Il Piccolo Giornale

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Un anno di cronaca

Venerdì 17 Dicembre 2010

MAGGIO - Una situazione difficile evidenziata dall’Istat

GIUGNO - Un mese in cui si parla di viabilità, interventi edilizi e parcheggi

Cremona City Hub La disoccupazione Arriva Riscuote consensi il maxi progetto per ridisegnare l’area delle ex Annonarie dilaga tra i giovani il il

PICCOLO Giornale

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Anno XI • n° 21 • VENERDI’ 28 MAGGIO 2010

Settimanale • € 0,02 copia omaggio

PREOCCUPA IL RAPPORTO ANNUALE ISTAT

COSÌ GIOVANI E COSÌ DISOCCUPATI A Cremona sono oltre il 27%. Essere “bamboccioni” non è più una scelta: sempre di più i ragazzi che restano in casa con i genitori fino a oltre 30 anni. Pizzetti: «Scommettere sulla loro competitività». Tabacci: «Si sono troppo seduti». Alloni: «Accompagnarli nelle aziende»

C

L’EDITORIALE

Sacrifici

GdF Cremona: scoperta maxi evasione per 210 milioni

NIENTE PIÙ SOLDI, IL CENTRO STUDI CHIUDE I BATTENTI Provincia e Comune abbandonano l’associazione e tagliano i fondi. Ora bisogna salvare la biblioteca ▲

a pagina 9

Prostituzione di strada

Multe salate per i clienti delle lucciole ▲

a pagina 8

Dopo la chiusura del Centro di aggregazione giovanile

Cambonino allo sbando, mancano molti servizi ▲

A pagina 11

La città si colora di grigiorosso

Basket - Malgrado la salvezza ottenuta

Giuseppe Torchio, un anno dopo le provinciali - Intervista

La Cremonese cerca la finale dei playoff

La Vanoli non conferma il coach Caja

«Distruggono il Patto per lo sviluppo. E la sinistra deve tornare in piazza»

alle pagine 46-47

alle pagine 3-44-45

hi volesse scrivere la storia dei nostri ultimi quarant’anni, potrebbe farlo a partire da una parola: “sacrifici”. La crisi petrolifera dette una scossa terribile alle economie dell’Occidente, all’inizio degli anni settanta dello scorso secolo; e la ricetta furono i sacrifici. Chi ha i capelli grigi si ricorderà: l’austerity, le domeniche a piedi. Dopo di che, ad ogni fase recessiva, ad ogni depressione della Borsa, ad ogni trend negativo dell’economia la parola è uscita fuori. Come se fosse nuova di zecca. A questo non si sottrae l’odierna manovra economica che il Governo ha approntato. Di nuovo, c’è solo l’ammissione della reale consistenza dello stato delle cose da parte del Presidente del Consiglio. Ora, nel mondo antico si offrivano sacrifici al dio per ingraziarselo, ringraziarlo, venerarlo. È certo che l’economia può essere considerata una dea capricciosa, ma, forse, esisterebbero anche altri modi per renderla benigna. Per esempio, dicendo con chiarezza quale sia la portata della crisi e indicando una strada, o un insieme di strade, che possono essere anche impopolari o dolorose, ma che facciano intravedere un barlume di luce in fondo al percorso e soprattutto che evitino che il futuro dei nostri giovani venga ipotecato. Probabilmente servono riforme che mettano in discussione diritti acquisiti e interessi costituiti. Probabilmente serviranno davvero altri sacrifici. Il problema è come distribuirli, con quale incidenza reale sulle varie fasce di reddito, con quale cadenza e con quali obiettivi, evitando ristagno e contrazione dei consumi. Questo lo si fa con analisi serie, mirando ad obiettivi di medio e lungo termine, ragionando e non seguendo umori e sondaggi: “ … c’è uno schiacciamento pericoloso sull’immediato” (Gianfranco Fini). Altrimenti, si corre il rischio che, invece di ingraziarsi la dea economia, si debba confidare nella dea Fortuna. Daniele Tamburini

A pagina 7

ECONOMIA - Parlano le associazioni di categoria: cosa possono fare governo ed enti locali per uscire dalla crisi - Pagine 22-29

l’inchiesta

Cremona

Il Comune lancia l’idea della progettazione condivisa, e raccoglie idee e suggerimenti per riqualificare 200mila metri quadri di città

Piccolo riprogettare cremona Un nuovo volto per la zona Stadio Allo studio la riqualificazione urbana delle aree ex Annonarie

bra ottica alle energie rinnovabili. Grande scalpore ha fatto la notizia della realizU L’area urbana, collocata a nord-est del centro zazione di Cremona City Hub: un intero quartiere storico di Cremona, svolge un ruolo importante da progettare e ricostruire, da far rivivere, mentre nella vita cittadina anche in considerazione della ora ancora giace in un malinconico abbandono, tra presenza di poli d’attrazione come, ad esempio, lo edifici ormai cadenti e inutilizzati, che ancora porStadio Zini. tano il nome di quanto rappresentavano un tempo. Fondamentale puntare sulle nuove G La zona individuata nel Progetto Urbano è ocSi parla dell'area ex Annonarie, che include anche tecnologie cupata per lo più da complessi edilizi, realizzati quelle degli ex Magazzini Cariplo, lo stadio ed i nell’arco degli ultimi due secoli, spesso in condisuoi parcheggi, il parcheggio del Foro Boario. zione di elevato degrado e prevalentemente diUn SSSluogo collocato lungo una delle principali (come Macello). direttrici di ingresso alla città e Direzione che dovrà e diventare redazione: Via S.smessi Bernardo, 37/Al'ex • Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 • Fax 0372 59.78.60 • Numeri Arretrati: www.immaginapubblicita.it/archivioilpiccolo.html • EL’area, confluiscono le vie principali un vero biglietto da visita. Pubblicità: Immagina srl - nella Via S. quale Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge di collegamento con Mantova e con l’autostrada Un progetto ambizioso, che è partito dal Comurappresenta infatti la principale “Porta d’acne di Cremona con 19 AemCom Anno XI in • collaborazione n° 7 • venerdi’ febbraioA21, 2010 cesso” alla città, il suo “biglietto da visita” per coCremona, presentato venerdì 25 giugno a tutta la La grande distribuzione loro che raggiungono in auto Cremona. città e che presenta delle condizioni imprescindibisarà esclusa La zona individuata è quindi altamente strategili, a partire dall'assenza, nella zona, di centri di ca e la sua trasformazione non può che passare grandi distribuzione; in secondo luogo l'area deve attraverso lo sviluppo di un “pensiero forte” elabocomprendere un mix di funzioni. Infine che si tenga rato con la città e per la città, tenendo conto di conto di tre fattori fondamentali: qualità urbana, criteri di valutazione rigorosi. architettura e nuove tecnologie, da quelle della fidi Laura Bosio

n intero quartiere da progettare e ricostruire, da far rivivere, mentre ora ancora giace in un malinconico abbandono, tra edifici ormai cadenti e inutilizzati, che ancora portano il nome di quanto rappresentavano un tempo: questa è l'area ex Annonarie, che include anche quelle degli ex Magazzini Cariplo, lo Stadio ed i suoi parcheggi, il parcheggio del Foro Boario. Un luogo collocato su una delle principali direttrici di ingresso alla città, e che dovrà diventare biglietto da visita. Questa la volontà che si esprime nel progetto denominato CremonaCityHub, che vede la forte volontà di riprogettare completamente un'area cittadina di 200mila metri quadrati. Un progetto ambizioso, che parte dal Comune di Cremona in collaborazione con AemCom Cremona, presentato venerdì 25 giugno a tutta la città, e che presenta delle condizioni imprescindibili, a partire dall'assenza, nella zona, di centri di grandi distribuzione; in secondo luogo l'area deve comprendere un mix di funzioni. Infine che si tenga conto di tre fattori fondamentali: qualità urbana, architettura e nuove tecnologie, da quelle della

fibra ottica alle energie rinnovabili. L’area urbana, collocata a nord-est del centro storico di Cremona, svolge un ruolo importante nella vita cittadina anche in considerazione della presenza di poli d’attrazione come, ad esempio, lo Stadio Zini. La zona individuata nel Progetto Urbano è occupata per lo più da complessi edilizi, realizzati nell’arco degli ultimi due secoli, spesso in condizione di elevato degrado e prevalentemente dismessi (come l'ex Macello).

L’area, nella quale confluiscono le vie principali di collegamento con Mantova e con l’Autostrada A21, rappresenta infatti la principale “Porta d’accesso” alla Città, il suo “biglietto da visita” per coloro che raggiungono in auto Cremona. La zona individuata è quindi altamente strategica e la sua trasformazione non può che passare attraverso lo sviluppo di un “pensiero forte” elaborato con la Città e per la Città, tenendo conto di criteri di valutazione rigorosi.

AFFITTI

Quali zone coinvolte All’interno dell’Ambito gli interventi perseguiranno la razionalizzazione degli attuali sistemi e reti della mobilità, in particolare: la razionalizzazione del nodo viabilistico di connessione tra la via Mantova e la tangenziale urbana; la riqualificazione di via Mantova e del nodo di piazza Libertà (già in corso); la ricollocazione di via dell’Annona-via Gallazzi, in un sistema viabilistico che pone in connessione la via Mantova con via Brescia e poi via Della Vecchia Dogana; la risoluzione, finalmente, del passaggio a livello di via Persico con apposito sottopassaggio; la separazione tra le diverse utenze (rete ciclabile protetta) in sede stradale; il rafforzamento del sistema dei parcheggi di interscambio ed attestazione. Dal punto di vista ambientale saranno attuate le azioni volte all’incremento delle dotazioni ed al riequilibrio ecologico, in particolare utilizzando le aree che nella trasformazione verranno liberate dagli attuali edifici. Ma quali sono esattamente le aree interessate all'intervento? Si tratta di un insieme di aree tra loro collegate da un sistema di relazioni che ha in via dell’Annona il suo asse portante. Si articola in diversi settori: gli ex Magazzini Cariplo (Settore 1), l’ex Macello e gli ex Magazzini Comunali (Settore 2), l’ex Mercato Ortofrutticolo (Settore 3), l’ex Foro Boario, destinato a funzioni di servizio, residenza, residenza convenzionata o a canone moderato (Settore 4), la Palazzina della Croce Rossa Italiana al Foro Boario (Settore 5), lo Stadio Comunale “G. Zini” al limite esterno del centro storico (Settore 6), lo Spazio pubblico del Foro Boario (Settore 7a), lo Spazio pubblico dello Stadio (Settore 7b), lo Spazio privato del Foro Boario (Settore 8), lo Spazio destinato alla viabilità (Settore 9).

aree e infrastrutture anche sottoposte a differenti strumenti o modalità d’intervento, in ragione dell’opportunità di coordinamento progettuale, finanziario e attuativo. La procedura proposta per la definizione del Progetto urbano prevede inizialmente la predispo-

Nelle immagini, le aree interessate dall’intervento

ziativa. Sulla base di quanto raccolto, verrà redatto il Progetto urbano (nella forma attuativa che si riterrà più consona), la cui approvazione sarà di competenza del Consiglio Comunale. Esso individuerà gli interventi diretti e quelli indiretti finalizzati alla sua attuazione. Il Piano Integrato approvato sarà la base per sviluppare la fase attuativa secondo una procedura che garantisca una visione unitaria all’intervento.

MORiRe Di Meningite e SettiCeMiA fuLMinAnte sizione dello Schema di assetto, che viene approvato dalla giunta comunale, depositato e pubblicato per un periodo di trenta giorni entro i quali chiunque può presentare contributi partecipativi e idee. Con la pubblicazione il Comune invita anche gli eventuali proprietari di aree od immobili compresi nell’ambito dell'area di trasformazione a presentare il proprio contributo progettuale, nonché formale adesione all’ini-

batteri killer, la paura nel cr Ztl aperta: per i commercianti Progetto urbano Il Progetto urbano è una procedura finalizzata alla definizione progettuale delle previsioni del Documento di piano del Pgt, relativamente alle parti di città interessate direttamente o indirettamente da interventi di particolare rilievo urbano, comprendendo

Partecipazione Lo Schema d’assetto preliminare, approvato dall’amministrazione comunale, è un documento “aperto”, una base di riferimento e di partenza, la cui principale finalità è proprio quella di poter innescare un ampio confronto

DopoPICCOLO il decesso di madre e figlio a Scandolara Ripa d’Oglio, la gente è preoccupata. M Quali i sintomi? Come difendersi? Perché tornano patologie scomparse? Lo spiegano i med il

Giornale

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Anno XI • n° 24 • VENERDI’ 18 GIUGNO 2010

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ZTL: UN FLOP. DATECI I PARCHEGGI L’EDITORIALE

Va’ pensiero…

E’

abbastanza singolare che si voglia contrapporre il “Va’ pensiero” all’inno di Mameli. Come è avvenuto nei giorni scorsi. La storia sembra dire qualcosa di diverso da quello che molti pensano. Quando Giuseppe Verdi compose l’opera il “Nabucco”, da cui è tratto il “Va’ Pensiero”, si ispirò alla parte della Bibbia in cui gli ebrei, soggiogati dai Babilonesi, piangono la loro dura sorte. Il “Va’ Pensiero” è dunque un canto di dolore, di sconfitta, di rimpianto. Niente a che vedere, quindi, con un inno che dovrebbe accendere gli animi, invitare alla riscossa e al riscatto. E infatti il compositore di Busseto non pensava assolutamente a fomentare lo spirito rivoluzionario che serpeggiava in quei tempi (1842), nell’Italia del nord, contro gli austriaci. Se, come si narra, la grande musica verdiana infiammò i cuori, fu perché quel canto accorato di un popolo schiavo rispecchiava la condizione dell’Italia di allora, soggetta al dominio straniero. Sui muri delle città, alcuni coraggiosi scrivevano: “VIVA VERDI”. Un acronimo che così andava interpretato: “Viva Vittorio Emanuele Re Di Italia”. Mentre è lo stesso Verdi che, nel suo “Inno delle Nazioni” del 1862, affida proprio al “Canto degli Italiani” – meglio conosciuto, poi, come “Fratelli d’Italia” - il compito di simboleggiare il nostro paese. L’Inno fu scritto da due giovanissimi: Goffredo Mameli, l’autore del testo, aveva venti anni, Michele Novaro, che lo musicò, ne aveva ventinove. Di sicuro non fa una grande figura accanto a inni solenni come quello della Gran Bretagna, della Germania, della Russia, degli U.S.A. E’ svelto ma poco marziale, praticamente una marcetta, con un testo che, ormai, capiscono in pochi: “Noi siam da secoli calpesti e derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi …”. E, udite udite, parla di Legnano: “Dall'Alpi a Sicilia dovunque è Legnano”, luogo in cui, nel 1176, si svolse la battaglia in cui l’esercito della Lega Lombarda comandato dai volontari della Compagnia della Morte (non da Alberto da Giussano, che è un personaggio letterario) sconfisse l’imperatore Barbarossa. Il 12 ottobre 1946 l'”Inno di Mameli” diviene l'inno nazionale della Repubblica Italiana. Di tutta l’Italia, dalle Alpi a Capo Passero. Ho letto che il film Kolossal su Barbarossa, finanziato dalla Rai, è costato trenta milioni di euro... ne ha incassato uno. Daniele Tamburini

S

l’ospite

La Ztl aperta? «Inutile, se poi non c’è posto per la macchina», dichiarano i negozianti. «L’apertura a fasce orarie dell’area a traffico limitato non ha portato alcun beneficio economico»

ALLAGAMENTI, IL PARERE DEL GEOLOGO: «TUTTA COLPA DELLE ROGGE»

Gli avrei affidato il mio portafoglio

A CREMONA MANCANO GLI SPAZI DI AGGREGAZIONE

Nostro viaggio tra i giovani. Le loro lamentele ma anche le proposte per favorire momenti socialmente e culturalmente stimolanti. Intervista a Jane Alquati

è un flop senza i parcheggi

tempo di crisi: la bolletta Ma il pagare passaggio delle auto spazzando per strada è aumentato Al commercio cremonese non è piaciuta l’apertura della Ztl, e non ne ha fatto mistero. «Non ci interessa. Dateci i parcheggi». Il coro era stato unanime da parte dei negozianti del centro storico, dopo circa sei mesi dall'avvio della sperimentazione. Un bilancio piuttosto negativo, che vede i negozianti abbastanza contrariati. Ma a infastidire non è la Ztl aperta, ma proprio la chiusura al traffico in sè. Secondo i commercianti non è cambiato niente, se non i peggio. Il tema dei parcheggi è ricorrente nelle parole degli esercenti: se non

alle pagine 4-5

Nostra intervista a Luciano Pizzetti

a pagina 7

Calcio - In società e in panchina

a pagina 40

a pagina 12

Trasporto ferroviario

a pagina 39

Basket - Nuovo coach

a pagina 10-11

a pagina 6

colpo di mercato: la Vanoli ingaggia lo sloveno milic

vengono realizzati posti auto vicino al centro, il passaggio o meno serve a poco. E se anche il passaggio delle auto è aumentato, secondo i commercianti economicamente di vantaggi non se ne sono visti. Appare rilevante, ancora, la questione della poca chiarezza della segnaletica, che però

presto dovrebbe essere sostituita da pannelli luminosi che indicheranno direttamente se la Ztl sarà aperta o chiusa. C'è poi chi vede entrambi i lati della medaglia. Facendo un bilancio, quindi, la Ztl aperta è stata utile da un lato, ma resta sempre l'annoso problema dei parcheggi, che ancora scarseggiano, specialmente finché non viene aperto quello di piazza Marconi, su cui il comune sta lavorando da un anno. Altre ipotesi di parcheggi sono il raddoppio di quello della stazione e la realizzazione di un nuovo posteggio in via Goito.

Calcio Prima divisione

la cremonese chiede strada al lumezzane

i presenta pro«Troppo silenzio su Caorso. prio bene: serio, Il terzo ponte è indispensabile» concreto. MaAncora gli anziani nel glioncino da lamirino dei truffatori voro, aria decisa e pratiIl Cremonese La Vanoli si affida La Cremonese è il territorio sloveno Mahoric. dopo la delusione ca. Avrebbe detto mio allo più a rischio Intuizione di Triboldi volterà pagina nonno: affiderei anche il ESTATE E SALUTE - Come prevenire i pericoli legati a sole e caldo? Ce lo spiegano alcuni esperti - Pagine 44-47 portafoglio a Guido Bertolaso. Un uomo che si è sempre proclamato al servizio dello Stato e non dei governi. Per carità, nel nostro ordinamento ognuno è presunto innocente fino a che non sia dimostrata la sua colpevolezza, ma intanto, qualcosa Bertolaso ha ammesso. Ha detto: “Forse qualcosa mi è sfuggito e mi sono fidato troppo". Beh, ma questa non è una risposta. O meglio, non è una giustificazione. Avere una responsabilità pubblica può portare a errori, anche commessi in buona fede, ma, senza che per questo si invochi la gogna, chi ammette che gli è sfuggito qualcosa e che si è fidato troppo, dovrebbe trarne le dovute conseguenze. Specie se quello che è sfuggito ha a che fare con appalti per milioni di euro. Specie se ci si è fidati di personaggi che si dicono al telefono cose da far drizzare i capelli. Ciò che si fa con i soldi pubblici richiede una grande responsabilità: che non è di destra o di sinistra. Si chiama coscienza civile, spirito di servizio, onestà. Bertolaso ha detto che il suo potere consiste nello stare tra la gente che soffre, nel fango e tra la neve. Ci si chiede se condividano questo pensiero anche il presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e gli imprenditori indagati, mentre parlavano al telefono di mobili, cellulari, soggiorni in hotel, ristrutturazioni di immobili privati e altri benefit. E di donne che, ormai, vengono usate come bustarelle. E chissà cosa ne pensano quegli imprenditori che ridevano basket serie a poche ore dopo il terremoto dell'Aquila, pregustando la montagna di affari. Adesso il Governo ha rinunciato a trasformare la Protezione Civile in S.p.A. Scelta saggia: saranno vie lente e farraginose, ma è bene che continui il controllo pubblico dei soldi pubblici; ossia i nostri. a pagina 39 Giulio Branciforte ▲

Nel corso dell’anno si è delineato un vero e proprio allarme disoccupazione nel mondo giovanile: a lanciarlo è stato l'Istat, che ha presentato il proprio rapporto annuale, evidenziando una situazione problematica, che vede due milioni di giovani a casa, con la percentuale di giovani disoccupati più alta che in tutto il resto d'Europa. La fotografia dell'Istat racconta di un'Italia piegata dai colpi della crisi, con famiglie che non raggiungono la fine del mese e stipendi spesso da fame. Eppure i giovani restano i più colpiti. L'Istat li definisce Neet (Non in education, employment or training). Hanno un'età fra i 15 e 29 anni (il 21,2% di questa fascia di età), per lo più maschi, e sono a rischio esclusione. E il dato cremonese non è certo migliore: secondo gli ultimi dati del Sies, il tasso di disoccupazione giovanile a Cremona è del 27,5%. Nonostante le aspirazioni, i 30-34enni che rimangono in famiglia sono quasi triplicati dal 1983 (dall'11,8% al 28,9% del 2009). Lo denuncia l'Istat nel rapporto annuale presentato alla Camera.

L’APPELLO DEI COMMERCIANTI DEL CENTRO

a pagina 38

teatro PoNCHIeLLI - Spettacolo di danza martedì sera sulle note di «Certe notti», celebre canzo


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