Il Piccolo del Cremasco

Page 10

10

Cremona

Venerdì 23 Settembre 2011

BUFERA IN COMUNE «E’ tutta una farsa, non ho preso soldi» Con l'arrivo ormai prossimo della primavera, torna il desiderio di viaggiare. A questo proposito il Cta di Cremona propone una serie interessante di proposte. • 25 settembre Giornata dedicata al Vittoriale degli italiani, con pranzo a Salò e rilassante passeggiata a Desenzano. • Dall'8 al 9 ottobre Weekend a Siena per ammirare la città e gli splendidi pavimenti del Duomo. • Dal 09 al 15 ottobre Tour della Sicilia tra arte storia e cultura. Si potranno ammirare: Palermo, Erice, Marsala, Selinunte, Valle dei Templi, Piazza Armerina o Caltagirone, Villa del Casale, Etna, Taormina, Siracusa e Catania. • Dal 15 al 16 ottobre Weekend dedicato alla diciassettesima edizione di Eurochocolate (Perugia) con stand, degustazioni gratuite, sculture, negozi, spettacoli, tutti all’insegna della dolcezza del cioccolato. • Dal 18 al 22 ottobre Tour-pellegrinaggio a san Giovanni Rotondo. Si potranno vedere inoltre: Lucera, Monte Sant’Angelo, Avellino e Grottaferrata. • 6 novembre Una giornata all’insegna dello shopping all’Outlet di Serravalle Scrivia dove sono presenti oltre 180 negozi delle migliori marche. • Dal 12 al 13 novembre Weekend dedicato alla visita di Venezia, città unica al mondo, e delle Isole lagunari: Torcello, Burano e Murano. • 10 dicembre Una giornata presso la Fiera dell’Artigianato di Milano; una grande vetrina per le imprese artigiane e un’occasione irrinunciabile per quanti condividono ed apprezzano la bellezza e l’originalità del prodotto artigianale italiano, europeo ed extraeuropeo. • 11 dicembre Visita guidata al “Cenacolo” di Leonardo da Vinci sito nel refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano. • Dal 3 febbraio al 2 marzo 2012 Soggiorni con turni quindicinali ad Alassio presso l’Hotel Spiaggia 4**** , e dal 03 febbraio al 17 febbraio 2012 a Diano Marina presso l’Hotel Torino 4****. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco, 9/A o contattando i numeri di telefono 0372.800423, 800429. Sito: www.ctacremona.it

Consigliera celebra finti matrimoni

A

ncora polemiche, e che polemiche, investono il Comune di Cremona. Ultima bufera, quella che sembrerebbe riguardare una consigliera comunale della maggioranza, Mirella Marussich, che avrebbe celebrato, per diverse volte, dei falsi matrimoni civili. Vere e proprie "sceneggiate", pare, fatte al ristorante in cui si svolgevano i festeggiamenti, per divertire gli invitati e per rivivere il rito del matrimonio, celebrato nella realtà qualche ora prima nei comuni di residenza degli sposi. La notizia, uscita nei giorni scorsi su un sito di informazione cremonese, Cremonaoggi, ha suscitato parecchio scalpore, anche se ancora non è dato sapere se si sia trattato di una goliardata tra amici o di una vera e propria "attività'". Prima ancora di valutare le possibili conseguenze, occorre innanzitutto appurare che non sia stata utilizzata la fascia del sindaco, solitamente è ben custodita nell'ufficio dello stesso. «Sinceramente non credo che vi sia stato un improprio utilizzo di quella fascia» dice Alessio Zanardi, presidente del consiglio comunale, che non appena ha ricevuto la notizia è accorso in Comune per fare chiarezza. «Stiamo cercando di acquisire informazioni dettagliate sulla vicenda, quindi prossimamente convocherò il consiglio di presidenza per capire quello

che è accaduto veramente. Nel frattempo mi sono documentato su quelli che potrebbero essere i possibili scenari: in base a come si sono svolti i fatti potrebbero esserci degli illeciti penali o amministrativi, ed è quello che dobbiamo verificare. Non è in mio potere agire contro la consigliera, ma nel caso in cui tali illeciti si fossero verificati, insieme al consiglio di presidenza deciderò il da farsi». Lo stesso sindaco Perri ha dichiarato di aver parlato con la consigliera, non appena ricevuto notizia della vicenda. «Sono in Francia per impegni istituzionali, ma non appena torno voglio verificare quanto accaduto. Nel frattempo ho contattato la consigliera, la quale mi ha assicurato che si è trattato di un gioco fatto tra amici. Escludo, in ogni caso, che sia stata utilizzata la mia fascia da sindaco, che può essere portata fuori da palazzo solo su mia autorizzazione, e per impegni istituzionali». Qualunque sia la verità, quanto accaduto non contribuisce a allentare una tensione gia' forte. Sulla vicenda è intervenuta anche l'opposizione. «Apprendiamo increduli che un consigliere, appartenente alla maggioranza del Comune di Cremona , avrebbe usato in forma indebita e privo di qualsiasi autorizzazione, la fascia tricolore del sindaco per mimare riti civili nell'ambito di feste nuziali organizzate in locali pubblici» dice Maura Ruggeri,

capogruppo del Pd in consiglio comunale, in un comunicato. «Fatti del genere, qualora risultassero veritieri, non possono che lasciare sgomenti per la loro gravità. Se infatti dovesse risultare vero che un Consigliere usa indebitamente la fascia del Sindaco, irridendo il rito del matrimonio civile, l'istituzione Comune rappresentata dal Sindaco e lo stesso tricolore, significherebbe che si è oltrepassato davvero ogni limite e verrebbe sinceramente da chiedersi come sia possibile che il governo della città sia rappresentato da una siffatta classe politica. E' urgente pertanto un intervento del sindaco che faccia immediatamente luce sui fatti per dissipare ogni dubbio, tuttavia nel disgraziato caso di una con-

Anche due cremonesi coinvolti nell’inchiesta coordinata dalla Procura di Brescia

Evasi centinaia di milioni di euro Di Sara Pizzorni

"Money for nothing" è il nome dell'operazione della Procura di Brescia coordinata dal procuratore aggiunto Fabio Salamone e dal sostituto Antonio Chiappani, chiusa dopo tre anni di indagini della guardia di finanza di Salò. Centinaia di milioni di euro di evasione, due associazioni a delinquere finalizzate alla commissione di reati tributari e 89 persone denunciate, di cui due cremonesi, è il bilancio dell'operazione. Le accuse, a vario titolo, sono quelle di associazione per delinquere, emissione di fatture per operazioni inesistenti per un valore di circa 214 milioni di euro di imponibile e circa 16 milioni di euro di Iva, dichiarazione fraudolenta, occultamento e distruzione di scritture contabili. Nel mirino degli inquirenti un vorticoso giro di denaro che, dopo una serie di passaggi, tornava nelle mani delle imprese da cui inizialmente era uscito

e che, sostanzialmente, non pagavano nulla o quasi, fruendo però dei benefici fiscali che derivavano dalle apparenti spese sostenute. Molte le province italiane coinvolte: oltre a Cremona, anche Bergamo, Verona, Milano, Novara, Vicenza, Udine, Treviso, Piacenza, Forlì Cesena, Mantova, Genova, Pisa, Trento, Parma, Modena, Massa Carrara, Roma e Caserta. Due le associazioni a delinquere che ricevevano pagamenti da varie imprese che operavano nel settore dei metalli, a fronte di apparenti acquisti effettuati, e successivamente ribaltavano il costo e l'Iva su altre aziende coinvolte nella frode, cioè vere e proprie cartiere intestate a prestanome nullatenenti che esistevano solo per emettere fatture fittizie. Secondo quanto emerso dalle indagini, i prestanome, dietro precise

disposizioni degli associati, dopo aver emesso le fatture ed incassato il denaro ad esse relativo, si recavano presso un ufficio postale per prelevare in contanti quanto bonificato in precedenza alle loro “imprese”. E successivamente il contante veniva quindi restituito agli associati che, a loro volta, lo riconsegnavano alle imprese dalle quali era partito il ciclo dei pagamenti “virtuali”. Durante le indagini è stato appurato che per il trasporto, gli automezzi o intraprendevano i viaggi vuoti o, in altri casi, anziché fornire materiale, provvedevano invece a caricare presso il soggetto che avrebbe dovuto essere il destinatario della merce e per questi consegnava a soggetti terzi. Tra i numerosi indagati anche “professionisti” della frode già coinvolti in passato in attività criminali dello stesso stampo. Sarebbe stata proprio la loro esperien-

Associazione per delinquere e fatture false

Tentò di uccidere la fidanzata, marocchino a processo La sera del 29 novembre 2010 un’ambulanza del 118 si era portata a sirene spiegate in un’abitazione di Castelleone per soccorrere una 28enne marocchina rimasta ferita dopo essere precipitata dal balcone. Nel gennaio di quest’anno, con l’accusa di tentato omicidio, i carabinieri avevano rintracciato a Milano e arrestato l’allora fidanzato della ragazza, M.E.A., connazionale di 36 anni con alle spalle due condanne per spaccio di droga. Ora l’uomo, che di professione fa il dentista, è a processo davanti al collegio presieduto dal giudice Pierpaolo Beluzzi con a latere i colleghi Francesco Sora e Andrea Milesi. Nel procedimento la vittima si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Gianluca Pasquali. Teatro dell’episodio, il secondo piano di una palazzina di via Kennedy. Come riferito in aula dalla giovane, ad innescare la follia dell’uomo, con il quale

Mirella Marussich

aveva una relazione da sei mesi, era stato un sms ricevuto dalla compagna ed attribuito ad un rivale in amore. Mentre era in corso una discussione, lui si era diretto in cucina, secondo la vittima alla ricerca di un coltello, mentre lei si era rifugiata scappando sul balcone. Terrorizzata, aveva scavalcato la ringhiera, restando sospesa nel vuoto. Dopo dieci, lunghissimi minuti, aveva invocato aiuto. Il 36enne l’aveva raggiunta, ma anziché soccorrerla le aveva staccato le mani dalla balaustra, facendola cadere nel vuoto. La ragazza, soccorsa dalla cognata, residente nella palazzina, era stata ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Crema e poi trasferita qualche ora dopo al San Matteo di Pavia. In aula la giovane ha ripercorso le tappe della vicenda ed ha confermato il tentativo di omicidio da parte dell’ex convivente, che già aveva denunciato per percosse il 2

agosto dell’anno scorso. «Mi ha detto che dovevo morire e invece di aiutarmi mi ha staccato le mani». Durante la testimonianza della cognata, però, è emersa una contraddizione su quanto la vittima avrebbe dichiarato subito dopo la caduta. Ai carabinieri, infatti, la cognata aveva dichiarato che la 28enne le aveva detto di essersi lasciata cadere volontariamente. Un’ammissione che è stata negata in aula dalla testimone, ma che risulta nel verbale dei carabinieri. Solo qualche giorno dopo i fatti la marocchina avrebbe confessato alla cognata di essere stata vittima di un tentativo di omicidio da parte dell’imputato, che si è difeso. «Non l’ho picchiata, né minacciata», ha detto. «Quella sera ero in bagno quando ho sentito urlare. Mi sono affacciato al balcone e ho visto che era caduta. Ancora oggi non riesco a capire il motivo che l’ha spinta a buttarsi».

za nel settore a consentire una ramificazione degli interessi nelle diverse province italiane. Tra i denunciati figurano anche due persone del Cremonese. Si tratta di G.C., 64enne originario della provincia di Bari e residente a Cremona, rappresentante legale di due società ubicate a Milano e a Costa Volpino, in provincia di Bergamo, accusato di associazione a delinquere ed emissione di fatture false; e M.B.M., 60 anni, nato e residente a Pizzighettone, rappresentante legale di una “Srl” con sede a Piacenza, denunciato per frode fiscale. Alle responsabilità penali emerse nel corso dell’indagine stanno seguendo ora anche contestazioni fiscali per recuperare i costi illecitamente sottratti a tassazione e l’Iva indebitamente detratta, e per rilevare l’omessa o infedele presentazione delle dichiarazioni fiscali. In questo senso sono state già inviate opportune segnalazioni fiscali ai reparti competenti.

ferma, è al sindaco che ci rivolgeremo per chiedere quali misure intende assumere per tutelare il proprio onore, quello delle istituzioni, che vengono offese da un esponente della sua maggioranza e quello dell'intero Consiglio Comunale» Sempre il sito cremonaoggi.it ha contattato la consigliera Mirella Marussich che ha dichiarato: “Sono rimasta molto stupita dall’articolo. E’ tutto finto. E’ una farsa che facciamo per far in modo che la coppia, che arriva al ristorante già sposata, possa celebrare la propria unione in modo meno asettico di quanto si faccia durante la cerimonia in Comune. La fascia, poi, è finta come tutto il resto: assomiglia al tricolore, ma non è il tricolore. Niente nelle celebrazioni ha valore e io ho mai detto “In nome del sindaco”. Seguo uno scritto di base che mi sono preparata e leggo gli articoli del codice civile che non sono uguali uguali. Il ristorante offre questa finta cerimonia alle coppie senza aumentare il prezzo del ricevimento e io non ho mai preso niente per queste celebrazioni. Mi ha chiesto di farle il consigliere Marcello Ventura che già lo faceva prima di me, ma adesso non riesce più. Cosa vuole che dica? Ci sono veramente rimasta male: d’ora in poi non celebrerò più matrimoni, né veri, né finti» Intanto Il Prefetto, sta valutando il caso per verificare se sono state commessi illeciti.

Condanna confermata per l’edicolante di via Ghinaglia «Una personalità caratterizzata da spregiudicato e pericoloso fanatismo e da una quasi assoluta mancanza di senso di responsabilità». Così nell’ottobre dell’anno scorso scriveva il giudice Massimo Vacchiano nelle tredici pagine di motivazioni della sentenza che il 17 giugno del 2010 aveva visto la condanna di Fabio Montagna, 54 anni, l'edicolante di via Ghinaglia che il 15 febbraio del 2008 uccise il pensionato Napoleone Borroni, 70 anni, puntandogli in fronte la sua Magnum 357 e facendo fuoco. Montagna, processato con il rito abbreviato, che dà diritto allo sconto di un terzo della pena, era stato condannato a sei anni e tre mesi di reclusione. Martedì scorso la pena è stata confermata dai giudici della Corte d’appello di Brescia che hanno ritenuto l’edicolante cremonese colpevole del reato di omicidio colposo. «Montagna sa che dovrà scontare ciò che ha fatto», è stato il commento del suo legale, l’avvocato Luca Curatti. «Ed è pronto a farlo, una volta esauriti tutti i gradi di giudizio».

Al via il corso per i proprietari di cani Martedì 20 settembre si è svolta la prima lezione del corso di formazione di proprietari di cani denominata “Patentino”. Erano presenti l'assessore Francesco Bordi, che ha tenuto un discorso introduttivo, il presidente dell'Ordine dei Veterinari Emilio Olzi, che ha presentato le finalità del corso, e Cinzia Vuoto, dell'ufficio ecologia, che ha partecipato attivamente alla messa in opera del progetto. I partecipanti hanno seguito le prime due lezioni sull'evoluzione dell'amicizia uomo-cane e sul comportamento dei cani alla fine delle quali c'è stato un lungo susseguirsi di domande che ha dimostrato il forte interesse per gli argomenti

trattati.Il corso proseguirà per i prossimi quattro martedì sera e si concluderà nella serata di martedì 18 ottobre con l'esame finale e il successivo rilascio del Patentino. Dalle parole dell'assessore Bordi si è chiaramente inteso che questo primo progetto del comune di Cremona avrà sicuramente un seguito perché l'integrazione del cane nella società moderna non può essere scissa da una formazione culturale dei proprietari mirata a perfezionare la relazione con il proprio cane nel rispetto della sua natura, e dalla conoscenza di tutti i doveri di natura morale e legale di cui ci si investe con l'adozione di un cane.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.