CREMASCO Il
PICCOLO giornale del
Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: cremasco@cuticomunicazione.it • Pubblicità: Immagina srl Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Presso Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona
VENERDI’ 15 APRILE 2011 • Supplemento settimanale al n° 15 de “Il Piccolo Giornale”
€ 0,02 Copia Omaggio
CDA SOSTITUITO DA UN AMMINISTRATORE UNICO
VERTICI SCS DA AZZERARE: LEGA SCATENATA
Meno poltrone, meno costi. Fronte aperto sulle partecipate. Ma su «Scs servizi locali», critiche pesanti anche dal Pd: bocciato il presidente Ercole Barbati. Il Pdl si prepara alle barricate: «Non si può giudicarli solo per il “calciotto”»
Presentazione in grande stile in palazzo comunale a Crema, mercoledì 13 aprile, del progetto ormai concluso nella sua concreta realizzazione di “housing sociale”: primo progetto di edilizia privata sociale in Italia con CasaCrema realizzato dal fondo immobiliare etico «Abitare Sociale 1» su iniziativa della Fondazione Cariplo, gestito da «Polaris Investiment Italia» e promosso da Fondazione Housing Sociale in accordo col comune di Crema. Alla presentazione dell’iniziativa-leader in campo nazionale era presente il sindaco di Crema, Bruno Bruttomesso, il vice sindaco con, Massimo Piazzi, l'assessessore ai Servizi Sociali, Luciano Capetti, il consigliere comunale Gianni Risari già promotore dell’iniziativa di housing sociale nelle vesti di vicesindaco nella passata amministrazione comunale, e Sergio Urbani, direttore di Housing sociale. Si tratta della realizzazione nel quartiere dei Sabbioni di Crema, di diversi edifici per un totale di 90 alloggi in affitto a canone calmierato, di cui 49 con previsione di futuro acquisto tra il quinto e l’ottavo anno, una piazza pubblica, una scuola per l’infanzia per accogliere 140 bambini circa e diversi esercizi commerciali. Tutto per favorire la realizzazione di un nuovo quartiere integrato a forte caratteristica sociale. E’ previ-
L’acquisto costa 1.890 euro al metro quadro
Da sinistra: Sergio Urbani, Massimo Piazzi, Bruno Bruttomesso, Gianni Risari, Luciano Capetti
sta, infatti, la costituzione per il nuovo quartiere di un modello innovativo di gestione degli immobili in supercondominio: non con un semplice e tradizionale amministratore, ma attraverso un responsabile della «organizzazione della vita comunitaria», ruolo che sarà svolto dal Consorzio Cooperativo Acli di Cremona. Gli alloggi, di diversa metratura, arredati e non arredati, in affitto o in acquisto a canone calmierato, tutti con posto auto, saranno consegnati a settembre 2011. La formula prevista è quella dell’affitto che varia dai 350 euro al mese per i trilocali a 500 euro per i quadrilocali, oppure sono in affitto con patto di futuro acquisto. Per questa seconda ipotesi, i canoni mensili vanno dai 360 ai 450 euro per i quadrilocali. Questi alloggi potranno essere acquistati a 1.890 euro al metro quadro. Gli interessati a questa proposta di nuova abitazione dovranno possedere alcuni requisiti consultabili sul sito www.casacremapiu.it . Le domande con richiesta di assegnazione dell’alloggio che saranno pervenute verranno valutate in ordine di arrivo. La presentazione delle domande va dal 14 aprile al 28 maggio 2011. Per informazioni rivolgersi a Casacrema numero verde 800 16 86 19, via Carlo Urbino 7 / b Crema, Consorzio Cooperative Acli.
L’Italia che non cresce
L
di Enrico Tupone tuponee@alice.it
a prevista crescita di poco più dell’1 % del PIL da la sensazione immediata di come l’economia italiana sia ferma al palo. Il governo sembra aver dimenticato le imprese di questo paese e non è stato capace, nonostante una maggioranza bulgara, di varare un piano di sviluppo degno di tale nome. Gli imprenditori, per voce del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ricordano come in Italia siano stati tagliati pesantemente fondi a ricerca e scuola, settori fondamentali per lo stimolo di una ripresa che serva a riassorbire la disoccupazione ed a spingere il paese sulla strada dell’innovazione e del cambiamento. Riforme mai realizzate pesano sull’economia italiana, prima fra tutte quella che dovrebbe con urgenza mettere un freno a una pressione fiscale su lavoratori ed imprese considerata la più alta d’Europa. Il Fondo Monetario Internazionale inoltre indica nelle rigidità strutturali del paese i motivi della scarsa crescita dell’economia. L’Italia, oltre a non attrarre più investimenti dall’estero a causa degli innumerevoli problemi sul fronte della burocrazia, della fiscalità, delle regole del lavoro, della giustizia civile, è divenuta terra di conquista di imprenditori stranieri che non arrivano per impiantare nuove industrie ma comprano i maggiori marchi italiani per assorbirli ed inserirli nella loro rete commerciale, vedi Galbani, Edison, Bulgari e il recente tentativo su Parmalat. La Marcegaglia dichiara, a ragione, che lo Stato deve fare «poche cose e bene, investire in occupazione, scuola, e ridurre le tasse» evitando di intervenire in economia e favorendo tutte le condizioni che aiutino le imprese a crescere ed il Paese a uscire dal cono d’ombra in cui è precipitato.
,
Sabbioni, 90 alloggi sono pronti a settembre L’affitto mensile: da 350 euro per tre locali
L'INDISCRETO