Lira&Lira n. 808

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[4] ◆ Copertina

“In questo territorio c’è un bacino di utenza sguarnito di cinematografi – dice Tiziano Missaglia, rappresentante di Marano Cinema, la società che gestirà la struttura -. Valutando le potenzialità del bacino territoriale e i risultati medi di un Multisala, direi che si possono prevedere dai 200 ai 300 mila spettatori all’anno”.

C

Stefano Tomasoni

i siamo quasi. Per Pasqua, o poco dopo, il cinema multisala sulla Maranese sarà pronto ad aprire le porte e ad accendere gli schermi per le prime proiezioni. Così assicura il “deus ex machina” del progetto, Tiziano Missaglia, rappresentante di Marano Cinema, la società che gestirà la struttura. Il multisala si chiamerà “Starplex Marano”, dal nome del circuito cinematografico italiano che gestisce numerose di queste realtà in tutto il paese. Il grande capannone – ancora grigio cemento, ma destinato a essere dipinto con tonalità comunque non troppo appariscenti per evitare impiatti visivi sull’area - è visibile ormai da mesi passando sulla Provinciale che collega Schio a Marano. È alto più di otto metri, lungo centro metri e largo venticinque. Più

Il Multisala nell’uovo di Pasqua Si chiamerà “Starplex Marano”, dal nome del circuito cinematografico italiano che gestisce numerose di queste realtà in tutto il paese. Più di 3500 metri quadrati coperti, sette sale cinematografiche per un totale di oltre 1500 posti a sedere, con ristorante e bar. Un’operazione da 6 milioni di euro.

di 3500 metri quadrati coperti in totale, con all’interno sette sale cinematografiche capaci in totale di oltre 1500 posti a sedere (sei sale da 200 posti e una sala più grande di 300 e passa), un ampio ingresso, un ristorante, un bar e locali vari di servizio. Un’operazione da 6 milioni di euro. Mica bruscolini. E pensare che solo poco più di un anno fa al posto di questa struttura c’era ancora il rudere del buon vecchio “Ciao Ciao”, la discoteca che ha fatto la storia del divertimento seral-notturno di almeno due generazioni di scledensi, thienesi e vicentini in generale. Più di qualcuno oggi sopra gli “anta” è caduto in crisi di malinconia nei giorni della distruzione del “Ciao Ciao”, che del resto giaceva abbandonato da anni. Ma poi è arrivato il cantiere per il multisala a spazzar via rimpianti e “amarcord”. È stato aperto in giugno dello

Nella foto la più grande delle sette sale dello “Starplex” in fase di allestimento. In alto e nell’altra pagina, la struttura del Multisala in fase di ultimazione.

scorso anno, ma i lavori veri e propri sono iniziati in settembre. La ditta costruttrice – la Cosve di Zugliano - ha tirato su abbastanza presto il “contenitore”, dopodiché, passata la “boa” di fine anno, è partita l’accelerata finale con tutta la parte dei lavori sugli impianti, l’arredo interno e i servizi collaterali (aree di accesso, parcheggi...). In queste settimane sono una sessantina gli operai al lavoro per l’ultima rush finale. Il piazzale esterno è un via via di muletti, camion, addetti che piallano e pavimentazione. All’interno una mezza foresta di cavi e tubi che escono dai muri fa immaginare i chilometri e chilometri di cavi che corrono tutto all’interno. Le sale stanno prendendo corpo giorno dopo giorno. La struttura è diversa da quella dei normali cinema: le file di poltrone non sono una dietro l’altra in leggerissima salita, ma sono sistemate a gradoni, un po’ come in un anfiteatro ma senza curvatura, per l’ovvia necessità di utilizzare al meglio lo spazio. Nella logica dei multisala, appunto, che altrimenti per allestire così tante sale avrebbero bisogno di un edificio grande il doppio. Le pareti sono tappezzate in tessuto “Trevira”, ignifugo, “il meglio che si trova in circolazione”, assicura il capocantiere che ci guida in una breve sopraluogo interno. I muri che dividono una sala dall’altra, dovendo garantire il massimo isolamento acustico, hanno dato uno spessore di un metro, tra pannelli di lana di vetro, tessuto insonorizzante, strati di cartongesso e altro materiale fonoisolante. “L’abbattimento acustico è totale – dice il capocantiere -. In una sala potrà esserci


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