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TOMMY E LO SPETTRO
Tommy non aveva paura degli spettri , lo sapevano tutti .
il signor Robinson chiese il suo aiuto perché in casa spettro, Tommy non se lo fece ripetere due volte : pausa breve pausa lunga pausa media chiave di notte nella biblioteca della casa con un bel una bottiglia vuota, un tappo e un bastoncino di attese. mezzanotte, quando oramai stava per addormentarsi, sentì corrente d’aria ; si voltò : era lo spettro. pausa media pausa media pausa lunga, poni una domanda entrato dal buco della serratura – rispose lo spettro. pausa lunga, esprimi meraviglia credo ! Uno alto come te! – ribattè Tommy – Con le tue non ha senso! pausa lunga, esprimi attesa come se pretendessi di entrare in questa bottiglia vuota. entrarci – ruggì lo spettro. credo – disse Tommy. credere! – ruggì lo spettro. si fece piccolo come un fiammifero ed entrò nella Veloce come un lampo, Tommy chiuse la bottiglia con il sigillò con la ceralacca scaldata al fuoco. Uscì di casa bottiglia sotto il braccio e andò a buttarla nel fiume.
Tommy – disse – come ti va stanotte ?
– rispose Tommy – Come sei entrato? Non dalla porta, chiusa a chiave.
R. Manning-Sanders, II libro dei fantasmi, Nuove Edizioni Romane