ouverture notEventi notEventi
di Paolo Meneghini di Filippo Lovato
ANCORA LUI E SEMPRE QUELLA: RADU LUPU E “L’ULTIMA” DI SCHUBERT Concerto che fa la storia e la prosegue, quello del grande pianista rumeno a Vicenza, il 10 aprile. Sarà la terza volta che il pianista “filosofo” proporrà al pubblico del Quartetto l’opera da lui più illuminata ed elaborata, assieme a Kreisleriana di Schumann. Concerto imperdibile.
Radu Lupu
S
econdo Italo Calvino “un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”. Benché riguardi le parole, e non le note, la definizione di Calvino è applicabile anche alla letteratura musicale. Solo se si parte da tale considerazione si può comprendere l’ascetica assiduità con cui un grande musicista come Radu Lupu, che avrebbe talento e sensibilità per illuminare tanta parte del repertorio pianistico, ritorna a Schubert e in particolare all’ultima Sonata del compositore austriaco, quel disteso capolavoro che è anche l’ultima opera strumentale scritta da uno dei geni della musica di cui più si rimpiange la prematura scomparsa. La Sonata in Si bemolle maggiore D960 occuperà tutta la seconda parte del concerto che Lupu terrà al Comunale di Vicenza il 10 aprile alle 20.45, ospite della Società del Quartetto. Sarà la terza volta che il grande pianista rumeno propone a Vicenza il lavoro con cui Schubert diede l’addio al pianoforte. La prima fu
mercoledì 10 aprile 2019 ore 20:45 Teatro Comunale di Vicenza
RADU LUPU pianoforte musiche di Schubert e Schumann Alle ore 20 nel foyer del Teatro un’introduzione all’ascolto a cura del critico musicale Cesare Galla
RICORDANDO GIANNI
Nell’ambito della prima edizione della masterclass del Progetto Guglielmo , tenuta dal ma-
11
nell’ottobre del 2009 al Comunale, per la stagione del centenario della Società del Quartetto, la seconda nel maggio del 2013, chiamato da András Schiff ad aprire “Omaggio a Palladio” all’Olimpico. Dieci anni fa, abbinò all’ultima Sonata di Schubert la suite “Nella nebbia” di Janáček e l’Appassionata di Beethoven. Quello nel teatro di Palladio e Scamozzi fu invece un recital tutto schubertiano: completavano il programma le Danze tedesche D783 e gli Improvvisi D953. Nella prima parte del concerto di quest’anno al Comunale si ascolterà invece Kreisleriana di Schumann, capolavoro che brilla per contrasto con la Sonata di Schubert. Tanto questa è nel complesso calma, ove increspata di una dolce allegria ove da suadente malinconia, quanto la raccolta di Schumann è imprevedibile nei suoi repentini cambi d’umore, come sorprendenti potevano essere le novelle di E.T.A. Hoffmann con protagonista il maestro di cappella Johannes Kreisler, che tanto avevano affascinato il compositore tedesco. Si può parlare di abbinata perfetta. Non solo perché Lupu è interprete di riferimento di Schumann, non meno che di Schubert (chi ha ascoltato la Fantasia op. 17 del tedesco al concerto del Quartetto del gennaio del 2017 potrà testimoniarlo), ma anche perché Schumann, nella sua febbrile carriera di pubblicista e critico musicale, fu tra i primi a promuovere la grandezza del suo collega, anche portandone alla luce capolavori sepolti (come la sinfonia n. 9 “La Grande”) che l’inesauribile creatività di Schubert disordinatamente generava, per poi magari accantonarli senza un perché. ● estro Salvatore Accardo, promossa da Intesa Sanpaolo e Società del Quartetto di Vicenza, in collaborazione con il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza, per favorire la crescita artistica delle nuove generazioni di violinisti in campo solistico, sabato 30 marzo alle 17 alle Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari si terrà il concerto degli otto allievi finalisti, al termine del quale verrà assegnata al miglior esecutore la borsa di studio di 8.000 euro, in ricordo del celebre violinista Giovanni Guglielmo. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. s.p.