ECM La malattia di Parkinson
utile nella differenziazione della MP dai parkinsonismi atipici. Il riscontro di un’atrofia olivoponto-cerebellare (segni di atrofia del ponte e del cervelletto con ampliamento del 4° ventricolo) è per esempio tipica delle forme di Atrofia MultiSistemica (Multisystem Atrophy, MSA, figura 2), l’appiattimento del tegmento mesencefalico è specifico della Paralisi Sopranucleare Progressiva (PSP, figura 3), una evidente asimmetria tra i due emisferi in termini di atrofia è indicativa della Degenerazione Cortico-Basale (Cortico-basal Degeneration, CBD).
Risonanza magnetica (RM) cerebrale Lo studio di RM dell’encefalo mostra reperti normali nei soggetti affetti da MP. Diversi studi di RM convenzionale hanno fallito nel tentativo di dimostrare un ridotto volume della substantia nigra nei pazienti parkinsoniani rispetto ai controlli sani, probabilmente a causa della difficoltà di identificare e selezionare i margini della substantia nigra. Moderne metodiche di RM, oggi applicate solo in ambito di ricerca, potrebbero aprire nuovi orizzonti diagnostici. Le tecniche di Inversion Recovery sembrano poter identificare alterazioni precoci della substantia nigra nei pazienti parkinsoniani; l’utilizzo dei tensori di diffusione ha già permesso di individuare un alterato livello di anisotropia frazionata nella porzione caudale della substantia nigra dei soggetti affetti da MP rispetto ai controlli sani. La sensibilità di queste metodiche non raggiunge oggi livelli tali da poterne considerare l’utilizzo nella pratica clinica, ma un ulteriore perfezionamento potrebbe a breve consentirne la diffusione in ambito diagnostico. La RM dell’encefalo continua a essere oggi indispensabile in ambito di diagnosi differenziale e deve essere sempre richiesta nel soggetto in cui si pone il sospetto clinico di MP. La RM è in grado di rilevare formazioni neoplastiche primarie o secondarie che, infiltrando o comprimendo le strutture mesencefaliche, diencefaliche o i lobi frontali, possono produrre una sintomatologia vicina alla MP. La RM encefalo può suggerire una diagnosi di parkinsonismo vascolare quando mostra esiti lacunari o depositi emosiderinici in corrispondenza dei gangli della base o della substantia nigra o quando ancora evidenzia un accumulo di alterazioni della sostanza bianca dei lobi frontali, causa di una condizione di disconnessione tra gangli della base e corteccia encefalica (figura 1). Le sequenze T2*-pesate della RM sono particolarmente utili nell’identificazione degli accumuli di ferro nei gangli della base dei soggetti affetti da malattia di Wilson o dalle altre patologie neurodegenerative da accumulo di ferro (NBIA, Neurodegeneration with brain iron accumulation). La RM encefalo permette di discriminare la MP dalla condizione di idrocefalo normoteso, rinvenendo in quest’ultimo caso una dilatazione del terzo ventricolo e dei ventricoli laterali. La RM è ancora
Tomografia a emissione di positroni (PET)cerebrale I traccianti più comunemente utilizzati nello studio dei disordini del movimento sono il 2-deossi-2-[18F] fluoro-D-glucosio (18FDG) e la 6-[18F] fluoro-L-DOPA (18F-Dopa). Il glucosio è il principale substrato energetico della corteccia cerebrale e dei nuclei grigi sottocorticali; la 18FDG PET cerebrale costituisce lo strumento più adatto alla valutazione del metabolismo cerebrale. Il reperto più comune nei soggetti affetti da MP iniziale è un incrementato metabolismo nei putamen e nei globi pallidi a cui può far seguito una captazione lievemente
RM encefalo, sequenze T2-pesate, sezioni sagittali
A sinistra paziente affetto da MSA con evidenza di atrofia del ponte e del cervelletto (frecce bianche); a destra individuo sano con cervelletto e ponte di normale trofismo. (da Mondal S, Chakraborty S, Chakraborty A, Sinha D, Ete T, Nag A. MRI features of multiple system atrophy. West African Journal of Radiology, 2014; 21, 1: 35-37).
RM encefalo, sequenza T2*-pesata, sezione assiale
Figura 2
RM encefalo, sequenze T2-pesate, sezioni sagittali
Area ipointensa in corrispondenza della porzione destra del mesencefalo dei depositi emosiderinici (freccia nera) in una paziente affetta da parkinsonismo vascolare conseguente a emorragia mesencefalica (da Peluso S, De Rosa A, Antenora A, Lieto M, Criscuolo C, Barbieri F, Pappatà S, De Michele G. Efficacy of dopamine agonist treatment in delayed-onset parkinsonism due to midbrain hemorrhage. Parkinsonism Relat Disord. 2015;21(2):156-8).
A sinistra paziente affetto da PSP con evidenza di appiattimento del tegmento mesencefalico (freccia bianca); a destra individuo sano con mesencefalo di normale trofismo. (da Bohlhaltera S, Kägib G. Parkinsonism: heterogeneity of a common neurological syndrome. Swiss Med Wkly. 2011;141:w13293)
Figura 3
Figura 1
37 marzo 2015