32. Krogh e la candidatura al Nobel. Copenhagen, 27 febbraio 1923. Goran Liljestrand ed August Krogh iniziarono a passeggiare nel parco. Avviandosi verso i laghetti, incrociando eserciti di tate con bambini vestiti di chiaro anche se si era in pieno inverno, ma era l’ennesimo inverno mite, poi coppie di anziani e giovani corridori. I due amici percorrendo sentieri angusti nella luce del tardo pomeriggio sbucarono in una piccola foresta tappezzata di manti di campanule e avanzando si trovarono in una radura disseminata di meli in piena fioritura anticipata. In un primo momento camminarono in silenzio, con le ombre allungate dal sole al tramonto che si tendevano alle loro spalle. Poi iniziarono a parlare. «Caro August come è stato il viaggio di rientro dal Canada?» «La sua lunghezza mi è servita per lavorare in serenità a molti progetti.» «Come sta la nostra splendida Marie?» «Molto rinfrancata, adesso che sa che potrà prestissimo iniziare una cura per il suo diabete.» «Senti, mi devo complimentare con te, sei stato davvero tempestivo a segnalare immediatamente i dottori Banting e Macleod all’Accademia di Svezia, come candidati all’assegnazione del premio Nobel per la medicina.» «Come hai capito Goran dalle precise argomentazioni, è mia opinione che la scoperta dell’insulina sia ovviamente di straordinaria importanza sia teorica che pratica ed ho voluto proporre i due medici canadesi per il Nobel Prize.» «Ti ringrazio a nome di tutto il comitato per le informazioni preziose che ci hai fornito.» «Ho pensato subito che l’ideale era intanto informarti. Chi meglio di te che sei segretario del comitato del premio Nobel.» Continuarono a passeggiare intorno al laghetto principale. Un paio di anatre si allontanarono da loro, scivolando sulla superficie dell’acqua e tracciando profondi cerchi. 157