Il Piccolo Giornale

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Appuntamenti

Venerdì 9 Gennaio 2009

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Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA

Fino all'11 gennaio 09 Cremona Mostra Cremona-Alaquas. Cinque anni di gemellaggio Immagine e parole per festeggiare il quinto anniversario del Patto di gemellaggio fa Cremona e la città spagnola di Alaquas. Orario: dal martedì al sabato dalle 9 alle 18, giorni Festivi dalle 10 alle 18 Cremona, Palazzo Comunale Sala Degli Alabardieri. Fino all'11 gennaio 09 Cremona Mostra Diciannovesima Mostra Sociale Tradizionale Mostra Collettiva d'arte di fine anno.

musica

Orario: feriali: dalle 17 alle 19,30; festivi : dalle 16,30 alle 19 - Adafa/Casa Sperlari (via Palestro, 32). Fino al 24 gennaio 08 cremona Mostra Cremona Caritativa e Previdente Storia della Carità Cremonese dal Consorzio della Donna alla Fondazione Città di Cremona. Orario: dal Lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 19. Sabato dalle 17 alle 19. - Fondazione Città di Cremona (piazza Giovanni XXIII, 1). Fino al 31 gennaio 08 cremona Mostra Alfonso Martini / Gran Gourmet Inaugurazione della mostra d'arte sabato 25 Ottobre alle ore 17,30. Osteria Garibaldi Caffè (c.so Garibaldi, 38). Fino al 1 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Mario Toffetti, lo scultore dei Papi Mostra dedicata al famoso scultore nativo di Mozzanica

9 e 10 gennaio 09 ROMANENGO - concerto GERUNDIA FELIX di Enzo Checchi Con Marco Zapplaglio - canzoni di Gabriella Ferri, liscio e musiche celtiche prima nazionale. 13 gennaio 09 cremona Musica e Ideale: il Quartetto d'archi Orario; ore 20,30 - Teatro Ponchielli.

di Noel Coward Con Gianfranco Jannuzzo e Daniela Poggi Teatro San Domenico- Orari: ore 21.00 11 gennaio 09 CASTELLEONE «IL PAESE DEI CAMPANELLI» di Lombardo e Ranzato. Con la Compagnia Belle Epoque. Cinetratro Giovanni Paolo II Orari: ore 17.

10 gennaio 09 soresina Scherzi Con Zuzzurro e Gaspare. Stagione Teatrale Soresinese. Orario: ore 21 Teatro Sociale di Via Verdi, 23.

11 gennaio 09 ROMANENGO «MICROCIRCO» Il più piccolo circo del mondo con il più grande dei piccoli spettacoli Auditorium Galilei - Orari: ore 15.30

10 gennaio 09 CREMA «IL DIVO GARRY»

11 gennaio 09 CREMA NEVE

ALTRO

Fino al 10 giugno 09 PIADENA ARCHAEO@TRADE ANTICHI COMMERCI IN LOMBARDIA ORIENTALE Panorama dei contatti tra antiche culture e degli spostamenti di materie prime e manufatti dalla preistoria al medioevo Rete dei Musei Archeologici. Piazza Garibaldi, 4 (Biblioteca) Orari: da lunedì a venerdì ore 8.30/13.30.

11 gennaio 09 TORRE DE' PICENARDI ARIE D'OPERA IN CASTELLO Concerto augurale per il nuovo anno con Federica Zanello e la partecipazione straordinaria di Luca Favaron. Arie, duetti, romanze di Verdi. Puccini, Donizetti, Bizet, Mascagni. Castello San Lorenzo Orari: ore 17.

Con Aida - Teatro Stabile di Innovazione Verona. Spettacolo per bambini. Teatro San Domenico Orari: ore 16. 13 gennaio 09 cremona teatro Italiopoli Spettacolo di e con Oliviero Beha. Regia di Beppe Arena. Orario: ore 21 Teatro Filodrammatici (p.zza dei Filodrammatici, 1). Costo: posto unico 12 euro. 15 gennaio 09 casalmaggiore teatro la badante Orario; ore 21 Teatro Comunale di Via Cairoli, 53.

11 gennaio 09 PANDINO COSE D'ALTRI TEMPI Mercatino di antiquariato. Castello Visconteo- Orari: ore 9/19.

11 gennaio 09 CASTELLEONE MOSTRA-MERCATO DEL PICCOLO ANTIQUARIATO Mercatino di antiquariato, oggettistica d'epoca, collezionismo, dipinti e artigianato artistico. Centro Storico Orari: ore 9/19.

11 gennaio 09 RIVOLTA D'ADDA MOSTRA-MERCATO DELL' USATO E PICCOLO ANTIQUARIATO Piccolo antiquariato, mobili, oggettistica, dipinti. Piazza Vittorio Emanuele II° Orari: ore 8.30/19.

Dal 15 gennaio al 15 febbraio 09 CREMA LA MAIALATA 2009 Menù degustazione con ricette del territorio interpretate dai cuochi delle Tavole Cremasche. Ristoranti delle Tavole Cremasche.

Orario: tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 23 - Area tra Via Rossi- Martini e Via Caprotti.

Fino al 31 gennaio 09 crema Presepe della civiltà contadina Diciannovesima edizione del presepe a statue grandezza naturale che rievoca un piccolo borgo lombardo di fine ottocento.

In mostra le opere di Conte

Fino al 1 febbraio 09 Casalmaggiore MOSTRA Ri...cordai il lavoro degli artigiani cordai nella tradizione del nostro territorio. Orario: sabato, domenica e Festivi dalle 15,00 alle 19, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12.30, martedì dalle 9 alle 16, giovedì dalle 9 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 16Casalmaggiore, Museo Diotti.

Olivero Beha al Filo racconta «Italiopoli» Anteprima nazionale al teatro Filodrammatici di Cremona il prossimo martedì 13 gennaio alle 21 con la rassegna «Quando la Storia è di scena». Protagonista della serata dal titolo «Italiopoli» sarà Oliviero Beha, con regia del cremonese Beppe Arena e con Paola Cerimele e Daniela Coelli. Spiega Oliviero Beha: «Che Italia abbiamo sotto gli occhi? Meglio, peggio di trent’anni fa? E quest’Italia “scandalosa” riassunta in un neologismo atroce come Italiopoli,alla letterà “città Italia”, nello spirito e nell’accezione comune ormai “pasticcio Italia”, è figlia di quella di Pasolini? Più di trent’anni fa,in effetti, per aver descritto l’Italia contemporanea Pier Paolo Pasolini venne infilato in una busta di cellophane quasi fosse il reperto di un delitto ed etichettato come decadente. Ebbene, ho intenzione di lacerare quella busta non tanto dal punto di vista del poeta assassinato quanto dell’oggetto della sua descrizione di allora.

Cioè l’Italia, ma di oggi. Vista dalla mia finestra, infatti, dalla finestra di una persona che fa comunque un lavoro pubblico pur essendo forse il “clandestino più noto in circolazione”, la realtà del mio paese mi sembra aver finalmente raggiunto e forse ormai superato Pasolini e le sue parole, aggiornandole quotidianamente in qualunque campo. Siamo in una palude, la palude di “Italiopoli”, lo scandalo di un Paese intiero». «E’ in una parola un’Italia che Pasolini prefigurava tentando di esorcizzarla e che invece ci ha travolto. Metto dunque in scena il mio malessere per una degenerazione che ha decisamente oltrepassato il concetto pasoliniano di mutazione antropologica: allora lui lo trasfigurava poeticamente, oggi è la didascalia di ogni tipo di cronaca quotidiana. Ma poiché si tratta pur sempre di noi come materia prima, prima di essere ingoiati dalla palude forse va tentata una bonifica. Almeno a teatro…»

BREVI DAL SECOLO BREVE di Giuseppe Azzoni

SPETTACOLI

san vitale

Orario: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13,00 e dalle 15 alle 18, domenica e festivi dalle 10 alle 13,00 e dalle 15 alle 19 Cremona, Sale nobili di Palazzo Stanga, via Palestro, 36.

Fino al 29 gennaio al centro culturale San Vitale sarà possibile visitare la mostra patrocinata dalla provincia del pittore Luigi Colombi, dal titolo Emozioni. «Nella pittura di Luigi Colombi “Conte”, pittore di area reggiana» spiega la critica d’arte Tiziana Cordani «si intrecciano diversi filoni tematici, alcuni dei quali sono presenti nella mostra personale intitolata “Emozioni dal profondo” in quanto sono accomunati da una profonda e pungente istanza interiore che determina le scelte poetiche e incide sul linguaggio dell’auto-

re». Si tratta di un artista che, pur avendo una formulazione astratto-gestuale, nelle sue opere alcune tracce segniche rafforzano il versante grafico mentre, in altre situazioni, predomina la scelta e la elaborazione dei materiali nei quali trovano sviluppo i soggetti. All’interno dello spazio espositivo una serie di opere è stata collocata nelle bacheche, in modo coordinato ed unitario, al fine di offrire una esposizione articolata di un percorso tematico compiuto.

LA VITA GRAMA DELLA GENTE DI CASCINA

La vita della gente della cascina nei primi decenni del ‘900 aveva molta somiglianza con quella che vi si conduceva uno o due secoli prima. Nel “secolo breve”, specie dopo la seconda guerra mondiale sono cambiate più cose nel corso di una ventina d’anni di quante ne fossero cambiate nel corso di alcuni secoli in precedenza. Sviluppo economico, scientifico e tecnologico, grandi lotte per il progresso sociale e per superare ingiustizie per secoli subite con rassegnazione come “naturali”, tormentati processi politici di libertà e di democrazia hanno radicalmente cambiato certe condizioni alle quali accenneremo per quanto riguarda il mondo della cascina. Il tipico salariato viveva in cascina con la famiglia. Egli era legato alla azienda agricola da un contratto di lavoro che di anno in anno poteva essere rinnovato oppure interrotto con la disdetta. Esso iniziava e finiva il giorno di S. Martino, 11 novembre, di ogni anno. Il “nuovo” salariato, proveniente in genere da un’altra cascina, arrivava per S. Martino col carro delle sue povere masserizie e trovava una abitazione su per giù come quella che aveva appena lasciato. Pavimento di mattoni grezzi o in terra battuta, muri e tetti appena sufficienti per essere chiamati tali, pareti con intonaci logori, dal colore indefinibile e bucherellate per gli innumerevoli chiodi piantati e cavati negli anni, camino nero di fuliggine, porte e finestre di vecchio

legno con molte fessure. Ben scarsa la protezione sia dal freddo umido del lungo inverno che dal torrido caldo della piena estate. A piano terra c’era la cucina – “la casa” – con a fianco in genere un’altra stanza, col pavimento di terra battuta, la “camera” che faceva da cantina e quant’altro. In cucina un tavolone, sedie, credenza per le stoviglie, le pentole ecc., i tegami spesso appesi, la madia per la farina e l’asse per impastare... Vicino al camino un mucchietto di legna. Man mano al camino si è aggiunta la stufa a legna, col mattone refrattario che dava un calore più uniforme e durevole, teneva l’acqua calda, era più comoda per cucinare anche se era pesante nei trasporti di S. Martino. Per la illuminazione, dopo secoli di lume ad olio e a petrolio, con l’elettricità (che pian piano arrivava anche alle cascine) si usava una lampadina da poche candele e da tenere accesa il minimo possibile. Ad un rampone sporgente vicino alla porta era appeso il secchio dell’acqua col suo mestolo. Un catino di smalto sul portacatino ed una brocca facevano da lavandino – toilette. L’acqua si prendeva dal pozzo, in genere con relativa pompa. Un pozzo derivato dalla falda superficiale e di regola non lontano da stalla e letamaio. Per i bambini c’era il seggiolone e la “corriera” o “andadura” per sorreggerne i primi passi non impegnando la madre. [continua...]


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