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Sono bravo A LEGGERE LA ZANZARA E IL LEONE
Leggi con un compagno il dialogo fra la zanzara e il leone. Scegliete un tono di voce adatto ai due personaggi, cercate di esprimere anche la spavalderia della zanzara e la saggezza del leone.
C’era una piccola zanzara assai furba e spavalda. Un giorno decise di lanciare una sfida al Re della foresta. Si presentò così davanti al leone e lo salutò.
Il grande Re, ancora insonnolito, lanciò una distratta occhiata all’insetto e, spalancando la bocca in un possente sbadiglio, rispose:
– Oh, Buongiorno!
La zanzara disse:
– Sire, sono giunta davanti a Voi per lanciarvi una sfida!
Il leone, un po’ più interessato, si risvegliò completamente e si mise ad ascoltare.
– Voi – continuò l’insetto – credete di essere il più forte degli animali, eppure io dico che se facessimo un duello riuscirei a sconfiggervi!
Il Sovrano divertito disse: – Ebbene se sei tanto sicura, proviamo!
L’insetto si lanciò verso il muso del leone e cominciò a pungerlo proprio sul naso. Il leone provò a scacciarla, ma con i suoi stessi artigli riuscì solo a ferirsi il naso. Alla fine si arrese.
– Basta, lasciami andare – disse alla zanzara – hai vinto tu!
La zanzara se ne andò tutta orgogliosa. Mentre si vantava della sua forza cadde però nella tela di un ragno L’insetto scoppiò in lacrime, consapevole del pericolo che stava correndo.
Fortunatamente il leone, che aveva assistito alla scena, con una zampata distrusse la tela e liberò la piccolina dicendo:
– Eccoti salvata, mia cara amica. Ricordati che esiste sempre qualcuno più forte di te! E questo me lo hai insegnato proprio tu!
La zanzara, da quel giorno imparò a tenere un po’ a freno la propria spavalderia.
Esopo, Le più belle favole, Raffaello
Possiamo trasformare il nostro racconto in una leggenda per spiegare perché le acque del fiume dei Tre Orsi brillano.
Il Fiume Dorato


Si narra che poco più di duecento anni fa, nelle acque del fiume Tre Orsi, setacciando il greto si potesse addirittura trovare l’oro. In quell’epoca pare che molti cercassero quel prezioso minerale ma gran parte di loro tornava a casa senza essere riuscito a trovarne nemmeno un grammo Solo un giovane dai capelli biondi, che gli altri cercatori avevano soprannominato “Riccioli d’oro”, sarebbe riuscito a trovare talmente tante pepite da riempirne parecchi sacchi. Era diventato ricco ed era pronto a lasciare la valle ma, per paura che qualche malintenzionato lo derubasse, prima di andarsene nascose il suo oro sulla riva del fiume. Riccioli d’oro non tornò più a recuperarlo, ma da allora ogni tanto si vede l’acqua del fiume brillare: sarà qualche pepita di Riccioli d’oro.
