Settimanale Il Piccolo

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il

PICCOLO

Giornale

www.ilpiccologiornale.it

Settimanale d’informazione

Direttore responsabile Sergio Cuti • Direttore editoriale Daniele Tamburini • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19 Cremona • Amministrazione e diffusione: via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via S.Bernardo 37/a Cremona tel 0372 454931 • redazione@ilpiccologiornale.it • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 direzione@immaginapubblicita.it Aut. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

Anno XIII • n. 46 • SABATO 19 OTTOBRE 2013

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Secondo il rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente, Cremona è terza in Italia per concentrazione delle Pm10

a pagina 3

IN CITTA’ SI RESPIRA UN’ARIA AVVELENATA

Benito Fiori: «I nostri amministratori devono fare scelte concrete». Francesco Bordi: «Bisogna intervenire sul traffico cittadino» L’EDITORIALE

Dicono che l’Italia sia la zavorra della crescita mondiale. Come mai? di Daniele Tamburini

UN DOLCE ENIGMA DALLE CALDE TERRE DELL’ISLAM ALLA PIANURA PADANA

COMMISSIONE DI GARANZIA

pagine 4-5

Biogas, ora anche la politica pretende un freno

CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA

Ennesimo rinvio per i pagamenti del 1º semestre

a pagina 6

L’ULTIMATUM DELL’APAC

La Cremo deve subito riscattarsi con il Lumezzane

Pomì, una sconfitta in amichevole che è forse salutare

ENERGIA

Teleriscaldamento alla conquista di Casalmaggiore

Cresce l’attesa per il test azzurro con le Fiji allo Zini a pagina a pagina 25 26

a pagina 19

CULTURA

a pagina 25

NAZIONALE DI RUGBY

a pagina 23

VOLLEY SERIE A1

«Consegnerò al sindaco le chiavi del gattile»

CALCIO LEGA PRO

a pagina 8

pagina 24

I formazione di coach Gresta affronta la gloriosa Virtus Bologna Domani torna anche il Magazine della Vanoli in regalo a tutti i tifosi

e mie dimissioni sono irrevocabili. Io non sono più iscritto a Scelta civica" ha detto Mario Monti. “Non mi occuperò più del partito che loro stessi mi hanno chiesto di fare". Qualcuno aveva preconizzato, ricordate, prima delle ultime elezioni politiche che sarebbe stato uno sbaglio, alla lunga, per l’ex premier Monti iniziare l’avventura di un partito. I partiti in Italia, ormai, sono un gran guazzabuglio. O nascono e muoiono come meteore, o tirano avanti, quasi a titolo di testimonianza, o – come nel caso dei due maggiori, Pd e Pdl, robustamente nutriti di componenti delle grandi politiche della 1° Repubblica, DC e PCI innanzitutto – sono dilaniati da contraddizioni laceranti, quando non vere e proprie guerre di successione. In questo momento, quel tipo di guerra si sta guerreggiando aspramente nel Pdl (a proposito, è assai gustosa la battuta che viene attribuita a D’Alema: è pericoloso fare il delfino di un pescecane. Non si sa se Alfano l’abbia gradita). Nel Pd, Renzi ha iniziato il tour, e la notizia più in evidenza pare la forma del palco dove si è svolto il primo appuntamento: a forma di freccia. Un avvertimento? Un ricordo d’infanzia? Un’allusione a cowboy e indiani? Non è dato saperlo. Sbrigliamo pure la nostra fantasia. Ma, sempre nel Pd, ieri è accaduto un fatto strano: Stefano Fassina, che è viceministro dell'Economia in quota Partito democratico, sarebbe pronto a lasciare l’incarico di governo, in quanto non condivide la legge di stabilità e, per di più, pare che sia stato estromesso dalla sua elaborazione e stesura. Dici nulla. Prova a smussare e a mediare, per l’ennesima volta, da bravo ex sindacalista, il segretario Guglielmo Epifani: “Credo che Fassina lamenti un difetto di collegialità. E credo abbia ragione”. Hai detto poco! Un grosso partito di governo in questa temperie drammatica esprime il viceministro dell’economia, e si scopre che c’è poca collegialità nelle decisioni. Ma queste, allora, da chi vengono prese? Il montiano Enrico Zanetti attacca sulla pressione fiscale: la manovra contiene "almeno 10 miliardi in più di tasse”. Eppure, “Scelta civica è, appunto, partito di governo. Ripeto: chi decide? Chi decide veramente? Con chi condivide le decisioni? Chi coinvolge? Sarà per questo che la legge di stabilità è l’ennesima manovra che non soddisfa nessuno e scontenta praticamente tutti? Soprattutto, servirà?

LO SPORT

L

LA VANOLI ESORDISCE AL PALARADI

a pagina 7

IL TORRONE NEI MANOSCRITTI ARABI

a pagina 22

Domani sul palco del Ponchielli L’Elisir d’amore


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