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SANGUICIUCCIA

Un giorno Marco e Paolo erano nella foresta. Ormai era buio fitto. Battendo i denti e tenendosi per mano, arrivarono all’antico castello. Sorpresa! L’uscio era solo accostato, una leggera spinta ed eccoli al centro di un salone freddo e tetro. Ovunque muffa, polvere e drappi di ragnatele.

A un tratto, una debole voce farfugliò:

– Sangue! Sangue fresco di giovani marmotte!

Ai due boy-scout apparve una figura pallida con canini storti, neri e cariati. Marco e Paolo sgattaiolarono rapidi dietro un’armatura mentre il vampiro avanzava barcollando con l’intento di acciuffare i due intrusi.

Allora Marco e Paolo ricorsero alla loro arma segreta: il panino aglio, olio e peperoncino. Lo schiaffarono all’improvviso sotto il naso del mostro, procurandogli terribili vertigini.

All’alba Paolo scostò la tenda di un alto finestrone e lasciò entrare la luce del giorno. Sanguiciuccia, che come tutti i vampiri non poteva sopportare i raggi del sole, evaporò come la nebbia: dentoni, mantello e tutto quanto svanì nel nulla...

Dentro IL TESTO

Dove si svolge la vicenda?

Colora il riquadro corretto.

È un luogo reale fantastico

Il tempo della storia è definito. non definito.

Dentro LE PAROLE

Ossesse: impazzite.

I FATTI possono essere realistici o fantastici. Sono generalmente narrati nell’ordine cronologico in cui si sono svolti.

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