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IL MOSTRO DALLE SETTE TESTE

C’erano una volta un fratello e una sorella che possedevano solo tre pecore. Un giorno il fratello era al pascolo, quando arrivò un vecchio con tre cani che gli propose di scambiare i cani con le pecore. Così fece.

I cani si chiamavano Bacaferro, Bacaforfo e Vacolvento.

La sorella, quando lo vide tornare senza pecore, si adirò tantissimo con lui e il ragazzo pensò di andarsene in giro per il mondo in cerca di fortuna.

Cammina cammina, arrivò in una città. Seppe da un passante che in quella città viveva un mostro con sette teste che ogni giorno si mangiava una ragazza. Proprio quel giorno sarebbe toccato alla figlia del re. Il giovane con i tre cani andò nel cortile, vide la bella ragazza legata e accanto a lei il mostro dalle sette teste. Era la cosa più brutta mai vista da occhi umani.

Il giovane non si scoraggiò e gridò:

– Dai Bacaferro, dai Bacaforte, dai Vacolvento!

I tre cani, che in realtà erano fatati, corsero addosso al mostro e lo fecero a pezzi.

Allora la principessa gli disse:

– Bel salvatore, io sarò la tua sposa! – E così fu.

E. Primicerio, Il Kalevala, Giunti Junior

Dentro IL TESTO

Collega con una freccia.

Protagonista

Il TEMPO non è definito, spesso è un passato lontano. I LUOGHI possono essere reali o fantastici.

La Padellina

C’era una volta un contadino che aveva una figlia. Avvenne una grande siccità e il padre sospirava pensando all’avvenire. Un giorno apparve sulla soglia una vecchina:

– Fate la carità buona gente!

La ragazza prese la pagnottella che doveva essere il suo pranzo e la porse alla vecchia. La vecchia trasse di sotto lo scialle una padellina nuova di rame:

– Tieni figliola, non ho altro. Forse ti servirà – e andò via.

La ragazza, per gioco, la posò sul focolare spento e, ridendo, disse al padre:

– Che vuoi? Una costoletta? Una frittata?

E non aveva ancora finito di parlare che una fiammata si accese e la padellina cominciò a friggere. Nella padellina fumavano due costolette da bastare anche per quattro persone. Metà ne mangiarono padre e figlia, metà ne spartirono tra le vicine più povere di loro. Da allora in poi, a ogni mezzogiorno, la ragazza metteva la padellina sul focolare spento e domandava:

– Padre, che vuoi? Una costoletta? Una frittata?

E poco dopo una frittata per otto persone era bella e cotta.

E fu così che da quel giorno non ebbero più fame.

L. Capuana, Trottolina e altre fìabe, Raffaello

Dentro IL TESTO

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• Il luogo in cui si svolge la fiaba è • Il tempo in cui si svolge la fiaba è reale. fantastico. ben definito. non definito.

Nelle fiabe spesso è presente un elemento magico.

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