16. Le casualità della vita
Bucarest, settembre 1921. Il professor Nicolae Paulescu, cercava tra la posta consegnata quel giorno. E tirò un sospiro di sollievo. Finalmente era arrivata la rivista francese, «Archivie Internationales de Phisiologie», con l’ultima e più importante delle cinque pubblicazioni uscite negli ultimi mesi riguardanti le sue ricerche sull’ormone del pancreas! Quella vista attenuava finalmente l’inquietudine che lo accompagnava ormai da anni. Da quando aveva dovuto interrompere i suoi studi nel 1916, quando la Romania, dopo essere entrata in guerra era stata invasa dall’esercito Austro Ungarico. Lui in quel momento era avanti rispetto a tutti nel lavoro di isolamento dell’ ormone pancreatico. Ma senza pubblicazioni scientifiche, tutto questo non era dimostrabile. Chiuse gli occhi e rivide la scena di quel maledetto giorno del mese di novembre dell’anno millenovecentosedici che aveva cambiato il corso della sua vita. E poi saltò con la memoria ad un altro giorno, questa volta dell’anno 1918, in una macelleria del centro di Bucarest, giorno in cui aveva comunque avuto, diciamo così, giustizia. Quel giorno stava in macelleria quando era entrato quel burocrate austroungarico, Strauss, quel maledetto pelato che gli aveva fatto sospendere le sue ricerche sul pancreas. «Dunque, devo proprio dirglielo, cara signora: per il sanguinaccio di ieri, complimenti! First class.» E la macellaia : «Morbido, eh?» «Una poesia.» «Grazie. Faccio sempre il possibile per accontentare i miei clienti.» Paulescu presente nel locale ridacchiò. «Signore, che cosa aveva da sorridere poc’anzi?» 79