ghiacciai

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LA CAROVANA DEI GHIACCIAI

ALPI ORIENTALI

2021

Il ghiacciaiO ORIENTALE DEL CANIN

Evoluzione dei ghiacciai del Canin dalla Piccola età glaciale I ghiacciai del Canin dal picco della piccola età glaciale (PEG) culminata attorno alla metà del 1800, e ben rappresentata dalle numerose morene frontali e laterali visibili sull’altopiano del massiccio del Canin, hanno perso circa l’84% dell’area che ricoprivano fino a circa 1 secolo fa ed il 96% del loro volume. La superficie glacializzata di tutte le Alpi Giulie è passata dai 2.37 km2 ai 0.38 km2 attuali. Il volume di ghiaccio invece è passato dai 0.07 km3 circa della PEG ai circa 0.002 km3 di oggi. Lo spessore del ghiacciaio del Canin in alcuni settori superava i 90

m, mentre oggi il ghiacciaio orientale del Canin ha uno spessore medio di 11.7 m con valori massimi di circa 20 m. La riduzione glaciale dei ghiacciai del Canin è ben documentata anche dal punto di vista fotografico come si evince dalla figura sottostante che riporta la più antica fotografia finora riconosciuta del complesso del Canin eseguita dalla cima del Monte Bila Pec nel 1893 da Arturo Ferrucci, e ripetuta nel corso dell’estate 2020.

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La carta della Val Raccolana disegnata da Giacomo Savorgnan di Brazzà nel 1880 e la mappa dettagliata del ghiacciaio del Canin del 1908 a cura di Olinto Marinelli (a destra in basso).


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