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PICCOLO Giornale di Cremona

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Anno IX • n° 46 • VENERDI’ 28 NOVEMBRE 2008

Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio

LEUCEMIE INFANTILI, I NUMERI NON TORNANO L'Asl ha smentito categoricamente i dati dello studio di impatto ambientale, promosso da una commissione ministeriale, e diffusi nei giorni scorsi da Legambiente. Cifre che risultano del tutto discordanti fra loro. Allarmistiche le prime, confortanti le seconde. Chi ha ragione? Il sindaco Corada vuole vederci chiaro

L’abitudine e l’assuefazione

E'

Caso Englaro

Intervista esclusiva a Mario Riccio a pagina 10

Varchi & Traffico

Soregaroli spiega la nuova viabilità alle pagine 4-5

VELO ISLAMICO IN AULA, ASSOLTA MONIA Colpo di scena nel processo intentato contro Monia Mzougha, la moglie di Mourad Trabelsi, condannato per terrorismo. La donna si era presentata in tribunale con il burqua. E per questo era stata denunciata per travisamento. Ma il giudice l'ha prosciolta dall'accusa. Tutti i particolari in cronaca.

Cappella Cantone

Si allunga l'ombra della discarica di amianto ▲

no per me, trovare dignità in un Daniele Capezzone faccia da bravo ragazzo, da bamboccione, segretario del Partito Radicale fino a pochi mesi fa: abortista, antiproibizionista, anticlericale, a favore della liberalizzazione delle droghe leggere e per le coppie di fatto, che aveva definito Berlusconi un matto. Oggi è portavoce di Forza Italia avendo intravisto nel Popolo delle Libertà “una grande opportunità”. Per lui certamente. Che dire del signor Riccardo Villari, eletto per scherzo alla presidenza della Commissione di Vigilanza Rai. Nonostante avesse giurato e spergiurato che avrebbe rassegnato le dimissioni di fronte ad un candidato condiviso, Sergio Zavoli, una volta sedutosi sulla sedia presidenziale, non ha inteso più lasciarla, quasi avesse il sedere impiastricciato di un mix di coccoina, vinavil, attack e bostik. E invece dovremmo ritrovare la forza di indignarci. Forse soltanto ritrovando le passioni politiche di una volta, con o senza ideologia non importa, e la capacità di riconoscere le persone perbene (non è poi così difficile, la coerenza spesso è un buon indizio) potremmo scuotere l’arroganza di certi politici. Mio nonno mi diceva: “A volte facciamo come le pecore, ci accodiamo per istinto”. Non rassegniamoci. a.b.

vero, ci si abitua a tutto o quasi. L’abitudine ha in se un enorme potere, la storia ci insegna che non c’è niente cui l’uomo non finisca per abituarsi, fino a considerare inevitabili e ineluttabili le più aberranti crudeltà e ingiustizie. Oggi siamo arrivati alla totale assuefazione, come animali onnivori fagocitiamo e digeriamo tutto e di tutto. Anche questa grave crisi economica e finanziaria rischia di diventare quasi normalità. Per assuefazione alle vacuità niente fa più veramente notizia. Accettiamo, senza meravigliarci più di tanto, lo stesso esperto che dopo averci detto, poche settimane fa, che il prezzo del petrolio sarebbe salito fino a 200 dollari al barile spingendoci verso una profonda crisi energetica mondiale, ci dica oggi che sono del tutto normali i 50 dollari al barile e che non siamo più dipendenti dall’oro nero; ovviamente tutto da lui già previsto. Assuefazione anche verso questo nostro quotidiano teatrino della politica, un teatrino televisivo dove attori da avanspettacolo recitano da politici, insultando continuamente, spesso senza ritegno e senza dignità, affermando oggi con convinzione una cosa salvo domani smentire con sdegno. Difficile, alme-

a pagina 6

Dossier Economia: quanto è profonda la crisi anche nel Cremonese e le soluzioni per uscirne - Pagine 17-24



Cronaca

Venerdì 28 Novembre 2008

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Torchio: «Il centro andava salvato, perché rappresenta un'eccellenza a livello mondiale»

Salvo il laboratorio di Porcellasco Accordo con il Consorzio per l'incremento zootecnico. Cesare Galli rimane a Cremona

C

di Laura Bosio

he la ricerca sia fondamentale, al giorno d'oggi, l'ha capito bene il territorio cremonese che, per tenersi stretto il Centro di ricerca di Porcellasco, ha fatto davvero di tutto. E i risultati non hanno tardato. Così il Centro, che sembrava destinato a dover chiudere i battenti, privando il territorio di un punto d'eccellenza, resterà aperto. «Sono soddisfatto per l’accordo raggiunto, pur nella complessità dell’impegno finanziario e del percorso che ci attenderà» ha detto Cesare Galli nel corso dell’incontro che si è tenuto a porte chiuse in Provincia, alla presenza del presidente Giuseppe Torchio, dell’assessore Giorgio Toscani con il dirigente Andrea Azzoni, del presidente dell'Associazione italiana allevatori e del Ciz (Consorzio per l’incremento zootecnico) Nino Andena. Un incontro nel corso del quale si è sancito un accordo che salvaguarda l'attività del Centro.«Di questo devo ringraziare, per l’assidua mediazione il presidente Torchio, i suoi collaboratori e gli enti locali per il supporto datomi» ha concluso Galli. Del resto l’Ltr (Laboratorio di tecnologie della riprodu-

Cesare Galli

zione) gode di ottima fama nel mondo accademico e della ricerca applicata a livello mondiale. «Non è stato facile e nemmeno lo sarà in futuro dato gli impegni che ci attendono, ma il Centro del professor Galli andava salvato, sia per i risultati raggiunti in termini scientifici, come ha sottolineato il mondo agricolo e della ricerca, sia perché il nostro territorio rappresenta l’eccellenza mondiale con una delle tre fiere più importanti a livello internazionale nel campo zootecnico e della genealogia» ha precisato il presidente Torchio. «Ora» ha aggiunto il presidente della Provincia, «dopo lunga e difficoltosa mediazione, frutto anche di un percorso che ho condiviso con il sindaco Gian Carlo

Corada, la regione Lombardia, la Camera di Commercio e alcune realtà territoriali locali, siamo giunti ad un accordo tra le parti che prevede un futuro per il neo Ltr a Cremona. Un patrimonio che vede tuttora in corso progetti realizzati e da realizzarsi in partenariato con Stati europei e non, proprio su ricerche che interagiscono con il comparto allevatoriale. Ora, auspichiamo ogni concreto impegno della regione Lombardia che a parole aveva manifestato la massima sensibilità con il sottosegretario alla ricerca De Maio e l’allora vice presidente Viviana Beccalossi». Espressioni di lode per il lavoro svolto anche dal presidente Ciz, Andena, il quale ha ribadito che «mantenere il Ltr è un’opportunità per

Piazza Marconi, ore d'attesa

Ore di attesa per il parcheggio di piazza Marconi. Il verdetto dovrebbe giungere nella mattinata di venerdì. Nei giorni scorsi, davanti al giudice del Tar di Brescia sono sfilati per Saba l’avvocato Francesco Bellocchio, per Sea gli avvocati Mario Busiri Vici e Paolo Bregalanti, per il Comune era presente l’avvocato Edoardo Boccalini e

infine l’impresa Beltrami era rappresentata dagli avvocati Giovanni Guareschi e Cugurra. Tra poche ore si saprà dunque se in piazza Marconi si potrà procedere con i lavori o se i cantieri verranno bloccati. Tutte le parti hanno presentato le loro memorie difensive, ma il giudice si è soffermato in particolare sul capitolo relativo alle giustificazioni dei prezzi. Il giudice ha voluto anche sapere quale fosse lo stato dei lavori della piazza. A ore, dunque, l’ardua sentenza da parte del Tar di Brescia che deciderà se accogliere oppure respingere il ricorso con cui la Paolo Beltrami, impresa di costruzioni di Paderno Ponchielli, chiede di sospendere il 2° lotto di lavori dell'autosilo, lavori che Saba Italia, concessionaria del parking, ha assegnato con una gara pubblica alla Sea, società di Marsciano (Perugia). Il ricorso della Beltrami è contro Saba, il Comune e Sea.

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Numero chiuso in tipografia: Giovedì 27 Novembre ore 24,00

tutto il sistema. Il Ciz per le proprie attività e campagne collaborerà con il centro del professor Galli in sinergia completa a servizio della zootecnia e degli allevatori». Nello specifico i contenuti del contratto di affitto tra il Ciz ed il neo Ltr prevedono, tra l’altro, la sublocazione dell’immobile, l’utilizzo delle attrezzature scientifiche, il subentro in tutti i contratti di ricerca già affidati e in corso o da iniziare a partire dal 1/1/2009 e la cessione a titolo gratuito della titolarità dei brevetti di clonazione, garantita l’occupazione dei lavoratori. Nel corso dell’incontro della Cabina di regia per Expò 2015 presso la Camera di Commercio, il presidente Torchio ha richiesto alla presenza del vice presidente della Regione, Gianni Rossoni, del presidente della Camera di Commercio, Giandomenico Auricchio e di CremonaFiere, Antonio Piva, un tavolo ristretto di lavoro per il centro di Procellasco sia per le progettualità da definire in ambito della ricerca e dei relativi programmi di finanziamento regionali, sia per il sostegno con risorse disponibili, considerato che gli enti locali si assumeranno importanti oneri finanziari. La proposta è stata accettata e, a breve, si svolgerà il primo incontro.

BILANCIO PROVINCIALE

Si punta al sostegno del comparto economico

«Abbiamo di fronte una situazione finanziaria molto difficile». Così ha esordito il presidente della Provincia Giuseppe Torchio di fronte alla Consulta economica convocata per la presentazione del bilancio 2009. «Tuttavia» ha poi aggiunto, «non abbiamo voluto ridurre gli interventi che riteniamo essenziali e strategici ed anzi abbiamo voluto indicare e percorrere strade di sviluppo». La situazione dell’ente è presto detta: trasferimenti statali (meno 380mila euro gli erariali) e regionali in costante riduzione di fronte a deleghe, e relativi costi che invece aumentano. «Le entrate autonome provinciali dipendono in massima parte dal mercato dell’auto (Ipt e Rca) in forte contrazione» ha continuato Torchio. «Crediti nei confronti di Stato e Regione. Per non uscire dal patto di stabilità, abbiamo dovuto esternalizzare alcune funzioni, come, ad esempio, la formazione professionale che ci consente di recuperare risorse. Intendiamo recuperare risorse anche dalla

possibilità offerta dal nostro sottosuolo di stoccare quasi il 60% del metano nazionale, cosa che finora non ha dato un centesimo al territorio. Il riequlibrio del bilancio passerà anche attraverso alienazioni e valorizzazioni del nostro patrimonio immobiliare, come l’edificio di Maderno e alcune case cantoniere. «Per quanto riguarda il sostegno all’economia» ha sottolineato Torchio, «in particolare sono stati privilegiati la promozione dell’accesso al credito, i progetti di innovazione e l’internazionalizzazione delle aziende, in particolare piccole e medie. La costruzione di progetti di “paracadute” in particolare per i lavoratori non protetti (precari) estromessi dal ciclo produttivo: in questo senso verrà convocato a breve un tavolo di confronto con le parti sociali; infine il tema strategico della formazione dell’alta formazione. Nel 2009 verranno messi in campo, con fondi provinciali, investimenti per 13,3 milioni di euro per strade, scuole, ciclabili».


L'Inchiesta

Cronaca

L'assessore Soregaroli ci spiega la nuova viabilità di Cremona

Varchi e sensi unici per tutelare il centro storico

E'

di Laura Bosio

tempo di grandi cambiamenti per la città del Torrazzo che sta portando a conclusione, passo dopo passo, una ridisegnatura dell'assetto viabilistico. Un assetto che per anni era rimasto immutato, e che aveva bisogno di un riordino. E' l'assessore comunale alla viabilità Daniele Soregaroli a spiegare il nuovo volto della città. «C'è un processo di riforma radicale di cui la città aveva assoluto bisogno» spiega l'assessore. «Si è partiti dalla necessità di tutelare meglio il centro storico che è grande, ma con alcune particolari criticità come la presenza di vie strette e di un acciotolato che, in alcuni punti, non è adatto a sopportare carichi eccessivi. Insomma, era necessario un alleggerimento del traffico e un riordino della viabilità. Un lavoro che è stato fatto in due tempi: si è partiti nel 2005 e oggi si è chiuso il discorso, mettendo a Ztl il tratto di corso Garibaldi». Così avete scelto, insomma, di posizionare i varchi elettronici... «Questa scelta è finalizzata a sgravare il carico di lavoro della polizia locale e tutelare

Daniele Soregaroli, assessore comunale alla viabilità

«Abbiamo voluto rendere più vivibile il centro» le zone a traffico limitato che già c'erano. L'unica novità, in effetti, è stata la Ztl in corso Garibaldi, mentre le altre strade in cui si sono posati i varchi erano già soggette a

restrizioni del traffico». A cosa porta questo riordino viabilistico? «Chi vive in strade piccole e in più molto trafficate corre rischi, anche solo mettendo il naso fuori casa. Non era più possibile continuare in quel modo. Abbiamo voluto rendere più confortevole il centro cittadino sia per chi ci abita che per chi lo vive». Qualcuno accusa però l'amministrazione: avrebbe prima dovuto pensare ai parcheggi. E' d'accordo? «Sicuramente resta da

scontare il problema di piazza Marconi che ora sta anche subendo ritardi imprevisti. Tuttavia i parcheggi non mancano. Per questo è stato realizzato il parcheggio gratuito in via S. Maria in Bethlem che serve per rendere equilibrata la situazione». Gli interventi viabilistici non riguardano però solo il centro della città. «Naturalmente no. Le modifiche riguardano tutta Cremona nella sua complessità. Come l'intervento sulla semaforizzazione a cicli variabili che sono regolati in base ai carichi di traffico e che nel tempo ha ridotto del 13 per cento i tempi di percorrenza. Si è poi voluto fluidificare il traffico e metterlo in sicurezza attraverso interventi di moderazione della velocità come, per esempio, la realizzazione di rotatorie o il restringimento di sezioni stradali, o ancora il rallentamento del traffico in determinati quartieri, come Borgo Loreto, nei quali, per un sereno vivere, è indispensabile ottenere una velocità veicolare moderata». Parliamo dei nuovi sensi unici nelle vie Dante e Trento Trieste. «I sensi unici non sono un vezzo dell'amministrazione, come qualcuno avrà pensato, bensì la scelta di perseguire un obiettivo di diminuzione drastica dei casi di conflitto, ossia dei punti di intersezione stradale. In sostanza questo riordino viabilistico ridurrà le possibilità di incrocio e, di conseguenza, anche il rischio di incidenti stradali, in una delle strade che ha notoriamente il primato per i sinistri. La viabilità va

Mantova, Persico, Maristella, eccetera. Insomma, vogliamo attivare una rete che arrivi a coprire l'intero assetto viabilistico. All'inizio del 2009 verrà realizzata la pista di collegamento con il Boschetto, e anche Cavatigozzi si raggiungerà da una pista ciclabile, che ora si ferma in via Milano in prossimità dell'università. Insomma, si persegue una politica di miglioramento e crescita, sotto tutti i punti di vista. Certo, qualcosa rimane sempre fuori, purtroppo. Se avessimo risorse per sistemare tutto lo faremmo, ma purtroppo quelle sono limitate. Però stiamo cercando di invertire la tendenza sulle ma-

utile per la città, un'infrastruttura urbana che sgraverebbe dal traffico tutta la parte sudovest della città. Se la prossima amministrazione mettesse tale opera tra gli impegni da realizzare, si troverebbe con pochi margini per altri investimenti, in quanto si tratterebbe di un investimento che supera i 10 milioni di euro. D'atro canto si potrebbe attingere dalle risorse messe in cantiere per la costruzione di un eventuale sottopassaggio in prossimità del centro commerciale Cremona Po che sembra non essere necessario, visto che la viabilità attuale regge benissimo la mole di traffico».

nutenzioni. Questo è il quadro generale che alla fine di questo mandato offriamo alla città». Per completare il quadro si potrebbe ricominciare a parlare della strada sud. «Per ora siamo fermi al progetto preliminare. C'è tutta la documentazione pronta per proseguire, ma mancano le risorse. Si tratta di un'azione

Tra le lamentele che hanno riguardato la nuova ztl, c'è chi si è chiesto perché non fare addirittura un'area pedonale. «Sono d'accordo, ma credo che l'area pedonale sarà l'evoluzione naturale dell'assetto viabilistico dopo il completamento del parcheggio di piazza Marconi. Inoltre, una volta terminato l'intervento di

I sensi unici servono a avere meno incidenti modificata in modo da agevolare il più possibile il traffico, riducendo i rischi. Non è un caso che da quando tra la via Giuseppina e la Concordia è stata costruita la rotatoria non ci sono più stati incidenti». Insomma, ogni azione fatta sulla viabilità in questi anni aveva una finalità ben precisa. «Nel quadro generale nessuna azione compiuta era fine a se stessa, ma faceva parte di un ben preciso disegno. Come, per esempio, gli interventi fatti sulle piste ciclabili, che procedono a pieno ritmo e hanno lo scopo di favorire una mobilità sostenibile. Faremo, nei prossimi mesi, interventi a questo proposito sulle vie: Flaminia,


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Corso Garibaldi, ecco la nuova Ztl

L'

Il varco funzionerà a fasce orarie. Nuovi sensi unici in tutta l'area ultimo capitolo della rivolluzione del traffico in centro storico è stato scritto con la realizzazione della nuova zona a Traffico limitato denominata «E» (perimetro compreso tra le vie Ruggero Manna, piazza S.Paolo, via Chiara Novella, via dei Mille, che resteranno liberamente accessibili, e corso Garibaldi, via Milazzo, piazza Vida, via Plasio, via Ponchielli che diventeranno a traffico limitato). A protezione di questa nuova Ztl sono state posizionate 2 telecamere di controllo: una all'entrata di via Jacini e una in corso Garibaldi vicino alla chiesa di S. Agata (lato edicola). Al fine di proteggere la zona a traffico limitato, in alcune vie è stata modificata la viabilità, invertendo i sensi unici esistenti per impedire accessi improrio fuori dal controllo dei varchi.

riqualificazione della stazione di Cremona, che è un nodo fondamentale della città, nonché il primo impatto con la città per chi arriva in treno, verrà fatto un intervento nell'area ex tramvie, con la realizzazione di un parcheggio molto grande, che amplierà quello già esistente dagli attuali 400 a 700 posti. Ma ci sono anche altri piccoli interventi che porteranno posti auto a corona del centro. Per esempio, la realizzazione della sede della Banca del credito cooperativo tra via Dante e viale Trento Trieste porterà 70 posti auto gratuiti, e altrettanti nell'area

dell'ex Saia, in via Giuseppina». Altro nodo fondamentale per la viabilità cittadina è quello del trasposto pubblico. «E' un tema che si inserisce nel nostro progetto. L'operazione fatta per fluidificare il traffico aveva anche come sfondo la volontà di far sì che il trasporto pubblico avesse più facilità a muoversi. Ma questo non basta se la società che ha in carico di gestirlo non partecipa e non condivide questa necessità di miglioramento. E mi riferisco anche agli stessi dipendenti, perché è anche

nel loro interesse che le cose funzionino bene. Le avvisaglie di quest'anno, peraltro, sono positive, e l'investimento che Aem sta facendo per la realizzazion e di un nuovo distributore di metano va nella direzione di far muovere dei mezzi con questo tipo di carburante più pulito. Inoltre l'aspetto azionario dell'azienda dovrebbe permetterle di rimanere viva e partecipe. Serve, a mio parere, un servizio decisamente più duttile che segua le evoluzioni. Il Prenotabus segue questa direzione, ma non bisogna ucciderlo appena nato».

In particolare le modifiche messe in atto sono: senso unico in via Guido Grandi dall'intersezione con via Jacini sino a via Trecchi direzione sud-nord, senso unico in via Trecchi Sigismondo dall'intersezione con via Trecchi a via Damiano chiesa direzione sud -nord, senso unico in via Colletta da via Guido Grandi a via Ruggero Manna direzione est-ovest, senso unico in via Milazzo da corso Garibaldi a piazza San Paolo direzione est -ovest (nel tratto di via Milazzo verso piazza San Paolo viene istituito il divieto di fermata per le ridotte dimensioni della strada e per il passaggio del bus navetta), senso unico via Cavalcabò Ugolino da via Trecchi Sigismondo a via Chiara Novella direzione est-ovest, senso unico via del Giglio da via Carnevali a via Bissolati direzione estovest, senso unico via dei Dossi da via Carnevali a via Bissolati dire-

L'installazione del "Grande Fratello" davanti al Cittanova

zione est-ovest, senso unico via Bissolati dall'intersezione con vicolo Ferrario a via Lunga Stretta. Per quanto riguarda corso Garibaldi si è deciso di realizzare il senso unico in corso Garibaldi da S.Agata sino a via Palestro direzione ovestest. Viene inoltre realizzata una pista ciclabile unidirezionale contraria al senso di marcia e create alcune nuove aree di

carico scarico. Inoltre il varco verrà disattivato, permettendo il libero accesso a tutti nelle fasce orarie 9.30-12 e 16,3019 dei giorni feriali, per permettere la sosta a pagamento in corso Garibaldi, piazza Vida, via Plasio, via Ponchielli. Le vie laterali sono precluse alla sosta e riservate esclusivamente ai residenti e saranno soggette al controllo dei vigili.

MA DOVE SONO TUTTI GLI ALTRI? I varchi elettronici sono sistemi costituiti da telecamere che leggono il numero di targa del veicolo in transito in ambedue le direzioni. Al passaggio del veicolo la telecamera registra il numero della targa e lo invia al sistema di controllo che verifica se il mezzo è autorizzato. I dati e le immagini del transito vengono trattati nel rispetto delle norme sulla privacy (Decreto legislativo n. 193/2003). Questi sistemi sono omologati dal Ministero competente e sperimentati da anni in molte città in Italia e in Europa. Oltre a quello di corso Garibaldi, gli altri varchi elettronici si trovano ubicati in: via Verdi intersezione piazza Stradivari, piazza Ro-

ma intersezione via San Filippo, via Battisti intersezione via Manzoni, corso Mazzini intersezione via Santa Barbara, largo Boccaccino intersezione corso Venti Settembre, via Sicardo intersezione via Platina, via Beltrami intersezione via Platina (accesso ad area pedonale), via Jacini intersezione via Manna, corso Garibaldi civ. 112, via Trecchi uscita del parcheggio «la Marmora» (questa telecamera permette l'accesso al parcheggio La Marmora dal varco di corso Garibaldi verificando l'utilizzazione effettiva del parcheggio). Tutti i varchi, tranne quello di corso Garibaldi, restano attivi 24 ore su 24.

Approfondimento

Tutti i punti di accesso ai varchi elettronici, zona per zona ma (lato sud), Piazza Stradivari A. (area pedonale), Via Verdi G. Accesso ai varchi: • di Corso Mazzini/Via S. Barbara; • di Piazza Roma/Via San Filippo; • di Via Verdi G./Piazza Stradivari; • di via Beltrami E./Via Platina G.M. (solo per i residenti / accesso ai box e attività Piazza della Pace, Via Gonfalonieri, Via Lombardini, Piazza Stradivari, Via Baldesio).

Ecco l'elenco delle vie del centro suddivise per aree/sottoaree e relativi accessi dai varchi elettronici.

A1: Via Anguissola S., Via Boldori A., Via Bottani G., Via Cadolini G., Corso Campi (area pedonale nel tratto tra Corso Garibaldi e Via Guarneri del Gesù), Via Cavallotti F., Via Rigotti C., Via Virgilio (area pedonale nel tratto dal civico a Corso Campi). Accessi ai varchi: • di Via Verdi G./Piazza Stradivari; • di Via Battisti C./Via Manzoni A; • di Corso Garibaldi G. civ. 112 (solo per i residenti di Corso Campi - tratto pedonale). A2: Via Antico Rodano, Via Arisi F., Via Battisti C., Galleria del Corso (area pedonale), Via Guarneri del Gesù;, Via Ingegneri Marcantonio, Galleria Venticinque Aprile (area pedonale), Piazza Roma (lato ovest). Accessi ai varchi:• di Via Battisti C./Via Manzoni A; • di Piazza Roma/Via San Filippo (per accedere ai posti sottoarea A3 - Piazza Roma); • di Corso Garibaldi G. civ. 112 (solo per i residenti/accesso ai box e attività di Via Antico Rodano).

Il traffico in Corso Garibaldi

A3: Via Cambi Bombarda, Via Macchi M., Corso Mazzini G., Via Pecorari F., Piazza Roma (lato est), Via S. Tomaso, Via Stella. Accesso ai varchi: • di Corso Mazzini/Via S. Barbara; • di Piazza Roma/Via San Filippo; • di Via Verdi G./Piazza Stradivari.

A4: Via Baldesio G. (area pedonale), Via Bordigallo D. (area pedonale), Via Capitano del Popolo, Corso Cavour C., Via dei Gonfalonieri (area pedonale), Piazza della Pace (area pedonale), Via Gramsci, Via Lanaioli (area pedonale), Via Lombardini (area pedonale), Piazza Ro-

A5: Largo Boccaccino (area pedonale dal civ 6 a via Solferino), Via Ceresole, Via del Cigno, Via del Cistello, Via Mercatello (area pedonale), Via Platina, Vicolo Paradiso, Vicolo Pertusio, Via Porta Marzia, Via S. Gallo, Via S. Giuseppe, Via S. Lorenzo, Via Solferino, Via Torriani Janello, via Gerolamo da Cremona (tratto tra corso Mazzini Giuseppe e via Fodri). Accesso ai varchi: di Largo Boccaccino/Via Venti Settembre; • diPiazza Roma/via San Filippo; • di Corso Mazzini/via S.Barbara; • di via Verdi Giuseppe/Piazza Stradivari.

A6: Via Beltrami Eugenio (area pedonale), Via Cerasa (area pedonale), Vicolo Galantino, Piazza Padella, Via Patecchio Gherardo (area pedonale nel tratto da via San Girolamo a via dei Gonfalonieri), Piazza S. Antonio Maria Zaccaria (area pedonale), Via S. Girolamo, Via Sicardo Vescovo (area pedonale nel tratto tra vicolo Galantino e piazza S.Antonio Maria Zaccaria), piazza Del Comune (area pedonale). Accesso ai varchi: • di via Beltrami Eugenio/via Platina Giovanni Maria; di via Sicardo Vescovo/via Platina Giovanni Maria. B1: Via Bembo, Via Bertesi Giacomo, Via Cazzaniga Fulvio, Via Crotti Elio, Via dei Fondulo, Via Faerno Gabriele, Via Goito, Galleria Kennedy (area pedonale), Via Oberdan Guglielmo, Via Palestro (tratto tra Corso Campi e Via Ugolani Dati), Via Valcarenghi Paolo. Accesso ai varchi: • di corso Garibaldi Giuseppe civ. 112.


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Cronaca

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In consiglio provinciale l'opposizione appare divisa sulla questione. La Provincia minaccia ricorso al Tar

Cappella Cantone, si allunga l'ombra della discarica

S

i fa sempre più intricata la vicenda della discarica di Cappella Cantone, dopo che una nuova doccia fredda è piovuta sul territorio cremonese: in consiglio regionale è stato respinto l'ordine del giorno dell'opposizione che chiedeva di sospendere le procedure di autorizzazione per la realizzazione della discarica di amianto prevista a Cappella Cantone.

Il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio

Si tratterebbe di un ulteriore passo verso l'approvazione di quella discarica che nessuno vuole, e che compatta il territorio cremonese su una battaglia che si vuole vincere a ogni costo. «Il documento presentato dalle opposizioni, con cui si chiedeva di sospendere le procedure per l'autorizzazione alla realizzazione della discari-

ca era inaccettabile, perchè avrebbe prodotto il risultato di lasciare in sospeso le richieste già avanzate di realizzazione di siti per lo smaltimento dell'amianto, richieste il cui iter deve trovare invece completamento» ha detto il consigliere regionale della Lega Nord, Enio Moretti. «Condivido però le preoccupazioni espresse dai sindaci, dagli enti locali e dai cittadini cremonesi e, a fronte del ritiro dell'ordine del giorno, credo sarebbe stato opportuno ritornare in commissione per confrontarci su eventuali modifiche da apportare alla legge regionale vigente in materia di smaltimento dell'amianto, con l'obiettivo di prevedere un maggiore coinvolgimento degli enti locali e individuare insieme i siti dove procedere allo smaltimento». Questo per quanto riguarda la Regione. Il consiglio provinciale, invece, che ha discusso la vicenda della discarica pochi giorni fa, ha visto un'opposizione piuttosto divisa sulla questione (FI e An contrarie al documento da inviare in Regione), pur essendo tutti d'accordo sul fatto di non volerla nel territorio cremonese. E ora il consiglio provinciale (sempre FI e An contrarie) vuole far leva sul consiglio regionale, presentando un documento nel quale si evidenziano alcuni fatti. Innanzitutto che il sito dell’insediamento si trova a poche centinaia di metri da una precedente discarica di rifiuti solidi urbani di

Una discarca abusiva di amianto

considerevoli dimensioni. Poi la presenza, nel territorio circostante, di aziende eccellenti nel settore agricolo e in quello della trasformazione alimentare che potrebbero venire danneggiate dalla discarica. Sempre il documento fa notare, inoltre, che il Piano rifiuti della Provincia non prevede una discarica di amianto perché il nostro territorio ha necessità di smaltire solo 15mila metri cubi, poco più dello 0,6% della Regione. E' stata una discussione lunga e appassionata quella sulla discarica in consiglio provinciale. In apertura il presidente Giuseppe Torchio ha ripercorso le tappe di questi ultimi giorni, parlando apertamente di una tegola lanciata sul territorio, di una violenza istituzionale da parte della Regione che ha cercato di ridurre la Provincia in uno stato di di-

pendenza. Torchio ha ricordato il Piano rifiuti votato all’unanimità dal consiglio e i documenti sulla discarica già approvati in passato. «Chiediamo» ha concluso, «la restituzione della competenza che ci è dovuta, nel quadro di una programmazione regionale». Il consigliere Giuseppe Redegalli (Forza Italia) si è detto contrario al sito, ma ha detto di avvertire da parte della Provincia un tentativo di cavalcare politicamente la vicenda. Per questo non avrebbe votato un documento di protesta contro la Regione. Sandro Gugliermetto (Partito democratico) ha ricordato che il documento presentato dallo stesso Redagalli e votato all’unanimità risale a 9 mesi fa. Nel frattempo, evidentemente, c’è stato da parte della Regione un cambio di rotta. Non c'è alcuna protesta nel

documento, ma la ricerca di una mediazione perché chiede alla Regione di aggiornare il piano amianto e nel frattempo di sospendere le autorizzazioni per la discarica. Ha poi ricordato le linee guida regionali per l’individuazione dei siti per le discariche di amianto secondo le quali quello di Cappella Cantone sarebbe assolutamente inadatto. «Bisogna chiedersi perché qualcuno la vuole proprio lì, rimangiandosi la parola data e modificando d’autorità il Piano rifiuti che autonomamente ci siamo dati. Dov’è la lealtà istituzionale di cui la Regione parla nel suo statuto?». Se da una parte, secondo Giuseppe Fontanella (FI), esiste ancora la possibilità di modificare la scelta regionale, occorre, però, aprire una trattativa; e gli ordini del giorno che vanno contro la Regione non aiutano certo. Nicoletta Massobrio (Circoli delle libertà) condivide, invece, l’intervento di Torchio e rileva con disappunto che la questione sembra avere preso la strada della divisione per schieramenti politici. Anche il leghista Walter Longhino è d’accordo con la maggioranza del consiglio provinciale sostenendo che deve essere rispettato il principio della sussidiarietà e del federalismo. L’assessore Giovanni Biondi ha, a sua volta, ripercorse le tappe del confronto con la Regione, la quale ha, come prima proposta, chiesto l’individuazione, in una sola settima-

na, di un sito alternativo, ma con le stesse dimensioni e con lo stesso cavatore. «Una richiesta ben strana», ha commentato. Poi l’atto d’imperio, nonostante la Provincia abbia sempre dichiarato la disponibilità a farsi carico del problema, ma con i tempi necessari a costruire una scelta condivisa. «Siamo stati definiti lobbisti al servizio degli esportatori di rifiuti» ha affermato poi. «La ditta ha messo in discussione l’onestà della giunta provinciale. Chi dunque ha strumentalizzato la vicenda? Non abbiamo colto una disponibilità al dialogo, anzi è sembrato che lo stesso vicepresidente regionale lavorasse nella direzione opposta alla nostra». E sul documento proposto dall’assessore Biondi si è riaperta, dopo la trattazione di alcuni oggetti all’ordine del giorno, la discussione. Forte l’intervento di Cesare Giovinetti, capogruppo della Lega.: «Se tacessimo» ha detto «sarebbe come abbassare le nostre bandiere e dare il permesso a chiunque di venire nel nostro territorio e farci di tutto. Noi, come territorio, veniamo messi in disparte perché siamo piccoli». Hanno votato a favore tutti i consiglieri rimasti in aula (Partito democratico, Rifondazione comunista, Verdi, Circoli delle libertà, Udc e Laga), mentre Forza Italia ha abbandonato l’aula. La Provincia di Cremona è pronta anche a fare ricorso al Tar, in estremo.


Cronaca

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L'Asl smentisce i dati dello studio di impatto ambientale diffusi da Legambiente. Corada chiede chiarimenti

Leucemie infantili, è battaglia sui dati

E'

di Giulia Sapelli

un mistero quello dei dati relativi alle leucemie nei bambini dagli zero ai 14 anni che hanno creato grande scalpore e soprattutto preoccupazione tra i cittadini cremonesi. Ma i dati forniti da Legambiente - estrapolati dallo studio di impatto ambientale relativo all'autostrada Cremona-Mantova, secondo cui Cremona e Mantova detengono il record di bambini

bini di quella fascia d'età sono stati 62 (73 contando tutta la provincia). Dato decisamente smentito dall'Asl, secondo cui «i dati diffusi da Legambiente non trovano riscontro negli archivi aziendali che contengono i ricoveri effettuati in qualunque ospedale d’Italia dai cittadini residenti in provincia di Cremona». Secondo l'Azienda sanitaria locale, «complessivamente, i casi di leucemia infantile registrati nel periodo 1998-2006 sono stati 36, e 3 di loro sono purtroppo successivamente

La conferenza stampa di Legambiente

malati di leucemia - vengono decisamente smentiti dall'Asl. Secondo Legambiente, per ogni cento casi di leucemia che si verificano in Lombardia, a Cremona se ne verificano 1007, ossia dieci volte tanto. E che a Cremona i casi di leucemia dal 1998 al 2006 nei bam-

deceduti. In particolare, sono stati registrati 5 casi a Cremona (per un totale di 80 ricoveri) e un solo caso a GadescoPieve Delmona (con 11 ricoveri). Proprio questo dato lascia supporre che si siano contati i ricoveri (ivi compresi i dayhospital) e non i bambini rico-

verati, contribuendo così a creare un allarme ingiustificato nella popolazione». Eppure la valutazione di impatto ambientale dice tutt'altro, e specifica chiaramente che il discorso è riferito ai bambini tra gli 0 e i 14 anni. Insomma, un vero e proprio mistero: se gli archivi dell'Asl dicono tutt'altro, dove sono stati presi i dati che compaiono sullo studio di impatto ambientale, che a sua volta è compreso nel Via (Valutazione di impatto ambientale) che di fatto dipende da una commissione ministeriale? «Tra l’altro, se si escludono Crema e Cremona (dove comunque il rapporto tra casi di leucemia e bambini residenti è inferiore alla media provinciale), in nessun comune della provincia sono stati registrati più di 2 casi in 10 anni di osservazione e l’eccesso rispetto alla media provinciale non è mai statisticamente significativo» continua l'Asl che vuole rassicurare i cittadini sul proprio lavoro. «Una casistica “eccezionale” come quella riportata da Legambiente non sarebbe certamente passata inosservata» continua il direttore generale. Dal canto loro, gli esponenti di Legambiente, che aveva-

no diffusi i dati, si dicono perplessi. «Il dottor Cirla, responsabile dello studio che appare sulla Valutazione di impatto ambientale, si dice certo dei suoi numeri» dichiara Edoardo Bai. «L'Asl fornisce dati ben diversi. A questo punto significa che vi sono differenti banche dati e che è una delle due è sbagliata. Sono stupefatto da questa situazione. E mi chiedo come facciamo ad essere tutelati da persone che "danno i numeri"». Quello che Legambiente aveva denunciato alcuni giorni fa era appunto una enorme morbosità di questi casi di leucemia nei più piccoli, riconducendone la responsabilità al benzene, ufficialmente riconosciuto come cancerogeno certo per l'uomo. «Guarda caso un fenomeno di questo tipo si evidenzia a Cremona e a Mantova, città in cui è presente una raffineria» aveva specificato Bai. Anche Federico Balestreri, membro di Isde (Medici per l'ambiente) era intervenuto con forza, sottolineando che «Non è detto che il dato venga poi confermato da un approfondimento, ma i numeri sono allarmanti». Dunque rimane ora il dubbio: Cremona può davvero dormire sonni tranquilli, come ha dichiarato l'Asl? A volerci vedere chiaro è per primo il sindaco di Cremona, Gian Carlo Corada, che nei giorni scorsi ha fatto pervenire al di-

rettore generale dell'Asl, Walter Locatelli e al direttore generale dell'Azienda istituti ospitatlieri, Piergiorgio Spaggiari, una lettera in cui chiede chiarimenti. «Visto il livello di allarme e preoccupazione tra la popolazione suscitato dalla

notizia, serve certezza sui dati al fine di poter affrontare la situazione con il rigore necessario e con misure efficaci. Per questo sono a chiederti, cortesemente, un necessario confronto e chiarimento sulla vicenda».

Alla Camera una proposta del circolo AmbienteScienze

E' in corso in questi giorni un tentativo, da parte dei parlamentari Luciano Pizzetti ed Ermete Realacci, di inserire la bozza di proposta di legge elaborata e avanzata dal Circolo «AmbienteScienze» di Cremona, sul tema dell'etica d'impresa, come emendamento a una legge riguardante la spesa della Pubblica Amministrazione già in discussione alla Camera con notevole vantaggio dal punto di vista dei tempi di approvazione. La proposta del circolo è quella di agevolare le imprese che ai temi ambientali e sociali dimostrano certificate sensibilità e attenzione. Tale proposta, insieme alla notizia della battaglia fatta a livello parlamentare, verrà presentata nel convegno sul tema «L'etica d'impresa: non un altra "palla al piede", ma una nuova opportunità per le aziende», che si svolgherà il 28 novembre a Palazzo Cat-

taneo, alle 11, in cui si chiederà anche agli enti locali di prendere posizione in merito. In estrema sintesi, alla domanda "come abbassare le emissioni di polveri sottili e gas inquinanti?", il Circolo «AmbienteScienze», propone che si risponda: «Sollecitando le imprese ad un recupero anche culturale dell’etica d’impresa, assumendo lo strumento della certificazione della sottoscrizione agli standard internazionali, individuando da parte della P.A. il principio della premialità nelle Gare d’appalto per le forniture di beni e servizi per quelle imprese che scelgono la certificazione etica, promuovendo la immediata presentazione in Parlamento di una proposta di legge, con funzione di legge-quadro nazionale, che imponga alla P.A. l’adozione di strumenti che concretizzino nei bandi di gara questa strategia».

Trasporti: raddoppio della ferrovia a Cava e terminal logistico al porto Due progetti che si integrano e si completano a vicenda, entrambi votati a sviluppare una effettiva intermodalità nel trasporto delle merci, nella direzione di una mobilità sempre più sostenibile. I due progetti sono quelli del raddoppio della tratta ferroviaria fra Cremona e Cavatigozzi, con spostamento dello scalo merci e il collegamento al porto, e la realizzazione di un terminal intermodale logistico nell’area portuale. Secondo Agostino Alloni, assessore provinciale ai Trasporti, l’obiettivo dei progetti è di far dialogare, nell’area portuale di Cremona, le diverse modalità di trasporto, soprattutto quello su gomma e quello su ferro, in attesa della piena navigabilità del Po.

A questo proposito ha ricordato che l’Aipo sta progettando la sistemazione a corrente libera del fiume, che, pur non risolvendo definitivamente il problema, consentirebbe tuttavia circa 300 giorni di navigabilità. Un progetto, quindi, da sostenere, ha detto Alloni, anche perché la sistemazione attraverso una regimazione richiederebbe comunque tempi e investimenti enormi. Il raddoppio ferroviario fra Cremona e Cavatigozzi, inoltre, libererà tracce in grado di avere ricadute positive anche sul traffico passeggeri. Il presidente della Provincia Giuseppe Torchio ha sviluppato un’analisi del sistema della mobilità provinciale, ricordando che dopo oltre un secolo il nostro territorio è arrivato a definire il raddoppio di una tratta fer-

roviaria, ma altresì come il sistema economico cremonese, che viene da una lunga fase di crescita, anche in controtendenza rispetto al resto della regione, ha bisogno di una infrastrutturazione trasportistica e logistica. Il raddoppio della tratta ferroviaria fra Cremona e Cavatigozzi, per una lunghezza di circa 5 chilometri, avrà un costo di circa 29 milioni di euro e un tempo di realizzazione di circa due anni e mezzo dall’inizio dei lavori. Avverrà per intero nella sede attuale già predisposta per il secondo binario. L’obiettivo è di recepire la nuova richiesta di traffico merci senza danneggiare il traffico viaggiatori.Il progetto è candidato ad ottenere il finanziamento dai fondi Fesr, che può arrivare al 50%. Un costo di circa 17 milioni di euro

L'assessore Agostino Alloni

è invece previsto per la realizzazione del terminal logistico nell’area portuale. Un investimento, ha detto Giorgio Albera, che è meno del 10% degli investimenti complessivi che le industrie stanno effettuando nella stessa area. Si tratterà di un terminal trimodale, dotato delle infrastrutture ferroviarie (fasci di binari), viarie, di stoccaggio e movimentazione delle merci in grado di scambiare tutte le tre modalità di trasporto: ferro, gomma e acqua. I tempi di realizzazione sono di circa tre anni dall’inizio dei lavori, con possibilità di attivare un esercizio parziale dopo circa un anno. A regime, il terminal potrà soddisfare la richiesta già esistente e quella derivata dall’ampliamento delle industrie dell’area portuale, riducendo di molto il trasporto su strada.


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In Breve L'ECOCALENDARIO PER I BAMBINI Duemilasettecento copie dell’«Ecocalendario» arriveranno nei prossimi giorni in tutte le quarte e quinte classi elementari e nelle prime, seconde e terze medie della provincia. In una società sempre più interetnica e interculturale anche nel nostro territorio (l’8,4% della popolazione in provincia di Cremona è di origine straniera secondo i dati Istat, ma secondo le stime del rapporto Caritas si è ben oltre il 9%), è fondamentale aumentare le occasioni di conoscenza reciproca delle rispettive culture, dei modi di vivere, di dire: conoscere e capirsi è la base del vivere insieme. L’«Ecocalendario», ricco di disegni e colori, contiene le ricorrenze delle diverse religioni, trae dai loro testi sacri citazioni “ecologiche”, scrive “parole chiave” come pace, ciao, arrivederci (nel mese di giugno, quando i ragazzi lasciano la scuola), buon Natale, eccetera, in trenta lingue, declina in dodici diverse lingue la “Regola Verde”: «Fate alla terra ciò che vorreste fosse fatto a voi».

MUSICA E FESTA A ROBECCO D'OGLIO Come ogni anno, la Fondazione Casa di Riposo di Robecco d'Oglio organizza un fitto proramma di eventi di richiamo territoriale presso l'ente per accogliere i parenti durante le festività natalizie. Lo staff di animazione propone così a ospiti, familiari e operatori un ventaglio di possibilità che spazia dalla musica popolare con il gruppo de «Gli Amici di Grontardo» che apriranno l'Avvento, venerdì 28 novembre, alle 15.45, a «I due Samaritani» (festa di Natale il 23 dicembre). Il Coro Ponchielli Vertova di Cremona presterà la soprano Mina Rossetti e la pianista Adriana Berton all'esibizione di festeggiamento dell'Immacolata il 5 dicembre. Il Coro degli Alpini di S. Polo (BS) aprirà il passo alla musica a cappella l'11 dicembre, mentre "I Cantur" di Verolavecchia lasceranno rieccheggiare le loro voci domenica 14 dicembre.

Cronaca

Auto ecologica? Costa troppo

M

I cremonesi fanno fatica ad investire in vetture ibride. Ma sono queste le auto del futuro entre l'amministrazione provinciale investe sulle auto ecologiche, la mentalità dei cremonesi è ancora piuttosto distante da una cultura di questo tipo. Lo spiega Leonardo Adessi, presidente dell'Aci di Cremona, secondo cui, anche se la strada verso la quale ci si sta avviando è quella delle auto ecologiche, il percorso è ancora molto lungo sotto il Torrazzo. «Cremona vive in una specie di limbo, e non si rende conto di molte cose» spiega. «Da noi il traffico è più che altro reso difficile dalle strade che dal quantitativo di auto in circolazione. La mia sensazione è che la sensi-

Il buon esempio della Provincia: mezzi elettrici La sostenibilità passa anche per una mobilità a basso impatto: a testimoniare questo percorso, iniziato nel 2000, la dotazione dei mezzi in uso alla Provincia, da quelli a Gpl/metano agli autoveicoli con propulsore ibrido ed elettrico. «La Provincia di Cremona crede nello sviluppo delle nuove tecnologie applicate alla mobilità per la riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti» ha precisato il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio «Un cammino che ha portato l’amministrazione, di concerto con i settori interessati, all’ applicazione della più moderna tecnologia di alimentazione dei motori con carburanti alternativi, della propulsione ibrida, fino alla sperimentazione di una vettura di grande produzione convertita alla trazione totalmente elettrica». Già nel 2001 la Provincia di Cremona ha investito nella riduzione delle emissioni inquinanti con l’acquisto di mezzi alimentati a carburante alternativo. Ma questo ente cre-

CNA E C ARITAS Appuntamento per sabato 29 novembre, alle 17, con il convegno che Cna e Caritas diocesana hanno organizzato per la presentazione del «XVIII Rapporto Caritas/Migrantes «Immigrazione Dossier Statistico 2008». L'incontro si svolgerà nella Sala Maffei della Camera di Commercio di Cremona. «Il dossier» afferma Giuseppe Ghisani, presidente della CNA di Cremona, «che ormai da 18 anni Caritas italiana redige sul tema dell’immigrazione offre spunti per una seria riflessione sul futuro del nostro Paese. Non vi è dubbio che 4 milioni di stranieri su 60 milioni di abitanti in Italia rappresentano una realtà che induce necessariamente a considerare il fenomeno come strutturale, non episodico e soprattutto in crescita e irreversibile». Alla presentazione interverranno: Giuseppe Ghisani (presidente Cna Cremona), don Giancarlo Perego (Caritas), Giuseppe Bea (CnaWorld), Lorenzo Trucco (Asgi), Anna Maria Rozza (assessore provinciale), Daniela Polenghi (assessore comunale), don Antonio Pezzetti (direttore Caritas cremonese).

Fa tappa anche a Cremona la Carovana antimafie

Ha preso il via in questi giorni a Cremona la carovana nazionale antimafie 2008, iniziativa promossa da «Libera»la rete di associazioni contro le mafie fondata da don Luigi Ciotti. Anche in provincia di Cremona si è costituito un percorso di incontri dall'eloquente titolo: «In viaggio per i diritti, la giustizia sociale, la democrazia», la cui prossima tappa è prevista per venerdì 28 novembre alle 11 presso il Salone dello studente. In questa occasione prenderà piede il dibattito: «Giovani migranti, una nuova generazione multietnica». L'appuntamento proseguirà, poi, alle 18 presso la Camera del lavoro con la pre-

sentazione del libro-inchiesta «1 ogni 7 ore, perché di lavoro si muore». L'appuntamento successivo avrà, invece, luogo martedì 2 dicembre alle ore 10 presso il centro pastorale diocesano. In questa occasione la carovana incontrerà gli studenti per dibattere insieme sul tema della legalità e dei diritti umani e proseguirà alle 17.30 presso il centro interculturale di via Speciano con l'incontro intitolato: «Facciamo libera Cremona». La manifestazione proseguirà, infinem con altri incontri che approfondiranno le tematiche della sicurezza, della giustizia sociale e della democrazia e che animeranno la tappa cremonese del viaggio.

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Le nuove auto ecologiche della Provincia di Cremona

«I costi sono ancora troppo alti» bilità comune, nella nostra città, non abbia ancora assimilato il concetto di mobilità sostenibile. Forse anche a causa del fatto che le vetture ecologiche sono ancora decisamente troppo costose per il cittadino medio. Già molti fanno fatica ad arrivare a fine mese, figuriamoci se si va a spendere di più per un'auto ecologica. A mio avviso i prezzi di queste vetture dovrebbero essere abbassati. Anche a discapito delle prestazioni delle vetture che al giorno d'oggi contano poco. Oggi quello che interessa è risparmiare, e contemporaneamente contenere l'inquinamento. L'importante è che si mantengano elevati standard relativamente alla sicurezza». Ciò nonostante, un pur lieve interesse per le auto ibride viene rilevato anche sotto il Torrazzo. «Oggi quella delle auto a doppia alimentazione è la strada più percorribile, in quanto le auto elettriche non hanno ancora raggiunto un'evoluzione sufficiente».

de anche nell’innovazione tecnologica legata alla trazione ibrida termo elettrica. Quando il motore a scoppio lavora in cattive condizioni o consuma troppo, per esempio a basso regime, nelle partenze da fermo o nei transitori di coppia, come quando si accelera improvvisamente a 100 km/h, il motore elettrico preleva dalle batterie la corrente che gli serve e contribuisce ad aumentare considerevolmente lo spunto. Quando le batterie sono scariche, vengono rifornite con una parte dei cavalli “termici” convertiti in corrente elettrica. E’ quindi escluso il rischio di rimanere senza batterie e non vi è mai bisogno di ricaricarle dall’esterno. E così un motore Euro 4 di cilindrata contenuta abbinato al motore elettrico permette riduzione dei consumi, basse emissioni soprattutto in fase di spunto. Ma l’innovazione tecnologica legata alla trazione ibrida termo elettrica non si ferma, e questa vettura ne rappresenta la logica evoluzione. Un motore di 1.300 cc abbinato ad un motore elettrico di 20 kw riesce ad ottenere prestazioni pari a quelle di un motore 1.800 cc con

il vantaggio di consumare molto meno, con emissioni di 109 gr./chilometro di Co2. Sotto i 40 km/h a velocità costante, il motore termico si spegne, mentre il solo motore elettrico per brevi tratti fa avanzare la vettura. Le batterie tra l’altro si ricaricano in fase di frenata, quando l’energia - che diversamente andrebbe persa dai dischi freno - viene recuperata. Anche il Servizio volontario di vigilanza ecologica ha investito sul Gpl per contribuire alla salvaguardia dell’atmosfera. Con l'alimentazione a gas naturale le emissioni di CO2 si riducono del 20% circa; diminuiscono in modo significativo anche le emissioni di monossido di carbonio e di ossidi di azoto. Le rimanenti emissioni di idrocarburi incombusti, anch'esse ridotte, sono costituite per più del 95% da metano puro che non è nocivo per la salute umana. Il Servizio economato ed il Settore territorio dispongono di furgoni dotati di serbatoi montati sotto il pianale che non pregiudicano la capacità di carico. La scarsa disponibilità di impianti di distribuzione e l’ingombro delle bombole nel portabagagli costituiscono le criticità che hanno indirizzato la Provincia di Cremona a utilizzare il metano per autotrazione per quegli automezzi circolanti in zone ove è disponibile un impianto di distribuzione. Il Settore viabilità e manutenzione stradale provvede alla vigilanza degli oltre 1.100 km di strade di competenza disponendo di vetture a Gpl per via della grande percorrenza e per la necessità di approvvigionarsi di combustibile su tutto il territorio a qualsiasi orario della giornata. Anche il Settore agricoltura ha reso più moderno ed efficiente il proprio parco mezzi, con un occhio di riguardo all’ambiente, al contenimento dei consumi ed alla spesa mediante l’acquisto di mezzi di piccola cilindrata naturalmente alimentati a carburante alternativo. Il nuovo Servizio di vigilanza ittico venatoria è partito sin dalla sua costituzione con vetture alimentate a Gpl di piccola cilindrata, ma adatte al terreno accidentato. Ma la vera innovazione è la vettura che il Servizio provveditorato ha adottato per le consegne in città e comuni limitrofi. Una vettura elettrica che a prima vista rispecchia l’origine di un autoveicolo di grande produzione di serie. Il sistema di accumulo è costituito da una serie di batterie al litio senza effetto memoria annegate sotto scocca per evitare ingombri, una centralina elettronica, dispositivi di controllo e protezione e dal sistema di ventilazione della batteria, con recupero di energia in fase di rallentamento. Il motore, esente da manutenzione, è del tipo asincrono trifase a corrente alternata. Posto nella parte anteriore del veicolo è collegato con un gruppo riduttore differenziale in presa diretta con le ruote anteriori. L'autonomia, a velocità costante di 50 all'ora, è pari a 135 chilometri. Il costo è di 1,30 euro per ogni 100 chilometri di ricarica.


Cronaca

Venerdì 28 Novembre 2008

Secondo il giudice non c'erano impedimenti nel riconoscimento della donna

Velo islamico, assolta Monia

A

di Sara Pizzorni

ssoluzione perché il fatto non sussiste. Questa la sentenza pronunciata dal giudice Pierpaolo Beluzzi sul caso del «velo islamico» che ha visto come imputata Monia Mzoughi, la 37enne moglie dell'imam Mourad Trabelsi, condannato per terrorismo internazionale di matrice islamica. La vicenda aveva creato notevole scalpore. «Una sentenza giusta», così l'ha definita il difensore, l'avvocato di Milano, Giuseppe De Carlo, «primo perché la mia cliente non si è mai sottratta al riconoscimento, essendosi recata in un posto di polizia, secondo perché non esiste una norma che vieta di indossare il burqa. Questa è stata una errata interpretazione delle forze dell'ordine. Il decreto Pisanu non ha disposto nulla sul travisamento. Su questa materia specifica non è mai intervenuto. E poi qui non c'entra il travisamento (alterare il proprio aspetto per evitare di essere riconosciuto n.d.r.); qui si tratta di tradizioni dettate dalla cultura di un altro paese». Prima della sentenza, il pm Cinzia Piccioni, nella sua requisitoria, aveva chiesto una pena di 15 giorni di arresto e 800 euro di ammenda. Secondo l'accusa, «le norme dell'ordine pubblico sono inderogabili. Per il processo agli islamici il Tribunale era presidiato e c'era una situazione effettiva di allarme. E' vero, l'imputata è stata subito identificata, ma chiunque in un luogo pubblico non può presentarsi travisato. L'ordine

pubblico ha dato un contributo importante alla stessa unità d'Italia». Il giudice Beluzzi, però, ha ritenuto che in questo caso non ci fosse stato «alcun impedimento o difficoltà nell'operare il riconoscimento della Mzoughi che ha seguito le normali procedure applicate a tutte le persone che nella circostanza volevano accedere all'aula giudiziaria per assistere al processo». «In sostanza», ha proseguito il giudice, «al di fuori dell'uso di un casco protettivo in luogo pubblico o aperto al pubblico, che genera automaticamente la necessità per la persona che ne faccia uso di agire con un giustificato motivo, e al di fuori di manifestazioni che si svolgano in luogo pubblico o aperto al pubblico, la condotta individuale della persona assume rilievo penale solo nel caso in cui sia ravvisato un problema oggettivo di ordine pubblico e siano ravvisate oggettive difficoltà di riconoscimento, non facilmente superabili tramite la mera richiesta di mostrare il volto e consentire l'agevole identificazione». Nelle motivazioni, infine, Beluzzi ha sottolineato «la mancanza di una espressa previsione normativa equiparabile a quella per l'uso del casco, cosa che avrebbe imposto il più impegnativo onere di valutare nel concreto se fosse sussistente un giustificato motivo». Monia Mzoughi, nella scorsa udienza, aveva rilasciato dichiarazioni spontanee, dicendo di aver abbandonato l'uso del burqa, indossato all'epoca per motivi religiosi, e di aver provato sofferenza per la vicenda giudiziaria, avendo avuto ripercussioni anche sul-

Consumatori: istruzioni per l'uso Unione Nazionale Consumatori Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 Tel. e Fax: 0372/28370

Val la pena segnalare che con ben 4 sentenze (n° 26972-26973-26974-975) in tema di danno esistenziale , la Corte di Cassazione ha… invertita la rotta! Per esser più chiari: sino all'altro giorno era "giurisprudenza consolidata" che chi veniva a subire danni e/o guai, soprusi e disturbi, aveva spesso la possibilità di richiedere non soltanto quel risarcimento che da sempre veniva giustamente riconosciuto; bensì anche il danno appunto esistenziale, ossia quel danno che aveva in qualsiasi modo resa più triste la vicenda, creando un disagio psichico eccezionale e casi analoghi. Esempio: in un volo aereo la Compagnia mi perde la valigia ed io mi ritrovo all'estero senza la mia roba e con il disagio di dovermi riacquistare biancheria e vestiti, perdendo tempo ed andando in giro spesso tutt'altro che accettabilmente presentabile. Tutto questo "mi manda per traverso il viaggio" e quindi subisco

il danno "esistenziale" di un'entità che può indubbiamente avere un valore venale superiore a quello intrinseco della "roba che avevo in valigia", per cui mi veniva riconosciuta la legittimità d'una richiesta spesso tutt'altro che marginale. Ora invece tutto cancellato? Forse è troppo presto per "stracciarsi le vesti" e preoccuparci più di tanto. Infatti non bisogna dimenticare che soltanto allorchè la Suprema Corte si pronuncia a "sezioni unite" possiamo correttamente parlare di "giurisprudenza" vera e propria… E, come ha ora cambiato indirizzo, la Suprema Corte potrebbe benissimo cambiare nuovamente! Ricordo il caso - incredibile?…- di un caso in cui la stessa Sezione e con lo stesso Presidente-estensore, la mattina giudicò in un modo ed il pomeriggio in senso letteralmente opposto! Un caso? Può darsi; ma… La Giustizia è poi vero che «è uguale per tutti»?

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In Breve un incontro sul parkinson L'associazione cremonese «La Tartaruga», che si occupa di morbo di Parkinson, in collaborazione con Cr Forma, nell’ambito del progetto «Veloci, lentamente», organizza per martedì 2 dicembre alle 14,30 un incontro pubblico dal tema «La malattia di Parkinson: non solo un problema motorio». Relatore sarà Michele Gennuso, neurologo-parkinsonologo presso l'unintà operativa di neurologia dell’Azienda ospedaliera di Crema, che affronterà le problematiche non motorie connesse alla malattia. Per gli operatori sanitari e gli studenti dei corsi Asa ed Oss che interverranno, è previsto il rilascio da parte dell’associazione di un certificato di partecipazione. L’ incontro, ad ingresso libero, è ospitato presso l’aula magna di Cr Forma, in Via Cesari 7.

una donazione a medea

Monia Mzoughi, moglie dell'imam Trabelsi

la serenità dei figli nei rapporti scolastici. Il caso era esploso nel settembre del 2005, quando le mamme dei bambini dell'asilo «Zucchi» di Cremona avevano parlato di una «donna islamica in burqa che accompagnava il figlioletto». Al centralino della polizia locale erano arrivate le chiamate preoccupate delle madri degli altri piccoli che chiedevano all'istituto e agli agenti di fare qualcosa. Su richiesta dei genitori, la polizia municipale era intervenuta, chiedendo e ottenendo che Monia sollevasse il velo per farsi riconoscere. Di lì a poco, però, in applicazione delle norme previste dall'allora ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu, la Procura della Repubblica aveva scelto la linea dura: le donne con il burqa in luoghi pubblici sarebbero state denunciate. Quindi Monia Trabelsi era stata iscritta nel registro degli indagati. In quei mesi, oltretutto, il marito era sotto pro-

cesso a Cremona per terrorismo. Assieme ad altri cinque imputati doveva rispondere della pesante accusa di aver progettato attentati terroristici a Cremona e a Milano. Accusa che poi si trasformerà in condanna: sette anni, contro i dieci anni e sei mesi. Oggi Trabelsi è libero e si trova nel centro di permanenza temporanea di via Corelli a Milano. Dovrebbe essere espulso, rimandato in Tunisia, ma ha chiesto protezione al governo italiano perché teme per la sua vita. Tra qualche giorno uscirà di prigione anche Nourredine Drissi, anche lui condannato a sei anni per terrorismo. Detenuto nel carcere di Nuoro, invece di essere immediatamente espulso, dopo la scarcerazione sarà ospitato al Cpt di Roma. In suo favore si è già pronunciata la Corte Europea che ne ha sospeso l'espulsione. Anche Drissi ha chiesto protezione al Governo italiano.

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano Talamazzini

Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio responsabile del Patronato Epaca, è vero che un titolare di pensione Ipost al compimento del 65° anno di età ha la facoltà di presentare richiesta di pensione supplementare all’Inps? Lettera frmata Le fornisco precisazioni e chiarimenti in merito ai casi di assistiti titolari di pensione Ipost, ai quali, in prossimità del compimento dell’età pensionabile, l’Ipost stesso comunica la facoltà di accedere alla pensione supplementare Inps, con conseguente trattenuta del relativo importo sul trattamento di cui sono già titolari, oppure di rinunciare alla pensione supplementare stessa. I soggetti destinatari delle comunicazioni Ipost sopra richiamate sono pensionati che, precedentemente all’iscrizione al «Fondo per il trattamento di quiescenza al personale di ruolo degli uffici locali e delle agenzie p.t.» dell’Istituto Postelegrafonici, avevano prestato alcuni periodi “fuori ruolo” alle dipendenze dell’amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni, con il versamento della relativa contribuzione presso l’Inps, ed hanno riscattato tale contribuzione ai fini

La Cassa Padana di Cremona, nella persona di Nicola Ferrari, capo area, ha donato all’associazione Medea onlus 10mila euro. Promotore dell'iniziativa è Fabio Tambani, da anni socio Medea. Grazie ad un’ulteriore donazione di 7mila euro dalla ditta Magic Pack Srl di Gadesco Pieve Delmona, è stato possibile raggiungere il traguardo fissato dall'organizzazione. Medea realizzerà una sala ristoro a disposizione dei pazienti all’interno dell’unità operativa di Oncologia. I degenti avranno la possibilità di consumare i pasti, oltre che nella propria stanza di degenza, anche in un ambiente più confortevole e accogliente, quale la nuova sala ristoro. La struttura avrà le caratteristiche di un ambiente domestico per far sentire il più possibile i pazienti a casa.

riconoscimento per agrotecnici Sabato 29 novembre, in occasione del Salone dello Studente che si tiene presso CremonaFiere, l'istituto professionale «Stanga» e il Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati firmeranno una convenzione per il riconoscimento dell'area professionalizzante quale valido assolvimento del tirocino per poter accedere all'esame di Stato per l'esercizio della libera professione e successivamente iscriversi all'Albo professionale. L'area professionalizzante, conosciuta anche come «3° area», rappresenta un percorso formativo curricolare parallelo alle normali attività didattiche durante il quale gli studenti delle classi IV e V, approfondiscono alcuni particolari aspetti del vasto mondo dell'agricoltura, conseguendo un attestato di II° livello riconosciuto dalla regione Lombardia.

lo sviluppo e la sostenibilita' Sabato 29 novembre si terrà il settimo incontro del corso interdisciplinare di studi su «Le vie dello sviluppo economico e sociale» organizzato dal Centro di studi aziendali e amministrativi. La lezione, dal titolo «Lo sviluppo economico e i suoi limiti di sostenibilità» sarà tenuta da Ireneo Ferrari, docente di Ecologia all'Università di Parma. Il corso si tiene presso Palazzo Cittanova, alle 15, con ingresso libero e gratuito. L'appuntamento successivo è per sabato 6 dicembre con la lezione «Cultura e religioni per uno sviluppo come benessere e felicità». A chiusura interverrà il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio.

Pensionati Ipost: diritto di pensione supplementare?

del trattamento di quiescenza a carico dell’Ipost. Tale riscatto non comporta, infatti, l’annullamento della posizione assicurativa Inps, che rimane pertanto efficace a tutti gli effetti e può dare quindi diritto ad un separato trattamento pensionistico, autonomo o supplementare da parte dell’INPS stesso, al momento della maturazione dei requisiti di età e contribuzione previsti dall’ordinamento. A seguito della liquidazione del trattamento Inps (già a partire dal compimento del 65° anno di età), l’Ipost opera poi una trattenuta sulla pensione da esso erogata, pari alla quota di pensione Inps spettante in relazione ai servizi computati nella liquidazione della pensione a carico del Fondo Postelegrafonici. Il Decreto legislativo n. 85 del 12/3/93 prevede che, al fine di evitare la trattenuta, l’assicurato, sempre che la posizione assicurativa presso l’Inps si riferisca esclusivamente alla pensione supplementare, possa presentare domanda di rinuncia al pagamento della pensione supplementare stessa, evitando così l’applicazione della citata trattenuta. Qualora la contribuzione Inps accreditata in favore del soggetto sia riferita ai soli periodi di servizio “fuori ruolo”, la rinuncia si rivela l’opzione economicamente più favorevole al pensionato, in quanto la trattenuta netta operata dall’Ipost è pari all’importo lordo della pensione supplementare Inps. Con una recente nota, la Direzione centrale prestazioni Inps precisa che: la rinuncia può

essere operata anche nei casi in cui sulla posizione assicurativa Inps risultino accreditati, oltre ai periodi fuori ruolo oggetto di riscatto, anche periodi di contribuzione riconducibili al Fpld o alle Gestioni speciali dei lavoratori autonomi, siano essi posizionati anteriormente ai periodi fuori ruolo, oppure successivi alla cessazione dal servizio in qualità di postelegrafonico; - in questo caso, tuttavia, la rinuncia opera non solo per la contribuzione relativa ai periodi fuori ruolo già computati nel trattamento Ipost, bensì nei riguardi del trattamento di pensione supplementare nella sua interezza; non sarà pertanto possibile la liquidazione della pensione supplementare per l’ulteriore contribuzione (Fpld) o Gestioni speciali dei lavoratori autonomi risultante sulla posizione assicurativa. Si precisa, infine, che la facoltà di rinuncia deve essere esercitata entro 30 giorni dalla data di compimento dell’età pensionabile. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811


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Cronaca

Venerdì 28 Novembre 2008

L'anestesista cremonese Mario Riccio, già noto per il caso Welby, interviene sulla vicenda Englaro

«Che sia fatta la volontà di Eluana»

R

isuona anche a Cremona l'eco del caso di Eluana Englaro la ragazza che da 16 anni versa in coma irreversibile, e per la quale si sta cercando di decidere se interrompere o meno l'alimentazione artificiale. A parlarne è un personaggio già noto a Cremona per aver preso parte a una vicenda simile, il caso Welby: si tratta del medico anestesista cremonese Mario Riccio, molto attivo su queste tematiche. «Si tratta di casi, quello di Eluana e quello di Welby, che hanno in comune molto, e in particolare la volontà del pa-

Eluana Englaro

ziente. Nel caso Welby si sosteneva che fosse giuridicamente impossibile staccare la spina a un paziente, e che non fosse giusto neppure da un punto di vista deontologico. Invece si è chiarito che è possibile e che, anzi, è giusto

farlo, visto che era una volontà dello stesso Welby. Nel caso Englaro il discorso è più complesso, perché la persona ora non può esprimere un parere. Di fatto, però, si è scoperto che la persona aveva già espresso la propria volontà prima di avere l'incidente. Ci si è chiesti se, nel momento in cui si interrompe la capacità di intendere e di volere, valga un parere pregresso. La risposta è sì, come ha confermato anche la Cassazione nella sua sentenza». Che cosa provoca conflitto nel caso Englaro? «E' una confusione di fondo, ossia il ritenere che il piano giuridico, deontologico ed etico siano tra loro frammisti. Il diritto dice che un paziente può rifiutare la terapia, la deontologia medica riconosce che il medico deve osservare la volontà del paziente. Il piano etico è tutt'altra cosa, e non è quantificabile. Quindi non c'è nulla di male se qualcuno considera ingiusta la cosa, o se pensa che avrebbe agito diversamente. Questo è solo un parere. Le persone devono, però, anche riconoscere che se c'è una legge che offre la possibilità di scegliere se curarsi o meno, non la si può contestare. Invece, spesso, queste per-

LA LOTTA DEI DECIBEL

Uso di piazza del Comune, lettera al sovrintendente

Il medico anestesista cremonese Mario Riccio

sone pretendono che quanto affermano loro sia legge. O peggio, chiedono che venga fatta una legge che annulli tale opportunità. Nel campo dei diritti civili, come sono anche l'aborto, il divorzio e le unioni civili, non deve interferire il piano etico». E se un medico si volesse rifiutare di «staccare la spina»? «E' legittimo. Ma è una scelta personale del medico, non può essere la scelta di tutta una struttura ospedaliera che, per legge, deve garantire al cittadino la prestazione sanitaria. Per questo è gravissima la dichiarazione fatto dal governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, quando dice che nessuno potrà mai staccare la spina in questa regione. Dichiarazione per cui ora Beppino Englaro, il padre di Eluana, che io conosco personalmente e che sostengo nella

sua decisione, si trova in difficoltà, perché le strutture sanitarie si sono rifiutate, dopo l'appello di Formigoni, di prendersi in carico la sorte di sua figlia. Ma, di fatto, è un suo diritto, in quanto la Cassazione ha riconosciuto la fondatezza della sua richiesta, sulla base degli articoli 13 e 32 della Costituzione, secondo cui non si può essere sottoposti a trattamenti sanitari contro il proprio volere». Intanto la Corte europea di giustizia ha aperto un fascicolo sulla vicenda, dopo il ricorso presentato da 34 associazioni contro il pronunciamento della Cassazione. Mentre il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Cuccurullo, ha detto che: «Eluana viene fatta morire di fame e di sete, si tratta di eutanasia. Cosa c’è di diverso dall’omicidio?». Laura Bosio

Al via lo sportello «Periferie e quartieri» La giunta comunale ha deciso di attivare negli spazi aperti al pubblico di piazza Stradivari lo sportello «Periferie e Quartieri», valutando l'opportunità di offrire un servizio dedicato e un percorso privilegiato ai soggetti del progetto «Cittadinanza attiva». Per offrire un servizio più diretto e funzionale alle richieste espresse da questi cittadini, a partire dal 3 dicembre 2008 sarà attivato lo sportello il mercoledì dalle 13,30 alle 16 ed il venerdì dalle 8,30 alle 11, con un numero di telefono dedicato (0372-407059).

La giunta comunale ha incrementato del 5% la tassa Tarsu per lo smaltimento dei rifiuti. E ha rivalutato - sempre per il prossimo anno, sulla base dell’indice Istat dei prezzi al consumo rilevati al 31 ottobre 2008 - del 3,5 %, i limiti di reddito ai fini delle agevolazioni ed esenzioni previste agli articoli 17 e 18 del Regolamento comunale Tarsu. Il piano economico finanziario per la gestione del ciclo dei rifiuti per il triennio 2008/2010, presentato dal gestore del ciclo rifiuti, riporta i costi previsti per l’erogazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, nonché la pulizia delle strade, così come è attualmente gestito, compresa la sperimentazione in alcune zone della città del progetto pilota per la raccolta differenziata della frazione secca e umi-

Altri due numeri telefonici verranno specificatamente dedicati ai rappresentanti dei comitati spontanei ed ai referenti di zona e ai garanti del verde. Il progetto «Cittadinanza attiva», inserito nel pacchetto sicurezza urbana, si propone di dare attuazione agli aspetti di competenza dell'assessorato ai Rapporti con le periferie e ai quartieri e che hanno come temi la partecipazione e la relazione con i cittadini delle periferie e dei comitati spontanei di quartiere. Si tratta di un intervento che si inserisce nella riorganizzazione

dell'Ufficio periferie e che si è sviluppato anche in relazione alla recente apertura di «SpazioComune». Si tratta di una proposta sperimentale, che sarà monitorata e valutata per garantire un servizio efficace e sempre più vicino alle aspettative dei cittadini. Nel corso della sperimentazione si prevedono nello stesso spazio (saletta eventi, con 30 posti), incontri a tema con gli amministratori e potranno inoltre essere promossi momenti formativi di informatica di base (digital divide).

Il sindaco di Cremona, Gian Carlo Corada, prende carta e penna e scrive a Luca Rinaldi, soprintendente ai beni architettonici e del paesaggio di Brescia, Cremona e Mantova, sull’utilizzo di Piazza del Comune. In una serie di punti descrive come verrà utilizzata il sito più storico della città. La querelle tra Comune e Curia nasce dopo il concerto di Gianna Nannini in piazza Duomo, lo scorso settembre, per una «situazione di pericolo per i monumenti che adornano una delle piazze più belle d' Italia»: questo era stato l'allarme lanciato dalla Curia di Cremona nella persona di monsignor Achille Bonazzi, responsabile dei beni ecclesiastici della diocesi. In questi mesi si è svolto un ampio scambio epistolare tra Comune e Curia, e Corada ha spedito al sovrintendente tutti i punti concertati con la Curia. Accesso alla Cattedrale e al Battistero, lasciando liberi i passaggi e la rampa per disabili, palco spostato rispetto all'entrata del Battistero, rispetto delle funzioni religiose con valori che si devono mantenere entro i 50 decibel durante le funzioni religiose, quindi dalle 8 alle 12 e dalle 18 alle 19, e poi il punto che ha provocato qualche dissapore tra Comune e Curia che così recita: «entro gli 80/90 decibel, invece, in occasione di spettacoli previsti nella piazza. Qualora si rendesse necessario il superamento del predetto limite, sarà cura operare d’intesa con la Soprintendenza e con la Curia stessa». Il don, o meglio, monsignor Bonazzi, assai preoccupato per lo stato di salute dei monumenti e degli affreschi, spiega: «Al massimo i decibel sono

Rivalutati anche i limiti di reddito per le agevolazioni e le esenzioni

Rifiuti, le tariffe sono aumentate del 5% da dei rifiuti. Il piano finanziario formulato prevede per l’anno 2009, a parità di servizio erogato, costi comprensivi degli oneri relativi all’accertamento e contenzioso, all’esazione e alle insolvenze che sono costi sostenuti dal Comune, pari a 9.500.030 euro. Rispetto a questi costi l’entrata prevedibile per la Tarsu 2009, a parità di tariffe dell’anno precedente, rende possibile una copertura dell’79,58% del totale. La copertura aumenta al 82,84% se, dal costo previsto per il 2009 vengono detratti 374.373,48 euro

corrispondenti al costo a carico del Comune perché è ancora vigente la disposizione legislativa che non prevede nel calcolo del costo gli oneri relativi all’accertamento e contenzioso, all’esazione e alle insolvenze di cui sopra. Questi costi, di fatto, vengono coperti con l’addizionale ex Eca che viene applicata automaticamente sulla Tarsu. Al fine di non ridurre nel 2009 il tasso di copertura dei costi raggiunto nel 2008, si è deciso l’aumento del 5% per tutte le categorie previste dall’art. 13 del Regolamento per la gestione della Tarsu nel

80, come descritto nel piano di zonizzazione che lo stesso Comune ha scritto». Se si dovessero superare? «Qualsiasi manifestazione che superi quei valori non sarà approvata, ne va della salute dei monumenti; vibrazioni e decibel li metterebbero a serio rischio». A prova di questo, durante il concerto della Nannini, monsignor Bonazzi aveva installato 22 «fessurimetri», strumenti che registrano variazioni all'interno delle fessure degli edifici, e alcuni fonometri per verificare se i decibel consentiti dal piano di zonizzazione del Comune sarebbero stati superati. «Il risultato è stato peggio del previsto» aveva a suo tempo confermato e dichiarato don Bonazzi; «quasi tutti gli strumenti hanno registrato variazioni nelle fessure. E i decibel misurati sono stati ben oltre i limiti. In Battistero c'è chi parla di 280». I dati erano stati poi consegnati al sovrintendente, l'architetto Luca Rinaldi, che aveva fatto sapere che a Cremona doveva essere regolamentato l'utilizzo della piazza, «come è stato fatto a Mantova per piazza Sordello. Dobbiamo discutere di quanto questi eventi debbano occupare lo spazio monumentale e della collocazione del palco, che non può essere attaccato al Battistero come è stato fatto durante il concerto della Nannini. E in un ambito delicato come questo, le emissioni sonore devono essere regolamentate. Servono regole precise, lo dirò anche al sindaco di Cremona». Detto, fatto. E' arrivata la lettera di Corada all’architetto Rinaldi su come il Comune intende muoversi in vista di altri concerti.

quale si classificano i locali e le aree tassabili ai fini della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni. L’aumento è indifferenziato perché le categorie che in prospettiva dell’applicazione del D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158 sono destinate ad aumentare sono ancora lontane dall’importo che dovrebbero raggiungere. Con l’aumento delle tariffe al metro quadro del 5% si prevede un gettito Tarsu di 7.938.000 euro, tale da raggiungere una copertura dell’83,56% del costo totale del servizio e del 86,99% del costo sostenuto dal gestore del ciclo dei rifiuti. Il limite di reddito previsto dall’art.18 per le esenzioni viene aumentato del 3,5 % in quanto si ritiene che l’aumento delle pensioni sia pari all’indice Istat.



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Agricoltura

Venerdì 28 Novembre 2008

Il presidente provinciale di Coldiretti Cremona, Roberto De Angeli è membro del consiglio direttivo

Andena rieletto alla presidenza regionale

S

ì è svolta lunedì 24 novembre a Milano, presso la sede della Federazione regionale di via F. Filzi, l’assemblea elettiva di Coldiretti Lombardia, che ha provveduto al rinnovo delle cariche sociali confermando alla

presidenza Nino Andena per il quadriennio 2009-2012. Tra i componenti del nuovo consiglio direttivo (delineato in base alle recenti innovazioni statutarie) vi è Roberto De Angeli, presidente di Coldiretti Cremona. Terminata l’assemblea elettiva si è aperta, presso

l’auditorium Giorgio Gaber del Palazzo della Regione Lombardia, l’assemblea regionale di Coldiretti Lombardia. Ai lavori hanno partecipato il presidente nazionale di Coldiretti Sergio Marini, il segretario generale Franco Pasquali, il segretario organizzativo Enzo Ge-

MERCATI - SETTIMANA DALl 21/11/2008 AL 27/11/2008 PRODOTTO

UNITà DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

128,00132,00

140,00145,00

143,00146,00

161,00164,00

Tonn.

117,00118,00

127,00128,00

120,00122,00

137,00139,00

Tonn.

N.q.

303,00305,00

296,00301,00

--

FRUMENTO

tenero buono mercantile

GRANOTURCO

ibrido naz. 14% um.

SEMI DI SOIA nazionale

ORZO NAZ.

peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

Tonn.

152,0-157,0 134,0-139,0 133,00-138,0 133,0-143,0 162,0-164,0 N.q. 151,0-156,0

alla rinfusa

Tonn.

101,00103,00

112,50114,00

122,00125,0

114,00115,00

FIENO maggengo agostano

Tonn.

160,00179,00

80,00-130,00 100,00-140,00

“”

--

Tonn.

55,0-59,5

44,00-55,00 28,00-33,00

CRUSCA

PAGLIA

press.rotoballe

SUINI

--

lattonzoli locali

15 kg.

3,230

3,230

3,230

3,310

SUINI lattonzoli locali

25 kg.

2,350

2,330

2,340

2,390

SUINI lattonzoli locali

30 kg.

2,220

2,210

2,220

2,240

SUINI lattonzoli locali

40 kg.

1,970

1,930

1,960

1,990

Suini da macello

156 kg.

1,375

1,375

1,315

1,345

Suini da macello

176 kg.

1,375

1,375

1,345

1,375

Suini da macello

Oltre 176

1,375

1,305

1,245

1,340

Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)

Kg.

0,97-1,18

Montichiari peso vivo 0,95-1,10

0,950-1,050

--

Vacche fris. 2ª qualità (p.v)

Kg.

0,76-0,86

0,65-0,78

0,630-0,730

--

Manze scottone 24 mesi

Kg.

2,20-2,58

0,95-1,12

0,940-1,110

--

Kg.

0,70-0,90

0,80-1,00

0,750-1,050

--

(50-60Kg) pie blue belga

Kg.

3,00-4,95

4,50-5,00

3,950-4,350

--

BURRO pastoriz.

Kg.

1,60-1,65

1,45

--

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,05-5,20

5,05-5,15

--

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,30-5,50

5,25-5,45

--

--

Kg.

5,60-5,90

5,70-6,10

5,80-6,00

--

Kg.

6,90-6,05

6,15-6,65

6,20-6,50

--

Kg.

N.q.

--

--

--

Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.

Vitelli Baliotti

fino a tre mesi

oltre tre mesi

GRANA Scelto stag. 9 mesi

GRANA Scelto stag. 12-15 mesi

Latte naz. Crudo

(16-30 giugno)

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

smundo ed oltre 350 dirigenti provenienti da tutte le province lombarde. «Tutta l’Organizzazione sta lavorando per dare attuazione concreta al nostro progetto per il Paese, partendo dalla rigenerazione del settore agroalimentare» ha detto Andena nella sua relazione, «per arrivare ad un rilancio di tutta l’economia e di tutta la società, dando avvio all’era di un nuovo modo di stare sul mercato per tutti i rappresentanti della filiera, con pari dignità, importanza e consapevolezza del fatto che le dinamiche di mercato vanno affrontate

e governate con l’obiettivo prioritario di garantire reddito a tutti in modo equo, perequato, salvaguardando la filiera made in Italy e le nostre insostituibili produzioni anche nell’interesse dei cittadini consumatori». Si è svolto quindi un focus sulle “Dinamiche socioeconomiche e ricadute sul settore agricolo”. I lavori sono stati chiusi dall’intervento del Presidente nazionale di Coldiretti Sergio Marini che ha ribadito come «Coldiretti vuole affrontare i problemi economici con adeguati strumenti economici, chiedendo alla politica di svol-

gere solo il proprio ruolo che non è quello di sostituirsi al mercato ma di regolarlo». Marini ha quindi precisato che: «Coldiretti intende costruire una filiera tutta italiana e tutta agricola, una filiera firmata, proponendo un vero e proprio piano di rigenerazione della filiera agroalimentare ed impegnandosi a diventare Organizzazione di rappresentanza di filiera, per garantire alle imprese agricole nuove frontiere di redditività, puntando ad uno stretto collegamento con il mondo cooperativo e con il sistema dei Consorzi Agrari».

Rinnovo delle cariche per Giovani impresa Si è riunita a Pessina Cremonese l’assemblea provinciale di Giovani impresa Coldiretti Cremona, convocata per adempiere al rinnovo delle cariche. L’incontro, aperto dal direttore Assuero Zampini e dal segretario Maghenzani, ha visto da parte dei giovani imprenditori di Coldiretti l’unanime riconferma alla guida di Giovani Impresa di Armando Tamagni, classe 1981, imprenditore agricolo di Dovera, che con il padre gestisce un allevamento di suini. Si è, inoltre, definita la composizione del Comitato provinciale in carica per il prossimo quadriennio: Alfonso Invernizzi (Casaletto di Sopra), Davide Migliorati (Castelleone), Nicola Dadda (Pizzighettone), Davide Bergamaschi (Pizzighettone), Fabrizio Galli (Casalmorano), Monica Donzelli (Crotta d’Adda), Giancarlo Mazzotti (Vescovato), Pietro Manfredi (Ostiano), Marco Babbini (Ostiano), Gianrico Garatti (Cella Dati), Marco Fertonani (Rivarolo del Re). «Dall’incontro è nato un bel gruppo di giovani che si sono resi disponibili a partecipare, a dare il proprio contributo di idee e di azione. Siamo, principalmente, un gruppo di amici, e questa sarà la nostra marcia in più. L’intento è mettere in campo proposte interessanti e costruttive, utili per i giovani imprenditori e, più in generale, per

Il gruppo degli eletti

tutto il settore» evidenzia Tamagni. «Abbiamo già programmato alcune iniziative, come l’avvio di un ciclo di incontri nei quali esaminare le esperienze di impresa portate avanti con successo da agricoltori che hanno puntato sull’innovazione e sulla multifunzionalità. Naturalmente, oltre ad affrontare questi argomenti attraverso incontri, intendiamo promuovere anche viaggi di studio e sopralluoghi, così da verificare in loco come funzionano quelle esperienze che possono diventare modelli».


Salute

Venerdì 28 Novembre 2008

GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati Dove: piano Rialzato, padiglione 5 Orario: da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 16.00 Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. • ANATOMIA PATOLOGICA: consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Fax: 0372 405742. • RADIOLOGIA: Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-70 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoled dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. • SENOLOGIA: prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M, monoblocco ospedaliero (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso). Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO Allergologia per sospetti professionali Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, da 9.30 alle 13.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 408178. • MEDICINA DEL LAVORO: visite specialistiche di medicina del lavoro Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 17.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 405777. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche) Telefono: 0372 405715. Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. LABORATORIO ANALISI previsto per il prelievo l'accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 09.00. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio della terapia anticoagulante orale. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: dalle ore 07.00 alle 14.00 da lunedì a venerdì (prelievi e visite specialistiche). CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00; oppure personalmente presso la Medicina del Lavoro dalle 7.30 alle 13.00 da lunedì a sabato e il martedì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.30. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: emotrasfusioni, autotrasfusioni, salassi, terapia marziale endovenosa Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì Rivolgersi alla segreteria del servizio negli orari sopra indicati, muniti della relativa impegnativa al fine di stabilire un appuntamento, in base alle necessità del paziente. GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. MEDICINA GENERALE E ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

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La celebre conduttrice ha voluto fare da testimonial per ringraziare l'ambulatorio per le ottime cure ricevute da una sua parente

Lanfranchi per il piede diabetico

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di Laura Bosio

ei giorni scorsi la celebre conduttrice televisiva Roberta Lanfranchi, madrina quest’anno dell’edizione della festa del Torrone, ha fatto da testimonial all’ambulatorio del piede diabetico dell’Azienda Ospedaliera di Cremona, accolta dal direttore generale Piergiorgio Spaggiari. Roberta ha voluto dare il suo contributo, per ringraziare l'ambulatorio dei successi ottenuti nella cura di una sua parente. L’Ambulatorio ha iniziato la sua attività nel 1993 e ha visto crescere progressivamente col passare degli anni il numero dei suoi pazienti provenienti anche da altre regioni d’Italia. La struttura vede attualmente un afflusso di pazienti notevole con risultati di estrema efficacia per la guarigione della patologia in questione. Pochi forse sanno cos'è, ma purtroppo chi lo vive sa quanto esso possa essere doloroso. Il piede diabetico è il termine usato per indicare l'ulcera

Roberta Lanfranchi e il direttore generale Spaggiari

«Attualmente stiamo utilizzando un sostituto dermoepidermico per ridurre i tempi di guarigione» spiega la responsabile dell'ambulatorio, Ermanna Manara. «Negli anni scorsi utilizzafamo fibroblasti coltivando in laboratorio la cute dei pazienti stessi. Si è però rivelato essere un procedimento troppo costoso, quindi utilizziamo il sostituto. Cremona fa parte di un gruppo di centri a livello nazionale che ha studiato l'uso di questo materiale, di cui abbiamo stilato le linee guida per l'utilizzo». Esistono tecniche di so-

promotore a livello regionale di tale tipo di tecnica. Si sta facendo partire uno studio, dividendo i pazienti tra quelli che vengono trattati con la magnetorerapia, e quelli che invece non la utilizzano (gruppo di controllo). In questo modo si valuteranno i risultati nell'uno e nell'altro caso». In cosa consiste tale tecnica? «Si tratta di onde elettromagnetiche che vengono trasmesse con programmazioni specifiche, a seconda della metodologia. L'apparecchiatura si presenta come un materassino o come un cuscino, a

Spaggiari, Manara, Lanfranchi e alcune infermiere dell'ambulatorio del piede diabetico

che può colpire i piedi di persone affette da diabete, e che presso l'ospedale di Cremona gli è dedicato addirittura un apposito ambulatorio, che nella cura sta facendo parecchi passi avanti.

stegno alla guarigione delle ulcere? «Recentemente abbiamo introdotto la magnetorerapia, che viene appunto utilizzata per accelerare la guarigione. Cremona, a questo proposito, sarà il

seconda del quantitativo di pelle da esporre. La funzione di queste onde è quella di normalizzare il metabolismo cellulare. Abbiamo valutato che ha anche efficacia nella riduzione del dolore».

Facciamo una panoramica dell'attività dell'ambulatorio... «In realtà seguiamo anche dei ricoveri, appoggiandoci all'unità operativa di medicina, e facciamo consulenza in altri reparti. Il paziente che vuole rivolgersi a noi prende appuntamento al cup solo la prima volta, mentre i controlli successivi li gestiamo direttamente noi. Tra le altre cose ci occupiamo anche di fare educazione del paziente e dei suoi fami8gliari, sia per la terapia che per la prevenzione. Per i pazienti più anziani ci occupiamo anche di attivare le cooperative di infermiere professionali, che effettuano visite a domicilio. Non si guarda solo l'ulcera in sè, quanto il paziente nella sua complessità». Quali fattori portano al piede diabetico? «Esso è dovuto alle complicanze tipiche del diabete: problemi arteriopatici, che danno riduzioni del flusso di sangue alla periferia, e che colpisce entrambi gli arti. Ci sono poi le ulcere neuropartiche, ossia secondarie alla sofferenza dei nervi, per cui avviene una riduzione della sensibilità, con alterazione della struttura del piede, per cui si vengono a creare punti di compressione, che possono portare a ulcere». Si può sempre guarire? «La guarigione è possibile se vengono prese per tempo, e curate adeguatamente. Se però viene trascurato, si rischia l'amputazione». Vi occupate anche di amputazioni? «Ci occupiamo di amputazioni di minima, per ora, ma vorremmo arrivare ad offrire anche servizio per amputazioni maggiori». Vediamo qualche numero... «Vediamo circa 1700 persone all'anno in ambulatorio, più circa mille controlli nel reparto di medicina, e 350 consulenze in altri reparti».


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Circolo Culturale “AmbienteScienze” PALAZZO CATTANEO ALA PONZONE - CREMONA - Via Oscasali, 3

PROTOCOLLO DI KYOTO

Tel. 0372/25659 • e-mail: ambientescienze@worldwewant.org - www.worldwewant.org CREMONA - Venerdì 28 novembre 2008 – ore 18.00 Palazzo Cattaneo Ala Ponzone – Sala dell'Albero Il “Circolo culturale “AmbienteScienze” in collaborazione con: Assessorato per l'Ambiente per la Provincia di Cremona, Assessorato per l'Ambiente del Comune di Cremona, Associazione “Valore Sociale”, Sezione “Legambiente”, “Forum Giovani Ambiente” e Presidenza provinciale Acli di Cremona

Organizza un Convegno sul tema: “L'etica d'impresa: non un altra 'palla al piede', ma una nuova opportunità per le aziende” Il Circolo “AmbienteScienze” illustrerà la proposta di favorire, nella selezione degli appalti pubblici, le imprese certificate “etiche” sia da un punto di vista ambientale che sociale, attraverso l’attribuzione di un punteggio premiale nella graduatoria. Questo, oltre all’evidente vantaggio per l’ambiente e quindi per la salute dei cittadini, spingerebbe le imprese ad un miglioramento della loro organizzazione e delle loro tecnologie, portandole ad essere qualitativamente più competitive sul mercato.

Paoloroberto Imperiali (Presidente di “AmbienteScienze”): Introduzione e saluti Umberto Musumeci (Segretario generale di “Valore sociale”): “Etica d'impresa. Una urgenza del mondo d'oggi” Primo Barzoni (Presidente Palm Spa): “La Responsabilità sociale dell'impresa: un remunerativo investimento per il futuro dell'azienda” Lorenzo Paluan (Responsabile Certificazioni Etiche di ICEA, Istituto Certificazione Etica e Ambientale): “Lo Standard Valore sociale. La certificazione.” Riccardo Groppali: (Presidente di Agenda 21 del Comune di Cremona): “La società civile e l'ambiente” Benito Fiori (Vice Presidente “AmbienteScienze”): “La Responsabilità sociale dell'impresa: un bene per l'ambiente e la salute dei cittadini. Una proposta concreta.” Hanno assicurato la loro presenza: Giovanni Biondi, Assessore per l'Ambiente della Provincia di Cremona Carlo Dal Conte, Assessore per l'Ambiente del Comune di Cremona

Aspettando Obagreen

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di Antonio Felice www.greenplanet.net

venti giorni dalla sua strepitosa vittoria (4 novembre) e a meno di sessanta giorni dal suo insediamento alla Casa Bianca (20 gennaio 2009), Barack Obama conferma di avere le idee chiare sulle priorità della sua presidenza. Le sue recenti dichiarazioni dal quartier generale di Chicago e l'indicazione di un ambientalista convinto come Robert Kennedy Junior (figlio di Bob Kennedy) come responsabile per l'Ambiente del prossimo governo degli Stati Uniti, ci fanno capire che siamo alla vigilia di una rivoluzione verde americana in grado di dare finalmente una scossa alla politica ambientale in tutto il mondo. Non è l'economia, è l'ambiente il primo dei problemi. E

affrontando i temi ambientali si vanno anche a porre le premesse di una nuova economia. La pensa così Obama e per questo è stato battezzato "Obagreen" così come la svolta che egli richiede agli Stati Uniti è stata definita "green new deal". Così, da Paese negazionista di un grave problema ambientale principalmente identificabile nell'effetto serra e nelle sue catastrofiche conseguenze, gli Stati Uniti diventeranno (o dovrebbero diventare) un Paese guida per le politiche per l'ambiente. Obama intende andare oltre l'accordo di Kyoto. I consulenti scientifici dello staff presidenziale, tutti di alto livello, gli hanno consigliato di porre obiettivi importati agli USA come la riduzione delle emissioni di anidride carbonica entro il 2050 dell'80 per cento rispetto ai livelli del 1990. Questo implica un enorme lavoro nel settore energe-

Moderatore: Roberto Negrini

Robert Kennedy Jr.

tico, un lavoro in grado di coinvolgere milioni di persone (la Germania del resto ha creato 250mila posti di lavoro con le energie rinnovabili in pochi anni). Oggi una parte delle aziende che lavorano nell'energia solare nei deserti degli Stati Uniti è di provenienza europea. Quindi gli USA devono e ora vogliono riconquistare posizioni su questo terreno, anche perché è assodato che dall'energia solare possono derivare risultati infinitamente superiori agli attuali. Un'ora di luce solare che colpisce la Terra corrisponde in teoria al fabbisogno energetico di un anno dell'intera umanità. Lavorare quindi nei deserti per trasfornare alme-

no una parte di questa potenzialità in benefici concreti è una sfida irrinunciabile a livello scientifico, tecnico ed economico-industriale. Un'altra sfida, non secondaria, è quella di cogliere nella crisi dell'auto l'opportunità per una rivoluzione tecnologica della locomozione in senso di creare mezzi in grado di muoversi utilizzando energia pulita. Siamo alla vigilia di una svolta. I precursori del movimento ambientalista avevano visto giusto. Una nuova scienza, nuove tecnologie permetteranno il raggiungimento dei loro ideali, che sembravano sogni o poco più. Culliamoci almeno in questa convinzione, aspettando Obagreen.

Dal governo di Vienna: gli Ogm colpiscono la fertilità (Federica Ferrario - Responsabile campagna Ogm da Greenpeace Italia)

I risultati di uno studio pubblicato oggi dal governo austriaco sui rischi sanitari legati agli OGM accrescono pesantemente le preoccupazioni nella gente. La fertilità dei topi nutriti con mais OGM è risultata molto indebolita rispetto a topi alimentati con prodotti

Ambiente

A cura del Circolo culturale «Ambientescienze»

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naturali: hanno generato una prole ridotta di numero e di peso. Queste scoperte dimostrano quanto poco sappiamo dell’impatto a lungo termine degli OGM sulla salute e sull’ambiente e quanto sia inadeguata l’attuale procedura di valutazione dei rischi a livello europeo. Il prossimo 4 dicembre i ministri dell’Ambiente europei si riuniranno per decidere se rafforzare o meno il sistema di valutazione dei rischi OGM. È l’occasione giusta per chiedere ai Ministri di votare a favore della protezione dell’ambiente e dei consumatori. Mancano solo 20 giorni al voto del Consiglio dell’Ambiente europeo Alcuni ministri sono giá dalla parte giusta, molti altri sono ancora indecisi. Un numero ristretto di Paesi influenti, invece, sta provando a bloccare qualsiasi tipo di sensata riforma dell’attuale

lacunoso sistema autorizzativo degli OGM. Tu puoi aiutarci a combattere la “Monsantosis”, una malattia causata dal Monsantus avidus virus, che sta minacciando i politici europei. Con un semplice click potrai contribuire a diffondere l’antibiotico “AntiCorp” a tutti i governi europei per renderli immuni dalle lobby pro-OGM e decisi a proteggere il nostro cibo, la nostra salute e l’ambiente. Sosteniamo i governi anti-Ogm: Austria, Cipro, Francia, Grecia, Ungheria, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Slovenia. Al tempo stesso smuoviamo i governi indecisi: Italia, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania, Irlanda, Lettonia, Malta, Slovacchia e facciamo pressione sui paesi pro-OGM: Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Olanda, Portogallo, Romania, Svezia, Spagna, Regno Unito.

Costo per l’Italia dell’anidride carbonica (CO2): € 47,6/sec; € 4.112.640/giorno; € 123.379.200/mese) Dal 1° gennaio 2008 al 27 Novembre: € 1.398.297.600

Il Governo taglia i fondi per il verde a Taranto COSÌ OLTRE AD ESSERE LA CITTÀ PIÙ INQUINATA D’ITALIA È PURE QUELLA CON MENO AREE A VERDE. di Mario Diliberto Fonte: Repubblica TARANTO - Sono stati tagliati ancor prima di essere piantati. Strano destino quello degli alberi di Taranto. A migliaia dovevano spuntare tra l’Ilva e la città. Dovevano ammortizzare gli effetti delle gigantesche ciminiere e dei parchi minerali che quotidianamente rovesciano fumi e polveri sul centro abitato. Per l’acquisto di quegli alberi il ministero dell’Ambiente aveva stanziato due milioni di euro. Quei soldi, però, sono stati inghiottiti dalla politica dei tagli, inaugurata dal nuovo esecutivo. In finanziaria, il fiumiciattolo di quattrini è stato dirottato in altri capitoli di spesa. E così l’accordo siglato dall’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio e il sindaco Ippazio Stefàno è stato stracciato. E della zona cuscinetto a verde tra la grande industria ed i quartieri tarantini non se ne farà più niente. «Si tratta di una pagina dolorosa per la democrazia» strepita il sindaco di Taranto Stefàno. «Non si può accettare che il governo non rispetti quanto stabilito dai suoi predecessori in una materia così importante come l’ambiente. Si fosse trattato di una scelta politica aggiunge avrei anche capito. Ma così è come togliere l’aria alla gente e non si può che restare annichiliti». Il primo cittadino schiuma rabbia al telefono, ricordando il giorno dell’accordo. Appena eletto, all’indomani del crac da 900 milioni di euro della città, saltò sulla sua macchina per andare a firmare per quei due milioni di finanziamento da tradurre in alberi e piante. «Non c’erano soldi per l’auto di servizio racconta ma era troppo importante raccogliere quell’invito. Taranto è la città più inquinata d’Italia e per converso è quella con meno

aree a verde. Volevo assicurarmi gli alberi da donare idealmente agli anziani e ai bimbi di questa città. Firmammo alla presenza del direttore generale del ministero dell’Ambiente. Sembrava tutto fatto, ma ora quei soldi sono spariti». Già perché i fondi per la riforestazione, così come erano stati battezzati, sono stati polverizzati. Con buona pace dell’ossigeno che gli alberi dovevano garantire agli esausti polmoni dei tarantini. «Quando l’Italsider di Stato arrivò a Taranto spiega il sindaco Stefàno furono buttati giù migliaia di ulivi per liberare i suoli sui quali realizzare il siderurgico. Un colpo non indifferente per la nostra economia, ma bisognava fare spazio alla fabbrica che avrebbe garantito lavoro e sviluppo. Ora c’era la possibilità di restituire solo in parte quanto c’era stato tolto. Ed invece c’è toccata una atroce beffa. Ancor più inaccettabile - conclude Stefàno - perché al Comune avevano già progettato ed individuato le aree per la forestazione. Lavoro sprecato perché ancora una volta da Roma si è deciso di prendere a schiaffi questa città». «Sottrarre quei fondi a Taranto è inconcepibile» aggiunge Mimmo Lomelo, assessore alla pubblica istruzione della Regione Puglia e responsabile degli enti locali per i Verdi. «Stiamo parlando di un intervento stabilito con tanto di protocollo firmato al Ministero nell’ambito di una politica di recupero graduale di una zona disastrata dal punto di vista ambientale. Il governo aggiunge avrebbe dovuto rilanciare il programma del verde a Taranto, mostrando rispetto per una comunità costretta a convivere con imponenti livelli di inquinamento. Invece si è scelto di eliminare quanto era già stato fatto».

UE. FRUTTA GRATIS NELLE SCUOLE? I FONDI SONO POCHI

Fonte: www.greenplanet.net Il Parlamento europeo chiede di portare da 90 a 500 milioni di euro la dotazione finanziaria del programma europeo di distribuzione gratuita di frutta e verdura fresca nelle scuole per gli anni scolastici 2009-2010. All'Assemblea europea riunita a Strasburgo, la commissaria Ue all'agricoltura, Mariann Fischer Boel ha però risposto che per questo triennio l'Ue metterà a disposizione 90 milioni di euro, un ammontare che potrà essere rivisto alla fine del triennio. La Fischer Boeal ha però ricordato il margine di recupero dei fondi Ue inutilizzati tra gli stati membri, quale scappatoia per per i fondi mancanti. "I prodotti dovranno essere di stagione, sani, possibilmente biologici e, se disponibili, locali e tradizionali, da destinare in via prioritaria, ai bambini in età prescolare e agli alunni delle elementari". Il via libera al programma da parte dei ministri dell'agricoltura dell'Ue riuniti a Bruxelles è atteso per domani. Rispetto ai 90 milioni di euro, l'Italia per lanciare il programma di distribuzione di frutta gratis nelle scuole, potrà contare indicativamente su 18 milioni di euro l'anno di cui 10 da fonti europei e i restanti otto di provenienza italiana. Nell'Ue, quantifica l'Ansa, si consuma meno frutta e verdura rispetto alla quantità (almeno 400 grammi al giorno) raccomandata dalla Organizzazione mondiale per la sanità.


Lettere viabilita'

Varchi e telecamere, un servizio alla città Gentile Direttore, in questi giorni si vanno susseguendo interventi che sollevano preoccupazioni - a volte fondate, molte altre meno - attorno alla questione del presidio elettronico con telecamere dei varchi di ingresso alla Zona a Traffico Limitato di Cremona. Forse é utile ricordare che Cremona é dotata di Zona a Traffico Limitato dagli inizi degli anni '90, quindi da quasi 20 anni. Da allora il controllo dell'ingresso in ZTL é in carico, fisicamente, ai Vigili Urbani. Dopo tanti anni - come avviene in numerose città italiane ed in quasi tutte le città europee - si é deciso di affidare anche a Cremona il controllo degli accessi d'ingresso a presìdi provvisti di telecamere. Tutto qui, per l'essenziale: ai vigili "umani" si sostituiscono "vigili elettronici", liberando fra l'altro personale per attività di sicurezza e vigilanza, così spesso richiesto a gran voce. Vorrei sottolineare che tali decisioni sono state assunte dal Consiglio Comunale esattamente 5 anni fa, il 12 novembre del 2003, compreso l'ampliamento della Ztl da Corso Garibaldi a Via Ruggero Manna, che completa quanto previsto dal Piano della Mobilità. Conforta il fatto che siamo riusciti ad elaborare il programma d'azione con il pieno accordo delle associazioni dei commercianti. Nonostante ciò, ci comporteremo senza precipitazione e con raziocinio: vi sarà una congrua fase di prova e di messa a punto degli strumenti che sarà utilizzata anche come ulteriore momento di informazione. I cittadini coinvolti in questa operazione - che mira ad una città più bella e più vivibile - non devono nutrire eccessive preoccupazioni: l'intento di tutti é di introdurre i necessari cambiamenti con gradualità e senza sconvolgere il tessuto della città, risolvendo al contrario i problemi della comunità. Stiamo lavorando per un obiettivo comune: che Cremona risulti sempre più gradevole, sicura ed a misura d'uomo. Gian Carlo Corada sindaco di Cremona * acqua, bene comune

Si discute sul futuro dell'acqua italiana Egregio direttore, 6 agosto 2008: il parlamento italiano (centro-destra e centro-sinistra a braccetto) vota la legge n.133, all’interno della quale l’art.23 bis stabilisce l’obbligo entro un paio d’anni di privatizzare tutta l’acqua dei cittadini. 24 novembre 2008: a Parigi con un atto di coraggiosa buona amministrazione ci si appresta a mettere la parola fine a un quarto di secolo di cattiva gestione del ciclo idrico affidato al privato e riporta l’acqua nelle mani dei cittadini. Basta questo schematico confronto di fatti a marcare l’arretratezza della politica italiana; la cosa è ancor più significativa se si considera che si tratta di una storica brutta figura proprio delle multinazionali francesi Véolia e Suez, tra le maggiori al mondo attive nel settore acqua, molto presenti anche in Italia. Tanto scontenta è la popolazione parigina del servizio erogato dai privati e tanto antieconomica si è rivelata la scelta di affidarlo a privati, che ora Parigi metterà il servizio idrico in mano a un ente di pieno diritto pubblico, nel cui comitato di gestione siederanno anche i rappre-

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sentanti dei lavoratori e degli utenti. La città di Parigi ha calcolato che con la gestione pubblica risparmierà circa 30 milioni di euro l’anno. Tutto questo è pienamente in linea con quanto da sempre ribadito dai movimenti per l’acqua in tutta Italia, pienamente in linea con la proposta di legge presentata mesi fa da 400mila cittadini (e ora ferma in parlamento), pienamente in linea con il concetto di acqua come bene comune e non come merce che costituisce il concetto di fondo della battaglia per l’acqua pubblica. Questo e molto altro è stato ribadito nelle conclusioni del secondo Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua tenutosi ad Aprilia, a cui anche noi del comitato cremonese abbiamo partecipato. Dal Forum, una grande spinta e un impegno sempre più decisi a volere per l’acqua italiana un futuro non diverso da quello che i cittadini parigini o di gran parte dell’America Latina stanno richiedendo e ottenendo. Giampiero Carotti Cremona * Lega nord

Anche noi contrari alla discarica Le Segreterie Provinciali di Crema e Cremona della Lega Nord, erano e rimangono contrarie alla discarica, in base ai seguenti ragionamenti: non concordiamo su di una mega discarica, anche se questa porta dei vantaggi economici in termini di costi non si può accettare di concentrare l'amianto e le discariche in un unica provincia, al contrario ogni provincia dovrebbe essere in grado di gestire i suoi rifiuti, cosa tecnicamente fattibile e quindi da perseguire; se tuttavia si decidesse altrimenti la provincia di Cremona e il cremasco sono zone a forte vocazione agricola, con ridotta necessita di smaltimento d'amianto e quindi la mega discarica andrebbe localizzata altrove. Detto questo va anche considerato che i rifiuti ci sono, e che la delibera della Regione ha i requisiti della necessità, la richiesta della Provincia di inserire il vincolo dei 5 km, caso unico in regione, era un escamotage per bloccare il mostro, ma oggettivamente era un po' difficile imporlo alla Regione che non può farsi scrivere le regole dalle Provincie o dai Comuni, ha una sua autorità che non può essere annullata. I problemi vanno risolti affrontandoli, il tentativo del vincolo formale ha senso per portare la Regione al tavolo delle trattative, ma gridare alla scandalo appare più un operazione propagandistica che un'oggettiva sorpresa per l'azione della Regione. La Regione ha affermato il suo diritto ha decidere senza vincoli, ora deve dimostrare di sapere decidere con buonsenso ed equità. La Lega non è il partito del no a qualunque costo, se si ritorna sul ragionamento della responsabilità, applicata anche allo smaltimento dei rifiuti, la nostra provincia deve fare la sua parte. Ma una cosa è una discarica di 30.000 - 50.000 mc... cioè adatta alle nostre esigenze e con un polmone disponibile per eventuali emergenze, altra cosa un impianto da 260.000 mc, come proposto dall'assessore Buscemi, qui ricadiamo nella pianificazione alla sovietica, per il nostro territorio è una soluzione inaccettabile e ingiustificata. Bisogna che Provincia, Comuni, Consigliere regionali e Parlamentari, facciano valere le ragioni del nostro territorio. Certo gli insulti non aiutano a risolvere i problemi. Lega Nord - Lega Lombarda Segreterie Provinciali di Crema e Cremona *

welfare

Finalmente un bonus per famiglie e pensionati Caro direttore, finalmente come più volte annunciato, è in arrivo un «bonus» a favore delle famiglie con figli e dei pensionati e l’attivazione della social card da 120 euro a dicembre (40 euro al mese retroattivi da ottobre). La conferma viene dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel corso dell’incontro con le parti sociali. Una riunione che vede tutta la rappresentata dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e dai ministri Tremonti, Sacconi, Scajola, Brunetta, Calderoli, Fitto, Prestigiacomo. Per Cgil, Cisl, Uil e Ugl partecipano i segretari generali, Epifani, Bonanni, Angeletti e Polverini. Per la confindustria partecipa il presidente Emma Marcegaglia e per la Confcommercio, Carlo Sangalli. Queste, inoltre, le principali misure annunciate. Mutui e blocco tariffe. Nel pacchetto anticrisi che il governo sta predisponendo ci sono anche «interventi sui mutui, riduzione e blocco delle tariffe di luce, gas e autostrade». Ammortizzatori sociali. I fondi e la platea dei destinatari per gli ammortizzatori sociali saranno ampliati. Detraibilità parziale dell’Irap dall’Ires. Tremonti ha confermato l’intenzione del governo di permettere una parziale detraibilità dell’Irap dall’Ires. La misura sull’Iva di cassa sarà concordata in sede Ue. Lieve taglio acconti fiscali e misure anti-evasione. Gli acconti fiscali dovuti dalle imprese subiranno una lieve riduzione e verranno introdotte nuove misure di contrasto all’evasione fiscale. Sarà probabilmente prorogata anche la detassazione degli straordinari. Inoltre il governo si è impegnato inoltre a sbloccare i pagamenti della pubblica amministrazione. Il Segretario della CGIL Epifani ha anche chiesto di sospendere la detassazione degli straordinari: «in questa fase non serve ha spiegato serve invece la restituzione del fiscal drag, i lavoratori pagano mediamente 350 euro in più l’anno. Bisogna restituirli con la tredicesima». «Bisogna dare subito un segnale positivo». Ribatte il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, durante l’incontro a Palazzo Chigi sulle misure anti-crisi illustrate dal governo. «La gente è impaurita, ha aggiunto. E occorre dare soprattutto sostegno ai precari». Secondo Bonanni, «la classe dirigente deve dimostrare senso di responsabilità e di unità. Mai come in questa fase occorre coesione nazionale». Per il numero uno della Cisl però ora è necessario «conoscere le cifre dell’intervento»er superare la crisi economica «molto dipenderà dalla collaborazione di tutti». «È stato un incontro positivo però mancano le

cifre e mancano due-tre voci che riteniamo importanti e che ci aspettiamo vengano inserite». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi. Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso dell’incontro, esorta le parti sociali a fare delle proposte. «Sono pronto ad accettare i consigli di tutti», afferma il premier. «Fusse che fusse, la volta bona» Andrea Delindati Cremona * politica

Alla fine trionfa sempre chi vive di ipocrisie Egregio direttore, quanta ipocrisia. Lo status quo costringe la maggior parte delle persone a scegliere dove stare e con chi stare. Tutti tirano l’acqua al proprio mulino… La popolazione è come se fosse divisa in Guelfi e Ghibellini e guai se osi a non farne parte.. ti additano subito come anartico, disfattista, rivoluzionario… Questo succede in politica, sul lavoro in famiglia, con gli amici ecc. Se non fai parte di uno schieramento sei considerato nulla. L’ipocrisia la ritengo la piaga del secolo dove solo i millantatori hanno successo e credibilità. Prendasi per esempio i politici.. loro si scannano per avere il potere, per avere una poltrona in più. Fanno promesse pur sapendo che non le potranno mantenere in quanto legati a lobby e caste.Intanto il prezzo della loro ipocrisia e incapacità di produrre bene comune viene pagato dal paese in termini di: povertà, non pari opportunità. dando spazio solo ai furbi... Di esempi ne potrei fare tantissimi... oggi si parla tanto della Gelmini.. del suo grembiulino... del maestro unico… su questo si mobilitano contro giovani, partiti, sindacati. La piazza si riempie. La maggioranza e la minoranza giocano su queste pochezze facendo finta di non sapere che il 90% delle scuole italiane non sono a norma (in meridione il problema non si pone in quanto là le scuole cadono addirittura) . Si parla di sicurezza sul lavoro quando si sa che molte aziende sono ancora strutturalmente deficitarie e questo alla faccia dei sindacati… che non sanno fare altro che indire convegni e creare business paventando sicurezze inesistenti. I politici parlano di povertà e di nuove povertà credendo che elargendo un bonus ai poveri basti a risolvere il problema… quando poi tutti sanno che i comuni, le province e le regioni sprecano denaro pubblico in consulenze inutili e in progetti che sempre hanno bisogno di finanziamenti pubblici. Nessuno fa progetti a costo zero. Tutti poi si lamentano dei tempi lunghissimi della giustizia italiana, mentre tutti sanno che questo è dato da una non volontà politica dei partiti per

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arrivare ad una giustizia efficiente ed efficace. Che dire poi dei politici stessi. I loro partiti si azzerano, si trasformano, arrivando addirittura a rinnegare i propri ideali fondanti, ma poi loro i politici di sempre li ritroviamo rigenerati e stare sempre a galla. Questo è un buon esempio istituzionale, è l'eredità che riceveranno le nuove generazioni: ipocrisia e nulla più. Gabriele Cervi Cremona * forza italia

Lettera a Iotta: «Noi non lavoriamo contro» Al Signor Coordinatore Provinciale di Forza Italia Cremona JOTTA Ing. Mino e, in c.c. alle e-mail di riferimento alle quali è stata inviata la precedente Egregio Ingegnere, abbiamo appreso dalla stampa quotidiana locale di quanto hai voluto esprimere e pur nella Libertà che ognuno ha, appare evidente "che qualcuno capisce prima e... qualcun altro dopo". Come con attenzione espresso al Sig. Coordinatore cittadino di Crema e a te inviata per l'informazione nei ruoli, il compito di coordinare, in democrazia, è sicuramente arduo e non è sufficiente la semplice "passione", ma richiede sempre doti altamente professionali e che poco si coniugano con il professionismo di certa politica. Riteniamo che dovevano essere ascoltate tutte le versioni, prima di posizionarsi, anche in considerazione che la realtà cremasca è da te poco vissuta e in ragione che non siamo stati noi cinque+già altri amici a piagnucolare presso un autorevole Direttore Responsabile di un importante quotidiano provinciale!. Ringraziamo per l'opportunità che vuoi offrirci per confermarti che noi non lavoriamo mai contro, ma sempre a favore del nostro ex Partito di Forza Italia, naturalmente indipendentemente dalla nostra consistenza. Quantificazione che tu e tanto meno i tuoi compagni cremaschi non potete permettervi di usare per addossare responsabilità che sono vostre e comunque ascrivibili solo all'attuale dirigenza, ai suoi comportamenti e spesso alla sua scarsa dimestichezza con la necessaria visione politica cremasca e di riflesso provinciale. Siamo certi che il lavoro sin qui fatto produrrà, nello sforzo comune di tutti, buone cose per il futuro del PdL, fermo restando la realtà di quelle dichiarazioni da te espresse proprio nei giorni scorsi e che hanno fissato la necessità di condividere le posizioni per le opere, tutti sempre e insieme. Lo sforzo unitario di tutte le nostre capaci componenti trasmetterà il messaggio positivo che serve per chiedere agli elettori la fiducia del loro voto; la "passione" a volte offusca la lucidità delle scelte, aprendo la strada agli inganni della mente. Ricevi per l'occasione l'espressione dei migliori distinti saluti. Fulvio Lorenzetti Chironi Opimio Longo Stefania Fortini Marcello

Per dire la vostra, scrivete a redazione@ilpiccologiornale.it Siate contenuti in 20, al massimo 30 righe. Le lettere più lunghe verranno tagliate. Le lettere senza nome, indirizzo e numero telefonico verranno cestinate. Le lettere giunte il giovedì potrebbero essere pubblicate non il giorno dopo, bensì la settimana successiva.


Libere Opinioni

Venerdì 28 Novembre 2008

Questa pagina è aperta a tutti coloro che - rappresentando un'associazione di cittadini di varia natura ed estrazione - vogliano dire la loro in totale autonomia, nel rispetto della legge e della civile convivenza. Per questo "Libere Opinioni" non necessariamente rappresenta la linea editoriale de Il Piccolo Giornale.

Robin Hood di Maurizio Guerrini segretario Rifondazione Comunista

Verso le politiche alle nostre condizioni Fra pochi mesi gli elettori di quasi i due terzi delle province e di circa quattromila comuni italiani si recheranno al voto per una prova elettorale di primaria importanza. La dimensione della consultazione è tale da farle assumere un rilievo nazionale e una caratterizzazione spiccatamente politica, anche in ragione delle numerose province coinvolte. E’ evidente che dopo il clamoroso insuccesso delle politiche del 13 aprile di questo anno Rifondazione Comunista ha l’assoluta necessità ottenere un buon risultato, marcando la sua presenza come forza politica della sinistra. Và da sé che nei comuni dove è possibile la presentazione della lista di partito, e in generale nei comuni sopra i 15000 abitanti e nelle province, Rifondazione presenterà il suo simbolo. La scelta di dare vita a liste civiche può essere giustificata nei piccoli comuni, ma è illogica e sbagliata politicamente negli altri casi. La questione più delicata riguarda però il sistema delle alleanze. Questo nodo non è affrontabile senza ricostruire con realismo la situazione in cui versano oggi gli enti locali. Infatti mentre la crisi economica in atto minaccia direttamente il reddito reale dei cittadini più deboli e quindi è necessaria una maggior azione ridistributiva di province e comuni, la funzione di questi enti è stravolta da una condizione finanziaria sempre più insostenibi-

le. Ne discende che le coalizioni che si presenteranno alle elezioni amministrative di primavera dovranno puntare a rilanciare la funzione sociale delle amministrazioni locali. Ciò significa in primo luogo che dovranno considerare fondamentale la difesa dei servizi pubblici, il contenimento di tasse, tariffe e rette. Non solo, ma dovranno concentrare le risorse disponibili prevalentemente sul potenziamento del sistema di welfare locale e sul sostegno al reddito, attraverso gli strumenti loro consentiti. Pertanto la costruzione di alleanze per le prossime amministrative non può prescindere da queste discriminanti, ma qui si apre un problema di prima grandezza relativamente agli attuali orientamenti del Partito Democratico. Tali indirizzi si sostanziano, in primo luogo, al sostegno in molte realtà alla privatizzazione delle funzioni pubbliche e in casi meno frequenti alla riduzione dell’offerta dei servizi sociali. Altro elemento di valutazione è la questione di come viene inteso il problema sicurezza e per ultimo il tentativo di allargare al centro o anche a destra ( vedi Udc) l’ipotesi delle alleanze. Oltre a ciò Rifondazione ha anche il non facile compito di ricostruire relazioni e alleanze anche a sinistra con movimenti e realtà sociali tenendo la barra sui contenuti e praticando una politica delle alleanze. Da qui si deve ripartire.

crisi finanziaria, ripartiamo dall'acqua

www.aclicremona.it

Stiamo assistendo in queste settimane a una crisi finanziaria ed economica (forse) senza precedenti: i giudizi e le riflessioni in merito seguono l'altalenante andamento delle borse mondiali, passando da un catastrofismo senza speranze ad un ottimismo incauto sugli sviluppi di una crisi che sembra essere appena agli inizi. Non mancano gli approfondimenti in merito, le diverse interpretazioni e le ipotesi di soluzioni: quello che pare mancare è invece una reale volontà politica, a livello globale, di mettere in discussione un sistema che mostra le sue falle, dalle conseguenze imprevedibili, e trovare un'alternativa condivisa ed efficace. Gli unici tentativi di risposte avanzate appaiono poco più che toppe temporanee e deboli, d'altro canto manca anche una reale presa di coscienza da parte della società civile del particolare momento storico che sta attraversando. Come tenere insieme questi due aspetti, il tentativo non più rinviabile di ideazione di un nuovo sistema economico mondiale e la partecipazione consapevole e condivisa di tutti alla sua realizzazione? Questo è possibile se proviamo a ripartire dall'acqua. L'offensiva della privatizzazione dell'acqua è il caso esemplare della deriva del sistema economico dominante: il caso di un diritto che viene trasformato in merce per trarne profitto. Lo scollamento tra finanza e realtà viene qui portato alle estreme conseguenze, il legame tra la stessa economia e la sua funzione umana e sociale scisso in modo

definitivo, con conseguenze inimmaginabili non solo sul piano strettamente economico, ma soprattutto sul piano umano, della coscienza di sé. I movimenti che si impegnano, a livello locale e mondiale, per la riaffermazione dell'acqua come diritto fondamentale umano offrono quindi essi stessi una risposta all'attuale crisi finanziaria ed economica: innanzitutto perché pongono come base delle proprie lotte il principio in base al quale esistono diritti e beni che appartengono a tutti e dei quali a nessuno è concesso di appropriarsi per trarne profitto. In questo modo viene riaffermato il primato della persona e della comunità sopra l'economia, gli uomini e i popoli come soggetti e non come oggetti delle attività economiche: è la stessa Dottrina Sociale della Chiesa a ricordarcelo quando cerca di coniugare morale ed economia (cap. 7, 334). Un primato, questo, che capovolge i punti di vista ed azione dell'attuale sistema economico-finanziario, anteponendo il bene comune al profitto, la solidarietà alla competizione. Ripartire dall'acqua vuol dire ripartire da noi, dalle nostre famiglie, dalle nostre comunità. Se saremo in grado di coltivare, a partire dall'acqua, una nuova solidarietà tra famiglie, comunità e territori, se saremo capaci di riaffermare il primato della vita di fronte al profitto e al consumo a tutti i costi, allora potremo davvero cogliere questa crisi come un'opportunità. Alberto Fusar Poli

E' il momento di fare spazio ai più giovani Ogni volta che ci si avvicina ad una scadenza elettorale, la politica spolvera i tormentoni, le frasi ad effetto che spesso non trovano risposta nei fatti. Chi non ha mai detto, sentito o pensato le seguenti parole: "largo ai giovani", oppure "in politica servono facce nuove", o ancora, "si vedono sempre i soliti, attaccati alle poltrone da decenni". A noi piace far parlare i fatti: in Parlamento il gruppo Lega Nord è quello con l'età media più bassa. E non è certamente un caso se sempre più giovani votano Lega, sempre più ragazzi si avvicinano al Movimento Giovani Padani per dare il loro contributo attivo. La forza della Lega si spiega anche per il fatto che in questi anni è stata in grado di "allevare" una classe dirigente giovane, ben affiancata dalle figure storiche del Movimento. Sia a livello nazionale che a livello locale, le energie dei giovani non vengono usate soltanto per i lavori

di fatica, che ad ogni modo i giovani sono ben felici di svolgere, prendendo come un divertimento il fare gazebi, attaccare i manifesti in occasione delle elezioni, e altri compiti che, se svolti in gruppo e con un grande affiatamento, sembrano uno svago. Oltre a ciò la Lega offre ai giovani lo spazio per essere attori protagonisti nella propria società, ed è questo che spinge le ragazze ed i ragazzi verso la Lega Nord. E si attiva un meccanismo per cui più un giovane è coinvolto, e più è invogliato, più responsabilità gli si offre, e più il giovane si impegna. Questo è il segreto di un ricambio generazionale vero e utile, e la Lega lo dimostra coi fatti, mentre gli altri partiti stanno a guardare e promettono cambiamenti a parole. Per Cremona noi ci siamo, è ora di passare dalle parole ai fatti! Giacomo Zaffanella Consigliere Comunale

Cosa ci chiede il dolore per Eluana? La dolorosa vicenda di Eluana Englaro ha dato occasione ad un dibattito filosofico sulla libertà. Da un lato quelli che dicono: il corpo è mio e lo gestisco io, e io solo ho il diritto di decidere sulla mia vita e sulla mia morte. Dall’altro lato stanno quelli che, invece, credono che la vita sia un bene indisponibile, cioè che sulla vita nessuno abbia il diritto di decidere neppure chi è il soggetto di quella vita stessa. Il dibattito è serio ed importante; tuttavia corre il rischio di farci perdere di vista i concreti problemi giuridici davanti ai quali il legislatore si trova e che è chiamato a risolvere. Sgombriamo il campo da un equivoco. Non è vero che la Convenzione di Oviedo riconosca al paziente il diritto di formulare un testamento biologico che il medico è chiamato semplicemente a eseguire. La Convenzione di Oviedo riconosce il diritto di formulare delle “raccomandazioni”, di cui il medico deve tenere conto ma non è obbligato a seguire in modo acritico. Come mai la Convenzione non attribuisce un valore assoluto alla dichiarazione di volontà lasciata dal paziente? Come mai consente che si determini una stridente differenza fra gli effetti della dichiarazione di volontà del paziente cosciente e quelli della dichiarazione di volontà espressa in un momento precedente da un paziente in stato di incoscienza? La spiegazione sta nel fatto che esistono degli atti personalissimi che non sono assolutamente delegabili ad altri e nemmeno trasferibili con uguale forza in un documento destinato ad esplicare la sua efficacia in un tempo futuro. Quello della accetta-

zione o del rifiuto di una terapia salvavita è, per eccellenza, un atto personalissimo. Allora diamo valore solo alla volontà espressa nella situazione? Anche su questo punto è lecito avere dei dubbi. La volontà può essere piegata dal timore e dalla sofferenza. La volontà della persona non coincide con il suo stato d’animo momentaneo. Che fare dunque se non possiamo fidarci compiutamente né di una dichiarazione di volontà formulata fuori dalla concreta situazione esistenziale e neppure di una formulata dall’interno di quella situazione? Le dichiarazioni non sono prive di ogni efficacia. Esse sono rilevanti e chi ha la responsabilità della terapia deve tenerne conto. Egli dovrà però confrontarle con i principi dell’etica medica e con le disposizioni di legge, oltre che con la visione oggettiva del bene del paziente che gli riesce di determinare in scienza e coscienza. È, questa, la procedura che più ci consente di avvicinarci alla determinazione della vera volontà del paziente. A questo punto ci si potrebbe porre la domanda: perché mai allora la legge accetta come assoluta la decisione del paziente cosciente che si oppone ad una terapia, anche salvavita? Il motivo non è che la legge riconosca come valida quella manifestazione di volontà, ma semplicemente che non è possibile procedere alla terapia senza fare violenza al paziente, e questo non è comunque ammissibile. Il problema che sta davanti a noi è, prima di tutto, quello dell’accertamento della volontà e su questo si può aprire un dialogo.

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Bisogna salvare gli alberi della città I Verdi vogliono Cremona più verde, con molti alberi in città, dove si svolge la vita urbana soprattutto, nelle piazze e nelle strade di tutti i giorni. Vanno bene le piantumazioni al Parco Po
ma, tranne d'estate i cremonesi hanno bisogno di verde vicino. Soprattutto gli alberi vecchi e con una imponente chioma devono essere maggiormente rispettati, con una adeguata manutenzione, e soprattutto facendo tutto il possibile prima di sconsiderati abbattimenti: ultimamente ne abbiamo visti troppi, ed altri sono programmati o autorizzati in scioltezza. Ad esempio i progetti: stazione, viale trento trieste e piazza marconi devono rispettare i vecchi alberi esistenti e non fare tabula rasa come se non esistessero. Sono progetti che vanno rivisti per inserire le alberature esistenti come patrimonio della città . Piazza Cavour in diversi ci eravamo legati agli alberi per salvarli - ora Stradivari, insegna che senza alberi veri la qualità dell'aria scema e le polveri, il rumore, lo smog nocivi ci devastano di malattie.

Per tutti i popoli gli alberi sono sempre stati patrimonio naturale e spirituale della vita, perchè ora no? Guardiamo le nostre campagne come sono state ridotte negli ultimi 30 anni. E' vero progresso non rispettare la vita di chi ci da' la vita con l'ossigeno per respirare? Ci hanno promesso da tempi lontani boschi filtro per la Tamoil, per Arvedi, per l'inceneritore, per il depuratore, alcuni sono stati piantati con molto ritardo, altri non esistono neanche in seme. Così la nostra aria ci porterà ancora disagi e dolori. Perchè via Dante non prevede una pista ciclabile? E nemmeno via giordano e via massarotti? Addirittura mi hanno segnalato, e non ho potuto fermare, abbattimenti distruttivi all' Asl di via s.sebastiano. Viale Po è da completare dopo gli abbattimenti passati. Quando? Chiediamo ai cittadini di aiutarci a fare sentire la voce degli alberi, della vita naturale che ci dà ossigeno, contro il cemento sconsiderato ed invadente, cieco e stupido, come una motosega... Matteo Lodi

lo scatto finale In questi mesi di fine mandato il nostro Sindaco ce la sta mettendo veramente tutta per recuperare i quattro anni persi nel dolce far nulla e, con uno scatto degno del miglior Mennea, si sta prodigando in tali e tante opere di rinnovamento della città che a seguirle tutte ci si può perdere la testa; ma il suo operato, essendo il Professor Corada più avvezzo alla parola scritta che non al gesto atletico, come spesso accade a chi vuol strafare, sta causando più disagi e danni che bene. Ecco quindi che partendo dai lavori straordinari di rifacimento dell’intera viabilità urbana per arrivare alla sistemazione della più piccola aiuola di quartiere, è tutto un fiorire di situazioni paradossali. Cominciamo allora con cantieri di via Dante e di viale Trento e Trieste, emblematici della situazione in cui si è venuta a trovare Cremona in seguito a questo “fare ad ogni costo”. Della modifica alla viabilità delle due vie sopracitate, la Giunta Corada ne sta discutendo ormai da anni. Non prendendo quindi in considerazione l’ipotesi che non si siano resi conto del problema, immaginiamo abbiano valutato che un intervento così pensato, proprio perchè effettuato contemporaneamente su tutto il tratto di viabilità interessato, avrebbe portato sì disagio alla circolazione cittadina – stiamo parlando di due delle arterie cittadine più trafficate in assoluto -, ma in misura comunque minore che non se si fosse protratto per un tempo più lungo. Consci dunque del grande impatto che avrebbe comunque avuto sulla circolazione, proprio perché intervento in discussione da molti anni, immaginavamo avessero attivato tutti i mezzi a disposizione per alleviare la sofferenza della città nei mesi interessati dai lavori, ma così non è stato. Tralasciando di commentare la contemporaneità di quest’intervento con altri di minor impatto disseminati su tutto il territorio cittadino, ci chiediamo come sia possibile non abbiano previsto in anticipo una segnaletica chiara per informare tempestivamente gli automobilisti sui quei cambiamenti, che dalla

sera alla mattina, sono sorti stravolgendo completamente la viabilità in essere il giorno precedente. Ci chiediamo come, avendo avuto così tanto tempo a disposizione, abbiano potuto pensare che dei cartelli stradali con indicazioni scritte a pennarello potessero essere d’aiuto agli automobilisti. Ci chiediamo ancora come mai non abbiano pensato di utilizzare giornalmente i quotidiani cittadini per informare sugli interventi che di volta in volta avrebbero messo in opera. Continuiamo a domandarci che tipo di ragionamento abbiano seguito per arrivare a decidere di far entrare in funzione, contemporaneamente alla riapertura delle due vie sopra citate, la nuova ZTL allargata a praticamente tutto il centro cittadino. Non era forse meglio verificare sul campo e in via definitiva i vantaggi della nuova viabilità e in un secondo momento introdurre la ZTL che, lo ricordiamo, chiudendo al traffico gran parte di quella porzione di città compresa tra le vie Massarotti, Giordano, Tofane e viale Trento e Trieste, riverserà sulle poche vie lasciate libere tutto il traffico che prima si diluiva su gran parte del centro? Non si poteva forse attendere qualche mese al fine di verificare se il sistema dei parcheggi cittadini situati al di fuori della ZTL si fosse rilevato sufficiente e la viabilità adeguata alla nuova situazione? E che dire degli attraversamenti pedonali delle due vie incriminate lasciati orfani dei relativi semafori per più di un mese? Evidentemente Sindaco e Assessore non hanno mai attraversato via Dante e viale Trento e Trieste in orario di punta, oppure, pur avendo corso questo rischio, hanno valutato che anche se in modo disorganizzato e improvvisato, quei lavori andavano fatti, non per migliorare la città, ma per ricordare ai Cremonesi che Cremona ha ancora un Sindaco e una Giunta. La linea d’arrivo è però ancora lontana e i nostri ancora tante frecce da scagliare in vista del traguardo. Al prossimo scomposto scatto. Roberto Panvini An verso il Pdl


Speciale Economia

Torchio: «Abbiamo le basi per ripartire» di Giulia Sapelli

I primi duri contraccolpi della crisi che sta colpendo l’economia mondiale, si sentono purtroppo già nel nostro territorio. «E’ sotto gli occhi di tutti la difficoltà occupazionale evidenziata dalla Bosch, dalla Sister, dalla Faip e dalla Faital, solo per citare alcune aziende» spiega il presidente della Provincia Giuseppe Torchio. «Altre imprese sono in condizioni di pre-crisi». Qualche esempio? «I primi dati in nostro possesso sono eloquenti: il raffronto tra i dati al settembre 2008 con quelli al settembre 2007 dimostra come la crisi abbia già eroso - in modo anche rilevante - i risultati quantitativamente positivi realizzati nel 2007. Così, mentre al 31 ottobre 2007 erano stati comunicati 38.857 avviamenti al lavoro al 31 ottobre 2008 gli avviamenti sono scesi a 35.361 con un decremento di 3.496 unità pari al 9%. Al contrario, le comunicazioni relative alle cessazioni hanno cominciato ad aumentare - seppure in misura ancora modesta alla data del 31 ottobre - ma destinate ad ulteriori incrementi. Il quadro è più chiaramente evidenziato dal dato relativo ai saldi tra avviati e cessati nei due periodi presi in considerazione, saldi diminuiti di circa il 50%. Altri elementi da considerare sono i dati relativi alla Cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, il

Bisogna ripartire dalle nostre eccellenze, senza retrocedere

Il presidente della Provincia Giuseppe Torchio

cui ammontare di ore richieste è aumentato del 67% circa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tale scenario mostra anche come sino ad oggi il Pil abbia rappresentato nel Cremonese una anomala e positiva evoluzione rispetto alla flessione regionale». In che modo? «In particolare, negli ultimi 5 anni, in relazione anche agli indici di produttività, l’export della provincia di Cremona è aumentato del 77% contro un +33% regionale.

Certo non sono basi su cui adagiarsi, ma su cui costruire un percorso di rilancio complessivo del comparto primario e secondario. A testimoniare questa attenzione la firma di importanti e recenti atti, come l’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale siglato con il presidente Formigoni, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, che ridisegna lo sviluppo industriale, infrastrutturale, ambientale dei prossimi 15-20 anni ed il Patto per lo sviluppo».

Senza contare gli interventi fatti a sostegno del credito... «Insieme alla Camera di commercio abbiamo messo milioni di euro sull’innovazione per l credito alle imprese e ora per l’occupazione, pe rle famiglie e per la casa e le difficoltà del fine mese. Una rete istituzionale, sindacale, economica, sociale ed associazionistica di rappresentanza che ha fatto quadrato, investendo risorse finanziarie per interventi ed opere, alcune delle quali già partite, altre cantierate a breve, come il terminal ferroviario intermodale o lo sviluppo di poli produttivi, credendo fortemente nelle potenzialità del territorio». Dunque è possibile risollevarsi dalla cenere? «Dalla nostra tradizione, dal nostro sistema imprese e dalla food-valley di cui andiamo orgogliosi, bisogna partire per un percorso in salita, ma sul quale non retrocederemo, come alcune cassandre vorrebbero, perché il sud Lombardia non deve essere la discarica della Regione nè il capo linea sud lombardo. Lo abbiamo dimostrato e lo dimostreremo contro scelte verticistiche e governative che mantengono alticosti Paese in contro tendenza con quanto avviene in tutt’Europa o continuano a calare dall’alto iniziative, salvo poi parlare di federalismo e sussidiarietà, che rimangono così solo sulla carta

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Corada: «Serve investire nei lavori pubblici»

blema dell’occupazione: Cremona ha sempre avuto un tasso di disoccupazione bassissimo, del 3-4%. Purtroppo, invece, sta crescendo il numero di persone che fatica a trovare lavoro. Di qui ne deriva una contrazione dei consumi, e Il sindaco di Cremona Gian Carlo Corada quindi diminuiIl fatto che anche a Cremoscono le commesse per le na inizi a farsi sentire la crisi aziende». economica, non è un mistero Cosa si può fare per cerper nessuno. E’ lo stesso care di tamponare il problemondo istituzionale cremonema? se a rendersene conto, e a «Sicuramente servirebbe lanciare l’allarme. «Si tratta di prima di tutto un intervento a un tema che è e sarà domilivello statale, con la detassanante, anche nel prossimo zione di pensioni e stipendi. futuro» spiega il sindaco di Ma anche a livello locale si Cremona Gian Carlo Corapuò fare qualcosa. Per quanda. «Anche la nostra città rito ci riguarda, come Comune sente della crisi, anche se bistiamo dando un contributo sogna fare una piccola riflesenorme, attraverso l’investisione: essendo, la nostra, mento in lavori pubblici. Nel un’economia piuttosto stabi2008 abbiamo investito 40 le, basata su piccole e medie milioni di euro in questo setimprese consolidate, i picchi tore, e altrettanti ne investiresi avvertono meno, sia in pomo nel 2009». sitivo che in negativo. La coQual è la valenza di sa, in momenti come questi, un’azione di questo tipo? gioca a nostro vantaggio, per«Investire in lavori pubblici ché la crisi ci giunge attutita, permette da una parte di mianche se purtoppo i segnali di gliorare strutturalmente la citdisagio si fanno sentire anche tà, dall’altra in questo modo si qui». mette in circolo denaro che Quali sono questi segnaandrà alla gente, attraverso li? nuovi posti di lavoro. Se tutti, «Da una parte l’aumento a livello istituzionale, econodelle povertà reali, ma anche mico e privato, investissero in delle famiglie in difficoltà, che maniera analoga, si arriverebfaticano ad arrivare a fine mebe a mettere in circolo ingense. Cresce però anche il proti cifre sul territorio».


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Speciale Economia

Venerdì 28 Novembre 2008

La crisi economica si abbatte come una scure anche su Cremona, la quale però, rispetto al resto della Lombardia, ha ancora una marcia in più. Lo evidenzia anche il presidente della Camera di Commercio Giandomenico Auricchio, commentando i dati relativi al terzo trimestre del 2008. «Pur con tutte le cautele del

L'economia cremonese stenta, ma va meglio della media regionale

Bene il settore industriale, cala ma tiene il manifatturiero, arretramenti per l'artigianato

La Camera di Commercio di Cremona

caso, dovute alla consueta difficoltà di interpretazione dei dati relativi ai mesi estivi ed alla concomitanza della rilevazione trimestrale con l’esplosione della crisi finanziaria sui mercati internazionali, l’andamento del settore manifatturiero cremonese nel terzo trimestre 2008 è meno negativo di quanto registrato in ambito regionale confer-

mando i dati della produzione del secondo trimestre 2008. L’indagine congiunturale di Unioncamere Lombardia, condotta per quanto riguarda il settore industria in collaborazione con l’Associazione industriali, e, per quanto riguarda il settore dell’artigianato, con Confartigianato e Cna, si svolge ogni trimestre su due campioni distinti di

aziende del comparto manifatturiero e ha registrato peggioramenti, a livello regionale, nei principali aggregati - produzione, fatturato e ordinativirispetto ai dati, già negativi, del trimestre precedente. L’andamento regionale costituisce un benchmark (parametro di riferimento) che rende più soddisfacente la situazione cremonese che di per sé non presenta invece dati particolarmente positivi». Qual’è la situazione sotto il Torrazzo? «A livello congiunturale, la produzione destagionalizzata del settore manifatturiero cremonese resta praticamente sugli stessi livelli del trimestre precedente e segna solo un leggerissimo segno positivo (+0,1%) che consente comunque di proseguire il risultato dei 21 trimestri positivi consecutivi. Gli ordini sono in calo (-0,8%), trascinati negativamente dalla crisi della domanda interna, mentre il fatturato in termini reali resta leggermente positivo, anche grazie al sensibile raffreddamento dell’inflazione registrato nel trimestre. Nei confronti del corrispondente trimestre del 2007, il livello produttivo delle imprese industriali cremonesi valutato a parità di giorni lavorativi, è ancora positivo (+0,7%) ma in consistente calo rispetto al +2% del secondo trimestre e

molto al di sotto del tasso medio degli ultimi anni». Parliamo della produzione industriale… «Negli ultimi anni la produzione industriale in provincia di Cremona ha registrato ottime performance, e presenta valori congiunturali ben al di sopra non solo del dato nazionale, ma anche della media regionale e della zona Euro. Inoltre si può apprezzare il fatto appena citato che il dato cremonese è l’unico a tenere, almeno per il momento, al contrario delle altre economie di riferimento. L’attuale indice

fra tutte le province lombarde. Qual è invece l’andamento dell’artigianato? «Per il settore artigiano si registrano importanti arretramenti produttivi, peraltro condivisi a livello regionale, sia del dato congiunturale (-0,8%) che tendenziale (-3,8%), i quali confermano la tendenza al progressivo calo già evidenziata negli ultimi trimestri. Pur mostrando andamenti congiunturali peggiori rispetto ai tre mesi precedenti praticamente per tutte le principali variabili in esame, i valori

Giandomenico Auricchio, presidente della Camera di Commercio

destagionalizzato della produzione industriale si colloca a quota 117,6 contro il 104,7 medio lombardo e si conferma il dato nettamente più alto

assoluti si mantengono compresi tra 0 e 1, attestando la resistenza del manifatturiero cremonese nei confronti del generale pesante arretramen-

to. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, i dati cremonesi confermano i risultati congiunturali. La produzione, pur rallentando bruscamente rispetto al dato della rilevazione precedente, rimane positiva - 0,7% - e costituisce ancora una volta il miglior risultato tra le province lombarde. La domanda invece ha un’inversione di tendenza che ribalta il +2% del secondo trimestre nell’attuale -0,4%, con un ripiegamento sia nel mercato interno che in quello estero, mentre il fatturato reale conferma la diminuzione già registrata nella precedente rilevazione». Un ruolo fondamentale lo hanno le transazioni estere.. «Tale settore è molto importante, soprattutto in presenza dell’attuale debole dinamica interna dei consumi. I dati del secondo trimestre 2008 sul commercio estero segnano una buona ripresa delle esportazioni cremonesi che ritornano sui livelli record registrati nel periodo a cavallo tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007. Il valore complessivo dei beni indirizzati oltre confine dal settore manifatturiero sfiora infatti gli 800 milioni di euro, riportando nella zona positiva la variazione tendenziale che segnava valori negativi già da tre trimestri».


Speciale Economia

«Per una ripresa servono interventi a livello europeo» Il mondo industriale risente, come del resto tutto il comparto economico nazionale e locale, della pesante crisi. «Il contagio della finanza all’economia reale è avvenuto» dichiara il presidente dell’Associazione Industriali di Cremona, Mario Buzzella. «Il crollo della fiducia, i timori diffusi hanno causato un vuoto nella domanda: nell’incertezza della situazione generale imprese e famiglie rinviano le decisioni di spesa. La crisi in cui si trova l’economia globale è sicuramente frutto del crollo delle borse e del fallimento di importanti istituti di credito, ma le cause della crisi sono più profonde e si devono ricondurre a una serie di dinamiche in atto da tempo sui mercati internazionali. La crisi è frutto di quattro elementi concomitanti: aumento del prezzo delle materie prime, perdita del potere d’acquisto da parte dei consumatori, scoppio della bolla immobiliare, euro troppo forte. L’aumento dell’inflazione ha portato negli anni alla diminuzione delle vendite al dettaglio, mentre la contrazione dei volumi di vendita dal 2005 in poi ha portato al crollo del mercato immobiliare in Europa e negli Usa. A questo si deve aggiungere la dinamica sfavorevole del tasso di cambio dell’Euro, il forte arretramento dell’attivi-

tà industriale (già in corso dal 2007) e la flessione dei consumi. Anche la nostra provincia accusa la frenata. Le aziende lamentano una riduzione degli ordini e delle attività. Crediamo che il vero periodo di difficoltà inizierà e continuerà nel prossimo anno per vedere probabilmente una inversione solo dopo la pausa estiva. Dal punto di vista del credito, in seguito ad una indagine fatta sulle nostre aziende associate, il

rialzo dei tassi ed un aumento delle commissioni. Non abbiamo al momento notato particolari riduzioni delle linee di credito o richieste di garanzie». Quali misure ha avviato in proposito l’Associazione Industriali di Cremona? «Al momento la nostra associazione ha avviato le seguenti iniziative: indagine sulle modifiche intervenute negli ultimi tempi nel rapporto imprese/banche, riunione

Mario Buzzella, Presidente dell'Associazione Industriali di Cremona

dato principale che emerge e che le banche hanno avviato un cambiamento nelle proprie strategie. Verso le imprese le prime reazioni riguardano, in alcuni casi, un

con gli imprenditori per suggerire il comportamento da tenere nei rapporti con le banche in questo periodo di crisi creditizia, verifica della possibilità di concordare con

gli istituti di credito plafond a tassi agevolati, tavolo con gli enti locali e le altre associazioni per concordare come utilizzare gli stanziamenti resi disponibili dai medesimi enti, rafforzamento del già consolidato rapporto con il Confidi Lombardia (nato dalla fusione dei Confidi confindustriali di 7 province lombarde - Bg, Bs, Cr, Co, Lc, Pv, So - a cui si aggiungerà quello di Varese dal prossimo primo gennaio)». Su quali peculiarità si può ancora puntare per restare sul mercato? Quali sono le prospettive per il futuro? «Nonostante la situazione sia preoccupante, si possono intravedere alcuni elementi positivi che, se sfruttati in maniera tempestiva, potrebbero rappresentare le premesse per la ripresa dell’economia: i prezzi delle materie prime cominciano a scendere, l’inflazione è in calo, il cambio euro/dollaro diventa più vantaggioso, i tassi di interesse iniziano a scendere. Ci sono dunque dei timidi spiragli di ripresa che devono essere sfruttati adeguatamente, attraverso una reazione coordinata dei governi europei e un’azione rapida della Bce». Quali misure devono essere adottate per arginare la crisi? «In Italia bisogna fare at-

Venerdì 28 Novembre 2008

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Emma Marcegaglia, presidente nazionale di Confindustria

tenzione ai conti pubblici, ma allo stesso tempo per uscire dalla crisi bisogna anche agire reperendo risorse dal taglio della spesa improduttiva che è ancora troppa alta. Le risorse recuperate dai tagli, ha proseguito, dovrebbero secondo Confindustria essere stanziati su alcune misure essenziali: il potenziamento degli ammortizzatori sociali, il taglio ulteriore dell'Irap. Nel

detassazione degli utili reinvestiti e nuovi apporti di capitale, rivalutazione degli immobili strumentali, abolizione del tetto di compensazione tributi, Confidi e Fondo garanzia Pmi 650 milioni». Presidente un suo commento alla posizione della Cgil? «Come ha detto il nostro presidente Marcegaglia , siamo davanti a un momento

Buzzella: «Bisogna sfruttare il calo dei prezzi delle materie prime» dettaglio, Confindustria ha indicato una serie di misure puntuali che potrebbero aiutare il nostro Paese ad uscire dalla crisi il più rapidamente possibile: innalzamento dal 30 al 40% del tetto di indeducibilità, immediato sblocco dei 16 miliardi destinati ad investimenti pubblici, patrimonializzazione imprese attraverso un fondo garanzia,

difficile - e per questo è importante che le varie voci del Paese, maggioranza e opposizione, banche, imprese e sindacati, cerchino di avere la capacità di unirsi per fare le cose che aiutano le imprese e le famiglie a uscire dalla crisi. Atteggiamenti di opposizione, polemiche e proteste non servono in un momento come questo».


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Speciale Economia

Venerdì 28 Novembre 2008

Ad intervenire sul tema della crisi sono anche direttore e presidente della Cna, Bruno Cavagnoli e Giuseppe Ghisani, che fanno il punto sulla situazione, e soprattutto spiegano come far fronte alle conseguenze, tra cui la minore disponibilità delle banche a concedere il credito. «In passato molti pensavano che i Confidi fossero uno strumento di serie b, oggi sono portati in palmo di mano» spiegano. «Essi possono prestare all'impresa garanzie idonee e io ritengo siano il vero strumento utile per difendersi dalle rigidità delle banche. Per favorire l'operatività dei confidi sarebbe inoltre augurabile, un'attenuazione degli eccessi di automatismo imposti da Basilea 2: finanziare oggi i confidi non è demagogico: è un modo efficace di fare politica economica».

Cna: «Servono misure incisive da parte di chi governa»

smettere di produrre, a licenziare i dipendenti e quindi a un ulteriore calo dei consumi».
 La situazione è cosi drammatica?
 «Le nostre imprese, che sono piccolissime, piccole e medie, stanno soffrendo per questa traslazione della crisi dalla finanza all'economia. La possibilità di ottenere dei prestiti è diminuita, gli incentivi all'investimento sono ormai scarsi e

Giuseppe Ghisani, Presidente della CNA

Qual è la situazione attuale? «La crisi finanziaria, hanno sostenuto in queste settimane tutti gli analisti, lascerà presto le Borse mondiali per trasferirsi sull'economia reale. Quella fatta di gente che lavora consuma e che produce. Il rischio che si corre è che, se la crisi dovesse passare senza ostacoli dalla finanza all'economia reale, si assista a una catena che potrebbe portare le imprese a

alcune banche stanno chiedendo indietro i prestiti concessi». 
 Qual è quindi la vostra proposta per superare questa fase?
 «Chiediamo due cose innanzitutto: alle banche di avere fiducia nella tenuta del sistema economico delle piccole imprese che sono un tessuto importante della nostra economia, e al Governo di creare un fondo nazionale di garanzia ri-

volto a Confidi (un consorzio nazionale che garantisce per i prestiti chiesti dalle aziende, ndr). D'altronde, non ci sono altre soluzioni disponibili: la crisi di liquidità che sta colpendo le banche è sempre più acuta e anzi in questo momento ha toccato il suo massimo, di conseguenza è sempre più difficile per le aziende italiane l'accesso al credito. Gli istituti bancari dovrebbero comunque mettere a disposizione delle piccole e medie imprese un plafond di risorse, come ha recentemente concretizzato Unicredit attraverso il lancio del progetto”Impresa Italia”, per evitare la tempesta economica che ci si profila davanti. Intendiamoci, le banche devono fare ciò non in solitudine ma con noi e soprattutto con il Governo.
Che però ora è stato impegnato a salvare le banche che non le imprese o aiutare le famiglie...
 Lo Stato deve intervenire al più presto con segnali forti e misure incisive: penso in particolare a misure che incentivino la domanda, oltre alle garanzie per l'accesso al credito.
 Serve una revisione delle modalità di pagamento dell'Iva, che deve essere versata a pagamento ottenuto e non a fattura emessa; la riforma degli studi di settore e soprattutto interventi sui termini di pagamento: oggi in Italia ci sono clienti che pagano anche a 360 giorni. Questo significa morte certa per tutti».

Bonini: «Servono interventi di tipo fiscale»

Antonio Bonini, segretario di Confartigianato

A dare una voce di stabilità, almeno momentanea, è l'albo delle imprese artigiane, in cui «le imprese iscritte sono all'incirca le stesse che a inizio anno, 10.300» spiega il segretario di Confartigianato Cremona, Antonio Bonini. «Un fenomeno rilevante è quello degli immigrati che nella nostra provincia diventano imprenditori artigianali. Questo dimostra che essa è aperta ad accogliere chi la sceglie per costruirsci una professione. Le imprese immigrate sono circa il 10% del totale. Si tratta di un fenomeno positivo, ma che nasconde alcune caratteristiche». Di che tipo? «Per molti iscriversi all'albo delle imprese artigiane è un modo per lavorare alle dipendenze di qualcuno senza gli oneri che ciò comporta. Fortunatamente però non mancano le verifiche da parte della commissione provinciale». L'impresa artigiana cremonese come regge la crisi?

«Se da una parte c'è grande voglia di fare impresa, dall'altra gli imprenditori sono preoccupati. Negli ultimi tempi si sta assistendo ad una forte evoluzione in negativo, che riguarda un po' tutti i settori economici, ma soprattutto quello della subfornitura, ossia quelle imprese che lavorano per la grande industria. Si denota infatti un calo delle commesse e degli ordini, e questo fa si che già diverse imprese abiano dovuto ricorrere alla mobilità dei lavoratori e agli ammortizzatori sociali». Che clima si respira oggi nel mondo imprenditoriale? «Un'indagine della nostra federazione, fatta a livello regionale, ha evidenziato che circa il 60% degli imprenditori intervistati ha dichiarato che secondo loro la situazione peggiorerà. Questo mette in risalto il fatto che siamo solo all'inizio della crisi economica e finanziaria. I segnali sono negativi, e c'è il timore sempre più concreto di avere difficoltà nell'accesso al credito». Quali misure prendere, dunque? «Servono interventi a sostegno dell'economia reale. A questo proposito apprezziamo gli interventi posti in essere da Provincia e Camera di Commercio di Cremona per sostenere i consorzi fidi. Servono però anche misure a livello nazionale, di carattere fiscale. Come il poter versare l'Iva al pagamento delle fatture, la tutela per le imprese soggette a studi di settore, le agevolazioni sull'Irpef». Intanto la ripresa appare lontana... «Sicuramente il 2009 sarà un anno difficile. Però ci sono aspetti positivi che non vanno trascurati, come il calo dei costi di carburanti e materie prime, che potrebberò favorire, nel tempo, il rilancio delle imprese».


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LUOGHI DEGLI INTERVENTI

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L' Archivio di Stato

L'

di Enrico Platè

Archivio di Stato si trova in via Antica porta Tintoria, via così rinominata nel 1930: sin dal XVI secolo la via era conosciuta come contrada Cantaranae. L’attuale sede dell’istituzione statale si è avuta nel 1979. L’edificio che lo ospita, prima di essere adibito ad Archivio di Stato, era già collegio dell’Istituto Carità Manini, collegio che fu fondato da don Ferdinando Manini negli anni ’40 del XIX. Da allora, la struttura ha subito diversi rifacimenti: il più significativo avvenne nel 1905, quando venne edificato un nuovo complesso per il ricovero degli orfani. L’istituzione Archivio di Stato, invece, ha poco più di 50 anni: venne istituita con decreto ministeriale il 21 novembre 1955, ma i primi nuclei documentari (fondi) furono riuniti solo fra il 1958 e il 1960. La prima sede consona

uffici governativi del periodo napoleonico e del sec. XIX» [Guida generale degli archivi di Stato italiani]. E’ impossibile fornire in un articolo informazioni più dettagliate sul patrimonio documentario dell’Archivio di Stato. Per sapere cosa è conservato nell’archivio si consulti la Guida generale degli archivi di Stato edita nel 1981 dal Ministero dei beni culturali, vol 1. p. 991. La Guida è disponibile anche online http://www.maas.ccr.it/h3/ h3.exe/aguida/findex. Per conoscere invece, il patrimonio depositato presso gli Archivi di Stato italiani si veda il Sistema Informativo degli Archivi di Stato http:// www.archivi-sias.it/. Per accedere a descrizioni archivistiche inerenti a documentazione conservata fuori dagli archivi di Stato si veda il Sistema Informativo Unificato per le soprintendenze Archivistiche http://siusa.archivi. beniculturali.it/.

la parete desnuda - vivere la citta' tra storia e oggi INTERVISTA - ARTI VISIVE

Filippo Minelli

Un'opera realizzata nel deserto del Sahara

di Francesca Rizzardi e Silvia Scaravaggi

L'Archivio di Stato di Cremona

fu quella degli ex bagni pubblici di via Palestro, anche se, a partire dalla metà degli anni ’60 i 3400 metri lineari di scaffalature per il deposito dei pezzi archivistici risultano insufficienti. Venne prospettato un trasferimento a palazzo Soldi, di proprietà delle Provincia dal ’63, ipotesi che non si realizzò: il trasferimento si realizzò solo nel 1979 sotto la direzione della direttrice Maria Luisa Betri. Attualmente in Archivio di Stato vi sono circa nove chilometri di scaffalature: la mole documentaria presente e i periodici versamenti rendono necessario nuovi lavori di ampliamento. La documentazione conservata in via Antica porta Tintoria, «è particolarmente ricca per il periodo medievale e abbastanza consistente anche per i secoli della dominazione spagnola e austriaca, per la presenza dell’archivio del comune e dei vari fondi dell’ospedale di S. Maria della pietà, mentre gravi lacune si hanno soprattutto per gli PARTNER:

ARCHIVIO DI STATO DI CREMONA

L’archivio di Stato di Cremona è aperto da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 15.15 (il mercoledì fino alle 16.30). L’accesso e la consultazione dei documenti sono liberi (nel rispetto della vigente normativa). Per una storia dettagliata dell’istituzione si veda Fabrizio Loffi, Cremona. 50 anni all’Archivio di Stato tra battaglie e documenti, Cronaca di Cremona del 23-09-2006. Un consiglio di lettura: Linda Giuva, Stefano Vitali, Isabella Zanni Rosiello, Il potere degli archivi: usi del passato e difesa dei diritti nella società contemporanea, Milano, Mondadori, 2007. MAIN SPONSOR:

SPONSOR TECNICO:

Per informazioni: Comune di Cremona - Servizio Politiche Giovanili C/o Teatro Monteverdi - Via Dante 149 tel. 0372407785 - fax. 0372407320 attraversarte@comune.cremona.it

Filippo, tu, al contrario degli altri autori invitati a partecipare a Gemine Muse, non utilizzi uno pseudonimo, la tua scelta indica un allontanamento dalle linee della Street art o ha un altro significato? Non è ovviamente una presa di posizione netta contro un determinato tipo di produzione che comunque ha determinato il mio background, semplicemente da alcuni anni la mia produzione si è allontanato dal puro graffitismo, non scrivo più il mio nome, ma faccio interventi site specific, diversi e concettuali. Per quale ragione hai scelto, tra quelli messi a disposizione dalla sezione arti visive, come luogo del tuo intervento il muro di cinta dell’Archivio di Stato? Era quello che poteva legarsi meglio agli interventi che solitamente realizzo, con l’utilizzo dei giochi di parole, anche la sua fisionomia strutturale fatta di piccoli mattoni, oltre al significato storico del luogo, è una texture in perfetta armonia e nel contempo in opposizione con la scritta molto pulita e grafica. Ti potremmo definire un vero e proprio globe trotter, hai viaggiato portando la tua opera in tutto il mondo, ma avevi mai lavorato prima d’oggi a Cremona? Sì, mi è capitato, soprattutto nella fase out law anni ’90, di venire a Cremona a lavorare, conoscevo la città. Le tue opere spingono sempre alla riflessione, qual è il significato del tuo intervento qui a Cremona? Forget, questo il titolo della mia opera, è un controsenso sull’importanza della memo-

ria. La scritta “dimenticare” (in inglese “forget”) è stata realizzata in modo comprensibile quanto una pubblicità, come se fosse uno slogan. Il fatto però di applicarla rivoltata su se stessa al muro dell’Archivio di Stato ne ribalta anche il significato e il messaggio, oltre che l’estetica. Un po’ come se anche la parola “dimenticare” si ribellasse a se stessa, forzando ad una consapevolezza del collettivo, un obbligo a non dimenticare. Anche le scelte cromatiche e l’utilizzo di un carattere grafico e lineare si inseriscono e veicolano lo spettatore alla riflessione. Puoi spiegarci in che modo questi aspetti tecnici sono stati scelti per realizzare Forget? La scelta del cromatismo è dettato dalla volontà di integrare la scritta con i colori tipici della città, i grigi e gli ocra, per non denaturare il muro iniziale. I gradienti di colore sono un passaggio graduale a simboleggiare il passaggio del tempo ed i cambiamenti che

esso comporta. Che tipo d’interazione, secondo te, potrebbe instaurarsi tra il tuo intervento ed il contesto urbano? È il rapporto che spesso si crea in tutti gli altri miei interventi. I miei sono messaggi, frasi iconiche che spingono il fruitore a porsi degli interrogativi, in modo libero. Il mio è un messaggio preciso che lascia però spazio allo spettatore, come uno spot pubblicitario inserito in un contesto urbano. Forget è un esempio di come l’idea originaria del graffito, dell’uso della scrittura e della pittura su un muro, si sia trasformata. Fai emergere il passaggio dal writing a nuove forme d’espressione, la tua proposta ha la qualità dell’installazione site specific e l’intensità dell’opera concettuale. Come sei riuscito a conciliare questi due

Un'opera realizzata a Brescia

aspetti per Gemine Muse? L’aspetto site specific era connaturato agli obbiettivi di Gemine Muse e coincide, con gli aspetti concettuali, con la tipologia di interventi che da anni realizzo. Per me è stato naturale produrre un intervento legato alla natura del luogo e alla sua destinazione storica. Ti ringraziamo per la tua grande disponibilità, un’ultima domanda a dove e quando il prossimo appuntamento con Filippo Minelli? Difficile dirlo con certezza, ma potrebbe essere la Cina.

L'OPERA DI MINELLI E' VISITABILE SUL MURO DELL'ARCHIVIO DI STATO DI CREMONA (LARGO PAOLO SARPI) SUL PROSSIMO NUMERO APPROFONDIMENTI

Un'opera realizzata in Cambogia MEDIA PARTNER:

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luoghi degli interventi

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gemine muse

Venerdì 28 Novembre 2008

Il ponte

di Enrico Platè

Poveri Romeo di professione Stradino provinciale, nato di famiglia di contadini, 7 fratelli e 8 sorelle lui il quintogenito della classe 1891. All’età di 20 anni partecipò alla guerra di Tripoli nell’11 regimento Bersaglieri, si distinse in diversi combatimenti, e fu ferito due volte, e si meritò 2 medaglie congedantosi concorse ad un posto di stradino provinciale e gli fu affidato un tronco stradale con abitazione, e amante della pesca si recò al fiume Po in mia compagnia, e con la mia barca e le sue reti si pescava nei pressi del ponte di ferro a valle della Colonia Padana. Saranno state le 22 del giorno 30 Settembre 1914. E mentre

l’evento, scriveva :«Avuto riguardo all’enorme numero di operai che vennero impiegati, alle continue e pericolosissime manovre che si dovettero eseguire, è ammirevole poter dichiarare che nessuna delle tre sole disgrazie mortali accadute durante il corso dei lavori, può imputarsi a trascuratezza od a mancanza di mezzi adeguati, ma bensì sono soltanto da attribuirsi a cause accidentali». Resta vero, ieri come oggi, che «molti incidenti sul lavoro capitano anche per un comportamento colpevole degli interessati» [Presidente del Consiglio 20-03-2008] ed ancora più vero che «bisogna educare al rispetto del regole la classe operaia» [Presidente del Senato, 18-10-2008] ...è amaro scriverlo, ma imman-

INTERVISTA - FUMETTO

Eta

un ponte verso strane creature

GLI ARTISTI ARTI VISIVE

FILIPPO MINELLI

La verità è che cerco di assorbire tutto da tutFilippo Minelli, nato a Breti. Infine, non posso non citare però Sua Maescia il 16 febbraio 1983, stustà Malata Egon Schiele: non è un fumettista, Bene, Eta, se prometti che risponderai alle dia e conclude a pieni voti ma gli devo troppo del mio modo di disegnadomande senza scadere nel delirio più pul’Accademia di Brera, è un re. ro, direi che possiamo cominciare. La prima artista concettuale proveOltre a essere pazza, sei una persona cosa che mi viene in mente è: perché il niente da un graffiti-backempatica, espansiva e socievole, che ha ponte di Po? E perché il pesce siluro? ground, si è dedicato per contatti con diversi artisti italiani e fa un Hey, promettere di non delirare sarebbe una decina d’anni ad azioni uso di internet alquanto massiccio. Pareccessivamente disonesto, direi. Comundi comunicazione urbana. Il laci di questa cosa. que. Il ponte di Po perché probabilmente percorso nella graffiti-art Innanzitutto, “l’unica differenza tra me e i è uno degli elementi urbani di Cremona tradizionale inizia a metà pazzi è che io non sono pazza”. a cui davvero mi sento affezionata, degli anni ‘90 ma le produPrecisato ciò, mi piace molto collaborare inoltre mi è sempre piaciuto anche da zioni di graffiti non riuscirancon altri artisti quando si creano feeling e un punto di vista meramente estetino mai a soddisfare l’artista. stima. Quindi ne approfitto per fare pubblico. Con l’arrivo del 2000, cocità al nuovissimo fumetto di Alessandro I ponti hanno qualcosa di inspiegamincia a sperimentare azioBoni, Melting Pulp, che esce con la bile ai miei occhi ignoranti e innani di comunicazione urbana Free Books, a cui ha lavorato moltissimorati di tutto: sono delle besull’onda dei primi passi mo tempo e per il quale ho realizzato stiacce pesantissime che se della street-art internaziouna tavola di tributo. Quasi un anno fa, ne stanno in aria e sotto c’è nale del quale è un pioniere invece, grazie a Dialoghi Sonori del quest’acqua, pesantissima per l’Italia. La dimensione Centro Musica, ho avuto la possianche lei. Insomma, mitologia locale delle produzioni si bilità di trarre un fumetto dal racsotto casa!!! Il ponte appare soespande anche all’estero e conto Pontiac di Wu Ming 2. lo una volta nel mio fumetto l’artista si guadagna un poRiguardo Internet, invece, cerco (ehm, non riuscivo a metterlo sto di rilievo nel giovane star di sfruttarne l’aspetto più produtin ogni vignetta ...), ma credo system della street-art intivo. Nel sito Equilibriarte – libero che si riconosca comunque ternazionale. Il suo cammiportale delle arti visive sono membro l'ambientazione . A ogni modo, no personale lo porta procollaboratore da maggio, come seleil vero protagonista è naturalgressivamente a produzioni zionatrice di opere. Proprio grazie mente il pesce siluro: l’ho scelto inusuali e provocatorie, che a questo sito, per esempio, a un po’ perché ho una veneraziolo allontanano dall’estetica giugno ho partecipato con ne di ogni sorta per i pesci e puconvenzionale della graffiti una fotografia alla mostra re per le creature mastodontiart: non più una scritta o un collettiva Territori e Parache, come i dinosauri, quindi logo ripetuti serialmente, dossi - Destra e Sinistra, Lui era uno spettacolare connuma interventi contestualizinaugurata all’Auditorium di bio: è splendido! Inoltre, il suo zati al luogo in cui si trovaFavaro Veneto. Tramite un conruolo nell’immaginario padano mi no. tatto MySpace, invece, ho la possibisuggeriva un’interpretazione Tra il 2000 e il 2004 firma lità di pubblicare con la fanzine agrioserei dire antropologica: concon lo pseudonimo di Osvlado Galli e Giovanni Giovannetti, I mestieri di Po: navoaroli, renaioli, gentina Xenozine. centro l’attenzione estetica su “ANOTHERBRIXIA” un nucontadini, lavandaie, Milano, Effegie, 2005. Parlami un po' dell’Officina un personaggio così ingommero elevatissimo di perforcabilmente, nel nostro paese, acendevamo una sigaretta Sydrojé. Cos’è? brante, ma forse il fumetto è mances urbane con l’obietc’è chi dimentica la storia di abbiamo inteso un gran tuffo È il progetto in cui realizzo artsugli umani… Questi fragili tivo di sovvertire l’ordine Mircea Spiridon. in provenienza del ponte e poi works per i Sydrojé, un gruppo umani… visti da un'entità "altra". apparente della sua città Il ponte venne poi distrutto un grido nella notte e un corche conosco da una vita e per cui Difficile dire la propria su Crenatale, Brescia, e creare una il 13 luglio del 1944 da un po nero galegiando sull’acla mia stima è inesauribile. I lavori mona? seconda città parallela, invibombardamento aereo alleaqua in direzione della mia sono sempre a braccetto con il Da sempre, sento attorno a me sibile agli occhi più disatto e rimase impraticabile per barca, io presi i remi e vogai cantante, Stefano Scrima; cerco lamentarsi di questa città (piccotenti. Tutte le sue perforquattro anni. I collegamenti con gran lena in direzione di sempre di creare qualcosa che sia la, noiosa, passiva, etc…). Posmances sono state realizzacon la sponda piacentina fuquel fagotto, e giunto vicino Amo il mio basso l’incontro di entrambi i punti di vista. siamo fare un’interessante analisi te senza permessi e senza rono ristabiliti fra il 1946 (linea al mio compagno Romeo afOltre alle mie tradizionali copertine o su qualsiasi luogo, sì, lo faccio autorizzazioni amministratiferroviaria) e il 1948 (ponte ferrò quel’ogetto e con granlocandine, l' Officina Sydrojé è tutto quello che anche io, eppure non mi interessa così tanto. ve, tuttavia riscuotendo un stradale). de sforso lo issò nella barca, riguarda il gruppo, al di fuori della sfera prettaPersonalmente, ho 19 anni e credo di aver già grande successo fra gli abiIl ponte di Po esiste solo in io abbandonai i remi e corsi mente musicale. Per esempio, vi rientrerebbe avuto delle soddisfazioni e, malgrado tutto, il tanti della Città, lo dimostra relazione al fiume: «Il fiume a vedere che cos’era , accesi di certo un videoclip che, si spera, realizzereluogo era quasi sempre Cremona. Preferisco il costante interesse dei merappresenta insime ciò che un fiammifero e con grande mo in primavera. agire e basta, finché potrò farlo qui, finché avrò dia locali per ogni nuovo è più e meno mutato. Era lo meraviglia vidi una giovane ancora cose da fare. Dopo (ma anche duranintervento realizzato. spazio più selvatico e dunque donna ancora viva perchè nel te), lavorerò in altre realtà. Va tutto male, ma Minelli oggi accosta alle più feribile ma, pur nell’immislanciarsi giù dal ponte per anche tutto bene, per le pretese che potrei performances eclatanti la serimento, ha conservato la annegarsi le vesti che portaavere da una piccola provincia! pittura su tela e su supporti sua irriducidibilità: scorre». va gli fecero come un palone …Oh! E poi a Cremona c’è il pesce siluro! di suo interesse collezionati [Renato Rozzi] che gli permisero di stare a Chi sono i tuoi modelli ispiratori per quanto durante i numerosi viaggi. galla e così riguarda il mondo del fumetLe opere conservano l’istinfu salva da to? tività e la naturalezza delle morte sicu“Il genio non va copiato, va soliscrizioni urbane. Le superra, e quando tanto studiato”, diceva Andrea fici profumano di una poesia il mio amiPazienza, per cui… io faccio finconcettuale, a volte dai tratco la lasciò ta di non avere lui come riferiti infantili e astratti, a volte nella Barca mento costante. Poi Gipi, moltisvisivamente graffiante e questa donsimo, per tutto. Sergio Toppi, da d’impatto. Le sperimentana mi diede un punto di vista grafico, Baru mi zioni, ironiche e, allo stesso un morso ronza continuamente in testa per tempo introspettive, hanno Un'opera di Eta nella mano i suoi tempi perfetti, in qualche come denominatore comusinistra e modo anche il Professor Bad ne una comunicazione forte tentò di getProgetti per il futuro? Trip (e in generale il mondo une immediata che si continua tarsi ancora Attualmente ho in cantiere diversi progetti (e in derground) e pagherei sangue a reggere sull’impulso illen e l l ’ a c q u a Carla Bertinelli Spotti e Maria Teresa Mantovani, Cremona: momenti di mente ancora di più). Sto lavorando a una graper l’abilità di Alberto Breccia. gale rivendicato sfacciatama Romeo storia cittadina, Cremona, Turris, 1996 phic novel, La Troia Dei Suicidi, e a un’altra, Sai mente, senza più nasconla trattenne Quanto Ti Voglio Bene, come sceneggiatrice e dersi dietro uno pseudoniferma, e gli disse: perchè vuoi Di Danilo Montaldi si leggano, disegnatrice, su un soggetto di Stefano Scrimo. almeno, Autobiografia della legannegarti così giovane e belma. Ho appena iniziagera, Torino, Einuadi ,1961 e Mila? E ella tutta agitata disse to il triennio di Media litanti politici di base, Torino, Eicon un fil di voce: perchè voDesign alla NABA di naudi, 1971. Le notizie sul ponte ialtri uomini siete dei vigliacMilano, quindi ho la sono state tratte da Carla Bertichi». [Danilo Montaldi] frenesia di creare minelli Spotti e Maria Teresa MantoIl fiume scorre da sempre. il lioni di video. Altri provani, Cremona: momenti di storia ponte di Po, invece, fu ultigetti… Tutto, no?!! cittadina, Cremona, Turris, 1996. mato solo nel 1892. Alla ceSu Francesco Genala si veda LoUn pensiero che ti rimonia di inaugurazione era renzo Magiarini, Ritratti di Politici riassume. Cremonesi dell’Otto-Novecento, presente il soresinese FranEmpatizzo ancora Cremona, Cremonabooks, 2004. cesco Genala, allora Ministro troppo con questi L’ultima citazione è di Renato dei Lavori pubblici, che volle umani fragili, per esRozzi ed è tratta da Nato a, Crefortemente la costruzione sere del tutto misanmona, Cremonabooks, 2003. Su dell’infrastruttura. La Provintropa… “La storia di Mircea Spiridon” si cia – Corriere di Cremona il Per ora mi accontento veda: http://it.youtube.com/ 27 agosto 1892, celebrando tributo per Alessandro Boni, Melting Pulp Un'opera realizzata da Filippo Minelli a Benevento di ridere, sempre. watch?v=WhdDL9WTjbo . di David C. Fragale


gemine muse

GLI ARTISTI

ETA

Venerdì 28 Novembre 2008

In cuor mio, sono una partoriente generica. (Cerco la bellezza ovunque. E la trovo sempre.) Ho cominciato a muovermi nell’ambito dell’arte frequentando il Liceo Artistico Statale “Bruno Munari” di Cremona, dove ho scelto un indirizzo figurativo, e dal 2004 partecipando al Tavolo Fumetto di Attraversarte, pubblicando cose mie su alcuni minicomix. Nel 2006 ho tenuto un corso per il Centro Fumetto Andrea Pazienza di Cremona, dove successi-

vamente, nel gennaio 2007, insieme ad altri otto ragazzi provenienti dal tavolo di Attraversarte, ho fondato il gruppo artistico Toc, che pubblica la fanzine Toczine, composta principalmente da fumetto e illustrazione. Già un paio di volte ho tenuto con Toc uno stand all’interno della Self Area di Lucca Comics & Games, ottenendo così anche una recensione su Lo Spazio Bianco. A dicembre ho esposto sette tavole fumettistiche tratte dal racconto Pontiac

di Wu Ming 2 al Teatro Monteverdi di Cremona, in occasione di un reading dello scrittore. Le sette tavole sono poi sono state pubblicate sul sito ufficiale di Manituana del collettivo Wu Ming. In aprile e maggio ho esposto con Toc all’Antica Osteria Del Fico di Cremona all’interno della Rassegna Unplugged @ Fico di Dialoghi Sonori organizzata dal Centro Musica Il Cascinetto. Con quest'ultimo, insieme ad Attraversarte, a luglio ho collaborato con una

performance live del gruppo Toc per Immagini Sottosuono. A giugno ho partecipato con una fotografia alla mostra collettiva Territori e Paradossi - Destra e Sinistra, inaugurata all’Auditorium di Favaro Veneto e poi allestita anche in altre occasioni. Che altro dire? Ah, sì, ho realizzato una tavola-tributo pubblicata nella graphic novel Melting Pulp di Alessandro Boni, uscito a novembre con la Free Books. Sono iscritta al primo anno

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del corso di Media Design presso la NABA di Milano, e finalmente sto per coronare un altro mio sogno: imparare a suonare il basso! Facile che un giorno o l'altro muoia per del caffé andato di traverso mentre rido, di tutto. Potete trovarmi su: www.etadormesuipescivolanti.blogspot.com www.eta849.deviantart. com www.equilibriarte.org/eta www.myspace.org/etuz


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gemine muse

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2 DICEMBRE - INCONTRO NAZIONALE

ITALIA CREATIVA

GEMINE MUSE: dialoghi

tavola rotonda sul rapporto tra storia e arte contemporanea

C

remona si conferma uno dei punti di riferimento nazionali per il progetto Gemine Muse: il 2 dicembre 2008 presso il Teatro Monteverdi si svolgerà un incontro di coordinamento con la presenza dei giovani curatori provenienti da tutte le città italiane che aderiscono alla rassegna. Questo appuntamento, coordinato da una delle firme di spicco della critica italiana contemporanea - Giacinto Di Pietrantonio - rappresenta un importante momento di confronto e di progettazione per le iniziative di Gemine Muse previste per la primavera 2009. In relazione a questo incontro per gli "addetti ai lavori" è promossa una tavola rotonda, aperta alla cittadinanza, sul rapporto tra patrimonio storico - artistico e arte contemporanea che partirà proprio dall'esperienza cremonese di Gemine Muse. L'appuntamento è previsto alle ore 18 presso il Teatro Monteverdi in via Dante 149. Parteciperanno: Giacinto Di Pietrantonio (Direttore GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo) per un approfondimento sull’arte contemporanea Enrica Pagella (Direttrice Museo Civico d’Arte Antica di Torino a Palazzo Madama) come interlocutore sull’arte

antica e sulle sedi museali Francesco Pagliari (architetto e curatore) per un approfondimento sul rapporto tra contemporaneo e spazio urbano antico. Coordina Ledo Prato (Segretario Generale CIDAC Associazione Città d’Arte e Cultura). GIACINTO DI PIETRANTONIO Dal 1993 è Docente di Storia dell’Arte e di Teoria e Critica del Design presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Dal 2000 è Direttore della GAMeC. Nel 2003 fonda l’AMACI (Associazione Musei d’Arte Moderna e Contemporanea) che raccoglie ad oggi 24 musei di tutta la penisola. Dal 2008 è Consulente artistico di Miart. Ha ricoperto il ruolo di Redattore Capo prima e Vicedirettore poi per Flash Art Italia dal 1986 al 1992. Tra le molte mostre da lui curate, oltre a quelle per la GAMeC si ricordano quella dedicata agli artisti russi all’interno della rassegna Passaggi ad Oriente alla Biennale di Venezia del 1993, le edizioni di Fuori Uso (Pescara) e Over the Edges con Jan Hoet a Gent (Belgio). Co-curatore su invito di Michelangelo Pistoletto di Big

Social Game, Torino, 2002. Ha redatto e curato monografie di Enzo Cucchi, Jan Fabre, Ettore Spalletti. Ha collaborato con numerose istituzioni nazionali ed internazionali tra cui la Quadriennale di Roma, la Provincia di Milano, la Fondazione Kogart di Budapest e il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Luigi Pecci di Prato. ENRICA PAGELLA

d'Arte Antica di Palazzo Madama e il Borgo Medioevale. Ha pubblicato saggi e articoli dedicati all’arte medievale e alla storia del collezionismo e dei musei. Tra i lavori più recenti la cura della mostra Corti e Città. Arte del Quattrocento nelle Alpi occidentali (Torino 2006) e Progetti, usi e restauri tra XIX e XX secolo, nel volume Palazzo Madama a Torino. Da castello medioevale a museo della città (Torino 2006), entrambi legati al progetto di ristrutturazione e riapertura al pubblico di Palazzo Madama, concluso il 15 dicembre 2006.

I PROSSIMI ARTISTI SU IL PICCOLO: Laureata in Storia dell'Arte all'Università di Torino. Ha conseguito il dottorato di ricerca con una tesi dedicata ai problemi dell'oreficeria medievale in Piemonte, approfondendo successivamente temi di scultura romanica e gotica. Dalla fine degli anni Ottanta ha svolto gran parte della sua attività nell'ambito della cura e della gestione del patrimonio museale, curando mostre e cataloghi. Dal 1988 al 1998 ha diretto il Museo Civico d'Arte di Modena, di cui ha curato il riordino e la riapertura al pubblico. Attualmente dirige a Torino il Museo Civico

5/12 Vera Lazzarini (fumetto) Raffaele Ariano (scrittura) Filippo Minelli (arti visive) 12/12 Roberta Sacchi (fumetto) Andrea Strazzoni (scrittura) Raffaele Ariano (scrittura) Sezione musica

FRANCESCO PAGLIARI

GIOVANE CREATIVITÀ ITALIANA

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CON IL CONTRIBUTO DI:

Architetto e critico, si occupa di architettura ed arte contemporanea, del rapporto fra arti , architettura e spazi urbani, di temi museologici. Cura ed allestisce esposizioni d’arte contemporanea. In particolare, saggi e articoli sono apparsi in Domus, L’Arca, Abitare; suoi interventi sono pubblicati con regolarità nella rivista internazionale d’architettura The Plan.

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19/12 Patrizia Sacchi (fumetto) Sezione performance 26/12 Alice Seghetti (fumetto) Sezione musica Sezione performance

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ARCHIVIO DI STATO DI CREMONA

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Speciale Economia

«Più parcheggi corona e zone pedonali in centro» Il commercio risente della crisi economica come tutti gli altri settori. E ancora più in una città come Cremona, dove si sta vivendo una situazione particolare a livello viabilistico. «Attualmente la nostra città, in linea con il resto d'italia, dal punto di vista comerciale vive una fase di stallo e recessione» spiega il presidente delle Botteghe del Centro, Paolo Mantovani. «Specialmente per quanto riguarda il settore del lusso: mentre il medio-basso livello tiene ancora, i settori più alti sono in maggior crisi. Purtroppo, poi, a Cremona la situazione risulta aggravata dalla condizione viabilistica, tutt'altro che felice». In che senso? «Già la gente ha perso potere economico, ed è spaventata dalla situazione, quindi non spende. Inoltre il fatto che la città non abbia abbastanza parcheggi, il trasporto pubblico funzioni male e la viabilità sia difficoltosa, non migliora certo le cose». Cosa si può fare per rilanciare il commercio cittadino? «Ora come ora possono mettersi in atto solo misure tampone, a livello viabilistico. Mentre ci vorrebbero misure strutturali. Mi spiego: non si può partire in quarta con le zone a traffico limitato quan-

Mantovani (Botteghe del Centro): «Ci vuole maggior organizzazione»

Paolo Mantovani, presidente dell'associazione Botteghe del Centro

do ancora non si sono fatti i parcheggi. E' come costruire una casa partendo dal tetto anziché dalle fondamenta. Noi commercianti non siamo svavorevoli a una chiusura del centro, anzi. Però per noi la soluzione migliore sarebbe un'area pedonale, dove la gente può tranquillamente

passeggiare senza auto attorno. Questo per i commercianti è un danno, perché la gente non è invogliata ad andare a piedi, se deve farlo in mezzo al traffico. E in ogni modo la cosa andrebbe gestita meglio. Non si può pretendere che la gente per andare a fare spese lasci la pro-

pria auto a due chilometri di distanza: ci vogliono invece parcheggi capillari, che coprano tutto il circondario del centro. Forse manca una progettualità a lungo termine. I nostri amministratori vedono solo avanti 5 anni, quelli del loro mandato. Sarebbe invece ora di pensare ad una soluzione radicale, come introdurre la figura del city manager, ossia persone che coordinino i vari settori istituzionali e di categoria, ragionando a lungo termine per il bene della città. Altro problema nella nostra città è quello di un coordinamento a livello istituzionale: spesso la mano sinistra non sa quello che fa la mano destra, e viceversa». C'è sempre il trasporto pubblico... «Anche quello non funziona come dovrebbe, e quindi ha un'utilità limitata». E a livello di economia generale cosa serve per risollevare il commercio? «Servono misure strutturali. Siamo schiacciati dalle tasse, e questo non contribuisce ad accrescere l'attività economica. E le famiglie devono poter avere i soldi da spendere, Inoltre il commercio ha bisogno di potersi confrontare ad armi pari con i grandi centri commerciali. A Cremona ne nascono come funghi, e questo uccide il commercio del centro».

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Servono misure a sostegno del commercio Andrea Bonoli, Confesercenti

Forse uno dei settori che oggi sente maggiormente la crisi è quello del piccolo commercio, che deve quotidianamente fare i conti anche con la grande distribuzione, che anche a Cremona sta crescendo molto. «La crisi è risentita un po’ da tutti» spiega Andrea Bonoli, direttore di Confesercenti Cremona. «Oggi come oggi è sentita maggiormente dalla piccola e media impresa, che è quella che più fa fatica a far quadrare il bilancio. La crisi è molto pesante, e colpisce ogni genere di attività. Nell’ambito del commercio, in particolare, si nota che i problemi li riscontrano sia gli ambulanti che i negozianti fissi, anche se forse gli ambulanti stanno un po’ meglio, anche grazie al fatto che la gente vede il mercato come l‘ambito più conveniente per fare spesa». Quale misure intraprendere contro la crisi? «Si tratta di fare in modo che il commercio riceva determinati aiuti. Parlo dei Confidi, o di sostegni che permettano agli imprenditori commerciali di ricevere finanziamenti alle condizioni migliori. A questo

proposito, abbiamo anche una collaborazione con varie banche». Nel nostro territorio un altro problema non da poco sono i centri commerciali… «Purtroppo a quelli già presenti, se ne andranno ad aggiungere altri, e ciò influisce negativamente sul piccolo commercio. E’ un problema che c’è da anni, ma che ora, abbinato alla crisi, affossa ancora di più le piccole attività commerciali, specialmente quelle presenti nel centro storico. E’ un cane che si morde la coda, perché più i negozi chiudono, più il centro storico si spegne, e quindi perde attrattiva». Qual è la situazione dei negozi a Cremona? «Alcune chiusure ce ne sono state. Del resto tutti cercano di resistere e tener duro quanto più possibile, anche perché oggi è difficile trovare lavoro alle dipendenze. Chi chiude è arrivato ad un punto di non ritorno». Le prospettive per il futuro? «Anche per il 2009 il panorama è tutt’altro che roseo, anche se si cerca di far fronte a questo momento a testa alta. Vedremo che aiuti possono arrivare dalla regione. C’è la necessità di rimettere in moto l’economia, e questo va fatto a tutti i livelli e su tutti i fronti».


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Speciale Economia

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«Stabilità sui mercati e filiere più razionali e finalmente trasparenti: questo serve oggi all’agricoltura e all’economia, non solo nazionale. Queste sono le condizioni necessarie per chiudere le porte alla speculazione, per consentire un’adeguata programmazione della produzione, per garantire una più equa distribuzione del valore nella filiera». Roberto De Angeli, Presidente di Coldiretti Cremona, indica questa strada, di fronte alla difficile stagione che si è aperta per l’agricoltura e per l’economia. Da un’attenta indagine condotta dalla Swg per Coldiretti in merito alle principali preoccupazione degli italiani, emerge che la crisi economica e finanziaria spaventa quattro italiani su dieci (39%), facendo più paura della guerra (25%), della contaminazione dei cibi (16%), dei cambiamenti climatici (12%). «Capiamo e condividiamo la preoccupazione di tante famiglie italiane, alle prese con un costo della vita divenuto insostenibile. D’altra parte, le responsabilità non vanno cercate nell’agricoltura» evidenzia De Angeli. «Si consideri che, mentre i prezzi dei prodotti al dettaglio aumentano, l’agricoltura italiana sta affrontando prezzi all’origine sempre più al ribasso, e questo vale per gran parte dei comparti. Questo mette a rischio tante imprese agricole, che faticano a coprire costi di produzione sempre più ingenti, e non porta alcun giovamento ai cittadini, dacché il forte calo dei prezzi all’origine non sembra avere alcun effetto sui listini al consumo. Il caso del grano è emblematico: il prezzo del nostro prodotto è in picchiata eppure i costi di pane e pasta aumentano, a danno delle famiglie italiane. E il latte? Per il latte il prezzo, passando dalla stalla

Coldiretti: «Troppo grande la forbice tra produttore e consumatore»

al banco del negozio, si moltiplica di ben quattro volte». «Vale per tutti gli altri prodotti dell’agricoltura per i quali, ad ogni campagna, ci troviamo ad affrontare contrattazioni e battaglie, con l’intento di ottenere una remunerazione che sia equa, cioè che consenta alle imprese agricole di proseguire nel loro lavoro» argomenta il Presidente di Coldiretti Cremona. «Eppure nella forbice dei prezzi ci sono i margini sufficienti per garantire un giusto compenso al produttore agricolo senza pesare sulle tasche dei consumatori. Basti questo dato, ormai accertato: per ogni euro versato dal cittadino-consumatore per un prodotto, all’imprenditore agricolo vanno in media solo 17 centesimi. Il resto del valore si perde negli altri passaggi. Assistiamo così ad una situazione» inaccettabile «in cui, lungo il percorso dal campo alla tavola, ci sono attori che, pur detenendo il prodotto per una manciata di giorni, guadagnano quanto o più dell’imprenditore agricolo, che ha dedicato a tale prodotto magari un anno del suo lavoro. Vale per l’ortofrutta, il latte, la carne. Per questo è un grave strabismo pretendere di mettere in stretta relazione l’aumento dei prezzi agricoli con l’aumento dei prezzi al consumo». Rispetto all’inizio dell’anno il prezzo del grano duro per la pasta è più che dimezzato, arrivando al di sotto dei valori di venti anni fa: valori che metto-

Roberto De Angeli, presidente di Coldiretti Cremona

no a rischio le prossime semine e con esse le forniture per la pasta Made in Italy. «La pasta rappresenta la punta di un iceberg delle distorsioni presenti sul mercati dei prodotti alimentari dove i continui aumenti al consumo (+ 5,2%) sono in netta controtendenza con il calo del 7% dei prezzi agricoli alla produzione registrati nello stesso mese» spiega De Angeli. «E' scandaloso che il crollo del prezzo del grano duro, oltre ad aver provocato una situazione drammatica nelle campagne dove non si riescono più a coprire i costi della coltivazione, con aumenti per i concimi del 63%, non abbia portato alcun beneficio ai consumatori.

Si è spaventosamente allargata la forbice dei prezzi dal campo alla tavola». Dunque che fare? «Con grande energia e serietà» riprende De Angeli «Coldiretti sta lavorando perché si mettano in trasparenza i vari settori, riformando e riorganizzando in modo più razionale le filiere, riportando equilibrio nei vari passaggi. Coldiretti non si limita all’analisi della situazione, ma è passata all’azione: la nostra organizzazione ha elaborato un progetto per semplificare e razionalizzare la filiera, dando vita, e forza, a vere filiere Made in Italy, così da recuperare valore aggiunto alle imprese agricole. Un obiettivo che passa

anche attraverso un contenimento dei costi di produzione, che hanno ormai raggiunto livelli record. Un progetto che consentirà anche di contrastare le speculazioni, cui vanno attribuite le oscillazioni dei prezzi dei prodotti agricoli a livello internazionale». «I passi da compiere» prosegue il Presidente di Coldiretti Cremona «sono per noi ben tracciati, a partire dall’impegno di rilanciare il ruolo delle cooperative, quelle che pongono il socio produttore al centro del proprio agire. Stiamo chiedendo alle istituzioni comunitarie, nazionali, locali di fare la loro parte, nel rispetto dei diversi ruoli, delle diverse competenze. Il tempo è maturo per iniziare a costruire la filiera agroalimentare dei produttori italiani e la politica deve saper accompagnare questo percorso, promuovendo regole di trasparenza sul mercato». Per combattere la recessione e rilanciare i consumi al giusto prezzo (ma anche per mostrare con chiarezza ai cittadini quale sia la distanza fra il prezzo pagato all’agricolture e quello poi imposto al consumatore), Coldiretti ha inoltre avviato la prima rete italiana per l’acquisto diretto dagli agricoltori, con l’apertura dei mercati di campagna, dove è possibile acquistare a prezzi calmierati, grazie all’accordo tra la Coldiretti e le Associazioni di consumatori. «Il successo che queste forme innovative di vendita stanno incontrando,

nel nostro territorio come in tutto il Paese, è un incoraggiamento a proseguire con decisione» dice De Angeli. «L’accordo prevede che in tutti i mercati di Campagna Amica promossi da Coldiretti si effettui uno sconto di almeno il 30% sul prezzo medio di vendita indicato quotidianamente per la stessa tipologia di prodotto dal servizio “sms consumatori”, attivato dal ministero delle politiche agricole e forestali. In questo modo gli imprenditori agricoli garantiranno ai consumatori non solo l’offerta di prodotti stagionali, locali, sicuri e di qualità, ma anche un vantaggio economico rilevante, riducendo i propri prezzi rispetto a quelli praticati dalla distribuzione convenzionale». «Si tratta di una risposta alle attese dei cittadini» conclude De Angeli «ed è la dimostrazione di come nella forbice dei prezzi tra produzione e consumo vi siano ampi margini da recuperare per garantire acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica. Siamo consapevoli che si tratta di una forma di vendita che potrà riguardare solo una fetta limitata del mercato; al tempo stesso evidenziamo il fatto che tale iniziativa, dando vita ad una maggiore concorrenza, è in grado di svolgere una importante funzione calmieratrice e per questo va diffusa e sostenuta».


Speciale Economia

«Bisogna rafforzare gli strumenti di credito»

La crisi incalza di settimana in settimana. E a risentirne sono anche le piccole e medie imprese. «Negli ultimi mesi la situazione si è stravolta» spiega Sante Maria Baldrighi, presidente dell’Api di Cremona. «La nostra percezione, ora, è che vi sia stato, a partire da settembre, un peggioramento notevole della situazione produttiva, e quindi dell’economia reale, con incremento dei ricorsi a misure come la cassa integrazione e le procedure di mobilità. Inoltre sono lievitate le richieste di informazioni che ci pervengono da aziende associate relativamente ai provvedimenti da prendere per affrontare determinate emergenze». Le cose sembrano essere precipitate nel giro di pochi mesi… «In effetti sei mesi fa la situazione, pur non essendo rosea, vedeva imprese ancora in grado di tenere. Ora invece si avvertono segnali di cedimento. A peggiorare ulteriormente le cose è il precipitare della situazione finanziaria. A questo proposito abbiamo dato il via ad un osservatorio del credito alle Pmi, che è partito quando si è manifestata la grossa crisi finanziaria. Emerge che oltre il 30% delle aziende ha riscontrato un peggioramento dei propri rapporti con le ban-

Sante Maria Baldrighi: «La situazione è precipitata nel giro di pochi mesi»

Sante Maria Baldrighi, Presidente di Api Cremona

che. Il 30% di questi ha avuto un rapporto molto peggiorato. Ora elaboreremo i dati e continueremo a monitorare la situazione. Purtroppo nel momento in cui crisi produttiva e crisi finanziaria si intrecciano, i problemi diventano pesanti». In tutto questo che ruolo ha l’Api? «Cerchiamo i rafforzare gli strumenti di credito, attraverso il consorzio fidi regionale.

A questo proposito la Regione ha messo a disposizione un fondo che va ad integrare la garanzia di Federfidi. Molto viene fatto dalle istituzioni anche a livello locale: il presidente Torchio ha infatti quadruplicato i fondi destinati ai consorzi fidi, per sostenere le aziende in questo momento di difficoltà. La Camera di commercio, dal canto suo, ha confermato gli impegni degli anni scorsi per incrementare i

fondi a garanzia del consorzio fidi, e sostenere la patrimonializzazione delle aziende. L’importante oggi è non far mancare l’ossigeno alle Pmi». Qualche previsione per il futuro? «In quanto imprenditori dobbiamo essere ottimisti, ma non possiamo non vedere che la situazione è difficile, e la soluzione sarà tutt’altro che rapida e semplice. Dal canto nostro tutto quel che poteva essere fatto lo stiamo facendo, ma ora ci vogliono interventi più strutturali a livello nazionale ed europeo. Il Governo ha promesso il proprio sostegno agli istituti di credido, e quello era dovuto, ma ora ci vogliono degli interventi a favore dell’economia reale e ai consorzi fidi. L’Expo 2015 potrà dare un po’ di respiro in più alle nostre aziende? «Questo è però un discorso a medio termine, che sicuramente avrà riverbero a livello locale. Purtroppo sotto questo aspetto Cremona va a corrente alternata. Le avvisaglie che ci fossero cose strane c’erano già state all’inizio, e ora il problema si è ripresentato. A questo proposito mi è piaciuta molto la risposta corale che si è levata dal mondo istituzionale, per far valere la nostra posizione».

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Dolci: «Urgono misure a sostegno del credito» Se le aziende soffrono la crisi, ancor di più ne risentono i lavoratori, che spesso restano “a spasso”. «Sicuramente la situazione è parecchio peggiorata, anche nella provincia di Cremona» spiega il segretario della Cgil Mimmo Dolci. «I numeri, anche guardando l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e di sostegno del reddito, testimoniano la fase difficile in cui ci troviamo ora». Quali sono i problemi più evidenti per i lavoratori? «Noi evidenziamo da un lato l’assenza di garanzie per coloro che la crisi l’hanno già vissuta, e che non possono godere di un sostegno del reddito. Parlo delle centinaia di lavoratori precari che sono usciti dal ciclo produttivo in modo silenzioso, e che non hanno il beneficio degli ammortizzatori sociali. Questa è la deriva ultima di un utilizzo massiccio dei lavoratori precari da parte delle imprese. Essi vengono considerati nulla più che uno strumento nelle mani degli imprenditori». Come agiranno i sindacati? «Innanzitutto il 27 novembre ci ha visti impegnati in un attivo dei delegati Cgil e pensionati, a Palazzo Cittanova, dove abbiamo lanciato le nostre proposte contro la crisi, e annunceremo il grande sciopero generale previsto

Mimmo Dolci, Cgil

per il 12 dicembre. Riteniamo che il problema vada affrontato in modo deciso dal Governo. Le misure assunte finora sono parziali ed inutili, come ad esempio quella della detassazione degli straordinari». Quali sono le proposte del sindacato? «E’ importante che vengano posti in essere provvedimenti di sostegno del reddito. Vanno benissimo gli interventi per salvare le banche, che sono necessari, ma non si può non tenere conto di chi ha una redditualità inesistente. Bisogna dunque estendere gli ammortizzatori sociali. E’ inoltre importante rilanciare gli investimenti pubblici in politica industriale, a sostegno di innovazione e ricerca, che sono le carte per essere competitivi. Serve poi un forte sostegno del reddito, a partire dalla restituzione della fiscal drag, con la restituzione di 500 euro in busta paga, a partire dalla 13esima mensilità».


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Speciale Economia

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Ad essere interessate alla crisi, sono prima di tutto le banche. Il mondo del credito sembra aver incassato per primo gli scossoni causati dalla crisi di mercato. Anche se, a quanto pare, in Italia la situazione sembra meno difficile che altrove. Abbiamo chiesto di spiegarla al direttore di Cassa Padana

Le banche italiane reggono meglio la crisi finanziaria

Pettinati (Cassa Padana): «Il credito deve tornare al servizio dell'economia reale»

Luigi Pettinati, direttore di Cassa Padana

Banca di Credito Cooperativo, Luigi Pettinati. Potrebbe farmi una panoramica della situazione bancaria attuale? «Le banche italiane sembrano sopportare meglio la crisi finanziaria in quanto più

solide e con una minore esposizione complessiva rispetto ai rischi derivanti dalla crisi finanziaria. In particolare le banche di credito cooperativo hanno una grande solidità patrimoniale e, per il fatto che raccol-

gono ricchezza nelle comunità locali dove viene completamente reinvestita per sostenere il settore produttivo, l’economia reale, non hanno avuto riflessi negativi dalla crisi finanziaria e appaiono bene attrezzate a svolgere a pieno il loro ruolo di sostegno all’economia reale, alla piccola media impresa». In che modo le banche reagiscono alla crisi? «Cercando di migliorare i propri ratios patrimoniali e di non restringere il credito, cosa che amplificherebbe gli effetti della crisi». In molti accusano il mondo bancario di aver ristretto il credito alle imprese, creando non pochi problemi: è una contestazione reale? Oppure la banca cerca di aiutare i clienti e le aziende? «In generale per il momento no. Un luogo comune delle banche è che ti danno l’ombrello quando c’è il sole e te lo richiedono quando piove! Cassa Padana si sta dedicando a seguire maggiormente i clienti che già ha, nelle esigenze che manifestano in questo periodo delicato». In che modo si potrà uscire dall’empasse della crisi? «Ormai è un coro che da più parti si sente, più etica in

economia. Se il credito, la finanza torneranno ad essere strumenti al servizio dell’economia reale, dei bisogni effettivi delle persone, non indotti o forzati al di sopra delle effettive necessità o possibilità, se si considererà sempre di più che la ricchezza si produce con il lavoro e la fa-

perazione. Le persone, le istituzioni stesse, sono portate a collaborare maggiormente fra di loro, soprattutto se in gioco ci sono bisogni primari come la vita, la salute, il futuro dei figli. La capacità di inventare soluzioni nuove, di costruire risposte valide viene forte-

se rurali, di cui noi siamo eredi, nate in periodo di grave crisi. La crisi, con tutti gli effetti negativi che purtroppo genera, prima o poi passa. Non passa però ciò che di buono nel frattempo saremo riusciti a costruire. I tempi difficili sono anche i tempi dove il cambiamento

mente stimolata. Sono risposte che durano nel tempo e producono molti frutti. Un esempio sono proprio le cas-

è più facile. Sono tempi da vivere bene, in spirito cooperativo. Possono produrre risultati insperati».

La sede della banca

tica quotidiana, probabilmente la crisi non sarà venuta per niente. Una crisi stimola più coo-


Taccuino

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VIABILITA’

Via Pedroni Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre

Via Montello, Via Zara, via Pasubio Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre

Zona Incrociatello (Via Valtoce) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Durata alcuni mesi

Zona Borgo Loreto (via Ceccopieri) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre

Via Acquaviva Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre Vicolo delle Rose Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre

Zona piazza Somenzi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre Via Amidani, via Bissolati Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre

• Borgo Loreto: (via Ceccopieri): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale nell'ambito della riqualificazione di Borgo Loreto (Fine lavori: 20 dicembre). • Zona Incrociatello (via Valtoce): Ristrutturazione della rete di distribuzione di energia elettrica e illuminazione pubblica (Durata lavori: diversi mesi). • Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 20 dicembre). • Via Montello, via Pasubio: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 23 dicembre). • Via Giuseppe Pedroni: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 30 novembre). • Via Amidani, Via Bissolati: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 30 novembre). • Vicolo delle Rose: cantiere per il rifacimento dei sottoservizi (fognature, servizio elettrico, servizio gas e acquedotto) e della sede stradale (Fine lavori: 30 novembre). • Zona piazza Somenzi (via Boccoli): ristrutturazione degli allacci alla rete del gas e dell'acquedotto, rifacimento marciapiedi (Fine lavori: 20 dicembre).

L’Oroscopo Della Settimana

di Romeo

Se avete commesso qualche errore è possibile in questa settimana recuperare il rapporto con amici o parenti. E’ indispensabile l’autocritica.

In arrivo nuovi incontri che vi apriranno le porte di un nuovo modo di vedere ciò che avete intorno e di considerare le vostre capacità.

I rapporti interpersonali sono più sereni, se soprattutto eviterete di andare in escandescenza e di usare quelle brutte parole.

Faate un passo indietro per controllare se non avete lasciato qualcosa in sospeso o se avete commesso qualche errore di valutazione.

Se avete deciso di cambiare le vostre abitudini, di rompere con la consuetudine e con il passato, questo è il momento propizio.

Gli amici assumeranno un ruolo cruciale nella vostra vita, poiché sarà indispensabile il loro parere a proposito di più questioni di grande importanza.

Agitazione nella vostra sfera affettiva. Può essere l’occasione per guardare dentro voi stessi.

Evitate qundi di mettervi in situazioni di pericolo o per affari che non vi riguardano. La vostra generosità potrebbe essere mal interpretata.

Periodo favorevole con possibili prospettive di miglioramenti generali e di lavoro.

Da oggi si tornerà ai vecchi ritmi, in cui si pretende da voi molta più concentrazione e disponibilità per il lavoro.

Occorre maggiore equilibrio nell’affrontare le diverse problematiche che si prospettano. Calma e sangue freddo.

Mantenetevi lontano dai segreti altrui, perché potrebbe non essere molto conveniente immischiarvi in affari che non vi riguardano personalmente.

Farmacie di turno Dal 28 Novembre al 5 Dicembre PIZZIGHETTONE BONFANTI ANTONELLA Via Castello, 3 26026 Pizzighettone Tel. 0372-743044 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: MERCOLEDÌ MATTINA OSTIANO CLERICI BAGOZZI Via Matteotti, 6 26032 Ostiano Tel. 0372-85333 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

METEO WEEK-END

TEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA Città Venerdì Sabato Domenica Bergamo 2 5 8 Brescia 3 6 8 Como 2 5 7 CREMONA 1 5 7 Lecco 3 6 8 Lodi 3 6 8 Mantova 3 7 8 Milano 3 7 9 Pavia 1 5 7 Sondrio 0 3 6 Varese 1 3 6

sabato 29 novembre 2008

domenica 30 novembre 2008

PERSICHELLO DI PERSICO DOSIMO CALVINO PRINA MIRELLA In appoggio fino alle ore 24.00 Via Pagliari, 1 26043 Persichello di Persico Dosimo Tel. 0372-54108 ORARI DI APERTURA Mattino: 09:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:15 - 19:15 Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ POMERIGGIO CREMONA A.F.M. DI CREMONA s.p.a. FARMACIA 3 Piazza Cadorna, 7 26100 Cremona Tel. 0372-458024

ORARI DI APERTURA Mattino: 08.00-13.00 Sabato: 08:30 - 12:30 Pomeriggio:15:00 - 20:00 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO CREMONA A.F.M. DI CREMONA s.p.a. FARMACIA 5 Corso Mazzini, 57 in appoggio fino alle ore 24.00 26100 Cremona Tel. 0372-21471 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 13:00 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Lunedì: 15.00 - 19.30 Giorno di chiusura settimanale: LUNEDÌ MATTINA


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Sisters Cafè

Via Giordano, 45

Cultura &Spettacoli

A Ca' de Somenzi appuntamento con l'esposizione internazionale canina

Quattro zampe in passerella: espositori da tutta Europa

S

di Silvia Galli

aranno un sabato e una domenica “bestiali”, i prossimi 29 e 30 novembre a Cà Dè Somenzi (padiglione 3), in occasione dell’esposizione internazionale canina Città di Cremona diventata una tradizione, organizzata dalla delegazione di Cremona dell’Enci. Nell’anno 2003 l’Esposizione ha acquisito l'internazionalità, ed è giunta quest’anno alla sua 5ª edizione. «L’esposizione è diventata ormai un appuntamento fisso», ha sottolineato Carlo Marzoli vice presidente del Gruppo cinofilo cremonese. Un appuntamento in cui si esprime tutto l'affetto

delle persone per i loro "migliori amici". Ben 1300 cani a catalogo, con numerosi appassionati cinofili e allevatori, che l’ultimo weekend di novembre si sfideranno in “bellezza”. Espositori provenienti non solo dall’Italia ma

Alcune delle specie canine che saranno presenti in fiera

anche da Francia, Svizzera e Austria, a sottolineare l’importanza che ha raggiunto questa manifestazione. E quest’anno tra le tante

chicche, ci sarà anche la razza Papillon, chiamato anche Cane Farfalla. Questa razza non è numerosissima, ma è ben allevata e presente in molti Paesi, tra cui la Francia, la Svizzera, il Belgio, la Germania, i Paesi Bassi e

Abbonamenti a prezzo ridotto per tre spettacoli al Sociale di Soresina

in molti Paesi nordici. Negli Stati Uniti è stato fondato il Club di razza nel 1935. «E’ un cane da compagnia di piccola taglia, ed è un cane molto amato dagli sportivi», ha spiegato Carlo Marzoli, «infatti negli ultimi anni, il Papillon si è trasformato in una piccola stella nell’agility». Anche quest’anno si sfiorano le 200 razze presenti, con una serie di speciali. Quest'ultime valgono doppio, e quest’anno sarà il turno dei Rottweiler e dei Bassetown». Per la prima volta a Cremona ci sarà il raduno degli Yorkshire, che «saranno giudicati da un giudice francese» ha continuato Marzoli. La razza più numerosa presente all’esposizione sarà quella dei terrier: più di 100 cani dall’espressione intelligente e furba, coraggiosi, intrepidi e fieri, giocherelloni, e molto sicuri di sé. Le diverse giurie saranno composte da giudici italiani svizzeri e francesi tutti di fama internazionale. I cani,

In occasione della prima rappresentazione di prosa del Teatro Sociale di Soresina, che si terrà venerdì 28 novembre alle 21, con «Il Misantropo» di Moliere, rappresentato dalla Compagnia Gank, è possibile acquistare un abbonamento a prezzo ridotto a tre spettacoli della stagione. L’abbonamento, rivolto agli studenti, permetterà ai possessori di partecipare agli spettacoli di prosa in cartellone al prezzo veramente interessante di 25 euro. Gli spettacoli sono stati scelti, oltre che per la loro valenza artistica, anche perché riferiti a testi tradizionalmente affrontati nel

imbellettati, impomatati dai loro proprietari a suon di spazzola e phon, sfileranno per tutta la giornata di sabato e domenica nei ring, per ottenere l’ambito titolo del cane più bello. Un titolo molto prestigioso che comprenderà l’internazionale, ma anche il campione italiano di bellezza. Sfileranno il lupo cecoslovacco, tutti i pastori inglesi, il pastore svizzero bianco, una razza che non si vede molto in giro, ci saranno tutti i Retriever, tutti gli Spaniel, i Dogue de Bordeaux, i segugi, i Bouledogue (tra cui quello Francese). Non mancheranno tutti i cani da compagnia: dai barboncini, ai Bichon, ai Carlino, ai Griffoncini, al Piccolo Brabantino, gli Alani, i Mastini Napoletani. Il cane più piccolo sarà il Chihuahua, il più grosso sarà l’Irish Wolfhound, meglio conosciuto come levriero irlandese che può arrivare fino a 100 chilogrammi e a un metro al garrese di altezza, molto più grosso dell’alano e più pesante del mastino napoletano. «Sono rappresentati tutti e 10 i gruppi» ha continuato Marzoli. «Anche quest’anno abbiamo davvero un consistente numero di razze. Tra l’altro ci saranno le razze da seguita con tutto il gruppo dei segugi». Gran finale domenica pomeriggio con la proclamazione del Best In Show. «L’ardito compito» ha concluso Marzoli «di proclamare il cane più bello è stato affidato a Franco Ferrari. La novità poi di domenica è un convegno organizzato sullo stato di razza dello Yorkshire che si terrà proprio prima della proclamazione».

curriculum scolastico. Si tratta infatti di tre autori classici: Moliere, Shakespeare, Goldoni. Oltre al già citato Misantropo, si potrà assistere il 23 gennaio 2009 al Riccardo III di Shekespeare, messo in scena da Jurij Ferrini ed infine il 6 marzo 2009 a Sior Todeto Brontolon di Goldoni, con Giulio Bosetti. L’abbonamento speciale si può acquistare direttamente alla biglietteria del Teatro Sociale la sera dello spettacolo, oppure all’uffico Informagiovani di Soresina, o ancora telefonando all'ufficio cultura del Comune di Soresina, al 0374-349414.

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Bar Garibaldi

via Garibaldi, 219

TEATRO PONCHIELLI

Mannoia e Fossati approdano in città

Ivano Fossati sul palco

Due personaggi di spicco della musica leggera italiana giungeranno al Ponchielli il prossimo anno. Ivano Fossati si esibirà il 1 febbraio con uno spettacolo tutto nuovo, e poi Fiorella Mannoia non nuova al pubblico cremonese, che giungerà invece con il suo In Movimento Tour il 23 marzo. Dopo il nome di Franco Battiato il 15 febbraio e Vinicio Capossela il primo marzo, il cartellone si arricchisce di questi due nuovi artisti. Dopo un’anteprima di grandissimo successo, che si è conclusa pochi giorni fa a Firenze dopo 9 concerti sold out nei teatri delle principali città italiane, il Musica Moderna Tour di Fossati, organizzato e prodotto da Barley Arts, riprenderà in gennaio e febbraio 2009 con nuovi appuntamenti che porteranno Ivano Fossati a suonare in varie zone d’Italia ancora non visitate dal tour. Sul palco Ivano Fossati sarà nuovamente accompagnato dalla stessa band, composta da Pietro Cantarelli (pianoforte, tastiere) Fabrizio Barale, (chitarre elettriche), Riccardo Galardini (chitarre acustiche), Claudio Fossati (batteria), Guido Guglielminetti (basso). Autore e interprete di canzoni memorabili, è uno dei più acclamati musicistiintellettuali del panorama italiano. Dagli esordi "prog", alla fase rock fino alle introspezioni colte della maturità, il suo canzoniere comprende una vastità di brani straordinari che sono entrati a pieno diritto nella storia della musica rendendolo, di fatto, un poeta prestato alla canzone italiana. Anticipato dal singolo “Il Rimedio” lo

scorso 10 ottobre è uscito “Musica Moderna” il primo album EMI di Ivano Fossati. Fiorella Mannoia presenterà invece il suo nuovo album «Il Movimento del Dare»: la cantante, dopo 7 anni dalla pubblicazione dell’ ultimo album di inediti, ha pubblicato questo nuovo album. Sono molte le sorprese: fra gli autori che hanno scritto e composto le nuove canzoni per la Mannoia c’è anche Luciano Ligabue con il brano intitolato «Io Posso Dire la Mia sugli Uomini», il primo sin-

Fiorella Mannoia

golo dell’ album in radio dal 17 ottobre 2008. L’ album «Il Movimento del Dare» è fatto di grandi firme: dieci canzoni d’autore scritte da Fossati, Battiato, Ligabue, Tiziano Ferro, Jovanotti, Pino Daniele, Bungaro, oltre a tre brani di Piero Fabrizio. Il Movimento del Dare di Fiorella Mannoia è un album di canzoni classiche, dove si parla di sentimenti ma non solo. La canzone «Il Movimento del Dare», che dà il titolo al nuovo album, è scritta dalla coppia Battiato-Sgalambro, è un invito ad aprirsi agli altri (nella copertina la Mannoia tende le sue mani aperte in un gesto di disponbilità) a capire il prossimo invece che esserne spaventati, a evitare l’ egoismo, la paura del dare.

Al teatro Bellini si racconta la storia di Nicola Calipari

Giuliana Sgrena

Appuntamento sabato alle 21 al Bellini di Casalbuttano con lo spettacolo «Il viaggio di Nicola Calipari», di Fabrizio Coniglio, con Fabrizio Coniglio e Alessia Giuliani e con la partecipazione di Giuliana Sgrena. Due attori ripercorrono il viaggio tragico che ha portato all’uccisione di Nicola Calipari. Si parte con il racconto del rapimento e quindi la prigionia di Giuliana Sgrena (il rapporto con i rapitori, gli aneddoti, la paura, la speranza) per poi arrivare all’«inizio della fine», con la liberazione di Giuliana, la gioia, l’incontro con Nicola Calipari e il viaggio verso l’aereoporto. Poi il racconto degli spari, quel “fuoco amico” che arriva all’improvviso, nel buio; la gioia, l’euforia che diventa tragedia, incredulità, senso di impotenza. Il viaggio si chiu-

de con un’ipotesi di tribunale tratta dai documenti ufficiali della delegazione italiana in Iraq, ovvero la versione americana e quella italiana sui fatti del 4 marzo 2005. Verranno messe così a confronto le dichiarazioni di Giuliana Sgrena con quelle del mitragliere americano Mario Lozano; «Evidenzieremo» spiega Fabrizio Coniglio «le omissioni e le contraddizioni della ricostruzione fornita dall’esercito americano, cercando di essere il più neutrali possibili, con la volontà di condurre lo spettatore a una riflessione e a un desiderio di giustizia e di verità più che a facili e a non obiettivi sentimenti antiamericani. Credo che lo spettacolo sia molto adatto a un pubblico sia adulto, sia giovane. Parlare di Nicola Calipari, della situazione dell’Iraq, della dramaticità dei

rapimenti, penso sia un argomento di storia contemporanea che si presti molto a essere rappresentato nella scuole, soprattutto medie superiori. Sono convinto infine che poter parlare ai giovani sotto forma di spettacolo, con una narrazione non retorica e noiosa, possa interessarli e catturarli anche su tematiche importanti e allo stesso tempo difficili come quelle riguardanti la guerra e la nostra storia contemporanea». Il contenuto dello spettacolo è tratto da documenti autentici: Diario di prigionia di Giuliana Sgrena, frasi e commenti originali di Nicola Calipari. rapporto sulle dinamiche dell’incidente del 4 marzo tratto dal documento ufficiale della delegazione Italiana in Iraq, composta dal generale Capregher e dall’ambasciatore Ragaglini.


Cultura

Venerdì 28 Novembre 2008

SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori

«Sabbia al vento» L'ultima fatica letteraria di Sabrina Bergamini, intitolata "Sabbbia al vento"narra l'intricata relazione sentimentale che intercorre tra Luca, quarantenne e fidanzato e Sabrina, la diciottenne protagonista, impegnata nel ruolo dell’amante, e proiettata in un mondo il cui stile di vita non le appartiene. Questa problematica relazione mina la cristallina concezione dell' amore che la protagonista si era creata e le impedisce di esprimere emozioni e soprattutto a far valere se stessa. Sabrina cerca allora la propria identità con un atto di forza nei confronti del cibo, così da poter controllare la propria vita, le proprie sofferenze e il proprio mondo, ma entra così nel tunnel dell’anoressia e della bulimia, tunnel da cui uscirà con forza solo molto tempo dopo.

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Santa Cecilia, paese in festa «Preludio d'organo», Tutto pronto a Trigolo per il 30 novembre

Tutto pronto a Trigolo per la celebrazione della festa di Santa Cecilia che si terrà domenica 30 Novembre. I festeggiamenti in onore della patrona della musica, sono molto sentiti La banda di Trigolo con il direttore Zanibelli in paese anche perché il rendo le vie del paese fino alle locale corpo bandistico sfilò per la 12.30 quando i cantori, i suonatori, prima volta in pubblico proprio il gli allievi, e gli insegnanti, si ritrogiorno di S. Cecilia del 1848. veranno presso la mensa scolastiNella consueta messa solenne, ca comunale per il pranzo sociale. che sarà celebrata alle ore 10.30 Il tradizionale pranzo sarà l'occon la partecipazione della Schocasione per ritrovarsi insieme, tila Cantorum «Monsignor Corrado rare le somme sui risultati ottenuti Morett», diretta da Giovanna Stannell'annata in corso e tracciare gli ga ed accompagnata all’organo da obbiettivi della nuova stagione Marco Dossena. Interverrà anche il musicale. Si vedrà inoltre la concorpo bandistico «Giuseppe Anelclusione dei festeggiamenti per i li», diretto da Vittorio Zanibelli, che 160 anni di attività dei una banda accompagnerà i momenti princiche, anno dopo anno, si afferma pali della funzione. sempre di più come orgoglioso Al termine, come da tradizione, simbolo del paese e dei suoi entula banda porterà il proprio saluto in siasti abitanti. musica alla cittadinanza percor-

Bosio si esibisce a S.Luca

Inizierà sabato 6 dicembre alle 17.30 e proseguirà il primo sabato di ogni mese l'imperdibile appuntamento con «Preludio d'organo in S.Luca». Nell'abito di questa importante rassegna musicale il famoso organista e musicologo cremonese Michele Bosio si esibirà all'organo "Giuseppe Rotelli" avvalendosi della preziosa collaborazione del soprano Hiroko Miura. La kermesse si aprirà con il «Magnificat anima mea Dominum» proseguirà con la «Fuga sopra il Magnificat» e il «Quia respexit humilitatem» dal Magnificat Bwv 243 di J.S. Bach e si concluderà con il «Meine Seele erhebet den Herren op.28, n. LV», i «Tre Versetti per l'Ave maris stella dall'op.18» e la «Salve Regina op. 45 n.1»di M.Duprè. Bosio, attento studioso del processo storico-liturgico-musicale che va sotto il

nome di riforma ceciliana, ha riscoperto la vita e le opere dell'organaro cremonese Giuseppe Rotelli specializzandosi «con lode» in Musicologia all'Università degli Studi di Pavia. Oltre ad essere un affemato docente di storia della musica presso l'istituto musicale «Giovanni Pierluigi da Palestrina» di Castel San Giovanni (PC) e presso la scuola diocesana di musica sacra «Dante Caifa» di Cremona, Bosio si occupa anche di ricerca musicologica pubblicando saggi ed articoli per riviste specializzate sia italiane che estere. La sua formazione musicale è avvenuta sotto tutela di Enrico Viccardi e l'acquisita esperienza lo ha portato a divinire organista titolare della cappella Beata Vergine Addolorata del cimitero di Cremona ed organista onorario del «Rotelli» della chiesa dei Padri Barnabiti di S. Luca a Cremona.

LO SPAZIO DELL’ARTE

Vivere meglio grazie alla cucina: Roberta Schira spiega come Il Cascinetto compie 25 anni, una mostra per celebrare

di Silvia Galli

Cucinare con e per l’Altro cura l’anima, il cuore e la mente». Lo spiega Roberta Schira, critica gastronomica, psicologa del gusto, cuoca e scrittrice. Il suo ultimo libro, («Cucinoterapia. Curare, accudire, amare se stessi e gli altri». Salani Editore), che sarà presentato sabato 29 alle 17,30 alla libreria Mondadori di Crema in via Mazzini. «contiene una sacrosanta verità: cucinare, lessare, bollire, arrostire, rosolare, friggere, abbrustolire e preparare buoni cibi è un atto se compiuto con il dovuto amore - terapeutico per tutti» dichiara la scrittrice cremasca. «Alla faccia del junk food e dei cibi preconfezionati nell'era del tutto pronto e subito. Mettersi ai fornelli contribuisce ad aumentare l'autostima, sedurre il prossimo, accrescere l'intimità fisica e mentale e non solo. Una terapia che si rivela anche utile per distrarsi. Provare per credere». Dopo una giornata di lavoro, invece di sedersi passivi davanti alla tivù, «mettetevi ai fornelli» suggerisce la Schira nel suo volume «donne, uomini, sposati, accoppiati, single, vedovi, divorziati, misogini(e) poco importa: aumenterete la manualità, allon-

Roberta Schira

tanerete la depressione e vi divertirete senza ingozzarvi di patatine unte». Altro che strizzacervelli. Parola d'autrice. Il cibo, infatti, è cura, attenzione, socialità e comunicazione, in cui ogni fase della realizzazione di una ricetta diventa un momento prezioso da godere da soli o in compagnia (altamente terapeutico è anche cucinare per i propri cani, gatti, criceti, nonni, nipoti ecc). Cucinoterapia non è tuttavia un ricettario, nonostante contenga una trentina di gustose ricette. È un testo scorrevole, colto e divertente, ricco di aneddoti e curiosità, che restituisce valore all'atto del cucinare che molti, forse, hanno un po' dimenticato. La ricetta della Schira è dunque questa: vivere meglio grazie al

Valori parla di «Mediterraneo tra pace e terrorismo»

Cremona si prepara ad accogliere Giancarlo Elia Valori, manager, docente universitario e massimo esperto di politica internazionale. Sabato 29 novembre infatti, in sala del Consiglio della Provincia si terrà un seminario dall'eloquente titolo: «Mediterraneo tra pace e terrorismo». Lo spunto di riflessione parte da un omonimo volume, edito dallo stesso Valori, che indaga la difficile situazione politica e religiosa dei paesi del bacino del

cibo. Con la lettura di questo volume dunque non più assalti al frigorifero nei momenti d'ansia, per ingozzarsi di qualsiasi cosa di commestibile che capiti a tiro. Il cibo è molto più che la valvola di sfogo delle nostre tensioni: il cibo è nutrimento e vita, è cura e attenzione, è socialità e comunicazione. Cucinare diventa quindi un atto profondamente creativo, giocoso, rassicurante, in cui ogni fase della realizzazione di una ricetta diventa un momento prezioso, da godere da soli o condividere con gli altri: preparare gli ingredienti, manipolare la materia, attendere la cottura, assaggiare. Fino al momento più bello e più atteso, quello del convivio. Parola della psicologa del gusto Roberta Schira.

Mediterraneo. Già nella prefazione, autorevolmente curata da Shimon Peres, vengono chiaramente argomentate le svariate difficioltà nel cammino verso la pace in area mediterranea. Già nel titolo dell'opera Valori pone l'accento sull'antinomia tra pace e terrorismo, individuando in Israele il punto di riferimento dell'occidente. Il libro vuole dare dunque una nuova chiave di lettura alle questioni politiche e religiose del bacino del Mediterraneo.

Un anniversario, quello del gruppo fotografico il Cascinetto (che quest’anno compie 25 anni) che verrà festeggiato con una mostra fotografica collettiva, domenica 30 novembre. Fondato nel 1982, il numero di iscritti varia mediamente dai 20 ai 25. «L' obbiettivo del gruppo» spiega il presidente Tiziano Bellini «è quello di divulgare ed apprendere il linguaggio dell'immagine, portare a conoscenza del pubblico l' arte della fotografia. Per fare questo organizziamo corsi di fotografia, mostre, proiezioni, incontri con autori, dibattiti, collaborando anche con altri gruppi per avere sempre un confronto, con varie interpretazioni e stili più o meno differenti. Per i 25 anni abbiamo deciso di organizzare una mostra collettiva presso il Palazzo comunale che resterà aperta fino al 14 dicembre». Tra le attività più recenti, nel 2002 , in collaborazione con la nazionale di fotonaturalisti, ha proposto una mostra delle immagini vincenti la coppa del mondo dal titolo «Natura Mundi». Nel mese di dicembre 2003, presso la sala Alabardieri del comune di Cremona, mostra collettiva del gruppo, dal titolo «Nella musica». Nel 2004 in collaborazione con il gruppo fotografico di Paderno Ponchielli, incontri con autori, proiezioni, e dibattiti. Grande soddisfazione del gruppo è stata (partendo dal mese di maggio) l'opportunità di fare mostre personali della durata di un mese nella città di Firenze, mostre che si sono protratte per tutto il 2004 e 2005. Nel 2005 sempre durante la ma-

nifestazione "sweet torrone" parte della mostra è stata realizzata con stampe 70x100 ed esposta per le vie del centro di Cremona, con il titolo"torrone a cielo aperto". Sempre nel 2005 in San Vitale è stata presentata una rassegna dal titolo "sensazioni a confronto", Una mostra è stata realizzata in occasione delle celebrazioni stradivariane dai soci Codazzi e Bellini, presso la casa del musicista, aperta e ristruttu-

Un'immagine della mostra

rata per l'occasione. Nella primavera del 2006 Bellini presenta la mostra e il catalogo sul paese di Castelvetro, mentre il gruppo comincia le riprese sui castelli del territorio cremonese. Il 2007 ha visto una mostra organizzata dal comune e dal socio Codazzi relativa alla festa del torrone con il patrocinio della Fiaf, inserendo tale mostra nella rassegna nazionale l' immagini del gusto.


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Appuntamenti

Venerdì 28 Novembre 2008

Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA

Fino al 30 novembre 08 cremona Mostra Ugo Stringa: Ai Confini del Tempo Mostra di pittura del noto artista cremasco. Orario: dal lunedì al sabato 9-13/15-18; domenica e festivi 10-13/15-19 Palazzo Stanga (via Palestro, 36). Fino al 30 novembre 08 cremona Mostra Grandi Incisori dell'ex libris e piccola grafica Rassegna di opere provenienti dalla collezione Lidia e Paolo Rovegno recentemente donata al Museo Ala Ponzone. Orario: dal martedì al sabato dalle 9 alle 18; domenica e Festivi dalle 10 alle 18 museo civico Ala Ponzone (Via U.Dati, 4). Fino al 30 Novembre 08 Cremona mostra mondi fantastici Fumetti di autori cremonesi, A. Fusari, F. Follini, M.Morandi

musica

28 novembre 08 cremona concerto - Carmen Opera Lirica di George Bizet. Orario: ore 20,30 - Teatro Ponchielli.

SPETTACOLI

Orario: dal mercoledì al sabato dalle ore 7 alle ore 21; martedì dalle ore 7 alle 14.30; domenica dalle ore 16 alle ore 22 Cafè Letterario, Via Palestro, 3 Fino al 30 Novembre 08 Cremona mostra Singolare Femminile Mostra di fumetto dell'autrice Valentina Rosset Orario: tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30 - Domenica e lunedì solo orario pomeridiano - Libreria Ponchielli, Piazza S.Antonio M. Zaccaria, 10. Fino al 30 novembre 08 cremona Mostra Mecnavi Mostra di fumetti sul tema delle morti bianche, interpretato da L.Guardigli. Orario: dalle ore 9,30 alle ore13,30 e dalle 15,30 alle 19,30 - lunedì solo il pomeriggio - Libreria Convegno (corso Campi, 72). Fino all'11 dicembre 08 crema Mostra Viola en Plain Air Personale di pittura del''artista cremasco Gil Macchi. Orario: feriali dalle ore 15 alle ore 19 - Festivi dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 22. Crema, Sala Santa Maria di Porta Ripalta Via Matteotti, 47. Fino al 4 dicembre 08 cremona Mostra Controlled Mental Space, Perfor-

29 novembre 08 cortemaggiore Concerto Afterhours La nota Band presenta l'ultimo lavoro «Cuori e Demoni». Orario: ore 21,30 Fillmore. Costo: 16 euro. 29 novembre 08 pizzighettone Concerto di santa cecilia Con il Corpo Bandistico Pizzighettonese

29 novembre 08 soresina - Teatro Il Misantropo di Molière Orario: ore 21 - Teatro Sociale Via Verdi, 23. 29 novembre 08 romanengo - Teatro A.T.I.R. Qui citta' Di M. di P. Coplaprico. Teatro G. Galilei Costo: 10 euro. 29 novembre 08 casalbuttano - Teatro

ALTRO

Fino al 29 novembre 08 cremona fiera Salone dello Studente Formazione, Lavoro e Tempo Libero Orario dalle 8.30 alle 17 Località Ca' de' Somenzi. 29 novembre 08 CREMONA Inaugurazione delle festività natalizie Con accensione delle fiaccole e delle luminarie. Orario: dalle ore 17,30 Piazza del Comune.

29 novembre 08 CALVATONE LA PURSELADA Alla riscoperta della civiltà contadina con la tradizionale cena che seguiva la macellazione del maiale. Sala Parrocchiale -Orario: ore 20. 29 e 30 novembre 08 CASALBUTTANO SAGRA DEL COTECHINO Cena e pranzo a base di cotechino, lenticchie e crauti. Salone polivalente oratorio femminile (Via Carlo Gamba). 30 novembre 08 SAN BASSANO LO SVUOTASOFFITTE Mercatino di antiquariato. Via Roma - Orario: 9.30-17. 30 novembre 08 PESCAROLO FIERA DI SANT'ANDREA Mostre, animazione, caldarroste e vino brulé.

mance artistica di Anna Maria Tino Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16, sabato dalle 10 alle 13- CRAC-Liceo Artstico Bruno Munari, via XI Febbraio, 80

Fino al 31 gennaio cremona - Mostra Alfonso Martini / Gran Gourmet Osteria Garibaldi Caffè (corso G. Garibaldi, 38).

Fino al 5 dicembre 08 cremona Mostra AnticoVecchioModerno Incontro nel Museo di Storia Naturale di oggetti di epoche diverse. Orario: da martedì alla domenica dalle 9 alle 13 Museo Civico di Storia Naturale (parco del Vecchio Passeggio).

28 novembre 08 cremona - Incontro Eros in Grecia: La Mediazione delle Immagini Intervento del Prof. Maurizio Harari docente dell'Università di Pavia. Orario: ore 17 - Sala Puerari, Museo Civico Ala Ponzone.

Fino all'8 dicembre 08 cremona Mostra Rita Calzavia e Elena Bocchi: Opere Pittoriche Orario: giorni feriali dalle 17 alle 19, festivi dalle16 alle19-Adafa, Casa Sperlari (Via Palestro, 32).

29 novembre 08 CREMONA - INCONTRO Seminari in Zenobia La Valutazione partecipata nei piani di zona. Orario: dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16 - Cisvol (via San Bernardo).

Fino al 14 dicembre 08 cremona Mostra Enrico Della Torre «Prove» Presentazione dei lavori del famoso pittore nativo di Pizzighettone. Orario: da mercoledì al sabato 10,30-12,30 e 16,30-19,30; domenica 16,30-19,30 - Galleria Daniela Rallo (piazza Sant' Abbondio, 1).

Dal 29 novembre 08 al 1 febbraio 09 casalmaggiore Incontro Ri...cordai In mostra il lavoro degli Artigiani Cordai nella tradizione del nostro territorio. Orario: sabato-domenica e festivi dalle 15 alle 19; mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12,30; martedì dalle 9 alle 16; giovedì dalle 9 alle 12,30 e dalle 14 alle 16 - Museo Diotti. Costo: 3 euro.

Fino al 30 dicembre 08 cremona Mostra L'Arte Italiana dal 1945 / Transavanguardia e Citazionismo Tradizionale appuntamento artistico dedicato all'arte italiana post bellica. Fondazione Città di Cremona - piazza Giovanni XXIII, 1.

30 novembre 08 cremona Incontro La Pelle cambia colore, il sangue no! Per una donazione senza confini e oltre. Seminario di studio sulle politiche per l'immigrazione. Orario: dalle ore 9,15 sede Avis di Via Massarotti 65.

29 novembre 08 crema Concerto Concerto per Marcinelle Rappresentazione teatrale per commemorare la tragedia che colpì i minatori italiani a Marcinelle (Belgio). Orario: ore 21 - Teatro San Domenico. 30 novembre 08 cremona Concerto Nel Cor mi sento Ensemble Corale nell'ambito dei Matinèe musicali al Museo Civico. Orario: ore 11 - sala San Domenico - Museo Ala Ponzone di via U. Dati, 4. Il viaggio di Nicola Calipari Spettacolo teatrale di Fabrizio Coniglio con Fabrizio Coniglio, Alessia Giuliani e la partecipazione di Giuliana Sgrena. Orario: ore 21 - Teatro Bellini (via Jacini, 23). Costo: platea 15 euro; galleria 12,50 euro. 29 novembre 08 casalbuttano - Teatro Il Volante di Mangiafuoco Appuntamento Teatrale con la Compagnia EmmeCi Associazione Culturale. Orario: ore 16,30 Teatro Filodrammatici. 30 novembre 08 CREMONA Festa del Gran Bollito Festa e gastronomia locale per festeggiare l'imminente periodo natalizio. Orario: dalle ore 10,30 Cremona, Cortile Federico II di Palazzo Comunale 30 novembre 08 solarolo monasterolo La Nimalàada Orario: dalle ore 10 - Area Parrocchiale. Pranzo buffet: 20 euro. Sesta edizione della storica festa dedicata al «Porco» e alle sue specialità gastronomiche. 9 e 30 novembre 08 CREMONA Esposizione Internazionale Canina Appuntamento internazionale per presentare e conoscere la razze più famose di cani. CremonaFiere piazza Zelioli Lanzini, 1.

BREVI DAL SECOLO BREVE di Giuseppe Azzoni

STRUTTURA E FUNZIONI DELLA CASCINA La grande azienda a cascina opera notevoli innovazioni agronomiche e tecniche. Il fieno, la zootecnia ed i cereali già a fine ‘800 aumentano rese e produzioni e costituiscono la base produttiva. Aumenteranno ancora i loro spazi col passare degli anni e con eventi dell’economia come l’abbandono dell’allevamento del baco da seta (che era stato a lungo assai importante: nel 1887 costituiva il 17% della produzione agricola complessiva) o l’ampliamento della zootecnia da latte e da carne a fronte della sparizione degli animali da lavoro. Frumento e granoturco rappresentano oltre un terzo della produzione nel 1914 così come nel 1938 e ancora nel ’58, mentre la zootecnia e il latte crescono dal 36% del 1914 al 50% del 1958. Su queste basi la cascina si potenzierà e sarà protagonista produttiva e demografica dell’area cremonese per molti anni durante i quali una ampia parte della popolazione viveva in cascine piene di gente e di vita. Peraltro ad inizio secolo, nel 1911, gli occupati in agricoltura nella provincia sono il 56% del totale, ben più del 43% lombardo. Il dato è naturalmente favorito dalla conformazione ad unica grande pianura del cremonese. Qualche anno dopo la Liberazione, dopo il forte sussulto di lotte nelle cascine degli anni 1947 – ‘49 per cambiarvi le condizioni di lavoro e di vita, si assiste ad una fase, piuttosto rapida, che porta all’abbandono stesso della cascina. Dal 1950 al 1959 i salariati fissi passano da circa 30.000 a 23.000 per poi drasticamen-

te diminuire ancora negli anni Sessanta e Settanta (ed essere sostituiti oggi in gran parte da immigrati). I giovani compiono altre scelte, prima inesistenti; la precedente disponibilità di manodopera si riduce drasticamente. Subentrano col trattore nuove, sempre più diversificate, sofisticate e potenti macchine, gestite spesso da professionisti esterni alla cascina col “conto terzi”. I processi di conservazione, trasformazione, commercializzazione dei prodotti agricoli passano in modo sempre più ampio in altre mani. L’azienda presenta esigenze anche edilizie radicalmente diverse dal passato. La cascina o viene del tutto abbandonata come un guscio inutile o viene del tutto “destrutturata”. Riprendendo il periodo in cui erano in pieno rigoglio, le numerose cascine del cremonese erano ovviamente funzionali ad aziende agricole dotate di ampie e compatte superfici di terreni irrigui e fertili, nel mezzo dei quali esse venivano edificate. Decisive la disponibilità di acqua ed una buona posizione rispetto ai campi. E’ noto che la cascina cremonese, a differenza che in altre zone, era in genere a corte chiusa. Attorno ad un grande cortile centrale, l’aia (in cotto poi in cemento, sempre pulita e con la funzione principale di far essiccare prodotti) si disponevano i diversi fabbricati in modo che i loro muri esterni racchiudessero completamente il tutto. Qui si svolgevano le molteplici attività lavorative e la vita quotidiana delle decine di persone che vi risiedevano. [continua...]



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“Sentieri”, la storica soap è giunta al capolinea

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a 25 anni tiene cancellazione dal palinsesto. migliaia di donNello scorso maggio “Senne incollate alla tieri” è stata spostata da Rete tv per assistere 4 per poche settimane al matad una saga intino alle 10.30, per poi tornare terminabile. nella sua collocazione “tappaOgni episodio termina con buchi” del pomeriggio. Attualtante questioni in sospeso, in mente sono in onda le puntate modo da obbligare il telespetdel 2005, visto che da sempre tatori a ricollegarsi il giorno la soap è in ritardo di oltre tre dopo. E’ “Sentieri” una delle anni sulla programmazione soap più longeve e seguite nel americana. nostro paese. Di produzione americana, come “Beautiful” ha visto il progressivo invecchiamento degli interpreti, senza tuttavia subire contraccolpi allo share. Ma questo non basterebbe ad evitare una clamorosa chiusura sulle reti MeKim Zimmer, una delle protagoniste della soap diaset. Queste le indiscrezioni giunte da CoTrasmessa fino al 1988 da logno Monzese. Canale 5, ha ospitato nel corUna notizia accolta con stuso degli anni attori illustri da pore dalle fans tanto da realizChristopher Walken a Joan zare una petizione contro la Collins, da Kevin Bacon a Ca-

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Da 25 anni sforna episodi ma rischia il “taglio” in Italia lista Flockhart, fino ai più televisivi Sherry Stringfield, Frank Grillo e Melina Kanakaredes Non da meno è il cast italiano dei doppiatori: Lella Costa e Veronica Pivetti sono solo due nomi famosi che danno il loro contributo alla soap, doppiando due personaggi tra i più amati, rispettivamente Reva Shayne e Harley Cooper. Reva Shayne, interpretata da Kim Zimmer, è forse l'emble-

domenica 30 Lunedi’ 1

ma della serie, racchiudendo in sé le classiche caratteristiche dell'eroina da soap. «Il mio contratto scade nell’estate del 2009 – ha rivelato la Zimmer - poi si vedrà. Di sicuro voglio continuare a trovare il tempo per fare teatro, la mia grande passione». Ma la sua popolarità in Italia rischia un duro colpo Rete 4, lunedì-martedìmercoledì ore 15.55

Martedi’ 2

Una pallottola spuntata 2 e 1/2 Valanga di risate con Nielsen Una serata all’insegna della comicità demenziale di Leslie Nielsen. Tra le sue performance più apprezzate vi è sicuramente la serie di “Una pallottola spuntata”. In questo caso parliamo della pellicola “2 e 1/2 – l’Odore della paura” del 1991, diretto da David Zucker, che vede nel cast anche Priscilla Presley, George Kennedy, O.j. Simpson. La trama. Frank Drebin, un maldestro tenente di polizia, dopo essere stato premiato a Washington dal presidente americano Bush per aver ucciso il millesimo trafficante di droga, riceve l'incombenza, unitamente al capitano Ed Hocken, di scoprire l'autore dell’attentato dinamitardo all'istituto del dottor Albert S. Meinheimer, uno scienziato incaricato di redigere il piano della nuova politica energetica degli Stati Uniti. Grazie alla testimonianza dell'affascinante Jane Spencer, ex innamorata di Frank, attualmente direttrice delle pubbliche relazioni di Meinheimer, il tenente riesce ad in-

mercoledi’ 3

dividuare in Quentin Hapsburg, un uomo ricco ed ambiguo, il mandante di questo crimine. Costui, nel frattempo, con la connivenza di un gruppo di magnati del petrolio, dell'energia elettrica e di quella nucleare, per non essere danneggiato dalle teorie energetiche di Meinheimer, rapisce lo scienziato e colloca al suo posto un sosia correo. Dopo numerosi maldestri Drebin riesce a liberare lo scienziato e a smascherare l'impostore. Premiato di nuovo da Bush, Frank può finalmente sposare Jane… Domenica 30, ore 19.40, Italia 1

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Venerdì 28 Novembre 2008

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Tognazzi (0372 458892) • Max Payne • Twilight Multi Starplex Gadesco (0372 838295) • Max Payne • Twilight • Bolt • Death Race • Never Back Down • High School Musical 3 • Solo Un Padre • Nessuna Verità castelleone Cineteatro Giovanni Paolo II (0374 56052) • Burn After Reading

"Ora o mai più" • Un Gioco da Ragazze (lunedì) "Circolo Culturale" • La Fabbrica dei Tedeschi (martedi') "Over 60" • La Fabbrica dei Tedeschi (mercoledi')

"Cineforum" • Qualcuno Con Cui Correre (giovedi') pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Bolt - Un Eroe A Quattro Zampe • Death Race • Solo Un Padre • Il Sol Dell'avvenire • Rumore Bianco • Le Cose In Te Nascoste • Palermo Shooting • Mario Il Mago • Se Chiudi Gli Occhi • Max Payne • Strafumati • Never Back Down

twilight

di Catherine Hardwicke

Kristen Stewart, Robert Pattinson e Taylor Lautner sono alcuni dei protagonisti di “Twilight”, la pellicola di genere fantastico diretto da Catherine Hardwicke. Bella decide di andare a vivere con il padre, dopo la separazione dei genitori, nella piovosa cittadina americana di Forks. Non prevede che la sua vita possa subire grandi cambiamenti, ma nel nuovo liceo incontra Edward Cullen, un ragazzo schivo, diverso da ogni altro. Edward ha 17 anni come lei, solo che ce li ha dal 1918. È un vampiro, che però ha scelto, insieme con la sua famiglia, di non bere sangue umano ma solo animale. Bella e Edward si innamorano perdutamente, ma l’odore di lei scatena la sete di James, un vampiro nemico e niente affatto vegetariano.

CINEMA –“Max Payne” è il film d’azione diretto da John Moore

Un poliziotto violento come un videogame

“Max Payne” è il titolo dell’ultimo film di John Moore. Una trama d’azione incentrata sul protagonista (che dà il titolo alla pellicola) un poliziotto arrabbiato e deter-

minato a vendicare la morte violenta della sua famiglia. Emotivamente instabile, Payne lavora all’archivio casi irrisolti, alimentando il suo dolore e la sua collera. La morte del suo ex collega e di una spregiudicata bellezza russa, lo induce ad investigare nei bassifondi della città, armato di una doppia Beretta. Ossessionato dalla vendetta e perseguitato da demoni e angeli neri, scoprirà presto un legame tra gli omicidi. La verità farà male, il castigo sarà impietoso, la vendetta definitiva. John Moore, sulla scia del successo del videogame cinematografizzato, videogamizza il film, mutuando strutture e forme dal “Max Payne” game. Nel cast troviamo anche la cantante Nelly Furtado, che negli ultimi anni è diventata una delle beniamine dei teenager di tutto il mondo.

sabato 29

canale 5

italia 1

rete 4

SOL REGINA po

Genere: Azione

di John Moore

Cast: Mark Wahlberg, Mila Kunis, Beau Bridges, Donal Logue, Ludacris, Chris O’Donnell, Joel Gordon, Kate Burton, Amaury Nolasco. Durata: 100 minuti Produzione: 20th Century Fox, Usa 2008

Whalberg e il protagonista del videogame a confronto

domenica 30 Lunedi’ 1

31

Martedi’ 2

Giovanni Biondi

Dentro le notizie...

Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore all'ambiente e all'agricoltora della Provincia di Cremona, Giovanni Biondi parlerà dei principali eventi del territorio. • Regione, schiaffo d'amianto - Respinta la mozione Pd sul blocco della discarica; • Guerra sulle quote latte - La protesta va avanti a oltranza; • Cremona: Festa del Torrone "Francesco e Bianca Maria Un matrimonio da fiaba"; • Soncino: Sapori e Saperi nell'ex Meroni; • "Il Pd del Nord non è la soluzione ai probelmi di questo partito". La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.

mercoledi’ 3 giovedi’ 4

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Coffee Break

Venerdì 28 Novembre 2008

Vanessa Incontrada “brucia” la Gregoraci

L

a signora Briatore non riesce proprio a sfondare in televisione. Dopo l’enorme pubblicità procuratasi grazie al matrimonio con il manager della Renault di Formula Uno, Elisabetta Gregoraci avrebbe fatto di tutto per ottenere la conduzione di “Scherzi a parte”, al via dal prossimo 9 gennaio su Canale 5. Candidatura messa però in discussione da Michelle Hunziker. Nelle ultime settimane addirittura sembrava che la bionda svizzera avesse più probabilità di ottenere il timone del programma, grazie anche alla sua maggiore esperienza

La Imbruglia si spoglia per gli animali

La signora Briatore scartata per la conduzione di “Scherzi a parte”

davanti alle telecamere. Ma, colpo di scena, tra le due litiganti è spuntata Vanessa Incontrada, che ha sbaragliato la concorrenza. La signora Briatore dovrà accontentarsi (si fa per dire) di partecipare come ospite ad una puntata della trasmissione degli scherzi.

Sopra Elisabetta Gregoraci (a sinistra) e Michelle Hunziker. In alto Vanessa Incontrada

Come diceva Trapattoni nelle sue esilaranti interviste: mai dire gatto se non ce l'hai nel sacco... Vanessa Incontrada, 30 anni, è stata preferita forse per quella vena autoironica affinata negli ultimi anni a “Zelig” al fianco di Bisio e apprezzata dal pubblico. Nata da padre italiano e madre spagnola, ha iniziato la carriera di modella fin da quando aveva 17 anni e nel 1996 si è trasferita a Milano, dove ha continuato a sfilare in passerella per importanti griffe e giornali di moda. Ha esordito in televisione nel 1998 con il programma musicale Super (condotto fino al 2000) ed è stata presentatrice di varie trasmissioni tra cui “Millennium”, “Subbuglio” e appunto

Tutti i pretesti sono buoni per spogliarsi davanti a una macchina fotografica. C’è chi la fa anche per una giusta causa, come è accaduto per la cantante australiana Natalie Imbruglia (divenuta famosa grazie alla canzone “Torn”), scesa in campo per sostenere l’organizzazione internazionale per la difesa della fauna. La Imbruglia si è fatta immortalare senza veli e coperta solo da un coniglio. Un bel colpo per aumentare la popolarità.

Iglesias jr sbattuto fuori di casa

IL CASO - Il presidente della Roma ha rivelato di aspettare un bambino

Rosella Sensi si consola con la cicogna

Non si vive di solo calcio. Meno male, viene voglia di aggiungere. Dopo anni spesi per fare grande la Roma, Rosella Sensi (nella foto) ha deciso di dedicarsi anche a se stessa e in una lettera in cui annunciava l’assenza all’ultimo cda della società giallorossa, ha rivelato di aspettare un bambino. Un motivo più che valido per disertare l’appuntamento, che zittisce i maligni su un presunto disinteresse da parte del presidente. Da fonti vicine alla famiglia Sensi, il bambino dovrebbe

nascere fra cinque mesi. La notizia è stata nascosta per lungo tempo, forse a causa del momento difficile della Roma sia in campo che a livello societario. Dopo due vittorie consecutive (derby compreso) la squadra si è risollevata in classifica, ma gravita a ben sedici punti dall’Inter capolista. Un bilancio sicuramente in rosso, ma l’imminente arrivo del bebè avrà sicuramente rasserenato l’umore della presidentessa.

Vita dura per Enrique Igleasias, cantante spagnolo figlio del popolare Julio. Da qualche settimana, infatti, è stato sbattuto fuori di casa dalla fidanzata Anna Kournikova. Dopo sei mesi di convivenza, pare che la tennista russa non abbia più sopportato i cani del cantante e abbia preso una drastica decisione. In un’intervista Enrique si dice ancora innamorato e spera presto di tornare a casa. Ma per ora deve starsene da solo con i suoi cani. Alla faccia del sesso debole…


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Sport&Sport

Sport non solo Lione, c’è anche Parigi Ilaria e Marta, attenti a “quelle due”

M

assì, massì il Lione ha dato un calcio alla Fiorentina e l’ha buttata fuori dalla Champions: noi ignoriamo se le scarpe coi tacchetti fossero firmate Della Valle Sr. scarpaio di grande fama e padre del presidente viola, oggi più che mai di rabbia. Si rifarà in coppa UEFA, almeno così spera con Prandelli, Gilardino e tutti gli altri: così noi auguriamo, e così sia. Chi solitamente riordina queste note, distribuendo ai vari inviati i loro compiti, ultimamente si è dato da fare in altre direzioni, ma è sempre presente toto corde (abbiamo frequentato latino anche noi), e con tutto il cuore auguriamo un prossimo rientro in prima persona, per risparmiare tempo e centesimi di euro (i fax costano…) e anche un po’ di fatica nelle inevitabili correzioni. Parigi. Perché Ilaria e Marta? In questi giorni si è vissuta una

giornata in favore della donna, sembra che molte fanciulle (non solo) ne abbiano bisogno, alla faccia dello slogan presto tramontato «il mio corpo è mio e ci penso io». Appunto, quelle due signorine cremonesi a Paris hanno conquistato la medaglia d’argento nello judo, sport incruento sul quadrato, ma che può essere anche mortale all’occorenza. Mezzi uomini (di serie infima) state attenti, può darsi che vi tocchi come obiettivo una di queste due fanciulle d’argento: con la medaglia sul petto vi rifilano quattro sberle a mani e piedi di ferro con la velocità di Chuck Norris famoso Tv ranger, che poi significa “guardia forestale“ ma superpoliziotto. Josè Mourinho lo è a sua volta ma a parole, per fortuna di chi lo ascolta. Dopo l’uno a zero sulla Juve straparla: «4,3,3, no inventado jo ( pronuncia iò) no inventado Roberto (Mancini), jo solo perfesionado con rombo cha cambio siempre». E si guarda bene dal dire che con i suoi

Ilaria Sozzi e Marta Frittoli, argento mondiale di Kodokan

Redazione sportiva

INTERMEZZO

egri

Carlo Marincovich, inviato per gare a vela di grande livello e per Formula Uno , ha intuito che la bandiera a scacchi si abbassava sul suo ultimo traguardo.Non ha mai sfiorato il suo PC il pensiero che i suoi pezzi potessero dispiacere a quelli della Ferrari o di Luna Rossa . “ Le macchine di Maranello , le scarpe e gli svolazzi di Prada non mi riguardano da vicino. Spero solo che il vento non soffi sulle piste contro le rosse ,e che gonfi bene le vele delle nostre barche, anche in bolina“. Ti auguro un brezza favorevole al tuo ultimo viaggio. quattro in difesa, che con l’ultimo del rombo centrale possono diventare cinque, applica il calcio italiano così caro a Rocco, Brera e Bearzot, insultato da Palumbo (ex Gazzetta) e Sacchi, che senza più gli olandesi e Maldini-Costacurta-Baresi in difesa, ha raccolto solo frantumi di gloria. Quando l’hanno riferito a Kakà, in italiano è meglio accentarlo ma in giapponese significa “fortuna “, si è messo a ridere con Ronaldino, che quasi si sganascia un dentone. «Vostro sistema di gioco lo copiano tutti in Europa, tedeschi e inglesi in testa, ma ci vogliono buoni arbitri in campo, qui scarsi». Ilary Blasi ha rivelato che il dito in bocca di Totti èdedicato a lei, non al figlio: qualche lupacchiotto ultras ha biascicato «… ambè, mò capisco, li mortacci sua …». Come sanno bene anche i quasi trumbè ( lui, Lui! usa spesso questa parola se si tratta di milanisti) i rossoneri a Torino sono stati raggiun-

ti quando erano in vantaggio di due gol. Al quasi concittadino Rosina il merito del pareggio. Nicola Roggero su Sky azzarda: «…il cross scendeva lieve come la neve». Può darsi che qualche tecnico USA di stanza a TO per FIAT AVIO, stia studiando al rallentatore il filmato TV per scoprire se c’era qualche meccanismo da poter usare per i loro progetti spaziali su marte. Sempre su questa Tv e sempre a pagamento, risulta che per un’altra partita M. Delvecchio abbia dichiarato che «… a me Vucinic piace in tutte le posizioni».Neanche eugrigna è riuscito a scoprire cosa ne pensi l’interessato. Ancora per Zenga/Varriale, il cortodotato orfano di Maradona ha dichiarato che «… la mano ce l’abbiamo già data a Coverciano». Sindaco e assessori esultano, come forse i fans del Real quando hanno saputo da Galliani che «… li tranquillizzo perché Sheva non andrà mai a Madrid». Autore dell’informazione Gene Gnocchi.

Pallacanestro: Appuntamento domenica 30 alle ore 20

Contro i Crabs una Vanoli che fa spettacolo di Giovanni Zagni

Dopo la grande vittoria di Scafati, torna la Vanoli al Palasomenzi, domenica sera (30 novembre) alle 20, sotto i riflettori di Rai Sport, che trasmetterà in diretta l'incontro con i Crabs di Rimini. La classifica, dopo otto giornate vede i nostri in terza piazza ,a quota 10, in robusta coabitazione con la stessa Scafati,Sassari, Reggio Emilia e Casale Monferrato, alle spalle della solitaria Varese (a quota 14) e Jesi al secondo posto. Indubbiamente una posizione di prestigio se si considera che soltanto tre volte gli uomini di Cioppi hanno beneficiato di turni casalinghi e ben 5 sono state le trasferte, due delle quali favorevoli (Venezia e Scafati appunto e che a Brindisi Lollis e soci sono stati "scippati" soprattutto da valutazioni arbitrali almeno discutibili). Certamente la squadra ha risolto nel frattempo molte delle problematiche di inizio stagione e l'innesto di un uomo di grande esperienza come Dante Calabria

ha risistemato certi equilibri in campo che andavano migliorati. Ora ci pare che ci sia grande serenità e voglia di far bene da parte di tutti, anche di quei giocatori che non hanno avuto sinora tanto spazio ma han dimostrato per presenza ed impegno di meritarsi qualche opportunità più consistente. Viste le batoste iniziali a Livorno e successivamente a Reggio Emilia, diremmo che si son fatti passi giganteschi per quantità, intensità e gioco d'assieme. Non è casuale che tutti quelli che vanno in campo lascino il segno. L'imperativo, ovviamente, è quello di mantenere questo "stato di benessere mentale" del gruppo per continuare a dare soddisfazioni a dirigenza e pubblico. Teoricamente l'avversario di turno, I Crabs di Rimini, non dovrebbe impensierire più di tanto la Vanoli, ma stante la sua necessità di far punti (penultimo con sole due vittorie all'attivo) c'è da scommettere che non sarà nè l'ardore agonistico, nè la determinazione a far difetto ai romagnoli.

Tra gli uomini a disposizione di Giancarlo Sacco spicca la guardia USA McCray che viaggia con il 57% da 2 punti ed il 45% da 3 . Da seguire anche il ventiduenne polacco Kesicki pivot di 212 centimetri ottimo rimbalzista e l'ala forte, il riminese Rinaldi. Senza dimenticare il"sempreverde" Alessandro De Pol, che non richiede particolari presentazioni, al termine di una carriera ai massimi livelli del basket nazionale. Il play è Phil Goss, statunitense che domenica scorsa. espulso, è stato squalificato per due turni ma che se la Fip accoglierà il ricorso presentato dalla società, dovrebbe essere della partita. Nonostante la ripresa televisiva ci attendiamo grande pubblico al Palasomenzi, perchè questa Vanoli diverte e fa spettacolo e gli appassionati cremonesi dal palato fine non mancano di certo. Molti saranno gli appassionati riminesi al seguito della loro squadra per sostenerla in questo delicato momento della stagione.

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il calcio

Eugenio Grignani

Rave e tre fave …così dicevano

L

e rape, in dialatto rave, sanno di poco, le fave sono buone ma è un mangiare da poveri, e troppe fanno male. Quel tratto di Po che dopo l’ingresso di Ticino a sud di Pavia si snoda tra il porto di Cremona e Piadena, viene definito il cuore del fiume che verso est passa oltre Ferrara e poi lambisce Ravenna: quello è il grande ventre di «padre Po». La mia esistenza di precario degli stadi mi ha portato sabato sera da SanSiro - Inter vs Juve - fino ai “Prati “ di Ravenna, una ex locanda che oggi si chiama Hotel, ma che ai tempi di Alfonsa Brandani (nonna degli attuali) ospitava pittori, artisti di lirica e di prosa, scrittori e giornalisti. Ricordavo il posto dai tempi di un Giro. Ho suonato che era l’alba, e mi hanno ospitato in una doppia: 45 invece di 75 euro, niente colazione solo un the dopo l’una, in compenso mi hanno portato allo stadio. Mi intrufolo tra i poveri il più agitato dei quali sono io benché fornito di costoso binocolo marino, una specie di 007 a controllare un tipo. La partita della Cremo è già stata scarnificata da chi ve la può raccontare il giorno dopo. Di mio aggiungo solo “da far pietà“. Alla scuola di giornalismo insegnano: quando, dove, come, chi e perché. Il quando, il dove e il come sono già stati riferiti, devo solo visitare a modo mio il chi e il perché.

Per ora la cremonese alza bandiera... bianca

Il chi. I lettori che mi seguono con pazienza conoscono la mia ritrosia a far nomi se non nel bene, e il rifiuto a dar voti: per troppo tanti ho dovuto sgobbare, e non sempre mi hanno soddisfatto. Questa volta farò un’eccezione per l’unico che in qualche modo ha tentato di tirar su comitiva e baracca: Vitofrancesco. A Carotti, solitamente in frega, è stato negato l’esame di riparazione dopo un errore nel 1° tempo. Ignoro il perché, ma deve essere stato un affare di qualche importanza. Il golletto di Gori è stato utile solo al suo onore ma no lo esalta più di tanto: ha concluso ciò che altri avevano fallito. Il perché. Sfido chiunque ad illustrarlo, visto che non è stato in grado di farlo nemmeno Sandro Turotti, che pur gode fama di dirigente avveduto e uomo pratico, cioè di uno che non si nasconde dietro una foglia di rosmarino buona su certi arrosti ma inutile a nascondere non dico la stazza del DG, ma nemmeno quella di un passerotto. Forse il perché non lo sanno nemmeno i più diretti interessati. Vedarùmm. Conclusione. A me non piace stare con le mani in mano, a me non piace assistere ad arbitraggi assurdi, e lo scrivo proprio io che ho pregato giocatori e allenatori perché non si lamentino: loro devono rispettare un regolamento, i miei colleghi ed io, no. Noi dobbiamo rispettare solo l’italiano e la coscienza, ciò che abbiamo visto e che purtroppo continuiamo a vedere. Io posso scrivere che Pecorelli si è riscaldato per mezz’ora e più, tanto da non aver più fiato in corpo quando gli sarebbe servito correre: il mio binocolo non l’ha mai colto sotto i venti metri dall’azione, cm. più o meno. Quindi posso scrivere che per me tra Pecorelli e pecorino, se è buono, preferisco il secondo.

La JuVi Witor's ha dato un calcio alla crisi

Paolo Conti sfugge ad Avanzini

Foto Castellani

Con la vittoria sulla Siram Fidenza di sabato scorso, la JuVi Witors ha inanellato il terzo successo consecutivo e diremmo ha decisamente voltato pagina rispetto allo stentato inizio di stagione. La "cura" Ryan Bucci, ma non solo quella, poichè molti atleti han recuperato una condizione fisica accettabile (manca ancora all'appello

Andrea Conti e... non è poco!), l'entusiasmo che sempre nasce dalle vittorie, la ottima organizzazione difensiva e la serenità che avrà certamente portato Ario Costa, ci paiono essere stati ..fattori scatenanti del ritrovato benessere mentale. Ora non resta che consolidare queste esperienze e portarle vanti, nel segno di

una volontà comune di far sempre meglio. Test importante, non solo per la classifica, sarà quello di domenica a Montecatini, un campo difficilissimo, dove si gioca sempre in ambiente surriscaldato, dove fisico e voglia pesano come non mai sull'esito delle partite. Monzecchi, Grappasonni, i fratelli Niccolai sono

maestri nel gestire situazioni al limite, per cui ci si aspetti un avversario "arrabbiato" ben deciso a prendersi i due punti. La JuVi è avvertita. Basket da battaglia dunque sul campo dei termali. Un'occasione in più per dimostrare quel che si vale in questo momento e per tutta la stagione. gz


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Sport

Venerdì 28 Novembre 2008

Pallavolo: Verso la difficile trasferta di Roma

Magick Pack ancora sottotono

M

di Cesare Castellani

agic Pack al bivio. E’ arrivato il momento, dopo sette partite, di chiarire quale sarà il ruolo di questa squadra nel campionato di Legadue. Dopo una partenza un po’

cora non soddisfa. Non soddisfa soprattutto la mancanza di continuità. A grandi giocate, nel corso delle ultime partite, si sono alternate incertezze e ingenuità che hanno causato la perdita di punti preziosi. A partite di ottimo livello sono succedute gare, come quella di Piacenza, ad esempio, in cui non si è praticamente giocato.

La Signorile della Magic Pack in schiacciata

affannosa e sicuramente dovuta alla scarsa amalgama tra le ragazze (Signorile e Gentili sono arrivate a causa degli impegni con la nazionale juniores solo un paio di settimane prima dell’inizio del campionato e lo stesso dicasi per Cornelia Dumler impegnata con la squadra nazionale tedesca) il rendimento della squadra ha cominciato a crescere, ma an-

Judo

Lo stesso si è verificato domenica scorsa nella non facile partita che ha opposto le ragazze di Simoncelli a San Vito dei Normanni, squadra ben equilibrata e forte di una giocatrice esperta e valida quale la De Oliveira, ma squadra alla quale una Magic Pack attenta e concentrata avrebbe potuto strappare agevolmente i tre punti in palio invece d’esser co-

stretta ad un tiebreak sempre pericoloso. Domenica abbiamo visto un paio di giocatrici sotto tono rispetto al solito: una Nardini stranamente abulica e imprecisa, una Fanzini probabilmente non completamente a suo agio nella posizione assegnatale dall’allenatore e una Dumler che, invece, sta pian piano recuperando la forma migliore, quella che aveva mostrato a suo tempo nell’Edilkamin lo scorso anno ad Ostiano. In compenso, sono finalmente salite in cattedra le ragazzine terribili che ci si aspettava.Quando Simoncelli ha chiamato in causa la Vasileva, questa ha risposto da par suo come una veterana: ha subito piazzato un paio di botte che hanno fatto tremare San Vito e ha quasi raddrizzato una situazione che sembrava disperata dando la possibilità alle compagne di riprendersi e di andare a vincere il secondo set, Probabilmente è stata in campo troppo poco, ma ha comunque risposto forse meglio di quanto ci si poteva attendere. Ma, con lei, anche le altre due del ‘90, Signorile e Gentili. Simoncelli le ha gettate nella mischia proprio nel tiebreak. Poteva essere un rischio, ma le due campionesse d’Europa juniores non si sono tirate indietro. Signorile, soprattutto, è stata

determinante negli ultimi istanti di gara, quando la tensione saliva e la palla scottava nelle mani. Non ha sentito l’emozione, ha murato e sparato senza una sbavatura in appoggio ad una Shapova che sembra migliorare di settimana e in settimana e alla Dumler che proprio nel finale ha saputo tirar fuori le unghie. E, dietro, c’è una Boscoscuro che sta diventando una sicurezza e sicurezza sa dare alle compagne di squadra.. E ora si va a Roma contro una squadra da prender colle molle, che ha in classifica probabilmente qualche punto in meno di quanto preventivato e che deve rimpinguare una classifica ancora carente, ma che si è rafforzata proprio in questi giorni con l’innesto della brasiliana Pedra Mendes. E quanto la brasiliana abbia trasformato la formazione romana si è visto già domenica scorsa quando ha letteralmente condotto le compagne di squadra al successo esterno di Voltra Mantovana nel quale ha messo a segno ben 26 punti. In classifica le due squadre sono appaiate a 9 punti, ancora un po’ distanti dalla vetta, ma per chi vincerà sarà un buon passo avanti con la possibilità di tirarsi fuori dalle parti basse della graduatoria.

Trofeo del Torrazzo

Erano sei anni che il Saigo non otteneva un risultato simile nel trofeo che organizza dal 1967 Mentre bisogna tornare ai lontanissimi 1972 e 1973 per superare il record di 47 palestre presenti (come nel 2002) con 160 atleti in gara, possiamo enumerare altri risultati positivi di questa edizione del Trofeo: quattro atleti del Saigo su quattro sono saliti sul podio, e ci siamo piazzati al 6° posto come società con 31 punti Il vecchio guerriero Andrea Maffi ha dato una zampata da leone conquistando il primo posto dopo tre combattimenti vinti per ippon, in una finale al cardiopalma vinta in modo superbo. Le giovani leve del Saigo, pur pagando il doveroso tributo all’emozione

e alla tensione di una simile gara, sono salite tutte sul podio: Daniele Mancuso e Claudio Soana hanno conquistato il terzo posto, mentre Roberto Ruggeri si è piazzato secondo. Per quanto riguarda gli altri aspetti di una gara emozionante e coinvolgente, possiamo rilevare l’alto livello agonistico della competizione, testimoniato, tra l’altro, dall’elevato numero di ippon. 47 società partecipanti con 160 atleti in gara, e il “solito” Jigoro Kano del maestro Beltrachini ad aggiudicarsi per la quinta volta consecutiva il trofeo con 93 punti Nell’ordine seguono poi: Isao Okano di Cinisello con 84 punti, Gimnyc Club di Induno Olona con 73 punti, Le Sor-

Renato Bruni e Luciano Manara, presidente e allenatore del Saigo Judo

give di Solferino con 42 punti, Energy Mediglia con 41 punti, sesto il Saigo Cremona con 31 punti, poi la palestra GB di Sesto S. Giovanni con 30 punti, Sen Shin di Sarezzo con 29 punti e, a chiudere la classifica delle prime dieci società classificate, CISAF Como e Judo Cappelletti.

mondiali kodokan

Sozzi e Frittoli conquistano la medaglia d'argendo «Quasi Incredibile!» è il commento di Giorgio Sozzi al rientro da Parigi ove ha accompagnato la figlia Ilaria e Marta Frittoli, protagoniste indiscusse di una gara ecce-

to una svolta nel mondo dei kata. Le giurie hanno cominciato ad uniformarsi alle regole e ai dettami della specialità: non si sono visti punteggi sballati, come ad esempio

Ilaria Sozzi e Marta Frittoli

zionale in quello che è considerato il tempio del Judo europeo. «Speravamo in un buon piazzamento ed eravamo convinti di poterlo ottenere dopo il lungo e accurato lavoro svolto durante tutto l’anno, ma alla medaglia d’argento, francamente, non potevamo pensare» In effetti sul tatami di Parigi il dominio delle coppie giapponesi era dato per scontato, soprattutto dopo la prima edizione dei mondiali svoltisi lo scorso anno a Tokyo ove le ragazze del Kodokan erano riuscite ad agguantare un insperato sesto posto in una competizione sempre dominata dai padroni di casa. «Stavolta - prosegue Giorgio Sozzi - al di la del risultato che naturalmente ci premia, c’è una constatazione molto positiva: la distanza tra noi europei e i giapponesi nel giro di un solo anno si è notevolmente accorciata. A Tokyo eravamo gli allievi arrivati ad imparare, ci sembravano tutti mostri di bravura. A Parigi i giapponesi si son messi paura. Hanno capito che non ci sono solo loro e che nel giro di brevissimo tempo la loro

era accaduto agli Europei di Malta qualche mese fa. La specialità è cresciuta, sta trovando nuovi adepti in tutto il mondo e già dal prossimo anno si potrebbero avere sorprese anche da nazioni finora rimaste nell’ombra. A Parigi, comunque, Ilaria Sozzi e Marta Frittoli hanno messo paura alla formidabile coppia giapponese che ha comune saputo offrire una esecuzione magistrale, senza sbavature, senza errori. Yokoyama Etsuko/Chigusa Omori, però, hanno capito che la loro supremazia può già esser messa in pericolo. E anche Ilaria e Marta dovranno fare attenzione perché alle loro spalle ci sono una ventina di nazioni, soprattutto europee, agguerrite e preparatissime, pronte ad approfittare della minima sbavatura in un esercizio per ottenere una classifica di rilievo. Comunque, intanto, c’è da godere di questo successo che rivaluta anche i titoli europei e nazionali finora conquistati e gratifica le ragazze per tutti i sacrifici cui si sono sottoposte in palestra nelle ultime settimane.

supremazia sarà in pericolo. E anche noi dovremo stare attenti perché a Parigi ho visto coppie agguerritissime che han fatto passi da gigante: Spagna, Ukraina, Russia, la Francia stessa sono ormai a ridosso dei giapponesi.» In effetti il mondiale di Parigi ha probabilmente segna-

La scuola del Kodokan è cresciuta di pari passo con loro negli ultimi anni, è senz’altro la migliore in Italia e qualcuno, anche in campo maschile, preme alle spalle dei migliori. Potrebbe essere una delle novità più belle per lo sport cremonese nei prossimi anni.

Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia

Grande festa per i 60 anni di fondazione Sabato 15 novembre nel salone d’onore del Coni in Roma si sono svolti i festeggiamenti per l’anniversario dei 60 anni di fondazione (1948 – 2008) dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia (Anaoai). Ha aperto i lavori Luca Pancalli, vice Presidente del Coni che ha portato i saluti del Presidente Petrucci. Successivamente hanno preso la parola il Presidente Onorario dell’Associazione Fiorenzo Magni (il leone delle Fiandre) che con voce commossa ha ricordato i compagni di corsa Bartali e Coppi

Cozzoli con il vicepresidente dell'ANAAI Livio Berruti

mettendo in luce la bellezza dei valori morali dello Sport e della Maglia Azzurra. A seguire i discorsi di

Gianfranco Baraldi attuale Presidente dell’Associazione e del generale Roberto Roberti Segretario Nazionale

che attraverso una carellata di fotografie ha messo in luce gli eventi “azzurri” più importanti dalla fondazione dell’Associazione ai nostri giorni. La sezione degli azzurri cremonesi era rappresentata da Maurizio Cozzoli, segretario provinciale e componente la commissione revisori dei conti in seno al Consiglio Direttivo Nazionale. La rivista Magliazzurra di novembre ha dedicato nella rubrica “Il Personaggio”, tre pagine dedicate a Maurizio Cozzoli dal titolo: Maurizio Cozzoli, il caimano del Po, “Come un pesce nell’acqua”.



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Sport

Venerdì 28 Novembre 2008

Sulle corsie del Ferroviario superati in finale Pastori e Cesena (Fadigati) per 12-7

A Zinetti e Scandelli il «Pietralunga - Ghiraldi»

C

di Massimo Malfatto

i sono diversi motivi perché il Ferroviario sia ottimista al termine della sua bella manifestazione: la numerosa partecipazione di giocatori e pubblico, la perfetta riuscita di una gara che vuole ricordare due soci ed amici del DLF prematuramente scomparsi ed il buon livello di gioco. Per ultimo, ma non per importanza, il successo di una formazione di casa, terzo dall’inizio di una stagione dove alcuni “ferrovieri” stan-

I vincitori di Cat. A/B Pierino Zinetti e Pierangelo Scandelli

Taino e Turini vincono nella categoria C/D

Gualtiero Turini e Alessandro Taino vincitori della categoria C/D

no andando oltre i propri limiti. Questo è stato in sintesi il 3° memorial Cesare Pietralunga e 1° memorial Arnaldo Ghiraldi, gara regionale (con due finali) dove non sono mancate le conferme, ma anche le sorprese. Nella categoria A/B (95 coppie iscritte) un’altra prestazione ottima sul piano della pro-

duttività di Pierino Zinetti e Pierangelo Scandelli ed un successo ampiamente meritato. Dopo aver superato nei quarti i soresinesi GuarneriMoroni (12-5), Zinetti-Scandelli approdavano in finale imponendosi sui compagni di società Minoia-Caccialanza con il punteggio di 124. Nella parte alta del tabellone in evidenza Mario Pastori e Franco Cesena che in semifinale avevano la meglio (sul filo di lana) su Ghisleri-Ferrari. Match di finale equilibrato, controllato con disinvoltura da Zinetti e Scandelli che la spuntavano sui portacolori del Fadigati per 12-7. Non sono più giovani (140 anni in due!), giocano poco causa acciacchi vari, ma sabato sera hanno dimostrato ancora il loro valore e la loro imprevedibilità: stiamo parlando di Gualtiero Turini ed Alessandro Taino che hanno trovato una serata ispirata ed hanno costruito (cat.C/D) una splendida vittoria che ha il sapore dolce di quei successi che valgono doppio perché conquistato davanti al loro pubblico. Dopo essersi “sbarazzati” nei quarti di Nirali-Frosi, i “ferrovieri” approdavano in finale superando i pur bravi Mariotti-Varesi per 12-5. Conquistavano la finale anche Marco Frittoli e Danilo Pagliari

CLASSIFICA GENERALE

Memorial “Pietralunga-Ghiraldi” CATEGORIA A/B 1° Zinetti - Scandelli (Can.Flora) 2° Pastori-Cesena (Fadigati) 3° Minoia-Caccialanza (Can.Flora) 4° Ghisleri-Ferrari (Can.Baldesio) 5° Guarneri-Moroni (Tranquillo) 6° Ferrari-Cantarelli (C.A.S.C.) 7° Capelli-Salvaderi (A.S.D. Astra) 8° Di Marco- Favalli (Ferroviario) CATEGORIA C/D 1° Taino-Turini (Ferroviario) 2° Frittoli-Pagliari (C.A.S.C.) 3° Mariotti-Varesi (Can.Flora) 4° Seghizzi-Ferrari (Can.Bissolati) 5° Nirali-Frosi (Puntoraffavolo) 6° Sovardi-Marcarini (Sergnanese) 7° Avanzino-Caldera (Soms Torre) 8° Nicoli-Biazzi (Ferroviario) che in semifinale avevano la meglio sui bissolatini Seghizzi-Ferrari per 12-4. Spietati, sulle corsie amiche, Turini e Taino non davano alcun scampo agli avversari: una vittoria limpida nel match decisivo con il punteggio finale di 12-5 e grande soddisfazione nello staff del presidente Nicoli. Perfetta la direzione di gara di Gabriele Ceriati, arbitri di finale Mau-

rizio Barozzi ed Eugenio Molardi, il comitato FIB era ben rappresentato dal presidente Giancarlo Soldi e dal suo vice Giovanni Piccioni. Molto gradite le presenze di Sabrina e Daniele, figli di Pietralunga, mentre per il vulcanico Ghiraldi era presente la moglie Maria ed il figlio Omar. Un elegante ed abbondante rinfresco ha concluso la serata.

TROFEO BERLONGHI

Sabato 29 a Soresina epilogo della gara della Tranquillo

Il leit-motiv di questo fine settimana boccistico sarà il 13° memorial Gianpietro Berlonghi, gara regionale individuale organizzata dalla bocciofila Tranquillo con il patrocinio delle famiglie Berlonghi e Barbisotti. La manifestazione, fatta anche in collaborazione con gli amici del bar bocciodromo Milly One, è suddivisa per categoria con due finali (A/B e C/D). Sono state due settimane di gara con batterie molto equilibrate; campo principale il bocciodromo di Soresina ed è proprio l’impianto soresinese sotto l’occhio del ciclone. Secondo voci sempre più insistenti il bocciodromo potrebbe chiudere

dopo questa manifestazione per riaprire nel 2009. A questo proposito sembra quasi certo che la gara soresinese in calendario dal 9 al 20 dicembre non si svolgerà. Potrebbe esserci anche un cambio di gestione, anche se su questo argomento sono poche le notizie che trapelano; nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra i vertici comunali soresinesi e quelli della FIB di Cremona per fare il punto della situazione e risolvere questo delicato problema che sta attanagliando diversi impianti sportivi bocciofili cremonesi, cremaschi, ma in generale un po’ in tutta Italia. In attesa della conclusione di questa intricata “querelle” entria-

I vincitori dello scorso anno Francesco Ferrari ed Alberto Pedrignani

mo nel vivo della manifestazione soresinese che ha visto la partecipazione di ben 304 giocatori. Nella categoria A/B note positive per Guglieri, Scandelli, “Butta” Ferrari, Minerva, Massarini, Guarneri, Capelli, Sacchini, Visioli e per il bresciano Carrera mentre nella categoria C/D, tra gli altri, in evidenza Bonali, Dilda, Dalmiani, Farina, Manfredi, Quadrini, Varesi, Boldi ed il “ferroviere” Ambrosi. Le finali, sotto la direzione di Annibale Barbisotti, inizieranno alle ore 18 e si giocherà sulle corsie del Signorini, Mirabello Ciria, Pizzighettone e Soresina dove si concluderà la manifestazione. MM



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Speciale Regali

Venerdì 28 Novembre 2008

Santa Lucia diventa tecnologica Consolles per video games, cellulari e lettori mp3 tra i doni più ambiti

Resta un must il lettore mp3

Cari bambini, avete già preparato carta e penna? Anche quest anno è giunto infatti il momento di mettersi alla scrivania per scrivere la consueta "letterina a Santa Lucia". Non manca infatti molto tempo alla notte più attesa dai piccoli cremonesi, la notte in cui i sogni e i desideri si trasformano in realtà per mano della famosa Santa e del suo fido asinello. Passano gli anni, variano i gusti e le richieste, ma rimane invariata quell'atmosfera di trepidante e gioiosa attesa che riempie i cuori dei più piccoli e che spesso non fa dormire. Il mondo cambia, la tecnologia avanza e anche Santa Lucia deve attrezzarsi per restare al passo con i tempi.

Dato che tra i doni più richiesti troviamo, consoles per video games, lettori mp3, cellulari e fotocamere digitali, non ci sarebbe da stupirsi se la notte del 12 dicembre, levando gli occhi al cielo, si

intravvedesse S. Lucia solcare i cieli a bordo di una spider fiammante invece che in sella al tradizionale asinello. A farla da padroni dunque, i regali tecnologici, stabilmente in vetta alla classifica di gradimento dei più grandi e sorprendentemente desiderati anche dai più piccini. La tendenza 2008 vede dunque prevalere il telefonino sul trenino, porta alla ribalta bambole vestite alla moda corredate di ogni accessorio e apre le porte al divertimento virtuale grazie al quale si potrà giocare a

Cellulari sempre più moderni

tennis dal divano di casa, imparare a cucinare senza sporcare i tegami e perché no sfidare i propri amici che vivono dall'altra parte del globo. Resistono però all'ondata tecnologica alcuni "classici" come le costruzioni e i pupazzi raffiguranti gli eroi dei cartoni animati che, con la loro accattivate semplicità riescono sempre ad accaparrarsi un posto nella hit parade dei desideri dei più piccini. Doni all'avanguardia dunque, spesso anche nei prezzi, ecco allora che la Santa più amata dei bambini, corre ai ripari organizzandosi per il pagamento a rate, in fondo si sà, in tempi di crisi economica bisogna ingegnarsi e S. Lucia non avrà certo problemi a farlo. Tornando ai gusti dei più piccoli, in vetta alla lista delle preferenze dei maschietti troviamo i Gormiti, i signori della natura, protagonisti indiscussi delle "letterine azzurre". Per quanto riguarda le signorine, le bambole di vario genere ricevono la consueta

ovazione, ma gli utensili da cucina, i kit per stirare e gli accessori da parrucchiera non sono certo da meno. Tra le richieste dei più grandi prendono sempre più piede i computer portatili, i cellulari di ultima generazione e i riproduttori musicali, meglio se compatti e dall'ampia memoria. Non perdono quota i capi d'abbigliamento alla moda, gli accessori invernali e i sempre graditi libri, quest anno affiancati dai nuovi "colleghi" in formato digitale da leggere tramite console. Sempre molto apprezzati i giochi in scatola, in particolare quelli dedicati ai più famosi quiz televisivi, perfetti per trascorrere il tempo in famiglia e con gli amici.

l'importanza dell'imparare divertendosi. Un Santa Lucia dunque, quella 2008, "a cavallo" tra il vecchio e il nuovo, divisa tra i giocattoli intramontabili che hanno allietato l'infanzia degli adulti di oggi e le apparecchiature hi-tec sempre più specchio della generazione futura, una generazione di giovani navigatori del web, di giocatori virtuali, di entusiasti protagonisti di un mondo sempre più globalizzato e digitalizzato. La Santa avrà dunque il suo bel da fare per reperire i doni più ambiti, ma sicuramente avrà già iniziato i preparativi e si starà allenando per arrivare in splendida forma all'appuntamento più atteso dell'anno, dai più piccoli e non solo.

E ora i bambini vogliono il computer

Preferiti nelle letterine dei genitori restano invece i giochi di carattere educativo, ancor a più graditi se interattivi e bilingue, a sottolineare

Deve solo aspettare il momento opportuno per caricare l'asinello e iniziare, con tanta buona volontà, la sua lunga corsa per i cieli.




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