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Il Ruolo delle farmacie

nella Grande Città: Milano

Annarosa Racca

Presidente Federfarma Lombardia

Le farmacie di comunità sono le farmacie che tutti i cittadini conoscono, ventimila farmacie in tutta Italia, tremila sul territorio lombardo, che sono a disposizione dei cittadini 24 ore su 24, creando una rete assistenziale riconosciuta tra le prime al mondo: la farmacia in Italia è il primo, e più facilmente raggiungibile, presidio del sistema sanitario. Le farmacie sono luoghi di salute estremamente legati al territorio in cui hanno la loro sede. L’istituzione di una farmacia ha un impatto profondo nel tessuto sociale della comunità: a questa regola non fanno eccezione le farmacie delle grandi città. Le farmacie presenti nella città metropolitana di Milano sono 946 di cui 423 sedi solo nel territorio comunale di Milano ed hanno una distribuzione uniforme sul territorio cittadino e benché siano vicine le une alle altre – per l’elevata concentrazione di abitanti – hanno caratteristiche diverse per tipo di offerta e rapporto con gli utenti: le farmacie di quartiere presenti nelle periferie sono più simili alle farmacie di paese, creando un grande legame con gli abitanti del quartiere e seguendo le loro esigenze; mentre le farmacie del centro e delle aree di uffici e negozi offrono ai clienti risposte immediate ad esigenze veloci e offrono ampi orari di apertura, orario continuato e servizi per tutte le esigenze. In farmacia non si dispensano solo farmaci e prodotti di benessere, ma si offrono servizi e si veicolano anche informazioni di educazione sanitaria, campagne informative, avvisi istituzionali. All’interno delle farmacie sul territorio, da dieci anni a questa parte dopo la norma che nel 2010 ha dato origine alla “farmacia dei servizi”, i cittadini hanno potuto usufruire di un numero sempre maggiore di servizi sanitari. La farmacia del Servizi rispecchia perfettamente la necessità di correlazione/legame che caratterizza la farmacia moderna ma che, in realtà, è anche la caratteristica della farmacia tradizionale. I Servizi proposti dalla farmacia sono, in primo luogo, quelli concordati a livello regionale da tutta la categoria, ma non solo poiché la farmacia offre anche molti altri servizi in regime privatistico con costi molto contenuti. Uno degli obiettivi regionali prevede che l’attività della farmacia favorisca lo spostamento delle attività dall’ospedale al territorio avvicinando la sanità ai cittadini e riducendo i costi. I servizi che la farmacia offre a seguito di accordi con Regione Lombardia sono servizi primari di prevenzione e relazione: es. lo screening per il tumore del colon-retto (gestito con il supporto delle farmacie di Milano da 15 anni), la prenotazione di visite ed esami medici, la registrazione delle esenzioni e dei piani terapeutici, e durante il prossimo anno sarà introdotto il controllo dell’aderenza alla terapia nei pazienti cronici. Quest’ultimo servizio è il più innovativo che si sta introducendo nelle farmacie e nasce dalla crescente consapevolezza che, a seguito dell’aumento dei malati cronici, è indispensabile un adeguato controllo di queste terapie, della loro assunzione, sul territorio, vicino al domicilio dei pazienti; numerosi studi hanno dimostrato che la farmacia può fare molto per i pazienti cronici e che una corretta aderenza alla terapia può prevenire numerose complicanze dovute alla malattia cronica. Le farmacie, inoltre, offrono ai propri clienti numerosi servizi che risultano essere molto apprezzati, per la rapidità dei risultati e la facile accessibilità della farmacia per orari e capillarità; tra questi servizi troviamo la misurazione della pressione, l’elettrocardiogramma, l’holter pressorio, la misurazione della glicemia, del colesterolo e le altre autoanalisi, la misurazione della saturazione del sangue, la spirometria e altri ancora. E non solo, la consegna a domicilio dei farmaci o presidi è un’attività che le farmacie di Milano gestiscono dal lontano 2001, mentre gli orari di apertura medi delle farmacie di Milano si attestano, già da 10 anni a questa parte, sopra le 58 ore settimanali.

Nell’ultimo anno la pandemia ha evidenziato in modo molto marcato il ruolo fortemente territoriale della farmacia e la sua vicinanza alla popolazione. Le farmacie, durante l’Emergenza Covid e il lockdown di questa primavera, si sono prodigate in servizi e attività a favore del cittadino, organizzate in autonomia dalle farmacie oppure in collaborazione con le istituzioni sanitarie.

Durante il lockdown la prima emergenza che si è venuta a creare è stata l’impossibilità di alcuni medici di medicina generale, in quarantena o malati, di consegnare le ricette ai pazienti. Le farmacie lombarde, attraverso Federfarma Lombardia, hanno dato immediatamente la disponibilità alla Regione per effettuare la stampa dei promemoria delle ricette dematerializzate in farmacia (fino al quel momento tecnicamente possibile ma non consentito dalla normativa sanitaria). La risposta del SSR Lombardo, con il supporto delle farmacie è stata veloce e progressiva: il 22 febbraio è stato dichiarato il primo focolaio epidemico nel lodigiano, con la creazione della prima zona rossa; il 26 febbraio, Regione Lombardia ha dato alle farmacie l’autorizzazione alla stampa del promemoria in farmacia per tutte le ricette dematerializzate (velocizzando così una sperimentazione già in atto). Il secondo step è stato affrontare il problema delle ricette che non erano ancora dematerializzate, ma i tempi sono stati comunque brevi e il 23 marzo, un mese dopo, è stata attuata l’estensione della ricetta dematerializzata (e quindi della stampa del promemoria in farmacia). L’evoluzione di tali processi è la totale dematerializzazione dei promemoria progetto avviato nelle farmacie della Lombardia a gennaio 2021.

In fase emergenziale le farmacie hanno gestito la necessità di una presenza forte sul territorio da parte delle farmacie, una presenza che garantisse i farmaci necessari alla popolazione, ma che fornisse anche l’immagine di una presenza rassicurante. Un passo importante è stato fatto con l’attivazione insieme alla sezione lombarda di Croce Rossa Italiana, in aggiunta alla consegna effettuata direttamente dal personale della farmacia, di un numero dedicato (ancora disponibile al numero 02.3045.6098) per la richiesta, da parte dei cittadini anziani o in quarantena, della consegna di farmaci a domicilio, tale consegna è gestita dai volontari della Croce Rossa in divisa, direttamente al cittadino richiedente.

Durante l’Emergenza Covid, inoltre, si sono presentate sul territorio due forti criticità, in particolare nelle zone più colpite dalla pandemia, che hanno messo in evidenza come la capillarità della farmacia sia un grande valore ancora non “sfruttato” in modo totalmente efficiente dal Sistema sanitario: la necessità di riportare la distribuzione di tutti i farmaci in farmacia (anche di quelli abitualmente in distribuzione diretta, ovvero presso le strutture ospedaliere, nel periodo del lockdown quasi inaccessibili ai pazienti chiusi in casa) e la gestione della ossigenoterapia a domicilio, indispensabile per i pazienti dimessi ma che ha creato non poche difficoltà logistiche. In una visione del futuro del territorio e dell’assistenza sanitaria e farmaceutica territoriale, nella quale si sia fatto tesoro di quanto successo e quindi imparato durante quest’ultima emergenza, si dovrebbe pensare a potenziare l’assistenza territoriale impiegando in modo più efficiente una struttura del SSN così capillare come è la farmacia. Infatti, le farmacie sono in grado di attivare, e in parte hanno già attivato, importanti servizi che favorirebbero la cittadinanza specialmente se potenziati all’interno del SSN.

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