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PICCOLO
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Anno X • n° 13 • VENERDI’ 27 MARZO 2009
INCERTEZZA SUL FUTURO DELLA RAFFINERIA
Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio
TAMOIL A LIVORNO? TORCHIO: «PREOCCUPATI» Il presidente della Provincia avverte che con l'azienda «c'è un calo della comunicazione su tutti i fronti». Anche il sindaco Corada chiede maggior chiarezza: «Siamo venuti a sapere dell'ipotesi di trasloco in Toscana dai giornali»
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Discariche di amianto
Elezioni comunali
La Provincia pronta a fare ricorso al Tar
Oreste Perri: «Se diventerò io sindaco..» ▲
alle pagine 4-5-6
a pagina 8
Verso il Pdl
Criminalità
Cosa pensano i vertici locali di FI e di AN
A Cremona la mano della mafia
a pagina 7
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ritti ad intere generazioni che si affacciavano al lavoro, esponendole all’arbitrio da parte delle imprese ed a nessuna prospettiva di crescita professionale e garanzia reddituale. E dall’altro non si è completato quel percorso avviato con l’accordo sul welfare del 2007, nel quale si erano individuate due strade per combattere questo fenomeno: la stabilizzazione dei rapporti di lavoro, interrotta bruscamente da questo Governo, e la riforma degli ammortizzatori sociali. Questo comporta per la Cgil facesse una doppia scelta: quella di chiedere indirizzi netti e di garanzia su lavoro, redditi e occupazione al Governo, sostenendo queste richieste con la mobilitazione, e iniziative di carattere locale dove, di concerto con le altre organizzazioni sindacali, vogliamo arrivare a stipulare accordi con tutti i soggetti di rappresentanza economica, sociale ed istituzionale, che mitighino sul territorio gli effetti della crisi. E’ per questo che fin dallo scorso anno abbiamo incalzato il Governo sul tema di redditi, occupazione e lavoro, e che concluderemo questa prima fase di mobilitazione con una grandissima manifestazione il 4 aprile. Iniziativa, quest’ultima, che vuole rappresentare un punto di riferimento per tutti coloro che non si rassegnano alle politiche della destra contro il lavoro, e completamente assenti sui temi della crisi. Mimmo Dolci - CGIL
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a provincia di Cremona, numeri alla mano, è una provincia colpita dagli effetti della crisi con dinamiche assolutamente affini al resto del Paese e ad altri territori con caratteristiche produttive e occupazionali simili al nostro. Dal differenziale tra avviamenti al lavoro e cessazioni, all’utilizzo della cassa integrazione ordinaria, alla cassa integrazione in deroga, ai primi processi di mobilità avviati, siamo in presenza di numeri che volgono al peggio, e testimoniano una condizione di oggettiva grande difficoltà per il nostro territorio. Come spesso è accaduto anche in situazioni similari nel passato, la situazione produttiva variegata del territorio rappresenta un piccolo salvagente; ma va sottolineato che, in questa occasione, si tratta di una crisi globale che investe, con caratteristiche ed ordini di grandezza diversi, un po’ tutti i settori produttivi. La principale caratteristica nel lavoro di questa fase, è rappresentata dal fatto che per la prima volta siamo di fronte ad un fenomeno di importanti dimensioni, a valle del compimento di un lungo processo di liberalizzazione del mercato del lavoro, che ha portato milioni di persone a conoscere e vivere il lavoro solo attraverso la precarietà. Questo è un aspetto che distingue in negativo il nostro paese, dove da un lato si sono tolte garanzie e di-
Manifesteremo contro la crisi
a pagina 9
Donne e lavoro: uno studio presentato in città sottolinea le difficoltà del mondo femminile a trovare un'occupazione - A pag. 11