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Trasformazione delle materie organiche LEZIONE
8. Produzione del legname Dal taglio al trasporto Per ottenere il legname, la prima operazione consiste nel taglio o abbattimento della pianta, generalmente eseguito nella stagione invernale, quando l’attività vegetativa è minima. Il taglio si esegue con motoseghe manuali o con speciali macchine montate su trattori, dotate di braccio meccanico e cesoie. Al taglio seguono la sramatura, cioè l’eliminazione dei rami, la depezzatura o troncatura, che consiste nella riduzione del tronco a misure standardizzate per agevolarne il trasporto, la scortecciatura, che si esegue generalmente in segheria e qualche volta sul luogo di taglio. Il trasporto dei tronchi alla segheria può avvenire per mezzo di camion, vagoni ferroviari oppure, dove possibile, per via fluviale immergendo i tronchi in acqua. Nelle zone montane, per facilitare il trasporto, i tronchi La motosega è costituita da un motore a vengono fatti scendere a valle in prossimità di una strada utilizzando funi combustione interna, alimentato con benzina e teleferiche simili a funivie. o con una miscela di olio e benzina. Un ingranaggio sull’albero motore trasmette il moto a una catena, su ogni segmento della quale sono fissati i denti della lama. Oggi sono disponibili modelli elettrici.
PAROLE DELLA TECNOLOGIA Chip: sono piccoli trucioli o pezzetti di legno triturati.
Pellet: si tratta di prodotti
granulari o cilindrici, usati come combustibile, ottenuti sottoponendo gli scarti, sotto forma di segatura, a essiccazione e a una forte pressione senza aggiunta di collanti. Sciavero: è la prima tavola ottenuta dal taglio del tronco. Presenta una faccia interna piatta e una esterna curva.
La tecnologia della lavorazione
Arrivati in segheria, prima di essere segati i tronchi vengono scortecciati. La corteccia, assieme ad altri scarti, viene macinata e ridotta in chip da cui si otterranno pannelli semilavorati, pellet e pasta di cellulosa. Per evitare la decomposizione e l’attacco da parte di muffe e insetti, il legno viene lavato immergendolo in vasche con acqua, oppure viene sottoposto a getti di vapore a 100 °C in un’apposita camera. I tronchi passano alla fase successiva, la segagione, che viene effettuata con la sega a nastro o con macchine multilame. Con la sega a nastro, dopo aver tolto lo sciavero, si taglia la parte più esterna del tronco, una tavola per volta. È così possibile controllare eventuali difetti o imperfezioni decidendo di volta in volta come continuare il taglio. L’uso della multilame, invece, permette, con una o due operazioni, di trasformare tutto il tronco in tavole di uguale spessore. Il segato viene quindi trasportato in appositi locali per la stagionatura.
La stagionatura, o essiccatura, è il processo mediante il quale il legno cede all’ambiente la propria umidità, e può essere di tipo naturale o artificiale. La stagionatura naturale si esegue lasciando, per uno o più anni, il legname all’aperto, disposto in cataste. Queste sono coperte da tettoie per proteggere il legname dal Sole e dalla pioggia e sono posizionate in modo da favorire la ventilazione per far perdere l’umidità alle tavole.
CITTADINANZA ATTIVA La salubrità del luogo di lavoro Nella segheria, così come in tantissimi altri luoghi di lavoro, durante le fasi produttive dei manufatti, in particolare durante le fasi di taglio, abrasione e lisciatura si generano delle polveri pericolose. Questi residui, che si disperdono nell’aria, devono essere eliminati per la salvaguardia della salute dei lavoratori, così da evitare gravi problemi respiratori. Il locale di lavoro deve essere quindi dotato di aspiratori che filtrano l’aria la quale, una volta depurata, può venire nuovamente immessa in circolo oppure espulsa all’esterno.
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