il
PICCOLO Giornale
Direzione e redazione: Via S. Bernardo, 37/A • Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 • Fax 0372 59.78.60 • Numeri Arretrati: www.immaginapubblicita.it/archivioilpiccolo.html • E-mail: ilpiccolocremona@fastpiu.it Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Presso Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona
Anno XI • n° 11 • VENERDI’ 19 MARZO 2010
Settimanale • € 0,02 copia omaggio
NOSTRO SONDAGGIO SULLE ELEZIONI
REGIONALI, LO SPETTRO DELL’ASTENSIONE
Su 100 cremonesi, solo il 51% dichiara che sicuramente andrà a votare. I «no» sono il 27%, mentre il 22% è incerto. Se così fosse sarebbe uno smacco per la politica, se si pensa che alle amministrative la percentuale dei votanti era stata del 75%. Preoccupazione fra i candidati L’OSPITE
Venga a prendere un caffè da noi
A
▲
Inchiesta
alle pagine 4-5
ALLARME BULLISMO Giovanissimi sempre più violenti, e si moltiplicano le aggressioni. Lo psicologo: colpa della famiglia Scuola
Cremona boccia il 5 in condotta ▲
a pagina 7
Guardia di Finanza
L’evasione fiscale aumenta del 60%
Calcio - Prima divisione
Cremo prova a tirare su il Busto
Basket serie A
a pagina 39
A pagina 8
Scuola di liuteria
Palazzo Pallavicino Ariguzzi è la nuova prestigiosa casa dell’Ipiall Stradivari ▲
A pranzo con la Vanoli e Caserta ▲
a pagina 38
▲
A pagina 8
▲
bbiamo visto tutti alla Tv gli striscioni dei manifestanti ad Atene: non pagheremo la vostra crisi. I greci protestano contro il piano di austerità del governo, per combattere una situazione ormai giunta ai livelli di guardia, che preoccupa l’Europa. Ma anche in Islanda la popolazione protesta contro l’idea di pagare i debiti ereditati dall’affondamento delle banche. E gli spagnoli protestano contro il prolungamento dell’età pensionabile. Il sistema bancario ha giocato sull’ingegneria finanziaria, e alla fine l’economia reale ha presentato il conto: profondo rosso. Ma cosa può fare uno Stato, per non rischiare la bancarotta? Semplice: o aumentare le entrate o limitare le spese. E’ sicuro che una corretta politica fiscale centrerebbe il primo obiettivo, magari anche con una ripartizione più equa del carico. Si dirà che non è facile, ma non lo è neppure la seconda strada. Infatti, chi paga, così? Il rigore sarà pagato dai cittadini: con meno qualità nella scuola, nella sanità, nell’ambiente, nei servizi. Il fatto è che la crisi della finanza privata si è trasformata in crisi della finanza pubblica, e che gli Stati non riescono, non possono, non sanno metterla in conto a chi l’ha provocata. Certamente, le banche non pagheranno il conto in prima battuta: il presidente Obama ha previsto una tassa speciale per le banche, ma in un periodo di dieci anni. In questa fiera dell’irresponsabilità, dell’economia cannibale, come l’ha chiamata qualcuno, cosa resta da fare? Magari, un Coffee party: il caffè delle persone responsabili. L’idea viene dagli Usa, ed è un movimento che si batte per la partecipazione democratica e l’unità del Paese su alcuni obiettivi prioritari, per risolvere i problemi; in particolare la “cleptocrazia” del capitalismo finanziario di rapina. E’ un’idea importabile? Il caffè italiano è senz’altro migliore di quello made in Usa … ma la classe dirigente? Paolo L.
SIAMO CIRCONDATI DAGLI AUTOVELOX: ECCO DOVE PROBABILMENTE SARANNO COLLOCATI
A pagina 9
TEATRO PONCHIELLI - Un altro appuntamento in ricordo di Gaber, stavolta con Neri Marcoré - A pag. 31