45. L’isola che c’è
Qui, sull’isola che c’è, l’isola dei sogni che diventano realtà, termina questa storia… La storia di Banting, un moderno Peter Pan, di Best, Macleod, Collip, August e Marie Krogh, Paulescu, Elisabeth… uomini e donne con le loro debolezze ed i loro limiti ma comunque eroi; EROI pionieri nella ricerca medica, o Eroi nella malattia, persi tra il sogno e la speranza, alimentati con la volontà ed il cuore per far avanzare la ricerca e la sopravvivenza delle persone. Protagonisti di questa Avventura Umana, che è la Grande Storia della Scoperta dell’Insulina. Central Station, la stazione del destino. Lì era arrivato Frederick Banting in un marzo con un freddo da battere i denti. Lì aveva salutato la giovane moglie l’ultima volta che era partito… L’annuncio gracchiò dall’altoparlante e risuonò sconsolato, «Attenzione treno in arrivo al binario tre. Allontanarsi dalla linea gialla.» «Treno in partenza dal binario Quattro.» Banting allungò il passo. «Dai sbrigati altrimenti perdo il treno.» Fred ed Henrietta erano entrati sulla banchina ed arrivati quasi alla fine, dove c’era meno gente in attesa. «Il treno parte tra 14 minuti.» Rovistò per l’ennesima volta nello zaino per cercare il passaporto. Trovandolo invece nella tasca laterale della giacca militare insieme al biglietto del treno. «Salutiamoci velocemente.» Lei si strinse a Banting. «E facciamola breve io odio gli addii.» Dopo aver detto questa frase per un momento gli suonò un po’ sinistra, ma ben presto la sensazione svanì e non ci fece più caso. 215