Il PIccolo del Cremasco

Page 1

CREMASCO Il

PICCOLO giornale del

Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: cremasco@cuticomunicazione.it Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona

VENERDI’ 9 OTTOBRE 2009 • Supplemento settimanale al n° 39 de "Il Piccolo Giornale"

€ 0,02 Copia Omaggio

IL CASO FOLCIONI RIAPRE IL TEMA: ALTRI STIPENDI DA PAGARE?

COMUNALI, QUANTI SONO E QUANTO COSTANO

C'è chi vorrebbe che Bruttomesso assumesse gli insegnanti dell'istituto civico. E raccoglie le firme. Ma perché uno spazzino di Scs deve essere meno garantito di un batterista? Nostre interviste a Umberto Cabini, agli assessori Zanibelli e Giovinetti, e al direttore Alessandro Lupo Pasini

N

Liberali, Democratici e Riformisti

con i problemi della gente, che si contorce in aspre battaglie interne, in procinto inoltre di essere abbandonato dall’area cattolica e occupato nella sua struttura dall’area ex DS. L’area Repubblicana sicuramente guarda in Europa e verso l’ELDR, il raggruppamento dei Liberali, Democratici e Riformatori che raggruppa 49 partiti nazionali, accomunati sicuramente da una visione laica della politica ed altrettanto fortemente legati da una visione comune sul liberalismo e sul riformismo. Una visione Europea sicuramente consentirebbe di lasciare i porti insidiosi della politica nazionale e di ritrovare slancio, ideali, progetti, uomini, che le “escort” od i dibattiti su chi deve essere segretario del PD ci hanno fatto trascurare, se non dimenticare. Dunque un richiamo a repubblicani, radicali e liberali, non per costituire l’ennesimo, e di breve vita, partito politico ma per riprendere il cammino che li aveva visti protagonisti di una fase della vita italiana in cui le riforme avevano trovato concretezza, riscoprendo la necessità di farsi carico di interpretare una concezione moderna di laicità e liberalismo, verso una società profondamente e sicuramente democratica, verso un’Italia riformata e moderna, verso un paese veramente libero e profondamente giusto. Enrico Tupone tuponee@alice.it

WIN FOR LIFE, TABACCAI PRESI D’ASSALTO 200 PUNTATE AL GIORNO PER RICEVITORIA

Canale da Cremona a Milano. E a Cremona come ci si arriva?

Crema, a pagina 20

Dopo la nomina nel Cda di Linea Group Holding

Giovinetti si dimette da assessore «Ma il Bilancio resta alla Lega» ▲

el percorso accidentato della politica italiana, i partiti liberali, repubblicani e riformatori, fra cui socialisti e radicali, hanno sempre occupato spazi nettamente inferiori rispetto alla loro potenzialità, disattendendo la rappresentazione di una area laica diffusamente presente nella società italiana. L’osservazione della situazione politica evidenzia il disagio profondo di coloro che si rendono conto che tutta l’area liberale e laica, legata ai valori della civiltà liberaldecmocratica e a quelli altrettanto importanti dell’equità sociale («meriti e bisogni»), non trova più una efficace rappresentazione nei due «poli» né sulle questioni interne né sulle questioni internazionali. L’iniziativa recente dei due rami cremonesi dei Repubblicani, vale a dire PRI e MRE, per rimettere insieme e contemporaneamente in moto l’idea Repubblicana, sembra non limitarsi ad una inutile ricostituzione di un partito dal glorioso passato e di gloriosi esponenti, ma intende iniziare a trovare una casa a tutti coloro che ormai non si ritrovano nel PDL e nel PD, legato il primo ad una destra sicuramente conservatrice, spesso illiberale, incapace di fare riforme, oltranzista e razzista in alcune sue componenti, legata ad un leader problematico, ed un PD che ha smarrito la strada del riformismo, che ha perso i legami

LA LOTTERIA CHE CONQUISTA I CREMASCHI

Crema, a pagina 21

E' successo a Cremona, a 50 km da noi. Ne parliamo perché è possibile fare almeno un ragionamento. Lunedì 5 ottobre c'erano, fra gli altri, Umberto Bossi e il vice ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Roberto Castelli. Che la Lega voglia portare il Canale navigabile da Pizzighettone e Milano, è arcinoto. Il costo: un miliardo di euro. Lasciamo stare le ideologie e andiamo alla polpa. I lati positivi: che da Cremona si arriva a Milano sull'acqua, significa molti meno camion sulle strade, e quindi minor inquinamento e traffico. Inoltre, un miliardo messo sulla bilancia significa lavoro anche per le nostre piccole e medie aziende che, in questo momento di crisi, hanno bisogno di ordini come l'ossigeno. Bene. Ma ci fermiamo qui. Le domande, ovvie. Va bene un canale navigabile Cremona-Milano, ma se il Po dall'Adriatico alla città del Torrazzo non è navigabile 365 giorni all'anno, che cosa ce ne facciamo di questa autostrada del mare nostrana? Per renderlo navigabile, servirebbero 70 milioni. Non è meglio, quindi, prima stanziare questi "spiccioli" e poi pensare alla Grande opera? Non bisogna, insomma, essere dei famosi economisti e neppure degli strateghi per capire che prima si fanno le opere necessarie e poi il resto. E' successo anche in Sicilia: ci sono frane, ne possono succedere delle altre a breve, ma si sta pensando al Ponte sullo Stretto. Va benissimo tutto. Farsi pubblicità elettorale è un diritto. Ma, a questo punto, sembra proprio una presa in giro: si fa un canale da Cremona e Milano, ma le navi non arrivano dall'Adriatico a Cremona. Bel risultato. Davvero.

ARTIGIANI. Autunno da brividi. Mario Bettini (Casartigiani Lombardia): «Molti si interrogano se sia arrivato il momento di cessare l'attività» - A pag. 19


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Il PIccolo del Cremasco by promedia promedia - Issuu