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RAFFAELLO PLAYER CONTENUTI DIGITALI
Ilaria Balducci • Francesca Iencinella
Narrativa integrata
• 1 PAISA, 5 PAISA, 100 PAISA
Testo per le vacanze della SCUOLA PRIMARIA
1 2
Due allegati: ENIGMISTICA PER IMPARARE + INGLESE
PROVE D’INGRESSO E ACCOGLIENZA CLASSE 5
INDICE CLASSE 4
Indica le pagine svolte con una X
UNITÀ 3
UNITÀ 1
15 Il messaggio segreto MATEMATICA
16 Due giuste, una sbagliata ITALIANO
18 I numeri MATEMATICA
20 La rivelazione INVALSI
22 Una giornata con i Sumeri STORIA
24 Confrontare e ordinare MATEMATICA
25 Nel mare dei numeri ................................ MATEMATICA
26 Messaggi di sera ITALIANO
UNITÀ 2
27 Strani episodi ITALIANO
28 Essere solidali ED. CIVICA
30 Un prato di addendi MATEMATICA
31 Operazioni in colonna ............................ MATEMATICA
32 Olga e la creatura senza nome INVALSI
34 Carte geografiche GEOGRAFIA
36 Irene e gli accenti ................................................. ITALIANO
37 Apostrofi sospesi ITALIANO
38 Calcoli nel fieno MATEMATICA
39 Linee di bambù MATEMATICA
40 Il giardino degli articoli ITALIANO
41 La materia SCIENZE
42 About me INGLESE
43 Mate in gioco .................................................. MATEMATICA
44 Sulle tracce degli animali SCIENZE
46 Problemi di animali MATEMATICA
47 Angoli rinfrescanti MATEMATICA
48 Nomi alla griglia ITALIANO
49 Nomi in cucina ITALIANO
50 Sottrazioni al lago MATEMATICA
52 Un regalo per le vacanze ITALIANO
54 Riassunti strampalati......................................... ITALIANO
55 Nomi in rima ITALIANO
UNITÀ 4
56 I tenditori di corde STORIA
58 Moltiplicazioni al fiume MATEMATICA
59 Calcoli sull’argine del fiume.............. MATEMATICA
60 Jane ”di tutto un po’” ITALIANO
61 Labirinto di aggettivi ITALIANO
62 Una regina egizia STORIA
64 Storie da un condominio ITALIANO
66 In vacanza a Roma MATEMATICA
67 Poligoni da scoprire MATEMATICA
68 Isometrie da mare MATEMATICA
69 At the hat shop ................................................ INGLESE
UNITÀ 5
70 Un pranzo particolare ...................................... ITALIANO
72 Divisioni terra terra MATEMATICA
74 Aggettivi sole e mare ITALIANO
76 Tanti modi di dire .................................................. ITALIANO
Il progetto SIAMO PARI del Gruppo Editoriale Raffaello sostiene e promuove il codice POLITE (Pari Opportunità nei LIbri di TEsto) per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto di tutte le differenze.
ITALIANO
Trovi la pagina indicata così: Regola 136
ALLEGATI:
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Per esigenze didattiche alcuni testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore.
R. Morgese
1 PAISA, 5 PAISA, 100 PAISA
Una monetina!
Una monetina da 1 paisa!
Che vuoi che me ne faccia di una monetina di quel genere?
Mi ha lasciato in mano una moneta da 1 paisa!
Io me ne stavo lì addormentato, di fianco al tempietto. La mano destra era rimasta aperta in fondo al braccio teso, appoggiato sul ginocchio. Chissà se qualcuno prima ci aveva già messo dentro qualcos’altro. Non avrei mai potuto saperlo, visto che nel nostro paese tutto ciò che non riesci a metterti in tasca, e in fretta, può diventare magicamente del primo che passa e te lo porta via.
In ogni caso una delle solite scimmiette dispettose si era messa a urlare vicino al mio orecchio. Forse anche lei stava litigando con qualche sua compare per accaparrarsi il resto di un dolcetto di sesamo e mandorle, abbandonato mezzo sbocconcellato da un pellegrino di passaggio. Così mi svegliai.
Aprii gli occhi a fatica. Ero ancora mezzo intorpidito dal sole già alto che aveva tamburellato sulla mia testa con i suoi lunghi raggi. Qualche nuvoletta di terra si alzava intorno a me, fino a farmi confondere con la strada, che pareva sospesa a mezz’aria.
Decine di persone mi passavano davanti ignorandomi, mi vedevano tra quegli sbuffi d’ocra grigia e bianca.
Mi chiesi come quella persona, che aveva depositato sul mio palmo aperto la leggerissima sagoma metallica, mi avesse distinto in mezzo agli altri.
Feci appena in tempo a lanciarle uno sguardo di confusa gratitudine, intravvedendo la sagoma del suo volto in controluce, sovrastato dal solito cappello di paglia a falde strette.
– Grazie signore!
Reagii automaticamente, come un giocattolo metallico, di quelli che si fabbricano ancora in certi capannoni appena fuori città, non quei divertimenti elettronici per i bambini occidentali, né per i figli dei nuovi ricchi indiani che viaggiano sulle loro auto scure per raggiungere ogni mattina la loro deliziosa scuoletta inglese. Piuttosto dei semplici pupazzi di ferraglia colorata, con una molla che li anima. Così mi sentivo ogni volta che davo segno di apprezzare ciò che mi veniva lasciato nel palmo della mano.
Avevo una tecnica tutta mia: mentre molti dei miei compagni d’elemosina inseguivano ferocemente i passanti dall’aspetto più ricco, io preferivo starmene seduto, anche per pigrizia, nel mio angolino. Qualcuno prima o poi si sarebbe impietosito e avrebbe sganciato qualcosa. Andò così anche quella mattina.
Coprendomi gli occhi con l’altra mano, focalizzai meglio lo sguardo. Non si trattava uomo, ma di una bellissima donna europea, che rise divertita alla mia frase di circostanza. Che cosa l’avrà spinta a dare proprio a me il suo piccolo dono?
Aveva bellissimi capelli lisci e neri, raccolti in una coda dietro la nuca, la carnagione bianco latte e due occhi azzurro trasparente come gli zampilli di una fontana nei giardini sacri.
– Prego piccino – commentò lei con un sorriso luminoso e un inglese cordiale ma incerto.
Il volto beato sembrava carico di energia positiva.
Ogni tanto passavano persone del genere da quelle parti: cercatori di spiritualità, quella che dicevano di non riuscire più a trovare nei loro paesi d’occidente.
Io pure accennai un sorriso, anche se la leggerezza della moneta nel palmo mi insospettì da subito.
I tristi dubbi diventarono poi quasi certezze quando, stringendo il pugno, capii che anche le dimensioni della generosità della donna si limitavano a un ben misero diametro e a un sottile spessore.
Aprii le dita prudentemente serrate e sbirciai nel palmo. La turista si era già allontanata, per sua fortuna.
Fu in quel momento che scoprii che ciò che avevo ricevuto ammontava nientemeno che a 1 paisa.
Praticamente niente! Nulla! Zero!
Dicono che lo zero lo abbiamo inventato noi indiani. Beh, non proprio noi nel senso di io e i miei compagni di strada, i nostri antenati. Di sicuro io no. Ma in quel momento almeno uno zero mi sarebbe piaciuto vederlo sulla superficie rotonda di metallo, di fianco all’inconfondibile cifra che sta all’inizio della numerazione.
E invece zero era di fatto il potere d’acquisto di quel pezzetto di materiale tondo che tenevo miseramente in mano.
Forse la persona che me l’aveva donato non era tanto forte in matematica. Io invece avevo dovuto diventarlo per calcolare a colpo d’occhio che cosa far con ciò che ricevevo trascorrendo le mie giornate davanti al tempietto.
E con 1 paisa non ci potevo fare assolutamente niente. Nemmeno comprare qualcosa da mangiare alle bancarelle sulla via: mi costava meno rubare e scappare come facevo spesso.
Poi uno strettissimo spiraglio di sole filtrò tra le dita della mia mano e colpì il metallo, facendolo brillare per un istante.
”È un segno” mi dissi, ”il segno del mio karma. Forse il corso che la mia esistenza deve prendere è indicato da questo spiraglio di luce sopra l’asticella di quella cifra così vicina allo zero!”
Carico di flusso positivo, mi guardai intorno. Ma la delusione tornò a farsi viva: la donna non aveva scelto me, ma aveva dato 1 paisa a ciascun bambino davanti al tempietto. Aveva lasciato una monetina nelle mani di ciascuno di noi cinque piccoli mendicanti che ci eravamo accaparrati da tempo quella striscia, in fondo non tanto redditizia. E ognuno dei pezzetti di metallo scintillava ora tra le dita degli altri come tra le mie. Probabilmente erano gli spiccioli rimasti dopo un recente cambio di valuta europea, in una lussuosa banca del centro. Mi accorsi che il mio stesso sguardo di mistica disillusione velava gli occhi dei compagni. Forse avevano avuto il mio stesso pensiero.
All’improvviso scoppiai a ridere nervosamente.
– Ah ah ah. Una monetina da 1 paisa! Ah ah ah. Ma vi rendete conto?
E gli altri pure si unirono al buonumore forzato, dettato solo dalla voglia di combattere il senso d’amarezza che si annidava in fondo al nostro cuore, affamato di cibo e di speranza.
Seguii con lo sguardo la bella turista dall’elargizione misurata mentre saliva gli scalini del tempio. Non fu il mio desiderio di rivalsa nei suoi confronti a provocare il leggero sdrucciolamento del suo sandalo sulla pietra, levigata da tanti passi devoti. Fu piuttosto un caso, se davvero esiste, a farle prendere una dolorosa storta alla caviglia.
Si guardò intorno e mi vide che la fissavo, ma mi trattenni dal ridere: non sarebbe stato rispettoso. Per quanto 1 paisa fosse ben poca cosa era pur sempre una briciola di generosità, un gesto gratuito e il valore di un gesto è sempre maggiore del suo prezzo.
Un gesto può essere un inizio o una fine; una promessa o un rifiuto; una distrazione casuale o una precisa volontà. Un gesto può essere un messaggio da comprendere o una sentenza senza scampo.
La donna aveva voluto distribuire qualcosa a ciascuno di noi. Mi sembrò quindi naturale mettere da parte il risentimento del mendicante deluso e aprirmi alla positività tipica della migliore tradizione indiana. Il mio nuovo atteggiamento, la diversa disposizione d’animo cambiò improvvisamente la mia visione della piccola porzione di vita alla quale stavo partecipando. Modificò in modo inaspettato l’interpretazione di quel singolare episodio, apparentemente banale, dandogli un senso più ampio, più profondo, più intenso.
– Presto, datemi le vostre monetine – intimai agli altri quattro.
per sogno – mi rispose Kushi, – anche se vale pochissimo, poco non è niente. Perché non mi dai tu la tua così avrò 2 paisa?
– E che cosa ci farai? – domandai.
– Un gran bel niente! – rispose ridendo il mio amico, subito imitato dagli altri tre.
– Appunto – cercai di far capire loro, – 1 paisa è niente…
– E ti sembra che 5 paisa contino qualcosa? – s’indispettì Eshwar, mettendomi la monetina davanti agli occhi. – 1 paisa è niente, ma 5 paisa… sono ancora niente!
– Ci sono paesi là in occidente – aggiunse Japesh indicando in una direzione non ben precisa, come se si riferisse a un luogo poco distante – dove con cinque monete piccole ci puoi comprare davvero qualcosa, ma qui... – concluse allargando le braccia.
Abbassai la testa. Quant’era vero ciò che dicevano i miei amici. Poveri, senza soldi, quindi senza prospettive, ambizioni e desideri che non fossero quelli di riempire ogni giorno la pancia e di dormire sotto un riparo improvvisato, essendo ormai tutti senza famiglia.
Nonostante questo, mi era balenata un’idea in testa e volevo provare a inseguirla. Ma dovevamo fare in fretta, prima che la turista uscisse dal tempio e riprendesse il proprio giro.
– Avete ragione, ma proprio perché non ci perdereste molto datemi i vostri paisa – li convinsi alla fine.
Appollaiati ai margini della strada come le scimmiette sui gradini del tempio, i miei compagni di povertà si passarono le monetine da una mano all’altra. Esse tintinnarono dentro al loro palmo, fino a ricadere fiduciose nel mio.
Non era certamente la somma più alta che avessi mai messo insieme chiedendo l’elemosina, ma quel giorno mi pareva che quei miseri centesimi di rupia formassero un piccolo gruzzolo e che il minuscolo tesoro diventasse infinitamente più grande.
prima volta che noi cinque univamo il ricavato
– E adesso come hai intenzione di usarli? – chiese Rajiv, un po’ divertito e un po’ incredulo.
– Vedrai – risposi sorridendo furbescamente.
Fino a quel momento ero rimasto seduto, confuso tra la polvere della strada. Raccolti finalmente gli altri quattro paisa, mi alzai di scatto, avvolto dai raggi del sole che disegnavano la mia sagoma in controluce.
Tirarsi su, ecco cosa avremmo dovuto fare e avremmo dovuto farlo insieme; unire le nostre deboli forze. Qualcosa di buono sarebbe sicuramente venuto fuori, forse una mancia più cospicua. O forse solamente un sorriso; ma il gesto di gratitudine della turista avrebbe comunque avuto più valore del denaro che avevamo ricevuto prima.
Come ogni anno, io Kushi, Japesh, Eshwar e Rajiv veniamo in adorazione al nostro tempietto. Sembra che nulla da allora sia cambiato. Le vacche che attraversano placidamente la strada potrebbero essere le stesse di qualche anno fa, quando trascorrevo le mie giornate seduto con il palmo aperto, dormicchiando un po’. Le urla degli ambulanti che propongono le loro merci colorate risuonano degli odori e dei profumi, diffusi dalle grosse ceste piene di invitanti cibi tradizionali. Un soffio di vento talvolta mescola granelli saporiti di spezie al terriccio sollevato dai sandali dei passanti.
I clacson dell’unico serpente di veicoli sgangherati di tutte le marche strombazzano ai monelli che, ancora oggi, afferrano sulle bancarelle qualcosa da mettere sotto i denti e fuggono tra le imprecazioni poco devote dei venditori. Vestiti di un kamiz nuovo, acquistato per la ricorrenza, ognuno di noi cinque cammina in quel vivace frastuono tenendo per mano il proprio figlio. Abbiamo deciso di mantenere annualmente un appuntamento tutto nostro per celebrare il momento in cui riuscimmo a dare una svolta alla nostra vita. Non coincide con le tradizionali feste religiose, anche se compiamo gli stessi riti di offerta e di ringraziamento, con canti, preghiere e piccoli doni alla divinità del tempietto. Cade nel giorno in cui mettemmo insieme i nostri 5 paisa per liberarci dalla schiavitù della miseria.
– Ma non è stato un cammino semplice e neppure breve – inizio a raccontare a mio figlio, come ogni anno – e non è neppure una storia breve.
– Dai papà, racconta – mi incoraggia lui, che ha già ascoltato molte volte quel discorso.
Mi fermo davanti al tempietto. Nonostante l’abito pulito, mi siedo per terra come quando ero piccolo e comincio a parlare.
– Dove ero arrivato? – fingo di non ricordarmi per prendere qualche secondo in più e controllare l’emozione che immancabilmente mi sale alla gola.
– Alla bella signora che usciva dal tempio e le faceva male una caviglia –precisa mio figlio – e tu ti sei avvicinato a lei.
– Mi ero già fatto dare gli altri 4 paisa dai miei amici?
– Kushi, Japesh, Eshwar e Rajiv? – mi interrompe lui.
Mi voltai a guardare per un istante gli altri giovani padri che, come me, raccontavano la medesima storia ai loro bambini. Cercai di ritrovare nei loro volti l’espressione ingenua e meravigliata di allora. Erano diventati ormai uomini, come me, ma il loro sguardo era lo specchio del mio: quello di chi ha conosciuto la miseria, senza farsi schiacciare dal suo carico di disperazione.
– Proprio loro! – confermai. – E con quelli mi ero precipitato alla prima bancarella di spezie. Il venditore non credeva ai suoi occhi, vedendo un bambino che gli chiedeva di acquistare foglioline sbriciolate di menta e curcuma macinata. Di solito era piuttosto bersaglio dei piccoli monelli che si divertivano a soffiare sulle montagnette di polveri colorate ben divise sopra il suo bancone, mescolandole. Io stesso qualche volta l’avevo fatto per divertirmi un po’. Spesi tutte le monetine per ottenere una manciatina per ciascuno degli ingredienti. Li impastai nel mortaio che l’uomo mi prestò, con un solo cucchiaino di olio di rosa. Era tutto ciò che potevo permettermi con quella somma e forse il venditore fu anche generoso con me. Ne ottenni un balsamo profumato e fresco. Adagiai il medicamento improvvisato al centro di una fascetta pulita di cotone, che l’uomo mi regalò.
– E i tuoi amici che dicevano? – si diverte a domandarmi.
– Guardavano e ridevano. Pensavano che io fossi diventato pazzo e che avessi sprecato non solo la mia ma anche le loro monetine.
E poi? – si eccita sempre più lui, conoscendo già la fine. poi… e poi… e poi… continuo a raccontare al mio bimbo che appoggia i suoi grandi occhi neri sopra i miei. Lui sa di essere figlio di un giovane imprenditore che in un qualunque giorno d’estate, poco più che bambino, ha deciso quale sarebbe stato il suo dharma nella vita, la sua retta azione nell’interminabile ciclo delle esistenze: lavorare onestamente per produrre unguenti secondo le antiche ricette della tradizione indiana, per portare sollievo ai dolori della gente.
– E così la straniera…
– Mi riconobbe all’uscita del tempietto e mi lasciò fare quando le feci capire che volevo fasciarle la caviglia slogata e dolorante, applicandole il miscuglio di erbe, spezie e olio essenziale. Lei sentì subito un tale sollievo che per ringraziarmi mi diede ben 5 rupie: cinque monete così, tutte insieme, non le avevo mai viste e ognuna valeva ben 100 paisa. Allora subito i miei amici si avvicinarono, inchinandosi e facendole capire che anch’essi avevano contribuito; infatti reclamavano ora la loro parte.
La donna divertita se ne stava andando quando, inaspettatamente, tornò indietro e…
– E fu lei, che produceva pomate e medicine nel suo paese, che chiese a te e ai tuoi amici di lavorare per la sua azienda, di farne ancora di quel meraviglioso unguento – prosegue allora mio figlio.
– E ci diede anche le rupie necessarie per cominciare. Da allora non abbiamo mai smesso di spedire in Europa ciò che produciamo. Così, da 1 paisa a 5 paisa a 100 paisa la nostra vita è cambiata. Dove c’era povertà è arrivato benessere. Così è cambiata la vita per noi, per le nostre famiglie e per tutti quelli che lavorano nella nostra piccola azienda. Ora gli operai impastano l’antica sapienza del nostro popolo con le erbe e le spezie, dentro ai moderni macchinari. I giovani contadini locali producono le nostre materie prime. Gli anziani commercianti vendono i nostri prodotti sui loro banchi.
– Che bella storia – sorride il mio bimbo, mentre si rialza.
– È la storia di un circolo che fa bene a tanta gente – gli spiego.
– Sei stato bravo papà – mi abbraccia come sempre quando arriviamo alla fine.
– Forse sono solamente riuscito a vedere la strada in mezzo alla polvere, per questo torno sempre a ringraziare al tempietto. Sicuramente qualcuno ha avuto fiducia in me e mi ha dato una mano. Saliamo la breve scalinata stretti l’uno all’altro. Appena prima di entrare mi fermo. Mi volto e guardo il punto in cui tendevo il braccio verso i passanti. Altri bimbi hanno preso il nostro vecchio posto. Torno indietro e dono a ciascuno una monetina da 1 paisa, che brilla per un istante nel loro palmo aperto
MESSAGGIO SEGRETO
1 Segui il percorso e trova le coordinate per scoprire il messaggio segreto; poi scrivilo.
IL TESORO E QUI ,
DUE GIUSTE, UNA SBAGLIATA
1 In ogni conchiglia cerchia la parola scritta in modo sbagliato. Poi riscrivila correttamente nel cruciverba a fianco, rispettando i numeri.
coniglio scenza
maglione
acquazzone
miglione discesa accuisto
2 Trascrivi qui sotto le lettere del cruciverba con sfondo colorato.
SEI IL OPPURE LA
La parola è scritta correttamente?
No
Riscrivila nel modo giusto:
I NUMERI
1 Collega gli abachi al numero giusto.
u da h uk dak hk u da h uk dak hk u da h uk dak hk
2 Inserisci i numeri mancanti in ogni sequenza di pesci.
3 Segna con una X il numero giusto.
8 dak 12 h 7 uk 51 dak
4 Componi i numeri.
3 uk + 5 h + 5 u = ....................................
7 dak + 6 h + 24 da = ....................................
5 da + 7 hk + 6 u + 3 h =
16 uk + 38 u =
5 dak + 16 h + 4 uk + 2 u =
4 dak + 6 h + 2 uk = .................................... 28 u + 7 uk + 5 h = ....................................
7 hk + 54 h + 8 u =
2 uk + 9 h + 13 da + 8 dak = 7 h + 4 hk + 12 dak =
5 Abbina ogni numero alla sua scomposizione: scrivi la lettera al posto giusto.
1 uk + 5 hk + 3 u + 5 h
1 dak + 1 u + 4 da + 7 h + 8 uk 8 uk + 3 h + 40 u
1 uk + 7 dak + 3 h + 9 da + 1 u
3 u + 70 da + 3 uk + 2 dak
LA RIVELAZIONE
1 Leggi il testo con attenzione.
Fu proprio il grande faggio, quell’estate, a essere testimone di un’incredibile rivelazione. Una delle più incredibili che possano capitare a una persona. Era un pomeriggio afoso e tante nuvolette di calore, come sbuffi di una vecchia locomotiva, punteggiavano di bianco il cielo; i due amici stavano seduti tra le radici del faggio, in silenzio. Stranamente in silenzio.
- Nico, che ti succede? C’è qualcosa che non va? - chiese Andrea imbarazzato. Nico alzò gli occhi e stirò le labbra in un sorriso gentile.
”Perlomeno non ce l’ha con me” pensò Andrea.
- C’è qualcosa che vorrei dirti, ma non sono sicura: ho paura che tu mi prenda in giro... - gli disse seria.
Lo guardò con tenerezza prima di aggiungere: - Ho un segreto che non ho mai confidato a nessuno. Pensa: non lo sanno neanche mamma e papà. Ma a te credo di poterlo dire: io riesco a parlare con i fiori e quando loro parlano con me io li capisco.
- Cosa?!? - la guardò con la bocca spalancata e gli occhi sgranati. - Sai davvero parlare con i fiori?
- Non dovevo dirtelo, tanto non mi credi; e chissà adesso cosa pensi...
- Cosa penso?!? Ma è semplicemente fantastico! Io ti credo. Veramente! - E per dimostrare quanto fosse sincero baciò i due indici incrociati.
Nico iniziò a raccontare che se accostava la faccia ai fiori riusciva a sentire i loro discorsi.
- Un pomeriggio, quando avevo quattro anni, sono uscita sul terrazzo di casa e per la prima volta ho sentito parlare i fiori. Da un vaso di terracotta venivano delle voci: un geranio rosso e uno bianco stavano litigando tra loro per chi fosse il più bello. Come se fosse la cosa più
normale al mondo, mi sono avvicinata e ho spiegato che secondo me erano belli tutti e due e che stavano benissimo insieme nello stesso vaso. Poco dopo i due gerani avevano smesso di litigare: ero così contenta!
- Ma davvero non hai mai confidato a nessuno che hai questo potere?!? - chiese incredulo Andrea.
Nico aveva provato a dirlo a sua madre, ma non era andata troppo bene: evidentemente i grandi non riescono a capire tutto, aveva pensato Nico rassegnata. Su questo punto Andrea si trovò subito d’accordo: anche lui aveva notato che i grandi spesso non ascoltano i bambini e non credono alle loro parole. Peccato, perché se solo ricordassero di quando erano piccoli, si accorgerebbero che erano piccoli, sì, ma in certi momenti solo di statura.
Adatt. da L. Ballerini, L’estate di Nico, Giunti Junior
2 Sottolinea nel testo quando si svolgono i fatti.
3 Rispondi alle domande.
a Chi è Nico?
A Un compagno.
B Un’amica.
C La mamma.
c Che cosa sono simili agli ”sbuffi di una vecchia locomotiva”?
A Le radici del faggio
B I fumi di un treno che passa.
C Le nuvole del cielo.
e Perché Andrea bacia i due indici incrociati?
A Vuole fare la pace
B Vuole mantenere il segreto.
C Fa un giuramento.
b Dove si trovano i due amici?
A Sotto l’ombrellone.
B Sotto il porticato.
C Sotto un albero.
d Perché Nico ha paura di confidare il suo segreto?
A Non ha voglia di parlare
B Ha paura di non essere creduta.
C Non si fida di Andrea.
f Cosa vuol dire che i bambini in certi momenti sono piccoli ”solo di statura”?
A Sono sinceri.
B Non sono alti.
C Hanno pensieri profondi.
UNA GIORNATA CON I SUMERI
È l’anno 3000 a.C. e sei nella città sumera di Uruk. Qui le persone svolgono i lavori quotidiani necessari alla vita della città.
1 Osserva l’immagine, metti i numeri giusti accanto alle frasi e completa con le parole del box.
....... Difendono la città dall’alto delle mura: sono i ...................................................
....... Alcuni .................................................. lavorano i campi utilizzando l’aratro.
....... Scambiano vasi d’argilla da loro realizzati: sono gli ...................................................
....... Davanti ai magazzini uno ................................ riporta su una tavoletta d’argilla il numero delle merci.
....... Un compie un rito di ringraziamento.
....... Un trasporta su una barca le pecore per venderle al mercato.
2 Collega le descrizioni alle rispettive fonti.
Nella città di Ur è stata ritrovata una scatola di legno decorata con scene di guerra e di pace: è chiamata ”Stendardo di Ur”.
I Sumeri inventarono moltissimi strumenti, come la sega, l’aratro, i chiodi, la scure, l’armatura, gli stivali, i mattoni...
Gli scribi, per tenere il conto dei prodotti nei magazzini del tempio, con un bastoncino facevano dei segni su tavolette di argilla.
Gli uomini portavano la barba e indossavano una gonna di lana. Grazie all’invenzione della ruota riuscirono a costruire dei carri.
CONFRONTARE E ORDINARE
1 Osserva e inserisci, in base ai simboli, i numeri corretti che trovi nel box.
2 In ogni spazio inserisci un numero per rispettare l’ordine crescente.
3 In ogni spazio inserisci un numero per rispettare l’ordine decrescente.
4 Leggi gli indizi e indovina il numero misterioso, indicalo con una X e trascrivilo nel box.
INDIZI
• È un numero di 5 cifre.
• La cifra delle unità è il triplo della cifra delle unità di migliaia.
• La somma delle cifre è 16.
• La cifra delle centinaia è 30. 2 329
NEL MARE DEI NUMERI
1 Osserva il fondale e, in base a quanto vale ciascun abitante, calcola i totali. Segui l’esempio.
2 Unisci i puntini. Parti da 1000 e aggiungi sempre 150. = 50 =
MESSAGGI DI SERA
Sara e Carlo si scambiano alcuni messaggi per raccontarsi la giornata appena trascorsa.
1 Leggi i messaggi di Sara e scrivi che cosa potrebbe rispondere Carlo.
Ehi Carlo! Hai visto che cielo stellato stasera?
Attraverso le chat di messaggi riusciamo quasi ad annullare le distanze... Però, soprattutto con le persone a cui teniamo di più, sarebbe meglio parlare anche faccia a faccia.
Ho trascorso il pomeriggio al parco con gli amici a raccontare barzellette. Senti questa: ”Un poliziotto dice a un pollo: - Fermati! Sei in arrosto!”. E tu che hai fatto?
Aspetta! Scegli una stella e quando tornerai dalle vacanze saprai dirmi se c’è ancora.
Notte!
1 Osserva attentamente l’immagine; poi sotto scrivi le cose che ti sembrano strane, come nell’esempio.
1 Completa le frasi.
ESSERE SOLIDALI
1O PASSO: IDENTITÀ
L’identità è cosa pensiamo e come ci comportiamo.
Tra pensare e agire ci vuole coerenza.
• Se pensi che offendere un’altra persona sia sbagliato, cosa fai se un tuo conoscente ti provoca con brutte parole?
• Se pensi che sia giusto aiutare chi è in difficoltà, cosa fai se un tuo amico o una tua amica ha la ruota della bici bucata?
2O PASSO: DIVERSITÀ
Però non siamo tutti uguali: non pensiamo e non agiamo tutti nello stesso modo. La diversità è l’unica cosa vera che ci accomuna tutti.
• Cosa vuol dire questa frase? Prova a spiegarla con parole tue.
Anche se siamo tutti diversi, le differenze non ci rendono persone migliori o peggiori.
• Per capire meglio cos’è la diversità, descrivi te stesso e un tuo amico o una tua amica completando le tabelle.
• In che cosa siete uguali? ......................................................................................................................................................................................
• In che cosa siete diversi o diverse?
3O PASSO: EMPATIA
Tutte le persone hanno un superpotere: l’empatia.
L’empatia ti aiuta a capire gli altri, cercando di metterti nei loro panni.
Grazie all’empatia puoi capire i sentimenti e le emozioni di una persona.
Così potrai essere solidale.
• La solidarietà è
2 Osserva i disegni e indica con una X la situazione in cui non è presente la solidarietà.
• Ti è mai capitato di essere solidale? Racconta.
UN PRATO DI ADDENDI
1 Indica con una X dove è stata applicata nel modo giusto la proprietà commutativa.
2 373 + 105 = 105 + 2 373
5 214 + 9 136 = 9 639 + 5 241
59 136 + 105 + 29 = 59 136 + 29 + 105
7 321 + 1 361 = 7 321 + 1 361
12 563 + 6 083 = 6 083 + 15 653
42 136 + 81 090 + 571 = 571 + 42 136 + 81 090
2 In queste operazioni è stata applicata la proprietà associativa. Indica con una X l’alternativa più giusta, cioè quella che ti facilita i calcoli, e scrivi i risultati.
2 530 + (56 + 124) =
2 530 + 56 + 124
(2 530 + 56) + 124 = ........................
328 + 12 + 24 30
(328 + 2 430) + 12 = ........................
(328 + 12) + 2 430 =
560 + 1 040 + 173
(560 + 1 040) + 173 =
560 + (1040 + 173) = ........................
920 + 180 + 583
920 + (180 + 583) =
(920 + 180) + 583 = ........................
OPERAZIONI IN COLONNA
1 Esegui in colonna e verifica il risultato con la prova (proprietà commutativa). Poi controlla i risultati con i numeri che trovi in fondo alla pagina. Attento! Ci sono due risultati di troppo.
5 371 + 123 + 2 109 =
23 109 + 73 + 591 = ........................
563 + 8 227 + 13 849 =
2 036 + 15 892 + 343 =
+ 1 892 + 74 = ........................
+ 23 163 + 96 =
OLGA E LA CREATURA SENZA NOME
1 Leggi il testo con attenzione e rispondi.
Ciao, io sono Olga. Mi piace osservare le cose. Di tutti i tipi. Se sei particolare, o un po’ strano, o assomigli a una tartaruga, io ti guardo e prendo appunti. Forse ti sto guardando anche in questo momento. Ma no, scherzo! Non ti sto guardando. Ci sono cose molto più interessanti da esaminare, come gli animali. Io amo gli animali e da grande diventerò zoologa! Un giorno è successo un fatto stranissimo. Sento un rumore provenire dal bidone della spazzatura nel capanno. Corro fuori, vado sul retro e sollevo piano la scopa, pronta a infilarmi dentro, ma un rumoraccio mi fa diventare le gambe molli come spaghetti. C’è una bestia alle mie spalle e allora scappo: corro e corro ancora attraverso il cortile. Mi fermo sfinita, mi giro e vedo questo: un incrocio tra un criceto gonfio e una patata disegnata da un bambino di tre anni. Ha le dimensioni di un porcellino grassottello, un pezzetto di lingua fuori e uno strano odore. La pelliccia è rosa, le orecchie sono morbide, adorabili e all’insù, la coda è lunga, sottile e senza peli, come quella dei ratti, e le zampe sembrano degli stecchini. Ha un’espressione un po’ sciocca e non fa paura per niente. Dice solo MEH e allora decido che il suo nome è MEH. Andiamo a casa, tesoro! A casa si comporta in modo strano: dorme nel bidone della spazzatura, corre come un pazzo senza un motivo e quando è rilassato incrocia gli occhi e tira un po’ fuori la lingua. Mi chiedo di che specie sia MEH. Faccio tutte le ricerche sibili, guardo in tutti i miei libri scientifici: un cane e neppure un coniglio. rettile, né una pianta, né un Allora finalmente capisco... nuova specie! Forse è un alieno da un altro pianeta? Così afferro coda (pensando che sia un’antenna comunicazione): ”Ciao, amici profondo. Sono Olga, rispondetemi favore!”. Niente. Nessuna risposta. Faccio tutto con MEH: vado porto al negozio di animali, pazzo per le olive, che ama pancia, che non è bravo in Una mattina, però, non lo trov
parte. MEH è sparito! Lo cerco ovunque: nei bidoni, nei tombini, sugli alberi; scrivo un volantino da attaccare sulle vetrine, invio una lettera agli alieni con un palloncino. Alla fine lo ritrovo a casa delle mie vicine: le gemelle Lala. Organizzo una festa di bentornato e arrivo alle conclusioni delle mie ricerche: MEH è mio!
Adatt. da Elise Gravel, Olga e la creatura senza nome, Terre di Mezzo Editore
a Olga vuole fare la zoologa: che cosa significa?
Vuole lavorare allo zoo
Vuole studiare le specie animali.
Vuole curare gli animali.
b Cosa significa la frase ”avere le gambe molli come spaghetti”?
Avere fame.
Avere paura. Essere stanchi. Tremare dal freddo.
c Cosa potrebbe aver scritto Olga sul volantino per ritrovare MEH? Completa.
2
Sottolinea di rosso le parti in cui si descrive l’aspetto fisico di MEH e di verde quelle sul suo comportamento.
3 Completa le fasi del metodo scientifico che ha seguito Olga per indagare su MEH.
Osservazione
Olga osserva lo strano animale.
Olga si chiede...
CARTE GEOGRAFICHE
1 Giada è appassionata di Geografia. Sta programmando la sua prossima vacanza. Osserva le carte e rispondi mettendo una X su V o F .
CARTA TEMATICA
1. Le Alpi attraversano l’Italia da nord a sud. V F
2. In Italia si coltivano le viti. V F
3. Per raggiungere la Sardegna prendo il treno. V F
4. Gli agrumeti si coltivano a nord. V F
5. Le Marche confinano con la Lombardia. V F
6. Il Lago Maggiore si trova a nord. V F
7. Messina è il capoluogo della Sicilia. V F
8. Il fiume Po nasce nelle Alpi. V F CARTA FISICA
Giada immagina la sua ISOLA IDEALE e ne disegna la carta geografica con tanto di legenda.
LEGENDA
= porto = paese
= vulcano = lago
= grano
= pomodoro
= attività commerciale (negozio, ristorante)
2 Ora disegna tu la tua ISOLA IDEALE, come ha fatto Giada. Ricorda di inserire la legenda con i simboli che userai.
LEGENDA
CARTA
IRENE E GLI ACCENTI
Irene ha appena finito di sistemare la sua camera e ora riposa in giardino. Nel fumetto sono scritti tutti i pensieri che le passano per la testa.
1 Su alcune parole mancano gli accenti.
Inseriscili tu dove necessario.
Tre , due , uno... relax !
Viva la liberta!
Oggi è solo lunedi, la festa a casa di Imane
sara venerdi. Riusciro a resistere altri quattro giorni?
Sono troppo eccitata!... Certo che qui sotto si sta proprio bene... Ci vorrebbe un bel te freddo, e allora si che sarebbe tutto perfetto... A cosa stavo pensando?
Ah, gia, la festa di Imane. Vorrei farle un regalo, magari un unicorno da aggiungere alla sua collezione, cosi ne avrebbe ventitre... Perche no?!?... Ma c’e un nido lassu, come e possibile che non me ne sia mai accorta?!? Va beh, torniamo alla festa... Per l’occasione mi comprero un vestito giallo superfantastico o forse blu. Ho deciso: domani andro in citta con papa; spero proprio che mi possa accompagnare.
2 Cerchia solo i vestiti con i monosillabi che vogliono l’accento e aggiungilo.
QUA
APOSTROFI SOSPESI
1 Colora il riquadro con la parola corretta.
Questanno / Quest’anno andremo in vacanza con gli zii.
Chissà com’è / comè vivere su un’isola deserta...
Questa mattina allalba / all’alba pioveva a dirotto: ho dovuto prendere lombrello / l’ombrello .
Chi c’è / ce più tardi per una passeggiata?
Attenzione alla cera / c’era che cola dalla candela!
Per l’estate / lestate voglio leggere di più: dora / d’ora in poi leggerò tutti i giorni.
Ho trovato un seme di girasole proprio la’giù / laggiù
Se ci tornerai, verrò anchio / anch’io .
cena dai vicini. Nicole c’è un ciliegio. sport: tennis e nuoto.
.......... come credi: non sbaglierai! potresti cadere!
Luca .......... spesso a casa dei nonni.
.......... a prendere i pomodori nell’orto!
.......... a papà di comprare il pane!
CALCOLI NEL FIENO
1 Arriva in cima alle balle di fieno: addiziona i numeri come nell’esempio.
2 Risolvi le due catene di calcoli.
LINEE DI BAMBÙ
1 Ripassa con il rosso le lineee rette, con il giallo le semirette e con il blu i segmenti.
2 Indica con una X quali canne di bambù sono perpendicolari.
3 Indica con una X quali canne di bambù sono parallele.
IL GIARDINO DEGLI ARTICOLI
1 Inserisci gli articoli giusti.
giardino della zia Penelope è angolo di verde più bello che abbia mai visto .......... siepe, non troppo alta, corre lungo .......... confine con .......... strada. Al centro c’è .......... gazebo di legno che ospita tavolo lunghissimo e sedie colorate: zia li utilizza per cene con amici. alberi del giardino sono decorati con luci molto calde, che di sera rendono ......... atmosfera davvero unica. E poi .......... gelsomino e .......... fiori ornamentali emanano ......... fragranza speciale. Ma .......... parte del giardino che preferisco è spazio con tartarughe: adoro rettili!
2 Inserisci l’articolo partitivo giusto, come nell’esempio.
Il parco delle tartarughe
un sasso un lago
delle tartarughe una tartaruga
un fiore un uovo
un rifugio
LA MATERIA
1 Leggi e sottolinea ogni volta la parola corretta.
La materia/realtà è tutto ciò che si percepisce con i sensi, ha un peso/età e occupa uno spazio/luogo.
I diversi tipi di materia sono le sostanze/gli oggetti.
Le molecole sono particelle grandissime/piccolissime
tutte uguali/diverse se formano una sostanza semplice, oppure uguali/diverse se compongono una sostanza composta.
A loro volta le molecole sono formate da particelle ancora più piccole/grandi: gli atomi.
2 Che cosa accomuna questi oggetti? Indica con una X.
E T S
Sono tutti solidi.
Sono tutti formati dallo stesso materiale.
Sono tutti formati da materia.
Si trovano in natura.
Le sostanze si possono mescolare dando origine a un miscuglio oppure a una soluzione.
Un miscuglio è una miscela di sostanze che mantengono le loro caratteristiche iniziali.
La soluzione è una miscela di sostanze che non si possono più distinguere.
• Prova a realizzare questo semplice esperimento.
1 Prendi 2 bicchieri, come nel disegno qui sotto.
2 Con un cucchiaino, mescola le sostanze di entrambi i bicchieri.
3 Scrivi qui sotto se si tratta di un miscuglio oppure di una soluzione.
ABOUT ME
My name is Aron. I’m from Romania. I live in Rome.
1 Ora completa la scheda su di te.
My names is
I’m from ................................................................................
I live in
2 Abbina le immagini alle frasi, inserendo la lettera giusta nel .
.......
I’m Carlos.
I’m from Spain.
Hi! My name is Ya-shu.
I live in Beijing, in China.
.......
I’m Emily.
I live in Paris, in France.
Hi! I’m Kate.
I’m from the USA.
.......
My name is Luca.
I’m from Venice, in Italy
My name is Omar. I’m from Morocco.
I’m 10. My favourite food is pizza!
1 Completa il sudoku.
Inserisci i numeri da 1 a 9. Attenzione: ogni numero non può mai essere ripetuto in ogni riga, colonna e riquadro.
IN GIOCO
2 Rispondi alle seguenti domande di logica.
• Un bambino ha il cappello, due hanno il costume blu ma non il cappello, chi ha il cappello ha il costume rosso; due bambini hanno il costume verde e le ciabatte.
Quanti sono i bambini?
• Il numero A è minore di B. Il numero A è il doppio di C.
Qual è il numero più grande?
SULLE TRACCE DEGLI ANIMALI
1 Scrivi gli animali del box nel posto giusto.
INVERTEBRATI VERTEBRATI
2 Per ogni categoria di vertebrati scrivi tre nomi di animali.
3 In base agli indizi lasciati, scopri di quali animali si tratta e completa.
È un animale erbivoro onnivoro
È un animale vertebrato invertebrato
Si tratta di un mammifero rettile
PROBLEMI DI ANIMALI
1 Leggi i problemi, calcola e rispondi.
a Nel bosco ci sono due decine di mammiferi, quattro decine di uccelli e due centinaia di invertebrati. Quanti animali ci sono in tutto?
b Nel prato pascolano 6 mucche e 10 pecore. Quante zampe in tutto?
2 Applica la proprietà invariantiva nel modo più conveniente.
Guarda sempre il sottraendo, come nell’esempio.
3 In base ai risultati pensa a un minuendo e a un sottraendo adatti, completa e risolvi.
4 Esegui in colonna e verifica con la prova (vedi regola). Osserva l’esempio.
16 186 – 5 432 =
48 365 – 23 583 =
37 543 – 11 827 =
5 Per ogni operazione inserisci i numeri mancanti.
– 34 736 =
– 8 326 =
6 Scrivi un minuendo e un sottraendo adatti ai risultati.
UN REGALO PER LE VACANZE
Leggi e rispondi
Mario ebbe in dono, alla fine dell’anno scolastico, una penna per fare i compiti delle vacanze.
- Io volevo la bicicletta - si lamentava Mario con il babbo.
- Aspetta a piagnucolare - gli rispondeva il babbo. - Non hai ancora visto di che penna si tratta.
Qualche settimana dopo, Mario si decise, di malavoglia, a cominciare i compiti per le vacanze. ”Che disdetta! - pensava risolvendo un problema. - Per tutto l’anno il maestro mi ha dato per compito temi, problemi, operazioni e disegni. Per le vacanze avrebbe potuto darmi degli altri compiti; per esempio: compito del lunedì scalare un albero di ciliegie e farne una bella scorpacciata; compito del martedì giocare una partita di calcio finché si cade a terra stanchi morti; compito del mercoledì fare una bella passeggiata nei boschi e dormire sotto la tenda. Invece no, eccomi ancora qui a fare divisioni e sottrazioni”.
Proprio in quel momento la penna ebbe un guizzo e si mise a correre rapidamente sui quadretti della prima pagina del quaderno. - Che cosa ti salta in testa! - esclamò Mario. Era una cosa meravigliosa: la penna correva, correva da sola, e in un attimo il problema fu risolto, le risposte furono scritte in bella calligrafia. Soltanto allora la penna si quietò e si sdraiò sul tavolino, come se fosse stanca e avesse voglia di dormire - Questa è bella! - disse Mario. - Ecco una penna che fa i compiti da sola!
Il giorno dopo, Mario doveva svolgere un tema. Si mise a tavolino, impugnò la penna, si grattò la testa per cercare qualche idea; ed ecco che di nuovo la penna partì in quarta e in un momento arrivò in fondo al foglio Mario non aveva nessun fatica da fare che di voltare il foglio; poi la penna ripigliava la sua corsa. Camminava da sola, Mario dovesse tenerla fra le dita, e scriveva fretta di una macchina. Da quel giorno, Mario, doveva fare il compito, apriva il quaderno, posa penna sulla carta e stava a guardare: la penna tutto per conto suo, più brava del primo della Mario si divertiva un poco a starla a vedere; i suoi amici che lo chiamavano, sotto la finestra:
- Vengo subito - rispondeva. E, rivolgendosi affettuosamente alla penna, le sussurrava: - Finisci tu il compito, intanto che io vado a fare il bagno nel fiume.
La penna non se lo faceva dire due volte. Quando arrivava in fondo al foglio, e il compito era finito, saltava da sola nell’astuccio e si metteva a dormire.
Una bella fortuna per Mario: dovete ammetterlo.
Alla fine delle vacanze, il quaderno dei compiti era zeppo, pulito e ordinato come nessun quaderno di Mario era mai stato. Mario lucidò ben bene la sua penna, che se lo era meritato, e la ringraziò del suo ottimo servigio.
Da Gianni Rodari, Fiabe lunghe un sorriso, Einaudi Ragazzi
Colora la barra laterale: rosso per l’inizio, blu per lo svolgimento e verde per la fine.
a Che cosa faceva la penna di Mario?
Scriveva i compiti sotto dettatura.
Correva su e giù per il foglio
Eseguiva i compiti.
b Cosa significano le seguenti espressioni?
”La penna ebbe un guizzo”.
Fece un tuffo.
Ebbe un’idea.
Ebbe uno slancio.
”La penna partì in quarta”.
Partì velocemente.
Partì in quarta posizione.
Partì con la quarta marcia.
”La penna non se lo faceva dire due volte”.
Non sentiva i comandi.
Faceva subito quello che doveva.
Aspettava un comando.
Mario vorrebbe i seguenti compiti per le vacanze. Completa tu la tabella con le tue preferenze.
Lunedì Scalare un albero di ciliegie.
Martedì Giocare una partita di calcio.
Mercoledì Fare una passeggiata nei boschi e dormire sotto la tenda. Giovedì
RIASSUNTI STRAMPALATI
1 Leggi i riassunti del testo delle pagine 52-53. Tutti e tre sono stati scritti in modo non adeguato. Scegliene uno e riscrivilo corretto in fondo alla pagina.
Alla fine della scuola a Mario fu regalata una penna. - Volevo una bicicletta, non una penna - disse Mario a suo padre.
Qualche settimana dopo, mentre svolgeva i compiti, la penna cominciò a scrivere.
- Questa è bella. Ecco una penna che fa i compiti da sola. - disse Mario.
Così per tutta l’estate la penna svolse i compiti al posto di Mario e a lui non restava altro che aprire il quaderno e girare il foglio. Quando gli amici lo chiamavano rispondeva: - Vengo subito! Quell’estate per Mario fu davvero fortunata.
Quando, a giugno, la scuola finì, Mario ricevette una penna in regalo. Non fu molto contento perché avrebbe preferito una bicicletta.
Poi Mario cominciò a fare i compiti, anche se pensava ad altro. Poi un giorno la penna cominciò a scrivere da sola sul quaderno. Poi il giorno dopo fece lo stesso. Poi scrisse i compiti per tutta l’estate al posto di Mario. Quella per Mario fu un’estate fortunata e ringraziò la penna per il suo lavoro.
Quando l’anno scolastico fu concluso, Mario ricevette in regalo una penna. Qualche settimana dopo iniziò a fare i compiti e la penna guizzò su e si mise a correre velocemente sul quaderno. Correva, correva da sola e in un attimo il problema fu risolto con una bella calligrafia. La penna si calmò e si sdraiò sul tavolo, come se avesse voglia di dormire. Il giorno seguente Mario doveva svolgere un testo e, quando impugnò la penna, questa partì in quarta e subito arrivò in fondo al foglio Mario doveva solo girare pagina e da quel giorno la penna faceva tutto per conto suo ed era più brava del primo della classe Non si faceva ripetere le cose due volte; poi, una volta terminato il compito, rientrava nell’astuccio.
• In un riassunto non vanno inseriti i discorsi diretti.
• Un riassunto è più scorrevole se non ci sono ripetizioni.
• Considera solo gli aspetti principali di un racconto.
RICORDA
NOMI IN RIMA
1 Completa la ”Poesia dei nomi”. Dovrai seguire queste tre indicazioni:
La poesia dovrà contenere solo nomi, tre per ciascun verso. 1
Ricorda: quando arriverai alla ”Z” ricomincia da ”A”!
I TENDITORI DI CORDE
1 Leggi con attenzione e rispondi.
Io sono Ames e sono fortunato ad avere due sorelle e un fratello con cui giocare: Nefertiti, Nefertari e Amose.
Scrivo perché il mio maestro, lo scriba, mi ha assegnato questo compito: racconta un episodio importante della tua vita. Così mi sono procurato un papiro e ora provo a raccontare un fatto veramente incredibile, accaduto proprio a me.
Quella volta nostro padre era andato a Tebe, la città del Faraone. Noi lo aspettavamo. Ogni giorno dalle feluche scendevano commercianti, tessitori, vasai di ritorno dal grande mercato. Ma di nostro padre nulla. Nostro padre è il più bravo tenditore di corde di tutto l’Egitto. Infatti tendendo una corda riesce a tracciare una linea drittissima; e chiunque voglia costruirsi una casa, di linee dritte o rette, come le chiama mio padre, ne ha bisogno eccome!
I giorni passavano, ma di nostro padre nessuna notizia. A complicare le cose si aggiungeva il grande fiume, che non la smetteva di ingrossarsi. Ogni autunno la stessa cosa!
I contadini sono tutti contenti perché così i loro campi diventano più fertili e danno più frutti. E infatti un mattino al risveglio tutti gli orti erano coperti di acqua scura. Sembrò un tempo interminabile, ma alla fine ecco di nuovo la terra fare da sponda a quel nastro lucente di acqua. Il grande fiume aveva ritrovato la sua strada. Così decidemmo di cercare una feluca con cui dirigerci verso Tebe per ritrovare nostro padre. Forse Nasim, il nostro vicino dal naso lungo, ci avrebbe potuto aiutare. Lo trovammo con le mani tra i capelli che cercava di riparare il recinto del suo orto, distrutto dall’acqua impetuosa, ma non gli riusciva di tracciare una linea bella dritta.
- Venite ad aiutarmi e portate le corde di vostro padredisse Nasim urlando.
- Ma noi non siamo tenditori di corde - risposi.
Nasim fu irremovibile: - I confini dell’orto devono essere sistemati. Niente confini, niente feluca.
Radunai i miei fratelli, studiammo il grande papiro della
geometria di mio padre e alla fine ogni cosa fu chiara. La forma dell’orto di Nasim doveva essere così: una figura di quattro lati come il Faraone comanda. E come comanda il Faraone? Il Faraone, che è molto giusto, vuole sempre le cose uguali, perciò i lati dell’orto devono essere quattro e uguali tra loro. Legammo le corde e, dopo tanti tentativi, finalmente l’orto di Nasim fu ridisegnato alla perfezione. Così partimmo con la feluca e ritrovammo nostro padre a Tebe che collaborava per la costruzione della piramide del Faraone.
Adatt. da Anna Ceresoli, È matematico, Emme Edizioni
a In quale civiltà vive il protagonista?
Civiltà egizia. Civiltà sumera. Civiltà cretese.
Scrivi tre aspetti che ti hanno aiutato a capirlo.
b Qual è il grande fiume di cui si parla?
Il fiume Eufrate. Il fiume Indo.
Il fiume Nilo.
Il fiume Tigri. Quadrato. Esagono.
d L’espressione evidenziata in giallo nel testo a che cosa si riferisce?
A un tessuto prezioso.
Al fiume Nilo.
Al Mar Rosso.
f Perché il papà non tornava a casa?
c Che forma poteva avere l’orto di Nasim? Triangolo. Cerchio.
e Perché il protagonista e i suoi fratelli si rivolgono a Nasim?
g Chi potrebbe essere oggi il tenditore di corde?
Il geometra. Il muratore. L’insegnante.
MOLTIPLICAZIONI AL FIUME
1 Calcola velocemente. Segui l’esempio.
200 × 2 = 400
2 Indica con una X in quale caso la proprietà associativa è stata applicata nel modo più conveniente e calcola il risultato a mente.
3 Esegui la moltiplicazione applicando la proprietà distributiva. Completa gli schemi come nell’esempio.
CALCOLI SULL’ARGINE DEL FIUME
1 Esegui in colonna le seguenti moltiplicazioni e verifica con la prova (proprietà commutativa).
2 Completa con le cifre mancanti e trova i risultati.
1
JANE ”DI TUTTO UN PO’”
Leggi il testo e sottolinea gli aggettivi qualificativi.
Sapete qual è la mia grande fortuna? Io sono una bambina di tutto un po’. Cosa significa? Per capirlo pensate a una bella macedonia e a tutta la frutta fresca che potete metterci dentro. Il brillante risultato sono proprio io!
Come prima cosa sono una bambina allegra. Mi piace far ridere le persone, e infatti spesso mi dicono che sono una persona simpatica. Ho una caratteristica speciale: non riesco a dire bugie. Sono sincera. Può sembrare una buona qualità, ma a volte la verità può essere fastidiosa. Sono una ragazza sportiva: mi piacciono il calcio, il judo e il windsurf. Inoltre amo fare ricerche curiose, m’informo e approfondisco argomenti interessanti. I miei amici mi vogliono bene, ma a volte arrivo in ritardo agli appuntamenti e quando me lo fanno notare mi offendo. Avrete capito che sono anche una persona permalosa!
2 Ora trascrivi nella tabella 6 aggettivi che hai sottolineato, poi completa come nell’esempio.
GRADO POSITIVO
COMPARATIVO DI MAGGIORANZA
COMPARATIVO DI MINORANZA
COMPARATIVO DI UGUAGLIANZA
SUPERLATIVO RELATIVO
SUPERLATIVO ASSOLUTO grande più grande di meno grande di grande come il più grande di/tra grandissimo/ grande grande
LABIRINTO DI AGGETTIVI
1 Leggi le definizioni, cerca la risposta giusta e collegala e quella successiva. Segui l’esempio.
mosso sincera numerosi antica bianco quadrata rotonda
profondo duro inglesi stanco divertente romantici piccolo
sereno morbido italiani strani comico spaventosi rosso
FINE 1 2 3
nevoso arrabbiata allegra facile geniale blu
1. È il colore dell’elefante.
2. È il colore del cielo sereno.
3. Una grande festa è...
4. Il contrario di vecchio.
5. Il contrario di brutto
6. Il sinonimo di chiaro
7. Lo è chi non parla mai.
8. Una forma senza curve.
9. Opposto di nero.
10. Contrario di noioso.
11. Film che fa ridere.
12. Lo sono i film dell’orrore.
13. Il contrario di grande
14. Il colore delle fragole.
15. Lo scienziato Einstein era...
16. Sinonimo di semplice.
17. Persona che non è triste.
18. La pizza e la pasta sono piatti...
19. Lo è il guscio della tartaruga.
20. Il cielo, quando non è nuvoloso, è...
2 Dopo aver collegato gli aggettivi è apparso qualcosa? Che cosa vedi? Indica con una X.
Un alieno Una pianta Un oggetto Un elefante Un pesce
UNA REGINA EGIZIA
1 Leggi il testo con attenzione e rispondi.
Hatshepsut era nata nel 1508 a.C. dal faraone Thutmose I e dalla regina Ahmose. Hatshepsut era cresciuta nel palazzo reale, dove era stata educata dagli scribi di corte, e sarebbe stata in grado di gestire un regno grande come l’Egitto. Nonostante il padre l’avesse designata come sua erede, questo desiderio non fu esaudito alla sua morte. Il trono d’Egitto passò infatti a Thutmose II; Hatshepsut lo sposò, diventando così la Grande Sposa Reale. Il nuovo sovrano morì dopo pochi anni. Il figlio ed erede designato, il futuro Thutmose III, allora era solo un bambino, e venne perciò affiancato proprio da Hatshepsut, che diventò la prima reggente d’Egitto, accentrando il potere nelle sue mani. Regnò con saggezza ed equilibrio e l’Egitto conobbe con lei anni di prosperità. Inizialmente si faceva rappresentare sempre come una donna, ma intorno al settimo anno del suo regno scelse talvolta di essere raffigurata, nelle statue e nei dipinti, come un faraone maschio.
a Chi era in origine Hatshepsut?
La figlia del faraone.
Un faraone.
La Grande Sposa Reale.
b Cosa accadde alla morte del marito?
Si risposò.
Aiutò il figlio a governare.
Divenne subito faraona.
c Cosa vuol dire che l’Egitto conobbe anni di prosperità?
Le persone pagavano meno tasse.
Ci furono anni di pace e ricchi raccolti.
Ci furono molte guerre.
d Che cosa decise di fare Hatshepsut dal settimo anno del suo regno?
Parte del tempio funerario di Hatshepsut, Luxor, Egitto
2 Leggi le definizioni e verifica se le risposte scritte in geroglifico sono corrette. La tabella con la corrispondenza geroglifici-lettere ti aiuterà.
CORRISPONDENZA GEROGLIFICI-LETTERE
DEFINIZIONI
1. Era la tomba del faraone.
2. Era il re d’Egitto.
3. Sostanza lasciata dalle acque del Nilo dopo le esondazioni.
4. Erano i funzionari che compilavano atti e documenti.
5. Svolgevano lavori domestici, lavoravano nelle miniere e non avevano libertà.
6. Procedimento con cui gli Egizi preparavano il corpo di un defunto per il sonno eterno.
STORIE DA UN CONDOMINIO
1 Leggi le descrizioni a lato della pagina. Poi collega i nomi degli abitanti del palazzo ai loro appartamenti: scrivi i numeri.
STIKY ........
Dalla sua finestra vede i piedi delle persone. Ama giocare ai videogame con il suo vicino di casa, Riccardo.
RICCARDO
Spesso fa colazione al bar con la ragazza cinese che abita sopra di lui, Yashu.
MANUELA
Ha un cane, 3 gatti e un pappagallo e spesso con i suoi amici va ai concerti del chitarrista che abita proprio sopra al portone d’ingresso.
JIMMY
........
È l’unico musicista del palazzo
Ama la cucina giapponese e spesso va al ristorante con il suo vicino, Amir.
PAMELA
È una maestra e abita all’ultimo piano. Le piacciono le parrucche e ama andare in bicicletta. L’appartamento di Pamela è sopra a quello di Jimmy.
MARCUS ........
Sta all’ultimo piano, al centro del palazzo. Ama cucinare. Qualche volta invita Simone, il suo vicino.
2 Rileggi i numeri 5, 7 e 8 e inventa una breve storia. Prima scrivi il nome di ciascun personaggio, poi immagina e disegna i loro volti.
IN VACANZA A ROMA
1 Leggi il testo del problema e indica con una X la risposta corretta, infine calcola.
La famiglia di Adam, composta da 5 persone, vuole organizzare una vacanza a Roma.
Può decidere se andare in pullman o in treno.
La spesa complessiva per il viaggio in pullman è di 150 €, per il treno è di 28 € a biglietto.
a La domanda del problema sarà:
Con quale mezzo di trasporto si recherà a Roma la famiglia di Adam?
Qual è la spesa totale della vacanza?
Quale mezzo di trasporto è più conveniente?
Quanto durerà la vacanza a Roma?
c L’informazione utile che si può ricavare dal testo è:
il costo complessivo del pullman. il costo complessivo del treno.
il numero di famigliari.
la quota individuale del pullman.
b Per rispondere alla domanda occorre trovare:
il costo di un biglietto ferroviario. la quota individuale del pullman. la spesa totale per il viaggio in treno. la spesa totale tra pullman e treno.
Operazione Risposta
POLIGONI DA SCOPRIRE
1 Osserva l’immagine, conta i poligoni che riesci a individuare e scrivi il numero di ogni figura in tabella. Fai attenzione alle figure sovrapposte.
2 Esegui i calcoli con i poligoni. Segui i valori indicati.
ISOMETRIE DA MARE
1 Completa le figure simmetriche rispetto all’asse di simmetria.
2 Trasla (sposta) le figure secondo le indicazioni dei vettori (frecce).
3 Completa le figure in base all’angolo di rotazione indicato.
di 90° in senso orario
di 180° in senso antiorario
Ruota
Ruota
AT THE HAT SHOP
1 Completa con gli aggettivi corretti.
1
UN PRANZO PARTICOLARE
Leggi il testo e rispondi alle domande.
Mi annoiavo. Oh quanto mi annoiavo!
Papà aveva invitato tutte le persone importanti della fabbrica e mi aveva obbligato ad assistere alla cena.
Parlavano tutti di cose che non mi interessavano, che non capivo nemmeno.
Allora sono stato contento quando papà mi ha chiesto di andare a prendere l’insalata. Avevo male alle gambe a forza di stare seduto senza potermi muovere.
Sono andato in cucina. Tutto era pronto su un carrello C’era una piccola coppa di cristallo per ogni invitato, con foglie di insalata, gamberetti e mandorle tostate per decorare.
Vedendo le coppette d’insalata, improvvisamente, non so perché, ho pensato ai vermi. Ai vermi per la pesca che tengo in frigo, dietro ai vasetti di yogurt.
Ho tirato fuori la scatola, ho tolto il coperchio e ho fatto scivolare un verme in ogni coppetta d’insalata. Poi ho spinto il carrello fino alla sala da pranzo. Ho servito gli invitati e mi sono seduto. Da quel momento in poi non mi sono più annoiato. Ho guardato come se la cavavano con i vermi. Era molto interessante. Tranne papà. Non smetteva di parlare Ha mandato giù l’insalata con il verme senza accorgersi di nulla. La signora Sandretto, la segretaria di direzione, ha rischiato di soffocare quando si è accorta della cara bestiolina che si contorceva in mezzo ai gamberetti. Ha guardato a destra, ha guardato a sinistra, e zip! Con la punta del coltello ha spedito il verme il più lontano possibile. Chi s’è visto s’è visto.
Il signor Brambilla, il capo contabile, mi ha molto impressionato. Quando ha scoperto l’intruso ha aggrottato appena un sopracciglio: lo ha accuratamente impacchettato in una foglia di insalata e lo ha ingoiato senza batter ciglio.
Il più divertente, trovo, è stato il signor Carlini, il capo del dipartimento informatico. Quando ha visto il verme ha avuto un singhiozzo così violento che gli occhiali gli sono ruzzolati nel piatto. Li ha ripescati e se li è rimessi sul naso; poi ha fissato
atterrito la povera bestia temendo che potesse saltargli in faccia. È andato avanti così per due minuti buoni. Allora gli ho dato una mano. Ho chiesto: ”Non le piacciono i gamberetti, signor Carlini?”. Ha balbettato: ”Sì, sì... cioè no... voglio dire sì... sì, certo... ”. E, coraggiosamente, si è lanciato. Ha ingoiato il verme in un sol boccone, con un enorme pezzo di pane; poi ha vuotato un bicchier d’acqua per far passare il tutto. Che faccia ha fatto!
Mi sono dovuto nascondere dietro il tovagliolo per non far vedere che ridevo. Ma, improvvisamente, mio padre mi ha richiamato all’ordine: ”Giacomino, sbrigati a mangiare.”
In tre forchettate ho divorato la mia insalata. E il verme.
Adatt. da B. Friot, Il mio mondo a testa in giù, Il Castoro
a Chi evita di mangiare il verme?
b Perché il protagonista, all’inizio del racconto, ha male alle gambe?
Perché aveva corso tutto il pomeriggio.
Perché si annoiava.
Perché il padre voleva che stesse seduto e fermo a tavola.
Perché era caduto.
c Quante persone sono sedute al tavolo?
3. 4. 5.
6.
d Come potresti dire in un altro modo ”Chi s’è visto, s’è visto”?
Il problema è stato risolto.
Ci vediamo tra poco
Chi non c’era non c’era.
Chi fa da sé fa per tre.
e Giacomino è un nome: proprio, di animale, falso alterato. proprio, di persona, composto. proprio, di persona, alterato. proprio, di persona, derivato.
DIVISIONI TERRA TERRA
1 Divisioni velocissime: colora ogni volta il risultato corretto.
: 100 = 20 2 5 000 : 10 = 5 500
1 600 : 100 = 16 160
58 000 : 1 000 = 58 580
2 Divisioni veloci.
3 Applica la proprietà invariantiva.
4 Inventa 3 divisioni in cui puoi applicare la proprietà invariantiva e risolvi.
6 Trova i numeri nascosti.
AGGETTIVI SOLE E MARE
1 Nelle frasi sottolinea gli aggettivi possessivi, dimostrativi, numerali e indefiniti, poi scrivili nel posto giusto.
1. Il nostro vicino ha due cani.
2. Alla mia festa parteciperanno in dodici tra invitate e invitati.
3. È la prima volta che vado in campeggio.
4. Questa sera mio cugino cenerà con noi.
5. Michael vive al terzo piano di quel palazzo
6. Marco e Lucia frequentano la stessa piscina da qualche anno.
7. Nel parcheggio ci sono poche macchine.
8. Molte ragazze adorano questi pantaloncini.
AGGETTIVI POSSESSIVI
AGGETTIVI
AGGETTIVI INDEFINITI
2 Indovina l’aggettivo vincitore, aiutandoti con le definizioni.
• Non è un aggettivo possessivo
• Non è un aggettivo indefinito.
• Non è un aggettivo numerale
• Non è un aggettivo qualificativo.
• È un aggettivo
4 Inserisci i pronomi personali soggetto, poi i rispettivi pronomi complemento che trovi nel box.
PERSONE
1a persona singolare
2a persona singolare
3a persona singolare
1a persona plurale
2a persona plurale
5 Completa come nell’esempio.
SOGGETTO
3a persona plurale io me, mi vedere lui vederlo me la te ti lui mi vi ci lei loro le lo li
parlare a lei salutare lei dare a lui ascoltare loro dire a lei
TANTI MODI DI DIRE
1 Leggi i modi di dire e metti una X sul significato giusto.
Andare a gonfie vele
Procedere molto bene.
Andare avanti senza motore.
Procedere veramente male.
Non avere peli sulla lingua
Non riuscire a parlare bene.
Dire le cose con timidezza.
Dire le cose in modo sincero.
Correre a gambe levate
Smontarsi le gambe dal corpo
Correre in fretta.
Correre a passi lenti e piccoli.
2 Leggi i modi di dire e spiega il significato con parole tue.
Acqua in bocca!
Stare con le mani in mano.
3 Adesso scrivi tu un modo di dire che conosci.
FRASI PAZZE
1 Completa le frasi ”pazze” usando la fantasia, come nell’esempio.
............................................................................................................... quando viene demolito.
BASSO come un grattacielo ....................................
VELOCE come un bradipo ......................................... ............................................................................................................... quando va sulla moto.
DIVERTENTE come fare i compiti ........................ ...............................................................................................................
LENTO come un ghepardo
PROFUMATO come un bidone della spazzatura ...............................................................................................................
NOIOSO come giocare con amici e amiche
CALCOLI VELOCI
1 Completa l’addizione con i numeri mancanti, poi scopri il messaggio segreto abbinando le cifre del risultato alle lettere.
2 Esegui addizioni e sottrazioni con i numeri dati per ottenere il risultato scritto nel limone. Segui l’esempio.
3 Esegui moltiplicazioni e divisioni per ottenere il risultato scritto nell’arancia. Segui l’esempio.
DOMANDA NASCOSTA
1 Per ciascun problema indica con una X la domanda nascosta corretta. Infine risolvi.
a Ogni giorno Carlo prepara 240 gelati, che vengono sistemati in vassoi da 6. Quanti vassoi riempie in 10 giorni?
Domanda nascosta:
Quanti vassoi riempie in un giorno?
Quanti gelati prepara in un giorno?
Operazioni
b 4 persone adulte e 6 bambini vanno a una festa. Ciascuno mangia 5 pasticcini. Quanti pasticcini sono stati mangiati in tutto?
Domanda nascosta:
Quanti pasticcini hanno mangiato gli adulti?
Quante persone ci sono in tutto?
Operazioni
c Vale sta organizzando il torneo di calcetto: si sono iscritte 9 squadre da 5 giocatori ciascuna. All’ultimo, una squadra si ritira. Quante persone parteciperanno al torneo di calcetto?
Domanda nascosta:
Quanti giocatori si erano iscritti inizialmente?
Quante squadre si riescono a formare?
Operazioni
GEOGRAFIA
CHE CALDO!
1 Completa le descrizioni degli elementi climatici, inserendo le parole che trovi nel box.
neve • Terra • calore • barometro • anemometro • vapore acqueo • pluviometro • misura • raggi del Sole • spostamenti • evaporazione • termometro
UMIDITÀ
È la quantità di presente nell’aria e dipende dall’ dell’acqua dei mari, dei fiumi, dei laghi.
Si con l’igrometro.
Sono d’aria. Si misurano con l’ VENTI
TEMPERATURA
È la quantità di .................................................... presente nell’aria. Varia a seconda di come i colpiscono la Terra. Si misura con il
È la pressione che l’aria esercita sulla Al mare è più alta che in montagna. Per misurarla si usa il
PRECIPITAZIONI ATMOSFERICHE
Sono la pioggia, la ..................................
e la grandine. Lo strumento per misurarle è il ......................................
PRESSIONE ATMOSFERICA pluviometro
2 Collega ciascun box alla zona climatica della cartina: scrivi il numero.
ZONA APPENNINICA
Inverni freddi ed estati calde.
ZONA ADRIATICA
Inverni freddi ed estati calde e afose.
Inverni lunghi e gelidi, estati brevi e fresche.
3 Rispondi alle domande.
• In quale zona climatica abiti? .......................................................................................................
• Com’è stato l’inverno appena trascorso?
• Com’è il clima adesso?
ZONA TIRRENICA
Inverni miti, estati calde e ventilate.
Inverni miti e brevi ed estati molto calde. ZONA MEDITERRANEA
ZONA PADANA
Inverni freddi e nebbiosi, estati calde e afose.
UN GIORNO DI NEVE... D’ESTATE
1 Colora le nuvole che contengono le cause dei cambiamenti climatici.
Aumento dei gas prodotti dai mezzi di trasporto.
Abbattimento
delle foreste
Attività industriali
Allevamenti intensivi
Uso della bicicletta Fare il bagno al mare
AGENDA 2030
Cause
CAMBIAMENTI CLIMATICI
Conseguenze
2 Metti una X sulle immagini che rappresentano alcune conseguenze dei cambiamenti climatici.
IL PERIMETRO
1 Misura con il righello i lati di ciascun poligono e poi calcola il perimetro.
2 Considera le misure indicate e calcola il perimetro di questa figura.
12 m 7 m 4 m 3 m
1 Leggi il testo con attenzione.
Che cos’è un AVATAR? Ne avrai sentito parlare molto spesso e non solo per un famoso film. Infatti, con l’avvento di Internet, ”avatar” è diventata una parola molto diffusa tra giovani e adulti: rappresenta la propria identità virtuale, cioè l’alter ego tecnologico di ognuno di noi, che non necessariamente ci deve assomigliare anche nell’aspetto fisico.
2 Ora crea il tuo avatar, inserendo i dati richiesti.
3 Completa la tabella con i tuoi interessi principali.
INTERESSI
MI PIACE NON MI PIACE materie scolastiche
cantanti/canzoni
sport
animali
cibo
film/serie
4 Come potrebbe essere il tuo AVATAR?
Disegnalo qui sotto in base ai tratti fisici, ai desideri, ma anche alle paure e agli interessi.
5 Osserva l’avatar presente a pagina 84: secondo te, a quale identità corrisponde? Metti una crocetta.
Preferisce giocare a pallavolo, vuol fare il cantante, gli piace il cocomero. Non dimenticare la tua impronta digitale da AVATAR!
Da grande sarà uno scienziato, ama la natura, vorrebbe sentirsi forte.
FRAZIONI IN SPIAGGIA
1 Indica con una X la figura in cui la parte colorata rappresenta i . 2 3
2 Indica con una X la figura in cui la parte bianca indica . 1 4
3 Colora dei seguenti teli da mare. 1 2
4 Albert, Luca, Giada e Sammy stanno giocando in riva al mare a chi fa il salto più lungo. Sulla retta numerica, scrivi al posto giusto i risultati dei bambini, infine rispondi.
• Chi ha fatto il salto più lungo? • Chi ha fatto quello più corto?
1 Leggi il brano e sottolinea i verbi al modo indicativo. Segui l’esempio.
Domenica scorsa volevo ordinare una pizza d’asporto, ma sono così timida che al solo pensiero arrossisco, il cuore comincia a battere forte e le mani, sudate, lasciano impronte mollicce dappertutto.
Che frana! L’anno scorso avevo fatto l’ennesimo tentativo, che fallì miseramente non appena sentii la voce della ragazza delle prenotazioni:
- Pizzeria Speedy Pizza, buonasera.
Clic. Chiusi immediatamente la comunicazione con una naturalezza da fare invidia alla natura.
Mentre i miei fratelli se la ridevano a denti stretti, la mamma chiedeva:
- Devi tranquillizzarti... respirare a fondo... altrimenti come farai il prossimo anno alla scuola secondaria, quando i professori ti interrogheranno?
Allora non rispondevo e raccontavo a me stessa una bella bugia. ”Tranquilla, Silvia: tra due mesi sarai diventata come Tania facciatosta: viso pallido, cuore sereno e... mani asciutte!”
2 Scrivi il numero dei verbi che hai trovato per ciascun tempo dell’indicativo.
Presente .......
Imperfetto
Passato remoto
Futuro semplice .......
Passato prossimo .......
Trapassato prossimo
Trapassato remoto
Futuro anteriore .......
• Per quali tempi non hai scritto nessun verbo? Inventa tu delle voci verbali e scrivile di seguito.
3 Leggi i cartellini e completa con i verbi al modo congiuntivo.
AVERE presente
che noi .................................
AVERE trapassato
AVERE passato ESSERE imperfetto
che noi .................................
che essi
che egli .................................
ESSERE trapassato
ESSERE passato
che tu
ESSERE presente
che tu .................................
AVERE imperfetto
che io
4 Completa le frasi coniugando al modo congiuntivo i verbi fra parentesi.
• Vorrei che tu mi (ascoltare) ..................................................
che voi ................................. ascoltassi
• Non credo che ad Anna (piacere) ................................................. il sushi.
• Penso che tu (essere) abbastanza grande per riordinare da solo la tua camera.
• Verrei a giocare se non (avere) un altro appuntamento che mi obbliga ad andare fuori città.
• Non ti bagneresti se (prendere) l’ombrello.
• Non sono sicuro che papà (comprare) tutti gli ingredienti per realizzare la torta alla frutta.
PIANTE SEMPLICI E COMPLESSE
1 Osserva lo schema.
Le piante si dividono in 2 grandi gruppi.
PIANTE SEMPLICI
Non hanno fiori, frutti e semi. Si riproducono attraverso le spore. Sono le alghe, i muschi e le felci.
PIANTE COMPLESSE
Sono le piante comuni, che hanno la struttura formata da radici, fusto e foglie.
Si riproducono attraverso i semi.
2 Scrivi nel quadratino PS (piante semplici) o PC (piante complesse).
LE PIANTE SI NUTRONO DA SOLE
1 Scegli tra i box i passaggi giusti per spiegare la fotosintesi clorofilliana e inserisci i numeri corrispondenti. Attenzione! Due box non riguardano la fotosintesi.
FOTOSINTESI CLOROFILLIANA
Ossigeno Anidride carbonica
L’energia solare e la clorofilla trasformano la linfa grezza e l'anidride carbonica, assorbita dall'atmosfera, in linfa elaborata, cioè il nutrimento per la pianta. L'ossigeno è un prodotto di scarto derivato da questo processo.
Le piante sono composte da fusto, foglie e radici.
Le radici assorbono dal terreno sali minerali e acqua: la linfa grezza, che sale attraverso i canali fino alla foglia.
La riproduzione nelle piante avviene nel fiore
La linfa elaborata viene distribuita come nutrimento in tutte le parti della pianta.
Le foglie contengono una sostanza verde: la clorofilla.
Linfa grezza Linfa elaborata
UN GAS: L’ANIDRIDE CARBONICA
1 Segui le indicazioni e prova a riprodurre l’anidride carbonica.
MATERIALE OCCORRENTE
• Bicchiere
1
• Succo di limone o aceto
• Bicarbonato
SVOLGIMENTO
2
Metti un cucchiaio di bicarbonato nel bicchiere.
L’anidride carbonica è un gas inodore e incolore, che si trova sia nell’acqua sia nell’aria.
2 Che cosa contiene anidride carbonica? Indica con una X.
spremuta
Versa il succo di limone o l’aceto. Queste due sostanze a contatto con il bicarbonato formano un’effervescenza (cioè delle bollicine).
• Secondo te cos’è l’effervescenza che si forma?
latte panino
acqua frizzante
PROBLEMI DI FRAZIONI
1 Osserva, calcola e cerchia, come nell’esempio.
3 5 dei pomodori sono maturi.
Calcola i 3 5 di 10.
1a tappa
2a tappa
a b c d
10 : 5 = 2
2 x 3 = 6 pomodori maturi
2 3 delle zucchine sono state raccolte.
Calcola i 2 3 di 9.
1a tappa
2a tappa
2 Ora risolvi il problema.
5 6 delle fragole sono state mangiate.
Calcola i 5 6 di 12.
1a tappa
2a tappa
2 5 delle melanzane sono ancora sulle piante. Calcola i 2 5 di 15.
1a tappa
2a tappa
• Nel giardino di zio Antonio ci sono 24 fiori. I 3 4 sono rose.
Quante sono le rose? Calcola i 3 4 di 24.
Operazioni
1a tappa
2a tappa
Risposta
ALBA, TEODORA, DESIRÉE
1 Leggi il brano con attenzione.
Chi sono Alba, Teodora e Desirée? Star dei social? Influencer o youtuber? No, sono solo i nomi di alcune delle tante varietà di patate prodotte nel nostro Paese
La patata, arrivata in Europa intorno al 1500, è un tubero che cresce sottoterra. La sua pianta ha foglie larghe e verdi e può raggiungere anche un metro e mezzo di altezza.
Inizialmente era considerato un alimento non commestibile, perché crescendo sottoterra si pensava fosse un prodotto ”strano” e non troppo buono da mangiare Per questo veniva utilizzata esclusivamente come cibo per gli animali. Molti anni dopo, verso la fine del 1700, Parmentier, un agronomo francese, con uno strategemma, riuscì a diffondere l’utilizzo della patata come alimento sano per tutti. Ordinò infatti di piantare un campo di patate nei pressi di Parigi e lo fece sorvegliare dalle guardie reali. Così la popolazione pensò che si trattasse di un alimento prezioso e quindi anche genuino e sano. Oggi l’utilizzo della patata in cucina è molto diffuso e vario: puoi trovarla lessata, arrosto, fritta...
CURIOSITÀ SULLE PATATE
Sembra che le patatine fritte siano state inventate in Belgio, intorno al 1781. Nei mesi invernali il fiume Mosa gelava, rendendo impraticabile la pesca; così gli abitanti cominciarono a tagliare le patate a bastoncino per sostituire e ricordare nella forma il pesce. Le patate venivano poi fritte e mangiate.
A Bruges puoi visitare il museo della patatina fritta. Le chips, patatine fritte, rotonde, sottili e croccanti, furono inventate da George Crum, un cuoco americano.
Un giorno un cliente mandò indietro per ben tre volte un piatto di patatine fritte perché non abbastanza croccanti. Allora il cuoco, in risposta all’offesa ricevuta, tagliò le patate a fette sottilissime e dopo averle fritte le riempì di sale. Il cliente, tuttavia, le apprezzò tantissimo. Il ristorante diventò famoso grazie a questa nuova ricetta, che successivamente si diffuse in tutto il mondo.
Ricorda di consumare
patatine fritte e chips con moderazione.
2 Rispondi mettendo una X su vero (V) o falso (F).
Alba non è una tipologia di patata.
Desirée è il nome di una delle influencer più famose del momento.
La patata arriva in Europa non prima della fine del 1700.
Parmentier voleva che la patata diventasse un alimento per tutto il popolo.
Per ”stratagemma” s’intende una mossa furba per risolvere un problema.
La patata si raccoglie dai rami della pianta, solitamente in estate.
La popolazione iniziò a utilizzare la patata come cibo perché la mangiavano anche gli animali.
3 Rispondi e completa.
a Dove e quando nascono le patatine fritte?
b Perché nascono le patatine fritte?
c Cosa inventò George Crum?
d Come nacquero le chips? Racconta brevemente la storia.
ALLEVIARE LE SCOTTATURE
e Scrivi tutti i modi che conosci di cucinare (e poi mangiare...) la patate.
Dopo una giornata passata all’aria aperta, se hai il naso un po’ arrossato, mettici sopra alcune fette sottili di patata. Sentirai che frescura! Le patate sono un ottimo rimedio naturale per alleviare il bruciore
La cosa migliore comunque è prevenire: usa il cappello e una protezione solare.
ANALISI GRAMMATICALE
1 Sulla base delle definizioni scritte al centro di ogni fiore, colora i petali giusti.
SONO ARTICOLI
è i la dal su il in SONO AVVERBI oggi, dopo là, qui secondo, ultimo due non, forse
NOMI DI PERSONA MASCHILI PLURALI pilota infermieri bambine vigili parrucchiere
NON SONO AGGETTIVI DIMOSTRATIVI mio questo ogni costui quel
SONO
SONO AGGETTIVI QUALIFICATIVI, SUPERLATIVI ASSOLUTI il più grande di il più grande tra meno grande di grandissimo grande grande
SONO AGGETTIVI DIMOSTRATIVI mio, uno stesso quella medesima questo, questi
SONO DEI FALSI ALTERATI casetta mattone aquilone gattino burrone
NON SONO PREPOSIZIONI ARTICOLATE negli quel gli tra del
PREPOSIZIONI TRA LE NUVOLE
1 Inserisci le preposizioni giuste. Poi colora di giallo le nuvolette con le preposizioni semplici e di azzurro quelle con le preposizioni articolate.
2 Inserisci le congiunzioni dell’elenco al posto giusto.
• Carlo Matteo amano il mare, trascorreranno le vacanze in Sicilia.
• raccoglievo i pomodori, ho visto un piccolo insetto rosso.
• Mi piacciono i ghiaccioli al limone, ma ........................ quelli all’arancia.
• Lara vorrebbe andare al cinema con lo zio, non è possibile deve lavorare. Il gatto giardino Tornando ............. piscina, mangia ............ terrazzo, due alberi, Max si è fermato ............. nonna poi dorme ........... divano. c’è un’amaca stoffa. ............. farle un saluto. ............. zia Marzia, a b c a
3 Collega ogni aquilone all’avverbio corretto: scrivi la lettera corrispondente.
parecchio subito velocemente laggiù e • o • ma • infatti • anche • perché • perciò • mentre
• Vaniglia ........................ cioccolato? Non so mai che gusto scegliere, ........................ ci impiego un sacco di tempo per decidere.
avverbio di tempo avverbio di modo avverbio di luogo avverbio di quantità
TO BE - HAVE GOT
1 Completa inserendo il verbo to be nella forma corretta.
• I ............. a doctor.
• She my sister.
• My favourite colour ........... blue.
• Marco and Giulia ............. Italian.
• My favourite subject ............. Music.
• We friends.
• The cats ............. black.
2 Scegli due frasi e trasformale alla forma negativa, come nell’esempio.
1 h + 3 u + 6 c = .......................................
4 da + 23 c = ...............................................
5 uk + 3 u + 6 m = ................................. 7 u + 3 d + 5 h = ......................................
7 Metti il segno >, <, = o un numero giusto.
8 Riscrivi in ordine crescente.
FILASTROCCA DEI DESIDERI
1 Leggi la filastrocca.
Voglio l’erba sulla pelle A
voglio correre nei venti: B
e lo zucchero di stelle A
voglio romperlo fra i denti. B
Voglio fare le mie domande C ad un albero, ad un fiume. D
Voglio diventare grande C senza perdere le piume. D
Voglio i nomi e i cognomi E delle cose che non so. F
Voglio due cugini gnomi, voglio quello che già ho.
Voglio il sole di domani, con le lucciole di ieri.
Voglio sopra le mani ....... desideri desideri! .......
2 Identifica le restanti rime, inserendo le lettere, poi rispondi con una X.
Le rime sono: alternate. baciate.
B. Tognolini
3 Trova un sinonimo per il verbo ”voglio”.
4 Che cosa significa l’espressione ”voglio diventare grande senza perdere le piume”?
L’autore è un uccellino.
L’autore vuole crescere, ma restando anche un po’ bambino.
L’autore vuole solo diventare grande
5 Che cosa significa ”voglio i nomi e i cognomi delle cose che non so”?
Vuole conoscere i nomi e i cognomi di tutte le persone che non conosce.
Vuole fare l’appello.
Vuole conoscere tante cose.
6 Nei versi ”Voglio il sole di domani, con le lucciole di ieri” ci sono due coppie di parole che si contrappongono.
• ”Domani” si contrappone a ..............................................................................................
• ”Il sole” si contrappone a ....................................................................................................
• Perché?
7 Scrivi la tua filastrocca dei desideri.
ALLENAMENTO CON I DECIMALI
1 Collega ogni operazione al risultato giusto.
Calcola a mente.
2 Cerchia i dati, poi risolvi i problemi.
a Una funivia trasporta 22 persone alla volta. Oggi ha fatto 12 viaggi al completo. Ogni biglietto costa 5,70 €. Quanto ha incassato oggi?
Risposta
b La fruttivendola Ada ha acquistato 20 chili di pesche e le sistema in cestini da 2 chili ciascuno. Se ogni cestino è venduto a 3,80 €, quanto ha incassato a fine giornata avendoli venduti tutti?
Risposta
Operazioni
Operazioni
1 Esegui in colonna.
OPERAZIONI IN PINETA
LA PUNTEGGIATURA
1 Leggi il testo e inserisci la punteggiatura corretta. Ricordati la maiuscola dove occorre.
La strana vicenda di Ernesto iniziò un bel sabato di primavera ...... con il mondo là fuori che sembrava pitturato di fresco sotto il cielo azzurrissimo cosparso di soffici nuvole i colori della natura erano quasi abbaglianti ...... il verde dei giardini pubblici e degli alberi ...... il rosso e il giallo dei fiori nelle aiuole l’arancione delle pance allegre degli uccellini
2 Metti la punteggiatura giusta nei seguenti scambi di battute.
MAIALINI DI NOTTE
”È tardi andiamo a letto ”
”NOO ”
”Perché ”
”Perché sono un MAI-A-LETTOOO ...... ”
DISCORSI TRA SOLIDI
”Ciao ...... come stai ...... ”
”Come vuoi che stia Sto come al SOLIDO ”
Peratoons, Ridi, ché è meglio, Tunué
MISURE DI LUNGHEZZA
1 Completa la tabella con la marca giusta.
2 In ogni misura cerchia la cifra indicata dalla marca nel cartellino.
3 In ciascuna equivalenza cancella con una X la misura sbagliata.
7 dℓ + 4 cℓ = 0,74 ℓ V F 6 ℓ + 9 mℓ = 69 dℓ V F 7 hℓ + 8 daℓ = 780 ℓ V F 1 dℓ + 3 mℓ = 13 cℓ V F
4 Collega ciascuna misura alla sua equivalente.
LE MISURE DI MASSA
1 Completa la tabella.
2 Per ogni gruppo cerchia la misura che indica il peso maggiore.
3 Osserva le bilance e rispondi alle domande.
Calcola il peso totale di tutte le pesche. Calcola il peso di un melone.
PAESAGGI ITALIANI
1 Completa o scrivi le definizioni del cruciverba, come nell’esempio.
1 Catena montuosa che attraversa l’Italia da nord a sud.
2 Catena montuosa che delimita a nord l’Italia. 3 Rilievo che non supera i ............................................................................. metri.
Quella ”Padana” è la più grande d’Italia.
IL LAVORO IN ITALIA
1 Collega con lo stesso colore il contorno di ogni attività al settore economico corrispondente.
SETTORE
PRIMARIO
SETTORE
SECONDARIO
SETTORE TERZIARIO
MATEMATICA
PESI AL MERCATO
1 Leggi i dati e calcola ogni volta il peso richiesto.
Operazione
2 kg
kg
Operazione
0,5 kg
3 kg
Operazione
TARA PESO NETTO PESO LORDO
PROBLEMI DI SPESA
1 Leggi i problemi, calcola e rispondi.
4 kg di fragole costano 16 €.
Quanto costano 3 kg di fragole?
5 kg di pesche costano 15 €.
Quanto costano 6 kg?
2 Risolvi i problemi.
a Una negoziante compra 20 secchielli e spende 18 €. Li rivende a 4 € l’uno.
Quale sarà il guadagno totale?
Quale sarò il guadagno per ogni secchiello?
Operazioni
Anna compra 2 pacchi di biscotti e spende 6 €. Quanto costano 7 pacchi?
3 forme di formaggio costano 60 €.
Quanto costano 6 forme?
b Nel bar in spiaggia Lucia vende 20 pizzette e ricava in tutto 24 €. Se per ogni pizzetta guadagna 0,20 €, quale è stata la spesa per ciascuna pizzetta?
UNA STORIA SULL’ALBERO
1 Osserva i disegni e prova a ricostruire la storia, colorando le caselle giuste. Poi riscrivila sotto.
ARRIVO
per a ore fino da tre tra con per colorò cucì dormì e o tra robusto giallo ciascuno palo ramo fiore un due tre là su giù guardò saltò salvò domani mentre allora rami bambino gatto
Tre Il Un volare. pattinare. riposare. al per da albero Mario scala con sull’ all’ salvò sollevò salì Giovanni muro vela di per da gatto cane topo uno il la pomeriggio sole sale
In Un I
PARTENZA
2 Ora fai l’analisi grammaticale solo delle parole che compongono la storia. Parti dal basso!
allora =
Un = pomeriggio =
nome comune di cosa, maschile, sing. articolo, indeterminativo, maschile, singolare
UN PO’ DI ANALISI LOGICA
1 Dividi le frasi in sintagmi.
Domani, in piscina, Mirko indosserà il costume nuovo.
Tra le spighe di grano spuntano i papaveri rossi.
Cecilia è orgogliosa del suo cane.
2 Per ciascuna frase:
cerchia di rosso il soggetto
cerchia di giallo le espansioni
sottolinea di blu il predicato nominale sottolinea di rosa il predicato verbale
• Questa sera il canale 12 trasmette la mia serie TV preferita.
• Serena e Marco incontreranno Hakimi al cinema.
• Il canarino di Lucia è giallo e canterino.
• I genitori di Sofia lavorano in una pasticceria.
• L’orecchino di Giulio è d’oro e ha una pietra incastonata.
3 Scrivi seguendo le indicazioni.
• Una frase con soggetto + predicato nominale + 2 espansioni.
• Una frase con soggetto + predicato verbale + 3 espansioni.
LE CIVILTÀ DEI MARI
1 Osserva le linee del tempo, poi rispondi.
3000 a.C.
2000 a.C.
1000 a.C.
FENICI
CRETESI
Nascita di Cristo
• Quale civiltà ha avuto una durata maggiore?
• Quando ha inizio lo sviluppo delle civiltà fenicia?
• Avviene prima il declino della civiltà fenicia o quello della civiltà cretese? ......................................................
2 Osserva le carte geostoriche e rispondi.
• Com’era il territorio abitato dai Fenici e quello dell’isola di Creta?
• Come si chiama il mare in cui si sviluppano le due civiltà?
• A quale attività si dedicarono principalmente queste due civiltà? = civiltà cretese = civiltà fenicia
INTERVISTA A UN CRETESE
1 Leggi il testo con attenzione.
La civiltà cretese prende il nome dall’isola di Creta, che si trova tra il Mar Egeo e il Mar Mediterraneo. L’isola godeva di un clima mite e di un territorio favorevole all’agricoltura. I contadini coltivavano cereali, legumi, viti, olivi e le api davano un ottimo miele. Il bestiame forniva pelli, latte e formaggio
Molto praticata era anche la pesca.
Gli artigiani realizzavano vasi in ceramica apprezzati in tutto il Mediterraneo. Infatti l’attività più praticata dai cretesi era il commercio. Vendevano olio, vino e vasi in cambio di materie prime, come rame, stagno e pietre preziose. Gli intensi scambi commerciali e le abilità di navigazione permisero alla potente flotta cretese di controllare gran parte del Mediterraneo orientale.
Le città erano prive di mura e questo ha portato gli storici e le storiche a pensare che i Cretesi fossero un popolo pacifico e che basassero la propria difesa sulla loro potente flotta.
Nei centri abitati sorgevano grandi palazzi, tra i quali ricordiamo quelli di Cnosso e Festo.
2 Immagina di intervistare una persona dell’antica
Creta. Formula alcune domande da fare: basati sulle informazioni ricavate dal testo.
TUTTI GLI STREGHI DEL MONDO
1 Leggi il testo con attenzione.
Una volta si tenne la riunione di tutti gli streghi del mondo. Tutti, tutti davvero, pure quelli della lontana Transilvania e del Klondike. Quando e dove accadde, non è dato a saperlo, perché gli streghi amano fare le cose senza dirlo troppo in giro, per evitare sguardi indiscreti, domande inopportune e visite poco gradite di chi strego non è.
Venne organizzata la riunione e il primo problema fu riuscire ad avvertire per tempo tutti gli streghi del mondo; altrimenti la riunione sarebbe stata con una parte soltanto di tutti gli streghi del mondo, che non è davvero la stessa cosa.
Chi fosse stato escluso, ancorché involontariamente, ci sarebbe rimasto male e sarebbe stato difficile dargli torto Né si potevano tenere due riunioni, con metà streghi di qua e metà streghi di là, perché di sicuro qualcuno di là avrebbe voluto essere qua e viceversa. Si pensò di pubblicare un articolo sul giornale, ma l’ipotesi fu scartata in quattro secondi, così come venne scartata quella dell’annuncio alla radio o in televisione, in altri quattro secondi, per un totale di otto. Se non volevi far sapere una cosa, strillarla ai quattro venti era poco indicato davvero, ma il problema era di non farla sapere a chi non la doveva sapere e di farla invece sapere a chi la si voleva far sapere. Va da sé, che uno strego come si deve un inghippo del genere lo risolve bevendo il caffè.
Allora si pensò di tappezzare la città di manifesti che invitassero gli streghi a presentarsi il giorno giusto, all’ora esatta, nel luogo preciso. Si pensò di tappezzare tutte le città del mondo. Il problema, però, era lo stesso dei giornali, della radio e della televisione, e altri quattro secondi passarono invano, per un totale di dodici. Qualcuno ordinò un secondo caffè. Un’ulteriore ipotesi gagliarda fu il semplicissimo passaparola. Le soluzioni più semplici spesso sono quelle che risolvono i problemi più intricati; però il fatto che gli streghi tra di loro non si conoscessero era un ostacolo di non poco conto. Era proprio per quello che si sarebbe tenuta la
riunione: per conoscersi, diventare amici, mangiare una pizza in compagnia.
E poi c’era il rischio di tutti i passaparola della storia del passaparola: una frase ben composta, con tre sostantivi, due verbi, un aggettivo, due avverbi e una preposizione articolata, si sarebbe man mano trasformata, ingarbugliata, aggrovigliata, allungata o ristretta, diventando sconclusionata e incomprensibile, con otto verbi, un sostantivo, niente avverbi e ventiquattro aggettivi, che nemmeno lo strego più strego ci avrebbe capito alcunché.
da Andrea Valente, Gli streghi, Edizioni Lapis
2 Rispondi alle domande.
a Quale fu il problema nell’organizzare la riunione degli streghi?
b Quante ipotesi furono pensate per risolvere il problema?
2 3 4 5
Quali? Riscrivile.
c La parola ”ancorché” sottolineata nel testo, che cosa significa?
Ancora Sebbene Perché
d Secondo te, perché qualcuno ordinò un secondo caffè?
e Gli aggettivi ”giusto”, ”esatta” e ”preciso”, evidenziati di rosa nel testo, sono tre sinonimi. Trovane almeno un altro.
f A quale frase corrispondono le indicazioni sottolineate nel testo? Metti una X.
Oggi Manuel ha incontrato Simone; successivamente sono andati dal nuovo barbiere Marica giocherà a pallanuoto con Sandra domani: si divertiranno molto.
Adatt.
PROBLEMI AL CONTRARIO
1 Completa il testo del problema: segui i calcoli effettuati.
a Per preparare la torta di compleanno, Omar acquista: 4 uova a € l’una; hg di zucchero a 0,80 € l’etto; bottiglie di latte a 1,50 € l’una. Quanto spende Omar?
Calcoli
2 × 0,80 € = 1,60 €
4 × 0,60 € = 2,40 €
4 × 1,50 € = 6,00 €
1,60 € + 2,40 € + 6,00 € = 10,00 €
b Per il festeggiato Arianna decide di andare a comprare un bel regalo.
Acquista: pennarelli a 1,10 € l’uno; 2 taccuini a € l’uno; astucci a 5,60 € l’uno.
Paga con una banconota da €. Quanto riceve di resto?
Calcoli
2 x 3,60 € = 7,20 €
2 x 5,60 € = 11,20 €
10 x 1,10 € = 11,00 €
11,20 € + 11 € + 7,20 € = 29,40 €
50 € - 29,40 € = 20,60 €
c La festa si terrà al parco acquatico. I bambini sono 10. Ogni ingresso costa ........... €. .......... bambini comprano il gelato a 2,50 € l’uno, 6 bambini comprano il waffle a ........... € l’uno.
Qual è la spesa totale? Se pagano con ........... banconote da 50 €, quanto ricevono di resto?
Calcoli
10 x 13€ = 130 €
4 x 2,50 € = 10 €
6 x 4,50€ = 27 €
130 € + 10 € + 27 € = 167 €
4 x 50€ = 200 €
200 € - 167 € = 33 €
AREE IN SPIAGGIA
1 Calcola l’area delle formine di sabbia lasciate sulla spiaggia. Conta i quadratini.
2 Disegna una figura equivalente (con la stessa area) alla figura B dell’esercizio 1.
3 Calcola l’area delle seguenti figure.
TRIS CON I VERBI
1 Sai giocare a TRIS? Cerca di allineare tre verbi e fare TRIS in base al tempo indicato. Segui l’esempio tratteggiato.
CON I VERBI AL PRESENTE
CON I VERBI AL PRESENTE
canterò suonai
CON I VERBI ALL’IMPERFETTO
dormirete sarà amo parlavamo aveva sarò partito fui hanno ho avete sognato vado corro suonavano sono stati giocate bevevate nuotavi dormirai furono siete eravate sfrecciano leggerai pesano fu stato colorano videro volerà
CON I VERBI AL PASSATO PROSSIMO
sei ho avuto sono cammino finii fummo stati
2 Scrivi a quale coniugazione appartengono i seguenti verbi.
3 Osserva le tabelle: ogni volta due risposte sono vere (V) e solo una è falsa (F). Indicalo, come nell’esempio.
SONO VERBI AL MODO INDICATIVO
abbiamo abbia
SONO VERBI AL MODO CONGIUNTIVO avessimo fummo stati
SONO VERBI COMPOSTI abbiamo giocato fummo felici arrivare eravamo alzate finiscono abbiamo sorride piace
siamo stati
siate stati
1
VACANZE DA RACCONTARE
Pensa alla tua estate e scrivi un testo seguendo alcuni (volendo anche tutti) i suggerimenti nelle nuvolette.
Qualcosa che ti ha detto una persona, che non dimenticherai mai.
Qualcosa che ti ha fatto arrabbiare o soffrire.
Almeno due cose che ti hanno reso felice.
Una cosa importante che hai imparato.
Almeno due cose che vorrai fare la prossima estate.
Qualcosa che ti ha fatto davvero ridere.
Qualcosa che avresti voluto dire ma che non hai detto.
3 In quali pagine hai avuto bisogno di consultare le regole? .................................................................................................
2 Quando hai preferito svolgere i compiti? Mattino Pomeriggio
4 Le pagine 28 e 29 sull’essere solidali, ti sono sembrate: noiose facili interessanti difficili
5 Come hai trovato la ”Filastrocca dei desideri” di pagina 106? Scrivi 3 aggettivi. .........................................................................., .........................................................................., ..........................................................................
6 Il testo ”Tutti gli streghi del mondo” delle pagine 122-123 è stato: divertente in particolare quando noioso soprattutto quando ................................................................................................................................................ altro:
DETERMINATIVI
il, lo, la, i, gli, le
GLI ARTICOLI
Precedono il nome e possono essere:
INDETERMINATIVI
un, uno, una, un’
PARTITIVI
del, dello, della, dei, degli, delle (puoi sostituirli con un po’ di, alcuni, alcune)
I NOMI
Indicano persone, animali, cose e possono essere:
• di persona, di animale, di cosa: mamma, squalo, bicchiere
Il congiuntivo indica una possibilità, un dubbio, un desiderio:
• Spero che tu abbia capito
TEMPI SEMPLICI
presente che io legga imperfetto che io leggessi
TEMPI COMPOSTI
passato che io abbia letto trapassato che io avessi letto
LE PREPOSIZIONI
Collegano le parole o le frasi. Possono essere:
• semplici: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra
• Tra di noi c’è una grande amicizia.
• articolate: cioè formate dalle preposizioni semplici più gli articoli determinativi dei (di + i); nella (in + la); dalla (da + la)...
• La casa appartiene alla mia famiglia.
LE CONGIUNZIONI
Si usano per unire tra loro parole o frasi.
• Hai un pettine o una spazzola?
• Il mio cane abbaia quando ha fame. Le congiunzioni più comuni sono: e, ma, però, o, oppure, cioè, infatti, dunque, quindi, perciò, allora, perché, poiché, mentre, quando
PRIMA CONIUGAZIONE:
VERBO PARL-ARE
MODO INDICATIVO
Tempi semplici Tempi composti
Presente
io parlo
tu parli
egli parla
noi parliamo
voi parlate
essi parlano
Imperfetto
io parlavo
tu parlavi
egli parlava
noi parlavamo
voi parlavate
essi parlavano
Passato remoto
io parlai
tu parlasti
egli parlò
noi parlammo
voi parlaste
essi parlarono
Futuro semplice
io parlerò tu parlerai
egli parlerà
noi parleremo
voi parlerete
essi parleranno
MODO INFINITO
Passato prossimo
io ho parlato
tu hai parlato
egli ha parlato
noi abbiamo parlato
voi avete parlato
essi hanno parlato
Trapassato prossimo
io avevo parlato
tu avevi parlato
egli aveva parlato
noi avevamo parlato
voi avevate parlato
essi avevano parlato
Trapassato remoto
io ebbi parlato
tu avesti parlato
egli ebbe parlato
noi avemmo parlato
voi aveste parlato
essi ebbero parlato
Futuro semplice
io avrò parlato
tu avrai parlato
egli avrà parlato
noi avremo parlato
voi avrete parlato
essi avranno parlato
Presente parlare Passato avere parlato
MODO CONGIUNTIVO
Tempi semplici Tempi composti
Presente
che io parli che tu parli che egli parli che noi parliamo che voi parliate che essi parlino
Imperfetto che io parlassi che tu parlassi che egli parlasse che noi parlassimo che voi parlaste che essi parlassero
Passato
che io abbia parlato che tu abbia parlato che egli abbia parlato che noi abbiamo parlato che voi abbiate parlato che essi abbiano parlato
Trapassato che io avessi parlato che tu avessi parlato che egli avesse parlato che noi avessimo parlato che voi aveste parlato che essi avessero parlato
MODO CONDIZIONALE
Presente io parlerei tu parleresti egli parlerebbe noi parleremmo voi parlereste essi parlerebbero
Passato
io avrei parlato tu avresti parlato egli avrebbe parlato noi avremmo parlato voi avreste parlato essi avrebbero parlato
MODO IMPERATIVO
Presente parla (tu) parlate (voi)
MODO PARTICIPIO
Presente parlante Passato parlato
MODO GERUNDIO
Presente parlando Passato avendo parlato
LA FRASE: SOGGETTO E PREDICATO
SOGGETTO (di chi/cosa si parla?)
Giulia
SOGGETTO (di chi/cosa si parla?)
Manuel Il gatto
SOGGETTO
L’uccellino (chi?)
È formata da:
PREDICATO NOMINALE (com’è? chi/che cosa è?)
(verbo essere + nome o aggettivo)
è simpatica.
È formata da: oppure
PREDICATO VERBALE (che cosa fa?)
(tutti i verbi e il verbo essere quando significa stare, trovarsi)
gioca.
è sul divano.
LA FRASE ESPANSA
PREDICATO NOMINALE O PREDICATO VERBALE
COMPLEMENTO / ESPANSIONE
canta (cosa fa?) sul ramo. (dove?)
Il complemento oggetto è un’espansione del predicato verbale e risponde alle domande: chi? che cosa?
Il nonno ama (chi?) i cani. (complemento oggetto) Sono passato a prendere la macchina (che cosa?)
PUNTO
Indica una pausa lunga. .
I complementi indiretti completano e arricchiscono la frase. Rispondono alle domande: dove? quando? con chi? con che cosa? di chi? di che cosa? a chi? a che cosa? come?...
Il bimbo dorme (dove?) nella culla (complemento di luogo)
LA PUNTEGGIATURA
VIRGOLA Indica una pausa breve. ,
PUNTO ESCLAMATIVO
Esprime stupore, meraviglia.
DUE PUNTI
Introducono un elenco o il discorso diretto. :
PUNTO INTERROGATIVO
Si trova alla fine di una domanda.
2
3
I NUMERI NATURALI
centinaia di migliaia decine di migliaia unità di migliaia centinaia decine
LE FRAZIONI
Numeratore: indica quante parti sono state considerate
Linea di frazione
Denominatore: indica in quante parti è stato diviso l'intero
Si legge: “due terzi”
Frazioni equivalenti = = CLASSE DELLE MIGLIAIA
FRAZIONI PROPRIE
Indicano una parte minore dell’intero.
Unità frazionaria =
Frazionare = dividere un intero in parti uguali + = =
Frazioni complementari =
FRAZIONI IMPROPRIE
Indicano una parte maggiore dell’intero.
FRAZIONI APPARENTI
Indicano uno o più interi. 3 7 7 4 3 3
I NUMERI DECIMALI
OPERAZIONI CON I NUMERI DECIMALI
ADDIZIONI e SOTTRAZIONI
25,45 + 4,563 = 125,4 – 58,37 =
Per calcolare queste operazioni in colonna procedi così:
• incolonna correttamente le cifre e la virgola;
• se occorre, pareggia le cifre decimali aggiungendo uno o più zeri;
• non dimenticare la virgola al risultato.
MOLTIPLICAZIONI
12,4 x 8,3 =
Questo tipo di moltiplicazione si esegue così:
• non è necessario incolonnare rispettando il valore posizionale;
• si moltiplicano i fattori x 10 - 100 - 1 000 in modo da eliminare le virgole;
• si calcola;
• si divide il prodotto finale per quanto sono stati moltiplicati i fattori.
DIVISIONI
Se il dividendo è decimale devi mettere la virgola al quoziente quando consideri i decimi.
27,4 : 2 = consideri il 4 e metti la virgola.
Se il divisore è decimale, applica la proprietà invariantiva. 42 : 0,6 = 420 : 6
Se la divisione ha un resto, puoi continuarla: scrivi 0 accanto al resto e la virgola al quoziente.
LA FRAZIONE DI UN NUMERO
Per calcolare le frazione di un numero devi:
1 dividere il numero per il denominatore
LE FRAZIONI DECIMALI
2 moltiplicare il risultato per il numeratore Sono quelle frazioni che hanno come denominatore 10, 100, 1000 e si possono scrivere anche come numero decimale 3 5 8 10