Il Piccolo Giornale di Cremona

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Cremona

Rifiuti elettronici, l’Ue introduce il ritiro gratuito

Mercoledì 1 Agosto 2012

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Entro il 2016 ogni Stato membro dovrà garantire il recupero di 45 tonnellate di scarti ogni 100 tonnellate di nuovi prodotti

Aem: «Cambiamenti positivi per i cittadini»

Gli esercizi commerciali dovranno smaltire i Raee di piccole dimensioni anche in assenza di acquisti

S

di Martina Pugno

ono 25mila le tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici raccolti in Italia nel corso del 2011 e destinate al recupero secondo il Rapporto Sociale 2011 pubblicato dal consorzio no profit Ecolight. Una quantità che non costituisce che la minima parte dei Raee (rifiiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) prodotti nel Paese e che è destinata ad aumentare con l'approvazione della nuova Direttiva europea su raccolta e smaltimento. La nuova direttiva entrerà in vigore il 14 agosto; gli Stati membri avranno tempo sino al 14 febbraio 2014 per recepirla nelle legislazioni nazionali con i necessari adattamenti. In base alla nuova direttiva, entro il 2016 si dovranno raccogliere 45 tonnellate di Raee per ogni 100 tonnellate di nuovi apparecchi elettronici immessi sul mercato, per poi crescere a 65 tonnellate nel 2019. Ciò significa che l'Italia dovrà passare da una media procapite attuale di circa 4,2 kg per abitante ai circa 7,5 kg per abitante nel 2016, fino a 10 kg/abitante nel 2019. In percentuale, entro il 2016, il nostro Paese dovrà ritirare il 45% degli elettrodomestici presenti sul mercato. Per i privati cittadini, l'innovazione principale riguarderà l'introduzione della formula "uno contro zero", che andrà ad affiancare l'attualmente attiva "uno contro uno" introdotto nel

2010. Quest'ultima prevede l'obbligo da parte dei rivenditori di ritirare a titolo gratuito dei rifiuti elettronici a fronte dell'acquisto di un nuovo prodotto. Con la nuova normativa "uno contro zero", gli esercizi commerciali con superficie maggiore di 400 mq saranno tenuti ad effettuare il ritiro gratuito dei Raee di piccole dimensioni anche in assenza di acquisti. Obiettivo della normativa è quello di incentivare il riciclo e il corretto smaltimento di materiali che, se dispersi, risulterebbero dannosi per l'uomo e per l'ambiente, come il mercurio, il cadmio, il piombo, il cromo esavalente, i difenili policlo-

rurati (PCB). La nuova direttiva definisce anche norme più severe per evitare che i Raee vengano esportati illegalmente all'estero alimentando un sistema di trattamento e smaltimento nei Paesi in via di sviluppo che non rispetta le norme di sicurezza e recupero. Si parla, in questo caso, non solo di riuso ma anche di recupero di risorse: secondo un recente studio condotto dall'eWaste Accademy i rifiuti elettrici ed elettronici posseggono un valore superiore a quello dell'oro e dei metalli preziosi.

Scarti elettronici più ricchi delle miniere

Tassa locale di smaltimento tra le più basse d’Italia

Aem e Comune: «Gestione rifiuti, i dati del Sole 24 Ore sono sbagliati»

In riferimento all’articolo pubblicato da Il Sole 24Ore il 23 luglio 2012 dal titolo “La roulette delle spese dei Comuni”, a firma di Giovanni Trovati sul tema degli sprechi rilevati nelle amministrazione comunali italiane in diversi ambiti tra cui anche i contratti stipulati per la gestione dello smaltimento dei rifiuti, il Comune di Cremona congiuntamente con AEM Gestioni srl precisano che i valori riportati nell’articolo in oggetto non corrispondono in alcun modo al contratto in essere tra Comune di Cremona e la stessa

AEM Gestioni srl. I 23.734 euro annui ogni 100 abitanti (il cui totale ammonterebbe ad oltre 17 milioni di euro) si desumono solo sommando il valore di competenza del contratto per l’anno 2011 ed i residui del contratto anno 2009 ed anno 2010 liquidati sempre nel 2011 e sono frutto di una elaborazione per cassa del sistema operativo in essere tra i Comuni ed il Ministero che ha aggregato in un unico anno valori di

Per la produzione mondiale di dispositivi elettronici, infatti, vengono ogni anno utilizzate 320 tonnellate di oro e 7.600 di argento; se si calcola che l'85% dei Raee non viene attualmente recuperato, si rileva come i rifiuti elettronici urbani siano potenzialmente da 40 a 50 volte più ricchi delle stesse miniere sfruttate per l'estrazione. I rifiuti, dunque, costituiscono risorsa, che l'Unione Europea sembra sempre più intenzionata a recuperare e sfruttare.

competenza economica di più anni. Si conferma che il Comune di Cremona remunera Aem Gestioni srl, per il servizio di raccolta spazzamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, solo con l’incasso della Tarsu. L’analisi dei livelli di Tarsu o di Tia praticati nei capoluoghi di provincia deve essere preso come unico elemento di confronto e di valutazione per questa tipologia di analisi. In particolare la Tarsu praticata nel comune di Cremona è pari a 1,39 euro al metro quadro (netto imposte) e posiziona Cremona come la quart’ultima città in termini di costo per metro quadro della Tarsu (più economiche sono solo le città di Isernia, Matera e Pordenone); anche confrontando le città che applicano la TIA si evince il livello estremamente basso del costo di raccolta e smaltimento per il comune di Cremona rispetto agli altri capoluoghi. Per ultimo il valore annuo della Tarsu per il comune di Cremona ammonta a 8,7 milioni annui e viene liquidato ad Aem Gestioni srl questo valore al netto degli insoluti e dei costi di incasso.

La spesa comunale corrisponde agli introiti Tarsu

«La normativa europea favorirà il recupero e il corretto smaltimento soprattutto da parte dei singoli cittadini; occorre poi vedere come sarà recepita a livello nazionale», è il commento del dirigente responsabile dei servizi di igiene ambientale di Aem Giovanni Damiani, azienda che si occupa del ritiro e dello smaltimento dei rifiuti in città. «Mentre le grandi aziende si occupano in modo autonomo della raccolta dei rifiuti elettronici, i singoli cittadini hanno avuto finora a disposizione due principali soluzioni: portare direttamente i rifiuti nei punti di raccolta comunali oppure usufruire del servizio di ritiro a domicilio. A partire dal 2010, poi, è stata introdotta la normativa del ritiro uno contro zero, che ha incentivato la corretta raccolta». Avrà probabilmente effetto positivo, dunque, anche l'introduzione della formula uno contro zero: «Riguarderà prevalentemente i piccoli Raee, che potranno essere consegnati agli esercizi commerciali. Si passa così da una raccolta occasionale ad una sistematica. Sarà un ulteriore incentivo, anche se per valutare l'efficacia della proposta occorrerà attendere l'effettiva entrata in vigore anche in Italia e le modalità di ricezione e capire quali categorie di Raee interessa. La categoria riguarda grandi quantità di rifiuti: nel 2011 abbiamo raccolto 75 tonnellate di frigoriferi, 100 tonnellate di grandi bianchi, 120 tonnellate di tv e monitor, 105 tonnellate di piccoli elettrodomestici, 2 tonnellate di lampade». Tra le diverse tipologie di rifiuti elettrici ed elettronici rientrano anche i pannelli fotovoltaici: «La loro diffusione è in crescita, quindi il loro smaltimento sarà un problema importante da affrontare da qui a qualche anno. quando inizierà a diventare necessaria la sostituzione e il recupero di alcuni pannelli. E' che si dovrà affrontare al più presto anche a livello europeo».


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