L’avverbio
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I gradi e le alterazioni dell’avverbio Gli avverbi, come già gli aggettivi qualificativi, possono avere il grado comparativo e il grado superlativo: • il comparativo si forma premettendo all’avverbio le parole più, meno, così come…; • il superlativo assoluto si forma aggiungendo all’avverbio i suffissi -issimo e -issimamente o premettendo a esso molto o assai; • il superlativo relativo si forma premettendo all’avverbio il più o il meno. comparativo
velocemente superlativo
maggioranza
più velocemente
uguaglianza
tanto velocemente quanto
minoranza
meno velocemente
assoluto
assai velocemente, velocissimamente
relativo
il più velocemente, il meno velocemente
Ammettono la formazione del comparativo e del superlativo: • gli avverbi di modo tranne quelli uscenti in -oni e gli avverbi così, altrimenti; • gli avverbi di luogo lontano e vicino; • gli avverbi di tempo spesso, presto e tardi; • l’avverbio di dubbio probabilmente. Alcuni avverbi, come gli aggettivi qualificativi o indefiniti corrispondenti, presentano forme particolari di comparativo e di superlativo: Comparativo
Positivo
Superlativo
bene (aggettivo buono)
meglio
ottimamente, benissimo
male (aggettivo cattivo)
peggio
pessimamente, malissimo
molto (aggettivo molto)
più
moltissimo
poco (aggettivo poco)
meno
minimamente, pochissimo
grandemente (aggettivo grande)
maggiormente
massimamente, sommamente
PER NON SBAGLIARE È meglio così Meglio e peggio, essendo già dei comparativi, non devono essere preceduti da più e meno. Alcuni avverbi possono avere forme alterate che si ottengono mediante suffissi diminutivi (-ino), vezzeggiativi (-etto, -uccio), accrescitivi (-one), peggiorativi (-accio): piano pianino malino, maluccio, malaccio male benino, benone tardino bene tardi pochino, pochettino, pochetto prestino poco presto
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