Il Piccolo del Cremasco

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VENERDI’ 2 OTTOBRE 2009 • Supplemento settimanale al n° 38 de "Il Piccolo Giornale"

€ 0,02 Copia Omaggio

L'OPERA IN VIA INDIPENDENZA

BERETTA: «VI SVELO TUTTO SUL SOTTOPASSO»

L'assessore ai Lavori pubblici rivela costi, appalti, ostacoli e trattative in corso. Sugli scavi spiega: «Non ci sono problemi con l'acqua». E ai residenti dice: «Non aumenterà il traffico». Ma progetta una rivoluzione: prolungare la Gronda Nord e una nuova tangenziale verso la BreBeMi

L

La lezione tedesca

Insediamenti produttivi

Savoldi: «Questi sono i progetti di Reindustria» Crema a pagina 18

Protesta a Caravaggio

Fiaccolata contro la cava. Ecco chi parteciperà ▲

Crema, a pagina 21

Donna ferita è sfigurata

Francesco Giroletti, presidente di Banca Cremasca

Teatro San Domenico

Cda conferma Cabini:«I cremaschi si meritano una grande stagione»

Crema, a pagina 16

Crema, a pagina 23

Commercio

E’ un autunno nero per Ascom e per Asvicom ▲

Crema, a pagina 17

Pirata della strada finisce agli arresti, ma domiciliari ▲

S.C.

PIU' VICINA LA FUSIONE CON BANCA CREMASCA SE VIENE PROMOSSA AL «BANK STRESS TESTING»

to. Che la piccola e media borghesia sta scomparendo per lasciare il posto ai ricchi o ai poveri. Che ci sono milioni di imprenditori, di partite Iva (sono cinque milioni in Italia) e di precari che ormai non si riconoscono più nei partiti socialisti e socialdemocratici, ma neppure in quelli tradizioni del centrodestra che stanno continuando a dominare la scena in molti paesi europei. Chi ogni mattina si alza e ha il coltello fra i denti perché deve investire su se stesso e sul proprio capitale è ovviamente in sintonia con chi dice che, se andrà al governo, chiederà meno tasse (anche perché il carico fiscale è davvero eccessivo) per chi lavora e per chi investe (invertendo così il calo delle micro, piccole e medie aziende), meno mano dello Stato sull'economia (ossessiva e crescente) e più libero mercato. Ai ceti borghesi, e a quelli che sono fuori da qualsiasi welfare, si sono aggiunti i voti di chi crede nella difesa dei diritti civili. E anche quest'ultimo è un tema coerentemente liberale. Insomma il successo di Fdp sta proprio in questo: essere assolutamente conservatori in economia e assolutamente liberal sul fronte dei diritti civili. I socialdemocratici tedeschi sostengono che è arrivato il momento di una loro seconda Bad Godesberg, il congresso del 1958 che mandò in soffitta Marx, per trovare nuove strategie in un mondo che sta cambiando oltre l'immaginabile, per loro. In Italia non c'è stata neppure una prima Bad Godesberg.

a straordinaria affermazione, nelle elezioni tedesche, del Fdp, il partito liberale di Guido Westerwelle, merita di essere approfondita. Per i motivi che l'hanno generata. Innanzitutto ha trionfato il partito della classe media che anche in Germania, come sta succedendo in Italia, si sta assottigliando. E che cosa vuole questo gruppo sociale? Quello che Fdp gli ha promesso in campagna elettorale. Tre progetti, in particolare: meno Stato, meno tasse, più diritti. Quindi, un programma di destra per quanto riguarda l'economia e uno liberal sui temi dei diritti civili. E queste parole d'ordine, che non hanno ospitalità in alcun partito oggi presente in Italia, Francia e Spagna, sono riuscite a saldare la solida e borghese prospettiva liberale. Ma non solo. Fdp ha saputo intercettare altri tipi di consensi che sono fuggiti sia dalla Spd, il partito socialdemocratico, sia dalla Cdu-Csu, i cristiano-democratici. Quali voti? Quelli che vengono dal mondo che non rappresenta il lavoro dipendente. Ed è formato da chi oggi fa parte della galassia del lavoro autonomo, semiautonomo, dei piccoli e medi imprenditori, dei professionisti e, soprattutto in Italia, dei precari. Milioni di persone che sono una vera e propria pentola in ebollizione. Non tutelati dai sindacati che, invece, continuano a rappresentare solo i lavoratori con stipendio e posto fisso, e i pensionati. I liberali hanno vinto proprio perché hanno capito che il mondo del lavoro è cambia-

BCC DI OFFANENGO: SI DECIDE IN SETTE GIORNI

a pagina 18

CONFRONTO SULLO SCUDO FISCALE. Cinzia Fontana, senatrice Pd: «Illegale». Silvana Comaroli, deputata Lega Nord: «Necessario» - a pagina 19


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