Il Piccolo di Cremona

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Cultura&Spettacoli pettacoli La satira sulla stampa italiana Esposte 23 opere dell’artista toscano Lino Mannocci è protagonista in una mostra

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Venerdì 3 Giugno 2011

Esposti nel Museo civico disegni e prime pagine originali dell’800 e ’900

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di Federica Ermete

ino a fine luglio il Museo civico ospita la mostra “Cremona che ride, i numeri unici e i giornali satirici dall’Unità d’Italia alla Liberazione”, a cura di Giorgio Casamatti e Guido Conti. Organizzato per i 150 anni dell’Unità d’Italia, l’evento racconta la storia del nostro Paese attraverso l’avventura di una grande tradizione culturale colta e popolare insieme, quella dei giornali satirici e dei numeri unici. Tra ’800 e ’900 in Italia sono sorti e prosperati settimanali e numeri unici umoristico-satirici. Generalmente erano “fogli” e settimanali scritti, disegnati e impaginati da giovani autori che si divertivano a ironizzare su eventi locali e personalità illustri della città. Queste pubblicazioni sono state un importante fenomeno storico-culturale: hanno diffuso il genere internazionale dell’umorismo aprendo la strada alla comicità italiana; sono stati una palestra di scrittura e il banco di prova di grafici, vignettisti, scrittori, giornalisti e registi; hanno costituito una nuova forma di letteratura e comunicazione e sono stati importanti per l’unificazione linguistica e l’apprendimento dell’italiano anche nelle classi meno abbienti. L’esposizione propone un percorso per riscoprire, in modo inedito e anticonformista, la storia del territorio di Cremona in rapporto con le città limitrofe e Milano. Nella sezione “Dal Risorgimento alla prima guerra mondiale” è visibile una ricca galleria di personaggi e avvenimenti del nostro Risorgimento guardato attraverso le varie testate europee; con oltre 200 tra disegni, testate originali e rac-

Un disegno di Guareschi

Presenti anche 60 opere realizzate da Guareschi colte, sono poi esposti esempi di giornali satirici francesi, tedeschi e spagnoli selezionati con immagini che racconta-

no i personaggi della politica a partire dall’Unità d’Italia e in particolar modo l’Italia. La mostra si chiude, infine, con l'esposizione di oltre 60 disegni originali di Giovannino Guareschi, che per oltre vent’anni ha disegnato l’Italia come una donna turrita protagonista delle sue vignette satiriche specialmente del dopoguerra sul settimanale milanese “Candido”.

a Pizzighettone

Fino al 12 giugno, presso il Centro culturale comunale di Pizzighettone è allestita la mostra dal titolo “Lino Mannocci. Orizzonti”, inaugurata lo scorso 22 maggio e curata dall’architetto Francesco Pagliari e da Damiana Tentoni. Organizzata dal Museo civico, con il pa-trocinio della Provincia di Cremona, l’esposizione presenta 23 lavori dell’artista italiano. Pittore ed incisore, Mannocci è nato a Viareggio nel 1945; alla fine degli anni ’60, spinto dal bisogno di un rinnovamento, si è trasferito a Londra dove ha compiuto studi di pittura e grafica. I suoi lavori vengono abitualmente esposti, oltre che a Londra, in Ger-mania e negli Stati Uniti. Le opere in mostra a Pizzighettone, datate tra il 1994 e il 2011 (ma con una prevalenza della produzione più recente), concedono la possibilità ai visitatori di conoscere il linguaggio colto e raffinato di Mannocci. Le opere dell’artista, infatti, si contraddistinguono per le tinte delicate degli oli, caratterizzati prevalen-

temente dall’uso di rosa, azzurri e grigi dalle sfumature perlacee, che colloquiano con i chiaroscuri dei monotipi ed i forti contrasti cromatici delle cartoline dipinte. I soggetti rappresentati attingono a motivi noti della tradizione classica e cristiana, oltre che al vissuto del pittore. Se temi come Ganimede, Pandora, le Grazie derivano dalla mitologia greca, Trinità e Annuncio sono invece una riflessione sulla religione cristiana, mentre l’omaggio all’amato Lorrain e le raffigurazioni di Viareggio o di Londra, luoghi di residenza dell’artista, appartengono al suo universo personale. I dipinti degli ultimi due anni rivelano una maggiore presenza di elementi urbani quali piazze, edifici e monumenti anche noti, comunque sia trasfigurati dalle atmosfere rarefatte e sofisticate che costituiscono l’elemento dominante della poetica di Lino Mannocci. La mostra è aperta fino al 12 giugno. Orario: feriali ore 16-18, festivi 15-18 (chiuso il lunedì). Per informazioni: 0372-743347.

L’ensemble “Il Continuo” si esibisce Ultimo spettacolo al Monteverdi mercoledì nella chiesa di Sant’Ambrogio Venerdì 3 giugno si chiude la rassegna “Con i piedi sul palco”

Venerdì 3 giugno, il palcoscenico del Teatro Monteverdi ospita gli ultimi tre spettacoli della 6ª edizione di “Con i piedi sul palco”, la rassegna di produzioni teatrali studentesche e della diversabilità, promossa e sostenuta dall’assessorato alle Politiche Educative, Gio-vanili e della Famiglia del Comune di Cremona. Il gruppo teatrale dell’Istituto tecnico agrario “Stanga” apre la giornata alle ore 9 con “Viva le ragazze”, replicato poi alle ore 21; alle ore 10.45 “Si prega

di chiudere la porta” è invece portato in scena dalla Compagnia Inequilibrio dell’associazione Giorgia. Alle ore 22, infine, è di nuovo protagonista l’Istituto tecnico agrario “Stanga” che chiude la serata e l’intera rassegna, con “Il gabbiano che volò al buio”. Alla rassegna hanno partecipato 16 gruppi teatrali che, per le loro performance, si sono avvalsi del lavoro di operatori teatrali, musicali, di danza-terapia e di musico-terapia.

Mercoledì 8 giugno alle ore 21 nella chiesa di Sant’Ambrogio, l’ensemble “Il Continuo” (nella foto) è protagonista del “Concerto di musiche sacre”. La formazione, costituita da un consort vocale ed uno strumentale, è nata a Cremona nel 1978. Il consort vocale fu fondato da Isidoro Gusberti in occasione del 300° anniversario della nascita di Antonio Vivaldi, nel desiderio di riscoprire e proporre pagine di autori compresi tra il Rinascimento e gli albori del Rococò; il consort strumentale vide, invece, la luce grazie al violoncellista Gioele Gusberti. In questi 30 anni di attività artistica de “Il Continuo”, numerosi sono stati i concerti, molti dei quali svolti in ambienti di prestigio, gli inviti in importanti festival e stagioni concertistiche. Di notevole interesse anche i rapporti e le relazioni artistico-culturali con gruppi di altri Paesi, europei ed extraeuropei, nonché la collaborazione con solisti di prestigio.


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