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PICCOLO
Giornale
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Anno XI • n° 17 • VENERDÌ 29 APRILE 2011
Settimanale • € 0,02 copia omaggio
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LA FESTA DEI LAVORATORI?
a pagina 6
PRIMO MAGGIO CON 25MILA DISOCCUPATI
Aumentano le ore di cassa integrazione e il precariato. Per Domenico Palmieri, segretario generale Cgil, è importante che il lavoro torni al centro dell’attenzione: «Occorrono politiche serie, locali e nazionali per creare nuova occupazione» L’EDITORIALE
Galli confermato presidente di Centropadane
Farmaci generici, prezzi ormai fuori controllo ▲
a pagina 7
a pagina 11
INTERVISTA A FRANCESCO ZANIBELLI
«Vogliamo eliminare tutti i passaggi a livello» ▲
a pagina 3
DOMENICA PRIMA DELLA SFIDA CON TERAMO
Al PalaRadi in regalo il poster di Mahoric
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CONTINUANO I DISSERVIZI
alle pagine 4-5
LE POSTE NON VANNO SEMPRE IN BUCA CALCIO - DOMENICA AL VOLTINI
CICLISMO - DOMENICA
Tra Pergo e Cremo va in scena un derby in tono minore
I migliori ciclisti in gara nel 46° Circuito del Porto a pagina 21
CALCIO - COME 32 ANNI FA
Contro il Bologna il Milan può già diventare campione ▲
alle pagine 36-37
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ella democrazia dell’antica Grecia c’era una parola che designava il governo della cosa pubblica, non in termini di puro dominio, ma di azione condivisa. La parola è politeia: viene da polis, città, che è la radice della nostra parola politica. La politica, quindi, fin dalle sue origini più nobili rimanderebbe all’azione, alla prassi, al compiere scelte. Ora, è proprio l’aspetto dell’agire e dello scegliere che sembra farsi sempre più assente, nel nostro Paese. Non possiamo leggere in altro modo la decisione di “sospendere” la scelta sul nucleare, per permettere, tra qualche anno, di rivalutare la questione con più ponderazione. Il Presidente del Consiglio ha ammesso che la moratoria sul nucleare ha come obiettivo quello di evitare il referendum. E già qui ci sarebbe da discutere su quanto i cittadini siano sempre più privati del diritto di scegliere. La filosofa Hannah Arendt parlava di politeia perduta, nel momento in cui i cittadini partecipano non più in forma attiva allo spazio pubblico, ma solo quando sono chiamati ad esercitare il voto. Adesso, tra l’attuale legge elettorale che non consente di scegliere i candidati e i referendum negati, neanche questo pare più vero. Comunque la tecnologia non aspetta e fa passi da gigante; è già tardi compiere oggi una scelta energetica piuttosto che un’altra. Investire nelle rinnovabili o investire nel nucleare, per esempio, presuppone risorse enormi, uno sforzo scientifico, tecnologico, produttivo tale da impegnare un Paese per lunghi anni. Il rischio è trascinarsi in un limbo che non ci consentirà di agganciare una ripresa che dovrà, nei fatti, pur presentarsi. Così come resta di difficile comprensione un dibattito politico incentrato sulle modifiche costituzionali, a partire dall’articolo 1, perché si vorrebbe affermare una centralità del Parlamento, che già da ora potrebbe lavorare molto di più e molto meglio. Vorremmo più concretezza, maggiore lungimiranza. Servono scelte. Daniele Tamburini daniele.tamburini@fastpiu.it
Stangata
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N
La politeia perduta
Nomine
a pagina 39