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LA CICALA E LA FORMICA

C’era una volta una cicala che aveva una gran passione per il canto: durante l’estate si godeva il sole e passava ore sugli alberi a ripetere il suo frin frin Dall’alto dei rami, vedeva un gran via vai nel formicaio sottostante:

– Chissà poi perché lavorano tanto? – chiese a un’amica.

– Eh, fanno provviste per l’inverno! – le rispose quella. La nostra cicala alzò le spalle e continuò a cantare. Quando venne l’inverno nevoso e gelido, però, la cicala si trovò con la dispensa vuota. Sentendo una gran fame, si ricordò della formica che per tutta l’estate aveva accumulato provviste nella sua casina. Andò dunque a bussare alla porta della formica.

– Che cosa vuoi? – chiese la formica.

– Ho freddo, ho fame... – balbettò la cicala.

– Ah, sì! – disse la formica – Io ho lavorato tutta l’estate per accumulare le provviste per l’inverno. Tu, invece, hai cantato in quelle giornate di sole. Ebbene, adesso balla! La formica sbatté la porta e tornò alle sue faccende. Chi vuole evitare rischi deve essere previdente.

J. de La Fontaine, Tante favole, Giunti

Dentro IL TESTO

Chi sono i personaggi di questa favola?

Collega ciascun personaggio alle qualità o ai difetti che gli puoi attribuire.

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