Il Piccolo del Cremasco

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Il

PICCOLO giornale del

Cremasco

venerDI’ 22 aprile 2009 • Supplemento settimanale al n° 21 de "Il Piccolo Giornale"

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Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: cremasco@cuticomunicazione.it Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona

Già pronto nella stagione 2010-2011

ecco Il nuovo palazzo dello sport

L'ha progettato Massimiliano Aschedamini. Costerà 7 milioni di euro. Ospiterà le partite di Reima e Crema Volley. Sarà costruito dai privati su un'area ceduta dal Comune. Ma dove? Rota: «Alla Pierina». Alloni: «Facciamolo, ma fuori la città»

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Senza commento

ropongo ai lettori de il Piccolo del Cremasco questo pezzo di storia. Si tratta di una relazione dell’Ispettorato per l’Immigrazione del Congresso Americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti. La relazione è del 1912. Può essere motivo di riflessione e ognuno, se vuole, in cuor suo lo faccia. Questo il testo. "Non amano l'acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno e alluminio nelle periferie delle città, dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro, affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.

Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, diventano violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, di attività criminali"… La relazione conclude dicendo: "Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell'Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione". a.b.

il disegno di archistudio

ricoperto di verde, ecologico e con quattro mila posti a sedere

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Elezioni: conta la persona

Il progetto di Massimiliano Aschedamini

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e elezioni si avvicinano. E, come succede di solito, c’è chi ha già deciso chi votare e chi, invece, vive nella massima incertezza. Infatti, chi votare? Non saremo certo noi a dare indicazioni di sorta. L’importante è votare la persona di cui ci fidiamo di più. Indipendentemente dal suo orientamento politico. Parliamoci chiaro: noi elettori che abitiamo nella provincia di Cremona non saremo chiamati a eleggere premier e governo, ma chi amministrerà i comuni e la Provincia da giugno ai prossimi cinque anni. Persone che abitano nelle nostre città, e che possiamo incontrare per strada e al bar. Non saranno certo loro a cambiare i destini del Paese. Ma quelle dei territori dove abitiamo sicuramente sì. Per questo, non c’entra niente l’ideologia. O il partito. O il raggruppamento politico. Conta la persona. Il leader locale in grado di gestire al meglio gli enti che andrà a governare. Non ci spingiamo certo a sostenere che essere di centrodestra o di centrosinistra è la stessa cosa. Ognuno, giustamente, tiene ai suoi ideali. Diciamo solo che queste divisioni, in campo tipicamente amministrativo, perdono senso. Infatti, sono state presentate liste nelle quali sono presenti persone di diverse ideologie. Ma unite da un unico comune denominatore che si può riassumere in queste qualità: professionalità, concretezza, obiettivi da raggiungere. Vota la persona. Quella che ritieni la più preparata e la più affidabile. Negli Usa si fa così: una cosa è votare per il presidente degli Stati Uniti, un’altra per il sindaco o il governatore. Anche perché questi ultimi si conoscono meglio. Votarli perché a livello nazionale la pensano come noi, può rivelarsi un grande sbaglio. Imperdonabile. Perché sarà uno sbaglio lungo cinque anni.

Intervista al presidente nerobianco Francesco Barbaglio: «Questo sarà l'Ac Crema di domani» a pag 23



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«Ecco come sarà il Palazzo dello Sport» Massimiliano Aschedamini spiega il suo progetto. Il Comune metterà a disposizione l'area. E molto probabilmente sarà la Pierina...

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di Roberto Bettinelli

n palazzo dello sport con una capienza di 4mila posti a sedere e una struttura multifunzionale e autosufficiente sul piano energetico. Il tutto firmato dalllo studio di progettazione «Archistudio» dell'architetto Massimiliano Aschedamini che ha

Massimiliano Aschedamini

disegnato un edificio ecologico che si presenta all'esterno come una superficie a forma ellittica, alta 8 metri e lunga 106 metri, che risulterà quasi invisibile allo sguardo e interamente rivestita di rododendro. Il costo si aggira intorno ai 7milioni di euro e i lavori potrebbero iniziare già entro la fine dell'anno al punto che da essere pronto per la stagione 2010-2011. Il progetto di massima è stato presentato al sindaco Bruno Bruttomesso e agli assessori Massimo Piazzi e Luciano Capetti da Battista Percivaldi e Michele Rota, presidente e direttore sportivo della Reima, e da Claudio Cogorno, presidente di Crema Volley. Sono stati i dirigenti delle due società di pallavolo a contattare gli amministratori. «Abbiamo lavorato a lungo tra di noi, in stretta collaborazione con Crema Volley» ci ha detto al telefono Michele Rota, «per raggiungere un obiettivo che ci stava a cuore. Le nostre società e tutta la città di Crema merita di avere uno spazio adeguato. Non nascondiamo che sia noi che Crema Volley abbiamo in previsione il salto di categoria. Ma se vogliamo farlo senza lasciare Crema dobbiamo dotarci di un palazzetto dello sport adeguato alle esigenze di società che operano al massimo livello della pallavolo». Il costo del progetto sarà

sostenuto attraverso un project financing: il comune metterà a disposizione l'area, i privati realizzeranno la nuova struttura e la gestiranno per un periodo limitato di tempo, sembra 30 anni, per poi cederla al comune. «Davanti ci siamo noi, che siamo i promotori, dietro gli investitori» ha concluso Rota non volendo aggiungere altro sul piano finanziario. Per il dirigente della Reima in ogni caso l'area più auspicabile è quella ella Pierina: «Ci sono già 600 posti auto, in questo modo ci sarà un risparmio in sede di realizzazione. Speriamo proprio che il comune decida di assegnare quest'area». Ora è l'amministrazione che deve fare chiarezza. Ecco cosa ci ha risposto l'assessore Piazzi a seguito dell'ultimo incontro di mercoledì. «Abbiamo pensato alla Pierina, ma anche alla Voltana vicino a Ombrianello, o a un'altra aera sulla tangenziale. Certo, se il terreno è già del comune c'è il vantaggio che non va toccato il piano di governo del territorio e quindi si può procedere con maggiore velocità». Ha spiegato Piazzi: «La Pierina è già disponibile, va riqualificata, per troppo tem-

Il progetto di Archistudio

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co: «E' un edificio all'avanguardia, con la struttura interna che si regge su travi concentriche di legno, una temperatura più bassa grazie all'interramento e pannelli fotovoltaici per puntare all'autosufficienza energetica. C'è allo studio anche un modo per trasformare il camminamento delle persone in energia, cosa che è già stata fatta in alcune discoteche, e che ci consentirà adirittura di avere un surplus di energia da vendere».

po è rimasta in disuso. E del palazzetto dello sport Crema ha bisogno, soprattutto se unito ad altre funzioni. Ospiterà altri eventi, se c'è un'opportunità che coinvolge i privati e che permete ala nostra città di realizzare una struttura importante, è giusto farlo. Sull'indicazione precisa dell'area però bisogna aspetare». Abbiamo sentito anche l'architetto Massimiliano Aschedamini per capire qual è l'idea che ha ispirato il suo

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lavoro. «E' una struttura che si addice a qualsiasi tipo di area sufficientemente grande per accoglierla. L'idea dalla quale è nato tutto? Semplice, non volevo che Crema avesse a che fare nel suo futuro con quei palazzetti alti decine di metri, come il Forum di Assago, che incombono opprimenti sui terreni e gli soazi delle città e tolgono il respiro allo scenario urbano». Aschedamini ha dovuto confrontarsi anche con un dato di partenza importante. «In più c'era l'aspetto dovuto al fatto che le aree a disposizione del Comune sono tutte a terreno libero, non edificate. Parliamo di spazi verdi. Questo mi ha portato a pensare a una struttura che non fosse impattante, ma al contrario nascosta, dolce, simile a una collina o come preferisco immaginarla a un vulcano buono...». Aschedamini spiega l'efetto che avrà sulle persone al momento dell'ingresso: «Invece di salire abbiamo deciso di scendere. Si entra nell'ovale al livello del terreno ma il campo di gioco e le gradonate sono posizionati più in basso. Come lo stadio Olimpico di Roma». L'edifcio è nato per auto alimentarsi a livello energeti-

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Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 - Fax 0372 59.78.60

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Numero chiuso in tipografia: Giovedì 21 Maggio ore 16,00

AGOSTINO ALLONI

«Va fatto, ma in una zona esterna alla città» Agostino Alloni

Agostino Alloni, ex assessore all’Urbanistica del Comune di Crema e attuale vice presidente dell’amministrazione provinciale da sempre è favorevole alla costruzione di un palazzetto dello sport in città. E lo è ancora. Mentre è contrario a realizzarlo nell’area della Pierina. «Parlo da ex amministratore e da cittadino interessato al bene della città. Quindi, giusto per non essere frainteso, non voglio sollevare polemiche inutili. Il palazzetto è giusto farlo, ma si deve individuare un’area più adatta, che ritengo non possa essere quella della Pierina». Alloni

spiega il perchè: «La Pierina nelle nostre intenzioni era da destinare a un uso per lo svago delle famiglie con un piccolo ristorante, un bar, campi da tennis e di bocce, un laghetto, una piccola piscina. In questo senso si è già espresso in passato il consiglio comunale. La Pierina doveva diventare uno spazio nei quali i cremaschi potevano trovare risorto, relax, divertimento». Non solo. Alloni aggiunge che doveva partire il progetto di rilancio dell’Università di via Bramante, con la Pierina trasformata in un campus sul modello dei migliori centri universitari: «Ci sarebbe stato

un vero potenziamento, una valorizzazione concreta della nostra sede universitaria, un’occasione che ora sarà persa del tutto». Alloni ha precisato anche un altro punto: l’area del palazzetto doveva sorgere all’esterno della città. Lo spazio verde vicino a Ombrianello sarebbe stato perfetto: «Non dimentichiamo che portare 2mila persone in una volta sola alla Pierina, proprio dentro la città, provocherà molti problemi a una viabilità che vive momenti già fortemente critici. Per questo motivo l’area per ospitare il pubblico delle partite di pallavolo e i visitatori per gli altri eventi deve essere collocata fuori rispetto al tessuto urbano. Lo spazio vicino a Ombrianello mi sembra ideale per questo scopo. Il nuovo palazzetto poteva diventare anche un villaggio polifunzionale, un luogo fieristico gestito in sinergia con la Fiera di Cremona. Un luogo situato a Crema, ma collegato a una realtà come quella cremonese che è in grado di offrire conoscenza, contatti, esperienza».


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«Ritirare le deleghe ai due assessori»

C piùono da scia vic mo in li o

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Lo dice Fulvio Lorenzetti, consiglere comunale del Pdl, presidente dell'Unione Karate Italia. La sua storia: dal Msi di Almirante a Berlusconi. Al sindaco: «Un colpo di reni, e mandi via chi detiene Lavori pubblici e Urbanistica». Queste sono le sue idee...

C

di Tiziano Guerini

hi non conosce Fulvio Lorenzetti? Consigliere comunale, in questa tornata amministrativa, per la prima volta ma presenza politica da molto tempo in città, e non solo dalle elezioni amministrative 2002 quando la lista civica da lui presentata non ottenne i voti sufficienti per entrare nella sala degli Ostaggi. Già esponente del Movimento Sociale, ha saputo interpretare i tempi della società e della storia, senza peraltro tradire le proprie convinzioni di fondo. Amministratore di aziende per professione, è professionista di karate, presidente della Unione Karate Italia, carica che lo porta spesso in viaggi sia in Italia che all’estero. Non ha passione né per il cinema né per la televisione che afferma di vedere pochissimo: «Salvo i telegiornali». Anche la lettura non lo appassione più di tanto se non per qualche opera di carattere storico. Come è arrivato in consiglio Comunale? «Sarebbe più strano se non ci fossi arrivato, con tutto il mio interesse politico precedente. Sono stato invi-

tato ad essere candidato prima da Alleanza Nazionale, poi da Forza Italia: ho scelto quest’ultima lista, da indipendente, perché mi piaceva la determinazione di Berlu-

Consiglio, ma questo non mi ha impedito e non mi impedirà di portare avanti il messaggio del buon senso per il bene della città, anche contro il parere di chi confonde il

Fulvio Lorenzetti, consigliere comunale eletto con Forza Italia

sconi per arrivare alla fusione del Popolo della Libertà, come poi è avvenuto. Ora naturalmente ho aderito al nuovo gruppo consiliare del PdL». Vuole dare un giudizio sulla sua esperienza di consigliere comunale? «Tutti sanno che rappresento una voce critica all’interno della maggioranza; sono sempre stato allineato nella espressione di voto in

ruolo di amministratore con quello di tecnico facendo. Non il dissenso sistematico ma la diversità di opinione si. Ho sempre votato con la maggioranza, ma i suoi maggiori interpreti, a partire dal sindaco, dovrebbero avere un colpo di reni…». Quali opere farebbe per migliorare la vita della città? «In questa città di “opere

in compagnia” se ne fanno già fin troppe. Per evitare forzature e scelte a senso unico, bisogna coinvolgere di più gli ambiti professionali e operativi della città. E' quello che da tempo vado chiedendo, fino ad ora inutilmente». Un giudizio sulla giunta di Crema. «L’ho già detto pubblicamente e lo ripeto: se ci sono delle carrozze che rischiano di far deragliare il treno, bisogna vere la forza di rimuoverle altrimenti succede prima o poi il peggio. Fuor di metafora: Lavori pubblici e Urbanistica sono due deleghe che il sindaco dovrebbe avere il coraggio di rimuovere. Personalmente ho sostenuto il sottopasso “semplice” in via Stazione perché è l’unico progetto realistico». Il sindaco si sta impegnando nella verifica politica: quali consigli gli darebbe? «Il sindaco e i suoi assessori un po’ di pasticci li hanno creati e ora devono essere loro a risolverli. Rivolgersi ai partiti di maggioranza, che la verifica hanno chiesto, sarebbe inutile e sbagliato. Tutto doveva risolversi, parola del sindaco, prima del voto di giugno: temo che si andrà ben oltre». Quel che si dice, non aver peli sulla lingua!

circolo del buon governo

Il comitato direttivo

I Circoli del Buon Governo istituiti da Marcello Dell’Utri hanno condiviso la nascita del Popolo della Libertà, ma non si sono sciolti. Anche a Crema si è costituito uno di questi Circoli. Ne hanno dato notizia alcuni membri guidati dal loro presidente Fulvio Lorenzetti in una conferenza stampa di qualche giorno fa. Il Circolo di Crema raggruppa una ventina di soci è presieduto da Fulvio Lorenzetti con Stefania Longo e Opimio Chironi vice, Marcello Fortini segretario, Luca Zuccotti tesoriere e Simona Cattaneo consigliere. «Nel breve volgere di tempo» dice Fulvio Lorenzetti, costituiremo in provincia di Cremona altri cinque Circoli

del Buon Governo. Vogliamo essere la sede delle istanze dei cittadini, pretendiamo un buon governo della cosa pubblica, guardiamo soprattutto ai temi economici raccogliendo le richieste degli imprenditori, degli artigiani, dei commercianti e degli agricoltori». E ancora: «Agiamo sulla base di una democrazia che non è la concessione di qualcuno per coloro che saranno buoni e allineati, ma è la condizione di un progetto politicoche riconosce parità alle idee». E conclude: «Quelli che anno una visione settaria della politica possono scordarsi di togliere ad alcuno l’unico sentimento per il quale abbiamo scelto di essere in politica: la libertà».


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Tartaloto, l'armonia e la pace dello Yoga

Marina Serina, laureata in Filosofia, è la presidente dell'associazione con sede in via Mazzini. Chi sono e cosa fanno

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di Barbara Milanesi

arina Serina è da circa un anno president e s s a dell’Associazione Tartaloto, centro rishi e di cultura orientale che si trova in via Mazzini al 105 B. Entrando nella sede si intuisce subito lo spirito dell’associazione. Il gruppo si occupa di tecniche di rilassamento, concentrazione, naturopatia e riflessologia. La sua storia è recente anche se l’esperienza e la cultura della Serina e dei maestri del centro dura da molti anni. La Serina ci fa accomodare chiedendoci di togliere le scarpe, ci sediamo su cuscini e ci offre tè verde. Il profumo di spezie e di incensi, la leggera brezza che proviene dal balcone, le pareti di colori tenui e rilassanti, ci fa sentire immediatamente in un altro luogo. «Lo scopo del centro» dice la Serina, «è quello di insegnare diverse cure alternativa del corpo e della mente senza il sussidio di fattori esterni: farmaci, persone o altro. Lo studio della filosofia orientale mi ha dato molto in questo senso e credo che si possa vivere meglio il presente avendo chiari alcuni concetti». Continua: «L’idea di creare questo gruppo è nata per caso. Non avrei mai pensato di tornare a Crema. Ho vissuto per anni a Milano e ho viaggiato molto, poi una serie di eventi mi hanno riportata in città. Solo allora ho deciso con il mio compagno, Angelo Avogadri, di fare delle mie

passioni la mia attività principale». Oggi l’associazione Tartaloto conta diversi iscritti e ha attivi corsi di yoga, tai chi, riflessologia plantare, shiatsu. Il centro, essendo anche gruppo culturale, organizza spesso laboratori e incontri con tematiche interessanti: corsi di canto indiano, approfondimenti sulle costellazioni e sull’influenza che queste hanno sull’essere umano, corsi di medicina ayurvedica. Marina Serina è l’anima dell’associazione. Ecco ci dica qualcosa in più su di lei: età, studi, lavoro… «Ho 38 anni, sono fidanzata con Angelo Avogadri e mi occupo di questa attività a tempo pieno. Ho vissuto a Milano per diversi anni. Da adolescente ero un’atleta e mi allenavo per il salto in alto. Poi mi sono iscritta all’università e mi sono trasferita definitivamente. Sono laureata in filosofia e l’amore per il sapere mi ha condotta ad incuriosirmi e in seguito ad appassionarmi alla filosofia orientale. A Milano ho frequentato per 10 anni il Centro Rishi di Sabrina Griffeo, sono diventata un’associata Yani (associazione nazionale insegnanti yoga), un'insegnante e successivamente un amministratrice di un centro rishi». Ha qualche hobby particolare? Legge molto? Cosa fa nel tempo libero? «Ho fatto dei miei hobbies la mia attività. Continuo a leggere di tutto, a studiare soprattutto. Ma se per lettura si intende la pratica evasiva, allora amo i testi di fantascienza e fantasy. Ho viaggiato per molto tempo nella

vita. Ma per viaggio io non intendo vacanza. Per me viaggiare significa fermarsi il tempo necessario per entrare in contatto con la natura e gli esseri umani del luogo e significa partire soli. L’ultimo viaggio è durato 6 mesi e sono stata in India. Mi ha lasciato qualcosa di splendido dentro. Tornerò a viaggia-

presa e dura fino ai 55 anni. Infine c’è la fase del dare, in cui il dedicarsi a sé e agli altri viene a corrispondere. In quella fase ricomincerò a viaggiare». Come è arrivata alla presidenza dell’associazione? «La mia insegnane milanese mi ha trasmesso le tecniche yoga e mi ha insegnato a

soci». Di che cosa si occupa l’associazione? «Si rivolge a tutte le persone che sentono la necessità di affrontare la vita quotidiana con il supporto di energie alternative che provengono dal lavoro fisico e mentale del proprio corpo. L’associazione svolge corsi

re dopo i 55 anni». E perché dopo i 55 anni? «Secondo la cultura indiana esistono diverse fasi della vita. La prima fase, quella del prendere dura fino ai 26-27 anni. Sono gli anni in cui una persona, crescendo, si nutre e sperimenta tutto ciò che incontra. Poi c’è la fase del costruire, dai 27 ai 35 anni. Quello è il periodo in cui si fanno scelte importanti della vita, in cui si scelgono delle strade e si costruisce il proprio destino. La terza fase è quella del fare, in cui si compie la strada che si è intra-

gestire un centro culturale come il nostro. Poi ho deciso di diventare indipendente e mi sono buttata. Sono presidentessa solo perché lo richiede l’organizzazione amministrativa. Mi piace però che tutti gli iscritti frequentino il centro come se fosse anche un ambiente loro. Mi piace un clima in cui ci si scambia informazioni, nozioni, conoscenze e tecniche. Mi piace la ricerca continua e lo stimolo che mi viene dalle persone che decidono di diventare nostri

di Yoga, che tengo io; di Tai Chi, tenuti da Giuseppe Guglielmino che si occupa anche dello studio di elettromagnetismo e naturopatia; di shiatsu e di tutte le discipline bioenergetiche, tenuti da Daniela Severgnini; di riflessologia plantare, tenuti da Cristina Lucenti, grazie alla quale collaboriamo anche con il centro rishi di Legnano. La nostra è un’associazione no profit anche se chiediamo un minimo di partecipazione ai nostri corsi. Ma è assolutamente gratuito tutto il lavoro di segrete-

Pierpaolo Soffientini, «sono organizzate in tre aree di servizi rivolte alle imprese e precisamente: orientamen-

to, sviluppo d’impresa e valorizzazione e formazione delle risorse umane. Concretamente significa che, attraverso precisi percorsi progettuali, il nostro scopo è quello di diffondere una cultura favorevole alla nascita di nuove iniziative di impresa, orientare verso una più efficace e razionale riorganizzazione interna delle aziende e valorizzare e sviluppare le capacità e le attitudini delle risorse umane». In questo difficile momento per l’economia qual è lo scenario in cui è chiamato a muoversi Elfi e come intende posizionarsi nel proprio panorama di riferimento? «Per continuare a mantenere un ruolo attivo e propositivo e per individuare nuovi possibili ambiti di impegno e sviluppo, la nostra struttura e la Confederazione regionale hanno avviato, con l’ausilio di esperti del settore, uno studio per definire il riposizionamento strategico dell’Elfi ripensando così

strategie, ruoli e funzioni dei diversi soggetti che interagiscono nel sistema confederale in questo settore».

Marina Serina e Angelo Avogadri

ria e burocrazia. Chi continua costantemente a partecipare alla vita attiva del centro ha sempre maggiori agevolazioni». Ci sono dei programmi per il futuro? «Ce ne sono davvero molti. Per il prossimo anno stiamo già organizzando laboratori di arte terapia, musica e matematica, e diverse conferenze su proteine vegetali, api e naturopatia. Poi abbiamo organizzato un concorso aperto a chiunque per disegnare il logo della nostra associazione Tarlaloto. Ci saranno diverse estrazione ed i primi tre potranno usufruire per diversi periodo gratuitamente dei nostri corsi e del nostro centro. I disegni raccolti non saranno restituiti ed un ulteriore progetto ancora da definire potrebbe essere quello di creare una mostra che esponga i migliori. La scelta del vincitore sarà casuale, affidata alla sorte dell’estrazione stessa e ci piacerebbe che possa fare il giro del mondo. Mi spiego meglio: la mia idea è quella di stampare su cartolina il logo del vincitore e darlo a tante persone che viaggiano in modo da creare un passa parola mondiale». Cosa si aspetta dall’associazione o cosa crede possa migliorare? «Spero possano aumentare sempre più gli iscritti e il numero delle persone che, anche solo per curiosità, decidono di sperimentare le proposte di energia alternativa dei nostri corsi. Mi auguro che il nostro logo faccia il giro del mondo e trasmetta tutta la positività che contraddistingue la nostra associazione».

Formazione e cultura imprenditoriale, Soffientini alla guida di Elfi

S

di Ludovico Freri

u proposta della giunta regionale d e l l a Confartigianato, nei giorni scorsi P i e r p a o l o Soffientini è stato eletto all’unanimità presidente dell’Elfi, Ente Lombardo di Formazione d’Impresa per il triennio 2009-2012. Elfi è stato fondato nel 1997 all’interno del sistema di Confartigianato Lombardia con l’intento di contribuire allo sviluppo e alla diffusione di una cultura imprenditoriale. La struttura ha sedi operative in tutte le province lombarde accreditate dalla Regione Lombardia per la formazione superiore, la formazione continua, permanente e l’orientamento. Così come, in qualità di ente di formazione di Confartigianato Lombardia, Elfi è accreditato presso il Fondo Artigiano Formazione per la progettazione e l’erogazione di percorsi formativi rivolti ai lavo-

ratori delle aziende che aderiscono al Fondo. «Le attività di ELfi» ha dichiarato il neo presidente

Pierpalo Soffientini, presidente dell'Elfi

«Il nostro scopo è diffondere nuove iniziative di impresa» «Come primo step d’intervento» ha spiegato in dettaglio Pierpaolo Soffientini, «si opererà per la predisposizione di piani formativi settoriali e territoriali almeno con una proiezione biennale. Ciò ci consentirà di definire gli orientamenti politici e le strategie che Confartigianato intende mettere in campo. Inoltre ci si sta attivando per creare strutture operative, per le quali si chiederà l’accreditamento in Regione, presso tutte le strutture territoriali per erogare i servizi al lavoro permettendoci così,

attraverso il sistema dote, di accompagnare le aziende e i loro dipendenti sia nel superamento dell’attuale crisi che nelle future fasi di ripresa». «Infine» ha concluso Soffientini, «si è già provveduto a costituire un’area progetti di valenza regionale, che dovrà essere costantemente alimentata e potenziata, finalizzata al monitoraggio, approfondimento e sviluppo di tutti i dispostivi regionali, nazionali, europei a favore delle imprese». Soffientini sarà affiancato nella gestione dell’Elfi, oltre che dal direttore Claudio Sciuccati, dai consiglieri Filippo Berto, vice presidente del Gruppo Giovani imprenditori dell’associazione artigiani di Milano, Carlo Ornati, segretario della Confartigianato Lomellina, Enrico Zucchi, direttore dell’associazione artigiani di Bergamo e Adriano Bosio, responsabile del settore formazione della struttura confederale di Brescia.


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Torchio: «Tre milioni di euro per la sicurezza» Il presidente della Provincia spiega il Patto siglato con i comuni. Ecco come proteggerà i cittadini

G

di Gianluigi Rossi

iuseppe Torchio, presidente della Provincia che si ricandida alle prossime elezioni, affronta il tema della sicurezza e spiega cosa ha fatto la sua amministrazione su questo fronte che vede particolarmente sensibili i cittadini. Il presidente parte dal «Patto per la Sicurezza» nel quale la Provincia ha investito tre milioni di euro e al quale hanno aderito il Comune di Cremona, Crema e Casalmaggiore. Ma sentiamo cosa dice Torchio. «L’idea della costruzione di un accordo provinciale sul tema della sicurezza nasce dalla constatazione che un tema così complesso può essere affrontato solo con una stretta sinergia tra la Prefettura, le Forze dell’Ordine, i Comuni, le Polizie Locali, le Associazioni». E' giusto mettere in campo l'esercito... «Non riteniamo utile avere l’esercito nelle nostre città:

preferiamo che siano ripristinati da subito i tre miliardi di euro che questo Governo ha tagliato alle forze dell’ordine, che non hanno fondi per far riparare le auto, fare il pieno, pagare gli straordinari al personale, acquistare computer e strumenti tecnologici. Così si combatte, realmente, la criminalità». Il «Patto per la Sicurezza» come è nato? «L’idea, nata prima ancora che taluni cavalcassero questo tema a fine elettorali, ha registrato, da subito, l’adesione della Prefettura e dei Comuni di Cremona e Casalmaggiore e Crema che, dopo un periodo di titubanza, dopo che il documento è stato approvato dal Ministro dell’Interno Maroni, alla fine ha deciso di fare retromarcia e sottoscrivere l’accordo fugando così ogni remora cremasca». Quanti soldi ha messo a disposizione la sua amministrazione? «La Provincia ha già investito nel Patto circa tre milioni di euro: noi preferiamo fatti concreti più che il folcrore delle ronde. Ben presto altre

Giuseppe Torchio si ricandida a presidente della Provincia

realtà, come l’Unione dei Comuni del Soresinese, hanno chiesto di aderire. Come Provincia ogni anno investiamo oltre due milioni di euro per la sicurezza, pur non avendo deleghe dirette o specifiche che sono in carico ai Comuni con il coordinamento della Prefettura». Quali sono le strategie che stanno alla base di questa iniziativa? «L’accordo unisce alla repressione dei crimini, la pre-

venzione, la formazione, l’integrazione sociale e l’educazione alla legalità... La sottoscrizione rappresenta, al contempo, un punto di arrivo e di partenza. L’azione di contrasto alla criminalità è efficace se si riduce il bacino di potenziale disagio e per farlo serve la collaborazione di tutti gli organi dello Stato. Con il patto per la sicurezza puntiamo a rendere più incisivi gli interventi nelle città e sui territori

Salini nell'Alto Cremasco

Massimiliano Salini con Lamberto Grillotti

Conferenza stampa ai confini della provincia, al mercato di Rivolta d’Adda, del candidato presidente della provincia Massimo Salini. Attorniato dal sindaco Lamberto Grillotti, dai due candidati rispettivamente del PdL e della Lega Ivan Losio e Cesare Ghillini, Salini improvvisa la conferenza stampa all’aperto sotto un gazebo elettorale ospite di Marianna Patrini, assessore alla cultura di Rivolta d’Adda. Salini inizia con un omaggio al sindaco: «Consiglio a chi parla di di-

stacco della politica dalla gente, di fare un giro del mercato a Rivolta d’Adda con il sindaco Grillotti: la stima umana di cui è circondato testimonia che fra il palazzo e i cittadini può esserci intesa e solidarietà». Poi entra nel vivo del dibattito politico: «Sottolineo alcune carenze importanti di questo territorio del nord del Cremasco che già sono evidenziate dai candidati locali dei partiti che mi sostengono: viabilità (Rivoltana e RivoltaPandino), necessario decentramento scolastico, trasporto pubblico su Crema: questo ha il significato che la mia candidatura vuole essere vicini ai protagonisti politici locali, perché questa è una zona sostanzialmente abbandonata dal governo provinciale in questi anni». A metà della campagna elettorale quale riflessione le viene spontanea? «Sta prendendo sempre più piede l’esigenza di avvicinare gli attori della buona politica nazionale e regionale

al nostro riferimento provinciale: credo di poter dire che questo sarà garantito con il governo a Cremona del centrodestra». Qual è il pregio maggiore nel nostro territorio? «La coesione sociale. Che c'è. Più di quanto si pensi. E’ piuttosto il ritardo della politica che genera qualche scollamento territoriale: come al solito la politica è in ritardo rispetto ai fenomeni sociali. E’ un divario che mi propongo di colmare». Sulla polemica «Sinistra-scuola di CL» vuole aggiungere qualcosa a quanto già dichiarato? «In più posso aggiungere qualche dato. Tutte le scuole paritarie in Italia costano allo Stato 500 milioni di euro; se si chiudessero tutte per rispondere alla domanda di scolarità inevasa che si creerebbe, lo Stato dovrebbe spendere 6 miliardi di euro. Riflettiamoci. C’è qualcuno che razionalmente vorrebbe questo?». Qualche interlocutore fra i giornalisti vorrebbe saperne di più, ma Massimiliano Salini deve ripartire di fretta: lo stanno già aspettando a Cremona.

cercando in tutti i modi di evitare sovrapposizioni, ridefinendo i compiti e migliorando il ruolo di ciascuno, a partire proprio delle Polizie locali». Quali sono i dati dei reati nella nostra provincia? «I recenti dati sulla sicurezza nel territorio diffusi dalla Prefettura e dalla Forze dell’Ordine, riferiscono un calo dei reati, così come la recente classifica diffusa dal “Sole 24 ore” registra un balzo in avanti di 30 punti del nostro territorio per quanto concerne la qualità della vita. Ma non possiamo dimenticare che la percezione di sicurezza da parte dei cittadini va, invece, nella direzione opposta». Concretamente, cosa prevede il Patto? «La realizzazione di un collegamento tra le sale operative delle forze di polizia e quelle della polizia provinciale e delle polizie municipali. Saranno istituiti anche gruppi di lavoro congiunti con la partecipazione di rappresentanti delle forze di polizia dello Stato, della polizia locale e di altre istituzioni. Il tutto per individuare le problematiche comuni in materia di ordine publico. La verifica, con cadenza semestrale, sull’andamento dei crimini, sarà tale da realizzare una mappatura delle aree a rischio sulle quali intervenire con azioni mirate».   I Comuni che ruolo hanno? «Si impegnano a realizzare o a potenziare, laddove già esistenti, le reti di videosorveglianza. Ci saranno anche interventi finalizzati alla manutenzione e al potenziamento della rete di illuminazione pubblica delle città di Cremona, Crema e Casalmaggiore e nei Comuni dell’Unione, specie nelle aree in cui tali interventi siano ritenuti maggiormente utili a prevenire o a scongiurare il verificarsi di fatti illeciti o di fenomeni di degrado urbano». Quali sono i reati che vi preoccupano di più e che pensate di contrastare con queste nuove risorse? «Prevenzione e controllo sul traffico soprattutto nel fine settimana, lo spaccio di sostanze stupefacenti, contrasto dello sfruttamento della prostituzione. Non solo. Ci sarà una stretta anche sul ommercio ambulante abusivo

e dei fenomeni di contraffazione dei prodotti commerciali. Più controlli sulla presenza di extracomunitari senza regolare permesso di soggiorno. Contrasto al lavoro nero e manodopera clandestina. Vigilanza in materia ambientale, faunistica e venatoria». La Polizia Locale che cosa farà in più? «L’azione a presidio degli istituti scolastici, nonché dei quartieri cosiddetti a rischio e dei parchi. La prevenzione ed il controllo dei fenomeni di disturbo della quiete pubblica. La sensibilizzazione a fini preventivi su possibili forme di truffa. Il monitoraggio del fenomeno degli insediamenti abusivi». E la sicurezza stradale? «La Provincia di Cremona conferirà in comodato gratuito, al Comando Provinciale Carabinieri, un’apparecchiatura per la rilevazione delle violazioni in materia di eccesso di velocità ed un congruo numero di etilometri. Il medesimo ente sosterrà, inoltre, gli oneri economici connessi allo sviluppo ed alla stampa delle fotografie relative all’utilizzo dell’apparecchiatura di rilevazione. Analoga apparecchiatura sarà messa a disposizione del medesimo Comando Provinciale, in comodato gratuito, dall’Unione dei Comuni del Soresinese». Avete intenzione di investire altri soldi? «La Provincia, i Comuni e l’Unione si impegnano a reperire, per il 2009, un ulteriore stanziamento di € 200.000 da destinare al soddisfacimento delle esigenze logistiche che saranno segnalate dalle Forze di Polizia dello Stato. In aggiunta alla a somma di € 200.000,00, il Comune di Cremona stanzierà, per il 2009, la somma di € 15.000 da utilizzare per le medesime esigenze ed il Comune di Casalmaggiore assumerà, per lo stesso anno, l’impegno di spesa per l’acquisto di una vettura da porre a disposizione delle medesime Forze di Polizia. Per quanto concerne specificatamente il territorio Cremasco, c’è la massima attenzione e impegno concreto per la nuova casera della Polizia di Stato a Crema e per la caserma dei Vigili del Fuoco».


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Economia: il modello del Polo della Cosmesi Ginelli, candidata Pd a Crema Centro: «Unire imprese, pubblico, lavoratori per vincere le sfide globali»

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di Luca Dossena

ei prossimi giorni i temi di questa campagna elettorale avranno come punto focale la crisi economica. Gli ultimi dati Istat e degli industriali preoccupano i cittadini. Per Alessandra Ginelli la politica deve fornire soluzioni immediate e concrete. «La politica può e deve fornire risposte a questo momento di difficile congiuntura mondiale», spiega. «In particolare, ad ogni occasione che mi è stata rivolta, anche prima di essere candidata, mi è sempre sembrato doveroso evidenziare come la politica abbia il compito, verso le imprese, di supportare iniziative di aggregazione fra piccole realtà imprenditoriali:

quelle più coraggiose, ma anche più deboli se stanno da sole, quelle però che fanno l’eccellenza del Made in Italy nel mondo quando si aggregano per attuare strategie comuni». Istituzioni come Provincia di Cremona, Comune di Crema e Camera di Commercio sul nostro territorio hanno creato un polo di aziende del settore cosmesi, oggi composto da 130 imprese lombarde, nel quale la Ginelli ha speso le sue energie in qualità di direttore di Reindustria. «Il primo vantaggio? Superare la paura di collaborare con i concorrenti. Un grande passo di cultura aziendale che implica un forte impegno da parte di chi si occupa di politiche economiche sostenibili. Si deve essere in grado di valorizzare il tessuto economico

Nel settore cosmetico sono moltissime le addette

ELEZIONI COMUNALI

Sergnano, si candida Colombo Carpani

Alessandra Gineli intervistata dalla Rai

locale e di accompagnarlo, con grandi risultati, sulla scena del mercato globale. In più di una occasione ho affrontato questo nodo nella mia professione: è la morale che ne ho tratto». Il settore cosmetico, ad esempio, risente della crisi ma mantiene buone performance. Il fatto di poter contare sul supporto pubblico per progetti innovativi di ricerca e sviluppo, di internazionalizzazione e di formazione «significa per le piccole imprese essere più competitive, per le medio-grandi poter contare su qualità e affidabilità dell’intera catena del valore». Da questo punto di vista è significativo il caso Chromavis, una delle aziende del Polo della

Cosmesi leader mondiale nella produzione di cosmetici per il make-up. L’azienda a Vaiano Cremasco conta quasi 500 addetti e ben rappresenta la capacità che le imprese locali hanno di raggiungere sul mercato mondiale posizioni di eccellenza. «Grazie ai forti investimenti in ricerca, tecnologia, marketing e formazione» dice la Ginelli. Manager, laboratori, gli operai «che tanto fanno, con il loro lavoro quotidiano, per far crescere l’azienda. Con un sindacato di categoria che da anni lavora a stretto contatto con l’impresa. Un buon modello di sviluppo, di cui possiamo andare orgogliosi».

Colombo Carpani è il candidato sindaco di Sergnano per la lista civica: «Con la gente per Sergnano». Persona conosciuta e stimata da tutti. Per 40 anni funzionario alla «Galbani». Nel 1981 è stato fra i fondatori della Associazione Calcistica di Sergnano. Vice Presidente della Federazione italiana della caccia di Cremona. Guardia ecologica volontario per il fiume Serio. E’ stato presidente

del Circolo didattico di Sergnano e membro del Consiglio pastorale di zona e parrocchiale. Dichiara: «L’attenzione e l’amore che nutro per il mio paese mi hanno portato a meditare profondamente e successivamente ad accettare la proposta di un gruppo di persone di presentarmi come candidato Sindaco alla guida di una lista civica costruita insieme nel tempo».

Ancorotti: «De Gregori a CremArena» «Una politica per Ambiente,

Da sinistra Giorgio Olmo, Marina Zanotti, Renato Ancorotti, Bruno Tiberi e Alessandro Lupo Pasini

Presentazione ufficiale in Comune di Crema lo scorso mercoledì della seconda rassegna estiva di CremArena. A fare gli onori di casa l’assessore alla cultura Renato Ancorotti: «E’ il secondo anni di CremArena, è vero, ma lo scorso anno è stato considerato l’anno zero, quello del salto nel buio; quest’anno sarà veramente quello della verifica definitiva e vedremo se

la formula sarà entrata nelle buone abitudini estive dei cremaschi». La rassegna CremArena 2009 è costituita da dodici appuntamenti serali, dal 2 giugno al 26 settembre, più un fuori programma veramente d’eccezione: Francesco De Gregori in concerto fra la fine di giugno e i primi giorni di luglio: data esatta da definire. Oltre agli appuntamenti nel teatro all’aperto di via Dante, Cre-

Damiano Cattaneo è candidato alle elezioni provinciali nella lista civica «TORCHIO PRESIDENTE» nel collegio elettorale di Vailate. Nato a Treviglio il 18 maggio 1978, residente a Capralba. Perito Industriale, attualmente impiegato tecnico

presso un’azienda cremasca di progettazione e costruzione d’impianti industriali. Assessore alla Cultura e Tempo libero nel Comune di Capralba. Impegnato nel mondo cattolico, collabora con alcune realtà giovanili diocesane.

«Lista Torchio»

mArena prevede due iniziative collegate: After Dinner, scuole di musica nelle notti di piazza Duomo (dal 26 giugno al 28 agosto, sei serate musicali magiche); e LunediCinema rassegna internazionale di cinema di animazione (sei serate di film nel chiostro del museo civico dal 1 giugno al 13 luglio). Durante la presentazione della rassegna estiva, l’assessore Ancorotti era accompagnato da Giorgio Olmo presidente della Associazione Popolare Crema per il Territorio, da Marina Zanotti presidente Rotary S. Marco (sponsor importanti), dal maestro Alessandro Lupo Pasini direttore della scuola musicale civica Folcioni e da Bruno Tiberi del Teatro del Viale di Castelleone che ha affiancato l’ufficio dell’assessorato alla cultura di Crem, responsabile Manuela Pedrini, nella programmazione dell’intera stagione estiva. Dopo il tradizionale Concerto della Repubblica del Corpo Bandistico Giuseppe Verdi di Ombriano il 2 giugno, sarà la volta di una serata all’insegna della solidarietà per l’Abruzzo con Fabio Concato, sponsor il Rotary Club Cremasco S. Carlo di scena l’ 11 giugno. Naturalmente volta a volta presenteremo i singoli importanti appuntamenti con l’estate teatrale e musicale cremasca di CremArena.

made in Italy e precari»

Pur impegnatissimo sul piano istituzionale nelle vesti di assessore alla cultura a Crema Renato Ancorotti non dimentica un suo ruolo politico più complessivo e coinvolgente come candidato nel collegio di Crema per le elezioni provinciali nella lista «Cremona per la libertà». «Uno dei punti qualificanti del nostro programma riguarda il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente. Ampliamento ed arricchimento dei parchi, realizzazione di nuove piste ciclabili…Naturalmente deve trattarsi di un rispetto ambientale che si coniughi con la necessaria espansione economico-produttiva: le due cose non sono affatto in conflitto, anzi possono benissimo coesistere sostenendosi a vicenda». Questo in linea generale, poi Ancorotti entra nel merito: «Così siamo contrari alla discarica di amianto nella nostra provincia se questo significa stoccare amianto proveniente da tutta la Lombardia. Siamo d’accordo che la Tamoil debba bonificare la sua area, senza che questo debba significare perdita di occupazione; siamo d’accordo con l’espansione dell’area Arvedi con tutte le attenzioni che questo comporta». La preoccupazio-

ne per la salvaguardia dell’occupazione è tanto più importante dal momento che siamo un territorio in sofferenza di questo punto di vista. «La cassa integrazione è aumentata in modo esponenziale, con l’aggravante di giovani precari che nel momento in cui vengono lasciati a casa rimangono del tutto senza salario e per ulteriore beffa non rientrano nemmeno nelle statistiche della crisi. Dico due cose: l’unico modo per competere sui mercati internazionali è quello della qualità. Il made in Italy non l’ha inventato nessuno, è cresciuto con la qualità dei nostri prodotti. In secondo luogo, fermo restando l’appello alle banche perché non chiudano i rubinetti dei prestiti. Bisogna che le aziende che hanno vissuto momenti in passato di vacche grasse ora si mostrino disposte ad autofinanziarsi per superare il momento difficile». La strada della aggregazioni aziendali per costruire assieme strategie di mercato è tanto nota a Renato Ancorotti che ne è stato il pioniere come presidente del Distretto della Cosmesi presso Reindustria. Un esempio che andrebbe seguito anche per altri settori produttivi


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Sottopasso in via Indipendenza: nasce il comitato che non lo vuole I Temono l'aumento del traffico e dell'inquinamento a discapito della sicurezza. La loro soluzione

di Barbara Milanesi

I Comitato di via Indipendenza dice no al sottopasso. Ad avanzare i dubbi sulla fattibilità ed i vantaggi che comporterebbe il sottopassaggio di via Indipendenza gli stessi abitanti della zona, che si sono raccolti in un comitato. Ora chiedono risposte alle preoccupazioni che il progetto dell’amministrazione Bruttomesso ha per il superamento della barriera ferroviaria. Sono tre i portavoce: Mario Righini, Giovanna Pamiro e Adalberto Nava. Il comitato composto da circa una ventina di persone che stanno raccogliendo firme per dire no al sottopasso. «Per ora stiamo raccogliendo firme porta a porta» spiega la Pamiro «ma ci stiamo organizzando per istituire un punto raccolta e per organizzare un’assemblea aperta a tutta la cittadinanza in cui daremo parola ai tecnici dei

Via Indipendenza in una delle ore di punta

preoccupazioni dei diversi cittadini residenti in zone limitrofe a via Indipendenza, tutte zone che prevedibilmente saranno interessate dai lavori, sono legate in particolare all’aumento del traffico: «Già ora via Indipendenza è una zona estremamente trafficata, spesso percorsa da mezzi non autorizzati e completamente priva di controlli. Il sottopasso in prossimità dell’incrocio con via Gaeta non farebbe altro che raddoppiare il traf-

«Aumento del traffico significa anche aumento dell’inquinamento, sia atmosferico che acustico, e maggiori pericoli: in via Indipendenza ci sono 2 scuole e diverse zone verdi e residenziali. Oltretutto alcune vie secondarie, come ad esempio via del Picco e via Boldori, diventerebbero viali primari, arterie per il raggiungimento del centro. In ultimo aggiungiamo la preoccupazione dei cittadini per la stabilità degli edifici in cui risiedono se do-

L'incrocio di via Gaeta

diversi ordini professionali interessati che potranno darci qualche informazione in più». E continua Nava: «A quel punto, potremo rivolgerci al sindaco e fargli presenti quali sono le nostre preoccupazioni, nemmeno tante infondate». Nava spiega che le

fico in città. Infatti, chi viene da Santa Maria e dall’esterno di Crema devierebbe su Gaeta-Indipendenza per evitare il passaggio a livello di via Stazione. Per cui, oltre al traffico che già caratterizza la zona, si sommerebbe quello della zona Buca». Questo è il vero problema:

vessero essere effettuati i lavori». Il comitato di via Indipendenza ha anche cercato delle risposte, delle rassicurazioni e si è rivolto a Simone Beretta, assessore comunale di riferimento. «Beretta» conclude Nava, «ci ha dato gentilmente delle

rassicurazioni, ma solo verbali. Noi abbiamo bisogno di studi tecnici che assicurino innanzitutto che non ci siano alternative al sottopasso, di

natura economica o di qualsiasi altro tipo. E poi che ci assicurino la fattibilità, eliminando la preoccupazione delle conseguenze di traffico e inquinamento. Vorremmo maggiore sincerità, anche a costo di dover guardare in faccia la cruda realtà. Ma abbiamo il diritto di sapere a cosa andiamo incontro». Il comitato di via indipendenza vede meglio il progetto della gronda Nord, di cui spesso si è parlato: «L’idea di continuare la Gronda Nord eviterebbe di far confluire il traffico nel centro della città» spiega Righini. «Dalla rotonda di via Treviglio si continuerebbe la bretella passando dietro la pi-

scina che si farebbe rientrare in via Bramante, nei pressi di Santa Maria. In questo modo il traffico resterebbe esterno. Verrebbero eliminati due passaggi a livello, sia quello di via Indipendenza che quello di Santo Stefano, dove potrebbe essere costruito un piccolo sottopasso solo ciclabile. Non abbiamo la pretesa che questo diventi il progetto definitivo ma ci piacerebbe se, magari anche con opportune modifiche, possa essere ripreso in considerazione» conclude Righini. Il Comitato intanto prosegue la sua raccolta firme, nella speranza che si possa ancora trovare un alternativa.

Guerci: «Gronda Nord, il flusso dei veicoli fuori dalla città»

Abbiamo intervistato Agostino Guerci, ex assessore all’urbanistica, consigliere comunale del Pd. «Il Pd ha già fatto diverse interpellanze durante i consigli comunali. Più di una volta sono state evidenziate le perplessità che il nostro gruppo, a nome della cittadinanza, ha nei confronti del sottopasso di via Indipendenza. Ci è sempre sembrata una “soluzione” troppo affrettata quella del sottopasso, progetto che non ha preso in considerazione le diverse problematiche che ne potrebbero derivare. Purtroppo il discorso del superamento della barriera esiste da molto ed il motivo per cui si è prolungato un intervento è proprio perché il problema non è di facile soluzione. Tanto più se si pensa che la modifica strutturale dovrebbe durare nel tempo». Cosa c'è che non va nel progetto? «Sembra far acqua da diversi punti: innanzitutto ci sembra che non siano stati effettuati adeguati studi di traffico e di inquinamento; ne tanto meno studi di viabilità, tanto che il progetto prevede che le vie di supporto diventino principali e non sarebbe possibile. Ad esempio: come potrebbe via del Picco, nella sua parte finale verso via Treviglio diventare a doppio senso? Anche le due rotonde ipotizzate con la costruzione del sottopasso sarebbero problematiche, soprattutto per la circolazione di autocarri; altra preoccupazione è quella che riguarda la stabilità degli edifici limitrofi alla zona

Agostino Guerci

ipotizzata futuro cantiere; non ultimo, vero problema sostanziale, resta quello del traffico: tutto il caos viabilistico verrebbe riportato in città». La vostra soluzione? «Esiste un progetto della passata amministrazione che potrebbe essere rivisto, modificato, corretto. Questo progetto è sostenuto anche da architetti, ingegneri e geometri. Il progetto della Gronda Nord era stato studiato proprio per far defluire il traffico cittadino dal centro alla periferia della città e far circolare il traffico entrante all’esterno di Crema. I cittadini, con la creazione del Comitato di via Indipendenza stanno facendo presente che quello del sottopasso è un problema reale che va affrontato con serietà. I cittadini hanno bisogno di risposte e di rassicurazioni circa le loro preoccupazioni».


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Cinese minaccia di darsi fuoco: «Pagami» Venerdì 22 Maggio 2009

Fermato dai carabinieri davanti a una ditta. Il titolare gli deve 100mila euro: «Non ho i soldi, colpa della crisi»

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di Roberto Bettinelli

ra nel piazzale della ditta di maglieria di Gallignano con gli abiti fradici di benzina e in mano un accendino. «Adesso mi brucio vivo, pagami, mi devi pagare, ho lavorato per te, mi devi 100mila euro» urlava l'artigiano cinese di 37 anni. Abita a Lograto (Bs) l'artigiano cinese che mercoledì 20 maggio è rimasto nel piazzale fino a quando sono arrivati i carabinieri di Soncino. I militari al comando del maresciallo Paolo Rosin si sono avvicinati con attenzione, consapevoli che l'uomo poteva darsi fuoco da un momento all'altro. Ma poco alla volta, secondo dopo secondo, sono riusciti a farlo a parlare. Lui si è sfogato e ha raccontato al sua storia. Titolare di un laboratorio, aveva svolto alcuni lavori

per conto dell'imprenditore di Gallignano. Alla fine, però, quando ha cercato di farsi pagare, l'altro faceva resistenza. La cifra era importante, circa 100mila euro, come ha spiegato ai carabinieri. «Mi deve pagare, ho la-

l'hanno bloccato e spogliato. I vestiti sono stati lanciati lontano e l'artigiano è stato portato nella stazione di Soncino dove è stato identificato. I militari hanno indagato sul suo conto e hanno scoperto che il suo racconto era plausibile. Su-

Provvidenziale l'intervento dei carabinieri di Soncino

vorato» continuava a urlare il cinese agitando in aria l'accendino. Il maresciallo Rosin è riuscito a conquistarsi la sua fiducia poco a poco, fino a quando ha convinto il cinese a desistere dal suo intento. Non appena si è seduto in terra, i carabinieri

bito dopo è stato ascoltato anche il titolare della ditta che avrebbe ammesso di avere un debito con il cinese. L'imprenditore, sotto chock per quello che era successo, avrebbe versato anche una somma all'artigiano, di poco inferiore ai 10mila euro.

«Sono in difficoltà, non ho tutti quei soldi» ha spiegato il titolare della dita di confezioni colpito ala crisi economica. nel frattempo il cinese è stato riportato alla alma e rilasciato. Anche l'imprenditore è tornato alla dita. Ma nel pomeriggio i carabinieri hanno ricevuto una seconda chiamata. Il maresciallo Rosin è tornato all'azienda e ha trovato quattro cinesi che cercavano di farsi pagare dall'imprenditore. Erano amici del connazionale che la mattina aveva minacciato di darsi fuoco e volevano la restituzione el debito. Avevano scavalcato la recinzione in metallo dell'azienda piombando nello studio del titolare. Dopo una lite accesa, questo ha chiamato il 112. I carabinieri hanno accompagnato all'esterno dell'azienda i quattro cinesi e li hanno fatti salire sulle auto di pattuglia. In stazione sono stati identificati.

Spaccata alla boutique: bottino da 150mila euro recuperato L’allarme è suonato alle 4 del mattino di mercoledì 20 maggio. I carabinieri di Camisano si sono precipitati con un equipaggio verso il negozio di abbigliamento di via Caimi. Era la pattuglia più vicina. Ma quando sono arrivati all’inizio della via si sono trovati davanti la Golf che i ladri avevano usato per la spaccata. La Golf era in mezzo alla strada e bloccava l’acceso alla via. I militari hanno chiesto i

rinforzi. La centrale operativa di Crema ha fatto convergere a Vailate altri due equipaggi. Uno a nord e l’altro a sud. L’obiettivo era intercettare la seconda auto dei ladri. Nel frattempo i carabinieri arrivati in via Caimi hanno soccorso il parente del titolare del negozio di abbigliamento. L’uomo, che abita sopra il negozio, era stato svegliato dal boato della Golf mentre sfondava la vetrina. Ha affrontato i la-

dri armato di una spranga di ferro. Ma i due malviventi, nella fuga, l’hanno ferito. L’uomo è stato ricoverato all’ospedale con una spalla fratturata. L’equipaggio del nucleo radiomobile che si è diretto a nord di Vailate ha intercettato una Ford Mondeo. I militari hanno provato ad avvicinare l’auto che si è allontanata. E’ nato un pericoloso inseguimento con l’auto dei carabinieri dietro e da-

vanti la Ford Mondeo dei ladri. Sopra c’erano tutti i vestiti rubati nel negozio. Abiti firmati per un valore di 150mila euro. I ladri hanno imboccato la strada per Calvenzano, tallonati dai militari. All’improvviso hanno perso il controllo della Ford Mondeo e sono usciti di strada. Hanno spalancato le portiere e sono scappati. I carabinieri hanno recuperato la merce rubata e chiamato i rinforzi. La battuta non ha dato esito positivo. La refurtiva è stata restituita al titolare del negozio che ha ringraziato gli uomini del capitano Antonio Savino. I carabinieri sono stati

Fatf: studenti sul palco e si ruba nel camerino

Un furto ha rovinato la festa del Franco Agostino Teatro Festival. E’ la prima volta che succede da quanto è iniziata la manifestazione che avvicina gli studenti delle scuole superiori al teatro. Il furto si è verificato nel pomeriggio di mercoledì 20 giugno, intorno alle 15.30, mentre sul palco gli alunni di un istituto di La Spezia stavano recitando. Gli studenti, come già avevano fatto tutti gli altri prima di loro, si sono spogliati nei camerini. Hanno lasciato zaini, giubbotti, borse. Dentro c’erano telefoni cellulari e portafogli. Poi hanno indossato i costumi e sono saliti sul palco a recitare il loro spettacolo. Ma quando sono tornati, al termine dell’esibizione, la brutta sorpresa. Qualcuno aveva rubato due telefoni cellulari e una decina di portafogli. La cifra di denaro sottratta non era ingente, ma comunque necessaria ai

molto veloci nell’intervento. La risposta è stata efficace. Savino, attraverso un piano stabilito in un’ottica di prevenzione contro le razzie notturne, è riuscito inviare

ragazzi per restare a Crema durante la manifestazione del Fatf. N e s s u n o v o l e v a c re d e re all’eventualità dei ladri. Ma alla fine si sono arresi. Subito hanno dato l’allarme. L’insegnante ha informato Gloria Angelotti, organizzatrice della kermesse che ha chiamato i carabinieri. Un equipaggio dei carabinieri è arrivato davanti al teatro San Domenico in pochi minuti. I militari hanno parlato con i ragazzi derubati. Hanno chiesto se avevano visto qualcuno altro entrare nel camerino. Non sembra siano emerse indicazioni precise. I carabinieri hanno scritto tutto nel verbale. In tutto gli studenti attori del Fatf che recitano in questi giorni sono più di 800 mentre i ragazzi che partecipano alla manifestazione che si concluderà sabato con la grande festa in piazza, sono circa 6mila.

più equipaggi e a circondare la zona bloccando le vie di fuga.I carabinieri hanno scoperto che la Mondeo e la Golf sono state rubate nel Milanese alcuni giorni fa.


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Stalloni, Rinaldi frena

Ancora nessun progetto presentato alle Belle Arti

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di Barbara Milanesi

ei giorni scorsi è stato oggetto di valutazioni critiche l’operato in particolare della giunta di centrodestra di Crema, per il mancato, fino ad oggi, coinvolgimento della soprintendenza dei beni architettonici di Brescia, territorialmente competente, in ordine a interventi di “valorizzazione” dell’area e degli edifici dell’Istituto di Incremento Ippico di Crema. Come è noto l’area è sottoposta vincolo di tutela in quanto dichiarato di interesse storico e artistico. Ma quali sono i motivi specifici di questo vincolo? Intanto, il corpo principale di fabbrica è costituito da un convento domenicano del sedicesimo secolo. Gli altri edifici sono stati realizzati in epoche diverse a partire dal 1928: si tratta di scuderie, rimesse, depositi di carrozze, portici, fienili e palazzine varie. L’attuale sistemazione dl vecchio monastero risale all’epoca napoleonica quando venne adibito a caserma di cavalleria. Successivamente, nel 1817, gli austriaci decisero di trasferire a Crema il regio deposito di cavalli stalloni di Mantova, dando vita all’attuale centro regionale. Dice al riguardo il direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Regione Lombardia Mario Turetta: «Tutti gli edifici si trovano in ottimo stato di conservazione e si ritengono meritevoli di tutela non solo per le peculiari caratteristiche architettoniche ma anche per la storia legata all’attività del complesso, unica sede presente nel Nord Italia». C’è anche da richiamare un vincolo della soprinten-

denza per i beni architettonico della Lombardia per la presenza nell’area delle vecchie mura della città. Altro aspetto importante di questa vicenda, che non a caso è stato più volte richiamato dagli esponenti dell'opposizione a seguito dalla decisione da parte della maggioranza di centrodestra di realizzare nell'area degli Stalloni l'hotel e i 500 parcheggi interrati. Un’area particolarmente importante e “delicata” della

stato interpellato dalla direzione regionale per i beni culturali per «il semplice perfezionamento della pratica di vincolo, senza aver avuto occasione di vedere nessuna bozza di progetto di intervento sull’area». Ha aggiunto Rinaldi: «Sarebbe fuori luogo parlare di demolizioni, ricostruzioni e tanto meno di ampliamenti in quell’area». Lo stesso passaggio di proprietà ipotizzato, dalla Regione al Comune

Il Centro ippico dell'Ersaf ancora nella bufera

città che oltretutto si trova in pieno centro storico e quindi potrebbe assumere un ruolo decisivo per lo sviluppo della bellezza e della attrattiva di Crema. Ogni scrupolo al riguardo è pienamente giustificato. Un errore di progettazione, un calcolo sbagliato, un progetto magari più rispondente ad interessi privati piuttosto che strategici e pubblici, potrebbe metterci nella condizione di perdere irrimediabilmente un “bene” che le generazioni passate ci hanno consegnato integro. Il soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici di Brescia, competente per il nostro territorio, Luca Rinaldi, sentito nei giorni scorsi, dopo aver chiarito di essere

e forse la cessione ai privati, comporterebbe un assenso della direzione regionale che generalmente viene compiuto con il coinvolgimento della soprintendenza competente. Ma nulla di tutto questo è ancora avvenuto. «Si attende il progetto definitivo», dicono in Comune gli amministratori. Ma intanto le polemiche e le perplessità restano. A nostro parere sarebbe stato meglio un'analisi attenta delle condizioni esistenti per poter dare risposte il più rispettose possibili di un vincolo di tutela di un'area molto importante per il futuro della città. Accortezza che avrebbe significato anche una maggiore trasparenza.

Napolitano premia il Fatf

Un segno di apprezzamento importantissimo, un riconoscimento che da solo varrebbe i molti sforzi che l’Associazione Culturale Franco Agostino Teatro Festival mette ogni anno nell’organizzazione della sua rassegna concorso e di edizioni sempre più ricche di eventi, laboratori, spettacoli e convegni. La scelta degli ultimi anni di legare il tema della manifestazione alla Carta Costituzionale ha sicuramente arricchito le proposte del FATF di un aspetto fondamentale per il percorso di formazione civile e integrazione sociale dei giovani. E proprio per questo il Presidente, Gloria Angelotti, ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano una medaglia quale premio di rappresentanza alla rassegna concorso «Nati liberi. Noi, i bambini e la Costituzione». La cerimonia ufficiale di consegna si è tenuta martedì 19 maggio alle 17 presso la sede

Il prefetto consegna la targa a Gloria Angelotti

del Comune di Cremona. A consegnare la medaglia del Capo dello Stato al FATF è stato il Prefetto della Provincia di Cremona, Tancredi Bruno di Clarafond. «È stata un’emozione grandissima quanto inattesa» afferma Gloria Angelotti, «vedere il nostro lavoro ricompensato con un riconoscimento tanto prestigioso. Un segnale che ci indica che abbiamo intrapreso la strada giusta per favorire la formazione delle nuove generazioni in maniera leggera, divertita e giocosa, ma sottolineando l’importanza

dei princìpi contenuti della nostra Carta. Uno stimolo fortissimo a continuare con l’entusiasmo e la soddisfazione che ha fatto nascere e crescere questo progetto». Nella lettera il presidente Napolitano auspica che il percorso di formazione civile e di integrazione sociale realizzato attraverso l’esperienza teatrale favorisca l’apprendimento dei valori costituzionali e contribuisca a diffondere tra i giovani la sensibilità umana e la passione politica indispensabili per partecipare attivamente alla vita democratica.

I big del Pd a fianco dei candidati In quest’ultima settimana la campagna elettorale è entrata nel vivo. Per quanto riguarda il Partito Democratico ben tre esponenti di primissimo piano sono “passati” per Crema e il Cremasco, lasciando messaggi politici ai sostenitori del partito e a tutti i cittadini. Sono stati incontri molto partecipati. Ha incominciato Enrico Letta, già ministro del precedente Governo di centrosinistra, lo scorso giovedi per un “aperitivo” in piazza Duomo a Crema. «Il prossimo appuntamento elettorale» ha sottolineato l’esponente nazionale del Partito Democratico, «è soprattutto un passaggio amministrativo, in cui si presentano candidati di diretta espressione del territorio. Qui in provincia di Cremona si è ben operato nel ruolo di maggioranza, con una buona capacità degli esponenti di maggior responsabilità, il presidente Torchio e il vice presidente Alloni, di mantenere unita una alleanza producente: meritano la riconferma. La crisi economico-produttiva, dopo le ripercussioni finanziarie, incomincia a farsi sentire in modo pesante anche nelle zone più ricche del Paese. Lavoratori e piccole e medie imprese vanno sostenute più di quanto non voglia fare il Governo, perché sono l’ossatura portante della nostra economia, come è particolarmente evidente nel territorio cremasco e cremonese. Un risultato positivo per il P.D. in questo territorio, è la chiave per vicere anche altrove per il Sud Lombardia». Per Piero Fassino si è trattato di un vero e proprio bagno di folla, riconoscente per aver voluto scegliere un piccolo paese di confine: Capralba.

«Qui da voi, come in tutto il resto del Paese, il Partito Democratico presenta agli elettori candidati indicati e scelti dalla “base”, non nomi calati dall’alto come risultato di vecchie alchimie politiche. Tutti i nostri candidati sono scelti fra la gente, per la gente, dalla

stato Sergio Cofferati, presente giovedi pomeriggio alla sede della Provincia a Crema. Cofferati è il capolista per il Nord-Ovest per il Partito Democratico. In questa veste ha affermato: «L’Europa è più vicina di quanto non immaginiamo. I partiti

Bagno di folla per Piero Fassino a Capralba

gente, senza paura né del confronto né di mostrare chiaramente le proprie idee». A questo proposito il coordinatore del Partito Democratico cremasco, Matteo Piloni, ha voluto far notare «che invece altri partiti, e segnatamente il Popolo della Libertà, abbia scelto una strada diversa per presentare le proprie candidature: gli esponenti più importanti di questo partito a Crema, Simone Beretta e Maurizio Borghetti, che pure rivestono incarichi importanti nella giunta di centrodestra, non sono stati presentanti nei Collegi elettorali della città, ma in altri Collegi periferici elettoralmente più sicuri». Ha continuato Piloni: «E’ la riprova che essi stessi temono il giudizio dei cittadini, ben sapendo che la valutazione del loro operato da amministratori, e con loro di tutta la Giunta di Crema, è in città pesantemente negativa». Ultimo dei big a Crema è

e i loro candidati sono più credibili in quanto i partiti che li esprimono sono a loro volta credibili in Europa e per l’Europa. Sappiano della “freddezza” della Lega verso l’Europa, e gli ultimi passi del Governo Berlusconi non sono certo stati in sintonia con la politica europea: vedi la politica dei respingimenti fatti solo per l’immagine, una politica più impossibile che sbagliata». Per questa sera, venerdì 22 maggio, alle ore 21 è atteso a Castelleone, al teatro leone di via Garibaldi, un altro importante esponente del partito Democratico, il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino. Con lui il candidato presidente della Provincia on. Giuseppe Torchio e il candidato sindaco di Castelleone per il P.D. Leone Lisè. Un segnale forte del Pd, che è pronto a schierare i big nazionali al fianco dei candidati locali, unendo centro e periferia, in uno scambio reciproco di dialogo e dialettica politica.


Cronaca

il PICCOLO

giornale del

CREMASCO

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Banca Cremasca a Caravaggio, è realtà Venerdì 22 Maggio 2009

L'inaugurazione della nuova filiale della Bcc guidata da Giroletti: «Anche qui i nostri ideali»

I

Cariparma e Artfidi: più vantaggi a Libera Artigiani

di Barbara Milanesi

naugurata la 18esima filiale della Banca Cremasca di Credito Cooperativo a Caravaggio sabato 16 maggio. Il presidente Francesco Giroletti ha voluto sottolineare i motivi per cui un istituto di credito cremasco abbia varcato la soglia della provincia di Bergamo, dove già sono presenti altri sportelli bancari. «Abbiamo deciso di approdare a Caravaggio perché è la naturale espansione delle nostre attività, che già annoverano fra i propri clienti molti correntisti della zona e residenti proprio a Caravaggio. Inoltre abbiamo accettato appunto la sfida di rivestire sempre più un ruolo primario nel mondo delle banche locali. Essere presenti ed aiutare dove possibile fa parte delle nostre prerogative». Infatti Giroletti ha anche

Il taglio del nastro

«La nostra missione: essere al servizio del territorio»

A destra Francesco Giroletti

fatto un breve riassunto della storia della Banca Cremasca: «Un cammino lungo 117 anni. Una filiale che ha il compito di portare anche a Caravaggio i nostri valori. Quindi non una semplice filiale in più, non una singola realtà, ma una filiale appartenente a un unico sistema, quello del grande credito cooperativo». Giroletti ha anche precisato quali sono le anime del mondo cooperativo. «Prima di tutto l’attenzione alle persone, poi vengono l’impegno per l’etica dei valori e il coniugare il sociale con l’essere impresa. Senza dimenticare l’attenzione allo sviluppo del territorio». Gli stessi concetti sono stati rimarcati da Filippo Spina, direttore generale della Federazione lombarda delle Bcc, che ha voluto puntare l’attenzione «sulla riscoperta, sul coraggio e sulla forza delle banche locali». Presentato anche lo staff della nuova filiale, tutto molto giovane: Gian Mario Carnaghi, direttore; Sara Poletti, vicedirettore; Paolo Rozzoni, direttore commerciale; Luca Piantelli; Elena Alievi; Katia Cipolla.

Unicredit e Cna: credito alle piccole imprese

Più di 70 milioni di euro subito disponibili per dare ossigeno alle piccole imprese per superare questa fase di crisi. E’ questo il concreto risultato dell’accordo raggiunto tra UniCredit e Fidimpresa Lombardia CNA, in rappresentanza delle imprese del territorio. L’accordo, sottoscritto dal presidente Fidimpresa Anna Maria Ferraboli con il condirettore UniCredit Banca Antonio Ficarelli e lo specialista confidi Mario Visentini di UniCredit Banca S.p.A., permette di rendere disponibili i finanziamenti previsti nell’ambito del progetto “Impresa Italia”, l’iniziativa di supporto del mondo produttivo varata da UniCredit Group, che ha messo a disposizione delle piccole imprese italiane 7

miliardi di euro da destinare nei prossimi 18 mesi allo sviluppo e al sostegno del tessuto imprenditoriale locale. L’iniziativa è stata presentata nell’ambito dell’assemblea annuale di Fidimpresa Lombardia e complessivamente su tutta la Regione il Progetto Impresa Italia cuberà 650 milioni di euro. L’accordo raggiunto oggi è stato possibile grazie al virtuoso sistema di relazione del gruppo bancario con la CNA e Fidimpresa Lombardia, che ha portato ad agire secondo una logica di sistema che ha consentito di mobilitare risorse importanti anche in una situazione congiunturale difficile. Tra le finalità dei finanziamenti previste nell’accordo

si segnalano: sostegno degli investimenti produttivi (tra i quali il risparmio energetico). Miglioramento della struttura finanziaria delle imprese attraverso interventi finalizzati al riequilibrio finanziario aziendale. Rafforzamento della gestione del circolante a fronte dell’allungamento dei tempi di incasso. Miglioramento della struttura patrimoniale con interventi finanziari ad hoc. Per quanto riguarda il territorio provinciale di Cremona UniCredit Banca è presente con una Direzione di territorio da cui dipendono un Centro Piccole Imprese, un Centro Sviluppo per seguire i nuovi clienti e 15 agenzie. L’accordo sarà valido sino al 30 giugno 2010.

In un momento economico non favorevole, la Libera Associazione Artigiani di Crema, Artfidi Lombardia e Cariparma hanno deciso di intervenire a sostegno delle imprese artigiane con lo stanziamento di un plafond creditizio di 5 milioni di euro a favore delle imprese aderenti alla Libera. Le imprese potranno così avvalersi delle agevolazioni garantite dalla convenzione in essere con Artfidi Lombardia. Il plafond mette a disposizione delle aziende la liquidità necessaria per supplire alle esigenze dettate dalla gestione corrente, sostenere investimenti generici ad uso aziendale, ricapitalizzazione aziendale, approvvigionamento scorte e materie prime a breve e medio/lungo termine. Ogni impresa potrà ottenere fino a massimo 100.000 € allo spread vantaggiosissimo dell'uno per cento, rimborsabili in 24 mesi. Cariparma e Artfidi, da sempre vicini al tessuto economico locale, hanno ribadito l’interesse comune a sostenere il sistema imprenditoriale del territorio al fine di garantirne uno sviluppo continuo. «In questa situazione congiunturale di certo non favorevole» afferma Marco Dell’Otti, Responsabile Area di Cariparma, «sono necessarie risposte concrete ed immediate per ricreare il clima di fidu-

cia all’interno del sistema imprenditoriale. Di fondamentale importanza è la collaborazione tra Cariparma e i Confidi, intermediari affidabili nel rapporto con le imprese, come dimostrano iniziative come quella presentata oggi». «In questo momento di crisi che si prolunga con effetti sempre più gravi per le piccole imprese, è importante che un istituto di credito, insieme all'associazionismo ed ai confidi, intervenga con forza» ribadiscono Giuseppe Capellini, presidente della Libera Artigiani e Giorgio Brusaferri, vice presidente del C.T. di Crema per Artfidi Lombardia. «Oggi è importantissima questa sinergia con Cariparma perchè l'unica attenzione che dobbiamo avere è verso la liquidità aziendale, benzina del motore delle piccole imprese». Si aggiunge in chiusura il Giuseppe Zucchetti, direttore della Libera: «Di fronte a fatturati aziendali che si riducono quando va bene del 30% e tempi medi di incasso che aumentano in media di 60 giorni, dobbiamo con forza sostenere le piccole imprese con un forte patto tra banche-associazioni-confidi». La conferenza stampa si è conclusa con una dichiarazione di intenti per rinnovare ed aumentare il plafond una volta esaurito.


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il PICCOLO

Cremasco

Amianto, consiglio vota all'unanimità Venerdì 22 Maggio 2009

Discarica di amianto diventa protagonista dela seduta del consiglio comunale. La riunione dello scorso giovedi 14 maggio ha occupato tutto il suo tempo praticamente su un colo punto. La mozione, originariamente presentata dal gruppo della Lega, sull’ipotesi discarica di amianto in provincia di Cremona recentemente varata dalla Regione Lombardia. Proprio questo avvallo regionale ha costituito motivo importante per rimettere in discussione un testo di or-

Franco Bordo

Cronaca

giornale del

dine del giorno di rigetto della discarica. Ordine del giorno che era già stato unanimemente concordato dalla competente Commissione consiliare. E’ stato il consigliere capogruppo della Sinistra Franco Bordo ad aprire le discussione dichiarandosi non più d’accordo con il testo concordato, dal momento che la decisione della Regione Lombardia di approvare la proposta di discarica di amianto in provincia di Cremona, imponeva, ora, di esprimere al riguardo una ri-

Atelier Montagnoli

Inaugurazione della nuova location in via Milano 83

Martino Boschiroli

sposta contraria del suo operato. A seguire il fuoco di fila dei gruppi di maggioranza con il consigliere capogruppo UdC Martino Boschiroli a condurre il dibattito in termini polemici nei confronti della posizione di Franco Bordo. A darli man forte in particolare Federico Pesadori e Emilio Pini (PdL) con Gian Emilio Ardigò (Verdi) e soprattutto Claudio Ceravolo (PD) nelle vesti di moderatori nei confronti di un dibattito sempre più acceso. Alla condanna dell’operato della Regione sostenuta dal consigliere Franco Bordo, si contrapponeva l’accusa nei confronti dell’ammini-

strazione provinciale di non aver ancora definito ed approvato uno specifico piano di smaltimento dell’ amianto. Dopo una sospensione dei lavori, alla fine con buona volontà di tutti, ritirati tutti gli emendamenti che nel frattempo si erano susseguiti, il consiglio comunale ha votato unanimemente il testo concordato che contrasta la decisione della discarica di amianto in provincia di Cremona. Ua coesione che una volta tanto ha significato il speramento delle singole posizioni degli esponenti locali dei partiti all'insegna di un obiettivo comune. Proteggere e preservare il territorio.

Inaugurato sabato 16 maggio il nuovo atelier di Le spose di Barbara Montagnoli. La storica sartoria, ubicata prima in via Cesare Battisti, ha cambiato location e si trova dal 3 marzo in via Milano 83. L’inaugurazione di sabato ha permesso agli ospiti di poter visitare la boutique ed il laboratorio, decisamente ampliato. Davvero molti gli ospiti presenti che tra abiti da sposa e da cerimonia hanno degustato l’aperitivo. Circa un centinaio di persone si sono succedute alla visita dalle 18.30 fino alle 21. La novità dell’atelier: non solo abiti da sposa, ma anche abiti disegnati e cuciti su misura, da cerimonia ma

Boutique e laboratorio

anche da occasione importante. Ogni abito viene disegnato e confezionato appositamente per ogni persona, valorizzandone la personalità e la figura. Ovviamente la Sposa ha un posto di rilievo: potrà provare un’infinità di abiti diversi e potrà divertirsi giocando con i tessuti di ogni tipo e colore. Con l’aiuto di Barbara potrà scegliere la linea che più le si addice e su quella, scelti tutti i dettagli, si costruirà l’abito perfetto, unico e che la renderà bellissima. La nuova location è un valore aggiunto: valorizza sicuramente il lavoro raffinato e preciso, da sempre prerogativa di Barbara Montagnoli.


Lettere

il PICCOLO

giornale del

Cremasco Venerdì 22 Maggio 2009

discarica di amianto

Non la vogliamo nel nostro territorio Dopo tutte le mobilitazioni sul territorio che abbiamo organizzato contro le megadiscariche di amianto di Cappella Cantone e Cingia de’ Botti pensiamo che il passaggio successivo per proseguire la lotta non possa che essere un momento di riflessione ed approfondimento tecnico. Il prossimo 21 maggio a Soresina presso la Sala del Podestà, in via Matteotti 4, inizio ore 21, abbiamo organizzato un convegno dal titolo: “Le megadiscariche di amianto: problematiche ed alternative”. Con questo convegno vogliamo ribadire che le megadiscariche sono pericolose e che il ritardo nello smaltimento dell'amianto in Regione Lombardia non é certo dovuto alle resistenze dei cittadini. Proprio perché la bonifica e lo smaltimento dell’amianto sono un'emergenza occorre una pianificazione territoriale concertata e non le imposizioni dall'alto, ed in questo la normativa attuale é inadeguata e va quindi migliorata. Inoltre vogliamo dimostrare che le nuove tecnologie di inertizzazione sono ora competitive e che lo Stato italiano é colpevolmente in ritardo rispetto ad altri paesi europei. E’ prevista anche la comunicazione di un testimone della vicenda dell’ex INAR di Romanengo e testimonianze dei comitati che stanno conducendo lotte analoghe contro le megadiscariche di amianto in varie parti d’Italia, dal Veneto alla Sicilia. Mariella Megna fucili ai minorenni

E' una legge che non rispetta gli animali La Lega Lombarda ora si appresta in Parlamento a far approvare una legge che permette di sparare agli animali, tutti ed indistintamente. Non è giusto che in Italia si approvi una legge che permetterà di far imbracciare i fucili ai sedicenni, che farà diventare le nostre campagne veri e propri poligoni di tiro da gennaio a dicembre senza tregua. Che userà gli animali come zimbelli da richiamo. Che permetterà di sparare ai migratori sulle proprie rotte della riproduzione interrompendo il ciclo della loro vita. Contro questa proposta si erano già espresse negativamente tutte le associazioni ambientaliste e le organizzazioni agricole e venatorie. Francesco Guerini Alvaro Dellera Associazione per la Sinistra. discarica di amianto/2

Sì all'impianto pilota per il trattamento Il problema dello smaltimento dell’amianto (asbesto / fibro-cemento / eternit) non è un problema solo cremonese, lombardo o italiano, ma investe tutti i paesi industrializzati al mondo. In Francia e in Germania si stanno realizzando impianti pilota con l’utilizzo di nuovissime tecnologie che modificano la struttura molecolare delle fibre, eliminando il problema della loro pericolosità. I prodotti di questi impianti possono addirittura essere impiegati nella realizzazione di strade, di marciapiedi e di componenti d’arredo. Si tratta di tecnologie ancora costose, ma ce ne sono altre, di cui una già operativa negli Stati Uniti* e

una sperimentale in Italia, che dovrebbero ridurre il costo alla metà, portandolo quasi alla pari di quello dello stoccaggio. Voglio dunque rompere il silenzio imbarazzato del candidato presidente del PDL, del vice presidente Rossoni suo padrino politico, della Lega Nord e anche di Torchio, per chiedere al presidente Formigoni che Regione Lombardia non continui con la logica dell’imposizione dei suoi diktat ai territori più deboli, ma si guardi intorno per trovare la soluzione definitiva al problema dello smaltimento dell’amianto. Pertanto, poiché il presidente Formigoni è abituato a muoversi sulla scena internazionale (Europa, Asia, America, Medio Oriente) come fosse un Ministro degli Esteri, e come tale mantiene una costosissima struttura di rappresentanza all’estero, chiedo che si attivi subito per verificare la possibilità di realizzare un impianto pilota per il trattamento dell’amianto in Lombardia. Se si realizzassero impianti di questo tipo, si risolverebbe il problema della localizzazione di discariche di amianto non solo in provincia di Cremona ma in tutta la regione. vUna volta deciso di imboccare la strada della tecnologia, la ragionevolezza applicata alla politica imporrebbe di adottare nel tempo e nei territori una serie di misure graduali e provvisorie finalizzate alla definitiva trasformazione dell’amianto in composti non pericolosi. Sarebbe un’ulteriore dimostrazione che il nostro territorio è capace di eccellere nella difesa della salute, così come nella protezione dell’ambiente e nello sviluppo delle più moderne tecnologie. Su questo fronte “Cremona per la Libertà”, vera lista civica lontana da strumentalizzazioni ideologiche e di parte, convinta che le scelte amministrative debbano essere guidate solo da criteri di competenza e lungimiranza, chiede l’aiuto di tutti a formare un vasto movimento di opinione popolare, che induca Regione Lombardia a rivedere le sue scelte alla luce di criteri di piena sostenibilità ambientale, socioeconomica, socio-sanitaria, finanziaria e temporale. Pierantonio Ventura Lista Civica CREMONA PER LA LIBERTA’ Candidato alla Presidenza della Provincia di Cremona campagna elettorale

Inutile fingere di essere «Alternativi» Da alcuni giorni appaiono sulle testate della stampa Provinciale e sempre con maggiore insistenza, titoli in cui vari partiti presenti alle competizioni elettorali prossime si propongono come "Alternativa" a questo e/o a quello. In considerazione che il Movimento ALTERNATIVA PER L'ITALIA, regolarmente costituito con atto notarile e dichiarato già il 31 Luglio 1997 precisa che certamente tutti costoro sono alternativi a se stessi, in perenne presentazione dalla campagna elettorale precedente e spesso con programmi fotocopia. La neo coordinatrice cremasca della campagna elettorale del Candidato alla Provincia Massimo Salini Docet !!. Alternativa per l'Italia riconferma, nell'intendo di evitare ogni e qualsiasi confusione, che i punti fondanti del Movimento e la sua azione si individuano in: PATRIA - FAMIGLIA - RIGORE MORALE - LIBERTA'. Coordinamento del Movimento ALTERNATIVA PER L'ITALIA Fulvio LORENZETTI

scuola di cl1

Con gli slogan si fomenta solo l'odio

Provincia di crema

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scuola di cielle /2

Salini o mente o non sa di cosa parla

Non siamo contrari, ma non con i soldi pubblici

L'allarme del Pd trasversale a tutta la sinistra, per il progetto della scuola di Comunione e liberazione, tocca i vertici del ridicolo. I signori che realizzarono la più grande Ipercoop della Lombardia, ora vorrebbero vietare la scuola di CL. Purtroppo, quando c'è di mezzo la sinistra, il passo dalla farsa alla tragedia è sempre troppo breve. Ricordo a tutti che al tempo difesero la scuola islamica di Cremona. Complimenti, sempre dalla parte dei buoni, come al tempo del Patto Ribbentrop-Molotov con i Nazisti, che spalancò le porte dell'inferno sull'Europa.

Delle due l’una: o Massimiliano Salini mente sapendo di mentire, oppure non sa di che parla. E non saprei quale delle due ipotesi sarebbe la peggiore. L’ultima uscita della “collezione Salini” riguarda la Provincia di Crema, che secondo il candidato del centro destra sarebbe un’idea folle ormai coltivata solo dalla sinistra. (cito dal resoconto giornalistico di un incontro con le Round Table). Oh bella! Ma non era stata la Lega a raccogliere le firme per la costituzione della Provincia di Crema alcuni anni fa? E non era stata questa scelta contestata aspramente dalle forze del centro sinistra? La Lega aveva mantenuto questa tesi anche cinque anni fa quando fu candidato dal CentroDestra Gianni Rossoni. Dunque Salini mente. Ma sa di mentire oppure semplicemente riporta frasi a vanvera pensando che in campagna elettorale tutto può far brodo? La seconda ipotesi, più benevola sul piano personale, è forse peggiore su quello politico e amministrativo: un politico che si candida a un ruolo importante e di responsabilità non può permettersi di non sapere, o comunque non può permettersi di spararle grosse su cose che non conosce. Forse Salini ha fatto confusione fra Provincia di Crema e Circondario Cremasco, istituito, questo sì, insieme a quello Soresinese. E’ stato grazie a questo che la stessa Lega ha cambiato idea e, abbandonata l’idea della “secessione” cremasca ha sostenuto con forza, in particolare con Cesare Giovinetti che ho pubblicamente ringraziato, il percorso per la formazione del Circondari. Vorrei aggiungere che se la Regione Lombardia avesse inserito i Circondari nel proprio Statuto recentemente approvato, oggi i Circondari istituiti in provincia avrebbero maggiori deleghe e poteri, come si converrebbe a una Regione che definisce se stessa e il proprio Statuto come federalista. Altre Regioni l’hanno fatto, e personalmente avevo proposto tale inserimento nello Statuto Lombardo. La Regione ha preferito ignorare queste istanze. Altri dunque hanno cambiato idea, e noi abbiamo salutato questo fatto come positivo, frutto del confronto democratico e istituzionale. Il centro sinistra è sempre stato contrario alla Provincia di Crema, e favorevole invece a un decentramento ampio e alla valorizzazione dei territori e delle loro caratteristiche e identità all’interno della nostra Provincia, alla quale possono dare contributi insostituibili di crescita. Lo siamo stati nei fatti, nella pratica quotidiana. Nel nostro programma abbiamo inserito un passo ulteriore: la verifica della possibilità di giungere alla realizzazione di un bilancio partecipativo, nel quale una parte delle risorse saranno affidate direttamente ai territori perché le gestiscano, nel quadro di un programma condiviso.Dica il candidato Salini che cosa ne pensa, al di là della scontata e tutto sommato banale affermazione di principio sull’importanza delle diverse aree provinciali.Su questi temi sono, e lo è anche il presidente Torchio, disponibile a ogni confronto in ogni sede.

In merito all’iniziativa del Pd in difesa della scuola pubblica, svoltasi simbolicamente davanti alle primarie di San Ber nardino, le dichiarazioni dell’on. Torazzi della Lega lasciano sconcertati. È imbarazzante provare a commentare le parole di chi, per rispondere ad una critica sulle politiche del centrodestra e sul caso della scuola di cielle che tuttavia non è affatto il cuore della questione sollevata dai candidati Alloni, Ginelli e Vailati: basta andare a leggersi il comunicato, disponibile sul sito www.pdcrema.it – scomoda le madrasse, l’Ipercoop e il patto Ribbentrop-Molotov. Questa è la classica tecnica della seppia: di fronte ad un avversario a cui non so rispondere nel merito, butto un po’ di inchiostro, faccio confusione. Noi però, al contrario di Torazzi, non perdiamo di vista il merito del problema, un problema grave: il futuro della scuola pubblica, il palese contrasto di tali difficoltà rispetto al clamoroso finanziamento pubblico (regionale) di una scuola privata. È la società che vogliamo quella in cui i soldi dei contribuenti finiscono in scuole private alle quali la stragrande maggioranza di costoro mai iscriveranno i propri figli? Una campagna di grande trasparenza come la nostra, basata sui dati, viene deformata a piacimento. E così dobbiamo smentire: qui nessuno vuole impedire la scuola di cielle, avremmo voluto non fosse finanziata anche con soldi pubblici. Tra le caratteristiche che ci aspettiamo da una politica adulta, annoveriamo anche la memoria e la correttezza intellettuale. Nel caso di Torazzi, dunque, ci permettiamo di ricordargli che citare l’Ipercoop, oltre ad essere ridicolmente fuori tema, è anche scivoloso. Infatti, il permesso edilizio di quel centro commerciale fu dato dal sindaco democristiano Augusto Galli e quello commerciale da un altro sindaco: Cesare Giovinetti. Può darsi pure lo fecero a causa di un’arma segreta del Kgb che controllava le menti. Da Torazzi ci aspettiamo spiegazioni simili.

Alberto Torazzi Parlamentare Lega Nord

Agostino Alloni Vicepresidente della Provincia

Matteo Piloni Coord. PD cremasco

Non avremmo mai pensato che si potesse arrivare a costruire e favorire un clima politico come quello di questi giorni, nei quali alcuni fuoriusciti da Rifondazione Comunista cercano di costruire un consenso usando le armi della stessa ideologia violenta che li ha generati. Costoro fanno finta di non sapere che quel comunismo a cui si rifanno ha già prodotto violenza, morte e distruzione. Oggi a Crema fomentano un clima di odio utilizzando la menzogna e l’attacco personale. Non è di questo che il nostro territorio ha bisogno, ma di persone in grado di dialogare e di valorizzare le eccellenze emergenti al fine di ottenere un vantaggio per tutti i cittadini, siano essi di destra o di sinistra. Ci chiediamo se tutta la sinistra voglia percorrere questa traiettoria o se ci sia ancora qualcuno in grado di capire che il bene comune si può raggiungere anche attraverso la sinergia dell’Ente Pubblico con chiunque sia in grado di portare valore aggiunto alla crescita del territorio. Proprio per questo riteniamo che il candidato Salini rappresenti la vera novità quando afferma di non volersi rifare ad alcuna ideologia, ma di voler semplicemente rispondere ai bisogni concreti delle persone e delle famiglie, delle imprese e dei soggetti economici che giorno dopo giorno portano con sacrificio il proprio contributo alla crescita socio economica della provincia. Simone Beretta Responsabile Enti Locali Cremasco del Pdl scuola di cielle

La sinistra sfiora il ridicolo


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il PICCOLO

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Cremasco Venerdì 22 Maggio 2009

di Barbara Milanesi Al via la 17esima edizione della Festa di Primavera a Soncino. La nota manifestazione si terrà domenica 24 maggio. La sagra di Primavera è la consueta festa di paese organizzata dall’Associazione Pro Loco Soncino. Quello della festa di Primavera è il primo classico evento che inaugura la nuova stagione a Soncino. La manifestazione è organizzata con la collaborazione del Comune di Soncino e dell’Associazione Commercianti Soncinesi. Dal mattino al tramonto, il borgo sarà animato dalla presenza di un centinaio di espositori e di bancarelle, mentre alcuni vivaisti arricchiranno gli scenari con allestimenti floreali. Artigiani ed hobbisty occuperanno via IV novembre e via Marconi; mentre piazza Garibaldi e via Orefici ospiteranno la V SA-

Festa di Primavera Si parte domenica

Combattimenti con armi antiche

Trampolieri e artisti di strada

Degustazioni di prodoti locali e la rivisitazione in costume della vita in una cascina antica

Lo scenario dela Rocca Sforzesca

GRA DEL GUSTO che offrirà degustazioni di prodotti tipici locali: vini, formaggi, salumi, olio, dolci; ma ancora in Largo Manzoni rivivrà “LA VECCHIA CASCINA” per ricordare i tempi passati; le associazioni di volontariato ed i pit-

tori occuperanno invece via Matteotti. Inoltre, in occasione della XI GIORNATA DEI CASTELLI, l’Associazione Pro Loco Soncino - organizzatrice della Festa di Primavera, accoglierà i turisti con la presenza di guide presso

Soncino la Rocca e il Museo della Stampa e organizzerà visite guidate gratuite nel Borgo antico per scoprire la bellezza e la ricchezza storica della città di Soncino. Sarà allestito un punto ristoro dove si potranno gustare piatti e vini tipici locali. Per la manifestazione saranno predisposti, infine, a cura del Comune di Soncino, ampi parcheggi. Soncino è da sempre un borgo ricco di visitatori. Nelle passate edizioni della Festa di Primavera, numerosi turisti hanno visitato il borgo, turisti proveniente da ogni luogo della Lombardia. Quest’anno ci si aspetta ancora un numero maggiore di visitatori, turisti che puntano proprio sulle visite locali e territoriali, alla scoperta delle meraviglie della nostra zona. Già Sabato 16 Maggio alle ore 21.00 presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie si è tenuto un concerto della Corale ’80 di Vignate, che ha viso veramente tanti ospiti. La Corale ‘ 80 di Vignate nasce come gruppo amatoriale desideroso di dedicarsi al canto; attinge ad un repertorio spiritual, gospel e jazz, senza dimenticare l’ambito della musica sacra ed italiana in genere. E’ composta da 30 coristi misti che dal 1995 studiano sotto la guida del maestro Mariani Lorenzo diplomato presso il conservatorio G. Verdi di Milano. La professionalità ha dato i suoi frutti. Ora l’appuntamento è per domenica. Per qualsiasi informazione è possibile visitare il sito del comune o il sito della ProLoco: www.comune.soncino.it; oppure www. prolocosoncino.it. Numerose informazioni anche su agriturismi e ristoranti della zona, oltre alla storia di un borgo davvero affascinante.


Soncino

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Vivere la magia del Medioevo via Matteotti e sul piazzale della Rocca sarà presente una esposizione di moto d’epoca e mostra scambio. In occasione della XI giornata dei castelli, L’Associazione Pro Loco Soncino, organizzatrice della Festa di Primavera, accoglierà i turisti con la presenza di guide

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Cremasco Venerdì 22 Maggio 2009

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presso la Rocca ed il Museo della Stampa e organizzerà visite guidate gratuite nel Borgo antico per scoprire la bellezza e la ricchezza storica della città di Soncino. Sarà allestito un punto ristoro dove si potranno gustare i piatti e vini tipici locali. Per la manifestazione saranno pre-

Migliaia di visitatori Musica e divertimento

Il borgo sarà animato dalla mattina al tramonto: bancarelle e spettacoli L’Associazione Pro Loco Soncino presenta il primo classico evento che inaugura la nuova stagione a Soncino, la Festa di primavera, domenica 24 maggio 2009. La manifestazione è organizzata con la collaborazione del Comune di Soncino e dell’Associazione Commercianti Soncinesi. Dal mattino al tramonto, il borgo sarà animato dalla presenza di un centinaio di espositori e di bancarelle,

mentre alcuni vivaisti arricchiranno gli scenari con allestimenti floreali. Artigiani ed hobbisty occuperanno via IV novembre e via Marconi; piazza Garibaldi e via Orefici ospiteranno la V sagra del gusto che offrirà degustazioni di prodotti tipici locali: vini, formaggi, salumi, olio, dolci; in Largo Manzoni rivivrà «La vecchia cascina» per ricordare i tempi passati; le associazioni di volontariato ed i pittori occuperanno

Spettacoli in costume

disposti, infine, a cura del Comune di Soncino, ampi parcheggi. Sabato 16 maggio presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie si è tenuto un concerto della Corale '80 di Vignate. La Corale nasce come gruppo amatoriale desideroso di dedicarsi al canto; attinge ad un repertorio spiritual, gospel e jazz, senza dimenticare l’ambito della musica sacra ed italiana in genere. E’ composta da 30 coristi misti che nel 1995 studiano sotto la guida del maestro Mariani Lorenzo diplomato presso il conservatorio G. Verdi di Milano. Sabato 18 luglio 2009 dalle ore 21 alle 24 presso la Rocca Sforzesca di Soncino. L’Associa-

zione Pro Loco Soncino organizza la XI edizione della serata storica «Cala la notte…si illumina la Rocca» dal titolo Ritorno al medioevo. Storie di uomini e di donne, storie di un passato pieno di fascino, misterioso e magico, allietato da musiche e danze, da risate e magnifici abiti, e dalla locanda «Il befredo», ricca di piatti gustosi e saporiti. Artisti e nobili, pellegrini e mercanti, popolani e monaci, vi guideranno a scoprire il Medioevo, i suoi segreti e le sue curiosità. Biennale internazionale dell’incisione «L’arte e il torchio» lo sport negli ex libris Dal 19 aprile al 24 maggio 2009. Museo della stampa – Casa Stampatori Soncino Via Lanfranco 6/8.


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Soncino

giornale del

Cremasco

La città nobile nata con i Celti Venerdì 22 Maggio 2009

di Barbara Milanesi

L'origine di Soncino è ancora avvolta nel mistero. Alcuni ritrovamenti archeologici sporadici (punte di freccia, raschiatoi in selce e un tesoretto in bronzo e rame) possono solo presumere un passaggio di popolazioni preistoriche attraverso il territorio soncinese. Il dosso su cui sorge l'odierno centro storico di Soncino doveva allora emergere dalle acque e, quindi, poteva essere un luogo molto ben protetto e sicuro.

L'arrivo dei celti (V-III secolo a.C.) coincide, probabilmente, con la nascita di una zona di confine. Inizialmente tra i celti e gli etruschi, che erano per lo più stanziati sulla sponda bresciana e mantovana del fiume Oglio. In seguito l'Oglio fu confine per due popolazioni celtiche gli Insubri ed i Cenomani. Risalgono all'epoca romana (II secolo a.C.-IV secolo d.C.) numerosi ritrovamenti di materiale laterizio oltre che due ville ed alcune fornaci sempre nella zona settentrionale del comune di

do tradizionale della fondazione di Soncino. Secondo i principali storici soncinesi furono i Goti, una popolazione di origine germanica, a stabilie un primo insediamento sul dosso attuale. Lo stesso toponimo Soncino pare sia di ascendenza germanica e significherebbe "re delle acque". Il 1118 è una data fondamentale, infatti Son-

Un feudo degli Sforza

Nel 1118 diventa «Borgo franco»: luogo di confine destinato al commercio

Ritrovamenti di materiale laterizio risalenti all'epoca romana

Soncino presso la frazione di Gallignano, che sembra essere la prima veramente abitata. Questo perché si trova ad un'altitudine superiore e, quindi, non interessata dalle acque del Lago Girondo. Anche in questo periodo il territorio soncinese si trova lungo una zona di confine, infatti è ancora incerto se appartenesse alla regione augustea X (Venetia) o XI (transpadana). L'invasione delle popolazioni germaniche che provocò la caduta dell'Impero Romano, coincide con il perio-

cino viene istituito a "borgo franco" segnando il passaggio dalla zona d'influenza bergamasca a quella cremonese. Questa istituzione comporta una notevole espansione demografica ed economica. Incominciarono, però, i violenti contrasti con i bresciani che nel 1118 fondarono il borgo franco di Orzinuovi per limitare il potere cremonese nella zona. Nel XIII secolo, sotto la guida di Buoso da Dovara, avviene la prima importante militarizzazione di Soncino. Viene risiste-

mata la vecchia rocca e si costruisce interamente in muratura la cinta muraria. Con il privilegio del 1311 Soncino viene sottoposto direttamente all'Impero (diventa terra separata) senza il controllo di nessuna altra città, come lo era stato prima con Cremona. È il periodo, quindi, di maggiore indipendenza. Nel 1313 lo stesso Enrico VII, con diploma imperiale, investe in feudo Soncino a Giovanni I conte del Forese. Un'infeudazione più sulla carta che reale e, certamente, non impedì l'assoluta indipendenza e libertà della comunità soncinese. Nel periodo visconteo (1385-1454) Soncino diventa la più importante roccaforte di difesa lungo la linea di confine del fiume Oglio tra Milano e Venezia. Per ben tre volte nel XV secolo la Repubblica di Venezia riuscì ad impadronirsi di Soncino, dando sempre prova di buon governo. La seconda grande militarizzazione del borgo soncinese avviene nell'epoca sforzesca (14541536) con il rifacimento completo della cerchia muraria e con la costruzione della nuova rocca. Gli Sforza ebbero grande considerazione di Soncino per la sua posizione strategicamente importante all'interno dello scacchiere militare dell'Italia settentrionale, per questo lo dotarono di imponenti srutture difensive. Con l'arrivo degli spagnoli (1536) inizia il periodo di decadenza del comune soncinese. Tra il XVIII e la prima metà del XIX secolo avviene la completa smilitarizzazione ad opera prima degli austriaci mediante l'abbattimento delle quattro porte medioevali e poi di Napoleone. Questi ultimi avvenimenti determinarono la fine della storia indipendente del borgo soncinese.


Soncino

il PICCOLO

La Rocca donata dall'ultimo marchese

Sul confine tra i domini di Milano e Venezia

Le più antiche notizie riguardanti la Rocca di Soncino risalgono al X secolo, quando venne costruita una prima cinta muraria quale riparo da opporre alla calata degli Ungari. Nel 1200 il castello venne assediato e distrutto dai Milanesi e dai Bresciani. Da allora Soncino verrà conteso dai principali Comuni Lombardi. Nel 1283 si trova menzionata una nuova Rocca, mentre nel 1312 il castello è occupato dai Cremonesi e nel 1391 i Milanesi ne faranno una testa di ponte contro i Veneziani la cui politica di espansione in terra-

ferma avveniva ormai a danno del Ducato Milanese. Dopo la conquista di Brescia, avvenuta nel 1426, da parte della Serenissima le mura ed il castello vennero rinforzati intorno al 1427 per sostenere gli attacchi dei veneti. La pace di Lodi del 1454 sancì definitivamente i confini tra la Repubblica di Venezia ed il Ducato di Milano, assegnando a quest'ultimo anche Soncino. Nonostante ciò, Francesco Sforza fece rinforzare le mura ed il castello. Nel 1468 i Soncinesi avanzarono al Duca la richiesta di costruire una nuova rocca

presso l'angolo di sud-ovest, in sostituzione della precedente. Francesco Sforza, ancora dubbioso della fedeltà degli abitanti, non accolse la proposta e si limitò a costruire un nuovo torrione. Galeazzo Maria Sforza nel 1469 inviò a Soncino gli architetti Serafino Gavazzi da Lodi ed il cremonese Bartolomeo Gadio, quest'ultimo autore anche del Castello Sforzesco di Milano, per approntare i progetti della nuova Rocca. I lavori però non ebbero inizio. Nel 1471 gli ingegneri ducali Benedetto Ferrini da Firenze e Danese Mai-

neri, responsabile delle fortezze di Soncino e Romanengo, intrapresero delle opere di manutenzione dell'antica rocca, oltre alle mura, alle porte ed alla torre civica. Lo stato di avanzamento dei lavori è testimoniato dalle due missive ducali del 1474 nelle quali è contenuta la richiesta di collocare un'insegna con l'impresa sforzesca sopra la porta della rocca. Insieme alla cerchia muraria la rocca costituiva un importante complesso fortificato, anche se non proprio all'avanguardia. Nonostante fosse stata interamente costruita dagli Sforza, la rocca risente degli influssi viscontei: il suo impianto quadrato con torri singolari sporgenti deriva dai castelli di pianura di Pandino, Pavia ed altri. Nel 1499 la rocca diverrà possedimento dei veneziani fino al 1509. In seguito passerà dai francesi nuovamente agli Sforza e nel 1535 al dominio Spagnolo. Nel 1536 Carlo V di Spagna elevò Soncino a Marchesato infeudandolo agli Stampa e da allora un lento declino interesserà la rocca: gli Stampa lo trasformeranno progressivamente in residenza, costruendo nuovi corpi di fabbrica addossati alle mura interne e trasformando le strutture esistenti, come la camera superiore della torre di sud-est che diverrà cappella. Nel XVI secolo pittori di fama quali Bernardino Gatti, decorarono alcune sale ottenute chiudendo

giornale del

Cremasco Venerdì 22 Maggio 2009

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Signori: la casata degli Stampa

Dopo la pace di Lodi nel 1454 il borgo è assegnato al Ducato di Milano gli spalti. Vincenzo Campi realizzò la pala d'altare della cappella con una perduta Deposizione di Cristo, mentre Uriele Gatti dipinse alcune sale al piano terreno. Purtroppo la decorazione è quasi completamente sparita e non ne rimangono che poche tracce. Nel 1876 Massimiliano Stam-

pa, ultimo marchese di Soncino, cedeva il complesso alla Municipalità per legato testamentario. Nel 1883 l'architetto Luca Beltrami venne incaricato di eseguire un rilievo e nel 1886 iniziò i lavori di restauro che comportò la demolizione di porticati ed altre strutture addossate agli spalti.


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il PICCOLO

giornale del

Cremasco

Qui si stamparono la prime Bibbie Venerdì 22 Maggio 2009

Il Museo degli Stampatori a Soncino si trova in via Lanfranco 6 ed è nato dalla volontà della Pro Loco di valorizzare una vicenda storica che ha posto la cittadina di Soncino tra le poche in Italia ed Europa ad accogliere una stamperia già nella seconda metà del '400, a meno di una trentina di anni dalla scoperta di Gutenberg. Durante la Festa della Primavera che si terrà domenica sarà possibile farvi visita. Il Museo è stato inaugurato nel 1988, in occasione delle celebrazioni del V Centenario della Stampa della Prima Bibbia Ebraica Completa. Al suo interno si distinguono chiaramente tre sezioni: la prima dedicata alla celebre famiglia di stampatori, la seconda ad

Incisioni d'arte

Una stamperia già a metà del '400

un approfondimento sulle tecniche di stampa e di incisione, la terza alle incisioni d'arte. Il nucleo originario del museo è dedicato alla celebre famiglia di stampatori, di cui

vengono illustrate le vicende e i metodi di stampa. La tradizione ha sempre indicato la tipica casa a torre, oggi adibita a museo, come sede della stamperia - XV secolo - della famiglia ebraica che trovò a Soncino lo stimolo per iniziare la nuova attività di stampatori. La stamperia fu attiva nel Borgo per una decina d'anni, poi gli ebrei se ne andarono per l'opposizione cattolica, ma la loro impresa continuò in una migrazione verso sud, che li portò fino a Costantinopoli. Continuarono a firmare la loro produzione con il nome Soncino, in omaggio alla città nella quale erano stati accolti dopo la cacciata dalla Germania. Naturale evoluzione della prima sezione è una seconda, dedicata alle tecniche di stampa e d'incisione. Con-

sente di prendere maggior confidenza con una serie di attrezzature: dai caratteri mobili, fino a torchi di differenti fatture ed epoche. Ma consente anche di distinguere i principali metodi d'incisione illustrati in alcune teche, con chiaro intento divulgativo. E di instaurare un rapporto più concreto, attraverso una serie di proposte laboratoriali, dedicati in particolar modo alle scolaresche. Per un approfondimento sulla produzione dei Soncino, è visionabile la raccolta - curata dal Centro Studi Stampatori Soncino - di originali e copie anastatiche di alcune loro opere. L'esperienza all'interno del museo si completa - dal 2001 - attraverso la visita di esposizioni temporanee, presenti durante tutto l'anno, dedicate di volta in volta alle incisioni d'arte, alla piccola editoria o a raccolte exlibristiche. La generosità degli artisti che hanno scelto questa sede come luogo espositivo, ha permesso di arricchire la collezione permanete. Si tratta di una raccolta che si apre sul panorama dell'incisione d'arte contemporanea, attraverso opere rappresentative di numerose realtà nazionali, offrendo un saggio delle differenti tecniche d'incisione e delle varie correnti espressive.

Soncino

I titolari erano di origini ebraiche

Mostre aperte tutte l'anno


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Ristorante la Villa

via Cremona, 42 - Crema

Cultura &Spettacoli

La carica dei seimila studenti del Fatf Più di 800 gli attori in gara. Scuole da tutta Italia. Una grande festa

L

di Tiziano Guerini

a tre giorni conclusiva del Franco Agostino Teatro Festival (FATF) edizione 2008-2009, è stata di scena al teatro San Domenico con i gruppi partecipanti alla rassegna teatrale mercoledì 20, giovedi 21 e per tutta giornata finale di domani sabato 23 con la grande festa teatrale in piazza. In tutto 800 giovani attori in gara, spettacoli, parate, i laboratori e lo spettacolo di fuoco, anche quest’anno quindi il FATF raggiunge il suo scopo che è quello di valorizzare il ruolo pedagogico delle arti dal vivo e del teatro come veicoli per avvicinare i bambini e i ragazzi alle pratiche dello spettacolo, favorendo processi di relazione interpersonale, sviluppo dell’identità, benessere e integrazione sociale. Quest’anno il tema conduttore è stato quello della libertà. L’obiettivo era di sensibilizzare i ragazzi al tema della libertà in ogni sua eccezione, di insegnare loro a difendere i propri diritti nel rispetto delle diversità e del prossimo, poiché la propria libertà finisce là dove ostacola quella altrui. Per i ragazzi sarà un giorno da protagonisti, per met-

tere in scena le abilità teatrali conquistate grazie ai laboratori seguiti durante l’anno scolastico e condotti da alcuni tra i più importanti professionisti delle varie discipline artistiche proposte.

sancirà il vincitore dell’undicesima edizione del concorso. Al mattino, a partire dalle 9, al Teatro San Domenico andranno in scena gli spettacoli ospiti, realizzati da scuole e associazioni fuori con-

Gli organizzatori del Franco Agostino Teatro Festival

Crema si trasformerà in un immenso palcoscenico, un teatro a cielo aperto dove troveranno spazio le rappresentazioni delle diverse azioni artistiche preparate nel corso dell’anno scolastico; un unico spettacolo a cui parteciperanno circa 6.000 ragazzi, fatto di performance, racconti, animazione, sfilate e bancarelle, che animerà le strade dal pomeriggio sino a sera inoltrata e che

corso. Tra questi un gruppo di bimbi francesi provenienti dalla città di Melun con la messinscena di «A partir de Sa Majestè les Mouches». Alle 15 inizieranno gli spettacoli con artisti di strada, giocolieri, trampolieri e una marea di ragazzi che animeranno i giardini, i cortili e i parchi di Crema. La festa è l’occasione in cui si mostrano gli esiti del

lavoro annuale dei gruppi, rappresenta la scuola e il suo impegno educativo fuori dagli edifici scolastici. Al Campo di Marte la festa entrerà nel vivo alle 17 con «Nati liberi. Dal capo alla coda dell’occhio», soggetto e regia di Nicola Cazzalini, regista di tutta la festa del FATF, andranno in scena le esibizioni di danza, giocolieri e incursioni teatrali. Dopo le premiazioni degli spettacoli vincitori della rassegna-concorso, la giornata si concluderà, come ormai da tradizione, con uno straordinario spettacolo di fuoco, teatro e danza «ANGELI & DEMONI. Teatro e Fuoco danzano in fondo al buio…» di Pietro Chiarenza. Una performance all’aperto con musiche originali, con la fisicità del teatro, la danza e il fuoco, tutto il necessario per creare atmosfere particolari, suggestioni estetiche, momenti di festa. Ballerini, acrobati, trampolieri, giocolieri e attori saranno protagonisti di una performance avvincente, frutto di un percorso di ricerca particolare. Da quest’anno il FATF, appuntamento ormai di fama nazionale nell'ambito del teatro giovanile, può fregiarsi della medaglia che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito alla rassegna-concorso (altro servizio a pagina 10).

Al Ritmia di Pianengo

L'album dei «Bandamariù»

G

rande evento musicale al Ritmia di Pianengo domani sabato 23 maggio: il primo album dei Bandamariù dal titolo «Miscia Lay». «Siamo convinti che essere un gruppo che va oltre il semplice “produrre brani”. Il nostro primo obiettivo è fare buona musica, ma per noi è anche fondamentale non perdere mai di vista il gioco e l’ironia» così commentano il loro primo importante lavoro in sala di incisione. Questa “filosofia musicale”, e più in generale di vita, confluisce appieno nelle 10 tracce dell’album che contengono testi e musiche originali scritte da Dedo ed arrangiate da tutta la “Banda”: Dedo (voce e trombone), Nicola Costa (chitarra), Puccio Panettieri (batteria), Adriano Lo Giudice (basso), Marina Conti (cori). Generi e stili differenti e testi ironici e pungenti che rispecchiano l’originale identità musicale di Bandamariù. «Lo sterminatore di zanzare»

Musica e testi di Dedo

è il brano che apre l’album, un pezzo ricco di sfaccettature. Finiti gli studi, un ragzzo intelligente e di belle speranze, si scontra con la dura realtà del mondo del lavoro. «Lido nucleare» è un rhythm and blues allegro e spensierato nella musica ma pun-

gente nel testo che affronta la questione dell’inquinamento e del nucleare. «Un fremito» è un grido di disperazione da parte di chi ancora crede nell’onestà intellettuale e spera in un mondo migliore. «Miscia

Lay» è il brano che dà il titolo all’album: il ritmo rimanda ad atmosfere sudamericane mentre il testo è in dialetto messinese e mescola fra di loro importanti temi sociali. «La Giornata Ideale» è un altro brano “fusion” che passa dall’ hard rock ad improvvisi lampi di “tranquillità folkloristica”, con un testo ricco di allusioni. «Masculu Latinu» è interamente cantato in dialetto siciliano che dissacra i nuovi idoli del piccolo schermo resi celebri dai reality e dai salotti televisivi. «Every breath you take», è una rivisitazione in perfetto “stile Bandamariù” del celebre brano dei Police, mentre «E’ un dolce sognar» è il vero cavallo di battaglia della band ed è stato presentato alle scorse selezioni del Festival di Sanremo. Chiude l’album «Resto a guardare», famoso jazz strumentale degli anni ’40 di Charlie Parker dal titolo Donna Lee. Completamente stravolto, il testo è scritto interamente da Dedo e affronta il tema della grande protesta.

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Standa

v.le Repubblica, 20 - Crema

TEATRO SAN DOMENICO

Matteo Becucci a CremArena

Matteo Becucci Continua l’iniziativa della Fondazione S. Domenico di portare nella nostra città, con la formula della “data zero” alcuni fra i più interessanti e noti esponenti della musica leggera italiana. Stavolta per mercoledì 27 maggio ore 21 a CremArena presso il Museo civico di via Dante, l’ospite e Matteo Becucci, vincitore di X Factor 2009. Con lui il cremasco più famoso della musica leg-

gera Lucio Fabbri (violino, chitarra) e il gruppo musicale jazz e pop-soul Aramam Quartet a loro volta vincitori della edizione 2008 di X Factor. Una serata per gli appassionati del genere oltre che dei telespettatori affezionati al noto programma della Rai. Ancora una volta una nuovo iniziativa vincente della Fondazione S. Domenico e del suo presidente Umberto Cabini.

FILOSOFIA

Crema del Pensiero

Carlo Rivolta Giovedi 28 maggio prende il via la quarta edizione del Festival della Filosofia «Crema del Pensiero- il decalogo in discussione». Quest’anno i diversi ospiti tratteranno da ogni punto di vista il tema dell’Ottavo Comandamento: «Non dire falsa testimonianza». La serata di giovedi sarà quella inaugurale e, dopo gli interventi di rito e la dedica dell’edizione di quest’anno all’attore Carlo Rivolta, indimenticabile presenza al Festival negli

scorsi anni, si aprirà il dibattito sul tema con Armando Spataro, magistrato e Piero Colaprico, giornalista e scrittore: «Le verità nascoste. Pentìti, testimoni e criminali tra alibi e verbali». L'inconro si annuncia molto interessante con un magistrato e un giornalista in prima linea. Il Festival continuerà con una serie di appuntamenti sia al mattino che al pomeriggio e alla sera nei giorni di veneri 29, sabato 30 e domenica 31 maggio.

PRO LOCO

La Giornata dei Castelli

La Pro Loco di Crema comunica che sabato, 23 maggio alle ore 16,30 nell’ambito delle «Giornate Italiane dei Castelli», ad iniziativa della stessa Pro Loco, in collaborazione con il Gruppo Antropologico Cremasco e con il Museo Civico, verrà inaugurata, nelle

sale della Cittadella della Cultura – Museo di Crema, via Dante n. 49, la mostra sulle Antiche Mura e sui Campanili Cremaschi e verrà presentato il libro «I Campanili della Diocesi di Crema». Seguirà una tavola rotonda con gli autori del libro.


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Luna Express Pizza

via Crispi, 4 - Crema

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Mercatone Uno

via Oriolo, 37 - Madignano

Programmi televisivi da Sabato 23 a Venerdì 29 Maggio 2009

U

n mercoledì da campioni. Si profila uno share di record per la partitissima tra Marcheter Utd e Barcellona, ultimo atto della Champions League 200809, in programma mercoledì prossimo su RaiUno. Il match forse più atteso, tra le due squadre che meglio rappresentano il calcio europeo. Non più la fantasia spagnola contro la fisicità inglese, ma uno scontro tra titani del football, che possono vantare rese cosmpolite e quindi non più etichettabili come una volta.

Mercoledì da campioni con la finale di Roma

SFIDA NELLA SFIDA A parte la conqiuista del prestigioso trofeo, in ballo c’è anche la seria candidatura per la vittoria del Pallone d’oro: a contenderselo, ovviamente, le vedette Cristiano Ronaldo e Messi. Il portoghese e il suo Manchester sono i campioni in carica sia della Coppa che del trofeo

C’è grande attesa per la partitissima tra Manchester Utd e Barcellona

Assi a confronto: sopra Cristiano Rinaldo e a lato Lionel Messi

tv

raiuno

raidue

raitre

la 7

sabato 23

individuale, ma la minaccia dei catalani trascinati dall’imprendibile argentino è molto pericolosa. PRONOSTICO Il Barcellona sembra farsi preferire per il numero elevato di campioni, ma anche perché sembra un segno del destino la qualificazione strappata senza merito e a tempo

scaduto al Chelsea. Per i catalani, vincitori dell’edizione 2006, potrebbe essere la terza affermazione, mentre gli inglesi puntano al poker dopo i successi nel 1968, 1999 e appunto 2008.

domenica 24 Lunedi’ 25

SCHWARZENEGGER e DE VITO Due gemelli davvero originali

LA SEDE Scenario della finale sarà lo stadio Olimpico di Roma, che per la quarta volta ospita l’atto finale della coppa più importante d’Europa. In precedenza, nel 197677 e nel 1983-84 vinse sempre il Liverpool (infinale rispettivamente su Borussia Mönchengladbach e Roma

ai rigori), mentre nell’edizione 1995-96 si impose la Juventus sull’Ajax, sempre dal dischetto. RaiUno, mercoledì ore 20.45

Martedi’ 26

Due esilaranti attori (Arnold Schwarzenegger e Danny De Vito) protagonisti nella divertente commedia “I gemelli” del 1988 diretta da Ivan Reitman LA TRAMA Per uno specialissimo esperimento scientifico, Mary Ann Benedict è stata fecondata col seme di sei uomini eccezionali, affinchè generi un figlio straordinario, per il bene dell’umanità. Ma nascono invece due gemelli: Julius, eccezionalmente sviluppato, e Vincent, piccolissimo, mentre alla madre viene comunicato che l’unico nato è morto. I due bambini, separati subito dopo la nascita, crescono ignorando l’uno l’esi-

mercoledi’ 27

stenza dell’altro e credendo che la madre sia morta di parto. Dopo 35 anni Julius Benedict un uomo gigantesco, intelligente, colto, ma molto ingenuo, dedito a studi scientifici in un’isola deserta dei Mari del Sud, apprende dallo scienziato suo maestro di avere un fratello gemello, che vive negli Stati Uniti, e subito parte entusiasta per raggiungerlo. Vincent Benedict è invece un piccolissimo e vivacissimo ometto, allevato in un orfanotrofio, un imbroglione che vive di espedienti, ed è sempre in mezzo ai guai per i suoi affari poco puliti. Giunto a New York, Julius lo trova in prigione e per liberarlo gli paga la cauzione. Dal quel momento, i due fratelli, diversissimi in tutto, diventano indivisibili, imparano a volersi bene e ad aiutarsi, attraversando molte spiacevoli avventure, sia con pericolosi gangsters, sia con commercianti d’auto di lusso rubate, dai quali Vincent è seriamente minacciato, e dai quali Julius riesce a salvarlo, un po’ con la sua eccezionale forza fisica, un po’ con la sua onestà. Italia 1, domenica ore 19

giovedi’ 28

venerdi’ 29

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occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 - easy driver. Att. easy driver. Attualita' effetto sabato. Attualita' tg1 - che tempo fa a sua immagine. Attualita' tg1 l.i.s passaggio a nordovest l'eredita'. Quiz Tg1 - tg1 sport affari tuoi. Quiz ti lascio una canzone tg1 telegiornale applausi. Attualita'

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ss messa - regina coeli linea verde Tg1 - benjamin formula uno: gara g.p. di montecarlo tg1 l.i.s. - che tempo fa il meglio di domenica in... sieme il meglio di domenica in l'arena - schegge di domenica in... 7 giorni Tg1 - Rai Tg Sport affari tuoi. Quiz notte prima degli esami tg1 - speciale tg1

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occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz l'alba separa la luce dall'ombra. Musicale tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'

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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz i sogni son desideri tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'

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unomattina. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi speciale per 2 tg1 telegiornale/tv7 l'appuntamento. Attualita' tg1 notte / le idee

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mezzogiorno in famiglia Tg 2 Giorno dribbling - pit lane formula uno qualifiche g.p. di montecarlo italian academy 2 sereno variabile. Att. tg2 notizie - meteo jag. Telefilm piloti. Sit-Com scorie di scorie. Varieta' estrazioni del LOTTO Tg 2 notizie cold case. Telefilm sabato sprint

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mezzogiorno in famiglia Tg 2 Giorno tg 2 motori tg2 eat parade quelli che... aspettano quelli che il calcio e... stadio sprint tg2 notizie - dossier 90° minuto - numero uno squadra speciale lipsia Tg 2 notizie ncis - unita' anticrimine numb3rs. Telefilm la domenica sportiva tg2 notte

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tg2 giorno costume e societa' medicina 33. rubrica italian academy 2. Reality italia allo specchio ricomincio da qui elezioni europee 2009 tg 2 Sport - Tg2 - meteo 7 vite. Sit Com piloti. Sit Com squadra speciale lipsia lotto - Tg 2 notizie annozero. Attualita' tg2 - tg2 punto di vista scorie. Varieta'

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tg2 - costume e societa' medicina 33. rubrica italian academy 2. Reality italia allo specchio ricomincio da qui elezioni europee 2009 tg 2 Sport - Tg2 - meteo 7 vite. Sit Com piloti. Sit Com squadra speciale lipsia lotto - Tg 2 notizie squadra speciale cobra 11. Telefilm law & order. Telefilm tg2 - tg2 punto di vista

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l'intervista. Attualita' ercole l'invincibile. Film tg la7 - sport 7 diane, uno sbirro in famiglia. Telefilm noi siamo angeli. Telefilm tutto suo padre. Film jag. Telefilm tg la7 victor victoria. Varieta' i magnifici 7 cavalcano ancora. Film fenomeni paranormali incontrollabili. Film tg la7/m.o.d.a.

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omnibus life. Attualita' la settimana. Attualita' chi ha rubato il presidente? Film tg la7 - sport 7 documentario cosi' e' la vita. Film micki & maude. Film intrigo a hollywood Tg La7 - sport 7 chef per un giorno la gaia scienza. Attualita' sport 7 - reality. Att. tg la7 la citta' delle donne

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il PICCOLO

giornale del

Cremasco Venerdì 22 Maggio 2009

cinema programmazione settimanale Cremona Megacine Cremonapo (199.404.406) Www.Cremona.Megacine.It •17 Again - Ritorno Al Liceo • Angeli & Demoni • Role Models • Star Trek XI • Una Notte Al Museo 2: La Fuga • Vincere Tognazzi (0372 458892) • Una Notte Al Museo 2: La Fuga • Angeli E Demoni

Filo (0372 411252) • Earth- La Nostra Terra Multi Starplex Gadesco (0372 838295) • Angeli E Demoni • Una Notte Al Museo 2: La Fuga • 17 Again • Vincere • Hannah Montana • San Valentino Di Sangue

crema Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it •Vincere • 17 Again • Role Models • Star Trek XI • Una Notte Al Museo 2: La Fuga • Angeli & Demoni

pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Vincere • Taxi To The Dark Side • Antichrist • Role Models • Una Notte Al Museo 2 La Fuga

UNA NOTTE AL MUSEO 2: LA FUGA Di Shawn Levy Ben Stiller torna a indossare i panni del custode notturno Larry e trasloca, armi, bagagli e statue di cera comprese, allo “Smithsonian Institute”, il museo più grande del mondo, con una collezione di oltre 136 milioni di pezzi: dall’aereo su cui volò Amelia Earhart durante la trasvolata sull’Oceano Atlantico, alle foto segnaletiche di Al Capone, fino alle pantofole rosse di Dorothy. Decine e decine di nuovi personaggi tornano in vita per portare ancora una volta sul grande schermo un’ondata di confusione, divertimento e fantastiche avventure. La storia sono loro e la fanno tutta in una notte.

spino d’adda Vittoria (0373 980106) • Hannah Montana

CINEMA – Il regista punta la telecamera sulle contraddizioni dei giovani

Le difficoltà di crescere in una commedia

“Role Models” è una piacevolissima commedia incentrata su quattro protagonisti che prendono più pugni in faccia dalla vita di quanti riescano a darne. LA TRAMA Danny e Wheeler sono i venditori svogliati di un energy-drink per teenagers. In seguito a una sbronza ed a un alterco con un pubblico ufficiale, vengono arrestati, processati e costretti dalla corte a scontare centocinquanta ore presso un centro di formazione per bambini. A ciascuno di loro

verrà affidata la cura e la responsabilità di un minore. Superato il primo colloquio con la bizzarra direttrice, ex galeotta con problemi superati di dipendenza, Danny e Wheeler incontrano Augie, un nerd sedicenne ossessionato dai giochi di ruolo, e Ronnie, un bullo di colore col vizio della trivialità. All’inizio del rapporto i quattro se le ìsuoneranno di santa ragione, imparando però molto presto a volersi bene in un lungo il viaggio verso la maturità. LA SFIDA Il film vuole mettere insieme due adulti mai cresciuti e due ragazzini cresciuti troppo in fretta, che devono fare i conti con la propria personale inadeguatezza. I protagonisti, nessuno escluso, rivendicano il diritto alla normalità, alla disuguaglianza e alla disobbedienza per continuare ad essere quello che si è. Insieme sapranno creare il miracolo di una famiglia eterogenea e compatta, alternativa a quella istituzionale, troppo distratta o eccessivamente tutelare.

sabato 23

canale 5

italia 1

rete 4

SOL REGINA po

21

Genere: Commedia

di David Wain

Cast: Seann William Scott, Paul Rudd, Christopher Mintz-Plasse, Bobb'e J. Thompson, Elizabeth Banks, Jane Lynch, Ken Jeong, Ken Marino. Durata: 99 minuti Produzione: Universal Pictures - Usa, Germania 2008

VINCERE

“Vincere” è un melodramma di denuncia, alla Bellocchio, che intreccia il tema del potere e le dinamiche della psiche. LA TRAMA Siamo agli inizi del secolo e un giovane socialista rivoluzionario incontra casualmente una donna passionale come lui, Ida Dalser. Quel giovane si chiama Benito Mussolini. Lei lo seguirà nella sua azione politica, assecondandone i cambiamenti di rotta e giungendo fino a spogliarsi di tutto per consentirgli di fondare il proprio giornale, “Il Popolo d'Italia”.

Una scena del film Role Models con Paul Rudd e Seann William Scott

domenica 24 Lunedi’ 25

Martedi’ 26

mercoledi’ 27 giovedi’ 28

venerdi’ 29

08.50 loggione. Musicale 09.30 super partes. Attualita' 10.45 finalmente arriva kalle 13.00 tg5 - meteo 5 13.45 il mammo. Telefilm 14.00 amici casting 15.30 verissimo. Attualita' 18.15 il mammo. Telefilm 18.50 chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 - meteo 5 20.30 STRISCIA LA NOTIZIA 21.10 no scherzi, no party 23.40 oscure presenze a cold creek. Film 01.30 tg5 notte/meteo5

08.00 08.50 09.45 10.15 13.00 13.45 14.10 16.30 18.50 20.00 20.40 21.30 24.00 01.30

mattino 5. attualita' le frontiere dello spirito ciak junior verissimo -r-. Attualita' Tg 5 - meteo 5 belli dentro. Sit-Com l'ultimo regalo. Film vip. Fiction chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 paperissima sprint speciale mai dire grande fratello se devo essere sincera tg5 notte/meteo5

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cuochi senza frontiere (11.30 tg4 - vie d'italia) distretto di polizia 3 Tg 4 - meteo 4 il tribunale di forum poirot. «Rapimento del pri- mo Ministro - Doppio Indizio» detective monk. Telefilm vanishing dolphins. Doc Tg 4 - meteo 4 walker texas ranger trappola di cristallo law & order. Telefilm passwo*rd. Attualita' tg4 rassegna stampa

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umbria: da gubbio ad assisi. Documentario Santa Messa Pianeta mare Tg 4 - notizie traffico Melaverde / Tg 4 - meteo in viaggio con papa'. Film amico, stammi lontano almeno un palmo. Film il ritorno di colombo «Agenda per omicidi» tg4 - meteo 4 un giorno per caso controcampo tg4 rassegna stampa

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ultime dal cielo tg4 notizie traffico un detective in corsia distretto di polizia 3 Tg 4 - meteo 4 il tribunale di forum wolff. Telefilm sentieri. Soap una famiglia nel west: Il coraggio di ricominciare tempesta d’amore. Soap (all’interno 18.55 tg4) walker texas ranger nel centro del mirino we were soldiers. Film

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08.30 redazionali vendite 12.00 Obiettivo Notizie - TG 12.45 Cucinoone 13.30 Obiettivo Notizie - TG 14.30 Videoone 16.00 Obiettivo Notizie - TG 17.45 Viaggioone 18.00 Cinemaone 19.00 Obiettivo Notizie - TG 19.15 Truccoone 20.30 Obiettivo Notizie - TG 21.00 Dentro le notizie 22.30 Obiettivo Notizie - TG

08.30 Redazionali - Vendite 12.00 Obiettivo Notizie - TG 12.30 Obiettivo territorio 13.30 Obiettivo Notizie - TG 15.00 obiettivo show 16.00 Obiettivo Notizie - TG 18.00 Sport 19.00 Obiettivo Notizie - TG 19.25 Dentro le notizie 20.30 Obiettivo Notizie - TG 20.50 Domani e' un altro giorno 21.00 Obiettivo territorio 22.30 Obiettivo Notizie - TG

10.00 Dentro le Notizie 11.00 Santa messa 12.00 Obiettivo Notizie - TG 12.30 Il vangelo alla prova 13.30 Obiettivo Notizie - TG 14.00 Film 16.00 Obiettivo Notizie - TG 17.30 Obiettivo Judo 19.00 Obiettivo Notizie - TG 19.25 Obiettivo Show 20.30 Obiettivo Notizie - TG 21.00 Obiettivo territorio 22.30 Obiettivo Notizie - TG

06.55 oroscopo settimanale 08.30 Redazionali - Vendite 12.00 Obiettivo Notizie - TG 13.00 Cucinoone 13.30 Obiettivo Notizie - TG 14.00 Videoone 16.00 Obiettivo Notizie - TG 17.45 Viaggioone 18.00 Cinemaoone 19.00 Obiettivo Notizie - TG 19.15 Truccoone 20.30 Obiettivo Notizie - TG 21.00 Pizzighettone calcio 22.30 Obiettivo Notizie - TG

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il PICCOLO

Appuntamenti

giornale del

Cremasco Venerdì 22 Maggio 2009

ARTE & cultura

zoom

Venerdì 22 maggio alle ore 19, presso l'associazione culturale "Il Nodo dei desideri" in via Borgo San Pietro 43 a Crema, è in programma l'inaugurazione della 12ª edizione di "Le terre della terra". Si tratta di una mostra di pittura, scultura e video che quest'anno ha per titolo "Earthart. Terra e cuore". La mostra nasce dall'incontro di tre artisti: la pittrice russa Tatiana Breslavtseva, lo scultore castelleonese Giacomo Stringhini Ciboldi e il film maker filippino June Castillo. "Differenti linguaggi artistici dialogano tra

Dal 22 al 24 maggio cremona mostra/evento Vintage Vanitas Nelle sale di Palazzo Cattaneo in Via Oscasali, torna la mostra-mercato della moda d'epoca con molte novità e sorprese per gli appassionati di abiti, accessori e musica dall'Ottocento agli Anni Ottanta. Presenti oltre venti espositori. Per informazioni: 328-4267730. Orario: dalle 10 alle 21. Costo: 5 Euro. Venerdì 22 maggio CREMONA Incontro/Convegno Cremona, una città nella storia dell'Italia unita AL Teatro-Cine Filo di Piazza Filodarmmatici alle 17.30 è in programma una conversazione sul tema "Cultura, arte, politica a Cremona tra l'Ottocento e il Novecento". Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 0372-407269. Fino al 2 giugno CREMONA MOSTRA OPERE DI NUCCIA SANSONI I dipinti dell'artista di Castelleonesono in mostra presso il Centro Culturale San Vitale. Orario: lunedì-sabato ore 9-13 e 15-19, domenica e festivi

Tre tipi di arte in mostra insieme a Crema

La locandina della mostra

loro offrono un filtro al nostro sguardo per interpretare il tema della Terra. Vi sono la capacità della pittura di coagulare in colore le forze del cosmo, la profondità della scultura che è in grado di insinuarsi nella materia mutandola in pensiero

ore 10-13 e 15-19. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 0372-406253. Fino al 10 giugno cremona Mostra La Via delle Anfore. Il commercio di derrate alimentari a Cremona Appuntamento nelle sale del Museo Civico Ala Ponzone (Palazzo Affaitati in via Ugolani Dati 4). Orario: feriali ore 9-18; festivi 10-18. Lunedì chiuso.

musica

e di trasformare il superfluo in opera d'arte. Vi è, infine, lo strumento cinematografico, che può tagliare e sconvolgere con la durezza del reale. Gli artisti ci invitano a tenere un'attitudine empatica, del cuore oltre che della ragione, nei confron-

Fino al 10 giugno PIADENA ARCHAEO@TRADE ANTICHI COMMERCI IN LOMBARDIA ORIENTALE Panorama dei contatti tra antiche culture e degli spostamenti di materie prime e manufatti dalla preistoria al medioevo, presso la Rete dei Musei Archeologici Piazza Garibaldi 4 (presso la biblioteca). Orario: da lunedì a venerdì ore 8.30-13.30.

Dal 15 maggio CREMONA Musica/Concerto Festival di Cremona "Claudio Monteverdi" - XXVI Edizione Presso la Chiesa di San Marcellino sono in programma le celebrazioni nel 250° anniversario della morte del grande compositore tedesco G.F. Handel, avvenuta a Londra il 14 aprile del 1759.

ti dell'ambiente: essendo anche noi terra, soffriamo dei medesimi cancri con cui noi stessi intacchiamo il nostro pianeta...". Ecco il succo della mostra, aperta fino al 13 giugno. Orario: lunedì-sabato ore 10-12.30; sabato pomeriggio ore 16-19 e su appuntamento. Il docufilm "Bleeding Heart" di June Castillo sarà proiettato domenica 24 maggio e di giovedì 4 giugno alle ore 21.15, mentre giovedì 28 ore 21,15 è in programma "Terra e fuoco", viaggio musicale nelle culture popolari.

Fino al 28 giugno CREMONA MOSTRA "Suite 347" Opere Grafiche di Pablo Picasso Quaderno di opere grafiche di Picasso in mostra al Museo Civico, Sala delle mostre temporanee in via Ugolani Dati 4. Una raccolta di incisioni in bianco e nero sui temi più cari a Picasso: l'artista, l'eros, il mito, la politica. Orario: martedì-sabato ore 9-18, domenica e festivi ore 1018. Lunedì chiuso. Costo: intero 5 euro, ridotto 4 euro.

Ecco gli appuntamenti alle ore 21: 22 maggio: Il pianto di Maria. 23 maggio: Music Across "Contemporanea", omaggio a L. Berio. 29 maggio: Sì dolce è il Tormento. 30 maggio: dal Madrigale alla Cantata Italiana. 5 giugno: G.F. Handel in viaggio tra Roma e Italia. Per informazioni: 0372-022001.

Per segnalarci iniziative, manifestazioni , rassegne e mostre mandate una mail entro il martedì all'indirizzo:

ilpiccolocremona@fastpiu.it

ALTRO Fino al 31 maggio CREMONA ESPOSIZIONE L' ARTE E IL TORCHIO Sesta rassegna internazionale dell'incisione di piccolo formato, dedicata al filosofo e maestro di vita Dino Formaggio. Saranno presentati i maestri dell'incisione latinoamericana contemporanea e l'incisione italiana under 35. Appuntamento al Centro Culturale Santa

Maria della Pietà di Piazza Giovanni XXIII. Per informazioni: 0372-24679. Dal 22 al 24 maggio PIZZIGHETTONE EventO Tre Giorni in PiazzA Presso le Casematte delle Mura Storiche è in programma la ventunesima edizione della tradizionale esposizione di arte, commercio, artigianato e folklore. Orario: sabato ore 16-24, domenica 10-23. Per informazioni: 0372-7382224.

fuori provincia

SPETTACOLI Fino al 23 maggio Crema Teatro/Cabaret Franco Agostino Teatro Festival Al Teatro San Domenico appuntamento teatrale dedicato ai giovani e agli studenti attraverso rappresentazioni, laboratori, musica e video. Per informazioni: 0373-893328.

Il Futurismo protagonista a Milano

Prosegue fino al 7 giugno, nelle sale di Palazzo Reale in Piazza del Duomo 12 a Milano, la mostra dal titolo "Futurismo 1909-2009. Velocità, arte, azione". La mostra compone un quadro articolato ed esaustivo del principale movimento culturale del Novecento - nato a Milano e irradiatosi in tutta Europa - e rilegge l'intera estensione del Futurismo sia in termini storici sia in termini contenutistici, analizzando l'intero, vastissimo campo d'azione del Futurismo e i diversi ambiti dell'esperienza umana su cui il movimento ha posto l'accento.

In mostra circa cinquecento opere, di cui trecento sono dipinti, disegni e sculture, che spaziano dall'arte al paroliberismo, ai progetti e disegni d'architettura, alle scenografie e costumi teatrali, dalle fotografie ai libri-oggetto, fino agli oggetti dell'orizzonte quotidiano: arte decorativa, pubblicità, moda, tutti segnati dall'impronta innovatrice del Futurismo. Orario: tutti i giorni dalle 9.30 alle 20 (costo del biglietto 9 euro, ridotto 7,50 euro). Lunedì dalle 14.30 alle 20 e giovedì 9.30-22.30 Per informazioni: 02-54919.

Fino al 30 Maggio CREMA MOSTRA OPERE DI ANTONELLA GIAPPONESI TERENGHI In esposizione i ritratti femminili dell'artista soresinese nella Sala espositiva Santa Maria di Porta Ripalta. Orario: lunedì-venerdì ore 1619, sabato e domenica ore 15-19. Ingresso libero e gratuito. Fino al 14 giugno cremona MOSTRA Darwin 1809/2009 Mostra scientifica per ricordare il bicentenario della nascita del grande scienziato Charles Darwin. Orario: dalle ore 9 alle ore 13 dal martedì alla domenica presso il Museo di Storia Naturale. Fino al 21 giugno CASALMAGGIORE MOSTRA Gli animali parlanti. Il Bestiario di Goliardo Padova Presso il Museo Diotti di Via Formis 17 sono esposte le opere d'arte del pittore casalasco Goliardo Padova Costo: 3 Euro (2 Euro il ridotto). Per informazioni: 0375-200416. Dal 22 maggio al 7 giugno CREMA Mostra La Visione dello Spazio Mostra fotografica dedicata agli scatti d'autore in tema di architettura, pianificazione e paesaggio presso il Chiostro del Teatro San Domenico in Piazza Trento e Trieste. Orario: lunedì-venerdì ore 16-20; sabato e festivi ore 10-12 e 16.20. Ingresso libero e gratuito Per informazioni: 0373-85418.

L’Oroscopo Della Settimana

di Romeo

Cercate di stare lontani dalle situazioni intricate che si possono prospettare sul posto di lavoro. In famiglia lasciatevi andare ai sentimenti e cercate di distrarvi. Non abbiate paura di chiedere consigli alle persone amiche, perché saranno sicuramente disponibili. In amore sarete travolti da un’insolita passione. Non siate invidiosi perché non fa parte delle vostre caratteristiche. State attenti agli investimenti, soprattutto nelle prossime settimane. Siete più deboli del solito, anche se credete il contrario. Questo potrebbe crearvi problemi sia sul lavoro che nella vita provata. La voglia di vacanza è grande, ma prima di pensare a un viaggio dovete risolvere qualche problema lavorativo. In amore le cose vanno a gonfie vele. Sono in arrivo buone proposte di lavoro. Cercate di non farvele sfuggire. Non esagerate con i condizionatori, che potrebbero farvi venire il raffreddore. Dovrete prendere una decisione importante, ma non fatevi dominare dalla frenesia, perché la situazione va analizzata con freddezza. Salute, siate pimpanti. In ufficio alcune gelosia potrebbero creare della tensioni. Cercate di non fare il gioco di chi non vi vuole bene e agite con prudenza. Occhio alla dieta. Se vi imbatterete in cose poco chiare, cercate di trovare una soluzione, invece di arrabbiarvi perché non ne riuscite a capire la situazione. Cercate di riallacciare un’antica amicizia, che potrebbe darvi una mano in campo lavorativo. Fine settimana di serenità in famiglia o con il proprio partner. E’ tempo di rivelare i vostri sentimenti alla persona amata, altrimenti rischiate di perderla. Attenzione alle gaffe, soprattutto sul luogo di lavoro Con l’arrivo dell’estate farete un pieno di energia, e questo vi permetterà di essere più efficienti sul lavoro. Avrete voglia di praticare sport.


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«Turn Over massiccio»

Francesco Barbaglio, presidente nerobianco, spiega il Crema di domani

F

di Stefano Mauri

rancesco Barbaglio non molla, anzi, rinnova il suo impegno alla guida dell’Ac Crema 1908, società da lui riportata in Promozione e, di conseguenza, in auge a fatica, con investimenti notevoli assai. Il secondo sodalizio cittadino sta pianificando il futuro, sono giorni intensi. Per fare il punto della situazione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con l’impegnato (e affermato) imprenditore. Presidente partiamo subito a razzo: ha parlato con Domenico Scorsetti e Giordano Boschiroli, i personaggi che, rumors insistenti, danno interessati a dedicarsi al football di Crema? «Ho parlato con entrambi nei giorni scorsi, ma la fumata bianca non c’è stata. Boschiroli, chiusa la parentesi col Pergo penso voglia dedicarsi solo al Casale, piazza alla quale è legatissimo. Scorsetti invece mi ha detto che preferisce restare ancora fermo». La porta per eventuali nuovi soci o sponsor è sempre aperta? «Certamente, chi vuole parlale con me e provare a dare una mano, sotto qualsiasi forma, per alimentare il sodalizio nerobianco sa dove trovarmi». Non lascia la presidenza allora? «Rimango al mio posto ed è confermato pure Il Cda. Vincenzo Coppeta, il mio vice è coinvolto nel progetto, anche sotto l’aspetto econo-

mico. Detto questo l’Ac Crema non è Barbaglio dipendente, in futuro vedremo quali sviluppi prenderà la vicenda». Il Pergo ha trovato sulla sua strada un finanziatore bergamasco: Stefano Bergamelli, la tua squadra che rapporto ha con l’imprenditoria cremasca? «Ripetere giova: la porta è aperta, ma per ora nessuno si è presentato o bussato». Un’idea sulla cosiddetta questione Voltini? «Abbiamo risposto con en-

ca. E questo per noi si è rivelato un danno. Ora attendiamo di sapere dove disputeremo la partite casalinghe e dove andremo ad allenarci». In città scarseggiano le strutture calcistiche. «Eh sì». Stipulerebbe un project financing per creare nuovi spazi? «Mah! Potrebbe essere una soluzione, ma bisognerebbe valutare attentamente l’impatto». L’Ac Crema 1908 patrocina ancora il «Trofeo Angelo

Francesco Barbaglio, presidente dell'Ac Crema 1908

tusiasmo alla proposta di tornare a giocare nello stadio di viale De Gasperi, anche se, causa calendario, le partite disputate da quelle parti, alla fine, sono state poche e, purtroppo, non siamo riusciti a gestire la cartellonistica pubblicitaria mettendo i nostri striscioni–sponsor. In pratica abbiamo fatto i conti con una precarietà logistica antipati-

Il Fatto

Su queste pagine lo ripetiamo da mesi: la politica sportiva cittadina necessita di nuovi input propositivi, in particolare in materia d’impiantistica calcistica. Ma non solo. Insomma, servono nuovi spazi verdi per consentire a chi fa football di allenarsi sul serio, per bene. Stendiamo un velo sulla querelle tra giunta e Pergo, con la speranza che tra dieci mesi, o meno, non sia necessario ridiscutere la convenzione. Del resto visto l’andazzo, “ritmo” amministrativo caratterizzato, ahimè da firme, o meglio, non firme su documenti che si conoscono poco, accordi da ridiscutere ad ogni cambio di vento ed altre analoghe circo-

Dossena»? Non ho visto il logo sull’invito ufficiale alla presentazione del torneo. «Il nostro patrocinio è confermato. Sulla mancanza dello stemma non posso risponderti, devi rivolgere il quesito allo staff promotore del “Dossena”». Torniamo un attimo indietro nel tempo. La salvezza in Promozione rappre-

stanze, mai dire mai. Dunque, archiviato, sino a nuove nubi, il nuovo contratto, rimane la latitanza di spazi degni di tale nome da destinare alle compagini autoctone per le partite e gli allenamenti. Se infatti è sacrosanto che il Pergo abbia una casa tutta sua, pure le esigenze altrui (un capitolo a parte lo meriterebbe il palasport pro Reima, ndr) meritano attenzioni sensibili. Ora, fermo restando che non esiste la bacchetta magica per risolvere i problemi, per cambiare marcia, una strada da percorrere potrebbe essere quella di ricorrere al project financing, vale a dire alla collaborazione tra pubblico e privato per costruire, su spazi ad hoc individuati in precedenza, polmoni verdi da destinare al calcio cittadino. Un’altra idea, tra

senta un bel risultato, ma resta quel girone di ritorno pessimo, precario. Potessi tornare indietro c’è qualcosa che non rifaresti? «E’ stato uno sbaglio esonerare Davide Fiorani, il problema non era lui. Intendiamoci: nulla contro mister Marco Lucchi Tuelli, semplicemente ho capito che la, chiamiamola lacuna, non era nella guida tecnica». Forse è mancato, tra dicembre e gennaio, un direttore sportivo forte? «Ripeto, tornassi indietro confermerei Fiorani sino al termine della stagione. L’unico grosso sbaglio, ma Lucchi Tuelli non c’entra, è riconducibile all’allontanamento dell’ex Fiorani. Le questioni spinose erano altre». Marco Lucchi Tuelli è l’allenatore che guiderà la rosa alla ripresa della stagione agonistica 2009 – 2010? «Il trainer è lui, l’accordo è stato sottoscritto da tempo». E’ dunque confermato anche il diesse Aronne Verdelli? «Confermatissimo, sta lavorando bene, senza tanti proclami. Facce nuove e giovani fanno bene al sistema». Cambierete tanti giocatori? «Risposta affermativa ci sarà un turn over massiccio». Perché Ugo Della Frera non torna a fare il direttore generale dell’Ac Crema 1908? «Ma Ugo è un valido consigliere “iscritto” nel Cda». L’avventura nerobianca di Francesco Barbaglio è destinata a proseguire. Lui, è già entrato nella storia del club.

l’altro riconducibile ad una storia mai evidenziata e chiarita del tutto, sarebbe quella di verificare l’opportunità di riqualificare il Velodromo (o il campetto della Colonia?), magari, rilanciando, in contemporanea, la pista per le bici sprint. Già, ma perché nessuno riprende in mano l’affaire della leggendaria pista – velodromo? Pur con qualche “difettuccio”, ma, alla faccia del tipico politichese italico, recentemente, solo due politici si sono rimboccati le maniche davvero per salvaguardare il Pergo (estate 2000, ndr) e, in generale lo sport. I personaggi rispondono ai nomi di Agostino Alloni e Anna Rozza. Loro forse, qualche idea ce l’avrebbero per tentare di raddrizzare l’onda (aspettando quelle della piscina) in città.

Claudio Rastelli alla guida del Pergo

E’ dunque Claudio Rastelli (ex Mezzocorona), salvo (improvvisi) “dietro front” clamorosi, il nuovo allenatore del Pergocrema. Con lui, sul campo dovrebbero collaborare Alessio Delpiano (vice trainer), Perluigi Brivio (preparatore dei portieri) e Gianluigi Pasinelli (preparatore atletico). Attendendo segnali ufficiali in tal senso, sarebbe nel frattempo in rampa di lancio, un trasferi-

mento da… prima pagina. Di chi stiamo parlando? “Pippo” Sambugaro, qualora Giuseppe “Vulcano” Sannino approdasse alla Cremonese (ma il manager Cesare Fogliazza preme per la conferma di Venturato, ndr) potrebbe trasferirsi proprio sulle rive grigiorosse del Po. Il “Tardelli” canarino è in partenza, ma partirà soltanto dietro a un lauto pagamento del cartellino. Sulle sue trac-

ce, a quanto pare, ci sarebbero tante compagini, compreso il Cesena. Dovrebbe invece tornare al Genoa il forte portierino Danilo Russo, vicini alla conferma “El Brigante” Le Noci e Michele Tarallo (l’attaccante, nelle scorse ore ha ricevuto due proposte intriganti). Conferme probabili pure per i vari Federici, Galli, Bonaventura, Ghidotti, Rossi, Ragnoli, Facchinetti e Marconi

(quest’ultimo però vanta estimatori convinti). Stefano Bergamelli, deus ex machina gialloblù sa il fatto suo e sta lavorando per allestire una rosa giovane, in grado di disputare una serena stagione rock. Nel mirino del Berga ci sono nomi importanti tra i quali rientrano sicuramente quelli di Alex Cazzamalli (centrocampista cremasco), Michele Marconi e Omar Torri (centravanti di razza).

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Osteriavia Pub la Piazzetta capergnanica, 84 - Crema premiazione a villa toscanini

"Lo sportivo dell'anno" Martedì sera la Kermess

Tutto è pronto, martedì prossimo 26 maggio (ore 20.30), a «Villa Toscanini» (Ripalta Guerina), nella splendida, seducente tenuta “enogastronomica” griffata Edgardo Volpi, Lucio Devecchi, patron della trasmissione «Fuorigioco» (Trs Tv) celebrerà lo sport autoctono. E non solo. Abbiamo scambiato due domande con lui. E' pronto a celebrare «Lo Sportivo dell’anno»? «Sì, sarà una grande serata con ospiti di livello. Colgo l’occasione per ringraziare il padrone di casa Volpi, il presidente della Provincia Giuseppe Torchio e il Comune di Crema». Quest’anno la sua trasmissione del lunedì sera ha ottenuto ascolti record. «Dati Auditel veri e ufficiali indicano che oltre 170000 spettatori, media periodica, viaggiano con “Fuorigioco”. Numeri incredibili, fantastici, ringrazio tutti di cuore». Il Pergo si è salvato in cavalleria. Quando in tanti parlavano di playoff, lei, saggiamente, gettava acqua sul fuoco. «Le neopromosse hanno sbalzi umorali frequenti. Il team “cannibale” si è mantenuto alla larga dalla zona pericolosa. Complimenti». Il presidente Stefano Bergamelli dovrebbe allestire una squadra giovane. Come vede il futuro “canarino”? «Bergamelli ha fatto, sino ad oggi, bene ed è uno Lucio Devecchi che rischia sempre in prima persona, mettendoci la faccia. E’ vero in giro si mormora stia allestendo una rosa giovane, guidata da un trainer giovane. Per me fa bene a cambiare l’assetto, l’importante è affidarsi ad atleti e persone di qualità». A Lodi invece, sponda Fanfulla, l’ex tecnico del Pergocrema Sandro Mutti è retrocesso con la squadra… «Cronaca, purtroppo, di una retrocessione annunciata. Il buon Mutti è stato chiamato in causa troppo tardi, ma forse, ormai, mentalmente … è un ex tecnico. Parecchi calciatori fanfullini attuali infine faticherebbero a cimentarsi in Eccellenza. Insomma, il tonfo bianconero è la logica conseguenza di una serie di enormi, paradossali, errori». Allacciate le cinture! L’edizione 2009 dello show «Lo sportivo dell’anno» è pronta a partire.

trofeo dosena

Grande edizione dell'era Palmieri

Martedì scorso, in un teatro San Domenico abbastanza piano, ma non esaurito, è andata in scena la presentazione ufficiale dell’edizione 2009 del «Trofeo Angelo Dossena». La cantante Ambramarie Facchetti (special guest della kermesse), i “paparazzi” Giulio “King” Giordano e Angelo Peia, la presentatrice Cristina Firetto, e le ballerine della bravissima coreografa Elena Bonizzi hanno infiammato la serata di gala cremasca, caratterizzata, tra le altre cose, dalla presenza di vip del calibro di Mario Palmieri (splendido padrone di casa, ndr), Pinetto Riboldi, Bruno Bruttomesso, Antonio Agazzi, Mattioni, Pazzini, Civoli, Pessotto, Walter Della Frera, Giorgio Veneri, Daniel Segre, Antonio Savino, Lord Max Aschedamini, Mario Macalli, Ugo Delle Frera e Alessandra Ginelli

(magnifica). Un'edizione, quella guidata da Mario Palmieri, che a giudicare dalle premesse, conferma la grande serietà e professionalità del principe del foro cittadino. Le grandi squadre non hanno mancato di rispondere e di accettare l'invito, in più la maglia gialloblù del Pergo sarà difesa da una compagine d'eccezione. Insomma, i colori della città saranno difesi nel migliore dei modi, il che non guasta mai in una kermesse come il «Dossena». Riservato alle rappresentative categoria «Primavera», il «Trofeo Angelo Dossena», con la consueta formula itinerante, sul campo si disputerà dal 12 al 19 giugno prossimi venturi. Le “rose” favorite? Pergocrema ovviamente (grande ritorno), Genoa, Sampdoria, Gremio e Under Lega Pro.


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CREMASCO Venerdì 22 Maggio 2009

Danilo Di Luca leader GIRO D'ITALIA

Il campione è generoso e scatenato: «Corro per il mio Abruzzo»

I

Sport

giornale del

di Fortunato Chiodo l grande gioco di prestigio sembra già finito. Per mascherarlo basta la salitella di San Martino di Ca-

strozza. Su questo palcoscenico, il numero uno frana pateticamente, e con esso tutti i funamboli della compagnia di Giro. Frana il mago Silvan della situazione, che cercava di illudere la platea con l’idea dei tapponi subito all’ inizio: al primo “sim salabin” il fiasco. Il presunto tappone finisce comicamente con un volatone, dominato dal più veloce del ramo, Danilo Di Luca della Lpr che vince in nome e per conto del suo Abruzzo avvilito. Con lui, sul filo dei trenta all’ora (e la chiamano montagna…), tutti i big. Sfortunato Cunego, cui salta il piede dal pedale proprio nello sprint. Bellissimo Basso, autorevole e ineffabile come un signore delle cime.

Affaticato, imbastito, alla fine pure staccato il texano Lance Armstrong. Dicono adesso gli espertissimi: cosa dobbiamo pretendere, ha 38 anni, viene da un triennio di pensione, si è fratturato la clavicola quaranta giorni fa… Personalmente trovo un po’ malinconica questa sua scelta, perché un tizio che ha vinto sette Tour consecutivi nulla può aggiungere al suo mito. Però l’ idea che si rimetta in gioco a scopo di beneficenza, contro l’ odioso cancro, gli fa meritare sicuramente tanta solidarietà e tanta simpatia. Qui mi fermo, però: alla simpatia. Punto. Loro invece no: il mago Silvan e la sua claque l’hanno visto benissimo già in gondola, il giorno della presentazione a San Marco, pensa te. Doppio bluff, le finte Dolomiti fanno male solo all’americano unico a farsi staccare. S’è sentito e s’ è letto di tutto: non è qui a fare il turista, ha gli stessi occhi

Il momento della premiazione

Danilo Di Luca in maglia rosa

cattivi di una volta, e già il primo in classifica dei big. Ma gli altri espertissimi? I primi a cadere nell’effetto speciale sono proprio loro. Così a San Martino di Castrozza, nel teatrino di periferia, il crollo, la tappa lampo è stata assegnata allo sprint a Danilo Di Luca. Davvero impressionante e fortis-

simo lo svedese Thomas Lovkivst. Sentimeo parlare di lui, e soprattutto, se continua così, lo vedermo spesso in testa. Perchè al giro bisognerebbe limitare le chiacchere e lasciar parlare le immagini. La gastronomia del giorno, è la “carne fumada” funghi e “tosela” in padella.

Basso, non c'è il miracolo. Ma ce la sta mettendo tutta

Ivan Basso

Dobbiamo già riempire una pagina di saluti. Dopo tanto polemizzare contro il provincialismo delle ultime edizioni, dopo aver preteso una edizione massiccia presenza di stranieri sulle nostre, gli stranieri sono arrivati e adesso ci stanno giù sfilando da sotto il sedere la corsa più gloriosa, quella dei cent’ anni di Giro. Al termine di una tappetta di 120 chilometri, la maglia rosa sta sulle spalle di un italiano, tra l’altro abruzzese, cioè Danilo Di Luca:

ma proprio questa salita dichiara ufficialmente conclusa l’epopea dei giri “nostrani” , spalancando i confini alle invasioni barbariche. Già l’anno scorso vinse lo spagnolo Contador, ma in fondo sembrò ancora l’ unico gallo in un pollaio tricolore. Stavolta è diverso: guardando avanti, da qui a Roma, vediamo un solo gallo nostro, Ivan Basso della Liquigas, in un grande pollaio multietnico e multilinguistico. A dire tutto questo è una

Tutta la cronaca delle altre tappe

Grande Cremasca a San Bernardino

salita neanche tanto famigerata pensa te. Eppure basta per esprimere un verdetto molto chiaro: vince la tappa il russo Denis Menchov della Rabobanck, va fortissimo l’americano Leipheimer (Astana), va molto bene lo spagnolo Sastre. E pazienza se tutti tre hanno in canna il colpo che potrebbe ammazzare il Giro, cioè la megacronometro (60 chilometri) delle Cinque Terre, alla tappa numero 12. Per quanto Basso possa pedalare forte in salita, questo Giro non offre sufficiente garanzia, Ivan è un superfondista, ha bisogno di tappe lunghissime e di alte altitudini: ha bisogno cioè di tutto quello che manca al Giro del Centenario. Ecco perché gli va eretto un monumento per essersi subito confermato l’ultimo italiano, l’ Enrico Toti del Giro, capace di opporsi agli invasori. Ma è già chiaro da adesso che non

Michele Scarponi della Diquigiovanni, vince in terra austriaca dopo duecento chilometri di fuga... Danilo Di Luca conserva la maglia rosa, mentre lo zio d’America Armstrong incassa altri 39”, il tenero pensionato è anziano parente del campione invincibile ammirato al Tour, anni fa. In un clima da classica del Nord (pioggia e freddo) su e giù in un ambiente da presepe dalle bella città austriaca di Innsbruck e

conviene farci troppe illusioni: il percorso, con tutta quella cronometro, favorisce loro, non lui. E se alla fine li batte, di monumenti ne merita due. Non mettiamolo in croce per non aver staccato tutti all’Alpe di Siusi, ma è una carognata che personalmente vogliamo risparmiarci. Per certe imprese servono le distanze chilometriche. Sulla prima vera salita sparisce l’americano Lance Armstrong, tre minuti gli pesano addosso come l’eternità. Il suo profilo goffo e sgangherato suscita profonda tenerezza, ma certifica anche tutta la limitatezza dei suoi senili. Compassione meno nobile, senza pietà umana, al “piccolo principe” Damiano Cunego, spiace, ma le corse a tappe non sono più affare suo. Piatto tipico della cucina trentina i canedarli o “Knodel” e impossibile perdere una bella fetta di strudel.

attraverso la Svizzera con arrivo a Chiavenna, va meglio al norvegese Edvald Boassn Hagen. La corsa esplode sulla discesa del Maloja: il primo a scattare è Bertolini, seguito pochi chilometri dopo da Hunter e Brutt e quindi da Boassn Hagen e Viganò. I cinque vanno insieme al traguardo, dove vince Boasson Hagen: Danilo Di Luca resta per il terzo giorno consecutivo in rosa. Il bielorusso Kaustantin Siutsou ha vinto per distac-

co la Morbegno- Bergamo (209 Km) sferrando un attacco a una quindicina di chilometri all’arrivo. Danilo Di Luca ha provato a raggiungere il fuggitivo, ma non ci è riuscito. La volata del gruppo è stata regolata da Boasson Hagen. Lo spagnolo Pedro Horrillo, 34 anni, sulla discesa dal Culmine San Pietro, esce di strada e finisce in un burrone, e si schianta su un terrazzino roccioso, 80 metri sotto. Non ci sono testimoni. Solo

Il florido vivaio della Unione Ciclistica Cremasca, sodalizio che fa del ciclismo promozionale tutto improntato a favorire il settore giovanile, non ha concesso un granchè, i virgulti del presidente Albino Ferla, hanno lasciato le bricciole… agli avversari, anche nel «9° Trofeo Mcl» di San Bernardino di Crema. I “puledrini” del trainer Antonio Moretti hanno fatto faville, con la triade Filippo Bertesago, Anselmo Francesconi e Stefano Baffi, preziosissima la vittoria della campionessa Miriam Vece, della Imbalplast di Soncino, diretta da Claudio Terenzi e Alessandro Rossi. Ma una pagella lo merita anche il cremonese Andrea Manini, guardato a vista d’occhio da Gloria Guanieri, direttore sportivo del CC Cremonese1891-Arvedi, anch’ esso salito sul gradone del podio. Tanta gente ha inondato e lanciato a una dimensione mai toccata nella sua storia, un tracciato gremitissimo, intruppati nella mischia Stefano Pedrinazzi, team manager della Cremasca, presidente della Società Pista del Velodromo Pierino Baffi di Crema, e il segretario della UC. Cremasca, Giuseppe Maccalli. Fa sul serio il lecchese Giacomo Villa (Cassina Dè Bracchi), sfreccia solo tra i nati della “G1”, lasciando alle spalle il quartetto dell’ Imbalplast forte di Davide Distasio, Luca Stanga, Andrea Pianta e Matteo Fogliazza. Filippo Bertesago, soresinese con la maglietta della Cremasca, fa un bel poker stagionale, nella corsa della G2 (8 anni), castigando con una cavalcata solitaria, il cremonese Michele Guarneri (CC Cremonese 1891- Arvedi), Marco Colombo (Cassina Dè Bracchi), Riccardo Maianti (Cremasca) e Micaela Gerola (CC

la bicicletta, una Giant con numero 146, rimasta li sulla strada, con la ruota posteriore deformata. C'è è voluto l’elicottero per recuperarlo. E’ all’ospedale di Bergamo: trauma cranico e toracico, fratture multiple e tra cui femore e ginocchio. Sarà tenuto in coma farmacologico per 24 ore. Milano a giocarsi la volata vanno in trenta, col gruppo che fa da spettatore: l’inglese Marck Cavendish fa centro, terzo successo di fila per il Team Columbia,

Cremonese 1891- Arvensi). Anselmo Francesconi si mette la mano all’ orecchio come fanno i calciatori dopo un gol. Avete visto che musica? Sembra dire il folletto della ciclistica Cremasca davanti al podio affollato da una centinaia di tifosi, più veloce di una “motoretta” il virgulto di Salvirola corona la quarta vittoria stagionale nella fascia della G3, precedendo allo sprint il cremonese Diego Bosini, e Sebastiano Gaimarri del CC Cremonese 1891- Arvedi e Fabio Nosotti della Cremasca. Lascia il segno pure Andrea Manini del CC Cremonese 1891-Arvedi, il cremonese corona la seconda vittoria dell’anno tra i nati della “G4” battendo in volata il cremasco Christian Visioli e Mattia Vitali dell’ Imbalplast di Soncino, Ermes Garioni (Pedale Orceano) e Daniele Donesana Cremasca). Con una volata in due tempi Stefano Baffi, vailatese della Cremasca, s’ impone anche a San Bernardino di Crema, al termine di una volata potentissima, ha centrato la quarta vittoria stagionale precedendo, i compagni della G5, vale a dire Leonardo Urgnani (CC Cremonese 1891- Arvedi), Nicolas Sammaciccia (Imbalplast) , Andrea Tosi (Pedale Orceano) e il cremasco Matteo De Stefani (Cremasca). Miriam Vece, non ha pietà, lascia sbollire tutti quanti i rivali nella corsa riservata alla categoria “G6” scandisce il passo, mette il “turbo” e lascia alle spalle il bresciano Michele Altieri (Delio Gallina), Michele Sambusiti (Imablplast), Felix James Meo (Cremasca) e Riccardo Gallasio. Cerimoniale di premiazione con la Cremasca e l’ Imbalplast a dividersi la posta in palio, nel trofeo a punti e quello riservato alla società con il maggior numero di partecipanti.

ha preceduto l’australiano Davis, l’americano Farrar, Gos, quinto Petacchi. Danilo Di Luca, conserva la maglia rosa di Leader del Giro, e osserva il primo giorno di riposo in Piemonte, prima di affrontare la Cuneo-Pinerolo “ligt”, la Torino- Arenzano e giovedì si corre la 12° tappa Sestri LevanteRiomaggiore, 60,6 chilometri, la cronometro senza dubbio più attesa senza neppure un metro di pianura.


Sport

il PICCOLO

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sport emergenti - organizzati da roberto ferraris medaglia di bronzo nel 1990

Campionati Europei di lotta Sambo Atlete durante una gara

Roberto Ferraris, istruttore alla palestra «Moving», ha organizzato i Campionati Europei di Sambo che si sono disputati a Milano dal 14 al 17 maggio. Ferraris è entrato nella storia del Sambo quando ha conquistato un bronzo ai campionati del mondo. Era il 1990 e Ferraris, un poliziotto milanese che ha praticato Judo e Sambo da quando aveva 8 anni, combatteva nella categoria dei 68 chili. Uno dei pochi atleti del mondo occidentale che in quegli anni ha osato misurarsi in un'arte marziale durissima. Oggi Roberto Ferraris ha 43 anni ed è il presidente della Federazione Italiana Lotta Sambo, maestro diplomato presso l’Istituto di Cultura Fisica e Sport di Mosca e presso l’Accademia

Olimpica Internazionale dello Sport a Kstovos. E' quello che si dice “un nome”: se in Italia qualcuno vuole praticare il Sambo, l'uomo da contattare è Ferraris. Ma c'è un'altra caratteristica che lo rende interessante agli occhi dei cremaschi. Ferraris infatti è istruttore alla palestra «Moving» di via Giuseppe Di Vittorio a Crema. La titolare della palestra, Silvia Marotta, cintura di nera di karate secondo dan, podologa, è un'esperta di arti marziali. E' stata lei a chiamare a Crema Ferraris, tramite il maestro di Judo Giorgio Ciampi, uno dei padri fondatori di questa disciplina in Italia, ex poliziotto e docente di difesa personale all'accademia della polizia di stato. Ciampi ha voluto

Ferraris, suo ex allievo, come guida dei corsi di Judo che si svolgono alla «Moving». Abbiamo incontrato il presidente della Federazione Lotta Sambo per fargli alcune domande. E' stato uno dei grandi atleti occidentali del Sambo però insegna Judo a Crema. Come mai? «Sambo e Judo sono due discipline che si compensano a vicenda. Questa è una peculiarità che si vede nei paesi dell'Est Europa, soprattutto in Russia, Georgia, Azerbaigian, dove i migliori atleti del Judo praticano anche il Sambo. Sono cintura

così ha vinto un bronzo nella categoria dei 100 chili. Bellissimo l'argento di Cristina Verga nei 52 chili e il bronzo di Elena Scialpi nei 56 chili. In tutto hanno gareggiato quasi 400 atleti. E' stato uno sforzo enorme per la nostra federazione, ma abbiamo fatto bella figura. Ci hanno riconosciuto il merito di aver portato a termine un evento di primissimo piano. E soprattutto abbiamo dimostrato di essere ancora il paese da battere, escluso naturalmente il gruppo dei Paesi dell'Est Europa. Russa e Bielorussia l'hanno fatta da padrone ancora una volta».

pubblici del comune sig. simone beretta, dal presdente del consiglio comunale antonio agazzi, dal presidente del C.s.i. Francesco Volpini e dal dirigente della «Frassati» Sergio Stringo. una maratona di partite di calcetto senza interruzioni, una dura prova per tutti, partecipanti, arbitri, segnalinee ed organizzatori. La polisportiva ringrazia di tutto cuore queste persone che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione. Un particolare grazie agli amici del nostro oratorio che ci hanno ospitato, agli sponsor (vailati f.lli concessionaria peugeot, mark 2, valentino tessuti ) al comune ed al centro sportivo italiano di crema per il patrocinio. Un grazie anche a tutti gli

Il Sambo è un'arte di combattimento creata in Unione Sovietica. Fu ideata nel 1923 per la polizia segreta e per l'esercito, elaborando stili di lotta differenti. Fino a diventare una disciplina ufficiale nel 1935, con il nome appunto di Sambo, e vede i primi campionati disputati nel 1947. Un pò tutte le arti di combattimento orientali e occidentali hanno dato qualche tecnica al Sambo, che si presenta come l'arte di combattimento più ricca di tecniche (non solo di lotta). Negli ultimi anni è stata diffusa anche tra il popolo russo, perdendo il velo di segretezza e mistero che l'av-

volgeva. E' attualmente praticata da molti russi e ritenuta una arte da combattimento per eccellenza. Nel sambo convergono un pò tutte le tecniche delle altre arti di combattimento. Almeno le tecniche ritenute efficaci. Il Sambo ha una versione combat e una sportivoagonistica. Nella versione combat oltre alle proiezioni alle leve è possibile usare pugni e calci. Nella versione sportivo-agonistica non vi sono colpi, e il combattimento si sviluppa nella lotta in piedi e a terra con leve articolari e strangolamenti. Importante è l'atterramento dell'avversario, come pure l'immobilizzazione.

Videoton supera play-off

Roberto Ferraris, presidente della Federazione Italiana Lotta Sambo

nera di Judo secondo dan e a Crema ho rilevato i corsi del maestro Ciampi. A Milano insegno Sambo». Come si sono comportati gli atleti italiani agli Europei di Milano? «Hanno partecipato 26 nazioni sulle 31 iscritte alla federazione internazionale. E' un numero importante. E' segno che ci rispettano. C'erano tutti gli atleti migliori. Il livello tecnico era altissimo e il pubblico si è divertito molto. Nei tre giorni di gara abbiamo avuto più di 6mila spettatori. Direi in ogni caso meglio le donne degli uomini. Anche se Alfio Ni-

Quando a Crema i corsi di Sambo? «Direi che il discorso che stiamo facendo in collaborazione con Silvia Marotta è incentrato sul Judo. E' un progetto molto importante. Sono venuto a Crema per questo motivo. Per ora il cammino da seguire è questo. E' una bella sfida. Abbiamo i corsi dei bambini che sono molto partecipati e quelli per gli adulti aperti anche alle ragazze e alle donne. Judo è uno sport utile alla difesa personale oltre che al benessere fisico e psicologico. Si può iniziare a praticarlo a qualsiasi età».

Frassati: «Sonnambul Cup» Un successo l'edizione 2009

E’ terminata con successo anche la dodicesima «Sonnambul cup 2009», tradizionale e particolare manifestazione di calcetto (5 + 1) di 24 ore consecutive, che la polisportiva oratorio «Frassati» di San Bernardino di Crema ha messo in cantiere. Iniziata sabato 9 maggio alle ore 19,30 e terminata domenica 17 maggio alle 22,45. Tutte le gare si’ sono svolte presso l’oratorio di San Bernardino. Il tempo bello ci ha aiutato molto. al via 16 squadre, divise in quattro gironi da quattro, sono passate alla fase finale le prime due. A seguire quarti, semifinali e finale. La gare avevano una durata di quaranta minuti, due tempi da venti. Le premiazioni sono state fatte dall’assessore ai lavori

Quell'arte marziale venuta dall'Est

La squadra prima classificata

atleti che si’ sono comportati lealmente e seriamente ed al pubblico numeroso che ha assistito interessato alle gare. Classifica finale delle squadre dal primo al quarto posto: Bar dei fiori, Real Sa-

biu’, Fi m i, Valentino Tessuti. Premi singoli: miglior giocatore, Merico Alessandro (Valentino Tessuti); miglior portiere, Orini Michele (Real Sabiu’); miglior cannoniere, Severgnini Massimilano (Bar dei Fiori -6 reti).

I cremaschi vincitori dei play-off del loro girone, incontreranno in gara secca a Trezzano, il Trezzano Soccer Five, vincitore dei play-out della serie C2 per un posto diretto nella serie superiore. Duri gli ultimi allenamenti della squadra di Mister Valente che non vuole affidarsi ai ripescaggi ma arrivare alla categoria superiore a testa alta e con pieno merito. Un obiettivo mai così vicino. Il Videoton perde per la gara finale De Felice, fermo per infortunio, ma può portare in panchina, dopo più di un mese, Guerini Rocco che se pur al 50% può essere utile per far rifiatare i compagni. Tutto ora è nelle mani della rosa del Videoton che nei 60' finali di una stagione lunga e intensa, iniziata a metà agosto, si giocherà il tutto per tutto. E di certo la squadra di Ombriano è pronta a dare il massimo come ha fatto finora. Per l'occasione la società organizza un pulman. Chi vuole partecipare contatti Massimiliano al 346.0939801 oppure max@videoton1990.it. Per altre notizie, informazioni e sponsorizzazioni per la prossima stagione visitate il sito www.videoton1990.it.

Erogasmet Crema La Pallacanestro Crema, con la partnership dell’Armani Jeans Milano, ha organizzato per le settimane dal 25 maggio al 6 giugno un evento unico per la città di Crema, riguardante il settore giovanile: Basket sul Serio. Come spiega il dirigente responsabile del settore giovanile, Fabio Bombelli, l’iniziativa, assolutamente gratuita, è aperta a tutti gli appassionati che avranno la voglia e l’energia di partecipare a sei allenamenti nel corso dei quali lo staff tecnico dell’Erogasmet Crema (Coach Colonnello e coach Tini in primis), con la partecipazione straordinaria di tutti i giocatori della prima squadra, svilupperà nella teoria e nella pratiche sei differenti situazioni di gioco. L’iniziativa, ha proseguito Bombelli, ha riscosso da subito grande successo, tanto che i posti disponibili sono in via di esaurimento. Chiusa ufficialmente la stagione agonistica 2008-2009, per l’Erogasmet Crema, dopo la salvezza raggiunta con ampio anticipo nel campionato di C Dilettanti, si dedica alla

valorizzazione del settore giovanile, i cui campionati sono ormai giunti al termine. Il dirigente responsabile Paolo Marchesi riferisce di una stagione decisamente positiva, nel corso della quale, pur non essendo mancati i momenti di difficoltà, la Società ha saputo ottenere buoni risultati. Lo staff della Pallacanetro Crema è ora impegnato in duplice direzione. Da un lato è ormai partita la campagna di rafforzamento della prima squadra. Da quanto ci riferisce Paolo Marchesi non sono previste rivoluzioni, ma qualche ritocco è senz’altro indispensabile per garantire alla squadra la giusta profondità e pericolosità. Anche sul fronte del coach non ci sono per ora particolari novità. Dato l’ottimo lavoro svolto, e dal momento che il contratto di Mauro Colonnello è in scadenza il prossimo 30 giugno, si sta lavorando per verificare che vi sia la volontà comune delle parti a proseguire nel rapporto che sino ad ora ha dato reciproche soddisfazioni.


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il PICCOLO

Cucina

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Gastronomia italiana

Gustave Courbet natura morta, frutti particolare, 1871

Le ricette gustose alla portata di tutti

Il menù della settimana

Ingredienti: • 300 gr. di prosciutto cotto alla brace • 1/2 cucchiaio di farina • 1 bicchiere di Porto • 50 gr. di burro

difficoltà facile - Tempo 5 minuti Per 4 persone preparazione • Sciogliere in una terrina 50 gr. di burro, unire 1/2 cucchiaio di farina ed amalgamare bene. • Aggiungere 1 bicchiere di Porto e portare a bollore per circa 2 min. • Adagiare quindi le fettine di prosciutto cotto alla brace e servire ben caldo.

Ingredienti: • 1 ananas fresco • 400 g fragole di bosco • 200 g di zucchero a velo • 200 g di panna • 100 g di mandorle pralinate • 3-4 banane • rum • 2 pesche • 20 pistacchi.

Secondo piatto: Merluzzo alla Genovese

Primo piatto: Lasagne Vegetariane

Antipasto: Prosciutto cotto al Porto

difficoltà facile - Tempo 50 minuti Per 4 persone

difficoltà Facile Tempo 45 minuti - Cottura 45 minuti Per 6 persone Ingredienti: • 2 carote • 2 gambi di Sedano • 2 cipolline fresche • 1 peperone • 1 melanzana • 2 zucchine • 400 g di fagioli rossi in scatola • 700 ml di passata di pomodoro

• 200 ml di vino bianco • 2 cucchiai di erba cipollina secca • 2 cucchiaini di alloro secco • 1 cucchiaino di maggiorana secca • 1 cucchiaino di estragon secco • 250 g di mozzarella

preparazione • La ricetta è laboriosa ma tutto sommato di facile esecuzione. Il piatto ha un gusto straordinario. • Pulire bene tutte le verdure, lavarle e tagliarle in pezzetti piccolissimi delle dimensioni di un pisello. Ricordarsi di scavare le zucchine e la melanzana e di togliere i semi e le costole interne bianche ai peperoni. • Mettere carote, sedano, cipolline, peperone, melanzana, e zucchine tutto tritato in una pentola insieme al vino, alle erbe aromatiche secche, al prezzemolo, alla passata di pomodoro e all'olio che deve essere extravergine. • Aggiungere qualche mestolo di acqua, regolare di sale e avviare la cottura su fuoco moderato e a pentola coperta per circa 30 minuti. Mescolare di tanto con un cucchiaio di legno.

• 2 cucchiai prezzemolo fresco tritato • alcune foglie di basilico fresco • 6 cucchiai di olio extravergine d'oliva • Lasagne verdi agli spinaci • Pane grattugiato • Sale

• Se le verdure assorbono molta acqua, aggiungerne ancora. A cottura ultimata il sugo deve risultare di consistenza morbida. Verso la fine della cottura versare i fagioli scolati e il basilico, lavato e sminuzzato. • Tagliare a cubetti la mozzarella. Ungere una teglia capace e spolverizzarla di pane grattugiato. Riscaldare il forno a 200°C. Versare il sugo con l'aiuto di un mestolo e porre un primo strato di lasagne. Sopra le lasagne distribuire del sugo in modo da ricoprirle tutte e della mozzarella. Proseguire con un altro strato di lasagne, sugo e mozzarella fino ad esaurire tutti gli ingredienti. Terminare con la mozzarella. • Infornare per 25-30 minuti o fino a quando non si forma una crosticina sulla superficie superiore. • Togliere dal forno e aspettare qualche minuto prima di servire.

Dolce: Ananas ripieno e rum

preparazione • Lavate l'ananas, asciugatelo. • Con un coltello affilato, tagliatene una fettina nella parte alta; sempre usando il coltello staccate la polpa dalla scorza badando di non fare buchi in quest'ultima, togliete la polpa e, dopo aver asportato il centro che è duro e immangiabile, tagliate la sola polpa a fettine sottili, mettetele in una terrina, spolverizzatele con qualche cucchiaiata di zucchero e irroratele con tre cucchiaiate di Rum, mescolate con garbo, ponete sul recipiente un coperchio e tenete in frigorifero. • Lavate le fragole, mondatele togliendo il picciuolo e mettetele in una terrina, insaporitele con zucchero e tre cucchiaiate di Rum, mescolate e tenete anch'esse in frigorifero. • Sbucciate ora le pesche e le banane,

tagliatele a fettine sottili e, tenendole separate, ripetete l'operazione fatta per gli altri due frutti. • Mettete poi in frigorifero anche la scorza dell'ananas. • Tritate le mandorle. Immergete per un minuto i pistacchi in acqua salata in ebollizione, poi pelateli e immergeteli in acquafredda. Montate a neve ben soda la panna . • Riempite la scorza con le quattro frutta preparate sistemandole a strati e aggiungendo, strato per strato, uno spolvero di mandorle tritate, quindi irrorate tutto con il succo delle frutta che è rimasto nelle ciotole. • Decorata con la panna montata formando sull'ananas un ciuffo, decorate con i pistacchi e sistemate l'ananas su un piatto fondo coperto da ghiaccio tritato.

Ingredienti: • 400g. di merluzzo già bagnato • farina • olio extravergine d’oliva • mezzo spicchio di aglio

preparazione • Tagliate a pezzi il merluzzo ben pulito, passare i pezzi nella farina e fateli rosolare in una teglia con l'olio d’oliva. • Quando saranno ben coloriti, versate nella teglia una tazza di acqua calda e lasciate che il merluzzo cuocia per circa una mezz'ora; poi unitevi l'aglio tritato con il prezzemolo, i pinoli, le noci tritate e le foglie di basilico. • Lasciate cuocere an-

• prezzemolo • una manciata di pinoli • 3 o 4 noci • qualche foglia di basilico fresco

cora un pò fino a che il merluzzo si sia bene assaporato e servite caldissimo.

La Bottiglia

LUGANA SUPERIORE DOC S. Onorata – Visconti

Il disciplinare di produzione impone che il Lugana “Superiore” debba avere almeno un anno di affinamento prima di essere posto al consumo. La cosiddetta “criomacerazione” che consiste nel far sostare per alcune ore il mosto con le proprie bucce a bassa temperatura, diventa una tecnica indispensabile per ottenere questo particolare Lugana. I tannini ricevuti infatti da tale breve contatto, oltre a conferire maggiore struttura ne consentono una più lunga conservazione. Vino dal bouquet persistente, colore giallo paglierino brillante. Sapore intenso dal retrogusto molto lungo. Alcool 13,5%.


Primavera

il PICCOLO

Tutta l'esperienza della Casa del Fiore fre una vasta gamma di servizi e di omaggi floreali che soddisfano le diverse esigenze dei clienti. Per i matrimoni Felice e Giannina creano con fantasia e personalizzazione: addobbi per la chiesa o per la cerimonia civile con adeguati sopraluoghi fatti in precedenza; segna-

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posto e ringraziamenti;
bouquet per la sposa, per bimbe e damigelle;
occhiello per sposo, testimoni e genitori e, se la coppia desidera, anche per tutti gli invitati; accoglienza a casa della sposa raffinata ed elegante; addobbi del luogo del ricevimento, in sintonia con quelli del bou-

Giannina Cremonesi e Felice Perolini Ogni tipo di scelta

Omaggi, cerimonie, bouquet e piccoli doni. All'insegna di buon gusto e convenienza La Casa del Fiore ha cambiato location ma prosegue l’attività che Giannina Cremonesi e Felice Perolini portano avanti da più di 40 anni. L’atelier dei fiori si è rimpicciolito: si trova sempre in Via Macallè, di fronte all’ospedale ma all’interno 3 anziché 1. Eppure continua ad offrire gli stessi servizi, garantendo qualità e cortesia. La nuova location somiglia proprio ad una piccola casetta, una chicca colorata,

situata tra la nuova concessionaria di moto Kawasaki e il bar Mostarda. Alberto, figlio di Giannina e Felice, oltre ad amministrare l’attività, dona un tocco giovane al lavoro esperto dei genitori, con lo stile di chi ama cogliere la novità, nello spirito di un continuo aggiornamento. Giannina e Felice affrontano invece il lavoro quotidiano con le competenze acquisite nel corso della lunga esperienza. La Casa del Fiore of-

I consigli più preziosi

quet della sposa, dell'auto e degli addobbi della chiesa. Per cerimonie e feste, di qualsiasi genere (cerimonie funebri, nascite, battesimi, comunioni, cresime, laurea, compleanni, onomastici, fidanzamenti, anniversari, 18 anni, nozze d’oro e d’argento, festa della donna, san Valentino, festa della mamma, del papà, dei nonni, di Ognisanti, natale e pasqua), Felice e Giannina cercano di capire gusti ed esigenze e di creare le composizioni più adatte. Inoltre, alla Casa del Fiore, in qualsiasi momento è possibile trovare diversi articoli regalo adatti ad ogni ricorrenza: centrotavola, candele, fiori artificiali e vasi di ogni tipo, dal disegn moderno al vaso più classico. I servizi floreali prevedono consegne a domicilio in qualsiasi luogo, anche fuori provin-

cia, spesso offerte speciali e spesso novità del mese o di stagione. Oggi, con l’avvicinarsi dell’estate, alla Casa del Fiore è possibile trovare diverse piante e fiori da esterno, ma anche prodotti insetticidi specifici per mosche e zanzare così come candele e citronelle da esterno. L’accoglienza e la cortesia distinguono da sempre la Casa del Fiore: Giannina offre preziosi consigli circa la cura dei fiori e la scelta da fare a seconda delle esigenze; Felice crea con cura e precisione mazzi, bouquet e composizioni, con la tecnica di sempre. Lo stile frizzante e giovane di Alberto dona un tocco di freschezza alle mani esperte dei genitori. Insomma vale davvero la pena fare un giro alla Casa del Fiore, di certo le aspettative non verranno deluse.



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