Il Piccolo del Cremasco

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VENERDI’ 9 DICEMBRE 2011 • Supplemento settimanale al n° 47 de “Il Piccolo Giornale”

€ 0,02 Copia Omaggio

MENTRE IL CENTROSINISTRA HA UFFICIALIZZATO STEFANIA BONALDI

CENTRODESTRA: I CANDIDATI SINDACO

I personaggi più gettonati: Antonio Agazzi (caduto in disgrazia), Paola Orini, Massimo Piazzi, Laura Zanibelli (anche se Cielle non vuole esporre i suoi uomini) e Maurizio Borghetti. Spunta il nome di Simone Beretta. Tra questi, scelto lo sfidante a fine gennaio. La provocazione IL PUNTO DI VISTA/1

Un bel giorno ti risvegli...

O

di Simone Beretta simoneberetta@libero.it

gni giornata, una sorpresa. C’è quella della signora che vota a sinistra e che per non farsi fregare da Berlusconi decide di andare in pensione a gennaio del 2012; si risveglia con il Monti di Napolitano e Bersani che invece la pensionano a gennaio del 2017. O quella dell’altra signora che 15 giorni prima, con tanto di delega, si presenta all’assemblea dell’Ato a sostenere per il comune di Crema la società mista publico-privata; poi si accorge che il suo sindaco voleva forse il solito carrozzone pubblico senza soldi. Ma c’è anche il caso di quella signora che vince le primarie pur non sapendo la sua mano destra che cosa fa la sinistra. Non si può, infatti, chiedere all’amministrazione di centrodestra perché tarda rispetto a un’eventuale bretella di miglior collegamento con la Brebemi ignorando che questa grave responsabilità è tutta in capo ai suoi attuali sostenitori e amici di cordata. Eppure qualche consigliere sublimato di centrodestra ritiene, contrariamente “al solito” Beretta, che la candidatura di questa signora sia forte. Mah. Dimenticavo; è capitato anche che un bel giorno ti risvegli con il signor Barbati che è diventato segretario della Lega Nord della Provincia di Crema e… dal giorno dopo anche qui nulla è più come prima. Neanche per quei sindaci leghisti che hanno votato a favore della newco sui rifiuti. Caro direttore, così va il mondo. Bruttomesso talvolta mi butta giù dalla torre, Agazzi non vota per collocare in luoghi più dignitosi i nostri anziani, la Lega esce dalla maggioranza per via del calciotto (?), la Bonaldi è uscita invece di “carreggiata” ma vuole fare il sindaco, Boschiroli continua a chiedere rinvii su tutto. Io almeno, con un sano decisionismo, ho realizzato per la mia città oltre 120 opere, sottopasso compreso. I miei colleghi hanno fatto il resto. Certamente non tutto, ma “ghè mia i solc”.

N

di Tiziano Guerini

omi nuovi per il candidato sindaco di centrodestra? Se ci sono, li tengono ben nascosti. Più facile che si tratti di lanciare qualche personaggio noto. Perché non Simone Beretta? Qualcuno ci sta pensando. E qualcuno - l’assessore Maurizio Borghetti che lo conosce bene - sostiene che ci stia pensando anche l’uomo più potente in giunta. Ma la coalizione di centrodestra è lontana dall’aver definito il proprio candidato a sindaco e la coalizione. La Lega, in ogni votazione importante in consiglio comunale, si schiera ormai in modo diverso dal Pdl. Udc e «Obiettivo Crema» sono ancora più freddi dei leghisti con il partito di riferimento del centrodestra. L’Udc, dopo il congresso cittadino, è impegnata a costruire «il grande centro» con Fli e Api, e punta a esprimere un proprio candidato sindaco: Martino Boschiroli. «Obiettivo Crema», se vuole mantenere una pre-

senza in consiglio comunale, deve allearsi con la coalizione vincente. Luigi Doldi ed Emilio Chiodo cercano una neutralità che li possa rendere più liberi nelle scelte. E il Pdl? «Prima dobbiamo fare il congresso» dice il coordinatore Enzo Bettinelli. Ma quando? La data più probabile è la metà di gennaio 2012. Non si rischia, così, di avvicinarsi alla scadenza elettorale senza aver preso le decisioni necessarie? «E’ evidente che il tempo a disposizione per ricostruire le alleanze e per indicare il candidato sindaco, si è ridotto: difficile che si possano fare le primarie per il centrodestra» suggerisce Bettinelli. Toccherà al partito scegliere il nome del candidato; avete qualche indicazione? «No. Non è possibile indicare candidature prima di aver definito alleanze e nuovi vertici del Pdl». Diversa appare l’opinione di Maurizio Borghetti: «Dobbiamo puntare alle primarie almeno all’interno del Pdl». Con le primarie, i candidati non

potranno che essere persone autorevoli del partito. «E’ vero, ma del resto i nomi che si fanno sono appunto quelli di esponenti noti di partito e di amministratori in carica: da Antonio Agazzi all’assessore provinciale Paola Orini, dal vice sindaco Massimo Piazzi all’assessore Laura Zanibelli». Forse se ne dimentica qualcuno… «Se si allude al sottoscritto, confermo la mia disponibilità. Mi risulta che anche l’assessore Simone Beretta non abbia nascosto le sue ambizioni in proposito. Ne avrebbe titolo». L’interessato, informato, sorride e non commenta. Poi, da politico navigato ed esperto, lancia la provocazione: «Dati i tempi difficili per tutti perché non imitare Roma? Al governo nazionale di emergenza si potrebbe rispondere con una giunta di emergenza facendo di Crema un laboratorio politico: un accordo straordinario fra Pdl e Pd chiuderebbe la partita amministrativa avendo a cuore solo il bene dei cittadini». Secondo voi, stava scherzando o…

SINDACO, SEI SICURO DI PRENDERTI QUESTO RISCHIO?

Torniamo sulla questione del traliccio ad alta tensione che passa in fregio all’area industriale ex Olivetti, e sotto cui stazionano in continuazione camper e roulottes in una evidente situazione di pericolo. Sentiti in proposito i tecnici comunali del settore non possono che richiamare la normativa in atto. Il DPCM del 23 aprile 1992 pubblicato il 6 maggio dello stesso anno al n. 104, definisce «i limiti massimi di esposizione ai campi elettrico e magnetico generati dalla frequenza industriale negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno». L’anno successivo sono state emanate le norme tecniche di attuazione del decreto relativamente agli elettrodotti. Il comma 5 definisce le distanze di rispetto dagli elettrodotti. Secondo la potenza delle linee elettriche, la distanza «rispetto ai fabbricati adibiti ad abitazione, o ad altra attività che comporta tempi di permanenza prolungati» varia da 10 metri a 28 metri.” Il caso specifico della sosta prolungata di roulotte in via Battaglio ai margini della zona industriale più importante di Crema, pare proprio rientrare in tali limiti e quindi assumere connotazioni di pericolo, almeno po-

tenzialmente, che sarebbe utile rimuovere in via preventiva. Aspettare, con il sopraggiungere della brutta stagione (brina, neve), che possa verificarsi un incidente per poi dolersene troppo tardi, non pare essere una buona politica.

IL PUNTO DI VISTA/2

Alla resa dei conti

di Daniele Tarenzi info@tarenzicar.it

L

a manovra di Monti e la ferrea presa di posizione dei tedeschi (che non vogliono pagare i debiti degli altri, avendo fatto i sacrifici prima di noi) ci mettono di fronte - mai come prima d’ora - alle nostre responsabilità. Il premier ha parlato chiaro: se non depositiamo subito sul tavolo 30 miliardi, è fallimento. E in quest’obbligo di fare in fretta, il tasso di equità dei sacrifici richiesti, al momento, non è stato proprio equo. Ma siamo ancora nel primo tempo di una partita lunga, delicata e difficile nella quale era importante razzolare subito più euro possibili. Ora deve cominciare il secondo tempo: liberalizzazioni, privatizzazioni, capitolo lavoro e stimoli alla crescita. Infine, sistemati i conti e data una prospettiva all’economia, come nel rugby ci dovrà essere il terzo tempo: quello dei tagli drastici alla spesa, compresi i costi della politica. Siamo, insomma, arrivati al dunque: se vogliamo sederci al tavolo con gli altri europei che contano, dobbiamo avere il bilancio in ordine. Non abbiamo alternative. Adesso ci rendiamo conto che in Europa, gli esami non finiranno mai. Ma se questa è l’imperativo - salvare l’euro per salvarci tutti dal baratro - bisognerà avere il coraggio di espellere dall’Ue chi snobba il rigore. D’ora in poi, dunque, i rapporti tra europei dovranno per forza di cose basarsi su serietà e senso di responsabilità. Ma a questo punto, gli italiani i conti dovranno farli anche tra di loro. Avendo, infatti, inserito il pareggio di bilancio nella Costituzione, non ci saranno più scappatoie: o dal nord al sud dello Stivale nessuno farà più debiti, oppure chi continuerà a non essere virtuoso dovrà pagare il passivo di tasca propria perché nessuno sarà più disposto a sostenere i deficit altrui perché il livello della pressione fiscale è già troppo alto. Chi ha orecchie per intendere…


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