
1 minute read
UN LEONE IN BIBLIOTECA
Un bel giorno un leone entrò in biblioteca. Passò davanti al bancone dell’ingresso e salì dritto verso le sale di lettura. Il leone vagò per tutta la biblioteca. Poi andò con passo felpato verso l’angolo di lettura dei bambini e si mise a dormire.
Nessuno sapeva cosa fare. Non c’erano regole che parlassero di casi simili.
Quando fu l’ora di leggere le storie ai bambini, il leone rimase dov’era. D’altra parte, nessuna regola gli proibiva di ascoltare.
La signorina cominciò a leggere con voce tremante ma arrivò comunque fino in fondo.
– L’ora delle storie è finita – disse una bambina al leone
– è ora di andare a casa.
Il leone guardò i bambini. Poi guardò la signorina e i suoi libri chiusi. Deluso, ruggì. Molto, molto forte.
La signorina Brontolini, la capo bibliotecaria, uscì a lunghi passi arrabbiati dal suo ufficio.
– Chi sta facendo questo baccano? – domandò. – È il leone – disse il signor Magretti.
La capo bibliotecaria marciò verso il leone.
Dentro LE PAROLE passo silenzioso passo felpato girò qua e là
Collega ciascuna espressione con il suo significato.
O fai silenzio o devo chiederti di uscire! – gli disse con voce severa – Queste sono le regole!
La bambina tirò per la giacca la signorina Brontolini.

– Se promette di fare silenzio, può tornare domani per l’ora delle storie? – chiese.
Il leone smise subito di ruggire.
La signorina Brontolini lo fissò negli occhi.
– Sì – disse infine – Un leone educato e silenzioso sarà il benvenuto in biblioteca anche domani.
– Hurrà! – esclamarono i bambini.
