Il piccolo n4 dell'1 Dicembre 2017

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PICCOLO

il punto, la virgola e anche i due punti.

IL

CREMONA

www.ilpiccologiornale.it

Settimanale di informazione • Non riceve alcun finanziamento pubblico

Anno 1 • n. 4 • SABATO 2 DICEMBRE 2017

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: Kairos adv srl, via Madoglio 11- Bonemerse (CR)• Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 0372 435474 - fax 0372 597860 • Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 454931 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • Pubblicità: Kairos adv srl • 0372 435474 • 335 208695 kairosadvsrl@gmail.com

Oltre il Po temono di perdere la centralità della Cattolica. I timori espressi dal sindaco in Consiglio

il progetto del campus? “pericolo per piacenza”

Articolo a pagina 3

s o c i a l e

c o n v e g n o

entra in vigore il reddito di inclusione

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violenza sulla donna, una testimonianza choc

Articolo a pagina 4

fatemi capire... Codacons, e tanti cittadini, sono rimasti allibiti nel notare che, nonostante l’incertezza sul mantenimento dei voli, Ryanair ha lanciato una massiccia campagna pubblicitaria promuovendo i suoi voli low-cost. Curiosamente i tanti media che ogni giorno pubblicavano notizie sulle difficoltà operative della compagnia aerea irlandese improvvisamente hanno smesso di farlo. Più nulla sui destini dei voli Ryanair. E’ avvenuto il giorno del lancio della massiccia campagna pubblicitaria. Non è che c’entra qualcosa? Vanni

in esclusiva

sergio romano e la brexit Articolo a pagina 7

casalmaggiore

ponte, progetto gia’ affidato pronto nel ’19

Inquadra il QR CODE e leggi su smartphone e tablet la versione digitale e gratuita del Piccolo

Articolo a pagina 12

calcio

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Finalmente torna Paulinho oggi contro lo Spezia

t u r i s m o

Articolo a pagina 9

torna a vivere l’ex ibis con b&b 90 nuove camere volley

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Segnali di ripresa Ora la Pomì può risalire la china

basket

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A Bologna servirà una super Vanoli per la vittoria

del vescovo

Messaggio per l’Avvento di fraternità 2017

Se ogni anno dedichiamo l’Avvento di fraternità anche alla solidarietà nei confronti di comunità ecclesiali in situazioni di povertà, a maggior ragione quest’anno - che la Chiesa Cremonese dedica all’approfondimento della propria missionarietà - dobbiamo essere a fianco dei nostri missionari “ad gentes”, ossia inviati in paesi più o meno lontani per annunciare il Vangelo e condividere il cammino di popoli diversi. La generosa tradizione missionaria della nostra diocesi non può spegnersi, pena l’inaridimento della nostra stessa esperienza cristiana. Non si può non essere missionari, ovunque. Nei prossimi mesi rifletteremo attentamente su come poter rilanciare questa dimensione costitutiva della nostra vita. Intanto, impegniamoci a conoscere i sacerdoti, i religiosi e le religiose, ed i laici che ci “rappresentano” presso le Chiese sorelle. L’Avvento 2017, in particolare, chiama a solidarietà concreta verso i preti diocesani che ancora sono attivi in alcuni contesti specifici: don Ezio, don Emilio e don Giancarlo in Brasile, don Livio in Kazakistan, don Giovanni in Albania. L’Ufficio missionario ci farà conoscere storie e progetti. Tutti portiamoli nella nostra preghiera e nel frutto delle scelte di sobrietà che devono prepararci al Natale di Gesù. + Antonio, vescovo La prossima settimana, eccezionalmente, il Piccolo sarà distribuito venerdì 7 dicembre. Poi dal 15 dicembre tornerà in distribuzione regolarmente il sabato.



lA POLITICA

CRONACA

“Ma cos’è ’sto Ius Soli?”, incontro stamattina in Sala Zanoni

“Ma cos’è ’sto Ius Soli?” è il titolo di un incontro che si svolgerà questa mattina alle ore 10 nella Sala Zanoni in via del Vecchio Passeggio 1 a Cremona. Organizzato da Pd, “Gianluca Galimberti Sindaco Fare Nuova la Città” e “Sinistra Cremona Energia Civile”, l’incontro vedrà gli

interventi di Arber Agalliu (Movimento Italiani senza cittadinanza), Cinzia Fontana (parlamentare Pd), Marina Della Giovanna (consulente legale Caritas) e Gianluca Galimberti (sindaco di Cremona). Modererà il dibattito Leone Lisé, della segreteria provinciale del Pd.

PRIMO PIANO • Il progetto diventa un caso oltre Po, dove temono di perdere la centralità

Campus Cattolica, l’invidia piacentina di Vanni Raineri

Piacenza temono seriamente di diventare sucLa nuova battaglia tra cursale cremonese, un riCremona e Piacenza si baltamento di ruoli prodisputa in ambito univerprio a seguito del gransitario. dioso progetto che vede Piacenza non ha gradito, in prima fila il Cavaliere o meglio ne teme gli esiGiovanni Arvedi appogti, il progetto pregiato da soggetti sentato 15 giorni pubblici e privati fa che vede la fudi prim’ordine. tura ristrutturaA Cremona zione radicale giustamente il Scienze Agrarie dell’ex monaprogetto ha inaugura stero di Santa suscitato granMonica per farne de entusiasmo. a Cremona un campus Ha carattere indell’Università Cattoternazionale, incenlica Sacro Cuore in grado trato sui temi dell’agroadi ospitare almeno mille limentare ma non solo. Il studenti. tutto su uno spazio di olPiacenza in pratica teme tre 20mila mq che comdi perdere la centralità prendono l’ex monastero dell’agroalimentare. Coe chiesa di Santa Monica, me noto la sede dell’Uniil Magazzino Carri e altri versità è a Milano, ma fabbricati in uso a quella Piacenza da 60 anni ospiche fu la caserma Goito. ta la facoltà di Scienze Il caso è scoppiato lunedì, Agrarie, alimentari e amquando si è tenuta una bientali (oltre a Scienze seduta del Consiglio Codella formazione, Economunale a Piacenza. Ad mia e Giurisprudenza), a introdurre l’argomento è Cremona presente dal stato il sindaco Patrizia 1984. Oggi la sede della Barbieri, che ben conoCattolica è Piacenzasce Cremona in quanto ci Cremona. Cremona ha è nata e vive a Castelveinsomma ottenuto la tro, dove pure è stata doppia intestazione, e a sindaco. In apertura di

1984

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seduta il sindaco ha voluto condividere il suo timore. Ha affermato di aver avvertito un brivido correre lungo la schiena appena saputo della novità, e di non aver gradito il silenzio assordante della comunità piacentina sull’argomento. Il timore è cresciuto all’apprendere l’elenco dei promotori dell’iniziativa. Oltre alla Fondazione Arvedi, che secondo la Barbieri contribuirebbe con un investimento di 12 milioni di euro, l’accordo di programma comprende la Regione Lombardia, Comune e Provincia di Cremona, Diocesi, Fondazione Cariplo e la stessa Università Cattolica. Patrizia Barbieri ha anche fatto presente le parole di rassicurazione ricevute dal collega Gianluca Galimberti, il quale ha negato che alla base vi sia l’intenzione di imnpoverire Piacenza, ma solo di dare a Cremona una sede migliore e più attrattiva. Rassicurazioni che però, ha ammesso la Barbieri, non l’hanno tranquillizzata per niente.

Il piano terreno del campus nel nuovo progetto di recupero del complesso dell’ex monastero di Santa Monica

La sua preoccupazione è stata condivisa dai consiglieri, con l’eccezione di Paolo Rizzi, candidato sindaco concorrente e docente proprio alla Cattolica, che ha affermato come il ruolo principale di Piacenza rispetto a Cremona non sia in discussione. La polemica ha travalicato i confini provinciali, tanto che il consigliere regionale Tommaso Foti ha presentato una lunga interrogazione cui ha immediatamente risposto l’assessore regionale alla scuola Patri-

zio Bianchi, che si è detto fermamente convinto a sostenere il polo piacentino. A gettare acqua sul fuoco è intervenuto anche il direttore della sede Piacenza-Cremona Mauro Balordi, intervistato da Libertà: continueremo a investire su Piacenza, a Cremona si è trovata una sede più adeguata, l’offerta sarà diversa... Tutte rassicurazioni verbali che non tolgono oltre Po l’impressione che l’equilibrio accademico si stia trasformando.

a cremona

anche la laurea professioni sanitarie L’Università degli Studi di Brescia inaugura le attività didattiche a Cremona, sede dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie: Infermieristica e Fisioterapia (Asst di Cremona) e Assistenza sanitaria (Ats della Val Padana). La cerimonia è in programma lunedì 4 dicembre, alle 10.30, nell’Aula Magna dell’Asst di Cremona (Viale Concordia, 1). Dopo i saluti istituzionali del Direttore Generale dell’Asst di Cremona, Camillo Rossi, del sindaco Galimberti e del Direttore Generale dell’Ats della Val Padana, Salvatore Mannino, seguirà il discorso inaugurale del Rettore Maurizio Tira, l’intervento del Rappresentante degli Studenti, Alessandro Bertoglio e la prolusione del professor Paolo Carlo Motta dal titolo “Carattere tecnico, relazionale ed educativo dell’assistenza e professioni sanitarie”.


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Cronaca

Sabato 2 Dicembre 2017

i n coll abo razione con aida

la panchina rossa del manin contro la violenza sulle donne

La panchina colorata di rosso in Largo Paolo Sarpi

L’impegno di tanti giovani da una parte, la voglia di darsi da fare per combattere la violenza dall’altra. Ecco cosa ha spinto l’associazione Aida, coordinata da Monica Pedroni (presidente) e da Simona Frassi (vicepresidente) a lasciare un segno concreto che rifletta l’importanza di dire un “no” chiaro e netto alla violenza contro le donne. Anzi, di urlarlo, proprio in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si è celebrata sabato 25 novembre. Le nove della mattina di sabato. Gli studenti del liceo classico e

linguistico Manin si sono dati appuntamento in Largo Paolo Sarpi. Lì, dopo aver letto alcune testimonianze di chi ha subito e combattuto i maltrattamenti che si consumavano tra le mura domestiche, i ragazzi hanno dipinto una panchina di rosso. Il rosso - un rosso vivo e acceso, con la scritta a grandi caratteri: “stop” - perché il loro messaggio diventi un monito: «Non dimentichiamoci mai che la violenza va combattuta partendo dalle piccole cose, dai piccoli gesti della vita di tutti i giorni». Applausi, silenzi. Spinte a non

arrendersi in una battaglia culturale che attraverso la sensibilizzazione punta a cambiare davvero le cose, e a farlo partendo dai giovani. Nei prossimi giorni verranno completate le frasi scritte a vernice sulla panchina, perché «tutti i giorni diventino il 25 novembre, e resti il simbolo di una battaglia condivisa». Poi i saluti e l’arrivederci alla vita di tutti i giorni, nelle scuole superiori e fra i banchi degli istituti, questa volta con qualche consapevolezza in più. Enrico Galletti

dere in via continuativa in Italia da almeno due anni al momento di presentazione della domanda. In sede di prima applicazione si partirà dalle famiglie che hanno almeno un minore, o una donna in stato di gravidanza accertata, o disabili o persone over 55 disoccupate. È già oggi possibile fare doman-

da, ma sarà concesso a decorrere dal 1° gennaio 2018. Verrà dato per un periodo continuativo non superiore ai 18 mesi. Superato il limite di 18 mesi può essere rinnovato, per non più di 12 mesi, solo dopo che siano trascorsi sei mesi dalla data di cessazione del godimento della prestazione.

SOCIALE • E’ già possibile fare domanda, ma decorre dal 1° gennaio

Ecco il reddito di inclusione di Simona Raboni Da ieri, 1 dicembre, è finalmente una realtà il tanto atteso reddito di inclusione (Rei). Si tratta di una misura introdotta dallo Stato per contrastare la povertà. Essa prevede un beneficio economico fino a 187 euro nel caso di componente unico della famiglia e un tetto di 485 euro al mese nel caso di famiglia in difficoltà con almeno cinque persone. L’erogazione vera e propria e il sistema a regime scatteranno il 1º gennaio 2018, secondo quando previsto dal decreto attuativo. Il Rei funziona come una carta acquisti e prevede progetti personalizzati studiati a misura dei nuclei familiari allo scopo di far-

li uscire dalle situazioni di poperiore a 20.000 euro. Il Rei è vertà ed esclusione sociale. compatibile con un’attività laI soggetti potenzialmente benevorativa (fermi restando i requificiari, che devono possedere siti economici) ma non con la precisi requisiti di “poverpercezione della Naspi o di tà”, possono presentare altri ammortizzatori sorichiesta del Rei al ciali per la disoccupaproprio Comune atzione involontaria. traverso “punti di acIl beneficio viene ricoL’importo massimo cesso” che lo stesso nosciuto nella misura per famiglie Comune deve definire, massima ai soli nuclei in difficoltà compilando una doprivi di trattamenti asmanda predisposta sistenziali o con Isr (indidall’Inps e certificando la catore della situazione reddipropria situazione economica e tuale) nullo mentre per gli altri patrimoniale. vengono integrate le risorse Nello specifico, il Rei viene ricoeconomiche fino alla soglia. nosciuto ai nuclei familiari che I requisiti per avere accesso al hanno un Isee non superiore a Rei sono di essere cittadino co6.000 euro e un valore del pamunitario o extracomunitario trimonio immobiliare, diverso con permesso di lungo soggiordalla casa di abitazione, non suno ma è necessario anche risie-

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Cronaca

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CONVEGNO • Parla in pubblico una ragazza stuprata dal branco. Meluzzi: «Diritti civili imposti a tutti»

Violenza sulla donna Testimonianza choc di Vanni Raineri

tato alcune esperienze personali, affermando che Era un corso di formazione se il paese in cui il dramma riservato a giornalisti e avsi manifesta con le cifre più vocati, ma la qualificata grandi è la Danimarca anpresenza di relatori ha fatdrebbero sfatati alcuni to sì che il convegno “Odi luoghi comuni. Vittorio et amo. La violenza sulle Rizzi, che dirige la Divisiodonne: informare in modo ne centrale anticrimine corretto” risultasse di della Polizia di Stato, ha grande interesse. Ad parlato della campaorganizzarlo la Quegna ormai permastura di Piacenza, e nente “Questo la non è amore”, Scuola di Polizia che sta condulocale ha ospitato Le donne uccise cendo in accormartedì l’incondo col Ministero nei primi 10 tro, al quale ha dell’Interno. Per mesi del 2017 partecipato una raRizzi a livello norgazza vittima 8 anni fa mativo l’Italia è di uno stupro di gruppo, all’avanguardia, ma ha riche ha avuto il coraggio di cordato che solo nell’81 raccontare la sua terribile abbiamo eliminato il maesperienza. trimonio riparatore, e solo Questo, e una folta platea composta di qualche centinaio tra giornalisti, avvocati e poliziotti, ha reso l’incontro molto interessante, anche perché privo di posizioni “politicamente corrette” che spesso non consentono di trattare un tema così delicato come dovrebbe essere. Il 25 novembre come noto era la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, proprio nel giorno in cui è stata resa pubblica la notizia del suicidio di una 22enne in Sardegna travolta dalla vergogna per un video a luci rosse, per il quale era stata ricattata. Lo stesso 25 novembre a Cremona un uomo è strato arrestato per aver picchiato la compagna alla presenza della figlia di due anni. Il convegno piacentino si è aperto con un efficace cortometraggio di Paolo Genovese, poi sono iniziati gli interventi. Mancava solo Lucia Annibali, la coraggiosa avvocatessa sfregiata al volto con l’acido. L’ex direttore del quotidiano Libertà Gaetano Rizzuto ha moderato, elencando alcune cifre preoccupanti: 114 donne uccise nei primi 10 mesi del 2017, di cui 56 dal partner e 19 dall’ex. Rizzuto ha sottolineato come il manifesto di Venezia sia stato sottoscritto dai giornalisti per una corretta informazione, che eviti il sensazionalismo, la morbisità e la divulgazione di dettagli sulle violenze. Il Questore Salvatore Arena ha dato il benvenuto, auspicando una legge che consenta di procedere d’ufficio contro le violenze di genere. Il Prefetto Maurizio Falco ha invitato a sconfiggere la violenza che ognuno di noi ha in sé, che esplode all’improvviso anche in insospettabili. «Ognuno ha diritto di sentirsi libero nel rapporto con l’altro sesso» ha aggiunto il sindaco Patrizia Barbieri. La giornalista Carla Chiappini, che lavora da anni in carcere, ha raccon-

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nel ’96 lo stupro da reato contro l’onore è diventato reato contro la persona. Il Generale Luciano Garofano, per anni comandante dei Ris di Parma, ha invitato tutti a riflettere: «Ognuno di noi può fare qualcosa nelle proprie competenze professionali». Molto toccante la testimonianza di una giovane donna che ha raccontato la sua terribile vicenda, quando 4 uomini la trascinarono in auto dopo aver aggredito il suo ragazzo, violentandola a turno. Il fatto accadde nel 2009 nel Milanese. Gli autoiri, romeni, furono individuati a Bucarest e arrestati, quindi condannati alla pena mas-

LA PLATEA A sinistra una parte dei tanti presenti alla Scuola di Polizia di Piacenza in occasione del convegno “Odi et amo”

sima, 14 anni. «Purtroppo ad intervenire fu un poliziotto uomo che mi spinse nella stessa auto da cui ero fuggita per sapere cos’era successo. Poi altri uomini in ambulanza che temevano di inquinare le prove, e quindi un altro uomo in ospedale, a fotografare le parti intime». Un trauma post-trauma, che è riuscita a superare: «Ho incontrato una poliziotta con la quale mi sono sfogata, e parlando mi liberavo. Se si denuncia... non passa... ma

passa». Ha aggiunto l’importanza di tutelare l’identità delle vittime, e anche il cattivo rapporto con uno psicologo che la portava a rivivere continuamente la situazione vissuta. «E’ stata dura anche affrontare i processi, ho provato odio». Ora fortunatamente si è rifatta una vita con la famiglia, e alla lettura della sentenza ha provato «una soddisfazione immensa». Tanti gli applausi sentiti per il coraggio mostrato

dalla giovane donna. E tanti applausi li ha raccolti anche lo psicologo Alessandro Meluzzi, volto noto della tv. E’ partito dalla necessità della certezza della pena, e da radici che stanno nella trasformazione della famiglia tradizionale, che era luogo della permanenza, sostituito dalla coppia: «Soprattutto nei maschi si sviluppano situazioni di fronte all’abbandono in cui si distrugge l’oggetto del desiderio. E’ un discorso che so pericoloso poiché rischia di ribaltare sulle donne colpe che non hanno». Il femminicidio avviene nei primi tre mesi dalla perdita ineludibile, quindi l’ennesimo appello ad evitare “l’ultimo appuntamento”. Un’altra regola per le donne «è quella di non unirsi a potenziali femminicidi, maschi che hanno costruito il loro equilibrio su una insopportabile dipendenza: la rivendicazione di autonomia scatena la reazione, quindi evitate di stare con maschi “affidabili”». Interessante l’applauso immediato dei maschi presenti. Occhio insomma alla “sindrome da crocerossina”. Quindi il passaggio più controverso: «Premono alle nostre porte persone che vengono da società indietro di 1.400 anni: infibulazione, donne impossibilitate ad autodeterminarsi. Quindi attenzione a una cultura di garanzie di diritti civili implacabile tra le nostre mura e ipertollerante verso le mostruosità: questo fa venir meno i presupposti della vita associata e della convivenza civile; chi viene da noi deve rispettare valori irrinunciabili». A seguire un applauso convinto e liberatorio. Rizzi ha ribattuto che i reati sono compiuti in maggioranza da italiani, Meluzzi ha risposto che in termini percentuali gli stranieri sono sei volte di più, 12 nel caso degli islamici. Al termine anche qualche battibecco, e la sensazione che tra operatori del settore ci siano vedute condivise che faticano ad emergere pubblicamente. Ha chiuso Meluzzi: «Chi vive oggi ha il dovere di pensare al mondo che verrà. Noi siamo buonisti, ma non so se gli altri saranno altrettanto buoni con noi. Il mondo islamico cambierà quando cambieranno le donne islamiche. Le ragazzine sono tenute a casa da scuola ai primi sentori che venga meno il pieno controllo su di loro. Lo stato italiano dovrebbe presidiare la ribellione delle giovani musulmane, ma non avverrà, perché la nostra cultura è meno forte di quella musulmana».


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Cronaca

Sabato 2 Dicembre 2017

i n sala maffei

la 2ª A einaudi al convegno sullo sport

È stata la seconda A del corso grafico a rappresentare l’istituto “L. Einaudi” al convegno sul tema “Rispetta le regole per diventare un campione-Lo sport raccontato dai campioni per imparare a vivere e non a vincere”, organizzato dalla Questura di Cremona, in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale ed il Centro sportivo “Giovanni Arvedi”. All’evento, che si è svolto giovedì mattina, presso la Sala Maffei della Camera di Commercio, hanno partecipato il Capo della Polizia Franco Gabrielli, Marisa Grasso, moglie dell’ispettore Filippo Raciti, ucciso durante la partita Catania- Palermo, Samir Ujkani, portiere della Cremonese, Daniela Stradiotto, presidentessa dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, l’ex calciatore ed allenatore Emiliano Mondonico, il commissario tecnico della nazionale di ciclismo Davide Cassani, Maria Bresciani, campionessa paralimpica di nuoto e Romeo Sacchetti, tecnico della Vanoli e della Nazionale di pallacanestro. Moderatore il giornalista Rai Marco Mazzocchi.

verso il n a t a le

il centro commerciale cremona DUE ha trovato il suo babbo natale: e’ carlo capelli GADESCO PIEVE DELMONA – E’ stata un’iniziativa simpatica che tra l’altro ha fatto parlare di Cremona anche fuori dai confini provinciali. Parliamo della selezione del Babbo Natale fatto dal centro commerciale Cremona 2. Da giorni agli ingressi campeggiava l’invito a partecipare: cercasi Babbo Natale di oltre 50 anni dotato di barba bianca, capace di raccontare favole eccetera. Presenza necessaria per 9 giorni, compenso di oltre 1.500 euro netti.

Come era facile immaginare, non sono pochi (si parla di 500 persone) coloro che hanno spedito curriculum e foto. Il casting pubblico si è svolto nel fine settimana. Una prima selezione ha permesso di scegliere i 5 finalisti, ai quali sono state rivolte domande che in genere fanno i bambini. Alla fine la scelta della apposita giuria è caduta su un pensionato di 71 anni di Zibello, Carlo Capelli, e a detta dei presenti mai scelta fu più azzeccata.

I 5 finalisti: Carlo Capelli è il secondo da destra

AMBIENTE • Ieri convegno in Sala Quadri: Padania Acque nella Water Alliance lombarda

Acqua Eco Sport: liberi dalla plastica Un fronte comune per rendere le l’acqua in bottiglia con l’acqua manifestazioni sportive libere dell’acquedotto, servita in bicdalla plastica, o meglio: dai rifiuchieri di carta. Di fatto, si è tratti di plastica, legati al consumo tato della manifestazione ecod’acqua. Le intenzioni del convepilota del progetto. Ora, il modelgno “Acqua Eco Sport, un protolo si estende anche su scala recollo a difesa dell’ambiente”, che gionale e non solo: il convegno ha si è svolto ieri nella Sala dei quaricevuto il patrocinio di Regione dri di Cremona, sono state Lombardia, ma anche dei Miproprio queste. La società nisteri dell’Ambiente e promotrice dell’evento, dello Sport. Padania Acque, società Nel protocollo si fissano pubblica che gestisce le condizioni per poterl’idrico nella provincia si fregiare di un marLe tonnellate di di Cremona, è riuscita chio di qualità che atteplastica prodotte infatti a catalizzare l’atsta la volontà di volersi dal 1950 tenzione delle otto conliberare dalle bottiglie di sorelle lombarde, riunite applastiche che, una volta usapunto nel consorzio Water Alliante, si trasformano in rifiuti. Si ce, nella sottoscrizione di un vero tratta di un patrocinio non onee proprio protocollo d’intenti. roso, concesso a enti pubblici e Il protocollo è quello che, su scaprivati, che organizzano manifela ridotta, cioè provinciale, Padastazioni sportive rilevanti sul ternia Acque ha già lanciato, con ritorio. Ognuna delle consorelle di buoni esiti, collaborando alla MaWater Alliance potrà concedere il ratonina di Cremona, sostituendo patrocinio ed anche un’eventuale

9 mld

collaborazione fornendo, va da sé, l’allaccio all’acquedotto per poter utilizzare l’acqua “pubblica e a km zero”. Nel frattempo, ieri si è discusso, oltreché di acqua, soprattutto di ambiente e dei danni causati dall’immensa quantità di rifiuti di plastica nel mondo. I saluti istituzionali sono stati affidati al sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, seguito dal consigliere provinciale Rosolino Azzali, dai consiglieri regionali Federico Lena, Carlo Malvezzi e Agostino Alloni. Poi, è toccato ai relatori, primo fra tutti Alessandro Russo, il giovane presidente di Cap Holding e portavoce del gruppo. La parola è passata a Oreste Perri, l’ex campione e sindaco cremonese, ora alla guida del Coni lombardo. Il presidente di Padania Acque Claudio Bodini ha ricordato l’importante missione valoriale, sociale ed educativa che la sua

società da due anni a questa parte sta energicamente portando avanti e che ha come obiettivo la riduzione dell’impatto ambientale del consumo d’acqua, ma soprattutto l’idea di voler consegnare a chi verrà dopo di noi un mondo più sano e pulito. Dopo l’intervento del giornalista Franco Borgogno, esperto di tematiche ambientali e reduce da un viaggio che lo ha portato a scoprire i danni causati dall’inquinamento dovuto alla plastica anche nei mari artici, e quello del Direttore generale di Padania Acque, Marco Lombardi, sono seguiti piccoli scambi di battute con i rappresentanti di alcune società sportive che hanno collaborato con il gestore cremonese dell’idrico: Vanoli Basket, Pomì Casalmaggiore, Tennis in Carrozzina, Cremona Runners, Triathlon Cremona Stradivari e l’Associazione Amici di Robi.


Cronaca

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POLITICA • Intervista esclusiva all’ex ambasciatore e grande esperto in questioni internazionali

Sergio Romano: «Londra nella Ue soltanto per boicottarla»

di Paolo A. Dossena

Il 23 giugno 2016, dopo che l’elettorato britannico ha votato per abbandonare l’Unione Europea (Brexit) per l’Ue si apre una nuova prospettiva anziché l’inizio della fine. Questo sembra essere anche il punto di vista di Sergio Romano, ex ambasciatore a Mosca e alla se davano importanza ecNato e massimo esperto di cessiva)». relazioni internazionali in Tre personalità britanniItalia, il quale ha gentilmenche. A cosa pensava il prete concesso l’intervista che mier David Cameron quansegue. do ha indetto il referenE’ il 1967 quando Charles dum? E a cosa pensa De Gaulle dice per la ora Lord Heseltine, seconda volta il capo dei con“non” all’ingresso servatori duradel Regno Unito mente ostili alla nella Cee (oggi De Gaulle dice no Brexit? John Ue). Alcuni euroall’ingresso del Major divenne peisti approvano: premier britanniRegno Unito credono che Lonco conservatore nel dra voglia entrare 1990, subito dopo il nel mercato comune crollo del muro di Berlino per minarlo dall’interno. e la fine della guerra fredAvevano ragione? da. A cosa pensava quando «Si, naturalmente. Il princiebbe l’idea di allargare pale obbiettivo della Gran l’Europa a est? Bretagna era di entrare in «Cameron aveva un prouna zona di grande libero blema strettamente di parscambio, e alla creazione del tito. Sapeva che c’era un’ala mercato unico diedero un del partito conservatore grande contributo, come dicontraria all’Unione Europea ceva sempre Mario Monti. e doveva dare una prova a Ma non condividevano l’idea quest’ala dissenziente. Il dell’integrazione politica, partito gli stava scappando volevano evitarla. Ritenevadi mano, e Nigel Farage, il no infatti di godere di una leader del partito indipendimensione mondiale e di dentista britannico, Ukip, gli avere una relazione speciale rubava voti. Cameron diede con gli Stati Uniti (a cui for-

1967

soddisfazione ai dissenzienti con il referendum. Probabilmente credeva di vincerlo. E’ accaduto il contrario. Lord Heseltine e il suo gruppo sono favorevoli al mantenimento della Gran Bretagna nell’Unione. C’è un’Inghilterra che non vuole abbandonare la situazione precedente al referendum. Ciò che è accaduto dopo la consultazione dimostra grosse difficoltà: la stabilità economico-finanziaria della Gran Bretagna è stata danneggiata. Credo che il gruppo di Lord Heseltine speri in un ribaltamento: fa piacere che esista un movimento di questo tipo, ma non credo che la loro causa sia molto solida». Sulla posizione di John Major non c’è alcun dubbio. Dopo la fine della guerra fredda ci fu un dibattito che ebbe come protagonista Jacques Delors, allora presidente della Commissione delle comunità europee. Questo dibattito ruotava intorno a due posizioni: consolida-

mento o allargamento? John Major puntò sull’allargamento per rendere più difficile l’integrazione». Lei è stato uno dei pochissimi commentatori che ha detto che l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione è un’opportunità, non una catastrofe. Ha anche correttamente predetto che non ci sarebbe stato un effetto domino, specialmente nei paesi dell’est. «Si, credo che sia una considerazione giusta, l’effetto domino non c’è stato. Ma non commettiamo l’errore di pensare che l’assenza dell’effetto domino sia una prova di lealtà. I paesi dell’est sono troppo deboli per uscire dall’Unione, dei cui aiuti finanziari e strutturali hanno bisogno. Ma ciò non significa che quei paesi abbiano dato prova di europeismo». Sono passati 17 mesi dalla Brexit: si è persa l’occasione? Oppure unione fiscale e militare e una politica comune sull’immigrazione

sono ancora possibili? Ed è possibile un’Europa a due velocità con i membri fondatori come nocciolo duro e convinto? «Non abbiamo fatto progressi sull’unione bancaria e sull’immigrazione. Ma abbiamo fatto alcuni passi sulla difesa comune, e questo è stato possibile proprio perché la Gran Bretagna se ne è andata. Con Londra nell’Unione, qualsiasi passo verso la difesa comune non sarebbe stato possibile. Dobbiamo questo progresso all’uscita di scena della Gran Bretagna. E’ un dato certamente positivo. Perché non ci sono stati gli altri progressi? A causa dei

MASSIMO ESPERTO Sotto Sergio Romano e uno dei suoi tanti libri scritti sull’Europa

paesi dell’est. Quei paesi, questo tipo di politica non la condividono e dicono di no. Ma quegli stati non hanno il potere di veto che aveva la Gran Bretagna. Quindi nell’Unione Europea ci sono due anime. Quella rappresentata dai paesi ex satelliti dell’Unione Sovietica è una palla al piede, che però non ci impedisce di andare avanti. E quanto più andremo avanti tanto più si allargherà una faglia tra le due anime dell’Europa. Quindi sì, sarà un’Europa a due velocità. Naturalmente procedere sarà nell’interesse di tutti, ma questa volta chi ha voglia di procedere più rapidamente lo farà.

Franco Cardini e Marina Montesano: “Terrore e idiozia” (Mondadori, dicembre 2015) Con questo grande affresco il celebrato medievalista Franco Cardini torna nuovamente ad occuparsi di attualità politica internazionale. Gli argomenti di Cardini e Montesano sono fondamentalmente gli stessi di Joby Warrick (“Bandiere nere”, 2017) e di Alberto Negri (“Il musulmano errante”, Rosenberg & Sellier, 2017). Per Warrick tutto comincia nel 2003, con la decisione statunitense di invadere l’Iraq. Così, l’Iraq “laicissimo”, di Saddam Hussein cede il posto alla violenza settaria, massimo protagonista della quale è Abu Omar al-Baghdadi, un ex accademico che diventa comandante in capo dell’ISIS e

trasformatore «di ventenni in uomini bomba». A sua volta, Alberto Negri scrive che già due anni prima della rivolta del 2011, un ricercatore arabo affermava che la Siria è il terreno ideale per una guerra santa. Franco Cardini e Marina Montesano raccontano che il diplomatico statunitense John Bolton previde in quel periodo la nascita di uno stato, il “Sunnistan”, inglobante i territori tra Iraq e Siria, dando così vita a «una grande patria sunnita, sotto l’ala protettrice dell’Arabia Saudita». Quindi un titolo così polemico (“Terrore e idiozia”) non si riferisce ai terroristi (definiti non come musulmani, bensì come pura, volgare criminalità), ma

agli interventisti dell’occidente che vorrebbero esportare la democrazia in Iraq, Libia e Siria. L’ISIS, scrivono gli autori, nasce in Iraq come «costola di al-Qaeda», quindi se il regime secolare di Saddam Hussein non fosse stato rovesciato, lo Stato Islamico non sarebbe mai sorto. E l’obbiettivo militare dell’ISIS (sunnita) non erano gli occupanti americani, bensì i musulmani sciiti, che alla caduta di Saddam (laico, ma di retaggio sunnita) avevano conquistato il governo. Di conseguenza, la detronizzazione di Saddam regalò l’Iraq sunnita all’Iran sciita. Da Camp Bucca, un campo di prigionia statunitense in Iraq, «sono usciti tutti i fu-

turi quadri dell’ISIS», incluso il suo capo, Al-Baghdadi. Questi si inserisce nel conflitto tra un altro dittatore secolare, Assad (alauita, setta di ambito sciita), e i ribelli della primavera araba. E’ così che Al-Baghdadi, il 29 giugno 2014, annuncia la nascita del califfato, difeso da 20.000 uomini. Com’è possibile che questo pugno di terroristi possa condizionare una vasta area come quella siriano-irachena? Questo avviene grazie ai finanziamenti degli stati sunniti (Arabia Saudita ed Emirati, e Turchia), che usano l’ISIS per una guerra per procura contro gli stati sciiti (Siria, Iraq, Iran e Hezbollah in Libano). Gli stati finanziatori

sunniti sono i migliori alleati dell’America, e gli stessi Stati Uniti «sono direttamente coinvolti…nel finanziamento dell’opposizione siriana». Le conclusioni sono tre. Primo: quella in Siria è una

sporca guerra per procura tra Stati Uniti e Russia. Da una parte abbiamo l’America, l’Arabia Saudita, il Qatar e gli Emirati arabi, Israele (ostile all’Iran e desideroso di annettere le alture del Golan) e Turchia, (ora forse passata dalla parte della Russia). Dall’altra parte c’è la Russia alleata degli sciiti. Secondo: non stiamo assistendo a uno “scontro di civiltà”, bensì a una guerra mondiale per procura combattuta in un piccolo ambito geografico. Terzo: la stragrande maggioranza dei migranti musulmani (sunniti o sciiti che siano) che viene in Europa è vittima e non complice del terrore dell’ISIS. Paolo A. Dossena


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Rubrica

Sabato 2 Dicembre 2017

Leggende guelfe sul sovrano Sull’amicizia tra Federico II e Cremona, Franco Cardini, il massimo medievalista italiano, ha rilasciato a “Il Piccolo” un’intervista nella quale sfata leggende sul sovrano. Questi avrebbe avuto un harem; una statua fusa (che Federico avrebbe adorato)

con tesori rubati alle chiese; disegni magici, carte celesti e zodiacali usati da maghi al servizio delle tenebre; avrebbe fatto esperimenti squartando cavie umane per studiare il fenomeno della digestione. L’Enciclopedia Treccani (2017) ha una voce molto dettagliata sul sovrano, ma dell’harem non parla affatto,

nemmeno per smentirne l’esistenza. Federico affidò Lucera a una colonia di Saraceni (1224-46). Le locali donne musulmane erano in realtà impiegate in lavori tessili nel laboratorio artigianale collegato alla camera regia. (continua sotto)

Cremona nel Duecento fu città imperiale - 6ª e ultima puntata di Paolo A. Dossena I comuni leghisti del 1225/26 videro in Federico II una reincarnazione di suo nonno Federico Barbarossa. E se questo fosse vero, qual è allora il ruolo storico della dinastia degli Hohenstaufen? «Credo che i comuni del XIII secolo sventolassero lo spauracchio di Federico I soprattutto come una specie di deterrente propagandistico. In realtà, le condizioni quasi un secolo dopo erano molto cambiate. Nel mezzo c’erano almeno quattro fatti: 1. il pontificato ierocratico di Innocenzo III; 2. lo sviluppo e il rafforzamento dei comuni lombardi, nel XIII secolo molto più forti e ricchi di un secolo prima; 3. la debolezza di Federico II in quanto sospetto di eresia, cosa impensabile per il suo grande avo; 4. la posizione di Federico II, vassallo del papa per il regno di Sicilia, altro elemento che lo rendeva imparagonabile rispetto alla maggior forza del nonno». Una definizione di Ernst Kantorowicz: “Il concetto di ghibellino comprendeva, nel tredicesimo secolo, la chiarezza e la libertà laiche del pensiero, spesso confinanti con l’eresia (che trovavano posto anche nella chiesa, ma che essa chiesa giudicavano dal difuori e nel suo complesso). Onde un partigiano dell’impero poté dire della Divina Commedia, secondo quanto riferisce Benvenuto da Imola: chi non fosse ghibellino non avrebbe mai potuto comporre una simile opera”. Lei è d’accordo? «No, è una posizione invecchiata, generica, viziata da un pregiudizio romantico-anticlericale. Le ricerche più recenti dimostrano che i termini guelfo e ghibellino erano molto più articolati e sfumati quanto a significato». Dovremmo dunque ritenere che la colossale biografia di Federico II scritta da Kantorowicz è ormai datata o non del tutto obiettiva? Ne è appena uscita un’altra scritta da Wolfgang Stürner. «La biografia del Kantorowicz è

Cardini: «La verità vera sta sempre nel futuro»

uno splendido esempio di storiografia nietzscheano-spengleriana. Che sia datata e non sia obiettiva, va da sè: tutto è datato, nulla è mai obiettivo. La nuova biografia è un buon esempio di letteratura storiografica del XXI secolo. La verità vera sta sempre nel futuro». Anche a seguito della definizione di Ernst Kantorowicz, Federico II è stato definito anche come un pre-illuminista, oppure come interessato in scienze oggi confinate nell’occulto come l’astrologia (il rapporto con Guido Bonatti e Michele Scoto). «Anche qui, il pregiudizio moderno ha agito in modo inquinante. Un uomo del XIII secolo, proprio in quanto interessato alla scienza e alla filosofia, non poteva non occuparsi anche di problemi come quelli astrologici. Occultismo e irrazionalismo sono categorie moderne». Come si comporta Innocenzo III nei confronti di Federico II? E qual è il rapporto di Federico II con i papi con cui ha a che fare? Il suo temporeggiare la crociata è dovuto a motivi contingenti, a una precisa volontà o a un misto delle due cose? «Innocenzo III si è sempre comportato con Federico con l’affetto e la leatà che un papa, ch’è anche un gran signore, deve a un giovane principe che in quanto principe laico deve essere subordinato alla somma autorità spirituale. Federico II nei confronti della crociata si è sempre comportato come chi crede che guidarla rientri nei diritti dell’imperatore e che debba esser lui anche a stabilirne l’effettuazione secondo i criteri di opportunità momento per momento vigenti».

Credo che le leggende sull’harem di Federico II, o il fatto che l’imperatore facesse squartare i suoi servi dopo averli nutriti per osservare stomaco e procedere della digestione, siano solo leggende messe in giro dal nemico. E’ d’accordo? «Credo quasi con certezza di sì, forse mantenendo una sfumatura d’incertezza. Per esser adulteri o poligami, non c’è bisogno dell’harem. Sugli esperimenti “in corpore vili”, sarei con maggior certezza d’accordo sull’ipotesi della calunnia».

quello di “privilegium”. Per Pavia e Cremona, bisogna vedere quali sono anno dietro anno le condizioni contestuali. Ma che tutte “Per Pavia e Cremona, bisogna le città dell’Italia settentrionale, vedere quali sono anno dietro anche nei momenti di maggior anno le condizioni contestuali” tensione, fossero e rimanessero istituzionalmente fedeli all’imI colossali cortei di Federico II, pero, non c’è dubbio. E’ la nostra con molte bestie esotiche anacronistica prospettiva di ogni genere, guardia moderna a farci pensare saracena, funzionari altrimenti. La ribellione, amministrativi e del per motivi contingenti, tribunale supremo e non rompeva questo schiavi vestiti di seta concetto di fedeltà I comuni leghisti e di lino sono, seconistituzionale: tutto ciò vedono il nonno do Ernst Kantorowicz, rientrava nella dinamiin Federico II una cosa da principe ca feudale. Nessun coorientale. Da dove deriva mune ha mai voluto uscire questo stile, mai visto prima dall’inquadramento nella “res nell’occidente cristiano? publica christianorum”, almeno «Non sono cose mai viste. Si fino alle teorie di Bartolo da facevano, credo, anche nella SiSassoferrato sul “superiorem cilia normanna e nella Spagna non recognoscens”». della Reconquista. D’altra parte, Esisteva un’etnia padana nel è tutto esemplificato sul famoso XII e XIII secolo? trionfo di Cesare, presenza della «Mai esistita un’etnìa padana». giraffa compresa». Come si comportano i comuni Qual è il rapporto di Federico padani tra loro nel periodo deBarbarossa e di Federico II con gli Hohenstaufen? L’alleanza i padani? Quali sono le città dei comuni con il papa è polifavorite dei rispettivi sovrani? tica, religione o entrambe le Pavia e Cremona? cose? «Rapporto di sudditanza, con «Politica. La religione non c’enammissione che un rapporto di tra. Semmai c’è la variabile sudditanza si contratta sempre. dell’eresia, riguardo alla quale vi E’ la norma del concetto di “lisono però contestazioni reciprobertas” strettamente legato a che».

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A sinistra due icone dell’Europa medievale: la Margarina Uta e il cavaliere di Bamberger, ritenuto Federico II Sopra Il Kyffhäuser, presunto luogo di sepoltura da cui Federico Barbarossa riemergerà

E qual è l’anello più forte di questa alleanza? «La volontà di unirsi per piegare la volontà imperiale: ma con scopi diversi e magari perfino divergenti». Cosa ne pensa delle costituzioni di Melfi del 1231? In che modo Federico II è influenzato dal diritto romano-giustinianeo? E in che modo questo diritto costituisce un elemento di continuità con la visione del nonno Federico Barbarossa? «Nelle costituzioni di Melfi la presenza del diritto romano è certo forte; essa è del resto alla base del vero elemento nuovo del governo di Federico: il centralismo, che non c’era nel caso di Federico I nonostante qualche indizio in quel senso». Del tutto nuova è l’idea di Federico II di trasferire il centro dell’impero dalla Germania all’Italia. «La verità è che Federico sapeva benissimo che il centro effettivo del suo potere era mediterraneo, e la natura di esso centralistica. Per l’impero e la Germania, si rimaneva al livello del “deferalismo elettorale”, senza grossi cambiamenti». (Fine della 6ª e ultima puntata, l’appuntamento è per sabato 9 dicembre con una nuova vicenda)


Cronaca

LA NOVITA’ • Inaugurato il nuovo hotel all’ex Ibis: 80 camere doppie e 10 appartamenti di Vanni Raineri

B&B: un’idea francese, uno stile cremonese

Dopo il profondo rinnovamento degli spazi, è stato inaugurato mercoledì sera il nuovo hotel cremonese, che fa parte della catena francese B&B e che eredita il testimone dall'ex Hotel Ibis di via Mantova. Bello il colpo d'occhio all'ingresso, dove spiccano le tante immagini dedicate a Cremona, e gli spazi ideali per consentire il self check-in. Cremona protagonista anche sulle pareti delle stanze, e d'altra parte è In Italia il gruppo raggiungerà a breve quoquesto l'obiettivo dell'importante gruppo ta 30 hotel: a Cremona e Milano entro fine che gestisce circa 400 alberghi in Europa, anno si aggiungeranno Genova e Treviso, a di cui la metà in Francia. testimoniare l'attenzione per il nostro PaUn Gruppo che cerca di fornire un servizio ese, tanto che l'obiettivo è di arrivare a adeguato alle richieste ma con un occhio quota 50 entro il 2020. attento al prezzo. A Cremona le stanze, L'hotel è a tre stelle, ha un check in tutte standard, sono 80, prenotabili volutamente senza scrivania, per alla cifra media annuale di 50 euro. eliminare il più possibile la barrieE ognuna di loro consente il parra col cliente. Il tutto a beneficio cheggio gratuito, un wifi gratis di degli spazi. In futuro, come av100 mega e la visione in camera Gli hotel viene in parecchi hotel della cadei programmi Sky. Inoltre, del gruppo tena, si potrà effettuare il self nell'edificio appena ristrutturato in Europa check-in, per ora è garantita la sono stati ricavati anche 10 appresenza 24 ore su 24 del personapartamenti. Si tratta di una vera le. Nell'area, oltre alla colazione a bufnovità per il gruppo, che ci illustra Jean fet (poco più di 7 euro per un'offerta molClaude Ghiotti, presidente di B&B Italia. to ampia di dolce, salato e vegan) sono «Gli appartamenti ospitano fino a 4 posti presenti distributori automatici e il bar. letto con cucina indipendente. Sono penL'hotel è in funzione già da poco più di un sati per ospitare in settimana omisi d'affamese, e per la ristrutturazione è stato speri, ma anche turisti».

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Sopra il presidente di B&B Italia Ghiotti Sotto una camera in stile cremonese

so oltre un milione e mezzo di euro. «Abbiamo eliminato il banco reception prosegue Ghiotti - per rendere il clima più conviviale anche se ci saranno sempre persone in grado di fornire informazioni. ». Sul livello basso di prezzo: «Puntiamo sui numeri e sui gruppi. Nella nostra filosofia vogliamo essere l'albergo della città, da qui i richiami con foto e oggetti vari nell'hotel. Negli ultimi anni la qualità dei nostri hotel è migliorata, e qui troviamo concetti di design all'italiana. Insomma, non abbiamo un prodotto da esportare uguale ovunque». Non solo uomini d'affari, diceva, ma anche turisti: «E’ così. Io non conoscevo Cremona nonostante sia in Italia da 10 anni, e sono rimasto stupito dalla sua bellezza. Trovo incredibile che una città così bella non sia conosciuta. Il turista moderno non è più concentrato nelle grandi città, ma cerca località più ridotte».

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il ricordo

ex jugoslavia, giustizia e’ fatta. i nostri gesti di solidarieta’ di Giovanni Borsella

La condanna all’ergastolo di Ratko Mladic del 22 novembre presso il Tribunale internazionale dell’Aja chiude il libro dei crimini commessi in quell’aborto di stato nato a Versailles dopo la Gande Guerra. Istituito dall’Onu nel 1993 è stato sostenuto dell’Ue con l’esordio esemplare di Carla del Ponte pubblico ministero inflessibile come il suo collega Nelson Mandela nel Sud Africa. Dei 161 accusati di delitti contro l’umanità, alcuni si sono suicidati, morto anche il presidente Milosevic, che con R. Karadzic hanno architettato la “pulizia etnica”. David Petreus, prima di diventare direttore della Cia, s’è fatto le ossa nella ricerca di Mladic e di Karadzic. Durante le operazioni militari di Mladic vennero uccisi e depredati il cremonese Fabio Moreni, Sergio Lama di Rivarolo Mantovano e Guido Puletti di Brescia mentre portavano aiuti umanitari in Bosnia. Il capobanda Prjc Paraga è stato scoperto ed arrestato in Germania due anni fa, processato in Italia e condannato all’ergastolo. La guerra civile era iniziata a Vukovar nel 1991, si concluderà nel 2001 in Macedonia, dove operò, come ufficiale della Nato, Caruccio Biondo attuale sindaco di Pozzaglio. Nel 1991 il Terz’ordine Francescano (allora ministro era Merli) di via Brescia è stato tra i primissimi in Italia ad organizzare raccolta di alimenti, vestiti e denaro portati a Zagabria accolti dai Cappuccini. A questi viaggi parteciparono padre Matteo e Anna Cavacabò. Con don Alberto Franzini siamo stati ricevuti nel suo studio dal card. Kuharic subito dopo il ministro degli Esteri Genscher.


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Territorio

Sabato 2 Dicembre 2017

t re consigli in 12 giorni

giunta

castelverde, la minoranza protesta: «pressapochismo e assenza di democrazia»

assoc. zoofili il comune in giudizio

CASTELVERDE – Non nel merito, ma nella procedura. E’ qui che la minoranza di Castelverde si oppone con forza. Tutto nasce dal terzo di una serie ravvicinata di tre consigli comunali. Il primo richiesto dalle minoranze il 15 novembre, il secondo svoltosi il 25 novembre e un terzo due soli giorni dopo, il 27 novembre. Non solo: la convocazione è stata inviata ai consiglieri solo dopo le ore 13 del 25: si annuncia il Consiglio per il 27 alle ore 19,30 con un solo punto all’ordine del giorno, l’Adeguamento per lo Statuto Sociale di Casalasca Servizi al Codice dei Contratti Pubblici e al Testo Unico delle Società a partecipazione pubblica. Alla richiesta di chiarimenti, la

maggioranza risponde che l’assemblea di Casalasca si sarebbe svolta il giorno dopo, e che si è ancora in attesa di un parere legale nel merito, atteso per la mattinata precedente la seduta. Fatto sta che la lettera lunedì mattina non arriva, tanto che i consiglieri non la trovano nella cartella di Consiglio. «La lettera – afferma Giuseppe Priori, capogruppo di minoranza - arriverà alle 16,30 (ma solamente al cellulare del vicesindaco Scalisi, mai protocollata), e solo nel corso della seduta delle 19,30 noi consiglieri ne siamo stati informati. Un documento quindi privo di valore legale e non ammissibile nella seduta. Considerato che la giunta aveva deliberato

all’unanimità di non adeguarsi al parere tecnico redatto dal responsabile del servizio, emerge il pressapochismo di questi amministratori. La lettera è poi stata letta Consiglio finito senza chiarire gli interrogativi. Di tutto questo la minoranza non sapeva nulla. Questa è la democrazia strisciante a Castelverde». La variazione dello Statuto è stata approvata con l’unanimità della maggioranza, un voto a favore della minoranza, due astenuti e due assenti. Il consigliere di “Cambiare per crescere” Fabio Grassani ha rilevato come diversi comuni soci avevano approvato la modifica statutaria settimane se non mesi prima, e risulta strano che

Castelverde abbia atteso l’ultimo momento nonostante il vicesindaco Scalisi sieda nel cda della stessa società, e fosse quindi ben a conoscenza dell’adempimento. Il consigliere Andrea Lena si è astenuto lamentando lo spreco di denaro per i tre consigli in 12 giorni e per un ulteriore parere che sarebbe stato pagato da Casalasca, e quindi dai cittadini. Dal canto suo Maria Paglioli, che pure si è astenuta, ha contestato la procedura d’urgenza quando l’odg era tutt’altro che imprevedibile. La minoranza non contesta la variazione dello statuto in sé, ma l’ok nonostante la non accettazione del parere tecnico e in assenza dell’ulteriore parere legale.

INSEDIAMENTI • Sorgerà sulla Castelleonese per l’arrivo di una concessionaria auto

Una nuova rotonda Approvato dalla Giunta, su proposta dell’Assessore al Territorio Andrea Virgilio, il progetto per la realizzazione di una nuova rotatoria sulla Castelleonese (s.p. 415 Paullese). Prosegue così l’operazione di messa in sicurezza di questa importante arteria iniziata con la posa dei paletti dissuasori e la chiusura dei varchi di attraversamento. Il nuovo in-

tervento sarà realizzato in corrispondenza dell’incrocio con le vie Erno e Picenengo. La rotatoria, oltre a garantire un idoneo accesso alle strutture di vendita e produttive, consentirà anche di realizzare un adeguato collegamento in sicurezza con il centro abitato di Picenengo, la via Erno, Castelverde e Costa Sant’Abramo. La tipologia scelta è quella di

“grande rotatoria” caratterizzata da un diametro esterno di 64 metri e un’isola centrale non sormontabile di diametro 44 metri. L’anello di rotazione, sede della carreggiata stradale ha una larghezza di 10 metri. L’intervento è reso possibile dalla richiesta di permesso di costruire in quella zona di una nuova concessionaria auto.

Il Comune di Cremona si costituirà in giudizio davanti al Tar della Lombardia, Sezione staccata di Brescia, nel ricorso, notificato il 17 novembre, e proposto dall’Associazione Zoofili Cremonesi contro l’Amministrazione e nei confronti dell’Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente (A.N.P.A.N.A.) Onlus – sede centrale e comando nazionale. Lo ha deciso la Giunta. La difesa degli interessi del Comune di Cremona è affidata all’Avvocatura Comunale. Nel ricorso presentato dall’Associazione Zoofili Cremonesi si chiede, tra l’altro, l’annullamento del bando di gara, pubblicato il 18 ottobre scorso, con il quale il Comune di Cremona ha indetto una procedura aperta per l’affidamento del servizio di custodia e cura dei cani vaganti e randagi rinvenuti sul territorio comunale e dei Comuni convenzionati.

IL r i n v i o

slitta l’incontro con landini Slitta la visita a Cremona di Maurizio Landini, annunciata per mercoledì 29 novembre in Sala Zanoni. A causa della convocazione al Tavolo Nazionale sulla Siderurgia Landini è infatti stato trattenuto a Roma e non ha potuto presenziare. La serata è stata dunque rinviata a data da destinarsi.

s c u o la

formazione per i genitori degli stranieri La Cooperativa Altana, in collaborazione con gli Istituti Comprensivi di Cremona, organizza “Andare a scuola in Italia”, un incontro di formazione per i genitori dei bambini stranieri che frequentano le scuole cremonesi. Per rispondere a tutte le loro domande su come funziona la scuola in Italia, l’incontro è fissato per questa mattina alle ore 10,30 in piazza Stradivari 7. Fa parte del progetto “Si può fare” finanziato dalla Fondazione Comunitaria, per favorire l’integrazione degli alunni stranieri. Un secondo incontro sull’orientamento scolastico verrà organizzato in gennaio.


Lettere & Opinioni

Sabato 2 Dicembre 2017

Per dire la vostra, scrivete a: lettereilpiccolo@gmail.com • ilpiccolocremona@gmail.com

punto di vista

Sugli appalti per il lavoro di raccolta dei rifiuti c’è qualcosa che non va Caro direttore, mi riferisco alla vicenda del marocchino Driss Fassali, ex lavoratore sia delle cooperative che hanno prestato, sia di quella che presta l’opera di raccolta rifiuti per conto di Linea Gestioni. Come noto, Fassali ha inviato una lettera al Papa con l’invocazione «Prega per me», mentre è stata riportata l’affermazione «La cosa non ci riguarda» di Linea Gestioni sulla causa (il mancato pagamento delle competenze del Fassali da parte delle cooperative che hanno prestato la loro opera) che ha portato questo operatore alla quasi disperazione. Beh, io non sono per niente d’accordo su tale affermazione (senza, ovviamente, attribuire alcuna responsabilità), sostanzialmente per due motivi: c’è il dramma umano di un lavoratore che vanta corrispettivi da ricevere da - mi pare di avere capito - tutte e tre le precedenti cooperative che si sono succedute nell’appalto per la raccolta dei rifiuti per conto di Linea Gestioni, poi fallite; vogliamo ammettere che nella concessione dell’appalto ci sia stata, come minimo, una scarsa capacità previsionale circa la credibilità e solidità della cooperativa aggiudicataria? Credo di comprendere le logiche che sottintendono all’assegnazione di appalti piuttosto che la gestione in proprio di tutto il servizio di raccolta dei rifiuti, ma, dato l’epilogo che tali accordi hanno avuto negli ultimi anni, sicuramente c’è qualcosa che non va. E’ in generale di grande attualità il meccanismo di affidarsi al lavoro in appalto, nella ricerca della massima economicità nell’espletamento di determinati servizi, ma è evidente che necessita grande attenzione viste le problematiche che si possono verificare, succes-

FOCUS

Luminarie, perché alcune piazze sono dimenticate?

Egregio direttore, leggo su il Piccolo un articolo a pagina 16, che elenca il calendario degli manifestazioni in città del periodo natalizio. Nello stesso articolo si fa menzione che quest’anno sono state aggiunte delle strade, rispetto all’anno passato, in cui sono state posizionate le luminarie. Ho un appunto da fare a questo proposito: in piazza Risorgimento, per i cremonesi Porta Milano, l’allestimento delle luci è dato solo da pochi tronchi addobbati, che di sera quasi non si vedono a differenza di piazza Libertà, ovvero Porta Venezia, le cui piante sono riccamente addobbate. Contrariamente alla Piazza Risorgimento, che è mediocremente visibile pur essendo una piazza importante di Cremona e via di transito obbligatorio da chi proviene da fuori città, via Dante appare allegramente e festosamente illuminata. Vor-

sivamente alla quali mi domando se non vi sia poi un riverbero sulla qualità del servizio. Luciano Losi Cremona •••

replica

Noi i candidati li scegliamo democraticamente e se eletti terminano il loro mandato Signor direttore, Alessia Manfredini, della direzione regionale del Pd, dice che il Movimento 5 Stelle ha scelto il candidato alla presidenza della Lombardia con pochi voti. Peccato che il candidato del Pd sia stato scelto con zero preferenze e che la ricostruzione di Manfredini, che si concentra sulle loro primarie del 2012 e del 2013, si riferisca a ere geologiche fa. Siamo infatti nel 2017 e non ci risulta che la candidatura di Giorgio Gori sia emersa da una consultazione democratica, né che il Pd abbia organizzato primarie per le prossime elezioni regionali. Il M5S, all’opposto, ha la prassi consolidata di consultare democraticamente a ogni tornata elettorale i suoi iscritti sulla piattaforma Rus-

rei citare anche via Ghinaglia, che qualche anno fa aveva le sue luci natalizie, ma da qualche anno non è tenuta in considerazione anche se, la stessa via, è transito importante e obbligatorio verso il centro. Le altre due piazze, IV Novembre e Cadorna, per i cremonesi Porta Romana e Porta Po, non ho avuto modo per ora di vederle illuminate, perciò non posso qui dare un giudizio o citarle ad esempio, però sono del parere che non si dovrebbe mai discriminate l’una o l’altra, anzi tutte e quattro dovrebbero essere tenute nella stessa considerazione in quanto, nella nostra storia, sono stati punti di riferimento essenziali per la città. Mi viene quasi da pensare: ma a Cremona ci sono luoghi di serie A e luoghi di serie B? Lascio ai lettori la risposta. Cloe Bertoni Cremona

seau. Peggio il candidato presidente del Pd per la Lombardia è stato eletto sindaco di Bergamo e, dopo tre anni di mandato, ha deciso di tradire il mandato ricevuto dai cittadini per correre per la Regione Lombardia. Ecco, su una cosa Manfredini ha ragione quando dice che Pd e M5S sono ben diversi, noi i candidati li scegliamo democraticamente e se eletti rispettiamo il patto assunto con i cittadini. Danilo Toninelli Deputato di M5S ••• considerazione

Nel nostro tempo legettimiamo la delinquenza di chi non ha il potere e lo ambisce Egregio direttore, penso sia giunto il tempo di cancellare dalla nostra mente il proverbio che recita, il potere logora chi non ce l’ha e sostituirlo con un altro che dice il potere tende a criminalizzare chi ce l’ha e a leggittimare la delinquenza di chi non ce l’ha. Pietro Ferrari Cremona

castelverde

Tutta la cittadinanza è preoccupata per il futuro del Centro culturale Agorà Egregio direttore, siamo un gruppo di cittadini di Castelverde, che si è recentemente costituito a Nucleo Civico per la rinascita del nostro splendido paese. In particolare vogliamo far sentire la nostra accorata preoccupazione per la sorte del Centro Culturale Agorà, dove i nostri figli si erano abituati, negli anni scorsi, a trascorrere pomeriggi sereni dedicati alla lettura, allo studio, allo svago, fruendo dell’immenso patrimonio librario e mediatico ivi conservato. Noi stessi, come adulti, ci recavamo sovente agli incontri di promozione alla lettura, agli spettacoli teatrali, alle proiezioni filmiche, ai concerti jazzistici... e a tutto quel florilegio di attività culturali che fremevano all’interno delle pareti dell’Auditorium Fabrizio de André, fiore all’occhiello del Centro culturale e vanto civico del nostro amato territorio padano. Da circa tre anni, progressivamente, questa vitalità culturale è progressivamente scemata: gli eventi artistici sono diventati

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sempre meno frequenti e sempre più grossolani; gli acquisti dei libri si sono quasi azzerati e la qualità dei volumi si è notevolmente abbassata; il bibliotecario non è quasi mai presente; gli orari di apertura sono poco comodi, sia per noi genitori, sia per i nostri figli. A nostro avviso si tratta di un orario poco ragionevole, dal momento che al mattino i ragazzi sono a scuola, tranne, forse, gli studenti universitari, che però non sono i principali utenti di questa biblioteca. L’anomala organizzazione che abbiamo descritto, costringe spesso noi genitori a chiedere permessi al lavoro, per andare a prendere a prestito i volumi al mattino, che altrimenti i nostri figli, al pomeriggio, dovrebbero andare a cercare nelle biblioteche vicine, aperte in orari più ragionevoli: Casalbuttano, ad esempio, o Sesto o Cremona. Molto spesso, inoltre, il bibiliotecario non è in servizio (per gravi ragioni familiari, ci hanno detto), per cui il Centro culturale resta chiuso, oppure il bibliotecario viene sostituito da persone poco competenti, che non riescono a trovare i libri e a fare i prestiti. Accade inoltre che sul sito del Comune risulti che la biblioteca è normalmente aperta, ma poi, giunti davanti al cancello, questo risulti chiuso; spesso senza neppure un avviso affisso per segnalare per quanto tempo durerà il disservizio. Come cittadini attivi e responsabili, chiediamo agli amministratori e al segretario comunale di Castelverde, come sia possibile che tutto questo accada in un paese tuttavia ricco e progredito come quello in cui abbiamo la fortuna di abitare, senza che nessun consigliere di minoranza domandi spiegazioni in Consiglio o si preoccupi minamente del grave disagio causato ai cittadini. Maurizio Pingitore Nucleo Civico per la Rinascita di Castelverde


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Sabato 2 Dicembre 2017 casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

casalmaggiore

due iniziative del museo diotti Due iniziative nel week end del Museo Diotti. Oggi a partire dalle 15 è organizzata una visita guidata al presbiterio della Cattedrale e al Palazzo Mina-Bolzesi di Cremona, per osservare da vicino i due principali cicli di affreschi del Diotti, normalmente non aperti al pubblico. Ad accompagnare i visitatori don Gianluca Gaiardi e Mario Marubbi. Domani alle 16,30 conferenza al Museo Diotti a cura di Francesca Valli e Vittorio Rizzi ad ingresso libero: l’attenzione sarà puntata sulla “Corte di Ludovico il Moro”, uno dei principali dipinti esposti nella mostra in corso.

GUSSOLA

fotoconcorso del gruppo aido GUSSOLA – Si tiene domani, domenica 3 dicembre alle ore 16, presso il Salone Parrocchiale di piazza Comaschi, la cerimonia di premiazione del 10° concorso fotografico per dilettanti organizzato dal Gruppo Comunale Aido Gussola col patrocinio della Biblioteca comunale “Giancarla Assandri”. L’esposizione delle opere avverrà già da oggi (ore 16-19), proseguirà domani (10-12 e 15-18,30) e si concluderà lunedì (912). L’ingresso è libero.

TORRE DE’ PICENARDI

IN CHIESA CONCERTO DI SANT’AMBROGIO TORRE DE’ PICENARDI – Il Gruppo Culturale di Torre de’ Picenardi organizza per giovedì 7 dicembre alle ore 21 nella chiesa parrocchiale di S. Ambrogio Vescovo la 7ª edizione del Concerto di Sant’Ambrogio, per organo, violino e soprano. Si esibiranno Roberta Chiozza (organo), Giacomo Invernizzi (violino) e Giovanna Iacobellis (soprano). Il programma prevede musiche da Vivaldi a Strauss, da Verdi a Morricone.

casalmaggIore

L’EMERGENZA • Accantonata l’ipotesi della struttura provvisoria. In funzione ad inizio 2019

Ponte, già affidato il progetto Le strade sono due, senza ammissione di repliche: prima si sistemerà il ponte vecchio, poi si penserà a costruire quello nuovo, unendo il territorio che nell’emergenza ha vissuto questo riavvicinamento tra le parti. E per il piano A, quello appunto del rappezzo della struttura ammalata, la buona notizia è che il progetto è già stato affidato in via diretta, essendo il costo contenuto, all’ingegner Fabio Scaroni, che già aveva eseguito i rilievi per comprendere a fondo i danni alla struttura. Questo consentirà di risparmiare tempo. Il vertice organizzato in sala Savani nel palazzo della Provincia di Parma ieri mattina ha di fatto cestinato in maniera definitiva la soluzione del ponte provvisorio prospettata dal consigliere casalese Orlando Ferroni. «Nell’emergenza – ha chiarito Luciano Pizzetti, sottosegretario del Governo presente assieme al capo di gabinetto del Ministro Graziano Delrio, Maurizio Battini – meglio spendere 6 milioni di euro, perché tanto servirà per sistemare il ponte vecchio, piuttosto che il quadruplo per una struttura che, comunque, durerebbe per pochi anni». Non si possono mettere ingenti risorse sull’emergenza, insomma: intanto i soldi che Regione Lombardia (3 milioni di euro, passati dal fondo Statale mediante l’accordo siglato col Governo Renzi) e Regione Emilia Lombardia (2 milioni in arrivo) avevano stanziato verranno destinati al Ponte Verdi di San Daniele Po, per il quale occorrono

I partecipanti al vertice di ieri a Parma: a sinistra Pizzetti, al centro Viola 10 milioni di euro. Si attingerà, dunque, pure qui, in parte dall’emendamento da 35 milioni di euro al Decreto Fiscale. Un decreto, come ha detto Pizzetti, partito proprio dall’emergenza del ponte Casalmaggiore-Colorno. Altra novità, annunciata dal sindaco di Colorno Michela Canova, riguarda l’accordo con Trenord e l’omologa emiliana Tper che porterà 11 corse in più già da metà dicembre, e 15 da febbraio, per quanto concerne la Brescia-Parma. «Attenzione però – hanno spiegato i presenti – ai ritardi che sono dovuti evidentemente a problemi strutturali, dunque l’aggiungere nuove corse può essere una soluzione, ma a questa andrebbero affiancati investimenti sulla linea». Tutte queste decisioni sono state comunicate nella conferenza stampa al termine del vertice, alla quale hanno partecipato Pizzetti, Battini, ma anche Gianpaolo Serpagli, consigliere provinciale di Parma con delega alla

Viabilità, Davide Viola come presidente della Provincia di Cremona, Michela Canova e Giorgio Pagliari, parlamentare di Parma. Un dato molto significativo, a detta dei partecipanti al vertice, è il fatto che siano stati ridotti di quattro mesi i tempi previsti all’inizio: «Con l’affidamento diretto del progetto a Scaroni, con Elisa Botta che seguirà il Rup e Patrizia Malabarba della Provincia di Cremona incaricata di seguire i lavori – ha detto Serpagli – abbiamo risparmiato almeno due mesi». «Un altro mese – ha annunciato Battini – potrebbe essere guadagnato sul trasferimento effettivo dei fondi dal Decreto Fiscale agli enti che li utilizzeranno, ossia le Province: i tempi previsti sono di due mesi, ma puntiamo a dimezzarli». A questo si aggiunga il Decreto Fiscale approvato in tempi record: altri 30 giorni risparmiati, è stato detto. Quattro mesi in tutto, appunto. Il ponte vecchio, a questo punto, potrebbe essere ripristinato per la

viabilità entro un anno, ossia nei primi mesi del 2019, forse già a febbraio-marzo. «Posso assicurare – ha detto Serpagli anche per rispondere alle non poche critiche – che per una pubblica amministrazione sono tempi record». Pagliari, Pizzetti e Battini hanno evidenziato come si tratti di tamponare un’emergenza: «Al ponte nuovo si dovrà però iniziare a pensare e per farlo – è stato evidenziato – l’unica strada è il passaggio dell’Asolana ad Anas, che in pancia ha risorse sufficienti per garantire la costruzione». La cifra, non annunciata anche perché prima ci vorrebbe un progetto, va dai 100 ai 150 milioni di euro. A tal proposito l’europarlamentare Massimiliano Salini ha suggerito di cercare fondi europei Cef (40% di finanziamento a fondo perduto) e non Bei, perché questi ultimi prevedono una collaborazione tra pubblico e privato «per il quale l’Italia non è ancora pronta» ha detto Salini. Erano presenti, per il territorio casalasco, l’assessore regionale Gianni Fava, i sindaci di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni e di Gussola Stefano Belli Franzini, il consigliere Orlando Ferroni, promotore dell’idea del ponte provvisorio, il presidente del Comitato Trenopontetangenziale Paolo Antonini. Tutti hanno detto la loro in un tavolo tecnicopolitico che è servito a fare il punto della situazione e poi, appunto, a dare la notizia dell’assegnazione della realizzazione del progetto e del risparmio, così, di un po’ di tempo per la riapertura.

in audi t o r i u m s a n t a c r o c e

folto pubblico per l’ultimo libro di mauro acquaroni Non è raro che la presentazione al pubblico di un romanzo abbia effetti anestetizzanti per gli ascoltatori, intontiti da dotte citazioni e spolverate di autoreferenzialità. Non è raro che il pubblico si alzi dalla poltrona pensando a tutto tranne che a leggere il libro per il quale è stato scomodato. Non è raro. Ma non è questo il caso della presentazione che si è svolta sabato scorso all’Auditorium Santa Croce di Casalmaggiore. Si trattava della “prima” presentazione dell’ultimo romanzo di Mauro Acquaroni: “L’Utile (à la recherche de)” edito da Gilga-

mesh edizioni. E in effetti è stata una presentazione atipica, più che di presentazione si potrebbe parlare di “rappresentazione” perché il romanzo non è stato spiegato da critici, editori o autori, bensì “raccontato” da attori della scuola di formazione attoriale diretta da Jim Graziano Maglia; questi i loro nomi (e personaggi): Giulia Vezzosi (Michelle), Pietro Brambilla Tognazzi (Jean-Marc), Giorgio Gremizzi (Hervè), Giancarlo Bellini (Alex), Sebastiano Fortugno (Marc), Erminio Zanoni (Clirim), Emiliano Bernuzzi (Tareq), Arianna Novelli (Brigitte).

Nessun critico, nessuna citazione dotta, nessun messaggio salvifico, solo una storia, la storia di Ahmed Dhema, avvocato parigino alle prese con il clima di odio scatenato dalla notte del Bataclan. La storia di un uomo attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto, alcune delle quali rappresentate ad un folto pubblico (quasi 200 persone) che hanno stipato l’Auditorium e alla fine hanno applaudito attori e autore. Ovviamente si è trattato solo di un assaggio che voleva incoraggiare la lettura del testo, che, alla fine della serata, è stato

Jim G. Maglia e Mauro Acquaroni omaggiato come strenna prenatalizia ai presenti che ne hanno mostrato desiderio. Una presentazione, quella di sabato, che non si esclude possa un giorno diventare una vera e propria opera “teatrale”.


Casalasco

LA TRAGEDIA • La stanza dell’ex fornaio casalese trasformata in una tomba Ha suscitato cordoglio misto a una grande tristezza per le modalità del ritrovamento, la notizia, risalente a martedì, della morte dell’ex apprendista fornaio di Casalmaggiore Guido Begatti, che risiedeva a Vicobellignano. In città era conosciuto per aver lavorato da ragazzo nel negozio in piazza Turati prima di traslocare a Milano, ormai quasi mezzo secolo fa, e per tornare ogni tanto per vedere alcuni amici e ricordare i parenti scomparsi. Oggi aveva 69 anni, e viveva in un appartamento milanese di Corso XXII Marzo, al civico 37, nel quartiere di Porta Vittoria. Alla fine degli anni Ottanta Guido e la moglie Camilla avevano adottato un bambino cileno, che ha sempre mostrato problemi. Secondo gli investitori sarebbe stato proprio lui ad uccidere Begatti, prima di togliersi la vita. I fatti. Tutto parte dalla scomparsa di Alberto Hugo, il figlio adottato oggi 31enne. Per l’ultima volta è stato visto da un vicino di casa domenica, poi risulta scomparso. Le ricerche partono quando il suo veterinario di fiducia martedì riceve una mail in cui il giovane con-

La morte di Begatti un film dell’orrore

Lo stabile di Corso XXII Marzo 37 a Milano in cui abitava Begatti fessa la volontà di suicidarsi e gli dà indicazioni per soccorrere il cane che si trova nell’appartamento. Lo stesso giorno la sua auto, una Fiat Tipo, viene ritrovata nei pressi del fiume Adda a Rivolta, nella nostra provincia. Si pensa subito al suicidio, anche perché già 14 anni fa il ragazzo tentò di uccidersi

gettandosi sotto la metropolitana. Nel contempo, sempre martedì, si scopre che il cane non è solo nell’appartamento. C’è infatti il corpo di Guido Begatti, disteso sul letto, coperto da polvere di cemento, avvolto nelle coperte e con una cinta attorno al collo. L’ingresso dell’appartamento

era stato sigillato con del silicone, probabilmente per ritardare la scoperta del cadavere. Sulla stessa porta un’epigrafe che indica le date di nascita (5 ottobre 1948) e di morte (11 novembre 2017) dell’uomo. In pratica la stanza è stata trasformata in una tomba. Scoperte inquietanti per chi indaga che afferma con certezza: si tratta di una morte violenta. E si pensa ad Alberto Hugo, che avrebbe vigilato il cadavere del padre adottivo prima di compiere il gesto fatale. Il suo corpo viene ritrovato giovedì all’altezza di Comazzo, nel Lodigiano. Forse la recente morte del padre naturale e la perdita del posto di lavoro hanno contribuito al materializzarsi di quella che potrebbe essere la sceneggiatura di un film dell’orrore.

g uastalla

dallo stand in fiera all’arresto dell’assassino di reggiolo GUASTALLA - Il Comandante dei Carabinieri di Guastalla, il Maggiore Luigi Regni, ha ripetuto nella cittadina rivierasca l’esperienza che fece nel 2011 quando era al comando dei Carabinieri di Casalmaggiore, vale a dire lo Stand Arma (allora fu in allestito occasione della Fiera di San Carlo). L’occasione è stata offerta dalla Fiera più significativa e tradizionale di Guastalla, quella di Santa Caterina. Grande l’afflusso di persone, molte delle quali provenienti da Casalmaggiore. Anche Casalmaggiore è stata protagonista dell’iniziativa, grazie soprattutto al supporto offerto dall’Associazione Carabinieri in congedo presieduta da Antonio Formica, che ha messo a disposizione parecchio mate-

riale, a partire dall’oggettistica risalente al periodo precedente la prima guerra mondiale. E poi tante foto storiche con protagonisti i carabinieri, tra cui spicca una foto scattata nel 1945 che ritrae la Compagnia di Casalmaggiore al momento della raccolta delle armi. E ancora tanti oggetti, uniformi d’epoca, calendari, materiale di ordine pubblico, e pure un maxischermo. Ma la parte del leone l’ha fatta la serie di copertine della Domenica del Corriere, ben 23 pannelli, che riguardano i Carabinieri concesse da Mauro Poli, anche lui casalasco di Rivarolo del Re. «Sono contentissimo - afferma il Maggiore Regni - del successo dell’iniziativa sull’esempio di quella che facemmo a Casalmaggiore, e del

Antonio Formica all’ingresso dello stand connubio che si è creato tra Guastalla e Casalmaggiore, dove sono rimasto tanti anni e che non dimenticherò mai». Da segnalare che lo stesso Maggiore Regni ha collaborato all’operazione che ha portato giovedì all’arresto di Giampaolo Dall’Oglio, 63enne che ha vissuto per un periodo a Viadana, per l’omicidio avvenuto venerdì 24 a Reggiolo di Francesco Citro.

VIADANA

“effetto serra, effetto guerra”, due incontri a buzzoletto di viadana VIADANA – “Effetto serra, effetto guerra”. E’ il titolo di un doppio incontro di formazione su uno dei temi più di attualità a livello globale. Due incontri che si terranno il primo oggi e il prossimo sabato 16 dicembre entrambi presso la Sala multifunzione Coop. Palm W. E P. onlus di via Codisotto 8 a Buzzoletto di Viadana. Due incontri coordinati da Sofia Orlandelli. Quello di oggi, alle 15,30, è un incontro con Grammenos Mastrojeni, e sarà incentrato sul tema

“Clima, migrazioni e conflitti”. Quello di sabato 16, alla stessa ora, verterà su “Confilitti e commercio delle armi” ala presenza di Giorgio Beretta. Gli incontri sono organizzati da: Associazione Noi, Ambiente, Salute (Viadana); Associazione Viadana Democratica; Collettivo non violento Uomo e Ambiente della Bassa (Guastalla); Comitato Intercomunale per la Qualità della Vita (Dosolo); Comitato Democrazia Costituzionale Oglio-Po.

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san giovanni - IN MOSTRA DA DOMANI A VILLA MEDICI

“we love you cecilia”, 4 vie per interpretare la dama

SAN GIOVANNI IN CROCE - “We love you Cecilia” omaggio alla “Dama con l’ermellino”, Cecilia Gallerani, è il titolo della nuova esposizione a Villa Medici del Vascello, che aprirà i battenti a partire da domenica 3 dicembre e accompagnerà i visitatori per tutto il periodo natalizio, fino al 7 gennaio. L’esposizione, organizzata in 5 sale, vedrà uno spazio dedicato ad ogni singolo artista in mostra ed uno in cui saranno ospitate quattro versioni della Dama con l’ermellino elaborate dagli stessi, secondo il proprio stile artistico e la propria visione. I curatori, Anna Vergine e Gabriele Fallini, affermano: «Leonardo da Vinci è forse il personaggio più enigmatico e importante nella Storia dell’Arte e della Scienza di tutti i tempi, già nella sua “contemporaneità”. Quello di Cecilia Gallerani è uno dei ritratti iconici più conosciuti e riconosciuti nella storia dell’arte. Una figura, quella di Cecilia, che ha saputo unire la cultura alle proprie ragioni di vita, anche nella capacità di allargare i propri orizzonti nel confronto di menti illuminate. Un desiderio intellettualmente aperto alle relazioni attraverso la cultura dei luoghi e delle Arti». Nello spazio articolato delle sale espositive di Villa Medici, sarà possibile confrontarsi con la ricerca espressiva di quattro fra gli artisti contemporanei più interessanti, così diversi e così simili tra loro, nella capacità di attivare la curiosità dell’osservatore con ironia, acutezza, freschezza della proposta e incisività nell’operare il rilancio culturale del tema. Ancora i curatori Anna Vergine e Gabriele Fallini: «L’arte è in grado di restituire ai luoghi quello che l’uomo ha portato altrove. Nell’opera di Andy FluOn, la seduzione della forma iconica, operata fra l’essere artista e musicista insieme, è vitalità del colore fluorescente. Nell’opera di Giovanna Fra, l’immediatezza del gesto è complessità di un profondo ragionamento sotteso. Nell’opera di Marco Lodola, il colore si illumina doppiamente in una sagoma luminosa che comunica energia. Nell’opera di The GAHAN Project, la nuova visione ironica diviene un puzzle visivo, in cui il cervello ricompone l’immagine che l’occhio vede per analogia». Così Laura Nardi, Villa Medici del Vascello: «Con “We love you Cecilia” poniamo al centro la figura di Cecilia Gallerani e la sottoponiamo alla libera interpretazione di quattro artisti. In realtà ognuno di noi, dopo aver visitato l’esposizione, sarà portato ad immaginare una propria Dama con l’ermellino, elaborata secondo i propri canoni di bellezza, ideali e valori. Quello a cui puntiamo è esattamente questo, coinvolgere i visitatori nella ricerca di un proprio punto di vista». Apertura domenica e festivi dalle 14 alle 18 (altri giorni su prenotazione). Ingresso 4 euro con visita guidata. Testi in catalogo di: Renzo Arbore, Luca Beatrice, Giorgio Celli, Philippe Daverio, Gillo Dorfles, Red Ronnie, Vittorio Sgarbi, Anna Vergine e Gabriele Fallini.


SPECIALE

14 Si avvicina anche quest’anno l’appuntamento con la Festa di Santa Lucia, una tradizione di origini contadine che si tramanda soprattutto nelle province di Cremona, Bergamo, Lodi, Mantova, Brescia. Numerosi gli appuntamenti in città in vista di questa giornata particolare. Domenica 10 dicembre torna l’appuntamento con Santa Lucia al Mercato di Campagna Amica di Coldiretti, in piazza Stradivari. Per l’occasione, il mercato darà grande spazio ai dolci legati al mese di dicembre. Sarà presente uno Spazio bimbi con laboratori proposti dalle fattorie didattiche, attività e lavoretti legati alla festa di Santa Lucia. Infine, saranno raccolte in piazza le letterine di Santa Lucia e saranno preparati i mazzi di fieno per l'asinello. Sempre nello stesso giorno, dalle ore 10 alle ore 17, la Fiab di Cremona promuove l’iniziativa benefica “Il baule di Santa Lucia”: i bambini potranno donare un giocattolo o un libro che non usano più ma ancora in buono stato. I doni verranno impacchettati e messi nel baule di Santa Lucia, che poi lo porterà ai bambini in difficoltà. Prepararsi alla magica notte del 12 dicembre Ovvero quando tutti i bambini aspettano l’arrivo della santa. La festa è scandita da una serie di rituali che vengono rispettati fedelmente: a partire dalla tradizionale letterina, che ogni bambino scrive, illustrando le proprie richieste. Nelle sere precedenti, c’è chi sente suonare il campanello della santa che gira per le vie avvisando del suo imminente arrivo. La sera del 12 si prepara in ogni casa un piatto con dei biscotti e un bicchiere di vin santo per Lucia, oppure del caffè, e una

SANTA

Mercatini in piazza Stradivari ed eventi benefici domenica 10 dicembre

Aspettando la notte di Santa Lucia Tanti gli appuntamenti in città

manciata di paglia o una carota per l’asino che deve trasportare le classiche gerle stracolme di pacchetti. Poi tutti a nanna

presto, perché leggenda narra che la santa butterà della cenere negli occhi ai bambini che cercheranno di vederla.

Alla mattina i bambini troveranno i loro giochi, doni rigorosamente spacchettati e montati, per creare magnifiche coreografie.

A Cremona una chiesa dedicata A Cremona esiste una chiesa dedicata alla celebre Santa Lucia. Essa sorge sulla piazza omonima. Alcuni caratteri stilistici – come l’abside con i beccatelli allungati, tipica dell’epoca romanicocremonese – fanno pensare che essa risalga ai primi decenni del XII secolo. La sobria facciata in cotto, ricostruita alla fine del Cinquecento dall’architetto cremonese Giuseppe Dattaro, è scandita da lesene binate. Al centro si apre un finestrone settecentesco, che ha sostituito l'originario rosone. Ai lati del timpano due volute lo raccordano con l'ordine inferiore. La sommità è alleggerita da pinnacoli piramidali. L'interno è a tre navate divise da pilastri. Vi si può ammirare un dipinto raffigurante San Girolamo Emiliani e la Vergine, opera di Antonio Beltrami. L'altare maggiore presenta il Martirio di Santa Lucia, opera di Angelo Massarotti. L'abside di sinistra conserva interessanti frammenti di affreschi appartenenti all'antica decorazione duecentesca. Il catino absidale presenta un'Incoronazione della Vergine, affresco ricco di elementi tardogotici attribuito ad Antonino De Ferrari e risalente alla prima metà del Quattrocento.


LUCIA

Santa Lucia: tra storia e leggenda Lucia era una giovane siracusana vissuta attorno al III-IV secolo. Secondo la tradizione, era una bella ragazza promessa in sposa ad un giovane patrizio suo concittadino. Un giorno, la mamma di Lucia, Eutychie, a causa di una malattia, fu colpita da una grave emorragia. La giovane, disperata, partì per Catania per andare ad implorare la grazia sulla tomba della Martire Agata. Giunta sulla tomba, le apparve proprio

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la stessa Agata chiedendole di dedicare la propria vita ai più poveri, ai piccoli emarginati e sofferenti. Tornata a Siracusa, Lucia iniziò, subito, a realizzare la missione affidatale. Prima di tutto ruppe il fidanzamento. Poi si dedicò a distribuire i beni della sua cospicua dote ai più poveri, percorrendo i lunghi e angusti cunicoli delle catacombe, con una lampada fissata al capo. Il fidanzato abbandonato non accettò la sua decisione non tanto perché si rendeva conto di avere

perso l’amore della ragazza ma perché aveva visto sfumare la possibilità di impossessarsi delle ricchezze che avrebbe dovuto portare in dote Lucia. E tale fu il suo dispetto da indurlo ad accusare l’ex-fidanzata, davanti al terribile prefetto Pascasio, di essere cristiana. Erano gli anni nei quali il cristianesimo era ferocemente perseguitato da Diocleziano, ma anche il tempo dei più fulgidi esempi di fede, tra i quali rientra anche Lucia stessa. Arrestata, minacciata e torturata, si proclamò comunque seguace di Cristo e non accettò di abiurare la propria fede. Essendo una ragazza troppo forte per essere “piegata”, doveva morire. Così, Lucia venne esposta nel pubblico postribolo e non esitò a testimoniare proprio la tenacia e la coerenza che i romani le imputavano. Ed affermando che “il corpo viene contaminato solo se l’anima acconsente”, diede modo, agli astanti, di assistere ad un fatto prodigioso: nessuno, nemmeno sei uomini e sei i buoi, riuscirono a smuovere il suo esile corpo divenuto, miracolosamente, pesantissimo. Prima dell’esecuzione capitale avvenuta il 13 dicembre, però Lucia riuscì a ricevere l’Eucaristia e preannunciò sia la morte di Diocleziano, avvenuta di lì a pochi anni, sia la fine delle persecuzioni, terminate, secondo una versione tradizionale della storia, nel 313 d.C. con l’editto di Costantino che sanciva la tolleranza religiosa e la libertà di culto. La leggenda raccontata ai bambini narra che la giovane Lucia abbia fatto innamorare un ragazzo che, abbagliato dalla bellezza dei suoi occhi, glieli abbia chiesti in regalo. Lucia acconsente al regalo, ma gli occhi miracolosamente le ricrescono e ancora più belli di prima. Il ragazzo chiede in regalo anche questi, ma la giovane rifiuta, così viene da lui uccisa con un coltello nel cuore.

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TRADIZIONe popolare e curiosità

IL solstizio d’inverno “sbagliato” Nelle nostre campagne, chi aveva un raccolto abbondante ne donava una parte ai meno fortunati

L’esperienza popolare filtrata, codificata e tramandata dai proverbi ci ricorda che Santa Lucia è il giorno più corto che ci sia. La festa della Santa cade però il 13 e non il 21 Dicembre; e allora? Grossolano errore dei nostri avi? Niente affatto. Fino al 1582 era in uso il Calendario Giuliano che per errori di arrotondamento aveva perso di circa 10 giorni il sincronismo con gli eventi astronomici e stagionali; in tale periodo il Solstizio di Inverno cadeva proprio intorno al 13. La riforma del Calendario attuata in quell’anno da Papa Gregorio XIII comportò la soppressione dei giorni eccedenti riportando il Solstizio alla sua data tradizionale, cioè il 21. In quei giorni, nelle campagne, si usava praticare una specie di perequazione: chi aveva avuto raccolti più abbondanti ne donava una parte ai meno fortunati. Si riallaccia ad analoga forma di solidarietà la storia di un presunto miracolo che risale al sedicesimo secolo. Si narra infatti che il Bresciano fosse stato colpito da una grave carestia e che alcune signore di Cremona avessero organizzato una distribuzione di sacchi di grano da lasciare anonimamente sulle porte di tutte le famiglie. Così una carovana di asinelli carichi raggiunse Brescia presa nella morse della fame: ma poiché la distribuzione avvenne di nascosto, la notte tra il 12 e il 13 dicembre, si pensò che fosse stata una grazia della martire. L'antica ospitalità, poi, voleva che si accogliessero nelle case i pellegrini che cercavano riparo dal freddo e questi ultimi, a loro volta, prima di ripartire, dovevano lasciare un dono sulla porta della casa che li aveva accolti. Con il trascorrere del tempo si consolidò così l'usanza di fare regali in occasione del 13 dicembre.



SPECIALE

EDILIZIA

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Con la Legge di Bilancio 2018 previste importanti agevolazioni e detrazioni, fino a 96mila euro di spesa Sono numerose le novità previste dalla Legge di Bilancio 2018, nel quale sono contenute tutte le agevolazioni previste per chi effettua lavori in casa. In questo senso, un’importante conferma riguarda la detrazione del 50% fino a 96.000 euro di spesa, prorogata anche per lavori di ristrutturazione avviati a partire dal 1° gennaio 2018.

Casa, molte le novità per chi effettua lavori

Molto apprezzata anche l’introduzione del bonus verde, ovvero la detrazione del 36% e fino a 5.000 euro di spesa per la cura di giardini e terrazzi privati. Importante, infine, la proroga del bonus mobili 2018 che accanto allo sconto fiscale rimodulato dell’Ecobonus è una delle novità vociferate ed ora confermate.. La proroga del bonus ristrutturazioni è una delle misure contenute nell’attuale testo di Legge di Bilancio 2018. Questa proroga consentirà, se confermata, di beneficiare della detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute ed entro il limite di 96.000 euro di spesa anche per i lavori avviati a partire dal 1° gennaio 2018. Anche per quanto riguarda l’Ecobonus al 65%, sono previste delle novità importanti: nella Legge di Bilancio 2018 è prevista l’applicazione dell’aliquota al 50% per la sostituzione di finestre e infissi e per l’installazione di caldaie. Nelle ultime modifiche alla Legge di Bilancio viene inoltre confermato che anche per il 2018 sarà possibile beneficiare del bonus mobili, attualmente previsto fino al 31 dicembre 2017. La detrazione sarà pari al 50% della spesa sostenuta ed entro il limite di 10.000 euro.

Tra le novità sugli sconti fiscali per chi effettua lavori in casa vi è la proroga del bonus mobili fino al 31 dicembre 2018. Ne

potranno beneficiare i contribuenti che effettuano lavori di ristrutturazione e che acquistano mobili o grandi elettrodo-

mestici di classe pari almeno alla A+. La detrazione prevista è pari al 50% delle spese sostenute entro il limite di 10.000

euro. Dovrà essere richiesta in dichiarazione dei redditi e verrà ripartita in dieci rate di pari importo. Oltre al bonus ristrutturazioni, una delle conferme già preannunciate nel primo testo di Legge di Bilancio 2018 è la proroga dell’Ecobonus anche per i lavori volti a conseguire un risparmio energetico effettuati a partire dal prossimo 1° gennaio. Tuttavia, le novità sono molte, perché la detrazione Irpef prevista dall’Ecobonus non sarà più pari al 65% per tutti i lavori effettuati ma passerà al 50% per: sostituzione e posa in opera di infissi; sostituzione e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con l’installazione di caldaie a condensazione e a biomassa; installazione schermature solari. Sempre in tema di agevolazioni introdotte anche con l’obiettivo del rispetto dell’ambiente, a partire dal 1° gennaio 2018 entrerà in vigore il bonus verde, una detrazione fiscale del 36% e per un massimo di 5.000 euro di spesa per chi effettua lavori di manutenzione del verde in spazi privati. Come già previsto dalla precedente normativa, resteranno anche nel 2018 e fino al 31 dicembre 2021 le detrazioni per lavori di riqualificazione energetica in parti comuni del condominio e il Sisma bonus. In particolare, l’Ecobonus condomini potrà arrivare fino al 75%. Il Sisma bonus, per lavori effettuati a partire dal 1° gennaio 2017 e fino al 31 dicembre 2021 sarà del 70%, ovvero dell’80% in caso di riduzione di due classi di rischio. La detrazione sale fino all’85% quando l’intervento è effettuato in condomini.


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Speciale Edilizia

Sabato 2 Dicembre 2017

Prevista detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di nuovi mobili o grandi elettrodomestici

Bonus Mobili, una conferma molto attesa Il Bonus Mobili inserito nella Legge di Bilancio 2018 consiste in una detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di nuovi mobili o grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), inclusi trasporto e montaggio. La detrazione, da ripartire tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo, dev’essere calcolata sull’importo massimo di 10mila euro. Il limite è riferito alla singola unità immobiliare comprensiva delle pertinenze, o alla parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione (in caso di lavori di lavori su più unità immobiliari si avrà diritto a più di un bonus). I contribuenti ammessi a beneficiare del bonus arredi sono gli stessi che fruiscono della detrazione con la maggiore aliquota e con il maggior limite di 96.000 euro di spese ammissibili; quindi, le ristrutturazioni edilizie con spese sostenute dal 26 giugno 2012. La detrazione è collegata agli interventi: di manutenzione ordinaria, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale; di manutenzione straordinaria effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali; di restauro e di risanamento conservativo, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali; di ristrutturazione edilizia, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole

unità immobiliari residenziali; necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se non rientranti nelle categorie elencati nei punti precedenti, sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza; di restauro e di risanamento conservativo, e di ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro 18 mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile. Non è richiesto che ci sia un collegamento fra i mobili e l’ambiente ristrutturato. In altri termini, l’acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici è agevolabile anche se i beni sono destinati all’arredo di un ambiente diverso da quelli oggetto di interventi edilizi, purché l’immobile sia comunque oggetto degli interventi edilizi. Il bonus mobili, in ogni caso, è cumulabile col bonus ristrutturazione (cioè con la possibilità di detrarre al 50% i costi sostenuti per gli interventi di ristrutturazione, sino a un tetto massimo di 96mila euro; anche in questo caso la detrazione va ripartita in 10 anni). Per ottenere il Bonus Mobili, occorre necessariamente fruire della detrazione per interventi di ristrutturazione edilizia (e non di riqualificazione energetica), nella propria abitazione o

anche solo su parti comuni del condominio: la data di inizio lavori, però, deve essere anteriore a quella in cui sono sostenute le spese. I mobili acquistati possono anche essere destinati anche ad ambienti diversi rispetto a quelli dei lavori (ma restano esclusi quelli sulle pertinenze). Non è possibile usufruire del Bonus Mobili se ci si limita ad installare impianti se non sono previsti veri e propri interventi sull’immobile. La detrazione spetta per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2018 per l’acquisto di: mobili nuovi; grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+, (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.


Speciale Edilizia

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Bonus Verde, la novità ecologica del 2018 Ecobonus: agevolazioni per la riqualificazione energetica L'Ecobonus 2018 è un'agevolazione fiscale prevista per i contribuenti che sostengono spese per interventi di riqualificazione energetica nella propria casa, sugli edifici condominiali o sugli uffici, negozi, capannoni. Tale agevolazione, consiste in una detrazioni dall’Irpef se la spesa è effettuata dal contribuente privato o dall’Ires se impresa o società, che lo Stato riconosce quando vengono eseguiti lavori per aumentare l'efficienza energetica degli edifici già esistenti. Sono spese detraibili e quindi agevolabili quelle sostenute per ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento, per migliorare e mantenere il calore all'interno dell'edificio come ad esempio la pavimentazione, finestre e infissi o coibentazioni, oltre che l’installazione di pannelli solari e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, quindi meno spreco di energia, più risparmio e maggiore efficienza energetica. La detrazione Ecobonus 65% spetta a tutti i contribuenti privati residenti e non residenti e contribuenti titolari di impresa quindi con Partita Iva, che possiedono a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto

Le parole d’ordine per il bonus sono: meno spreco di energia, più risparmio e maggiore efficienza energetica

di interventi di risparmio energetico. Si ricorda inoltre che la detrazione Irpef Ecobonus per le spese di risparmio energetico può essere fruita anche dai familiari conviventi del soggetto che ditiene o possiede l'immobile oggetto dell'agevolazione. Quindi sia il coniuge, figli che parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado, possono sostenere le spese per la realizzazione dei lavori e

fruire dell'agevolazione fiscale. La detrazione per gli interventi effettuati va divisa in quota di pari importo da scaricare con la dichiarazione dei redditi quindi tramite modello 730 o Unico. Il numero delle quote da scaricare sono al massimo 10 quindi da dividere in 10 dichiarazione dei redditi. La suddivisione delle quote va effettuata in base alla spesa rispettando sempre i limiti di spesa per ogni tipologia di intervento.

Bonus Verde, nuova soluzione “eco” Tra le novità introdotte in termini fiscali, importante è quella del Bonus Verde, che prenderà il via ufficiale dal 1° gennaio 2018 e che consiste in una detrazione per chi sostiene spese per la sistemazione del verde di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private di qualsiasi genere, per cui terrazzi, giardini, balconi, anche condominiali, anche se attraverso im-

pianti di irrigazione e lavori di recupero del verde di giardini di interesse storico. Tutti i cittadini che sosterranno spese per la sistemazione del verde e di recupero del verde storico, quindi, potranno beneficiare di uno sconto fiscale IRPEF, pari al 36%, da detrarre dalla dichiarazione dei redditi, fino ad un massimo di spesa di 5.000 euro. L’importo della detrazione totale deve essere di-

visa in 10 quote annuali di pari importo, mentre le spese sostenute devono essere pagate tramite il cd. bonifico parlante. Il bonus verde spetta a privati e condomini che sostengono spese per: sistemazione del verde: giardini, terrazzi, balconi anche condominiali; recupero del verde di giardini di interesse storico; fornitura di piante o arbusti; riqualificazione di prati. Tali interventi riguarderanno soprattutto ville, villini e palazzi di pregio ma anche normali condomini e seconde case. Le detrazioni sono pari al 36% dell’importo speso, comprendente anche le spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi, per un massimo di spesa pari a 5.000 euro. Quello che è importante sottolineare è che la detrazione si applica alla singola unità immobiliare e non alla persona. Quindi, in caso di due proprietà si potranno ottenere due detrazioni. Tra le spese agevolabili (che saranno definite con più precisione dopo l’approvazione definitiva della legge di bilancio e del successivo decreto attuativo) rientrano: le spese per il rifacimento di impianti di irrigazione; le spese per la sostituzione di una siepe; le spese per le grandi potature.


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Sabato 2 Dicembre 2017

gli orari PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell’Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l’Ufficio Informazioni nell’atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. centro prelievi - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all’ingresso dell’ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

G I O R N A Ta Mondiale del diabete

AIL CREMONA A SOSTEGNO DELL’EMATOLOGIA Un’altra importante donazione a sostegno dell’Ematologia ell’ASST di Cremona da parte dell’Associazione Italiana Leucemie – AIL Cremona: lo scorso 29 novembre sono state consegnati due carrelli ospedalieri per la gestione della terapia farmacologica e un monitor dei parametri vitali (ECG, fc, sO2, PA) “bedside” per pazienti critici.

A ricevere quanto donato dalla presidente dell’Associazione Ines Bodini, il responsabile del reparto Alfredo Molteni e il coordinatore infermieristico Alessandra Mariotti. Da sempre questa Associazione è molto attenta ai bisogni di pazienti e operatori, soprattutto riguardo agli aspetti di accoglienza e comfort.

Alessandra Mariotti, Alfredo Molteni, Ines Bodini e alcuni volontari Ail con le attrezzature donate

Tanti cambiamenti grazie al turnover dei primari e a tecniche innovative di cura

Il nuovo volto dell’Ospedale Oglio Po di Giulia Sapelli Grandi cambiamenti hanno interessato l'Ospedale Oglio Po dell'Asst di Cremona negli ultimi due anni. Novità che sono state illustrate nei giorni scorsi, durante la tavola rotonda organizzata dagli "Amici dell’Ospedale Oglio Po" e dal "Comitato per la difesa e il rilancio dell’Oglio Po". Un momento di ascolto ma anche di confronto, pensato per «valorizzare il lavoro svolto in questi ultimi due anni per il potenziamento dell’Ospedale Oglio Po» ha spiegato Camillo Rossi, direttore Generale dell’Asst. Con lui, all'incontro erano presenti i nuovi primari: Guglielmo Giannotti (direttore dell'unità operativa di Chirurgia); Alessio Pedrazzini (responsabile dell'unità operativa di Ortopedia) Claudio Cavalli (direttore dell'unità operativa di Pediatria Aziendale) e Alberto Rigolli (responsabile dell'unità operativa di Ginecologia). «Il nostro impegno è quello di alimentare le specificità dell’Oglio Po e garantire il turnover dei primariati» ha sottolineato Rossi. «Impegno rispettato con alcuni risultati già evidenti. In quest’ottica va ricordato che con la nomina di

Simonetta Bettelini - dal 1 luglio 2017 direttore dell’Area interaziendale territoriale socio sanitaria casalasco-viadanese – le direzioni delle Asst di Mantova e Cremona, si sono poste l’obiettivo di fornire ai quasi 90.000 cittadini suddivisi in 31 Comuni una offerta socio sanitaria capace di integrare i percorsi di cura e di assistenza. E’ un progetto sperimentale che ha lo scopo di coordinare tutte le attività socio sanitarie dell’area». Ma cosa è cambiato a Oglio Po? Partiamo da Ortopedia, che ha visto un incremento dell'attività con l'avvento del primario Alessio Pedrazzini (1 febbraio 2016). L’Ospedale di Casalmaggiore è diventato co-

sì un punto di riferimento per la chirurgia della mano e per la traumatologia sportiva: Pedrazzini è riuscito a rafforzare un équipe già molto affiatata e far conoscere l’Ospedale di Vicomoscano al di fuori dei confini strettamente territoriali: solo nei primi mesi del 2017 sono circa 20 gli sportivi professionisti Italiani e stranieri (moto, rugby) che hanno scelto l’Oglio Po quale centro di riferimento per la chirurgia. Claudio Cavalli, in servizio dal 1 gennaio 2017 come Direttore della Pediatria Aziendale ha potenziato l’équipe favorendo l’interscambio sinergico con l’Ospedale di Cremona e dando vita ad una Pediatria sempre più “specialistica”: maggior at-

tenzione per i problemi diabetologici e attivazione di un ambulatorio di Chirurgia Pediatrica con interventi di piccola chirurgia dedicati ai bambini da 1 a 5 anni. E' stato inoltre attivato un ambulatorio per visita cardiologica pediatrica con ECG (4 visite a settimana). Dal 16 maggio 2017 ha preso servizio anche Guglielmo Giannotti, per Chirurgia Generale. In questi mesi è stato avviato un processo per il potenziamento di attività ambulatoriali, come quella di colonproctologia, per cui si prevede un decisivo sviluppo dei servizi e dei trattamenti offerti ai pazienti. Trattamenti che si avvalgono di tecniche chirurgiche innovative: laparoscopia; fibre laser; suturatrici meccaniche. Impegno anche nella vulnologia, ossia la gestione del paziente con lesioni trofiche degli arti. Questa attività, svolta da personale infermieristico specializzato viene effettuata quotidianamente e per l’intera settimana. Infine, da poco più di due mesi Alberto Rigolli è responsabile della UO di Ginecologia e Ostetricia. La sua lunga esperienza come Ginecologo, in Italia e all’estero, lo rendono una risorsa preziosa per l’Oglio Po.

pillole di. . . salute • CANCRO, PRIMO AIUTO PREMIA L’ASST DI CREMONA. Lunedì 27 novembre, presso Villa Walter Fontana a Capriano di Briosco (MB), l’Associazione Cancro Primo Aiuto ha assegnato all’Asst di Cremona, rappresentata da Camillo Rossi (Direttore Generale) un importante premio di riconoscimento. A consegnare i premi ai vertici di quindici aziende socio sanitarie territoriali e cliniche private della Lombardia, sono intervenuti, insieme al presidente di Cancro Primo Aiuto, Antonio Bartesaghi, il vicepresidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala, il vicepresidente della Camera di Commercio di Milano e Monza, Carlo Edoardo Valli, e il capo segre-

teria dell’assessorato all’Inclusione sociale di Regione Lombardia, Giulia Martinelli. Il riconoscimento – una targa con il motto di Cancro Primo Aiuto (“Siamo solo uomini che aiutano altri uomini”) e un augurio (“Insieme possiamo continuare ad aiutare sempre più malati”) – è stato donato dall’Associazione per saldare un rapporto di collaborazione che ha permesso a tanti malati di avere servizi puntuali e vicini alle loro necessità. • cinemamme, continua la rassegna. Mercoledì 6 dicembre, alle ore 15.30, a spazioCinema presso il Centro Commerciale Cremona Po, prosegue il progetto Cinemam-

me, rivolto a tutte le neomamme e ai loro bebè. In questa occasione gli specialisti dell’Asst di Cremona, Lucia Bianchini (Neuropsichiatra – UO di Neuropsichiatria Infantile, Ospedale Cremona) e Alessandra Santilli (Psicologa, Consultorio di Cremona) parleranno della relazione che i neonati hanno con l’ambiente circostante. Le mamme possono interagire con la rassegna scegliendo il film da proiettare dopo l’incontro con i professionisti sulla pagina Facebook “spazioCinema”. Per questo appuntamento i titoli proposti sono: "Gli sdraiati", "Assassinio sull’Orient Express", "Amori che non sanno stare al mondo", "Smetto quando voglio – ad honorem".


LA teatro

CULTURA

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“Il Vangelo secondo Antonio” in scena stasera sul palco di Ragazzola

In provincia di Reggio Calabria, a Bivongi, un giorno accadde un fatto particolare. Durante una messa il parroco, anziché offrire le ostie dell’Eucarestia, prese a mangiarle tutte, dinanzi ai fedeli esterrefatti.

Lungi dall’essere un atto iconoclasta, si trattava, in realtà, di un gesto dovuto al degenerare del morbo di Alzheimer, che già da tempo si era impossessato del parroco. Traendo spunto da questo episodio,

Dario De Luca - della pluripremiata compagnia Scena verticale - ha scritto, diretto e interpretato “Il Vangelo secondo Antonio”, in scena stasera alle ore 21.15 al Teatro di Ragazzola.

c remona per ugo

dal 15 gennaio

la “guardiana” al teatro filo

Allegria e tanto divertimento nelle quattro date per la Grande eta’

“Brucia ogni cosa che tocco, ovunque io sia… se ci sei incontro il punto mio di gioia e se sei vero lo divento anche io di più e solo questo conta”. Sono alcuni dei versi di “Guardiana”, un dialogo tra musica e poesia, scritto ed interpretato dalla poetessa Francesca Merloni, con le composizione originali del pianista Remo Anzovino, la partecipazione e la regia di Gianmarco Tognazzi,e le scenografie di Bruno Ceccobelli. Lo spettacolo andrà in scena al cinema teatro Filo (in piazza dei Filodrammatici a Cremona) nell’ambito della manifestazione “Cremona per Ugo”, martedì 5 dicembre alle ore 21 e mercoledì 6 dicembre, alle ore 11.

Allegria, spensieratezza e tanto divertimento, sono gli ingredienti dei quattro appuntamenti pomeridiani che anche quest’anno il Teatro Ponchielli dedica al pubblico della “Grande età”. Si parte lunedì 15 gennaio (gli spettacoli sono sempre alle ore 15), con “Due donne in fuga”, da “Le fuggitive” di Pierre Palmade e Christophe Duthuron, che dopo lo straordinario successo in Francia, da noi è in scena con due protagoniste d’ec-

cezione: Marisa Laurito e Iva Zanicchi. Lunedì 12 febbraio sarà la volta di “Cavalli di battaglia”, per la regia Corrado Abbati. Una colorata rivista, uno sfavillante varietà, un esilarante spettacolo, un fiume di ricordi, un salto nel domani e chi più ne ha più ne metta! Lunedì 19 febbraio andrà in scena “Che disastro di commedia” di Henry Lewis, Jonathan Sayer e Henry Shields, che racconta la storia di una compagnia teatrale amatoria-

le che tenta di produrre un ambizioso spettacolo che ruota intorno a un misterioso omicidio. Ultimo appuntamento lunedì 19 marzo, con la Compagnia teatrale I Legnanesi in “Signori si nasce…E noi?”, per la regia Antonio Provasio. E’ l’8 marzo, compleanno della Teresa che coincide con la Festa della donna... I biglietti per i singoli spettacoli saranno posti in vendita alla biglietteria del Teatro da sabato 5 gennaio.

Il grande musical andrà in scena il 7 gennaio alle 16 e alle 20.30

Il flauto magico domani in replica

dalla redazione

Uno spettacolo favolistico ed onirico, ricco di colori e poesia, a cura di Cécile Roussat e Julien Lubeck, che sa incantare il pubblico accompagnandolo nel mondo incantato del “Flauto magico di Mozart”. Dopo l’appuntamento di ieri sera al Teatro Ponchielli, è prevista una replica domani alle ore 15.30). La direzione è affidata a Federico Maria Sardelli, che guida un cast di giovani cantanti. Die Zauberflöte (Il flauto magico), è l’opera più enigmatica di Mozart, nata dalla collaborazione con Emanuel Schikaneder, autore del libretto, e rappresentata per la prima volta nel 1791 al Theater auf der Wieden di Vienna. Ricco di significati esoterici, propri dell’Illuminismo e della massoneria (alla quale entrambi gli artisti erano affiliati), questo capolavoro ha subito riscosso un grande successo di pubblico, dovuto anche alle molteplici possibilità di lettura dell’opera: da fiaba per bambini a metafora del percorso di crescita dell’individuo. Un successo senza tempo.

Grease raddoppia al Ponchielli dio e cinema - interpreta il leader dei T-Birds protagonista Il musical Grease raddoppia. A del musical. Lucia Blanco sarà grande rischiesta, andrà in Sandy, la ragazza acqua e sascena domenica 7 gennaio al pone che arriva a Rydell e per Teatro Ponchielli, alle ore 16 e riconquistare Danny, si traalle 20.30. Con più di 1.500 sformerà in una ragazza sexy repliche all’attivo e oltre ed irresistibile. 1.700.000 spettatori, Oggi, a quasi quarant’anGrease è il musical dei ni dal film cult con Jorecord. Prodotto hn Travolta e Olivia dalla Compagnia Newton-John, sono della Rancia con la sempre di più coloLe repliche regia di Saverio ro che si lasciano di uno spettacolo Marconi, negli anni conquistare dalla senza tempo si è trasformato in “greasemania” anun vero e proprio feche a teatro e che, in nomeno pop, festegquesti 20 anni di succesgiando 20 anni di grandi sucsi strabilianti, ha saputo coincessi. Per questa edizione, la volgere il pubblico e scatenare Compagnia della Rancia preinsieme almeno tre generasenta il nuovo volto per Danny zioni, ognuna innamorata di Zuko: è Guglielmo Scilla, coGrease per un motivo diffenosciuto sul web anche come rente: chi per la nostalgia del Willwoosh - che dal successo mondo perfetto degli anni della rete ha collezionato imCinquanta, chi per i ricordi leportanti esperienze in tv, ragati al film e all’indimentica-

1500

Una scena del musical “Grease” (foto Giulia Marangoni) bile colonna sonora e chi per l’immedesimazione in una storia d’amore senza tempo. Grease evoca un mondo semplice e di atmosfera, tra ciuffi ribelli modellati con la brillantina, giubbotti di pelle, sba-

razzine gonne a ruota, amicizia e amore si unisce anche una buona dose di divertimento, il tutto contribuisce al suo grande successo. Da ieri è possibile acquistare i biglietti dello spettacolo delle ore 16.

m o stra a ca salmaggiore

a crema

Scoprire la persia attraverso i gioielli antichi

I “Percorsi” di Francesco tersini in mostra alla Pro loco

Dal 25 novembre, fino al 28 gennaio 2018, il Museo del Bijou di Casalmaggiore propone la mostra dal titolo “Splendida Persia, visioni nel gioiello” (a cura di Bianca Cappello e Sogand Nobahar). Per la prima volta in Italia viene esposta una selezione di gioielli che indagano la storia della Persia e l’influenza del suo fascino nel gioiello antico e contemporaneo e la sua eco nella grande bigiotteria italiana dagli anni sessanta del Novecento al terzo millennio. Un incredibile viaggio attraverso il gioiello:

Fino al 17 dicembre la Pro Loco di Crema ospita la mostra antologica di Francesco Tersini, noto e apprezzato artista di Casalpusterlengo, dal titolo “Percorsi”. L’esposizione è realizzata col patrocinio dell’amministrazione locale. In questa rassegna l’artista ha voluto ripercorrere il proprio cammino creativo dagli anni Settanta a oggi, attraverso opere particolarmente significative. «Cerco di dare forma a un’emozione - dice il pittore - e la trovo sulla tela. Tutto ciò per me è un “percorso” che riprende ciò che ho vissuto: ferite, gioie, muri da superare, muri da ricostruire. Si potrebbe dire che io “cammino” in ogni mia tela che è percorsa da tracce profonde, quasi fosse un aratro che taglia la terra. Stendendo i colori, colori mediterranei plasmati seguendo le suggestioni che mi ha offerto un maestro del calibro di Pericle Stromillo». Come osserva il critico Simone Fappanni nella presentazione, «il percorso creativo di Francesco Tersini s’incardina lungo una sperimentazione continua che da-

nel tempo e nello spazio, tra Iran e Italia, tra tradizioni millenarie e linguaggi contemporanei. Il percorso espositivo è arricchito da una serie di scatti inediti tratti dal reportagedocumentario in Iran del fotografo Federico Wilhelm che analizza il paesaggio naturale, artistico e sociale dell’Iran contemporaneo nel particolare e delicato passaggio dalla radicata e millenaria tradizione alla contemporaneità. La mostra è inserita nel calendario di iniziative del progetto “Stupor Mundi-Iran”.

c oncerto

Gli Animosi del Monteverdi per Les Matinées Per indisposizione di uno degli interpreti, è stato modificato il programma del concerto in programma domani mattina, alle ore 11 nella Sala Manfredini della Pinacoteca, della rassegna Musica al Museo, che,ì come ogni prima domenica del mese,ì ospita Les Matinées del Monteverdi, una serie di incontri musicali ideata dall’Istituto Superiore di Studi Musicali “C. Monteverdi” con la collaborazione del Comune di Cremona e il Sistema Museale di Cremona. Questo terzo terzo appuntamento vedrà l’esibizione dell’ensemble “Gli Animosi del Monteverdi” con Silvia Maria Macrì (viola), Eleonora Filipponi (mezzo soprano), Simone Butti (clavicembalo). Il trio eseguirà brani di Henry Purcell (1659-1695), Georg Friedrich Händel (1685-1759), Johann Sebastian Bach (1685-1750) e Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791). Il concerto è anche l’occasione per visitare la mostra “Genovesino. Natura e invenzione nella pittura del Seicento a Cremona”, allestita nelle sale della Pinacoteca ed aperta sino al 6 gennaio 2018. L’ingresso al concerto è come sempre gratuito.

gli anni Settanta a oggi gli ha consentito di pervenire a una precisa cifra stilistica d’intonazione astratto-informale. Un iter compositivo, questo, che muove nel segno di un colore denso e pastoso che si spande sulla tela lungo un cromatismo acceso e avvolgente, mai scontano, nel solco del quale il dato meramente formale si accende di un sommovimento reticolare estremamente acuto. E se nei primi lavori il dato naturalistico veniva evidenziato da pigmentazioni tonalmente vibranti, già fra gli anni Ottanta e No-

vanta Tersini perviene alla definizione di un segno profondo che entra nella e sulla superficie del supporto telaceo con una forza espressiva capace d’imporre un equilibrio sospeso fra le forme che si agitano nei suoi quadri. Non di meno il nero e il bianco, i colori opposti per eccellenza, si pongono a guisa di architrave in questo dipingere che nasce essenzialmente dal cuore e dal desiderio di esprimere emozioni e sentimenti personalissimi, essi non vengono mai a collidere, anzi, si armonizzano in maniera sorprendente».


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il

Sabato 2 Dicembre 2017

TACCUINO N U M E R I UT I LI

le ricette • Menù di Terra Ingredienti • per 4 persone

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Magatello in salsa alla rucola Ingredienti • per 4 persone

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Magatello di vitello Una carota Un gambo di sedano Una cipolla 2 rametti di prezzemolo • Una foglia alloro

• 50 g di pane raffermo • Un mazzetto di rucola • 1 cucchiaio di capperi sott'aceto • 4 cetriolino sott'aceto • 2 cucchiai maionese • Sale e pepe nero

• Pulite la carota, lavate la costola di sedano e tagliatela a tocchetti, sbucciate la cipolla e riunite le 3 verdure nella pentola a pressione con 5 grani di pepe, un pizzico di sale, la foglia di alloro e il prezzemolo. • Unite il magatello e versatevi tanta acqua fredda fino a coprire la carne o ad arrivare alla tacca di massimo livello. • Chiudete la pentola e cuocete la carne per 20 minuti da quando va in pressione. • A cottura avvenuta fate uscire il vapore, aprite la pentola, scolate la carne e fatela raffreddare. • Intanto filtrate il brodo intiepidito e versatene 2 dl sul pane spezzettato e privato della crosta. • Fate ammorbidire il pane per 5 minuti, strizzatelo per eliminare l'eccesso di brodo e trasferitelo nel mixer. • Unite la rucola lavata e asciugata, i capperi, i cetriolini tagliati a tocchetti, una presa di sale e frullate. • Trasferite la salsa in una ciotola, aggiungete la maionese e mescolate. Se necessario, diluite con poco brodo freddo. • Tagliate la carne con un coltello affilato e disponete le fettine nel piatto di portata. • Nappatele con la salsa e lasciate riposare in frigo per almeno 30 minuti prima di servire.

NUMERI UTILI

AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233

crespelle al prosciutto e robiola

• Sbattete 2 uova con 100 grammi di farina, poi unite il latte a filo, un pizzico di sale e 20 grammi di burro fuso, mescolando bene fino a ottenere una pastella liscia. • Imburrate il fondo di una padellina antiaderente, versatevi un mestolino di pastella alla volta e cuocete le crespelle un paio di minuti per lato, ungendo ogni volta la padella. • Passate al mixer il prosciutto cotto con 2 cucchiai di Cognac, la robiola e i gherigli di noce.

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307

• Incorporate alla crema ottenuta il mascarpone, 40 grammi di grana grattugiato, sale e pepe rosa. • Spalmate le crespelle con la mousse al prosciutto. • Piegatele a ventaglio e disponetele su una teglia media oppure in cocotte individuali. • Cospargetele con il grana e il burro rimasti e infornatele a 200° C per 15 minuti. • Guarnite le crespelle con una spolverata di erba cipollina e servitele caldissime.

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881

Sfoglie di mele e formaggio di capra Ingredienti per 2 personE

• Un rotolo di pasta sfoglia • 2 tomini di capra • Una mela • 4 cucchiaini di miele

VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511

• Prendete una confezione di pasta sfoglia fresca già stesa e ritagliatevi 4 quadrati di sfoglia. • Trasferiteli sopra una teglia rivestita di carta da forno e spennellate ognuno con un cucchiaino di miele. • Affettate finemente la mela e disponete 3-4 fettine sovrapposte sopra ogni quadrato di sfoglia. • Cuocete a 200° C per 10-15 minuti. • A metà cottura mettete mezzo tomino di capra sopra ogni sfoglia e cuocete ancora per 5 minuti, quindi servite con una macinata di pepe nero.

PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Cup: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

LAVORI STRADALI

CASALMAGGIORE

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668

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100 g di farina 60 g di burro 2 uova 150 millilitri latte intero 100 g di prosciutto cotto 100 g di robiola 100 g di mascarpone 80 g di grana 40 g di gherigli di noce 2 cucchiai di cognac Erba cipollina Sale Pepe rosa

CREMONA

Via Bergamo Fine lavori: 8 Dicembre

Via Bergamo, Via Crema, Via Ghinaglia, Cav. V. Veneto Fine lavori: 22 Dicembre

Via Geromini Fine lavori: 20 Dicembre

Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 CUP: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 Museo del bijou Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

• Via Geromini Lavori alla rete fognaria (Fine lavori: 20 dicembre). • Via Bergamo Lavori alla rete fognaria nei pressi dell'intersezione con via Castelleone (Fino all'8 dicembre). • Vie Bergamo, Crema, Ghinaglia, Cavalieri di Vittorio Veneto Lavori di potenziamento della linea elettrica di media tensione per conto di Distribuzione Elettrica/LRI s.r.l. in accordo con il Comune di Cremona. (Fino al 22 dicembre).


lo

responsabile Fabio Varesi • lettereilpiccolo@gmail.com

c el e b r a zi o ne

Il “Luzzara” festeggia i 40 anni

Domani il club grigiorosso “Attilio e Domenico Luzzara” festeggia i suoi 40 anni di vita. Fondato nel giugno del 1977, il sodalizio presieduto prima da Luigino Poli e poi dall’attuale presidente Vito Raina, organizza una manifestazione nella sala Alabardieri del Comune di Cremona con inizio alle 10.30. Verranno proiettate le fotografie di 40 anni di attività, con una carrellata degli

SPORT

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ospiti grigiorossi che sono stati ospiti del club. E poi ci saranno gli interventi del presidente Raina, dei primi consiglieri e degli invitati. Prenderanno la parola il sindaco Galimberti, l’assessore allo Sport Platè, il presidente regionale del Coni Perri, l’allenatore della Cremonese Tesser e il direttore sportivo Giammarioli. Presente anche il capitano della squadra Brighenti.

r ussi a 2018

S ER IE A

Sorteggiati i gironi del Mondiale

fari puntati sull’esordio di rino Gattuso sulla panchina del Milan

Si è svolto ieri a Mosca il sorteggio per il Mondiale del 2018, che non vede tra le protagoniste l’Italia. Alcuni dei quali si annunciano equilibrati. Gruppo A: Russia, Arabia Saudita, Egitto, Uruguay. Gruppo B: Portogallo, Spagna, Marocco, Iran. Gruppo C: Francia, Australia, Perù, Danimarca. Gruppo D: Argentina, Islanda, Croazia, Nigeria. Gruppo E: Brasile, Svizzera, Costarica, Serbia. Gruppo F: Germania, Messico, Svezia, Corea del Sud. Gruppo G: Belgio, Panama, Tunisia, Inghilterra. Gruppo H: Polonia, Senegal, Colombia, Giappone. Partita d’esordio Russia-Arabia Saudita il 14 giugno 2018.

(M.F.) Dopo il big match di ieri sera tra Napoli e Juventus, l’interesse degli appassionati di calcio si sposta sulla sfida di Benevento, dove fa il suo esordio sulla panchina del Milan, Gennaro Gattuso. Anche se il primo impegno è sulla carta agevole, il compito che attende il sostituto di Montella è molto complicato, perché con i rossoneri fuori dai giochi per i primi quattro posti, non è facile dare un senso alla stagione. Ma con la sua grinta proverbiale, “Ringhio” darà sicuramente una scossa a una squadra fino ad ora abulica. 14ª giornata: Atalanta-Benevento 1-0, Bologna-Sampdoria 3-0, Cagliari-Inter 1-3, Chievo-Spal 2-1, Genoa-Roma 1-1, Ju-

ventus-Crotone 3-0, Lazio-Fiorentina 1-1, Milan-Torino 0-0, Sassuolo-Hellas Verona 0-2, Udinese-Napoli 0-1. 15ª giornata (02-12 h 15): Benevento-Milan (h 12.30), BolognaCagliari, Crotone-Udinese (04-12 h 19), Fiorentina-Sassuolo, Hellas Verona-Genoa (04-12 h 21), Inter-Chievo Verona, NapoliJuventus (ieri sera), Roma-Spal (ieri sera), Sampdoria-Lazio (h 20.45), Torino-Atalanta (02-12 h 20.45). Classifica: Napoli 38; Inter 36; Juventus 34; Roma* 31; Lazio* 29; Sampdoria* 26; Milan, Bologna, Chievo Verona 20; Atalanta, Torino 19; Fiorentina 18; Cagliari 15; Udinese*, Crotone 12; Sassuolo 11; Genoa, Spal 10; Hellas Verona 9; Benevento 0.

CALCIO SERIE B • Il brasiliano è finalmente recuperato per lo Spezia, ma resterà davvero a gennaio?

Senza Paulinho la Cremo fa meno paura di Matteo Volpi

(senza mai vincere), è imbattuto da cinque turni. I liguri, Dici Spezia e pensi subito a curiosamente, figurano tra gli qualcosa di saporito. Un gusto attacchi meno prolifici del gidiverso dallo scialbo pareggio rone nonostante la presenza a reti inviolate di sette giorni di nomi importanti come apfa ad Ascoli, che tutto sompunto Gilardino, l’ex Forte a mato non ha fatto danno a fianco del quale dovrebbe nessuno e messo tutti giocare il gaucho Pablo d’accordo. La sfida in Granoche. Alle loro programma oggi spalle, in un 4-3-1pomeriggio allo 2 piuttosto specu“Zini”, però, si prelare a quello di TesGiani e Forte annuncia difficile ser, agirà Mastinu sono gli ex ma al tempo stesso (trequartista o nello Spezia piccante, motivo per esterno offensivo il quale servirà la Cretalentuoso a dispetto monese nella sua veste del cognome…), mentre migliore. Contro l’ ex Forte e il al centro della difesa spezzina “quasi ex” Alberto Gilardino, il troveremo Nicolas Giani, altro quale dopo la telenovela estiex grigiorosso. In casa Creva ha trovato collocazione tra monese, invece, tiene banco gli aquilotti (ma è già fermo soprattutto l’annunciato reper infortunio…), ci sarà incupero di Paulinho, che pofatti da sudare sette camicie trebbe persino tornare titolaper continuare la striscia di rire visto il periodo di “polveri sultati utili. Lo Spezia di mibagnate” soprattutto di Moster Gallo, dal canto suo, non kulu in zona gol. Non è da è da meno, perché nonostanescludere, tuttavia, un suo te abbia ottenuto solo tre utilizzo parziale anche a parpunti lontano dal “Picco” tita in corso. Attorno all’at-

risultati 16ª GIORNATA Ascoli-Cremonese 0-0, Avellino-Palermo 1-3, Bari-Foggia 1-0, Carpi-Parma 2-1, CesenaBrescia 1-0, Cittadella-Salernitana 2-1, Empoli-Frosinone 3-3, Pro Vercelli-Virtus Entella 1-1, Spezia-Pescara 4-0, Ternana-Perugia 1-1, Venezia-Novara 1-3.

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CLASSIFICA

Paulinho è tornato a disposizione taccante brasiliano, però, continuano a circolare voci di un possibile passaggio all’Atalanta già nel prossimo mercato di gennaio, nonostante le smentite arrivate per bocca del diesse grigiorosso Giammarioli. Al centro della difesa mancherà Claiton, infortunatosi durante la gara di Ascoli e nemmeno convocato da mister Tesser che, al fianco di

(foto @ Ivano Frittoli)

Canini, potrebbe così rilanciare dall’inizio il giovane Garçia Tena o in alternativa Marconi. Probabile formazione (4-31-2): Ujkani; Almici, Canini, Garçia Tena, Renzetti; Arini, Pesce, Croce; Piccolo; Paulinho, Brighenti. All.: Tesser Primavera 2 Dopo il ko a Cittadella (1-0), i grigiorossi provano a rifarsi oggi in casa contro la Virtus Entella.

Bari Palermo Parma Frosinone Empoli Venezia Cittadella Cremonese Carpi Salernitana Novara

29 28 26 26 25 25 24 23 23 22 21

Spezia 20 Pescara 20 Perugia 19 19 Avellino Brescia 18 Foggia 18 Pro Vercelli 17 Virtus Entella 17 17 Cesena Ternana 16 14 Ascoli

17ª GIORNATA (02-12 h 15) Avellino-Carpi (03-12 h 15), Brescia-Salernitana, Cremonese-Spezia, Foggia-Cittadella, Frosinone-Cesena, Novara-Empoli, Palermo-Venezia (h 18), Parma-Pro Vercelli, Perugia-Ascoli (04-12 h 20.30), Pescara-Ternana, Virtus Entella-Bari (03-12 h 17.30).

S ER IE D

Il derby ha premiato un cinico Crema. la pergolettese prova a rifarsi contro il dro

Il primo gol del Crema nel derby

Nel calcio chi sbaglia paga. Lo sa bene la Pergolettese, che di gol ne ha sbagliati almeno quattro. Certamente non è stato il Pergo visto la domenica prima contro la Pro Patria, per determinazione e cattiveria agonistica, anche se nei primi 45 minuti si sono viste azioni di gran calcio, con giocate in velocità e che solo la mancata precisione nelle conclusioni non sono state tra-

dotte in gol. Ma alla fine chi segna vince le partite e il Crema ne ha fatti due. Una sconfitta che fa male in casa gialloblu, soprattutto per i quasi mille tifosi assiepati in curva sud, ma è giusto fare i complimenti ai neroverdi, capaci di soffrire e colpire al momento giusto con Porcino e Pagano. Domani si torna in campo e la Pergolettese ha l’occasione per riscattarsi contro il mo-

desto Dro, mentre il Crema cercherà altri punti importanti a Trento. Classifica (15ª giornata): Pro Patria 31, Darfo Boario 34; Pontisola 32; Rezzato 31; Pergolettese 26; Lecco 24; Virtus Bergamo 23; Crema, Levico Terme 22; Ciliverghe 21; Caravaggio 20; Scanzorosciate 18; Bustese, Lumezzane 17; Ciserano 13; Trento 11; Romanese 10; Grumellese, Dro 9.


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Sport

Sabato 2 Dicembre 2017

VOLLEY A1 • Nel match perso al quinto a Novara si è rivista una squadra di vertice. Domani sfida a Legnano

Pomì, le premesse ora sono diverse di Vanni Raineri

R I S U LT A T I 8 ª G I O R N A T A

Una sconfitta può avere un peso specifico infinitamente inferiore alla ritrovata efficacia. E’ quel che è accaduto nell’ultimo turno di campionato alla Pomì Casalmaggiore, che ha dimostrato di potersela giocare alla pari al cospetto delle favorite. A Novara la squadra da poco affidata a coach Cristiano Lucchi ha offerto una prova di grande spessore, ritrovando lo spirito di squadra che l’ha contraddistinta nelle scorse stagioni, tanto che se avesse vinto 3-0 non ci sarebbero state obiezioni. Invece ha perso, al tie break: una sconfitta dolce, anche in considerazione del fatto che le partite che conteranno di più si giocheranno in primavera. Ora quel che conta è risalire nella griglia playoff scudetto, e le premesse per centrare l’obiettivo, a quanto visto al PalaIgor, ci sono tutte. Contro lo squadrone campione d’Italia e fresca vincitrice della Supercoppa, rafforzata da Paola Egonu e da celebri ex quali Gibbemeyer, Skorupa e

Conegliano-Modena 2-3, Filottrano-Monza 1-3, Firenze-Busto Arsizio 2-3, LegnanoScandicci 0-3, Novara-Pomì Casalmaggiore 3-2, Pesaro-Bergamo 3-0.

c lassi f i c a Novara 22 Conegliano 21 20 Scandicci Busto Arsizio 16 Modena 13 Pesaro 13

Monza Casalmaggiore Firenze Legnano Filottrano Bergamo

10 8 7 7 3 2

9ª GIORNATA (03-12 h 17)

La grinta di Imma Sirressi

(foto Federica Scaroni)

Camera, che hanno raggiunto in Piemonte l’altra ex Piccinini, le rosa trascinate da Sarah Pavan hanno vinto 26-24 il primo set, riuscendo a fare ancora meglio nel secondo, vinto 25-20 con Martinez sugli scudi. La Pomì partiva sotto nel terzo parziale, ma recuperava fino al 21-22, cedendo alla

Bergamo-Filottrano (02-12 h 20.30), Busto Arsizio-Pesaro, Legnano-Pomì Casalmaggiore, Modena-Firenze, Monza-Novara, Scandicci-Conegliano.

fine per 23-25. Equilibrato anche il quarto set, fino a che Lauren Gibbemeyer trascinava Novara al 25-20. Pomì avanti nel tie break, ma Igor che vince di misura 16-14. La cinese Chunlei Zeng non è stata schierata, e non è stata una grande sorpresa la notizia, arrivata in settimana, della rescissione

del contratto. L’aveva voluta Abondanza e lei non si è mai ambientata, decidendo così di tornare in Asia. Tra gli altri risultati, spicca la vittoria al tie break di Modena a Conegliano. La nona giornata vedrà la Pomì impegnata domani alle 17 sul campo del Legnano. Il big match è Scandicci-Conegliano.

ho ckey p ista a 2

c anottaggio

Pieve 010, stasera sfida al vertice

regionali di Rowing: Rientro vincente per Cattaneo

Faticando più del previsto, la Pieve 010 ha piegato di misura il fanalino di coda Forte dei Marmi (2-1), salendo così al sesto posto in classifica, ma a soli due punti dal gruppo che insegue la capolista Sandrigo. Contro il Forte, c’è stata l’ottima prestazione del portiere Filippo Dimone, convocato per il raduno delle nazionali giovanili in programma a Novara. Stasera per i rossoblu è in programma la difficile trasferta a Montebello. Classifica (8ª giornata): Sandrigo 18; Bassano, Montebello, Novara, Vercelli 14; Pieve 010 12; Mirandola, Montecchio Precalcino 11; Modena 10; Pordenone 7; Seregno 4; Forte dei Marmi 3.

Soddisfazioni dal rowing per la Bissolati. Domenica scorsa a Gavirate (Varese) si sono svolti i Campionati lombardi indoor (canottaggio a terra su remoergometri). Un’ottima occasione per avvicinare alla “temperatura” di gara anche i giovanissimi, non ancora in grado di scendere in barca. Al di là del positivo risultato di aver portato un congruo numero di nuove leve, è da elogia-

re il secondo posto di Gabriele Gregori, che dall’anno prossimo entrerà nella categoria Ragazzi. Soddisfazione, inoltre, per il rientro a pieno ritmo di Andrea Cattaneo (nella foto), appena tornato dal raduno del Gruppo Olimpico a Sabaudia, che dopo un biennio di vicissitudini (salute ed esami di maturità), si è ripresentato e ha vinto con autorità la propria gara.

volle y b 1

Abo offanengo contro il gorla per risollevarsi Ancora una battuta d’arresto per l’ Abo Offanengo, sconfitta 3-0 dal Pinerolo, un’altra big del girone. Ma rispetto al ko con Vigevano, le cremasche ha fatto qualche passo in avanti nel gioco. Come in quell’occasione, la partita si è decisa in episodi e nei momenti caldi, quando l’avversario (più esperto a questi livelli) ha mostrato maggiore sicurezza ed efficacia. Per l’Abo (al primo anno in categoria), comunque, la doppia sconfitta rappresenta una palestra utilissima per continuare a crescere in un cammino che vedrà la prossima tappa domani alle 18 al PalaCoim contro la Cosmel Gorla. Classifica (6ª giornata): Trescore Balneario, Pinerolo Settimo, Torinese 17; Vigevano, Palau 14; Albese, Offanengo 13; Lurano 11; Garlasco 10; Acqui Terme, Torino 8; Brembo 3, Gorla 2; Cagliari 0. Serie B2 • Nulla da fare per l’Esperia Cremona, battuta nettamente (30) dal Pavidea Fiorenzuola. Stasera alle 21, nuovo impegno casalingo contro la Tomolpack Marudo, per dare una svolta al campionato. Rugby C2 • Domani alle 14.30 si giocano Franciacarta-Crema e Lions Cremona-Casalmaggiore.


Sabato 2 Dicembre 2017

Sport

BASKET SERIE A • La Virtus in settimana si è rinforzata con il forte centro Baldi Rossi

Vanoli, serve un’impresa a Bologna ris u lt a ti 9ª G I O RN A T A

di Fabio Varesi Dopo la sosta, per dare spazio alla Nazionale di coach Sacchetti, che ha vinto i due match contro Romania e Croazia per le qualificazioni ai Mondiali del 2019, torna nel week end il campionato, con la Vanoli impegnata a Bologna. La pausa ha sicuramente fatto bene ai biancoblu, che dopo due sconfitte consecutive, deve riprendere la marcia verso la salvezza. In settimana la Vanoli ha giocato un’amichevole contro Varese, vinta 68-66 (1420; 34-38; 49-50), confermando di essere in buona forma. Ecco il tabellino della squadra di Sacchetti: Johnson-Odom 12, Martin 11, Gazzotti 2, Diener T. 6, Ricci 8, Ruzzier 4, Portannese 5, Sims 8, Diener D. 10, Milbourne 2. Ora però si fa sul serio e diventa più difficile conquistare i due punti, soprattutto domani all’ora di pranzo nella tana della Virtus Bologna, che malgrado i proclami di inizio stagione, ha incassato quattro sconfitte consecutive, che hanno minato le certezze dei felsinei. Coach Alessandro Ramagli non è comun-

Avellino-Venezia, Bologna-Cremona (h 12), Cantù-Brescia, Capo d’Orlando-Trento, Pesaro-Varese, Pistoia-Torino, Reggio EmiliaMilano, Sassari-Brindisi.

C LA S S I F I C A Brescia Venezia Avellino Milano Torino Sassari Cantù Varese

16 14 12 12 12 8 8 6

Trento 6 6 Bologna Cremona 6 Capo d'Orlando 6 Pesaro 4 Reggio Emilia 4 Pistoia 4 Brindisi 4

1 0 ª G I O RN A T A ( 0 9 / 1 0 - 1 2 )

Gazzotti in azione contro Reggio Emilia (foto Silvia Cocchetti) que in discussione ed anzi la dirigenza gli ha messo a disposizione un importante rinforzo, come il centro Filippo Baldi Rossi (207 centimetri), reduce dalle ottime stagioni a Trento. Per lui si tratta

Brescia-Sassari, Brindisi-Trento, Cantù-Bologna, Cremona-Avellino (h 12), Pistoia-Pesaro, Torino-Milano, Varese-Capo d’Orlando Venezia-Reggio Emilia.

di un ritorno a casa, visto che nelle “V nere” è cresciuto ed ha esordito in serie A nella stagione 20072008. Già nel giro della Nazionale, a 26 anni è nel pieno della maturità e domani sicuramente rappre-

senterà un pericolo in più per la Vanoli. I biancoblu non partono battuti, ma per avere qualche speranza, dovranno limitare al massimo Alessandro Gentile e Aradori. Impresa non certo facile.

S E RIE B

Pallacanestro crema quarta in classifica, ma incerottata nella trasferta di olginate Trasferta insidiosa per la menomata Pallacanestro Crema, attesa dall’Npo Olginate, reduce dal derby perso contro Lecco. I ragazzi di Salieri, già privi di Ciaramella, hanno pagato caro il successo interno contro Rimini (75-73) perdendo per infortunio Peroni, finora uno dei giocatori più positivi. Notizia che ha un po’ offuscato la gioia per il raggiungimento del quarto posto solitario in classifica. La società cremasca sta sondando il mercato per valutare l’ipotesi di

rimpinguare il reparto esterni, ritrovatosi improvvisamente sguarnito. Per il momento, però, la realtà è l’emergenza, con Dagnello e Paolin già in cima alle classifiche dei più utilizzati del girone che dovranno fare un ulteriore sforzo, con il solo Molteni a dare preziosi minuti di riposo. I biancoblu padroni di casa, allenati da Alessandro Galli, coach della storica promozione cremasca in serie B, hanno conquistato per la prima volta nella storia la promozione tra i

cadetti lo scorso anno, vincendo una durissima serie di play off contro Milanotre Basiglio in cinque partite. Per Crema un compito, quindi, estremamente arduo, contro una formazione che punta decisamente alla zona playoff. Classifica (10ª giornata): Cento 20; Piacenza 18; Lecco 16; Crema 14; Vicenza 12; Faenza, Olginate, Forlì 10; Desio, Lugo, Rimini, Bernareggio, Padova 8; Reggio Emilia, Palermo 4; Alto Sebino 2. Marco Cattaneo

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SERIE A2

Azzurre in salute ospitano Vicenza Tec-Mar Crema promossa a pieni voti al Cus Cagliari. Le azzurre di coach Sguaizer hanno travolto le sarde per 74-37, grazie a un’ottima prova di squadra. Domani alle 18 match casalingo contro Vicenza, per restare nell’altra classifica. Classifica (9ª gior.): Sesto San Giovanni 18; Costa Masnaga 16; Crema, Villafranca 14; Udine, Vicenza 10; Castelnuovo Scrivia, Marghera, Milano, Selargius 8; Bolzano 6; Albino, Carugate, Pordenone, Cus Cagliari 4; San Martino di Lupari 2.

S E R I E C G O LD

La capolista JuVi contro il fanalino Prosegue la marcia di testa della JuVi, che vincendo con Milano (70-54), ha approfittato dal ko di Iseo per conquistare la vetta solitaria. Bene anche Piadena contro Agrate (9465), mentre la Sansebasket è stata beffata dal Lissone (58-56). Ecco i match di stasera: JuVi-Manerbio, Romano-Sansebasket, Gardonese-Piadena, Lissone-Pizzighettone. Classifica (12ª gior.): JuVi 18; Iseo, Lumezzane 16; Piadena, Cernusco 14; Pizzighettone, Romano L. 12; Sansebasket 10; Milano, Lissone, Gardonese 8; Agrate 6; Manerbio 2.

BOCCE • Al via il campionato italiano di società. Oggi A. Grandi-Tritium

La Bissolati festeggia con Venturini e Guglieri

di Massimo Malfatto Pubblico numeroso, elevato il livello del gioco e ripagati gli sforzi dei vertici della “Scannabuese”. Non poteva avere un epilogo migliore il 9° trofeo “Sandro Curti”, gara regionale (con due finali) organizzata dalla bocciofila cremasca. Nella categoria A si sono impossessate del palcoscenico (cinque bocciofili su sei in finale) le società Achille Grandi e canottieri Bissolati e la voce grossa l’ha fatta la società rivierasca cremonese, primo e secondo posto. Ha vinto un incontenibile Roberto Venturini che ha eliminato Giacomo Salini (12-4) nei quarti di finale, si è sbarazzato di Andrea

Zagheno (12-2) e, al termine di una finale molto equilibrata con giocate d’autore, ha avuto la meglio sul compagno di società Paolo Guglieri per 12-10. Quarto posto Roberto Visconti che, estromesso il compagno di coppia Giuseppe Franzoni (12-9), veniva eliminato dal bissolatino per 5-12. Nella categoria B-C esultano Angelo Bosi ed Enrico Piacentini che hanno superato in finale i compagni di società Natale Scorsetti e Samuele Oirav per 12-11. Ha diretto la gara Francesco Lanzi. Gran Premio La Rosa Blu Sei le coppie di società cremonesi nella fase finale della Regionale organizzata dalla bocciofila Gambini ma non c’è stato l’exploit. Niente

pass ai quarti di finale per Guerrini-M. Visconti sconfitti (4-12) da Morni-Manghi, che poi avrebbero vinto la gara, stessa sorte anche per Cantarini-Vailati estromessi dai parmensi Nizzoli e Paglioli. Non andava meglio a Briggi-Cabrini e Seghizzi-Vitali mentre Bassotti e Lodigiani, dopo aver eliminato Battaglia-Cristalli, subivano un “cappotto” dai beniamini di casa Butteri e Careghino. Campionato italiano società Questo pomeriggio prima giornata di serie C. Nel girone 9 (sette formazioni iscritte) ci sarà l’Achille Grandi che farà i suo esordio al bocciodromo di Crema (ore 14.30) opposta alla bocciofila Tritium. La formazione cre-

Da sinistra Guglieri, il direttore di gara Lanzi e Venturini masca, guidata da Giancarlo Torresani, sarà formata da Fiorentini, Guerrini, Travellini, Zagheno, Mattia e Roberto Visconti.


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Sport

Sabato 2 Dicembre 2017

PREMIAZIONI • La società di via Riglio ha celebrato con soddisfazione i propri atleti

Bissolati, un 2017 da incorniciare «E’ stata una stagione straordinaria per le nostre discipline sportive, che rendono la nostra associazione l’orgoglio tangibile di tutti noi soci». Con queste parole Maurilio Segalini, presidente della Canottieri Bissolati, ha introdotto la Festa dell’atleta 2017. «In particolare vogliamo menzionare i settori di canoa, canottaggio e nuoto, che hanno saputo arricchire la nostra bacheca di allori prestigiosi e a volte addirittura superiori alle attese, ma anche gli atleti delle altre specialità meritano i nostri applausi per aver portato con impegno e dignità i nostri colori. Personalmente desidero congratularmi con tutti, per il lavoro svolto e i

Nella foto a lato, da sinistra Esteban Farias, atleta cremonese dell’anno dopo i trionfi mondiali ed europei nella paracanoa e il nuotatore Nicolò Fedeli, atleta bissolatino dell’anno sacrifici fatti e voglio ricordare a tutti coloro che non seguono assiduamente gli avvenimenti agonistici, che nessun risultato è raggiungibile senza impegno e de-

dizione, a maggior ragione nell’ambito sportivo. Un grande riconoscimento va a tutti nostri tecnici, dai più affermati a quelli di recente investitura, perché l’asso-

ciazione è ben consapevole del ruolo fondamentale che rivestono per la crescita dei nostri ragazzi; anche ai vari dirigenti, agli accompagnatori e a tutti i genitori che si prestano costantemente per l’attività dei loro figli, va il grazie della Bissolati, perché una grande società come la nostra può migliorare solo con il contributo di tutti, piccolo o grande che sia». Dopo il doveroso riconoscimenti a tutti gli atleti bissolatini, sono stati consegnati i premi. Atleta cremonese dell’anno a Esteban Farias (campione europeo e mondiale nella paracanoa); atleta bissolatino dell’anno al nuotatore Nicolò Fedeli; premi speciali a Valentina Rodini, Giacomo Gentili,

Sopra il gruppo del canottaggio e sotto quello della canoa

Andrea Cattaneo (canottaggio), Giorgio Superti, Massimo Varesi (canottaggio Master), Ilaria Garavelli, Camilla Nichetti, Arianna De Padova, Valentina Ciboldi,

Jessica Risari, Andrea Dal Bianco, Marco Garavelli, Alberto Dal Bianco, Francesco Chiesa, Teodoro Zilioli, Roberto Soldi e Matteo Miglioli (canoa).

CICLISMO • Presentato il Giro d’Italia che partirà da Israele. Confermata la presenza si Froome il 17 di cem bre

In arrivo i premi “Alfo Ferrari” E’ tempo di bilanci e di premiazioni per il ciclismo. Cerimoniale di premiazione domenica 17 dicembre, alle ore 10.30 nel “Salone dei Quadri” del Palazzo Comunale di Cremona, dove l’Associazione Ciclisti Cremonesi, presieduta da Franco Priori “pinza d’oro” ha programmato l’assemblea in memoria dell’indimenticabile campione “Alfo Ferrari”, nel corso della quale saranno consegnati riconoscimenti a personaggi che hanno contribuito con passione ed impegno, a tener vivo il prestigio del ciclismo giovanile nella provincia di Cremona. Il premio Alfo Ferrari 2017 sarà consegnato a Giuseppe Tambani, voce narrante del ciclismo cremonese, Marco Gnocchi, presidente Gruppo ciclistico Sergio Viola di Stagno Lombardo e Daniele Chiarentin, presidente della società Gioca In Bici Oglio Po di Casalnaggiore. Il premio “Massimo Vincenzi”, medaglia d’oro alla memoria sarà consegnata all’ esordiente Matteo Bertesago, 14 anni di Soresina, giovane promessa delle due ruote.

Elena e Miriam convocate in azzurro di Fortunato Chiodo La Nazionale azzurra su pista non si ferma mai. E tra i convocati dai ct Marco Villa (maschile) ed Eugenio Salvoldi (femminile) per la terza prova di Coppa del Mondo su pista a Milton, in Canada il 2 e 3 dicembre, ci sono anche le cremonesi Vece e Bissolati. Nazionale femminile Elite: Miriam Vece (Valcar Pbm), Elena Bissolati (Speedy Women Team), Rachele Barbieri (GS Fiamme Oro) e Simona Frapporti (GS Fiamme Azzurre). Nazionale maschile: Francesco Ceci (GS Fiamme Azzurre), Matteo Donegà (Cycling Team Friuli), Filippo Ferronato (Cycling Team Friuli) e Carloalberto Giordani (Team Colpack). Presentato Giro numero 101 Per la prima volta nella sua storia la corsa rosa vola oltre i confini d’Europa. Tre tappe in Terra Santa: una cronometro (venerdì 4 maggio) sulle strade di Gerusalemme, in omaggio a Gino Bartali che il 10 ottobre 2013 venne insignito “Giusto fra le Nazioni”, il cui nome è impresso sul muro d’onore del Giardino dei Giusti del Mausoleo della Memoria Yad Vashem a Gerusalemme, in quanto l’ atleta toscano salvò centinaia di perseguitati dal nazifascismo durate la Seconda Guerra Mondiale. E poi spazio a tre tappe, una crono e due in linea: una cronometro individuale di 10 chilometri di saliscendi con vista sulla città vecchi; la seconda da Haifa fi-

Sopra la presentazione del Giro 2018 A lato Elena Bissolati e Miriam Vece no ad Tel Aviv, 167 chilometri, il gran finale da Be’ er Sheva a Eilat: la più lunga con i suoi 229 chilometri verso sud e lo spettacolare attraversamento del deserto del Negev e sulle rive del Mar Rosso. La carovana, dopo aver sostenuto il primo giorno di riposo, da Israele volerà in Sicilia per 3 tappe, tra le quali spicca il traguardo sull’Etna: il primo. Poi due giorni in Calabria, prima di Montevergine di Mercogliano e del traguardo a Campo Imperatore, sul Gran Sasso, a 19 anni dalla vittoria di Marco Pantani nel tetro Giro datato 1999. Il Giro fila via veloce, risalendo la penisola da Penne a Gualdo Tadino. Da Assisi a Osimo, cittadina che dista una decina di chilometri da Filtrano, il paese di Michele Scarponi. Ed ecco Imola, per ricordare il volo iridato di Vittorio Adorni nel 1968. E poi Ferrara, Nervosa della Battaglia, la porta dell’inferno come è definito il

temutissimo Monte Zoncolan (1.750 metri), il kaiser della Carnia scalato dal versante di Ovaro e preceduto da altre 4 salite per un totale di oltre 4mila metri di dislivello. Suggestiva anche la prima tappa dolomitica - l’unica - da Tolmezzo a Sappada, per ricordare i 100 anni della Grande Guerra . Un tema che caratterizza anche la cronometro: la Trento-Rovereto di 34,5 chilometri, di martedì 16 maggio, con arrivo vicino alla Campana dei Caduti. Nella settimana conclusiva, il Giro d’Italia farà infine rotta verso le Alpi Occidentali, niente Milano, ma Abbiategrasso. Da qui partirà la 18ª tappa che si concluderà a Prato Nevoso. E poi molto intrigante sarà la Reggia di Venaria-Jafferau, che prima del traguardo in quota sopra Bardonecchia proporrà una scalata nelle Valli di Lanzo e il meraviglioso Colle delle Finestre (Cima Coppi del Giro 2.176 metri) in parte ster-

rato e il Sestiere. Sabato 26 maggio ancora montagna da Susa verso la Valle d’ Aosta per approntare il Monte Tzecore, il St. Pantalèon e la Valtomanche fino a Cervinia, 214 chilometri. Dalle cime del Cervino all’aeroporto torinese di Caselle direzione Roma, con l’augurio che nel frattempo la sindaca Virginia Raggi copra le buche: col cuore a Gerusalemme e lo sguardo a San Pietro. Sarà il Giro della pace, ma anche della speranza e della memoria. Un Giro duro, ma non durissimo, che si porterà dietro tutto, anche qualcosa di più. Da Gerusalemme a Roma, 3.546 km, disegnati per far stare tutti subito sull’attenti. Un Giro che si vince in salita, secondo canonico parere dei grandi ex, ma non va dimenticato che si disse lo stesso un anno fa della corsa poi conquistata da Dumoulin grazie alla crono: nel dubbio, giova ricordare che il fondato sospetto di vedere Chris Froome al via del prossimo Giro d’Italia, sia diventato certezza grazie a un messaggio postato via social dal diretto interessato. «Ci vediamo alla partenza», ha avvertito il britannico nato in Kenya, dando il via ad un progetto destinato a consegnarlo direttamente alla mitologia del ciclismo. Senza dimenticare Fabio Aru e il suo ex compagno Landa: uomini di montagna, con tante tappe a disposizione, forse non abbastanza per colmare il gap che hanno rispetto a Froome contro il tempo.



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