Il Piccolo Giornale di Cremona

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Cronaca

Venerdì 8 Maggio 2009

Canile, ora gli indagati sono cinque Salgono a cinque gli indagati nell'inchiesta sul canile di Cremona. Oltre a Maurizio Guerrini e a Chetti Nin, i due ex responsabili dell'Associazione zoofili cremonesi, rispettivamente ex presidente e vicepresidente, e alla veterinaria dell'Asl Michela Butturini, alla "lista" si sono aggiunte Laura G. ed Elena C., due delle volontarie del canile. Tutti sono accusati in concorso di uccisione di animali, esercizio abusivo della professione medica, e anche di abbandono di animali. Nell'ordinanza con la quale aveva convalidato il sequestro preventivo del canile, il giudice Clementina Forleo aveva ravvisato

profili di responsabilità anche per le due volontarie, che sarebbero state a conoscenza di quanto avveniva all'interno del canile, e si sarebbero rese, loro stesse, responsabili di reato. Mercoledì mattina, intanto, il sostituto procuratore della Repubblica Cinzia Piccioni, che segue l'inchiesta, ha conferito l'incarico a due specialisti di Padova che dovranno effettuare una verifica sulla trentina di carcasse di cani, e due di gatti, trovate il 3 marzo scorso nelle celle frigorifere del canile dagli uomini del Nas. Un'altra novità sulla vicenda riguarda il ricorso presentato dai legali di Maurizio Guerrini e Chetti Nin

contro il sequestro dei farmaci trovati nel canile: i giudici del Tribunale del Riesame di Cremona hanno accolto le richieste degli avvocati Soldi e Buffoli solo per quanto riguarda le 12 confezioni dell'anestetico Zoletil 100, trovato insieme al Tanax e al Pentotal Sodium, che restano sotto sequestro. Non è stato provato, infatti, che il primo farmaco abbia portato alla morte degli animali. Come motivazioni del ricorso, i legali avevano puntato si alcuni vizi procedurali, gli stessi che i giudici avevano rigettato quando era stata presentata richiesta di dichiarare non solo l'inutilizzabilità delle perquisizioni.

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Violenza e sfruttamento, in aula

Una storia di violenze e di soprusi, nei confronti di una brasiliana ventenne, è approdata davanti ai giudici del Tribunale di Cremona. A giudizio due imputati. La ragazza aveva sporto denuncia alla polizia dopo essere riuscita a sfuggire ai suoi aguzzini. Due gli imputati ac-

cusati di sequestro di persona, sfruttamento della prostituzione, violenza sessuale, minacce e lesioni. Si tratta di F.S., 28 anni, di Bonemerse, e M.B., brasiliana di 40 anni. Entrambi erano stati arrestati dalla polizia il 27 novembre del 2006. Era stata proprio la ventenne,

dopo essere riuscita per caso a sfuggire alla coppia, a chiedere l'aiuto della polizia che già stava indagando sulle attività dei due, e a raccontare il suo calvario, dando così una svolta decisiva all'inchiesta. Spinta a lasciare il Brasile con la promessa di un lavoro onesto, la ragazza aveva detto di essere finita nelle mani della connazionale e del suo convivente e poi avviata alla prostituzione. Gli incontri sessuali sarebbero avvenuti in appartamenti di città e di provincia, a volte alla presenza della stessa "maitresse", che, a det-

ta della giovane, interveniva violentemente se lei non acconsentiva alle richieste dei clienti. Per costringerla a sottomettersi, sempre secondo l'accusa, i due si avvicendavano nel picchiarla e violentarla all'interno di un garage a Bonemerse. La brasiliana, tenuta spesso prigioniera, senza cibo né acqua, aveva anche detto di essere stata ricattata con la minaccia di ritorsioni nei confronti dei figli e dei familiari rimasti in patria. Durante le perquisizioni nelle abitazioni erano stati sequestrati falli di gomma, profilattici, e attrezzature erotiche.

Arvedi, in arrivo l'Accordo sull'ampliamento

Intanto il Tar di Brescia ha deciso di non sospendere l'efficacia dell'esclusione dalla Via. E ha rimandato le decisioni a novembre

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di Andrea Pighi

vanti tutta con le questioni relative al raddoppio dell'acciaieria Arvedi. Martedì la giunta provinciale approverà definitivamente l’indizione dell’Accordo di programma relativo all’ampliamento dell’Acciaieria, cui aderiranno anche i Comuni di Cremona e Spinadesco. La Regione Lombardia, dopo numerosi incontri di approfondimento con tutte le parti interessate ha comunicato che non intende essere parte attiva nell’Accordo, limitandosi a fornire la disponibilità a collaborare da parte dei suoi uffici. Con questo accordo, la Provincia provvederà a rendere operativo in tempi brevi il Piano attuativo del Comune di Spinadesco relativo all’ampliamento. La volontà di utilizzare questo strumento legislativo nasce dalla decisione del Tar di Brescia che, esaminando il ricorso a suo tempo presentato per l’annullamento,

Ci siamo fatti carico di quest’onere cercando di ottenere la collaborazione della Regione che, purtroppo, fatica a comprendere la rilevanza e la portata dell’ Accordo». La Provincia aveva, a suo

Torchio: «Lavoriamo per arrivare a una soluzione» L'acciaieria Arvedi

previa sospensiva, del decreto della Regione Lombardia di esclusione da Via (Valutazione Impatto Ambientale); il Tar, infatti, ha deciso di non sospenderne l’efficacia. In data 4 maggio, lo stesso Tribunale amministrativo ha ritenuto opportuno richiedere alla Regione alcune integrazioni prima di assumere ogni decisione, rinviando la trattazione dell’istanza al prossimo 11 novembre. «Stiamo lavorando perché si arrivi il più rapidamente possibile e nel rispetto delle

In Breve

norme ad una soluzione, consci che la portata sociale ed economica dell’investimento posto in essere dall’Acciaieria Arvedi ha ricadute notevoli sui livelli occupazioni e sull’intero tessuto economico» ha detto il presidente della Provincia Giuseppe Torchio, «L’Accordo di Programma è l’unica soluzione percorribile, pienamente rispettosa della legislazione vigente, in grado di permettere all’Arvedi di proseguire nei progetti in corso.

tempo, posto alcune prescrizioni a livello di indagine epidemiologica (con l’intervento dell’Università di Genova) a garanzia della tutela e qualità dell’ambiente; di compensazione ambientale con la creazione di un “bosco filtro” adeguato; assicurato la disponibilità di un sito per gli inerti e per lo smaltimento dei rifiuti; richiesto l’opera di restauro del Mulino di Spinadesco e la realizzazione di un percorso ciclabile, parallela alla via Milano.

ATTESTATI AI MEDIATORI CULTURALI

NUOVO DISTRIBUTORE DI METANO

Sono stati consegnati, nella sala consiliare della Provincia, gli “Attestati di competenza” ai quindici mediatori culturali che hanno seguito il percorso formativo e sostenuto l’esame finale del corso «I linguaggi della sicurezza: formazione per mediatori culturali». Il corso si è svolto nell’ambito del progetto Enea, finanziato con oltre 325mila euro dalla Provincia, ed aveva l’obiettivo di formare un congruo numero di mediatori culturali per trasmettere ai lavoratori stranieri, specificamente nel settore dell’edilizia, una maggiore consapevolezza in materia di sicurezza sul lavoro. E’ stato curato dalla Scuola Edile Cremonese e da una associazione temporanea di agenzie formative con a capo CrForma. Le materie di studio hanno riguardato i fondamenti della psicologia generale e sociale, la legislazione in materia di sicurezza sul lavoro, gli organi di vigilanza e controllo, le dipendenze da sostanze alteranti.

Verrà inaugurato venerdì 8 maggio alle 11, in via Postumia, il nuovo centro ecologico per la distribuzione di metano ad uso autotrazione. Un'idea fortemente voluta da Aem di Cremona, e realizzata da Keropetrol. All'inaugurazione saranno infatti presenti il presidente di Keropetrol Spa, Gianni Mainardi, e il presidente di Aem Cremona, Franco Albertoni.

«KABUL ANDATA E RITORNO», L'INCONTRO «Kabul, andata e ritorno»: per il 15 maggio il teatro Monteverdi diventa una finestra sulla multietnicità nello scenario afgano. Saranno ospiti l'antropologo Eliseo Bertolasi, Basir Ahang (giornalista freelance afghano) e Qorbanali Esmaeli (Associazione Culturale Afghana di Roma). Si alterneranno proiezioni video («Dove finisce l' arcobaleno» di Valerio Gardoni e «Cose di questo mondo» di M.Winterbottom), intermezzi di poesia, musica ed apertivo solidale con invito aperto a tutti. Questo primo appuntamento fa parte del progetto "Mosaici", tra i vincitori degli Avvisi di selezione del Cisvol. L'iniziativa, è curata dall' Associazione immigrati cittadini, in collaborazione con Intercultura. Appuntamento a partire dalle 18.

Gruppo di nomadi fermati in centro, per cinque di loro il foglio di via Un gruppo di nomadi siciliani è stato fermato in centro città dagli uomini della squadra Mobile della Questura di Cremona, diretta dal vice questore aggiunto Sergio Lo Presti, in seguito ai servizi disposti dal questore Antonio Bufano per tenere alto il livello di sicurezza raggiunto e per prevenire, in particolare, reati contro il patrimonio. I nomadi, in tutto una decina di persone, sono stati fermati a bordo di tre automobili. Si trovavano a Cremona da qualche giorno, tanto che alcuni cittadini avevano già segnalato alle forze dell'ordine la loro presenza. Durante i controlli sulla loro identità è emersa una sfilza di precedenti penali a loro carico, in generale per reati contro il patrimonio e in particolare per furti e

truffe ai danni di persone anziane. Fortunatamente i tentativi del gruppo di raggirare coloro che avevano individuato come possibili vittime, o comunque i più disparati tentativi di farsi aprire la porta di qualche abitazione per mettere a segno furti o truffe, non sono andati a segno. Grazie ai controlli a tappeto messi immediatamente in atto in città dalla polizia, i nomadi sono stati fermati e a Cremona non si vedranno più. Cinque di loro sono stati muniti di foglio di via obbligatorio, gli altri componenti del gruppo sono stati allontanati. Il tema della sicurezza è molto caro al questore, che ne parlerà sabato mattina a Palazzo Cittanova in occasione del 157° anniversario di fondazione della Polizia.

LA NATUROPATA RISPONDE

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Mi chiamo Maria, ho 35 anni, salute buona, ho da poco eseguito ogni genere di accertamenti clinici perché in primavera sono sempre molto stanca, spossata e faccio le cose ma di malavoglia. Mi sento anche pesante, ma il peso non è cambiato. I riscontri degli esami dicono che sono sana come un pesce, ma io continuo a sentirmi molto stanca... mi può aiutare? Gentile signora Maria, di grande aiuto in questa sua richiesta è sapere che ha fatto tutti gli accertamenti e che i risultatati sono negativi. Questa sua stanchezza che si presenta in primavera potrebbe coinvolge-

re il fegato che necessita di essere, diciamo così, “alleggerito”. Provi per un periodo ad iniziare ogni pasto con insalate verdi miste, eviti il pane bianco e prodotti lievitati, salumi, carni rosse, burro, alcolici, spezie, zuccheri raffinati e limiti anche i latticini. Per la frutta prediliga quella di stagione, ma la consumi lontana dai pasti e non oltre le 17. Troverà in commercio anche prodotti a base di tarassaco, cardo mariano e carciofo…le potranno essere utili. Ricordi il fegato è la nostra "centralina" dell’energia e il suo buon funzionamento permette di recuperare energia e benessere.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a

info@naturopatia-cremona.com

Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372.


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