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LA FIABA

RICCIOLI D’ORO E I TRE ORSI

C’era una volta una bambina piuttosto curiosa che, per la sua capigliatura bionda e ricciolina, tutti chiamavano Riccioli d’oro. Un giorno la bimba passeggiando nel bosco si trovò davanti a una casetta nella quale abitavano tre orsi che in quel momento erano usciti. Riccioli d’oro entrò e trovò la tavola apparecchiata, siccome le era venuta fame assaggiò la zuppa nei piatti. Quella del primo piatto scottava, quella del secondo piatto era fredda e quella del terzo piatto aveva un buon sapore e così la finì tutta. Poi passò nella stanza accanto dove c’erano tre letti, il primo era duro, il secondo era troppo morbido, invece il terzo era perfetto e così ci si addormentò. Venne svegliata bruscamente da un enorme orso che borbottava arrabbiato perché era entrata in casa senza permesso. Riccioli d’oro si scusò e promise che non l’avrebbe fatto mai più. Visto che era sinceramente pentita gli orsi la perdonarono. Da allora diventarono grandi amici, tutti i giorni fecero merenda insieme e vissero per sempre felici e contenti.

Fratelli Grimm

La FIABA è un racconto fantastico ricco di avvenimenti magici.

COM’È FATTO? FATTA?

Anche la fiaba è strutturata in tre parti: l’INIZIO presenta i personaggi, il tempo e il luogo; lo SVOLGIMENTO racconta le avventure del protagonista; la CONCLUSIONE presenta sempre un lieto fine.

I PERSONAGGI

I personaggi possono essere realistici o fantastici:

- il protagonista è buono e deve superare prove difficili;

- l’antagonista è cattivo e vuole danneggiare il protagonista;

- l’aiutante aiuta il protagonista a superare le difficoltà anche con la magia.

IL TEMPO

Il tempo non è definito: spesso la storia inizia con la frase “C’era una volta...” e si svolge in un passato lontano.

IL LUOGO

I luoghi possono essere ambienti reali o fantastici, ma non vengono mai descritti con precisione.

I FATTI

I fatti sono generalmente narrati in ordine cronologico: raccontano come il protagonista riesce a superare le difficoltà e a sconfiggere l’antagonista.

Raperonzolo

Inizio

C’era una volta un orco cattivo che rapì una bella fanciulla di nome Raperonzolo e la chiuse in cima a una torre alta. Non c’erano scale per salire e l’orco ogni volta chiamava ad alta voce:

– Raperonzolo, lascia pendere la tua chioma!

La fanciulla, allora, faceva penzolare la sua treccia e l’orco si arrampicava fino in cima.

Svolgimento

Il figlio del re, curioso di scoprire a chi appartenesse quella treccia, una sera si recò sotto la torre e gridò:

– Raperonzolo, lascia pendere la tua chioma!

La prigioniera ubbidì e il principe salì. Come vide la fanciulla, si innamorò di lei e i due giovani decisero di fuggire insieme.

L’orco, però, scoprì il piano: rese il principe cieco con un incantesimo e abbandonò Raperonzolo in lacrime nel deserto.

Il principe vagò per monti e valli finché finalmente i due innamorati si ritrovarono. Non appena le lacrime di Raperonzolo caddero sugli occhi del principe, il giovane ritrovò la vista.

Conclusione

Il principe e Raperonzolo tornarono al palazzo reale, dove si sposarono e vissero per sempre felici e contenti.

AA.VV., 365 fiabe e storie giorno per giorno, Gad Edizioni

Scrivi le parole nei riquadri giusti: luogo • protagonista • antagonista

I PERSONAGGI possono essere realistici o fantastici. Il protagonista è buono e deve superare delle prove difficili.

L’antagonista è cattivo e vuole danneggiare il protagonista.

L’aiutante aiuta il protagonista a superare le difficoltà anche con la magia.

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