il Piccolo di Cremona

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Casalmaggiore

Venerdì 30 Ottobre 2009

Il sapore della tradizione nei Blisgon fatti a mano

A

ssieme al cotechino non può mancare un altro piatto decisamente tipico di Casalmaggiore (e del mantovano). Si chiama blisgon, ossia i tortelli di zucca, ricetta tradizionale che viene tramandata di generazione in generazione, e per la quale il comune di Casalmaggiore sta cercando di ottenere la denominazione comunale. I tortelli di zucca sono sicuramente il piatto più emblematico e rappresentativo della cultura gastronomica casalasco-mantovana. Tant'è che questo celebre piacco accompagna degnamente il cotechino. Nel corso della manifestazione essi vengono preparati a mano dalle massaie casalasche. La ricetta del tortello di zucca è molto antica e costituisce probabilmente, una rielaborazione popolare del più nobile agnolino, un tentativo di riprodurlo con ingredienti a basso costo. Le sue origini si perdono nella più antica storia gastronomica: non vi è infatti traccia, nei documenti storici, dell'origine e del momento in cui si è iniziato a produrre questo piatto, ma i tortelli sono senz'ombra di dubbio uno degli elementi che identifi-

Come cucinarli Il modo migliore per condire i tortelli di zucca è sicuramente quello tradizionale, con burro e formaggio, ma se volete variare potete preparare un ragù di salamella o ancora un delicato sugo di pomoro molto semplice anche se il sapore della carne o del pomodoro variano di molto il sapore particolare di que-

sta ricetta.Un suggerimento: per far si che il ripieno risulti il più saporito possibile sarebbe meglio farlo riposare per una giornata intera prima di preparare i tortelli. Per preparare un buon piatto unico potete abbinare i tortelli di zucca a delle verdure di stagione cotte. Oltre che nella tradizione

cano il territorio. E' dunque un piatto custodito nella tradizione e nella cultura familiare, tramandato di madre in figlia e questo spiega in gran parte il fatto che le ricette dei piatti appartenenti alla comunicazione familiare tendono a rimanere immutate nel tempo, mentre gli ingredienti possono variare nello spazio di pochi chilometri. E' infatti la famiglia che custodisce il segreto degli impasti come patrimonio di originalità

no, all'amaro degli amaretti, al piccante della mostarda e caratterizzato anche dall'orientale noce moscata. Si può dunque definirlo uno strano piatto, a cui bisogna essere preparati psicologicamente; anche perché mai si gusteranno tortelli uguali ad altri tortelli, pur percorrendo pochi metri da casa a casa o da paese a paese. Alcune ricette dei tortelli prevedono l'aggiunta, nel ripieno e nel condimento, di mandorle, che conferiscono un profumo particolare al piatto. Le mandorle non sono prodotto estraneo

stabilire una vera e propria legge. La tradizione vuole i tortelli conditi semplicemente con burro fuso e parmigiano grattugiato, magari con l'aggiunta di qualche foglia di salvia: è questo il modo per far "uscire" il ripieno dalla pasta, esaltarlo e valorizzarlo. Un riguardo speciale deve essere riservato alla sfoglia, base di innumerevoli primi piatti della cucina del Nord Italia. Dopo la preparazione del ripieno e della sfoglia si può passare alla confezione dei tortelli: la chiusura originale è a forma di rettangolo; a volte però si può

le della vigilia di Natale, i tortelli sono sempre presenti nei ristoranti mantovani, perché la zucca non presenta problemi di conservazione viene colta in autunno e poi mantenuta nei solai e in luoghi freschi asciutti. E però un

alla nostra cucina, anzi sono spesso utilizzate perché coltivate nella zona collinare. Oltre alle soluzioni di ripieno anche il modo di condire i tortelli può differenziarsi notevolmente da zona a zona senza poter

trovare chiuso a cappello, con forma simile alla feluca, che nel nostro dialetto viene chiamata cappello da portador o brentatore. Nonostante siano legati in modo particolare alla tradiziona-

ortaggio singolare, non sempre al massimo deli sue potenzialità, per questo la gramrnatura degli altri elementi del ripieno può risultare continuamente modificata, a seconda del suo sapore e consistenza.

Il ripieno è la parte più importante e va valorizzato

natalizia italiana, i tortelli di zucca sono stati presi in prestito anche da altre tradizioni come quella anglosassone di Halloween: sembra proprio che sia consuetuine, in Inghilterra, mangiare nella notte delle streghe i tortelli di zucca visto anche che la zucca è diventata il simbolo di questa festività.

e riconoscibilità, pur rimanendo fedeli ad una impostazione comune. Il gusto decisamente dolce della zucca non piace a tutti: generalmente è gradito a chi ha esperienza di una cucina a contrasti integrati, dove abbondano gli accostamenti dolce/salato e agro/dolce. Nel caso dei tortelli le integrazioni di sapore sono molteplici poiché il dolce della zucca viene accostato al salato del parmigia-


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