Convento della Ripa

Convento della Ripa Albino (BG)

Fotografie: Federico Buschino

CONVENTO DELLA RIPA The Convent of La Ripa Il 9 ottobre 1440, presso il notaio Gabriele Borrelli, sotto gli occhi di molti testimoni, viene redatto un documento che racconta ciò che è appena avvenuto a Desenzano, nella Valle Seriana Inferiore. Venturina, una ragazzina di undici anni, affetta da un male che le aveva fatto “morire” la gamba sinistra, è guarita: è stata la Madonna, “apparsa in tutto il suo splendore”, a compiere il miracolo e a chiederle di costruire su una “certa ripa” una cappella per ricordare a tutti quel che era accaduto Ecco il primo nucleo del Convento della RIPA, luogo di

devozione alla Vergine, costruito grazie al contributo di Conzino Signori di Comenduno e di molte altre donazioni: prima semplice cappella, poi chiesa e, pochi anni dopo, convento della Congregazione dei Carmelitani di Mantova.

On 9th October 1440, at the notary office of Gabriele Borelli, under the eyes of many witnesses, a document was drown up, describing what had just happened in Desenzano di Albino, in the lower part of Seriana Valley.

Venturina, an eleven year-old girl, who had suffered from a

serious illness, leaving her left leg “to die”, had been healed.

It was thanks to the Madonna who, appearing in all her splendor, had miraculously healed the girl. The Madonna asked Venturina to build a “certain ripa”, a chapel to commemorate what had happened. This was the first part of the Convent of La Ripa, a place of devotion to the Virgin Mary that was built thanks to a contribution made by Conzino Signori from Comenduno and thanks to a lot of other donations: at first it was a simple chapel, later it became a church and, after a few year, a convent of the Carmelitans’ Congregation from Mantua.

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1, 2, 3, 4, 5 Esterno e interno del Convento della Ripa di Albino (BG). Inside and outside the Ripa di Albino Church.

Anche oggi il complesso è formato dal convento, con i due chiostri, e da due chiese. La più antica, ad aula unica con presbiterio a terminazione rettilinea, venne detta “superiore” perché nel 1478 venne edificata la seconda, detta invece “inferiore”, dedicata all’Annunciazione, per dare spazio al fervore religioso dei pellegrini e garantire la serenità e il raccoglimento in preghiera dei frati. Quest’ultima è ora riconoscibile solo dall’esterno essendo oggi purtroppo utilizzata come laboratorio industriale. Molte e interessanti sono invece le testimonianze artistiche che ornano la chiesa superiore e ne testimoniano l’importanza come centro di culto per il territorio: i tondi della bottega dei Marinoni, posti negli spicchi della volta a ombrello all’ingresso; il Padre eterno circondato da angeli, affrescato nella lunetta del nicchione absidale e l’affresco che raffigura la Madonna col Bambino e Santi.

Di particolare valore sono gli interventi di entrambi i Moroni, padre e figlio, relativi all’altare della Vergine del miracolo.

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Tra il 1595 e il 1596 venne incaricato il pittore bergamasco Enea Salmeggia, detto il Talpino, per la realizzazione del quadro rappresentante la Vergine con i santi Pietro, Alessandro, Arnaldo da Comenduno (o Agostino) e Alberto Carmelitano, che, firmato e datato “Aeneas

Salmetia Bergomensis F.1596”, si può ammirare sull’ancona dell’altare maggiore.

Legati, indulgenze, feste, fiere: sono molteplici i segni che testimoniano il rapporto strettissimo tra convento e territorio nei secoli XVI e XVII.

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Quando, nel 1738, la visita pastorale del vescovo di Bergamo attesta la presenza nel Convento della Ripa di otto Padri e quattro laici, risulta evidente la contrazione in atto, in linea con quanto avviene altrove e che dalla metà del Settecento interessa anche i territori della Repubblica di Venezia.

Nel 1788 il Monastero viene soppresso e il patrimonio venduto in un’asta ai privati: ad un patrizio di Bergamo, Antonio Adelasio, i beni di Gavarno; a Lorenzo Zanchi e Pietro Bertani, i terreni di Desenzano e Comenduno. Il 20 marzo 1801 Pier Girolamo Zanchi vende a Luigi Briolini per 62.500 lire l’ex convento e il possesso della Ripa. La famiglia Briolini userà il convento per insediarvi una filanda agli inizi del Novecento e poi resta abbandonato fino a quando la cooperativa sociale La Fenice onlus nel settembre 2007 provvede alla sua ristrutturazione per farne la sede di Diaforà. Associazione di studi, ricerca e formazione sulla differenza.

Dal 2010 la nuova Associazione promuove iniziative, convegni, seminari e incontri per favorire il dialogo tra culture, religioni, economie, pedagogie e politiche.

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Also today the complex includes the convent with two cloisters and two churches, the oldest sector has only one wing and a straight-ending presbytery.

The first church built was called “Superior”and in 1478 a second church was built and called “Inferior”. It was dedicated to the Annunciation creating a larger area for the pilgrims’ religious fervor and to safeguard the monks’ serenity and workship.

Today the latter is recognizable only from the exterior because unfortunately it is now used as an industrial laboratory. Instead the several artistic expressions that adorn the Superior church are very interesting and still witness its importance as a center of cult on the territory: the tondos of the Marinoni’s studio are situated in the center of the wedges of an umbrella-shaped vault situated at the entrance, the “ Padre eterno circondato da angeli” painted in the lunette of the apse and the fresco describing the “Madonna col bambino e Santi”.

Both the works of the Moronis are particularly valuable and can be found at the altar of the Miracle Virgin.

Between 1595 and 1596 the Bergamasco painter Enea Salmeggia, known as Talpino, was commissioned to paint the picture describing the “Vergine con i santi Pietro, Alessandro, Arnaldo da Comenduno (o Agostino) e Alberto Carmelitano” that is signed and dated “Aeneas Salmetia Bergomensis F.1596” and it can be admired on the altarpiece of the greater altar.

The signs witnessing the very tight relationship between the convent and the territory during the XVIth and the XVIIth centuries are several: indulgences, fairs, celebrations.

The pastoral visit of the Bishop of Bergamo, in 1738, certified the presence in the Convent of La Ripa of eight priests and four laic people and it gave witness to the ongoing decline that was in line with what was happening elsewhere in Italy and what, from the second half of the XVIIIth century, affected the territories of the Republic of Venice.

In 1788 the monastery was suppressed and its treasures auctioned to the public: the works from Gavarno were auctioned to the aristocratic Antonio Adelasio from Bergamo; the lands of Desenzano and Comenduno were sold to Lorenzo Zanchi and Pietro Bertani.

On 20th March 1801 Pier Gerolamo Zanchi sold the ex-convent and the Ripa to Luigi Birolini for 62.500 lire. The Birolini family converted the convent into a spinning mill, at the beginning of the ‘900 and the place was abandoned until 2007 when the Social Cooperative “La Fenice onlus” restructured it and made it the headquarters of Diaforà, a Research and Training activities for the studies of difference Association.

From 2010 the Association promotes activities, conferences, seminaries and meetings to support the dialogue among cultures, religions, economies, pedagogies and politics.

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Infopoint ValSeriana e Val di Scalve - PromoSerio (Tourist Information Office) Convento della Ripa Albino (BG) Tel Santuario: 346 1551746 diaforared@gmail.com www.diafora.info

via Europa 111/c, 24028 Ponte Nossa (BG), Italy Tel. 035 704063 iat@valseriana.eu www.valseriana.eu