Il Piccolo del Cremasco

Page 1

CREMASCO Il

PICCOLO giornale del

Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: cremasco@cuticomunicazione.it Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona

VENERDI’ 4 DICEMBRE 2009 • Supplemento settimanale al n° 47 de "Il Piccolo Giornale"

€ 0,02 Copia Omaggio

LA PAURA DEI CREMASCHI: UN ALTRO PONTE DI MONTODINE?

SENZA STIPENDIO, LA PAULLESE E’ A RISCHIO

Intervista agli operai che hanno lavorato nel cantiere della statale: «Siamo al limite della sopravvivenza. I nostri frigoriferi sono vuoti e i nostri figli sono senza cibo». Le retribuzioni non versate ammontano a 100mila euro. Salini: «Vanno pagati». Alloni: «Provincia garante presso le banche». L’EDITORIALE

Politici, meno auto blu e meno giorni di vacanza

L

denti come veri e propri collaboratori, autori e attori del successo dell’impresa, dove esiste l’orgoglio di appartenenza e la stima reciproca, dove ci si sente gratificati e valorizzati: e questo è uno dei maggiori fattori di successo. Certo, queste non sono teorie economiche, non sono parole di un guru dell’economia della finanza o della politica. Ma costoro – i guru - sanno davvero costruire un’impresa, sanno gestirla e portarla al successo? Non credo. Sono convinto che al di là delle loro parolone e delle loro teorie, il nostro Paese funziona , produce, vende ed esporta per merito di imprenditori che credono nella propria impresa, nei loro collaboratori e soprattutto nei prodotti che vendono, non rinunciando alla loro mentalità contadina, al buonsenso e alla prudenza. Imprenditori che hanno tirato la cinghia, che con la crisi hanno lavorato di più e meglio e che fino ad ora nonostante la burocrazia, la politica e la finanza hanno, a prezzo di sacrifici, tenuto duro e sconfitto la crisi. Ma quali sacrifici hanno fatto i politici di professione? A quante auto blu hanno rinunciato? A quali privilegi? Per favore smettano di fare teorie e proclami e prendano, al posto delle prossime vacanze estive, un mese di lavoro. Non sia mai che si ravvedano e, calandosi nella realtà, non imparino a considerare il lavoro per quello che è davvero: un diritto, ma anche un dovere. Renato Ancorotti

CUOCHI SENZA FRONTIERE: CHI HA PAGATO E QUANTO Saremo un territorio di anziani Ecco come possiamo aiutarli

Crema, alle pagine 16 e 20

Si sta preparando la protesta di tutti i comitati

Pendolari: 3mila persone nei guai Treni: saltano orari e coincidenze ▲

a ripresa economica non può essere disgiunta da una ripresa sociale e culturale. Fare impresa è fare cultura. Parlo di imprenditoria pura, lontana dalla finanza, piccole imprese vincenti che ignorano le grandi teorie economico-finanziarie, ma perseguono con ostinazione gli obiettivi che si sono prefissi, non ascoltano chi consiglia loro di dislocare le produzioni in Cina o in Vietnam o in altri paesi dove la manodopera viene pagata con una ciotola di riso,. Sono Italiani, fieri di esserlo e sono gli autori del vero successo del MADE IN ITALY. Sanno che è solo innovando e facendo qualità che riusciranno a battere la crisi; hanno il piacere personale di fare le cose bene, di veder nascere dalle proprie aziende prodotti sicuri, quasi perfetti e di ottima qualità. Sono piccole aziende, conosciute solo localmente che non appaiono sui quotidiani nazionali, ma sono quelle che non hanno ricorso alla cassa-integrazione e alla mobilità, sono realmente le creatici di ricchezza e valore del nostro Paese. Ma che cosa ha fatto la politica per loro? Poco o niente. Sinceramente non si è visto per loro un programma efficace, la volontà di metterle in condizioni di lavorare meglio con programmi di qualificazione, di portarle settore per settore, ad unirsi per contare di più e per creare quelle sinergie necessarie per affrontare meglio il mercato. Sono aziende dove gli imprenditori considerano i propri dipen-

La manifestazione, un successo

Crema, a pagina 20

Interessante è stata l'analisi del Pd, suffragata dai fatti, sull'invecchiamento della popolazione e su come attivarsi per aiutare chi non è o non sarà auto-sufficiente (vedere articolo a pagina 23). In Lombardia già oggi, e soprattutto a Cremona, abbiamo un tasso di popolazione anziana fra i più alti, e nella regione ci sarà addirittura un raddoppio di persone che, entro il 2025, cioè dopodomani, non sapranno più arrangiarsi da sole. Come aiutarle? Si va a tentativi. C'è chi si appoggia sulle Case di riposo i cui posti, però, andranno a esaurirsi. Gli ospedali trattano gli anziani come ammalati e non come soggetti che hanno bisogno di assistenza. Il Kennedy? Li vede come anziani e non come malati. I comuni? Si arrangiano come possono offrendo pasti caldi o qualche ora di pulizia della casa. C'è chi, infine, si affida alle badanti. Come si vede, il problema è complesso. Ognuno cerca di fare la propria parte, ma va in ordine sparso. Che fare, allora? Sarebbe necessario un maggior coordinamento fra aministrazioni comunali, Asl, Case di riposo, istituti di assistenza per capire davvero di che cosa ha bisogno un anziano al giorno d'oggi e dei moltissimi che diventeranno non autosufficienti entro il 2025. Chi ha questa capacità di conoscerne le necessità? Sicuramente un geriatra. Servirebbero, quindi, uno o più geriatri al servizio del territorio che decidano come venire incontro alle esigenze reali di un anziano, ognuno dei quali ha problematiche diverse. Aiutando in questo modo i familiari che, molto spesso, non sanno quali decisioni sono le migliori per i propri familiari che hanno bisogno di cure e di assistenza. Un tema che deve già essere posto oggi. Per non trovarsi in una delle tante emergenze all'italiana.

FESTEGGIAMENTI. La Milonga di Santa Crus celebra i suoi primi 10 anni di fondazione. Ha insegnato il tango argentino a 700 cremaschi - A pag. 23


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Il Piccolo del Cremasco by promedia promedia - Issuu