1. La Grande Guerra
Canada, Toronto 1915 1917. Fred Banting si trovava in mezzo ad una fila di 30 ragazzi che indossavano solo biancheria intima, gli odori erano di calzini sporchi, sudore rancido e brillantina. Di fronte a loro il comitato di arruolamento, che era composto da due medici, due militari ed un borghese seduti ad un tavolo sotto la finestra in fondo alla sala. Il conflitto della Grande Guerra si era allargato. Il neo laureato canadese dottor Frederick Banting aveva di nuovo fatto domanda come volontario per essere arruolato. Ci aveva già provato e non lo avevano preso, era stato riformato, ma lui voleva a tutti i costi dare il suo contributo. Nella testa del giovane Banting tutto era iniziato ben due anni prima, dopo aver ascoltato, ancora studente in medicina, delle parole che lo avevano colpito in modo indelebile. «È qualcosa di orribile da descrivere ma io ci proverò.» Aveva detto il colonnello medico MacPherson durante una conferenza dedicata a cercar volontari tra i giovani universitari. «Gli alleati erano stati allertati sull’ipotesi dell’uso di armi nuove da parte dei nemici, ma non avevano capito quali erano le novità, e quindi il primo attacco chimico fu una totale sorpresa, devastante, per le nostre ignare truppe.» L’Ufficiale aveva raccontato ai giovani con dovizia di particolari, e come se stesse avvenendo in quel momento, il suo primo impatto con il nuovo strumento di morte. Il giovane Fred Banting lo aveva ascoltato ipnotizzato, con gli occhi sbarrati ed il cuore in tumulto. «Dalla mia postazione sulla collina, ho una visione nitida e privilegiata. Eccolo, lo vedo. È il gas. Ha un aspetto orribile. La protezione… la devo indossare. Ricordo le istruzioni. Bisogna annodare la maschera di protezione davanti al viso. Tempo di farlo e torno a guardare la nuvola che è arrivata alla sesta batteria, un gas velenoso. È una bastardata! La nuvola si avvicina sempre 13