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PICCOLO Giornale
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Anno X • n° 45 • VENERDI’ 20 NOVEMBRE 2009
Settimanale • € 0,02 copia omaggio
INCHIESTA: IL LAVORO CHE NON C’È
IL DRAMMA DELLA DISOCCUPAZIONE I numeri parlano chiaro: oltre 6 milioni di ore di cassa integrazione, 2.500 lavoratori in mobilità e altrettanti cassaintegrati in deroga. Grande preoccupazione da parte dei sindacati: «La situazione è nera, ma il 2010 sarà anche peggio». Lo sfogo di alcuni lavoratori L’EDITORIALE
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La Provincia non va abolita
IL MEDICO: «INSPIEGABILE, NON ESCLUDIAMO NULLA»
Bufera nel Pdl
«Sono amareggiato» Lo sfogo di Mino Jotta ▲
a pagina 7
Zona Traffico Limitato
L’OPPOSIZIONE PROTESTA Cresce lo scontento per l’apertura alle auto Provincia: Conosciamoli meglio
Maxi truffa ai danni dello Stato
Intervista all’assessore Giovanni Leoni ▲
a pagina 11
a pagina 8
Nostra intervista
Basket: a Caserta
Titta Magnoli verso la segreteria Pd
La Vanoli punta ad uno storico tris a pagina 42
a pagina 6
Il 30 novembre la Ztl tra largo Paolo Sarpi e corso Vittorio Emanuele riaprirà al traffico. Ma la cosa non piace all'opposizione. E neppure alla maggioranza dei cittadini, come sembra esprimere il risultato di un sondaggio. «Si va in controtendenza rispetto alle città europee. Così torniamo indietro di 20 anni»
Caso Pendolino
Per il Pd: «La Lega prende in giro la città» ▲
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a pagina 9
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Guardia di Finanza
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di assessore provinciale ho cercato di consolidare. Un ruolo insostituibile: non lo possono fare i Comuni che sono troppo piccoli, specie qui da noi, e portatori di interessi specifici. Cos’è la Pianificazione di area vasta? Significa programmare lo sviluppo nella maniera la più possibile omogenea , tenendo in considerazione le diversità, le caratteristiche, i punti di forza e di debolezza.. L’obiettivo? Sviluppare quell’area dal punto di vista socio-economico, armonizzando le azioni da intraprendere, condividerle, mettendo insieme tutte le risorse disponibili, risparmiando tempo, denaro e territorio. Molte cose in questa direzione abbiamo fatto negli scorsi anni: i piani d’area, il Patto per lo Sviluppo, il piano territoriale di coordinamento provinciale. Costano comunque troppo le Province? Ecco l’esempio di Cremona. Nel 2008 la Provincia ha pareggiato il bilancio con quasi 134 milioni di euro. Il costo della “politica” (presidente, giunta, consiglio, commissioni ecc. ecc.) è stato di circa 590 mila euro pari allo 0.44%. Le spese in conto capitale, da noi sono più elevate del dato nazionale, quasi si equivalgono con le spese correnti. Ma attenzione le spese correnti non sono, quelle “che servono al mantenimento” della burocrazia . Non è così! Solo due esempi: i circa 16 milioni di euro per trasporti e mobilità, e i circa 7 per la viabilità impegnati dalla Provincia di Cremona, servono per far funzionare gli autobus e la manutenzione delle strade. Discutiamone. Riduciamo la spesa pubblica. Riformiamo la pubblica amministrazione. Aumentiamo l’efficienza e l’efficacia. La Provincia però, non va abolita. Agostino Alloni Agostino.alloni@gmail.com
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utti dobbiamo riflettere sui costi dei pubblici servizi e sulla loro efficienza e efficacia. Bisogna incidere sulle strutture burocratiche per eliminare sprechi e doppioni. Ad ogni livello, comunale, provinciale e regionale. Il cosiddetto “codice delle autonomie” ha dato un buon contributo alla definizione di una diversa architettura istituzionale. Insieme alla riforma sul federalismo fiscale possono dare qualche risposta nel senso sperato. Ma non è sufficiente. E’ vero: i comuni in Italia sono troppi e troppo piccoli.. Vanno ridotti e aggregati! Le Province vanno ripensate nella loro conformazione e rideterminate in funzione della sovrapposizione con le aree metropolitane: a Milano, Roma, Torino, Napoli, Genova … non ha senso mantenere, così come sono, sia la Provincia che il “Comune esteso”. Le Regioni sono diventate dei piccoli ministeri. La mia esperienza di assessore lo conferma. In Lombardia la Regione è lontanissima dalle famiglie. E’ lontana anche dai sindaci. Formigoni e soci sono bravi nel comunicare e nell’apparire: molto meno nel fare e nel costruire. Non è solo un giudizio politico. Ho centinaia di esempi da raccontare. Servizi inefficienti, risposte attese per anni, una struttura sovradimensionata, appunto, ministeriale!! Ci sarebbe poi da dire ai lettori che dei circa 1700 euro di pressione tributaria che ogni famiglia lombarda paga, circa 1100 sono per la Regione, 500 e rotti per i Comuni e solo 100 per le Province. E le Province? Gestiscono strade, scuole, formazione professionale, cultura, trasporti, mercato del lavoro, politiche ambientali, turismo… La vera funzione della Provincia è però un’altra, che andrebbe rafforzata. Si tratta della pianificazione di area vasta. Un ruolo che in qualità
CREMA - MUORE IN REPARTO, E’ INFLUENZA A?
a pagina 3
ALL’INTERNO SPECIALE ECONOMIA - Dieci pagine di approfondimento, parlano le associazioni di categoria.