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VENERDI’ 15 GENNAIO 2010 • Supplemento settimanale al n° 2 de "Il Piccolo Giornale"
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MASSIMILIANO SALINI GRIDA ALLA VITTORIA: «STOP DALLA REGIONE»
SCATTA L’ALLARME: TORNA L’INCUBO CAVA
Agostino Alloni non è d’accordo: «Il dato è uno solo, il Pirellone ha detto che la cava di Caravaggio si può fare». Un “buco” profondo dai 25 ai 35 metri dal quale verrebbero estratti dai 2 ai 3 milioni di metri cubi di sabbia e ghiaia. E’ battaglia senza esclusione di colpi L’EDITORIALE
L
Via Craxi: ombre e luci
ACCAMPAMENTO ABUSIVO: LA LEGA SI STAVA GIOCANDO LA FACCIA
Maggioranza in fibrillazione
Ersaf: sindaco minaccia le dimissioni ▲
Crema, a pag. 17
Nomadi, dopo la denuncia del nostro giornale...
Crema, a pag. 21
Viabilità, la denuncia
Mercato immobiliare
Daniele Tarenzi: «Ex Olivetti a rischio di isolamento»
Bertesago: «Onestà e trasparenza per rilanciare l'edilizia»
Crema, a pag. 19
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etizia Moratti, sindaco di Milano, sembra intenzionata a dedicare una via o un giardino della città a Bettino Craxi in occasione del decennale della sua morte ed in concomitanza con la commemorazione del leader socialista che il Presidente della Repubblica Napolitano terrà in Senato il 19 gennaio. Viene da chiedersi come mai la generosa e virtuosa Milano non abbia mai dedicato strade o giardini a Borsellino, Falcone, Chinnici, Mattarella, Livatino, Grassi o a tanti altri uomini vittime della criminalità organizzata, testimoni dello Stato e della sua presenza, lontani dai riflettori della politica e rispettosi delle leggi di questo benedetto paese. Craxi è stato un leader carismatico, con grandi intuizioni e grandi iniziative, quali quelle sulla scala mobile, sulla modernizzazione del paese, sulla politica delle infrastrutture, sull’importanza dell’economia dei servizi, sulla politica internazionale, che aveva trovato nella volontà politica di incrinare l’asse cattolico comunista lo spazio necessario per fare crescere il Partito Socialista, rendendolo indispensabile perno delle coalizioni di centro sinistra. Ed è proprio facendo leva su tale condizione di indispensabilità che si posero le condizioni perché il “Garofano” divenisse simbolo di una politica utilizzata come sistematico metodo di raccolta illegale di risorse economiche per i partiti, se non addirittura sistema di arricchimento personale, ed allo stesso tempo il motivo per cui Craxi divenne l’agnello sacrificale per l’espiazione dei peccati di molti. Molti altri esponenti politici sono usciti indenni dalla stagione di tangentopoli, leader capaci di tacere, di uscire dalla luce dei riflettori, di subire processi e condanne senza fiatare, consapevoli che il mancato rispetto della legge di molti non cancellava la responsabilità dei singoli. Il Craxi che denuncia alla Camera dei deputati il sistema illegale di finanziamento dei partiti è una pagina di trasparenza ma è una pagina quanto meno inutile e tardiva. Inutile per lui e tardiva per il paese. Dunque un personaggio controverso, discusso, con un carattere spesso connotato da prepotenza ed arroganza, che ancora oggi divide il paese, un leader la cui morte in esilio viene da molti considerata una morte in contumacia. L’intitolazione di una via ad un personaggio pubblico rappresenta una sorta di beatificazione civile che sembra, nel caso del leader socialista, quanto mai inopportuna soprattutto se si pensa che ad oggi nessuna via è stata intitolata a Giorgio Ambrosoli, liquidatore del Banco Ambrosiano, eroe borghese, uomo profondamente libero, martire dello Stato, di quello Stato che mai come oggi avrebbe bisogno di rispetto della legge, dedizione dei propri uomini, integrità e testimonianza.. Enrico Tupone tuponee@alice.it
Un caso politico: sgombero da lunedì
Crema, a pag. 20
Da una erano diventate due roulotte, poi dieci... poi un accampamento. Davanti al maggior insediamento produttivo della città. Uno spettacolo non decoroso. Imprenditori imbarazzati di fronte a clienti e fornitori che chiedevano il motivo di un assembramento del genere. Il nostro giornale aveva protestato. Giovedì pomeriggio (vedi articolo a pagina 21), l'assessore alla Sicurezza, Cesare Giovinetti, ha controllato la situazione e non ha potuto non convenire con quanto avevamo descritto. Lo sgombero inizierà da lunedì. Il fatto è che non si tratta di roulotte malandate con famiglie al limite della fame, ma in molti casi di caravan da 150 a 250mila euro. E ci siamo chiesti: ma pagano l'acqua e la luce? E il plateatico? Se a Crema metti una sedia fuori l'uscio di casa, arrivano i vigili. Loro invece...
ELEZIONI REGIONALI -Tutti i possibili candidati al Pirellone. Nostro viaggio all’interno delle segreterie dei partiti. Chi ha le maggiori possibilità di farcela - A pag. 18