Punto effe 12 2017

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APPLICAZIONI E ATTIVITÀ «Gli oli essenziali hanno tre possibili applicazioni», spiega Carla Scesa, docente di Chimica dei prodotti cosmetici all’Università Cattolica di Roma e di Cosmetologia all’Università degli Studi di Siena, «poiché possono essere ingeriti, possiamo annusarli e possono essere applicati sulla pelle. Dal punto di vista dermocosmetico possiamo inalarli e spalmarli sulla cute e, a seconda del tipo di olio, avremo azioni diverse. Sono in realtà ingredienti multiuso poiché possono essere utilizzati sul corpo, sulle gambe, sul viso, sulle mani, sui capelli e il cuoio capelluto. Le azioni che vengono accreditate agli oli essenziali sono moltissime ma quelle sperimentalmente accer t ate sono: antibatter ica, antifungina e disinfettante (per esempio da parte dell’olio essenziale di lavanda); quella che agisce sul microcircolo riattivandolo (per esempio l’olio di capsico); l’azione antiossidante, antiradicali liberi e quindi antinvecchiamento (achillea, gelsomino, mimosa, tuberosa). Da queste derivano funzionalità cosmetiche quali l’azione anticellulite (cacao, caffè, rosmarino); quella deodorante (lavanda, ginepro, timo, limone, legno di sandalo); l’azione rilassante, specie attraverso i massaggi (rosmarino, timo, basilico) o, viceversa, quella stimolante (maggiorana, pepe nero) e riattivante per corpo, gambe e piedi (eucalipto, ginepro, senape, timo), rinfrescante

(menta), schiarente sulle discromie della pelle (elicriso e rosa), elasticizzante (olio di sandalo) ma anche azioni su capelli e cuoio capelluto come anticaduta (olio essenziale di rosmar ino), antifor fora o riequilibrante della produzione di sebo».

cosmesi

una valenza fisiologica ma anche psicologica perché ci sono alcuni di questi ingredienti che calmano e inducono una sorta di benessere e di relax.

QUALI PRECAUZIONI Proprio perché questi oli essenziali sono molto attivi devono essere utilizzati con precauzione. É ancora Scesa a sottolineare il perché: «Dato che questi oli sono molto attivi e assorbiti velocemente vanno usati in piccole quantità e sono da sconsigliare ai bambini, alle donne in gravidanza e a chi ha una pelle particolarmente sensibile e sicuramente a chi ha tendenze allergiche. In cosmetica, in effetti, le formulazioni che li contengono sono in basse concentrazioni (0,1/0,2 per cento, a volte lo 0,5) o, nei prodotti da sciogliere nella vasca da bagno, l’uso può arrivare fino al 3 per cento. Si tratta infatti di molecole molto potenti e molto attive e vanno evitate nel caso ci sia pericolo di stress cutaneo e di allergia. Inoltre, vanno evitati se ci si espone al sole perché potrebbero macchiare la pelle».

Tabella 1 Gli oli essenziali possono essere contenuti in varie parti della pianta quali: sommità fiorite (lavanda, rosmarino, timo); fiori (camomilla, arancio, gelsomino, violetta); foglie (basilico, eucalipto, verbena); frutti (anice, finocchio, pepe, ginepro, vaniglia); scorza di frutti (arancio, bergamotto, limone); radici e rizomi (iris, zenzero).

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