•••
8
CALCIO
il Resto del Carlino LUNEDÌ 31 MAGGIO 2010
ESULTANZA DA NUMERO UNO A destra e sotto, il presidente del Cesena Igor Campedelli che ha traghettato i bianconeri dalla C1 alla serie A in tre anni: «A inizio stagione sapevamo di avere una squadra forte, poi man mano che vincevamo abbiamo cominciato a crederci. Queste sono le cose che possono succedere in Romagna» (Ravaglia)
CAMPEDELLI «Un’impresa arrivare in Paradiso
Ora il volo bianconero non si ferma più» Nicola Marcatelli · Piacenza
«IGOR!». Il piccolo Luca Campedelli, 2 anni e una bellissima maglia del Cesena addosso, in cima alla tribuna chiama il papà che sta risalendo le scale dopo aver festeggiato in campo e aver abbracciato mezzo stadio. «E andiamo!», gli risponde, commosso e frastornato, il papà presidente. Sembra un quadretto di famiglia. C’è il fratello Nicola che, avvolto in una bandiera bianconera, lo prende da una parte: «Hey bomber», si rivolge al fratello. Lo abbraccia e lo porta verso la tribuna laterale. Loro due soli, si guardano in faccia due secondi, poi esplodono in un urlo liberatorio e in un abbraccio letteralmente fraterno. Pochi istanti dopo in sala stampa, il numero uno bianconero svela: «MI HA DETTO: ti ricordi quando tutto iniziò? Quando il Cesena perse a Rimini nel 2007 e la settimana dopo comprasti il Cesena?». Il volo è cominciato da lì, verso il basso. Perché arrivò subito la retrocessione in C1. Poi il Cesena è decollato verso la B e ieri è atterrato in Paradiso: «Nessuno aveva mai fatto due promozioni di fila nella nostra storia — afferma compiaciuto —: noi ci siamo riusciti subito. A inizio stagione sapevamo di avere una squadra forte, passavano le domeniche e vedevamo che nessun avversario ci metteva sotto. Abbiamo iniziato a crederci, giocando anche più offensivi in trasferta. Che impresa: queste sono le cose che possono succedere in Romagna». Un pensiero al Padova, l’alleato fe-
dele del Cavalluccio per il secondo campionato consecutivo: «Li ringrazio perché hanno giocato onorando il campionato come hanno fatto tutte le squadre che ci hanno affrontato. Già un anno fa ci diedero una mano, fermando il Pro Patria, peccato non siano in A con noi il prossimo anno».
Passato e presente «Nessuno qui aveva fatto due promozioni di seguito Noi ci siamo riusciti subito»
dano. La risposta lascia intendere che non ci sono certezze, anzi l’addio viene annoverato tra le possibilità concrete: «Il mister è stato 7 anni in rossoblù da giocatore e capitano; sette anni non si dimenticano. Ma credo che non dimenticherà neanche i due anni qua». Si fa il nome di Massimo Ficcadenti, l’allenatore proprio del Piacenza, come eventuale sostituto: «Non lo so, non ho nessun nome in testa. Posso solo dire che è un bravissimo tecnico».
Il domani «Per il dopo Bisoli si pensa a Ficcadenti? Ora non ho alcun nome in testa»
AL FUTURO ci si penserà da domani, nel dopo partita Campedelli ha voglia solo di festeggiare e scaricare la tensione. Lui, il presidente giovane e rampante è pronto per l’ingresso nel grande calcio: «L’anno prossimo non sarò il presidente più giovane della A — dice fingendo di provare un grande dispiacere — : Andrea Agnelli e Tommaso Ghirardi hanno meno anni di me. Che ci devo fare, salendo di categoria finisco per invecchiare anch’io». Passa Marco Parolo, il match winner: «Presidente, l’anno prossimo puntiamo minimo alla Champions», scherza il centrocampista.
provengono da gente poco seria». Era stato il patron del Cagliari Massimo Cellino a dichiarare che la trasferta di Lecce era stata pagata da Bisoli: «Cosa dico a Cellino? Che ci vediamo per Cesena-Cagliari, nel prossimo campionato, in A». Arriva la domanda proprio sul futuro di Pierpaolo Bisoli, deus ex machina di questo doppio miracolo. «Andrà a Cagliari?», gli doman-
IL TELEFONO presidenziale suona inarrestabile: «Voglio solo festeggiare — sorride beato Igor — e spegnere questo aggeggio; dedico tutto questo alla mia famiglia e alla squadra. Come tutte le cose belle e brutte quando accadono non ci credi: mi serve una settimana per metabolizzare che il Cesena è in serie A». Perché il volo bianconero continua. In paradiso. E a ben guardare, questo volo non finirà mai.
IL CONTO economico del Cavalluccio avrà grande beneficio da questa promozione: «L’anno scorso abbiamo chiuso con 4.5 milioni di euro di perdita, in A avremo un attivo importante, anche se i costi aumenteranno. Noi abbiamo sempre pagato nei termini e certi discorsi di queste settimane sulla nostra solidità economica