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venerDI’ 22 gennaio 2010 • Supplemento settimanale al n° 3 de "Il Piccolo Giornale"
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In anteprima sul nostro giornale
crema: Ecco la nuova tangenziale
Il progetto è già pronto, spiegato nel dettaglio da Enzo Bettinelli, coordinatore cittadino del Pdl. Che dice: «Si può fare». Sostituisce il vecchio tracciato della Gronda Nord e costerà due milioni e mezzo di euro. Più un ponte di oltre 4 milioni di euro. Tutte le novità l’editoriale
Grande evento: e al Ridotto c'è la Milonga Crema, a pag. 19
Asvicom in Popolare? Pd e comunicazione
Crema, a pag. 23
Consigliere comunale
Velodromo, colpo di scena
Agostino Dossena, lo sfogo: «Perché mi sono dimesso»
Tar boccia il ricorso di privati e Coni: vendita a rischio?
Crema, a pag. 20
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anno fatto l'en plein. In italiano: si sono presi ogni posto disponibile. Il Consiglio del Parco del Serio è tutto targato centrodestra. Di rappresentanti del centrosinistra neppure l'ombra. E' grave? Certo. Al di là dell'oggetto in questione. Perché sia andata come è andata ci sono due scuole di pensiero. Il centrodestra sostiene che gli avversari politici non hanno alzato nemmeno il telefono per trovare un accordo sulla divisione dei posti. E che i due Poli possano sentirsi su questi argomenti, nessuno si straccia le vesti. In politica è giusto che si possa arrivare a un adeguato compromesso sul numero dei rappresentanti di maggioranza e minoranza. Il centrosinistra sostiene l'opposto: incontri e telefonate ci sono state a tutti i livelli - comunale, provinciale e sovraprovinciale, cioè anche con il Pdl bergamasco perché c'entrano anche loro con il Parco del Serio - per arrivare a una equa distribuzione della rappresentanza. Poi, improvvisamente, il centrodestra ha deciso di prendersi tutto. Chi racconta la verità? Non è questo il problema. In democrazia, i cittadini si sentono meglio garantiti se, in qualsiasi organismo, ci sono anche i rappresenanti della minoranza, dell'opposizione, come li si voglia chiamare, di chi insomma può esercitare un controllo, una critica, un'opinione diversa su quanto decide o ha in animo di decidere la maggioranza. In modo tale che il cittadino in ogni momento possa sapere quali sono le valutazioni in campo e giudicare. Così fanno negli Usa di cui molti cremaschi hanno una fortissima stima. Lo spieghiamo con un esempio: anni fa c'era un pilota in Formula 1 che si chiamava Eddie Cheever. Era in predicato per guidare la Ferrari (poi si presentò all'appuntamento con il Drake a Maranello portandosi dietro un avvocato e l'Ingegnere lo mise alla porta). Non era un pilota qualsiasi. Aveva guidato le monoposto di Osella, Tyrell, Ligier, Renault, Alfa Romeo, Lola e Arrows e oggi è team manager e pilota del Team Cheever nella Indy Racing League. Dunque, Cheever era cittadino americano perché nato a Phoenix in Arizona. Repubblicano fino al midollo, era un fan viscerale di Reagan. Ma aveva votato Democratico nell'elezione del Governatore dell'Arizona. Alla domanda «Come mai?» - richiesta lecita dal momento che in Italia, soprattutto a quei tempi, il voto era soprattutto ideologico -, lui rispondeva: «Non vorrei che i Repubblicani si sentano troppo potenti e, quindi, avendo le mani libere da Washington all'Arizona possano commettere errori di superbia provocando dei danni. E' meglio, quindi, che voti un Democratico nel mio Stato che li possa tenere sotto tiro». E bravo Cheever. Se, infatti, nessuno controlla...
Marinoni: «Non siamo nomadi, ma cremaschi paghiamo tutto: acqua, luce, sosta e rifiuti»
Crema, capitale del tango
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Quella pagina nera del Parco del Serio
Cori razzisti: attaccati durante la notte
Crema, a pag. 21
Ascom e Asvicom di Crema, le due associazioni dei commercianti, sono ormai divise su tutto: dal «Pane in piazza» ai mercatini nel salotto della città. C'è da stupirsi? No. Noi cremaschi siamo fatti così: dopo un po' che stiamo insieme in un'associazione, ci si divide. Per questo abbiamo due squadre di calcio, due circoli del bridge, due associazioni di tango e due scuole di tennis. E ci fermiamo qui. Il fatto è che Asvicom chiede un posto nel Cda della Popolare di Crema dove oggi siede un rappresenante di Ascom, Luciano Bergami. Il motivo? E' Asvicom che ora ha in mano Fidicom, il Confidi dei commercianti, la cassaforte dei negozianti di Crema. E, quindi, trattandosi di soldi, sono i Confidi che dialogano con gli istituti di credito. Come andrà a finire? Lo sapremo presto. • Comunicare bene è importante. Il Pd di Crema ha affisso un manifesto nel quale, criticando il centrodestra su come ha gestito la questione riguardante il superamento della ferrovia sottopasso e la vicenda della riorganizzazione di Ersaf, lo ha accusato di avere fatto un «mester cremasc». Questo epiteto, insultante nei nostri confronti, è rivolto ai cremaschi da cremonesi, bresciani, bergamaschi e lodigiani. La verità è che i cremaschi sanno fare bene il loro mestiere. E ne sono orgogliosi. In provincia di Cremona siamo la punta economica di diamante. Altri sono il ventre molle. Se il Pd di Crema, però, ritiene che i lavori malfatti siano dei «mester cremasc», significa che non ha molta stima di chi abita e lavora in questo territorio. Forse è colpa solo di chi ha poca dimestichezza su come si comunica.
MURSIA, LA LIBRERIA VIAGGIANTE IN PIAZZA DUOMO - Il programma di tutti gli eventi e il meglio degli incontri con autori e giornalisti • A pag. 22