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IMMAGINARE
Evi era una bambina strana. Quando camminava sul muretto che costeggiava il sentiero della scuola, gridava:
Per favore, non spingere! Altrimenti cado nel mare!
Immaginava anche avventure di tutt’altro genere.
Poteva cavalcare le nuvole come cammelli. Pattinava sull’arcobaleno. Ma di questo non diceva niente.
La maggior parte delle persone non capisce queste cose.
Una volta Evi dovette rimanere cinque settimane in ospedale.
Sempre e solo muri bianchi da fissare! Qui si muore dalla noia! – si lamentavano gli altri bambini ammalati che stavano nella stessa camera.
Evi invece poteva far correre sui muri le immagini, proprio come al cinema. Erano solo più colorate. Più belle. Vedeva prati pieni di alberi da frutto. Castelli con principesse.
Il mare con i delfini che saltavano. I gabbiani le portavano i visi dei suoi amici e la salutavano sbattendo le ali.
Nella tua vita non ti annoierai mai – diceva la mamma a Evi. E lei era contenta.
Rispondi con una X.
Perché Evi era una bambina strana?
Camminava sul muretto
Era rimasta cinque settimane in ospedale
Immaginava tante avventure che poteva capire solo lei
Anche tu pensi che Evi sia una bambina strana? A te capita di fantasticare come Evi?