MarmoMacchine 4_2025

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MADE IN ITALY

Il valore del marmo veronese

The value of Veronese marble

EXHIBITIONS

Marmomac è sempre più internazionale

Marmomac, an international event

TREATMENTS

Manutenzione superfici del Duomo di Colonia

Maintenance of surfaces at Cologne Cathedral

PROJECTS

Incontro tra architettura, tecnologia e formazione

Architecture, technology and education

L’ECCELLENZA INCISA NELLA PIETRA

Il settore della lavorazione lapidea italiana chiude l’anno con un quadro definito da dinamismo, competenza e crescente riconoscimento internazionale. Un’evoluzione ben rappresentata dai risultati dell’ultima edizione di Marmomac, che ha confermato la propria posizione di riferimento globale: una fiera capace di attrarre un pubblico sempre più qualificato e una partecipazione estera in ulteriore crescita, segno di un comparto che continua a dialogare con il mondo con un elevato grad di autorevolezza.

Tra i protagonisti di questo scenario figura il Verona Stone District, la cui attività emerge nell’intervista dedicata. Il distretto veronese, uno dei poli più significativi del Paese, dimostra come la forza della filiera risieda nella capacità di mettere in rete territori, competenze e tradizioni produttive. Marmomac si conferma inoltre piattaforma culturale e formativa: le conversazioni con Giorgio Canale, Raffaello Gagliotto e Gumdesign - alcuni dei protagonisti coinvolti nel percorso del Plus Theatre 2025 - raccontano una fiera che non si limita a esporre prodotti, ma stimola riflessioni, costruisce contenuti, favorisce l’incontro tra creatività e industria.

A questo si affianca la presenza delle aziende espositrici; le soluzioni presentate mostrano una filiera capace di investire in ricerca e qualità, mantenendo elevati standard di competitività.

Innovazione e competenza, dentro e fuori dal nostro Paese, sono un fattore decisivo per la tutela del patrimonio storico. Lo dimostra l’approfondimento dedicato al restauro della cattedrale di Colonia riportata al suo splendore grazie a tecniche avanzate di ripristino delle superfici lapidee.

Un esempio di come la tecnologia contribuisca non solo allo sviluppo industriale, ma anche alla salvaguardia delle grandi opere architettoniche. L’immagine complessiva che emerge è quella di un comparto consapevole e proiettato verso il futuro: una filiera che continua a rinnovarsi, valorizzando al contempo la propria storia e la propria cultura materiale.

La redazione

EXCELLENCE ENGRAVED IN STONE

The Italian natural stone processing industry concludes the year with a landscape defined by dynamism, expertise, and growing international recognition. This evolution is clearly reflected in the outcomes of the latest edition of Marmomac, which reaffirmed its position as a global benchmark: a trade fair capable of attracting an increasingly qualified audience and a rising number of international participants, confirming the sector’s authoritative and far-reaching dialogue with global markets.

Among the key players in this scenario is the Verona Stone District, featured in an in-depth interview. As one of the country’s most significant industrial clusters, the Verona district demonstrates how the strength of the sector lies in the ability to connect territories, skills, and longstanding production traditions. Marmomac also reasserts its cultural and educational role. The conversations with Giorgio Canale, Raffaello Gagliotto, and Gumdesign, participants in the Plus Theatre 2025 program, highlight a fair that does more than showcase products: it stimulates

reflection, creates content, and fosters an exchange between creativity and industry. Equally central is the presence of the exhibiting companies. The solutions presented illustrate a sector that continues to invest in research and quality, upholding high competitive standards. Innovation in this field also plays a crucial role in safeguarding historical heritage. The article dedicated to the restoration of Cologne Cathedral demonstrates how advanced techniques for the rehabilitation of natural stone surfaces can bring monumental architecture back to its original splendour. It is a testament to how technology contributes not only to industrial development but also to the preservation of invaluable cultural assets. The overall picture is that of a sector that is oriented toward the future, a supply chain that continues to renew itself while enhancing its history and its material culture.

the editorial staff

sommario . summary

ASSOCIATIONS

004

IL VALORE DEL MARMO VERONESE THE VALUE OF VERONESE MARBLE

SHOW REPORTS

008

MARMOMAC, UN RIFERIMENTO SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE MARMOMAC, AN INCREASINGLY INTERNATIONAL BENCHMARK

012 PLUS THEATRE 2025 UN NUOVO RACCONTO DELLA PIETRA PLUS THEATRE 2025 A NEW NARRATIVE OF STONE

018 VISTI IN FIERA VIEWED AT THE FAIR

Dal 1972, Marmomacchine Magazine è una guida autorevole nel mondo del marmo e della pietra naturale.

TREATMENTS

050

LA PIETRA TORNA A RISPLENDERE STONE SHINES AGAIN

EXHIBITIONS 052

CONTO ALLA ROVESCIA PER MARBLE İZMIR 2026 COUNTDOWN TO MARBLE İZMIR 2026

054

DALLA VISIONE ALL’INSTALLAZIONE IL WORKSHOP DI TISE 2026 FROM VISION TO INSTALLATION THE TISE 2026 WORKSHOP

04.2025

Direttore Responsabile

Giorgio Albonetti

Coordinamento editoriale

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technologies and design

La rivista punto di riferimento per il mondo del marmo e delle pietre naturali per architetti, progettisti, ingegneri e i professionisti del settore lapideo

Il valore del marmo veronese

Tra tradizione manifatturiera e innovazione tecnologica, anche nella cornice internazionale di Marmomac, Verona Stone District ha contribuito a promuovere la cultura del marmo italiano costruendo nuove sinergie tra imprese, ricerca e formazione

di Maurizio Pedrini

Verona Stone District è nata per valorizzare le eccellenze di un Distretto che conta oltre 600 imprese: non solo la più grande concentrazione di aziende del settore lapideo in Italia, ma anche un eccezionale laboratorio di innovazione, sostenibilità e internazionalizzazione. A Marmomac 2025, Verona Stone District ha puntato l’attenzione su comunicazione, coesione e crescita, applicate ai temi della ricerca, dell’economia circolare e della formazione. Una presenza particolarmente qualificante declinata attraverso tavole rotonde, seminari ed eventi di grande interesse che hanno confermato la leadership di Verona e del Veneto quale fulcro strategico del marmo a livello mondiale. Nell’elegante stand della Regione Veneto, allestito nel Padiglione 6, abbiamo incontrato il presidente di questa preziosa e dinamica realtà, Filiberto Semenzin, per rivolgergli alcune domande.

Qual è oggi il biglietto da visita di Verona Stone District?

Nel 2018 Verona Stone District è stato riconosciuto dalla Regione del Veneto quale soggetto giuridico rappresentante il Distretto industriale regionale del marmo e della pietra del Veronese per le aziende appartenenti alle province di Verona e Vicenza, 600 imprese attive e 4.000 addetti che si occupano dell’estrazione, lavorazione, taglio e modellatura di pietre, marmi, graniti e agglomerati provenienti da ogni parte del mondo. Il Verona Stone District ha tra i suoi soci fondatori i Consorzi ed Enti storici del territorio

As.Ma.Ve Consorzio Marmisti Veronesi, il Consorzio Marmisti della Valpantena e Confimi Apindustria Verona ed ha tra i partners sostenitori Confindustria Verona, oltreché gli Enti economico-istituzionali del Territorio.

Come rappresentate il settore lapideo veronese?

Dal 2023 Verona Stone District è inserito nel Registro dei rappresentanti di interessi della Camera dei deputati del Parlamento italiano nell’ambito delle Associazioni di categoria e tutela di interessi diffusi, nel registro dei portatori di interesse presso il Ministero dello Sviluppo Economico e presso il MIMIT per le attività di lobbying e relazioni. Riteniamo di poter rappresentare al meglio, a livello nazionale e internazionale, i valori di fiducia e innovazione favorendo l’unione e la cooperazione tra le imprese della filiera, collocata nei territori delle provincie di Verona e Vicenza, che lavorano con professionalità alla creazione di prodotti di alta qualità. Ricerca di materiali, macchinari innovativi e continui aggiornamenti da parte dei professionisti del Distretto rappresentano i punti di forza e unione per un mercato all’avanguardia e solido.

Con quali iniziative avete perseguito i vostri impegni?

Il Distretto ha presentato in questi anni una serie di progetti, rivolti alla promozione qualitativa a livello nazionale e internazionale, dei prodotti lavorati dalle aziende partecipanti, dimostrando la qualità dei materiali made in Italy e le ampie possibilità di utilizzo di questi prodotti nel campo dell’architettura e del design. Diffondere e far apprezzare la pietra naturale e ornamentale in tutte le sue vesti e produzioni sono lo scopo e l’obiettivo principale che muove ogni iniziativa del Verona Stone District, sia essa organizzata con B2B tra aziende e interlocutori italiani ed esteri, sia gestita dal Distretto con eventi, seminari o convegni rivolti a progettisti, esperti professionisti. Verona Stone District promuove l’attività formativa rivolta ai giovani e ai professionisti attivando collaborazioni e partnership con gli uffici tecnici delle aziende, dei Comuni del territorio, con la Scuola Tecnica del Marmo San Zeno, le Università e con laboratori ed enti di ricerca.

THE DISTRICT’S FIGURES

Verona Stone District was represented at Marmomac by 95 companies from Verona and Vicenza (Italy), including 48 specialized in the transformation and processing of ornamental stone, 14 in tools and abrasives, and around 33 in machinery. The District accounts for more than 24% of national exports in the sector. It is an area specialized in stone processing, internationally renowned for the quality of its raw materials and its craftsmanship and industrial expertise. The District also benefits from a dense network of partners and collaborations. Its activities are carried out with the support of Unioncamere del Veneto and Venicepromex, the Agency for the Internationalization of the Veneto Chamber System, and the Ministry of Enterprise and Made in Italy.

THE VALUE OF VERONESE MARBLE

Between manufacturing tradition and technological innovation, Verona Stone District, also within the international setting of Marmomac, has helped promote Italian marble culture by building new synergies among businesses, research, and education

Verona Stone District was established to enhance the excellence of a cluster that brings together over 600 companies, not only the largest concentration of stone industry enterprises in Italy but also an extraordinary hub of innovation, sustainability, and internationalization. At Marmomac 2025, Verona Stone District focused on communication, cohesion, and growth, applied to the themes of research, circular economy, and training. Its participation, expressed through round tables, seminars, and high-interest events, confirmed Verona and the Veneto region, Italy, as a strategic global hub for marble. In the elegant Veneto Region stand in Hall 6, we met Filiberto Semenzin, President of this dynamic and valuable organization, to ask him a few questions.

What is Verona Stone District’s current identity card?

In 2018, Verona Stone District was officially recognized by the Veneto Region as the legal representative body of the regional marble and stone industrial district for companies in the provinces of Verona and Vicenza, a network of 600 active enterprises and 4,000 workers engaged in the extraction, processing, cutting, and shaping of stones, marbles, granites, and aggregates from all over the world.

Among its founding members are the historic local consortia As.Ma.Ve, Consorzio Marmisti Veronesi, the Consorzio Marmisti della Valpantena, and Confimi Apindustria Verona. Supporting partners include Confindustria Verona and other local institutional and economic organizations.

How do represent the Veronese stone industry?

Since 2023, Verona Stone District has been listed in the Register of Interest Representatives of the Chamber of Deputies of the Italian Parliament under associations and advocacy groups, and in the registers of the Ministry of Economic Development and the MIMIT for lobbying and relations activities. We believe we can best represent, nationally and internationally, the values of trust and innovation by fostering unity and cooperation among companies in the Verona and

Chi è Filiberto Semenzin

Presidente del Verona Stone District, Filiberto Semenzin è stato individuato fin dal 2003 dalla Regione Veneto come referente del Distretto del Marmo; dal 2003 al 2018 ha guidato anche il Centro Servizi Marmo scarl e Videomarmoteca. Semenzin crede nell’importanza di costruire una filiera completa, dalla cava alla distribuzione, che valorizzi la qualità del marmo italiano, con forte attenzione a sostenibilità, brand territoriale e investimenti sul capitale umano.

WHO IS Filiberto Semenzin

President of Verona Stone District, Filiberto Semenzin was appointed by the Veneto Region as representative of the Marble District in 2003. From 2003 to 2018, he also headed the Centro Servizi Marmo scarl and Videomarmoteca. Semenzin believes in the importance of building a complete supply chain, from quarry to distribution, that enhances the quality of Italian marble, with a strong focus on sustainability, territorial branding, and investment in human capital.

Verona Stone District è stata rappresentato a Marmomac da 95 aziende tra Verona e Vicenza, di cui 48 specializzate nella trasformazione e lavorazione della pietra ornamentale, 14 in utensili e abrasivi e circa 33 in macchinari. Il Distretto rappresenta più del 24% dell’export nazionale del comparto. Una realtà specializzata in particolare nella trasformazione della pietra, apprezzata a livello internazionale per la qualità della materia prima e la maestria artigianale e industriale.

Il Distretto si avvale inoltre di una fitta rete di partner e collaborazioni. Le sue attività sono svolte con il supporto di Unioncamere del Veneto e Venicepromex, Agenzia per l’Internazionalizzazione del Sistema Camerale Veneto e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Quanto pesa, nel mondo, il marchio di qualità del marmo veronese?

Verona e Vicenza sono riconosciute a livello internazionale per la grande capacità innovativa nella trasformazione della pietra naturale. Non è un caso se importanti brand della moda e del design si rivolgono alle nostre aziende per la realizzazione e l’arredo dei propri showroom e atelier nel mondo. Non è un caso se a Verona, ormai da sessant’anni, si organizza Marmomac: il principale appuntamento internazionale per business, innovazione e cultura della filiera tecno-lapidea, una piattaforma strategica che fa sistema e costruisce partnership internazionali lungo tutta la filiera.

Il distretto scaligero ha quindi una certa rilevanza nel comparto… Senz’altro. Il distretto veronese è uno dei pilastri dell’industria italiana del marmo. I mercati chiave, come Stati Uniti, Germania e Medio Oriente, riconoscono il valore del Made in Italy, fondato su qualità, design e innovazione. Nonostante le sfide poste da dazi, costi energetici e Green

I NUMERI DEL DISTRETTO

Il Distretto veronese è uno dei pilastri dell’industria italiana del marmo, riconosciuto da mercati chiave come Stati Uniti, Germania e Medio Oriente

The Verona district is one of the pillars of the Italian marble industry, recognized by key markets such as the United States, Germany and the Middle East

Deal, le nostre imprese rispondono non abbassando i prezzi, ma lavorando per rafforzare il valore percepito dei prodotti. È questa la strada che abbiamo raccontato a Marmomac, sotto il segno di tre principi: comunicazione, coesione e crescita.

Quanto è importante per voi l’annuale presenza a Marmomac?

Così come tutte le attività di formazione e incoming che Veronafiere mette in atto, Marmomac è un appuntamento al quale le aziende devono e dovranno sempre più fare riferimento. Ritengo importante, da questo punto di vista, rafforzare il legame del territorio con questa opportunità che per Verona è assolutamente fondamentale.

Coniugare tradizione e innovazione rappresenta una sfida importante… Quelli che ha citato sono concetti che vanno di pari passo e si completano e rafforzano a vicenda, presentando il meglio del saper fare della nostra tradizione manifatturiera. Da questo punto di vista la collaborazione tra i vari attori della filiera è fondamentale e vero biglietto da visita che dimostra la serietà organizzativa del sistema. Al suo fianco però deve necessariamente collocarsi il mondo della ricerca accademica e del design proprio perché il processo di crescita e di innovazione presenta sempre nuove sfide e opportunità.

Vicenza area, businesses that work with professionalism to create high-quality products. Research into materials, innovative machinery, and continuous professional development are the cornerstones that unite a forward-looking and solid market.

Through what initiatives have you pursued your mission?

Over the years, the District has launched several projects to promote, nationally and internationally, the quality of the products crafted by member companies, showcasing the excellence of Italian materials and their extensive applications in architecture and design.

Spreading awareness and appreciation of natural and ornamental stone in all its forms is the main goal driving every initiative of Verona Stone District, whether through B2B meetings between companies and Italian or foreign stakeholders, or through events, seminars, and conferences for designers and professionals.

The District also supports training programs for young people and professionals, activating collaborations and partnerships with technical offices of companies and municipalities, with the San Zeno Marble Technical School, universities, and research institutions.

How important is the “Verona marble” quality brand worldwide?

Verona and Vicenza are internationally recognized for their strong capacity for innovation in natural stone processing. It’s no coincidence that major fashion and design brands turn to our companies for the creation and furnishing of their global showrooms and boutiques.

It’s also no coincidence that Marmomac, the leading international trade fair for business, innovation, and culture in the stone industry, has been held in Verona for sixty years, a strategic platform that builds systems and partnerships across the entire supply chain.

So it plays a significant role in the sector…

Absolutely. The Verona district is one of the pillars of Italy’s marble industry. Key markets such as the United States, Germany, and the Middle East recognize the value of Made in Italy, built on quality, design, and innovation. Despite challenges posed by tariffs, energy costs, and the Green Deal, our companies do not respond by lowering prices, but by strengthening the perceived value of their products. This is the message we brought to Marmomac, under three guiding principles: communication, cohesion, and growth.

How important is Marmomac for Verona Stone District?

Along with all the training and incoming initiatives organized by Veronafiere, Marmomac remains a key event that companies must and should increasingly look to. Strengthening the connection between the territory and this unique opportunity is essential because for Verona it is truly fundamental.

Combining tradition and innovation

is one of today’s main challenges…

These two concepts go hand in hand: they complement and reinforce each other, representing the best of our manufacturing tradition.

Collaboration among all players in the supply chain is crucial and serves as a true calling card for the organizational strength of our system. Alongside this, the academic and design communities must play a role, as the process of growth and innovation constantly brings new challenges and opportunities.

MARMOMAC UN RIFERIMENTO SEMPRE PIÙ

INTERNAZIONALE

La 59ª edizione della manifestazione veronese ha ribadito la sua funzione come piattaforma globale per materiali, tecnologie e ricerca nel settore lapideo, segnando un ulteriore consolidamento delle relazioni internazionali

MARMOMAC AN INCREASINGLY INTERNATIONAL BENCHMARK

The 59th edition of the event reaffirmed its role as a global platform for materials, technologies and research in the stone sector, marking a further strengthening of international relations

Oltre 50mila operatori da 140 Paesi e più di 1.400 aziende espositrici provenienti da 54 nazioni hanno animato la 59ª edizione di Marmomac, che anche quest’anno si è confermata il principale hub mondiale della pietra naturale. Un’edizione che ha ribadito il primato del salone come piattaforma di business, innovazione e cultura per l’intera filiera tecno-lapidea e ha riaffermato la leadership italiana: con il 14% dell’export globale, per un valore di 3,1 miliardi di euro, l’Italia si è confermata secondo esportatore mondiale di materiali e tecnologie lapidee, a testimonianza di una filiera ad alta vocazione internazionale. L’apertura ufficiale, dal titolo “La diplomazia del marmo”, ha posto l’accento sul ruolo strategico della cooperazione economica e industriale. All’inaugurazione è intervenuto il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il PNRR Tommaso Foti, che ha rimarcato il valore del comparto come “motore di eccellenza e competitività del Made in Italy”. Proprio la diplomazia del marmo ha rappresentato il filo conduttore dell’edizione 2025, con la firma di due protocolli d’intesa tra Italia, Algeria ed Etiopia per la creazione di centri tecnologici dedicati alla lavorazione della pietra e alla formazione professionale, confermando il ruolo di Marmomac come piattaforma di cooperazione internazionale.

Over 50,000 industry professionals from 140 countries and more than 1,400 exhibiting companies representing 54 nations animated the 59th edition of Marmomac, which once again confirmed its role as the world’s leading hub for natural stone. This year’s edition reaffirmed the event’s primacy as a platform for business, innovation, and culture serving the entire stone technology supply chain, while strengthening Italy’s leadership position.

With 14% of global exports - worth 3.1 billion euros - Italy confirmed its status as the world’s second-largest exporter of stone materials and technologies, testifying to the sector’s strong international vocation.

The official opening, titled “Marble Diplomacy”, highlighted the strategic role of economic and industrial cooperation. Italy’s Minister for European Affairs, Cohesion Policy and the NRRP, Tommaso Foti, took part in the ceremony, emphasizing the industry’s value as “a driver of excellence and competitiveness for Made in Italy.” Marble diplomacy became the unifying theme of the 2025 edition, underscored by the signing of two memorandums of understanding between Italy, Algeria, and Ethiopia for the creation of technological centers dedicated to stone processing and professional training, further confirming Marmomac’s role as a platform for international cooperation.

«Marmomac has demonstrated how Italy is able to transform an industrial sector into a vehicle for international relations and shared development», stated Federico Bricolo, President of Veronafiere. «The collaboration with Confindustria Marmomacchine and the Italian Trade Agency strengthened

«Marmomac ha dimostrato come l’Italia sappia trasformare un settore in veicolo di relazioni internazionali e sviluppo condiviso - ha affermato Federico Bricolo, presidente di Veronafiere - La collaborazione con Confindustria Marmomacchine e Italian Trade Agency ha rafforzato la presenza di buyer e delegazioni estere, mentre i distretti italiani del marmo, a partire dal Verona Stone District, hanno portato il loro saper fare in un contesto globale. Marmomac non è solo un salone espositivo, ma un momento in cui la politica industriale si è intrecciata con la visione dei territori, dando voce a tutte le eccellenze della filiera».

Un’affluenza internazionale

I numeri hanno confermato la tenuta del format e la sua capacità di attrazione internazionale: la partecipazione degli operatori è rimasta stabile rispetto ai record del 2024, con la quota estera in crescita oltre il 66%. Germania, Spagna, Stati Uniti, Francia, Regno Unito e India si sono confermati i mercati più rappresentati, mentre sono aumentati gli arrivi da Cina (+3%), Canada (+20%) e Penisola Arabica (+20%).

Per la prima volta gli spazi espositivi hanno superato i 76mila metri quadrati, grazie anche all’ampliamento verso le Gallerie Mercatali antistanti la fiera che hanno ospitato il Padiglione Antolini. «Marmomac si è confermata il punto di riferimento mondiale per la pietra naturale - ha commentato Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere - non solo un marketplace di successo, ma una piattaforma strategica che ha fatto sistema e ha costruito partnership internazionali lungo tutta la filiera. Qui si è svelata l’eterna bellezza della pietra naturale, espressione della passione di chi la lavora e delle tecnologie che ne amplificano valore ed emozione. Marmomac è un luogo in cui business, innovazione e cultura convivono e si rafforzano reciprocamente».

Non solo affari

Accanto all’anima commerciale, la manifestazione ha continuato a investire sulla propria identità culturale. Marmomac & The City, in collaborazione con ArtVerona, ha portato nel cuore della città sculture e installazioni che hanno raccontato la materia litica attraverso il linguaggio

dell’arte. All’interno del quartiere fieristico, il Padiglione 10 con The Plus Theatre, firmato dall’architetto Giorgio Canale e ispirato alla visione di Le Corbusier, ha proposto un programma di mostre e installazioni che hanno esplorato il rapporto tra ricerca, design e industria, tra cui Epiphanies, Verticalità Modulari, Fabula Litica e Stone Next, insieme alla boutique tematica Stone and Style. In questa stessa direzione si colloca anche la playlist ufficiale “Suoni del Marmo - La materia prende vita”, un progetto che ha trasformato i suoni delle cave e delle lavorazioni in una colonna sonora simbolica della manifestazione. Il prossimo appuntamento con Marmomac è già fissato a Veronafiere dal 22 al 25 settembre 2026 e coinciderà con il sessantesimo anniversario della manifestazione, che si prepara a celebrare un settore capace di unire industria e cultura, tradizione e visione.

the presence of foreign buyers and delegations, while Italian stone districts, starting with the Verona Stone District, brought their expertise into a global context. Marmomac is not merely an exhibition, but a moment in which industrial policy intersects with territorial vision, giving voice to all the excellences within the supply chain.»

An international turnout.

The figures confirmed the solidity of the event format and its global appeal: attendance levels remained stable compared to the record-setting 2024 edition, with the foreign share exceeding 66%. Germany, Spain, the United States, France, the United Kingdom, and India were once again the most represented markets, while arrivals increased from China (+3%), Canada (+20%), and the Arabian Peninsula (+20%). For the first time, exhibition spaces exceeded 76,000 square meters, thanks in part to the expansion into the Mercatali Galleries across from the fairgrounds, which hosted the Antolini Pavilion.

«Marmomac has reaffirmed its position as the global benchmark for natural stone - commented Adolfo Rebughini, General Manager of VeronafiereIt is not only a successful marketplace but a strategic platform that has fostered system-wide cooperation and built international partnerships across the entire supply chain. Here, the eternal beauty of natural stone emerges, an expression of the passion of those who shape it and the technologies that enhance its value and emotional impact. Marmomac is a place where business, innovation, and culture coexist and reinforce one another».

Beyond business

Alongside its commercial soul, the event continued to invest in its cultural identity. “Marmomac & The City”, organized in collaboration with ArtVerona, brought sculptures and installations into the historic center of Verona, narrating the story of stone through the language of art. Within the exhibition center, Hall 10 hosted The Plus Theatre, designed by architect Giorgio Canale and inspired by Le Corbusier’s vision. The space featured a program of exhibitions and installations exploring the relationship between research, design, and industry, including Epiphanies, Vertical Modularities, Fabula Litica, and Stone Next, alongside the thematic boutique Stone and Style.

In the same spirit, the official playlist “Sounds of Marble - Matter Comes to Life” transformed the sounds of stone processing into a symbolic soundtrack for the event. The next edition of Marmomac is scheduled at Veronafiere from 22 to 25 September 2026 and will coincide with the 60th anniversary of the event, set to celebrate a sector capable of uniting industry and culture, tradition and vision.

A Marmomac, uno spazio ha messo in luce visioni progettuali, installazioni sperimentali e un percorso formativo che coinvolge aziende, studenti e artigiani, mostrando come la materia naturale possa generare dialoghi inediti tra creatività, ricerca e produzione

PLUS THEATRE 2025

UN NUOVO RACCONTO DELLA PIETRA

di Simone Ciapparelli

Il Plus Theatre è tornato a Marmomac come luogo cardine del dialogo tra architettura, design, arte e formazione. Uno spazio che, anno dopo anno, si conferma non solo palcoscenico ma anche strumento culturale capace di orientare lo sguardo sulla pietra naturale e sulle sue potenzialità future.

Per questa ultima edizione, il concept è stato affidato all’architetto Giorgio Canale , che ha scelto di celebrare il centenario del Plan Voisin di Le Corbusier e il sessan-

tesimo anniversario della morte del maestro guardando al suo pensiero non come un repertorio formale ma come un invito a immaginare nuovi scenari. «Il Plan Voisin è stato per me un punto di partenza simbolico, più che formale», racconta Canale. «Mi interessava la sua carica visionaria: la capacità di immaginare un futuro radicalmente diverso, anche a costo di infrangere gli schemi del presente». Questa ispirazione ha preso forma in un progetto curatoriale realiz-

zato con DDM Branding, in dialogo con Veronafiere e con i curatori delle diverse mostre: un dispositivo aperto, vivo, attraversato da linguaggi differenti, dove la pietra naturale diventa strumento critico e poetico allo stesso tempo. L’obiettivo è quello di reinterpretare l’utopia corbusieriana attraverso le urgenze del presente: sostenibilità, ricerca, innovazione, responsabilità progettuale. «L’utopia oggi non può più essere sinonimo di astrattezza: deve essere sosteni-

bile, concreta e condivisa», osserva Canale. «Abbiamo lavorato per mostrare come la pietra possa essere uno strumento di innovazione responsabile, integrando ricerca universitaria, design e sperimentazione tecnologica». Il risultato è un ecosistema in cui professionisti, aziende e studenti dialogano attorno al materiale, considerandolo non più soltanto come elemento estetico, ma come risorsa etica e progettuale. Un luogo dove la pietra prende voce.

Anno dopo anno, il Plus Theatre si conferma essere, più che un palcoscenico, uno strumento culturale atto a orientare lo sguardo sulla pietra naturale e sulle sue potenzialità future

Year after year, the Plus Theatre proves itself to be more than just a stage, but rather a cultural tool designed to focus attention on natural stone and its future potential

La pietra in scena

Se l’ispirazione è urbana, il risultato è profondamente sensoriale.

Nel Plus Theatre 2025 la pietra è protagonista di un racconto costruito attraverso texture, geometrie, superfici, contrasti materici e luminosi. «La pietra è stata la vera voce narrante del progetto», spiega Canale. «Ogni superficie, taglio e riflessione luminosa è stata pensata per raccontare la trasformazione del materiale in linguaggio». Non elementi decorativi, dunque, ma “codici” capaci di esprimere un’idea di materia viva, in trasformazione, in dialogo con tecnologia e luce. L’allestimento non espone la pietra: la mette in scena. «Ho voluto che la pietra non fosse ‘esposta’ ma messa in scena: viva, attiva, attraversata da connessioni sensoriali e culturali».

Una scelta che interpreta la materia come infrastruttura culturale, confermando la vocazione del Plus Theatre a diventare un luogo di relazione, non un semplice contenitore espositivo. Canale sottolinea come questo modello possa es -

At Marmomac, a space highlighted visionary concepts, experimental installations, and a formative journey involving companies, students and artisans, showing how natural material can spark new dialogues between creativity, research, and production

PLUS THEATRE 2025: A NEW NARRATIVE OF STONE

For this edition, the concept was entrusted to architect Giorgio Canale, who chose to celebrate the centenary of Le Corbusier’s Plan Voisin and the sixtieth anniversary of his passing, not by drawing from its formal language, but by embracing its visionary spirit. «The Plan Voisin was a symbolic starting point for me, more than a formal one» Canale explains. «What interested me was its visionary charge: the ability to imagine a radically different future, even at the cost of breaking with the schemes of the present.» The Plus Theatre became an open, living device shaped through collaboration with DDM Branding, Veronafiere, and the curators of the exhibitions. Natural stone becomes a critical and poetic medium, where research, technology, pedagogy, and design converge. Contemporary needs - sustainability, research, innovation, and responsibilityframe Canale’s reinterpretation of Corbusian utopia. «Utopia today cannot be abstract: it must be sustainable, concrete, and shared,» he notes.

«We wanted to show how stone can act as a responsible tool for innovation, connecting academic research, design, and technological experimentation.»

The result is an ecosystem where professionals, companies, and students meet around stone - no longer just aesthetic material, but an ethical, cultural and design resource. A place where matter itself becomes voice.

sere replicato anche oltre la fiera, pur mantenendo la forza della sua natura temporanea: «Il Plus Theatre nasce per Marmomac, ma porta con sé un metodo replicabile: la capacità di costruire esperienze dove cultura, business e progetto convivono in equilibrio». Un approccio che costruisce comunità e che, anno dopo anno, rinnova il modo in cui si racconta la pietra.

Epiphanies: disvelare la forma Nell’ambito del Plus Theatre, la mostra Epiphanies , curata da

Raffaello Galiotto , ha offerto un contributo concettuale e visivo di straordinaria intensità. Il titolo rimanda al gesto primordiale del disvelamento, alla rivelazione della forma nascosta nella materia. «La pietra è caratterizzata da una massa consistente, profonda, dentro alla quale è potenzialmente preservata l’opera», spiega Galiotto. È la pietra stessa a generare la rivelazione: ogni taglio, lucidatura o sottrazione è un atto di svelamento, un gesto che attraversa la storia della scultura

e dell’architettura. «Aprire il cuore della materia come pagine di un libro»: è questa l’immagine che Galiotto utilizza per descrivere il processo attraverso cui si manifestano colori, tessiture, nervature e disegni geologici unici, frutto di milioni di anni.

Da qui nasce l’epifania, «il privilegio della scoperta» che accompagna da millenni chi lavora il marmo. La mostra non è una selezione di opere, ma una selezione di autori internazionali - Tara Moore, Anne Hangebruch, Mark Amman,

Groupwork, Matteo Fraticelli e Marcela Sottile, Ludson Moulin Zampirolli - scelti per la loro capacità di liberare aspetti peculiari della materia. «Ognuno ha sviluppato un progetto ad hoc che, grazie alle competenze delle aziende espositrici, è stato fedelmente realizzato», sottolinea Galiotto. L’esposizione mette in luce come le tecnologie odierne stiano ampliando la gamma espressiva del marmo: robotica, IA applicata alla generazione del progetto, tecniche di precompressione per strutture massicce e sostenibili, lavorazioni complesse con sagomatori a filo diamantato.

«Le nuove strumentazioni a controllo numerico, se impiegate coscientemente, ci consentono una maggiore libertà creativa, un impiego più sostenibile e una maggiore valorizzazione della pietra naturale», afferma. Sul delicato rapporto tra macchina e artista, Galiotto mantiene una posizione

lucida e aperta: «Un conto è la sostituzione della mano, un altro la sostituzione del pensiero creativo. La mano può essere sostituita - e lo è sempre stata, attraverso utensili sempre più evoluti - ma resta da capire se lo stesso accadrà per il pensiero. Che poi la tecnologia assista, potenzi o addirittura sostituisca il pensiero creativo… con quali esiti? Banali, interessanti, imprevedibili o minacciosi?».

Domande che aprono il futuro della pietra a scenari inediti, tra opportunità e interrogativi.

Design, ingegneria e artigianato

Tra le esperienze più significative del Plus Theatre 2025, Laboratorio - progetto coordinato da Gumdesign (Gabriele Pardi e Laura Fiaschi) - ha rappresentato una dimostrazione concreta di come formazione universitaria, sperimentazione e filiera produttiva possano trasformarsi in un vero ecosistema progettuale. Un ap-

Epipanies e Laboratorio hanno dimostrato come tecnologia, formazione, sperimentazione e filiera produttiva possano trasformarsi in un vero ecosistema progettuale

Epipanies and Laboratorio have demonstrated how technology, training, experimentation, and the production chain can be transformed into a true design ecosystem

STONE ON STAGE

Although inspired by an urban vision, the outcome is deeply sensorial. At Plus Theatre 2025, stone becomes the protagonist of a narrative composed of textures, geometries, surfaces, contrasts, and light. «Stone was the true narrative voice of the project,» Canale says. «Every surface, cut, and reflection was conceived to express the transformation of material into language.» Here, stone is not displayed: it is staged. «I wanted stone not to be simply ‘exhibited’ but enacted: alive, active, crossed by sensory and cultural connections.» This approach turns the material into cultural infrastructure and reinforces the Plus Theatre’s vocation as a relational space rather than a simple exhibition hall. Canale believes this model can extend beyond the fair: «The Plus Theatre is created for Marmomac, but carries a replicable method: the ability to build experiences where culture, business, and design coexist.» A temporary space, but one that leaves a lasting imprint on how stone is narrated.

EPIPHANIES: REVEALING FORM THROUGH STONE

Among the most evocative projects at the Plus Theatre, Epiphanies, curated by Raffaello Galiotto, offered a powerful conceptual reinterpretation of stone as a material that reveals rather than merely shows. «The title refers to the moment of revelation,» Galiotto explains. «Stone has a deep, compact mass within which the work is potentially preserved.» Cutting, polishing, or removing stone becomes an act of disclosing the inner structure of the material: its colors, textures, geological narratives. «Opening the heart of the material like the pages of a book» is how he describes this process. It is here that epiphany emerges: «the privilege of discovery», a privilege that has accompanied stone workers for millennia. The exhibition brought together a selection of international authors, rather than works, chosen for their ability to explore different expressive facets of stone. Each project was developed specifically for the exhibition and realized thanks to the technical expertise of partner companies.

Epiphanies also sheds light on how technology is expanding stone’s expressive potential: robotics, AI-assisted design creation, pre-compressed massive stone structures, complex multi-axis machining. «New CNC technologies, if used consciously, give us greater creative freedom, more sustainable use of material, and deeper enhancement of natural stone,» Galiotto affirms. When addressing the relationship between artist and machine, he offers a balanced view: «Replacing the hand is one thing; replacing creative thought is another. Tools may supplant the physical gesture - they always have - but the future of creative thinking remains an open question: whether technology assists, enhances, or even replaces creative thought… with what results? Banal, interesting, unpredictable, or threatening?»

Giorgio Canale

Laureato in Architettura presso lo I.U.A.V. di Venezia e iscritto da 20 anni all’Ordine degli Architetti di Verona, sviluppa la sua attività tra Italia, Europa e Stati Uniti. La sua produzione si distingue per un linguaggio architettonico essenziale e rigoroso, capace di integrare un gusto razionalista con una visione creativa aperta alla sperimentazione.

Graduated in Architecture from IUAV University of Venice and a registered member of the Order of Architects of Verona since 2004, he works between Italy, Europe and the United States. His work is characterized by a rigorous and essential architectural language, blending a rationalist approach with a creative vision open to experimentation.

Raffaello Galiotto

Dopo gli studi in Belle Arti presso l’Accademia di Venezia, indirizza i propri interessi verso il mondo del progetto e nel 1993 fonda il proprio studio di design. Opera con molte aziende, realizzando numerosi prodotti, collezioni e mostre sperimentali, in particolare nel settore lapideo, apportando innovazioni grazie all’impiego della tecnologia digitale.

After studying Fine Arts at the Academy of Venice, he directed his interests towards the world of design and in 1993 he founded his own design studio. He works with many companies creating a variety of products, collections and experimental exhibitions, mainly in the stone sector, bringing innovation thanks to the use of digital technology.

Gumdesign

Laura Fiaschi, designer e grafica e Gabriele Pardi, architetto, si occupano di architettura, industrial design, grafica, art direction per aziende ed eventi. Ricevono numerosi premi tra cui l’A Matter of Stone Award 2024, il German Design Award 2024, il Big See Award 2023 e l’Archiproducts Award Design 2022. Sono attivi nel settore universitario con lezioni aperte, workshop e collaborazioni. Dal 2017 sono coordinatori e docenti del primo Master in Design - Innovazione e Prodotto per l’Alto Artigianato presso lo IED Firenze.

Laura Fiaschi, graphic designer and Gabriele Pardi, architect, deal with architecture, industrial design, graphics, art direction for companies and events. They have won many prizes among which the German Design Award 204 and Big See Award 2023 and Archiproducts Award Design 2022. They are involved in the University area, with open classes and workshops. Since 2017 they are coordinators and teachers of the first Masters in Design - Innovation and Product for High-Crafts at the IED Florence. The Plus Theatre returned to Marmomac 2025 as a central stage for dialogue between architecture, design, art, and education. Year after year, this space confirms its role not only as an exhibition platform but as a cultural tool capable of orienting the conversation around natural stone and its future potential.

proccio che appartiene profondamente alla storia dello studio, da sempre orientato alla contaminazione tra artigianato, design, ricerca e materia.

L’idea nasce dall’invito di Gabriele Goretti , responsabile scientifico del corso di laurea in Ingegneria per il Design Industriale dell’Università di Pisa. «Goretti ci ha coinvolti per la docenza e la direzione del progetto», raccontano Pardi e Fiaschi. «Abbiamo proposto di strutturare il corso come un vero e proprio laboratorio progettuale, dove la teoria incontra immediatamente la pratica e diventa materia». Non un esercizio accademico, quindi, ma un percorso immersivo che ha portato gli studenti a progettare dodici collezioni integrando competenze ingegneristiche, sensibilità estetica e sperimentazione sui materiali. «Nel nostro lavoro cerchiamo sempre di trasformare il pensiero in materia», spiegano i due designer. «Il passaggio dalla teoria alla realizzazione concreta è fondamentale: permette di verificare, correggere, comprendere profondamente la natura del materiale e delle lavorazioni».

Una parte decisiva del progetto è stata la collaborazione con l’Associazione Nazionale Le Donne del Marmo, che ha messo a disposizione materiali, competenze, lavorazioni artigianali e digitali. «Cerchiamo di non limitarci a un percorso teorico, ma di trasformare il pensiero in materia», raccontano. «Il coinvolgimento delle Donne

del Marmo è diventato essenziale per attivare energie e collaborazioni necessarie per la cultura del progetto». Sei imprenditrici - Di Biase Marmi, Essegi Marmi, Litho Project, MGI Group, Pecorella Marmi, Quintarelli Marmi - insieme ad artigiani del legno, del cristallo, del tessile e della plastica riciclata, hanno contribuito alla realizzazione delle opere. «Il risultato è quasi una piccola enciclopedia territoriale: ogni azienda ha portato il proprio know-how, la propria sensibilità, le proprie capacità tecnologiche», commenta Gumdesign. Alle lavorazioni lapidee si sono poi affiancate quelle dei materiali complementari: cristallo, legno, lana, plastica riciclata, stampa 3D e taglio laser. «Il progetto ha coinvolto artigiani e aziende con competenze diversissime: dal Lanificio dell’Olivo a Colle Vilca, fino ai falegnami Bitossi e Rupiani». La scelta di presentare la prima tappa del progetto proprio alla kermesse veronese è stata naturale: «Marmomac è una struttura fieristica unica, con un’attenzione rara verso i progetti culturali», affermano Pardi e Fiaschi. Lo studio conosce bene questo contesto: nel 2014 proprio a Marmomac nacque La Casa di Pietra, premiata con il Best Communicator Award, e nel 2024 celebrata dal premio “A Matter of Stone” di Elle Decor. Questo mosaico di collaborazioni ha dato vita a un racconto materico straordinariamente ricco, coerente con il DNA dello studio: «Laboratorio rappresenta la con-

tinuità del nostro percorso nella Casa di Pietra: una contaminazione di linguaggi tecnici, scientifici, umanistici e visionari». Il riscontro del pubblico ha confermato la forza del progetto: «Abbiamo ricevuto grande attenzione da architetti, designer e aziende». La risposta è stata così positiva che Laboratorio è stato invitato alla Florence Biennale 2025, nel contesto arte/design della Fortezza da Basso, e sarà poi ospitato a Milano Home 2026. «Crediamo molto nelle relazioni», dicono i fondatori. «Le fiere sono prima di tutto concentrazioni di persone, di attività, di energie: luoghi dove possono nascere nuove strade da percorrere».

La pietra come infrastruttura culturale

L’edizione 2025 del Plus Theatre mostra chiaramente come la pietra naturale, quando interpretata attraverso sguardi differenti, possa diventare una piattaforma culturale complessa e attuale.

La visione urbanistica e poetica di Canale, la riflessione sul disvelamento e sulla tecnologia proposta da Galiotto, e l’approccio didattico-sperimentale di Gumdesign costruiscono insieme un racconto unitario: quello della pietra come strumento di conoscenza, innovazione e cultura. Tre prospettive unite dallo stesso principio: la materia non è un elemento statico, ma un linguaggio antico, che oggi, grazie alla ricerca, alla tecnologia e alla creatività, torna a parlare al presente con forza rinnovata.

DESIGN, ENGINEERING, CRAFTSMANSHIP

Among the most vibrant contributions within the Plus Theatre, Laboratorio, coordinated by Gumdesign (Gabriele Pardi and Laura Fiaschi), demonstrated how academic training, material experimentation, and industrial collaboration can generate a fully integrated design ecosystem. The project reflects the studio’s longstanding identity, rooted in the intersection of craft, design, and material culture. The initiative originates from the University of Pisa’s degree program in Industrial Design Engineering, where scientific coordinator Gabriele Goretti invited Gumdesign to teach and direct the project. «We proposed structuring the course as a true design laboratory,» the designers explain, «where theory immediately meets practice and becomes matter.» Students developed twelve collections combining stone with complementary materials - natural or synthetic, harmonic or contrasting - applying engineering methodology alongside experimental and expressive research. «In our work we always try to transform thought into matter,» Pardi and Fiaschi note. «The transition from theory to physical realization is crucial: it allows verification, correction, and a deeper understanding of material behavior.» A decisive element was the participation of the Associazione Nazionale Le Donne del Marmo (National Association of Women in Marble), which provided materials, artisanal expertise, and digital fabrication capabilities. «The presence of these entrepreneurs was essential: they offered technical knowledge, sensitivity, and production capabilities,» say the designers.

Six stone companies - Di Biase Marmi, Essegi Marmi, Litho Project, MGI Group, Pecorella Marmi, Quintarelli Marmi - interpreted and executed the student projects through their own know-how. «The outcome is almost a small territorial encyclopedia: each company contributed its own identity and technical culture.»

Additional collaborations involved complementary materials: crystal, wood, wool, recycled plastics, 3D printing, and laser processing. This mosaic of expertise reflects what Gumdesign describes as a continuation of their long-term project La Casa di Pietra (The house of stone): «Laboratorio expresses the contamination of technical, scientific and humanistic languages - our design DNA - in an academic context.» Presenting the project at Marmomac was a deliberate choice: «The fair is unique in its attention to cultural projects.

For a stone-based initiative, it was the ideal starting point.» The response exceeded expectations: Laboratorio was invited to the Florence Biennale 2025 and will be showcased at Milano Home 2026: «We believe strongly in relationships,» say the designers. «Trade fairs are concentrations of people and energy—they create the conditions for new paths to emerge.» Their advice for studios undertaking similar initiatives is clear: «Cultural exhibitions - which often become entrepreneurial opportunities - require many skills. Building a team capable of managing strategy, design, and production is essential.»

STONE AS CULTURAL INFRASTRUCTURE

The 2025 edition of the Plus Theatre clearly demonstrates how natural stone, when interpreted through different lenses, can become a contemporary cultural platform. The visionary architectural concept, the poetic inquiry into the inner life of marble, and the educational experiment that turns students into active makers collectively form a coherent narrative: stone as a tool for knowledge, innovation, and cultural expression. Three perspectives, one shared idea: material is not static - it is a language. An ancient material speaking to the present with renewed clarity and force, through research, technology, and creative vision.

IL TERRAZZO CHE UNISCE STORIA E FUTURO

In occasione di Marmomac 2025, Agglotech si è presentata portando la propria esperienza e il costante impegno per la crescita del terrazzo in chiave contemporanea. Fondata a Verona e profondamente legata al territorio, Agglotech si è distinta negli anni per la capacità di proporre soluzioni che reinterpretano la tradizione del terrazzo, sviluppando materiali personalizzabili e attenti alla sostenibilità.

La produzione, tutta realizzata negli stabilimenti di Marzana e Grezzana, si distingue per un archivio colori che supera le 6.000 varianti e per l’assenza totale di resine. Agglotech ha scelto di utilizzare soltanto materiali naturali e riciclabili, e di puntare su processi industriali all’avanguardia

che permettono di contenere l’impatto ambientale. La sostenibilità è una responsabilità concreta, che si riflette sia nella produzione sia nell’attenzione alle persone e all’ambiente di lavoro.

L’impegno per il territorio e per la qualità dei prodotti è testimoniato dalle recenti certificazioni ottenute dall’azienda, tra cui EPD e società benefit: scelte che confermano l’attitudine di Agglotech verso un modo di fare impresa responsabile e aperto al confronto. Nel corso degli anni Agglotech ha instaurato collaborazioni con architetti e contractor in Italia e all’estero, contribuendo a realizzare progetti che valorizzano estetica, innovazione e durata.

Nuove sfumature

Tra i prodotti protagonisti per Agglotech figura l’Architectural Terrazzo, una sintesi di creatività, sostenibilità e dialogo con il mondo della progettazione. Ogni lastra e blocco nasce da graniglie di marmo e cemento Portland, lavorati a ciclo chiuso negli stabilimenti di Marzana e Grezzana, senza l’impiego di resine.

La sperimentazione sulle texture e sulle nuances trova espressione nella nuova collezione “5 Beige”, che ha debuttato ufficialmente in fiera. Essa raccoglie ispirazione dalle qualità essenziali del terrazzo e dai trend più attuali in architettura e design d’interni. Le cinque nuove varianti cromatiche rappresentano l’esito di un percorso di ricerca sulle tonalità neutre, pensate per integrarsi sia in contesti residenziali che in spazi pubblici e commerciali. La collezione “5 Beige” unisce estetica, praticità e resistenza, garantendo sempre la massima attenzione alla sostenibilità, grazie all’assenza di resine.Con questa nuova proposta, Agglotech si è voluta spingere oltre la semplice creazione di colorazioni aggiuntive: ogni tono nasce da uno studio approfondito su texture e materiali capaci di evocare suggestioni che vanno dal cemento alle superfici naturali, recependo le richieste di chi progetta e vive gli spazi.

TERRAZZO BETWEEN PAST AND FUTURE

On the occasion of Marmomac 2025, Agglotech presented itself in Verona, bringing its extensive experience and ongoing commitment to advancing terrazzo within a contemporary framework. Founded in Verona and deeply connected to its territory, Agglotech has distinguished itself over the years for its ability to reinterpret the terrazzo tradition by developing customizable, sustainable materials. Production, entirely carried out in the Marzana and Grezzana plants, stands out for a color archive exceeding 6,000 variants and for the total absence of resins. Agglotech has chosen to use only natural and recyclable materials, relying on cutting-edge industrial processes that help minimize environmental impact. Sustainability is a concrete responsibility, reflected both in production and in the company’s attention to people and the working environment. Agglotech’s commitment to the region and to product quality is confirmed by the recent certifications obtained by the company, including EPD and Benefit Corporation status, choices that reaffirm Agglotech’s approach to responsible, transparent, and forward-looking business practices.

Over the years, Agglotech has established collaborations with architects and contractors in Italy and abroad, contributing to projects that enhance aesthetics, innovation, and durability.

New shades

Among Agglotech’s flagship products is Architectural Terrazzo, a synthesis of creativity, sustainability, and dialogue with the world of design. Each slab and block is made from marble chips and Portland cement, processed in a closed production cycle at the Marzana and Grezzana plants, without the use of resins. Experimentation with textures and nuances finds expression in the new “5 Beige” collection, officially launched at the fair. It draws inspiration from the essential qualities of terrazzo and from the latest trends in architecture and interior design. The five new color variants are the result of extensive research into neutral tones, designed to integrate seamlessly into residential, public, and commercial environments. The “5 Beige” collection combines aesthetic appeal, practicality, and durability, while maintaining the highest sustainability standards thanks to its resin-free composition. With this new proposal, Agglotech aimed to go beyond simply creating additional color variations: each tone stems from an in-depth study of textures and materials capable of evoking atmospheres ranging from concrete to natural surfaces, reflecting the needs of those who design and inhabit spaces.

INNOVARE NELLA LAVORAZIONE DELLA PIETRA

Fondata nel 1984, Denver Spa si è affermata come uno dei protagonisti mondiali nella produzione di macchine per la lavorazione della pietra, del marmo, del granito e del vetro. Con sede e stabilimento nella Repubblica di San Marino, l’azienda progetta, costruisce e distribuisce tutte le sue macchine, garantendo coerenza qualitativa e controllo diretto su ogni fase del processo produttivo. Denver offre oggi una gamma completa che comprende frese a ponte, Centri di Lavoro CNC a 3/4/5 assi, ed una levigatrice/lucidatrice monotesta per la lavorazione delle superfici. La filosofia imprenditoriale di Denver si fonda su tre pilastri: innovazione, affidabilità e vicinanza al cliente. Ogni nuova soluzione nasce da una sfida concreta: soddisfare esigenze produttive che il mercato esige, con tempi di consegna rapidi e costi competitivi, ma senza rinunciare alla robustezza e alla precisione che caratterizzano il brand.

Le novità di Marmomac

Denver si è presentata con un’area ancora più grande ed ha scelto di puntare i riflettori su due innovazioni che ampliano ulteriormente il suo portfolio: una nuova generazione di centro di lavoro a 5 assi interpolati chiamata Arteka e il rivoluzionario sistema DenSpeed per l’ottimizzazione della sicurezza in macchina. Arteka è progettata per i laboratori evoluti, per chi realizza lavorazioni di pregio da masselli e per l’arredamento di fascia alta. Questo prodotto unisce infatti potenza, precisione e versatilità. Le sue caratteristiche distintive permettono di affrontare con agilità anche blocchi di grandi dimensioni: ampie corse sugli assi X e Y, per accogliere senza limiti i pezzi da lavorare; corsa verticale maggiorata (1300 mm), ideale per lavorazioni profonde e complesse; banco di lavoro ribassato in alluminio a doghe, robusto e funzionale; potenti motorizzazioni ISO40 (opzione ISO50) con raffreddamento a liquido, capaci di gestire un’ampia gamma di dischi (fino a Ø 1000 mm) e utensili per sgrossatura, sagomatura e finitura; magazzini dischi e utensili posizionati lateralmen-

te, studiati per non ostacolare le corse di lavoro e semplificare le fasi di attrezzaggio e movimentazione pezzi. DenSpeed, invece, è il nuovo sistema intelligente (patent pending) che controlla automaticamente, senza tastatori meccanici e senza perdite di tempo, che il diametro reale del disco non sia mai superiore a quello dichiarato dall’operatore.

Unitamente alla velocità di avanzamento adattivo controllato del disco, DenSpeed spinge la macchina al massimo dell’efficienza, trasformando ogni lavorazione in un processo più sicuro, veloce e redditizio. Massima efficienza di taglio, niente danni a utensili o materiali per colpa di avanzamenti eccessivi, operatività senza presidio dell’operatore. Le novità presentate a Marmomac 2025 segnalano un’ulteriore maturità tecnologica dell’azienda, che non solo investe in macchine più potenti, ma sviluppa internamente il software e i sistemi di ottimizzazione che fanno veramente la differenza in produzione, ponendo inoltre l’accento su sicurezza, efficienza e produttività.

INNOVATE IN STONE PROCESSING

Founded in 1984, Denver Spa has established itself as one of the world leaders in the production of machines for processing stone, marble, granite and glass. Based in the Republic of San Marino, the company designs, manufactures and distributes all its machines, ensuring consistent quality and direct control over every stage of the production process. Denver now offers a complete range that includes bridge saws and 3/4/5-axis CNC machining centres, as well as a single-head grinding/polishing machine for surface finishing.

Denver’s business philosophy is based on three pillars: innovation, reliability and customer focus. Each new solution is born from a concrete challenge: to meet the production needs of the market, with fast delivery times and competitive costs, but without compromising on the robustness and precision that characterise the brand.

New products at Marmomac

Denver presented itself with an even larger area and chose to focus the spotlight on two innovations that further expand its portfolio: a new generation of 5-axis interpolated machining centres called Arteka, and the revolutionary DenSpeed system for optimising machine safety. Arteka is designed for advanced workshops, for those who carry out high-quality work on solid wood and for high-end furniture. Arteka combines power, precision and versatility.

Its distinctive features allow it to handle even large blocks with agility: wide strokes on the X and Y axes, to accommodate workpieces without limits; increased vertical stroke (1300 mm), ideal for deep and complex machining; low-profile aluminium slatted workbench, sturdy and functional; powerful ISO40 motors (ISO50 option) with liquid cooling, capable of handling a wide range of discs (up to Ø 1000 mm) and tools for roughing, shaping and finishing; side-mounted disc and tool magazines, designed not to obstruct the working strokes and to simplify the set-up and workpiece handling phases.

DenSpeed is the new intelligent system (patent pending) that automatically checks, without mechanical probes and without wasting time, that the actual diameter of the disc is never bigger than that declared by the operator. Together with the adaptive controlled feed speed of the disc, the exclusive DenSpeed pushes the machine to maximum efficiency, making every job safer, faster and more profitable. Maximum cutting efficiency, no damage to tools or materials due to excessive feed, unattended operation.

The innovations presented at Marmomac 2025 signal a further technological maturity of the company, which not only invests in more powerful machines, but also develops in-house the software and optimisation systems that really make a difference in production, and places emphasis on safety, efficiency and productivity.

UTENSILI PER MACCHINARI CNC

Diamar, con sede in Versilia, produce utensili diamantati elettrodeposti dal 1991. Il suo obiettivo è sempre stato quello di produrre utensili di qualità, affidabili e di lunga durata per macchinari CNC di alta tecnologia, rivolti ad una clientela esigente. Negli ultimi 10 anni, Diamar ha investito tempo, energia e risorse per creare un magazzino sempre ben fornito per soddisfare in brevissimo tempo la maggior parte delle richieste della clientela, inaugurando inoltre una nuova sede e allestendo una nuova linea di produzione. Diamar ha presentato a Marmomac il Deviatore di Flusso brevettato, realizzato in stampa 3D per direzionare il getto d’acqua direttamente nel punto dove lavora l’utensile, aumentando così la velocità di taglio, la durabilità e diminuendo le vibrazioni durante la lavorazione. Un accessorio disponibile a corredo con i mandrini e le prolunghe Diamar, per aumentare le prestazioni degli utensili sia elettrodeposti che sinterizzati.

TOOLS FOR CNC

MACHINERY

Diamar, based in Versilia, has been producing electroplated diamond tools since 1991. Its goal has always been to produce quality, reliable and long-lasting tools aimed at demanding customers and for high-tech CNC machinery. In the last 10 years, Diamar have been investing time, energy and resources to create a warehouse always well stocked with tools to satisfy customers’ requests in a very short time. Furthermore, Diamar inaugurated a new headquarters and set up a new line of production. Diamar presented at Marmomac 2025 the patented Flow deflector, made in 3D printing, which directs the jet of water directly to the point where the tool works, increasing constant cutting speed, durability and decreasing vibrations during processing. An accessory available only with Diamar’s spindles and extensions to increase the performance of both electroplated and sintered tools

PROTEZIONE DELLE SUPERFICI

Marmomac è stata il palcoscenico ideale per le tecnologie di FILA Solutions, sempre all’avanguardia per proteggere e valorizzare le superfici dall’estrazione alla lavorazione, passando per il pretrattamento delle lastre e dei lavorati, alla fase di posa, fino ad arrivare all’utilizzo quotidiano. Tra le molteplici tipologie di pietra naturale ve ne sono alcune che offrono delle sfide nelle fasi di lavorazione, per via della loro ridotta compattezza e della scarsa resistenza meccanica, caratteristiche che le rendono maggiormente suscettibili a fratture e degrado. Questo problema può essere risolto con un trattamento consolidante che vada a modificare le proprietà meccaniche del materiale.

Grazie alla linea Harder Rock, anche le pietre più tenere possono essere protette e consolidate in profondità. Questa gamma di prodotti viene impiegata in processi che utilizzano tecniche tradizionali, come l’immersione o l’applicazione spray, adattandosi alle caratteristiche specifiche di ogni tipo di pietra. Inoltre, è compatibile con la tecnologia brevettata Soundstone® di Pedrini, che permette una profonda impregnazione sottovuoto con un composto a base di silicio, legandosi chimicamente e fisicamente al materiale e migliorandone ulteriormente la resistenza. Si tratta di una tecnologia che lo rende maggiormente resistente all’erosione, più facilmente lucidabile, idrorepellente e protetto contro agenti contaminanti, che possono risalire dal sottofondo, mantenendo l’aspetto naturale della pietra e la sua traspirabilità originale. Inoltre, è priva di solventi e progettata per resistere agli ambienti esterni e ai raggi UV senza compromettere le sue proprietà.

Salvaguardia duratura

Tra i principali agenti macchianti che possono danneggiare il marmo e la pietra naturale, gli acidi sono i più insidiosi. Queste sostanze aggrediscono chimicamente la superficie, rendendone difficile il recupero. La tecnologia antiacido formulata da FILA Solutions crea un impercettibile microcoating superficiale che funge da scudo protettivo contro questi agenti, preservando la bellezza e l’integrità della pietra naturale. Total Protection rappresenta l’ultima frontiera nella protezione delle superfici. Questo trattamento antiacido, idrorepellente e antimacchia non solo preserva la bellezza naturale della pietra, ma migliora anche la sua praticità d’uso. Grazie alla sua formula avanzata, offre una protezione duratura contro gli acidi e mantiene una finitura estetica che non ingiallisce nel tempo. Inoltre, il microcoating facilita la manutenzione, permettendo alla pietra di adattarsi perfettamente alla quotidianità senza compromettere la sua bellezza e resistenza.

SURFACE PROTECTION

Marmomac proved to be the ideal stage for FILA Solutions’ technologies, always at the forefront in protecting and enhancing surfaces, from extraction to processing, through the pre-treatment of slabs and finished products, the installation phase, and daily use. Among the many types of natural stone, some present specific challenges during processing due to their low compactness and limited mechanical strength, which make them more susceptible to fractures and deterioration. This issue can be addressed through a consolidating treatment that modifies the mechanical properties of the material. Thanks to the Harder Rock line, even the softest stones can be deeply protected and strengthened. This range of products is used in processes employing traditional techniques, such as immersion or spray application, adapting to the specific characteristics of each type of stone. Moreover, it is compatible with Pedrini’s patented Soundstone® technology, which allows deep vacuum impregnation with a silicon-based compound that bonds chemically and physically to the material, further improving its resistance. This technology enhances the stone’s resistance to erosion, polishability, water repellence, and protection against contaminants that may rise

from the substrate, all while maintaining the stone’s natural appearance and original breathability. Additionally, it is solvent-free and designed to withstand outdoor conditions and UV exposure without compromising its properties.

Long-term preservation

Among the main staining agents that can damage marble and natural stone, acids are the most insidious. These substances attack the surface chemically, making restoration difficult. The anti-acid technology developed by FILA Solutions creates an imperceptible micro-coating that acts as a protective shield against such agents, preserving the beauty and integrity of natural stone. Total Protection represents the latest frontier in surface care. This anti-acid, water-repellent, and stain-resistant treatment not only preserves the natural beauty of stone but also enhances its practical performance. Thanks to its advanced formula, it provides long-lasting protection against acids and maintains an aesthetic finish that does not yellow over time. Furthermore, the micro-coating simplifies maintenance, allowing stone surfaces to adapt perfectly to daily use without compromising their beauty or durability.

OLTRE 50 ANNI DI INNOVAZIONE WATERJET

Anche quest’anno Flow ha partecipato al Marmomac di Verona, un’occasione preziosa per presentare al mercato le innovazioni frutto di oltre mezzo secolo di esperienza, e al contempo un momento fondamentale di confronto e dialogo con i clienti. Fondata nel 1974, l’azienda americana è tra le principali nel settore del taglio a getto d’acqua, con oltre 15.000 sistemi waterjet installati in più di 100 Paesi. Un percorso di successo costruito su un solido patrimonio di competenze e su un impegno costante verso ricerca e innovazione, guidato dallo sviluppo di soluzioni tecnologiche all’avanguardia.

Flow ha presentato in fiera, per la prima volta, il suo best seller per il settore del marmo: il Sistema di Taglio Mach 200c, equipaggiato con testa di taglio Pivot+ per il taglio inclinato e controllo di tolleranza adattativo Dynamic Waterjet®, incluso nei numerosi brevetti esclusivi dell’azienda.

Grazie alla struttura a ponte gantry, la Mach 200c consente di ridurre l’ingombro del layout di installazione. A completare la configurazione, la pompa ad alta pressione Flow Hyplex 30. Con un rendimento del 95% è ad oggi la più efficiente sul mercato garantendo un risparmio energetico fino al 40% rispetto agli intensificatori tradizionali.

Queste prestazioni rispondono pienamente alle attuali esigenze di sostenibilità ed efficienza richieste dal mercato, confermando Flow come partner di riferimento per le aziende che desiderano ottimizzare la produzione e ridurre i costi operativi. I successi registrati a Marmomac consolidano la leadership di Flow nel mercato e al tempo stesso rafforzano i legami con i professionisti del settore, aprendo la strada a nuove opportunità di collaborazione. La 34a partecipazione a Marmomac segna una tappa significativa nella storia dell’azienda e testimonia il suo impegno costante per innovazione e qualità.

OVER 50 YEARS OF WATERJET INNOVATION

Also this year Flow participated in the Marmomac in Verona. An event that represents the best way to present to the market the innovations resulting from over half a century of experience, and at the same time a fundamental moment of comparison and dialogue with customers. Founded in 1974, the American company is a world leader in the waterjet cutting sector, with over 15,000 waterjet systems installed in more than 100 countries. A successful path built on a solid wealth of skills and a constant commitment to research and innovation, guided by the development of cutting-edge technological solutions.

At Marmomac, Flow presented for the first time its best seller for the marble sector: the Mach 200c Cutting System, equipped with a Pivot+ cutting head for bevel cutting and Dynamic Waterjet® adaptive tolerance control, included in the company’s numerous exclusive patents. Thanks to the gantry bridge structure, the Mach 200c allows to reduce the footprint of installation layout. To complete the configuration, the Flow Hyplex 30 high-pressure pump. With an efficiency of 95%, it is currently the most efficient on the market, guaranteeing energy savings up to 40% compared to intensifiers pumps. This performance fully meets the current needs for sustainability and efficiency required by the market, confirming Flow as a reference partner for companies wishing to optimize production and reduce operating costs. The success achieved at Marmomac consolidates Flow’s leadership in the market and at the same time strengthens ties with professionals in the sector, paving the way for new opportunities for collaboration.

The 34th participation in Marmomac marks a significant milestone in the company’s history and testifies to its constant commitment to innovation and quality.

FOCUS SU TECNOLOGIA E SERVIZIO

Nel contesto altamente specializzato di Marmomac, non ha fatto mancare la sua presenza IMS - Industrial Machining Solution, azienda che dal 1969 produce portautensili e accessori per macchine a controllo numerico. Abbiamo avuto modo di dialogare con Alberto Aprà, CEO di IMS, per capire come l’azienda sta affrontando le sfide del presente, tra innovazione tecnologica, sostenibilità e precisione, e quali sono le sue visioni per il futuro nel mondo dei portautensili per macchine CNC.

Può tracciare un bilancio di questa ultima edizione di Marmomac?

Quest’anno abbiamo notato un’affluenza leggermente inferiore rispetto ad edizioni passate, ma le aziende che sono passate a trovarci sono tutte di ottimo livello e siamo soddisfatti del fatto che hanno ben compreso il

livello del servizio che puntiamo a offrire. Va anche sottolineato che Marmomac rappresenta sempre un punto di riferimento internazionale. Per noi è stata quindi un’occasione importante per consolidare i rapporti già esistenti e avviare nuove collaborazioni strategiche.

Come sta il settore della lavorazione del marmo?

Qual è la situazione, anche alla luce della questione dazi e del complicato quadro geopolitico internazionale?

È un momento abbastanza complicato, i dazi hanno messo un freno al mercato degli Stati Uniti, un mercato che per noi è di grande importanza. Abbiamo notato un calo nella vendita di macchine nuove ma, nonostante ciò, stiamo tenendo testa a questa situazione complessa attraverso il

continuo miglioramento del servizio di assistenza verso il cliente e della disponibilità in magazzino dei nostri prodotti. In questo modo il cliente si sente sempre supportato, infatti chiamando direttamente noi riesce a soddisfare le proprie esigenze con rapidità ed efficienza.

Quali prodotti avete portato in fiera quest’anno e che messaggio volete dare, attraverso di essi, ai vostri clienti e potenziali tali?

I prodotti che abbiamo portato rappresentano una panoramica completa del nostro ventaglio di offerta e comprende i coni per le macchine CNC, le manine portautensile, le pinze a petali, ovvero il sistema di aggancio dei coni verso il motore, e infine le ventose, che stiamo promuovendo in maniera particolare da qualche anno e verso le quali abbiamo avuto un buon riscontro da parte dei nostri clienti. Pertanto, queste ultime rappresentano un prodotto sul quale vorremmo far crescere il nostro business in maniera importante. Vogliamo comunicare la nostra solidità all’interno del mercato e la nostra voglia di crescere e collaborare con i migliori partner del settore.

C’è qualche aspetto in particolare che volete raccontare a proposito dei vostri prodotti?

Ciò che più ci preme rappresentare, attraverso di essi, è la nostra presenza e vicinanza nell’ambito della gestione del cliente, a 360 gradi. Le nostre famiglie di prodotti nascono dalla forte correlazione che c’è tra di esse all’interno del mercato. Grazie a questa caratteristica, il cliente, attraverso un unico partner, ottiene un servizio in grado di distinguersi per completezza. Mi preme anche sottolineare l’importanza che diamo all’ascolto del cliente, una qualità che sta diventando sempre più rara. In questo modo, siamo sempre in grado di fornire al cliente ciò che è più adatto alle sue esigenze, anche quando si tratta di pezzi particolari e di non facile reperibilità.

FOCUS ON TECHNOLOGY AND SERVICE

In the highly specialized context of Marmomac, IMS - Industrial Machining Solution, a company that since 1969 has been producing tool holders and accessories for CNC machines, once again confirmed its essential presence. We had the opportunity to speak with Alberto Aprà, CEO of IMS, to understand how the company is tackling today’s challenges - between technological innovation, sustainability, and precisionand what its vision is for the future of tool holders for CNC machines.

Can you give us your assessment of this latest edition of Marmomac?

This year we noticed a slightly lower attendance compared to past editions, but the companies that visited us were all of excellent standing, and we are satisfied with the fact that they clearly understood the level of service we aim to provide. It is also worth noting that Marmomac remains an international benchmark. For us, it was therefore an important opportunity to consolidate existing relationships and to establish new strategic collaborations.

How is the marble processing sector doing? What is the current situation, also in light of tariffs and the complex international geopolitical landscape? It is quite a complicated moment; tariffs have slowed down the U.S. market, which is a market of great importance to us. We have observed a decline in the sale of new machines. Nevertheless, we are managing to cope with this challenging scenario through the continuous improvement of our customer service and by ensuring the availability of our products in stock. This way, the customer always feels supported, and by contacting us directly can meet their needs quickly and efficiently.

Which products did you bring to the fair this year, and what message do you want to convey through them to your clients and potential clients?

The products we showcased represent a comprehensive overview of our portfolio and include CNC machine tool forks, tool holders, petal collets - meaning the system that connects the cones to the motor - and finally, suction cups, which we have been promoting particularly over the last few years and which have been very well received by our customers. Therefore, suction cups represent a product line we want to significantly grow our business around. Through this range, we want to communicate our solidity in the market and our desire to grow and collaborate with the best partners in the industry.

Is there a particular aspect you would like to highlight regarding your products?

What we most want to emphasize through them is our strong presence and closeness in managing the customer relationship, at 360 degrees. Our product families are deeply interconnected within the market, and thanks to this characteristic, the customer can rely on a single partner to obtain a service distinguished by its completeness. I would also like to stress the importance we place on listening to our customers, a quality that is becoming increasingly rare. This enables us to always provide the customer with what best suits their needs, even when it comes to specific or hard-to-find parts.

I PROFESSIONISTI DEL TAGLIO IN CAVA

Le tecnologie JCB erano presenti a Marmomac 2025 nello stand Fantini, azienda specializzata in attrezzature per il taglio della pietra ornamentale, che da anni ha scelto le terne JCB come macchine portanti per l’allestimento dei propri gruppi di taglio. La collaborazione fra le due aziende, negli anni, ha portato alla realizzazione di un numero elevato di questo modello di macchine in allestimento speciale senza retroescavatore - denominato “Terna Fantini” - per consentire l’applicazione di un gruppo di taglio di produzione Fantini. Il know-how tecnologico e la leadership consolidata di Gruppo Fantini nella progettazione e realizzazione di macchine segatrici per l’estrazione della pietra sono frutto di anni di studio e ricerca sul campo, che hanno visto l’azienda impegnata quotidianamente nel miglioramento delle tecnologie applicate e nell’introduzione di soluzioni ad alto valore aggiunto.

Il catalogo include una gamma completa di macchine segatrici a catena per l’estrazione della pietra naturale e ornamentale. Tra queste, un posto speciale la occupa appunto la “Terna Fantini”, una macchina composta da un mezzo gommato JCB ed un gruppo di taglio Fantini. L’estrema versatilità del mezzo gommato a trazione integrale permette di raggiungere velocemente le zone di taglio, che si tratti di blocchi dislocati sul piazzale di cava, bancate a terra o tagli da eseguire direttamente sul fronte della bancata. Essendo la macchina ad andare verso il blocco e non viceversa, la terna Fantini permette di risparmiare tempo e denaro. L’operatore lavora dalla cabina, al riparo dagli agenti atmosferici, senza bisogno di personale ausiliario ed i tagli vengono eseguiti a secco. Le capacità di taglio standard sono 3,4 metri (lunghezza) e 3,0 metri (altezza). Per poter ottenere la giusta combinazione di mobilità, prestazioni e sicurezza operativa, era necessario individuare una macchina base sufficientemente flessibile da prestarsi a un allestimento così particolare, e al tempo stesso in grado di offrire le massime garanzie in termini di performance e affidabilità. La terna JCB offre innanzitutto una manovrabilità senza uguali grazie alla compattezza della macchina. Poi garantisce un ambiente di lavoro davvero confortevole. Nell’allestimento Fantini, un filocomando permette, mediante selettori e potenziometri, di impostare facilmente tutti i parametri necessari alle operazioni di taglio, mentre il display a colori di notevoli dimensioni consente di controllare le prestazioni. Infine, l’efficienza del motore da 55 kW montato sulla terna JCB offre prestazioni superiori, consumi ridotti, e soprattutto nessuna necessità di AdBlue.

THE PROFESSIONALS FOR STONE EXTRACTION

JCB technologies were present at Marmomac 2025 at the Fantini stand. Fantini, a company specializing in ornamental stone cutting equipment, has for years chosen JCB backhoe loaders as carriers for its cutting units. The collaboration between the two companies over the years has led to the production of a large number of this model of machine in a special configuration without a backhoe - called “Terna Fantini” - to allow the installation of a Fantini-made cutting unit. The Fantini Group’s technological expertise and consolidated leadership in the design and manufacture of sawing machines for stone quarrying are the result of years of study and field research, which have seen the company committed daily to improving applied technologies and introducing high-valueadded solutions. The catalog includes a complete range of chain saws for the extraction of natural and ornamental stone. Among these, the “Terna Fantini” occupies a special place. The Fantini Backhoe Loader is a machine composed of a JCB wheeled vehicle and a Fantini chainsaw cutting unit. The extreme versatility of the all-wheel-drive wheeled vehicle allows for quick access to cutting areas, whether blocks scattered throughout the quarry yard, benches on the ground, or cuts to be made directly on the front of the bench. Since the machine moves towards the block and not vice versa, the Fantini backhoe loader saves time and money.

The operator works from the cabin, protected from the elements, without the need for auxiliary personnel, and cuts are made dry. The standard cutting capacities are 3.4 meters (length) and 3.0 meters (height).

To achieve the right combination of mobility, performance, and operational safety, it was necessary to identify a base machine flexible enough to lend itself to such a unique setup, while also offering the highest levels of performance and reliability. The JCB backhoe loader, first and foremost, offers unparalleled maneuverability thanks to the machine’s compactness. Secondly, it guarantees a truly exclusive and comfortable working environment. In the Fantini setup, a wired remote control allows, by means of switches and potentiometers, to easily set all the parameters needed for cuing, while the very large colorful display allows checking.

Finally, the efficiency of the 55 kW engine fitted to the JCB backhoe loader offers superior performance, reduced fuel consumption and, most importantly, no need for AdBlue.

LA PIETRA INCONTRA L’INNOVAZIONE

Mapei si è presentata a Marmomac in maniera significativa mettendo in mostra, allo stand E2 del padiglione 7, un’ampia selezione di soluzioni innovative progettate per soddisfare le crescenti esigenze di progettisti, committenti e utilizzatori finali nel campo delle pavimentazioni monolitiche, elastiche, drenanti, durevoli e sostenibili. L’esposizione ha consolidato la presenza dell’azienda nel mercato dei rivestimenti, delle pavimentazioni architettoniche in pietra naturale e dell’arredo urbano.

Sostenibilità e prestazioni al centro

La proposta Mapei si è caratterizzata per un forte focus sulla sostenibilità, con l’introduzione di prodotti formulati con materiale riciclato che rispondono ai più recenti requisiti normativi. Tra le principali novità presentate, spiccano Mapestone TFB LIFE e Mapestone PFS 2 LIFE, malte premiscelate che rappresentano un importante passo avanti verso l’edilizia sostenibile. Mapestone TFB LIFE è una malta premiscelata per massetti d’allettamento di pavimentazioni carrabili in pietra naturale, conforme alle nuove normative CAM-Strade 2024 grazie al contenuto di ol-

tre il 10% di materiale riciclato. Il prodotto si distingue per elevate resistenze meccaniche superiori a 55 MPa a 28 giorni e per la sua capacità di garantire durabilità in ambienti soggetti a condizioni severe, dalle saturazioni ai cicli di gelo-disgelo in presenza di sali disgelanti e acqua di mare. Parallelamente, Mapestone PFS 2 LIFE è stata sviluppata per la stuccatura delle fughe di pavimentazioni architettoniche in pietra, anch’essa formulata con materiale riciclato. La sua progettazione la rende ideale per resistere a elevati carichi meccanici e condizioni climatiche severe, assicurando una stuccatura stabile e durevole nel tempo con elevata adesione e resistenza all’abrasione.

Altra innovazione di rilievo è Mapestone AirGhost, un legante innovativo a base di polimeri a terminazione silanica, monocomponente e privo di solventi. Questo prodotto si caratterizza per la particolare resistenza ai sali disgelanti, alle sollecitazioni termiche e ai raggi UV, risultando ideale per il consolidamento di granulati in pietra tondi e spaccati attraverso applicazione a spruzzo. La sua versatilità lo rende perfetto per superfici decorative soggette a traffico pedonale leggero, come giardini, camminamenti in ghiaia e vialetti.

Completa l’offerta delle novità Keracolor GG nella sua nuova formulazione migliorata, una malta cementizia premium per la stuccatura di fughe da 4 a 15 mm con caratteristiche di alta resistenza meccanica, durabilità e basso assorbimento d’acqua. Modificata con polimeri e classificata EC1 Plus per le bassissime emissioni di VOC, offre un’ottima resistenza agli agenti chimici e all’abrasione. La presenza di Mapei a Marmomac ha confermato l’impegno dell’azienda nel fornire soluzioni complete per ogni esigenza del settore lapideo, dalla conservazione del patrimonio storico alla creazione di nuovi spazi urbani sostenibili e funzionali.

STONE MEETS INNOVATION

Mapei made a significant appearance at Marmomac, showcasing its products at stand E2 in hall 7. Mapei presented a wide range of systems to install architectural stone paving that combine sustainability, performance and design. Alongside consolidated solutions such as the Mapestone and Mapei Color Paving systems, the company launched Mapestone TFB LIFE and Mapestone PFS 2 LIFE, two ready-mixed mortars for screeds used to create architectural stone paving that comply with the latest regulatory requirements. The products stand out for their recycled content and high mechanical strength, essential characteristics for creating paving surfaces exposed to freeze and thaw cycles, de-icing salts and seawater. Another product testifying to Mapei’s research efforts was Mapestone AirGhost, an innovative solvent-free binder for consolidating and protecting outdoor crushed and rounded stone aggregate surfaces by spraying. This product protects them from the growth of weeds and moss, making it particularly suitable for gardens and light walkways. Further highlights included Mapestone Joint Ghost Sand, a grout which combines strength and water drainage capacity with ease of application even in damp conditions, Mapestone Drain for pervious pavings, and the Mapestone Calcix products for the restoration of paving of historical interest. Also showcased at Marmomac were the systems developed by Mapei for installing stone material indoors: from products to prepare and waterproof substrates to adhesives and grouts, right up to specific sealants for stone materials and solutions for raised floors by Profilpas (Mapei Group). Cleaning and protective solutions from the UltraCare line, as well as decorative grouts such as Kerapoxy Easy Design, were also on display.

NOVITÀ PER IL SETTORE LAPIDEO

Da oltre cinquant’anni, Marmo Meccanica rappresenta una delle realtà più solide e riconosciute nel panorama internazionale delle tecnologie per la lavorazione della pietra. Fondata nei primi anni Settanta, l’azienda ha saputo costruirsi una reputazione basata su innovazione, affidabilità e capacità di tradurre l’ingegno italiano in soluzioni tecniche che semplificano il lavoro quotidiano dei laboratori lapidei di ogni dimensione. La produzione di Marmo Meccanica si concentra su due segmenti principali: le lucidacoste lineari e le frese a ponte. In entrambi, l’azienda ha introdotto idee e sistemi che hanno segnato l’evoluzione del settore, portandola a occupare un ruolo di riferimento mondiale. Tra le innovazioni

più significative figurano l’invenzione della prima lucidacoste verticale per pietra - la celebre LCV, che ha reso accessibile la tecnologia di lucidatura della costa anche ai piccoli laboratori - e il brevetto del sistema di oscillazione senza cremagliere per la lucidatura di profili arrotondati. A queste si aggiungono il sistema di teste contro-oscillanti della LCR per la realizzazione di smussi arrotondati e la prima fresa a ponte con struttura ibrida-convertibile, testimonianza della continua ricerca di equilibrio tra tradizione costruttiva e innovazione meccanica.

Al servizio del lavoro

Anche nel 2025 Marmo Meccanica ha portato la propria esperienza a Marmomac, presentando sette tra i suoi macchinari più rappresentativi: dalla LCV, punto di riferimento nella lucidatura verticale, alla versatile LCR e alla più recente HTO-SWITCH, evoluzione delle apprezzate HTO-1/B e HTO-Xaloc. La LCV, nata nel 1981, è oggi sinonimo di efficienza, semplicità d’uso e durata nel tempo. Continuamente perfezionata nella progettazione e nella scelta dei componenti, rimane una soluzione ideale per chi cerca produttività elevata in spazi contenuti. La LCR, invece, grazie al suo sistema di 3+3 teste contro-oscillanti, realizza smussi arrotondati fino a 40 metri l’ora consumando solo 0,75 kW per il processo: un risultato che unisce precisione e risparmio energetico. Infine, la HTO-SWITCH rappresenta la nuova frontiera delle frese a ponte: una macchina ibrida-convertibile, capace di coniugare i vantaggi della struttura monoblocco - trasporto e installazione agevolati - con quelli di una struttura tradizionale, più ergonomica e sicura per l’operatore.

In ogni sviluppo, Marmo Meccanica conferma la propria visione: mettere l’ingegneria al servizio del lavoro quotidiano, con macchine pensate per durare e per offrire, insieme all’eccellenza tecnica, la semplicità e l’affidabilità che contraddistinguono il vero Made in Italy tecnolapideo..

INNOVATIONS FOR THE STONE INDUSTRY

For over fifty years, Marmo Meccanica has stood as one of the most solid and respected names in the international landscape of stone processing technologies. Founded in the early 1970s, the company has built its reputation on innovation, reliability, and a distinctive ability to translate Italian ingenuity into technical solutions that simplify the everyday work of stone workshops of all sizes. Marmo Meccanica’s production focuses on two main segments: linear edge polishers and bridge saws. In both, the company has introduced ideas and systems that have shaped the industry’s evolution, earning a leading position worldwide. Among its most significant innovations are the invention of the first vertical edge polisher for stonethe renowned LCV, which made edge-polishing technology accessible even to small workshops - and the patent for the rackless oscillation system used in the polishing of rounded profiles. Other milestones include the development of the LCR’s counter-oscillating head system for producing rounded bevels, and the first bridge saw featuring a hybrid-convertible structure, proof of the company’s ongoing pursuit of balance between mechanical tradition and technological innovation.

Empowering work

In 2025, Marmo Meccanica once again showcased its expertise at MarmoMac, displaying seven of its most representative machines: from the LCV, a benchmark in vertical edge polishing, to the versatile LCR and the latest HTO-SWITCH, an evolution of the well-known HTO-1/B and HTO-Xaloc models.

The LCV, introduced in 1981, has become synonymous with efficiency, ease of use, and long-term durability. Continuously refined in design and component selection, it remains an ideal solution for those seeking high productivity in limited space. The LCR, equipped with a 3+3 counter-oscillating head system, produces rounded bevels (“raggetti”) at speeds of up to 40 meters per hour while consuming only 0.75 kW during the process, combining precision with exceptional energy efficiency. Finally, the HTO-SWITCH represents the new frontier in bridge saw design: a hybrid-convertible machine that combines the advantages of a monoblock structure - easier transport and installation - with those of a traditional structure, ensuring greater ergonomics and safety for the operator. In every new development, Marmo Meccanica reaffirms its vision: placing engineering at the service of everyday work, designing machines built to last and to deliver, alongside technical excellence, the simplicity and reliability that define true Italian-made stone technology.

AMPIO CATALOGO DI MACCHINARI

Maser è specializzata nella fornitura di prodotti industriali a diversi settori, offrendo un’ampia gamma di prodotti di alta qualità, tra cui macchinari per l’industria della pietra naturale, della ceramica e della pietra ricomposta, oltre a utensili, prodotti chimici e attrezzature. Ciò che distingue Maser è il suo forte impegno nel servizio al cliente. Con sede in Spagna, a Madrid, e quasi 50 anni di attività commerciale, Maser si è affermata come azienda leader in diversi settori.

Attualmente, Maser è il rappresentante ufficiale di Veegoo Technology in vari Paesi d’Europa e dell’America Latina. Tra l’ampio catalogo di macchinari Veegoo figurano linee di lucidatura, sistemi di rinforzo a rete e soluzioni in resina per lastre, impianti per pietra ricomposta, sistemi intelligenti di stoccaggio per lastre e piani da lavoro, nonché macchinari per officina. A Marmomac 2025, Maser e Veegoo hanno presentato il nuovo Centro CNC Universale a 6 assi e il sistema intelligente di stoccaggio. Il nuovo CNC Universale rappresenta una soluzione completa per la lavorazione di pezzi complessi, offrendo un flusso di lavoro completamente autonomo per il taglio, la sagomatura e la lucidatura. Questo centro di lavoro multifunzionale a 5+1 assi, dotato di cambio utensile automatico e

di due banchi di lavoro, è progettato per la lavorazione di pietra naturale, quarzo, pietra sinterizzata e altre lastre decorative dure, è ideale per la produzione di top cucina, piani lavabo, isole, pavimentazioni, pannelli decorativi per interni ed esterni, gradini e altro ancora. Questa macchina integra le funzioni di taglio a ponte a cinque assi e di centro di lavoro CNC, consentendo sia il taglio sia la fresatura di contorno su un’unica macchina, semplicemente alternando i banchi di lavoro. Il suo asse di compensazione innovativo garantisce una molatura e lucidatura dei bordi ad alta efficienza e qualità, riducendo al contempo i costi operativi. Le dimensioni del banco di lavoro possono essere personalizzate per fornire tagli efficienti e soddisfare diverse esigenze di materiali. Il sistema intelligente di stoccaggio lastre Veegoo comprende aree designate per prodotti semilavorati e finiti, un sistema di trasferimento orizzontale-verticale delle lastre, un’area di imballaggio, un’area di spedizione e una zona di carico. Tra i suoi principali vantaggi figurano l’elevato utilizzo dello spazio grazie allo stoccaggio verticale su pallet e l’ottimizzazione delle operazioni con carrelli elevatori grazie all’applicatore intelligente, che riduce significativamente lo spazio necessario ai movimenti dei muletti.

A WIDE RANGE OF MACHINERY

Maser specializes in providing industrial supplies to various sectors, offering a wide range of high-quality products such as machinery for the natural stone, ceramic, and engineered stone industries, as well as tools, chemicals, and equipment. What sets Maser apart is its strong commitment to customer service. Headquartered in Madrid, Spain, and with nearly 50 years of commercial activity, Maser has established itself as a leading company across several industries. Currently, Maser is the official representative of Veegoo Technology in various countries across Europe and Latin America. Among Veegoo’s extensive machinery catalog are Polishing Line, Slab Net Rienforcement and Resin Solutions, Engineered Stone plants, intelligent storage systems f or slabs and countertops, and workshop machines.

At Marmomac 2025, Maser and Veegoo presented Veegoo’s new Universal 6-Axis CNC Center and the intelligent storage system. The new Universal CNC is a complete solution for complex part processing, offering a fully autonomous workflow for cutting, shaping, and polishing. The Veegoo Universal CNC Center is a 5+1-axis multifunctional machining center equipped with an automatic tool changer and dual worktables. Designed for working with natural stone, quartz, sintered stone, and other hard decorative slabs, it is ideal for producing kitchen countertops, vanity tops, islands, flooring, decorative interior and exterior wall panels, stair treads, and more.

This machine integrates five-axis bridge cutting and CNC machining center functions, allowing for both cutting and contour milling on a single machine by simply switching between worktables. Its innovative compensation axis ensures high-efficiency, high-quality edge grinding and polishing, while also reducing operating costs. The worktable size can be customized to provide efficient cutting and meet a variety of material requirements.

The Veegoo intelligent board storage system includes designated areas for semi-finished and finished products, a horizontal-vertical board transfer system, a packaging area, dispatch area, and loading zone. Among its key advantages are high space utilization through vertical pallet storage and optimized forklift operations thanks to the intelligent applicator, which significantly reduces the space needed for forklift movement.

TECNOLOGIA E SOLUZIONI SU MISURA

Da quasi trent’anni MEC progetta e realizza in Italia macchine e impianti per lo spacco, il taglio e la frantumazione di pietra e cemento, con una missione chiara: offrire soluzioni personalizzate, innovative e sostenibili, capaci di valorizzare ogni materiale, anche quello di scarto. A Marmomac 2025, l’azienda trentina ha presentato tre soluzioni: il Mulino a Martelli Crunch, il Power Trittico e il nuovo Portale Ricambi online. Il Crunch è il mulino a martelli per la frantumazione secondaria di pietra, cemento, vetro e ceramica. Grazie alle griglie selezionabili e all’asse orizzontale a martelli liberi, consente una raffinazione mirata, ottenendo materiali a granulometria fine e uniforme. È una tecnologia che trasforma gli scarti in nuove risorse, riducendo costi e impatto ambientale, ma offre anche nuove opportunità di business per le aziende del settore.

Il Power Trittico, evoluzione naturale della Serie C, rappresenta la versione più grande e performante della gamma. Progettato per la lavorazione di pietre irregolari e di grandi dimensioni, integra trasportatori basculanti e ammortizzati che agevolano la movimentazione del materiale, permettendo all’operatore di rilavorare la pietra senza fatica. Il Power Trittico esprime al meglio la filosofia MEC: unire imponenza, controllo e semplicità operativa in un’unica soluzione.

L’innovazione continua anche nel post-vendita, con il nuovo Portale Ricambi, una piattaforma digitale multilingue che consente di richiedere ricambi originali, consultare documentazione tecnica e accedere a video tutorial di installazione e manutenzione. Un servizio che assicura supporto rapido e continuo, ovunque nel mondo. La sostenibilità è il filo conduttore di tutta l’attività MEC. L’azienda produce energia pulita con impianti fotovoltaici, utilizza imballaggi rigenerati, sostiene progetti di riforestazione e tutela della biodiversità come il Trentino Tree Agreement e l’adozione di alveari, oltre a promuovere benessere e sicurezza per i propri collaboratori. I macchinari MEC sono progettati per ridurre consumi, massimizzare la resa e limitare gli sprechi, contribuendo concretamente alla transizione verso un’economia più responsabile.

TECHNOLOGY AND TAILOR-MADE SOLUTIONS

For almost thirty years, MEC has been designing and manufacturing machines and systems for splitting, cutting, and crushing stone and concrete in Italy, with a clear mission: to offer customized, innovative, and sustainable solutions capable of enhancing any material, even waste. At Marmomac 2025, MEC presented three solutions: the Crunch Hammer Mill, the Power Trittico, and the new online Spare Parts Portal

The Crunch is the hammer mill for the secondary crushing of stone, concrete, glass, and ceramics. Thanks to the selectable grids and the horizontal axis with free hammers, it allows targeted refining, obtaining materials with a fine and uniform grain size. It is a technology that transforms waste into new resources, reducing costs and environmental impact, but also offers new business opportunities for companies in the field.

The Power Trittico, a natural evolution of the C Series, represents the largest and most performing version of the range. Designed for processing irregular and large stones, it integrates tilting and

laterally displacing conveyors that facilitate material handling, allowing the operator to rework the stone effortlessly. The Power Trittico best expresses the MEC philosophy: combining grandeur, control, and operational simplicity in a single solution. Innovation also continues in the after-sales service, with the new Spare Parts Portal: a multilingual digital platform that allows you to request original spare parts, consult technical documentation, and access installation and maintenance video tutorials. A service that ensures fast and continuous support, anywhere in the world. Sustainability is the common thread of all MEC activity. The company produces clean energy with photovoltaic systems, uses regenerated packaging, supports reforestation and biodiversity protection projects such as the Trentino Tree Agreement and the adoption of beehives, as well as promotes well-being and safety for its employees. MEC machines are designed to reduce consumption, maximize yield and limit waste, making a concrete contribution to the transition to a more responsible economy.

ECCELLENZA ESTETICA PER LA PIETRA NATURALE

Per la prima volta in Europa, Marble & Granite International Co. Ltd. (MGIC), specialista nelle soluzioni end-to-end per marmo e granito, ha presentato a Marmomac il proprio approccio integrato di partnership consulenziale e manifatturiera, maturato attraverso progetti istituzionali di estrema complessità estetica e ora pronto per l’espansione nel mercato europeo del design architettonico. Decenni di esperienza su sviluppi ad elevata sofisticazione tecnica hanno permesso a MGIC di perfezionare tecnologie e processi oggi applicabili all’intero spettro del design contemporaneo più innovativo. L’azienda porta in Europa competenze tecniche uniche nel dialogo tra tecnica ed estetica, sviluppate nel contesto mediorientale su progetti istituzionali e architetture monumentali che superano i confini della progettazione convenzionale, coniugando tradizione millenaria e visione contemporanea con raffinatezza assoluta.

L’organizzazione conta 7.000 professionisti specializzati distribuiti strategicamente tra diversi dipartimenti: dai team di sourcing operativi nelle aree estrattive più prestigiose a livello globale, agli ingegneri dedicati alla risoluzione di sfide progettuali inedite, dai tecnici specializzati che combinano precisione manifatturiera e cura artigianale, ai team di installazione operativi sui cantieri internazionali. L’approccio consulenziale di MGIC supporta architetti, studi di progettazione e contractor nella trasformazione di visioni progettuali complesse attraverso competenze tecniche integrate che abbracciano sia l’architettura d’interni che le realizzazioni per esterni. L’azienda supporta tutte le tipologie progettuali: dalle residenze private di lusso agli edifici istituzionali, dai progetti commerciali alle opere pubbliche, modulando expertise e processi secondo le diverse scale progettuali e l’identità stilistica di ogni opera.

Partnership tecnica per l’innovazione architettonica

MGIC si distingue per un approccio integrato che copre l’intera filiera progettuale della pietra naturale, proponendosi come partner tecnico di eccellenza per progetti complessi, dal sourcing all’execution, dove competenze ingegneristiche e sensibilità estetica si fondono per rispondere alle sfide più innovative dell’architettura contemporanea e dei committenti internazionali. Il modello operativo end-to-end di MGIC si sviluppa infatti su quattro pilastri: sourcing globale, ingegnerizzazione & design, produzione avanzata, installazione di precisione. «Il nostro stand a Marmomac è stato progettato come un’esperienza immersiva nella lavorazione artistica della pietra, che testimonia la nostra capacità di integrare competenze tecniche e sensibilità estetica lungo tutto il ciclo di vita del progetto - ha raccontato Mouhannad Sawaf, Business Development Director di MGIC - Dall’accuratezza nella selezione dei materiali alla precisione esecutiva degli intarsi, ogni elemento rappresenta lo standard qualitativo che applichiamo nel supportare gli architetti in progetti dove l’innovazione formale deve incontrare l’eccellenza realizzativa.».

AESTHETIC EXCELLENCE FOR NATURAL STONE

For the first time in Europe, Marble & Granite International Co. Ltd. (MGIC), specialized in end-to-end marble and granite solutions, showcased at Marmomac its integrated approach to consultancy and manufacturing partnership, developed through institutional projects of outstanding aesthetic complexity and now ready to engage with the European architectural design market. Decades of experience in technically sophisticated developments have enabled MGIC to perfect advanced technologies and processes now applicable to the entire spectrum of the most innovative contemporary design. The company brings to Europe unique technical and aesthetic capabilities, shaped in the Middle East through institutional and monumental architecture that transcends the boundaries of conventional design, combining millennial tradition in stone and contemporary vision with absolute refinement.

MGIC’s consultative approach supports architects, design firms, and contractors in transforming complex design visions through integrated technical expertise, across both interior and exterior architecture. The company contributes to every type of project, from luxury private residences to institutional buildings, from commercial spaces to public infrastructure, adapting its expertise and processes to different scales and to the aesthetic identity of each work.

The organization employs 7,000 specialized professionals across all departments: sourcing teams operating in key global extraction areas, engineering teams dedicated to solving unprecedented design challenges, specialized technicians combining manufacturing precision and artisanal care, and installation teams executing projects on international sites.

Technical partnership for architectural innovation

The company stands out on the global scene for its fully comprehensive approach covering the entire natural stone project lifecycle, positioning itself as a premium technical partner for complex projects from sourcing to execution, where engineering expertise and aesthetic sensitivity converge to address the most innovative challenges of contemporary architecture and international clients. MGIC’s end-to-end operational model is based on four distinctive pillars: global sourcing, engineering & design, advanced manufacturing, excellence in installation. «Our stand at Marmomac is designed as an immersive experience into the art of stone craftsmanship, showcasing our ability to integrate technical mastery and aesthetic sensitivity throughout the entire project lifecycle - explained Mouhannad Sawaf, Business Development Director of MGIC - From the meticulous selection of materials to the executional accuracy of inlays, every element reflects the quality standards we apply when supporting architects on projects where formal innovation must meet flawless execution.»

VELOCITÀ, PRECISIONE E PROFITTO

A Marmomac 2025, Prodim ha presentato con orgoglio Proliner V9, la sua più recente innovazione nella digitalizzazione delle misure. Chi è passato a visitare lo stand ha potuto sperimentare in prima persona un dispositivo capace di ridefinire velocità, precisione e flessibilità nelle misurazioni. Proliner V9 è in grado di digitalizzare forme complesse in pochi secondi con una precisione che arriva fino a una frazione di millimetro. Con la Modalità Trace, l’utente può far scorrere la Penna Pointer lungo curve o bordi, acquisendo istantaneamente template digitali precisi. Il nuovo touchscreen ad alto contrasto ultra-luminoso dà nuova vita alle misurazioni in 3D, permettendo rotazioni, zoom e annotazioni direttamente sul posto, anche sotto la luce solare diretta.

Per gli angoli difficili e le aree difficili da raggiungere, Prodim ha introdotto la tecnologia Quick Inverted Pen (IPT), che consente un rilevamento rapido e affidabile dei punti. In combinazione con una portata diretta fino a 18 metri e la funzione Advanced Leap, anche progetti di grandi dimensioni possono essere acquisiti con precisione millimetrica. Tramite Wi-Fi o Bluetooth, il Factory Software consente la raffinazione della geometria, i controlli di adattamento, l’applicazione di pattern di design e visualizzazioni basate sulla fotogrammetria.

La predisposizione al cloud e gli aggiornamenti over-the-air garantiscono che il V9 rimanga a prova di futuro, evolvendosi con nuove funzionalità per consentire ai professionisti di rimanere all’avanguardia. René Teune, CEO di Prodim, ha sottolineato: «Il V9 è il risultato di oltre 25 anni di esperienza nel settore della digitalizzazione delle misure. Offre ai produttori di tutto il mondo un modo unico per digitalizzare il proprio business e aumentare il profitto.» A Marmomac, V9 ha dimostrato di essere in grado di combinare affidabilità, adattabilità e produttività, semplificando i flussi di lavoro, riducendo gli errori e garantendo precisione conforme al progetto. Il dispositivo è disponibile in tutto il mondo tramite Prodim e i suoi partner globali. La digitalizzazione delle misure è entrata in una nuova era, dove velocità, precisione e flessibilità convergono per potenziare i professionisti di diversi settori.

SPEED, ACCURACY, PROFIT

At Marmomac 2025, Prodim unveiled the Proliner V9, its latest breakthrough in digital templating. Visitors experienced firsthand a device capable of redefining speed, precision, and flexibility in measurement. V9 can digitize complex shapes in mere seconds with accuracy down to a fraction of a millimeter. With Trace Mode, users can glide the Pointer Pen along curves or edges, instantly capturing precise digital templates. The new ultra-bright, high-contrast touchscreen brought measurements to life in 3D, allowing rotation, zoom, and on-site markups, even under bright sunlight. For challenging corners and hard-to-reach areas, Prodim introduced the Quick Inverted Pen Technology (IPT), enabling rapid and reliable point capture, even “around the corner”. Together with a direct reach of up to 18 meters and the Advanced Leap function, even large-scale projects can be captured with millimeter-level precision. The Factory Software, via Wi-Fi or Bluetooth, allows geometry refinement, fit-checks, design pattern applications, and photogrammetry-based visualizations. Cloud readiness and over-the-air updates ensures the V9 remains future-proof, evolving with new features to keep professionals ahead of the curve.

René Teune, CEO of Prodim, emphasized: «The V9 is the result of over 25 years of expertise in the digital templating industry. It offers fabricators around the world a unique way of digitizing their business and boosting profit.» Proliner V9 combines reliability, adaptability, and productivity, streamlining workflows, reducing errors, and enabling true-todesign precision. The device is available worldwide through Prodim and its global partners. Digital templating has entered a new era, one where speed, accuracy, and flexibility converge to empower professionals across industries.

OCCHI PUNTATI SULLA RESINATURA INTELLIGENTE

Come tradizione, nei padiglioni Marmomac dedicati alle tecnologie, i 250 m2 dello stand Prometec sono stati un punto di incontro per progettisti, produttori e professionisti per vedere l’ultima soluzione automatizzata e sostenibile per la lavorazione della pietra naturale. Protagonista Archi Line, la nuova linea di resinatura che introduce un concetto rivoluzionario nel trattamento delle lastre di pietra, massimizza il valore della lastra e trasforma il modo di produrre.

Archi Line gestisce in linea tutte le fasi del trattamento, dal grezzo al prodotto finito, dalla preparazione alla lucidatura finale, senza la necessità di movimentazioni intermedie. L’innovazione integra automazione, meccanica di precisione, chimica avanzata e sistemi intelligenti con AI e IoT. Riduce sprechi, consumi energetici e tempi di lavorazione e aumenta sicurezza, qualità ed efficienza, portando a una gestione più responsabile e sostenibile del ciclo produttivo.

La Camera di Archimede è il nucleo tecnologico di questo sistema brevettato, utilizza la pressione positiva per veicolare la resina all’interno delle microfessure e dei difetti del materiale, garantendo penetrazione profonda, un risanamento completo e una resa estetica impeccabile.

Novità in mostra

Allo stand Prometec si sono incontrati alcuni dei maggiori produttori lapidei internazionali provenienti da UE, Brasile, Turchia, Nord America, Cina, India, penisola Arabica e Africa, dimostrando un grande interesse per il primo impianto industriale operativo. Il team di tecnici Prometec ha illustrato, attraverso un video, il funzionamento del nuovo prodotto: 90 m²/ora di produzione continua su due turni che sforna lastre con una qualità superiore rispetto alle linee tradizionali e una riduzione significativa dei tempi di processo. Grande interesse anche per il nuovo telaio a micro filo diamantato per il taglio di blocchi in marmo e travertino, frutto della partnership tra Prometec e Keda Stone. Una tecnologia più sostenibile, che aumenta la resa produttiva del 12% e riduce di 6/7 volte i fanghi di lavorazione. L’impianto, ad alta stabilità e precisione, consente il taglio di lastre anche molto sottili.

SMART RESIN COATING TAKES THE STAGE

Prometec’s 250-square-meter stand at Marmomac was a key meeting point for designers, manufacturers, and professionals eager to discover the latest automated and sustainable solutions for natural stone processing. The spotlight was on Archi Line, the new resin line which introduces a revolutionary concept in slab treatment, maximizing material value and transforming production processes. Archi Line performs all treatment phases in a continuous in-line cycle - from the raw slab to the finished product, from preparation to final polishing - with no need for intermediate handling. The innovation integrates automation, precision mechanics, advanced chemistry, and intelligent systems with AI and IoT. It reduces waste, energy consumption, and processing times while improving safety, quality, and efficiency, ensuring a more responsible and sustainable production cycle.

At the heart of the patented system is the Archimedes Chamber, which uses positive pressure to convey resin deep into microfractures and material defects, ensuring full restoration, deep penetration, and an impeccable aesthetic result.

New items on display

At the Prometec booth, major international stone producers from the EU, Brazil, Turkey, North America, China, India, the Arabian Peninsula, and Africa showed great interest in the first operational industrial plant. Through a dedicated video, Prometec’s technical team demonstrated the system’s performance: continuous production of 90 m²/hour over two shifts, delivering slabs of superior quality compared to traditional lines and significantly reducing processing times. Strong interest also surrounded the new micro diamond wire frame for cutting marble and travertine blocks, the result of the partnership between Prometec and Keda Stone. This more sustainable technology increases production yield by 12% and reduces sludge generation by 6-7 times. The system, designed for high stability and precision, allows for the cutting of extremely thin slabs while ensuring optimal efficiency and environmental performance.

OFFERTA COMPLETA PER LA LAVORAZIONE LAPIDEA

Fondata nel 1974, Sassomeccanica è un’azienda leader nella progettazione e costruzione di una delle gamme più complete di macchinari dedicati al settore lapideo e ceramico. Sassomeccanica mette a disposizione dei suoi clienti tutte le soluzioni necessarie al settore, dalle frese 5 assi CNC e combinate (disco waterjet) dedicate al taglio, alla sagomatura, all’incisione fino alle lucida marmette, lucidatoro e lucidacoste dedicate alla finitura e alla lucidatura di qualsiasi materiale. La facilità d’uso, l’elevata qualità costruttiva, la sicurezza e la comodità di accesso alle parti meccaniche unite alla struttura di tutti i macchinari, completamente zincata a caldo, rendono Sassomeccanica sinonimo di eccellenza delle prestazioni e resistenza all’usura del tempo. La storia aziendale è un connubio di passione e visione futuristica, guidata da un costante impegno verso l’innovazione tecnologica e una profonda attenzione alle esigenze dei clienti in tutto il mondo, per offrire soluzioni sempre più efficienti e personalizzate.

COMPLETE RANGE FOR STONE PROCESSING

Founded in 1974, Sassomeccanica is a leading company in the design and manufacturing of one of the most comprehensive ranges of machinery for the stone and ceramic processing industry. Sassomeccanica offers its customers a full suite of solutions covering every stage of the production process, from 5-axis CNC saws and combined systems (disc + waterjet) for cutting, shaping, and engraving, to polishing machines such as marble slab polishers, bullnose polishers, and edge polishers, all dedicated to the finishing and polishing of any material. Ease of use, high build quality, safety, and easy access to mechanical components, combined with a fully hot-dip galvanized structure on all machines, make Sassomeccanica a benchmark for outstanding performance and long-term durability. Its story is one of passion and forward-thinking vision, driven by a constant commitment to technological innovation and a deep focus on the evolving needs of customers around the world, to deliver solutions that are increasingly efficient, reliable, and tailor-made.

PROTEGGERE LA PIETRA PASSO DOPO PASSO

Fondata nel 1956, Tenax è un’azienda italiana che mette a disposizione ricerca, tecnologia e innovazione per il mondo delle superfici in pietra naturale, ceramica e quarzo. Attraverso le divisioni Industrial e Professional, offre soluzioni efficaci per l’intera filiera: dalla produzione industriale alla trasformazione, dal mondo dell’edilizia alla manutenzione delle superfici. Grazie a un processo in continua crescita, oggi Tenax è un brand presente in oltre 100 paesi e riconosciuto in tutto il mondo per l’eccellenza nella produzione di mastici, sistemi epossidici, trattamenti superficiali e abrasivi. Con sei filiali in quattro continenti e un team capillare di specialisti, supporta professionisti e aziende nel raggiungimento dei loro obiettivi. Per Tenax, l’ultima edizione di Marmomac è stata davvero speciale. Per la prima volta, l’azienda ha accolto i visitatori non solo allo stand, ma anche nella sua nuovissima Outdoor Demo Area, dove le sue soluzioni hanno preso vita attraverso applicazioni reali e test dal vivo. Molti i professionisti, i partner e i curiosi che si sono fermati ad assistere: il loro interesse, la loro energia e le loro intuizioni hanno reso ogni momento stimolante. Tra i prodotti presentati, spiccano le ultime innovazioni progettate per offrire risultati concreti come Invisible Guard, che elimina gli aloni e l’effetto bagnato, Epoxy UV Resin, soluzione perfetta per i marmi delicati e Excellent 3100X, la risposta per le quarziti trattate con acidi.

PROTECTING STONE STEP BY STEP

Tenax has been a leading provider of research, technology and innovation for the natural stone, ceramic and quartz surfaces sector for over 65 years. The company offers effective solutions for the entire supply chain, from industrial production to transformation, construction, and maintenance, through its industrial and professional divisions. Founded in 1956, Tenax has grown substantially over the years and is now present in more than 100 countries worldwide. The company is well-known internationally for producing high-quality mastics, epoxy systems, surface treatments and abrasives. With six branches across four continents and a team of experienced specialists, Tenax is committed to helping professionals and businesses achieve their objectives.

This year’s edition of Marmomac was truly special for Tenax. For the first time, the company welcomed visitors not only to its stand, but also to its new Outdoor Demo Area, where Tenax solutions came to life through real-world applications and live tests. Many professionals, partners and curious visitors stopped by: their interest, energy and insights made every moment important. Among the products presented, the latest innovations designed to deliver concrete results stand out, such as Invisible Guard, which eliminates halos and the wet effects, Epoxy UV Resin, the perfect solution for delicate marble, and Excellent 3100X, the answer for acid-treated quartzites.

Le operazioni che hanno permesso di riportare all’antico splendore le superfici di una delle cattedrali più importanti e visitate d’Europa

L’INTERVENTO IN SINTESI

Luogo del progetto: Colonia, Germania

Tipo di pietra: arenaria

Tipo di sporco: croste nere, batteri, alghe e muschio, sporco stradale, gomma da masticare, strati di cera protettiva, prodotti per pavimenti

Tecniche/strumenti di pulizia: sabbiatura a microparticelle a bassa pressione con silicato di alluminio fine, idropulitrice ad acqua calda e detergente, lavasciuga, monospazzola, lucidatrice ad alta velocità

LA PIETRA TORNA A RISPLENDERE

Il Duomo di Colonia, inserito nel 1996 nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, rappresenta una delle maggiori attrattive turistiche della Germania. La sporcizia che, nel corso dei secoli, si è depositata sulle superfici della cattedrale ha richiesto uno speciale intervento di pulizia per essere rimossa, e ripristinare così l’aspetto di questo storico edificio. Queste operazioni di pulizia della pietra si sono svolte in due momenti separati; la prima fase si è concentrata sulla pulizia di parti della facciata, la seconda si è invece focalizzata sulla pulizia del pavimento in arenaria della cattedrale.

Pulizia della facciata

La facciata dell’alta cattedrale gotica era fortemente contaminata dallo sporco prodotto nel corso dei secoli da stufe a carbone, camini, locomotive a vapore, che si è depositato sulle mura di pietra. Inoltre, la facciata era ricoperta da microrganismi come batteri, alghe e muschio, che hanno causato un marcato iscurimento della superficie. I depositi di sporco presenti sotto forma di croste nere sulle pareti esterne della cappella del coro medievale e sulle aree del transetto meridionale sono stati eliminati mediante sabbiatura a microparticelle utilizzando fucili a bassa pressio-

ne, che hanno consentito una pulizia accurata della roccia sensibile. Come agente abrasivo è stato utilizzato un fine silicato di alluminio (40-90 μm) capace di rimuovere lo sporco con una pressione di circa due bar, permettendo di non danneggiare la superficie originaria.

Pulizia dei pavimenti

Il pavimento in arenaria e mosaico della cattedrale viene calpestato da circa sei milioni di visitatori all’anno. L’arenaria era perciò ricoperta da un velo di colore grigio scuro e occasionali residui di gomma da masticare; i mosaici avevano inoltre perso la loro brillantezza sotto diversi strati di cera e prodotti per la cura dei pavimenti.

Sul pavimento della navata, che si estende per 4.000 m², è stata utilizzata un’idropulitrice con acqua ad una temperatura di 80 °C a 1-2 bar di pressione in combinazione con un detergente specifico adatto alla tipologia di superficie. Il risultato è stato chiaramente visibile: la struttura della pietra è apparsa nuovamente riconoscibile. Per la pulizia di manutenzione di tutti i pavimenti della cattedrale, sono state utilizzate una lavasciuga pavimenti per grandi aree e una macchina più piccola per aree di

a cura della redazione

I pori del pavimento in arenaria sono stati puliti con un’idropulitrice ad acqua calda a 80 °C e 1-2 bar di pressione. L’acqua sporca è stata immediatamente aspirata e allontanata. The pores of the sandstone floor were cleaned with hot-water high-pressure cleaner at 80 °C and 1-2 bar pressure. Dirty water was immediately drained

Project location: Cologne, Germany

Type of stone: sandstone

Type of dirt: black crusts, bacteria, algae, moss, street dirt, chewing gum residues, wax layers, floor-care products

Cleaning techniques/tools: low-pressure micro-particle blasting with fine aluminum silicate, hot-water high-pressure cleaning, scrubber-dryer, oscillating single-disc machine, high-speed polisher

Il vecchio strato di cera è stato rimosso con una monospazzola. Dopo il ripristino, con una lucidatrice ad alta velocità, è stato applicato un nuovo strato di cera

The old layer of wax was removed using an oscillating single-disc machine. After restoration work, a fresh wax layer was applied with a high-speed polisher

difficile accesso. Dopo il trattamento è stata stabilita una pulizia di routine con lavasciuga per garantire che il pavimento possa mantenere nel tempo la sua nuova, vecchia lucentezza il più a lungo possibile. Un sottoprogetto separato è consistito nella pulizia e nella conservazione del pavimento a mosaico del coro, la principale opera d’arte della cattedrale, che si estende per 1.300 m².

Lo strato di cera e prodotti per la cura del pavimento, accumulatosi per decenni, è stato rimosso con una macchina monodisco oscillante. Sul mosaico, dopo il restauro, è infine stato applicato uno strato di cera, trattato poi con una lucidatrice ad alta velocità.

STONE SHINES AGAIN

The operations that restored the natural stone surfaces of one of Europe’s most important and visited cathedrals to their former splendor

edited by the editorial staff

Cologne Cathedral, inscribed on the UNESCO World Heritage List in 1996, is one of Germany’s major tourist landmarks. The layers of grime that accumulated over centuries on the cathedral’s surfaces required the intervention of specialized cleaning experts in order to be removed and to restore the appearance of this historic monument.

The cleaning operations were carried out in two separate phases: the first focused on the exterior façade, while the second targeted the sandstone flooring inside the cathedral.

Façade cleaning

The façade of the towering Gothic cathedral was heavily contaminated by soot originating over the centuries from coal stoves, factory chimneys, steam locomotives, which settled onto the stone walls. The surfaces were also covered with microorganisms such as bacteria, algae, and moss, causing the stone to appear very dark. The dirt deposits, which had formed as black crusts on the outer walls of the medieval choir chapel and the southern transept areas, were removed through low-pressure micro-particle blasting, using low-pressure blasting guns that allow for careful cleaning of sensitive stone. As an abrasive, a fine aluminum silicate (40–90 μm) was used.

At an operating pressure of approximately 2 bar, it effectively removed the deposits without damaging the original surface of the cathedral’s façade.

Floor cleaning

The sandstone and mosaic floors of the cathedral are walked on by around six million visitors annually. As a result, street dirt, and occasionally chewing gum residues, are constantly introduced inside. The sandstone was therefore coated in a dense gray film, while the mosaic floors had lost their brilliance under multiple layers of wax and floor-care products. On the 4,000 m² sandstone floor of the nave, a hot-water high-pressure cleaner was used, operating with water at 80 °C and 1-2 bar in combination with a surface cleaner. The result is clearly visible: the cleaned sandstone is significantly lighter, and its natural structure can be recognized again.

Dirty water is collected immediately, enabling precise work without spreading water or steam. For routine maintenance of all cathedral floors, a scrubberdryer was used for larger areas, while a smaller machine addressed hard-toreach locations. Regular cleaning with scrubber-dryers ensures that the floor maintains its renewed, historic shine for as long as possible.

A separate subproject focused on the cleaning and conservation of the 1,300 m² mosaic floor in the choir, the largest artwork in the cathedral. The wax and floor-care layers applied over decades were removed using an oscillating single-disc machine. Conservators then carried out restoration work on the mosaic, after which a fresh layer of wax was applied with a high-speed polisher, restoring the floor to its original brilliance.

THE INTERVENTION IN BRIEF

La 31ª edizione di una delle principali fiere mondiali del settore, porta d’accesso al mercato globale per la pietra naturale turca, aprirà le porte dal 14 al 17 aprile 2026

CONTO ALLA ROVESCIA PER MARBLE İZMIR 2026

Ospitata dal Comune Metropolitano di İzmir e organizzata da İZFAŞ, Marble İzmir non è solo la più grande fiera del settore in Turchia, ma anche uno dei più importanti appuntamenti globali per l’industria della pietra naturale. Lo scorso anno la fiera ha riunito un totale di 1.003 espositori - 188 dei quali internazionali - provenienti da 26 Paesi tra cui Italia, Francia, Germania, Cina, Corea del Sud, Arabia Saudita, Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti. Ha inoltre accolto 61.816 visitatori, di cui 6.787 provenienti da 128 diversi Paesi. Con il suo elevato numero di partecipanti, il profilo internazionale

dei visitatori e l’ampia area espositiva, Marble İzmir ospiterà nuovamente professionisti del settore da tutto il mondo nella sua 31ª edizione, confermandosi come una delle fiere più influenti che detta il ritmo del settore su scala globale. Organizzata per la prima volta nel 1995, Marble İzmir è cresciuta fino a diventare un evento globale che oggi si estende su 150.000 metri quadrati, ospitando oltre mille espositori e decine di migliaia di visitatori da più di 100 Paesi. Nel corso degli anni, Marble İzmir è diventata un marchio di prestigio internazionale, non solo come vetrina della pietra naturale, ma anche come piattaforma per innovazioni tecnologiche, pratiche minerarie sostenibili e nuove tendenze nel design.

Un cuore pulsante del settore

La Direttrice Generale di İZFAŞ, Tuğçe Cumalıoğlu, ha annunciato l’inizio dei preparativi per la 31ª edizione della fiera: «La Turchia è nota per possedere circa 50 miliardi di tonnellate di riserve, che rappresentano il 40% delle riserve mondiali di pietra naturale. Per questo motivo, Marble İzmir non è semplicemente una fiera commerciale: è il cuore pulsante del settore globale della pietra naturale.

Nel corso degli ultimi tre decenni, abbiamo riunito produttori, esportatori, sviluppatori di tecnologie, architetti e designer su un’unica piattaforma, contribuendo a definire la direzione del settore. Il prossimo anno puntiamo a rendere Marble İzmir non solo un hub commerciale, ma anche un centro per lo scambio di idee, la promozione dell’innovazione e la diffusione della sostenibilità. Il nostro obiettivo è portare Marble İzmir verso il suo cinquantesimo e centesimo anniversario con ancora maggiore forza.» Nel 2026, delegazioni di acquisto provenienti da vari Paesi del mondo arriveranno nuovamente a İzmir.

Gli incontri B2B che si terranno durante la fiera offriranno alle aziende partecipanti preziose opportunità per incrementare le esportazioni e accedere a nuovi mercati. Quest’anno la fiera ospiterà anche l’ottava edizione del Concorso Internazionale di Design in Pietra Naturale Innovativa. Lo scorso anno, il concorso ha ricevuto 892 candidature da 66 università di 12 Paesi. L’obiettivo è quello di introdurre giovani designer nel settore e portare una visione innovativa nel campo della pietra naturale.

La Turchia nell’export Nel 1995, le esportazioni turche di pietra naturale ammontavano a 77 milioni di dollari. Grazie alla spinta generata da Marble İzmir, questa cifra ha ora raggiunto una quota vicina ai 2 miliardi. l’evento svolge un ruolo fondamentale nelle esportazioni verso mercati chiave come Cina, India, Stati Uniti, Europa e Medio Oriente. Mentre il cuore del settore batte a İzmir, la fiera continua ogni anno a dare un contributo significativo alle performance di esportazione della Turchia.

COUNTDOWN TO MARBLE İZMIR 2026

The 31st edition of one of the world’s leading trade fairs in the sector, a gateway to the global market for Turkish natural stone, is preparing to open its doors from April 14 to 17, 2026

Hosted by İzmir Metropolitan Municipality and organized by İZFAŞ, Marble İzmir is not only Türkiye’s but also one of the world’s largest global gatherings in the natural stone industry. Last year, the fair brought together a total of 1,003 exhibitors - 188 of them international - from 26 countries including Italy, France, Germany, China, South Korea, Saudi Arabia, the USA, and the United Arab Emirates. It also welcomed 61,816 visitors, 6,787 of whom came from 128 different countries. With its impressive number of participants, diverse visitor profile, and vast exhibition space, Marble İzmir will once again host industry professionals from around the globe in its 31st edition, continuing to be one of the most influential fairs that sets the pulse of the sector worldwide. First held in 1995, Marble İzmir has grown into a global event that now spans 150,000 square meters, hosting over a thousand exhibitors and tens of thousands of visitors from more than 100 countries. Over the years, Marble İzmir has become an internationally respected brand, not only showcasing natural stone, but also serving as a platform for technological innovations, sustainable mining practices, and emerging design trends.

A beating heart of the sector

İZFAŞ General Manager Tuğçe Cumalıoğlu announced that preparations have begun for the 31st edition of the fair: «It is known that our country holds approximately 50 billion tons of reserves, accounting for 40% of the world’s natural stone reserves. For this reason, Marble İzmir is not just a trade fair: it is the

beating heart of the global natural stone sector. Over the past three decades, we have brought together producers, exporters, technology developers, architects, and designers on a single platform, shaping the direction of the sector. Next year, we aim to make Marble İzmir not only a hub for trade but also a center for exchanging ideas, fostering innovation, and promoting sustainability. Our goal is to carry Marble İzmir even more powerfully into its 50th and 100th anniversaries.»

In 2026, purchasing delegations from various countries around the world will once again arrive in İzmir. The B2B meetings held during the fair will offer to participating companies valuable opportunities to boost their exports and access new markets. This year, the fair will also host the 8th International Novel Natural Stone Design Competition. Last year, the competition received 892 applications from 66 universities across 12 countries. The aim is to bring young designers into the sector and introduce an innovative vision to natural stone.

Türkiye’s role in exports

In 1995, Türkiye’s natural stone exports stood at $77 million. Thanks to the momentum generated by Marble İzmir, that figure has now reached approximately $2 billion. The exhibition plays a critical role in exports to key markets such as China, India, the United States, Europe, and the Middle East. As the heart of the industry beats in İzmir, the fair continues to make significant contributions to Türkiye’s export performance every year.

DALLA VISIONE ALL’INSTALLAZIONE

IL WORKSHOP DI TISE 2026

Working with Natural Stone Workshop, in programma dal 27 al 29 gennaio 2026, offre tre giorni di formazione immersiva dedicata ad architetti, designer e marmisti per approfondire sostenibilità, tecniche di posa e innovazione nel settore lapideo

La pietra naturale unisce da sempre la visione architettonica al saper fare artigianale. E mentre sostenibilità e tecnologia stanno ridefinendo il settore, i professionisti del design hanno oggi bisogno di conoscenze più approfondite e pratiche per lavorare con questo materiale senza tempo. Per il secondo anno consecutivo, tise 2026, in collaborazione con il Natural Stone Institute e IS.I.M., presenta “Working with Natural Stone Workshop”, un programma intensivo di tre giorni, dal 27 al 29 gennaio, rivolto ad architetti, designer e marmisti.

Innovare con consapevolezza

Sulla scia del successo dell’edizione 2025, il workshop combina lezioni guidate da esperti con esperienze reali. I partecipanti attraversano l’intero ciclo di vita della pietra naturale, dalla selezione alla fabbricazione fino all’installazione, ottenendo competenze pratiche che i tradizionali seminari raramente trasmettono. Guidato da specialisti statunitensi e italiani, il programma comprende sessioni in aula, dimostrazioni tecniche e visite curate presso espositori che presentano le più recenti tecnologie, finiture e materiali lapidei. Uno dei temi centrali del workshop è la sostenibilità,

The “Working with Natural Stone Workshop”, held January 27-29 2026, offers three immersive days for architects, designers, and fabricators. A unique opportunity to deepen knowledge of sustainability, installation techniques, and innovation

FROM VISION TO INSTALLATION THE TISE 2026 WORKSHOP

Natural stone has long connected architectural vision with craftsmanship, and as sustainability and technology reshape the industry, design professionals need deeper, hands-on knowledge to work with this timeless material. For the second year, tise 2026, in partnership with the Natural Stone Institute and IS.I.M., presents the “Working with Natural Stone Workshop”, an intensive three-day program designed for architects, designers, and fabricators.

Innovating with purpose

Building on the success of the 2025 program, the workshop blends expert-led instruction with real-world experiences. Participants move through the full lifecycle of natural stone, from selection to fabrication to installation, gaining practical insight that traditional seminars rarely provide. Led by American and Italian stone specialists, the program includes classroom learning, technical demonstrations, and curated visits to exhibitors showcasing the latest machinery, finishes, and stone materials. A key focus of the workshop is sustainability, addressing the environmental impact of quarrying, transportation, and fabrication. Attendees learn how responsible sourcing, innovative extraction methods, and stone’s durability contribute to long-term sustainable design. The curriculum also features award-winning case studies, presented by the project teams themselves, illustrating how design intent, technical expertise, and collaboration produce successful stone installations.

Experiences

that build expertise

Participants also benefit from the guided show floor tour, curated by Paolo Marone, offering exclusive access to cutting-edge technologies and new stone varieties entering the global market. An optional off-site

La visita opzionale alla cava di Las Vegas Rock offre un’esperienza che pochi architetti e designer hanno l’opportunità di vivere: vedere la pietra naturale nel suo ambiente originario e comprendere i processi di estrazione e selezione che la portano sul mercato. Questo tipo di esperienza diretta sull’approvvigionamento della pietra fornisce conoscenze impossibili da ottenere tramite cataloghi, campioni o visite in showroom. I partecipanti potranno osservare da vicino le operazioni di cava, apprendendo i fattori geologici che influenzano qualità e aspetto della pietra. Capiranno come vengono scelti ed estratti i blocchi, vedranno come le variazioni naturali del materiale vengono valutate e classificate

e svilupperanno una maggiore consapevolezza delle competenze necessarie per individuare i materiali migliori per ogni applicazione. «Questa esperienza non solo offre una comprensione più profonda della pietra naturale, ma permette anche ai partecipanti di connettersi tra loro e con i docenti in un contesto informale e fuori salone», ha dichiarato Rachel Lesczynski, Conference Manager di tise. Le conoscenze acquisite durante la visita in cava influenzano spesso il modo in cui i partecipanti affrontano la selezione della pietra nei progetti futuri, portando a decisioni più consapevoli e a risultati più efficaci.

affrontata analizzando l’impatto ambientale di estrazione, trasporto e lavorazione. I partecipanti imparano come approvvigionamenti responsabili, metodi estrattivi innovativi e la durabilità della pietra contribuiscano a un design sostenibile nel lungo periodo. Il programma include inoltre case study premiati, presentati direttamente dai team di progetto, per mostrare come visione creativa, competenza tecnica e collaborazione portino a installazioni lapidee di successo.

Esperienze di crescita

Il workshop offre anche una visita guidata al salone espositivo, curata da Paolo Marone, che permette un accesso privilegiato alle tecnologie più avanzate e alle nuove varietà di pietra in arrivo sul mercato globale. Tra le attività opzionali spicca la visita alla cava di Las Vegas Rock, un’opportunità per osservare la pietra alla fonte e comprendere da vicino le pratiche estrattive. Il workshop rappresenta un’importante occasione di aggiornamento professionale, con crediti formativi, networking con colleghi del settore e un contatto diretto con fornitori ed esperti tecnici. Al prezzo di 99 dollari per l’intero programma di tre giorni, il workshop offre un valore significativo, includendo sessioni, materiali, eventi di networking e visite guidate. In programma dal 27 al 29 gennaio 2026, costituisce un’opportunità per i professionisti del design di ampliare la propria base tecnica e migliorare il modo in cui selezionano e utilizzano la pietra naturale.

Ulteriori informazioni e programma completo: intlsurfaceevent.com Per qualsiasi domanda, contattare Rachel Lesczynski all’indirizzo Rachel.lesczynski@informa.com

Aggiungi il workshop alla tua registrazione per tise 2026!

Add the workshop to your tise 2026 registration!

highlight, the Las Vegas Rock quarry tour, provides a rare opportunity to observe stone at its source and understand extraction practices firsthand: seeing natural stone in its original environment and understanding the extraction and selection processes that bring it to market. This hands-on exposure to stone sourcing provides insights that simply cannot be gained through catalogs, samples, or showroom visits. Participants will observe quarrying operations firsthand, learning about the geological factors that influence stone quality and appearance. They’ll understand how blocks are selected and extracted, see how natural variations in the stone are evaluated and categorized, and gain appreciation for the skill and expertise required to identify the best materials for specific applications. «Not only does this experience provide a deeper appreciation and understanding for natural stone, it also gives a chance for participants to connect in an informal, off-site environment with each other and instructors alike», said Rachel Lesczynski, Conference Manager for tise. The insights gained during the quarry tour frequently influence how participants approach stone selection in future projects, leading to more informed decisions and better project outcomes.

The workshop offers significant professional development, including continuing education credits, networking with industry peers, and direct engagement with suppliers and technical experts.

At $99 for the full three-day program, the workshop delivers exceptional value, including sessions, materials, networking events, and guided tours.

Held January 27-29, 2026, it is an opportunity for design professionals to expand their technical foundation and elevate the way they specify and work with natural stone.

More information and the full schedule: intlsurfaceevent.com Any questions? Contact Rachel Lesczynski at Rachel.lesczynski@informa.com

LA PIETRA ALLA SUA ORIGINE

Expo Hall: January 27-29, 2026

Education: January 26-29, 2026

Mandalay Bay Convention Center | Las Vegas

Join the global stone community at tise, North America’s leading industry event. The Premier Package includes all the benefits of the expo hall experience, PLUS 4 days of top-tier education!

WHY ATTEND tise:

• DISCOVER cutting-edge exhibits featuring specialty stone, machinery, tools, and materials in the Expo Hall.

• CONNECT with other stone professionals, designers, and industry leaders to build valuable relationships.

• GROW your expertise with practical insights from education sessions covering:

• Sustainability in the stone industry

• Installation and fabrication techniques

• Business strategies to grow your stone business

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