Settimanale Il Piccolo

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Settimanale

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Anno III • n. 41 • SABATO 5 novembre 2016

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

La tensione che nasce dal web

suo il primato cinzia fontana l’onorevole che non perde una seduta casalmaggiore

Un Campus per produrre idee

basket

a pagine 23

Monday night ad alta tensione per la Vanoli

Alimentari, cambiano le abitudini di Vanni

Salviamo le piccole aziende del Centro Italia

N

essun pistolotto oggi in questo spazio, ma solo il richiamo ad un elenco, che pubblichiamo a pagina 6. Poche chiacchiere, solo l'appello per un sostegno concreto alle popolazioni colpite dal terremoto. Loro stessi, ancor prima di altri aiuti pur importantissimi, chiedono che sia garantita la continuità economica, per non far morire la principale fonte di sostegno. Norcia e dintorni sono luoghi che si reggono su prodotti tipici che tutti noi conosciamo e apprezziamo: formaggi, salumi, tartufi, lenticchie, zafferano e via dicendo. Una serie di piccole aziende a conduzione

volley

a pagina 6

familiare, che si trovano nella zona di Norcia, hanno lanciato l'appello, che raccogliamo per consentire loro non di superare ma almeno di alleviare le terribili difficoltà. Si tratta di aziende che hanno prodotti accatastati in magazzini che spesso sono a rischio statico, o che non possono essere venduti in negozi resi inagibili dalle scosse. Nello stesso tempo però gli stessi imprenditori non si allontanano dalle zone di produzione, che poi si trovano in gran parte presso le loro abitazioni, in quanto c'è il fondato timore di subire degli odiosi furti, il cosiddetto sciacallaggio, un fenomeno che purtroppo in

a pagina 24

Pomì, anticipo d’alta quota contro Novara

calcio

Il sindaco di Amandola, centro colpito dal terremoto, ha spiegato perché la chiesa di San Francesco sia crollata senza essere stata puntellata dopo la forte scossa di due mesi prima. Per puntellare un edificio storico, dice, serve l’ok della Sovrintendenza, poi c’è la Protezione Civile, poi i Vigili del Fuoco, ma servono quelli delle squadre speciali che devono venire dal capoluogo. In due mesi non è riuscito a completare la catena, quindi a salvare la chiesa. Poche ore prima sulla Milano-Lecco l’addetto alla sorveglianza dell’Anas non era riuscito a bloccare il traffico sul cavalcavia, che è di competenza della Provincia di Lecco. E’ rimasto quasi tre ore sul posto senza poter intervenire, assistendo impotente al tragico finale. Quando il mondo sarà distrutto, diceva John Le Carré, non sarà ad opera dei pazzi, ma dagli esperti e dai burocrati.

a pagina 7

di Vanni Raineri

queste situazioni si ripete. Ed è così che si sono attrezzati (chi non lo era già) a vendere i loro prodotti in internet o comunque attraverso spedizioni in tutta Italia. Così come nel corso del terremoto dell’Emilia abbiamo tutti comprato il parmigiano reggiano, ora è la volta di fare spazio in dispensa per i prodotti tipici del Centro Italia. A pagina 6 forniamo un elenco, ovviamente parziale, di piccole aziende che producono e vendono queste leccornie. Facciamo lì una parte dei nostri acquisti, il gusto sarà doppio.

a pagine 25

Cremo in Toscana per dimenticare la Coppa Italia

ciclismo

storia

a pagina 12

a pagina 3

tra crisi e dieta

a pagina 5

Pensionati all’estero, il fisco vara la stretta a pagina 4

bufale e dintorni

presto in citta’ il pieno con la spina

La Regione Lombardia finanzia il progetto per la posa delle prime tre colonnine per alimentare le auto elettriche

a pagina 8

a pagina 26

Miriam Vece punto fermo della Nazionale

Panizza e il quadro di Biffi



cronaca Al Maristella

Vaccinazione antinfluenzale

Mercoledì 9 novembre alle ore 10, presso la sede del comitato del quartiere 7 Maristella, in via Corazzini 6 a Cremona, avrà luogo la vaccinazione antifluenzale.

L’iniziativa è curata in collaborazione con l’Auser di Cremona; si raccomanda a tutti coloro che si sono prenotati la massima puntualità, e di portare la tessera sanitaria.

Arrivano le colonnine elettriche

Finanziato dalla Regione il progetto cremonese. Le prime tre saranno posate presto in città

L

di Vanni Raineri

a Regione Lombardia ha finanziato per il 40% dell’importo il progetto pilota che il Comune di Cremona presentò in maggio e che contempla l’installazione di ricariche per veicoli elettrici. Il finanziamento è di 30mila euro sui 68mila complessivi del progetto. Cremona si è posizionata al terzo posto, su un totale di una decina, segno della grande considerazione rivolta dal Pirellone. Anche i Comuni di Bergamo e Mantova sono stati premiati con progetti simili. Sul tema delle auto elettriche lo scorso aprile avevamo intervistato il professor Domenico Casadei, sull’onda dell’uscita sul mercato della prima autovettura, si trattava della Tesca Model 3, che per la prima volta proponeva ai consumatori un’auto che, nonostante i soliti limiti della carenza di colonnine per la ricarica e dei tempi per effettuarla, offriva un prezzo finalmente accessibile (30mila euro), ben 400 km di autonomia e prestazioni ed estetica all’altezza. L’esperto che intervistammo si disse contrario alla solita operazione di incentivi di Stato, sottolineando però che l’incremento delle auto elettriche sarà sensibile nei prossimi anni, vantaggioso soprattutto nelle aree urbane. E qui si inserisce il progetto del Comune di Cremona, che intende sostenere lo sviluppo futuro del settore con questo primo, sia pur piccolo, passo. «Siamo molto soddisfatti - afferma l’assessore al Territorio e alla Salute del Comune di Cremona Alessia Manfredini (nella foto) – di aver vinto il bando. E’ stato premiato il nostro

progetto, che va inteso come un primo tassello verso la mobilità sostenibile». Un progetto che servirà certamente da stimolo per incentivare il rinnovo del parco auto sia privato che pubblico. Il piano approvato in maggio prevedeva la posa di sei installazioni di ricarica. Con questo primo progetto ne verranno realizzati tre: presso l’Autostazione degli autobus di via Dante (va sottolineato che anche il gestore Km ha partecipato al bando), presso il Comando della Polizia Locale di Porta Venezia e in Largo Priori, presso l’Ospedale Maggiore. Nella seconda fase toccherà a piazza Sant’Angelo presso il Museo del Violino, presso il parcheggio di via Massarotti e nel piazzale Azzurri d’Italia, a servizio delle piscine e del campeggio. I 30mila euro della Regione si som-

mano ai 24mila a carico del Comune e ai circa altrettanti di Km. Da segnalare che l’unica colonnina per la ricarica elettrica oggi presente in città è quella presso la stazione ferroviaria, ma è di Trenord, ad uso privato. Oltre ovviamente a quelle di privati cittadini. All’assessore chiediamo una previsione sui tempi di realizzazione: «Ora serve il progetto esecutivo, poi si farà la gara, si valuterà chi gestirà l’aspetto energetico, e speriamo in un rapido avvio. Credo che le colonnine saranno operative nel prossimo anno». Come si inserisce la collaborazione con Km? «L’obiettivo è quello dei bus elettrici, ma oggi va segnalato che c’è Arriva, e il Comune non ha più la partecipazione nell’azienda. Penso però che l’interesse sia rimasto». Scartata l’ipotesi avanzata da qualcuno di ripristinare alcune linee di filobus: «Sono rimasti pochi cavi, e scol-

legati tra loro. Sarebbe costoso e inutile, oltre che problematico per il servizio a chiamata. Il futuro del pubblico è fatto di veicoli piccoli a metano o elettrici». A proposito, qual è la situazione dei bus a Cremona, dopo l’allarme inquinamento lanciato recentemente a livello nazionale? «C’è un’attenzione elevata, l’età media dei mezzi è bassa. Il tema inquinamento è sempre più avvertito, tanto che questa settimana abbiamo già infilato parecchi giorni consecutivi di smog oltre i limiti (a tal proposito si legga il box a fianco, ndr). Il censimento del parco mezzi fatto segnala la presenza di auto inquinanti». Le colonnine ovviamente saranno utilizzabili a pagamento: «Ancora dobbiamo stabilire le modalità, ma credo che il problema vero sia arrivare a parcheggi riservati per effettuare le ricariche».

Smog, sesto giorno oltre la soglia Comune in pre allerta

Dall’inizio dell’anno sono 28 i giorni di sforamento dei valori di PM 10. Soprattutto queste giornate di alta pressione favoriscono l’accumulo degli inquinanti nell’aria, infatti anche ieri è stata superata la soglia di 50 microgrammi/m3 (sesto giorno consecutivo). I competenti uffici comunali hanno già predisposto l’ordinanza che verrà emessa qualora tali condizioni dovessero perdurare. Si ricorda che, nel caso in cui si arrivasse al settimo giorno consecutivo di superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi/m3, in base al Protocollo sperimentale e a tutela dell’aria, predisposto da Regione Lombardia in collaborazione con Anci Lombardia, Arpa Lombardia e gli Enti Locali, sottoscritto anche dal Comune di Cremona (si veda al seguente link: http://www.l15.regione.lombardia.it/#/ protocollo-aria), scattano le misure temporanee omogenee di 1° livello. Queste prevedono, tra l’altro, l’estensione delle limitazioni all’utilizzo dei veicoli Euro 0 benzina e Euro 0, 1 e 2 diesel (come da limitazioni vigenti) alle giornate di sabato, domenica e ai giorni festivi dalle 7,30 alle 19,30, nonché il divieto di circolazione agli autoveicoli diesel Euro 3 non dotati di sistemi di riduzione della massa di particolato allo scarico, la riduzione di 1 grado centigrado del valore massimo delle temperature dell’aria nelle unità immobiliari e nei locali interni di esercizi commerciali passando da 20°C a 19°C con tolleranza di 2°C. Nel frattempo l’Amministrazione comunale invita i cittadini a rispettare innanzitutto le norme, in vigore dal 15 ottobre scorso, previste dalla vigente normativa regionale per la limitazione della circolazione di alcuni veicoli finalizzati alla riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera e per il miglioramento della qualità dell’aria. Considerato che al momento permangono le condizioni favorevoli all’accumulo degli inquinanti, anche se è prevista pioggia nella giornata odierna, la raccomandazione fatta in queste ore, per non incrementare il livello dello smog, è di preferire la bicicletta e i mezzi pubblici alle auto private e ridurre il riscaldamento nelle abitazioni.


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Cronaca

Sabato 5 Novembre 2016

Pensionati all’estero nel mirino del fisco L’Agenzia delle Entrate chiederà ai comuni i dati degli iscritti all’Aire. Sono quasi 6 milioni, di cui quasi il 10% in pensione

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di Federico Pani

on ha suscitato un gran scalpore, se non in qualche testata, la notizia che l’Agenzia delle entrate raccoglierà i dati fiscali degli italiani residenti all’estero. Tantomeno è stato notato un suo effetto collaterale: con grande probabilità, le pensioni degli espatriati subiranno variazioni al ribasso. È una novità del testo della Legge di Stabilità 2017. La raccolta dei dati fiscali dei residenti all’estero avverrà tramite i comuni. L’obiettivo è chiaro: scovare gli illeciti e prevenirli. Azione meritevole, ma c’è senz’altro una categoria che, come si diceva, avrà qualcosa da perdere: i pensionati. I quali, a quanto pare, si vedranno adeguare la pensione agli standard di vita dei paesi ospitanti, oltre a mantenere l’aliquota prevista in Italia. Innanzitutto: gli Italiani all’estero stanno raggiungendo numeri elevatissimi. Con i 107mila espatriati del 2015 la quota marcia verso i 6 milioni – 5,8 milioni quelli attuali – e, nel giro di un paio d’anni, di questo passo, supererà quella cifra. Ora, stando all’Aire, l’anagrafe dei cittadini italiani residenti all’estero, il numero degli aventi diritto pensione, tra gli espatriati, è di 411mila unità. Un po’ meno del 10% dei residenti di tutte le età, ma in significativo aumento: +40% nel giro di qualche anno, come scrive Antonio Signorini su Il Giornale. Ma come funzione il sistema pensionistico per gli italiani all’estero? La questione appare complicata. Non solo perché il domicilio fisico non coincide con quello fiscale. Ma anche perché esistono «accordi bilaterali che l’Italia ha siglato con vari Stati e che variano di nazione in nazione». A dirlo è Paolo Zani, casalasco, esperto di previdenza sociale. Su internet, è consultabile il suo blog omonimo, che tratta naturalmente della materia.

Il fine: adeguare l’assegno agli standard del paese ospitante Paolo Zani: «I veri problemi l’evasione e l’assenza di lavoro»

padania acque spa due nuovi direttori

Da sinistra Lanfranchi, Lombardi, Sala e Bodini

Sulla base di quali parametri gli italiani all’estero percepiscono la loro pensione? «A questa domanda non c’è una risposta univoca. Dipende – come si diceva – dagli accordi siglati con il paese in questione. Esistono casi molto vantaggiosi: in Portogallo l’aliquota è del 13%, e i pensionati avendo adeguato gli standard di prevenzione sociale a quelli portoghesi, percepiscono un contributo netto maggiore. In altri casi, dove la pensione è la stessa che percepirebbero in Italia, conta invece lo standard di vita dei paesi dove si emigra: in Romania (per fare un esempio dove l’aliquota resta pressoché invariata, ndr) una pensione da 800 euro basta a garantire una vecchiaia tranquilla. Se si considera che è difficile che qualcuno si sia trasferito all’estero per percepire una pensione inferiore a quella che percepirebbe in Italia, è chiaro che ci sarebbe più da perdere che altro». Quindi finora è stato conveniente lasciare l’Italia per godersi la pensione altrove?

«Non esattamente: trasferirsi non sempre conviene perché, sì, si possono acquisire vantaggi pensionistici, ma si può perdere molto. Un esempio: il servizio sanitario. Pensate agli Stati Uniti e a cosa vuol dire assicurarsi, in termini di costi, in un paese come quello. E poi c’è un aspetto psicologico non di poco conto: si tratta comunque di trasferimenti in un’età piuttosto avanzata, il che significa maggiori difficoltà per integrarsi in comunità con una lingua e una cultura diverse dalla nostra». Se l’operazione dovesse andare in porto, si aspetta un risultato di qualche rilievo in termini economici? «Diciamo che coloro che godono del sistema pensionistico italiano all’estero e godono di aliquote inferiori costituiscono una perdita secca per il fisco. Dunque sì, anche se io ci vedo più che altro un aspetto di correttezza: se fino a una certa età si è contribuito in un certo modo al fine di un determinato traguardo pensionistico, non vedo perché poi si debbano godere maggiori benefici, solo

perché si è residenti altrove. E poi diciamocelo: la vera battaglia che andrebbe condotta riguarda gli evasori fiscali. 100 miliardi con cui si potrebbero ben pagare i servizi. Più che i pensionati, nel mirino del fisco, dovrebbero esserci i grandi evasori». Come vede la condizione del sistema pensionistico in Italia: pensa che i pensionati siano troppo retribuiti? «Rispondo con un dato dell’osservatorio pensioni dell’Inps: più del 50% delle pensioni ammontano a meno di mille euro. Dunque il problema non è la cifra delle singole pensioni ma il loro numero complessivo. Io sono convinto che il problema non stia nel metodo contributivo: ha retto finora e risponde a criteri di giustizia. Ricevi sulla base di quanto hai versato. Il problema è che manca il lavoro: come si fa, se anziché 40 anni di lavoro alle spalle, se ne hanno 20? O se il lavoro proprio non lo si ha. Sì, si può pensare a sistemi di previdenza anticipati e privati, ma la torniamo al punto di prima: se manca il lavoro non se ne fa comunque nulla».

Il Consiglio di Amministrazione di Padania Acque, insediatosi in data 11 dicembre 2015, prosegue nella realizzazione del programma di indirizzo delineato in quell’occasione dall’assemblea dei soci: dopo l’approvazione da parte dell’Autorità d’Ambito del piano degli investimenti del Servizio Idrico della provincia di Cremona e l’inizio delle acquisizioni dei rami idrici delle società patrimoniali del territorio provinciale, definisce le assunzioni dei dirigenti a capo dell’azienda. Al termine di un’accurata selezione, sono state individuate due figure dall’alto profilo professionale, dotate di conoscenze tecnico-organizzative settoriali e caratterizzate da un percorso formativo e manageriale di assoluto rilievo. Esperienza, professionalità e conoscenze specifiche, queste le motivazioni che hanno portato alla nomina di Marco Lombardi e di Giovanni Sala, rispettivamente Direttore Generale e Direttore Tecnico di Padania Acque S.p.A. Entrambi ingegneri di comprovata competenza e specializzazione, sono le due nuove figure individuate dal Cda della società per guidarne la crescita, contribuendo a migliorare sempre di più sia la qualità sia l’efficienza della struttura e del servizio erogato. Le due figure apicali sono state individuate in un momento strategico dato che Padania Acque sta attraversando grandi cambiamenti organizzativi e tecnico-gestionali, ponendosi obiettivi importanti e nuove sfide. Il futuro di Padania Acque, infatti, si apre a progetti ambiziosi per garantire ai cittadini e al territorio un servizio sempre più efficiente: nel quadriennio 2016-2019 verranno destinati 80 milioni di euro per progetti e opere in cantiere e nei prossimi 30 anni si prevedono investimenti per 400 milioni di euro.


Cronaca

Sabato 5 Novembre 2016

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Come ti riciclo la notizia generando tensione Un curioso episodio legato alla protesta dei migranti di un anno fa mostra i limiti dell’informazione sui social. L’analisi: attenzione a non farsi manipolare da inventori di bufale e creatori di falsi scoop P di Federico Centenari

rotesta dei migranti ospiti della Casa dell’Accoglienza contro le lungaggini nel rilascio dei documenti per l’espatrio. I manifestanti bloccano il traffico in viale Trento e Trieste, sul posto intervengono le forze dell’ordine e si assiste a qualche momento di tensione. La vicenda sa di déjà vu? Per forza, la notizia è del 19 ottobre 2015, esattamente un anno fa, e a suo tempo ha ricevuto ampio risalto sui media locali e nazionali. Eppure, negli ultimi giorni, la notizia ha vissuto di nuova vita, come niente fosse. Rilanciata attraverso Facebook, ha fatto discutere, indignare, ha provocato commenti e condivisioni. Esattamente come fece un anno fa. Pare incredibile, ma le cose stanno esattamente così. E ancor più incredibile è che il “rilancio” della “notizia non più notizia” abbia avuto effetto proprio a Cremona, dove la vicenda che le ha dato origine si è effettivamente svolta nel 2015. Cose che accadono in internet, certo. Anomalie dell’informazione, vero. Tuttavia, se si esaminano con attenzione questi fenomeni dal punto di vista sociale, apparirà evidente la pericolosità di simili distorsioni nel flusso di informazioni che investe l’opinione pubblica. I fatti. La notizia, s’è detto, risale ad un anno fa: stanchi di attendere i tempi della burocrazia per i permessi, alcuni migranti della Casa dell’Accoglienza il 19 ottobre 2015 sono scesi in strada per protestare (non senza esagerare con le critiche all’indirizzo della stessa Caritas). Migranti, accoglienza, crisi, valori, politica: i temi che la protesta toccò furono tanti e tutti delicati. Non a caso la notizia travalicò i limiti locali per approdare sui media nazionali. L’iniziativa dei migranti fece discutere, innescò polemiche a non finire e commenti spesso oltre le righe, che a loro volta generarono tensione. Forse, proprio con l’intenzione di generare nuovamente tensione, trascorso un anno dai fatti, qualcuno decide di “rilanciare” la notizia. Attenzione, rilanciare non apertamente, ossia

Il corteo di protesta dei migranti a Cremona e gli scontri avvenuti circa un anno fa

ricordando quello che è successo un anno prima, ma maliziosamente, ossia proponendo i fatti come se fossero di stretta attualità, appena accaduti. Farlo è semplice, specie se ci si muove sui social: in questo caso basta prendere uno spezzone di un filmato della protesta dei migranti (girato dalla tv locale Cremona 1), decontestualizzarlo dal punto di vista temporale e condividerlo su Facebook proponendolo come se la protesta fosse avvenuta la mattina stessa. È esattamente quello che ha fatto il primo di novembre 2016 la pagina Facebook “Avanguardia nera”, di chiara matrice fascista. “Avanguardia nera” ha semplicemente postato lo spezzone del filmato, aggiungendo un breve commento: «Cremona. “Migranti” bloccano la strada per protesta. Notare cosa c’è scritto sui cartelli. È ora di finirla con queste cose...». Nel giro di poche ore le condivisioni hanno superato quota 5 mila, i commenti sono saliti a 1.300 e passa. Chiaro, a livello nazionale, ovvero dal bacino al quale attinge la pagina Facebook in questione, in pochi ricordano l’episodio cremonese. Ma, sebbene questo non sia il punto della questione, stupirà sapere che anche a Cremona in molti hanno condiviso il video di “Avanguardia nera” commentandolo con rabbia, sorpresa, astio, come se si trattasse di una notizia fresca. Figurarsi che nel “tranello” è cascato persino un consi-

gliere comunale, che ha prontamente condiviso il post sulla sua pagina innescando non pochi commenti. E arriviamo al punto: l’episodio dimostra egregiamente la consunzione dell’informazione proprio nel periodo storico in cui le possibilità di comunicazione sono all’apice. Anzitutto la tendenza è quella di confondere i “social” con veri e propri mezzi di informazione: ormai, per moltissimi fruitori del web, Facebook è fonte di informazione. Da Facebook si apprendono “notizie” e poco conta da chi provengano: pochissimi prestano attenzione alla fonte e, soprattutto, si affidano a fonti credibili per informarsi. Su Facebook va bene tutto: qualcuno condivide un video e ci si lancia a commentarlo, senza chiedersi se ciò

che si vede corrisponde alla realtà, se è un’imitazione della realtà, se è un falso, se è – come nel caso in questione – un pezzo di realtà manipolata e proposta con finalità provocatorie. Sì, perché una pagina che di nome fa “Avanguardia nera” e che propone ovunque richiami al fascismo, con che finalità può aver deciso di prendere quel video di un anno fa, tagliarne un pezzo e condividerlo con un commento indignato omettendo totalmente il riferimento temporale? Manovrare l’opinione pubblica, alimentare la tensione, creare confusione, aizzare i commentatori più incattiviti, destabilizzare. Su più larga scala, sono questi i risultati della manipolazione dell’informazione. Risultati perfettamente alla portata di qualsiasi “buratti-

naio” soprattutto grazie al fatto che la fruizione del web si sta drammaticamente livellando verso il basso. In rete, e sui social in particolare, si è sempre meno inclini allo sforzo richiesto dall’accertamento della fonte. Si confonde un post con una notizia, un commento con un’informazione, ci si limita a leggere i titoli senza affrontare l’articolo vero e proprio. Si prende tutto (o quasi) per buono e la memoria si fa corta. Ci si lascia manipolare, si scrive senza riflettere, sull’onda della reazione “di pancia”. Si alimenta, in sostanza, il mercato delle bufale o, come nel caso in questione, delle notizie manipolate. E se in tutto questo i media, che da tempo stanno abdicando al loro ruolo in favore di un click in più (più click più pubblicità), hanno una grossa responsabilità, noi cittadini condividiamo con i giornali questa responsabilità. Perché se nel mondo ideale l’informazione doveva essere il cane da guardia da opporre al potere, oggi più che mai i cittadini stessi devono essere i cani da guardia da opporre all’informazione asservita al potere o alla convenienza. Perché nel mare magnum della Rete tutto è più facile, tutto è fluido e per questo modificabile, manipolabile. Tutto, in definitiva, può servire alla causa. Il punto è individuarla chiaramente quella causa, sottraendosi al rischio di diventare pedine della Rete e, di riflesso, pedine sociali.


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Cronaca

Sabato 5 Novembre 2016

dove acquistare nelle zone del terremoto

Riprendendo l’editoriale in prima pagina, riportiamo sotto l’elenco di nomi e recapiti di piccole aziende a conduzione familiare che vendono prodotti tipici di Norcia. Il botteghino della Gricia, negozio provvisoriamente chiuso ma disponibile per spedizioni, kit della pasta alla Gricia (vicino Amatrice), www.ilbotteghinodellagricia.it, 393 446 0526 Macelleria Casale De Li Tappi, aperto e disponibile per spedizioni. Salumi di Norcia e prodotti dell'Umbria, www.norcineriadinorcia.it Norcineria Felici, disponibile per spedizioni, prodotti di Norcia, Cascia e Umbria, www.norcineriafelici.it Prodotti tipici Magrelli, vendita in contrassegno di: Lacrime di cinghiale, Salami cinghiale, maiale, pecorino, www.lacrimedicinghiale.it, 3389941935 Punto vendita caseificio di Norcia, formaggio di Norcia, legumi e miele, 3331091291 Norcineria Ulivucci, disponibile per spedizioni, legumi, pasta, olio e vino, www.norcineriaulivucci.it Cioccolateria Vetusta Nursia, disponibile per spedizioni, www.norciaciok.it Prodotti tipici di Gaffi, disponibile per la spedizione, legumi, formaggio e altri prodotti di Cascia e dell'Umbria, www.prodottitipicigaffi.it Il Norcino di Campi di Norcia, salumi artigianali di Norcia, www.ilnorcino.net Norcineria F.lli Ansuini, aperto, salumi di Norcia, www.ansuininorcia.com Lanzi, aperto, formaggi e salumi, www.lanzisrl.it Azienda Agricola Persiani Roberto, disponibile per la spedizione, legumi, patate e zafferano di Cascia, www.zafferanoitalia.it Valle del Sole, azienda agricola Castelluccio, disponibile per spedizioni, 3393724609, 3318149622 Moscatelli tartufi Norcia, formaggio e tartufi, aperto e disponibile per spedizioni, www.moscatellitartufi.com Norcineria Coccia, salumi di Norcia, disponibile per spedizioni, 3337429996 Prosciutteria del Corso, salumi di Norcia, disponibile per spedizioni, 3939772180 Azienda agricola Sibilla di Foglietti Enrico, vendita su appuntamento e spedizioni, confetture composte salse dolci succhi e sciroppati, info@sibilladinorcia.com, 3471761488 Miele il Massaro di Norcia e Castelluccio, miele, confetture e prodotti derivati, disponibile per spedizioni e acquisti, www.ilmassaro.it Norcia Food Online, norcinerie, salumi e formaggi, disponibile per spedizioni, www.norciafood.it

Meno carne. Siamo a dieta o più poveri?

Anche le nuove aperture a Cremona seguono le tendenze vegetariane. Il vero spread è tra chi può comprare e chi no

A

di Simona Raboni

Cremona anche l’offerta alimentare si evolve, seguendo il mutare delle abitudini: lo dimostrano i nuovi supermercati che hanno aperto o stanno per aprire. Ad esempio il Carrefour Market di piazza Lodi, che ha riaperto ieri in una veste completamente rinnovata, con un’offerta gastronomica che prende in considerazione le nuove esigenze, di vegetariani, vegani, ma anche di coloro che soffrono di intolleranze alimentari. Dall’altro lato, si evidenzia un’esigenza di ridurre il costo della spesa alimentare, per quella fascia di popolazione che si trova un po’ in difficoltà. Per questo prendono piede i discount: tra le nuove aperture, anche il Penny Market di via Massarotti, mentre si è in attesa per il futuro Eurospin di via Bergamo. Ad evidenziare i punti cardine dell’alimentazione di oggi è un rapporto del Censis, “Gli italiani a tavola”, che evidenzia i cambiamenti sostanziali, che riflettono soprattutto una disuguaglianza sociale: i consumi sempre più ricercati delle classi più abbienti e quelli sempre più nutrizionalmente poveri delle classi più in difficoltà. In tutto questo, si nota soprattutto il calo del consumo della carne e di altri prodotti tipici della dieta mediterranea. Un effetto dovuto sostanzialmente a due motivazioni: da un lato un più netto taglio della spesa alimentare da parte delle famiglie meno abbienti che nel tempo

Un’offerta Ail Oglio Po alle “Case” di Bologna

hanno opportunità via via minori di accedere agli alimenti con maggior valore nutrizionale. E’ il Food Social Gap, la disuguaglianza a tavola che diversifica la possibilità di accedere ai prodotti tipici della dieta italiana; dall’altro il proliferare di leggende metropolitane, che demonizzano la carne ed altri alimenti base promuovendo in alternativa cibi non appartenenti alla tradizione italiana. Secondo il Censis, “la dieta degli italiani rischia di allontanarsi dal virtuoso sentiero nutrizionale che ci ha portato ad essere uno dei popoli più longevi al mondo (84,7 anni per le donne e 80,1 per gli uomini), e incamminarsi verso prodotti artefatti, iper-elaborati e a più basso valore nutrizionale proposti come alternative agli alimenti naturali, con possibili conseguenze negative sulla salute di tutti”. Dati Censis indicano che “in un anno ha ridotto il consumo di carne il 45,8% delle famiglie a basso reddito,

il 29,6% delle famiglie con un reddito medio e il 32% delle famiglie benestanti. Per la carne bovina ha ridotto il consumo il 52% delle famiglie a basso reddito, il 43,2 % di quelle medie e il 37,3% delle famiglie benestanti”. Inoltre, comparando la situazione di tre tipologie di famiglie, che rappresentano esemplarmente le dinamiche in atto, quelle con capofamiglia operaio, in cerca di occupazione e imprenditore, emerge che nel periodo 2007-2015 la spesa reale per carne di ogni tipo (suina, bovina, ovina, avicola) per i membri di famiglie operaie è passata dall’essere del 6,9% inferiore a quella della famiglie di imprenditori all’essere inferiore dell’11,8%; la spesa per carne delle famiglie di persone in cerca di lavoro era del 18,2% inferiore a quella della famiglie di imprenditori nel 2007, ed il divario si è ampliato al 29,1% nel 2015. Per la carne bovina la dinamica di ampliamento dei divari di consumo penalizzante per le famiglie meno

abbienti è ancor più marcata: nel 2015 le famiglie operaie hanno sostenuto una spesa reale per carne bovina del 16,7% inferiore a quella delle famiglie di imprenditori (era inferiore dell’11% nel 2007), e le famiglie di chi cerca lavoro hanno sostenuto una spesa reale per carne bovina inferiore del 30,8% rispetto a quelle degli imprenditori, divario doppio rispetto al 2007, quando si fermava al 15,7%”. Inoltre, la spesa per carne bovina delle famiglie operaie nel 2007-2015 si è ridotta del 38,5%, quella delle famiglie dei disoccupati del 46,1%, quelle delle famiglie degli imprenditori del 34,3%. “I numeri citati disegnano plasticamente il Food Social Gap” evidenzia il Censis. “Nella crisi le famiglie meno abbienti - incluse quelle operaie e di persone in cerca di occupazione che mediamente consumano meno carne, e in particolare meno carne bovina, rispetto alle famiglie benestanti, hanno subito una più intensa riduzione della spesa e delle quantità consumate di carne. La dinamica divaricante nei consumi di famiglie abbienti e meno abbienti riguarda anche frutta, verdura e pesce, in sostanza l’insieme dei prodotti base del modello alimentare italiano. Quindi, in estrema sintesi si può dire che i meno abbienti rischiano di dover rinunciare ad una dieta completa ed equilibrata con, ad esempio, una conseguente più alta esposizione alla mancanza del livello consigliato di proteine nobili e micronutrienti, importanti per una buona salute”.

Una rappresentanza di volontari dell’Ail Oglio Po, la sezione dell’intera provincia di Cremona, ha consegnato nei giorni scorsi una somma raccolta alle Case Ail nel corso della Festa d’Autunno che si è tenuta a Villa Pallavicini a Bologna. Le Case Ail servono a migliorare la qualità di vita dei malati e delle loro famiglie. Il malato ematologico deve necessariamente sottoporsi a lunghe terapie, che possono essere garantite soltanto da Centri di Ematologia altamente specializzati. Le Case Ail consentono di evitare periodi di ospedalizzazione prolungata e soprattutto di realizzare grandi economie per la sanità pubblica. Il soggiorno presso le Case Ail è a titolo gratuito e non sono pochi i cremonesi che si sono recati proprio nella struttura di Bologna.


Cronaca

Sabato 5 Novembre 2016

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Fontana, la stakanovista: perché voto sì

«L’assenteismo è una vergogna, per la quale non c’è alcuna giustificazione che tenga». Lunedì sarà in Sala Zanoni a parlare di lavoro e pensioni

Ha il record di presenze alla Camera col 99,99%: 19.514 voti effettuati su 19.515. «Anche quella volta ero in aula, ma non funzionava il meccanismo di voto»

O

di Vanni Raineri

gni qualvolta escono sui media notizie relative all’assenteismo dei parlamentari, il suo nome fa sempre capolino, ma non tra i responsabili di queste esecrabili condotte, bensì come fugido esempio di comportamento irreprensibile. La parlamentare cremasca Cinzia Fontana infatti vanta sempre il record di presenze in Parlamento. Ciò è emerso anche nell’ultima ricerca fatta alcuni giorni fa di cui si sono occupati parecchie testate nazonali. La sentiamo su questo e anche sul tema più caldo, il referendum costituzionale. Si riporta che lei ha un indice di presenza del 99,99%, con 19.514 presenze su 19.515 votazioni. Innanzitutto, il dato è aggiornato? E riguarda la sua esperienza complessiva in Parlamento o solo alla Camera nella corrente legislatura? «Sì, il dato è aggiornato e si riferisce alle votazioni effettuate in questa legislatura alla Camera». Scusi la curiosità, ma per quale grave motivo ha mancato quell’unica presenza? «Ero in Aula anche in quella occasione ma il meccanismo di votazione non ha funzionato. A volte capita». I primi dieci senatori che si segnalano per la elevata presenza sono tutti del Pd, e al contrario i più assenteisti sono del centro-destra. Un caso, o come mai? «Non credo sia un caso, visto che è un dato costante nelle legislature di cui ho fatto parte. Il gruppo del Pd ha un’elevata percentuale di presenza in Aula, segno della serietà, della diligenza e del senso di responsabilità nell’interpretare il ruolo cui siamo chiamati. Ci tengo però a sottolineare che quelle percentuali di assenteismo così spudoratamente elevate rappresentano la malattia, non la normalità. E sono purtroppo il morbo che contagia la reputazione di tutti noi. Sia la Camera che il Senato sono invece composte per lo più da parlamentari di tutti i gruppi politici che svolgono con impegno, cura e assiduità il proprio lavoro, in Aula, nelle Commissioni e sul territorio. E’ questa la normalità che purtroppo non viene mai raccontata». Il record negativo appartiene ad Antonio Angelucci che alla Camera ha un tasso di presenza inferiore allo 0,5%. Nella corrente legislatura il triste record per il Senato appartiene a Niccolò Ghedini, sempre sotto l’1%, seguito a ruota da Denis Verdini e Giulio Tremonti. Cosa pensa di chi in pratica in Parlamento non c’è mai e a richiesta spesso risponde che il vero lavoro si fa fuori dall’aula?

cessiva, quella cioè della definizione delle norme in materia di regole per l’elezione dei senatori e il nuovo regolamento del Senato. Poi, come sempre, molto dipenderà dalla capacità della classe politica locale e regionale di essere innovativa e di cogliere gli spazi offerti dal nuovo testo». Rispetto alla riforma del 2001, c’è un notevole ritorno di funzioni e poteri allo stato centrale rispetto agli enti locali. Una strada giusta e obbligata? «Direi una strada inevitabile, dopo il tentativo sperimentato con la riforma del Titolo V approvata nel 2001 che però, a quindici anni di distanza, ha mostrato tutti i suoi limiti in termini di conflittualità, di contenziosi, di confusione e di ulteriore divario sociale ed economico tra le diverse parti del Paese. Il nuovo testo individua una distinzione più chiara tra ciò che fa lo Stato e quello che fanno le Regioni, riportando a livello nazionale le materie di evidente interesse statale, come quelle riguardanti le infrastrutture strategiche, il commercio con l’estero, l’ordinamento delle professioni, la programmazione della ricerca, eccetera. E, soprattutto, assicurando l’unitarietà e l’uniformità in settori come la tutela della salute, le politiche sociali, l’istruzione, la sicurezza sul lavoro e così via. Contemporaneamente, la nuova riforma amplia la possibilità di rafforzare le forme di autonomia delle Regioni virtuose che si trovano in equilibrio di bilancio. Il tutto si tiene con il nuovo ruolo del Senato, con le Regioni e gli enti locali che entrano direttamente nel processo legislativo, trovando così l’equilibrio tra le

esigenze del pluralismo istituzionale e quelle della coesione nazionale». Si parla poco della parte della riforma che riguarda le leggi di iniziativa popolare, e dell’introduzione del referendum propositivo. Qualcuno, anche nel fronte del sì, ha avanzato dubbi sulla possibilità di sottoporre ai cittadini questioni come i migranti o la tolleranza religiosa, che potrebbero dare risultati demagogici e populisti. Che ne pensa? «L’introduzione dei referendum popolari propositivi e di indirizzo, sino ad ora sconosciuti al nostro ordinamento costituzionale, è per me un importante potenziamento della partecipazione responsabile e diretta dei cittadini. Saranno ovviamente leggi successive a stabilirne le modalità di attuazione. Resta però il fatto che le questioni che potranno essere sottoposte a referendum dovranno comunque rispettare i valori fondanti la nostra convivenza civile, contenuti proprio in quella prima parte della Costituzione che volutamente rimane per noi intatta e che non viene affatto toccata dalla riforma che voteremo il 4 dicembre. E’ ad esempio l’art. 19 della nostra Costituzione che sancisce il diritto alla libertà religiosa e non ci può essere certo alcun referendum che metta in discussione questo». Sono concrete le ipotesi di rinvio del voto che circolano in questi giorni? «Le parole del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio di queste ore hanno in modo chiaro chiuso qualsiasi ipotesi in tal senso». Da segnalare che la deputata Cinzia Fontana sarà lunedì sera a Cremona alle ore 21 in Sala Zanoni, per parlare di “Lavoro, pensioni, welfare”.

«Il ritorno al centraslimo? Una strada inevitabile»

«Penso che questa sia una vergogna, sotto tutti i punti di vista, per la quale non c’è alcuna giustificazione che tenga. Il tentativo di buttare tutto in caciara sostenendo, come fa Niccolò Ghedini, che “il voto è solo una fiction politica” per nascondere il suo smisurato tasso di assenteismo è offensivo verso tutti gli altri parlamentari, verso le istituzioni e verso i cittadini. Bella prova di senso civico! E poi, se questa è la sua opinione sul Parlamento, non ha che da fare una cosa: dimettersi. Voglio qui inoltre ricordare che nella modifica costituzionale sottoposta a referendum il prossimo 4 dicembre viene aggiunto all’art. 64 questo comma: “I membri del Parlamento hanno il dovere di partecipare alle sedute dell’Assemblea e ai lavori delle Commissioni”. ‘Partecipare’, che non è semplicemente ‘garantire la presenza’, ma è qualcosa di molto più profondo, che attiene alla complessità di un lavoro fatto di studio, competenza, relazioni, diversità di ruoli, rappresentanza, collaborazione attiva all’interno dell’istituzione. Fermarsi al solo dato della presenza, che come potete immaginare io ritengo un dovere scontato che dobbiamo esercitare fino in fondo, rischia perciò di essere riduttivo». Ha introdotto il tema del referendum. Lei è stata eletta due volte alla Camera e una al Senato. Quanto è importante superare il bicameralismo perfetto, quel rimpallo che allunga a dismisura i tempi di approvazione delle leggi? «Da decenni tutte le forze politiche, nessuna esclusa, promettono di intervenire sul modo in cui il Parlamento lavora e legifera. Infiniti dibattiti ci hanno rac-

«Con la riforma partecipare alle sedute sarà un dovere»

contato dei limiti del nostro sistema parlamentare, limiti individuati in particolare nel modello del bicameralismo paritario, con due Camere che fanno le stesse cose. Anche grazie alla mia esperienza posso confermare la necessità di superare quel modello. E non è solo questione di velocità, pur importante perché, quando una legge vede la luce dopo uno o due anni di iter, rischia di nascere già vecchia. E’ questione di utilità per il Paese, perché un miglior funzionamento delle istituzioni ha direttamente a che fare con la qualità di vita dei propri cittadini e con la qualità della democrazia. Ed è soprattutto questione di responsabilizzazione dei diversi livelli istituzionali, chiamati con il Senato composto da sindaci e consiglieri regionali ad essere protagonisti diretti nelle decisioni e a far funzionare al meglio ciò che oggi non funziona nel rapporto tra centro e periferia.

Oggi, finalmente, trasformiamo quelle decennali promesse mai realizzate in proposte concrete. Io la chiamo semplicemente “coerenza”». Si avanzano dubbi sul fatto che il futuro Senato possa essere rappresentativo dei territori più che dei partiti. Un rischio concreto? «Io continuo a credere che la capacità di percorrere le nuove strade dipenda sempre dai protagonisti. Con la riforma costituzionale si disegna una Camera che deve rappresentare le istituzioni territoriali, per portare direttamente dentro il Parlamento le questioni relative agli interessi di Regioni ed enti locali e, contemporaneamente, creare un luogo di mediazione politica tra i diversi interessi in campo. E’ su questi obiettivi che si dovrà indirizzare la fase suc-

«Tutti conosciamo i limiti del bicameralismo paritario»

Laurea honoris causa a Giovanni Arvedi a San Pietroburgo Il Consiglio accademico del Politecnico Peter The Great St. Petersburg, tra le più rinomate Università di San Pietroburgo, ha deciso all’unanimità di conferire a Giovanni Arvedi, fondatore e Presidente dell’omonimo Gruppo siderurgico, la Laurea Honoris Causa in Scienze. La cerimonia di consegna del riconoscimento, assegnato a Giovanni Arvedi per l’alto livello raggiunto nei campi dell’inno-

vazione e della tecnologia, avverrà il prossimo 31 ottobre a San Pietroburgo. Arvedi diventa così il primo industriale italiano a unirsi alla famiglia dei dottori honoris causa del Peter The Great St. Petersburg, tra i quali ci sono, tra gli altri: il Presidente dell’Accademia Russa delle Scienze, Vladimir Fortov, il premio Nobel (2010), Zhores Alferov, il presidente della Camera di Com-

mercio e dell’Industria russa dal 2001 al 2011, Yevgeny Primakov. Il Gruppo Arvedi ha da sempre costanti e proficui legami con il mondo accademico con il quale collabora attraverso gruppi di ricercatori operanti nelle principali Università italiane e internazionali allo sviluppo di nuove tecnologie, nuovi processi produttivi e nuovi prodotti per il settore siderurgico e meccanico.

Tutela dell’ecosistema del Po, corso di formazione

Il progetto, finanziato da Fondazione Comunitaria, presentato a SpazioComune da Carla Bellani e Paolo Segalla

Si è tenuta a SpazioComune la presentazione del Corso di formazione e informazione “Cremona a tutela dell’ecosistema del Po” rivolto a insegnanti, amministratori, associazioni dell’intero territorio provinciale. A illustrare il progetto, cofinanziato dalla Fondazione Comunitaria, la presidente delle Acli Carla Bellani e l’agronomo Paolo Segalla, responsabile ambiente nella segreteria delle Acli provinciali. Presenti il prof. Do-

nati per l’Ufficio scolastico provinciale, l’assessore Andrea Virgilio per il Comune di Cremona, il sindaco di san Daniele Po Davide Persico. L’ambizione del Corso è quella di offrire strumenti scientifici e conoscitivi interdisciplinari in grado di affrontare e vincere la sfida dei cambiamenti climatici e della riconversione ecologica dell’intera Pianura padana, una delle quattro aree più inquinate d’Europa. Mettendo in sicurezza il

territorio, cambiando i paradigmi del modello di sviluppo, senza dimenticare che questo significa prevenire, cioè uscire dalla logica emergenziale di intervenire a eventi catastrofici accaduti, come la lezione dei terremoti e delle alluvioni dovrebbe insegnarci. «Per questo - ha detto Carla Bellani - gli 11 incontri previsti in due Cicli a partire da venerdì 16 dicembre si avvalgono di competenze di specialisti di altissimo livello in ogni tema af-

frontato: il valore dell’acqua, il valore della terra, il valore dell’aria, il valore dell’energia, il valore del clima, il valore della biodiversità, il valore del paesaggio, il valore dei rifiuti, il valore della partecipazione». Le iscrizioni al Corso, che è gratuito e si terrà in gran parte presso la sede Acli di Cremona, si possono fare entro il mese di novembre anche via mail a ecopoaclicremona@gmail. com.


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Rubrica

Sabato 5 Novembre 2016

Esperto dell’illuminismo lombardo Docente di Letteratura italiana della sede di Cremona del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia, Giorgio Panizza è uno dei massimi esperti della cultura dell’illuminismo lombardo. Questo interesse del professore rientra nel suo più vasto studio della cultura settecentesca. In particolare, il professore si è concentrato sul milane-

se Pietro Verri e sul cremonese Giambattista Biffi, del gruppo illuminista lombardo dell’Accademia dei Pugni, fondato nel 1761. Oltre al celeberrimo “Dei delitti e delle pene” (1764) di Cesare Beccaria, la massima realizzazione dell’Accademia dei Pugni fu la produzione del periodico “Il Caffé”. Quindi l’interesse di Giorgio Panizza si concentra sulla storia dell’erudizione e del giornalismo letterario. Il professore ha quindi curato

per la Fondazione Raffaele Mattioli di Milano l'ordinamento dell’Archivio Verri. Non stupisce quindi che Giorgio Panizza faccia parte del Comitato scientifico dell’Edizione nazionale delle opere di Pietro Verri, edizione per la quale ha curato il vol. III (I “Discorsi” e altri scritti degli anni Settanta, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2004). (continua sotto)

Giorgio Panizza e il quadro di Biffi «Oscillava tra il desiderio della cultura milanese e il ritorno alla sua Cremona»

di Paolo A. Dossena

Q

uesta fotografia - racconta il professor Giorgio Panizza - riproduce un quadro attribuito a Michelangelo Morlaiter, un ritratto tradizionalmente identificato in Giambattista Biffi e proveniente da una collezione privata. Biffi oscilla tra il desiderio di uscire dalla città, per andare verso la cultura milanese e internazionale, e il costante ritorno alle sue dimensioni cittadine. Per qualche anno matura il desiderio di fare carriera fuori città, ma poi ritorna sempre a Cremona. Biffi dà la colpa di questo all’avarizia della sua famiglia, che non lo sostiene nel suo desiderio di abbracciare la carriera diplomatica, che era costosissima. “La stiticheria de’ miei distrusse ogni cosa prima che si facesse”, scrive. Ma dal “Diario” e da altre fonti risulta chiaro che in fondo, Biffi, nella sua dimensione cittadina si sentiva protetto. La sua contraddizione è questa: è attratto dalla cultura mondana di Milano, ma si rifugia nell’angolo del suo caminetto cremonese, come scrive egli stesso in “Viaggio in Piemonte”. Cremona è il rifugio di Biffi, ma Biffi è fortemente critico della sua città e della gente che ci vive. Mi riferisco al ceto al quale egli appartiene, la nobiltà cremonese. Biffi vede e descrive la decadenza dell’aristocrazia, racconta la fine di un ceto, racconta l’esistenza di nobili lombardi dediti a una vita ormai senza senso. Queste osservazioni lo qualificano

A sinistra il ritratto attribuito a Michelangelo Morlaiter, ritratto tradizionalmente identificato in Giambattista Biffi (collezione privata.). A destra il professor Giorgio Panizza Più in alto, sopra al titolo, il gruppo illuminista di Giambattista Biffi e Pietro Verri. Biffi è il terzo da sinistra in piedi, Pietro Verri è il secondo da destra

come un precursore. Dietro l’eterno ritorno di Biffi a Cremona c’è anche la sua vena malinconica, espressione di un malessere che il gentiluomo cremonese definisce in una delle sue lettere di viaggio con un termine inglese: “uneasiness”. Biffi soffre di una vera malinconia che oggi verrebbe probabilmente definita

Alla cultura cremonese del Settecento, e a Biffi in particolare, Panizza ha dedicato l’intervento “Tra Arisi e Biffi: un percorso nella cultura a Cremona nel secolo dei Lumi, nel volume della Storia di Cremona, Il Settecento e l’età napoleonica”, 2009 Giambattista Biffi ebbe guai con i giacobini. A destra la sua condanna come “inadempiente” e “mendace” verso la Guardia Nazionale di Cremona, 11 ottobre 1798 (tratto da “Tra Arisi e Biffi”, di Giorgio Panizza)

come “depressione”. Questo stato di “uneasiness” lo fa spesso sentire a disagio. Ne parla nel “Viaggio in Piemonte”, in cui descrive la tappa lionese di questo tragitto: “La sera andammo insieme al teatro, ove cominciai a sentirmi male per un’inquietudine che non sapevo definire, la vera uneasiness degli inglesi: questa andò tanto aumentando la notte che non

potei chiudere occhio, né aver quiete”. L’antidoto contro questo malessere sembrano essere l’ambiente protetto cremonese e la solitudine. Quindi Biffi ha certamente ragione sull’avarizia della sua famiglia, ma il costante ritorno a Cremona non può essere attribuito solo a questo. La sua malinconia gioca un ruolo». Possiamo parlare di un Biffi “preromantico”? «Si, anche se questo non è il termine che avrebbero usato lui e i suoi contemporanei. Eppure la definizione è calzante, perché specialmente nelle lettere di viaggio Biffi descrive grandi immaginazioni che gli sono suscitate dai monumenti del passato. Durante i suoi viaggi a Venezia o a Genova, Biffi - che è un cultore d’arte - si trova davanti a queste grandi vestigia, a questi luoghi di grandezza dei tempi passati, che accendono in lui un tipo di emotività estetica che è di tipo pre-romantico. Questa potente immaginazione che nasce in Biffi davanti ai monumenti lo proiettano in un passato in cui l’Italia era grande». In quale altro modo si esprime questo dualismo (la piccola Cremona e la grande Europa) di Giambattista Biffi? «Biffi è un cremonese il cui orizzonte è

europeo. Che sappia il francese è scontato, questa è la lingua franca dell’Europa colta e illuminista. Ma Biffi ha un’ottima conoscenza anche dell’inglese (legge lo “Spectator”), al punto che è il mediatore della cultura inglese dentro il gruppo degli illuministi milanesi legati alla rivista “Il Caffé” di Pietro Verri. A questo bisogna aggiungere che negli ultimi anni della sua vita Biffi si trova a non essere più in consonanza con l’evoluzione del pensiero illuminista, che sta trasformandosi, che sta diventando rivoluzionario. Durante l’occupazione francese ha dei guai con i giacobini italiani. In ogni caso non si trova a suo agio, a differenza per esempio di un Pietro Verri che rimane maggiormente in sintonia con l’evoluzione dell’illuminismo. Per concludere, Biffi è un indeciso e un contemplativo, la cui potente immaginazione è fortemente dominata da grandi fantasie, che tendono sempre al negativo, infatti finisce sempre con il rinchiudersi a Cremona, pur senza recidere il legame con Milano». (Fine della singola puntata, l’appuntamento è per il 12 novembre con una nuova vicenda storica)


Cronaca

Sabato 5 Novembre 2016

Fantasylandia, il paradiso dei piccini P

Inaugurata in via Eridano un’ampia area strutturata al servizio dei bambini, con giochi di ogni tipo e un’area ristorazione

er grandi e soprattutto piccini ora, a Cremona, c’è una grande novità! Infatti a inizio ottobre è stata inaugurata in via Eridano numero 15 (altezza parte finale del piazzale della Tamoil, sulla sinistra poco prima del passante ferroviario) un’importante e imponente attrattiva dedicata allo svago dei più piccoli, ma non solo: in una sola parola Fantasylandia, un’ampia area strutturata in modo variegato per il gioco dei bambini e con varie zone dedicate al relax e alla ristorazione per genitori e accompagnatori. La geniale idea è venuta a Marco Capelli, titolare della ludoteca, unica in Italia nel suo genere, insieme alla moglie Cosetta Tinelli: la famiglia Capelli, senza nessun finanziamento o aiuto istituzionale, ha creduto nell’idea e ha investito in proprio. «La realtà - racconta lo stesso Capelli – è stata interamente studiata e progettata per le esigenze dei bambini e dei genitori, guardando all’integrazione sociale in quanto i giochi sono rivolti a coinvolgere anche i bambini con disabilità». L’infinita area giochi, quasi 2mila metri quadrati, ha principalmente al servizio dei più piccoli un gonfiabile, una pista di Go Kart a pedali ed elettrici e un playground realizzato nella precedente piscina della vecchia palestra con più di 10mila palline; non mancano gli scivoli e i ponti tibetani, ai quali si aggiungono gli spazi rivolti alla ristorazione, con tanto di pizzeria e bar. «Ci tengo a sottolineare – spiega il titolare – che tutti i giochi sono stati realizzati con prodotti sicuri e tutti made in Italy, inoltre ogni gioco è sorvegliato da una nostra addetta in modo che i bambini lo utilizzino in modo corretto e i genitori e i nonni si possano rilassare a distanza nelle aree dedicate, magari prendendo un aperitivo e allo stesso tempo seguendo a monitor da ogni posizione il proprio piccolo intento a giocare; c’è anche il wi-fi libero su tutta l’area». I costi per l’ingresso e gli orari della struttura? «I bambini sotto i 3 anni hanno accesso gratuito, mentre sopra i 3 l’ingresso è di 7 euro, cifra invariata durante tutti i giorni della settimana, sette giorni su sette. Attualmente il centro è aperto tutti i giorni dalle 16 fino alle 23,30, mentre nel fine settimana l’apertura è alle 14,30. Più avanti nel weekend apriremo alle 12, puntando in ogni caso a rendere in futuro un servizio costante, tutti i giorni, dalle ore 10 fino a mezzanotte». Sono in agenda anche eventi particolari? «Tutti i mesi c’è una specifica programmazione, ad esempio con appuntamenti dedicati ai burattini o alle marionette, al mago, ai pagliacci, ai laboratori… Inoltre con l’anno nuovo partirà anche un nuovo progetto, la “Cittadella del Bambino”, sul quale non voglio anticipare nulla se non accennare al fatto che si guarderà a un discorso didattico e di servizi alla persona». Insomma, un menu davvero ricco: «Il nostro intento – conclude Capelli – è quello di far socializzare i bambini, crediamo in Fantasylandia come vero centro per la Famiglia e il Bambino». f.d’a.

Via Eridano,15 Cremona tel. 338 2297245

Autunno • Corso V. Emanuele, 49 Cremona

Via Convento, 41 Viadana (CR) Tel. 0375/781608 - Fax 0375/82625

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la democrazia in europa: oggi convegno La democrazia in Europa. Per la rinascita della politica e dell’Italia serve una democrazia “dei” cittadini e “con” i cittadini. Non una democrazia “per” i cittadini. Di questo tema si discute a Cremona questa mattina, sabato 5 novembre alle ore 10, in Sala Puerari (ingresso Biblioteca Governativa) con tre docenti universitari: con Piero Graglia (Relazioni Internazionali a Milano), autore della più importante biografia di Altiero Spinelli; con Gianluca Bocchi (Filosofia a Bergamo), allievo di Edgar Morin; con Barbara Pezzini (Diritto costituzionale a Bergamo), studiosa di diritti delle donne, autonomie territoriali, modello federale tedesco. Il Convegno di stamattina intende sottoporre ad analisi le filosofie politiche e costituzionali di fondo che oggi caratterizzano il panorama europeo, a partire dai diversi apporti di Bobbio, Duverger, Touraine, Dahl, Dahrendorf, Habermas, Morin, Bauman, Held, Beck, Rodotà, Esposito, Ceruti, per arrivare a ridefinire i paradigmi della rappresentanza, della governabilità, della sovranità popolare, dell’eguaglianza dei cittadini, della partecipazione degli attori sociali affinchè “dopo la democrazia” ci sia ancora “una democrazia”. Se il sogno di Altiero Spinelli degli Stati Uniti d’Europa sembra difficilissimo da raggiungere, non ripieghiamo su concezioni riduttive della convivenza, teniamo comunque la bussola della politica in una direzione ben chiara: non la democrazia “per” i cittadini, ma la democrazia “con” i cittadini, la democrazia “dei” cittadini. Le associazioni che promuovono il convegno sono: Cremona nel Mondo, Acli, Arci, Legambiente e Movimento Federalista Europeo.

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Cronaca

Sabato 5 Novembre 2016

Oggi e domani il primo dei 4 appuntamenti con il November Porc. Tra i protagonisti, anche la Mynestron Band

Parte da Sissa la staffetta più golosa

N

ovember Porc… speriamo ci sia la nebbia!” inizia a Sissa e, siccome si sposterà nei successivi fine settimana in altre tre località della Bassa parmense, è stata definita la Staffetta più golosa d’Italia, non fosse altro perché mette a confronto specialità ed eccellenze del territorio vicino al Po con prelibatezze e produzioni di quasi ogni parte d’Italia. Non solo, ma fra intrattenimenti ed appuntamenti si gusteranno piatti della tradizione. 15 anni non sono pochi per una kermesse enogastronomica in ottima … “salute” (nel 2015 ha ospitato 130mila persone) e quindi anche nel 2016, come accade da quindici anni a questa parte, November Porc “apre” a Sissa. Già nelle giornate di giovedì e ieri ci sono state gustose anteprime nella tensostruttura del Parco della Montagnola, con le barzellette di Gianpaolo Cantoni, un concerto rock-blues, altre performance live e, al Teatro Comunale, un incontro col Professor Gian Franco Marchesi e la partecipazione di Mauro Adorni, sul tema: “Coreografie neurali: la danza del cervello. Un viaggio tra balli, risate e umorismo”. Le regine? Ovviamente le pietanze tipiche, insieme ai salumi tipici (in particolare il Culatello di Zibello Dop e la Spalla cruda di Palasone) accompagnati da ottima birra Menabrea (birra ufficiale delle 4 tappe) e dal vino Fortana del Taro Igt. Da sottolineare che in queste giornate ci sono ampi parcheggi per i camper. Veniamo al programma. Oggi, già dalle ore 9, in piazza Roma sarà attivo il mercato di prodotti tipici “Antichi Sapori e Tradizioni” e dalle ore 12 si potrà pranzare nelle otto tensostrutture che offriranno menù per tutti i palati: da

sottolineare che davanti alla Rocca dei Terzi si potrà assaporare la tradizionale “Polenta Consa”. Dopo l’inaugurazione ufficiale alle ore 15 con autorità e musica della The Royal Stompers Dixieland Band, alle ore 17,30 sarà il momento dell’Happy Hour nello stand Giovani Anziani dove si potranno degustare varie bevande sulle note di un intrattenimento musicale. Dalle ore 20,30, in piazza Roma, inizio della Festa Giovane con concerto live e a seguire scatenati Dj di Radio Bruno in diretta radio. E se November Porc dedica tutte le sere del sabato ai giovani, Sissa fa uno strappo, perchè alla stessa ora ci sarà spazio anche per i meno giovani con serata gastronomica e musica dal vivo con l’orchestra Franco & Lu-

cia (Tensostruttura Parco della Montagnola, ingresso libero). Domenica 6, dalle ore 9, i visitatori potranno “tuffarsi” tra i tanti e favolosi stand del mercato che

riaprirà i battenti. Al Parco della Montagnola, dalle ore 9 si effettuerà una dimostrazione pratica della lavorazioni delle carni del suino e del confezionamento dei

salumi che hanno reso celebre la Bassa, oltre alla realizzazione tradizionale del Burro. La mattinata proseguirà con l’apertura degli stand gastronomici dove si potranno gustare alcuni piatti della tradizione della Bassa Parmense nonché i prodotti tipici della Strada del Culatello (Culatello di Zibello, Spalla Cruda di Palasone, Spalla Cotta, Fortana del Taro Igt e Parmigiano Reggiano). Al pomeriggio (ore 14,30) si potrà assistere alla dimostrazione della lavorazione delle carni di un secondo suino. Pian piano si arriva al momento solenne (ore 15,30) dell’estrazione del gigantesco Mariolone che, dopo lenta e prolungata cottura, sarà distribuito a tutti i presenti (nel 2015 fu di oltre 260 kg). La manifestazione prose-

guirà per tutta la giornata tra spettacoli di musici e artisti di strada, dalle 15 dalle gag e le canzoni in vernacolo della scatenata Mynestron Band (di Torricella del Pizzo) di Mauro Adorni e alle 15,30 presso il giardino della scuola primaria, lo spettacolo per bambini “La Fabbrica del piccolo circo”. Interessante anche la Gara di Scacchi (sede Associazione Anziani, ore 9). Durante i giorni della manifestazione si potranno visitare musei e mostre, si potranno fare gite navigando sul Po sia oggi che domani, dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle 16, previa prenotazione ai numeri 346/8573756 – 342/9578660 - 347/5965869 – 345/0419612, con partenze dal porto turistico di Torricella.

Alla scoperta dei nuovi gusti con Giovanna Walendziak Un viaggio strano pieno di colori quello che vedo dal finestrino mentre percorro l’autostrada per Vicenza. La fiera dei sapori è appena iniziata e tutti i banchi espongono, in pieno centro, le loro merci e le specialità gastronomiche del territorio. Ogni persona che incontriamo o che intervistiamo ci parla di un fenomeno della città che ha partecipato nientemeno che a Masterchef qualificandosi tra i finalisti sotto lo sguardo rigido dei famosi giudici Cracco, Barbieri e Bastianich. Giovanna Walendziak, polacca di nascita ma italianissima nei modi, gestisce una scuola di cucina arredatissima e tecnologicamente all’avanguardia ed insegna a tutti le misteriose vie degli accostamenti e dei colori, per una cucina sana e creativa. Parlare con lei è come fare surf su una tavola in mezzo all’oceano con onde altissime poiché ti travolge con aforismi e dissertazioni su metodi e costumi, e gli occhi si illuminano per una passione illimitata per la cucina e lo spettacolo. Sempre pronta alle

Giovanna Walendziak

nuove esperienze, dopo quelle televisive, a costruire nelle piazze italiane “Show Cooking” di nuova generazione coinvolgendo il pubblico con battute e divertenti gag per l’apprendimento veloce delle tecniche al fornello. Molto legata al territorio e alle tradizioni come Picasso, trasforma piatti classici in alternativi, usando materiali e condimenti al limite della metodica con risultati effervescenti. Coppie di sposi, casalinghe, professionisti vanno, nel tempio dell’arte culinaria per imparare modi sani e

nuovi da portare a casa. Dunque è proprio Giovanna a presentarsi: «Biondissima, nordica, occhi blu cielo o verde mare. Capelli corti, parrucchiere ogni settimana, tacchi a spillo. Borse multiuso, extralarge o pochette, blues jeans, mercatini dell’antiquariato. psicologa forever, chef per passione, mamma per vocazione, Amica per tutta la vita, moglie strainnamorata. Leone, ascendente vergine, arte, mostre fotografiche, chillout. Dispensa sempre full. Fragole, bollicine, sole e mare. Romantica, tanti pensieri, caffè ogni mattina. Alla ricerca di: profumi non commerciali, viaggi culinari, spezie originali. Fedele, creativa, cambio automatico, Patente B, conoscere ciò che è sconosciuto... e con più precisione: mi chiamo Giovanna (Giò per gli amici), sono italo-polacca, con il cuore diviso tra due terre. Nata l’ultimo giorno del Leone, 36 anni. Due lauree in Psicologia e in Turismo, Gastronomia e Lingue straniere. Ex modella, vagabonda per tanti anni. Pragmatismo nel Dna, curio-

sità ereditata. In continua fase di studio come mamma e moglie. Nel 1998 è nata Susi, nel 2003 Francesca e nel 2012 Alessia Giovanna; tutte e tre hanno contribuito a far sì che oggi il mio desiderio professionale si stia avverando. Testarda, femminile, mi sento realizzata in cucina. Oltre a cucinare adoro curiosare nei piatti di altre culture, progettare le ricette, cercare accessori e strumenti innovativi e insoliti, girare il mondo con mio miglior amico (e marito) Alessio, alla scoperta di posti enogastronomici speciali. Adoro il mondo della moda, della bellezza e del wellness, ma senza particolare necessità di fare shopping; ci sono tante cose più interessanti da fare che girare per i negozi». Sono tante le cose che possiamo fare per migliorare noi stessi, una di queste è conoscere Giovanna Walendziak e i suoi corsi di cucina che effettua in tutte le città, e su richiesta anche per matrimoni, feste e dimostrazioni private. g.m.


Lettere & Opinioni

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Sabato 5 Novembre 2016

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it il ricordo

Tina Anselmi si è impegnata a conquistare nuovi diritti per tutti Signor direttore, Le nostre madri del nostro grande Paese... In poche parole voglio dire che questo nostro Paese custodisce il grande racconto-vissuto di come grazie a loro siamo diventati ciò che oggi siamo, di quanto le donne italiane siano cambiate negli anni e di quanto faccia bene ricordarlo, ripercorrere il cammino fatto e la fatica e il prezzo che quel cammino è costato e ancora oggi vergognosamente costa. Ma la nostra Costituzione è davvero la più bella del mondo come dice Roberto Benigni? Se diamo uno sguardo ai princìpi fondamentali, parrebbe proprio di sì. Diritto al lavoro, sovranità popolare, pari dignità sociale, libertà religiosa, ripudio della guerra e tutela della cultura fanno respirare aria di democrazia. Di quel «bene delicato da rinnovare renderlo più forte e snello per essere più rappresentativi in Europa e nel mondo», così lo definiva Tina Anselmi, «fragile, deperibile che attecchisce solo in certi terreni-rinnovamento». La democrazia, sosteneva la prima donna ministro della nostra Repubblica, «non è solo libere elezioni ma giustizia, tranquillità per i vecchi e speranza per i figli». Tina Anselmi si è impegnata a conquistare nuovi diritti per tutte e tutti ricordandoci che “nessuna conquista è definitiva”. Celso Vassalini Brescia *** viabilita’

Rischiamo che gli interi costi del Ti-Bre siano a nostro carico Egregio direttore, ben 35 buchi, meglio voragini, sono previsti nel territorio cremonese dal nuovo Piano Cave provinciale approvato, a maggioranza, dal Consiglio regionale della Lombardia. Nel piano si autorizza il prelievo di oltre 30 mln di metri cubi di inerti, di cui 16 mln per realizzare i tratti cremonesi delle “grandi opere”: raccordo viario Cr-Castelvetro e le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre. Che dire poi del grande “buco nero” rappresentato dalla corruzione legata ai lavori delle grandi opere e che ha fatto dichiarare al presidente dell’Anac, Raffaele Cantone che «le indagini di questi giorni dimostrano come nel sistema dei lavori pubblici vige un meccanismo di corruzione sistemica e fortemente innervata, a volte anche favorita da alcune norme?». Ci sono poi i fautori locali del “project financing” (i privati che finanziano le opere pubbliche), che sono in grande fermento e, nel tentativo di ripianare i buchi dei piani finanziari delle “grandi opere della bassa”, stanno chiedendo a piene mani l’aiuto statale. Apprendiamo dalla stampa di 100 mln di euro promessi per l’autostrada Cr-Mn, il cui buco è di circa 350 mln (500 se non arriverà il Ti-Bre), oltre al contributo regionale di 108 mln. A che titolo verrebbe concesso tale contributo trattandosi di una concessione regionale? Le società che avevano partecipato alla gara per la concessione sono state avvisate? E, trattandosi di un aiuto di Stato, ne è stata chiesta la preventiva autorizzazione all’Europa? Autocisa spa ha annunciato, invece, di aver chiesto al Ministero dei Trasporti l’erogazione del contributo statale a fondo perduto di 900 mln di euro. Tale contributo previsto dalla delibera Cipe del 2010, ma non finanziato e a valere sul completamento dell’opera, si configurerebbe a nostro avviso come un aiuto di Stato, oltre che un ulteriore regalo alla concessionaria. Se a ciò assommiamo l’indennizzo a fine concessione pari a 1.730 mln di euro,

focus

Caro signor sindaco, per favore intervenga

Caro direttore, con queste poche righe vorremmo esprimere il nostro disappunto in merito al servizio di “scuolabus” garantito ad alcuni alunni della scuola primaria Don Primo Mazzolari di via Corte a Cremona. Ogni mattina, puntuale alle 8.10 viene utilizzato un vecchio bus di “grandi dimensioni” (circa 10 metri di lunghezza…) per il trasporto di non più di 7-8 bambini. Il mezzo si fa “letteralmente largo” nella piccola via tra i genitori ed i bambini che aspettano il suono della campanella, per poi sostare con il motore rigorosamente acceso in attesa che i “piccoli passeggeri” scendano, ripartendo lasciando un’irrespirabile e “poco salubre” nube di fumo nero. Non vorremmo passare per coloro che avendo “buon tempo”, farebbero meglio a non farne perdere a chi mi sta leggendo. Il fatto è che in una città dove l’inquinamento mette già a dura prova la salute nostra e dei nostri figli, crediamo che basterebbe poco per risolvere questo problema e pensiamo ad e il gettito derivante dall’incremento tariffario garantito, realizzeremo che non solo la società ripianerà il buco del proprio fabbisogno finanziario, ma che gli interi costi del Ti-Bre saranno a nostro carico. Capiamo il periodo elettorale di contesto, ma pensiamo che questi contributi siano assolutamente da cancellare dall’agenda governativa, anche per non incrementare inutilmente il vertiginoso buco rappresentato dal debito pubblico nazionale. Coordinamento Comitati e Associazioni Ambientaliste del casalasco, mantovano e parmense Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia *** polemica

Chiediamo le scuse pubbliche dagli esponenti del Pd Signor direttore, il coordinatore provinciale dei Giovani Padani chiede le scuse pubbliche da parte di Matteo Piloni e Omar Bragonzi rispetto alle dichiarazioni emesse sull’azione dei giovani padani: una foto scattata davanti a dei cartelli di carta appoggiati ai manifesti Pd. Il segretario provinciale e il coordinatore cremasco avevano, rispettivamente a mezzo social network e tramite la stampa, definito come imbrattamento l’azione dei giovani leghisti. «La reazione del PD locale è sconcertante - il coordinatoredichiara Daniel Bressan - siamo stati accusati di imbrattamento e di affissione abusiva. Niente di tutto questo è avvenuto durante la nostra azione, ci siamo limitati ad appoggiare dei fogli di carta recanti modalità diverse con cui si potrebbero risolvere i problemi della riduzione dei costi della politica e dei costi delle regioni. Scattate le foto di rito i cartelli sono stati spostati e rimossi senza danneggiare o imbrattare alcunché. Non capisco se gli esponenti si affidano a false informazioni o se agiscono in malafede. Le parole dei politici di spicco del Partito Democratico sono ancora più gravi in quanto alla nostra azione vengono accostati presunti danneggiamenti ad alcuni manifesti, deturpamenti che non sono certo opera nostra e che offendono il nostro movimento. Chiediamo le immediate scuse da parte di Bragonzi e Piloni, il Movimento Giovani Padani mai si è macchiato e mai si macchierà di azioni di imbrattamento e danneggiamento. Il Partito Democratico risponda piuttosto al messaggio della nostra azione. Per-

esempio ad un bus di dimensioni adeguate agli utenti (magari una navetta elettrica o un minibus) e ad una fermata più decentrata, non in mezzo a tutti bambini e genitori che per poter respirare si devono mettere la sciarpa sul naso! Sicuramente questi accorgimenti non risolveranno il problema dell’inquinamento a Cremona, ma dal ché per ridurre i costi della politica e delle regioni non si dimezza l’indennità dei parlamentari e si introducono i costi standard della Lombardia in tutte le regioni? Per queste cose non servono leggi costituzionali!». Movimento Giovani Padani di Crema e Cremona *** punto di vista

Abolendo il bicameralismo perfetto cala la qualità della democrazia Egregio direttore, molte persone partono dal presupposto che il rinvio di una legge dalla Camera al Senato o viceversa (il cosiddetto ping-pong o “navetta”) sia un elemento in sé negativo. Riflettiamoci un momento: è davvero così? Moltissime volte il rinvio di un provvedimento da un ramo all’altro ha permesso di correggere veri e propri errori (formali e sostanziali) contenuti nel testo della legge; altre volte ha permesso a noi cittadini di conoscere il testo dei provvedimenti e decidere se intervenire in merito, se farci sentire e chiederne la modifica (senza dover arrivare a richiedere un referendum abrogativo); in altri casi ha permesso di aprire all’interno della società un dibattito che altrimenti sarebbe rimasto confinato ai politici. In alcuni casi nel passaggio da una camera all’altra, qualcuno è riuscito a scovare nei provvedimenti piccole norme introdotte da qualche parlamentare lesto di penna solo per fare gli interessi di qualcuno (o ci siamo già dimenticati delle norme “ad personam”?). Ed ecco che la “fiaba della navetta cattiva” inizia a sgretolarsi. Ma si dirà che ci sono casi in cui una legge si rinvia all’altra camera solo per allungare i tempi, perché in realtà quella legge non è gradita a una larga fetta del Parlamento. E questo sarebbe un guaio? Il Parlamento è il luogo in cui l’intera collettività è rappresentata, è lui che deve fare le leggi, non è il governo. Se non si riesce a formare una maggioranza attorno a un provvedimento, forse è perché quel provvedimento non rispecchia la volontà della maggioranza dei cittadini. Questa cosa può non piacere, ma forzarla pur di dare a un governo il diritto di approvare tutto ciò che vuole è un puro e semplice schiaffo in faccia a ognuno di noi. Certo, si potrebbe obiettare che a volte quel rinvio è dovuto al semplice fatto che quella norma è “antipatica” a qualche “amico degli amici”, o ancora che non è possibile arrivare a un punto di incontro a causa

momento che a subire ogni mattina questo “trattamento” sono soprattutto bambini piccoli, delle scuola materna e primaria, pensiamo che ci vorrebbe, anche da parte di chi dovrebbe tutelare la salute dei cittadini, un “occhio di riguardo”. Alcuni genitori degli alunni della scuola Don Primo Mazzolari della incapacità o non volontà dei parlamentari a costruire delle norme condivise. Ma questo allora è un problema di qualità della classe politica, non un difetto della Costituzione. Cambiare le leggi per adattarle a una cattiva classe politica serve solo a perpetuare quest’ultima. Riassumendo, il pingpong è un elemento di qualità, non un problema; è stato introdotto dai nostri saggi costituenti anche perché... “conoscevano i loro polli”. Abolire il bicameralismo perfetto è una diminuzione di qualità della democrazia, non un guadagno. E' un grosso rischio per tutti noi; come minimo è un bel regalo per la cattiva politica. Giampiero Carotti Soresina *** trasporto ferroviario

Ci opponiamo fermamente ai nuovi rincari delle tariffe

Egregio direttore, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico hanno depositato un question time sul caso dei rincari delle tariffe del trasporto pubblico. Iolanda Nanni, capogruppo del M5S Lombardia e prima firmataria dell'atto, dichiara: «No tassativo all’aumento dei biglietti dei treni, le tariffe sono già state aumentate da Maroni nel 2015, ma il servizio ferroviario invece di migliorare è peggiorato. Se l’assessore ai Trasporti non avesse sprecato 7 milioni di euro per finti vigilantes, ora ci sarebbero i soldi per mettere in sicurezza il trasporto pubblico locale senza mettere di nuovo le mani nelle tasche dei lombardi». Jacopo Scandella, consigliere regionale del Partito Democratico, dichiara: «Sicurezza e rinnovo del materiale rotabile sono le priorità. Occorrono investimenti consistenti e piani concreti e credibili. Non si può parlare di aumenti di tariffe prima di aver chiarito questi aspetti: non è questo quello che chiedono i pendolari». Movimento 5 Stelle Lombardia *** passaggi a livello

E’ incoerente chiedere di restituire parte del finanziamento già erogato Signor direttore, la decisione di Regione Lombardia di chiedere la restituzione di una parte del finanziamento già erogato al Comune di Cremona per l’eliminazione dei tre pas-

saggi a livello è incoerente. Da una parte si penalizza l’amministrazione che ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati dal bando in particolare su via Brescia: con la rimozione del passaggio a livello si sono eliminate le code ed è migliorata la sicurezza, creando una pista ciclabile pedonale e al tempo stesso la fruibilità del traffico del quartiere. Di contro lo si premia, insieme ad altri soli 21 Comuni lombardi, con il bando Por-Fesr per la realizzazione di quattro nuove piste ciclabili, in cui una contiene proprio una pista ciclabile lungo via Brescia da Cremona Solidale a Piazza Libertà (Porta Venezia) passando proprio dal sottopasso. Ricordo che il tema della viabilità è in capo al sindaco e quindi ha fatto bene Galimberti a scegliere una diversa viabilità nel tratto del sottopasso per motivi di sicurezza. Ho seguito la vicenda da lontano, ma sempre in contatto con la giunta Galimberti non posso non notare uno strano ed inedito silenzio da parte del collega Malvezzi verso la sua città, ci sarebbe da chiedersi il perché. Agostino Alloni Consigliere regionale del Pd *** provocazione

Un malvivente non si può fermare con la sola forza del pensiero Egregio direttore, «spesso e volentieri ci sembra che parte di questo Paese sia letteralmente in preda alla follia e lo sconforto e la rabbia di dover fare in queste condizioni il nostro già difficile lavoro e, più in generale, di dover operare per garantire legalità e sicurezza senza la collaborazione necessaria, raggiungono livelli di guardia. Quando hai fermato un ladro che ti ha spaccato il naso e ti senti anche offendere dai passanti perché lo stai trattenendo con “troppa forza”, allora ti viene veramente da mandare tutti al diavolo e lasciare che ciascuno faccia come gli pare. E’ una sensazione umana e mentirei se dicessi che si fatica a non lasciarsi andare a questi pensieri. La gente, al pari delle istituzioni, deve rendersene conto, perché è indispensabile cominciare a tenere comportamenti che segnino una decisa inversione di passo rispetto alle continue delegittimazioni e criminalizzazioni che hanno portato a degenerazioni come quella di Padova e come molte altre simili». Così Franco Maccari, segretario generale del Coisp, sindacato indipendente di Polizia, dopo quanto avvenuto a Padova dove un vigilantes in servizio all’Ikea ha sventato un furto da parte di un soggetto che già vantava una lunga lista di precedenti e che, al momento in cui è stato fermato, ha aggredito il giovane in uniforme picchiandolo selvaggiamente, tanto che gli sono stati poi dati 21 giorni di prognosi per le varie ferite, fra cui una frattura al setto nasale. E’ stato lo stesso vigilantes, in seguito, a raccontare che i tanti clienti presenti al momento dell’aggressione, non solo non gli hanno dato un minimo di aiuto, ma anzi qualcuno lo persino apostrofato insultandolo perché stava trattenendo il ladro “con troppa forza” e temendo che potesse fargli del male. «Se non fosse il racconto di una persona seria che fa un lavoro davvero rischioso da tempo – insiste Maccari – qualcuno potrebbe anche non credergli. Ma non noi, perché purtroppo lo abbiamo visto succedere già molte volte nei nostri confronti: l’incredibile atteggiamento di chi pensa forse che un malvivente si possa fermare con la sola forza del pensiero e, soprattutto, che se siamo noi a prendere le botte e a restare feriti, distrutti, persino morti, è normale perché abbiamo scelto la sciagura di portare la divisa!». Coisp (sindacato indipendente di Polizia)

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

SABATO 5 novembre DOMENICA 6 novembre

LUNEDI’ 7 novembre MARTEDI’ 8 novembre MERCOLEDI’ 9 novembre


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Sabato 5 Novembre 2016

festa pd dell’oglio po a viadana

Tascarella, Daina e giovani Pd di Viadana

BUZZOLETTO DI VIADANA - Anche i partiti iniziano a ragionare in termini extraprovinciali, di territori omogenei, come l’Oglio Po. Ed è così che per il primo anno i Circoli del Partito Democratico di dieci Comuni del territorio Oglio Po (Viadana, Casalmaggiore, Dosolo, Commessaggio, Gussola, Sabbioneta, Gazzuolo, Marcaria, Bozzolo e Rivarolo Mantovano) si uniscono in Festa nel corrente weekend presso Coop Palm Wep Onlus a Buzzoletto, frazione di Viadana. Una festa che muove dalla volontà dei giovani del Pd di Viadana, che con entusiasmo e passione politica hanno coinvolto gli altri circoli per un’azione politica comune. «Un evento - dicono gli esponenti del Pd locale - nato con l’obiettivo di chiamare a raccolta e comunicare ai cittadini del territorio la presenza radicata di una formazione politica fatta di persone attive, attente, disponibili e preparate, unite dal desiderio di dimostrare la politica buona e il valore del volontariato e consapevoli che soltanto il confronto e l’unione di più forze potranno riuscire a favorire lo sviluppo sociale ed economico dell’intero territorio». La prima serata di oggi, sabato 5 novembre, prevede, dalle 18, un dibattito sulla tematica “Area Vasta Mantova-Cremona” e Riforma delle Province, presentato dal Segretario Regionale Pd Alessandro Alfieri insieme ai Presidenti delle due Province, Davide Viola e Beniamino Morselli. Domani, invece, si parlerà di Riforma alla Costituzione grazie alla presenza del Senatore Luciano Pizzetti, Sottosegretario alle Riforme, sempre dalle ore 18. Per l’occasione gli organizzatori raccoglieranno curiosità e domande relative alle tematiche che i cittadini potranno inviare nei giorni precedenti la festa a pdviadana@gmail.com. Terminati i dibattiti sarà possibile ascoltare buona musica e degustare piatti tipici locali.

mia, incontro con paolo ercolani

Continua la rassegna di incontri con l’autore all’interno di “I Semi di MIA”, progetto ideato dall’Associazione MIA-Movimento Incontro Ascolto (Centro Antiviolenza di Casalmaggiore) in collaborazione con la Biblioteca civica A. E. Mortara. Il progetto promuove una raccolta di libri che l’Associazione e la biblioteca mettono a disposizione della comunità, che diventa uno spunto di riflessione su temi che pongono al centro la donna, il proprio ruolo nella società e il fenomeno della violenza di genere. Martedì 8 novembre alle ore 21, presso la Biblioteca civica di Casalmaggiore, in via Marconi 8 (con il patrocinio del Comune di Casalmaggiore e in collaborazione con gli Assessorati alla Cultura e alle Pari opportunità), sarà possibile confrontarsi con l’autorevole voce del Prof. Paolo Ercolani, filosofo, scrittore, giornalista e docente dell’Università degli Studi di Urbino, già ospite al Festival della Letteratura di Mantova, che presenterà il suo ultimo libro “Contro le donne. Storia e critica del più antico pregiudizio”.

casalmaggiore

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Ecco l’Open Innovation Campus Presentato ieri a fabbricadigitale l’ambizioso progetto che punta a realizzare sul territorio le idee dei giovani

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n po’ fiera, a mo’ di Expo, un po’ incubatore di idee, un po’ spazio di ritrovo. Per i giovani - tanti quelli presenti all’inaugurazione ufficiale di ieri mattina - e in generale per chi abbia progetti innovativi da concretizzare. Al passo con le nuove tecnologie ma senza dimenticare anche la materialità. E’ stato presentato così l’Open Innovation Campus, uno spazio ricavato all’interno di fabbricadigitale a Casalmaggiore, che si estende su 330 metri quadrati e offre 18 postazioni, 2 sale riunioni (di cui una dotata di stampante 3D), un cucina moderna e attrezzata, un angolo ristoro con macchinette per bevande e snack. È presente anche un Fab-Lab, dove gli artigiani 4.0 avranno a disposizione stampanti 3D e altre attrezzature per “materializzare” le loro idee e progetti, senza scordare la Work area per il coworking e la Free area ad accesso libero mediante l’iscrizione via app. Francesco Meneghetti, ad di fabbricadigitale, ha ovviamente fatto gli onori di casa, parlando di «giornata importante per noi e per il territorio in uno spazio già attivo da qualche mese e ora ufficialmente inaugurato. Siamo fortunati a essere in regione Lombardia (dove queste iniziative superano per numero e qualità ogni paragone con il resto d'Italia, ndr), che funziona e offre opportunità e questa ne è una piccola prova. L’Open Innovation è una disciplina che qui abbiamo voluto collegare al nostro territorio, per esaltarne le potenzialità mediante le start up nate proprio qui». Un centinaio i presenti, che hanno po-

tuto ascoltare anche il saluto del sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni: «Quando siamo partiti come giunta, due anni fa, abbiamo subito incontrato le varie realtà del territorio. E passando da qui abbiamo capito che Meneghetti aveva un sogno che, nelle sue visioni, era già realizzabile e percorribile. Il bando di Regione Lombardia “L@ Voc& ai Giovani” non ha fatto altro che accelerare la sua realizzazione. L’obiettivo dichiarato è fare in modo che, anche in un mondo globale, i nostri giovani a 25-30 anni non siano costretti a migrare altrove, portando le loro eccellenze lontane dal Casalasco. Oggi è un gran giorno ed è pure il nostro patrono, San Carlo: possiamo fare festa». Meneghetti, non a caso presidente del Gal Terre del Po, ha invitato a ragionare nell’ottica di un territorio esteso, ricordando anche la presenza dell’assessore comunale di Mantova all’innovazione Adriana Nepote («e proprio con Mantova abbiamo dato vita ad un progetto di digitalizzazione della mappa cittadina che è tuttora in corsa per un premio ed è

già nei primi tre in Italia» ha spiegato Meneghetti). Non mancavano i sindaci di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari, di Commessaggio Alessandro Sarasini, il vicesindaco di Rivarolo Mantovano Mariella Gorla, oltre a Galdino Galli, presidente della Pro Loco di Sabbioneta. Il consigliere regionale Carlo Malvezzi ha lodato «la capacità di mettersi in modo e prevedere il futuro, mettendo al centro, come primo pensiero, proprio i giovani. Il Casalasco avrà due Gal finanziati con 12 milioni di euro, ha questa nuovissima struttura a disposizione e da qui siamo partiti nella presentazione del bando Intraprendo: significa che le opportunità finalmente non mancano». Meneghetti ha insistito molto sull’aspetto territoriale. «Abbiamo tanti dipendenti, che lavorano anche a Milano ma non sono di Milano: ciò significa che questi grandi centri lodati e riconosciuti spesso rubano risorse ai nostri territori. Dobbiamo invece tenere in casa il nostro tesoro». Pamela Carena, assessore alla Cultura di Casalmaggiore che assieme a

Lara Cavalli ha per prima creduto nel bando “L@ Voc& ai Giovani” ha ricordato il coinvolgimento delle scuole e «il coraggio di una scelta che ci ha visti staccati da Crema e Cremona, proprio per non disperdere risorse e fare in modo che queste arrivassero al Casalasco: così siamo arrivati a ottenere 100mila euro nell’ambito di un percorso migliorativo sulle competenze aziendali dei nostri giovani». Ospite a sorpresa e gradito il Sottosegretario del Governo Luciano Pizzetti: «Vi dico grazie per la vostra logica di impresa, di innovazione e di comunità. Quando parliamo di quarta rivoluzione industriale dobbiamo sempre ragionare tenendo conto che noi siamo o diventiamo grandi laddove diamo spazio e opportunità ai nostri giovani. Viviamo un’epoca in cui l’obiettivo sarà spezzare localmente il lavoro, agendo però globalmente. Alcune ricerche dicono che il 65% dei ragazzi che oggi iniziano un percorso scolastico poi praticheranno mestieri che oggi non esistono. Quindici anni fa si parlava per la prima volta di lavoro a distanza, oggi si parla di lavoro da remoto: in queste due espressioni sta il gap del cambiamento». A margine Meneghetti ha svelato che fabbricadigitale ha vinto da poco una gara contro 30 altre aziende del mondo vendendo tecnologia a una multinazionale tedesca. Intanto, venerdì mattina, l’occasione è stata buona per osservare i progetti già realizzati da fabbricadigitale, le start up che la stessa azienda sta seguendo e i cinque progetti vincenti de “L@ Voc& ai Giovani”.

Dai Rotary club un contributo alle scuole Raccolti 2500 euro grazie allo spettacolo al Teatro all’Antica

SABBIONETA – Quattro Rotary club uniti per un progetto che ha consentito di destinare una cifra attorno ai 2500 euro alle scuole di Sabbioneta. Il tutto grazie alla disponibilità di una strana compagnia teatrale, alla generosità di alcuni soci e all’entusiasmo dei tanti spettatori che hanno acquistato volentieri un biglietto di ingresso destinato a tale finalità. Il nome della compagnia teatrale “Attori & Convenuti” indica già chiaramente che si tratta di un gruppo di notai e avvocati, tutti di Firenze, che sabato sera hanno proposto nel Teatro all’Antica di Sabbioneta la commedia “Meglio cornuto che morto”, sottotitolo: “Divagazioni sui temi di Molière: il matrimonio, la giustizia e gli avvocati”, liberamente adattate da Gaetano Pacchi. Pacchi ne è anche il regista e uno degli attori, assieme a Massimo Campolmi, Patrizia De Luca, Grazia Doni, Federica Caciolli, Mario Ceramitti e Lorenzo Gaioni. Quest’ultimo è il presidente del Rotary club Mantova Postumia, è avvocato e ha uno studio legale anche a Firenze, da qui l’idea di portare in scena una commedia nel nostro territorio. Per questo ha coinvolto i tre club dell’Oglio Po: il Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, il Casalmaggiore Oglio Po e il Piadena Oglio

Chiese. Gli spettatori presenti, tutti soci e loro ospiti, erano oltre 150, e hanno riempito il bellissimo teatro. Prima dello spettacolo, il presidente del club COP Daniel Damia è intervenuto per spiegare il progetto: «L’idea è nata quando noi 4 presidenti ci siano trovati in occasione di un service. Facendo parte Lorenzo Gaioni di una compagnia, ha pensato che questo teatro fosse l’ideale per proporre una pièce di Molière rivisitata». Damia ha ringraziato il sindaco di Sabbioneta Aldo Vincenzi per il patrocinio e l’uso del teatro, poi la futura governatrice del Distretto Rotariano Lorenza Dordoni, l’assistente del governatore Maurizio Mantovani e il responsabile distrettuale dell’Azione Professionale Giuseppe Torchio. Con loro, Damia e Gaioni, erano ovviamente presenti anche gli altri due presidenti, Elena Anghinelli (CVS) e Maurizio Turrini (POC). Damia ha speso parole entusiastiche per il teatro rinascimentale progettato da Vincenzo Scamozzi, di cui proprio nel 2016 ricorre il 400° anniversario della morte. «Un grande sottovalutato – ha detto Damia, architetto di professione -, che ha avuto la sfortuna di arrivare appena dopo il Palladio. E’ un teatro costruito dal nulla, pensato coi canoni dell’architettu-

Gli “Attori & Convenuti” sul palco del Teatro all’Antica di Sabbioneta

ra rinascimentale che vede l’uomo al centro. E’ dotato anche di una scenografia che consente di immergersi in una vera piazza italiana, e questo testo è stato pensato proprio per essere rappresentato in un luogo simile». A seguire, un breve intervento del sindaco Vincenzi che ha ricordato ai presenti come il Teatro all’Antica sia il primo teatro stabile d’Europa: «Questa serata anticipa le celebrazioni di Scamozzi previste in novembre. Ringrazio i Rotary perché il ricavato verrà devoluto all’acquisto di materiale informatico destinato alle scuole di Sabbioneta». La commedia è stata molto applaudi-

ta, si sono ammirati gli splendidi costumi ma anche la professionalità di questi uomini di legge che si sanno calare perfettamente nei panni di attori. Al termine, tutti gli spettatori sono stati accolti nei sotterranei del vicino Palazzo Ducale dove si è svolto un rinfresco. Il ricavato netto dovrebbe aggirarsi attorno ai 2500 euro, in quanto le spese sono state ridotte all’osso. Infatti la compagnia ha offerto gratuitamente lo spettacolo, il Comune ha messo a disposizione i due locali, mentre il rinfresco è stato garantito da alcuni soci. Importante anche il contributo organizzativo del socio Callimaco Rosa, sabbionetano.


Casalmaggiore

Sabato 5 Novembre 2016

Milioni anche all’altro Gal

Dopo il “Terre del Po” pure il “Terre d’Acqua” destinatario dalla Regione di un contributo di 5,5 milioni di euro

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di Vanni Raineri

ue Gal nello stesso pollaio... possono anche convivere. Dopo i circa 7 milioni di euro con cui è stato premiato il nuovo Gal Terre del Po, in settimana è giunta la comunicazione che mette in disparte i brutti pensieri: anche il Gal Oglio Po Terre d’Acqua è stato destinatario di un contributo corposo, circa 5 milioni e mezzo di euro. La spaccatura, soprattutto politica, tra i due gruppi di azione locale aveva fatto discutere parecchio, e diviso le terre cremonesi e mantovane dell’Oglio Po. A passare nel nuovo ente, tra gli altri, anche Casalmaggiore e San Giovanni in Croce. Ora dunque la notizia della conclusione dell’istruttoria tecnica di Regione Lombardia sulle 16 richieste di finanziamento. Il contributo complessivo stanziato per il Psr (Piano di Sviluppo Rurale) 2014/20 ammonta a 64,4 milioni di euro. Il consigliere regionale Carlo Malvezzi approfitta dell’occasione per rintuzzare le critiche sul favoritismo politico nei confronti del Gal Terre del Po: «Un risultato straordinario destinato ai 15 comuni casalaschi e cremonesi e agli altri 27 partner che hanno deciso di investire su un progetto che consentirà di sviluppare il nostro territorio e di promuovere nel contempo anche investimenti privati. Per

Regione Lombardia questa scelta rappresenta un impegno economico di grandissimo rilievo in relazione all’importo complessivamente stanziato. Si tratta dell’ennesimo segno concreto di attenzione al sud della Lombardia e a quei progetti che possono effettivamente fungere da stimolo per l’economia locale». «Esprimo quindi – conclude Malvezzi - grande soddisfazione e i complimenti ai promotori per il progetto presentato. Con oggi spaziamo via tutte le polemiche e le strumentalizzazioni infondate alimentate da alcuni esponenti dalla sinistra cremonese nei confronti di Regione Lombardia. Nessuna volontà di discriminare il territorio casalasco per ragioni politiche. Al contrario si realizza un vero successo dal momento che tutti i comuni leader della nostra provincia che avrebbero potuto ottenere i finanziamenti ne hanno beneficiato, per altro con un finanziamento complessivo mai ottenuto in precedenza». L’obiettivo non è troppo nascosto, ecco quindi la risposta dell’altro consigliere regionale cremonese, sponda Pd, Agostino Alloni, che pure esprime soddisfazione ma non manca di ribadire critiche politiche alla maggioranza: «Esprimo soddisfazione per il fatto che la società costituita cui fa da capofila la Provincia di Cremona e che è stata denominata “Oglio Po Terre d’acqua”, sia stata inclu-

Tramonto sul Po nell’alluvione del 2014

sa, abbastanza a sorpresa, nel programma di finanziamento». Però... «Il collega Malvezzi fa apposta, e quindi racconta una bugia, a dire che è stato recuperato questo territorio grazie a un intervento della sua maggioranza. Perché si dimentica di dire che la Regione ha fatto uno scorrimento della graduatoria lasciando fuori altri tre territori, ovvero Val Trompia, Valle Camonica e Valsassina. Quindi non solo non cambia niente, ma la situazione a livello regionale si è addirittura aggravata, lasciando esclusi territorio molto

più vasti. In Consiglio regionale abbiamo votato una mozione di maggioranza in cui abbiamo costretto i colleghi a scrivere nel testo, in prima battuta, di impegnare la Giunta a cercare di rifinanziare tutti i progetti rimasti fuori. Invece, l’assessore regionale all’Agricoltura e la sua maggioranza hanno deciso di dichiarare non conformi alcune società costituite che in un primo momento rientravano nella graduatoria e poi far slittare quest’ultima, permettendo ai nostri territori di rientrare».

-. Il nuovo spettacolo teatrale verrà replicato (questa è almeno è la volontà), presso altri teatri e spazi analoghi adeguati, con priorità assoluta alla “prima” che si terrà a San Giovanni in Croce. Una sorta di gran finale teorico-pratico per tutto il cast partecipante dopo 4 anni di intenso percorso formativo. Ma c’è anche voglia di continuare, di creare o far nascere uno stimolante nuovo gruppo teatrale, che per ora sì è “stabilizzato” attorno alle 14 risorse umane. Un risultato non da poco, al quale per l'appunto si sono recentemente aggiunti due preziosi “giovani artisti” che hanno però già partecipato e condiviso un percorso formativo biennale da me condotto presso altre sedi con il successivo allestimento di mirate performace educativo-teatrali recentemente svoltesi nel circondario. I nominativi vari

partecipanti di A.A.A (di età ed estrazione socio-culturale varia, residenti locali e non) verranno successivamente comunicati, unitamente al progetto citato». Maglia chiude con i ringraziamenti: «Ringrazio i partecipanti per la stima e l’intensa passione teatrale/ culturale palesata verso il progetto formativo, il sindaco Asinari e l’Amministrazione Comunale, la Biblioteca e il parroco don Mario Binotto per il rinnovato sostegno al progetto, come pure i referenti della Fondazione Aragona presenti e disponibili sin dalla prima edizione di A.A.A, ai quali quest’anno non ci siamo rivolti per nostre difficoltà logistico-organizzative». Per ogni ulteriore informazione fare riferimento alla Biblioteca Comunale locale (0375/310279, email: biblioteca@comune.sangiovanniincroce.cr.it).

A Viadana la 6ª Fiera del libro dell’Oglio Po Oggi e domani al Mu.Vi., con l’adesione di enti pubblici, Pro Loco e associazioni culturali

La Società Storica Viadanese e l’Associazione Pro Loco di Viadana organizzano, sabato 5 e domenica 6 novembre, la 6ª edizione della Fiera del libro del territorio Oglio Po. L’evento si terrà quest’anno presso il Mu.Vi. di Viadana, sede scelta per gli ampi spazi disponibili per espositori, pubblico e presentazioni. Hanno aderito alla fiera numerosi e qualificati espositori tra cui enti pubblici, Pro Loco e associazioni culturali delle province di Mantova e Cremona. Ai visitatori, agli appassionati e agli studiosi sarà offerto quanto prodotto dall’editoria territoriale coinvolgendo le realtà che hanno promosso edizioni di

qualsiasi genere, quindi volumi e audiovisivi, inerenti ai comuni del distretto Oglio-Po. Nel pomeriggio di sabato e nella giornata di domenica, nella sala conferenze, ci sarà un ricco calendario di presentazioni di novità editoriali e tesi di laurea proposte dalle associazioni, dagli editori e da singoli autori. Tra i relatori anche studiosi noti nel territorio come Don Bruno Bignami profondo conoscitore di Don Primo Mazzolari che presenterà il libro “La parola ai poveri”, Roberto Fertonani, Patrizia Bocchi, Ernesto Flisi, Luigi Cavatorta, Giovanni Sartori. In programma anche visite guidate al Fondo Antico della Biblioteca “Luigi Parazzi”,

giornata delle forze armate PIADENA - L’Unione Lombarda dei Comuni di Piadena e Drizzona organizza per domani, domenica 6 novembre, la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. La manifestazione avrà il via alle ore 10 con un incontro presso il chiostro del palazzo municipale di piazza Garibaldi per la posa dei fiori alle lapidi dei caduti presso la sede comunale, il cimitero di Piadena e il cimitero del Vho. Alle 10,50 il corteo partirà per raggiungere la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, dove alle 11 si terrà la Santa Messa in onore dei Caduti di tutte le guerre. Alle 12 il corteo dalla chiesa si sposterà al monumento dei caduti per la posa della corona d’alloro, infine alle 12,20 è previsto il trasferimento presso il cimitero di Drizzona e la piazza di Castelfranco per il nuovo omaggio ai caduti. In chiusura di giornata, alle ore 17 presso la Sala Rossa del Museo Archeologico Platina verrà proiettato il film “20 sigarette” di Aureliano Amadei, cui è invitata tutta la cittadinanza.

il futuro dei distretti industriali

Avviamento all’Arte Attoriale, riprende mercoledì la quarta edizione A seguito della riunione avvenuta alcuni giorni fa, riprenderà mercoledì prossimo, 9 novembre, a San Giovanni in Croce la 4ª edizione di A.A.A (Avviamento all’Arte Attoriale). L’attività formativa proseguirà a cadenza settimanale (sempre di mercoledì) sino alla fine di febbraio dalle ore 20,15 alle 22,45, e sarà rivolta solo ai partecipanti delle passate edizioni. Eventuali nuove richieste di iscrizione verranno valutate singolarmente. I corsi si terranno nei locali dell’Oratorio e nella Chiesa di San Giovanni Battista. Al termine del percorso, tra marzo e maggio 2017 si preparerà l’allestimento di un testo teatrale che sarà proposto presso il Teatro Cecilia Gallerani. «Questa sostanzialmente la novità assoluta di questa edizione – afferma l’ideatore Jim Graziano Maglia

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al Museo Civico “A. Parazzi” e alla Sinagoga incompiuta di Viadana. La fiera gode del patrocinio di enti e istituzioni ed è un’opportunità per gli appassionati di lettura che vi potranno trovare libri nuovi e fuori commercio, non solo di storia locale ma anche romanzi, racconti, poesie, eccetera di autori del territorio compreso e attiguo ai due grandi fiumi. La manifestazione, organizzata in collaborazione con il Comune di Viadana ed il coordinamento delle Pro Loco del territorio Oglio Po, sarà inaugurata alla presenza delle autorità istituzionali e dei responsabili delle Associazioni locali oggi, sabato 5 novembre, alle ore

17. In concomitanza con la manifestazione si terrà una mostra sulla Prima Guerra Mondiale dal titolo “Maggio 1915: i viadanesi risposero”, un mercatino del libro usato e sarà presente una bancarella con castagne, castagnaccio e vin brulé. L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito.

VIADANA - Importante convegno oggi al Teatro Vittoria di Viadana sul tema “Sostenibilità e futuro dei distretti industriali di Viadana e di Casalmaggiore”, organizzato dalla Consulta Interprovinciale dell’Area Viadanese Casalasca presieduta da Ercole Montanari. Il convegno inizierà ale 8,45 per concludersi attorno alle 13. Il programma si aprirà con i saluti di Montanari e dei sindaci di Viadana Cavatorta e di Casalmaggiore Bongiovanni. Seguiranno relazioni su 4 sessioni: imprese (da parte di Francesco Bripi), lavoro (Vincenzo Ricciari), sviluppo sostenibile (Carlo Ronca e Mario Boroni Grazioli) e capitale umano (Andrea Zanlari). A mezzogiorno gli interventi programmati e le conclusioni dei presidenti delle Camere di Commercio Carlo Zanetti di Mantova e Giandomenico Auricchio di Cremona.

lara comi oggi a casalmaggiore Un volto noto del centrodestra sarà oggi in città per promuovere il no al referendum costituzionale. Si tratta dell’eurodeputata di Forza Italia Lara Comi, presente alle ore 17,30 al Caffé Royal di via Cavour, la quale nell’occasione parlerà anche di disoccupazione giovanile nel nostro paese, tema del suo recente libro “A.A.A. Lavoro Offresi”.

in mostra a dondolandoarte MARTIGNANA PO - L’Associazione Culturale DondolandoArte organizza presso la propria sede a Martignana la 7ª edizione del Festival fotografico in collaborazione con Colornophotolife. Oggi alle ore 18,30 ci sarà l’inaugurazione delle mostre, che rimarranno aperte fino al 27 novembre. Si tratta di: “Studio per silenzio #1” di Gina Alessandra Sangermano, “Dell’immaginario, del reale” di Michele Di Donato, “Veglia” di Enzo Crispino e “Hatelines: i muri dell’odio” di Marco Brioni. Il programma definitivo del Festival Colornophotolife presso la Reggia di Colorno si concluderà il 20 novembre. Da segnalare che oggi sarà disponibile un servizio navetta a partire dalle ore 17 che collegherà Colorno all’Associazione DondolandoArte, grazie all’Amministrazione Comunale martignanese. Infine, domani a Colorno, nella Sala del Trono della Reggia, Antonella Pizzzamiglio presenterà il suo libro “Leros il mio viaggio”; modererà il giornalista Christian Stocchi.


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La scelta adeguata assume un ruolo progettuale decisivo. Una buona piastrella deve esser resistente, antiscivolo e anti-incisione

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e finiture sono fondamentali nell’architettura d'interni: spetta dunque alla caratterizzazione di queste superfici, in termini di colore, materiale, texture, vibrazione alla luce e sensazioni tattili, determinare la personalità di un ambiente. Ecco che la corretta scelta di quello che sarà il nostro “red carpet” di casa, cioè il nostro pavimento, assume un ruolo progettuale decisivo e ciò perché il pavimento svolge numerose funzioni: oltre a uniformare la superficie di appoggio, può ampliare o viceversa rimpicciolire una stanza, farla sembrare più buia o più luminosa, attribuire il giusto risalto ai colori di mobili e complementi e infine divenire un prezioso trait d’union visivo per collegare più ambienti in successione. Inoltre una scelta errata relativa al pavimento crea notevoli problemi di manutenzione in quanto un pavimento delicato rischia di rovinarsi nel breve periodo, richiedendo una precoce sostituzione, oppure può richiedere notevoli pulizie e cure con ricadute dispendiose in termini di tempo e denaro. OGNI AMBIENTE HA IL SUO PAVIMENTO - Ogni ambiente della casa ha il suo pavimento ideale. Scegliendo il pavimento dobbiamo tenere conto ovviamente dei nostri gusti, ma resta fondamentale considerare le specifiche qualità di ciascun materiale, in termini di aspetto estetico, invecchiamento, resistenza all’usura e all’umidità, resistenza alle intemperie e facilità di manutenzione. Per l’ingresso e il soggiorno: per le zone di casa in cui si passa più spesso, si trasportano pacchi ingombranti e si tende a indossare le scarpe utilizzate all’esterno, è opportuno scegliere un materiale robusto e facilmente pulibile, quale il gres porcellanato o alcune pietre naturali come il basalto e il granito. Sono invece sconsigliabili materiali più delicati come il parquet, il cotto o il marmo. In bagno e in cucina: dove l’umidità tende a ristagnare, possiamo invece ripiegare sulla tradizionale ceramica, sul clinker o ancora sul gres. In ogni caso per non rinunciare al nostro materiale preferito, possiamo scegliere una piastrella che ripropone le venature del legno o del marmo, ottenendo un pavimento robusto, ma allo stesso tempo ben curato.

Pavimento, il red carpet della casa la misura. Per locali piccoli è consigliabile scegliere piastrelle di grandi dimensioni, in questo modo l’ambiente sembrerà più grande; allo stesso tempo e per la medesima ragione è meglio indirizzare l’attenzione verso colori chiari. Per creare un effetto scenografico in locali dalla forma quadrata si possono posare le piastrelle in diagonale: questa soluzione si presta perfettamente sia per locali più piccoli che per quelli più grandi. Per locali con soffitto basso è meglio ricorrere a piastrelle sottili e posate linearmente.

Nella camera da letto: si può alzare il tiro, optando per il cotto o il parquet. Quest’ultima scelta è anzi particolarmente indicata, perché il legno è un materiale molto rilassante e caldo. PER AMBIENTI ESTERNI - Per gli spazi esterni il ventaglio delle possibilità è sicuramente più ampio. Se infatti per le superfici di balconi, terrazzi e lastrici solari possiamo adottare ancora una volta piastrelle di gres, clinker o calcestruzzo, per la pavimentazione di cortili, rampe o vialetti pedonali e carrabili la scelta è praticamente infinita: autobloccanti per rampe carrabili e parcheggi esterni, pavimenti monolitici in calcestruzzo per cortili e vialetti, listoni di legno tropicale (il cosiddetto parquet decking) per gazebo e vialetti, cotto (purché adeguatamente trattato) per i marciapiedi esterni, ciottoli e scaglie di pietra per i cortili più rustici. INFLUENZA DELLO STILE D’ARREDAMENTO - La scelta del pavimento è influenzata soprattutto dallo stile dell’arredamento. Infatti, in un ambiente molto tradizionale, con travi a vista

accompagnato da elementi d’antiquariato, si ottengono ottimi risultati con un pavimento di marmo, alla veneziana, in cotto o cementine stampate tipiche dello stile liberty; mentre un’architettura decisamente contemporanea viene sottolineata adeguatamente da un pavimento monolitico in resina o in calcestruzzo, oppure da piastrelle in gres di grande formato e colori neutri come il nero, beige, sabbia o grigio antracite. Naturalmente è possibile giocare sul forte contrasto tra i materiali, osando soluzioni molto innovative in ambienti decisamente tradizionali: in questo caso occorre però saper prevedere l’effetto finale con precisione per evitare sensazioni troppo fredde o da rivista. CARATTERISTICHE DI UNA BUONA PIASTRELLA - In commercio esistono tantissimi prodotti che si adattano a ogni uso e funzione. Le caratteristiche che una buona piastrella deve avere sono: la resistenza, il fatto di esser antiscivolo e deve avere caratteristiche di anti-incisione. A seconda della destinazione d’uso, possiamo consultare la tabella PEI (5 livelli) si tratta di uno stan-

dard che definisce la resistenza all’abrasione superficiale della piastrella. Con la scala PEI si può misurare la capacità dello smalto della piastrella di resistere al calpestio senza perdere le caratteristiche estetiche originali. Livello 1: prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico leggero e senza sporco abrasivo, per esempio la camera da letto. Livello 2: prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico medio e un’azione abrasiva medio-bassa, esempio lo studio. Livello 3: prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico forte e a un’azione abrasiva media, come ingresso e cucina. Livello 4: prodotti destinati a traffico intenso, come ristoranti e uffici. Livello 5: prodotti destinati ad ambienti sottoposti a traffico molto intenso, come ad esempio le pavimentazioni di un centro commerciale o di una piazza. FORMA E MISURA DELLA PIASTRELLA - Dopo aver scelto la giusta tipologia di piastrella in base all’uso, sarà necessario determinare la forma e

MATERIALI - In base al materiale della tipologia di cottura le piastrelle sono le seguenti. Cotto: piastrella a pasta bianca o rossa (il colore dipende dalla composizione dell’argilla); la colorazione rossa è invece data dall’ossidazione di tracce di ferro. Monocottura: consiste nel cuocere supporto e smalto in un’unica passata in appositi forni a temperature di circa 1200 gradi; non priva di difetti a oggi viene considerata per i materiali a basso costo. Bicottura: la piastrella viene realizzata in due tempi, nel primo si cuoce l’impasto parzialmente, andando così a creare quello che viene comunemente chiamato biscotto, mentre in un secondo momento questo viene dipinto con smalti e passato alla seconda cottura. Grès porcellanato in massa: piastrella non smaltata ottenuta tramite un processo chiamato “pressatura”. Può assumere vari colori e texture in base ai componenti utilizzati nella composizione dell’impasto. La caratteristica principale è il bassissimo tasso di assorbimento dell’ acqua; il grès porcellanato più pregiato viene denominato “marmo di fabbrica”. Grès porcellanato smaltato: piastrella smaltata derivante da un processo simile alla monocottura, ma con caratteristiche finali tipo grès. Può assumere vari colori in base alle texture utilizzate nella fase decorativa a smalto. Questo processo si può considerare l’evoluzione tecnologica della monocottura.


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E’ diventato a tutti gli effetti un elemento caratterizzante dell’interior design. Le tre tipologie base sono il laminato, il prefinito e il pregiato massello

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ateriale dalle doti eccezionali, il legno è stato da secoli utilizzato per rendere più confortevoli gli ambienti, grazie alle sue caratteristiche di isolante termico e acustico, di grande elasticità e di resistenza, confermandosi uno degli elementi più apprezzati dell’abitare contemporaneo. Da questa premessa ecco che il parquet non è più un semplice rivestimento per pavimento, ma è diventato a tutti gli effetti un elemento caratterizzante dell’interior design. Protagonista assoluto delle nuove tendenze dell’abitare, il parquet riesce a regalare atmosfere calde e accoglienti. Una scelta oculata del parquet deve tener conto, oltre che dei fattori estetici e ambientali, anche di quelli morfologici del legno, materia viva che si adatta alle condizioni climatiche. Vanno rispettate quindi le condizioni di posa, optando per lo stile più adatto all’ambiente, e va tenuto conto del tipo di trattamento del legno, in modo da aver garantita la maggiore durata nel tempo con la minima manutenzione. Esistono molti tipi di parquet; parquet in legno massiccio, parquet con uno strato in legno nobile su un supporto di legno meno pregiato o su un multistrato o su un pannello di particelle a base di legno. In ogni caso resta di base che negli ambienti poco luminosi sono da preferire le essenze chiare; in caso di presenza di riscaldamento a pavimento meglio scegliere un parquet prefinito, più stabile e meno spesso: alcune essenze (doussiè, iroko, merbau, teak) sono più adatte per l’utilizzo anche nei bagni, cucine e appunto in caso di riscaldamento a pavimento. COLORI - A secondo dell’essenza che si sceglie, la gamma di parquet include colori, sfumature, finiture e venature in grado di adattarsi a ogni contesto. Comunque al momento

Parquet, non chiamatelo rivestimento

della scelta occorre tenere presente che il legno, a contatto con la luce, si ossida e cambia colore: spesso diventa più scuro o, nel caso del tek, più chiaro. I legni utilizzati per il parquet, indipendentemente dalla provenienza, offrono un’ampia gamma di scelta delle tonalità classificate in quattro categorie. Legni rossi: sono il merbau: essenza asiatica di colore bruno che con la progressiva esposizione alla luce tende a modificarsi; il Doussiè Africa: essenza dorata-rossiccia, che si presta a differenti usi, anche nel caso di pavimenti con riscaldamento a pannelli. Legni chiari: sono l’acero americano, è un legno di colore beige molto chiaro che presenta un livello di ossidazione molto basso; il faggio: essenza tipicamente europea, dalla tonalità rosata, che poco sopporta gli sbalzi di temperatura e quindi non è adatto a pavimentazioni con riscaldamento a pannelli; il rovere è un legno chiaro che, con il trascorrere del tempo, as-

sume una tonalità giallo paglierino, reagisce male all’umidità e alle variazioni di temperatura ed è anch’esso inadatto a pavimenti con riscaldamento a pannelli. Legni scuri: Il wengé-Panga: essenza africana particolarmente scura, non soggetta a cambiamenti di colore se esposta a raggi solari; il mutenye: essenza africana che si presenta in tonalità di colore diverse, dal marrone tendente al giallo fino ad arrivare al grigio tendente al nero. E’ un legno resistente, ma comunque non adatto al riscaldamento a pannelli radianti. Legni bruni: L’iroko è un’essenza proveniente dall’Africa, il suo colore giallo cambia con l’esposizione alla luce: è un’essenza particolarmente indicata per ambienti umidi, come bagni e cucine. Il teak è un’essenza color tabacco di provenienza sia asiatica che africana: è estremamente risistente all’umidità, tanto da essere impiegato nel settore nautico; l’Afrormosia: essenza africana legger-

mente olivastra, resistente alle escursioni e pertanto ideale anche per pavimenti con riscaldamento a pannelli.

L’ALTERNATIVA, IL PARQUET LAMINATO - Il parquet laminato è un’alternativa economica al parquet, ha un supporto in fibre e colla, e una sottile pellicola plastica a stampa digitale riproduce fedelmente le essenze del legno. Per la sua composizione, il laminato è resistente all’abrasione, alla luce e al calore, è duraturo e mantiene finitura e colore inalterati. Facile da posare (con posa a incastro), richiede scarsa manutenzione. Indeformabile all’umidità, è adatto per bagni e cucine. Due sono le principali tipologie di parquet laminato. Parquet laminato HPL (High Pressure Laminated): formato da una serie di carte impregnate e compatte mediante pressatura ad alta temperatura, che garantisce maggior compattezza e resistenza a urti e usura.

Parquet laminato DPL (Direct Pressure Laminated): ha lo strato decorativo pressato sul supporto, è più economico, ma allo stesso tempo meno resistente; lo spessore medio è di 7/8 mm.

PARQUET PREFINITO - Il parquet prefinito rappresenta un'altra soluzione per risparmiare e per toccare comunque del vero legno. In liste di ogni essenza e formato, già levigate e verniciate, il parquet prefinito, a due o tre strati, è la soluzione parquet veloce e a prezzi inferiori rispetto al tradizionale, ha tempi brevissimi di posa in opera e non ha fasi di levigatura. Garantito il livello estetico, il parquet prefinito assorbe i movimenti naturali di assestamento del pavimento, garantendone la stabilità. Il supporto che assicura l’indeformabilità del prodotto può essere a due o a tre strati incollati di legno povero (generalmente betulla, abete o pioppo), oltre allo strato nobile in essenze diverse, da 2,5 a 16 mm di spessore.

IN LEGNO MASSELLO Fornito grezzo, da levigare e lucidare dopo la posa, il parquet massello mantiene intatta negli anni la sua bellezza. Il parquet massello o tradizionale ha una composizione in puro legno nobile con spessori che variano da 12 a 22 mm. Le liste, in una vasta gamma di dimensioni e di specie legnose, vengono fornite allo stato grezzo, ossia da levigare e lucidare dopo la posa e prima di essere calpestate. I prezzi del parquet massello e i tempi per la posa, la levigatura e la verniciatura sono maggiori rispetto a un parquet prefinito: occorre attendere almeno 40 giorni prima dell’utilizzo del pavimento. Per questo motivo il massello rappresenta solo il 30% della quota del mercato del parquet. Consigliato in abitazioni di un certo prestigio o agli amanti della qualità tout court, può essere sottoposto per la manutenzione a più levigature, in media ogni 10 anni (con la levigatura il parquet perde circa 1 mm di spessore) per cancellare le tracce di usura.


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E’ un materiale antico che non passa mai di moda. Le sue radici affondano nella tradizione rurale italiana

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l cotto fa parte della tradizione italiana rurale: è un materiale antico che non passa mai di moda, un materiale semplice e di grande fascino usato in anni passati in molti cascinali di campagna come pavimentazione per rivestire interni, fienili e spazi aperti. Esso è un materiale edile di produzione artigianale o industriale atto a rivestimento, ottenuto da un particolare trattamento e cottura dell'argilla. A seconda del tipo di argilla utilizzato, lo spettro cromatico può variare dall'ocra gialla al rosso amaranto. In ogni caso il cotto è tra i materiali più impiegati in edilizia, merito del suo grande valore estetico e della sua altissima resistenza. E proprio per le sue origini, il cotto di recupero delle vecchie pavimentazioni dei cascinali di campagna ha un fascino impareggiabile, che racconta il trascorrere del tempo. Se avete modo di recuperarne qualcuno sfruttate l’occasione per creare un elemento di arredo da usare all’interno della nuova abitazione, come panca, per il camino, come ripiano d’appoggio per la televisione o magari per la vasca da bagno.

Cotto, il fascino intramontabile

LAVORAZIONE - Il cotto deriva dalla lavorazione e dalla cottura dell'argilla: quest'ultima viene estratta dalle cave e, in base al luogo di estrazione, è possibile avere tinte e caratteristiche completamente differenti. L'argilla viene lavorata insieme all'acqua, così da ottenere un impasto che poi viene versato all'interno di stampi di vari forma e dimensione. Per far stagionare l'impasto creato, esso viene lasciato all'azione degli agenti atmosferici, soprattutto del sole, così da essere facilmente modellato, ciò avviene mediante degli stampi, così da conferire all'impasto la forma desiderata. Le sagome di argilla così ottenute vengono inseriti all'interno di forni che, raggiungendo altissime temperature, garantiscono la cottura e consentono di consolidare la forma delle mattonelle in cotto. Terminata la cottura, le forme sono pronte per l'essiccatura che solitamente impiega 2/3 giorni. Sistemate in cataste, le mattonelle sono pronte per essere commercializzate; l'azione naturale del calore e del sole consente di far perdere l'eventuale umidità ancora presente all'interno.

COTTO INDUSTRIALE - Rispetto al materiale precedente, il cotto industriale viene realizzato con particolari tecnologie di lavorazione ed estrusione che permettono di mantenere la differenza tra una piastrella e l’altra, garantendo anche le caratteristiche di resistenza e assorbimento di una piastrella moderna. Lo spessore in questo caso è minore rispetto al precedente: circa 1,5 cm. La fuga consigliata è di 5 mm, dimensione che può essere comunque ridotta.

COTTO ARTIGIANALE - Molte aziende propongono un prodotto che

FORMATI - Il formato da pavimento più comune e tradizionale è il 30×30 cm.

richiama le tradizionali lavorazioni manuali, retaggio della civiltà contadina, rinnovando però le tecniche di estrazione e di cottura dell’argilla per garantire un materiale adatto all’abitare moderno. Queste formelle sono solitamente elementi corposi, con uno spessore che si aggira attorno ai 3 cm e, se messi a pavimento, necessitano di una fuga larga circa 5 mm.

Il mercato offre misure anche più piccole, sempre tendenzialmente quadrate. Ci sono poi le formelle esagonali e le pianelle rettangolari 30×60 cm o 15×30 cm. A questi elementi si aggiungono i mattoni, le tavelle, i tavelloni e gli elementi decorativi come i listelli o gli elementi d’angolo. La posa può essere in diagonale, lineare a correre o sfalsata, e nel caso delle pianelle può essere anche a spina di pesce. COLORAZIONI - La colorazione stonalizzata e rustica di un vero cotto fatto a mano, dove ogni pezzo è diverso dall’altro, è purtroppo irripetibile sia per la natura della sua argilla che per l’invecchiamento conferitogli dal tempo. Molte aziende riescono però a riproporre le tonalità delle formelle artigianali: da quella più rossa, calda e intensa, a quella più ocra, rosata o paglierina. Molto dipende dall’ossido di ferro contenuto nell’argilla utilizzata: una maggiore quantità darà origine a un cotto più rosso.

ANCHE PER ESTERNI - Non è possibile inglobare in un unico raggruppamento il cotto. Le mattonelle per interni non possono essere impiegate per la pavimentazione o per i rivestimenti degli ambienti esterni, poiché risulterebbero troppo delicate e incapaci di resistere alle intemperie degli agenti atmosferici. Inoltre i carichi ai quali il cotto per esterno è abituato e temprato non sono i medesimi per il cotto da interni, il quale è indicato per carichi meno pesanti: il cotto per esterni è dotato di un'ottima resistenza al calpestio e all'usura, entrambe caratteristiche che si ritrovano anche in quello per interni, ma con valori differenti. Oltre alle caratteristiche meccaniche, il cotto per esterni è scelto per le sue forme e dimensioni: i luoghi all'aperto ospitano il cotto con dimensioni molto più grandi e le mattonelle sono dotate di uno spessore maggiore rispetto a quelle impiegate per i rivestimenti interni. Anche se il cotto per esterni è caratterizzato da un'estetica molto simile a quella per interni, il primo

se ne distacca, soprattutto per i trattamenti di finitura superficiale (ciò dipende fortemente dalla destinazione d'uso). MANUTENZIONE - Il trattamento di protezione successivo alla posa e alla levigatura consiste nel passaggio di uno straccio con il prodotto chimico (tipo acido tamponato) che va steso puro e che disgrega i residui calcarei inevitabili della posa. Lasciato asciugare bene (dato che i residui calcarei si notano solamente se asciutti, perché sbiancano), per ravvivare l’originale ceratura, viene fornito dalla casa madre un prodotto manutentivo che si stende puro, semplicemente con straccio. Si bagna l’intera superficie e non importa se il prodotto viene steso in maniera non perfettamente uniforme. Quest’ultimo procedimento potrà essere utilizzato anche per la manutenzione a lungo termine: ripetuto circa ogni 6/12 mesi, permetterà di mantenere inalterate le caratteristiche tecniche e la resa estetica del vostro pavimento.


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Il top protagonista della cucina

Spicca tra gli elementi fondamentali per dare carattere e funzionalità allo spazio domestico. La pulizia è la caratteristica determinante

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a definizione del progetto cucina vive di due momenti fondamentali: la scelta del prodotto in base alle sue declinazioni estetico-funzionali e il modo di utilizzarlo, espresso attraverso gesti e ritualità che valorizzano e personalizzano l’ambiente. In ogni caso i rivestimenti per la cucina sono una scelta essenziale sia per dare carattere allo spazio sia per la funzionalità: i rivestimenti ideali per una cucina moderna sono quelli che rendono il suo utilizzo e la sua pulizia quotidiana sempre più semplice. TOP – Il vero protagonista della cucina è il top. C’è stato un tempo in cui il granito sembrava essere l’unico materiale, ma da qualche anno la scelta dei materiali per i piani della cucina si è ampliata e i designer sperimentano sempre nuove soluzioni con corian, acciaio e cemento. Qui di seguito alcune soluzioni per fare la scelta giusta. Top in quarzo: uno dei materiali più utilizzati, un materiale robusto ed elegante: è estremamente duro e resistente, per cui è una scelta certamente durevole. Il piano cucina in quarzo è anche facile da pulire (bastano acqua e sapone) ed è disponibile in una vasta gamma di colori. Unico difetto del top in quarzo è che questo materiale non è così tollerante al calore rispetto ad altri materiali, anche se le novità in commercio tendono a porre rimedio. Top in cemento: è la scelte più in voga in questo momento. Questi piani da lavoro sono resistenti, antigraffio e resistenti al calore ed è possibile personalizzare il piano con forme e consistenze a seconda del look della cucina. Alcuni svantaggi del top in cemento sono il peso consistente e la sensibilità alle macchie e ad alcuni liquidi acidi. Top in vetro: sono resistenti al calore, non si macchiano facilmente e non essendo il vetro un materiale poroso è una scelta decisamente igienica. Negli ultimi anni i piani da lavoro in vetro sono molto di moda, forse perché sono ideali in ambienti moderni e in cucine di tutte le dimensioni. Sono resistenti al calore, non si macchiano facilmente e non essendo il vetro un materiale poroso è una scelta molto igienica. Da considerare in certi frangenti la delicatezza del materiale, anche se gli ultimi modelli offrono soluzioni sempre più resistenti.

Top in acciaio: sono resistenti alle macchie e al calore. Non essendo una superficie porosa, l’acciaio è igienico e facile da pulire, ma come il vetro, mostra anche ogni singola impronta digitale. Top in pietra lavica: la scelta di realizzare i top della cucina in pietra lavica sta riscuotendo molto successo nell’ultimo periodo. I piani da lavoro in pietra lavica sono quasi impermeabili alle macchie, al calore e ai graffi, ma poiché è una scelta all’ultima moda è una delle opzioni più costose. Top in corian: ha straordinarie proprietà di resistenza e di flessibilità e può essere plasmato per realizzare le forme

più diverse e particolari, adattandosi perfettamente, grazie anche alla vasta gamma di colori e finiture disponibili, sia agli ambienti classici che a quelli moderni. Il corian è un materiale ricavato da una sapiente miscela di minerali naturali, pigmenti e polimeri acrilici. Esso ha straordinarie proprietà di resistenza e di flessibilità e può essere plasmato per realizzare le forme più diverse e particolari. Proprio per questi motivi il corian è uno dei materiali più diffusi per i piani da cucina, grazie all’eccellente resistenza a macchie e abrasioni unita ad un’estrema facilità di pulizia proprio per l’assenza di porosità.

Top in legno massello: prevalentemente legno massello di castagno e abete stagionato, la finitura del legno può essere scelta dal cliente in base al proprio gusto, con la protezione trasparente che protegge superficialmente il piano in legno per evitare contatto diretto con acqua e liquidi in generale. Belli e caldi, i piani in legno possono essere utilizzati anche come isola cucina, il legno conferisce un aspetto unico all’ambiente: per rinnovare la cucina basta anche cambiare solo il piano di lavoro. Per chi vuole il massimo di resistenza e impermeabilizzazione, esiste il trattamento resina-

to con resina epossidica trasparente, sia nella versione lucida che opaca. La resina epossidica conferisce al legno una solidità e durezza unica, non subisce variazioni termiche e non assorbe la luce. PAVIMENTO - Il pavimento della cucina deve rispettare soprattutto il criterio della praticità e della pulizia. In cucina l’ideale è il gres porcellanato che con le sue mille soluzioni può creare continuità con il resto del pavimento della casa, pensiamo ad esempio al parquet. Ci sono poi i pavimenti in cotto adatti soprattutto per cucine in muratura e quelle rustiche. I pavimenti in resina a lungo andare a contatto con l’acqua possono deteriorarsi, ma alcune aziende producono anche agglomerati di resine ideali. Il parquet non è sicuramente consigliato, se non altro per i lavaggi e i graffi. L’unico tipo di parquet più resistente è quello industriale trattato. PARETI - Per un lungo periodo in cucina si è fatta tabula rasa di rivestimenti, preferendo pareti colorate e vernici lavabili. Oggi in cucina si può davvero spaziare con la fantasia, grazie alle tante soluzioni dei rivestimenti: ci sono quelli in pasta bianca, le tante fantasie del gres porcellanato, la vernice lavagna oppure delle carte da parati molto divertenti, magari da applicare solo su una parete.


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Speciale Carne

Sabato 5 Novembre 2016

Sicuramente è un alimento a elevato valore nutritivo e contiene elementi scarsamente reperibili come ferro, zinco, selenio, niacina e riboflavina

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arne sì o carne no? Il tema è sicuramente al giorno d’oggi al centro di un acceso dibattito. Qui di seguito alcuni spunti per provare, in parte, a fare chiarezza. Almeno un milione e mezzo di anni fa, ovvero da quando l’uomo ha integrato la propria dieta a base di vegetali con l’assunzione di carne, si è verificata una grande svolta evolutiva per l’umanità: lo sviluppo e la diffusione delle attività di caccia e la disponibilità dei nutrienti della carne hanno infatti promosso lo sviluppo cognitivo, fisiomorfologico e anatomico dell’uomo rendendolo più adatto ai lunghi spostamenti e permettendogli di esplorare e colonizzare nuove aree. Oltre 10.000 anni orsono, quindi, l’uomo ha cominciato a sostituire la sua azione ‘predatrice’ nei confronti dell’ambiente con il sistematico allevamento del bestiame, e l’attività di raccolta con la coltivazione del terreno, dando inizio alle prime forme di civiltà: le prime zone interessate all’allevamento furono le stesse che videro la nascita dell’agricoltura. Da millenni, gli animali rappresentano una risorsa alimentare ed energetica importantissima per l’uomo: il pollo, ad esempio, fu probabilmente addomesticato circa 6000 anni fa nella piana dell’Indo ed era sicuramente presente nell’antico Egitto intorno al XIV secolo a.C. VALORE NUTRIZIONALE - La carne è un alimento dall’elevato valore nutritivo, poiché è una fonte primaria di alcuni nutrienti e micronutrienti solitamente assenti (come la vitamina B12), o scarsamente reperibili (ferro, zinco, selenio, niacina e riboflavina) nei prodotti di origine vegetale. In generale, l’apporto calorico dei tagli di carne più consumati, può variare da meno di 100 a oltre 150 chilocalorie, con un valore medio di circa 120 chilocalorie per 100 g (valori più elevati si riscontrano in diverse frattaglie e nei salumi meno magri): ogni specie fornisce dei tagli magrissimi e altri più grassi. La sapiente selezione delle specie da parte degli allevatori e l’attenzione alla qualità dell’alimentazione animale hanno consentito negli ultimi anni una forte riduzione del contenuto in grassi della carne, che ne vede il contenuto talvolta persino dimezzato. Per la sua composizione in nutrienti, la carne è una fonte alimentare di amminoacidi essenziali, vitamine e minerali, micronutrienti fondamentali in forma più facilmente as-

Carne a tavola, il dibattito è acceso

similabile (come ferro e zinco), o esclusiva (vitamina B12) rispetto alle fonti vegetali. L’uomo ha necessità di assumere tutti gli amminoacidi essenziali in quantità sufficienti al suo fabbisogno, poiché solo con un apporto corretto l’organismo sarà in grado di sintetizzare tutte le proteine necessarie per il suo corretto funzionamento. CONSUMI - Secondo quanto indicato dalla Piramide Alimentare Italiana, è possibile scegliere di consumare carni bianche e rosse fino a 5 volte a settimana, dando preferenza ai tagli più magri, mentre le carni stagionate sono indicate fino a 3 volte a settimana, in porzione da 50 g, ciascuna corrispondente a circa 3 fette di prosciutto o 6 di bresaola o salame. Ai fini di una corretta alimentazione, ogni settimana è possibile mangiare fino a 500 g di carne e fino a 150 g di

salumi o altre carni conservate. La quantità di carne rossa consumata mediamente dagli italiani (intesa come carne fresca bovina, suina, ovina e caprina, peso a crudo), pari a circa 440 g a settimana, è in linea con le raccomandazioni che indicano, ai fini della prevenzione, un consumo settimanale di 425-710 g (peso crudo, corrispondenti a 300-500 g di prodotto cotto). È da evidenziare, inoltre, come gli studi che hanno maggiormente contribuito a tali raccomandazioni ‘restrittive’ provengano principalmente da Paesi come USA e Australia, nei quali il consumo di carne e derivati è rappresentato da prodotti qualitativamente diversi da quelli italiani (basti pensare al bacon, che viene spesso consumato fritto, o agli hot dog). DOSSIER ITALIANO – “Il ruolo della carne in un’alimentazione equilibrata e

sostenibile” è un nuovo dossier tutto italiano, realizzato con il contributo di un team multidisciplinare di esperti con l’obiettivo di fare chiarezza ed esprimere una posizione oggettiva su questa tematica. Molte sono infatti le considerazioni, le sfumature e gli aspetti del dibattito sempre più vasto che riguarda la carne: dal suo ruolo nutrizionale e culturale, alla sicurezza alimentare, fino a considerare il suo impatto ambientale e le recenti evoluzioni nel quadro normativo che riguarda il benessere animale. Nel dossier è emerso che l’elevato apporto proteico, nonché di minerali quali ferro e zinco in forma altamente biodisponibile, sono le principali caratteristiche nutrizionali di carne e derivati. Inoltre, apportano vitamina B12, irreperibile negli alimenti vegetali ed essenziale durante tutte le fasi

della vita. Come accade per ogni alimento, anche per la carne è necessario assumerne una quantità adeguata: il peso di una porzione dipende dall’alimento (carne = 100g; salumi = 50g), e una buona frequenza di consumo potrebbe essere 4-5 volte a settimana per le carni, 1-2 volte per i salumi. Si rivela particolarmente benefica la concomitante assunzione, durante il pasto, di prodotti di origine vegetale quali cereali (meglio se integrali), verdure e frutta. È emerso inoltre che oggi, grazie a un’attenta selezione delle specie allevate e a tecniche di allevamento innovative, la carne italiana risulta avere una quantità di grassi molto diminuita rispetto al passato, al punto che la distinzione tra carni bianche (più leggere) e carni rosse (grasse) può essere considerata ormai un vecchio preconcetto.


Speciale Carne

Sabato 5 Novembre 2016

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Non solo fumo, ma anche arrosto

Alcuni buoni motivi per consumare carne, come confermano gli esperti. Il sistema made in Italy è riconosciuto e apprezzato a livello internazionale

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on solo fumo, ma anche arrosto! La stragrande maggioranza degli esperti conferma che la carne fa bene. Certo, meglio un petto di pollo che una salsiccia alla brace, ma in giuste quantità e senza eccedere si può mangiare e specialmente gustare tutto. Anche se vegani e vegetariani sono in netta crescita, in Italia il 92% è onnivoro e continua a seguire un regime alimentare ispirato al modello mediterraneo. Stando al parere positivo emesso, su richiesta del Ministero della Salute, dal Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare, la carne è “un’importante fonte di proteine ad alto valore biologico e di altri nutrienti essenziali per la vita, soprattutto in alcune fasce d’età e condizioni di salute”. Abbiamo qui raccolto alcuni consigli fondamentali per consumare al meglio la tanto temuta e discussa carne. 1) MANGIARE CARNI ROSSE CON ALIMENTI CONTENENTI VITAMINA C - L’aggiunta di succo di limone in un piatto a base di carne o il consumo di un frutto a fine pasto grazie al contenuto in vitamina C, come per esempio agrumi, kiwi, fragole, pomodori e peperoni, a patto di consumarli crudi, non solo facilita l’assorbimento del ferro libero presente nella carne rossa, come accade per i vegetali, ma neutralizza i rischi legati a sostanze potenzialmente dannose dovute alla non corretta cottura o a sostanze utilizzate in alcune trasformazioni alimentari. 2) EFFETTO ANTI-FAME – La carne è un’alleata preziosa della linea. Grazie al suo elevato effetto saziante e al basso contenuto calorico, la carne favorisce la soppressione della grelina, l’ormone che stimola la fame, provocato dalla digestione delle proteine. Per stare attenti alla propria forma fisica è importante preferire un taglio di carne magro come il filetto per le carni rosse, il prosciutto per il suino e il petto di pollo per quelle bianche. Una recente ricerca ha esaminato l’effetto delle proteine della carne suina ed è stato dimostrato che un pasto a medio o alto contenuto di proteine derivate dalla carne suina diminuisce la sensazione di fame. 3) COTTURA AL VAPORE - Grazie al vapore gli alimenti mantengono quasi inalterate le loro proprietà nutritive,

non si perdono così le vitamine e i minerali preziosi di cui la carne è molto ricca. 4) PADELLE ANTIADERENTI - La cottura a temperature elevate o a diretto contatto con una fiamma, come il barbecue o la frittura, soprattutto se prolungata, produce invece diversi tipi di sostanze chimiche cancerogene, come gli idrocarburi policiclici aromatici e le ammine aromatiche etero cicli, un rischio che non insorge con l’utilizzo di padelle antiaderenti di buona qualità. 5) CARNE 3-4 VOLTE A SETTIMANA - C’è spesso molta confusione sulle quantità corrette per un consumo ideale di carne: all’interno di una dieta equilibrata si può consumare una por-

zione da 70-100g di carni rosse e/o bianche 3-4 volte la settimana e 50g di salumi 1-2 volte la settimana. 6) FERRO PER OTTIME PRESTAZIONI SPORTIVE - La carne gioca un ruolo fondamentale nell’alimentazione degli sportivi in quanto importante fonte di ferro altamente assimilabile: una buona nutrizione aiuta ad allenarsi duramente e a recuperare in fretta. Il consumo di proteine stimola la sintesi proteica muscolare e l’accrescimento muscolare. È meglio privilegiare alimenti che contengono proteine di alta qualità, come carne, pesce, legumi, uova o latte. Dovrebbero essere consumati regolarmente durante il giorno e in particolare subito dopo l’esercizio,

per massimizzare la sintesi delle proteine, aiutare il mantenimento dei muscoli e riparare i tessuti danneggiati. Emoglobina e mioglobina forniscono ossigeno ai tessuti durante l’attività sportiva. Ecco perché, quando si ha carenza di ferro viene portato meno ossigeno ai muscoli con conseguente minori prestazioni sportive. 7) EVITARE GLI ECCESSI - Sono gli eccessi quelli da evitare e questo vale per tutto e per tutti gli alimenti. Chi elimina cibi di origine animale dalla propria alimentazione rischia di incorrere in gravi carenze nutrizionali che, soprattutto nei bambini e negli anziani, potrebbero compromettere la salute fisica e cognitiva. I nutrienti a rischio di

carenza sono la vitamina B12, la vitamina D, gli acidi grassi omega3, il calcio, il ferro e lo zinco. I vegani in particolare sono a rischio di carenze anche delle vitamine del gruppo B e di iodio. E per gli affettati? Vale la stessa regola. Il suggerimento è di consumare salumi una volta alla settimana, nella porzione di 50 grammi. 8) MADE IN ITALY – In Italia la sicurezza è garantita da una rigorosa normativa e da un sistema sanitario tra i più strutturati e ammirati a livello internazionale, grazie ai circa 4500 veterinari ufficiali che ne fanno parte, con ispezioni e controlli quotidiani non solo sul prodotto finito, ma su tutta la filiera produttiva.


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Salute

Sabato 5 Novembre 2016

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di Giulia Sapelli

a preso il via il 3 novembre e proseguirà fino al 2 dicembre la campagna di vaccinazione antinfluenzale gratuita per tutti i propri residenti, appartenenti alle categorie a rischio. «L’influenza è una malattia acuta respiratoria dovuta all’infezione da virus influenzali» spiega il direttore sanitario dell’Ats della Val Padana Simonetta Cinzia Bettelini «e rappresenta un problema di sanità pubblica rilevante a causa dell’elevata contagiosità nella popolazione e delle possibili complicanze che possono insorgere proprio nei soggetti a rischio. La vaccinazione anti-influenzale è, dunque il mezzo disponibile più efficace e sicuro per prevenire la malattia ed è fortemente raccomandata per tutte le persone con età superiorea 65 anni e per le persone a rischio di complicazioni secondarie a patologie. Nelle persone anziane, negli adulti e nei bambini affetti da malattie croniche che, pur vaccinati, dovessero ammalarsi, il vaccino protegge efficacemente dalle complicanze e riduce fino all’80% la probabilità di ricovero in ospedale o di morte». Le categorie di persone a cui la vaccinazione viene offerta gratuitamente sono: soggetti di età pari o superiore ai 65 anni (nati nell’anno 1951 e precedenti); bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza; bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale; donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; individui di qualunque età ricoverati in strutture sanitarie e sociosanitarie per lungodegenti; medici e personale sanitario di assistenza; familiari e contatti di sogget-

Fino a venerdì 2 dicembre vaccinazioni antinfluenzali gratuite

Al via la campagna vaccinale per i soggetti più a rischio

ti ad alto rischio; forze di polizia, Vigili del fuoco; lavoratori a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (nella fattispecie: allevatori, addetti alle attività di allevamen-

to, addetti al trasporto animali vivi, macellatori e vaccinatori veterinari pubblici e libero professionisti) previa presentazione di attestazione dimostrante l’appartenenza ad uno dei suddetti servizi.

Laser mini-invasivo: nuova tecnologia per sconfiggere i calcoli urinari

AG. MATRIMONIALE ELISABETTA Mi presento: sono Massimo 51enne separato, moro con occhi azzurri, davvero un bel ragazzo, slanclato, responsabile di ditta, amante dello sport, ballo liscio. Mi definiscono una persona dolce. rispettoso, educato, semplice, cerco una compagna di aspetto gradevole, sincera, Intenzionata seriamente scopo amicizia poi si vedrà. Non andare a caso: scegli i professionisti: 20 anni di esperienza e professlonalltà. 333 9576575 • 0372 1876036, via Morsenti n.4 AG. MATRIMONIALE ELISABETTA Salve a tutte sono Marco ho 58 anni. Separato vivo solo, brizzolato con occhi neri, slanclato, responsabile di dltta, una persona dolce, sensibile, tranquillo, amante della musica, sport, bicicletta, vlaggi, mare, montagna, camminate, caratterialmente un po' timido, sincero, educato, cerca una compagna di aspetto gradevole max di età soggettivo scopo amicizia eventuale convivenza. Non andare a caso: scegli i professionisti: 20 anni di esperienza e professionalità. 333 9576575 • 0372 1876036, via Morsenti n.4 AG. MATRIMONIALE ELISABETTA Slanciata, affascinante 61enne, bionda con occhi azzurri, laureata, vedova, davvero una bella donna, flne, elegante, educata, amante del viaggio, mare, montagna, musica, lettura, sport teatro, caratterialmente mi definisco una persona sensibile, diretta, sincera, cerca un compagno di pari requisiti anche diplomato, di amicizia eventuale convivenza. Non andare a caso: scegli i professionisti: 20 anni di esperienza e professlonalltà. 333 9576575 • 0372 1876036, via Morsenti n.4 AG. MATRIMONIALE ELISABETTA Una donna splendida 74enne vedova bionda con occhi chiari, il viso di una ragazzina, caratterialmente allegra, vivace, solare, dinamica, determlnata, amante del viaggio, cinema, ballo, teatro, musica, cerca un compagno di età adeguata, di aspetto gradevole, allegro buono d'animo intenzlonato seriamente scopo amicizia, eventuale convivenza max 75enne. Non andare a caso: scegli i professionisti: 20 anni di esperienza e professlonalltà. 333 9576575 • 0372 1876036, via Morsenti n.4

«Gli effetti collaterali della vaccinazione» rassicurano dal Dipartimento Medico dell’Ats della Val Padana «sono rari e di scarsa entità. I più comuni sono arrossamento, gonfiore e dolore nel punto di iniezione, malessere generale e febbre leggera di breve durata. Eccezionalmente si possono verificare reazioni allergiche, come orticaria e asma, che si manifestano in genere subito dopo la vaccinazione nelle persone con ipersensibilità nota a componenti del vaccino; disturbi neurologici minori come parestesie e nevralgie». In Italia il momento più opportuno per vaccinarsi è da fine ottobre a fine novembre poiché i virus influenzali mostrano la massima attività tra l’inizio di gennaio e marzo. Si sconsiglia tuttavia di vaccinarsi con molto anticipo perché l'immunità data da questo vaccino declina nell'arco di 6-8 mesi e, quindi, si potrebbe rischiare di essere solo parzialmente protetti nel periodo più pericoloso (gennaio – febbraio- marzo). Le vaccinazioni vengono effettuate presso gli ambulatori di sanità pubblica del distretto ex Asl di appartenenza, oppure dal proprio medico o pediatra di famiglia. Il calendario vaccinale per le province di Mantova e Cremona, suddiviso ancora secondo l’impostazione distrettuale ex ASL, per facilitare la comprensione da parte dell’utenza, con tutti i dettagli di giorni, orari, indirizzi e numeri utili da contattare, è disponibile sul sito www.ats-valpadana.it.

La dottoressa Annalisa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista

Gentilissima dottoressa Subacchi volevo chiederle se è possibile capire scientificamente l’intolleranza al glutine. Inoltre se non sono celiaco e consumo glutine potrei accusare pesantezza durante l’attività fisica? Grazie Marco

All'ospedale Oglio Po i calcoli si sconfiggono grazie alla tecnologia del nuovo laser ad olmio, efficace e mininvasivo. Alcuni giorni fa, per la prima volta, l’equipe composta da Luigi Benecchi (urologo), Emanuele Gabba (anestesista), Giordana Marchini e Valentina Lodi Rizzini (infermiere), ha eseguito una delicata operazione per un calcolo ureterale ostruente, con l'utilizzo di un potente laser ad olmio. Il laser, installato da poco presso l’ospedale di Oglio Po, è uno strumento innovativo, utilizzato in tutte le strutture all’avanguardia in ambito urologico. «La calcolosi urinaria, oltre a causare improvvise coliche reno-ureterali, - spiega Carlo Del Boca (direttore UO Urologia Asst di Cremona) - può determinare infezioni e

ostruzioni delle vie urinarie, con successiva riduzione della funzione renale. Grazie a questo nuovo laser, l’invasività dell’intervento è ridotta al minimo: i calcoli ureterali ostruenti si frantumano e polverizzano per via endoscopica. Anche i tempi di recupero per il paziente migliorano notevolmente». Non solo calcoli, il laser ad olmio permette al chirurgo di trattare anche le neoplasie superficiali della vescica e delle vie escretrici superiori; la stenosi dell'uretra, del giunto pielo-ureterale fino ad arrivare al trattamento di patologie prostatiche. Nella foto da sinistra: Emanuele Gabba (anestesista), Valentina Lodi Rizzini (infermiera), Daniele Guareschi (coordinatore infermieristico sale operatorie), Luigi Benecchi (urologo), Giordana Marchini (infermiera).

Gentilissimo Marco, grazie per avermi contattato. La celiachia, o allergia al glutine, si può diagnosticare in diversi modi. Si parte con uno screening genetico per la ricerca degli HLA , semplicemente un nome scientifico che individua i geni responsabili della predisposizione alla celiachia. Se il test è positivo si procede all’esame ematochimico per l’individuazione degli anticorpi prodotti dall’introduzione del glutine fino ad arrivare all’ultimo test, il più invasivo, la gastroscopia con prelievo dei villi intestinali per valutare il grado della malattia celiaca. Da questo si evince che sono se si è geneticamente predisposti si procede con gli altri due test invasivi. Chi non è celiaco può consumare glutine senza problemi. L’unico difetto del glutine, colla in greco, trattiene liquidi, quindi l’appesantimento sportivo potrebbe derivare da ciò. Può sostituire od alternare cereali con glutine ( frumenti) con cereali senza glutine ( quinoa, grano saraceno amaranto) e con alimenti a basso contenuto glutine ( farro).

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OGNI LUNEDì ORE 20.20

In replica il martedì ore 14.30 ed il sabato ore 19.00

canale 99 del digitale terrestre

cultura&spettacoli

La Radisi da oggi in mostra

Dal 5 al 13 novembre, la sala Tortini della Biblioteca Comunale di San Daniele Po ospita la personale della cremonese Elena Radisi dal titolo “I colori del Po”. L’inaugurazione è in programma oggi pomeriggio alle ore 18.30. La mostra è aperta, tut-

ti i giorni dalle 16 alle 19, mentre la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. La Radisi è stata prima allieva di Giorgio Mori e successivamente di Giorgio Pastorelli. Proprio grazie a quest’ultimo ha iniziato a realizzare opere ad olio su tela.

Ezio Bosso e Sergej Krylov saranno protagonisti sul palco dell’Auditorium Arvedi il 26 novembre

Due grandi musicisti insieme in concerto

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dalla redazione

a musica di Ezio Bosso e il violino di Sergej Krylov saranno protagonisti sabato 26 novembre, alle ore 21, sul palco dell’Auditorium Giovanni Arvedi, I due grandi musicisti, saranno impegnati in un concerto “eroico e poetico”, come ha scritto il pianista sulla sua pagina Facebook, dopo il successo colto a Venezia proprio con l’amico “fraterno” Sergej. I biglietti, dal costo di 50 euro, sono in vendita da giovedì presso il Museo del Violino e il Teatro Ponchielli, oppure online sul sito www.vivaticket.it. Il programma affianca brani originali a pagine di Bach, Šostakovic, Cage e Pärt. I due secoli che separano il compositore tedesco dagli altri autori, sono una distanza ben più breve se si osserva quanto il rigore formale, ritmico e armonico, del primo abbia ispirato un sistema semantico di discorsi, fenomeni e segni ben più recenti. Ma la vicinanza si coglie anche quando tra i due estremi si segua il percorso in senso inverso. «Dobbiamo permettere ai musicisti moderni di mettere più sentimento nelle opere del passato? - osservava Nietzsche - Sì, perché solo ricevendo la nostra anima esse sopravvivono». Nella Prima Sonata per violino e clavicembalo di Bach, la tastiera svolge, con un tratto di evi-

Aperitivo con l’opera Turandot

Sergej Krylov (foto @ Evgeny Evtukhov)

Ezio Bosso

dente modernità, un ruolo concertante accanto allo strumento solista, tanto più che la partitura abbandona la notazione numerata del basso per declinare dettagliatamente una seconda voce ricca di spunti melodici. Il “Clavicembalo ben temperato” ritorna particolarmente attuale nel Novecento, mentre le avanguardie promuovono diverse soluzioni di organizzazione dello spazio sonoro

Dmitrij Šostakovic riafferma, probabilmente più con l’intelletto che con il cuore, la validità del sistema tonale nei Ventiquattro Preludi e fughe, dove tuttavia la struttura guarda più a Chopin che a Bach. Ne saranno eseguiti quattro. La riscoperta di forme e stili del passato, del canto gregoriano, delle pratiche isoritmiche dell’Ars Nova, del contrappunto fiammingo caratterizza l’estetica

Domani mattina alle ore 11 torna “Aperitivo con l’Opera 2016”. Nel Ridotto del Teatro Ponchielli è in programma la guida all’ascolto di Turandot e la conversazione con Vittoria Fontana, responsabile della segreteria artistica musicale del Ponchielli, che offrirà una chiave di lettura dell’opera pucciniana. Al termine dell’incontro sarà servito un aperitivo a tutti gli intervenuti. Ricordiamo che la Turandot andraà in scena venerdì 11 novembre (ore 20.30,

Il moderno realismo di Roversi in mostra

Il moderno realismo di Ernesto Roversi è in mostra all’ex Teatro comunale di Quinzano d’Oglio. Fra i più interessanti e apprezzati giovani artisti bresciani, Roversi, vive e lavora a Bagnolo Mella. Allievo del maestro Franco Bertulli, utilizza diverse tecniche esecutive: dalla matita alla pittura ad olio, passando attraverso il pastello. I suoi soggetti spaziano dal paesaggio alla natura morta, fino al ritratto e al quadro d’occasione, come la serie dedicata alla Mille Miglia, la storica gara automobilistica che l’artista ha ritratto con altrettanta passione. Ama dipingere en plein air, come facevano i pittori dell’Ottocento, ma la sua pittura ha una freschezza e una modernità intensa, contemporanea, pur rimanendo ben salda nel reale, visto ora con uno sguardo contemplativo ed estatico ora attraverso una concertata partecipazione. Ne escono dipinti di robusta consistenza espressiva che meritano grande attenzione. Non a caso Roversi ha all’attivo numerose mostre personali e la partecipazione a rassegne e collettive, allestite in spazi spesso molto prestigiosi, come l’associazione l’Altra Arte. Fino 13 novembre, è possibile ammirare una scelta delle sue opere ordinate sotto un titolo veramente seducente: “Scorci quinzanesi, immagini della Bassa e oltre…”. «La delicata consistenza che ammanta i quadri di Ernesto Roversi – spiega Simone Fappanni - nasce da una sincera ispirazione che lo induce a dipingere ciò che sente e sollecita la sua attenzione, non disdegnando di perseguire, peraltro con esiti alquanto rilevanti, i sentieri della sperimentazione. Senza, però, tradire mai se stesso, senza lasciarsi tentare da facili o improvvisate soluzioni meramente calligrafiche o strettamente decorative. L’artista, infatti, conduce con estrema coerenza un discorso rappresentativo che si potrebbe inquadrare in un realismo di chiara accentazione romantica pervaso da un silenzio quasi palpabile che induce a una serena meditazione sul vivere, a cui si accosta un autentico lavoro di caratura astratta che talvolta lambisce persino misure informali. I suoi quadri, dotati di una indubbia brillantezza, si aprono verso il reale secondo un prezioso e armonico procedere, rimandando a una sottile e accorata atmosfera colloquiale che dona serenità».

dell’estone Arvo Pärt. Dopo vari anni di silenzio scrive Fratres, tintinnabulum in forma di variazioni costruito su una semplice melodia di sei battute, dal carattere salmodico e un po’ ipnotico, così bella e intensa da giungere direttamente al cuore. Partendo da elementi monodici, John Cage realizza invece personalissime forme polifoniche. Se Bach aggiunge il compositore americano sottrae: le Sei melodie sono basate su un numero fisso di sonorità, singoli suoni e aggregati, poggiati su un tappeto di silenzio, che trascendono l’armonia funzionale. E’ curioso ricordare che Bosso, undicenne allievo del Conservatorio, incontrò per caso Cage. Questi, sentendolo suonare, espresse giudizi pieni di ammirazione. Dopo queste riflessioni sul contrappunto come sublimazione di un ordine cronologico i brani originali di Bosso portano a sintesi una interessantissima riflessione sul tempo. Il musicista torinese lo plasma in quelle forme che solo l’arte o il cuore sanno rendere non solo più sopportabile ma anzi vertiginosamente attraente. Fra i tasti del suo strumento e tra le corde del violino il tempo non esce smembrato, per compiacere l’ascolto o sezionato in note e pause per indulgere nel virtuosismo ma totalmente reinventato: ora come nota tagliente, ora come vasto paesaggio, ora come caldo abbraccio.

turno A) e domenica 13 novembre (ore 15.30 (urno B). Si tratta della celebre opera in tre atti e cinque quadri, su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, dall’omonima fiaba teatrale di Carlo Gozzi, musicata da Giacomo Puccini. Protagonisti sul palco Teresa Romano (Turandot), Marco Voleri (Altoum), Alessandro Spina (Timur), Rubens Pelizzari (Calaf), Maria Teresa Leva (Liù), Leo An (Ping), Saverio Pugliese (Pang), Edoardo Milletti (Pong).

presenta

“WHITE IN”

Una luce accesa sulla Società Format sociale ideato e condotto da Susanna Graziani

OGNI LUNEDì ORE 20.20

In replica il martedì ore 14.30 ed il sabato ore 19.00

canale 99 del digitale terrestre

Mario Biondi torna a Cremona

Per celebrare 10 anni di carriera, Mario Biondi tornerà a Cremona sabato 11 marzo 2017 sul palco del Teatro Ponchielli con il suo nuovo “Best of soul tour”. Il 18 novembre uscirà “Best of soul” (nella foto la copertina), il nuovo doppio album del cantante catanere che, come detto, festeggia il decennale dal suo esordio discografico con “Handful of soul”. Un percorso musicale attraverso la sua carriera, con 7 nuovi brani tra cui il singolo estratto “Do you feel like I feel”, in radio da pochi giorni. “Best of soul” nasce dall’idea di celebrare l’album che ha fatto conoscere al grande pubblico Mario Biondi e vuole rendere omaggio, attraverso 22 brani, al genere musicale di cui l’artista ì è unico rappresentante italiano nel mondo. Dopo il successo dell'ultimo album “Beyond”, certificato oro e i sei dischi di platino conquistati negli ultimi quattro anni, con “Best of soul” Biondi si conferma artista unico nel panorama musicale italiano, godendo da anni di grande stima anche da parte di pubblico e critica internazionali. I biglietti sono in vendita alla biglietteria del Teatro a partire da ieri con le seguenti modalità nei consueti orari di apertura della biglietteria (10.30-13.30 e 16.30-19.30). Sempre da ieri è possibile acquistare i biglietti online su www. vivaticket.it e su www.ticketone.it

Il Sistema Cremona in promozione a Shanghai

Una delegazione con il sindaco Galimberti ha partecipato alla fiera di strumenti musicali Music China Gli obiettivi della partecipazione alla più grande fiera di strumenti musicali, la Music China a Shanghai, da parte del Sistema Cremona erano quelli della promozione di Cremona, terra del saper fare liutario e del saper fare cibo, l’avvio di contatti per lo sviluppo di pacchetti turistici, soprattutto legati al turismo musicale e la sinergie culturali ed economiche tra istituzioni cremonesi e cinesi, pensando già al 2017 e al 2018. Di grande interesse è stato il workshop “B2B” organizzato in Fiera nello stand istituzionale dedicato a Cremona, in collaborazione con Enit (Agenzia nazionale del turismo). Gli operatori cremonesi Giuliana Guindani della Guindani Viaggi e Silvio Lacchini di Cremona Hotels hanno incontrato, insieme a Paola Milo dell’Ufficio turistico del Comune, alcuni grandi tour operator cinesi interessati all’offerta Cremona, impostando un lavoro comune su pacchetti turistici che vedano la città del Torrazzo protagonista. Nella giornata di venerdì il sindaco Gianluca Galimberti ha visitato gli stand dei liutai cremonesi presenti in Fiera e lo spazio dedicato alla città, coordinato dalla Camera di Commercio, in particolare da Nicoletta De Bona e allestito nell’area Italia gestita dall’Ice Domani alle ore 17.30, la Galleria Immagini-Italart inaugura la personale di Livio Rosignano, che resterà aperta fino al 19 novembre. Istriano di origine (è nato a Pinguente nel 1924), ma sempre vissuto a Trieste, ha iniziato ad esporre nel 1949. Si considerava un autodidatta, anche se, studente nell’Istituto Nautico, ha avuto come maestro di

La presentazione con il sindaco, la delegazione cremonese, le autorità italiane a Shanghai e il maestro Veron

(Istituto nazionale per il commercio estero). Grande successo ha riscosso il concerto in Fiera del maestro Domenico Veron, nome d’arte del violinista cinese Kaiping Wang che si è esibito con il violino di Primo Pistoni, vincitore della Triennale del 1997 e il Principe Doria 1734 di Guarneri del Gesù, uno dei più grandi maestri liutai della tradizione classica cremonese. Per presentare il Sistema Cremona al pubblico composto da autorità, liutai, musicisti e tour operator sono intervenuti il sindaco Gianluca Galimberti sul Sistema Cremona, il presidente di Friends of

Stradivari Paolo Bodini sul Museo del Violino, il conservatore del Museo del Violino Fausto Cacciatori sui reperti stradivariani e Gregg Alf, membro del Comitato scientifico del Museo del Violino, sulle tecniche di studio degli strumenti. Importante l'incontro avvenuto come Sistema con Alberto Manai, direttore dell’Istituto italiano di cultura, Bartolomeo Lamonarca, vice console italiano e Alessandro Lamura, vice direttore dell’Ita (Italian trade agency). «Un'ottima missione decisa al tavolo di Governance per sostenere il sistema liutario e promuovere la città - ha detto alimberti -. Importante

è stato l’incontro tra tour operator nostri e cinesi ed efficace la presentazione in Fiera ad un pubblico che ha apprezzato la qualità del nostro Sistema, fatto di tradizione e innovazione, e la bellezza della città di cui tutti insieme dobbiamo essere orgogliosi. Fonda-mentali per lo sviluppo di progetti futuri i contatti che abbiamo instaurato con le istituzioni cinesi e italiane a Shanghai. Continuiamo a lavorare per promuovere la nostra città e la nostra qualità nel mondo, in contatto con Regione e Governo, perché cultura e turismo vogliono dire sviluppo ed economia».

Le opere di Rosignano esposte a Cremona

disegno il pittore Giovanni Giordani che ne intravide la buona disposizione all’arte e lo incoraggiò a perseverare. Negli anni Cinquanta, sentì che la sua città mancava di “stimoli” e se ne andò a Milano, dove però, pur tornando successivamente e

consolidandovi alcune amicizie, come quella dello scultore Umberto Milani, non mise mai radici. Quei brevi incontri milanesi gli furono tuttavia d'aiuto: le accensioni cromatiche post impressionistiche vennero superate e in quel periodo giovanile, costituito

da affocati ricorsi a un colore espressionistico, egli approdò dopo alcune fasi intermedie, a una pittura più tonale e filtrò una serie di problemi formali. Ha partecipato a numerosissime mostre in Italia e all’estero. Dalla Biennale di Milano alla Quadriennale di Roma, dal

premio Michetti al Suzzara, dal Marzotto alla mostra del Po alla Triveneta di Padova... Personali a Milano, Venezia, Genova, Bergamo, Bologna, Forlì. All’Istituto di cultura di Bruxelles, a Bucarest, a Monaco di Baviera e a New york, in Austria e in Jugoslavia. Il 20 aprile del 2015, si è spento dopo una lunga malattia.


22

Taccuino

Sabato 5 Novembre 2016

Pollo ripieno pinoli e noci

Ricette - Secondi Ingredienti per 4 persone

• Una spalla d'agnello di kg 1,5 • 300 g di patate di montagna (ottima la varietà Kipfler) • 80 g di olive taggiasche • 200 g di fondo (o brodo ristretto) di agnello o di vitello • 2 spicchi di aglio • Un pezzetto di sedano rapa • Una carota • 2 cipolle • Rosmarino, Prezzemolo,Timo • 50 g di burro • Olio extravergine d'oliva • Un limone • Sale e pepe

numeri utili

Spalla d’agnello con gremolata al timo

Preparazione • Ammorbidite la mollica nel latte. • Scottate i gherigli di noce in acqua bollente, scolateli, pelateli e tritateli fini con i pinoli. • Pulite i fegatini e tritateli grossolanamente con la mollica e il midollo. • Incorporate la frutta secca tritata, 2 cucchiai di grana, l'uovo sbattuto, sale, pepe e noce moscata. • Sbucciate la cipolla, raschiate la carota, pulite il sedano e il prezzemolo. • Lavate e mettete tutto in una pentola con abbondante acqua fredda salata. • Portate a ebollizione e cuocete per 10 minuti. • Pulite il pollo, lavatelo, asciugatelo e riempitelo con il composto. • Cucite l'apertura con ago e filo e cuocetelo nel brodo preparato per un'ora circa, o finché pungendo il petto con una forchetta risulterà tenero. • Servite il pollo con la salsa ravanada.

PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307

preparazione • Scaldate in una padella 2-3 cucchiai di olio, unite la spalla d'agnello salata e pepata e rosolatela per qualche minuto, girandola da tutte le parti. • Trasferitela su una placca, unite 2 rametti di timo, l'aglio, il rosmarino, la carota, una cipolla e il sedano rapa a pezzetti. • Cuocete in forno a 160° per un'ora, unite il fondo di agnello o di vitello, abbassate la temperatura a 150° e cuocete ancora per un'ora e mezzo, bagnando ogni tanto con il fondo di cottura. • Sbucciate e tagliate a cubetti il sedano rapa e lessatelo per 10 minuti, scolatelo e stufatelo con la panna e il latte.

• Frullate il tutto con il burro a pezzetti, sale e pepe. • Lessate le patate, sbucciatele e tagliatele a cubetti; rosolatele in poco olio, unite le olive snocciolate, sale, pepe e prezzemolo tritato. • Quando la carne è cotta, togliete l'osso della spalla e filtrate il fondo di cottura. Tenete tutto in caldo. • Fate appassire la rimanente cipolla tagliata a dadini con il burro e 5 cucchiai di olio. • Toglietela dal fuoco e aggiungete 10 g di timo e la scorza grattugiata di mezzo limone. • Affettate l'agnello, mettetelo nei piatti, cospargetelo con la cipolla al timo, completate con le patate e il purè di sedano e condite con il fondo di cottura.

Spiedini di salmone al pepe rosa Ingredienti per 2 persone • 600 gr salmone filetto • Uno spicchio d’aglio • Pepe rosa in grani • Limone scorza • Olio extravergine d'oliva • Sale

Preparazione • Pulite il salmone eliminando la pelle, quindi tagliate i filetti in cubetti e infilzateli negli spiedini. • Disponete tutti gli spiedini in una pirofila e condite con aglio a pezzetti, grandi di pepe rosa, buccia di limone, sale e olio. • Coprite con un po’ di pellicola e lasciate marinare in frigo per 1 ora. • Infine scaldate una bistecchiera sul fuoco e cuocete gli spiedini, un paio di minuti per lato.

numeri utili Casalmaggiore

Via S. Ambrogio Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 7 Novembre

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540

Via Guido Grandi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 23 Dicembre

POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 Museo del bijou Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -

Per il purè • 350 g di sedano rapa • Un dl di panna • Un dl di latte • 30 g di burro • Sale e pepe

Ingredienti • per 4 persone • Una cipolla • Un pollo di 1,5-2 kg • Una carota • 150 g di midollo di bue • Una costa di sedano • 100 g di fegatini • Prezzemolo di pollo • Grana grattugiato • 40 g di pinoli • Noce moscata • 40 g di gherigli di noce grattugiata • Latte • Salsa di rafano • Mollica di 2 panini • Sale e pepe • Un uovo

Cremona

• Via Guido Grandi (tratto compreso fra via Oscasali e via Milazzo) - Lavori di rifacimento della cabina elettrica. Durante il cantiere sarà previsto: il divieto di circolazione e il doppio senso di marcia in via Guido Grandi nel tratto tra via Milazzo e Oscasali (sarà consentito accedere alle proprietà laterali); l’inversione del senso unico di marcia in via Oscasali, nel tratto compreso fra via Guido Grandi e via Ruggero Manna. (Durata lavori: fino al 23 dicembre 2016). • Via S. Ambrogio (all’incrocio con via Bergamo - lato via Fabio Filzi) - Lavori di estensione della rete elettrica di media tensione. Durante il cantiere verrà istituito il divieto di circolazione in via S. Ambrogio nel tratto compreso fra via Bergamo e via Fabio Filzi. I pedoni potranno comunque percorrere la via sul lato stradale opposto, così come l’accesso alle proprietà laterali sarà consentito dal lato di via Fabio Filzi. (Durata lavori: fino al 7 novembre 2016).

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215


lettere@ilpiccologiornale.it

Pieve 010, è vietato sbagliare

sport

lo

hockey pista a1

E’ un avvio di campionato a singhiozzo, complici gli impegni di alcune squadre nelle coppe europee. Per questo motivo, nello scorso week end la Pieve 010 non ha giocato e tornerà in pista stasera (alle 20.45 davanti al pubblico amico) contro il Sandrigo

Responsabile Fabio Varesi

in uno scontro diretto assolutamente da vincere. CLASSIFICA Lodi, Forte dei Marmi 9; Follonica, Viareggio 8; Breganze, Bassano 7; Valdagno 5; Correggio, Trissin, Sarzana, Sandrigo 4; Giovinazzo 3; Monza, Pieve 010 1.

BASKET SERIE A Dopo quattro sconfitte consecutive, serve una prova d’orgoglio contro Brindisi

di Giovanni Zagni

opo 5 turni siamo fermi a un solo successo. Del resto, pensare di poter incrementare le vittorie proprio in laguna era forse sogno proibito, anche se i padroni di casa non ci sono parsi imbattibili. Alla fine, dopo aver meritato anche miglior sorte, grazie alle prove di Hollaway e di un monumentale Biligha, la squadra si è sciolta, non avendo nulla o quasi dai vari Thomas, Mian, Turner e Wojciechowski. Troppo poco per stare in piedi. Ora bisogna voltare pagina ad ogni costo, magari cercando di ricomporre le tensioni tra i tifosi, ma soprattutto dando uno sguardo critico alla situazione interna al gruppo ed eventualmente cercando di provvedere a qualche ritocco in corsa, che spesso non è produttivo, ma di cui sarebbe opportuno valutare i rischi con la necessaria serenità. Ma di queste pro-blematiche non vorremmo mai parlarne, né averne parlato. La situazione di classifica, poiché siamo all’inizio, non è ancora drammatica, ma certo perdendo anche lo scontro di lunedì con Brindisi al PalaRadi, sarebbe

SERIE A 5ª giornata

Avellino-Brescia

92-79

Brindisi-Torino

87-79

Capo d’Orlando-Cantù

96-53

Milano-Caserta

100-80

Pistoia-Varese

97-64

Sassari-Pesaro

86-59

Trento-Reggio Emilia

80-84

Venezia-Cremona

81-73

classifica

Vanoli alla ricerca della vittoria perduta D Milano 10 Avellino 8 Reggio Emilia 8 Trento 6 6 Sassari 6 Caserta Venezia 6 Capo d’Orlando 4 4 Pistoia Varese 4 4 Brindisi Cantù 4 Torino 4 Pesaro 2 Cremona 2 Brescia 2

6ª giornata (06--11 h 18.15)

Brescia-Capo d’Orlando (5-11 h 20.30), Caserta-Trento, Cremona-Brindisi (7-11 h 20.45), Pesaro-Venezia (h 20.45), Pistoia-Sassari (5-11 h 20.30), Torino-Milano (h 12), Reggio Emilia-Cantù, Varese-Avellino. oltremodo pesante, per cui non resta che sperare in uno sforzo di tutti di voltar pagina e cominciare a fare sul serio, se si potrà. L’avversario, infatti, sarà tosto e pieno di entusiasmo dopo aver domato Torino in una gara non facile,

Il mach della scorsa stagione (foto Mario F. Rossi)

ma vinta con autorevolezza ed intensità agonistica importante, qualità che finora è quasi sempre venuta meno ai ragazzi di Pancotto. In più, Brindisi si è ulteriormente rinforzata, con l’innesto di Phil Goss, subito deciso al suo esordio.

Ma noi vogliamo continuare a credere che i risultati devono arrivare per toglierci dall'imbarazzo di una situazione difficile, ma non ancora drammaticsa perché tutti noi appassionati meritiamo la massima serie.

serie b

Il Crema cerca conferme contro il temibile Faenza

La Pallacanestro Crema è tornata da Sestu con il sorriso sulle labbra. Nella prima trasferta oltremare, per la quinta giornata del girone d’andata, i cremaschi hanno affrontato i Pirates di Sestu in Sardegna. Buono l’avvio di gara per gli ospiti che, con un Thomas De Min in grande spolvero, hanno messo in difficoltà i sardi, ancora alla ricerca dei primi due punti della stagione. Alla fine la maggior qualità di Crema ha prevalso, anche se il 71-59 alla sirena conferma la strenua difesa dei sardi. «Siamo partiti bene chiudendo con un bel vantaggio il primo quarto - ha affermato Luca Tardito, che quest’anno più che mai si sta dimostrando pedina fondamentale nello scacchiere di coach Baldiraghi - poi però ci siamo fatti riprendere nel secondo. Siamo stati, ad ogni modo, bravi ad iniziare determinati il secon-

Il centro Davide Bozzetto in azione

do tempo ed a prendere qualche punto di vantaggio, che abbiamo tenuto fino alla fine. Il successo è importante ai fini della classifica». Con sei punti, i cremaschi

sono nel gruppone delle squadre che tallonano a soli due punti le quattro formazioni in vetta, a conferma dell’equilibrio del campionato. E domani alle 19 è in programma lo scontro diretto con il Feanza, appaiato in classifica ai ragazzi di Baldiraghi. La Rekico, allenata da Marco Regazzi, è reduce dal successo casalingo contro Desio, nel quale spicca la prestazione di Emanuele Pini, ala di 21 anni, che dovrà essere controllata con attenzione. Insomma, si annuncia un match molto equilibrato, che potrebbe dare una svolta, se vinto, alla stagione dei cremaschi. CLASSIFICA (5ª giornata) Orzinuovi, Cento, Padova, Bergamo 8; Lecco; Reggio Emilia, Crema, Faenza, Piacenza 6; Milano, Vicenza, Alto Sebino 4; Iseo, San Vendemiano 2; Desio, Sestu 0.

Marcello Caldonazzo, che stagione

Le azzurre devono ritrovare la Virtus a2 femminile

Il Basket Team Crema è uscito con le ossa rotte dalla trasferta di Castelnuovo Scrivia, che ha interrotto la cavalcata delle azzurre. Non è bastata la solita ottima prova di Paola Caccialanza (15 punti) in un match già segnato all’intervallo lungo (+17 per la squadra di casa). Ora serve un’immediata reazione, domani pomeriggio (alle 15.30) alla Cremonesi contro la Virtus Cagliari, solo due punti all’attivo e reduce dalla netta sconfitta casalinga con il Costa Masnaga. Ma oltre alla vittoria, le azzurre dovranno offrire una prova convincente, nella speranza di ritrovare la migliore Veinberga, ancora lontana dalla miglior condizione.

Serie C: Piadena in grande ascesa

Bilancio in chiaroscuro nell’ultimo week end per le tre squadre provinciali impegnate in serie C Gold. Partiamo dalle notizie liete: il Corona Platina Piadena, dopo aver interrotto la serie negativo, ci ha preso gusto ed è passata con autorità (8070) a Lierna, salendo così nel gruppo delle seconde in classifica. Disco rosso, invece, per la Sansebasket che ha perso la vetta, cedendo 6960 alla Gardonese e per il Pizzighettone, battuto 71-63 davanti al pubblico amico dall’Olginate. Stasera si torna il parquet, ecco il programma: Piadena-Lumezzane (ore 21), Agrate-Sansebasket (ore18.30), Gardonese-Pizzighettone (ore 21). In serie C Silver, invece, non si arresta la marcia trionfale della JuVi, passata agevolmente anche a Quistello (7556) e sempre in testa alla classifica a punteggio pieno insieme al Seriana. Ieri sera la JuVi ha giocato a Sustinente contro una squadra che ha la metà dei punti dei cremonesi.

canottaggio

In un canottaggio che si sta rinnovando, Marcello Caldonazzo (18 anni compiuti lo scorso 23 ottobre) è uno dei giovani più interessanti, già stabilmente nel giro della Nazionale. Con l’atleta in forza alla Baldesio, abbiamo fatto un bilancio della stagione appena conclusa, ricca di soddisfazioni. «A dire il vero è cominciata un po’ male, con una polmonite a un mese dalla prima gara nazionale. Ma, appena guarito, sono tornato ad allenarmi e sono arrivato terzo in singolo. Al memorial D’Aloja, ho poi vinto in doppio con Emanuele Giarri, il mio compagno di barca al Mondiale, sia la gara del sabato, che quella della domenica. Sempre con Emanuele, ho vinto la Drv International Regatta a Monaco di Baviera, che è stata una grande sorpresa per noi, in quanto è una gara molto competitiva. In quell’occasione ci siamo resi conto che quest’anno potevamo fare qualcosa di importante». E infatti le

Marcello Cardonazzo (a sinistra) e Emanuele Giarri, bronzo ai Mondiali Junior (ph mimmo perna)

cose sono andare sempre meglio... «Alla seconda prova nazionale sono arrivato secondo per soli 7 decimi, sempre in

doppio con Emanuele. Ci siamo poi rifatti battendo, assieme ad altri due ragazzi, il quattro di coppia della Nazionale, con

un’altra gara molto combattuta. Un’altra sorpresa è arrivata ai Campionati Italiani Under 23, categoria superiore alla mia, nei quali sono arrivato secondo nel singolo Pesi Leggeri. Anche ai Campionati di categoria sono arrivato secondo, dietro ad Emanuele, con una gara però deludente». Poi sono arrivati i grandi appuntamenti. «Per i Campionati Europei c’è stato un cambio di equipaggio: ho fatto sempre il doppio, ma con Andrea Panizza. Abbiamo sofferto un po’ la mancanza di affiatamento, poiché l’equipaggio è stato messo assieme all’ultimo momento, ma abbiamo comunque ottenuto un ottimo bronzo. Quando poi abbiamo rifatto le prove nel raduno premondiale, è risultato che l’equipaggio più veloce fosse quello con Emanuele,

che poi abbiamo portato al Mondiale Junior e con il quale ho conquistato un bronzo che sognavo fin da ragazzino». A proposito, quando hai iniziato ad avvicinarti al canottaggio? «Ho cominciato, perché da piccolo soffrivo di scoliosi, ero abbastanza alto e per nulla strutturato; allora, all’età di dodici anni, una mia cara amica che aveva lo stesso problema, mi ha consigliato di provare. La mia natura estremamente competitiva, ha fatto sì che me ne innamorassi subito, anche se nei primi tempi i miei risultati erano un po’ deludenti. Non sono sicuro riguardo ai miei obiettivi per il futuro, perché ho fatto domanda a due università molto prestigiose per andare a studiare ingegneria meccanica all’estero e questa cosa mi sta prendendo molto tempo e l’istruzione è sempre stata la mia priorità. L’impegno è notevole, ma non mi lascio scoraggiare facilmente».


24

Sport

Sabato 5 Novembre 2016

Dolci ricordi stasera per la Pomì

I successi con Bolzano e Monza hanno fruttato cinque punti e il secondo posto solitario alle spalle della capolista Bergamo

A

di Vanni Raineri

rchiviato il Mondiale per club con la soddisfazione di essersi cimentata alla pari con le grandi del pianeta e l’amarezza di aver mancato il titolo iridato sul filo di lana, la Pomì si è ributtata in campionato con due mach in 4 giorni, per rimettersi in linea con le concorrenti a quota tre gare disputate. Nel doppio scontro con Bolzano e Monza le rosa hanno messo in saccoccia 5 punti, che le portano a quota 7, solitarie al secondo posto alle spalle dell’unica a punteggio pieno, Bergamo. Il match di domenica a Bolzano si è svolto su canoni non sorprendenti. Tirozzi e compagne, annebbiate dal recente rientro da Manila e reduci dai giustificati tre giorni di riposo concessi da Caprara, hanno iniziato il match con le polveri bagnate, cedendo nei primi due set a 21 e a 23. Poi hanno messo in mostra la loro pallavolo, aggiudicandosi i seguenti tre set senza colpo ferire: le bolzanine si sono fermate infatti a 16, 17 e 10 punti nel tie break. Anche in Alto Adige le nuove hanno confermato il loro valore, soprattutto Samanta Fabris e Anastasia Guerra, un grimaldello a disposizione di Caprara per cambiare verso al match in momenti delicati. La preparazione forzatamente approssimativa alla trasferta ne ha condizionato ovviamente l’esito, quindi i due punti raccolti rappresentano a conti

RUGBY C2

Neroverdi in azione

SERIE A1 3ª giornata Bergamo-Novara

3-1

Bolzano-Casalmaggiore

2-3

Busto Arsizio-Montichiari

3-0

Club Italia-Firenze

2-3

Monza-Conegliano

0-3

Scandicci-Modena

3-1

classifica

VOLLEY A1 Le rosa sono impegnate nell’anticipo di Novara dove nel 2015 vinsero lo storico scudetto Bergamo Casalmaggiore Novara Modena Conegliano Busto Arsizio Scandicci Firenze Monza Club Italia Bolzano Montichiari

Abo in crescita L’Esperia cerca i primi punti volley b2

9 7 6 6 6 6 5 3 3 2 1 0

4ª GIORNATA (06-11 h 17)

Busto Arsizio-Club Italia, Conegliano-Bolzano, FirenzeMonza, Modena-Bergamo (23-11 h 20.30), MontichiariScandicci, Novara-Casalmaggiore (05-11 h 20.30). fatti un buon risultato, contro una Neruda che ovviamente, al cospetto delle vice campionesse del mondo, ha cercato di fare la sua figura, riuscendoci. Nelle altre gare del terzo turno, si segnala l’incredibile record della non ancora 18enne Paola Egonu che col Club Italia ha stabilito il nuovo record di A1, mettendo a segno la bellezza di 46 punti. Il suo exploit non è bastato alle azzurrine per vincere a Firenze, dove hanno comunque strappato un punto. Facile anche quest’anno prevedere che il Club Italia, battuto di misura dalla Pomì all’esordio, potrà diventare un osso

La Pomì a muro contro Bolzano

duro per tutte le avversarie cammin facendo. Mercoledì sera poi la Pomì ha recuperato la seconda giornata, esordendo al PalaRadi (dove ha fatto capolino per la prima volta il videocheck) davanti a 3000 spettatori (gli abbonati sono oltre 1300), nonostante l’avversaria non fosse di particolare richiamo, trattandosi della neopromossa Monza. Primo set senza storia (2512), secondo in affanno (26-24), terzo amministrato (25-20) e altri tre punti in carniere. Anche mercoledì Samanta Fabris ha confermato il buon momento e l’intesa crescente con le compagne, e si è visto in

crescita pure Lucia Bosetti. Neanche il tempo di respirare però per le rosa, in quanto già stasera torneranno in campo nell’anticipo che sarà trasmesso in diretta su Rai Sport alle 20.30. Il campo è quello che ricorda tempi felici, il PalaIgor di Novara dove nel 2015 si vinse lo scudetto, e anche le avversarie suscitano grandi suggestioni: nelle file della Igor militano, infatti, le fresche ex Francesca Piccinini e Carlotta Cambi. Sul fronte infermeria, riposo forzato per Tamara Susic: la croata sarà operata al ginocchio (menisco) e potrà tornare disponibile solo a dicembre.

Neroverdi in salute e sempre in scia della capolista

Obiettivo raggiunto. Il Crema ha colto il terzo successo stagionale su quattro gare contro un buon Franciacorta, superato con il punteggio di 178. E’ stata una vittoria sudata, ma meritata quella dei ragazzi di mister Forte sul campo amico contro un ostico avversario. Una battaglia lunga quasi ottanta minuti, che i neroverdi avrebbero potuto risolvere già nel primo tempo, se non avessero gettato al vento le tante occasioni avute. Bravi sono stati i bresciani a rimanere in

partita fino alla fine, anche se però mai hanno dato la reale sensazione di poter raggiungere la squadra cremasca. Il Crema in questo inizio stagione ha già incontrato le quattro formazioni più forti del girone, raccogliendo ben tre vittorie ed una sola sconfitta, confermando i pronostici di inizio stagione e ritagliandosi con merito il ruolo di squadra da battere insieme all’imbattuto Valle Camonica. Da qui alla fine del girone di andata il XV cremasco avrà un calendario sulla carta più fa-

vorevole, cominciando dalla prossima partita, domani pomgriggio (ore 14.30) a Nuovo contro gli Orobic, che offre ai neroverdi la possbilità di ottenere un filotto di vittorie per confermarsi nelle prime posizione della classifica. Scofitte, invece per Cremona e Casalmaggiore rispettivamente contro Rugby del Chiese (25-10) e Bergamo cadetta (17-5). Domani i grigiorossi ospitano la capolista, mentre Casalmaggiore ha qualche chance in più ospitando il Rugby del Chiese.

L’Abo Offanengo ha fatto valere nuovamente la legge del PalaCoim, centrando un altro 3-0 dopo quello di sette giorni prima contro la Serteco Volley School Genova. Stavolta, a cadere è stata la Tomolpack Marudo, costretta alla resa contro la squadra di Giorgio Nibbio, che ha avuto il pregio di risultare particolarmente fredda nei momenti decisivi del match. «Complimenti a tutta la squadra - sono state le parole a fine match del tecnico Nibbio - che ha voluto. S questa vittoria. Siamo un gruppo giovane e nuovo, che pian piano sta diventando squadra. Fino al terzo set avevamo giocato una buona gara, poi siamo andati sotto e non era facile recuperare da 16-21. L’Abo sta crescendo anche sotto questo aspetto, sul quale stiamo lavorando molto. Questo 3-0 è un bel risultato». Un successo che permette alle cremasche di salire a quota sei in classifica, condividendo la quinta piazza con la Serteco Genova. E stasera alle 20.30 è in programma la trasferta di Fiorenzuola contro la Pavidea Ardavolley infarcita di ex, compreso il tecnico Marini. Ancora un’amarezza per l’Esperia Cremona, battuta 3-1 a Gorla. Stasera contro l’Alsenese c’è l’occasione per rompere il ghiaccio.


Sport SERIE A

Juventus in fuga, Inter in crisi nera

L’11ª giornata è stata ancora una volta nel segno della Juventus. Nel big match dello Stadium, i bianconeri hanno risolto una gara complicata grazie al gol di Higuain dopo le reti di Callejon e Bonucci. Juve sempre più padrona del campionato, ma meno spavalda in Champions, dopo il deludente pari con il Lione. Il programma domenicale si è aperto con il lunch match di Bergamo, dove l’Atalanta ha superato nettamente il Genoa per 3-0. Nel pomeriggio spazio a Roma, Milan e Lazio. I giallorossi, di scena ad Empoli, hanno mancato l’appuntamento con la quinta vittoria di fila, imbattendosi nella giornata di grazia di Skorupski. Hanno vinto, invece, i

SERIE B

Il clou è a La Spezia

Roma obbligata a battere il Bologna nel posticipo

12ª GIORNATA (06-11 h 15) Chievo Verona-Juventus, FiorentinaSampdoria (h 18), Genoa-Udinese, Inter-Crotone (h 18), Napoli-Lazio (0511 h 20.45), Palermo-Milan, PescaraEmpoli (h 12.30), Roma-Bologna (h 20.45), Sassuolo-Atalanta, Torino-Cagliari (05-11 h 18). CLASSIFICA Juventus 27; Roma 23; Milan 22; Lazio 21; Napoli 20; Atalanta 19; Torino, Fiorentina*, Cagliari 16; Genoa*, Chievo 15; Inter, Udinese, Sampdoria 14; Sassuolo, Bologna 13; Pescara, Empoli 7; Palermo 6; Crotone 5.

biancocelesti che pur soffrendo, si sono imposti sul Sassuolo, agganciando così il quarto posto. Infine, vittoria anche per gli uomini di Montella, che a San Siro sono riusciti a piegare il Pescara grazie al gol di Bonaventura. Da registrare il successo del Crotone ai danni del Chievo, grazie alle reti di Trotta e Falcinelli. In serata la Sampdoria ha acuito la crisi dell’Inter, che ha esonerato De Boer, ma non sa ancora con chi sostituirlo. Promossi: Bonaventura (Milan), Skorupski (Empoli), Dessena (Cagliari), Kurtic (Atalanta). Bocciati: Aquilani (Pescara), Salah (Roma), Aleesami (Palermo), Gentiletti (Genoa). Matteo Frittoli

25

Sabato 5 Novembre 2016

12ª GIORNATA Bari-Pro Vercelli 2-0, Benevento-Spezia 1-0, Carpi-Ascoli 0-2, Cittadella-Latina 2-1, Frosinone-Cesena 2-1, Hellas Verona-Trapani 2-0, Salernitana-Pisa 0-0, Spal-Avellino 3-0, Ternana-Novara 4-3, Virtus Entella-Brescia 4-0, VicenzaPerugia 1-4. 12ª GIORNATA (05-11 h 15) Ascoli-Virtus Entella, AvellinoFrosinone (06-11 h 20.30), Brescia-Cesena (04-11 h 20.30), Cittadella-Salernitana, Latina-Bari, Novara-Spal, Pisa-Perugia, Pro Vercelli-Carpi, Spezia-Hellas Verona, Ternana-Benevento (07-11 h 20.30), Trapani-Vicenza. CLASSIFICA Verona 27; V. Entella, Cittadella 22; Frosinone 21; Carpi, Perugia 19; Benevento, Spal 18; Spezia 17; Bari 16; Pisa, Brescia 15; Ascoli, Novara 14; Salernitana, Pro Vercelli 13; Ternana, Avellino 12; Cesena, Latina, Vicenza 10; Trapani 9.

Le insidie sono sempre dietro l’angolo La Cremonese si rituffa in campionato per allungare la striscia di vittorie nella non impossibile trasferta di Pontedera

R

di Matteo Volpi

ispetto per tutti, paura di nessuno. Questo il diktat in casa grigiorossa, in vista della trasferta sulla carta “facile” di Pontedera, che fa da seguito al filotto di quattro successi culminato domenica scorsa con la vittoria di misura sulla Pistoiese. Il Pontedera, quasi fanalino di coda con soli sette punti all’attivo, non vince tra le mura amiche dal 18 settembre e da allora ha inanellato cinque sconfitte ed un pareggio. Numeri impietosi per la formazione guidata da mister Paolo Indiani, che sinora ha rimediato 20 reti al passivo segnandone solo nove. Ma attenzione: l’insidia è sempre dietro l’angolo. La sconfitta infrasettimanale maturata a Como (1-0 di misura dal dischetto) nel secondo turno di Coppa Italia, ha lasciato soprattutto l’amaro in bocca ai tifosi più sanguigni che faticano comunque a digerire un ko contro gli odiati lariani. Ora si torna al palcoscenico più importante: il campionato. Nell’auspicio che l’Alessandria inizi a perdere colpi (anche se la trasferta dei grigi in casa dell’altra Cenerentola, Racing Roma non sembra dare troppe speranze nel breve), l’obiettivo dei grigiorossi è quello di continuare a vincere. Domenica, peraltro, sarà una gara particolare per Stefano Scappini, bomber con la maglia granata del Pontedera nella scorsa stagione con 24 gol in 32 partite, che tornerà da avversario con la casacca grigiorossa sul terreno che l’ha consacrato dopo tante stagioni vissute in chiaroscuro. Un motivo che tuttavia potreb-

LEGA PRO 11ª giornata Alessandria-Siena

5-2

Arezzo-Renate

3-1

Carrarese-Piacenza

1-0

Como-Olbia

2-2

Cremonese-Pistoiese

2-1

Giana E.-Racing Roma

3-0

Pontedera-Tuttocuoio

1-2

Prato-Lupa Roma

1-2

Pro Piacenza-Lucchese

0-0

Viterbese-Livorno

1-1

classifica Girone A

CALCIO LEGA PRO L’eliminazione in Coppa Italia ha lasciato l’amaro in bocca ai grigiorossi Alessandria 31 Cremonese 26 21 Arezzo Viterbese 20 Como 19 19 Piacenza Renate 17 Giana Erminio 16 Livorno 16 14 Lucchese Carrarese 14 Robur Siena 13 Tuttocuoio 13 12 Olbia Pro Piacenza 10 Lupa Roma 10 9 Pistoiese Pontedera 7 Racing Roma 6 Prato 5

12ª GIORNATA (06-11)

Livorno-Prato, Lucchese-Viterbese, Lupa RomaPro Piacenza, Olbia-Tuttocuoio, Piacenza-Como, Pistoiese-Arezzo, Pontedera-Cremonese (h 14.30), Racing Roma-Alessandria, Renate-Giana Erminio, Robur Siena-Carrarese.

Il gol di Brighenti alla Pistoiese (foto L. Dassi)

be far decidere mister Tesser di farlo inizialmente partire dalla panchina (ha giocato titolare nel turno infrasettimanale di Como) per consentirgli di fare il suo ingresso in campo successivamente, strap-

pando così un applauso personalizzato da parte dei suoi ex tifosi. La nota realmente negativa della trasferta di Como, in definitiva, è un nuovo guaio fisico rimediato da Porcari al rientro in mediana

dopo qualche settimana di stop. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2): Ravaglia; Salviato, Lucchini, Marconi, Gemiti; Moro, Pesce, Belinghieri; Maiorino; Stanco, Brighenti.

Dopo il primo stop, la Pergolettese prova subito a rialzarsi Crema in vetta, Rivoltana a picco ECCELLENZA

SERIE D

I gialloblu in azione

Prima o poi doveva succedere, dopo otto vittorie di fila. La Pergolettese è tornata da Ciserano con una sconfitta (2-1), ma Curti non ne fa un dramma: «Ci sta di incappare in una giornata negativa dopo 8 vittorie conquistate meritatamente. Del resto, siamo sempre primi in classifica. Può anche essere che questo filotto di vittorie, che ci ha messo sotto i riflettori da tutto il mondo sportivo, abbia contribuito ad un calo di

Oggi inizia il campionato italiano di società serie C

(M.M.) Oggi prende il via il campionato italiano di società serie C. Sedici i gironi con incontri di andata e ritorno al termine la prima classificata di ogni raggruppamento si qualificherà ai playoff per la promozione in serie B. Tra le 64 formazioni ci sarà per il terzo anno consecutivo l’Achille Grandi ma la vera novità è la partecipazione della canottieri Flora. Entrambe le nostre bocciofile sono state collocate nel Girone 1, tutto lombardo, ma irto di difficoltà per la presenza della “Fulgor” di Lecco ma soprattutto della “Tritium” di Bergamo.Esordio casalingo per l’Achille Grandi che affronta la Fulgor (bocciodromo di via Indipendenza). Formazione cremasca abbastanza modificata rispetto allo scorso anno, a partire dal commissario tecnico Moreno Volpi che sarà affiancato da Enrico Piacentini. Separatisi dalla bocciofila di via De Marchi sia Negri che Suardi sono stati inseriti in formazione il neo-acquisto Galantini ed il giovane Oirav mentre per il resto confermati, Guerrini, Zagheno, Roberto e Mattia Visconti. Prima partita di campionato tra le mura amiche, bocciodromo comunale di Cremona (ore 14.30) anche per il Flora che dovrà vedersela con la “Tritium”. Parecchi problemi di formazione per il ct Primo Massarini che dovrà fare a meno di Domaneschi (impegnato con i giovani) e Sonzogni per motivi di lavoro. La squadra rivierasca si dovrebbe schierare con Campanini, Ciappei, Caccialanza, Edo Massarini e Piazza.

tensione». L’importante è rialzarsi subito, domani al Voltini contro il temibile Caravaggio. CLASSIFICA (9ª giornata) Pergolettese 24; Monza 23; Ciliverghe Mazzano 18; Pontisola, Seregno 16; Caravaggio, Virtus Bergamo 15; Pro Patria, Dro 14; Grumellese 12; Ciserano 11; Darfo Boario, Olginatese 10; Cavenago Fanfulla 9; Virtus Bolzano 8; Lecco 6; Levico Terme, Scanzorosciate 4.

Il Crema non si ferma più. Battendo 3-1 il Sondrio, i nerobianchi hanno inanellato la settima vittoria di fila, che vela il primato solitario in classifica. Del solito Marrazzo (doppietta) e di Donida le reti della squadra di Porrini, che domani difende la vetta sul campo del NibionnOggiono, sesto e distante 10 punti dai cremini. Di umore diametralmente opposto è la Rivoltana, battuta di misura anche dalla Trevigliese (inutili le reti di Panepinto e Marchesetti su rigore) e sempre più invischiata nella zona retrocessione. E domani c’è la difficile trasferta di Villa d’Almè...

Visconti e Caccialanza danno spettacolo BOCCE

di Massimo Malfatto

Non poteva iniziare in maniera più esaltante l’annata di Mattia Visconti, assoluto protagonista e splendido vincitore del 30º trofeo Città di Soliera, gara nazionale organizzata dalla bocciofila Solierese di Modena. Ben 232 gli iscritti, cammino lungo ed estenuante (ben otto incontri in una giornata), pochi fronzoli, tanto gioco e sostanza per il neo campione europeo che ha annichilito gli avversari. Dopo aver vinto la batteria Mattia eliminava Felice Maione (12-8) negli ottavi di finale, successivamente si sbarazzava degli emiliani Alberto Govoni (12-2) e Stefano Setti (12-5) ed in semifinale superavava il veneto Davide Zerbini, che in precedenza aveva estromesso Roberto Manghi, per 12-4. Mattia assoluto protagonista anche nel match di finale, che si è dipanato per solo nove tornate, dove surclassava

il bresciano Gianfranco Vezzoli per 12-4. TROFEO GIANNI BARONIO Un entusiasmante Alberto Caccialanza scalda (era ora!) il boccismo cremonese aggiudicandosi, con pieno merito, la gara regionale organizzata dalla bocciofila Baronio Scavi di Casalpusterlengo. Il portacolori della canottieri Flora, dopo aver vinto la sua batteria, si sbarazzava di Gianluca Gramegna (12-1), nei quarti s’imponeva su Claudio Lupi Timini per 12-9, in semifinale superava Angelo Bruschi (127) ed in finale aveva la meglio su Davide Pedretti per 12-5. Quarto posto per Mattia Visconti che, dopo aver eliminato Angelo Politi (12-2) e Jacopo Gaudenzi (12-6), trovava disco rosso (7-12) contro Pedretti ad un passo dalla finale. La godibile giornata della bocciofila rivierasca cremonese veniva esaltata anche dal sesto posto di Massimo Sonzogni che, dopo aver superato l’offaneghese Pasquale Melzi veniva sconfitto dal codognese.

Alberto Caccialanza, protagonista a Casalpusterlengo

Oggi e domani la finale interregionale Top 10 Juniores

(M.M.) Il pensiero, gli sforzi e l’epilogo di una stagione straordinaria sono concentrati lì, sulle corsie del bocciodromo emiliano “Città del Tricolore” dove Luca Domaneschi lotterà per conseguire qualcosa di più pregiato. Oggi e domani è in programma la sesta edizione della finale interregionale del Top 10 Juniores organizzata dal comitato di Reggio Emilia. Assoluto protagonista di questa manifestazione (sei successi su

sette) Luca è atteso all’esame di maturità dove troverà sulla sua strada i migliori under 12 dell’Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. Le eliminatorie inizieranno alle ore 15 e con Domaneschi in campo anche Alessandro Massarini mentre tra gli Under 15 riflettori puntati sui cremaschi Nicolas Testa e Cristiano Manzoni che faranno il loro esordio sulle corsie della bocciofila Cavriaghese. Semifinali e finali domenica mattina.

MEMORIAL BRUNO GINELLI Podio tutto cremonese (finalmente!) con le categorie B-C in evidenza nella gara provinciale organizzata dalla bocciofila Signorini. Successo di Gilberto Ripari e Danio Bastoni che superavano Ziglioli-Fabris (12-4) in semifinale ed in finale avevano la meglio su Milanesi-Ferri per 12-10. Quarto posto per Cornacchia ed Antonioli. Ha diretto la gara Renato Bonetti.


26

Sport

Sabato 5 Novembre 2016

Città Murata assegnato alla Zalf Fior

Festa grande nel Municipio di Tombolo (Padova), per il Gala di premiazione del 15° Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata, il prestigioso circuito riservato ai team che svolgono attività di Elite e Under 23, vinto dal team di Castelfranco Veneto, Zalf Euromobil Dèsirèe Fior, club che era rappresentato da patron Egidio Fior e da Roberto Venturato, carismatico allenatore del Cittadella. Ospiti d’onore i professionisti Marco Marcato (Wanty-Groupe Gobert) ed Enrico Battaglin (Team Lotto NL-Jumbo). CICLOMERCATO Dopo aver ufficializzato la partnerschip di un marchio prestigiosi come la Olmo Biciclette, la Norda Mg.K Vis Vega ha dato il via alla campagna acquisto per la stagione agonistica 2017, ingaggiando Davide Orrico, campione italiano Elite, corridore completo con spiccate doti di scalatore, proveniente dal Team Colpack. Un valore aggiunto per la formazione Continental. Diverse trattative sono in via di definizione e nel frattempo sono stati riconfermati Michele Gazzarra, Nicola Gaffurini, Niccolò Salvietti, Paolo Toti, e l’azzurro su pista Michele Scartezzini. In casa Norda Mg.K Vis Vega arriva pure il giovane Simone Bernardini, 25 anni, spezzino vincitore quest’anno della Parma-La Spezia con i colori della Ciclistica Malmantile. Grosso salto di qualità del team Gazprom Rusvelo Colnago, che porta sulla maglia il fortissimo marchio Gazprom e ha puntato sulle biciclette italiane Ernesto Colnago. Il team del general manager Renat Khamidulin ha rinnovato il contratto a Igor Boev (classe ’90), a Artur Erskov (’90), Andrei Solomennikov (’87) e ingaggiato Pavel Brutt, con un contratto per un anno.

Miriam in Coppa del Mondo

CICLISMO L’emergente Vece è stata convocata in azzurro per la trasferta di Glasgow in pista

di Fortunato Chiodo

Saggio di classe, frutto di un buon lavoro, della 19enne di Romanengo, Miriam Vece, atleta di primissimo piano in campo mondiale, campionessa italiana nei 500 metri, tra le Under 23 e portacolori della Valcar Pbm, già a segno al Gran Prix internazionale di Atene. Miriam è nelle posizioni d’avanguardia nella giovane Italia su pista ed è stata meritatamente convocata dal ct Edoardo Salvoldi per la prima prova di Coppa del Mondo 2016-2017, da ieri fino a domani a Glasgow, in Scozia. E’ una Nazionale coesa, forse a livello di organico la più attrezzata di tutte. Davide Cassani, coordinatore delle squadre Nazionali, su indicazione dei commissari tecnici Edoardo Salvoldi e Marco Villa, ha convocato i seguenti atleti: donne, Martina Alzini (Alè Cipollini Galassia), Elisa Balsamo (Valcar Pbm), Maria Giulia Confalonieri (Gs Fiamme Oro), Arianna Fidanza (Astana Women’s Team), Simona Frapporti (Gs Fiamme Azzurre), Gloria Manzoni (Gs Cicli Fiorin), Francesca Pattaro (Bepink) e Miriam Vece (Valcar Pbm). Uomini, Alex Buttazzoni (Gs Fiamme Azzurre), Francesco Ceci (Gs Fiamme Azzurre), Simone Consonni (Team Colpack), Davide Plebani

Miriam Vece con la maglia azzurra

(Unieruo Wilier Trevigiani) e Attilio Viviani (Team Colpack). PRESIDENZA DELLA FEDERCICLO Il congresso elettivo si terrà venerdì 11 novembre al palazzo Coni di Cremona. La scatola nera di certi disastri, spesso viene

trovata in tempi non sospetti e sa rispondere a tanti perché. Per esempio, l’annuncio ufficiale: il congresso della Federciclo provinciale cremonese si terrà alle 20.30, presso la sala del Coni di Cremona, gli aventi diritto al voto eleggeranno il consi-

glio direttivo per il quadriennio 20172020. Il presidente uscente Antonio Pegoiani, cremonese verace, giunto a scadenza del mandato olimpico quadriennale, si ripresenterà e questo l’avevamo già scritto, visto che cominciava a muoversi qualcosa e forse di più di qualcosa. Con lui confermato alla presidenza, a scadenza di mandato anche del consigliere provinciale e responsabile tecnico del settore giovanile Alessandro Rossi, il quale da deciso di proporsi per il quadriennio a venire. New entry la candidatura alla carica di consiglieri Ferruccio Romanenghi (ex sindaco di Ricengo ed ex presidente della Fci provinciale). Poi si fanno i nomi di Sinelli e Morandi, tanto per citare qualcuno, perché le candidature vanno presentate entro l’8 novembre, quindi la lista potrebbe allungarsi. La dirigenza uscente è reduce da una stagione esaltante, ha proposto eventi stratosferici a livello agonistico, realizzato l’obiettivo di crescita dei tesserati, chiave di lettura del consuntivo che sarà illustrata durante il cerimoniale di premiazione organizzato dal Comitato provinciale di Cremona della Federciclo, sabato 19 novembre alle 15.30 presso la “Cupola Tamoil” di Cremona.

Matrimonio tra due grandi team del mondo dilettantistico

I belgi Kenny De Ketele e Moreno De Pauw, specialisti di lungo corso, hanno spezzato il sogno di Marck Cavendisch e Bradley Wiggins, costringendoli ad accontentarsi del secondo posto nella Sei Giorni di Londra. All’ultima americana, i britannici si sono presentati con un punto di ritardo sui rivali, ma con un giro di vantaggio. De Ketele e De Pauw però hanno dato tutto, recuperando il giro e raccolto dieci punti in più degli avversari, andando a conquistare il successo. Classifica finale: 1) Kenny De Ketele-Moreno Pauw (Bel) 391 punti, 2) Marck Cavendisch-Bradley Wiggins (Gbr) 380, 3) Callen Scotson-Cameron Meyer (Aus) 344, 15) Francesco Lamon-Alex Buttazzoni (Ita).

Bmx: super Martti Sciortino si aggiudica il Giro d’Italia Martti Sciortino sul podio

Dopo il tricolore assoluto dello scorso luglio, Martti Sciortino (Bmx Action Cremona), mette in bacheca anche il Giro d’Italia Bmx Junior. Con un primo posto il sabato ed un secondo la domenica, Sciortino sbancava il tracciato di Besnate, senza lasciare speranze all’inseguitore Tomizioli.

FUSIONE COLPACK-MARCHIOL Due colossi del ciclismo lombardo-veneto correranno nella stagione 2017 insieme. Fusione tra il team bergamasco Colpack e quello veneto della Marchiol, un matrimonio tra due grandi realtà del mondo dilettantistico, fondato su progetti di importanti e ambizioni. Lo storico marchio trevigiano, con l’annesso gruppo sportivo, dal prossimo anno entrerà a far parte del Team Colpack, la società pluridecorata e più vincente, quest’anno in Italia presieduta da patron Beppe Colleoni. Il Team Marchiol da anni culla di tanti campioni che hanno spiccato il volo nel mondo professionistico, del calibro di Elia Viviani, Davide Cimolai, Jacopo Guarnieri, Michele Scarponi. Questa maglia è stata vestita, durante la sua

militanza in Italia da Under 23, anche dal fresco campione del mondo, lo slovacco Peter Sagan. Nelle prossime settimane saranno svelati ulteriori dettagli di questo matrimonio sportivo, con obiettivi mirati a potenziare la struttura, la crescita e la formazione di giovani. LA ETIXX DIVENTERA’ QUICK STEP FLOORS Dopo essere stata co-sponsor del team gestito da Patrick Lefevere negli ultimi cinque anni, la Quick Step, squadra professionisti, torna ad essere il title sponsor della formazione belga di Worl Tour. Quick Step, continua il suo impegno in prima linea nel ciclismo di altissimo livello. E lo stesso farà Etixx, che continuerà come partner ufficiale del team nella prossima stagione.

Nibali prepara la nuova stagione con la Bahrain-Merida Vincenzo Nibali, il 31 dicembre chiuderà ufficialmente il rapporto con il team kazako Astana e intanto lo Squalo ha cominciato la sua nuova avventura con la Bahrain-Merida. A Porec in Grazia spazio al primo training camp in chiave 2017, con un organico che dovrebbe arrivare a 28 e con lo staff nato su volontà dello sceicco Nasser bin Hamad Al Khalifa: dal general manager Brent Copeland al capo dei direttori sportivi, l’ex Gorazd Stangelj, dallo storico preparatore di Vincenzo, Paolo Slongo, ad Alex Carera, responsabile business e marketing del team, che è in attesa di avere notizie dall’Uci sulla richiesta di licenza World Tour. E poi ci sono direttori sportivi, meccanici e massaggiatori che hanno militato a lungo nei top team.

Nibali avrà un team costruito attorno a lui e quindi sono stati presi i corridori esperti, quali Rodriguez, Colbrelli, Izaguirre, Visconti e giovani di valore. Insomma, un grande gruppo. Nibali ha abbozzato un programma di massima la la stagione 2017 con Slongo e conferma l’esordio alla Vuelta San Juan (2429 gennaio) in Argentina, che spiana la strada e si ferma al Giro d’Italia 2017. Con Nibali 24 compagni di 10 Nazioni, dei quali quattro hanno già corso in squadra con lui: Agnoli, Bozic, Gasparotto e Siutsou. La squadra: Valerio Agnoli (dall’Astana), Yukiya Arashiro (giapponese dalla Lampre), Manuele Boaro (dalla Tinkoff), Grega Bole (sloveno dalla Nippo), Niccolò Bonifazio (dalla Trek Segafredo), Borut Bozic (sloveno

dalla Cofidis), Sonny Colbrelli (dalla Bardiani-Csf), Ivan Garcia Cortina (spagnolo debuttante), Chum Kai Feng (di Tapei dalla Lampre), Enrico Gasparotto (dalla Wanty), Tsgabu Grmay (etiope dalla Lampre), Henrich Haussler (australiano dalla Iam), Jon Ander Insausti (spagnolo debuttante), Ion Izaguirre (spagnolo dalla Movistar), Javer Moreni (lituano dalla Cannondale), Ramunas Navardauskas (lituano dalla Cannondale), Antonio Nibali (dalla Nippo), Domen Novak (sloveno debuttante), Ondrej Cink (ceco debuttante), David Per (sloveno debuttante), Luka Pibernik (sloveno dalla Lampre), Joaquin Rodriguez (spagnolo dalla Katusha), Kanstantsin Siutsou (bielorusso dalla Dimension Data) e Giovanni Visconti (dalla Movistar).

Veronica Signorini, chiusura di stagione in grande stile Doppio bronzo per Giulia Verona

triathlon

Team Stradivari sugli scudi anche nel Triathlon Forte Village. Veronica Signorini si è, infatti, imposta nella gara sulla distanza Sprint. Nel prestigioso appuntamento in Sardegna, l’atleta cremonese ha dominato la prova più veloce. La Signorini ha portato a termine le tre prove

nuoto

con il tempo di 1h03’51”, davanti a Cecilia D’Aniello del Td Rimini e Alice Capone della Canottieri Napoli. La rappresentante verdeblu aveva già vinto al Forte Village la prova Sprint nel 2013 ed era arrivata al secondo posto lo scorso anno. Il successo di domenica scorsa

chiude nel modo migliore una stagione molto positiva. Al Triathlon Forte Village finisher anche Massimo Ghezzi che ha completato la distanza Sprint in 1h14’23” all’83º posto. Nel Duathlon Sprint Mtb di S. Martino Siccomario, infine, 44º posto di Raffaele Zaini in 58’41”.

Il 43º Trofeo Nico Sapio ha aperto la nuova stagione del nuoto azzurro, che ci accompagnerà fino ai campionati del mondo estivi di Budapest. La manifestazione, che si è svolta presso il Complesso Polisportivo Sciorba di Genova Grande, ha visto come grandi protagonisti i

medagliati a Rio, Paltrinieri e Detti. In evidenza anche la cremonese Giulia Verona (Sport Management), terza nei 50 rana con il tempo di 32”21, dietro la compagna di squadra Sara Morotti (argento). Giulia ha poi conquista il bronzo anche nei 100 rana in 1’07”97.


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