aspetto, colorito del volto: Hai una compere. 3 Parte più interna: Vai a sederti brutta cera, sei sicuro di star bene?

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


ceralacca

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

sin.

4 incarnato

164

ceralàcca [ce-ra-lac-ca] n.f. Sostanza re-

cerotto

botte. (Cercare di non scontentare nessuno dei contendenti.) cerchióne [cer-chio-ne] n.m. Cerchio di

sinosa, plasmabile se riscaldata, usata per metallo a cui si adatta lo pneumatico delsigillare lettere, pacchi... le ruote gommate: I cerchioni delle ruote pl. ceralacche ceràmica [ce-ra-mi-ca] n.f. 1 Impasto di sono arrugginiti. argilla cotta: Mi ha regalato un piatto di cereàle [ce-re-a-le] n.m. 1 Pianta della ceramica. 2 Prodotto ottenuto dalla lavo- famiglia delle graminacee, che produce razione di tale impasto: Vorrei visitare il frutti dai quali si ricava la farina: Nella mia regione è diffusa la coltivazione dei museo delle ceramiche. cereali. 2 Frutto della pianta che ha lo pl. ceramiche ceràto [ce-ra-to] agg. 1 Spalmato di cera. stesso nome. 2 Reso impermeabile mediante l’applica- cerebràle [ce-re-bra-le] agg. Che intereszione di gomma e vernice: Sopra il tavolo sa il cervello. cerebroléso [ce-re-bro-le-so] agg. Che teniamo una tovaglia cerata. cèrbero [cer-be-ro] n.m. Persona severa ha una lesione al cervello: In quell’istituto e sgarbata: Quel vigile urbano è un cerbero. ci sono molte persone cerebrolese. cerbiàtto [cer-biat-to] n.m. Cervo giovane. cèreo [ce-re-o] agg. 1 Composto di cera. cerbottàna [cer-bot-ta-na] n.f. Arma 2 Che ha il colore pallido della cera: Quel primitiva formata da un lungo tubo attra- tuo amico ha un viso cereo. verso cui, soffiando, si lanciano pallottole cerétta [ce-ret-ta] n.f. Pomata adesiva usata per la depilazione. d’argilla o piccole frecce. cercàre [cer-ca-re] v.tr. 1 Tentare di tro- cerimònia [ce-ri-mo-nia] n.f. 1 Manifevare qualcosa o qualcuno: Sto cercando il stazione sacra o profana: Mi hanno invimaglione rosso. 2 Volere, desiderare ar- tato alla cerimonia nuziale. 2 Al plurale, dentemente: Quell’atleta cerca la vittoria. dimostrazione eccessiva di cortesia: Non fare tante cerimonie! I - ind.pres. io cerco, tu cerchi... P C hi cerca trova. (L’impegno produce sicu- cerimoniàle [ce-ri-mo-nia-le] n.m. Complesso delle regole che si devono seguire ramente risultati.) cercatóre [cer-ca-to-re] n.m. Chi si ado- in una celebrazione religiosa o pubblica. pera per trovare qualcuno o qualcosa: Mio cerìno [ce-ri-no] n.m. Fiammifero impregnato di cera: Dov’è la scatola dei cerini? nonno era un cercatore d’oro. f. cercatrice, m.pl. cercatori, f.pl. cercatrici cèrnia [cer-nia] n.f. Pesce marino dall’otcérchia [cer-chia] n.f. 1 Costruzione cir- tima carne. colare: La cerchia delle mura della mia città cernièra [cer-nie-ra] n.f. 1 Tipo di chiuè ben conservata. 2 Gruppo di persone sura di mobili e sportelli, costituita da due con interessi simili: Ha allargato la cerchia pezzi metallici che ruotano su un perno fisso: Si è rotta la cerniera dell’armadio. 2 delle sue amiche. Chiusura per abiti, costituita da due serie sin. 1 cinta, 2 circolo cerchiàre [cer-chia-re] v.tr. 1 Stringere di denti che si incastrano per mezzo di un con uno o più cerchi per rinforzare: Devi cursore: La cerniera lampo dei pantaloni cerchiare quella vecchia botte. 2 Mettere in non è scorrevole. sin. 2 zip evidenza segnando con un cerchio. cèrnita [cer-ni-ta] n.f. Selezione, scelta: I - ind.pres. io cerchio, tu cerchi... Il fruttivendolo fa la cernita delle arance. sin. 2 evidenziare cérchio [cer-chio] n.m. 1 In geometria, céro [ce-ro] n.m. Grossa candela di cera. parte di piano contenuta in una linea ceróne [ce-ro-ne] n.m. Crema a base di curva chiusa, i cui punti sono equidistanti cera, usata dagli attori come base per il dal centro. 2 Oggetto di legno o plastica di trucco: Ha rimosso il cerone dal volto. forma circolare: In palestra abbiamo gioca- ceròtto [ce-rot-to] n.m. Striscetta con un to con i cerchi. 3 Fascia circolare che serve lato adesivo e al centro una piccola garza, usata nelle medicazioni: Il cerotto serve a tenere insieme le doghe di una botte. a coprire e proteggere abrasioni e ferite pl. cerchi MD are un colpo al cerchio e un colpo alla superficiali.


certezza

ceto

165

certézza [cer-tez-za] n.f. Sicurezza: Ho la cesellàre [ce-sel-la-re] v.tr. Incidere, lacertezza di essere promosso.

contr. incertezza, dubbio certificàre [cer-ti-fi-ca-re] v.tr. Attestare,

assicurare con un documento o un certificato: Devi certificare la tua identità. I - ind.pres. io certifico, tu certifichi... sin. garantire

vorare con il cesello: L’orafo ha cesellato un magnifico gioiello. cesèllo [ce-sel-lo] n.m. Piccolo scalpello d’acciaio che serve per incidere i metalli. cesóia [ce-so-ia] n.f. Grossa forbice da giardiniere: Ho smarrito le cesoie. Si usa soprattutto al plurale.

certificàto [cer-ti-fi-ca-to] n.m. Dichia- céspo [ce-spo] n.m. Ciuffo di erbe o fiori razione scritta sulla verità di un fatto o di una condizione: Alla domanda deve allegare il certificato di nascita.

nati dalla stessa radice: Va’ a comprare un cespo d’insalata. cespùglio [ce-spu-glio] n.m. Gruppo di sin. attestato pianticelle che hanno origine da una stescèrto [cer-to] agg. 1 Che non dà luogo sa radice o da radici vicine: Il giardino è a dubbi: L’esito positivo è certo. 2 Sicuro, circondato da cespugli. detto di persona: Sono certo che ritrove- pl. cespugli rai la tua patente. / agg.indef. Qualche, cessàre [ces-sa-re] v.tr. Porre fine a, taluno: Certe persone non sanno stare in sospendere, interrompere: L’azienda ha gruppo. / pron.indef.pl. Alcuni, taluni: cessato l’attività. / v.intr. Avere termine, Certi dicono che non verrai. / n.m. Ciò che finire: Il temporale è cessato. è sicuro: Non lasciare il certo per l’incerto. v.tr. e intr.: sin. terminare, contr. iniziare / avv. sicuramente: Ora sarà certo in casa. cessióne [ces-sio-ne] n.f. Nel diritto, atto agg.: sin. 1 sicuro, 2 convinto, contr. 1 in- con cui si cede la proprietà di un bene. certo, 2 insicuro, n.m.: sin. certezza, contr. cèsso [ces-so] n.m. Latrina, gabinetto. incertezza, avv.: sin. certamente césta [ce-sta] n.f. 1 Recipiente di vimini cerùleo [ce-ru-le-o] agg. Che ha il colore di notevoli dimensioni: La contadina dedel cielo sereno: Oggi il mare è ceruleo. pose i pomodori in una cesta. 2 Contenuto cerùme [ce-ru-me] n.m. Sostanza gialla del recipiente che ha lo stesso nome: Diprodotta dalle ghiandole dell’orecchio. vorerei tutta la cesta di ciliegie. cervellétto [cer-vel-let-to] n.m. Parte sin. canestro, paniere del cervello che si trova nella zona poste- cestinàre [ce-sti-na-re] v.tr. 1 Gettare riore della scatola cranica: Il cervelletto è nel cestino: Il direttore ha cestinato la corsede di importanti funzioni nervose. rispondenza. 2 Non prendere in considecervèllo [cer-vel-lo] n.m. 1 Organo prin- razione, non pubblicare: La casa editrice cipale del sistema nervoso, racchiuso nel- ha cestinato il mio racconto. la cavità del cranio. 2 Intelligenza, senno: contr. 1 conservare, tenere Quel tuo amico ha molto cervello. 3 Per- cestìsta [ce-sti-sta] n.m. e f. Giocatore di sona che organizza e dirige un’attività: pallacanestro. Hanno arrestato il cervello della banda. m.pl. cestisti, f.pl. cestiste pl. cervelli, sin. 1 encefalo, 2 giudizio césto [ce-sto] n.m. 1 Recipiente di vimiCervello 1 al plurale ha anche la forma ni di forma cilindrica o conica. 2 Quantità femminile: le cervella. di materiale contenuta nel recipiente che cervicàle [cer-vi-ca-le] agg. Che riguarda ha lo stesso nome: Ho raccolto un cesto la parte posteriore del collo: Si è frattura- di noci. 3 Nella pallacanestro, canestro in to una vertebra cervicale. cui si deve inserire la palla per fare punto. cervìce [cer-vi-ce] n.f. vedi NUCA sin. 1 2 3 canestro cèrvo [cer-vo] n.m. Mammifero rumi- cetàcei [ce-ta-cei] n.m.pl. Mammiferi nante dal manto rossiccio e coda corta, che vivono in acqua, privi di arti posterioil cui maschio è dotato di corna ramose. ri e con arti anteriori e coda trasformati in cesàreo [ce-sa-re-o] agg. e n.m. Detto pinne: Delfini e balene sono cetacei. del taglio che viene praticato sull’addome cèto [ce-to] n.m. Classe sociale, insieme delle partorienti per estrarre il bambino, dei cittadini che vivono in condizioni ecoquando non sia possibile il parto naturale: nomiche simili: È un rappresentante del Sono nato con parto cesareo. ceto industriale.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


cetra

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

cherubino

166

cètra [ce-tra] n.f. Strumento musicale a / pron.interr.inv. Quale cosa: Che avete corde, molto diffuso nell’antichità. cetriòlo [ce-trio-lo] n.m. 1 Pianta erbacea con foglie ruvide e fiori gialli. 2 Frutto della pianta che ha lo stesso nome, di colore verde e di forma allungata. chador n.m.inv. Velo indossato in pubblico dalle donne islamiche per coprire le spalle, la testa, il volto, lasciando scoperti gli occhi: Lo chador viene indossato soprattutto nei Paesi musulmani. e parola persiana

chalet n.m.inv. Piccola costruzione in legno o in pietra per soggiorni di villeggiatura o per attività sportive: Vive in uno splendido chalet di montagna. e parola francese

champagne n.m.inv. Vino bianco spumante, originario della regione della Francia che ha lo stesso nome. e parola francese

chance n.f.inv. Possibilità: Non avevo alcuna chance di vincere la gara.

fatto? / pron.escl.inv. Quale cosa: Che ci doveva capitare!

Il pronome relativo che ha la funzione di soggetto o di complemento oggetto. Nei complementi indiretti diventa cui ed è preceduto dalle preposizioni. Nel complemento di termine, la preposizione a si può omettere (a cui = cui).

/ agg.interr.inv. Quale: Che canzone è? / agg.escl.inv. Quale: Che bella giornata! / cong. 1 Introduce una frase dichiarativa: Mi pare che tu perda tempo. 2 Introduce una frase causale: Siamo contenti che sia arrivato. 3 Introduce una frase temporale: Arrivò che era mezzogiorno. 4 Introduce una frase consecutiva: Avevo così fame che ho divorato la cena. 5 Introduce una frase finale: Bada a tuo figlio che cresca onesto. 6 Introduce una frase con valore limitativo: Che io sappia, non c’è più birra in frigo. 7 Introduce il secondo termine di paragone: È stato più fortunato che bravo.

e parola francese

cong.: sin.

e parola francese

dei bagagli e del biglietto prima dell’im-

una donna di grande charme. e parola francese

aeroporto un’ora prima della partenza per effettuare il check-in.

n.m. Aereo noleggiato a basso costo dalle compagnie di linea per gruppi numerosi di viaggiatori.

1 Controllo medico generale dello stato di salute. 2 Controllo generale cui può essere sottoposto un impianto, una macchina...

2

perché, poiché,

3

quando,

4

chantilly agg. e n.m.inv. Detto di com- cosicché, 5 affinché posto dolciario di crema e panna montata. check-in loc.sost.n.m.inv. Controllo charme n.m.inv. Fascino, attrattiva: È barco in aeroporto: Bisogna arrivare in charter agg.inv. Detto di volo non di e espressione inglese linea: Siamo partiti con un volo charter. / check-up loc.sost.m.inv.

e parola inglese

e espressione inglese

chat n.f.inv. Servizio offerto da internet, chef n.m.inv. Capocuoco. che permette di “parlare” con una o più persone attraverso messaggi scritti che compaiono in tempo reale sullo schermo del computer.

e parola francese chèla [che-la] n.f. Parte terminale degli

arti di crostacei e aracnidi, a forma di pinza: Ho preso un granchio per le chele. chemioterapìa [che-mio-te-ra-pi-a] n.f. e parola inglese chat-line loc.sost.f.inv. 1 Servizio te- Cura a base di sostanze chimiche, pratilefonico che permette di parlare con più cata soprattutto per combattere i tumori. persone contemporaneamente. 2 Colle- cheratìna [che-ra-ti-na] n.f. Sostanza gamento tra più computer che permette presente nelle parti di rivestimento e di a più persone di scambiarsi messaggi in protezione degli animali e degli uomini, quali peli, unghie, penne, corna... tempo reale. cherosène [che-ro-se-ne] o kerosene e espressione inglese chattàre [chat-ta-re] v.intr. Parlare con n.m. Prodotto derivato dal petrolio, usato una o più persone attraverso una chat-li- come combustibile o come carburante ne: Chatterò con ragazzi di tutto il mondo. per turboreattori. che pron.rel.inv. Il quale, la quale, la cherubìno [che-ru-bi-no] n.m. Ciascuno quale cosa...: Ho un fratello che va all’asilo. degli angeli che formano il secondo grado


chetare

167

della gerarchia angelica. chetàre [che-ta-re] v.tr. vedi CALMARE chetichèlla [che-ti-chel-la] n.f. Usato solo nella loc.avv. alla chetichella con il significato di ‘senza far rumore, di nascosto’: Uscì di casa alla chetichella. chéto [che-to] agg. vedi TRANQUILLO chewing gum loc.sost.m.inv. Gomma da masticare: Il mio compagno di banco mastica sempre chewing gum. e espressione inglese

chi pron.rel.inv. Colui che, colei che: Chi

ha terminato i compiti può uscire a giocare. / pron.indef.inv. Uno che, qualcuno: C’è chi vuole un’altra pasta? / pron.interr.inv. Quale persona: Chi l’ha detto? / pron. escl. inv. Quale persona: Guarda chi si vede! chiàcchiera [chiac-chie-ra] n.f. 1 Conversazione amichevole: Il nonno fa volentieri quattro chiacchiere in piazza. 2 Pettegolezzo, diceria: Su quella persona girano tante chiacchiere. 3 Facilità di parola, parlantina: Con la sua chiacchiera convince tutti. 4 Dolce tipico di Carnevale. sin. 2 maldicenza P L e chiacchiere non fanno farina. (Solo con i discorsi non si produce nulla di consistente.) chiacchieràre [chiac-chie-ra-re] v.intr.

Conversare del più o del meno: La zia chiacchiera al telefono. 2 Parlottare disturbando gli altri: Ho saputo che a scuola chiacchieri troppo. 3 Malignare, dire maldicenze: Quel tipo chiacchiera su di te. 1

sin. 1 parlare, 3 spettegolare

chiacchieràta [chiac-chie-ra-ta] n.f.

Lunga conversazione amichevole. chiacchierìo [chiac-chie-ri-o] n.m. Insieme di voci che giungono confuse: Nell’aula c’era un chiacchierìo insopportabile.

pl. chiacchierii, sin. cicaleccio chiacchieróne [chiac-chie-ro-ne] agg. e

n.m. 1 Che parla molto: La maestra rimprovera gli alunni chiacchieroni. 2 Detto di persona, che racconta cose non vere: Non ascoltare quel chiacchierone.

f. chiacchierona, m.pl. chiacchieroni, f.pl. chiacchierone chiamàre [chia-ma-re] v.tr. 1 Rivol-

chiaroveggenza

aiuto. 5 Dare un nome: Lo chiameremo Alessandro. / v.rifl. (chiamarsi) Dichiararsi: Si è chiamato in colpa per quell’incidente. / v.intr.pron. (chiamarsi) Aver nome: Come si chiama il tuo amico? v.tr.: sin. 4 supplicare chiamàta [chia-ma-ta] n.f.

1 Invito a presentarsi: Mio fratello ha ricevuto la chiamata alle armi. 2 Telefonata: Dovrei ricevere una chiamata interurbana. 3 Vocazione religiosa: Dice che la chiamata di Dio ha dato senso alla sua vita. chiàra [chia-ra] n.f. Albume dell’uovo crudo: La cuoca monta a neve le chiare. chiarézza [chia-rez-za] n.f. 1 Limpidezza, trasparenza: Oggi la chiarezza del cielo è notevole. 2 Qualità di ciò che è comprensibile, evidenza: L’insegnante di geografia spiega con molta chiarezza.

contr. 2 incomprensibilità, oscurità chiarìre [chia-ri-re] v.tr. 1 Rendere chia-

ro o più chiaro qualcosa. 2 Rendere più comprensibile con esempi: L’insegnante chiarì il concetto. III - ind.pres. io chiarisco, tu chiarisci... / v.intr.pron. (chiarirsi) Diventare più chiaro, comprensibile: Ora tutta la questione comincia a chiarirsi.

v.tr.: sin. 2 spiegare, contr. 2 complicare, v.intr.pron.: contr. ingarbugliarsi chiàro [chia-ro] agg. 1 Luminoso, lim-

pido, trasparente: Oggi il cielo è chiaro. 2 Tenue, pallido, detto di colore: Ti sta bene il giallo chiaro. 3 Celebre: È un architetto di chiara fama. 4 Comprensibile: La spiegazione è stata chiara. 5 Detto di suono, che si sente bene: L’audio del televisore è chiaro. / n.m. 1 Luce: Fammi chiaro con la tua pila. 2 Colore non vivace: La mamma si è vestita di chiaro per la festa. / avv. Apertamente, schiettamente: Prima di collaborare, parliamoci chiaro. agg.: contr. 1 2 scuro, 4 oscuro, incomprensibile, confuso MC antarla chiara e tonda. (Parlare in modo esplicito.) chiaróre [chia-ro-re] n.m. Biancore, lu-

minosità diffusa: Il chiarore della luna mi ha indicato la strada. chiaroscùro [chia-ro-scu-ro] n.m. In pittura, tecnica che mette in evidenza un’immagine col gioco di luci e ombre.

gersi a qualcuno pronunciandone il nome: Quando ti chiamo, devi rispondere. 2 Telefonare: Lo chiamerò al cellulare. 3 Convocare: È stato chiamato in tribunale. sin. contrasto 4 Invocare: Per tutta la notte ha chiamato chiaroveggènza [chia-ro-veg-gen-za]

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


chiassata

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

chimera

168

n.f. Capacità di prevedere il futuro. chiassàta [chias-sa-ta] n.f. 1 Modo scomposto e rumoroso di esprimere allegria o malcontento: Smettetela con questa chiassata! 2 Lite, scenata: Al termine della discussione scoppiò una chiassata. chiàsso [chias-so] n.m. Strepito, schiamazzo: State facendo troppo chiasso.

la che riproduce il canto del gallo. chìcco [chic-co] n.m. 1 Seme commestibile di cereali: I chicchi di grano vengono portati al mulino. 2 Acino: Gli uccelli beccano i chicchi d’uva. pl. chicchi

chièdere [chie-de-re] v.tr. 1 Domandare per sapere: Mi chiese l’indirizzo di casa. 2 sin. baccano, frastuono, contr. silenzio Domandare per ottenere qualcosa: Una chiassóso [chias-so-so] agg. 1 Rumoro- povera donna chiedeva l’elemosina. 3 Doso: Il nostro gruppo è molto chiassoso. 2 mandare come prezzo di una merce o Detto di colore o indumento, vivace, sgar- come compenso per un lavoro: Quanto giante, che denota mancanza di gusto: chiedi per un’ora di lezione privata? Indossa una cravatta chiassosa. II - ind.pass.rem. io chiesi, tu chiedesti, contr. 1 silenzioso, 2 sobrio egli chiese, noi chiedemmo, voi chiechiàtta [chiat-ta] n.f. Grossa barca a deste, essi chiesero; part.pass. chiesto. fondo piatto per il trasporto di merci o sin. 3 esigere persone lungo fiumi o canali. chierichétto [chie-ri-chet-to] n.m. Rachiàve [chia-ve] n.f. 1 Strumento me- gazzino che assiste al sacerdote durante tallico che serve ad aprire o a chiudere le funzioni sacre. serrature e lucchetti: Non ho mai perdu- chièsa [chie-sa] n.f. 1 Edificio consacrato to le chiavi di casa. 2 In musica, segno al culto cristiano: La chiesa era gremita di convenzionale che indica l’altezza delle fedeli. 2 Comunità di cristiani: Il papa è il note musicali sul pentagramma: Il brano capo della Chiesa cattolica. musicale è in chiave di violino. 3 Elemento Chiesa 2 si scrive con l’iniziale maiuscola. o persona molto importante per raggiunP I n chiesa con i santi e in taverna coi bricgere un determinato obiettivo: Sei stato la coni. (Si trova una compagnia diversa a chiave del nostro successo. seconda dei luoghi che si frequentano.) chiavétta [chia-vet-ta] n.f. 1 Piccola chiave che carica meccanismi a molla: chìglia [chi-glia] n.f. Grossa barra di Gira la chiavetta per caricare l’orologio a lamiera che corre per tutta la lunghezza cucù. 2 Dispositivo girevole che fa passa- del fondo della nave: Gli operai stanno re o blocca il passaggio di qualcosa: Prima riparando la chiglia della nave. di partire, controlla che la chiavetta del pl. chiglie gas sia chiusa. 3 In informatica, supporto chihuahua n.m.inv. Cane messicano rimovibile, a forma di piccola chiave, che da compagnia, di taglia piccolissima, con si collega a un computer per salvare do- occhi grandi e larghe orecchie. cumenti e file: Ho portato la chiavetta con e parola spagnola tutti i documenti della nostra ricerca, così chìlo [chi-lo] n.m. vedi CHILOGRAMMO chilo- o kilo- pref. È usato nella formapossiamo vederli sul tuo computer. zione di alcune parole e, davanti a un’unichiàvica [chia-vi-ca] n.f. Fogna. tà di misura, la moltiplica per mille. pl. chiaviche chiavistèllo [chia-vi-stel-lo] n.m. Lungo chilogràmmo [chi-lo-gram-mo] o chìlo ferro cilindrico che si fa scorrere entro n.m. Unità di misura del peso pari a mille anelli fissati su una porta, un cancello, una grammi. Chilogrammo si abbrevia con la marca kg finestra: Chiudi la porta col chiavistello. sin. catenaccio chiàzza [chiaz-za] n.f. Macchia: Sul mio

braccio è comparsa una chiazza scura. chic agg.inv. Elegante, raffinato: Quell’abito è davvero chic. / n.m. Eleganza, raffinatezza. e parola francese chicchirichì [chic-chi-ri-chì] onom. Paro-

dopo i numeri in cifre.

chilòmetro [chi-lo-me-tro] n.m. Unità di

misura della lunghezza pari a mille metri.

Chilometro si abbrevia con la marca km dopo i numeri in cifre. chimèra [chi-me-ra] n.f. 1 Utopia, sogno

irrealizzabile: Ciò che sostieni è una chimera. 2 Mostro mitologico con due teste,


chimica

169

corpo di leone e coda di serpente. chìmica [chi-mi-ca] n.f. Scienza che studia come sono composte e come reagiscono le sostanze naturali e artificiali. Non si usa al plurale.

chìmico [chi-mi-co] agg.

1 Che riguarda la chimica: Mi piacerebbe lavorare in un’azienda chimica. 2 Ottenuto in laboratorio, non naturale: È un prodotto chimico. / n.m. Chi lavora nel settore chimico: Oggi i chimici sono in sciopero.

m.pl. chimici, f.pl. chimiche chìmo [chi-mo] n.m. Poltiglia in cui vie-

ne trasformato il cibo nello stomaco per effetto dei succhi gastrici. chimòno [chi-mo-no] o kimòno n.m. inv. Lunga tunica con ampie maniche, stretta in vita da un’alta cintura, tipica della tradizione giapponese: In certe occasioni i Giapponesi indossano il chimono. chìna [chi-na] n.f. 1 Pendio: Ho percorso la china del colle. 2 Pianta dalla corteccia rossa o giallo-bruna: La china è originaria delle regioni andine 3 Liquore ricavato dalla pianta che ha lo stesso nome: Ti piace la china calda? 4 Particolare tipo di inchiostro colorato: Ha fatto un bel disegno a china. contr. 1 salita chinàre [chi-na-re] v.tr. Piegare verso

terra, abbassare: Al suo passaggio chinai il capo. / v.rifl. (chinarsi) Abbassarsi, piegarsi: Si chinò per raccogliere la matita.

v.tr.: contr. sollevare, v.rifl.: sin. curvarsi, contr. alzarsi, ergersi chìno [chi-no] agg. Rivolto o piegato in

basso: Cammina sempre a capo chino. sin. chinato, inclinato chinòtto [chi-not-to] n.m.

chissà

con una capocchia e dall’altro con una punta e serve a unire due pezzi di legno o ad appendere qualcosa: Per aggiustare la sedia ho bisogno di alcuni chiodi. 2 Tipo di spezia: Ho aggiunto due chiodi di garofano nel brodo. 3 Giubbotto di pelle nera: Quel ragazzo indossa un chiodo.

MB attere sempre sullo stesso chiodo. (Insi-

stere continuamente sulla stessa cosa.) Avere un chiodo fisso. (Intestardirsi su qualcosa.) chiòma [chio-ma] n.f. 1 Massa di capelli:

Mio fratello ha una chioma folta e riccia. 2 Complesso dei rami e delle foglie di un albero: Nella chioma dell’albero gli uccelli avevano costruito i loro nidi. sin. 1 capigliatura chiòsco [chio-sco] n.m.

1 Piccolo padiglione a cupola, destinato al riposo e alla conversazione in parchi e giardini. 2 Piccola costruzione per la vendita di bibite, gelati, giornali, fiori...: Vado a comprare un gelato al chiosco qui di fronte.

pl. chioschi chiòstro [chio-stro] n.m. Cortile interno

a un monastero, circondato da un porticato: Al centro del chiostro c’è un pozzo. chip n.m.inv. In informatica, microcircuito integrato fatto su una piastrina di silicio: Nel tuo computer ci sono molti chip. e parola inglese sin. microprocessore chiromànte [chi-ro-man-te] n.m. e f.

Chi, osservando il palmo della mano, predice il futuro: Una chiromante mi ha letto la mano. sin. indovino, veggente

i cui frutti, gialli e dalla polpa amara, sono utilizzati per bibite dissetanti, marmellate e profumi. 2 Bevanda analcolica dissetante dal sapore amaro che si ottiene dai frutti della pianta che ha lo stesso nome. chiòccia [chioc-cia] n.f. 1 Gallina che cova e alleva i pulcini: La chioccia era attorniata dai pulcini. 2 Donna che vuole i suoi figli sempre vicino a sé.

chiromanzìa [chi-ro-man-zi-a] n.f. Arte

chiòcciola [chioc-cio-la] n.f.

m.pl. chirurgici, f.pl. chirurgiche chirùrgo [chi-rur-go] n.m. Medico spe-

pl. chiocce

1 Pianta

1 Mollusco munito di grossa conchiglia a spirale. 2 In informatica, nome del simbolo @ presente in tutti gli indirizzi di posta elettronica. chiòdo [chio-do] n.m. 1 Pezzo metallico più o meno lungo, che termina da un lato

di indovinare il destino di una persona attraverso l’esame della sua mano. chirurgìa [chi-rur-gi-a] n.f. 1 Ramo della medicina che cura il corpo attraverso interventi operatori. 2 Reparto ospedaliero in cui si trova chi ha subìto o deve subire un’operazione. chirùrgico [chi-rur-gi-co] agg. Che riguarda la chirurgia: L’intervento chirurgico è ben riuscito. cializzato in chirurgia.

pl. chirurghi chissà [chis-sà] avv. Non so: Chissà se riu-

sciremo ad arrivare in tempo.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


chitarra

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

170

ciambellano

chitàrra [chi-tar-ra] n.f. Strumento mu- prevista per agosto. sicale a corde: Non so suonare la chitarra. chitarrìsta [chi-tar-ri-sta] n.m. e f. Chi suona la chitarra.

contr. 1 2 3 apertura

ci o ce pron.pers. Usato per la prima

persona plurale con il valore di complemento oggetto (ci stanno chiamando) o di 1 Serrare complemento di termine (ci hanno detto). due elementi divisi impedendo la vista / pron.pers.rifl. Usato per le forme rio il passaggio: Ho chiuso il portone. 2 In- flessive del verbo con il valore di comterrompere il passaggio di qualcosa nelle plemento oggetto (ci vestiamo) o di comcondutture: Quando esci chiudi il gas! 3 plemento di termine (ci laviamo le mani). Impedire il passaggio ai veicoli: In auto- / pron.dimostr. A ciò, con ciò, di ciò... : strada hanno chiuso una corsia. 4 Sospen- Non ci credo proprio! / avv. In quel luogo, dere un’attività: Quel negozio chiude per in questo luogo: Ci andremo stasera. ferie. 5 Recintare, delimitare: Lo zio ha In unione con i pronomi lo, la, li, le e con chiuso il giardino con un muretto. / v.intr. la particella ne, il pronome ci si trasforma 1 Interrompere qualsiasi rapporto: Con il in ce (Ce lo hai già detto. / Ce ne dai un po’?) mio amico ho chiuso. 2 Aderire perfettaL’avverbio ci + il verbo essere significano mente: Il tappo della bottiglia chiude bene. ‘esistere, essere presente’ (es. C’è molta II - ind.pass.rem. io chiusi, tu chiudesti, gente qui allo stadio.). egli chiuse, noi chiudemmo, voi chiuciabàtta [cia-bat-ta] n.f. 1 Pantofola, deste, essi chiusero; part.pass. chiuso. calzatura per casa. 2 Supporto elettrico / v.rifl. (chiudersi) 1 Diventare nuvoloso, di forma lunga e piatta, munito di varie detto del cielo o del tempo: Il cielo si è prese elettriche. chiuso. 2 Combaciare in modo da non lasciare fessure: La ferita si sta chiudendo. ciabattàre [cia-bat-ta-re] v.intr. Camminare producendo un fastidioso scalpic3 Ritirarsi: Si è chiuso in camera. v.tr.: sin. 3 ostruire, 5 circondare, contr. cio: Il nonno ciabatta tutto il giorno. 1 2 3 4 aprire, v.intr.: sin. 2 combaciare, ciabattìno [cia-bat-ti-no] n.m. Chi per mestiere ripara le scarpe. v.rifl.: contr. 1 2 aprirsi m.pl. chitarristi, f.pl. chitarriste chiùdere [chiu-de-re] v.tr.

MN on riuscire a chiudere occhio. (Non riu- sin. calzolaio

ciac o ciak n.m.inv. 1 Tavoletta su cui scire a dormire.) chiùnque [chi-un-que] pron.indef.inv. sono segnati i dati del film in corso di Qualunque persona: Chiunque potrebbe aderire all’iniziativa. contr. nessuno chiùsa [chiu-sa] n.f.

1 Sbarramento artificiale di un corso d’acqua. 2 Parte finale di una lettera, di un discorso: La chiusa del discorso è poco brillante. chiusìno [chiu-si-no] n.m. Coperchio di metallo per la chiusura delle fogne, tombino. chiùso [chiu-so] agg. 1 Serrato: Tieni la porta chiusa. 2 Detto di carattere o persona, introverso: Quel ragazzo è molto chiuso. 3 Concluso, finito: La questione è chiusa! / n.m. Spazio riparato: Lasciò gli animali al chiuso. chiusùra [chiu-su-ra] n.f. 1 Interruzione del passaggio: La frana ha causato la chiusura della strada. 2 Dispositivo che serve a serrare due elementi divisi: Questa pentola ha la chiusura ermetica. 3 Termine di un’attività: La chiusura dell’azienda è

registrazione. 2 Inizio della ripresa cinematografica: Il regista ha dato il ciac. ciak n.m.inv. vedi CIAC ciàlda [cial-da] n.f. Impasto di farina e acqua, cotto tra due piastre: Mi piacciono le cialde con la marmellata. cialtróne [cial-tro-ne] n.m. 1 Persona trasandata e sciatta nel vestire o nello svolgere il suo lavoro. 2 Persona che inganna il prossimo, mascalzone. f. cialtrona, m.pl. cialtroni, f.pl. cialtrone

ciambèlla [ciam-bel-la] n.f. 1 Dolce circolare con un buco al centro: Il fornaio vende ciambelle squisite. 2 Anello gonfiabile che aiuta a stare a galla: Da piccolo nuotavo con la ciambella.

sin. 2 salvagente PN on tutte le ciambelle riescono col buco. (Non tutto riesce secondo i nostri piani.) ciambellàno [ciam-bel-la-no] n.m. Alto

ufficiale di corte: Nell’appartamento del re si aggirava il ciambellano.


ciancia

ciclico

171

ciància [cian-cia] n.f. Pettegolezzo, chiac- cìbo [ci-bo] n.m. Alimento: La carne è un chiera, frottola.

cibo nutriente.

inutile e di poco valore: La tua camera è piena di cianfrusaglie.

cibòrio [ci-bo-rio] n.m. Tabernacolo di

pl. ciance, sin. ciarla cianfrusàglia [cian-fru-sa-glia] n.f. Cosa pl. cianfrusaglie cianòtico [cia-no-ti-co] agg. Bluastro:

MG uadagnarsi il cibo quotidiano. (Lavorare.) Non toccare cibo. (Digiunare.)

marmo posto al centro dell’altare, dove si custodisce l’ostia consacrata.

Aveva le labbra cianotiche per il freddo.

pl. cibori cicàla [ci-ca-la] n.f.

potente: Il cianuro è estremamente tossico. ciào [cia-o] inter. Forma confidenziale di saluto tra amici: Ritorno a casa, ciao a tutti! / n.m.inv. Saluto amichevole: Il suo ciao è stato molto freddo. ciàrla [ciar-la] n.f. Chiacchiera, pettegolezzo: Smettila con queste ciarle.

pl. cicalecci cicatrìce [ci-ca-tri-ce] n.f. Segno lasciato

m.pl. cianotici, f.pl. cianotiche, sin. livido cianùro [cia-nu-ro] n.m. Veleno molto

1 Insetto che nelle ore calde dei mesi estivi emette un caratteristico stridìo. 2 Persona che chiacchiera in continuazione: La mia amica è una cicala. 3 Persona che vive senza preoccuparsi del futuro: Vivi come una cicala! cicaléccio [ci-ca-lec-cio] n.m. Chiacchierìo frivolo, insistente e fastidioso.

sin. ciancia

da una ferita rimarginata.

broglia il prossimo approfittando della sua ingenuità: Quell’uomo è un ciarlatano.

marginare, guarire: Quel medicinale cicatrizzò la ferita. / v.intr.pron. (cicatrizzarsi) Rimarginarsi: La ferita si è cicatrizzata.

ciarlatàno [ciar-la-ta-no] n.m. Chi im- cicatrizzàre [ci-ca-triz-za-re] v.tr. Risin. ingannatore ciarpàme [ciar-pa-me] n.m. Quantità di

roba vecchia e inutile: In garage c’era un mucchio di ciarpame. collettivo

v.intr.pron.: sin. guarire, chiudersi cìcca [cic-ca] n.f. Avanzo di un sigaro o di

una sigaretta, mozzicone: Sul marciapiede c’erano molte cicche.

ciascùno [cia-scu-no] agg.indef. Ogni: pl. cicche Ciascun atleta deve sottoporsi a visita me- cicchétto [cic-chet-to] n.m.

1 Bicchieridica. / pron.indef. Ogni persona, ognuno: no: Vuoi un cicchetto di grappa? 2 Rimprovero: La maestra gli ha dato un cicchetto. Ciascuno si prepari per le otto. cìccia [cic-cia] n.f. 1 Carne delle bestie Non si usa al plurale. da macello: Mangia un po’ di ciccia. 2 L’aggettivo ciascuno si usa davanti alle Grasso del corpo umano: Ho molta ciccia parole che iniziano per s impura, gn, ps, sui fianchi!

z, x, pn (ciascuno zaino). Diventa ciascun davanti alle altre consonanti e alle vocali (ciascun cantante; ciascun amico). MA ciascuno il suo. (È giusto che ciascuno abbia ciò che gli spetta.) cibàre [ci-ba-re] v.tr. Nutrire, fornire gli

alimenti necessari: L’aquila ciba i suoi piccoli. / v.rifl. (cibarsi) Alimentarsi, nutrirsi: Bisogna cibarsi in modo equilibrato. v.tr.: sin. alimentare, v.rifl.: contr. digiunare cibàrie [ci-ba-rie] n.f.pl. Provviste di ge-

neri alimentari: Gli esploratori hanno sistemato le cibarie negli zaini.

sin. viveri, vettovaglie cibernètica [ci-ber-ne-ti-ca] n.f. Scienza

che mira a riprodurre nei robot le funzioni del cervello umano. pl. cibernetiche

pl. cicce

ciccióne [cic-cio-ne] n.m. Persona molto

grassa.

ciceróne [ci-ce-ro-ne] n.m. Guida turistica che illustra ai visitatori i monumenti di una città: Il cicerone ha spiegato ai turisti la storia delle mura.

La parola cicerone deriva dal nome di Marco Tullio Cicerone, oratore dell’antica Roma (106-43 a.C.) famoso per la sua abilità nel parlare. ciclàbile [ci-cla-bi-le] agg. Riservato alle

biciclette: Nella mia città ci sono molte piste ciclabili. ciclamìno [ci-cla-mi-no] agg.inv. Che ha colore fra il rosso e il lilla. / n.m. 1 Pianta erbacea con fiori rossi, rosa o bianchi. 2 Fiore della pianta che ha lo stesso nome. cìclico [ci-cli-co] agg. Che si ripete a inter-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


ciclismo

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

cigolare

172

valli più o meno regolari: In queste zone la grandine è un fenomeno ciclico. m.pl. ciclici, f.pl. cicliche ciclìsmo [ci-cli-smo] n.m. Sport praticato

con la bicicletta.

ciclìsta [ci-cli-sta] n.m. e f.

1 Atleta che pratica il ciclismo. 2 Persona che circola in bicicletta: Per le strade si incontrano molti ciclisti. 3 Chi ripara o vende biciclette: Un ciclista mi ha riparato la bici.

m.pl. ciclisti, f.pl. cicliste, sin. 1 corridore

ciclo- pref. È usato nella formazione di

alcune parole con il significato di ‘cerchio’, ‘giro’, ‘ruota’. -ciclo suff. È usato nella formazione di alcune parole con il significato di ‘cerchio’, ‘giro’, ‘ruota’. cìclo [ci-clo] n.m. 1 Serie di fenomeni che si ripetono identici a intervalli di tempo regolari: La maestra ci ha parlato del ciclo delle stagioni. 2 Serie di leggende o di opere poetiche e letterarie: Le avventure dei cavalieri della tavola rotonda fanno parte del ciclo bretone. 3 Serie di manifestazioni organizzate per scopi culturali o artistici: Si terrà un ciclo di conferenze sul Medioevo. 4 Bicicletta o ciclomotore. ciclomotóre [ci-clo-mo-to-re] n.m. Veicolo a due ruote, simile a una bicicletta ma dotato di un motore a scoppio. ciclóne [ci-clo-ne] n.m. 1 Perturbazione atmosferica a carattere rotatorio, dovuta all’incontro di masse d’aria calda e fredda: Il ciclone causò gravi danni. 2 Persona che provoca danni a causa della sua esuberanza o irruenza: Mio figlio è un ciclone. sin. 1 tifone, uragano ciclòpe [ci-clo-pe] n.m. Nella mitologia

greca, essere mostruoso di statura gigantesca e con un solo occhio in mezzo alla fronte: Ulisse accecò il ciclope Polifemo. ciclòpico [ci-clo-pi-co] agg. 1 Proprio dei mostri mitologici con un solo occhio in mezzo alla fronte. 2 Colossale, gigantesco: Costruire una piramide era un’impresa ciclopica. m.pl. ciclopici, f.pl. ciclopiche cicloturìsmo [ci-clo-tu-ri-smo] n.m. Turi-

smo con la bicicletta. Quest’estate organizzeremo una vacanza di cicloturismo. cicógna [ci-co-gna] n.f. Grosso uccello migratore di palude, con zampe e becco molto lunghi e rossi. cicòria [ci-co-ria] n.f. Pianta con foglie

lunghe e dentate, usate come ortaggio. cicùta [ci-cu-ta] n.f. 1 Pianta erbacea velenosa. 2 Infuso velenoso ricavato dalla pianta che ha lo stesso nome. -cida suff. È usato nella formazione di alcune parole con il significato di ‘uccisore’. -cidio suff. È usato nella formazione di alcune parole con il significato di ‘uccisione’. cièco [cie-co] agg. 1 Che non vede: Quel ragazzo è cieco dalla nascita. 2 Che non ha uscita o apertura: Entrai in un vicolo cieco. / n.m. Persona che non può vedere. m.pl. ciechi, f.pl. cieche MA lla cieca. (Senza vedere, senza riflettere.) La fortuna è cieca. (Il destino è imprevedibile.) L’amore è cieco. (Chi ama non vede i difetti della persona amata.) cièlo [cie-lo] n.m. 1 Spazio che sovrasta

la superficie della Terra, con l’apparente forma di cupola: Mi piace stendermi sul prato e guardare il cielo. 2 In molte religioni, sede delle divinità.

MT occare il cielo con un dito. (Essere felicissimi.)

P C ielo a pecorelle acqua a catinelle. (Nuvole

bianche e a fiocchi preannunciano pioggia abbondante.) cìfra [ci-fra] n.f. 1 Segno grafico che

rappresenta un numero: Con le cifre dallo 0 al 9 si possono scrivere tutti i numeri. 2 Somma di denaro: La nuova casa è costata una grossa cifra. 3 Al plurale, iniziali del proprio nome e cognome: Ha ricamato le sue cifre sulla camicia. 4 Codice segreto di scrittura: È un messaggio in cifre. sin. 2 ammontare cifràto [ci-fra-to] agg.

1 Che è scritto in un codice particolare: La spia ha inviato un messaggio cifrato. 2 Fornito di sigla o monogramma ricamato: Mi ha regalato degli asciugamani cifrati. cìglio [ci-glio] n.m. 1 Ognuno dei peli ricurvi presenti sulle palpebre per proteggere l’occhio: Il nonno ha folte ciglia. 2 Bordo, margine: Ho camminato lungo il ciglio della strada.

f.pl. 1 ciglia, m.pl. 2 cigli, sin. 2 orlo MN on battere ciglio. (Restare impassibili.) cìgno [ci-gno] n.m. Uccello acquatico

con piume bianche, collo lungo e zampe palmate. cigolàre [ci-go-la-re] v.intr. Stridere,


cigolio

cingere

173

scricchiolare: Quella porta cigola. luogo dove si seppelliscono i morti. cigolìo [ci-go-li-o] n.m. Stridìo insistente cinciallègra [cin-cial-le-gra] n.f. Uccello e fastidioso: La bici emette un forte cigolio. canoro con testa nera e guance bianche. pl. cigolii cincillà [cin-cil-là] n.m.inv. Roditore cilécca [ci-lec-ca] n.f. Burla, usato soprat- dell’America Meridionale, simile allo scotutto nella loc. fare cilecca con il signifi- iattolo. cato di ‘venir meno, mancare’: Le hanno cin cin inter. Formula di augurio usata fatto cilecca le gambe. nell’atto di brindare: Cin cin al laureato! ciliègia [ci-lie-gia] n.f. Frutto del ciliegio, sin. prosit, salute tondeggiante e rosso. Si scrive anche cincin. pl. ciliegie o ciliege cine- [ci-ne] pref. È usato nella formaP U na ciliegia tira l’altra. (Detto di cose zione di alcune parole e indica attinenza piacevoli, che si vorrebbero continuare a con il cinema. gustare senza interruzione.) cinèfilo [ci-ne-fi-lo] n.m. Persona appasciliègio [ci-lie-gio] n.m. 1 Albero dalla sionata di cinema: Mio fratello è un cinefilo. corteccia scura e liscia che produce sa- cinefòrum [ci-ne-fo-rum] n.m.inv. Proporiti frutti. 2 Legno dell’albero che ha lo iezione di un film seguìta da un dibattito: stesso nome. A scuola si è tenuto un cineforum. pl. ciliegi cìnema [ci-ne-ma] o cinematògrafo cilindràta [ci-lin-dra-ta] n.f. Volume to- n.m.inv. 1 Luogo dove si proiettano i tale dei cilindri di un motore: Ha acquista- film: Ieri sono andato al cinema. 2 Arte e to un’auto di grossa cilindrata. tecnica di realizzare un film: Lo zio è un cilìndro [ci-lin-dro] n.m. 1 In geometria, esperto di cinema. 3 Industria legata a tale solido generato dalla rotazione di un ret- attività: Lavora nel mondo del cinema. tangolo intorno a uno dei suoi lati. 2 Co- cinematografìa [ci-ne-ma-to-gra-fi-a] pricapo con la forma del solido geometri- n.f. 1 Arte e tecnica di riprendere e proco che ha lo stesso nome: Dal cilindro del iettare persone e cose in movimento: Vorprestigiatore uscì un coniglio. 3 Elemento rei frequentare un corso di cinematografia. di un motore dove avviene il movimento 2 Insieme dei film prodotti: La cinematodello stantuffo: I cilindri dell’auto non fun- grafia americana ha realizzato molti film zionano molto bene. sul vecchio West. sin. 2 tuba cìma [ci-ma] n.f. 1 Parte più alta, sommi-

tà: Sulla cima del comignolo si è posato un uccello. 2 Persona che emerge in un settore, perché dotata di grande intelligenza: È una cima in campo medico. sin. 1 vertice, culmine, 2 genio MD a cima a fondo. (Interamente, completamente.) cimèlio [ci-me-lio] n.m. 1 Oggetto pre-

zioso di importanza storica: Conserva un cimelio della prima guerra mondiale. 2 Anticaglia, cosa vecchia di nessun valore. pl. cimeli

cimentàrsi [ci-men-tar-si] v.rifl. Mettersi

alla prova: Si è cimentato in un’impresa. cìmice [ci-mi-ce] n.f. 1 Insetto parassita dell’uomo e dei vegetali. 2 Piccola radiotrasmittente usata per lo spionaggio: C’era una cimice sotto la scrivania del direttore. ciminièra [ci-mi-nie-ra] n.f. Alto camino di fabbriche, navi o locomotive a vapore. cimitèro [ci-mi-te-ro] n.m. Camposanto,

cinematògrafo

n.m. vedi CINEMA

[ci-ne-ma-to-gra-fo]

cineprésa [ci-ne-pre-sa] n.f. Apparec-

chio per la ripresa di immagini in movimento: Ti presto la mia cinepresa. cineràrio [ci-ne-ra-rio] agg. Che serve a raccogliere o a contenere la cenere. m.pl. cinerari, f.pl. cinerarie cinèreo [ci-ne-re-o] agg. Che ha il colore

della cenere: Oggi il cielo è cinereo. sin. livido

cinètica [ci-ne-ti-ca] n.f.

1 In fisica, studio del movimento. 2 In chimica, studio della velocità delle reazioni chimiche e dei fattori che possono influenzarle.

pl. cinetiche cinètico [ci-ne-ti-co] agg. In fisica, che

riguarda il movimento.

m.pl. cinetici, f.pl. cinetiche cìngere [cin-ge-re] v.tr. 1 Circondare:

Alte mura cingevano il castello. 2 Legare attorno al corpo come ornamento o come abbigliamento: Il principe cinse il capo del-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


cinghia

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

174

la fanciulla con una corona. II - ind.pass.rem. io cinsi, tu cingesti, egli cinse, noi cingemmo, voi cingeste, essi cinsero; part.pass. cinto.

sin. 1 delimitare cìnghia [cin-ghia] n.f. Striscia di cuoio,

pelle o tessuto, usata per legare e sostenere: Tira bene la cinghia dei pantaloni. sin. cintura

cinghiàle [cin-ghia-le] n.m. 1 Mammife-

ro selvatico simile al maiale, con pelo ruvido, coda corta e canini in fuori a forma di zanne. 2 Pelle conciata dell’animale che ha lo stesso nome. 3 Carne dell’animale che ha lo stesso nome. cingolàto [cin-go-la-to] agg. Dotato di cingoli. / n.m. Automezzo munito di cingoli. cìngolo [cin-go-lo] n.m. Catena continua, formata da piastre metalliche a snodo, che si applica alle ruote motrici di alcuni automezzi per aumentarne l’aderenza al terreno: Quel trattore ha i cingoli. cinguettàre [cin-guet-ta-re] v.intr. Emettere trilli e gorgheggi, detto degli uccelli: Senti come cinguetta quel passero! cinguettìo [cin-guet-ti-o] n.m. Canto di uccelli. pl. cinguettii cìnico [ci-ni-co] agg. Che disprezza i buo-

ni sentimenti e i valori morali: Mi rispose in modo cinico.

m.pl. cinici, f.pl. ciniche cinìsmo [ci-ni-smo] n.m. Atteggiamento

di chi si mostra indifferente verso gli ideali della società in cui vive. cinòfilo [ci-no-fi-lo] agg. Basato sulla cura e sull’interesse per i cani: Nella mia città si terrà una mostra cinofila. / n.m. Conoscitore di razze canine, appassionato di cani. La locuzione unità cinofila indica un corpo speciale delle forze dell’ordine che svolge le indagini con l’aiuto di cani. cìnque [cin-que] agg.num.card. e

n.m.inv. Numero che viene in successione dopo il quattro e prima del sei. cinquìna [cin-qui-na] n.f. 1 Serie di cinque numeri sulla stessa linea nel gioco della tombola. 2 Serie di cinque numeri estratti sulla stessa ruota nel gioco del lotto. cìnta [cin-ta] n.f. 1 Complesso delle mura di difesa attorno a un centro abitato. 2 Tutto ciò che circonda, che recinge qualcosa: Intorno alla villa c’è una cinta di

ciondoloni

abeti. 3 Cintura.

cintàre [cin-ta-re] v.tr. Recintare, circon-

dare un luogo con un muro o altro mezzo che impedisca il passaggio: Il direttore ha fatto cintare il campetto. sin. recingere cìntola [cin-to-la] n.f. 1 Cintura per indu-

menti. 2 Parte del corpo sopra le anche, in corrispondenza della quale si porta la cintura: Mi ha fotografato dalla cintola in su. sin. 2 fianchi, vita cintùra [cin-tu-ra] n.f.

1 Striscia di cuoio, pelle o tessuto che stringe alla vita gli abiti. 2 Negli aerei o nelle automobili, cinghia che assicura i passeggeri al sedile: In auto è obbligatorio usare la cintura di sicurezza. 3 Cerchio, zona circostante: La cintura industriale di Milano è immensa.

sin. 1 cinta, 1 2 cinghia cinturìno [cin-tu-ri-no] n.m. Striscia di

materiale vario che serve per trattenere o allacciare vari oggetti. ciò pron.dimostr. Questa cosa, quella cosa, codesta cosa: Potresti restituirmi ciò che ti ho prestato? ciòcca [cioc-ca] n.f. 1 Ciuffo: Una ciocca di capelli le copriva gli occhi. 2 Mazzetto di foglie, fiori o frutti attaccati a uno stesso ramo: Ho raccolto nell’orto una ciocca di basilico. pl. ciocche ciòcco [cioc-co] n.m. Grande pezzo di

legno da ardere.

pl. ciocchi, sin. ceppo cioccolàta [cioc-co-la-ta] n.f.

1 Cioccolato. 2 Bevanda preparata con polvere di cacao sciolta in acqua o latte caldo. cioccolàto [cioc-co-la-to] n.m. Prodotto alimentare energetico composto da zucchero, cacao e altri ingredienti. cioè [cio-è] cong. Vale a dire, ossia (valore esplicativo): Andremo in vacanza fra un mese, cioè a luglio. ciondolàre [cion-do-la-re] v.intr. 1 Oscillare, penzolare: A causa del vento la lampada ciondolava. 2 Non fare nulla, aggirarsi oziosamente: Ciondola tutto il giorno per casa, senza combinare nulla.

sin. 1 dondolare, 2 bighellonare cióndolo [cion-do-lo] n.m. Ornamento

appeso a una catenella o a un nastro: Le ho regalato un ciondolo d’argento. sin. pendaglio, pendente ciondolóni [cion-do-lo-ni] avv. Penzolo-


ciotola

175

ni: Il cane aveva la lingua ciondoloni. ciòtola [cio-to-la] n.f. Ampia tazza senza manico: Il cane mangia il cibo nella ciotola. ciòttolo [ciot-to-lo] n.m. Sasso reso tondeggiante e levigato dall’acqua: Ha raccolto numerosi ciottoli nel letto del fiume. cipìglio [ci-pi-glio] n.m. Espressione corrugata che assume la fronte quando si è arrabbiati o sdegnati. pl. cipigli cipólla [ci-pol-la] n.f.

1 Pianta erbacea con bulbo commestibile, formato da una serie di membrane carnose bianche o violacee. 2 Bulbo della pianta che ha lo stesso nome: Non mi piace la pizza con la cipolla. 3 Bulbo di varie specie di piante: Ho piantato sei cipolle di tulipani. 4 Grosso orologio da tasca con catena: Il nonno porta la cipolla nella tasca del panciotto. cìppo [cip-po] n.m. Monumento funerario o segno di confine, costituito da un tronco di colonna o pilastro: La cerimonia si svolgerà al cippo dei martiri della libertà. ciprèsso [ci-pres-so] n.m. 1 Albero sempreverde con chioma a forma di piramide. 2 Legno dell’albero che ha lo stesso nome, usato nella produzione di mobili. cìpria [ci-pria] n.f. Polvere molto fine usata come cosmetico. cìrca [cir-ca] avv. Quasi, pressappoco, più o meno: Fra circa dieci minuti sarò da te. / prep. Intorno a, a proposito di: Circa il prezzo, ci accorderemo domani.

avv.: contr. esattamente, precisamente circènse [cir-cen-se] agg. Che riguarda il

circo: Ho assistito a uno spettacolo circense. cìrco [cir-co] n.m. 1 Tendone itinerante dove si svolgono gli spettacoli di acrobati, pagliacci, animali ammaestrati: In città è arrivato il circo! 2 Nell’antica Roma, struttura destinata alle corse dei carri: Ho visitato il Circo Massimo di Roma.

circoscrivere

notizie allarmanti. 2 Andare in giro, spostarsi: Circolava per le strade con un’auto d’epoca. 3 Scorrere, detto di fluidi: Il sangue circola nelle vene.

agg.: sin. rotondo, v.intr.: sin. 1 divulgarsi, diffondersi, 2 transitare, procedere, contr. 2 3 fermarsi, arrestarsi circolatòrio [cir-co-la-to-rio] agg. Che ri-

guarda la circolazione, specialmente quella del sangue: L’insegnante ci ha illustrato l’apparato circolatorio. m.pl. circolatori, f.pl. circolatorie circolazióne [cir-co-la-zio-ne] n.f.

1

Traffico di veicoli e di pedoni: A causa dei lavori in corso la circolazione stradale è caotica. 2 Movimento dei liquidi organici (specialmente del sangue), o di acqua, olio, benzina (in un motore): Un guasto impedisce la circolazione dell’olio. cìrcolo [cir-co-lo] n.m. 1 Circonferenza: Ho tracciato un circolo con il compasso. 2 Ciascuno dei due paralleli che, sulla Terra, delimitano le calotte polari artica e antartica: Quella zona si trova oltre il circolo polare artico. 3 Gruppo di persone accomunate da un interesse o anche il luogo dove si riuniscono: Frequento il circolo degli scacchi. 4 Circoscrizione: La mia scuola appartiene al primo circolo didattico. sin. 1 cerchio, 3 club, associazione circondàre [cir-con-da-re] v.tr. Chiudere

tutto intorno, cingere: Gli Achei circondarono la città di Troia. / v.rifl. (circondarsi) Tenere presso di sé, attorniarsi: Quel ministro si circonda solo di persone fidate. v.tr.: sin. assediare circondàrio [cir-con-da-rio] n.m. Territo-

rio intorno a un centro abitato: Per la festa in paese affluì gente da tutto il circondario.

pl. circondari, sin. dintorni circonferènza [cir-con-fe-ren-za] n.f.

1

In geometria, linea curva chiusa formata da punti che hanno tutti la stessa distanza pl. circhi circolànte [cir-co-lan-te] agg. Che passa dal centro: Conoscendo il raggio, posso trovare la misura della circonferenza. 2 di mano in mano o è in circolazione. circolàre [cir-co-la-re] agg. Che ha for- Ogni linea che racchiude qualcosa: Il ma di cerchio: La pista dei corridori è dottore mi ha misurato la circonferenza circolare. / n.f. Lettera che si invia per del torace. dettare norme o dare comunicazioni agli circonvallazióne [cir-con-val-la-zio-ne] appartenenti a un’amministrazione o a n.f. Strada che segue il perimetro esterno una società: È giunta una circolare dal Mi- di una città. nistero della Pubblica Istruzione. / v.intr. circoscrìvere [cir-co-scri-ve-re] v.tr. 1 1 Passare da una persona a un’altra, da In geometria, costruire una circonferenza un luogo a un altro: In piazza circolavano attorno a un poligono in modo che ne

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


circoscrizione

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

176

tocchi tutti i vertici, o un poligono intorno a una circonferenza in modo che tutti i suoi lati siano tangenti a essa. 2 Contenere entro certi limiti: I medici cercano di circoscrivere l’epidemia. II - si coniuga come scrivere. sin. 2 limitare, contr. 1 inscrivere, 2 allargare, espandere circoscrizióne [cir-co-scri-zio-ne] n.f.

città

un continente, a un’isola o alla Terra. cirìllico [ci-ril-li-co] agg. Detto dei caratteri di scrittura propri di alcune lingue slave: I russi usano l’alfabeto cirillico. m.pl. cirillici, f.pl. cirilliche cirròsi [cir-ro-si] n.f.inv. Malattia che

danneggia in modo grave il fegato. cis- pref. È usato nella formazione di alcune parole con il significato di ‘di qua da’. Divisione amministrativa, giudiziaria o cisalpìno [ci-sal-pi-no] agg. Che si trova militare di un territorio: È stato nominato al di qua delle Alpi: Venti molto forti hanil nuovo consiglio di circoscrizione. no battuto la zona cisalpina. circospètto [cir-co-spet-to] agg. Che agi- cistèrna [ci-ster-na] n.f. 1 Costruzione sce con prudenza: Il ladro entrò nella villa in muratura nella quale si raccoglie l’accon passo circospetto. qua piovana: Nella mia città c’è un’antica sin. guardingo, contr. imprudente cisterna romana. 2 Grande serbatoio per circospezióne [cir-co-spe-zio-ne] n.f. contenere vari liquidi: Dobbiamo riempire Prudenza, cautela: L’investigatore proce- la cisterna di gasolio. deva nelle indagini con circospezione. cìsti [ci-sti] n.f.inv. Sorta di vescica roNon si usa al plurale. tondeggiante che si forma a volte nell’orcircostànte [cir-co-stan-te] agg. Che sta ganismo e può contenere sostanze liquiintorno e vicino: Il fiume ha allagato la de, solide o gassose: Il chirurgo gli ha tolto campagna circostante. una cisti al braccio. circostànza [cir-co-stan-za] n.f. 1 Si- cistifèllea [ci-sti-fel-le-a] n.f. Organo a tuazione, occasione: Indosserò un abi- forma di piccolo sacco, che sta vicino al to adatto alla circostanza. 2 Insieme di fegato e contiene la bile: La cistifellea è condizioni che sono la causa di certe fondamentale per la digestione. azioni: Le circostanze mi hanno impedito cistìte [ci-sti-te] n.f. Infiammazione della di incontrarti. vescica urinaria. sin. 2 contingenza, congiuntura citàre [ci-ta-re] v.tr. 1 Chiamare qualcucircostanziàto [cir-co-stan-zia-to] agg. no in un processo, perché riferisca fatti a Descritto con precisione di particolari. cui è stato presente: Il testimone è stato sin. particolareggiato citato in tribunale. 2 Riportare le parole circuìre [cir-cu-i-re] v.tr. 1 Circondare, di una persona, di un testo o di una legge: aggirare. 2 Ingannare qualcuno con lu- Citava versi della Divina Commedia. singhe e raggiri, truffare: Il gatto e la volpe sin. 1 convocare, 2 menzionare circuirono Pinocchio. citazióne [ci-ta-zio-ne] n.f. 1 Invito a preIII - ind.pres. io circuisco, tu circuisci... sentarsi in tribunale in un tempo stabilito: circùito [cir-cui-to] n.m. 1 Circonferenza Il babbo ha ricevuto una citazione dal tribuche delimita un’area. 2 Pista circolare nale. 2 Inserimento di parole altrui in uno per gare automobilistiche: C’è una gara scritto o in un discorso: In quel libro ci sono nel circuito di Monza. 3 In elettronica, molte citazioni da autori famosi. insieme di conduttori che, messi in col- sin. 1 convocazione legamento, consentono il passaggio di citofonàre [ci-to-fo-na-re] v.intr. Cocorrente: Ho costruito un circuito elettrico. municare attraverso il citofono. circumnavigàre [cir-cum-na-vi-ga-re] citòfono [ci-to-fo-no] n.m. Apparecchio v.tr. Navigare intorno a un’isola, a un che mette in comunicazione gli appartacontinente, alla Terra, compiendone il menti con la portineria o con il portone giro: Magellano circumnavigò la Terra nel d’ingresso: Gli ho parlato al citofono. XVI secolo. città [cit-tà] n.f.inv. 1 Centro abitato I - ind.pres. io circumnavigo, tu circum- dotato di strutture per la vita sociale, polinavighi... tica, economica e religiosa di chi vi abita: circumnavigazióne [cir-cum-na-vi-ga- La mia città offre molti servizi. 2 Parte di zio-ne] n.f. Viaggio marittimo attorno a un centro abitato: Ho visitato la città vec-


cittadella

177

chia di Bari. 3 Insieme degli abitanti di un centro urbano: Tutta la città ha partecipato al Carnevale in piazza. sin. 2 quartiere, 3 cittadinanza cittadèlla [cit-ta-del-la] n.f. Fortezza che

nel Rinascimento difendeva la città. cittadinànza [cit-ta-di-nan-za] n.f. 1 Insieme degli abitanti di una città: Tutta la cittadinanza ha ascoltato il discorso del sindaco. 2 Appartenenza a uno Stato: Io ho la cittadinanza italiana. sin. 1 popolazione, 2 nazionalità cittadìno [cit-ta-di-no] agg. Che riguar-

da la città o i suoi abitanti: Ho fatto una passeggiata lungo le mura cittadine. / n.m. 1 Chi ha la cittadinanza di uno Stato: Mio cugino è cittadino francese. 2 Persona che vive in una città: Ogni cittadino dovrebbe collaborare per tenere pulita la propria città. agg.: contr. campagnolo La locuzione primo cittadino indica il sindaco della città.

city-car loc.sost.f.inv. Automobile di

piccole dimensioni: Le city-car sono molto adatte per il traffico cittadino.

e espressione inglese ciùco [ciu-co] n.m. vedi ASINO ciùffo [ciuf-fo] n.m. 1 Ciocca di capelli:

clarinetto

la città: Abbiamo visitato il Museo civico. 2 Che riguarda il cittadino e il suo rapporto con lo Stato: Ha scarso senso civico.

m.pl. civici, f.pl. civiche civìle [ci-vi-le] agg. 1 Che riguarda il

cittadino di uno Stato: Tutti godono degli stessi diritti civili. 2 Cortese, educato: A tavola devi tenere un comportamento civile. 3 Che ha raggiunto un elevato grado di sviluppo sociale, economico, politico: L’Italia è un Paese civile. 4 Che non è militare né religioso: Hanno voluto un matrimonio civile. / n.m. Cittadino che non indossa un’uniforme: L’ingresso alla base militare è vietato ai civili. agg.: contr. 2 sgarbato, maleducato, 3 primitivo, sottosviluppato civilizzàre [ci-vi-liz-za-re] v.tr. 1 Portare

un popolo a un maggior grado di civiltà. 2 Rendere educato e socievole qualcuno. civiltà [ci-vil-tà] n.f.inv. 1 Insieme degli aspetti sociali, culturali e materiali della vita di un popolo: Sono attratto dalla civiltà Maya. 2 Livello di cultura e di progresso: Quello Stato ha raggiunto un notevole grado di civiltà. 3 Cortesia, buona educazione: Devi trattare gli altri con civiltà. sin. 3 garbo

Un ciuffo di capelli le copre la fronte. 2 Insieme di peli o piume sul capo di alcuni animali: Il mio pappagallo ha un ciuffo rosso sulla testa. 3 Insieme di filamenti: La capra bruca ciuffi d’erba. ciùrma [ciur-ma] n.f. Equipaggio di una nave, esclusi ufficiali e sottufficiali.

clàcson [clac-son] n.m.inv. Strumento

Uccello rapace notturno, con becco adunco e occhi tondi e gialli circondati da piume. 2 Foglio dove sono scritte le notizie più importanti di un giornale, appeso nelle edicole per attrarre l’attenzione dei passanti.

1 Chiassoso, fragoroso: Applausi clamorosi hanno accolto il cantante. 2 Che fa parlare di sé, che desta scalpore: La vittoria di quell’atleta è stata clamorosa. clan n.m.inv. 1 Gruppo di famiglie che discendono da uno stesso progenitore. 2 Gruppo di persone con interessi comuni e non sempre lodevoli: È stato scovato un clan di malavitosi.

collettivo civétta [ci-vet-ta] n.f.

1

M F are la civetta. (Riferito alle donne, com-

portarsi con leggerezza, con l’intento di attirare l’attenzione degli uomini.) civettàre [ci-vet-ta-re] v.tr. Fare moine

per attirare l’attenzione altrui: Quella ragazza civetta con tutti. civetterìa [ci-vet-te-ri-a] n.f. Tendenza a farsi notare e a corteggiare gli uomini. civettuòlo [ci-vet-tuo-lo] agg. Che vuole attirare l’attenzione: Tua cugina mi rivolge spesso sorrisi civettuoli. cìvico [ci-vi-co] agg. 1 Che appartiene al-

usato nei veicoli per dare segnali sonori: In città è vietato suonare il clacson. clamóre [cla-mo-re] n.m. 1 Insieme di voci che gridano: Il clamore della folla arrivò fino alle stanze reali. 2 Vivo interesse: La notizia ha suscitato clamore in città. sin. 1 frastuono, 2 scalpore clamoróso [cla-mo-ro-so] agg.

e parola inglese clandestìno [clan-de-sti-no] agg. Che si

compie in segreto: I due ebbero un incontro clandestino. / n.m. Passeggero di una nave o di un aereo che non ha i documenti di viaggio e si nasconde: A bordo della nave c’era un clandestino. clarinétto [cla-ri-net-to] n.m. 1 Stru-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


clarino

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

178

mento a fiato. 2 Suonatore dello strumento a fiato che ha lo stesso nome. clarìno [cla-ri-no] n.m. Lunga tromba dal suono acuto, oggi usata solo in cerimonie a carattere storico. clàsse [clas-se] n.f. 1 Insieme di persone di condizione sociale simile: Appartiene alla classe della borghesia. 2 Raggruppamento di esseri animali, vegetali e minerali che hanno alcune caratteristiche comuni: La mucca appartiene alla classe dei mammiferi. 3 Insieme degli studenti che frequentano il medesimo corso e stanno nella medesima aula: La mia classe è molto numerosa. 4 Nella scuola, corso di insegnamento: L’anno prossimo frequenterò la classe quinta. 5 Grande pregio ed eleganza: La zia ha una gran classe. 6 In riferimento a mezzi di trasporto o attrezzature turistiche, categoria che si basa sulla qualità del servizio: Ho viaggiato in prima classe.

clemenza

I - ind.pres. io classifico, tu classifichi... / v.intr.pron. (classificarsi) 1 Raggiungere un certo livello in una graduatoria: Nella maratona si classificò quinto. 2 Superare una selezione: Si classificò per le finali. v.tr.: sin. 2 ordinare, separare, v.intr. pron.: sin. 1 piazzarsi classificatóre [clas-si-fi-ca-to-re] n.m.

Cartella o mobile per tenere insieme, in un determinato ordine, documenti o lettere: Nello studio c’è un classificatore. classificazióne [clas-si-fi-ca-zio-ne] n.f. 1 Sistemazione del materiale secondo un preciso criterio: Quell’uomo è addetto alla classificazione dei files. 2 Valutazione per mezzo di voti o giudizi: Il maestro si occupa della classificazione degli alunni. claudicànte [clau-di-can-te] agg. Zoppicante: Procedeva con passo claudicante. claudicàre [clau-di-ca-re] v.intr. Zoppicare: Perchè claudichi? Sei caduto? I - ind.pres. io claudico, tu claudichi... sin. 1 ceto, 1 2 categoria, 5 signorilità classicìsmo [clas-si-ci-smo] n.m. Ten- clàusola [clau-so-la] n.f. Frase inserita in denza di un artista a imitare i modelli un documento scritto per meglio specificare i termini di un accordo: Nel contratto greci e latini. clàssico [clas-si-co] agg. 1 Che appartie- ci sono alcune clausole da rispettare. ne all’antichità greca e romana: Ho letto claustrofobìa [clau-stro-fo-bi-a] n.f. un brano di un autore classico. 2 Che ha Paura ossessiva di stare in luoghi chiusi. raggiunto un elevato valore culturale da clausùra [clau-su-ra] n.f. Proibizione, rappresentare un modello valido in tutti i per chi fa parte di alcuni ordini religiosi, tempi: Questo è un romanzo classico della di uscire dal convento e di avere contatti letteratura contemporanea. 3 Tradiziona- con persone esterne: In quel convento vile: La mamma segue la moda classica. 4 vono monache di clausura. Tipico: La pizza è un classico cibo italiano. clàva [cla-va] n.f. 1 Bastone ingrossato 5 Detto della musica colta occidentale, e arrotondato a un’estremità: La clava era in contrapposizione a quella popolare e usata come arma dall’uomo primitivo. 2 leggera: Mio padre ama la musica classica. Attrezzo in legno a forma di bottiglia, usa/ n.m. 1 Opera, scrittore o poeta che, per to in alcuni esercizi di ginnastica. la sua eccellenza, rappresenta un modello clavicémbalo [cla-vi-cem-ba-lo] n.m. valido in tutti i tempi: Ho letto un classi- Strumento a tastiera e a corde metalliche, co della letteratura italiana. 2 Ciò che è di forma simile al pianoforte a coda. caratteristico di una cultura: Il blues è un clavìcola [cla-vi-co-la] n.f. Osso lungo della spalla, che collega le scapole allo classico della cultura americana. sterno: Si è fratturato la clavicola. m.pl. classici, f.pl. classiche classìfica [clas-si-fi-ca] n.f. Graduatoria clemènte [cle-men-te] agg. 1 Che perdei partecipanti a una gara o a un con- dona con facilità, indulgente: La mamma fu clemente e non mi sgridò. 2 Mite, rifericorso. to al clima: Avremo un inverno clemente. pl. classifiche classificàre [clas-si-fi-ca-re] v.tr. 1 Valu- contr. 1 severo, 2 rigido, aspro tare qualcuno o qualcosa attribuendogli clemènza [cle-men-za] n.f. 1 Qualità di un voto o un giudizio: Il maestro classificò chi perdona, indulgenza: I prigionieri speottimo il mio testo scritto. 2 Dividere in ravano nella clemenza del re. 2 Mitezza, in classi o categorie: Ho classificato i franco- riferimento al clima. bolli in base al Paese d’origine. contr. 1 rigore, severità, 2 rigidità


cleptomane

cleptòmane [clep-to-ma-ne] n.m. e f.

Chi non riesce a frenare l’istinto di rubare: I furti sono stati commessi da un cleptomane. clericàle [cle-ri-ca-le] agg. Che riguarda l’ordine dei sacerdoti. clèro [cle-ro] n.m. Insieme dei sacerdoti: Il clero si dedica al culto divino. clessìdra [cles-si-dra] n.f. Orologio ad acqua o sabbia, formato da due recipienti di vetro comunicanti. clic onom. Parola che riproduce il secco rumore di un interruttore, dello scatto di un apparecchio fotografico o, in informatica, dello scatto del pulsante del mouse. cliccàre [clic-ca-re] v.tr. Premere il pulsante di un apparecchio: Clicca il telecomando, questo film non mi piace! / v.intr. In informatica, premere il pulsante del mouse per dare un comando al computer: Ora clicca sull’icona della stampante. I - ind.pres. io clicco, tu clicchi... cliènte [cli-en-te] n.m. e f. Chi con regolarità frequenta un locale o un negozio o si avvale dell’opera di un professionista: Molti clienti affollavano il negozio. clientèla [clien-te-la] n.f. Insieme di persone che frequentano un locale o un negozio o si avvalgono dell’opera di un professionista. collettivo clìma [cli-ma] n.m.

club

179

Insieme delle condizioni atmosferiche di una zona: Il clima lungo le coste è temperato. 2 Insieme delle condizioni psicologiche sociali e culturali di un ambiente o di un’epoca: In quella classe regna un bel clima lavorativo. climàtico [cli-ma-ti-co] agg. Che riguarda il clima: Le condizioni climatiche sono buone. 1

m.pl. climatici, f.pl. climatiche climatizzatóre [cli-ma-tiz-za-to-re] n.m.

Apparecchio che regola la temperatura e l’umidità nei luoghi chiusi: La nostra auto è dotata di climatizzatore. sin. condizionatore clìnica [cli-ni-ca] n.f.

1 Ospedale

privato, casa di cura. 2 Branca della medicina che studia le malattie mediante l’osservazione diretta del paziente. pl. cliniche clìnico [cli-ni-co] agg. Che riguarda lo

studio e la cura del malato: In ospedale ogni paziente ha la sua cartella clinica. m.pl. clinici, f.pl. cliniche

ME ssere un caso clinico. (Essere una persona fuori della normalità.) Avere l’occhio clinico. (Saper valutare correttamente.)

clip n.m. e f.inv. 1 Fermaglio di metallo

che tiene uniti più fogli di carta: Togli la clip prima di fotocopiare i fogli. 2 Asticciola del cappuccio delle penne a sfera o stilografiche: Papà ha l’abitudine di fissare la clip della sua biro al bordo del taschino. 3 Fermaglio a molla che fissa un orecchino al lobo dell’orecchio: La clip si è rotta e mamma ha perso l’orecchino. 4 Spilletta a molla che si fissa su un indumento: L’associazione regala a tutti i soci una clip con un delfino. 5 Breve sequenza di un film: In Tv ho visto la clip del nuovo film di Walt Disney.

e parola inglese sin. 1 graffetta, 4 distintivo, 5 videoclip, spezzone clistère [cli-ste-re] n.m. Introduzione di

liquido medicamentoso nell’intestino attraverso l’ano. cloàca [clo-a-ca] n.f. Grande fogna destinata a ricevere e scaricare altrove le acque piovane e i liquidi di rifiuto di una città. pl. cloache, sin. fogna clonàre [clo-na-re] v.tr. Produrre un

clone, duplicare: Oggi la scienza è in grado di clonare piante e animali. clonazióne [clo-na-zio-ne] n.f. Duplicazione di un essere vivente o di un suo organo, ottenuta con la crescita in laboratorio di cellule prelevate dall’essere vivente stesso. clóne [clo-ne] n.m. Duplicato, copia esatta di un essere vivente o di un suo organo, ottenuta attraverso il prelievo di cellule dall’essere vivente da duplicare: La famosa pecora Dolly è un clone animale. clòro [clo-ro] n.m. Elemento chimico usato come disinfettante: Nell’acqua della piscina c’è molto cloro. Non si usa al plurale.

clorofìlla [clo-ro-fil-la] n.f. Sostanza verde

presente nelle foglie e nella corteccia delle piante, indispensabile per la fotosintesi. clorofòrmio [clo-ro-for-mio] n.m. Sostanza incolore e volatile, usata come solvente, come insetticida e in passato come anestetico negli interventi chirurgici. pl. cloroformi

club n.m.inv. 1 Associazione di persone

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


co-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

180

con interessi e scopi comuni: Faccio parte di un club sportivo. 2 Locale in cui si ritrovano i membri dell’associazione: Al club hanno organizzato un torneo di bridge. e parola inglese sin. 1 2 circolo

cocker

za era guidata da un vecchio cocchiere.

f. cocchiera, m.pl. cocchieri, f.pl. cocchiere còcchio [coc-chio] n.m. 1 Carrozza si-

gnorile: Il cocchio era trainato da quattro cavalli. 2 Antico carro leggero a due ruote, usato in guerra o nelle gare di corsa.

pl. cocchi co- pref. vedi CONcoabitàre [co-a-bi-ta-re] v.intr. Abitare còccige [coc-ci-ge] n.m. Osso triango-

lare, che costituisce l’ultimo tratto della colonna vertebrale. coccinèlla [coc-ci-nel-la] n.f. Piccolo insetto con ali rosse, macchiate da sette punti neri. còccio [coc-cio] n.m. 1 Terracotta di scarso valore: Ha messo la piantina in un vaso di coccio. 2 Ciascuno dei pezzi in cui si v.tr.: contr. liquefare, sciogliere, v.intr. rompe un oggetto fragile: Raccogli i cocci del vaso che hai rotto. pron.: contr. liquefarsi, sciogliersi insieme, nello stesso luogo: I miei amici coabitano in un grazioso appartamento. coagulàre [co-a-gu-la-re] v.tr. Far diventare semisolido un liquido, farlo rapprendere: Per frenare l’emorragia bisogna coagulare il sangue. / v.intr.pron. (coagularsi) Diventare solido, rapprendersi: A contatto con l’aria questo liquido si coagula.

coagulazióne [co-a-gu-la-zio-ne] n.f. pl. cocci, sin. 2 frammento Fenomeno per cui un liquido diventa cocciutàggine [coc-ciu-tag-gi-ne] n.f. semisolido.

contr. liquefazione coàgulo [co-a-gu-lo] n.m.

1 Processo di coagulazione. 2 Grumo, parte solida in un liquido: Questo farmaco impedisce la formazione di coaguli di sangue nelle arterie. coalizióne [co-a-li-zio-ne] n.f. Alleanza, unione: Quei partiti hanno formato una coalizione compatta. coalizzàrsi [co-a-liz-zar-si] v.rifl.recipr. Formare un’alleanza, unirsi per la realizzazione di scopi comuni. cobàlto [co-bal-to] n.m. 1 Elemento chimico, metallo con cui si formano varie leghe e usato per la preparazione di alcuni colori. 2 Colore azzurro intenso.

Non si usa al plurale. còbra [co-bra] n.m.inv. Serpente dal

potentissimo veleno. còca [co-ca] n.f.inv. 1 Arbusto con fiori bianchi: La coca è una pianta tipica del Perù. 2 Tipo di droga ricavato dalla pianta che ha lo stesso nome. Non si usa al plurale. Coca 2 è la forma abbreviata di cocaina. cocaìna [co-ca-i-na] n.f. Droga estratta

dalle foglie della coca.

Qualità di chi è testardo, caparbietà: Tutto è successo per la tua cocciutaggine. sin. ostinazione, testardaggine Non si usa al plurale. cocciùto [coc-ciu-to] agg. Che si ostina

nelle sue idee, testardo: Il mio amico è cocciuto come un mulo!

contr. docile, arrendevole còcco [coc-co] n.m. 1 Palma tropicale

con un grosso ciuffo di foglie sulla cima. 2 Grosso frutto della pianta che ha lo stesso nome, da cui si ricava un succo dissetante: Ho bevuto latte di cocco. 3 Persona prediletta, particolarmente curata e viziata: Sono il cocco della famiglia. pl. cocchi, sin. 3 beniamino coccodè [coc-co-dè] onom. Parola che

riproduce il verso della gallina che ha fatto l’uovo. coccodrìllo [coc-co-dril-lo] n.m. 1 Grosso rettile acquatico, con corpo allungato e rivestito di squame ossee. 2 Pelle dell’animale che ha lo stesso nome. còccola [coc-co-la] n.f. Moina, dimostrazione di affetto: La zia mi riempie di coccole. sin. carezza

coccolàre [coc-co-la-re] v.tr. Vezzeggiare: La mia baby-sitter mi coccola spesso.

coccàrda [coc-car-da] n.f. Rosetta di na- sin. accarezzare, contr. maltrattare stro increspato, dei colori di una nazione, cocènte [co-cen-te] agg. Che scotta, brudi un partito e simili: Ogni atleta aveva sul petto una coccarda tricolore. cocchière [coc-chie-re] n.m. Guidatore di carrozze a cavalli, vetturino: La carroz-

ciante: Oggi il sole è cocente. cocker n.m.inv. Cane da caccia con pelo lungo e ondulato. e parola inglese


cocktail

181

cogliere

cocktail n.m.inv. 1 Miscela di liquori di-

2 Dare

sin. sommità códa [co-da] n.f.

contr. incoerenza coesióne [co-e-sio-ne] n.f. Forza che tie-

ordine a un insieme di leggi. I - ind.pres. io codifico, tu codifichi... coefficiènte [co-ef-fi-cien-te] n.m. Numero che moltiplica una grandezza algebrica. coercizióne [co-er-ci-zio-ne] n.f. Forzatura, costrizione: Ha obbedito senza alcuna coercizione. e parola inglese coerènte [co-e-ren-te] agg. 1 Che non sin. 2 party, 3 miscuglio cocómero [co-co-me-ro] n.m. 1 Pianta presenta contraddizioni: Con un ragionaerbacea con fusto adagiato al suolo, foglie mento chiaro e coerente mi ha convinto. grandi lobate e grossi frutti tondeggianti 2 Che agisce mettendo in pratica quello dalla polpa rossa molto succosa. 2 Frutto in cui crede: È sempre stato coerente con le sue idee. della pianta che ha lo stesso nome. cocùzzolo [co-cuz-zo-lo] n.m. Parte più contr. incoerente alta, cima: Giungemmo fino al cocuzzolo coerènza [co-e-ren-za] n.f. Qualità di chi o di ciò che non cade in contraddizione. della montagna. versi: Beviamo un cocktail? 2 Ricevimento elegante in cui si servono bevande alcoliche e cibi freddi: Sono stato invitato a un cocktail. 3 Mescolanza di cose diverse: Quel quadro è un cocktail di colori.

Prolungamento della colonna vertebrale degli animali: Quel gatto ha una lunga coda. 2 Prolungamento o appendice di qualcosa: Nel salone c’era un pianoforte a coda. 3 Parte finale di qualcosa: Ancora vedo la coda del corteo. 4 Fila ordinata di persone o di autoveicoli: Per avere spiegazioni ho dovuto fare la coda. 1

MG uardare con la coda dell’occhio. (Guarda-

re di nascosto.) Avere la coda di paglia. (Sapere di aver commesso uno sbaglio e aver timore che vi si faccia allusione.) Partire con la coda tra le gambe. (Andarsene mogio mogio.) codardìa [co-dar-di-a] n.f. Carattere di

ne unite le parti di un tutto: Fra i componenti della mia classe c’è grande coesione. sin. unità, intesa, unione coetàneo [co-e-ta-ne-o] agg. e n.m. Det-

to di chi ha la medesima età: Mio cugino e io siamo coetanei. coèvo [co-e-vo] agg. Vissuto nello stesso periodo: Quei due poeti sono coevi. cofanétto [co-fa-net-to] n.m. Cassetta decorata in legno, argento o avorio, destinata a contenere gioielli, dolciumi... sin. bauletto, scrigno còfano [co-fa-no] n.m.

1 Copertura in lamiera che protegge il motore di un’auto: Non riesco ad aprire il cofano. 2 Grande cassa con coperchio, usata per contenere chi o di ciò che è vigliacco, pusillanime. codàrdo [co-dar-do] agg. e n.m. Detto di o trasportare oggetti: Aveva un cofano di monete antiche. chi si tira indietro, vigliacco. cògliere [co-glie-re] v.tr. 1 Raccogliere agg e n.m. sin. vile, contr. coraggioso codésto [co-de-sto] agg.dimostr. Que- dal terreno o da una pianta: Ho colto un sto, riferito a persona o cosa vicina a chi mazzo di rose. 2 Colpire: Il pugno lo colse ascolta: Togliti codesto cappello: è ridicolo! in pieno petto. 3 Sorprendere: Il poliziotto / pron.dimostr. Questo, questa, questa colse il ladro in flagrante. 4 Prendere, non cosa, riferito a persona o cosa vicina a chi lasciarsi sfuggire: Colse l’occasione e partì per una vacanza. 5 Comprendere: Non ho ascolta: Codesto è mio, ridammelo! colto il significato del loro gesto. f. codesta, m.pl. codesti, f.pl. codeste II - ind.pres. io colgo, tu cogli, egli còdice [co-di-ce] n.m. 1 Insieme di legcoglie, noi cogliamo, voi cogliete, essi gi: L’avvocato consulta il codice civile. 2 colgono; imperf. io coglievo, tu coglieSistema convenzionale di lettere, segni o vi...; pass.rem. io colsi, tu cogliesti, egli numeri, usato per comunicare: Si sono incolse, noi cogliemmo, voi coglieste, essi viati un messaggio in codice. 3 Antico libro colsero; fut.sempl. io coglierò, tu coscritto a mano: In biblioteca è conservato glierai...; cong.pres. che io colga, che tu un prezioso codice. colga, che egli colga, che noi cogliamo, sin. 2 linguaggio, 3 manoscritto che voi cogliate, che essi colgano; imcodificàre [co-di-fi-ca-re] v.tr. 1 Tradurre in un codice: Ha codificato il messaggio. perf. che io cogliessi, che tu cogliessi...;

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


cognac

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

182

colla

colapàsta [co-la-pa-sta] n.m.inv. Recipiente con fori sul fondo, usato per scolasin. 2 raggiungere, 4 agguantare, 5 capire re l’acqua di cottura della pasta. MC ogliere la palla al balzo. (Approfittare di colàre [co-la-re] v.tr. 1 Far passare un un’occasione.) liquido attraverso un filtro: La nonna cola Cogliere alla sprovvista. (Detto di cosa che la tisana. 2 Riferito ai metalli, fondere e capita a chi non se l’aspetta.) versare in apposite forme. 3 Far affondacognac n.m.inv. Liquore francese. re: I siluri nemici colarono a picco la nave. e parola francese / v.intr. 1 Scendere lentamente, detto di cognàta [co-gna-ta] n.f. Moglie del fra- liquidi: Quando piove, dal tetto cola acqua. tello o sorella del marito o della moglie. 2 Affondare: Il battello colò a picco. cognàto [co-gna-to] n.m. Marito della v.tr.: sin. 1 filtrare, depurare, 3 inabissare, sorella o fratello della moglie o del marito. v.intr.: sin. 1 gocciolare, 2 inabissarsi cognizióne [co-gni-zio-ne] n.f. Ciò che colàta [co-la-ta] n.f. 1 Versamento di un si conosce grazie allo studio o all’espe- liquido, soprattutto di un metallo fuso, in rienza: Ha buone cognizioni storiche. uno stampo. 2 Massa di lava eruttata dal sin. conoscenza vulcano: Lungo il fianco del vulcano scenMP arlare con o senza cognizione di causa. deva la colata lavica. (Conoscere o ignorare ciò di cui si parla.) colazióne [co-la-zio-ne] n.f. 1 Pasto del cognóme [co-gno-me] n.m. Nome della mattino: Gli Inglesi fanno un’abbondante famiglia a cui si appartiene, che affianca il colazione. 2 Pranzo: Il babbo è andato a nome proprio. una colazione di lavoro. coincidènza [co-in-ci-den-za] n.f. 1 colbàcco [col-bac-co] n.m. Copricapo Combinazione imprevista di due fatti: di pelliccia tipico delle uniformi militari Anche tu al cinema? Che coincidenza! 2 russe, turche e armene. Corrispondenza perfetta: Fra i due c’è per- pl. colbacchi fetta coincidenza di idee. 3 Nel trasporto colèi [co-lei] pron.dimostr. vedi COLUI pubblico, corrispondenza tra l’arrivo di coleòtteri [co-le-ot-te-ri] n.m.pl. Insetti un mezzo e la partenza di un altro per la con il corpo rivestito da una spessa cute prosecuzione di un viaggio. e quattro ali. sin. 1 2 concomitanza, contr. 2 discordanza colèra [co-le-ra] n.m.inv. Grave malattia coincìdere [co-in-ci-de-re] v.intr. 1 Cor- infettiva che causa vomito e diarrea. rispondere, essere uguali: I nostri interessi Non si usa al plurale. coincidono. 2 Verificarsi nello stesso mo- colesteròlo [co-le-ste-ro-lo] n.m. Grasso mento: Le mie ferie coincidono con le tue. presente nel sangue e nei tessuti di un orgaII - si coniuga come incidere. nismo, dannoso se è in quantità eccessiva. sin. 1 2 combaciare, collimare, contr. 1 colf n.f.inv. Collaboratrice domestica, differenziarsi, discordare donna di servizio. coinquilìno [co-in-qui-li-no] n.m. Per- Colf è la forma contratta di collaboratrice sona che abita nella stessa casa: Il mio familiare. coinquilino è molto ordinato. colibrì [co-li-brì] n.m.inv. Uccello tropicoinvòlgere [co-in-vol-ge-re] v.tr. 1 cale, detto anche “uccello mosca”. Trascinare con sé qualcuno: Mio zio mi còlica [co-li-ca] n.f. Contrazione molto coinvolge nei suoi hobby. 2 Suscitare com- dolorosa della parete muscolare di un mozione, emozionare: Quel film mi coin- organo: Il nonno soffre di coliche renali. volse molto. pl. coliche II - si coniuga come volgere. colìno [co-li-no] n.m. Piccolo utensile coinvolgiménto [co-in-vol-gi-men-to] concavo da cucina con fondo buchereln.m. Partecipazione: L’imputato ha nega- lato, usato per filtrare tè, camomilla o to ogni coinvolgimento nel furto. brodo: Per quel tipo di tè occorre un colino. contr. estraneità colìte [co-li-te] n.f. Infiammazione del colabròdo [co-la-bro-do] n.m.inv. At- tratto dell’intestino detto “colon”. trezzo da cucina con il fondo bucherella- còlla [col-la] n.f. Sostanza adesiva: Per to, usato per filtrare il brodo. attaccare i due fogli ho bisogno della colla. cond.pres. io coglierei, tu coglieresti...; part.pass. colto; ger.pres. cogliendo.


collaborare

183

colletta

sin. collante

ne, abbiamo collaudato le sue capacità.

casa collaboro nelle faccende domestiche. collaboratóre [col-la-bo-ra-to-re] n.m. Chi lavora con altri alla realizzazione di un progetto: L’azienda si avvale dell’aiuto di alcuni collaboratori.

del funzionamento di macchine, materiali, opere edilizie: Ho assistito al collaudo della nuova Ferrari. 2 Prova, verifica: L’esame sarà un collaudo delle tue conoscenze. còlle [col-le] n.m. Piccola elevazione del terreno, un po’ più bassa della collina. collèga [col-le-ga] n.m. e f. Persona che svolge la stessa professione o che lavora nello stesso luogo.

collaboràre [col-la-bo-ra-re] v.intr. Par- sin. 1 2 verificare, sperimentare tecipare insieme ad altri a un lavoro: In collàudo [col-lau-do] n.m. 1 Controllo

f. collaboratrice, m.pl. collaboratori, f.pl. collaboratrici collaborazióne [col-la-bo-ra-zio-ne] n.f.

Partecipazione a un lavoro insieme ad altri, cooperazione. collage n.m.inv. 1 Composizione decorativa, ottenuta incollando su carta ritagli di varia forma e colore: In classe abbiamo realizzato un bel collage. 2 Insieme di elementi diversi: Quel romanzo è un collage di stili diversi. e parola francese sin. 2 accozzaglia collàna [col-la-na] n.f.

1 Ornamento da mettere attorno al collo: Indossava una collana di coralli. 2 Serie di libri con caratteristiche simili: Quella casa editrice ha creato una nuova collana di libri per ragazzi.

sin. 2 raccolta, collezione

m.pl. colleghi, f.pl. colleghe collegaménto [col-le-ga-men-to] n.m.

Atto di stabilire una comunicazione o un legame tra più cose o persone: Il collegamento telefonico si è interrotto. 2 Contatto tra due elementi di un circuito per far passare corrente elettrica. collegàre [col-le-ga-re] v.tr. 1 Mettere in comunicazione, unire: Questo sentiero collega le due strade. 2 Congiungere: L’elettricista ha collegato i fili. I - ind.pres. io collego, tu colleghi... / v.rifl.recipr. (collegarsi) Mettersi in contatto, comunicare: Mi piace collegarmi via internet con altre persone. 1

collant n.m.inv. Calzamaglia femminile v.tr.: contr. 1 2 separare, 2 staccare college n.m.inv. 1 Nei Paesi anglosassodi filato molto leggero ed elastico. e parola francese collàre [col-la-re] n.m.

Cinghia che si mette attorno al collo degli animali per applicarvi catena o guinzaglio, o anche come ornamento: Per il mio cane ho comprato un nuovo collare. 2 Colletto bianco rigido, portato al collo dagli ecclesiastici. 3 Qualunque elemento circolare portato attorno al collo. collàsso [col-las-so] n.m. 1 Malore causato da un improvviso abbassamento della pressione arteriosa. 2 Rapido calo di un’attività che provoca una crisi: L’economia di quello Stato è giunta al collasso. sin.

2

1

rovina, crollo

collateràle [col-la-te-ra-le] agg.

1 Che si trova a lato: Non imboccare il sentiero collaterale. 2 Che avviene o si sviluppa insieme con altro: Leggi attentamente gli effetti collaterali di questa medicina.

sin. 2 secondario collaudàre [col-lau-da-re] v.tr.

Provare se una certa cosa funziona: I meccanici hanno collaudato il nuovo motore dell’auto. 2 Mettere alla prova: In quella occasio1

ni, scuola secondaria o istituto universitario. 2 Luogo di residenza degli studenti di tali istituti. e parola inglese collegiàle [col-le-gia-le] agg.

1 Che riguarda un gruppo di persone, collettivo: È stata una decisione collegiale. 2 Che riguarda una residenza per studenti: I miei genitori mi raccontano spesso episodi della loro vita collegiale. / n.m. e f. Allievo di un collegio.

agg.: contr. 1 unilaterale collègio [col-le-gio] n.m.

1 Istituto per l’istruzione dei giovani, in cui gli allievi studiano e vivono insieme. 2 Gruppo di persone che esercitano la stessa professione: Si è riunito il collegio dei docenti.

pl. collegi còllera [col-le-ra] n.f. Ira e sdegno che si

manifestano con parole e atti minacciosi. sin. rabbia

collèrico [col-le-ri-co] agg. Che si lascia facilmente travolgere dall’ira.

m.pl. collerici, f.pl. colleriche collétta [col-let-ta] n.f. Raccolta di dena-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


collettività

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

184

ro o di altri tipi di offerte, per beneficienza o per altri scopi: Abbiamo organizzato una colletta per le spese. collettività [col-let-ti-vi-tà] n.f.inv. Insieme di persone legate da rapporti sociali ed economici: Tutti dobbiamo agire per il bene della collettività. collettìvo [col-let-ti-vo] agg. 1 Che accomuna o interessa più persone: Questo mosaico è un lavoro collettivo. 2 In grammatica, detto di nome singolare che indica un gruppo di persone, di animali o di cose: “Arcipelago” è un nome collettivo. contr. 1 individuale Ecco alcuni nomi collettivi: -b anda n.f. = insieme di suonatori - c ostellazione n.f. = insieme di stelle -e sercito n.m. = insieme di soldati - f rutteto n.m. = insieme di alberi da frutto - g ente n.f. = insieme di persone -p opolo n.m. = insieme di persone - s ciame n.m. = insieme di insetti - s colaresca n.f. = insieme di scolari - s quadra n.f. = insieme di giocatori collétto [col-let-to] n.m. Parte di tessuto

che sta intorno al collo in una camicia o in un vestito. collezionàre [col-le-zio-na-re] v.tr. Raccogliere e conservare: Colleziono francobolli stranieri. collezióne [col-le-zio-ne] n.f. 1 Raccolta di oggetti della stessa specie: Il babbo ha una collezione di monete antiche. 2 Serie di abiti di alta moda: Lo stilista ha presentato la sua collezione autunno-inverno. 3 Collana editoriale: Quella casa editrice pubblica una collezione di narrativa straniera. collezionìsta [col-le-zio-ni-sta] n.m. e f. Persona che raccoglie oggetti della stessa specie: È un collezionista di libri. m.pl. collezionisti, f.pl. collezioniste collimàre [col-li-ma-re] v.intr. Coincide-

re, corrispondere esattamente: Le nostre idee collimano. sin. combaciare, contr. divergere collìna [col-li-na] n.f. Piccolo rilievo del

terreno, alto dai duecento ai seicento metri: In collina si coltiva la vite. collinàre [col-li-na-re] agg. Che riguarda la collina. collinóso [col-li-no-so] agg. Che presenta numerose colline. collìrio [col-li-rio] n.m. Liquido medicinale per gli occhi.

colmo

pl. colliri

collisióne [col-li-sio-ne] n.f. Scontro, ur-

to: C’è stata una collisione tra due navi. còllo [col-lo] n.m. 1 Parte del corpo che unisce la testa al tronco: Il collo della giraffa è lungo. 2 Parte di un indumento che circonda il collo: Il collo della tua camicia è logoro. 3 Parte lunga e sottile di un oggetto: Decorò il collo della bottiglia.

sin. 2 colletto, bavero MA rotta di collo. (Precipitosamente.) collocaménto [col-lo-ca-men-to] n.m.

Sistemazione in un dato luogo. 2 Condizione lavorativa, impiego: Ho un buon collocamento all’interno dell’azienda. collocàre [col-lo-ca-re] v.tr. 1 Mettere qualcosa in un certo posto: Dove hai collocato le penne? 2 Trovare un impiego, un’occupazione a qualcuno: Lo zio mi collocò in una fabbrica vicina. 3 Inquadrare un artista in un periodo storico: Per comprendere un poeta bisogna collocarlo nel suo secolo. I - ind.pres. io colloco, tu collochi... 1

sin. 1 sistemare collocazióne [col-lo-ca-zio-ne] n.f. 1 Di-

sposizione, sistemazione. 2 Occupazione, lavoro. colloquiàre [col-lo-quia-re] v.intr. Fare conversazione, parlare: Alla nonna piace molto colloquiare con me e mio fratello. I - ind.pres. io colloquio, tu colloqui... sin. conversare collòquio [col-lo-quio] n.m. Conversa-

zione su un argomento importante: Il direttore ha avuto un colloquio d’affari. pl. colloqui

collòttola [col-lot-to-la] n.f. Parte poste-

riore del collo, nuca: Ha afferrato il gatto per la collottola. collutòrio [col-lu-to-rio] n.m. Medicamento liquido per disinfettare bocca e gola. pl. collutori

colluttazióne [col-lut-ta-zio-ne] n.f. Scontro, rissa, zuffa.

colmàre [col-ma-re] v.tr.

1 Riempire qualcosa fino all’orlo: La cuoca ha colmato il piatto di minestra. 2 Riempire l’animo di un sentimento intenso: Le giornate estive mi colmano di gioia. 3 Dare in abbondanza: Ti ho colmato di doni. cólmo [col-mo] agg. Pieno fino all’orlo: La vasca è colma d’acqua. / n.m. 1 Cima: Ho raggiunto il colmo della collina. 2 Mas-


-colo

185

simo grado: Sono al colmo della gioia!

colorire

colonna di auto. 5 Ciascuno dei blocchi di testo in un foglio di giornale: L’articolo occupava due colonne. 6 Nel cinema, ac-colo suff. È usato nella formazione di compagnamento sonoro alle immagini alcune parole e ha vari significati: 1 Che di un film: Quel film ha una bella colonna abita (cavernicolo). 2 Che riguarda la col- sonora. tura di (cerealicolo). sin. 1 2 pilastro, 4 fila, 6 spina dorsale colómba [co-lom-ba] n.f. 1 Femmina del La locuzione colonna vertebrale indica colombo, simbolo di purezza e di pace. 2 l’insieme di trentatrè/trentaquattro vertebre Dolce di pasta soffice, tipico della Pasqua. che costituiscono lo scheletro del tronco. colombàia [co-lom-ba-ia] n.f. Locale do- colonnàto [co-lon-na-to] n.m. Serie di ve si allevano i colombi. pilastri in pietra o marmo aventi funzione sin. piccionaia di sostegno: I turisti ammirano il colonnacolómbo [co-lom-bo] n.m. 1 Uccello to di San Pietro a Roma. con piume grigioazzurre e fasce nere sul- collettivo le ali. 2 Al plurale, innamorati: Quei due colonnèllo [co-lon-nel-lo] n.m. Ufficiale colombi presto si sposeranno. superiore dell’esercito, comandante di un sin. 1 piccione reggimento. còlon [co-lon] n.m. Parte dell’intestino colòno [co-lo-no] n.m. 1 Contadino, crasso. agricoltore. 2 Chi si trasferisce dalla macolònia [co-lo-nia] n.f. 1 Nell’antichità, drepatria in un altro territorio: Molti coloinsediamento di persone in un Paese di- ni greci si stabilirono in Sicilia. verso da quello d’origine: I Greci fondaro- colorànte [co-lo-ran-te] agg. Che serve no molte colonie in Sicilia. 2 In età moder- per dare colore: Si tinge i capelli con una na, Paese assoggettato a un altro Stato: In schiuma colorante. / n.m. Sostanza, per Africa c’erano colonie francesi. 3 Insieme lo più chimica, usata per dare colore: Le di persone della stessa nazionalità che caramelle contengono molti coloranti. vivono in un Paese straniero: A Roma c’è coloràre [co-lo-ra-re] v.tr. Coprire di una colonia filippina. 4 Gruppo di animali colore: Devo colorare il disegno. / v.intr. della stessa specie che vivono insieme: pron. (colorarsi) Assumere un certo coOsserva quella colonia di formiche. 5 Isti- lore: Al tramonto il cielo si colora di rosa. tuto che organizza vacanze per i bambini v.tr.: sin. tingere, pitturare, v.intr.pron.: in un luogo di villeggiatura. sin. tingersi coloniàle [co-lo-nia-le] agg. Che riguar- coloràto [co-lo-ra-to] agg. Che ha uno da o proviene da un Paese straniero as- o più colori: Indosso una maglia colorata. soggettato: Cacao e caffè erano prodotti contr. incolore coloniali. colóre [co-lo-re] n.m. 1 Sensazione colonialìsmo [co-lo-nia-li-smo] n.m. Po- dell’occhio prodotta dalla luce che si rilitica che si basa sull’occupazione di terre flette sugli oggetti: Il mio colore preferito è straniere: Molti Stati europei attuarono la il blu. 2 Sostanza naturale o artificiale con politica del colonialismo. cui si colora: Per pitturare uso i colori a colonizzàre [co-lo-niz-za-re] v.tr. Occu- olio. 3 Colorito del volto umano, del pelo pare un territorio straniero e sfruttare le o delle penne degli animali. 4 Al plurale, sue risorse. simbolo di una squadra o di un partito: Dicolónna [co-lon-na] n.f. 1 Fusto cilin- fende i colori della sua squadra. 5 Ciascudrico di pietra o marmo che sostiene una no dei semi delle carte da gioco francesi. struttura architettonica: Queste colonne M D iventare di tutti i colori. (Arrossire per appartenevano a un antico tempio greco. 2 la vergogna.) Sostegno, elemento fondamentale: Quel Combinarne di tutti i colori. (Combinare dirigente è la colonna della ditta. 3 Serie di guai di ogni tipo.) parole o numeri disposti uno sotto l’altro: colorifìcio [co-lo-ri-fi-cio] n.m. Fabbrica Calcola in colonna questi numeri. 4 Serie di colori e vernici. di cose o persone disposte una dietro pl. colorifici l’altra: A causa dell’incidente si formò una colorìre [co-lo-ri-re] v.tr. 1 Ravvivare meagg.: contr. vuoto, n.m.: sin. vetta

1

culmine,

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


colorito

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

-coltura

186

diante l’uso di colori. 2 Arricchire di particolari: Gli piace colorire i suoi racconti. I - ind.pres. io colorisco, tu colorisci... colorìto [co-lo-ri-to] agg. 1 Che ha colore: Hai un viso colorito. 2 Ricco di particolari: La descrizione del paese era assai colorita. / n.m. Carnagione del viso: Oggi non hai un bel colorito.

fu un brutto colpo per i tifosi. 4 Rapido manifestarsi di un evento o di un fenomeno atmosferico: Un colpo di vento spazzò via le foglie. 5 Furto, rapina: Un ladro sta escogitando un colpo in banca.

MA colpo sicuro. (Con decisione.)

colòssal [co-los-sal] vedi KOLOSSAL colossàle [co-los-sa-le] agg. Che ha di-

A colpo d’occhio. (A prima vista.) Far colpo. (Impressionare.) Colpo basso. (Azione sleale.) Colpo di fulmine. (Detto di chi si innamora improvvisamente.) Colpo di sole. (Insolazione.) colpóso [col-po-so] agg. Commesso sen-

contr. minuscolo colòsso [co-los-so] n.m.

contr. doloso coltellàta [col-tel-la-ta] n.f.

agg.: contr. 1 pallido, n.m.: sin. incarnato colóro [co-lo-ro] pron.dimostr. vedi

COLUI

mensioni enormi, smisurato: Il faraone fece costruire una piramide colossale.

za la volontà di arrecare danno: Quell’incendio è di origine colposa.

Statua gigantesca: Gli antichi cittadini di Rodi innalzarono un colosso in onore del loro dio. 2 Persona di statura e corporatura enormi: Quell’uomo è un colosso. 3 Azienda, organizzazione o persona molto potente: È un colosso della finanza.

1 Colpo sferrato con il coltello. 2 Fatto o parole che provocano grande dolore: La vicenda è stata per me una coltellata al cuore.

1

sin. 2 gigante cólpa [col-pa] n.m.

1 Azione contraria a una legge o a una regola morale: L’imputato ammise le sue colpe. 2 Causa di un effetto spiacevole: Per colpa del suo ritardo abbiamo perso l’inizio del film. colpévole [col-pe-vo-le] agg. Che ha compiuto un’azione degna di punizione: Durante il processo l’imputato si dichiarò colpevole. / n.m. Persona che ha compiuto un grave misfatto: L’investigatore sta cercando il colpevole.

agg.: sin. reo, contr. innocente colpevolézza [col-pe-vo-lez-za] n.f.

Condizione di chi ha commesso un reato. contr. innocenza colpìre [col-pi-re] v.tr.

1 Battere, percuotere, ferire: Mi colpì con un pugno. 2 Provocare emozione in qualcuno: La notizia mi ha colpito molto. 3 Danneggiare, nuocere: Molte alluvioni hanno colpito la mia regione. 4 Punire: Il governo colpì i truffatori con dure sanzioni. III - ind.pres. io colpisco, tu colpisci...

sin. 2 impressionare, commuovere cólpo [col-po] n.m. 1 Urto, percossa:

L’uomo diede all’asino un colpo di bastone. 2 Rumore improvviso prodotto da un urto o da un’esplosione: Il colpo del petardo mi ha spaventato. 3 Emozione intensa causata da un evento spiacevole: La sconfitta

sin. 1 2 pugnalata

coltèllo [col-tel-lo] n.m. Arnese per tagliare, costituito da una lama inserita in un manico: Devo affilare quel coltello.

MA vere il coltello dalla parte del manico. (Trovarsi in una posizione di vantaggio.)

coltivàbile [col-ti-va-bi-le] agg. Che può

essere coltivato: Quel terreno è coltivabile. coltivàre [col-ti-va-re] v.tr. 1 Curare un terreno affinché produca frutti: Il nonno coltiva un orticello. 2 Dedicarsi a qualcosa con impegno e costanza: La mamma coltiva l’hobby del giardinaggio. sin. 2 curare, contr. 2 trascurare coltivatóre [col-ti-va-to-re] n.m. Chi la-

vora la terra per trarne frutti.

f. coltivatrice, m.pl. coltivatori, f.pl. coltivatrici, sin. agricoltore coltivazióne [col-ti-va-zio-ne] n.f. 1 At-

tività dell’uomo mirata alla crescita delle piante: In questa zona è diffusa la coltivazione del girasole. 2 Terreno o pianta lavorata dall’uomo affinché produca frutti: La grandine ha danneggiato molte coltivazioni. cólto [col-to] agg. 1 Istruito: Il mio insegnante è un uomo molto colto. 2 Coltivato. sin. 1 dotto, erudito

-coltore o -cultore suff. È usato nella

formazione di alcune parole con il significato di ‘coltivatore, allevatore’. cóltre [col-tre] n.f. Strato o coperta: I campi erano coperti da una coltre di neve. -coltura o -cultura suff. È usato nella formazione di alcune parole con il signifi-


coltura

187

cato di ‘coltivazione, allevamento’. coltùra [col-tu-ra] n.f. 1 Coltivazione di piante: In pianura è diffusa la coltura della barbabietola da zucchero. 2 Allevamento di piccoli animali: Un tempo nella regione era diffusa la coltura del baco da seta. colùi [co-lu-i] pron.dimostr. Quello, quella persona: Colui ha osato dirmi che sbagliavo! f. colei, m.f.pl. coloro còma [co-ma] n.m.inv. Stato di sonno

profondo con perdita della coscienza.

combustibile

stizia! / v.intr. 1 Partecipare ad azioni militari: Il popolo combatté per scacciare gli invasori. 2 Impegnarsi per qualcosa: Combatterò per difendere le mie idee. II - ind.pass.rem. io combattei, tu combattesti, egli combatté, noi combattemmo, voi combatteste, essi combatterono. v.intr.: sin. 1 2 lottare combattiménto [com-bat-ti-men-to]

n.m. 1 Azione di guerra: Il combattimento iniziò all’alba. 2 Nello sport, incontro di pugilato, di lotta e simili. sin. 1 scontro, battaglia

Non si usa al plurale.

comandaménto [co-man-da-men-to] combattìvo [com-bat-ti-vo] agg. Pronto n.m. Nella religione cristiana, regola che i credenti devono seguire per rispettare la volontà di Dio: Dio diede a Mosè le tavole dei dieci comandamenti. sin. precetto

a lottare, bellicoso: Mio cugino ha un carattere combattivo. sin. battagliero, contr. arrendevole, docile

combattùto [com-bat-tu-to] agg. 1 Indeciso: Sono combattuto se uscire o meno.

2

comandànte [co-man-dan-te] n.m. Per- Contrastato: La gara fu molto combattuta. sona che dà ordini a un gruppo, per lo più di militari. sin. capo

comandàre [co-man-da-re] v.tr.

1 Ordinare: Mi comandò di arrivare puntuale. 2 Dirigere: Il generale comanda le truppe. 3 Esigere, prescrivere: Il dottore mi comandò una rigida dieta. 4 Far funzionare un macchinario con un dispositivo: Quel tasto comanda l’apertura del cancello.

sin. 1 3 imporre comàndo [co-man-do] n.m.

1 Ordine: Il giudice di gara ha dato il comando di partire. 2 Autorità di dirigere: Ho ottenuto il comando del reparto. 3 Insieme di dispositivi che fanno funzionare una macchina: C’è un guasto al comando elettrico. 4 Insieme di persone che dirigono attività militari: La segnalazione giunse immediatamente al comando. 5 Nello sport, primo posto in una competizione: La squadra ha raggiunto il comando della classifica.

sin. 1 prescrizione, 2 guida combaciàre [com-ba-cia-re] v.intr.

1

Corrispondere perfettamente: I due frammenti combaciano. 2 Essere simili, andare d’accordo: Le nostre preferenze sullo sport combaciano. I - ind.pres. io combacio, tu combaci... contr. 2 discordare, differire combàttere [com-bat-te-re] v.tr.

sin. 1 titubante, tentennante, 2 acceso, accanito combinàre [com-bi-na-re] v.tr. 1 Mette-

re insieme secondo un certo criterio: Non so combinare i pezzi del puzzle. 2 Realizzare: Il negoziante combinò un buon affare. 3 Fare un disastro: Cos’hai combinato? / v.rifl. (combinarsi) Ridursi male o vestirsi in modo strano: Come ti sei combinata? / v.rifl.recipr. (combinarsi) 1 Trovare un accordo: Non ci siamo combinati sul prezzo. 2 Reagire, detto di elementi chimici: Ossigeno e idrogeno si combinano e formano l’acqua. v.tr.: sin. 2 concludere, contr. 2 disdire, annullare, v.rifl.: sin. conciarsi combinazióne [com-bi-na-zio-ne] n.f.

Caso, avvenimento fortuito: L’ho incontrato per pura combinazione. 2 Ciascuno dei modi in cui si possono trovare accostati due o più elementi: Mi piace questa combinazione di colori! 3 Sequenza di numeri e lettere che permette di aprire una serratura speciale: Devi conoscere la combinazione per aprire la cassaforte. 1

sin. 1 coincidenza, 2 accostamento combrìccola [com-bric-co-la] n.f.

1

Gruppo di persone non oneste: State alla larga da quella combriccola! 2 Gruppo di persone allegre: I suoi amici formano un’allegra combriccola.

1 Attaccare con le armi: I soldati sono pronti collettivo, sin. 1 banda, cricca, 2 brigata per combattere i nemici. 2 Contrastare in combustìbile [com-bu-sti-bi-le] agg. e ogni modo: Combatteremo questa ingiu- n.m. Detto di sostanza che brucia e svi-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


combustione

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

commento

188

luppa calore.

persone organizzerà i giochi della gioventù.

bustibile brucia sviluppando calore e luce. cóme [co-me] avv. 1 In quale modo: Come ha potuto fare ciò? 2 Quanto: Com’è calmo il mare! 3 Nello stesso modo di: Il cielo era azzurro come il mare. 4 In qualità di: Ti parlo come un fratello. / cong. 1 In quale modo (valore interrogativo): Non capisco come sia potuto accadere. 2 Nella misura in cui (valore comparativo): Il film non è bello come pensavo. 3 Il modo in cui (valore modale): So come è avvenuto l’incidente. 4 Non appena (valore temporale): Come sono arrivato a casa, sono andato a dormire. 5 Quasi che (valore ipotetico): Ti parlerò come tu fossi un fratello. / n.m. inv. Modo in cui avviene qualcosa: Non so il come e il perché sia accaduto. comèta [co-me-ta] n.f. Corpo celeste con nucleo luminoso e coda di vapori. comfort n.m.inv. Comodità: Quella casa è dotata di ogni comfort.

persone in gita o in viaggio: Una comitiva è partita per l’escursione.

combustióne [com-bu-stio-ne] n.f. Fe- collettivo, sin. commissione nomeno chimico per cui un corpo com- comitìva [co-mi-ti-va] n.f. Insieme di

e parola inglese sin. agio còmica [co-mi-ca] n.f.

Breve film molto divertente: Mi piacciono le comiche di Stanlio e Ollio. 2 Situazione buffa: La loro discussione è stata una comica. 1

pl. comiche comicità [co-mi-ci-tà] n.f.inv. Qualità di

chi o di ciò che fa ridere: Il dialogo fra i due è stato di grande comicità. còmico [co-mi-co] agg. Che fa ridere, buffo: Charlot è un attore comico. / n.m. Attore che fa ridere: Sul palcoscenico è entrato un comico. m.pl. comici, f.pl. comiche, agg.: contr. tragico comìgnolo [co-mi-gno-lo] n.m. Parte

della canna fumaria che sporge dal tetto. cominciàre [co-min-cia-re] v.tr. Dare inizio a qualcosa: I muratori hanno cominciato i lavori di restauro. / v.intr. Avere inizio: Le lezioni cominceranno a settembre. I - ind.pres. io comincio, tu cominci...

v.tr. e v.intr.: sin. iniziare PC hi ben comincia è a metà dell’opera. (Chi inizia bene un lavoro, è come se l’avesse già compiuto per metà.) comitàto [co-mi-ta-to] n.m. Gruppo di

collettivo, sin. compagnia comìzio [co-mi-zio] n.m.

1 Riunione pubblica durante la quale uno o più oratori illustrano programmi politici o sindacali: Il candidato sindaco ha tenuto un comizio in piazza. 2 Nell’antica Roma, assemblea popolare riunita per decidere leggi o per eleggere i rappresentanti.

pl. comizi

commando n.m.inv. Reparto di pochi

militari ben addestrati a compiere imprese rischiose: Un commando speciale ha liberato gli ostaggi. e parola inglese

commèdia [com-me-dia] n.f. Componi-

mento teatrale a lieto fine: Gli attori hanno recitato una buffa commedia.

MR ecitare la commedia. (Fingere per opportunismo.)

commediànte [com-me-dian-te] n.m. e f. 1 Attore di commedia. 2 Chi finge per ingannare gli altri: Non fare il commediante e dimmi la verità! sin. 2 simulatore

commediògrafo [com-me-dio-gra-fo] n.m. Scrittore di commedie.

commemoràre [com-me-mo-ra-re] v.tr.

Ricordare con una cerimonia solenne: Il 2 novembre commemoriamo i defunti.

sin. celebrare

commemorazióne [com-me-mo-ra-zio-

ne] n.f. Ricordo, celebrazione solenne. commendatóre [com-men-da-to-re]

n.m. Titolo prestigioso conferito dallo Stato italiano a chi si è distinto in un’attività. commensàle [com-men-sa-le] n.m. e f. Chi siede a tavola con altri: Al banchetto di nozze parteciparono molti commensali. commentàre [com-men-ta-re] v.tr. 1 Chiarire il significato di un testo: Abbiamo commentato una strofa della poesia. 2 Fare considerazioni, riflessioni: A scuola abbiamo commentato le ultime notizie. sin. 1 spiegare, 2 valutare comménto [com-men-to] n.m.

1 Interpretazione di un testo: La maestra ha apprezzato il mio commento alla poesia. 2 persone che si riuniscono per uno scopo Opinione, giudizio espresso su qualcosa: di interesse collettivo: Un comitato di dieci L’opera ha riscosso commenti positivi.


commerciale

189

sin. 1 spiegazione, 2 parere commerciàle [com-mer-cia-le] agg.

1

commutativo

Provare pietà, compatire: Tutti commiserano quella poveretta per la sua sfortuna. Che riguarda il comprare e il vendere: Il commissariàto [com-mis-sa-ria-to] n.m. babbo ha un’attività commerciale. 2 Che 1 Ufficio del commissario. 2 Insieme di ha qualità scadente, prodotto solo a fini commissari riuniti per risolvere problemi di guadagno: Non amo i film commerciali. molto urgenti: Si è riunito l’alto commissasin. 2 dozzinale riato per la lotta contro la mafia. commercialìsta [com-mer-cia-li-sta] commissàrio [com-mis-sa-rio] n.m. 1 n.m. e f. Professionista che si occupa di Funzionario che ricopre determinati incaquestioni finanziarie, di rapporti econo- richi pubblici per un tempo determinato o mici e finanziari: Il commercialista dell’a- indeterminato: È stato eletto il nuovo comzienda sta ultimando il bilancio. missario governativo. 2 Membro di una m.pl. commercialisti, f.pl. commercialiste commissione: Agli esami, il commissario commerciànte [com-mer-cian-te] n.m. interno fu clemente. e f. Chi compra e vende qualcosa. La locuzione commissario tecnico indica sin. negoziante

l’allenatore di una squadra nazionale.

commerciàre [com-mer-cia-re] v.tr. pl. commissari Comprare e vendere qualcosa: Lo zio com- commissionàre [com-mis-sio-na-re] v.tr. mercia olio. / v.intr. Esercitare il commercio: Molti commerciano in abbigliamento. I - ind.pres. io commercio, tu commerci... commèrcio [com-mer-cio] n.m. Insieme delle attività che consistono nel comprare o vendere prodotti.

Incaricare qualcuno di eseguire un lavoro: Ha commissionato un quadro a un pittore.

n.m.: sin. generi alimentari Commestibile n.m. si usa solo al plurale. comméttere [com-met-te-re] v.tr. Com-

sin. toccante

sin. ordinare

commissióne [com-mis-sio-ne] n.f. 1 Incarico che si esegue per conto di altri: La zia mi affidò delle commissioni. 2 Ordinapl. commerci, sin. compravendita zione di merci: La ditta ha ricevuto molte comméssa [com-mes-sa] n.f. Ordinazio- commissioni. 3 Insieme di persone alle ne di materiale a un’industria: La nostra quali è stato affidato un certo incarico: La azienda ha ricevuto una forte commessa. commissione parlamentare voterà domani. commésso [com-mes-so] n.m. 1 Chi sin. 1 incombenza, 2 ordinativo si occupa delle vendite in un negozio: Il committènte [com-mit-ten-te] n.m. e f. commesso del negozio mi ha ben consiglia- Chi affida un lavoro a qualcuno. to. 2 Impiegato con incarichi di fiducia: commòsso [com-mos-so] agg. Turbato Mio zio è commesso di una banca. da un sentimento: La donna era commossa commestìbile [com-me-sti-bi-le] agg. dalla lettura del romanzo. Che si può mangiare: Non tutti i funghi sin. emozionato, contr. indifferente sono commestibili. / n.m. Prodotto che si commovènte [com-mo-ven-te] agg. mangia: Nel primo reparto del supermerca- Che suscita una profonda emozione: Ho to si vendono i commestibili. letto una storia commovente. commozióne [com-mo-zio-ne] n.f.

1

1 Momento di saluto prima della partenza: Il commiato fu commovente. 2 Permesso di andarsene: L’impiegato chiese commiato al capoufficio.

Emozione, turbamento. 2 In medicina, riduzione improvvisa delle funzioni di un organo: A causa della caduta riportò una commozione cerebrale. commuòvere [com-muo-ve-re] v.tr. Emozionare, turbare: Quella storia mi ha molto commosso. II - si coniuga come muovere. / v.intr.pron. (commuoversi) Turbarsi, emozionarsi: La zia si commuove spesso.

Compagno d’armi, camerata.

matematica, che permette uno scambio

piere un’azione cattiva o un errore: Chi ha commesso il furto? II - si coniuga come mettere.

sin. attuare

commiàto [com-mia-to] n.m.

sin. 1 separazione, 1 2 congedo commilitóne [com-mi-li-to-ne] n.m.

v.tr.: sin. impressionare commutatìvo [com-mu-ta-ti-vo] agg. In

commiseràre [com-mi-se-ra-re] v.tr. nell’ordine dei termini di un’addizione

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


comò

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

190

o di una moltiplicazione senza che il risultato cambi: Ho applicato la proprietà commutativa. comò [co-mò] n.m.inv. Mobile con cassetti, cassettone: La camicia è nel comò. comodìno [co-mo-di-no] n.m. Piccolo mobile vicino al letto. comodità [co-mo-di-tà] n.f.inv. 1 Caratteristica di ciò che procura vantaggio o conforto: Lavorare vicino casa è una grande comodità. 2 Oggetto o fatto che rende la vita più confortevole: La nostra casa ha tutte le comodità. sin. 2 comfort, agio còmodo [co-mo-do] agg.

Che procura vantaggi e conforto: È una casa comoda e spaziosa. 2 Detto di indumento, ampio e confortevole: Questa giacca è molto comoda. 3 Detto di persona, che ama gli agi e i piaceri: Quel ragazzo è una persona comoda. / n.m. Vantaggio, agio: Non puoi pensare solo ai tuoi comodi! 1

sin. 1 funzionale, 2 pratico MC on comodo. (Senza fretta.) Tornare comodo. (Essere utile, vantaggioso.) compaesàno [com-pa-e-sa-no] n.m. Chi

è dello stesso paese: In villeggiatura ho incontrato un mio compaesano. sin. conterraneo

compact disc loc.sost.m.inv.

Disco audio, inciso su un lato, che può essere ascoltato grazie a un lettore laser: Mi hanno regalato l’ultimo compact disc del mio cantante preferito. 2 In informatica, disco sul quale è possibile trasferire non solo suoni, ma anche immagini e informazioni: Ho masterizzato le tue foto su un compact disc. 1

e espressione inglese Si scrive anche compact disk e nella lingua parlata si usa generalmente la sigla CD. compàgine [com-pa-gi-ne] n.f. Com-

plesso di elementi che operano in stretta unione: La compagine dei giocatori ha criticato l’allenatore. compagnìa [com-pa-gni-a] n.f. 1 Condizione dello stare insieme ad altri: Mi piace la compagnia! 2 Gruppo di persone che si riu-niscono per stare insieme o altro: Uscirò con la mia compagnia. 3 Gruppo di militari: Quell’ufficiale comanda una compagnia di fanteria. 4 Gruppo di attori, ballerini o cantanti che lavorano a uno

compassione

spettacolo: La compagnia teatrale presenterà una fiaba. 5 Gruppo di religiosi: Quel frate appartiene alla Compagnia di Gesù. 6 Società commerciale: Lavoro presso una compagnia aerea. collettivo, sin. 2 combriccola, contr. 1 solitudine compàgno [com-pa-gno] n.m. 1 Chi fa 2

qualcosa insieme ad altri: Andrò al cinema con il mio compagno di banco. 2 Persona con cui si vive anche senza essere sposati.

sin. 1 amico, 2 partner companàtico [com-pa-na-ti-co] n.m. Ci-

bo che si consuma con il pane.

pl. companatici comparàre [com-pa-ra-re] v.tr. Confron-

tare, paragonare: L’insegnante ha comparato una poesia inglese con una italiana. comparatìvo [com-pa-ra-ti-vo] agg. Che stabilisce un paragone: Hanno svolto un’analisi comparativa dei risultati elettorali. / n.m. In grammatica, grado dell’aggettivo che stabilisce un confronto fra due termini: “Maggiore” è il comparativo di “grande”. Il grado comparativo può essere: - di maggioranza (es. più veloce) - di minoranza (es. meno veloce) - di uguaglianza (es. veloce come) comparazióne [com-pa-ra-zio-ne] n.f.

Confronto, paragone, raffronto. comparìre [com-pa-ri-re] v.intr. 1 Mostrarsi, apparire: Fra le nubi comparve il sole. 2 Presentarsi in un’aula di tribunale: L’uomo fu invitato a comparire davanti al giudice. 3 Mettersi in mostra: Lo zio fa di tutto per comparire. 4 Risultare, essere presente: Il suo nome non compare nell’elenco. III - ind.pres. io comparisco o compaio, tu comparisci o compari...; pass.rem. io comparvi o comparii, tu comparisti...; part.pass. comparso. sin. 3 4 apparire compàrsa [com-par-sa] n.f. 1 Apparizio-

ne: La sua comparsa mi ha fatto piacere. 2 Nel teatro o nel cinema, attore che appare sulla scena senza pronunciare battute: Per quel film occorrono molte comparse.

compartiménto [com-par-ti-men-to]

n.m. 1 Circoscrizione amministrativa: Mio zio lavora al compartimento marittimo di Napoli. 2 Ciascuna delle parti in cui è diviso uno spazio: Nell’ultimo vagone del treno ci sono dei compartimenti vuoti. compassióne [com-pas-sio-ne] n.f. Sen-


compasso

compiacere

191

timento di pietà: Provo compassione verso quella povera gente.

sin. pena, contr. indifferenza compàsso [com-pas-so] n.m. Strumento

usato per tracciare cerchi, costituito da due asticelle unite mediante un perno. compatìbile [com-pa-ti-bi-le] agg. 1 Che va d’accordo con qualcos’altro: I nostri caratteri sono compatibili. 2 Degno di essere scusato: La sua distrazione è compatibile dopo tanto lavoro. 3 In informatica, detto di computer che possono scambiare programmi senza differenza di risultati: Il mio computer è compatibile con il tuo. contr. 1 inconciliabile compatibilità [com-pa-ti-bi-li-tà] n.f.

inv. Possibilità di andare d’accordo, di coesistere. compatìre [com-pa-ti-re] v.tr. 1 Commiserare: Tutti compatiscono quello sciagurato. 2 Perdonare: Non sa ciò che dice: compatitelo! III - ind.pres. io compatisco, tu compatisci... compatriòta [com-pa-tri-o-ta] n.m. e f. Individuo della stessa patria, connazionale. compattézza [com-pat-tez-za] n.f. 1 Forte unità tra le parti: La compattezza di quel terreno fa filtrare l’acqua molto lentamente. 2 Unità di idee, di volontà: Nella nostra squadra c’è grande compattezza. sin. 2 intesa, concordia compàtto [com-pat-to] agg. 1 Ben saldo

nelle sue parti: Questo terreno è molto compatto. 2 Unito, solidale: Quel gruppo di amici è molto compatto.

sin. 1 solido, 2 concorde, contr. 2 discorde compèndio [com-pen-dio] n.m. Rias-

sunto, sintesi. pl. compendi

compensàre [com-pen-sa-re] v.tr. 1 Pa-

gare, retribuire, premiare: Il direttore lo compensò per il lavoro svolto. 2 Pareggiare, ricreare un equilibrio: Quell’atleta compensa la scarsa altezza con l’agilità.

sin. 1 retribuzione comperàre [com-pe-ra-re] v.tr. vedi

COMPRARE

competènte [com-pe-ten-te] agg.

1

Che ha le capacità per svolgere un certo compito: Per il tuo malanno rivolgiti a un medico competente. 2 Che ha l’autorità per svolgere un incarico: Devo portare questa pratica all’ufficio competente. / n.m. Conoscitore, specialista: Secondo i competenti il momento è propizio. agg.: sin. 1 esperto, contr. 1 inesperto, incompetente competènza [com-pe-ten-za] n.f. 1 Ca-

pacità, preparazione: Nessuno dubita della competenza del professore. 2 Ciò che spetta a qualcuno, compito: La vigilanza sugli alunni non è competenza dei bidelli. sin. 1 abilità, 2 incarico compètere [com-pe-te-re] v.intr.

1

Confrontarsi, gareggiare: Chi può competere con me nella corsa? 2 Spettare, toccare: Al portiere compete la sorveglianza. II - ind.pass.rem. io competei, tu competesti, egli competé, noi competemmo, voi competeste, essi competerono. sin. 1 misurarsi

competitìvo [com-pe-ti-ti-vo] agg.

1

Che ama confrontarsi nelle gare: Quegli atleti hanno uno spirito molto competitivo. 2 Capace di affrontare la concorrenza: Quel negozio vende prodotti a prezzi competitivi. sin. 1 battagliero, 2 concorrenziale competizióne [com-pe-ti-zio-ne] n.f.

Gara, confronto.

compiacènte [com-pia-cen-te] agg. Bendisposto verso gli altri, disponibile. sin. condiscendente compiacènza [com-pia-cen-za] n.f.

1

Piacere, soddisfazione: Ascoltava con compiacenza le lodi dell’insegnante. 2 Cortesia: Accettò l’invito per compiacenza. sin.

1

compiacimento

compiacére [com-pia-ce-re] v.tr. Accon-

tentare: La nonna compiace i nipoti in tutto. / v.intr. Far piacere a qualcuno: Studierò di più per compiacere ai miei genitori. sin. 1 remunerare II - si coniuga come piacere. compensàto [com-pen-sa-to] agg. Pagato, retribuito. / n.m. Materiale costituito / v.intr.pron. (compiacersi) 1 Essere soddisfatto: L’atleta si compiace della vittoria. da fogli di legno incollati e pressati. compènso [com-pen-so] n.m. 1 Ricom- 2 Congratularsi: Mi compiaccio con voi. 3 pensa, paga. 2 Risarcimento, corrispetti- Degnarsi: Si è compiaciuto di parlarmi. vo di ciò che manca: Guadagna poco, ma v.tr.: contr. scontentare, v.intr.pron.: sin. 1 rallegrarsi, contr. 1 rammaricarsi in compenso ha molto tempo libero.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


compiacimento

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

complemento

192

compiaciménto [com-pia-ci-men-to] sin. garbato n.m. Soddisfazione: Gli amici espressero il compleànno [com-ple-an-no] n.m. loro compiacimento per la vittoria.

sin. compiacenza, contr. rammarico compiaciùto [com-pia-ciu-to] agg. Con-

Giorno in cui si festeggia l’anniversario della nascita.

complementàre [com-ple-men-ta-re]

tento, soddisfatto.

agg.

Provare compassione, commiserare: Lo compiango per la sua sfortuna. II - si coniuga come piangere.

corsi complementari. 2 In geometria, detto di angoli che uniti formano un angolo retto, cioè di 90 gradi.

Fare, eseguire: Ogni giorno a scuola compio il mio dovere. 2 Terminare, concludere: Mio fratello ha compiuto gli studi universitari. 3 Festeggiare il compleanno: Compio gli anni a marzo. II - ind.pass.rem. io compiei o compii, tu compiesti o compisti, egli compié o compì, noi compiemmo o compimmo, voi compieste o compiste, essi compierono o compirono. / v.intr.pron. (compiersi) 1 Terminare: L’avventura si è compiuta nel modo migliore. 2 Diventare vero, avverarsi: Non credo che si compiano le predizioni dell’oroscopo.

1

1

Che serve a completare qualcosa:

compiàngere [com-pian-ge-re] v.tr. Dopo il diploma, il tecnico ha seguito dei

sin. compatire cómpiere [com-pie-re] o compìre v.tr. 1

v.tr.: sin. 1 adempiere, assolvere compilàre [com-pi-la-re] v.tr.

1 Riempire le parti bianche di un modulo scrivendo le informazioni richieste: Devo compilare un vaglia postale. 2 Comporre un testo raccogliendo e ordinando materiali e nozioni diversi: Alcuni geografi hanno compilato un nuovo atlante.

sin. 2 redigere

compilation n.f.inv. Raccolta in disco o cassetta di canzoni di diversi autori.

e parola inglese compiménto [com-pi-men-to] n.m. Atto

di terminare qualcosa, conclusione: Quando porterai a compimento quella relazione? compìre [com-pi-re] v.tr. vedi COMPIERE compitàre [com-pi-ta-re] v.tr. Leggere pronunciando separatamente le sillabe: Il bambino compita una frase. sin. sillabare cómpito [com-pi-to] n.m.

1 Esercitazione scolastica da svolgere a casa o in classe. 2 Mansione, incarico: In casa ho il compito di apparecchiare la tavola.

sin. 2 dovere, incombenza compìto [com-pi-to] agg. Gentile ed edu-

cato nei rapporti con gli altri: Tutti mi dicono che ho un atteggiamento compito.

sin. 1 aggiuntivo, integrativo compleménto [com-ple-men-to] n.m.

Elemento aggiunto che serve a completare qualcosa: La collana è un bel complemento nell’abbigliamento. 2 In grammatica, ciascuna delle parti che completano il significato della frase minima: Nella frase “Mangio la torta”, “la torta” è complemento oggetto. 3 Insieme dei militari che completano l’efficienza numerica delle unità: Mio zio è ufficiale di complemento.

sin. 1 completamento I complementi 2 possono essere: -d iretti: non hanno bisogno delle preposizioni. - i ndiretti: sono introdotti dalle preposizioni. COMPLEMENTI DIRETTI -o ggetto: completa il senso del verbo (es. Io studio la lezione.) -p redicativo del soggetto: si riferisce al soggetto e completa il senso del verbo (es. Sono considerato un eroe.) -p redicativo dell’oggetto: si riferisce al complemento oggetto e completa il senso del verbo (es. Giudico tuo fratello il mio migliore amico.) COMPLEMENTI INDIRETTI -d i agente: da chi? (es. L’orto è coltivato dal nonno.) -d i argomento: riguardo quale argomento? (es. Parliamo di calcio.) -d i causa: per quale motivo? (es. Resto a casa per la febbre.) -d i causa efficiente: da che cosa? (es. L’albero è stato sradicato dal vento.) -d i compagnia: con chi? (es. Esco con il babbo.) - c oncessivo: malgrado che cosa? (es. Malgrado la pioggia, sono uscito.) -d i denominazione: di quale nome? (es. Abito nella città di Milano.) -d i esclusione: senza chi? (es. Il direttore è


complessato

193

arrivato senza la segretaria.) -d i età: a quale età? (es. Ho iniziato a giocare a calcio a nove anni.) -d i fine: per quale scopo? (es. Studio per la promozione.) -d i materia: di quale materia? (es. Vorrei un orologio d’oro.) -d i mezzo: con che cosa? (es. Va in bici.) -d i modo: in quale modo? (es. Camminava ad andatura veloce.) -d i stato in luogo: dove? (es. Resto a casa.) -d i moto a luogo: verso quale luogo? (es. Andrò a Parigi.) -d i moto da luogo: da quale luogo? (es. Sono tornato da poco da Roma.) -d i moto per luogo: attraverso quale luogo? (es. Passerò per il bosco. ) -d i paragone: di chi? di che cosa? (es. Sono più alto di te.) -p artitivo: tra chi? tra quanti? (es. Era il migliore di tutti gli scolari.) -d i qualità: di quali doti? (es. È un uomo di grande ingegno.) -d i specificazione: di chi? di che cosa? (es. La vita degli uomini è breve.) -d i tempo continuato: per quanto tempo? (es. Studia tutto il pomeriggio.) -d i tempo determinato: quando? (es. Ci incontreremo alle otto.) -d i termine: a chi? a che cosa? (es. La nonna racconta una fiaba alla bimba.) complessàto [com-ples-sa-to] agg. Pie-

no di ansie e insicurezze.

complessità [com-ples-si-tà] n.f.inv.

1

Qualità di ciò che è complicato, difficile da comprendere: È un tema di enorme complessità. 2 Qualità di ciò che è considerato nel suo insieme, nella sua globalità: La complessità degli alunni andò in gita. complessìvo [com-ples-si-vo] agg. Globale: La spesa complessiva è di cento euro. sin. totale

complèsso [com-ples-so] agg.

1 Complicato, difficile: Questo esercizio di matematica è complesso. 2 Formato da molti elementi, composto: Nell’orologio c’è un meccanismo complesso. / n.m. 1 Insieme di cose o persone: Non verrò per un complesso di motivi. 2 Gruppo di suonatori e cantanti: Questa sera si esibirà un nuovo complesso musicale. 3 Idea fissa, motivo di preoccupazione: Il mio amico ha il complesso dell’altezza. 4 Insieme di edifici simili: Abita nel nuovo complesso residenziale.

complimento

agg.: contr. 1 2 semplice, elementare, n.m.: 1 2 3 collettivo, sin. 3 fissazione completàre [com-ple-ta-re] v.tr. Termi-

nare qualcosa aggiungendo ciò che manca: Sono riuscito a completare la raccolta delle figurine. sin. ultimare complèto [com-ple-to] agg.

1 Compiuto o pieno in ogni sua parte: Hai l’elenco completo dei libri della biblioteca? 2 Detto di locale o mezzo pubblico in cui tutti i posti sono occupati: Il teatro era completo. 3 Totale, assoluto: In classe c’è un completo silenzio. / n.m. 1 Abito formato da più parti, abbinate nella stoffa e nel colore: Il babbo ha un completo blu. 2 Insieme di indumenti e accessori necessari per svolgere un’attività: Comprerò un completo da sci.

agg.: sin. 2 pieno, contr. 1 incompleto, n.m.: sin. 1 coordinato complicàre [com-pli-ca-re] v.tr. Rendere

difficile, intricare: Il progetto è chiaro: perché lo vuoi complicare? I - ind.pres. io complico, tu complichi... / v.intr.pron. (complicarsi) 1 Diventare difficile: La situazione si sta complicando. 2 Detto di malattia, aggravarsi.

v.tr.: contr. semplificare, v.intr.pron.: contr. 1 semplificarsi complicàto [com-pli-ca-to] agg. Diffi-

cile, complesso: Il problema è complicato. contr. semplice

complicazióne [com-pli-ca-zio-ne] n.f.

Difficoltà imprevista: Per una complicazione non terminai la ricerca. 2 In medicina, elemento che aggrava una malattia: Guarirà salvo complicazioni. còmplice [com-pli-ce] n.m. e f. Persona che aiuta qualcuno in azioni disoneste: Certamente il ladro aveva un complice. complicità [com-pli-ci-tà] n.f.inv. 1 Partecipazione a qualcosa di disonesto: Il giudice intuì la sua complicità nel reato. 2 Intesa, aiuto segreto: Con la complicità della mamma abbiamo organizzato una festa. 1

sin. 1 2 collaborazione, sostegno complimentàrsi [com-pli-men-tar-si]

v.intr.pron. Congratularsi, felicitarsi. sin. rallegrarsi

compliménto [com-pli-men-to] n.m.

1

Espressione d’affetto o di rispetto: Ho ricevuto un bel complimento. 2 Al plurale, gesti e parole cortesi e cerimoniose: Mangia ciò che vuoi, senza complimenti.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


complimentoso

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

comprensivo

194

complimentóso [com-pli-men-to-so] composizione poetica. agg. Che fa molti complimenti, ossequioso. complottàre [com-plot-ta-re] v.intr. 1 Organizzare in segreto qualcosa ai danni di qualcuno: Alcuni militari complottavano contro il presidente. 2 Parlare a bassa voce con aria di mistero: Cosa state complottando voi due? sin. 1 macchinare, 2 confabulare complòtto [com-plot-to] n.m. Intrigo,

congiura, cospirazione.

3 Complesso degli elementi che costituiscono un insieme: La composizione della squadra non è ancora nota. 4 Accordo, conciliazione: Penserò io alla composizione del litigio.

sin. 2 testo, opera

compost n.m.inv. Materiale fertilizzan-

te ottenuto dalla degradazione di avanzi di cucina, scarti del giardino e dell’orto e altri elementi biodegradabili. e parola inglese

componènte [com-po-nen-te] n.m. e f. compósto [com-po-sto] agg. Membro di un gruppo: Un componente della squadra è infortunato. 2 Sostanza, elemento che fa parte di un insieme: Quali sono i componenti di questo miscuglio? componìbile [com-po-ni-bi-le] agg. Che è costituito di elementi singoli che si combinano formando un tutto organico: Ha comprato una cucina componibile. 1

componiménto

[com-po-ni-men-to]

n.m. 1 Compito scolastico basato sullo svolgimento scritto di un argomento. 2 Opera letteraria o musicale. compórre [com-por-re] v.tr. 1 Mettere insieme secondo un certo criterio: Ho composto un bouquet di fiori. 2 Creare, realizzare un’opera letteraria o musicale: La mamma compone poesie. 3 Formare: Più strofe compongono una poesia. 4 Conciliare, appianare: Il babbo compose il nostro litigio. II - si coniuga come porre. / v.intr.pron. (comporsi) Essere formato, costituito: La mia famiglia si compone di cinque persone.

1 Formato dall’unione di più elementi o di più parti: “Portasci” è una parola composta. 2 Educato, decoroso: Tieni un atteggiamento composto. 3 Ordinato: Ha sempre i capelli composti. / n.m. Ciò che risulta dall’unione di più cose o elementi: In laboratorio abbiamo realizzato un composto chimico.

agg.: contr. 1 semplice, 2 3 scomposto compràre [com-pra-re] o comperare

v.tr. 1 Acquistare. 2 Ottenere, di solito in modo disonesto: Si dice che quello studente abbia comprato la promozione. contr.

1 vendere

compravéndita

[com-pra-ven-di-ta]

n.f. Contratto che stabilisce il trasferimento della proprietà di una merce in cambio di denaro. comprèndere [com-pren-de-re] v.tr. 1 Racchiudere in sé, includere: L’enciclopedia comprende dieci volumi. 2 Capire, afferrare con la mente: Mi è difficile comprendere la geometria. 3 Giustificare: Cerca di comprendermi, non l’ho fatto di proposito. II - si coniuga come prendere. v.tr.: sin. 3 costituire, 4 risolvere, v.intr. comprensìbile [com-pren-si-bi-le] agg. 1 Facile da capire, chiaro: Hai esposto un pron.: sin. consistere comportaménto [com-por-ta-men-to] concetto poco comprensibile. 2 Giustificabile: Dopo quel brutto scherzo la sua paura n.m. Modo di agire, condotta. del buio è comprensibile. sin. atteggiamento comportàre [com-por-ta-re] v.tr. Por- comprensióne [com-pren-sio-ne] n.f. tare con sé una certa conseguenza: Lo 1 Tolleranza verso gli altri, indulgenza: studio comporta impegno. / v.intr.pron. La nonna è piena di comprensione per i (comportarsi) Tenere un certo atteggia- nipotini. 2 Atto di capire qualcosa: Questo romanzo è di difficile comprensione. mento: In classe ci comportiamo bene. compositóre [com-po-si-to-re] n.m. contr. 1 intolleranza Non si usa al plurale. Persona che compone opere musicali. f. compositrice, m.pl. compositori, f.pl. comprensìvo [com-pren-si-vo] agg. 1 Disposto a capire e tollerare gli altri: Io socompositrici composizióne [com-po-si-zio-ne] n.f. 1 no comprensivo nei confronti degli altri. 2 Atto di mettere insieme elementi diversi: Che contiene, include qualcosa: Il prezzo Mi piace quella composizione di fiori. 2 Po- della merce è comprensivo di IVA. esia o brano musicale: Lessi una splendida sin. 1 indulgente


compreso

195

comunicazione

compréso [com-pre-so] agg. Incluso: Il nomeni economici e commerciali. comunàle [co-mu-na-le] agg. 1 Che riservizio è compreso nel prezzo. comprèssa [com-pres-sa] n.f. 1 Pastiglia guarda il Comune: Hanno aperto la nuova medicinale a forma di piccolo disco. 2 Te- palestra comunale. 2 Che riguarda i Cola o garza imbevuta di liquido medicinale: muni medievali: In storia abbiamo studiato l’età comunale. Metti una compressa sterile sulla ferita. sin. 1 pasticca

comprìmere [com-pri-me-re] v.tr.

1

Premere molto, con forza, per ridurre il volume di qualcosa: Comprimi bene i vestiti nella valigia. 2 Frenare, contenere, reprimere un impulso, una passione... 3 In informatica, ridurre lo spazio occupato in memoria dai dati. compromésso [com-pro-mes-so] agg. 1 Messo a rischio, danneggiato: La vittoria è ormai compromessa. 2 Coinvolto in qualcosa di poco onesto: Quel ragazzo è compromesso in una brutta storia. / n.m. 1 Accordo in cui ognuno rinuncia a qualcosa: Le parti in causa arrivarono a un compromesso. 2 Rinuncia ai propri principi per ottenere dei vantaggi: Quel tipo è sceso a compromessi. agg.: sin. 2 implicato, n.m.: sin. 1 patto compromettènte [com-pro-met-tente] agg. Che può mettere a rischio la

sin. 1 municipale comùne [co-mu-ne] agg. 1 Che appartie-

ne a tutti: La libertà di parola è un diritto comune. 2 Diffuso: È una distrazione comune perdere le chiavi di casa. 3 Normale, che non esce dall’ordinario: È una ragazza di intelligenza comune. 4 In grammatica, detto di nome che indica una serie di persone, di animali o di cose: “Gatto” è un nome comune. / n.m. 1 Ente pubblico che amministra un centro abitato e il territorio circostante: Risiede nel Comune di Firenze. 2 Uffici in cui ha sede l’amministrazione del territorio: Vado in Comune a fare un certificato. 3 Nel Medioevo, forma di governo cittadino. agg.: sin. 1 collettivo, 2 usuale, contr. 1 individuale, privato, 3 eccezionale, straordinario, n.m.: sin. 1 municipio M I n comune. (Insieme.) Fuori del comune. (Raro, straordinario.) comunicàre [co-mu-ni-ca-re] v.tr. 1 Dire

reputazione di qualcuno: Il colpevole ha qualcosa a qualcuno: L’insegnante ci ha nascosto una lettera compromettente. comprométtere [com-pro-met-te-re] comunicato la data dei colloqui. 2 Dare il v.tr. Mettere a rischio qualcosa o qual- sacramento dell’Eucarestia: Il sacerdote cocuno: Il maltempo comprometterà la gita. municò i fedeli. / v.intr. 1 Essere collegati, detto di luoghi: La cucina comunica con un II - si coniuga come mettere. / v.rifl. (compromettersi) Mettere a ri- ampio soggiorno. 2 Scambiarsi messaggi: I schio la propria reputazione: Non mi com- sordomuti comunicano con i gesti. I - ind.pres. io comunico, tu comuniprometterò in quell’affare. chi... v.tr.: contr. preservare, salvaguardare comproprietà [com-pro-prie-tà] n.f. / v.intr.pron. (comunicarsi) 1 Diffonderinv. Proprietà di una cosa da parte di più si: Al suono della sirena il panico si comunicò tra la folla. 2 Ricevere il sacramento soggetti: Ha un’azienda in comproprietà. compùnto [com-pun-to] agg. Pentito, dell’Eucarestia. anche per finzione: Il bambino ascoltava v.tr.: contr. 1 tacere, nascondere, v.intr. i rimproveri con atteggiamento compunto. pron.: sin. 1 espandersi, trasmettersi comunicatìva [co-mu-ni-ca-ti-va] n.f. sin. contrito computer n.m.inv. Elaboratore elettro- Naturale capacità di esprimere agli altri i nico: La ditta è provvista di sei computer. propri pensieri e sentimenti. comunicàto [co-mu-ni-ca-to] n.m. Notie parola inglese zia di interesse pubblico diffusa mediante sin. calcolatore computerizzàto [com-pu-te-riz-za-to] gli organi d’informazione. agg. Eseguito o gestito con i calcolatori sin. avviso elettronici: Ogni operazione in banca è comunicazióne [co-mu-ni-ca-zio-ne] n.f. 1 Diffusione di qualcosa: Ho provvecomputerizzata. computisterìa [com-pu-ti-ste-ri-a] n.f. duto alla comunicazione del messaggio. 2 Applicazione del calcolo aritmetico a fe- Avviso, notizia: Il direttore ha inviato una

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


comunione

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

concentrare

196

comunicazione ai dipendenti. 3 Collegamento per lo più consentito dai mezzi di trasporto: In alcuni Paesi le comunicazioni sono troppo lente. 4 Collegamento telefonico, via radio o satellite: Le comunicazioni video sono interrotte. sin. 2 dichiarazione comunióne [co-mu-nio-ne] n.f.

1 Concordanza di idee, di sentimenti...: Fra i miei genitori c’è comunione di idee. 2 Nella religione cristiana, sacramento dell’Eucarestia, inteso come partecipazione al banchetto in cui il fedele riceve il corpo e il sangue di Cristo. comunìsmo [co-mu-ni-smo] n.m. Dottrina politica che si fonda sulla proprietà comune dei beni e dei mezzi di produzione. comunìsta [co-mu-ni-sta] agg. Che segue la dottrina politica del comunismo. / n.m. e f. Persona che segue il comunismo. m.pl. comunisti, f.pl. comuniste comunità [co-mu-ni-tà] n.f.inv. 1 Insieme di persone accomunate da nazionalità, razza, religione, ideologia o interessi: La comunità cittadina ha festeggiato il nuovo sindaco. 2 Luogo per la cura e il recupero di malati psichici o di tossicodipendenti. 3 Organizzazione economica, politica o militare di Stati: La sigla CEE indicava la Comunità Economica Europea. comunitàrio [co-mu-ni-ta-rio] agg. 1 Che riguarda una comunità. 2 Che riguarda l’Unione Europea.

m.pl. comunitari, f.pl. comunitarie comùnque [co-mun-que] avv. In ogni

modo: Sto male ma studierò comunque. / cong. In qualsiasi modo (valore concessivo): Comunque vada, sarà un successo. con- o co- pref. È usato nella formazione di alcune parole con il significato di ‘insieme’. con prep. Introduce vari complementi: 1 Compl. di compagnia: Uscirò con i miei amici. 2 Compl. di unione: Ho comprato uno zaino con il marsupio. 3 Compl. di mezzo: Vado a scuola con il pulmino. 4 Compl. di modo: Cammino con passo svelto. 5 Compl. di qualità: Mi piace una ragazza con i capelli biondi. 6 Compl. di limitazione: Con il lavoro sono un po’ indietro. 7 Compl. di tempo: Con l’autunno le rondini se ne vanno. 8 Compl. di causa: Con la febbre non posso uscire di casa. La preposizione con unita agli articoli de-

terminativi forma le seguenti preposizioni articolate: con + il = col con + lo = collo con + la = colla con + i = coi con + gli = cogli con + le = colle La preposizione con può introdurre un tipo di proposizione con il verbo all’infinito: - Con l’allenarsi tutti i giorni, ha migliorato il suo fisico (proposizione strumentale). conàto [co-na-to] n.m. Sforzo, tentativo

vano: Aveva continui conati di vomito. cónca [con-ca] n.f. 1 Valle chiusa da alture: Il mio paese si trova in una conca naturale. 2 Recipiente di terracotta con larga imboccatura. pl. conche, sin. 1 depressione, 2 tinozza

concatenàre [con-ca-te-na-re] v.tr. Collegare cose o pensieri: L’allievo ora riesce a concatenare le frasi dei suoi testi scritti. sin. unire

còncavo [con-ca-vo] agg. 1 Incavato verso

l’interno, rientrante. 2 In geometria, detto di angolo che misura più di 180 gradi. contr.

12

convesso

concèdere [con-ce-de-re] v.tr.

1 Dare, accordare: La mamma mi ha concesso il permesso di uscire. 2 Ammettere, dichiarare: Concedo di aver sbagliato. II - ind.pass.rem. io concessi o concedetti o concedei, tu concedesti, egli concesse o concedette o concedé, noi concedemmo, voi concedeste, essi concessero o concederono o concedettero; part.pass. concesso.

sin. 1 consentire, 2 riconoscere, convenire, contr. 1 2 rifiutare, negare concentraménto [con-cen-tra-men-to]

n.m. Raggruppamento, ammassamento.

contr. decentramento La locuzione campi di concentramento indica luoghi recintati da filo spinato, composti da edifici, servizi e torrette di guardia, dove in alcuni Paesi vengono ammassati i prigionieri. In particolare, durante la seconda guerra mondiale, vi furono rinchiusi e uccisi dai nazisti ebrei e zingari. concentràre [con-cen-tra-re] v.tr. 1

Raccogliere in un dato punto: Il capitano concentrò i soldati sul monte. 2 Indirizzare: Concentrerò i miei sforzi nello studio. / v.rifl. (concentrarsi) 1 Impegnare tutta la


concentrato

197

propria attenzione: Il calciatore si concentrò per tirare il rigore. 2 Radunarsi in un luogo: I manifestanti si sono concentrati in piazza.

v.tr.: sin. 1 ammassare, riunire, 2 volgere, v.rifl.: contr. 1 distrarsi concentràto [con-cen-tra-to] agg. 1 At-

tento, impegnato: Oggi sono concentrato sui compiti. 2 Raccolto, riunito: Le truppe erano concentrate su un’altura. 3 Che contiene poca acqua, ristretto: Questo succo di frutta è concentrato. / n.m. Alimento a cui è stata sottratta dell’acqua: Compra del concentrato di pomodoro. sin. 1 assorto, 2 ammassato, 3 denso, contr. 1 distratto, 3 diluito concentrazióne [con-cen-tra-zio-ne]

n.f. 1 Notevole ammasso di persone o cose in un dato punto: Davanti allo stadio c’è un’enorme concentrazione di tifosi. 2 Massima attenzione, raccoglimento: Questo problema richiede grande concentrazione. sin. 1 densità, contr. 2 distrazione concèntrico [con-cen-tri-co] agg. In geo-

conciliare

di concedere qualcosa: La banca ha deciso la concessione del prestito. 2 Autorizzazione data da una pubblica amministrazione a un privato per svolgere un servizio: L’impresa edile ottenne in concessione l’appalto dei lavori. 3 Contratto con cui una ditta permette ad altri di vendere i propri prodotti: Ha la concessione per la vendita dei libri di una casa editrice. sin. 1 rilascio, contr. 1 rifiuto concètto [con-cet-to] n.m. 1 Idea: Espri-

mi meglio il concetto. 2 Opinione, giudizio: Ho un buon concetto di te. sin. 1 pensiero, 2 parere concezióne [con-ce-zio-ne] n.f.

1 Atto di elaborare con la mente un’idea, progettazione: Ha curato la concezione di un progetto ardito. 2 Concetto, opinione, idea: Tu hai una concezione della vita assai strana. 3 Concepimento, per lo più riferito a Maria Vergine: La festa dell’Immacolata Concezione ricorre l’8 dicembre. conchìglia [con-chi-glia] n.f. Guscio protettivo dei molluschi.

metria, detto di figure che hanno lo stesso pl. conchiglie centro: Traccia due cerchi concentrici. cóncia [con-cia] n.f. Trattamento che si m.pl. concentrici, f.pl. concentriche pratica alle pelli animali, a vari prodotti concepìre [con-ce-pi-re] v.tr. 1 Detto del- vegetali e ad alcuni tipi di fibre artificiali, la donna, sviluppare dentro di sé, attraver- per conservarli e utilizzarli: Gli operai proso la fecondazione, una nuova creatura: cedono alla concia delle pelli. La zia concepirà un figlio. 2 Comprendere: pl. conce Non riesco a concepire il suo errore. 3 Ini- conciàre [con-cia-re] v.tr. 1 Trattare con ziare a provare o a pensare: Ho concepito sostanze particolari un prodotto naturale un piano infallibile. 4 Considerare: Conce- per impedirne la putrefazione: Quell’arpisce il lavoro come una condanna. tigiano concia le pelli. 2 Ridurre in brutte III - ind.pres. io concepisco, tu conce- condizioni: Come hai conciato le scarpe? pisci... I - ind.pres. io concio, tu conci... sin. 2 capire, 4 ritenere / v.rifl. (conciarsi) 1 Ridursi in cattivo concerìa [con-ce-ri-a] n.f. Stabilimento stato: Per riparare la bici mi sono conciato dove vengono lavorate le pelli animali. proprio male! 2 Vestirsi o truccarsi male: concèrnere [con-cer-ne-re] v.tr. Riguar- Guarda come si è conciato per uscire! dare, avere attinenza: Tutto quello che dici v.tr.: sin. 2 rovinare non concerne l’argomento. conciliànte [con-ci-lian-te] agg. Dispoconcèrto [con-cer-to] n.m. 1 Esecuzione sto a trovare un accordo. musicale in pubblico: Ho assistito a un contr. intransigente concerto di musica rock. 2 Insieme di voci e conciliàre [con-ci-lia-re] v.tr. 1 Mettere suoni: Mi ha svegliato un concerto di cicale. d’accordo: Devi conciliare le diverse idee. concessionàrio [con-ces-sio-na-rio] 2 Favorire: La camomilla concilia il sonno. n.m. Chi ha in concessione la vendita di I - ind.pres. io concilio, tu concili... uno o più prodotti di una ditta: Siamo stati / v.rifl.recipr. (conciliarsi) 1 Andare d’acdal concessionario di automobili. cordo: Egoismo e generosità non si concif. concessionaria, m.pl. concessionari, f.pl. liano. 2 Riappacificarsi: Mio padre e io ci concessionarie siamo conciliati. concessióne [con-ces-sio-ne] n.f. 1 Atto v.tr.: sin. 1 armonizzare, accordare

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


concilio

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

198

condanna

concìlio [con-ci-lio] n.m. Nella Chiesa bilire di comune accordo: Abbiamo con-

cattolica, riunione di alti rappresentanti cordato con l’insegnante la data della gita. 2 In grammatica, combinare le parti del della comunità religiosa. pl. concili discorso secondo genere, numero e perconcimàre [con-ci-ma-re] v.tr. Rendere il sona. / v.intr. Essere in accordo riguardo terreno fertile cospargendolo di concime. qualcosa: Le squadre concordano nel rinsin. fertilizzare viare la partita. concìme [con-ci-me] n.m. Sostanza ca- v.tr.: sin. 1 pattuire, v.intr.: sin. convenipace di rendere il terreno più fertile. re, contr. discordare sin. fertilizzante concordàto [con-cor-da-to] n.m. Accorconcisióne [con-ci-sio-ne] n.f. Brevità do tra due parti, specialmente tra la Santa nel parlare e nello scrivere: I miei testi Sede e uno Stato. scritti mancano di concisione. concòrde [con-cor-de] agg. Che va d’accontr. prolissità, verbosità cordo: Siamo una famiglia concorde. contr. discorde

Non si usa al plurale.

concìso [con-ci-so] agg. Breve, succinto, concòrdia [con-cor-dia] n.f. Intesa, ardetto di scritto o discorso: Il discorso del sindaco è stato chiaro e conciso. concitàto [con-ci-ta-to] agg. Agitato: Non parlare con voce concitata. contr. posato, misurato concittadìno [con-cit-ta-di-no] n.m. Chi

abita nella stessa città.

conclàve [con-cla-ve] n.m. Assemblea di tutti i cardinali che si riunisce al fine di eleggere il papa. conclùdere [con-clu-de-re] v.tr. 1 Terminare: Cerca di concludere il discorso. 2 Portare a compimento con successo: Ho concluso un buon affare. 3 Farsi un’opinione: Ho concluso che avevi ragione tu. II - ind.pass.rem. io conclusi, tu concludesti, egli concluse, noi concludemmo, voi concludeste, essi conclusero; part. pass. concluso. / v.intr.pron. (concludersi) Terminare: Il film si è concluso in modo inaspettato. v.tr.: sin. 1 finire, 2 realizzare, 3 dedurre conclusióne [con-clu-sio-ne] n.f. 1 Ter-

mine, fine. 2 Risultato, esito. sin. 1 epilogo

conclusìvo [con-clu-si-vo] agg.

Che sta alla fine e chiude qualcosa: Oggi è il giorno conclusivo del mese. 2 In grammatica, detto di congiunzione che dà valore di conclusione a un discorso: “Dunque” è una congiunzione conclusiva. 1

monia: Fra noi regna piena concordia.

contr. discordia concorrènte [con-cor-ren-te] agg. Che

compete con un altro nella stessa attività: Lavora in un’azienda concorrente. / n.m. 1 Chi partecipa a una gara: Un concorrente si ritirò dalla gara. 2 Chi, nel commercio, svolge un’attività in concorrenza con altri. agg.: sin. rivale, n.m.: sin. 1 partecipante

concorrènza [con-cor-ren-za] n.f.

1 Rivalità, competizione: Fra i migliori della classe c’è un po’ di concorrenza. 2 Nel commercio, competizione tra gli operatori per accaparrarsi una clientela sempre maggiore: C’è concorrenza fra i cinema del paese. concórso [con-cor-so] n.m. 1 Prova di selezione degli aspiranti a un premio, a un impiego...: Mia sorella ha vinto un concorso canoro. 2 Nello sport, gara, competizione: All’ippodromo si tengono concorsi ippici. 3 Grande affluenza: Allo stadio c’era grande concorso di tifosi.

sin. 1 esame, 3 riunione, raduno concretézza [con-cre-tez-za] n.f. Carat-

teristica di ciò che si basa sulla realtà: Le tue idee mancano di concretezza.

sin. praticità, realismo concretizzàre [con-cre-tiz-za-re] v.tr.

Rendere concreto, realizzare, attuare. concrèto [con-cre-to] agg. 1 Che si può vedere, toccare o sentire: La polizia ha sin. 1 finale, terminale bisogno di prove concrete. 2 Che si può concordànza [con-cor-dan-za] n.f. 1 verificare, preciso: Ho bisogno di una proAccordo: Tra noi c’è concordanza di idee. posta concreta. 3 In grammatica, detto di 2 In grammatica, insieme delle regole che nome che si riferisce a un essere o a un accordano le parole della frase in genere, oggetto reale: “Casa” è un nome concreto. numero e caso. contr. 1 2 3 astratto concordàre [con-cor-da-re] v.tr. 1 Sta- condànna [con-dan-na] n.f. 1 Sentenza


condannare

199

che stabilisce la pena che deve scontare chi è stato riconosciuto colpevole di un reato: Il giudice ha emesso la condanna. 2 Pena da scontare: Quell’uomo ha ­ subìto una condanna ingiusta. 3 Critica negativa, disapprovazione: Il suo comportamento ha provocato la condanna degli amici. sin. 3 biasimo, critica, contr. 1 assoluzione, 3 elogio, lode condannàre [con-dan-na-re] v.tr. 1 In-

fliggere una pena a qualcuno: La giuria lo condannò a sei anni di prigione. 2 Obbligare a un grave disagio: L’infortunio mi condannò a un mese a letto. 3 Dare un giudizio negativo, disapprovare: Condanniamo il suo comportamento. sin. 2 costringere, 3 biasimare, riprovare, contr. 1 assolvere condannàto [con-dan-na-to] n.m. Chi

condoglianza

Che esprime o implica una condizione. 2 In grammatica, detto di frase dipendente che esprime una condizione rispetto alla quale avviene ciò che è espresso nella principale: In “Se non piove, uscirò”, “Se non piove” è una frase condizionale. 3 In grammatica, detto di modo verbale che esprime uno stato d’animo o un’azione che dipendono da certe condizioni. / n.m. In grammatica, modo verbale che esprime uno stato o un’azione che dipendono da certe condizioni. / n.f. Sospensione della pena a una certa condizione: L’imputato è stato condannato a due mesi di carcere con la condizionale.

condizionaménto [con-di-zio-na-men-

to] n.m. 1 Insieme di circostanza o regole

che limitano la libertà di una persona: Le critiche degli altri esercitano su di lui un ha subìto e sta scontando una pena. forte condizionamento. 2 Alterazione dei sin. carcerato valori della temperatura e dell’umidità condènsa [con-den-sa] n.f. Vapore tra- dell’aria in un ambiente chiuso: Come sformato in acqua per compressione o mai non è in funzione il condizionamento raffreddamento: Sui vetri si è formata la dell’aria? condensa. condizionàre [con-di-zio-na-re] v.tr. 1 condensàre [con-den-sa-re] v.tr. 1 Ren- Togliere la spontaneità, limitare: A volte la dere qualcosa più denso: Devi condensare presenza di estranei condiziona i bambini. il sugo: è troppo liquido. 2 Riassumere: 2 Riferito all’aria, darle certe caratteriHo condensato il racconto letto in poche stiche di temperatura e umidità: È bene frasi. / v.intr.pron. (condensarsi) Passare condizionare l’aria degli ambienti chiusi. dallo stato aeriforme allo stato liquido: Il sin. 1 influenzare, inibire vapore si è condensato sui vetri dell’auto. condizionàto [con-di-zio-na-to] agg. v.tr.: sin. 1 addensare, 2 sintetizzare Costretto ad agire in un certo modo da condiménto [con-di-men-to] n.m. So- particolari circostanze: Mio figlio è condistanza che serve per insaporire un cibo. zionato dai compagni. condìre [con-di-re] v.tr. Insaporire: Con- sin. influenzato disci l’insalata con olio e aceto. La locuzione aria condizionata indica l’aria III - ind.pres. io condisco, tu condisci... regolata con un apposito impianto al grado

condiscendènte [con-di-scen-den-te] agg. Indulgente, disposto a concedere tutto: Sono troppo condiscendente con voi. sin. arrendevole

condiscendènza [con-di-scen-den-za]

n.f. Facilità a concedere, a compiacere gli altri. sin. arrendevolezza condivìdere [con-di-vi-de-re] v.tr.

1 Dividere qualcosa con qualcuno: Condivido la stanza con mio fratello. 2 Avere in comune con altri: Non condivido le tue idee. II - si coniuga come dividere.

sin. 1 spartire, sapprovare

2

approvare, contr.

2

condizionàle [con-di-zio-na-le] agg.

di1

di temperatura e di umidità desiderato.

condizióne [con-di-zio-ne] n.f. 1 Circostanza che si deve verificare per raggiungere un certo scopo: Verrò a condizione che andiamo in bici. 2 Stato di conservazione di un oggetto: La nostra scuola è ridotta in condizioni pessime. 3 Stato fisico e psichico di una persona: Il nonno è in buone condizioni di salute. 4 Classe sociale: I miei vicini sono di modeste condizioni. sin. 1 presupposto, 4 ceto condogliànza [con-do-glian-za] n.f.

Partecipazione al dolore di qualcuno in seguito a un lutto, espressa a voce o per iscritto: Siamo andati a casa dei parenti a porgere le condoglianze.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


condominio

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

conferenza

200

Si usa soprattutto al plurale.

condomìnio [con-do-mi-nio] n.m. Pro-

prietà in comune, riferito in particolare a un edificio: Nel mio condominio ci sono otto appartamenti. pl. condomìni

condonàre [con-do-na-re] v.tr.

no; cong. pres. che io conduca, che tu conduca, che egli conduca, che noi conduciamo, che voi conduciate, che essi conducano; cong.imperf. che io conducessi, che tu conducessi...; cond. pres. io condurrei, tu condurresti, egli condurrebbe, noi condurremmo, voi condurreste, essi condurrebbero; imper. conduci, conducete; part.pass. condotto; ger.pres. conducendo.

1 Liberare qualcuno da una pena o da parte di essa: Al condannato è stato condonato un anno di reclusione. 2 Liberare da un debito: Mi hanno condonato la multa. sin. 2 immettere, 3 pilotare

sin. 1 2 abbuonare condóno [con-do-no] n.m. Annullamen-

conduttóre [con-dut-to-re] agg. Detto

sin. guida, comandante condótto [con-dot-to] agg. Detto di me-

duttrici, n.m.: sin. 1 guidatore, autista, contr. 4 isolante conduttùra [con-dut-tu-ra] n.f. Insieme

di elemento che serve da guida a una ricerca, a un ragionamento: Segui il filo sin. abbuono conduttore del discorso! / n.m. 1 Persona condor n.m.inv. Grosso avvoltoio dell’A- alla guida di un mezzo di trasporto. 2 Chi merica Meridionale. prende in affitto un appartamento: Il cone parola spagnola duttore dell’appartamento paga un affitto condótta [con-dot-ta] n.f. 1 Comporta- mensile. 3 Presentatore di programmi temento: La mia condotta a scuola è corret- levisivi e radiofonici: Vorrei essere il conta. 2 Incarico assegnato dal Comune a un duttore di una trasmissione per bambini. 4 medico o a un veterinario per assistere i Corpo che permette il passaggio di calore malati o gli animali di una certa zona. o elettricità: L’argento è un ottimo condutcondottièro [con-dot-tie-ro] n.m. Capi- tore di elettricità. tano, capo di un esercito. f. conduttrice, m.pl. conduttori, f.pl. conto di una parte della pena o di un debito.

dico, che cura i malati del Comune: Il medico condotto è uscito per le visite. / n.m. Tubazione, conduttura, tubo: Si è rotto un condotto dell’acqua. conducènte [con-du-cen-te] n.m. e f. Persona che guida i veicoli: Sugli autobus è vietato parlare al conducente. sin. autista, guidatore, pilota condùrre [con-dur-re] v.tr.

1 Accompagnare: L’allenatore conduce gli atleti in palestra. 2 Portare, avere sbocco: Questa strada conduce al mare. 3 Guidare un mezzo di trasporto: Il pilota sa condurre bene l’aereo. 4 Dirigere, gestire: Quel giovane conduce un’azienda. 5 Trascorrere: La nonna conduce una vita serena. 6 Nello sport, trovarsi in vantaggio: La mia squadra conduce l’incontro per due a uno. II - ind.pres. io conduco, tu conduci, egli conduce, noi conduciamo, voi conducete, essi conducono; imperf. io conducevo, tu conducevi...; pass.rem. io condussi, tu conducesti, egli condusse, noi conducemmo, voi conduceste, essi condussero; fut.sempl. io condurrò, tu condurrai, egli condurrà, noi condurremo, voi condurrete, essi condurran-

dei tubi che permettono il passaggio di acqua o gas. sin. tubatura, tubazione, condotto

confabulàre [con-fa-bu-la-re] v.intr. Parlare sottovoce segretamente.

sin. parlottare, bisbigliare confacènte [con-fa-cen-te] agg. Adatto,

conveniente: Il clima marino è confacente alla salute dei bambini. confàrsi [con-far-si] v.intr.pron. Essere adatto, essere conveniente: Il tuo abbigliamento non si confà a questa circostanza. I - si coniuga come fare.

sin. addirsi Si usa solo nella III persona singolare e plurale dei tempi semplici. confederàle [con-fe-de-ra-le] agg. Che

riguarda o appartiene a una confederazione, per lo più sindacale: I lavoratori hanno incontrato i rappresentanti confederali.

confederazióne [con-fe-de-ra-zio-ne] n.f. 1 Unione politica di Stati: La Svizzera è una confederazione di Stati. 2 Associazione di lavoratori a carattere sindacale. conferènza [con-fe-ren-za] n.f. 1 Riunione di persone o rappresentanze uffi-


conferimento

configurarsi

201

ciali per parlare di argomenti di comune interesse: Ieri si è svolta una conferenza per la pace. 2 Relazione pronunciata davanti a un pubblico: Ho partecipato a un’interessante conferenza. sin. 1 congresso, convegno conferiménto [con-fe-ri-men-to] n.m.

Assegnazione, attribuzione: Ho assistito al conferimento delle medaglie agli atleti. conferìre [con-fe-ri-re] v.tr. Dare, concedere: La giuria ha conferito un premio al vincitore. / v.intr. Avere una conversazione importante, un colloquio: L’impiegato conferisce con il direttore. III - ind.pres. io conferisco, tu conferisci... v.tr.: sin. assegnare, attribuire conférma [con-fer-ma] n.f. Ciò che ren-

de certo qualcosa: Quando darai la conferma per la gita? sin. convalida, contr. disdetta confermàre [con-fer-ma-re] v.tr. 1 Ren-

dere certo, rafforzare: Hai confermato il mio dubbio. 2 Dimostrare che qualcosa è vero: L’esperimento ha confermato le mie ipotesi. 3 Affermare di nuovo, ribadire: Confermo la mia decisione. 4 Mantenere qualcuno in carica: Gli è stato confermato l’incarico di capoufficio. contr. 1 2 3 smentire confessàre [con-fes-sa-re] v.tr.

1 Rivelare, ammettere le proprie colpe: Confesserò all’insegnante di non aver studiato. 2 Detto di sacerdote, ascoltare la confessione di qualcuno. 3 Rivelare qualcosa di intimo o di segreto: Il giovane confessò il suo amore alla ragazza. / v.rifl. (confessarsi) 1 Rivelare a un sacerdote i propri peccati. 2 Rivelare qualcosa di segreto: Si è confessato con la mamma.

v.tr.: sin. 1 3 confidare, v.rifl.: sin. 2 aprirsi, confidarsi confessionàle [con-fes-sio-na-le] n.m.

Costruzione in legno dove un sacerdote confessa i fedeli da dietro una grata. confessióne [con-fes-sio-ne] n.f. 1 Ammissione delle proprie colpe: La giuria ascoltò la confessione dell’imputato. 2 Nella religione cattolica, parte essenziale del sacramento della penitenza, che comporta l’ammissione dei propri peccati di fronte a un sacerdote. 3 Fede religiosa: Quel signore appartiene alla confessione ortodossa. sin. 3 culto, religione confessóre [con-fes-so-re] n.m. Sacer-

dote che ascolta i peccati dei fedeli e amministra il sacramento della penitenza. confètto [con-fet-to] n.m. 1 Piccolo dolce di zucchero cotto che contiene una mandorla. 2 Pillola medicinale con un rivestimento di zucchero. sin. 2 pastiglia confettùra [con-fet-tu-ra] n.f. Marmel-

lata: Adoro la confettura alle pesche.

confezionàre [con-fe-zio-na-re] v.tr.

1

Tagliare e cucire un abito: Una sarta le ha confezionato il vestito da sposa. 2 Preparare una merce per il trasporto e la vendita: Le operaie confezionano il succo di pomodoro in contenitori di cartone. sin. 1 realizzare, 2 impacchettare confezióne [con-fe-zio-ne] n.f.

1 Realizzazione di capi di abbigliamento. 2 Involucro, pacco che contiene una merce: Il dono aveva una confezione elegante.

sin. 1 produzione conficcàre [con-fic-ca-re] v.tr. Far entra-

re un oggetto aguzzo con forza: Ho conficcato un chiodo nella parete. I - ind.pres. io conficco, tu conficchi... / v.intr.pron. (conficcarsi) Penetrare con forza: La freccia si conficcò nella mela.

v.tr.: contr. estrarre, levare, v.intr.pron.: sin. entrare, piantarsi, contr. levarsi confidàre [con-fi-da-re] v.tr. Rivelare a

qualcuno in segreto: Ho confidato il segreto a mio fratello. / v.intr. Avere fiducia in qualcuno o qualcosa, sperare: L’allenatore confida nelle capacità di quel centravanti. / v.intr.pron. (confidarsi) Manifestare i propri pensieri a qualcuno: Perché non ti confidi con la mamma? v.tr.: sin. svelare, v.intr.: sin. contare, credere, v.intr.pron.: sin. aprirsi, confessarsi confidènte [con-fi-den-te] n.m. e f. 1

Persona a cui si rivelano pensieri segreti. 2 Informatore della polizia. confidènza [con-fi-den-za] n.f. 1 Rapporto di fiducia: Fra noi c’è una grande confidenza. 2 Segreto, ciò che si confida: Non rivelare a nessuno le mie confidenze. sin. 1 intimità, contr. 1 diffidenza confidenziàle [con-fi-den-zia-le] agg.

1

Che rivela familiarità: Mi ha fatto un saluto confidenziale. 2 Segreto, riservato: Ti comunico questa notizia in via confidenziale. sin.

1

informale, contr.

1

formale

configuràrsi [con-fi-gu-rar-si] v.intr.

pron. Assumere un certo aspetto, appari-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


confinare

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

202

re: Il film si configura avvincente. confinàre [con-fi-na-re] v.tr. 1 Costringere qualcuno a risiedere per un certo tempo in un luogo lontano: È stato confinato in un paese di montagna. 2 Costringere a rimanere in un luogo: L’influenza lo ha confinato in casa. / v.intr. Avere uno o più confini in comune: La Francia confina con l’Italia. / v.rifl. (confinarsi) Ritirarsi: Si è confinato nella sua stanza. v.tr.: sin. 1 2 relegare confìne [con-fi-ne] n.m.

1 Limite estremo di uno Stato o di una proprietà: L’Italia ha confini naturali. 2 Limite, termine: Non vede il confine tra lo scherzo e il dispetto.

sin. 1 frontiera, 2 separazione confìsca [con-fi-sca] n.f. Sequestro da

confusione

uguale nella forma: La statua è conforme al modello. 2 Che si modella su qualcosa: La mia vita non è conforme alla tua. contr. 1 difforme, diverso conformìsmo [con-for-mi-smo] n.m.

Caratteristica di chi, senza essere convinto, si adegua al comportamento più diffuso in un gruppo o nella società. confortànte [con-for-tan-te] agg. Che infonde coraggio: Le sue parole confortanti mi hanno rasserenato. confortàre [con-for-ta-re] v.tr. 1 Rivolgere parole amorevoli, rincuorare: La nonna conforta il nipotino malato. 2 Confermare: I risultati confortano le nostre teorie. / v.rifl. (confortarsi) Farsi coraggio: Leggendo le tue lettere mi conforto.

parte dello Stato di un bene che proviene v.tr.: contr. 1 scoraggiare, 2 invalidare da attività disoneste: Il pretore ha deciso la confortévole [con-for-te-vo-le] agg. 1 confisca della merce di contrabbando. Che infonde coraggio. 2 Comodo, accopl. confische, sin. requisizione gliente. confiscàre [con-fi-sca-re] v.tr. Sequestra- contr. 2 scomodo re un bene per ordine dello Stato: La polizia confòrto [con-for-to] n.m. Consolazioha confiscato i beni di un malvivente. ne, appoggio morale: Trovo grande conI - ind.pres. io confisco, tu confischi... forto nei miei amici. / loc.prep. (a conconflìtto [con-flit-to] n.m. 1 Scontro, forto di) A conferma di: Bisogna addurre lotta armata. 2 Contrasto di idee, urto: argomentazioni a conforto di tale teoria. Troppi conflitti dividono i politici. n.m.: sin. sollievo, contr. avvilimento confluènza [con-flu-en-za] n.f. 1 Pun- confratèrnita [con-fra-ter-ni-ta] n.f. Asto di incontro di fiumi, valli, strade... 2 sociazione religiosa di fedeli, che si proConcordanza, accordo: Tra di loro c’è una pone opere pie e di carità. perfetta confluenza di idee. sin. congregazione sin. 1 incrocio, contr. 2 divergenza confrontàre [con-fron-ta-re] v.tr. Fare confluìre [con-flu-i-re] v.intr. Congiun- un paragone fra due o più cose o persone: gersi, detto di corsi d’acqua e di strade: Il La nonna, prima di fare acquisti, confronta Ticino confluisce nel Po. i vari prezzi. / v.rifl.recipr. (confrontarsi) III - ind.pres. io confluisco, tu confluisci... Avere uno scambio di idee: Ci siamo conconfóndere [con-fon-de-re] v.tr. 1 Me- frontati e ora siamo d’accordo. scolare disordinatamente: Il vento ha con- v.tr.: sin. comparare, paragonare fuso i fogli sulla scrivania. 2 Scambiare confrónto [con-fron-to] n.m. 1 Paragouna cosa o una persona per un’altra: Ti ne: La giuria ha messo a confronto i due confondo sempre con tua sorella. 3 Tur- dipinti. 2 Nello sport, gara: La mia squadra bare: I suoi complimenti l’hanno confusa. è uscita vincitrice dal confronto. II - si coniuga come fondere. sin. 1 comparazione, 2 competizione / v.rifl. (confondersi) Mescolarsi: Il bimbo confusionàrio [con-fu-sio-na-rio] agg. si confuse tra la folla. / v.intr.pron. (con- e n.m. Che agisce in modo disordinato. fondersi) Turbarsi, provare imbarazzo: Lei m.pl. confusionari, f.pl. confusionarie si confonde a ogni complimento. confusióne [con-fu-sio-ne] n.f. 1 Manv.tr.: contr. 1 ordinare, 2 distinguere, canza di ordine, scompiglio: Nel tuo casv.rifl.: sin. smarrirsi setto c’è una grande confusione. 2 Chiasso: conformazióne [con-for-ma-zio-ne] Oggi nell’aula c’è troppa confusione. 3 n.f. Forma, struttura: Quel bambino ha Scambio di una cosa o persona con un’alla conformazione ossea piuttosto robusta. tra: Fa confusione con i nomi degli amici. 4 confórme [con-for-me] agg. 1 Simile o Agitazione, imbarazzo: Quando fu scoper-


confuso

203

to diventò rosso per la confusione.

sin. 1 disordine, 2 baccano, 4 turbamento confùso [con-fu-so] agg. 1 Scompigliato,

disordinato: Sulla scrivania c’è un ammasso confuso di fogli. 2 Non chiaro, vago: Le tue idee sono confuse. 3 Turbato, imbarazzato: Il ragazzo è confuso dal discorso. contr. 2 chiaro, preciso, 3 tranquillo confutàre [con-fu-ta-re] v.tr. Dimostra-

re che qualcosa è falso: L’avvocato è riuscito a confutare tutte le accuse. sin. smentire, controbattere congedàre [con-ge-da-re] v.tr.

Mandare via o dare il permesso di andarsene: Il direttore congedò l’impiegato con una stretta di mano. 2 Licenziare dal servizio militare. / v.rifl. (congedarsi) 1 Andarsene: Si è congedato da me con un saluto frettoloso. 2 Terminare il servizio militare. 1

v.tr.: sin. 1 accomiatare, v.rifl.: sin. 1 accomiatarsi congèdo [con-ge-do] n.m. 1 Permesso

di andarsene: Chiese congedo al datore di lavoro. 2 Fine del servizio militare: Sono prossimo al congedo. 3 Permesso di lasciare per un periodo il posto di lavoro: L’insegnante è in congedo per maternità.

congiunto

bloccare: La sua risposta congelò ogni entusiasmo. / v.intr.pron. (congelarsi) 1 Subire lesioni in parti del corpo a causa del freddo: Per poco non mi si congelarono i piedi. 2 Detto dei liquidi, passare allo stato solido a causa del freddo: Si è congelata l’acqua nel freezer. v.tr.: sin. 1 3 gelare, contr. 1 2 disgelare, v.intr.pron.: sin. 1 2 gelarsi, contr. 2 di­ sgelarsi congelatóre [con-ge-la-to-re] n.m. Elet-

trodomestico o scomparto del frigorifero dove gli alimenti si conservano per lungo tempo grazie alla bassa temperatura. sin. freezer

congènito [con-ge-ni-to] agg. Che ap-

partiene a una persona fin dalla nascita: È nato con un difetto congenito al cuore. congestióne [con-ge-stio-ne] n.f. 1 Eccessivo afflusso di sangue in una parte del corpo. 2 Afflusso eccessivo di persone o cose: Occorrono dei rimedi per la congestione del traffico in centro. sin. 2 intasamento, blocco congettùra [con-get-tu-ra] n.f. Ipotesi,

supposizione: Le tue congetture erano sbagliate. sin. 1 commiato congetturàre [con-get-tu-ra-re] v.tr. congegnàre [con-ge-gna-re] v.tr. 1 Com- Avanzare ipotesi, supporre qualcosa sulla binare insieme con abilità e destrezza le base di indizi. varie parti di una struttura: Ha congegnato sin. ipotizzare una macchina perfetta. 2 Progettare, ideare: congiùngere [con-giun-ge-re] v.tr. 1 I ladri hanno congegnato un piano diabolico. Mettere insieme, unire: Il tecnico concongégno [con-ge-gno] n.m. Meccani- giunge i fili del telefono. 2 Collegare: Una smo composto da più parti: La serratura moderna autostrada congiunge le due città. della cassaforte è un congegno complicato. II - si coniuga come giungere. congelaménto [con-ge-la-men-to] n.m. / v.rifl.recipr. (congiungersi) Unirsi: I due 1 Passaggio dallo stato liquido a quello fidanzati si congiunsero in matrimonio. solido per effetto del freddo. 2 Lesione di v.tr.: contr. 1 2 separare, dividere, v.rifl. parti del corpo provocata da un forte fred- recipr.: contr. dividersi, separarsi do: Gli alpinisti rischiarono il congelamento. congiuntivìte [con-giun-ti-vi-te] n.f. In3 Conservazione dei cibi per mezzo del fiammazione della mucosa che riveste la freddo. 4 Blocco, arresto: Alcuni operai parte interna delle palpebre. hanno subìto un congelamento del salario. congiuntìvo [con-giun-ti-vo] agg. 1 Che sin. 2 assideramento, 3 surgelamento, con- unisce due o più elementi. 2 In grammatr. 1 scioglimento, 4 sblocco tica, detto di modo verbale che esprime congelàre [con-ge-la-re] v.tr. 1 Solidi- dubbio, desiderio, invito, comando. / n.m. ficare un liquido per mezzo della bassa In grammatica, modo verbale che esprime temperatura: Il clima rigido ha congelato dubbio, desiderio, invito, comando. l’acqua nel radiatore. 2 Conservare so- congiùnto [con-giun-to] agg. 1 Che si stanze alimentari a bassissime tempera- trova a contatto: Pregava con le mani conture: Ho congelato il pesce per domani. 3 giunte. 2 Unito: Ho congiunto il cavo eletRaffreddare una parte del corpo: Questo trico agli altri. / n.m. Parente: È arrivato freddo mi ha congelato i piedi. 4 Frenare, un nostro congiunto dall’America.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


congiuntura

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

agg.: sin.

2 collegato,

204 contr. 1 2 separato

congiuntùra [con-giun-tu-ra] n.f.

1

Punto di unione: A scuola abbiamo studiato la congiuntura delle ossa. 2 Occasione, circostanza: In questi giorni si sono verificate congiunture favorevoli. congiunzióne [con-giun-zio-ne] n.f. 1 Unione: Riusciremo nell’impresa solo con la congiunzione dei nostri sforzi. 2 In grammatica, parte invariabile del discorso che unisce due o più elementi di una frase o due o più frasi.

sin. 1 collegamento, contr. 1 separazione Le congiunzioni 2 possono essere: - s emplici, formate da una sola parola (es. e, ma, se...) - c omposte, formate da due parole unite (es. perché, perciò, benché...) - ci sono poi le locuzioni congiuntive, formate da due o più parole separate (es. anche se, così che, prima che...) Le congiunzioni, in base alla loro funzione, si dividono in due gruppi: CONGIUNZIONI COORDINATIVE - c opulative: legano due elementi della frase o due frasi poste sullo stesso piano (es. e, neppure, nemmeno, anche, pure, né, neanche, per di più...) -a vversative: collegano elementi in contrapposizione tra loro (es. ma, però, invece, tuttavia, invero...) -d isgiuntive: congiungono elementi in alternativa tra loro (es. o, oppure, ovvero...) -d ichiarative: introducono una spiegazione (es. cioè, infatti, ossia...) - c onclusive: esprimono una conseguenza (es. quindi, perciò, ebbene, pertanto...) - c orrelative: stabiliscono un rapporto reciproco tra due elementi (es. o... o, né... né, non solo... ma anche...) CONGIUNZIONI SUBORDINATIVE - c ausali: esprimono una causa (es. perché, poiché, giacché, dal momento che...) - t emporali: esprimono il tempo di un’azione in rapporto a un’altra (es. quando, mentre, allorché, finché, appena, allorquando, sino a che...) - f inali: esprimono un fine (es. affinché, perché, acciocché, onde...) - c oncessive: esprimono un’azione nonostante la quale avviene ugualmente quella della principale (es. seppure, sebbene, benché, nonostante...)

congruente

- c onsecutive: esprimono una conseguenza (es. cosicché, di modo che, tanto che, tanto da...) - c ondizionali: esprimono una condizione (es. se, purché...) -d ichiarative: introducono un’affermazione (es. che, come...) -a vversative: introducono un contrasto (es. mentre, invece di, al posto di...) - c omparative: introducono un confronto (es. tanto quanto, meno di, più di...) - i nterrogative indirette: introducono una domanda (es. come, quando, se...) -m odali: esprimono il modo in cui avviene un’azione (es. come, quasi...) - l imitative: esprimono un limite (es. salvo che, a meno che...) congiùra [con-giu-ra] n.f. Accordo se-

greto ordito ai danni di qualcuno, complotto: Alcuni Romani organizzarono una congiura contro Giulio Cesare.

sin. cospirazione congiuràre [con-giu-ra-re] v.intr. 1 Tra-

mare una complotto contro qualcuno: Alcuni rivoluzionari congiurarono contro l’imperatore. 2 Essere sfavorevole, contrario: Tutto congiura contro di noi. sin. 1 cospirare, complottare congiuràto [con-giu-ra-to] n.m. Chi

prende parte a un complotto.

sin. cospiratore conglobàre [con-glo-ba-re] v.tr. Riunire

insieme: L’amministratore ha conglobato in un’unica rata varie spese. congratulàrsi [con-gra-tu-lar-si] v.intr. pron. Complimentarsi, felicitarsi: I giocatori si congratularono con l’autore del goal.

congratulazióne [con-gra-tu-la-zio-ne]

n.f. Rallegramento, complimento. Si usa soprattutto al plurale.

congregazióne [con-gre-ga-zio-ne] n.f.

Comunità di religiosi sottomessi a una regola approvata dall’autorità ecclesiastica. congrèsso [con-gres-so] n.m. 1 Riunione di rappresentanti di Stato per discutere problemi di interesse comune: Il congresso di Vienna sancì l’inizio della Restaurazione. 2 Riunione di studiosi o di politici per discutere argomenti di interesse comune: C’è stato un congresso di geografia. congruènte [con-gru-en-te] agg. 1 In geometria, detto di angoli o figure esattamente sovrapponibili: I due triangoli sono congruenti. 2 Appropriato, corri-


congruenza

205

spondente: Il compenso è congruente al lavoro svolto. sin.

2 congruo,

contr.

2 incongruo

congruènza [con-gru-en-za] n.f.

In geometria, proprietà di due o più figure piane esattamente sovrapponibili tra loro. 2 Conformità, corrispondenza: Non c’è congruenza fra ciò che dici e ciò che fai! còngruo [con-gruo] agg. Conveniente, proporzionato: Sarà dato un congruo compenso a chi ci aiuterà nel lavoro. 1

sin. adeguato

connotazione

di verbi in base alla desinenza della loro forma base.

In italiano ci sono tre coniugazioni: - sono di prima coniugazione i verbi che hanno l’infinito in -ARE (es. lod-are); - sono di seconda coniugazione quelli che hanno l’infinito in -ERE (es. tem-ere); - sono di terza coniugazione quelli che hanno l’infinito in -IRE (es. sent-ire). Hanno una coniugazione propria i verbi ESSERE e AVERE. còniuge [co-niu-ge] n.m. e f. Moglie o

conguàglio [con-gua-glio] n.m. 1 Dena- marito: Si è separata dal coniuge. ro che si aggiunge o si toglie a una somma per pareggiare i conti. 2 Azione del pareggiare i conti: A dicembre sarà effettuato il conguaglio fiscale sugli stipendi. pl. conguagli coniàre [co-nia-re] v.tr.

1 Fabbricare nuove monete: La zecca conierà i nuovi euro. 2 Formare, inventare: Le piace coniare soprannomi per gli amici. I - ind.pres. io conio, tu coni...

sin. 1 battere, 2 creare cònico [co-ni-co] agg. A forma di cono. m.pl. conici, f.pl. coniche conìfera [co-ni-fe-ra] n.f. Pianta sem-

preverde con fusto eretto, frutti a cono e foglie aghiformi: L’abete è una conifera. conìglio [co-ni-glio] n.m. 1 Mammifero roditore, domestico o selvatico, con folto pelame, orecchie lunghe e coda corta. 2 Carne dell’animale che ha lo stesso nome.

sin. consorte

connazionàle [con-na-zio-na-le] agg. e

n.m. e f. Detto di chi appartiene alla stessa nazione, compatriota. connessióne [con-nes-sio-ne] n.f. 1 Stretto legame tra due o più cose: Non c’è connessione fra i due furti. 2 In informatica, collegamento tra due o più computer in rete, che permette lo scambio di informazioni: Si è interrotta la connessione con il computer centrale. contr. 1 estraneità

connésso [con-nes-so] agg. Collegato,

intimamente unito: Le due questioni sono strettamente connesse. sin. legato, contr. estraneo connéttere [con-net-te-re] v.tr. Collega-

re: Bisogna connettere l’antenna al televisore. / v.intr. Ragionare in modo logico: Oggi non riesco proprio a connettere. pl. conigli II - ind.pass.rem. io connettei, tu conME ssere un coniglio. (Essere pauroso.) nettesti, egli connetté, noi connettemcònio [co-nio] n.m. Stampo che reca inmo, voi connetteste, essi connetterono; cisa l’immagine da imprimere su monete part.pass. connesso. o medaglie. / v.intr.pron. (connettersi) Stabilire un pl. coni collegamento tra due o più computer in coniugàre [co-niu-ga-re] v.tr. In gram- rete, che permetta lo scambio di informatica, pronunciare in ordine le forme mazioni. di un verbo secondo i modi, i tempi, le v.tr.: sin. unire, contr. separare persone e il numero. connettìvo [con-net-ti-vo] agg. Che serI - ind.pres. io coniugo, tu coniughi... ve a collegare, a congiungere. / v.intr.pron. (coniugarsi) Avere una certa connivènte [con-ni-ven-te] agg. Comconiugazione, detto del verbo: Come si co- plice di un’azione disonesta: Il portiere del niuga questo verbo? / v.rifl.recipr. (coniu- palazzo era connivente con i ladri. garsi) Sposarsi: Si coniugheranno a marzo. connotàto [con-no-ta-to] n.m. Segno v.tr.: sin. flettere, v.intr.pron.: sin. flettersi caratteristico di una persona: Il testimone coniugàto [co-niu-ga-to] agg. Sposato. ha descritto i connotati del colpevole. coniugazióne [co-niu-ga-zio-ne] n.f. 1 connotazióne [con-no-ta-zio-ne] n.f. In grammatica, elenco di tutte le forme Significato secondario o evocativo di una di un verbo secondo i modi, i tempi, le parola, oltre quello più ovvio: Quella paropersone e il numero. 2 Raggruppamento la ha diverse connotazioni.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


connubio

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

connùbio [con-nu-bio] n.m.

1 Unione stretta: Dalle sue opere emerge un connubio di arte e vita. 2 Accordo, alleanza politica: Il connubio tra i due partiti ha permesso la vittoria. 3 Unione matrimoniale.

pl. connubi, sin. 2 intesa còno [co-no] n.m. 1 In geometria, solido

ottenuto dalla rotazione di un triangolo rettangolo attorno a un cateto. 2 Cialda a forma di tale solido che si riempie di gelato. conoscènte [co-no-scen-te] n.m. e f. Persona con cui si ha un rapporto cordiale ma non di profonda amicizia. conoscènza [co-no-scen-za] n.f. 1 Atto di entrare in rapporto con qualcuno o qualcosa: Sono lieto di fare la tua conoscenza. 2 Ciò che si è appreso e si sa: Ho una buona conoscenza della lingua inglese. 3 Persona con cui si ha un rapporto cordiale, ma non di profonda amicizia: A Roma ho rivisto una mia vecchia conoscenza. 4 Capacità di pensare e di sentire: Dopo la caduta ho perso conoscenza. sin. 2 nozione, 3 conoscente, 4 coscienza conóscere [co-no-sce-re] v.tr. 1 Appren-

dere, sapere: Conosco bene il francese. 2 Entrare in rapporti con qualcuno: Ho conosciuto un ragazzo simpatico. 3 Avere esperienza di qualcosa: Il nonno ha conosciuto gli orrori della guerra. II - ind.pass.rem. io conobbi, tu conoscesti, egli conobbe, noi conoscemmo, voi conosceste, essi conobbero; part. pass. conosciuto. sin. 3 sperimentare, contr. 1 ignorare conoscitóre [co-no-sci-to-re] n.m. Chi

ha esperienza di qualcosa, intenditore: Lo zio è un conoscitore delle tradizioni locali.

f. conoscitrice, m.pl. conoscitori, f.pl. conoscitrici conquìsta [con-qui-sta] n.f. 1 Occupa-

zione militare, invasione. 2 Territorio occupato: Quali furono le conquiste degli Spagnoli? 3 Successo in amore: A ogni festa, quel giovane fa conquiste. 4 Risultato che si ottiene dopo ricerche e studi, progresso: I ricercatori hanno raggiunto grandi conquiste in campo medico. sin. 4 scoperta, contr. 1 perdita conquistàre [con-qui-sta-re] v.tr.

consegnare

206

1

Impadronirsi, occupare militarmente: Le legioni di Giulio Cesare conquistarono la Gallia. 2 Far nascere amore in qualcuno, affascinare: Sono riuscito a conquistare la

ragazza che amo. 3 Ottenere con fatica: Il popolo ha conquistato la libertà.

sin. 2 sedurre, 3 raggiungere conquistatóre [con-qui-sta-to-re] n.m.

Chi si impadronisce con le armi di un territorio. 2 Chi ha successo con le donne. 1

f. conquistatrice, m.pl. conquistatori, f.pl. conquistatrici consacràre [con-sa-cra-re] v.tr. 1 Ren-

dere sacro con rito religioso: Nel mio quartiere hanno consacrato una nuova chiesa. 2 Offrire alla divinità: Gli antichi consacravano agli dèi le primizie dei campi. 3 Dedicare: Quella donna consacra la sua vita al bene del prossimo. / v.rifl. (consacrarsi) Offrire tutto se stesso: Quel frate si è consacrato alla cura dei lebbrosi. v.tr.: contr. dedicarsi

1

sconsacrare, v.rifl.: sin.

consanguìneo [con-san-gui-ne-o] agg. e n.m. Detto di chi è unito ad altre persone da vincolo di sangue, da legame di parentela. consapévole [con-sa-pe-vo-le] agg. Che comprende ciò che fa, conscio: Sono consapevole della difficoltà del lavoro. sin. cosciente, contr. inconsapevole consapevolézza [con-sa-pe-vo-lez-za]

n.f. Condizione di chi si rende conto di qualcosa: Ho la consapevolezza dei miei limiti in matematica. contr. incoscienza cònscio [con-scio] agg. vedi CONSAPE-

VOLE

consecutìvo [con-se-cu-ti-vo] agg. 1 Che viene subito dopo, successivo. 2 In geometria, detto di angoli che hanno in comune un lato e il vertice. 3 In grammatica, detto di frase che indica una conseguenza di quanto detto nella reggente, o della congiunzione che introduce tale frase: “Cosicché” è una congiunzione consecutiva. sin. 1 seguente, contr. 1 precedente conségna [con-se-gna] n.f. 1 Azione di

dare qualcosa a qualcuno: La consegna delle schede avverrà domani. 2 Custodia: La vicina mi ha lasciato la gattina in consegna. 3 Punizione militare che proibisce la libera uscita dalla caserma: Il militare ebbe tre giorni di consegna. sin. 1 recapito, contr. 1 ritiro consegnàre [con-se-gna-re] v.tr. 1 Dare:

Consegnai la merce al cliente. 2 Privare della libera uscita dalla caserma. / v.rifl. (con-


conseguente

207

segnarsi) Arrendersi: Si consegnò al nemico. v.tr.: sin.

contr. 1 ricevere conseguènte [con-se-guen-te] agg. 1 recapitare,

consigliere

conservatóre [con-ser-va-to-re] agg.

sin. 1 risultante, contr. 2 incoerente conseguènza [con-se-guen-za] n.f. Ciò

Fortemente legato alla tradizione: È un partito conservatore. / n.m. 1 Chi vuole mantenere la realtà così com’è e si oppone a qualsiasi novità: Quell’uomo è un conservatore. 2 Addetto alla cura e alla custodia di beni di interesse generale: È il conservatore del museo archeologico.

sin. effetto, contr. causa conseguiménto [con-se-gui-men-to]

Scuola di musica.

1

Che deriva da qualcosa: La ferita con­ seguente alla caduta è guarita. 2 Coerente: È un’azione conseguente al suo carattere. che deriva da un fatto: Prima di agire devi pensare alle conseguenze. n.m. Raggiungimento di qualcosa. conseguìre [con-se-gui-re] v.tr. Ottenere: Quel podista ha conseguito vari successi. / v.intr. Risultare, derivare come conseguenza: Da ciò consegue la mia rabbia. v.tr.: sin. raggiungere consènso [con-sen-so] n.m. 1 Permesso:

Ho ottenuto il consenso per partecipare alla gita. 2 Giudizio favorevole: La commedia ha ottenuto larghi consensi. sin. 1 assenso, 2 approvazione, contr. 1 divieto, dissenso, 2 disapprovazione consentìre [con-sen-ti-re] v.tr. Permette-

re, rendere possibile: L’imprevista vincita gli ha consentito di fare una lunga vacanza. / v.intr. 1 Essere d’accordo: Il babbo consente con me sui vantaggi dello sport. 2 Accettare qualcosa, accondiscendere: L’insegnante consentì alle nostre richieste. v.tr.: sin. concedere, v.intr.: contr. 1 dissentire, 2 opporsi consenziènte [con-sen-zien-te] agg.

Che dà il proprio parere favorevole: Il direttore era consenziente all’accordo. contr. contrario consèrva [con-ser-va] n.f. Alimento pre-

parato in modo da poter essere conservato a lungo: Compra la conserva di pomodori. conservànte [con-ser-van-te] agg. e n.m. Detto di sostanza che si aggiunge ai cibi per rallentarne il deterioramento: Vorrei del prosciutto senza conservanti. n.m.: sin. additivo conservàre [con-ser-va-re] v.tr.

1 Custodire: La nonna conserva tutte le sue vecchie foto. 2 Mantenere intatto a lungo un cibo: Il pescatore conserva il pesce sotto sale. / v.intr.pron. (conservarsi) Rimanere intatto, mantenere a lungo le proprie caratteristiche: Il burro si conserva in frigorifero.

v.tr.: contr. 1 buttare, gettare, v.intr. pron.: sin. mantenersi, contr. alterarsi

f. conservatrice, m.pl. conservatori, f.pl. conservatrici, agg.: contr. modernista conservatòrio [con-ser-va-to-rio] n.m. pl. conservatori

conservazióne [con-ser-va-zio-ne] n.f.

Custodia di un bene, di un oggetto, in modo che duri a lungo: I cittadini sono interessati alla conservazione delle mura. consèsso [con-ses-so] n.m. Riunione, assemblea di persone autorevoli. consideràre [con-si-de-ra-re] v.tr. 1 Prendere in esame, valutare: Dovete considerare tutti gli aspetti della situazione. 2 Ritenere, stimare: Tutti ti consideriamo un’ottima amica. 3 Prevedere: Il regolamento considera anche questo caso. / v.rifl. (considerarsi) Ritenersi, giudicarsi: Mi considero abbastanza fortunato. v.tr.: sin. 1 esaminare, 2 reputare, valutare considerazióne [con-si-de-ra-zio-ne]

n.f. 1 Esame condotto con attenzione: Decisi dopo una lunga considerazione. 2 Stima, fiducia: Ho molta considerazione per la maestra. 3 Giudizio su qualcosa: Esprimi le tue considerazioni sul brano letto. 4 Prudenza: Agite con considerazione! sin. 1 vaglio, 3 riflessione, valutazione, 4 accortezza, contr. 2 disprezzo, sfiducia considerévole [con-si-de-re-vo-le] agg.

Grande, notevole, consistente. consigliàre [con-si-glia-re] v.tr. Dare un suggerimento, raccomandare: Il medico mi ha consigliato di riposarmi. I - ind.pres. io consiglio, tu consigli... / v.intr.pron. (consigliarsi) Chiedere l’opinione di qualcuno: Consigliati con la mamma prima di decidere. v.tr.: sin. proporre, suggerire, v.intr.pron.: sin. consultarsi consiglière [con-si-glie-re] n.m. 1 Mem-

bro di un consiglio: È stato eletto consigliere comunale. 2 Persona che dà suggerimenti: I migliori consiglieri sono i genitori. f. consigliera, m.pl. consiglieri, f.pl. consigliere

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


consiglio

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

208

consìglio [con-si-glio] n.m.

1 Suggerimento, parere dato a una persona che deve prendere una decisione: Un vero amico dà buoni consigli. 2 Assemblea di persone che discutono argomenti di interesse comune. 3 Nome di organi collegiali: Il consiglio d’istituto si riunirà domani.

pl. consigli

consistènte [con-si-sten-te] agg.

1 Robusto: Quel tessuto è molto consistente. 2 Notevole, grande: Ha ereditato un patrimonio consistente. 3 Che ha un valido fondamento: È una teoria consistente.

sin. 1 resistente, 2 ingente, considerevole consistènza [con-si-sten-za] n.f. 1 Soli-

dità, resistenza: Vorrei verificare la consistenza dei materiali. 2 Validità, fondatezza: I tuoi sospetti sono senza consistenza. sin. 2 valore

consìstere [con-si-ste-re] v.intr. Essere costituito, fondato: In che cosa consiste il tuo lavoro? II - ind.pass.rem. io consistei o consistetti, tu consistesti, egli consisté o consistette, noi consistemmo, voi consisteste, essi consisterono o consistettero; part.pass. consistito. sin. constare, comporsi consolànte [con-so-lan-te] agg. Che dà

conforto, che dà coraggio: Mi hai dato una notizia consolante. consolàre [con-so-la-re] v.tr. 1 Alleviare, lenire un dolore: I parenti consolavano il malato. 2 Rallegrare, sollevare l’animo: Mi consola il fatto che tu sia tornato. / v.intr.pron. (consolarsi) Farsi coraggio: Mi consolo trovandovi tutti qui riuniti insieme. / agg. 1 Che si riferisce al rappresentante di uno Stato all’estero: Mi sono recato all’ufficio consolare per ottenere il visto. 2 Nell’antica Roma che riguarda la carica e le funzioni del console. v.tr.: sin. 1 confortare, contr. 2 rattristare, v.intr.pron.: sin. gioire consolàto [con-so-la-to] n.m. 1 Ufficio

del rappresentante di uno Stato all’estero: I turisti andarono a protestare presso il consolato. 2 Nell’antica Roma, carica di console e sua durata. consolazióne [con-so-la-zio-ne] n.f. 1 Sollievo da un dolore: La zia trovò consolazione nella fede. 2 Persona o cosa che rende felici, che conforta: Il bel voto in fisica fu una grande consolazione.

consuetudine

sin. 1 conforto, 2 soddisfazione cònsole [con-so-le] n.m. 1 Rappresen-

tante di uno Stato all’estero. 2 Nell’antica Roma, ciascuno dei due supremi magistrati dell’età repubblicana. consolidàre [con-so-li-da-re] v.tr. Rendere più forte, più solido: Abbiamo consolidato la nostra amicizia. / v.intr.pron. (consolidarsi) Divenire più forte, rinsaldarsi: Spero che la nostra amicizia si consolidi con il tempo. v.tr.: sin. rinforzare, contr. indebolire, v.intr. pron.: sin. fortificarsi, contr. indebolirsi consòlle [con-sol-le] n.f.inv. 1 Quadro

dei comandi delle apparecchiature elettroniche. 2 Elegante tavolino generalmente a due gambe, lungo e stretto, da tenere addossato al muro: La nonna ha in camera un’antica consolle. consonànte [con-so-nan-te] n.f. 1 Suono di una lingua pronunciato con il canale orale più o meno chiuso. 2 Segno grafico che rappresenta questo suono. consonànza [con-so-nan-za] n.f. 1 Accordo armonioso di suoni. 2 Armonia, corrispondenza: Tra i due coniugi c’è consonanza di idee. sin. 2 concordanza cònsono [con-so-no] agg. Conforme,

adeguato: Cerca di vestirti in modo consono alla circostanza. sin. corrispondente, concordante consòrte [con-sor-te] n.m. e f. vedi CO-

NIUGE

consòrzio [con-sor-zio] n.m. Associa-

zione che riunisce più persone o enti che svolgono attività simili: Il consorzio agrario favorisce l’attività degli agricoltori. pl. consorzi

conspètto [con-spet-to] n.m. vedi COSPETTO

constatàre [con-sta-ta-re] o costatàre v.tr. Verificare, appurare: Tuffandomi in mare ho constatato che l’acqua era calda. sin. accertare

constatazióne [con-sta-ta-zio-ne] o costatazióne n.f. Accertamento: Ho fatto solo una constatazione.

consuèto [con-su-e-to] agg. Sempre uguale, usuale, solito: Si dedica ai consueti passatempi. / n.m. Ciò che si fa abitualmente: Oggi parli meno del consueto. consuetùdine [con-sue-tu-di-ne] n.f. Abitudine, usanza.


consulente

209

contagioso

consulènte [con-su-len-te] n.m. e f. Chi la consumazione al bar. dà consigli in una materia di sua competenza: Un consulente finanziario ci dirà come investire i nostri risparmi. consulènza [con-su-len-za] n.f. Parere di un esperto che fornisce indicazioni su una specifica materia: In questa controversia occorre una consulenza legale. consultàre [con-sul-ta-re] v.tr. 1 Esaminare un’opera scritta per apprendere qualcosa: Se non conosci il significato di qualche parola, consulta il vocabolario. 2 Chiedere consigli a qualcuno: Ho consultato un esperto del settore. / v.rifl.recipr. (consultarsi) Scambiarsi i pareri: Si sono consultati a lungo prima di decidere. v.tr.: sin. 2 interpellare, v.rifl.recipr.: sin. confrontarsi, consigliarsi consùlto [con-sul-to] n.m. Visita di più

medici a un malato per stabilire la diagnosi e decidere la cura. consultòrio [con-sul-to-rio] n.m. Centro in cui alcuni esperti sono a disposizione per visite e informazioni di carattere sociale e medico: Ho preso un appuntamento con lo psicologo del consultorio. pl. consultori

consumàre [con-su-ma-re] v.tr.

1 Sciupare, ridurre in cattivo stato con l’uso: Ho consumato la suola delle scarpe. 2 Mangiare: Ho consumato un pasto frugale. 3 Sprecare, buttare: Quell’uomo ha consumato tutto il suo patrimonio. 4 Utilizzare un bene: Questo mese abbiamo consumato molta acqua. 5 Logorare: L’amore per una ragazza consuma quel giovane. / v.intr. pron. (consumarsi) Rovinarsi per l’uso: La stoffa delle maniche della giacca si è consumata. / v.rifl. (consumarsi) Struggersi: Il cavaliere si consumava d’amore per la principessa.

2 Esecuzione, compimento di qualcosa: La polizia indaga sulla consumazione di un delitto. consumìsmo [con-su-mi-smo] n.m. Tendenza ad acquistare e a usare molto velocemente beni anche non necessari. consùmo [con-su-mo] n.m. 1 Uso di qualcosa che via via si esaurisce: In inverno si fa un grande consumo di metano per il riscaldamento. 2 In economia, impiego di beni per soddisfare certi bisogni: I consumi di beni di lusso sono in crescita.

sin. 1 2 utilizzo consuntìvo [con-sun-ti-vo] n.m. Valuta-

zione finale di un’attività: Il contabile sta facendo il consuntivo delle spese. cónta [con-ta] n.f. 1 Conteggio: Fai la conta delle schede. 2 Sorteggio tipico dei giochi infantili per decidere chi deve fare qualcosa: Fai la conta per vedere chi gioca. contàbile [con-ta-bi-le] n.m. e f. Persona che si occupa del settore finanziario di un’azienda, ragioniere. contabilità [con-ta-bi-li-tà] n.f.inv. 1 Amministrazione economica: La contabilità della ditta è tenuta da un ragioniere. 2 Disciplina che studia le leggi relative all’amministrazione economica di un’azienda.

contachilòmetri [con-ta-chi-lo-me-tri]

n.m.inv. Strumento che misura i chilometri percorsi da un automezzo. contadìno [con-ta-di-no] agg. Proprio di chi lavora la terra: In quel paese si seguono ancora le usanze contadine. / n.m. Chi coltiva la terra, agricoltore. agg.: sin. rurale, contr. cittadino contàdo [con-ta-do] n.m. La campagna

che si estende intorno alla città: La mia città è circondata da un ampio contado. contagiàre [con-ta-gia-re] v.tr. 1 Trasmettere una malattia: Mia sorella mi ha v.tr.: sin. 1 logorare, 3 sperperare, 4 ado- contagiato con la varicella. 2 Influenzare qualcuno: Quelle idee lo hanno contagiato. perare, v.intr.pron.: sin. logorarsi I - ind.pres. io contagio, tu contagi... consumàto [con-su-ma-to] agg. Logoro, / v.intr.pron. (contagiarsi) Prendere una consunto, sciupato. consumatóre [con-su-ma-to-re] n.m. malattia infettiva. Chi consuma, in particolare chi utilizza v.tr.: sin. 1 infettare beni e servizi per soddisfare i propri biso- contàgio [con-ta-gio] n.m. Trasmissiogni: È un grande consumatore di dolciumi. ne di una malattia infettiva per contatto. f. consumatrice, m.pl. consumatori, f.pl. consumatrici consumazióne [con-su-ma-zio-ne] n.f.

Ciò che si beve o che si mangia in un locale pubblico: Il mio amico mi ha offerto 1

pl. contagi

contagióso [con-ta-gio-so] agg. 1 Che si

può trasmettere ad altri, detto di malattia: Quel virus è contagioso. 2 Che si comunica con facilità: La sua risata è contagiosa.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


contagiri

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

sin.

1

210

contenere

Paesi anglosassoni, ognuno dei territori in

infettivo

contagìri [con-ta-gi-ri] n.m.inv. Appa- cui è diviso lo Stato ai fini amministrativi. recchio che indica il numero dei giri conteggiàre [con-teg-gia-re] v.tr. vedi compiuti da un motore in un certo tempo. contagócce [con-ta-goc-ce] n.m.inv. Piccola pompa di gomma o vetro che consente di aspirare un liquido e di versarlo goccia a goccia. container n.m.inv. Grande contenitore di metallo usato per il trasporto di merci per via marina, aerea o terrestre. e parola inglese contaminàre [con-ta-mi-na-re] v.tr.

1

Inquinare: I rifiuti gassosi contaminano l’atmosfera. 2 Rovinare, guastare: L’odio ha contaminato i loro rapporti. contr.

depurare, 2 sanare contaminazióne [con-ta-mi-na-zio-ne] 1

n.f. Inquinamento.

contr. depurazione, risanamento contànte [con-tan-te] agg. e n.m. Detto

di denaro in monete o banconote: Ha pagato in contanti. contàre [con-ta-re] v.tr. 1 Fare un conteggio di persone o cose: Conta le penne nell’astuccio. 2 Tenere in considerazione: Conta su di noi per quel lavoro. 3 Avere, vantare: Conta anni di esperienza. 4 Sperare: Conto di sposarmi presto. 5 Raccontare: Lei conta troppe bugie. / v.intr. 1 Ripetere i numeri uno dopo l’altro: Sa contare fino a cento. 2 Avere importanza: Questo conta poco. 3 Confidare, fare affidamento: Non si può contare su di te. v.tr.: sin. 1 conteggiare, calcolare, 5 narrare contatóre [con-ta-to-re] n.m. Apparec-

chio che misura il consumo di acqua, luce e gas: Dov’è il contatore dell’acqua? contattàre [con-tat-ta-re] v.tr. Mettersi in comunicazione con qualcuno: Debbo contattare con urgenza il medico. contàtto [con-tat-to] n.m. 1 Condizione di due corpi che si toccano: La cera a contatto con il fuoco si scioglie. 2 Rapporto tra persone: Sono in contatto con una ragazza straniera. 3 Collegamento: Abbiamo stabilito un contatto radio con l’estero. sin. 2 relazione, contr. 1 distacco cónte [con-te] n.m. Titolo nobiliare su-

CONTARE

contéggio [con-teg-gio] n.m. vedi CONTO contégno [con-te-gno] n.m. 1 Comportamento: In classe teniamo un contegno corretto. 2 Atteggiamento serio e controllato: Un po’ di contegno, ragazzo! sin. 1 condotta

contemplàre [con-tem-pla-re] v.tr.

1

Osservare con ammirazione: Al tramonto mi piace contemplare il mare. 2 Prendere in considerazione: Il regolamento contempla multe per chi arriva in ritardo. sin. 2 prevedere, considerare contemplatìvo [con-tem-pla-ti-vo] agg.

Che si dedica alla meditazione spirituale sulla vita ultraterrena: Le monache conducono una vita contemplativa.

contemplazióne [con-tem-pla-zio-ne]

n.f. 1 Azione di chi osserva con ammirazione: La sorpresi in contemplazione del paesaggio. 2 Meditazione spirituale: Il monaco era assorto in contemplazione. sin. 2 estasi

contemporàneo [con-tem-po-ra-ne-o]

agg. 1 Che avviene o vive nello stesso tempo: I due avvenimenti sono stati contemporanei. 2 Che appartiene al tempo attuale: Ho letto un libro di uno scrittore contemporaneo. / n.m. 1 Persona che vive nello stesso periodo di un’altra. 2 Persona che vive nel tempo presente. agg.: sin. 1 simultaneo, 2 attuale contendènte [con-ten-den-te] n.m. e f.

Avversario, rivale.

contèndere [con-ten-de-re] v.tr. Cerca-

re di togliere ad altri ciò che si vorrebbe per sé: Pompeo contese il potere a Cesare. II - si coniuga come tendere. / v.intr. Lottare, essere in competizione: Quei pugili contendono per il titolo mondiale. / v.rifl. (contendersi) Disputarsi qualcosa: Quei due devono contendersi il ruolo di portiere nella squadra. v.intr.: sin. competere contenére [con-te-ne-re] v.tr.

1 Racchiudere, comprendere in sé: La tanica periore a quello di barone e inferiore a contiene venti litri di benzina. 2 Trattenere, frenare: Non riuscii a contenere il riso. quello di marchese. II - si coniuga come tenere. f. contessa, m.pl. conti, f.pl. contesse contèa [con-te-a] n.f. 1 Territorio che si / v.rifl. (contenersi) Frenarsi, controllarsi: trova sotto il dominio di un conte. 2 Nei Quando vede i pasticcini non si contiene.


contenitore

211

v.tr.: sin. 2 reprimere, contr. 2 liberare, v.rifl.: sin. dominarsi contenitóre [con-te-ni-to-re] n.m. Re-

cipiente di varia forma e materiale, che serve a contenere o trasportare materiali solidi o liquidi. contentézza [con-ten-tez-za] n.f. Sentimento di felicità e soddisfazione.

conto

cino, che confina: La camera da letto e il bagno sono contigui.

sin. attiguo, confinante continentàle [con-ti-nen-ta-le] agg. Che

riguarda il continente: Ha vinto il titolo continentale. / n.m. e f. Chi abita la terraferma (in opposizione a un isolano). continènte [con-ti-nen-te] n.m. 1 Enorsin. letizia, giocondità, contr. scontentezza me estensione di terra delimitata dagli contentìno [con-ten-ti-no] n.m. Ciò che oceani: L’Asia è un vasto continente. 2 si dà per accontentare qualcuno: Quel re- Terraferma (in opposizione alle isole): Siagalo è solo un contentino. mo arrivati nel continente con il traghetto. contènto [con-ten-to] agg. 1 Soddisfat- I continenti della Terra sono sei: Europa, to: Sono molto contento dello zaino nuovo. Asia, Africa, America, Oceania e Antartide. 2 Felice: Era contento di andare al mare. contingènte [con-tin-gen-te] agg. Legasin. 1 appagato, 2 lieto, allegro to alle circostanze del momento: Per un contenùto [con-te-nu-to] agg. 1 Misu- motivo contingente uscii. / n.m. Insieme di rato, tenuto a freno: Leggevo nei tuoi occhi militari inviati in una spedizione. una gioia contenuta. 2 Che si trova in un agg.: sin. occasionale recipiente: Il vino contenuto nella botte si continuàre [con-ti-nu-a-re] v.tr. 1 Proè inacidito. / n.m. 1 Ciò che sta all’interno seguire senza interruzione: Il gioco contidi qualcosa: Un ladro mi rubò il contenuto nuò per ore. 2 Riprendere dopo un’interdella borsa. 2 Materia di uno scritto o di ruzione: Continueremo il discorso domani. un discorso: Il contenuto del tema è buono. / v.intr. Estendersi nello spazio o nel agg.: sin. 1 controllato, contr. 1 prorom- tempo: La siccità continua da mesi. pente, smodato, n.m.: sin. 2 argomento conterràneo [con-ter-ra-ne-o] agg. e

n.m. vedi COMPAESANO contésa [con-te-sa] n.f. Contrasto, controversia: La loro contesa è terminata. sin. polemica, lite contéso [con-te-so] agg. Voluto da più

persone e quindi causa di un conflitto: Il territorio conteso è ricco di risorse. sin. disputato

contestàre [con-te-sta-re] v.tr.

1 Mettere in dubbio: Io contesto le tue prove. 2 Protestare contro qualcosa: Molti contestano la società. 3 Comunicare ufficialmente a qualcuno il reato di cui è accusato: Gli hanno contestato il reato di furto. contestatóre [con-te-sta-to-re] n.m. Chi protesta contro lo Stato, le istituzioni, la famiglia...

v.tr.: contr. 1 smettere, v.intr.: sin. durare continuàto [con-ti-nu-a-to] agg. Ininter-

rotto: Il supermercato fa orario continuato. continuazióne [con-ti-nua-zio-ne] n.f. Azione di proseguire senza interruzione: Il Comune ha deciso la continuazione dei lavori. sin. proseguimento, prosecuzione, contr. interruzione Non si usa al plurale. continuità [con-ti-nui-tà] n.f.inv. Quali-

tà di ciò che non ha interruzioni: L’atleta si allena con continuità. contìnuo [con-ti-nuo] agg. Che si svolge senza interruzione nello spazio o nel tempo: La febbre continua l’ha indebolito. sin. ininterrotto, contr. discontinuo cónto [con-to] n.m. 1 Operazione arit-

metica: A scuola imparo a fare i conti. 2 Compenso da pagare o da riscuotere: Chi paga il conto al barista? 3 Registrazione di operazioni economiche di un’azienda: un discorso che aiuta a comprendere il Il ragioniere controlla i conti della ditta. 4 significato delle singole parti che lo com- Importanza, valore: È una questione di popongono: Dal contesto capirai il significato co conto. 5 Affidamento: In casa facciamo della frase. 2 Situazione complessiva in conto sul nonno. cui accade un fatto: Per spiegare un fatto, sin. 1 calcolo, conteggio bisogna analizzare il contesto in cui avviene. M T ener da conto. (Conservare con cura.) contìguo [con-ti-guo] agg. Che sta viSul conto di qualcuno. (Nei suoi riguardi.) f. contestatrice, m.pl. contestatori, f.pl. contestatrici contèsto [con-te-sto] n.m. 1 Insieme di

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


contorcere

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

212

contrafforte

contòrcere [con-tor-ce-re] v.tr. Attorci- e n.m. Detto di ciò che impedisce la fe-

condazione, anticoncezionale. gliare più volte e con forza. contraccólpo [con-trac-col-po] n.m. II - si coniuga come torcere. / v.rifl. (contorcersi) Dimenarsi, divin- Colpo di ritorno successivo a un urto: Docolarsi: La trota si contorse nella rete del po l’urto, cadde per il contraccolpo. contràda [con-tra-da] n.f. 1 Ognuno pescatore. v.tr.: sin. torcere dei quartieri in cui era divisa una città in contornàre [con-tor-na-re] v.tr. Circon- passato. 2 A Siena, ciascuno dei rioni in dare, attorniare: Aiuole di rose contor- cui si divide la città in occasione del palio. navano il viottolo. / v.rifl. (contornarsi) contraddìre [con-trad-di-re] v.tr. 1 DiCircondarsi: Egli ama contornarsi di amici. re il contrario di quanto è stato detto v.tr.: sin. cingere da un’altra persona: Non fai altro che contórno [con-tor-no] n.m. 1 Linea che contraddirmi! 2 Essere in contrasto: Lo delimita una figura: Ripassa il contorno del sguardo contraddiceva le sue parole. disegno con il pennarello. 2 Piatto di verIII - si coniuga come dire. dura o legumi che accompagna la portata / v.rifl. (contraddirsi) Dire il contrario di principale: Cosa c’è come contorno? quanto detto prima, smentirsi: Il testimosin. 1 orlo, profilo ne si è contraddetto più volte. contorsióne [con-tor-sio-ne] n.f. Azio- v.tr.: sin. 1 controbattere ne di divincolarsi, di dimenarsi: Il bimbo contraddistìnguere [con-trad-di-stinguardava le contorsioni dei pesci nella rete. gue-re] v.tr. Differenziare, caratterizzare: contorsionìsmo [con-tor-sio-ni-smo] La maglietta blu contraddistingue i giocan.m. Acrobazia che consiste nell’assume- tori della mia squadra. re atteggiamenti forzati e innaturali del II - si coniuga come distinguere. busto e degli arti. / v.intr.pron. (contraddistinguersi) Difcontorsionìsta [con-tor-sio-ni-sta] n.m. ferenziarsi, spiccare: Le rose si contraddie f. Chi si esibisce in torsioni e flessioni stinguono per il loro profumo. v.tr.: sin. contrassegnare innaturali del busto e degli arti. m.pl. contorsionisti, f.pl. contorsioniste contòrto [con-tor-to] agg. 1 Storto, at-

contraddittòrio [con-trad-dit-to-rio]

agg. 1 Che presenta contrasti: Il suo comtorcigliato: Il tronco dell’ulivo è contorto. portamento è contraddittorio. 2 Al plurale, 2 Non lineare, non chiaro: Le tue frasi detto di vicende, ragionamenti, opinioni sono contorte. che contrastano tra loro: Alla domanda sin. 2 complicato, contr. 2 semplice avete dato risposte contraddittorie. contra- pref. È usato nella formazione di m.pl. contraddittori, f.pl. contraddittorie, alcune parole con il significato di ‘contro’. sin. 1 incoerente, 2 discorde

contrabbandière [con-trab-ban-die-re] contraddizióne

n.m. Chi introduce merci in uno Stato senza rispettare le leggi doganali. contrabbàndo [con-trab-ban-do] n.m. Commercio di prodotti effettuato senza pagare le tasse doganali. contrabbàsso [con-trab-bas-so] n.m. 1 Strumento musicale ad arco con tre, quattro o cinque corde. 2 Chi suona lo strumento che ha lo stesso nome.

contraccambiàre [con-trac-cam-bia-re]

v.tr. Fare o dare qualcosa in cambio di quello che si è ricevuto: Contraccambio i vostri auguri. I - ind.pres. io contraccambio, tu contraccambi... sin. ricambiare

contraccettìvo [con-trac-cet-ti-vo] agg.

[con-trad-di-zio-ne]

n.f. 1 Opposizione, contrasto: Agisci in contraddizione con i tuoi princìpi. 2 Al plurale, elementi in contrasto tra loro: Nel suo discorso ci sono molte contraddizioni. contraèrea [con-tra-e-re-a] n.f. Artiglieria che agisce contro gli aerei nemici. contraffàre [con-traf-fa-re] v.tr. 1 Falsificare, riprodurre qualcosa imitando l’originale: Hanno contraffatto un quadro famoso. 2 Alterare qualcosa: Mi ha telefonato contraffacendo per scherzo la voce. I - si coniuga come fare. sin. 1 copiare

contraffòrte [con-traf-for-te] n.m. Rin-

forzo in muratura addossato all’esterno di una costruzione per sostenerla: È crollato il contrafforte della cinta muraria.


contralto

contratto

213

contràlto [con-tral-to] n.m. 1 Voce fem- v.tr.: contr. 1 rilassare, 2 aumentare, v.intr. minile di timbro basso. 2 Cantante che ha tale voce: Nel coro canto come contralto. contrappórre [con-trap-por-re] v.tr. Mettere contro, opporre: Contrappose le sue idee alle mie. II - si coniuga come porre. / v.rifl. (contrapporsi) Opporsi, schierarsi contro: Il direttore si contrappose alle richieste dei dipendenti.

pron.: contr.

rilassarsi, 2 aumentare contrassegnàre [con-tras-se-gna-re] 1

v.tr. Distinguere con un segno di riconoscimento: Il giardiniere ha contrassegnato con un nastro bianco le piante da potare.

sin. contraddistinguere contrasségno [con-tras-se-gno] n.m.

Segno che distingue, marchio. sin. distintivo

v.tr.: contr. conciliare, v.rifl.: contr. concordarsi, conciliarsi contrapposizióne [con-trap-po-si-zione] n.f. Contrasto, opposizione. contrappósto [con-trap-po-sto] agg. 1

contrastànte [con-tra-stan-te] agg. Op-

sin. 1 2 opposto contrariàre [con-tra-ria-re] v.tr.

cordarsi

posto, contrario: Le nostre idee sulle vacanze sono contrastanti. contrastàre [con-tra-sta-re] v.tr. Ostacolare: L’esercito contrastava l’avanzata del Posto di fronte: Gli eserciti contrapposti nemico. / v.intr. Discordare: I colori della combatterono a lungo. 2 Contrario, in giacca contrastano con quelli della gonna. v.tr.: contr. agevolare, v.intr.: contr. acopposizione: Abbiamo idee contrapposte. Infastidire: Il suo comportamento mi ha contrariato. 2 Contrastare, ostacolare: I genitori contrariavano i suoi progetti. I - ind.pres. io contrario, tu contrari... 1

contr. 2 assecondare contrariàto [con-tra-ria-to] agg. Irritato,

infastidito, di cattivo umore.

contrarietà [con-tra-rie-tà] n.f.inv.

1

Circostanza sfavorevole: Dobbiamo affrontare con calma le contrarietà. 2 Avversione: I miei genitori dimostrano contrarietà per la mia vacanza in tenda. sin.

1

avversità, sventura

contràrio [con-tra-rio] agg.

1 Opposto: Le mie idee sono contrarie alle tue. 2 Che va in direzione opposta: Navigava con il vento contrario. / n.m. 1 Cosa opposta: Dice il contrario di quello che pensa. 2 Parola di significato opposto a un’altra: “Bello” è il contrario di “brutto”.

agg.: m.pl. contrari, f.pl. contrarie, sin. 2 sfavorevole, contr. 1 concorde contràrre [con-trar-re] v.tr. 1 Restrin-

gere, irrigidire: Il freddo gli ha contratto i muscoli. 2 Limitare, ridurre: Il direttore ha contratto il numero dei permessi. 3 Prendere per contagio: Lo zio ha contratto la varicella. 4 Stringere un rapporto: Quest’estate ho contratto nuove amicizie. II - si coniuga come trarre. / v.intr.pron. (contrarsi) 1 Subire una contrazione: I muscoli si contrassero per un crampo. 2 Ridursi: Le spese si contraggono se tutti in famiglia collaborano.

contràsto [con-tra-sto] n.m.

1 Disaccordo: Tra voi c’è contrasto di idee. 2 Nel calcio, azione tesa a portare via la palla all’avversario: Il centravanti perse un contrasto con il suo marcatore. 3 In fotografia o sullo schermo, differenza di luminosità tra le parti di un’immagine. 4 Litigio: Io e mio zio abbiamo avuto un contrasto.

sin. 1 conflitto, 1 accordo

4

diverbio, alterco, contr.

contrattaccàre [con-trat-tac-ca-re] v.tr.

Rispondere a un attacco: L’esercito contrattaccò con prontezza. 2 Replicare a qualcuno con decisione: L’avvocato contrattaccò con valide argomentazioni. I - ind.pres. io contrattacco, tu contrattacchi... 1

sin. 1 reagire, 2 ribattere contrattàcco [con-trat-tac-co] n.m.

1

Risposta a un attacco nemico: Il comandante ordinò il contrattacco. 2 In una discussione, vivace replica a ciò che è stato detto da una persona: Passò al contrattacco per difendere le sue ragioni. pl. contrattacchi, sin. 1 controffensiva contrattàre [con-trat-ta-re] v.tr. Discu-

tere per raggiungere un accordo, su un prezzo o sulle condizioni di vendita: Sta contrattando l’acquisto di una casa. sin. negoziare

contrattèmpo [con-trat-tem-po] n.m. Situazione non prevista, ostacolo: Scusate il ritardo: ho avuto un contrattempo. contràtto [con-trat-to] agg. Tirato, teso: Dopo l’esercizio alla spalliera avevo i

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


contravvenire

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

214

muscoli contratti. / n.m. Accordo scritto che regola affari o rapporti di lavoro: Gli operai hanno un nuovo contratto di lavoro. agg.: sin. rattrappito, contr. disteso contravvenìre [con-trav-ve-ni-re]

v.intr. Trasgredire, violare: Rischia il carcere perché è contravvenuto alla legge. III - si coniuga come venire.

contravvenzióne [con-trav-ven-zio-ne] n.f. Multa.

contromisura

Azione d’attacco per riconquistare posizioni perdute.

sin. contrattacco controfigùra [con-tro-fi-gu-ra] n.f. Chi

sostituisce un attore nelle scene pericolose o che richiedono abilità particolari: Per quella scena l’attore volle una controfigura. controindicàto [con-tro-in-di-ca-to] agg. Indicato come nocivo, sconsigliato: Lo zucchero è controindicato in caso di diabete.

contrazióne [con-tra-zio-ne] n.f. 1 Atto controindicaziòne [con-tro-in-di-cacon cui un muscolo si restringe. 2 Diminuzione: Si è verificata una contrazione delle vendite.

zio-ne] n.f. Segnalazione degli effetti dan-

nosi che può dare una medicina: Bisogna sempre leggere con molta attenzione le contr. 1 rilassamento, 2 aumento, incre- controindicazioni dei farmaci. mento controllàre [con-trol-la-re] v.tr. 1 Esamicontribuènte [con-tri-bu-en-te] n.m. e nare qualcosa per accertarne la validità: Il f. Chi ha l’obbligo di pagare le tasse. vigile controllò la mia patente. 2 Sorvegliacontribuìre [con-tri-bu-i-re] v.intr. Par- re: La guardia controlla il deposito. 3 Avetecipare, dare il proprio aiuto a qualcosa: re in pugno, dominare: Le multinazionali Dovete contribuire alle spese. controllano il mercato mondiale. 4 Frenare: III - ind.pres. io contribuisco, tu contri- Controlla la tua ira. / v.rifl. (controllarsi) buisci... Frenare i propri desideri o il proprio istincontribùto [con-tri-bu-to] n.m. 1 Aiuto to: Davanti ai dolci non si controlla. che si offre per il raggiungimento di un v.tr.: sin. 1 verificare, 4 reprimere, v.rifl.: fine comune: Darò il mio contributo alla sin. trattenersi recita scolastica. 2 Somma di denaro che controllàto [con-trol-la-to] agg. Padrosi deve pagare allo Stato o ad altri enti ne di sé, composto: Quella signora è sempubblici e che viene utilizzata per offrire pre molto controllata quando parla. servizi di pubblica utilità. sin. equilibrato, misurato sin. 1 apporto, offerta contròllo [con-trol-lo] n.m. 1 Verifica: contro- pref. È usato nella formazione Il banchiere effettua il controllo dei versadi alcune parole e ha vari significati: 1 menti. 2 Sorveglianza, vigilanza: La maeOpposizione (controbattere). 2 Direzione stra ha sempre la classe sotto controllo. 3 contraria (contromano). Dominio: Ha il controllo di tutte le azioni cóntro [con-tro] prep. 1 In contrasto della società. 4 Capacità di frenare le procon: Scioperiamo contro i tagli al perso- prie emozioni: Non perde mai il controllo. nale. 2 Di fronte, davanti: Sistemerò la sin. 1 revisione, esame, 3 gestione scrivania contro la parete. 3 In direzione controllóre [con-trol-lo-re] n.m. Persocontraria: Navigano contro corrente. / avv. na che ha il compito di verificare qualIn modo opposto, in posizione contraria: cosa: Ho esibito il biglietto al controllore. Qualunque proposta io faccia tu sei sem- controlùce [con-tro-lu-ce] avv. In dipre contro. / n.m.inv. Aspetto negativo: rezione opposta a quella da cui viene la Prima di decidere esamina i pro e i contro. luce: Ho scattato una foto controluce. controbàttere [con-tro-bat-te-re] contromàno [con-tro-ma-no] avv. In v.intr. Replicare, ribattere: Cercavo di senso opposto a quello indicato dai secontrobattere ai suoi rimproveri. gnali stradali: Stava guidando contromano. II - si coniuga come battere. contromàrca [con-tro-mar-ca] n.f. Tescontrocorrènte [con-tro-cor-ren-te] sera o gettone che consente di riprendere n.f. Corrente diretta in senso contrario ciò che è stato lasciato in un guardaroba o a un’altra corrente. / avv. In direzione in un deposito. opposta a quella più comune e diffusa: Va pl. contromarche sempre controcorrente. contromisùra [con-tro-mi-su-ra] n.f. controffensìva [con-trof-fen-si-va] n.f. Provvedimento diretto a evitare o ad af-


contromossa

215

frontare situazioni sfavorevoli: Dobbiamo adottare adeguate contromisure. contromòssa [con-tro-mos-sa] n.f. Mossa compiuta in opposizione a quella dell’avversario: Attendiamo la loro contromossa. contropàrte [con-tro-par-te] n.f. Parte avversaria in un processo. contropiède [con-tro-pie-de] n.m. Nel calcio e in altri sport con la palla, contrattacco improvviso effettuato mentre la squadra avversaria è proiettata in avanti.

controproducènte [con-tro-pro-du-

cen-te] agg. Che produce l’effetto contra-

rio a quello desiderato: Il suo intervento è stato controproducente. contrórdine [con-tror-di-ne] n.m. Ordine opposto a uno precedente: I soldati hanno ricevuto un contrordine. controrifórma [con-tro-ri-for-ma] n.f. Movimento riformatore della vita religiosa promosso dalla Chiesa cattolica nel XVI secolo contro la Riforma protestante. controsènso [con-tro-sen-so] n.m. Affermazione che contiene una contraddizione in se stessa.

convenire

turba suscitando desiderio: Quell’attrice ha uno sguardo molto conturbante. contusióne [con-tu-sio-ne] n.f. Ammaccatura senza ferite della pelle provocata da un urto: Cadendo ho riportato una contusione al ginocchio. sin. livido

contùso [con-tu-so] agg. Ammaccato, che presenta un livido.

convalescènte [con-va-le-scen-te] agg.

e n.m. e f. Detto di chi sta guarendo da una malattia ma non è ancora completamente ristabilito: Non può fare ginnastica perché è ancora convalescente. convalescènza [con-va-le-scen-za] n.f. Stato di chi, superata la fase critica di una malattia, non è ancora completamente in salute. convàlida [con-va-li-da] n.f. Nel linguaggio burocratico, conferma da parte di un organo superiore: Attendo la convalida dal Ministero. sin. ratifica

convalidàre [con-va-li-da-re] v.tr.

1

sin. assurdità

Confermare: Le indagini hanno convalidato i sospetti dei carabinieri. 2 Dichiarare valido: L’arbitro ha convalidato il goal.

Stato che ha lo scopo di smascherare le spie degli altri Stati.

di studiosi o esperti per approfondire argomenti di interesse comune.

direzione contraria a quella del vento. controvèrsia [con-tro-ver-sia] n.f. Disputa che nasce da un contrasto di opinioni, discussione: Oggi in ufficio è sorta una controversia fra due colleghi.

convenévole [con-ve-ne-vo-le] n.m. Atto di cortesia, complimento: La mamma ha accolto gli ospiti con mille convenevoli. conveniènte [con-ve-nien-te] agg. 1 Vantaggioso: Nelle svendite si fanno affari convenienti. 2 Adatto per una certa occasione: Per la cerimonia cerca di indossare un abito conveniente.

controspionàggio [con-tro-spio-nag- contr. 1 smentire, 2 annullare, invalidare gio] n.m. Organizzazione segreta di uno convégno [con-ve-gno] n.m. Riunione pl. controspionaggi controvènto [con-tro-ven-to] avv. In

sin. diverbio, contrasto controvèrso [con-tro-ver-so] agg. Molto

discusso, interpretato in modi diversi: Il significato di quella poesia è controverso. controvòglia [con-tro-vo-glia] avv. In contrasto con i propri desideri, malvolentieri: Il tuo amico studia controvoglia. contr. volentieri contumàcia [con-tu-ma-cia] n.f. Assen-

za dell’imputato al processo: L’imputato è stato condannato in contumacia. contundènte [con-tun-den-te] agg. Detto di arma o oggetto, che può produrre ferite e lesioni: L’arbitro è stato colpito da un corpo contundente. conturbànte [con-tur-ban-te] agg. Che

sin. congresso

contr. 1 svantaggioso, 2 inopportuno conveniènza [con-ve-nien-za] n.f.

1

Vantaggio, utilità: Non c’è alcuna convenienza a fare spesa in quel negozio. 2 Buona educazione, cortesia: Siamo andati a fare una visita di convenienza ai vicini. sin. 2 gentilezza convenìre [con-ve-ni-re] v.tr. Stabilire di

comune accordo: Negoziante e cliente convennero il prezzo dell’auto. / v.intr. 1 Essere d’accordo su qualcosa: Convengo con te sulla bellezza di questo quadro. 2 Giungere in uno stesso luogo, radunarsi: Molti giovani sono convenuti a Roma per il concerto. /

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


convention

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

convitato

216

v.intr.impers. Essere opportuno, tornare fiumi convergono verso il mare. 2 Tendere a coincidere, avere lo stesso fine: Le noutile: Conviene ignorare le sue offese. stre argomentazioni convergono. III - si coniuga come venire. II - ind.pass.rem. io conversi, tu conver/ v.intr.pron. (convenirsi) Essere adatto, gesti, egli converse, noi convergemmo, addirsi: Tali parole non si convengono a voi convergeste, essi conversero; part. un bimbo. pass. converso. v.tr.: sin. pattuire, v.intr.: sin. 1 concordare, 2 confluire, v.intr.pron.: sin. confarsi

sin.

prossimo mese si terrà una convention tra gli industriali della mia regione.

Chiacchierare, discorrere.

1

confluire,

2

corrispondere, contr.

convention n.f.inv. Riunione, congres- divergere, 2 discordare so nel mondo politico o degli affari: Il conversàre [con-ver-sa-re] e parola inglese convènto [con-ven-to] n.m. Edificio do-

1

v.intr.

conversazióne [con-ver-sa-zio-ne] n.f.

Colloquio, dialogo, chiacchierata.

conversióne [con-ver-sio-ne] n.f.

1

Cambiamento radicale di opinioni o di MA ccontentarsi di ciò che passa il convento. fede religiosa: Famosa è la conversione di (Accontentarsi del poco che si possiede o San Paolo. 2 Mutamento, trasformazione: La centrale si occupa della conversione dei che ci viene offerto.) convenùto [con-ve-nu-to] n.m. Ciò che raggi solari in energia elettrica. 3 Inverè stato stabilito di comune accordo: Ho sione del senso di marcia: Qui è vietata la conversione a U. ottenuto meno del convenuto. convenzionàle [con-ven-zio-na-le] agg. convertìre [con-ver-ti-re] v.tr. 1 Con1 Stabilito con un accordo: Le carte geo- vincere qualcuno a cambiare radicalmengrafiche utilizzano segni convenzionali. 2 te opinioni o fede religiosa. 2 Cambiare, Che segue le normali consuetudini senza trasformare: Il Parlamento ha convertito introdurre novità: Quell’insegnante segue i il decreto in legge. / v.rifl. (convertirsi) Cambiare radicalmente opinioni o fede programmi convenzionali. religiosa: Si è convertito al cristianesimo. contr. 2 innovativo convenzionàto [con-ven-zio-na-to] agg. convèsso [con-ves-so] agg. 1 Curvo verVincolato da un accordo a fornire determi- so l’esterno: Le lenti dei miei occhiali sono nati servizi: Il mio medico è convenzionato convesse. 2 In geometria, detto di angolo che misura meno di 180 gradi. con l’ASL. convenzióne [con-ven-zio-ne] n.f. 1 contr. 1 2 concavo Accordo fra più persone o Stati o enti: I convincènte [con-vin-cen-te] agg. Capadue Paesi hanno firmato una convenzione ce di persuadere qualcuno. economica. 2 Regola accettata dalla mag- convìncere [con-vin-ce-re] v.tr. Persuagioranza: Quel ragazzo si ribella a tutte le dere qualcuno ad accettare, a fare o a non convenzioni. 3 Intesa raggiunta riguardo fare qualcosa: Il mio amico mi ha convinto all’uso di unità di misura o simboli, affin- a praticare uno sport. II - si coniuga come vincere. ché siano compresi da tutti: Allo stop, per / v.rifl. (convincersi) Persuadersi: Mi sono convenzione, le automobili si fermano. convergènte [con-ver-gen-te] agg. 1 convinto della sua bravura. Diretto verso lo stesso punto, detto di ret- v.tr.: contr. distogliere, dissuadere, v.rifl.: te o segmenti. 2 Che tende a coincidere, contr. dissuadersi detto di opinioni o interessi: Le nostre idee convìnto [con-vin-to] agg. Sicuro di quello che pensa o che fa: Mio fratello è sono convergenti. un vegetariano convinto. contr. 1 divergente, 2 discordante convergènza [con-ver-gen-za] n.f. 1 sin. persuaso, certo Direzione verso un unico punto o limite. convinzióne [con-vin-zio-ne] n.f. 1 Cer2 Coincidenza, accordo: Per fortuna nella tezza di qualcosa: Ha la convinzione che sarà promosso. 2 Opinione: È bene rispetsquadra c’è convergenza di idee. tare le convinzioni degli altri. contr. 1 2 divergenza, 2 disaccordo convèrgere [con-ver-ge-re] v.intr. 1 contr. 1 incertezza, dubbio Andare nella stessa direzione: Quei due convitàto [con-vi-ta-to] n.m. Chi prende ve vive una comunità di religiosi.


convitto

coperta

217

parte a un banchetto.

rare insieme per raggiungere lo stesso

i giovani vivono e studiano.

nizzazione della festa.

vivono insieme senza essere sposati.

cietà che gestisce un’attività economica

convìtto [con-vit-to] n.m. Istituto in cui obiettivo: Tutti hanno cooperato all’orgaconvivènte [con-vi-ven-te] agg. e n.m. sin. collaborare e f. Detto di un uomo e di una donna che cooperatìva [co-o-pe-ra-ti-va] n.f. So-

convivènza [con-vi-ven-za] n.f. Vita insie- per il vantaggio comune di tutti i soci, che

me ad altri: La loro convivenza è piacevole.

sin. coabitazione convìvere [con-vi-ve-re] v.intr. Vivere

insieme: Mio cugino convive con una ragazza inglese. II - si coniuga come vivere.

sin. coabitare convìvio [con-vi-vio] n.m. Grande pran-

zo a cui sono invitate più persone. convocàre [con-vo-ca-re] v.tr. 1 Chiamare per una riunione: La maestra convocò i genitori per martedì. 2 Nello sport, chiamare a far parte della squadra: L’allenatore convoca i giocatori per la partita. I - ind.pres. io convoco, tu convochi... convocazióne [con-vo-ca-zio-ne] n.f. 1 Invito a riunirsi: La convocazione dell’assemblea è per domani. 2 Invito a far parte della squadra in occasione di una partita. convogliàre [con-vo-glia-re] v.tr. 1 Riunire più cose o persone e dirigerle verso un determinato luogo: Il vigile convoglia il traffico verso la statale. 2 Detto di corsi d’acqua, portare via con sé: La corrente del fiume in piena convoglia molti detriti. I - ind.pres. io convoglio, tu convogli... convòglio [con-vo-glio] n.m. Gruppo di veicoli che procedono in colonna: Un convoglio di autotreni sta blocccando il traffico. collettivo, pl. convogli convolàre [con-vo-la-re] v.intr. Prende-

re il volo, usato quasi esclusivamente nella loc. convolare a nozze con il significato di ‘sposarsi’. convulsióne [con-vul-sio-ne] n.f. 1 Contrazione improvvisa e incontrollabile di alcuni muscoli. 2 Manifestazione violenta di uno stato d’animo: Per lo sdegno ebbe una convulsione di pianto.

dividono tra loro le spese e i guadagni.

sin. consorzio

cooperazióne [co-o-pe-ra-zio-ne] n.f. Collaborazione di più persone per uno scopo comune: Per avere la città pulita è necessaria la cooperazione dei cittadini. Non si usa al plurale.

coordinaménto [co-or-di-na-men-to]

n.m. Azione di ordinare e controllare insieme attività diverse: Un famoso studioso si occuperà del coordinamento della ricerca scientifica.

sin. organizzazione coordinàre [co-or-di-na-re] v.tr. Orga-

nizzare insieme elementi diversi per conseguire uno scopo: Bisogna coordinare il lavoro per raggiungere buoni risultati. coordinàta [co-or-di-na-ta] n.f. 1 In geometria, numero che permette di individuare un punto su una retta, su un piano o nello spazio. 2 In geografia, riferimenti di latitudine e longitudine che individuano un punto sulla superficie terrestre. 3 In grammatica, frase che si trova allo stesso livello della frase reggente. Coordinata 2 si usa soprattutto al plurale.

coordinatìvo [co-or-di-na-ti-vo] agg. In

grammatica, detto di congiunzione che unisce due termini di una frase o due frasi della stessa specie e dello stesso grado. coordinatóre [co-or-di-na-to-re] n.m. Chi ordina e organizza le attività di un gruppo: È il coordinatore del dibattito. f. coordinatrice, m.pl. coordinatori, f.pl. coordinatrici coordinazióne [co-or-di-na-zio-ne] n.f.

Azione del organizzare insieme più attività. 2 Scioltezza e armonia dei movimenti: Quel ginnasta ha una buona coordisin. 2 scoppio nazione. 3 In grammatica, unione di più convùlso [con-vul-so] agg. 1 Accompa- elementi di una frase o di frasi della stessa gnato da brusche contrazioni dei muscoli: specie e dello stesso grado. Non si usa al plurale. A causa del freddo fu scosso da un tremito convulso. 2 Frenetico, intenso: Oggi il copèrchio [co-per-chio] n.m. Arnese che traffico è convulso. serve per chiudere pentole, vasi e simili. sin. 1 spasmodico, contr. 2 ordinato cooperàre [co-o-pe-ra-re] v.intr. Lavo-

1

pl. coperchi copèrta [co-per-ta] n.f. 1 Tessuto di lana

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


copertina

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

218

copyright

con cui riscaldarsi quando si è a letto. 2 fondo: Abbiamo brindato con una coppa Ponte scoperto di una nave: siamo saliti in di spumante. 2 Trofeo a forma di vaso o calice: L’atleta ha vinto una coppa. 3 Al coperta a prendere il sole. plurale, uno dei quattro semi delle carte sin. 1 plaid copertìna [co-per-ti-na] n.f. Rivestimen- da gioco italiane. to esterno che protegge quaderni, libri, còppia [cop-pia] n.f. 1 Due elementi della stessa specie considerati insieme: riviste...: Mi piace la copertina del libro. copèrto [co-per-to] agg. 1 Chiuso, ri- Quella coppia di ballerini è bravissima. 2 parato: Pratico il nuoto in una piscina co- Due persone legate da matrimonio o da perta. 2 Cosparso di qualcosa: Ho trovato relazione amorosa. vecchi giornali coperti di polvere. 3 Detto sin. paio del cielo pieno di nuvole: Da alcuni giorni cóppo [cop-po] n.m. Tegola curva impieil cielo è coperto. 4 Riparato da vestiti ben gata nelle coperture dei tetti. caldi: Quando è freddo esco ben coperto. coprìre [co-pri-re] v.tr. 1 Mettere qual/ n.m. 1 Tutto l’occorrente che si pre- cosa sopra o davanti o intorno a un oggetpara sulla tavola per ogni convitato: Al to per proteggerlo o ripararlo: Coprì l’auto ristorante si deve pagare anche il coperto. con un telo. 2 Vestire con abiti pesanti: 2 Luogo riparato: Quando è scoppiato il Copri il bimbo quando esce. 3 Nascondere alla vista: Così mi copri lo schermo della temporale siamo corsi al coperto. agg.: contr. 1 scoperto, 3 sereno, 4 svestito TV. 4 Colmare: Lo zio mi copre di doni. 5 copertóne [co-per-to-ne] n.m. Parte di Percorrere: Il podista coprì la distanza in gomma che riveste la camera d’aria delle un’ora. 6 Proteggere: Il fuoco del cannone coprì la ritirata dell’esercito. ruote. copertùra [co-per-tu-ra] n.f. 1 Struttura Il verbo coprire, unito ad alcune parole, forma molti nomi composti: che chiude o riveste: Ha messo una coper- c opricapo n.m.inv. = berretto, cappello tura sopra la terrazza. 2 Ciò che si usa - c oprifuoco n.m. = ordine di non circoper nascondere qualcosa: Usava una falsa lare in città in certe ore (pl. coprifuochi) identità come copertura. 3 Difesa: Quella - c opriletto n.m.inv. = coperta che si stensquadra attua un gioco di copertura. de sopra il letto rifatto còpia [co-pia] n.f. 1 Riproduzione esatta - c oprimaterasso n.m. = stoffa che protegdi uno scritto: Mi fai una copia della lettege il materasso ra? 2 Riproduzione di un’opera d’arte originale. 3 Persona molto rassomigliante: / v.intr.pron. (coprirsi) Essere cosparso Quella ragazza è la copia della zia. 4 Ogni di qualcosa, velarsi: Il cielo si è coperto esemplare di uno stesso libro o di una di nuvole. / v.rifl. (coprirsi) 1 Ripararsi stessa rivista: Furono stampate migliaia dal freddo con indumenti pesanti: Copriti di copie di quel libro. 5 Abbondanza: Nella perché fa freddo. 2 Proteggersi: Il pugile si copriva dai colpi dell’avversario. dispensa c’è una gran copia di viveri. sin. 1 facsimile, 5 ricchezza copiàre [co-pia-re] v.tr.

Riprodurre esattamente un originale: Devo copiare in bella il tema. 2 Imitare un altro: Il mio compagno di banco copia le mie battute. I - ind.pres. io copio, tu copi... copióne [co-pio-ne] n.m. Testo teatrale o cinematografico dove sono scritte le battute dei singoli attori. copióso [co-pio-so] agg. Abbondante: La neve cadeva copiosa sulla città. 1

contr. scarso copisterìa [co-pi-ste-ri-a] n.f. Piccola im-

presa dove si eseguono copie di testi. còppa [cop-pa] n.f. 1 Bicchiere a calice di cristallo o di metallo, largo e poco

v.tr.: sin. 1 rivestire, 2 ammantare, 4 riempire, 6 difendere, contr. 1 2 3 scoprire, v.rifl.: sin. 2 difendersi, contr. 1 scoprirsi còpula [co-pu-la] n.f. In grammatica,

forma del verbo essere che unisce un aggettivo o un nome al soggetto: Nella frase “il cielo è sereno” “è” ha funzione di copula. copulatìvo [co-pu-la-ti-vo] agg. In grammatica, detto di elemento che congiunge. copyright n.m.inv. 1 Diritto d’autore: L’autrice di Harry Potter ha il copyright su tutti i suoi libri. 2 Marchio posto su un’opera a indicare chi possiede il diritto d’autore e l’anno in cui è stato stabilito: In un’opera il copyright è indicato dal simbolo . e parola inglese

©


coraggio

219

coràggio [co-rag-gio] n.m.

1 Forza d’animo nel superare situazioni difficili: Il soldato diede prova di grande coraggio. 2 Sfrontatezza, faccia tosta: Ha un bel coraggio a fare quelle proposte.

sin. 1 audacia, contr. 1 viltà, paura Si usa solo al singolare. MP rendere il coraggio a due mani. (Trovare la forza per affrontare una situazione difficile.) coraggióso [co-rag-gio-so] agg. Che

non indietreggia di fronte al pericolo, che dimostra forza d’animo. sin. ardito, contr. vile coràle [co-ra-le] agg.

Eseguito da più voci: Ascoltai dei canti corali. 2 Unanime, concorde: La proposta di uscire fu corale. / n.f. Coro a più voci: Canta in una corale. 1

agg.: sin. 2 collettivo corallìno [co-ral-li-no] agg. Costituito di

corallo: Le isole coralline si chiamano “atolli”. coràllo [co-ral-lo] agg.inv. Che ha colore rosso vivo. / n.m. 1 Animale marino di colore rosso a forma di polipo, che vive in colonie nei mari caldi. 2 Materiale ricavato dallo scheletro calcareo dell’animale che ha lo stesso nome, usato per produrre oggetti di ornamento: Ho una bella collana di corallo. 3 Colore rosso vivo. Coràno [Co-ra-no] n.m. Testo sacro dell’islamismo: Gli insegnamenti di Maometto sono contenuti nel Corano. coràzza [co-raz-za] n.f. 1 Armatura di cuoio o metallo che i soldati indossavano anticamente per proteggere il busto. 2 Rivestimento di materia dura delle tartarughe e di altri animali: La corazza della tartaruga è durissima. 3 Protezione, difesa: Il suo fare burbero è solo una corazza.

coricare

senti in alcuni strumenti musicali, che vibrando producono il suono: Un giovane pizzicava le corde della sua chitarra.

sin. 1 fune MT agliare la corda. (Fuggire.) Essere giù di corda. (Essere triste.) P La corda troppo tesa si spezza. (Per ogni cosa c’è un limite di resistenza che non bisogna superare.) Non si parla di corda a casa dell’impiccato. (Bisogna evitare qualsiasi accenno ad argomenti dolorosi per chi ci ascolta.) cordàta [cor-da-ta] n.f. 1 Insieme di per-

sone legate con una stessa fune durante la scalata di una montagna: Una cordata di scalatori ha raggiunto la vetta della montagna. 2 In campo finanziario, gruppo di acquirenti di un’azienda: Una cordata di imprenditori ha evitato il fallimento. cordiàle [cor-dia-le] agg. Gentile, cortese: Il nostro vicino di casa è una persona cordiale. / n.m. Bevanda alcolica tonificante: Vorrei un bicchierino di cordiale. cordialità [cor-dia-li-tà] n.f.inv. Cortesia, gentilezza: Ci accolse con cordialità. sin. affabilità, contr. freddezza, scortesia cordiglièra [cor-di-glie-ra] n.f. Catena

montuosa, in particolare quella dell’America Centrale e Meridionale: La cordigliera delle Ande si trova in America Meridionale. cordless agg. e n.m.inv. Detto di telefono senza fili che permette di parlare anche allontanandosi dalla centralina fissa: La nonna telefona con il cordless mentre cucina. e parola inglese cordòglio [cor-do-glio] n.m. Dolore pro-

fondo dovuto a un lutto: Abbiamo espresso il nostro cordoglio ai parenti del defunto. pl. cordogli

coreografìa [co-re-o-gra-fi-a] n.f. Arte corbellerìa [cor-bel-le-ri-a] n.f. Errore di creare figure di danza in armonia con sin. 2 guscio

grave, cretineria: Ha detto una corbelleria.

sin. balordaggine corbézzolo [cor-bez-zo-lo] n.m. Arbu-

sto sempreverde con bacche rosse, dolci e commestibili. còrda [cor-da] n.f. 1 Fascio di fili intrecciati usato per sostenere, sollevare o legare: Lega con la corda l’àncora alla barca. 2 In anatomia, ciascuna delle pieghe della laringe che vibrando producono la voce: Soffre di infiammazioni alle corde vocali. 3 Ognuno dei fili di nylon o metallo pre-

la musica, per vari generi di spettacolo. coreògrafo [co-re-o-gra-fo] n.m. Chi crea movimenti e figure di danza in armonia con la musica. f. coreografa, m.pl. coreografi, f.pl. coreografe coriàndolo [co-rian-do-lo] n.m. 1 Ognu-

no dei pezzettini di carta colorata che si lanciano a Carnevale. 2 Pianta dai frutti aromatici. coricàre [co-ri-ca-re] v.tr. 1 Mettere a letto: L’infermiera corica l’ammalato. 2

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


corista

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

220

Sistemare in posizione orizzontale. I - ind.pres. io corico, tu corichi... / v.rifl. (coricarsi) Andare a letto, sdraiarsi: Mi corico troppo tardi la sera. v.rifl.: contr. alzarsi corìsta [co-ri-sta] n.m. e f. Persona che

canta in un coro.

m.pl. coristi, f.pl. coriste cormoràno [cor-mo-ra-no] n.m. Grosso

uccello acquatico con piedi palmati, becco lungo e uncinato in punta e piccolo sacco sotto la mandibola. cornàcchia [cor-nac-chia] n.f. 1 Uccello dal becco grosso e leggermente curvo e dal piumaggio nero o grigio scuro. 2 Persona fastidiosa che chiacchiera troppo: Quella cornacchia brontola tutto il giorno. cornamùsa [cor-na-mu-sa] n.f. Strumento a fiato formato da due o più canne collegate a una sacca di pelle gonfiabile. còrnea [cor-ne-a] n.f. Membrana trasparente della parte anteriore dell’occhio. corner n.m.inv. Nel gioco del calcio, calcio d’angolo.

corpo

ciole e lumache. 4 Oggetto portafortuna simile nella forma alla sporgenza d’osso sulla testa degli animali: Tiene sempre in tasca un corno rosso. 5 Strumento musicale in ottone formato da un lungo tubo ritorto che termina in un’ampia campana. pl. 1 3 corna (f.), pl. 4 5 corni (m.), sin. 4 amuleto MP rendere il toro per le corna. (Affrontare un difficile problema con decisione.) Dire peste e corna di una persona. (Parlare male di qualcuno.) cornùto [cor-nu-to] agg. 1 Che ha le cor-

na: Il cervo è un animale cornuto. 2 Detto di uomo o donna traditi dal proprio coniuge. còro [co-ro] n.m. 1 Gruppo di persone che eseguono insieme un canto: Faccio parte del coro della parrocchia. 2 Canto eseguito da più persone: Gli alpini cantavano cori di montagna. 3 In una chiesa cristiana, spazio riservato ai cantori dietro l’altare maggiore: Il coro della chiesa è da restaurare. 4 Insieme di parole pronunciate o gridate contemporaneamente da e parola inglese più persone: Alla decisione dell’arbitro si M S alvarsi in corner. (Salvarsi all’ultimo levò un coro di proteste da parte dei tifosi. minuto.) coròlla [co-rol-la] n.f. Parte del fiore forcornétta [cor-net-ta] n.f. 1 Ricevitore mata da petali. telefonico: Alza la cornetta e rispondi. 2 coróna [co-ro-na] n.f. 1 Ornamento di Strumento musicale a fiato simile alla metallo prezioso, o anche di fiori, che cintromba. 3 Chi suona lo strumento che ha ge il capo: La regina indossò una corona di lo stesso nome. diamanti. 2 Simbolo del potere regale: I cornétto [cor-net-to] n.m. 1 Piccolo due feudatari si contesero la corona con le dolce a forma di mezzaluna, croissant. 2 armi. 3 Cerchio di fiori intrecciati che si Cono di cialda pieno di gelato: Vorrei un depone davanti a un monumento durante cornetto alla cioccolata. 3 Oggetto porta- una cerimonia, o che adorna un carro fufortuna a forma di piccolo corno: Tiene nebre. 4 Parte del dente che sporge dalla nell’auto un cornetto rosso. gengiva. 5 Moneta di alcuni Stati europei, cornflakes n.m.pl. Fiocchi di mais sof- specialmente scandinavi. 6 Insieme di fiato che si mangiano con il latte soprat- cose o persone disposte in cerchio: Una tutto a colazione. corona di tifosi circonda il vincitore. 7 e parola inglese Serie di grani che si fanno scorrere tra le cornìce [cor-ni-ce] n.f. 1 Telaio in cui si fis- dita durante il rosario. sano quadri, fotografie e simili. 2 Qualsiasi sin. 1 diadema, 6 circolo elemento che contorni e dia risalto a qual- coronaménto [co-ro-na-men-to] n.m. cosa: I monti fanno da cornice al paesaggio. Compimento, realizzazione: Il matrimonio cornicióne [cor-ni-cio-ne] n.m. Parte su- fu il coronamento dei suoi sogni. periore della facciata di un edificio. coronàre [co-ro-na-re] v.tr. 1 Stare incòrno [cor-no] n.m. 1 Sporgenza d’osso torno, circondare: I monti coronano il sulla testa di alcuni mammiferi: La capra lago. 2 Realizzare, portare a termine: Doha le corna. 2 Sostanza ricavata dalle mani coronerà il sogno di sposarsi. sporgenze ossee degli animali, usata per sin. 1 cingere, 2 attuare produrre oggetti vari (scatole, pettini...). 3 còrpo [cor-po] n.m. 1 In fisica, parte di Protuberanza carnosa sul capo di chioc- materia che occupa uno spazio: L’astro-


corporale

221

correzione

nomo osserva i corpi celesti. 2 Organismo umano o animale: Ercole aveva un corpo molto robusto. 3 Oggetto: Mi colpì con un corpo contundente. 4 Cadavere: La polizia trovò il corpo di un uomo. 5 Insieme di persone che svolgono la stessa professione: Oggi c’è uno sciopero del corpo insegnante. 6 Parte principale e più consistente di qualcosa: Hanno restaurato il corpo della chiesa. 7 In tipografia, dimensione delle lettere stampate: In quella stampa hanno usato un corpo molto piccolo.

corrènte [cor-ren-te] agg.

contr. spirituale, morale corporatùra [cor-po-ra-tu-ra] n.f. Strut-

n.f.: sin. 1 flusso, 4 elettricità córrere [cor-re-re] v.tr. 1 Disputare una

1 Che scorre, detto di acqua disponibile per usi domestici grazie a un sistema di condutture. 2 Che si sta svolgendo: L’anno corrente ha avuto un buon inizio. 3 Comune, abituale: Nel linguaggio corrente sono entrate molte parole straniere. / n.f. 1 Massa d’acqua in movimento: La corrente di un fiume trascina vari detriti. 2 Massa d’aria in movimento: Se non ti vuoi raffreddare evita la corrente. 3 Insieme di idee condivise da un gruppo: Nel partito politico ci sin. 3 cosa, 5 categoria, gruppo sono correnti diverse. 4 Energia elettrica. / MA corpo morto. (Con passione, impeto.) n.m. Usato solo nella loc. al corrente con corporàle [cor-po-ra-le] agg. Che riguar- il significato di ‘informato, a conoscenza da il corpo umano. di qualcosa’: Ero al corrente delle novità.

tura del corpo umano.

gara: Corse il Giro d’Italia cinque volte. 2 Affrontare, andare incontro: Agendo così corre un pericolo. / v.intr. 1 Procedere da il corpo umano: I bambini devono im- velocemente sia a piedi che con mezzi di parare a conoscere la struttura corporea. locomozione: Amo correre per le strade di corpóso [cor-po-so] agg. Consistente: La campagna. 2 Affrettarsi: La zia corse a chiabesciamella deve essere corposa. mare il medico. 3 Detto della strada, snosin. denso, contr. fluido, inconsistente darsi: La strada corre verso il mare. 4 Detto corpulènto [cor-pu-len-to] agg. Grosso, del tempo, trascorrere velocemente: Come di corporatura massiccia. corre il tempo! 5 Scorrere: Il sangue corre corpùscolo [cor-pu-sco-lo] n.m. Corpo nelle vene. 6 Detto di notizie, diffondersi: di piccolissime dimensioni. Quella diceria corse sulla bocca di tutti. corredàre [cor-re-da-re] v.tr. Fornire del II - ind.pass.rem. io corsi, tu corresti, necessario: I miei genitori mi hanno correegli corse, noi corremmo, voi correste, dato di tutto il materiale scolastico. essi corsero; part.pass. corso. sin. costituzione, fisico corpòreo [cor-po-re-o] agg. Che riguar-

sin. dotare, provvedere corrèdo [cor-re-do] n.m.

Insieme del vestiario, della biancheria personale e per la casa: La sposa aveva un ricco corredo. 2 Attrezzatura, equipaggiamento per una determinata attività: Ho acquistato tutto il corredo per le escursioni in montagna. 3 Ciò che si è imparato studiando: Il nuovo alunno ha un ottimo corredo di conoscenze. corrèggere [cor-reg-ge-re] v.tr. 1 Migliorare eliminando gli errori: L’insegnante ha corretto i nostri temi. 2 Detto di bevande, modificarne il sapore aggiungendo qualche sostanza: Il babbo ha corretto il caffè con il cognac. 3 Far notare a una persona un errore per renderla migliore: I genitori cercano di correggere i figli. II - si coniuga come reggere. correlazióne [cor-re-la-zio-ne] n.f. Legame reciproco tra due o più elementi: C’è correlazione fra i due avvenimenti. 1

v.intr.: sin. 2 precipitarsi correttézza [cor-ret-tez-za] n.f.

1 Esattezza, precisione: Sa scrivere con correttezza sotto dettatura. 2 Lealtà verso gli altri: Apprezzo molto la tua correttezza.

contr. 1 imprecisione, 2 scorrettezza corrètto [cor-ret-to] agg. 1 Esatto: L’e-

sercizio è corretto. 2 Educato: È molto corretto nel parlare. 3 Onesto: È una persona corretta. 4 Detto di bevanda, modificata con l’aggiunta di qualche sostanza: Ha ordinato un caffè corretto con il rum. contr. 1 3 scorretto, 2 maleducato, sgarbato

correttóre [cor-ret-to-re] n.m.

1 Chi corregge: Il correttore ha individuato molti errori nella bozza del libro. 2 Sostanza coprente usata per cancellare gli errori nelle pagine dattiloscritte.

f. correttrice, m.pl. correttori, f.pl. correttrici, 2 pl. correttori correzióne [cor-re-zio-ne] n.f. 1 Azione 1

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


corrida

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

222

di togliere gli errori: La maestra è impegnata nella correzione dei temi. 2 Segno che indica un errore in uno scritto: Il tuo compito è pieno di correzioni.

sin. 1 revisione corrìda [cor-ri-da] n.f. Combattimento

fra il toro e il torero, tipica della Spagna, del Portogallo e di alcuni Paesi dell’America Latina. corridóio [cor-ri-do-io] n.m. Ambiente di passaggio lungo e stretto che mette in comunicazione le stanze adiacenti. pl. corridoi

corruzione

coincidere: In questa pagina il disegno non corrisponde al testo. 2 Essere adeguato: Questa vacanza corrisponde ai miei sogni. 3 Inviare lettere a qualcuno e riceverne in risposta: Corrispondo con un ragazzo russo. II - si coniuga come rispondere.

v.tr.: sin. 1 versare, erogare, 2 contraccambiare, v.intr.: contr. 1 differire corroborànte [cor-ro-bo-ran-te] n.m.

Sostanza o farmaco che dà vigore. corroboràre [cor-ro-bo-ra-re] v.tr. Dare forza e vigore: Il soggiorno in montagna lo ha corroborato.

corridóre [cor-ri-do-re] n.m. Atleta che sin. irrobustire corródere [cor-ro-de-re] v.tr. Consumapartecipa a una gara di corsa.

re a poco a poco, intaccare: La ruggine corrode il ferro. II - si coniuga come rodere. effettua un servizio pubblico di trasporto di passeggeri o merci lungo un percorso / v.intr.pron. (corrodersi) Consumarsi lentamente: Con il passare degli anni quedi linea e con orari stabiliti. sto materiale si è corroso. sin. autobus corrière [cor-rie-re] n.m. Persona incari- corrómpere [cor-rom-pe-re] v.tr. 1 Danneggiare, rovinare: Il calore corrompe cata di consegnare lettere o pacchi. corrimàno [cor-ri-ma-no] n.m. Barra il latte. 2 Offrire denaro in cambio di un collocata lungo una scala o nei mezzi di favore illegale: Un carcerato corruppe una trasporto, usata come appoggio: Il nonno guardia. 3 Inquinare: Gli scarichi industriali corrompono le acque del mare. sale le scale appoggiandosi al corrimano. II - si coniuga come rompere. corrispettìvo [cor-ri-spet-ti-vo] agg. Corrispondente. / n.m. Ciò che si dà come sin. 1 guastare, 2 comprare, 3 contaminacompenso: Deve avere ancora il corrispet- re, contr. 3 purificare, sanare corrosióne [cor-ro-sio-ne] n.f. Lenta e tivo del suo lavoro. corrispondènte [cor-ri-spon-den-te] progressiva erosione di un materiale. agg. Equivalente, proporzionato: Il denaro corrosìvo [cor-ro-si-vo] agg. Che sgrericevuto è corrispondente al lavoro svolto. / tola, che corrode: Quell’acido è corrosivo. n.m. e f. 1 Giornalista inviato in un luogo corrótto [cor-rot-to] agg. 1 Che fa favori a raccogliere informazioni: Ascoltiamo le illegali dietro pagamento: Quel politico è notizie dal corrispondente da Londra. 2 corrotto. 2 Guasto, inquinato, avariato: In Persona con cui si scambiano lettere: Ho questa stanza c’è aria corrotta. / n.m. Persona che per denaro viene meno ai propri una corrispondente francese. agg.: sin. adeguato, conforme, n.m. e f.: doveri: Non fidatevi di quel corrotto! f. corritrice, m.pl. corridori, f.pl. corritrici corrièra [cor-rie-ra] n.f. Autoveicolo che

sin. 1 inviato

agg.: sin. 1 disonesto, 2 alterato, deteriora-

contatto per corrispondenza. 2 Insieme di lettere e pacchi inviati per posta: Il portalettere ha già consegnato la corrispondenza. 3 Conformità, accordo: Fra loro c’è corrispondenza di interessi.

gliato in volto per la rabbia. corrugàre [cor-ru-ga-re] v.tr. Increspare la pelle del viso, manifestando rabbia o preoccupazione: Il babbo lo ascoltava corrugando la fronte. I - ind.pres. io corrugo, tu corrughi...

corrispondènza [cor-ri-spon-den-za] to, contr. 1 integro, onesto n.f. 1 Scambio di lettere: Resteremo in corrucciàto [cor-ruc-cia-to] agg. Acci-

sin. 2 posta, 3 coincidenza, intesa corrispóndere [cor-ri-spon-de-re] v.tr.

Dare come compenso: Il mio datore di lavoro mi corrisponde una paga mensile. 2 Ricambiare un sentimento: Il tuo amore non è corrisposto. / v.intr. 1 Equivalere, 1

sin. aggrottare corruzióne [cor-ru-zio-ne] n.f.

1 Situazione in cui si viene meno ai propri doveri per denaro: Un politico è stato accusato di corruzione. 2 Perdita di valori morali: Molti


corsa

223

parlano della corruzione della società.

contr. 1 integrità, sin. 2 dissolutezza córsa [cor-sa] n.f. 1 Andatura veloce: So-

no arrivato di corsa. 2 Gara di velocità: Parteciperò a una gara di corsa. 3 Tragitto di un mezzo pubblico: L’ultima corsa dell’autobus è alle venti. 4 Sforzo affannoso compiuto per raggiungere un obiettivo: Nella società moderna c’è la corsa al successo.

MD i corsa. (Frettolosamente.)

Fare una corsa in un luogo. (Andarci in fretta e restarci per poco tempo.) corsàro [cor-sa-ro] n.m. vedi PIRATA corsétto [cor-set-to] n.m. Bustino fem-

cortisone

sin. 2 reggia, palazzo, 4 aia M F are la corte a qualcuno. (Riservare alla persona amata attenzioni e gentilezze per conquistarla.) cortéccia [cor-tec-cia] n.f. 1 Rivestimen-

to che avvolge il tronco degli alberi. 2 In anatomia, parte esterna di alcuni organi: È uno studioso della corteccia cerebrale. 3 Aspetto esteriore, apparenza: Ha un animo sensibile dietro una rude corteccia. pl. cortecce, sin. 1 scorza corteggiaménto [cor-teg-gia-men-to]

n.m. 1 Insieme di gesti e parole gentili rivolte alla persona amata per conquistarla. 2 Insieme dei comportamenti che negli minile, elastico o con stecche. corsìa [cor-si-a] n.f. 1 Camerata di un animali precedono l’accoppiamento. ospedale con una o più file di letti: Ha corteggiàre [cor-teg-gia-re] v.tr. Rivolconosciuto gli altri ammalati della corsia. gere gesti e parole cortesi alla persona che 2 Parte della strada limitata dalle strisce e si ama per conquistarla: Ho corteggiato la destinata a un senso di marcia: L’auto ha mia compagna di scuola per un anno. invaso la corsia opposta. 3 Settore di una I - ind.pres. io corteggio, tu corteggi... pista o piscina assegnato a ogni atleta in corteggiatóre [cor-teg-gia-to-re] n.m. gara: Nuotava nella corsia centrale. Chi corteggia qualcuno. corsìvo [cor-si-vo] agg. 1 Detto della f. corteggiatrice, m.pl. corteggiatori, f.pl. scrittura che si esegue a mano, legando corteggiatrici l’una all’altra le lettere di una parola. 2 In cortèo [cor-te-o] n.m. 1 Fila di persone tipografia, detto di carattere simile a quel- che accompagnano qualcuno in una cerilo scritto a mano, inclinato verso destra. monia: Un corteo seguì gli sposi all’uscita / n.m. 1 Scrittura a mano: Quei bambini della chiesa. 2 Schiera di persone che sfinon sanno ancora scrivere in corsivo. 2 In lano in una manifestazione: Per le vie della tipografia, carattere simile a quello scritto città passò un corteo di studenti. a mano. 3 Nei giornali, breve articolo di collettivo, sin. 1 seguito attualità stampato con il carattere che ha cortése [cor-te-se] agg. Gentile, affabile. lo stesso nome. sin. garbato, contr. sgarbato córso [cor-so] n.m. 1 Percorso di una cortesìa [cor-te-si-a] n.f. 1 Garbo, genmassa d’acqua in movimento: Il corso di tilezza: Sei una persona piena di cortesia. quel fiume crea un’ansa. 2 Svolgimento 2 Gesto gentile, favore: La mamma vuole del tempo: Ho fatto vari viaggi nel corso ricambiare tutte le cortesie della vicina. dell’anno. 3 Ampia strada di una città: cortigiàno [cor-ti-gia-no] n.m. Chi fa Ogni sera i giovani passeggiano lungo parte della corte di un principe o di un re. il corso. 4 Circolazione di una moneta: cortìle [cor-ti-le] n.m. 1 Spazio scoperto Quella banconota è fuori corso. 5 Serie di all’interno di uno o più edifici: I bambini lezioni: Frequento un corso di cucina. giocano nel cortile. 2 Spazio davanti a una MD are corso a un lavoro. (Iniziarlo.) casa di campagna. córte [cor-te] n.f. 1 Nel Medioevo, insie- sin. 2 aia me dei terreni del feudo coltivati dai servi cortìna [cor-ti-na] n.f. 1 Tendaggio che o dai contadini liberi. 2 Residenza del re separa due ambienti: Lo stanzone era die della regina: La dama fu invitata a corte. viso da cortine di stoffa lucida. 2 Ciò che 3 Insieme delle persone che vivono con impedisce di vedere: Una cortina di nebbia i regnanti: Durante le battute di caccia la ci impediva di osservare il panorama. corte usciva dal castello. 4 Spazio situato sin. 1 tenda davanti a una casa colonica: Le oche raz- cortisóne [cor-ti-so-ne] n.m. Ormone zolano nella corte. 5 Insieme di giudici: La prodotto dalla corteccia di alcune ghiancorte si riunirà per emettere la sentenza. dole: Si sta curando con il cortisone.

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


corto

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

224

Non si usa al plurale.

córto [cor-to] agg.

Che ha scarsa lunghezza o una lunghezza inferiore al normale: Indossa i pantaloni corti. 2 Poco esteso nel tempo, breve: Il discorso del presidente è stato abbastanza corto. 3 Insufficiente, scarso: È di vista corta! 1

sin. 2 sbrigativo, 3 limitato, contr. 1 2 3 lungo cortocircùito [cor-to-cir-cui-to] o corto

cospargere

scienza. 3 Serietà nel compiere il proprio dovere: Quel ragazzo studia con coscienza. sin. 1 conoscenza, 3 scrupolosità, contr. 3 trascuratezza coscienzióso [co-scien-zio-so] agg. Dili-

gente e scrupoloso.

coscrìtto [co-scrit-to] n.m. Soldato di

leva, recluta. così [co-sì] avv. 1 In questo modo: Non puoi parlare così. 2 Tanto: Non cantare circuito n.m. Aumento dell’intensità di con voce così alta. / agg.inv. Tale: Io non corrente che provoca danni a un circuito vorrei mai un fratello così. / cong. 1 Talelettrico: L’incendio è stato provocato da mente (valore consecutivo in correlazione un cortocircuito. con “che”): Quella ragazza è così bella che pl. cortocircuiti sembra un angelo. 2 Tanto (valore comcortometràggio [cor-to-me-trag-gio] parativo in correlazione con “come”): Il n.m. Film di breve durata, per lo più di film non era così interessante come sostetipo documentaristico o pubblicitario. nevano tutti. 3 Perciò (valore conclusivo): pl. cortometraggi Pioveva, così mi sono bagnato tutto. corvè [cor-vè] n.f.inv. 1 Nel Medioevo, avv.: sin. 2 talmente, cong.: sin. 1 tanto servizio gratuito che il vassallo doveva cosicché [co-sic-ché] cong. Di modo che prestare al signore. 2 Lavoro pesante e in- (valore consecutivo): Sono tornato tardi a grato. 3 Servizio di fatica dei soldati: Oggi casa, cosicché non ho potuto studiare. quel soldato è di corvè in cucina. sin. perciò corvìno [cor-vi-no] agg. Nerissimo, come cosmètico [co-sme-ti-co] agg. e n.m. il colore delle penne di un corvo: Quella Detto di prodotto usato per conservare o ragazza ha i capelli corvini. migliorare la bellezza del viso e del corpo: còrvo [cor-vo] n.m. 1 Grosso uccello dal La mamma usa molti cosmetici. piumaggio nero. 2 Persona che si pensa m.pl. cosmetici, f.pl. cosmetiche porti sfortuna: Sei un corvo del malaugurio. còsmico [co-smi-co] agg. Che riguarda il sin. 2 iettatore cosmo, l’universo: Gli astronomi studiano còsa [co-sa] n.f. 1 Oggetto o argomento i fenomeni cosmici. di cui non si sa, non si vuole o non si può m.pl. cosmici, f.pl. cosmiche dire il nome: Parlami di quella cosa. 2 Og- cosmo- pref. È usato nella formazione di getto materiale: Non toccare le mie cose. 3 alcune parole con il significato di ‘monAvvenimento: Sono accadute cose terribili. do’, ‘universo’. 4 Azione, lavoro: Ho una cosa da fare. -cosmo suff. È usato nella formazione di MA cose fatte. (Quando tutto è terminato.) alcune parole con il significato di ‘monUna cosa da nulla. (Un’inezia.) do’, ‘universo’. còscia [co-scia] n.f. 1 Parte della gamba còsmo [co-smo] n.m. Universo. compresa fra l’anca e il ginocchio. 2 Parte cosmonàuta [co-smo-nau-ta] n.m. e f. analoga nel corpo degli animali: Vorrei Esploratore dello spazio, astronauta. mangiare la coscia del pollo. m.pl. cosmonauti, f.pl. cosmonaute pl. cosce cosmopolìta [co-smo-po-li-ta] agg. 1 cosciènte [co-scien-te] agg. 1 In grado Che ha una visione del mondo molto di ragionare: Nonostante la brutta caduta aperta: È un ragazzo cosmopolita. 2 Fresono rimasto cosciente. 2 Consapevole di quentato da persone di ogni parte del sé e delle proprie azioni: Sono cosciente mondo, internazionale: Londra è una città delle difficoltà del nuovo lavoro. cosmopolita. / n.m. e f. Chi considera cosin. 2 conscio, contr. 1 2 incosciente me patria il mondo intero. cosciènza [co-scien-za] n.f. 1 Consa- m.pl. cosmopoliti, f.pl. cosmopolite pevolezza: Non hai coscienza delle tue cospàrgere [co-spar-ge-re] v.tr. Sparcapacità. 2 Complesso dei valori morali di gere qua e là, disseminare: Cospargi di una persona: Ascolta la voce della tua co- zucchero quelle ciambelline.


cospetto

costituzione

225

II - si coniuga come spargere.

sin. coprire, rivestire cospètto [co-spet-to] o conspètto n.m.

Presenza, vista, usato specialmente nella loc.avv. al cospetto di con il significato di ‘alla presenza di’: Il cavaliere fu condotto al cospetto del re. cospìcuo [co-spi-cuo] agg. Notevole, ingente: Ha ricevuto una cospicua eredità. contr. scarso, irrisorio cospiràre [co-spi-ra-re] v.intr. vedi

CONGIURARE

cospiratóre [co-spi-ra-to-re] n.m. vedi CONGIURATO

costellàre [co-stel-la-re] v.tr.

1 Cospargere, disseminare: Ha costellato il disegno di puntini. 2 Essere presenti qua e là su una superficie: I lillà costellano il prato.

sin.

1 ricoprire, 2 punteggiare

costellàto [co-stel-la-to] agg. Pieno, disseminato: La strada era costellata di pozzanghere.

sin. cosparso

costellazióne [co-stel-la-zio-ne] n.f. In-

sieme di stelle che occupano una medesima zona del cielo e sembrano comporre una figura: Con il telescopio ho osservato la costellazione del Sagittario.

cospirazióne [co-spi-ra-zio-ne] n.f. vedi collettivo CONGIURA costernàto [co-ster-na-to] agg. Afflitto, còsta [co-sta] n.f. 1 Zona in cui terra addolorato. e mare si toccano: La costa del Gargano costernazióne [co-ster-na-zio-ne] n.f. è ricca di insenature. 2 Fianco, pendio: Percorremmo una costa ripida e sassosa. 3 Riga in rilievo sulla superficie di un tessuto: Indosserò i pantaloni di velluto a coste. 4 Nel corpo umano, costola. 5 In un libro, dorso che tiene unite tutte le pagine: La costa del libro è rovinata. sin. 1 litorale, 2 declivio costànte [co-stan-te] agg.

Detto di persona, tenace nei propositi e nei sentimenti: Sono costante nello studio. 2 Che non cambia, invariabile: In aula c’è una temperatura costante. 1

contr. 1 volubile, 2 incostante, instabile costànza [co-stan-za] n.f. Capacità di

perseverare, tenacia.

sin. perseveranza, fermezza, contr. incostanza, irregolarità costàre [co-sta-re] v.intr. 1 Avere un

prezzo: Quello zaino costa troppo. 2 Richiedere, comportare: La ricerca ci è costata una settimana di lavoro. sin. 2 implicare costatàre [co-sta-ta-re] v.tr. vedi CON-

STATARE

Dolore, afflizione: Assistettero con costernazione alla cerimonia funebre.

contr. allegrezza, gioia Non si usa al plurale. costièra [co-stie-ra] n.f. Tratto di costa. costièro [co-stie-ro] agg. Proprio della

costa: Vive in una zona costiera. sin. litoraneo

costituènte [co-sti-tu-en-te] agg. Che costituisce, che forma. / n.f. Assemblea eletta dal popolo per formare una nuova costituzione. costituìre [co-sti-tu-i-re] v.tr. 1 Fondare: I tifosi hanno costituito un club. 2 Formare: Molti Stati costituiscono l’Europa. 3 Rappresentare: Questa vittoria costituisce un grande incentivo per noi. 4 Nominare: La zia costituì il nipote erede universale. III - ind.pres. io costituisco, tu costituisci... / v.rifl. (costituirsi) Presentarsi spontaneamente alla giustizia, dichiarandosi colpevole di qualcosa: L’assassino si è costituito. / v.intr.pron. (costituirsi) Formarsi: Nell’assemblea si sono costituiti quattro gruppi. v.tr.: sin.

1

creare,

2

comporre,

3

essere,

costatazióne [co-sta-ta-zio-ne] n.f. vedi equivalere, 4 dichiarare, v.rifl.: sin. conseCONSTATAZIONE

gnarsi, v.intr.pron.: sin. comporsi

compresa fra il collo e l’addome. costeggiàre [co-steg-gia-re] v.tr. 1 Navigare vicino alla riva: Costeggeremo il lago con il gommone. 2 Fiancheggiare: Siepi fiorite costeggiano il viale. I - ind.pres. io costeggio, tu costeggi... costèi [co-stei] pron.dimostr. vedi COSTUI

1

costàto [co-sta-to] n.m. Parte del corpo costituzionàle [co-sti-tu-zio-na-le] agg.

Conforme alla Costituzione di uno Stato: Devi rispettare le leggi costituzionali. 2 Proprio della costituzione fisica di un individuo: Quella malattia è costituzionale. costituzióne [co-sti-tu-zio-ne] n.f. 1 Insieme di leggi che regolano l’ordinamento di uno Stato: La Costituzione italiana è in vigore dal 1948. 2 Struttura fisica: È di

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


costo

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

226

costituzione robusta.

sin. 2 fisico, corporatura còsto [co-sto] n.m. 1 Prezzo: Il costo di

questa cintura è inferiore a quello che pensavo. 2 Sacrificio, fatica necessaria: Ha pagato un alto costo per realizzare quello che voleva. / loc.prep. (a costo di) A rischio di: Li cercherò a costo di girare per ore.

n.m.: sin. 1 spesa MA ogni costo. (In qualunque modo.) còstola [co-sto-la] n.f. 1 Ciascuna delle

ossa arcuate della gabbia toracica: Si è fratturata una costola. 2 Dorso di un libro: Si è staccata la costola del dizionario. sin. 1 2 costa MM ettersi alle costole di una persona. (Seguirla da vicino.) Avere qualcuno alle costole. (Essere infastidito da qualcuno che si ha sempre accanto, essere tallonato.) costóne [co-sto-ne] n.m. Cresta spigolo-

sa, frequente in montagna, costituita da rocce dure. costóro [co-sto-ro] pron.dimostr. vedi COSTUI costóso [co-sto-so] agg. Che ha un prezzo molto alto: Quell’auto è molto costosa. sin. caro, contr. economico costrìngere [co-strin-ge-re] v.tr. Forza-

re, obbligare: La mamma mi ha costretto a mangiare la minestra. II - si coniuga come stringere. costrizióne [co-stri-zio-ne] n.f. Forzatura, imposizione: Non sopporto le costrizioni.

cottage

costruisce, chi edifica: Il costruttore ci consegnerà l’appartamento entro l’anno. f. costruttrice, m.pl. costruttori, f.pl. costruttrici costruzióne [co-stru-zio-ne] n.f. 1 Fab-

bricazione: Hanno iniziato la costruzione dell’edificio. 2 Edificio, casa: Abita in una vecchia costruzione. 3 In grammatica, disposizione di parole e frasi nel discorso. 4 Struttura di un componimento: La costruzione del romanzo è complessa. sin. 1 edificazione, 2 fabbricato costùi [co-stu-i] pron.dimostr. Questa

persona, riferito a chi sta vicino o è stato da poco nominato, spesso con valore spregiativo: Ma chi è costui? f. costei, m.f.pl. costoro costùme [co-stu-me] n.m.

1 Indumento usato per stare in spiaggia e fare il bagno. 2 Abitudine: È mio costume alzarmi presto la mattina. 3 Al plurale, insieme delle usanze di un popolo in un certo periodo: Sono affascinato dai costumi dei Pellerossa. 4 Abito caratteristico di un’epoca, di un popolo, di una maschera: A Carnevale indosserò il costume di Arlecchino. costumìsta [co-stu-mi-sta] n.m. e f. Chi disegna e confeziona abiti teatrali e cinematografici.

m.pl. costumisti, f.pl. costumiste cotechìno [co-te-chi-no] n.m. Salume di

carne e cotenna di maiale macinate. cotógna [co-to-gna] n.f. Mela dalla polpa aspra e molto profumata, prodotta sin. obbligo dall’albero detto “cotogno”. costruìre [co-stru-i-re] v.tr. 1 Fabbricare, cotóne [co-to-ne] n.m. 1 Pianta erbacea erigere: I muratori costruiscono una casa. tropicale con frutti a forma di capsula, i cui 2 Dare forma a un oggetto, a un pensiero, semi sono avvolti da fitta peluria bianca. 2 a un testo scritto...: Trova qualche difficol- Fibra tessile e tessuto ricavati dalla peluria tà nel costruire la frase. dei semi della pianta che ha lo stesso noIII - ind.pres. io costruisco, tu costruisci... me: Ho comprato una maglietta di cotone. 3 sin. 1 edificare, 2 comporre Peluria della pianta che ha lo stesso nome, costruttìvo [co-strut-ti-vo] agg. 1 Che usata per le medicazioni: Disinfetta la ferita riguarda il modo di fabbricare: La tecnica con cotone imbevuto di alcol. costruttiva moderna prevede misure anti- sin. 3 ovatta sismiche. 2 Che aiuta a migliorare qualNon si usa al plurale. cosa: Mi hai fatto una critica costruttiva. cotonifìcio [co-to-ni-fi-cio] n.m. Fabbricostrùtto [co-strut-to] n.m. 1 Modo di ca dove si fila e si tesse il cotone. ordinare le parole in una frase: Il costrutto pl. cotonifici della frase è sbagliato. 2 Senso logico: Tal- còtta [cot-ta] n.f. 1 Cottura. 2 Innamovolta fa discorsi senza costrutto. 3 Vantag- ramento improvviso: Mi sono preso una gio: Non ha ricavato alcun costrutto. cotta per la mia compagna di banco. sin. 1 costruzione, 2 logica, 3 profitto costruttóre [co-strut-to-re] n.m. Chi

sin. 2 infatuazione

cottage n.m.inv. Villetta di campagna.


cottimo

227

e parola inglese còttimo [cot-ti-mo] n.m. Forma di paga-

mento stabilita in proporzione al lavoro effettivamente eseguito e non alle ore lavorative necessarie per eseguirlo: Quel manovale lavora a cottimo. còtto [cot-to] agg. 1 Sottoposto a cottura: Mangio solo carne cotta. 2 Molto abbronzato: Il marinaio era cotto dal sole. 3 Allo stremo delle forze, stanchissimo: Quel giocatore è proprio cotto. 4 Innamorato: Quel tuo amico è cotto di mia sorella. / n.m. Mattone in terracotta: Abbiamo pavimentato la cucina in cotto. agg.: sin. 2 riarso M F arne di cotte e di crude. (Agire senza nessun freno.) cottùra [cot-tu-ra] n.f. Preparazione dei

cravatta

di cereali legate insieme. cowboy n.m.inv. Mandriano delle praterie dell’America settentrionale. e parola inglese

coyote n.m.inv. Mammifero carnivoro simile al lupo, dal caratteristico latrato lamentoso: Un coyote ululava nella prateria. e parola spagnola cozzàre [coz-za-re] v.intr.

1 Detto di animali, colpirsi con le corna. 2 Essere in contrasto: Le nostre idee cozzano fra loro. 3 Urtare contro qualcosa: L’auto ha cozzato contro il muretto.

sin. 2 differire còzzo [coz-zo] n.m.

1 Colpo dato scontrandosi con le corna. 2 Colpo, urto violento: Ho sentito un cozzo dalla strada. crac onom. Parola che riproduce il rucibi mediante esposizione all’azione del more di qualcosa che si rompe. / n.m.inv. 1 Rumore di qualcosa che si rompe o calore. count down loc.sost.m.inv. Conto alla crolla: Ho sentito un crac: hai rotto qualrovescia: Oggi inizierà il count down per il cosa? 2 Fallimento: Il crac della banca ha lancio della navetta spaziale europea. danneggiato tutti i clienti.

e espressione inglese

n.m.inv.: sin. 2 crollo

bassa a due porte.

cante, alternativo al pane e ai grissini, venduto in confezioni sigillate: A merenda mangerò un pacchetto di craker.

coupé n.m.inv. Automobile sportiva cracker n.m.inv. Salatino sottile e croce parola francese

coupon n.m.inv. Buono acquisto, ta-

gliando: Ho smarrito i coupon per la mensa. e parola francese sin. cedola covàre [co-va-re] v.tr.

1 Dare calore alle uova per far sviluppare l’embrione: La gallina sta covando le uova. 2 Nutrire un sentimento dentro di sé: Da tempo covo il desiderio di fare un viaggio.

e parola inglese cràfen [cra-fen] n.m.inv. vedi KRAPFEN cràmpo [cram-po] n.m. Contrazione di

un muscolo: L’atleta si è fermato a causa di un crampo alla coscia. crànio [cra-nio] n.m. 1 Insieme delle ossa della testa. 2 Mente, cervello: La matematica non gli entra nel cranio.

MQ ui gatta ci cova. (C’è qualcosa di strano, pl. crani

di sospetto.) Covare una malattia. (Averla in incubazione.) covàta [co-va-ta] n.f. 1 Insieme delle uo-

cràsso [cras-so] agg. 1 In anatomia, detto

dell’ultimo tratto dell’intestino: Ha l’intestino crasso infiammato. 2 Rozzo, grossolano: La sua è una comicità crassa. va che un animale depone e cova in una cratère [cra-te-re] n.m. 1 Cavità dei vulsola volta. 2 Insieme dei piccoli di una cani, a forma di imbuto, da cui fuoriesce stessa famiglia. la lava: Dal cratere escono lava e lapilli. 2 Cavità provocata da un’esplosione: La collettivo, sin. 1 nidiata cover n.f.inv. Nuova interpretazione di bomba lasciò un cratere sul terreno. 3 Cauna vecchia canzone: Esistono molte co- vità circolare tipica della superficie lunaver delle canzoni di Lucio Battisti. re: Gli astronomi osservano i crateri lunari. e parola inglese cràuti [crau-ti] n.m.pl. Foglie di cavolo cóvo [co-vo] n.m. 1 Tana, rifugio di ani- tagliate a fettine, da mangiare crude o cotmali: Una volpe è rintanata nel suo covo. 2 te: Il piatto di salsicce e crauti era squisito. Nascondiglio: La polizia ha individuato il cravàtta [cra-vat-ta] n.f. Striscia di stoffa covo dei sequestratori. con estremità ad angolo, da annodare covóne [co-vo-ne] n.m. Fascio di spighe intorno al collo quando si indossa la ca-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


-crazia

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

228

micia: Il babbo indossa una bella cravatta. -crazia suff. È usato nella formazione di molte parole con il significato di ‘potere’. creànza [cre-an-za] n.f. Educazione, correttezza: È un giovane di buona creanza. contr. maleducazione creàre [cre-a-re] v.tr.

creme-caramel

credevamo onesto. / v.intr. 1 Avere la certezza dell’esistenza di qualcosa: Tu credi agli UFO? 2 Fidarsi di qualcuno: Crediamo nelle sue capacità. 3 Avere fede religiosa. II - ind.pass.rem. io credei o credetti, tu credesti, egli credé o credette, noi credemmo, voi credeste, essi crederono o credettero.

1 Costituire dal nulla: Chi ha creato l’universo? 2 Inventare: Quello stilista ha creato un nuovo modo v.tr.: sin. 1 2 reputare, v.intr.: sin. 2 condi vestirsi. 3 Essere causa di qualcosa, fidare, contr. 2 diffidare provocare: La nebbia creò un ingorgo. credibilità [cre-di-bi-li-tà] n.f.inv. 1 Casin. 2 ideare, 3 causare ratteristica di ciò che è ritenuto vero, attencreatività [cre-a-ti-vi-tà] n.f.inv. Fantasia, dibile. 2 Caratteristica di chi ispira fiducia, inventiva: Nei suoi disegni c’è creatività. di chi gode di buona stima: Il governo ha creatìvo [cre-a-ti-vo] agg. 1 Che riguar- perso la credibilità. da l’ideazione di qualcosa: Il progetto Usato soprattutto al singolare. creativo del nuovo prodotto ha coinvolto crédito [cre-di-to] n.m. 1 Fiducia: Non molte persone. 2 Che ha fantasia: Quel date credito alle maldicenze! 2 Stima, repuceramista è molto creativo. / n.m. Persona tazione: Quel pianista riscuote grande crediche cura i testi e le immagini di una cam- to. 3 Somma di denaro da riscuotere perpagna pubblicitaria. ché è stata prestata: Ho un credito con te. creàto [cre-a-to] agg. Realizzato dal nulla. sin. 2 fama, contr. 1 sfiducia, 3 debito / n.m. Universo, mondo come opera di Dio: creditóre [cre-di-to-re] n.m. Persona a L’armonia del creato è assoluta. cui si deve restituire del denaro. creatóre [cre-a-to-re] agg. Capace di pro- f. creditrice, m.pl. creditori, f.pl. creditrici durre cose nuove: Quel pittore ha un inge- credulità [cre-du-li-tà] n.f.inv. Caratterigno creatore. / n.m. Chi realizza, dà origine stica di chi è ingenuo e ritiene vera ogni coa qualcosa dal nulla. sa: Tutti si approfittano della sua credulità. f. creatrice, m.pl. creatori, f.pl. creatrici credulóne [cre-du-lo-ne] agg. e n.m. creatùra [cre-a-tu-ra] n.f. 1 Ciò che è Detto di chi ritiene vera qualsiasi cosa gli stato creato, che esiste: San Francesco venga raccontata. amava tutte le creature. 2 Figlio: Aveva la crèma [cre-ma] agg.inv. Che ha colore sua creatura in braccio. 3 Persona favorita giallo chiaro. / n.f. 1 Composto dolce a da un personaggio potente: Quell’attrice è base di latte, uova, farina e zucchero. 2 la creatura di un famoso regista. Parte grassa del latte che si addensa sulla sin. 1 essere, 2 bambino, 3 pupillo superficie. 3 Passato di verdure o legumi creazióne [cre-a-zio-ne] n.f. 1 Atto con schiacciati: Mi piace la crema di fagioli. cui si dà vita a qualcosa dal nulla. 2 Fon- 4 Prodotto cosmetico per la pelle: Usa dazione: La creazione del nuovo club è ope- una crema per le rughe. 5 Insieme delle ra dei tifosi. 3 Ideazione e realizzazione di persone più in vista: Alla festa partecipò la un’opera: Questo libro è l’ultima creazione crema della società. 6 Colore giallo chiaro. di un noto scrittore. n.f.: sin. 2 panna, 4 pomata, 5 élite sin. 2 istituzione, 3 composizione cremàre [cre-ma-re] v.tr. Bruciare un credènte [cre-den-te] agg. e n.m. e f. cadavere: I buddisti usano cremare i morti. Detto di persona che ha una fede religiosa. crematòrio [cre-ma-to-rio] agg. Che sercontr. miscredente ve alla cremazione dei cadaveri. credènza [cre-den-za] n.f. 1 Convinzio- pl. crematori ne: È credenza di molti che un corno rosso cremazióne [cre-ma-zio-ne] n.f. Riduporti fortuna. 2 Mobile da cucina: Asciuga zione in cenere di un cadavere. i piatti e riponili nella credenza. sin. incinerazione sin. 1 opinione crème-caramel loc.sost.m.inv. Dolce crédere [cre-de-re] v.tr. 1 Essere con- di uova e latte, cotto in uno stampo in cui vinti di qualcosa: La mamma crede che è stato fatto caramellare lo zucchero. io abbia studiato. 2 Ritenere, pensare: Ti e espressione francese


cremino

229

cretaceo

cremìno [cre-mi-no] n.m. Cioccolatino, crescèndo [cre-scen-do] n.m.inv. Auformaggio o gelato cremoso, che si scioglie in bocca. crèmisi [cre-mi-si] agg. e n.m.inv. Detto del colore rosso acceso. cremóso [cre-mo-so] agg. 1 Che contiene crema. 2 Denso come la crema: Questo tipo di yogurt è assai cremoso. crèolo [cre-o-lo] agg. e n.m. Detto di chi è nato nell’America Centrale e Meridionale da coloni europei. crèpa [cre-pa] n.f. Fessura di forma irregolare prodottasi in un muro o sul terreno: Nell’aula c’è una crepa sul soffitto.

mento graduale di intensità: Al termine del concerto si udì un crescendo di applausi. sin. incremento, contr. diminuzione créscere [cre-sce-re] v.intr. 1 Diventare

sin. spaccatura, fenditura crepàccio [cre-pac-cio] n.m. Profonda

più grande sviluppandosi, detto di tutti gli esseri viventi: Mio fratello cresce bene. 2 Essere allevato: È cresciuto in casa degli zii. 3 Nascere: Dal seme che ho piantato è cresciuta una bella pianta. 4 Aumentare, diventare maggiore: Domani la temperatura crescerà. / v.tr. Educare: I genitori crescono i figli con amore. II - ind.pass.rem. io crebbi, tu crescesti, egli crebbe, noi crescemmo, voi cresceste, essi crebbero; part.pass. cresciuto.

pl. crepacci

un organismo: La crescita del bimbo è

spaccatura che si forma nella roccia o in un ghiacciaio: Quella montagna è piena di crepacci.

v.intr.: sin. 1 3 svilupparsi, contr. 4 diminuire, calare, v.tr.: sin. allevare créscita [cre-sci-ta] n.f. 1 Sviluppo di

crepacuòre [cre-pa-cuo-re] n.m. Dolore, regolare. 2 Aumento: Stiamo assistendo a angoscia struggente.

un’improvvisa crescita dei prezzi.

ficato di ‘in modo esagerato, da sentirsi quasi scoppiare’: Ho mangiato a crepapelle. crepàre [cre-pa-re] v.intr. 1 Incrinarsi, diventare pieno di crepe: La vernice sta crepando. 2 Non riuscire a contenere un sentimento o una passione: Stavamo crepando dal ridere. 3 Morire. / v.intr.pron. (creparsi) Spaccarsi: Si è crepato il soffitto del salone.

cristiana, sacramento con cui il credente riceve lo Spirito Santo che lo conferma nella fede. cresimàre [cre-si-ma-re] v.tr. Amministrare il sacramento della cresima. créspo [cre-spo] agg. 1 Riccio, arruffato: Ho i capelli crespi per l’umidità. 2 Che ha tante piegature: A scuola abbiamo costruito fiori finti con la carta crespa.

crepapèlle [cre-pa-pel-le] n.m. Usato so- sin. 2 incremento, contr. 2 calo lo nella loc.avv. a crepapelle con il signi- crésima [cre-si-ma] n.f. Nella religione

v.intr.: sin. 2 scoppiare MC repare di salute. (Stare benissimo.) Crepi l’avarizia! (Usato quando si affronta una spesa insolita o più alta del normale.) Crepi il lupo! (Risposta all’augurio “In bocca al lupo!”.)

contr. 1 liscio crèsta [cre-sta] n.f. 1 Sporgenza carnosa

e rossa presente sul capo di alcuni animali: Il gallo ha la cresta rossa. 2 Punto in cui si incontrano i due versanti di un monte: Il sole tramonta dietro le creste dei monti.

crêpe n.f.inv. Frittella di latte, farina e sin. 2 cima, crinale uova: Ho mangiato una crêpe con la crema. e parola francese crepitàre [cre-pi-ta-re] v.intr. Scoppiet-

tare: Il fuoco crepita nel camino. crepitìo [cre-pi-ti-o] n.m. Rumore secco e insistente, scoppiettio: Si sentiva il crepitio del fuoco nel caminetto. crepùscolo [cre-pu-sco-lo] n.m. 1 Momento della giornata che segue il tramonto o precede l’alba, in cui il cielo è debolmente rischiarato: Al crepuscolo smettemmo di giocare a pallone. 2 Declino: Quella civiltà era ormai giunta al crepuscolo. sin. 2 decadenza

ME ssere sulla cresta dell’onda. (Attraversare

un momento di fortuna e di successo.) Abbassare o alzare la cresta. (Diventare remissivo o superbo.) Fare la cresta. (Comprando qualcosa per un’altra persona, trattenere per sé una parte del denaro avanzato.) créta [cre-ta] n.f. 1 Argilla. 2 Oggetto

realizzato con l’argilla.

cretàceo [cre-ta-ce-o] agg.

1 Che ha la consistenza e il colore della creta. 2 Detto dell’ultima fase dell’era mesozoica, durante la quale si svilupparono molluschi e rettili, si estinsero i dinosauri e comparve-

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


cretese

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

230

ro i primi mammiferi. cretése [cre-te-se] agg. 1 Di Creta. 2 Appartenente all’antico popolo dei Cretesi e alla sua civiltà. / n.m. e f. Chi è nativo o abitante dell’isola di Creta. cretinàta [cre-ti-na-ta] n.f. Frase o gesto sciocco: Smettila di dire cretinate. cretìno [cre-ti-no] agg. Sciocco, di scarsa intelligenza, spesso usato come ingiuria: Quel ragazzo cretino non ha capito nulla. / n.m. Persona che non si comporta con intelligenza: Un cretino ha lasciato aperto il rubinetto dell’acqua. agg.: contr. intelligente

cric n.m.inv. Attrezzo a vite che solleva

un veicolo da terra: Solleva la macchina con il cric, per cambiare la ruota. sin. martinetto, cricco crìcca [cric-ca] n.f. Gruppo di persone

criticare

momento difficile nella vita di un individuo, di un gruppo o di uno Stato: La scelta lo ha messo in crisi. 2 Improvviso mutamento nel decorso di una malattia: Dopo la crisi respiratoria ha ripreso conoscenza. 3 Riduzione delle attività economiche e produttive: Quella ditta è in crisi. sin. 3 recessione cristallìno [cri-stal-li-no] agg.

1 Realizzato con il cristallo o simile al cristallo. 2 Limpido, trasparente: L’acqua di quella sorgente è cristallina. 3 Squillante: Ha una voce cristallina. / n.m. Parte trasparente all’interno dell’occhio, a forma di lente che ha le due superfici curve verso l’esterno, situata a ridosso dell’iride.

agg.: sin. 3 argentino, contr. 2 torbido

cristàllo [cri-stal-lo] n.m.

1 Vetro molto trasparente e pregiato, usato per fabbricanon troppo serie: Per un periodo ha fre- re bicchieri, soprammobili, lenti. 2 Oggetquentato una brutta cricca. to di tale materiale: Ho rotto un prezioso collettivo, pl. cricche cristallo. 3 In mineralogia, corpo solido di cricèto [cri-ce-to] n.m. Roditore simile al origine naturale e di forma geometrica: Il topo: Tengo un criceto in una gabbia. babbo ha un cristallo di quarzo. criminàle [cri-mi-na-le] agg. Che costitu- cristianésimo [cri-stia-ne-si-mo] n.m. isce un grave reato: Ha in mente un pro- Religione basata sugli insegnamenti di getto criminale. / n.m. e f. Delinquente: Gesù Cristo. I poliziotti hanno arrestato un criminale. cristiàno [cri-stia-no] agg. 1 Che riguaragg.: contr. onesto, irreprensibile, n.m. e da il cristianesimo: Il Vangelo diffonde il f.: sin. malvivente messaggio cristiano. 2 Che segue l’insecriminalità [cri-mi-na-li-tà] n.f.inv. Ten- gnamento di Gesù Cristo: Molti missionari denza a compiere azioni delittuose e ille- cristiani portano aiuto alle popolazioni gali: Le autorità combattono la criminalità. sottosviluppate. / n.m. 1 Persona che sin. delinquenza crede nell’insegnamento di Gesù Cristo: crìmine [cri-mi-ne] n.m. Delitto: In ogni Nell’antichità i cristiani erano perseguitati guerra vengono commessi molti crimini. dai pagani. 2 Essere umano: Questo non è crinàle [cri-na-le] n.m. Profilo dei rilievi cibo da cristiani. di una catena montuosa: Il crinale appen- critèrio [cri-te-rio] n.m. 1 Principio, reninico percorre l’Italia centrale. gola: In base a quale criterio hai suddiviso i crìne [cri-ne] n.m. Pelo della coda o della libri? 2 Buon senso, raziocinio, saggezza: criniera di un cavallo. Perché agisci senza criterio? crinièra [cri-nie-ra] n.f. 1 Frangia di lun- pl. criteri, sin. 1 parametro, 2 assennatezza ghi peli che crescono sul capo e sul collo crìtica [cri-ti-ca] n.f. 1 Giudizio sfavoredi cavalli e di leoni: Il leone ha una folta vole: Quella critica mi ha offeso. 2 Intercriniera. 2 Capigliatura lunga e incolta: Il pretazione e valutazione di opere varie: babbo mi dice di tagliarmi la criniera. Quasi tutti i giornali presentano la pagina crìpta [crip-ta] n.f. Sotterraneo di una della critica letteraria. 3 Insieme di persochiesa che conserva tombe e reliquie. ne che giudicano qualcosa: La critica non crisàlide [cri-sa-li-de] n.f. Insetto in cui ha apprezzato quel romanzo. si trasforma il bruco prima di diventare pl. critiche, sin. 1 biasimo, 2 recensione, farfalla. contr. 1 elogio, lode crisantèmo [cri-san-te-mo] n.m. Pianta criticàre [cri-ti-ca-re] v.tr. 1 Dare un erbacea con fiore dai petali folti e sottili. giudizio sfavorevole: Alcuni tifosi hanno crìsi [cri-si] n.f.inv. 1 Grave turbamento, criticato la decisione dell’allenatore. 2 Esa-


critico

231

crollo

minare e valutare qualcosa: Quel giornalista critica i film e le opere teatrali. I - ind.pres. io critico, tu critichi...

crociàta [cro-cia-ta] n.f. 1 Nel Medioevo,

sfavorevoli: Egli è sempre critico nei nostri confronti. 2 Difficile, delicato: In famiglia stiamo vivendo un momento critico. 3 Che esprime un giudizio su qualcosa: Quel letterato ha scritto pagine critiche sulla poesia moderna. / n.m. Chi per professione giudica opere artistiche o letterarie.

sin. 1 guerra santa, 2 campagna crociàto [cro-cia-to] agg. Che ha come

sin. 1 biasimare, 2 recensire crìtico [cri-ti-co] agg. 1 Che dà pareri

spedizione dei cristiani per liberare il Santo Sepolcro. 2 Lotta contro un male della società: Tutta la cittadinanza sostiene una crociata contro la violenza.

contrassegno una croce: Il soldato si difendeva con uno scudo crociato. / n.m. Nel Medioevo, chi andava a combattere per la liberazione del Santo Sepolcro. crocìcchio [cro-cic-chio] n.m. vedi CROm.pl. critici, f.pl. critiche, n.m.: sin. re- CEVIA censore crocièra [cro-cie-ra] n.f. Viaggio turistico crivellàre [cri-vel-la-re] v.tr. Colpire con in nave che segue un tragitto a tappe stamolti colpi facendo numerosi fori: Quel bilito in precedenza. portone è stato crivellato di colpi. crocifìggere [cro-ci-fig-ge-re] v.tr. 1 Incroàto [cro-a-to] agg. Della Croazia. / chiodare o legare alla croce un condannan.m. 1 Chi è nativo o abitante della Croa- to per ucciderlo: I Romani crocifiggevano zia. 2 Lingua croata. gli schiavi ribelli. 2 Tormentare: Con le tue croccànte [croc-can-te] agg. Detto di ci- lamentele mi crocifiggi. bo secco e ben cotto che scricchiola sotto II - ind.pass.rem. io crocifissi, tu crocii denti: Mi piace il pane croccante. / n.m. figgesti, egli crocifisse, noi crocifiggemDolce di zucchero fuso e mandorle tostamo, voi crocifiggeste, essi crocifissero; te: Ho mangiato un pezzo di croccante. part.pass. crocifisso. agg.: contr. morbido cròcchio [croc-chio] n.m. Insieme di per-

sin. 2 angustiare, affliggere crocifissióne [cro-ci-fis-sio-ne] n.f.

1

sone che parlano: Un crocchio di bambini Antico supplizio consistente nel lasciar affollava i corridoi. morire il condannato inchiodato o legato collettivo, pl. crocchi, sin. capannello a una croce. 2 Quadro o scultura che rapcróce [cro-ce] n.f. 1 Segno grafico for- presenta la morte di Gesù in croce. mato da due linee che si incrociano: Gli crocifìsso [cro-ci-fis-so] n.m. Immagine analfabeti firmavano con una croce. 2 dipinta o scolpita di Gesù inchiodato sulla Antico strumento di pena formato da due croce: Alla catenina è appeso un crocifisso. assi di legno trasversali, sui quali veniva- sin. croce no inchiodati o legati i condannati: Gesù crogiolàre [cro-gio-la-re] v.tr. Cuocere a fu ucciso sulla croce. 3 Riproduzione in fuoco lento: Il vasaio crogiola un vaso sul vari materiali dello strumento su cui morì fornello. / v.rifl. (crogiolarsi) Deliziarsi, riGesù, con o senza la sua immagine: Ho ap- cavare piacere: Il bimbo si crogiola al sole. peso una croce alla mia catenina. 4 Motivo v.rifl.: sin. bearsi di sofferenza: Il lavoro è una croce per quel croissant n.m.inv. vedi CORNETTO pigrone! 5 Nome o simbolo di vari enti di e parola francese assistenza e soccorso: Sono un volontario crollàre [crol-la-re] v.intr. 1 Cadere a della Croce Rossa. 6 Decorazione militare: pezzi: Con il terremoto sono crollate molte L’ufficiale ricevette la croce di guerra. case. 2 Venir meno, svanire: Sono crollate MA occhio e croce. (Pressappoco.) le mie speranze di andare a Parigi. 3 EsMettere qualcuno in croce. (Tormentarlo.) sere sopraffatto, cedere: Sfinito, il pugile Farci una croce sopra. (Considerare chiu- crollò a terra. 4 Avere un ribasso: I prezzi sa una vecchia questione.) delle verdure sono crollati. crocerossìna [cro-ce-ros-si-na] n.f. In- sin. 1 abbattersi, schiantarsi, contr. 3 rialfermiera della Croce Rossa. zarsi, 4 aumentare crocevìa [cro-ce-vi-a] n.m.inv. Incrocio cròllo [crol-lo] n.m. 1 Caduta improvdi più vie: Al crocevia svoltate a destra. visa: Il crollo del tetto impaurì tutti. 2 sin. crocicchio Rovina economica: Nessuno si aspettava

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


croma

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

il crollo dell’azienda. 3 Caduta di forze fisiche o morali: Ho avuto un crollo fisico.

sin. 1 cedimento, 2 tracollo, contr. 2 3 ripresa cròma [cro-ma] n.f. Figura musicale. cromàtico [cro-ma-ti-co] agg. Che ri-

guarda i colori: Quel pittore ha un particolare gusto cromatico. m.pl. cromatici, f.pl. cromatiche cròmo [cro-mo] n.m. Elemento metallico

grigio-lucente usato per rivestire altri metalli, rendendoli più resistenti e lucenti, e per produrre l’acciaio inossidabile. Non si usa al plurale.

cromosòma [cro-mo-so-ma] n.m. Piccolissimo elemento presente nel nucleo della cellula in cui si trovano i geni portatori dei caratteri ereditari. crònaca [cro-na-ca] n.f. 1 Resoconto di un fatto: Fammi la cronaca dell’incidente. 2 In un giornale, sezione dedicata all’attualità nazionale e internazionale. pl. cronache crònico [cro-ni-co] agg.

cruento

232

In medicina, che perdura nel tempo, che non guarisce: La nonna soffre di un disturbo cronico. 2 Incorreggibile, incallito: Egli è conosciuto come un bugiardo cronico. 1

m.pl. cronici, f.pl. croniche cronìsta [cro-ni-sta] n.m. e f. Giornalista

che fa il resoconto dei fatti del giorno.

sin.

1 traversone

cròsta [cro-sta] n.m.

1 Strato più duro che si trova in superficie: Sono ghiotto della crosta del pane. 2 Strato di sangue coagulatosi in corrispondenza di una ferita. 3 Rivestimento duro dei crostacei. 4 Apparenza: Dietro la sua crosta c’è un animo sensibile.

sin. 3 guscio, 4 facciata crostàceo [cro-sta-ce-o] n.m. Animale

acquatico con corpo protetto da un rivestimento corneo e con il capo provvisto di antenne: Il granchio è un crostaceo. crostàta [cro-sta-ta] n.f. Dolce di pastafrolla ricoperto di marmellata o crema. crostìno [cro-sti-no] n.m. Fettina di pane abbrustolito guarnita con impasti vari. cròtalo [cro-ta-lo] n.m. Serpente dell’America molto velenoso, dotato di anelli sonanti all’estremità della coda. sin. serpente a sonagli crucciàre [cruc-cia-re] v.tr. Tormentare,

affliggere: Quel problema lo cruccia. I - ind.pres. io cruccio, tu crucci... / v.intr.pron. (crucciarsi) Darsi pena, tormentarsi. crùccio [cruc-cio] n.m. Preoccupazione: Qual è il tuo cruccio? pl. crucci, sin. corruccio, afflizione cruciàle [cru-cia-le] agg. Decisivo: La

trattativa è giunta alla fase cruciale. crucivèrba [cru-ci-ver-ba] n.m.inv. Gioco che consiste nell’indovinare parole in to dettagliato dei fatti secondo l’ordine base alle definizioni date, collocandole cronologico: L’esploratore ha scritto la in uno schema di caselle in modo che si cronistoria del suo viaggio. incrocino: Ho risolto un cruciverba. sin. cronaca crudèle [cru-de-le] agg. 1 Malvagio, crono- pref. È usato nella formazione di spietato: Solo un uomo crudele poteva alcune parole con il significato di ‘tempo’. compiere quel gesto. 2 Che fa soffrire: Quel cronologìa [cro-no-lo-gi-a] n.f. 1 Or- giovane ha avuto un destino crudele. dine temporale di una serie di eventi. 2 crudeltà [cru-del-tà] n.f.inv. 1 Durezza Scienza che stabilisce la datazione dei fatti di cuore, compiacimento di fronte alle storici e il loro susseguirsi nel tempo. sofferenze altrui: Tutti temono la crudeltà sin. 1 sequenza di quel dittatore. 2 Azione cattiva: È una cronometràre [cro-no-me-tra-re] v.tr. crudeltà abbandonare i cani. Misurare esattamente il tempo: La giuria sin. 1 2 ferocia, malvagità, contr. 1 pietà cronometra i tempi dei corridori. crùdo [cru-do] agg. 1 Non cotto: Mi piaccronòmetro [cro-no-me-tro] n.m. Ap- ciono le carote crude. 2 Schietto, brusco: parecchio di precisione per la misurazio- Mi dispiace, ma questa è la cruda realtà. ne del tempo. sin. 2 rude, aspro, contr. 2 delicato cross n.m.inv. 1 Nel calcio, lancio verso M C hi la vuol cotta e chi la vuol cruda. (Chi il centro. 2 Gara di motociclette su pervuole una cosa fatta in un modo e chi il corso accidentato. contrario.) e parola inglese cruènto [cru-en-to] agg. Che provoca m.pl. cronisti, f.pl. croniste cronistòria [cro-ni-sto-ria] n.f. Resocon-


crumiro

cugino

233

spargimento di sangue, sanguinoso: La battaglia divenne cruenta. crumìro [cru-mi-ro] n.m. Lavoratore che non aderisce a uno sciopero. crùna [cru-na] n.f. Buco all’estremità di un ago per cucire, attraverso il quale si fa passare il filo. crùsca [cru-sca] n.f. Residuo dei cereali macinati. Non si usa al plurale.

P L a farina del diavolo va tutta in crusca. (Le

cose acquistate illecitamente non danno mai un vero profitto.) cruscòtto [cru-scot-to] n.m. Pannello

all’interno di un veicolo con gli strumenti di controllo necessari alla guida. cubatùra [cu-ba-tu-ra] n.f. Misura del volume di un solido o di un ambiente: Ho calcolato la cubatura della stanza. cùbo [cu-bo] n.m. 1 In geometria, solido con sei facce quadrate uguali. 2 In matematica, numero moltiplicato due volte per se stesso. cuccàgna [cuc-ca-gna] n.f. 1 Luogo fantastico ricco di tutto: Vorrei vivere nel paese della cuccagna! 2 Abbondanza di beni unita a una vita facile: È ora di mettersi a lavorare: la cuccagna è finita. cuccétta [cuc-cet-ta] n.f. Ciascuno dei lettini nelle cabine delle navi o dei treni. cucchiaiàta [cuc-chia-ia-ta] n.f. Ciò che può essere contenuto in un cucchiaio: Metti nel latte una cucchiaiata di zucchero. cucchiàio [cuc-chia-io] n.m. 1 Posata che ha la parte terminale ovale e concava, usata per portare alla bocca pietanze liquide o semiliquide o per mescolare i cibi. 2 Contenuto della posata stessa. pl. cucchiai, sin. 2 cucchiaiata cùccia [cuc-cia] n.f. Giaciglio per il cane. pl. cucce cucciolàta [cuc-cio-la-ta] n.f. Insieme di

stanza: Abbiamo una nuova cucina. 3 Modo di preparare e cuocere i cibi: La cucina italiana è conosciuta in tutto il mondo. 4 Apparecchio con fornelli a gas o elettrici. sin. 3 gastronomia cucinàre [cu-ci-na-re] v.tr. Preparare e

cuocere i cibi.

cucìre [cu-ci-re] v.tr.

1 Confezionare un indumento: La sarta mi cucirà una gonna. 2 Unire i tessuti con ago e filo: Mi cuci le toppe sui pantaloni? III - ind.pres. io cucio, tu cuci, egli cuce, noi cuciamo, voi cucite, essi cuciono; pass.rem. io cucii, tu cucisti, egli cucì, noi cucimmo, voi cuciste, essi cucirono; part.pass. cucito.

MC ucire la bocca. (Impedire a qualcuno di parlare.)

cucìto [cu-ci-to] agg. Unito con ago e filo:

Le tasche della giacca sono cucite. / n.m. 1 Arte del cucire: La nonna si dedica a lavori di cucito. 2 Indumento realizzato o aggiustato con ago e filo: Ritira il cucito dalla sarta. agg.: contr. scucito

cucitrìce [cu-ci-tri-ce] n.f. 1 Attrezzo per

unire fogli con punti metallici: Unisci i fogli con la cucitrice prima di consegnarli. 2 Macchina da cucire usata nelle industrie. sin.

1 pinzatrice

cucitùra [cu-ci-tu-ra] n.f. Serie di punti

fatti con ago e filo o con la cucitrice, che uniscono pezzi di tessuto o fogli di carta. cucù [cu-cù] onom. Parola che riproduce il verso del cuculo. / n.m.inv. Cuculo.

La locuzione orologio a cucù indica l’orologio a pendolo in cui le ore sono scandite da un suono simile al verso del cuculo, mentre un uccellino di legno esce da una porticina. cùculo [cu-cu-lo] n.m. Uccello dal piu-

maggio grigio e bianco e dalla lunga coda, che emette il caratteristico verso “cucù”. cùffia [cuf-fia] n.f. 1 Copricapo morbido di lana o stoffa, che può essere legato animali nati dallo stesso parto: La nostra sotto il mento con lacci: Prima di uscire cagna ha partorito una bella cucciolata. la mamma mette la cuffia al suo bambino. collettivo, sin. nidiata 2 Coppia di auricolari per l’ascolto indicùcciolo [cuc-cio-lo] n.m. Piccolo di viduale del suono: Per non dare fastidio mammifero: Ho un cucciolo di cocker. ascolto la musica con la cuffia. cùccuma [cuc-cu-ma] n.f. Recipiente di M C avarsela per il rotto della cuffia. (Uscire metallo usato per preparare il caffè. miracolosamente da una situazione diffisin. caffettiera cucìna [cu-ci-na] n.f.

cile con poco danno.)

Stanza dove si cugìno [cu-gi-no] n.m. Figlio di uno zio preparano e si fanno cuocere i pasti. 2 o di una zia. Insieme dei mobili che arredano questa f. cugina, m.pl. cugini, f.pl. cugine 1

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


cui

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

234

cuocere

cùi [cu-i] pron.rel. Forma del pronome -cultura suff. vedi -COLTURA relativo “che” usata nei complementi in- cultùra [cul-tu-ra] n.f. 1 Insieme di codiretti.

noscenze che una persona ha acquisito

la preparazione e la cottura dei cibi: La mamma è esperta di arte culinaria.

una rielaborazione personale: Quell’uomo ha una vasta cultura. 2 Insieme di usi, tradizioni, sistemi di vita di un popolo in un certo periodo storico: Mi piacerebbe conoscere meglio la cultura dei Fenici.

culinàrio [cu-li-na-rio] agg. Che riguarda attraverso lo studio, l’esperienza di vita e m.pl. culinari, f.pl. culinarie, sin. gastronomico cùlla [cul-la] n.f. 1 Lettino per neonati: Il

bimbo dormiva nella culla. 2 Luogo in cui nasce e si sviluppa qualcosa: Nel Rinascimento Firenze fu la culla dell’arte.

sin. 1 istruzione, sapere, 2 civiltà culturàle [cul-tu-ra-le] agg. 1 Che ri-

guarda la cultura: Ha una scarsa preparazione culturale. 2 Che diffonde la cultura: 1 Dondolare un Fa parte di un gruppo culturale. bambino nella culla o tra le braccia: Il culturìsmo [cul-tu-ri-smo] n.m. Tipo di babbo culla il neonato. 2 Illudere: Lu- ginnastica che favorisce lo sviluppo dei cignolo cullava Pinocchio con promesse muscoli. ingannevoli. 3 Custodire dentro di sé: cùmulo [cu-mu-lo] n.m. 1 Mucchio: In Cullava la speranza di vincere la gara. 4 soffitta c’è un cumulo di libri vecchi. 2 Far oscillare: Le onde cullano le barche Nube isolata e densa a forma di cupola. ormeggiate. / v.rifl. (cullarsi) 1 Dondolarsi sin. 1 ammasso ritmicamente: Amo cullarmi sull’altalena. cumulonémbo [cu-mu-lo-nem-bo] n.m. 2 Illudersi: Mi cullavo nel sogno di un’esta- Nube densa e scura, simile a una torre. te interminabile. pl. cumulinembi v.tr.: sin. 2 lusingare, 3 nutrire, coltivare, cuneifórme [cu-nei-for-me] agg. Che ha 4 dondolare la forma di cuneo: Gli Assiro-Babilonesi culminànte [cul-mi-nan-te] agg. 1 Che usavano la scrittura cuneiforme. si trova nel punto più alto. 2 Più impor- cùneo [cu-ne-o] n.m. Oggetto di matetante, principale: Ho perso la scena culmi- riale duro a forma di prisma triangolare nante del film. che, fatto penetrare in una fessura, serve contr. 2 secondario a spaccare in due un corpo solido: Puoi culminàre [cul-mi-na-re] v.intr. Arrivare spaccare quella roccia con un cuneo. al massimo grado: La manifestazione cul- cunétta [cu-net-ta] n.f. 1 Piccolo canale minò in fuochi d’artificio. ai lati delle strade per lo scolo dell’acqua cùlmine [cul-mi-ne] n.m. Punto più alto, piovana. 2 Avvallamento, abbassamento momento più importante: Quel cantante è del fondo della strada: Rallenta la velocità: al culmine della carriera. c’è una cunetta. sin. vertice, apice cunìcolo [cu-ni-co-lo] n.m. Stretta gallecùlo [cu-lo] n.m. 1 Sedere. 2 Fondo di un ria sotterranea: Un cunicolo segreto condurecipiente o di un oggetto. ceva dal castello alla spiaggia. cùlto [cul-to] n.m. 1 Insieme di usanze cuòcere [cuo-ce-re] v.tr. 1 Sottoporre e gesti con cui i fedeli esprimono la loro qualcosa a cottura: La mamma cuoce la fede religiosa: In molti Paesi non esisteva pasta. 2 Bruciare: Il sole mi ha cotto la pella libertà di culto. 2 Venerazione della divi- le. / v.intr. 1 Essere sottoposto a cottura: nità: Nel mio paese è molto vivo il culto del La minestra cuoce lentamente sul fuoco. 2 patrono. 3 Ammirazione eccessiva: I gio- Provare dolore, umiliazione o risentimenvani hanno un vero culto per quel cantante. to: Cuoce d’invidia per i miei successi. sin. 2 3 adorazione, contr. 2 3 disprezzo II - ind.pres. io cuocio, tu cuoci, egli -cultore suff. vedi -COLTORE cuoce, noi cuociamo, voi cocete, essi cultóre [cul-to-re] n.m. Chi si dedica con cuociono; imperf. io cocevo, tu cocevi...; passione a un’attività: Il babbo è un cultore pass.rem. io cossi, tu cocesti, egli cosse, di storia. noi cocemmo, voi coceste, essi cossero; f. cultrice, m.pl. cultori, f.pl. cultrici, sin. fut.sempl. io cocerò, tu cocerai...; cong. appassionato pres. che io cuocia, che tu cuocia, che sin. 2 patria cullàre [cul-la-re] v.tr.


cuoco

235

egli cuocia, che noi cociamo, che voi cociate, che essi cuociano; cong.imperf. che io cocessi, che tu cocessi...; cond. pres. io cocerei, tu coceresti...; imper. cuoci, cocete; part.pass. cotto; ger.pres. cocendo. / v.intr.pron. (cuocersi) 1 Essere sottoposto a cottura: La pasta si sta cuocendo. 2 Scottarsi: In spiaggia ho rischiato di cuocermi. 3 Tormentarsi: Si cuoce nel dubbio. v.