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COM’È NATO L’ARCOBALENO?
INIZIO
Ci fu un’epoca in cui dèi e dee passavano gran parte del loro tempo sulla Terra, camminavano accanto all’uomo e gli parlavano.
Svolgimento
Un giorno il re degli dei decise di tornare nella sua casa celeste per vedere se tutto era in ordine. Prese allora il suo cavallo, capace di correre più veloce del vento e delle nuvole, e lo sellò.
Il cavallo in un lampo arrivò sulla riva dell’oceano.
In quel punto il Cielo era così vicino che si potevano sentire le voci di coloro che vivevano lassù.
– Salta, mio bel cavallino! – gridò il re degli dei –So che puoi farcela!
Ma il cavallo indietreggiò, puntando i piedi. Quel salto era troppo anche per lui. Allora il re chiamò i suoi servi celesti, che calarono dall’alto un lungo, lungo nastro di sette colori. E quando il nastro toccò la Terra diventò un ponte abbastanza robusto da reggere cavallo e cavaliere, che galopparono tranquilli fino al Cielo.
Conclusione
Così nacque l’arcobaleno, che è chiamato anche
“il ponte del re”.
Scrivi le parole nei riquadri giusti: luogo • personaggi • fatti • tempo.
La struttura del mito è formata da tre parti: INIZIO, SVOLGIMENTO, CONCLUSIONE
I FATTI sono fantastici, ma spiegano l’origine della Terra, dell’Universo, degli esseri viventi...
La Terra
Milioni di anni fa la Terra era brulla, piatta e popolata solo di giganti: enormi bestioni goffi e generosi. Vivevano molto a lungo, ma non potevano riprodursi, così a un certo momento si sentirono tutti vicini alla morte In una notte di luna piena si diedero allora appuntamento presso le Grandi Acque e decisero di ringraziare la Terra che li aveva ospitati generosamente per tanti millenni, regalando a essa i loro corpi in eredità.
Fu così che i loro dentoni divennero alte montagne, i loro occhi azzurri laghi, le loro gole profonde vulcani, le loro mani sinuose colline. E i fiumi non sono altro che le loro lacrime, versate per il dispiacere di abbandonare l’amata Terra.
Dentro IL TESTO
Dividi il testo in: INIZIO, SVOLGIMENTO, CONCLUSIONE colorando la barra con i colori corrispondenti.
Che cosa avviene nella conclusione? Collega gli elementi naturali a ciò che erano in origine.
montagne laghi vulcani fiumi colline gola lacrime mani dentoni occhi o esseri dotati di poteri straordinari
Il racconto che hai letto è un mito perché spiega in modo scientifico la nascita della Terra. spiega con fantasia la nascita della Terra narra fatti accaduti tanto tempo fa.

A volte possono essere anche elementi della natura o animali personificati
Il Giorno E La Notte
Molto tempo fa il Sole e la Luna camminavano insieme. Tenendosi per mano comparivano all’orizzonte e il cielo sfolgorava di luce.
Un giorno, però, cominciarono a bisticciare. Il Sole disse:
– Io voglio essere il capo; io sono forte come il dio supremo, l’Unico. Voglio essere il signore della lotta.
E la Luna disse:
– Io voglio solo stare tranquilla. Non faccio male a nessuno. Quando comando io, tutte le cose dormono e riposano e non nascono liti. Quando arrivi tu, invece, subito c’è guerra. Liti e cattiveria compaiono fra gli uomini. Voglio comandare io!
Andarono insieme dal dio supremo che li ascoltò.
Poi l’Unico disse:
– Voi non andrete più insieme. Il Sole comanderà di giorno e la Luna di notte.
Ecco perché da quel giorno il Sole e la Luna non compaiono più insieme nel cielo.
N. Vittori, La Preistoria: miti, scoperte, invenzioni, Raffaello
Dentro IL TESTO
Chi sono i protagonisti?
Elementi della natura
Elementi della natura personificati
Divinità

Cerchia l’altro personaggio che compare nel testo.
Di Me
Ti è mai capitato di comportarti con un tuo compagno come il Sole e la Luna? Racconta.
Dentro IL TESTO
Il protagonista di questo mito è un uomo. una divinità. un animale.